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Domenica 22 aprile 2018 Redazione: via Carlo Porta, 23/25 - 23900 Lecco - Tel. 0341 363172 - via Petrarca, 31 - 22100 Como - Tel. 031 305538 · Pubblicità: SPM - Lecco - Tel. 0341 357400 - Fax 0341 364339, e-mail: sportelo.lecco @ spm.it · Pubblicità: SpeeD - Como - Tel. 031 3100885 - Fax 031 3108763, e-mail: spe.como @ speweb.it NERA · Al8interno Gli esperti a confronto: «Valutiamo il ritorno dei selvatici come un fenomeno positivo dal pun- to di vista ecosistemico, ci sentiamo impegnati a cercare soluzioni alle inevitabili problematiche dovute all’interazione con le attività umane svolte in montagna». Anpi e amministrazio Più lupi e orsi nei boschi de Sondrio · Servizio al8interno · Servizio al8interno D8ERI · Al8interno L a f e s t a d e l v o l l e y è a C h i a v e n n a c o n i c u g i n i d e l l ?8 A l t o L a r i o Un convegno con gli esperti sul ritorno dei grandi predato organizzato nel capoluogo dal8Ersaf: «Un fenomeno che va gestito per limitare i dani colatera i Sondrio L?8ultimo Consiglio prima del voto Molteni fa il bilancio ZAMBON · Al8interno Lo sfogo: «L’avvicinarsi della fine del mandato sta facendo andare, nella città brianzola, quel partito verso la sfrenata ricerca del voto di destra e più che il rispetto dei valori dell’antifascismo e della Costituzione nata dalla Resistenza a loro interessano i voti». CANALI · Al8interno La certezza è arrivata dopo un nuovo sopralluogo da parte di tecnici comunali e geologi. Nella serata di venerdì un grosso masso era precipitato fermandosi a pochi metri dalla strada della Valsassina. Un altro sasso di circa 32mila chili è rimasto invece incastrato su un co- stone. Como Incubo frana, ma la Provincia Lecco C e r n o b b i o I l g o t h a d e g l i a u t o r i d i f u m e t t i s i i n c o n t r a a V i l l a E r b a · Servizio al8interno Il masso da 32 tonelate che preoccupata gli esperti dopo il crolo di Cortenova sembra che non sia in procinto di precipitare da un momento al8altro. Via i blocchi Il caso di Mariano Comense dove la giunta del Partito Democratico ha deciso di al8associazione l8omaggio in piazza · Servizio al8interno DE SALVO · Al8interno A C e r n u s c o L o m b a r d o n e l a s t a z i o n e p e r d e a n c h e l a b i g l i e t t e r i a Calolziocorte Licenziato e risarcito l?8agente dei ghisa assunto per sbaglio Porlezza Si schianta in auto contro due asini e scampa all?8incendio

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Domenica 22 aprile 2018Redazione: via Carlo Porta, 23/25 - 23900 Lecco - Tel. 0341 363172 - via Petrarca, 31 - 22100 Como - Tel. 031 305538· Pubblicità: SPM - Lecco - Tel. 0341 357400 - Fax 0341 364339, e-mail: [email protected]· Pubblicità: SpeeD - Como - Tel. 031 3100885 - Fax 031 3108763, e-mail: [email protected]

NERA ·All’interno

Gli esperti a confronto: «Valutiamo il ritornodei selvatici come un fenomeno positivo dal pun-to di vista ecosistemico, ci sentiamoimpegnati a cercare soluzioni alle inevitabiliproblematiche dovute all’interazionecon le attività umane svolte in montagna».

Anpi e amministrazione ai ferri corti

Più lupi e orsi nei boschi dellaValleSondrio

·Servizio all’interno

·Servizio all’interno

D’ERI ·All’interno

LLaa ffeessttaa ddeell vvoolllleeyyèè aa CChhiiaavveennnnaa ccoonn ii ccuuggiinniiddeellll’’AAllttoo LLaarriioo

Un convegno con gli esperti sul ritorno dei grandi predatoriorganizzato nel capoluogo dall’Ersaf:«Un fenomeno che va gestito per limitare i danni collaterali»

SondrioL’ultimoConsiglioprimadel votoMolteni fa il bilancio

ZAMBON ·All’interno

Lo sfogo: «L’avvicinarsi della fine del mandatosta facendo andare, nella città brianzola, quelpartito verso la sfrenata ricerca del voto di destrae più che il rispetto dei valori dell’antifascismoe della Costituzione nata dalla Resistenza a lorointeressano i voti».

