1 OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE Corso di Politica Economica A.A.
2005-2006 Prof. Cristina Brasili
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2 PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE O DISOCCUPATI possono essere
suddivisi a loro volta in base alla loro condizione dichiarata -
disoccupati in senso stretto -persone in cerca di prima occupazione
-altre persone che cercano lavoro DEFINIZIONI UTILI ALLANALISI
DELLOCCUPAZIONE E DELLA DISOCCUPAZIONE
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3 OCCUPATO Aver effettuato una o pi ore lavorative retribuite
nella settimana di riferimento indipendentemente dalla condizione
dichiarata avere unattivit lavorativa aver effettuato una o pi ore
di lavoro non retribuite presso unimpresa familiare DEFINIZIONI
UTILI ALLANALISI DELLOCCUPAZIONE E DELLA DISOCCUPAZIONE
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4 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE O DISOCCUPATI -i non
occupati che dichiarano: * di essere alla ricerca di un lavoro * di
aver effettuato almeno una ricerca di lavoro attiva * di essere
immediatamente disponibili ad accettare un lavoro - FORZE DI LAVORO
insieme degli occupati e e delle persone in cerca di occupazione -
NON FORZE DI LAVORO la parte rimanente della popolazione
DEFINIZIONI UTILI ALLANALISI DELLOCCUPAZIONE E DELLA
DISOCCUPAZIONE
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5 TASSO DI ATTIVITA rapporto tra le persone appartenenti alle
forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e oltre TASSO DI
OCCUPAZIONE si ottiene dal rapporto tra gli occupati e la
popolazione di 15 anni e oltre TASSO DI DISOCCUPAZIONE si ottiene
dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di
lavoro INDICATORI PER LANALISI
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6 Loccupazione cresce ancora Pietro Garibaldi Nuovi lavori e
nuovi numeri Tito Boeri e Pietro Garibaldi I lavoratori invecchiano
le statistiche migliorano, Pietro Garibaldi Gli occupati crescono
leconomia no. Cosa succede al mercato del lavoro italiano?, Pietro
Garibaldi Loccupazione senza crescita, Pietro Garibaldi Perch
Lisbona resta un miraggio, Tito Boeri Lincerto futuro dei co.co.co.
Pitro Ichino, Paolo Sistino Un anno di Legge Biagi, TursiPi
occupazione senza prodotto, un paradosso spiegato dagli immigrati,
Pietro Garibaldi (2005) Cresce il lavoro ma si perso il Mezzogiorno
Pietro Garibaldi Loccupazione cresce ancora Pietro Garibaldi Nuovi
lavori e nuovi numeri Tito Boeri e Pietro Garibaldi I lavoratori
invecchiano le statistiche migliorano, Pietro Garibaldi
Parasubordinati senza sorprese Lia Pacelli Gli occupati crescono
leconomia no. Cosa succede al mercato del lavoro italiano?, Pietro
Garibaldi Loccupazione senza crescita, Pietro Garibaldi Perch
Lisbona resta un miraggio, Tito Boeri Lincerto futuro dei co.co.co.
Pitro Ichino, Paolo Sistino Un anno di Legge Biagi, Tursi Larduo
incontro tra donne e lavoro, Chiara SaracenoChiara Saraceno
Articoli su Lavoce.info Lavoro Lavoce.info Lavoro Lavoce.info
Lavoro
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7 Nel 2010 il tasso di occupazione dovrebbe arrivare al 70%
siamo al 57,5% Aumenta loccupazione ma non il tasso doccupazione
Obiettivi di Lisbona Consiglio europeo straordinario marzo
2000
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8 La situazione occupazionale in Italia (2003)
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9 Nel 2003 Occupazione +0,7% Nel 2002 Occupazione +1,2% Nel
2003 crescita del PIL +0,2% Nel 2002 crescita del PIL +0,6% PIL al
costo dei fattori a prezzi costanti 1995 Disoccupazione sotto l8%
nel 2003 minimo storico degli ultimi 10 anni .. pero Nel 2003
Occupazione +0,7% Nel 2002 Occupazione +1,2% Nel 2003 crescita del
PIL +0,2% Nel 2002 crescita del PIL +0,6% PIL al costo dei fattori
a prezzi costanti 1995 Disoccupazione sotto l8% nel 2003 minimo
storico degli ultimi 10 anni .. pero Quale la situazione
attuale?
