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Prof. Alberto Postiglione
Dipartimento di Scienze della Comunicazione
Corso di “Informatica Generale” (AA 07-08)
Corso di Laurea in “Scienze della Comunicazione”
Università degli Studi di Salerno
Modulo 1: Le I.C.T.
UD 1.5b: Il Sistema Operativo
INTRODUZIONE AI SISTEMI OPERATIVI
Curtin 6.4
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# 3UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Il Sistema Operativo
E’ in assoluto il prodotto più complesso mai progettato e realizzato dagli uomini.
Windows XP conta 40 Milioni di linee di codiceStampate su fogli A4, con interlinea singola, occuperebbero 750.000 pagine (750 volumi da 500 pagine l’uno)
Senza Sistema Operativo non sarebbe possibile utilizzare i moderni computer (se non in casi speciali)
Supervisiona e gestisce l’intero sistema.Carica ogni programma dal disco fisso in RAM e lo esegueDetermina dove e come memorizzare dati e programmi sui dischi.Permette l’interazione tra programmi, utenti e hardware
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# 4UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Le funzioni principali del sistema operativo
Gestisce le risorse hardware del sistema di elaborazioneControlla, ottimizza l’uso e coordina la comunicazione tra le varie risorsehardware del computer, sia principali (processore e RAM) che periferiche (memorie di massa, schermo, stampanti, tastiera, ecc.).
Gestisce le risorse software del sistema di elaborazionePilota e controlla l’esecuzione degli altri programmiAssegna le risorse ai programmi applicativi e ne controlla l’attività, per evitare che entrino in conflitto fra loro.
Gestisce l’interazione tra utente e macchina. Ogni operazione chel’utente svolge sul computer viene intercettata dal S.O.
direttamente quando l’utente con dei comandi esegue certe operazioni predefiniteindirettamente quando si serve di programmi applicativi per svolgere operazioni più complesse
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# 5UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
BIOS
BIOS è software memorizzato perennemente in ROM
BIOS accede alle informazioni sulle periferiche (Setup del computer) memorizzate nella CMOS
E’ una via di mezzo tra hardware e software (Firmware)
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# 6UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
BIOS
Il BIOS fornisce il collegamento tra il software e l’hardware. In particolare, Il BIOS è lo strumento utilizzato dal SO per accedere all’hardware.
Il SO intercetta ogni richiesta di uso di una periferica e la trasmette al BIOS
Ad esempio, quando si chiede di stampare un documento dall’interno di un programma (es Word)
Il comando si stampa viene passato dal programma al SODal Sistema Operativo esso passa poi al BIOSIl BIOS, infine, si collega alla stampante, dopo aver trasformato la richiesta di stampa in una serie di comandi comprensibili alla stampante
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# 7UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Funzionalità di un SO
Per svolgere le sue funzioni, un SO deve essere in grado di eseguire i seguenti compiti:
Interprete dei comandiGestore dei processiGestore della memoria centraleGestore delle periferiche di I/OGestore del File system
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# 8UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Interprete comandi
E’ l’unica parte del sistema operativo direttamente visibile all’utente
L’interprete comandi interpreta i comandi inviati dall’utente (da tastiera o con il mouse) e li esegue
attivando i programmi corrispondenti o effettuando le operazioni richieste
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# 9UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Gestione dei Processi
I programmi in esecuzione vengono chiamati processiProgramma = lista di istruzioni = nozione staticaProcesso = programma in esecuzione =nozione dinamica
ATTENZIONE: in ogni istante di tempo una CPU può eseguire un solo processo
Il Sistema Operativo deve stabilire, in ogni dato istante di tempo, quale processo può utilizzare la CPUInoltre deve reagire agli eventi esterni (le interruzioni provenienti dalle periferiche)
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# 10UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Gestione dei Processi
Diverse tecniche di gestione dei processi:Monoprogrammazione e monoutenzaMultiprogrammazione e monoutenza (o Multitasking)Multielaborazione e multiutenzaElaborazione parallela (con hardware apposito)
La scelta dipende anche dal tipo di calcolatore e dalle sue caratteristiche hw
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# 11UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Monoutenza e Monoprogrammazione
Single User e Single TaskModalità operativa dei personal computer fino a qualcheanno fa (sistema MS-DOS):
permette l’accesso al computer ad un solo utente per volta, il quale può mandare in esecuzione un solo programma alla volta.