CANALI ·All’interno

La certezza è arrivata dopo un nuovo sopralluogoda parte di tecnici comunali e geologi.Nella serata di venerdì un grosso massoera precipitato fermandosi a pochi metri dallastrada della Valsassina. Un altro sasso di circa32mila chili è rimasto invece incastrato su un co-stone.

Como

Incubo frana,ma laProvinciale riapreLecco

CCeerrnnoobbbbiioo IIll ggootthhaaddeeggllii aauuttoorrii ddii ffuummeettttiissii iinnccoonnttrraa aa VViillllaa EErrbbaa

·Servizio all’interno

Il masso da 32 tonnellate che preoccupata gli espertidopo il crollo di Cortenova sembra che non sia in procintodi precipitare da un momento all’altro. Via i blocchi

Il caso di Mariano Comense dove la giunta di Giovanni Marchisiodel Partito Democratico ha deciso di vietareall’associazione l’omaggio in piazza Roma per il 25 aprile

·Servizio all’internoDE SALVO ·All’interno

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CalolziocorteLicenziato e risarcitol’agente dei ghisaassunto per sbaglio

PorlezzaSi schianta in autocontro due asinie scampa all’incendio

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•• 2 DOMENICA 22 APRILE 2018

Leccowww.ilgiorno.it/leccoe-mail: [email protected]

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Redazione: via Carlo Porta, 23/25 - 23900 Lecco - Tel. 0341 363172· Pubblicità: SPM - Lecco - Tel. 0341 357400 - Fax 0341 364339, e-mail: [email protected]

di DANIELE DE SALVO– CORTENOVA –

IL MASSO da 32 tonnellate cheincombe sulla Sp 62 a Bindo diBarzio è stabile e non rischia dicrollare a valle. Per questo, dopoun giorno di chiusura con l’incu-bo di una nuova frana, nella pri-ma serata di ieri la strada è statariaperta regolarmente al transito.«Lo smottamento che si è verifica-to venerdì con il distacco di unmacigno dal peso di circa 7milachili che ha lambito la vecchiaLecco –Ballabio, in base ai sopral-

luoghi che hanno effettuato i no-stri tecnici comunali e i geologi in-caricati risulta un episodio isolato– rassicura il sindaco Valerio Be-nedetti –. L’altro grosso blocco ri-masto incastrato su un costone èinvece fermo in equilibrio. Nonabbiamo quindi riscontrato situa-zioni di pericolo».

«VISTO L’ESITO dell’ispezio-ne in loco da parte dei tecnici delComunediCortenova, che non ri-tengono sussistanopericoli, abbia-

mo proceduto alla riapertura del-la Sp 62», aggiungeAngeloValsec-chi, dirigente del settore ViabilitàdiVillaLocatelli. Il primo cittadi-no inoltre tranquillizza chi temeche possa ripetersi quanto succes-so nella notte tra il 30 novembre el’1 dicembre 2002, quando una

frana spazzò via parte della frazio-ne: «Si tratta di fenomeni diversiche si sono verificati su due ver-santi opposti».L’allarme, con il terrore di unnuovo disastro, è scattato venerdìdopo le 15.30 in seguito al distac-codi un’enorme roccia da una par-

te della Cima d’Olino. Si sono im-mediatamente mobilitati i vigilidel fuoco chehanno effettuato pu-re una perlustrazione aerea in eli-cottero. «Si tratta di un costone diarenaria e conglomerato di rocciasedimentaria nota come verruca-no lombardo – si legge nella rela-zione dei pompieri –. Dal puntodi inizio verso valle il fronte dellafrana si è biforcato in due tronco-ni. In prossimità della strada, a po-chi metri dalla Sp 62, rallentatodagli alberi e dalla vegetazione,sul pendio si è fermato un massodi circa 7 tonnellate.Un altromas-so di circa 32mila chili è rimastoinvece incastrato su un costone».Ed è stata proprio l’incertezza sul-la staticità di quest’ultimo frontecheha determinato lo stop alla cir-colazione sulla provinciale all’al-tezza del bivio di Prato SanPietroin attesa di ulteriori verifichecompiute solo nel pomeriggio diieri.Nonostante la paura non sono sta-ti registrati danni, tanto meno fe-riti. Ilmacigno caduto nonha rag-giunto la carreggiata, ha travoltosolo gli alberi incontrati durantela corsa verso il basso. Il distaccodei detriti è stato molto probabil-mente scatenato dal maltempodella settimana scorsa e dal succes-sivo sbalzo termico con l’innalza-mento della temperatura.