11 Parte dalla considerazione che landamento spontaneo di
domanda e offerta di lavoro fortemente problematico Secondo il
primo scenario pi pessimistico - la disoccupazione arriverebbe al a
3,2 milioni nel 1996 Secondo il secondo scenario pi realistico - la
disoccupazione arriverebbe al a 2,7 milioni nel 1991 e una lenta
discesa nel decennio successivo Piano De Michelis - ministro del
lavoro e della Previdenza Sociale nel 1984-85 Rapporto sulla
politica occupazionale per il prossimo decennio 1985-1995
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12 Le stime derivavano dallassunzione di unelasticit
delloccupazione rispetto al reddito stabile nel tempo e vicina ai
valori medi del 1973-83. Quindi supponendo unelasticit
occupazione/reddito tra 0,35 e 0,25 e un aumento del PIL tra l1,1%
e l1,6% I scenario Tasso dincremento delloccupazione 0,4%
(pessimistica) e aumento del PIL tra il 2,3% e il 3,2% II scenario
Tasso dincremento delloccupazione 0,8% (ottimistica) Piano De
Michelis - ministro del lavoro e della Previdenza Sociale nel
1984-85 Rapporto sulla politica occupazionale per il prossimo
decennio 1985-1995
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13 A livello territoriale landamento delloccupazione previsto e
completamente diverso Ipotesi : Assenza di migrazioni verso lestero
e interne consistente aumento della popolazione in et lavorativa al
Sud aumento della popolazione in et lavorativa al Centro-Nord fino
allinizio degli anni 90 Le previsioni demografiche e le stime sulla
domanda di lavoro permettono di calcolare i tassi doccupazione Le
previsioni occupazionali per il Sud erano cos molto negative Piano
De Michelis - ministro del lavoro e della Previdenza Sociale nel
1984-85 Rapporto sulla politica occupazionale per il prossimo
decennio 1985- 1995
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14 Come andata realmente? Rilevazione trimestrale sulle forze
lavoro: Serie Istituto nazionale di statistica: Lavoro Istituto
nazionale di statistica: Lavoro Istituto nazionale di statistica:
Lavoro
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15 Come andata realmente? Popolazione di 15 anni e oltre per
ripartizione geografica, condizione, sesso e classe di et (dati in
migliaia)
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16 Come andata realmente? Popolazione di 15 anni e oltre per
ripartizione geografica, condizione, sesso e classe di et (dati in
migliaia)
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17 Come andata realmente? Popolazione di 15 anni e oltre per
ripartizione geografica, condizione, sesso e classe di et (dati in
migliaia)
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18 Come andata realmente? Popolazione di 15 anni e oltre per
ripartizione geografica, condizione, sesso e classe di et (dati in
migliaia)
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19 Come andata realmente? Popolazione di 15 anni e oltre per
ripartizione geografica, condizione, sesso e classe di et (dati in
migliaia)
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20 Come andata realmente? Popolazione di 15 anni e oltre per
ripartizione geografica, condizione, sesso e classe di et (dati in
migliaia)
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21 Quali erano le proposte di De Michelis? Disoccupazione:
-Problema risolvibile al Nord in 10 anni -Problema gravissimo al
Sud Flessibilit e job creation attraverso Elevazione dellobbligo
scolastico Introdurre le fasce dorario
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22 Meriti e difetti del piano occupazionale di De Michelis La
parte analitica sostanzialmente corretta: coglie la gravit del
problema del Mezzogiorno. Anche a posteriori le stime sono buone
per Gli strumenti operativi previsti sono assolutamente
insufficienti per il Mezzogiorno. Le misure ancora una volta
favoriscono lo sviluppo della grande impresa del Centro-Nord
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23 Negli anni dal 1951 al 1972 si privilegiato laumento della
produttivit rispetto ad una politica delloccupazione infatti essa
non mai stato un obiettivo prioritario della politica economica
italiana, successivamente se ne tenuto un po pi conto quindi.