E' il modo più semplice per gestire un elaboratoreil S.O. gestisce in modo sequenziale i diversi programmi, uno per voltapoca efficienza dell'hw a causa della diversa velocità tra CPU e periferiche
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# 12UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Monoutenza e Multiprogrammazione
Single User e Multi Task (multiprogrammazione)E’ la modalità operativa dei sistemi Windows ‘client’:
permette l’accesso al computer ad un solo utente per volta, Il quale può mandare in esecuzione più programmi, che utilizzano le stesse risorse del computer.
il S.Odeve essere in grado di gestire l’uso contemporaneo dellestesse risorse (ad esempio la RAM) da parte delle applicazionicontemporaneamente attive, senza che si creino “conflitti”.In particolare, poiché il processore è unico e quindi puòsoddisfare una sola richiesta per volta, deve assegnare la CPU al singolo processo, tenendo fermi tutti gli altri processi “attivi”, che restano in attesa di poter utilizzare, a loro volta, la CPU.
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# 13UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Monoutenza e Multiprogrammazione
Un processo perde l’uso della CPU (Deallocazione) se:C’è richiesta di un’operazione di I/O da parte del processo in esecuzione, che in termini di tempo è molto lenta.Termina il tempo a disposizione del processo. Ogni processoaccede alla CPU per un breve intervallo di tempo (ad esempio 10 ms), terminato il quale la CPU viene staccata dal processo e vieneagganciata al processo successivo, e poi al successivo, ecc., fino a tornare al primo e così via (tecnica del time-sharing o condivisione di tempo)
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# 14UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Multithreading
Un programma può effettuare più operazioni contemporaneamente sullo stesso documento.
Ad esempio può leggere dati immessi da tastiera, stampare, visualizzare e contemporaneamente salvare il documento.
Ovviamente le operazioni non vengono fatte nello stesso momento, ma è applicato i principio del multitasking (il processore esegue le varie operazioni un po’ alla volta, passando dall’una all’altra).
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# 15UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Multiutenza e Multiprogrammazione
Multi User e Multi TaskE’ la modalità operativa dei sistemi Windows ‘server’:
permette l’accesso al computer ad più utenti per volta, Ognuno dei quali può mandare in esecuzione più programmi, che utilizzano le stesse risorse del computer.
Richiede l’impiego di notevoli risorse sia da parte del sistema operativo sia dell’hardware, per questogeneralmente la si trova nei sistemi più sofisticati e sumacchine di una certa potenza.