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L ’ E S P E R T O

«Un territoriovulnerabile

specie in autunnoe inprimavera»

CORTENOVA RIPRESO IL TRAFFICO SULLA SP 62 DOPO L’ISPEZIONE DEI TECNICI COMUNALI

Masso stabile, strada riapertaIl sindaco assicura: ilmacigno da 32 tonnellate non cadrà

– CORTENOVA –

OGNI VOLTA che unmasso si sposta dal-la montagna intorno a Cortenova il pensie-ro di molti che vivono da quelle parti nonpuò che volare al primo dicembre del 2002quando alle 3 di notte dallamontagna si av-vertì un boato. Oltre un milione di metricubi di terra, massi e fango si riversaronosulla periferia dell’abitato in Valsassina di-struggendo una quindicina di abitazioni esette aziende, mentre altri 15 stabilimentisubirono danni pesantissimi.Una strage evitata per pochissime ore gra-zie al sindaco Luigi Melesi che aveva fattosgomberare l’area in via preventiva dopoaver parlato con i geologi che studiavano ilversante della montagna da diversi giorniin seguito alle forti piogge.Furono settecento gli sfollati delle prime

ore che rimasero con lo sguardo fisso suquello squarcio nella montagna che si eraportato via le loro abitazioni. Fra di loroc’era chi aveva perso tutto, anche il lavoronelle aziende del paese spazzate via dallagrande massa di terra e roccia. Nei giorni

successivi molti di loro furono ospitati daparenti o amici. Altri nella palestra comu-nale.Diversi anche gli allevatori che persero ilbestiame sotto la frana mentre altri eranodisperati perché non gli veniva permesso

di raggiungere gli animali che si erano sal-vati per dare loro da mangiare e bere.Fu una situazione di grave emergenza chetuttavia favorì la grande solidarietà del ter-ritorio con tantissimi lecchesi che si mise-ro a disposizione per cercare di aiutare lagente del posto, fortemente provata, a supe-rare la fase più critica. Era elevatissima an-che la preoccupazione per altre località delterritorio martoriate dal maltempo di quelperiodo che metteva a rischio la Valle di

Oro, fra i Comuni di Bellano e Vendrogno,Taceno e altri fronti. Nei giorni successivia Cortenova arrivò in visita il cardinaleDionigi Tettamanzi e qualche tempo dopoanche il presidente della Repubblica CarloAzeglio Ciampi. Federico Magni

IL PRECEDENTENel 2004 a Varenna due le vittime

TERRAIl primo

dicembredel 2002

alle 3 di nottedallamontagna

si staccòunmilione

dimetri cubi

IL RICORDO PAURA E CENTINAIA DI SFOLLATI NEL 2002, UNA STRAGE EVITATADI POCHEORE

Unboato nella notte e lamontagna venne giù

NONOSTANTE le numerose frane che si sono abbattutesull’intero territorio provinciale di Lecco da nord a sud,molte delle quali hanno interessato abitazioni e strade,l’unico smottamento che ha provocato vittime è stato quellodel 13 novembre 2004 a Varenna, quando a Fiumelatte15mila metri cubi di massi e fango spazzarono via la vita didue pensionati in villeggiatura, marito e moglie di 72 e 79anni. Determinante l’attività di prevenzione a livello locale.