Strumenti utilizzati: a)Svalutazione della lira b)Estensione della
Cassa integrazione guadagni c)Fiscalizzazione degli oneri sociali
d)Aumento delloccupazione nella pubblica amministrazione
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24 Il 13 MARZO 2002 il Governo Berlusconi propone Art. 18 Il
giudice tenuto a reintegrare il lavoratore licenziato senza giusta
causa nelle aziende con pi di 15 dipendenti Legge Biagi (1)
approvata il 10 febbraio 2003 Decreto attuativo delle deleghe in
materia di occupazione e mercato del lavoro -10 settembre 2003
Articolo 69 co.co.co (1) Vedi articolo su Lavoce.info Lavoro di
Tursi Un anno di Legge Biagi Lavoce.info LavoroLavoce.info
Lavoro
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25 ISTAT-Occupazione non regolare -Occupati interni -Posizioni
lavorative -Unit di lavoro Per tipologia regolari e non regolariPer
tipologia regolari e non regolari Per branche di attivit economica
Nace-Rev1Per branche di attivit economica Nace-Rev1 Per posizione
nella professionePer posizione nella professione
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26 ISTAT-Occupazione non regolare I dati pi rilevanti: -Tra il
1996 e il 2000 il lavoro regolare cresce di 631.000 unit -Il lavoro
non regolare cresce invece dal 1992 al 2000: il tasso di
irregolarit passa dal 13,4% del 1992 al 15,1% del 2002
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27 ISTAT-Occupazione non regolare Quali settori coinvolti dal
lavoro non regolare? Tasso di irregolarit Agricoltura 25,5% nel
1990, 32,1% nel 2000 Costruzioni 14,2% nel 1990, 16,0% nel 2000
Costruzioni 14,2% nel 1990, 16,0% nel 2000 Elevato anche commercio
e trasporti: nel 2000 pari al 18,6% -
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28 ISTAT-Occupazione non regolare
http://www.istat.it/Lavoro/index.htm
http://www.istat.it/Lavoro/index.htm
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29 ISTAT-Occupazione non regolare Tavola 1.8 - Occupati totali
- Peso degli occupati non regolari sul totale degli occupati
regolari e non regolari (in %).
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30 ISTAT-Occupazione non regolare Tavola 1.8 - Occupati totali
- Peso degli occupati non regolari sul totale degli occupati
regolari e non regolari (in %).
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31 Fonte: Eurostat
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Commissione delle comunit europee ( Bruxelles 30/1/2003)
Seconda relazione intermedia sulla coesione economica e
sociale
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35 Principali indicatori del mercato del lavoro per sesso
Maschi e femmine (valori percentuali) http://www.istat.it/
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36 Principali indicatori del mercato del lavoro per sesso
Maschi (valori percentuali)
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37 Principali indicatori del mercato del lavoro per sesso
Femmine (valori percentuali)
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38 Forze di lavoro per condizione e sesso - Maschi e femmine
(migliaia di unit)
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41 DA STUDIARE V DA STUDIARE Valli, Politica Economica, 1996,
Vol. I p. 16.9 Valli, Politica Economica 2005, par. 5.7 Articoli
sul sito: www.lavoce.info Lavoro Lezione Rossi- Doria 2004- Il
paradosso riproduttivo di una societ a famiglia forte: il caso
della bassa fecondit in Italia di Chiara
Saracenowww.lavoce.info