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# 16UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Sicurezza e protezione nei SO multiutente
Un sistema operativo multiutente deve possedere un meccanismo per identificare gli utenti
Il sistema più usato è quella di attribuire a ciascun utente una login ed una passwordAd ogni utente può essere attribuito un costo per le risorse da lui usateSi può restringere a certi utenti l’accesso al file system e alle risorse L’utente può avere un proprio ambiente personalizzato
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# 17UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Elaborazione Parallela
Più CPU o più elaboratori cooperano nell'esecuzione dei programmiProblematiche molto complesseRichiedono speciali architetture dei sistemi di elaborazioneSono lo stato dell'arte della tecnologia correnteLa CPU può essere caratterizzata da diversi livelli di parallelismo:
parallelismo di parolaparallelismo spazialeparallelismo di istruzione
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# 18UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Elaborazione Parallela
Le principali modalità di elaborazione parallela sono:SIMD (Single Instruction Multiple Data)
Ogni CPU esegue le stesse operazioni su dati diversiCPU semplici, in numero elevatoEs.: elaborazione di immagini, di suoni, simulazioni a grana fine
MIMD (Multiple Instruction Multiple Data)Ogni CPU esegue operazioni diverse su dati diversiCPU anche complesse, in numero ristrettoEs.: elaborazione di grosse quantità di dati, come le immagini a grana grossa
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# 19UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Gestione della memoria centrale
Il gestore della memoria deve allocare la memoria e partizionarla tra i processi che la richiedono
Grazie al gestore della memoria gli strati superiori hanno l’illusione che ogni processo abbia una memoria dedicata
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# 20UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Gestione della memoria centrale
Un servizio offerto dalla gestione della memoria è la cosiddetta memoria virtuale
E’ possibile eseguire programmi più grandi della memoria centrale caricando in memoria solo alcuni parti (pagine) del programma
Quando serve una pagina del programma residente su disco avviene la sostituzione di una pagina in memoria con quella desiderata
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# 21UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Gestione delle Periferiche di I/O
Una caratteristica comune a tutti i dispositivi è quella di operare in modo asincrono rispetto al processore
Consideriamo una tastiera che produce dei dati di input. Il processore non è in grado di prevedere e di controllare il momento in cui un dato di input sarà a disposizioneAllo stesso modo, il processore non può prevedere il momento in cui un dispositivo in output avrà terminato di produrre i dati in uscita
Sono pertanto necessarie delle forme di sincronizzazione tra i dispositivi e il processore
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# 22UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Gestione delle Periferiche di I/O
Un dispositivo di input deve avvertire il processorequando un dato di input è disponibile
Un dispositivo di output deve avvertire il processorequando ha terminato di produrre dati in uscita o quando èpronto per ricevere dati dal processore
I dispositivi di Input/Output inviano al processore un segnale, detto interrupt, per richiedere l'attenzione del processore stesso
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# 23UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Gestione delle Periferiche di I/O
Ad ogni ciclo di clock, l'unità di controllo, prima di iniziare l'esecuzione della prossima istruzione del programma in corso, verifica se è arrivato un segnale di interrupt da parte di qualche dispositivo
Se non c'è alcun segnale di interrupt il processore prosegue normalmente, altrimenti sospende l'esecuzione del programma in esecuzione ed esegue le operazioni richieste dal dispositivo
LA GESTIONE DEI FILE (FILE SYSTEM)
Curtin 6.6
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# 25UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Il file system
Dati e programmi sono memorizzati sul disco fisso all’interno di “contenitori logici” detti files.Un file è una contenitore di informazioni
identificato da un nome (filename) e memorizzato in una delle memorie di massa
Tra i compiti più importanti del sistema operativo vi è la gestione dei files (file system management) che si occupa di gestire i documenti presenti nelle memorie di massa
organizzandoli logicamente permettendo di operare su di essi
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# 26UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
I nomi dei Files
In quasi tutti i sistemi operativi un filename è costituito da due parti: il nome vero e proprio e l’estensione, separata dal nome da un punto, paragonabili al nome e al cognome di una persona.
Il nome è scelto dall’utente.
L’estensione
rappresenta il tipo di dato che il file contiene
solitamente indica il programma con cui è stato creato il file (“.doc”per i documenti Word, “.exe” o “.bat” per i file eseguibili, “.jpg” o “gif”per le immagini, ecc.).
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# 27UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
I nomi dei Files
In base all’estensione di un file, il Sistema Operativo è in grado di apre l’applicazione permettendoci di cliccare direttamente sul nome del file.
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# 28UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Cartelle o Directory
Per rendere più agevole il ritrovamento dei files, il disco è diviso in cartelle (chiamate directory)
Una directory è un contenitore logico che può contenere a sua volta altre cartelle o semplici files
Una directory ha un nome che la contraddistingue dalle altre directory
Lo scopo principale delle directory è di organizzare i file presenti nel dispositivo di memorizzazione
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# 29UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
File System Gerarchico
La maggior parte dei sistemi operativi adotta un file system gerarchico: le cartelle sono strutturate ad albero, la cui radice è detta directory principale o ROOT
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# 30UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
File System Gerarchico
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# 31UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Unità
Il file system può gestire file memorizzati in piùmemorie di massa (floppy disk, hard disk, CD-Rom, unità di rete, ecc.)