ARENARIA EROCCIA Il masso da settemila chili che si è staccatodal costone insieme a quello più grande rimasto incastrato

– LECCO –

LA FRANA di Bindo a Cor-tenova è solo l’ultimo smotta-mento in provincia diLecco,specialmente in Valsassina enella zona dell’Alto Larioepisodi simili sono più chefrequenti. «Il territorio lec-chese, come quello dell’inte-ra zona prealpina e pedemon-tana è a rischio di dissestoidrogeologico – spiega FabioValsecchi, responsabile dellaProtezione civile di VillaLo-catelli –.Molto spesso i feno-meni che innescano frane esmottamenti sono la pioggiae anche il vento, sebbene pos-sa capitare che non sussista-no segnali di preallerta e chesemplicemente si stacchi delmateriale roccioso senza ap-parente motivo».I dissesti sono soprattutto alivello superficiale. «Le roc-ce del Triangolo lariano so-no tutte calcaree e a base dicarbonato di calcio, simili aun guscio d’uovo che si scio-glie nell’acido – prosegue ilgeologo –. Si tratta in preva-lenza di crolli di superficie,dovuti ad alterazioni provo-cate da fenomeni che disgre-gano la componente calcareae a infiltrazioni d’acqua, chedi notte ghiaccia aumentan-do di volume e di giorno siscioglie, soprattutto durantel’autunno e la primavera, pro-vocano instabilità».

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SCAMPATO PERICOLOIl blocco di pietra precipitatoha travolto gli alberisenza colpire la carreggiata

IL RISCHIOL’area fu sgomberata in via preventivadal primo cittadino LuigiMelesiQuindici abitazioni furono seppellite

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••3CRONACHEDOMENICA 22 APRILE 2018

CALOLZIOCORTE DALLABRIANZA ILNOMEPERUNERROREDELCOMUNEDIMONZAERAFINITONELLAGRADUATORIA

ERALAPERSONASBAGLIATA:PROBLEMADIOMONIMIA

di DANIELE DE SALVO– CALOLZIOCORTE –

ASSUNTO per errore per un im-provvido copia-incolla, poi subitolicenziato e adesso risarcito. Il sin-daco di Calolziocorte Cesare Val-secchi e i suoi assessori hanno ap-provato un accordo per liquidarecon poco più di 1.300 euro DavideRoberto Sanfilippo, 45enne diDe-sio, che ametà ottobre era stato re-clutato come agente della Polizialocale con contratto a termine at-

tingendo il suo nome direttamen-te dalle graduatorie di Monza, sal-vo accorgersi nel giro di qualchegiorno che dal capoluogo brianzo-lo avevano indicato la persona sba-gliata per un caso di omonimia.Una volta scoperto il pasticciocombinato dai colleghi monzesi alcomandante dei ghisa di CalolzioAndreaGavazzi non era così rima-sto altro che rimandare a casa l’ul-timo arrivato, che tuttavia ha mi-nacciato azioni legali. Proprio per

evitare che il caso approdi in tribu-nale dall’Amministrazione comu-nale calolziese hanno deciso di pa-gare 850 euro lordi all’agente dellaLocale reclutato e subito cacciatoper i giorni di lavoro e servizio checomunque ha effettivamente svol-to, circa una settimana, più altri500 euro a titolo di risarcimento,per un totale di 1.350 euro tasse in-cluse. I 500 euro verranno tuttaviarimborsati dal Comune di Monza,dato che la colpa dell’equivoco èstata tutta loro.

IL DIRETTO interessato da par-te sua inizialmente ha inviato unalettera di diffida formale da partedel suo avvocato di fiducia SardosAlbertini di Verona per ottenere ilreintegro almeno fino alla scaden-za del contratto prevista per finedicembre. Alla fine però ha optatoper la trattativa e per un importo«complessivamente quantificatoin euro 1.349,88 lordi - si legge nel-la delibera di Giunta -, 49,88 lordiperi giorni di lavoro effettivamen-te effettuati e 500 di indennità ri-sarcitoria». «In caso di emissionedi una pronuncia che riconosca ilComune di Calolziocorte soccom-bente, il Comune stesso verrebbe asopportare un costo di gran lungamaggiore», prosegue la delibera.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

– CERNUSCO LOMBARDONE –

HA ABBATTUTO un semaforodell’incrocio del trafficato incrociotra la ex Statale 36 e la Sp 54 e poi èscappato, senza avvisare nessuno,lasciando gli automobilisti in tran-sito in mezzo alla confusione piùtotale perché, in seguito all’inci-dente, è saltato l’intero impiantosemaforico. Purtroppo per luinell’impatto con il semaforoha per-so la targa della sua Bmw, ritrovatadai carabinieri che così sono riusci-ti a identificarlo nel giro di pocheore, ma non a rintracciarlo, poichéal momento risulta irreperibile. Il«ricercato» è un cittadino stranieroche abita in zona. Fino a quando imilitari non riusciranno a parlarecon lui risulta difficile stabilire imotivi sul perché sia fuggito: pro-babilmente era ubriaco, semprechemagari qualcuno non gli abbiarubato la macchina, sebbene nonabbia sporto denuncia di furto. Ilbotto si è verificato la notte scorsa.Per evitare possibili altri incidenti,in uno dei punti più «intasati»dell’intera provincia, dove passanodecine di migliaia di automobilisti

e camionisti ogni giorno, i carabi-nieri e gli agenti della Polizia loca-le sabatomattinahannodovuto pu-re presidiare per qualche ora l’in-tersezione per regolare la circola-zione. «Dal canto nostro abbiamosubito avvisati gli incaricati dellamanutenzione degli impianti se-maforici – spiegano dal Comune -.Fortunatamente sono riusciti a si-stemare tutto in breve tempo.Quell’impianto è molto importan-te e insiememolto delicato. Speria-mo che ora si riesca a rintracciareil colpevole a cui certamente chie-deremo i danni per quello che hacombinato». D.D.S.

Chiè

CALOLZIOCORTE LA QUESTIONE NON FINIRÀ IN TRIBUNALE

Licenziato e risarcitoIl caso dell’agente dei ghisa assunto per sbaglio

IL CASOEra entratoin servizionel repartoguidatodalcomandantedella PoliziaLocalediCalolziocorteAndreaGavazzi

Roberto Sanfilippo45enne di Desio, era statoreclutato come agente

RISCHIO TRIBUNALEUna volta scoperto il pasticcioil Comune aveva dovutorimandarlo a casa

CERNUSCOLOMBARDONE

Abbatte il semaforo e scappaedopo il trafficova in tilt

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•• 4 CRONACHE DOMENICA 22 APRILE 2018

In stazione chiude la biglietteriaVerrà declassata a fermata semplice, viaggiatori all’apertodi DANIELE DE SALVO

– CERNUSCO LOMBARDONE –

LA STAZIONE di Cernusco Lombar-done, una delle poche ancora presidiatedella Milano – Lecco via Carnate, perde-rà la biglietteria e verrà declassata a fer-mata semplice, come già avvenuto perquasi tutte le altre della linea S8, una del-le più frequentate a livello regionale. Aavvisare della serrata imminente sonostati i funzionari di Rfi e Trenord al sin-daco Giovanna De Capitani, senza tutta-via comunicare la data precisa del prov-vedimento. Con la recente chiusura delvicino bar di piazza Giulio Mazzini, do-ve veniva effettuato anche il servizio dirivendita di tagliandi di viaggio e abbo-namenti, i pendolari rischiano non solodi non sapere più a chi rivolgersi percomperare i biglietti e i mensili, ma dinon disporre più di un posto dove aspet-tare i treni.

ADAPRIRE la stazione e la sala d’aspet-to al mattino e chiuderle la sera è infattisempre l’addetta che si occupa anchedella biglietteria. Per questo il primo cit-tadino sta già correndo ai ripari perscongiurare il pericolo più che concretodi lasciare i viaggiatori sia senza bigliet-to sia all’addiaccio. «Stiamo già provve-dendo a nostre spese all’installazione diporte ad apertura e chiusura automati-che per consentire l’accesso alla stazio-ne, il cui immobile è di proprietà di Rfi

– annuncia -. In questo modo i pendola-ri potranno almeno sedersi e stare al ri-paro mentre aspettano il treno e utilizza-re anche la biglietteria automatica instal-lata all’interno dei locali della stazione».Inoltre a giugno dovrebbe riaprire i bat-

tenti pure il vicino bar chiuso lo scorsodicembre. «Di tutti questi problemi e diqueste situazioni dovrebbero farsene ca-rico i gestori del servizio di trasporto fer-roviario pubblico, perché i passeggeri so-no loro clienti, non dell’amministrazio-ne comunale – prosegue e si sfoga il sin-daco -. Purtroppo pare che a loro del trat-tamento riservato ai pendolari non inte-ressa. Poiché si tratta di cittadini alla fi-ne ci dobbiamo così pensare sempre noisindaci e amministratori locali». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