Ad ogni memoria di massa èassociata una lettera identificativa e/o un nome
A: è il floppy diskC: è l’hard diskD: è il CD-Rom
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# 32UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Pathname (o percorso)
Ogni file si trova in una sola directory, la quale, a sua volta, si può trovare in un’altra directory (e così via)
All’interno della stessa directory non possono esistere più file con lo stesso nome (nome+estensione)
Il percorso per arrivare dalla ROOT al file in questione si chiama pathname
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# 33UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Pathname (o percorso)
La directory principale si chiama \ (o ROOT – Radice)
Nel percorso le directory sono separate dal carattere \
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# 34UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Programmi di gestione dei files
Esplora RisorseVisualizza cartelle e files nelle varie unità secondo una struttura ad albero.
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# 35UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Programmi di gestione dei files
Motore di ricercaEsistono versioni dei motori di ricerca che vengono applicati alla gestione dei files interni al proprio sistema. L’utente si muove come se navigasse in Internet
LE CATEGORIE DEI SISTEMI OPERATIVI
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# 37UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Sistema Operativo e Hardware
Tutti gli elaboratori sono dotati di Sistema Operativo.Un Sistema Operativo è legato alla complessitàdell’hardware (un SO di un mainframe è diverso da quello di un portatile)
Monoprogrammazione-Multiprogrammazione-Multiutenzasono invece una caratteristica del sistema operativo.
Caricando su un PC il sistema operativo DOS, avremo un funzionamento di tipo “single user e single task”. Se sullo stesso PC carichiamo Windows XP Professional, avremo un funzionamento di tipo “Single User e Multi Task”.Infine caricando il sistema operativo Windows XP Server, avremo un funzionamento di tipo “Multi User e Multi Task”.
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# 38UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Sistemi Operativi per Desktop
MS-DOS, della Microsoft, è stato il primo sistema operativo per PC (in disuso)
Windows, della MS, è installato su circa il 90% dei PCWindows 95/98, sistemi operativi per PC, di vecchia generazioneWindows NT, sistema operativo per PC , di vecchia generazione e utilizzato come server di reteWindows 2000/XP, sistemi operativi per PC ancora molto diffusiWindows Vista, il sistema operativo di ultima generazione
MacOS X, della Apple è installato su circa il 9% dei PC
Linux/Unix è installato sul restante 1% dei Computer.
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# 39UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Sistemi Operativi per Server
Server: Computer che gestisce reti di altri computer.Sistemi Operativi potenti, sicuri e affidabili.Sono Multiuser, Multitasking, MultithreadingEsempi:
Windows ServerIBM OS/2 (non più utilizzato)Unix
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# 40UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Sistemi Operativi Opensource
Linux e Unix sono Sistemi Operativi “aperti”.
Un SO aperto, detto anche “Opensource”, funziona su macchine diverse.
Fa parte della categoria dei software Public Domain, quindi esso è
completamente gratuitoè modificabile da qualsiasi programmatore, essendo distribuito assieme al codice sorgentePresente in molte versioni, a volte non compatibili tra di loro (dato che ognuno può “modificarlo”)
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# 41UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Sistemi Operativi Proprietari (Mainframe)
Un SO “Proprietario” funziona su un solo tipo di computer. Sviluppati da grandi case per mainframe e minicomputer
IBM sviluppò il SO OpenMVSDigital sviluppò il VMS (poi diventato OpenVMS)
Spesso le case costruttrici sviluppavano anche il Software Applicativo (detto anch’esso “proprietario”)Svantaggi principali:
Dipendenza pressoché totale dal produttore anche per semplici operazioni di “personalizzazione” che coinvolgono modifica del codiceCosti elevatissimiDifficoltà di “portabilità” del software e, spesso, anche dei dati.
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# 42UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Altri Sistemi Operativi
per tascabili e palmari, che utilizzano un touch-screen e una tastiera virtuale:
Windows CEWindows Mobile 2003Palm OS
Sistemi Operativi Embedded sono invece incorporati in piccoli dispositivi e sono codificati su un chip di memoria ROM, invece che su Hard Disk.
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# 43UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Il Sistema Operativo
In un computer possono essere presenti più sistemi operativi, utilizzabili singolarmente poiché un loro uso contemporaneo creerebbe un conflitto nella gestione delle risorse della macchina.
Per poter installare più sistemi operativi è necessario suddividere l'hard disk in sezioni separate (partizioni)e assegnare a ognuna un sistema operativo che avrà il compito di gestire il computer ogni volta che si lavora con essa.
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# 44UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Prestazioni di un Sistema
Throughput: quantità di lavoro effettivamente svolto, espressa in qualche unità di misura sensata (job al minuto, ecc.)Overhead: i “costi di gestione”Ottimizzare le prestazioni: ridurre l’overhead al minimo per ottenere il massimo throughput
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LE UTILITA’ DI UN SISTEMA OPERATIVO
Curtin 6.7
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# 46UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Formattazione di un Disco
Predisposizione del disco all’uso da parte di un Sistema OperativoCreazione di una tabella, (detta File File AllocationAllocation TableTable, FAT, oppure Master File Master File TableTable,, MFT, nei sistemi piùmoderni) con le informazioni principali sui files, sulla loro disposizione su disco e sui settori vuoti
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# 47UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Deframmentazione di un Disco
Il Sistema Operativo memorizza un file scomponendoloin parti della stessa dimensione (dette cluster), pari generalmente alla dimensione del settore su disco
Quando il disco è vuoto i cluster di un file vengonomemorizzati in settori contigui
Quando il disco comincia a riempirsi i vari cluster di un file (soprattutto se esso è molto grande) vengono memorizzati dove c’è posto, spesso in settori molto distanti l’uno dall’altro.
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# 48UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Deframmentazione di un Disco
Quando un file è frammentato, il sistema impiega molto tempo ad “aprirlo” (cioè a copiarlo in RAM per permettere l’utilizzo)
la testina di lettura deve spostarsi molte volte sul disco per “raccogliere” e serializzare le varie parti di un file
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# 49UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
La Deframmentazione di un Disco
Deframmentazione: spostamento dei cluster di un file finchè tutti i frammenti sono su zone contigue del disco
es. Dati i file A (4 cluster), B (3 cl.) e C (6 cl.)… C3 C4 A1 A2 B3 A4 C6 C1 B1 A3 B2 C5 C2 …… A1 A2 A3 A4 B1 B2 B3 C1 C2 C3 C4 C5 C6 …
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# 50UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
Lo Scanning di un Disco
Durante l’uso possono danneggiarsi parti di un supporto e diventare quindi inutilizzabili, rendendo di fatto inutilizzabile tutto il file che comprende queste parti.
Per limitare i danni è possibile effettuare, a livello preventivo, una scansione del disco, in modo da accantonare i settori guasti, ma non ancora “allocati” ad alcun file.
Scanning: programma che individua difetti o danneggiamenti della superficie del disco, problemi di allocazione dei files o problemi nella Tabella di allocazione
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# 51UD 1.5b Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno
Modificata il 22/11/2007
Modulo 1: Le I.C.T. - Il Sistema Operativo
L’eliminazione dei files e il cestino
Cancellare un file significa eliminarlo dal file system
La cancellazione avviene a livello logico: lo spazio occupato dal file cancellato non viene liberato immediatamente, ma viene marcato come liberoUn file “cancellato” viene semplicemente spostato in una cartella speciale, il CESTINO, in modo da poterlo recuperare, se necessario.
Dopo un certo numero di giorni, oppure in caso di riempimento del cestino, o in seguito ad un’operazione esplicita, il cestino viene “svuotato”, e quindi lo spazio viene effettivamente liberato
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