– CERNUSCO LOMBARDONE –

PERTENERE aperta la stazione ferroviariadi Cernusco Lombardone, nonostantel’annuncio dei vertici di Rfi e Trenord divolerne chiudere la biglietteria, il sindacoGiovanna De Capitani e gli operaori dellacooperativa sociale Paso Lavori di Meratelanciano il progetto di una «caffetteriasolidale» all’interno della stazione.L’obiettivo è quello di allestire, già nel 2019,grazie anche alla possibilità di un contributoda parte della Fondazione della Provincialedi Lecco, una sorta di negozio e barequosolidale all’interno di un locale dellastazione affidato in gestioneall’amministrazione comunale e attualmentechiuso. «In questo modo, oltre a sviluppareun’iniziativa di sostegno alle persone indifficoltà o ai soggetti fragili, si garantirebbesia un servizio di accoglienza e ristoro per ipendolari, sia un servizio di controllo esicurezza in stazione», spiega il primocittadino. D.D.S.

DISAGI IN VISTAI pendolari non solo non saprannoa chi rivolgersi per imensilima dovranno attendere all’esterno

FERROVIANon è ancorastata comunicatala data precisadelprovvedimentodeciso da Rfie TrenordRecentementeha chiuso ancheil bar di piazzaGiulioMazzini

CERNUSCO LOMBARDONE ADAVVISAREDELLASERRATAIMMINENTESONOSTATII FUNZIONARIDI TRENORD

OGGIADAPRIRE LASALAD’ATTESAÈL’ADDETTADELLARIVENDITA

LASCELTA IL SERVIZIO

IL SINDACORILANCIA

«Caffetteria solidale»Il nuovo progetto

per salvare il presidio

LIGURIA un’emozione senza fine

Regione in bilico tra la montagna e il mare,

la Liguria è celebre per le sue spiagge e quasi

sconosciuta ai più per le valli e i monti che si

alzano a poca distanza dalla costa. Tra i due

estremi, una fitta rete di sentieri e di antiche

mulattiere offrono una ricchissima scelta di

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••5DOMENICA 22 APRILE 2018

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COMORapinatore alla sala slot finisce inmanette

di ROBERTO CANALI– MARIANO COMENSE –

VENTICINQUE aprile avvelena-to quello che ci si prepara a viverein città da quando l’amministra-zione comunale ha deciso di vieta-re l’omaggio dell’Anpi in piazzaRoma, di fronte alla targa che ri-corda i sei civili morti negli scon-tri del 26 aprile del 1945 tra i parti-giani e una colonna tedesca in fu-ga da Meda. Pensare che solo dueanni fa alla cerimonia in onore diMaria Bellotti, Eugenio Ceppi, At-tilio Crippia, Egidio Erba, Batti-sta Redaelli e Giuseppe Songiac’erano proprio il sindaco Giovan-ni Marchisio e i delegati dell’Asso-ciazione nazionale partigiani, glistessi che oggi faticano a parlarsi.Ad esempio il rifiuto di far devia-re il corteo in piazza Roma modifi-cando il percorso originale sareb-be arrivato attraverso un sms, su-scitando le ire dell’associazioneche adesso invita i suoi a boicotta-re la decisione del sindaco e ritro-varsi lo stesso in piazza. «La no-stra città – spiegano Fabrizio Bag-gi segretario provinciale di Prc-SeComo e Giulio Russo di Sinistraper Mariano – è vittima di un’am-ministrazione che fa politiche didestra, dopo il daspo contro i men-dicanti identico a quello volutodal sindaco di Como sostenuto daLega, Forza Italia e Fratelli d’Ita-lia ecco l’attacco ai partigiani ed iltentativo di sminuire il ruolo fon-

damentale che la Lotta di Resi-stenza ha avuto in funzione nellaLiberazione dalla dittatura fasci-sta». E siccome Giovanni Marchi-sio non ha mai fatto mistero di es-sere un renziano di ferro la pole-mica, da Mariano, rischia di esten-dersi a tutto il Pd comasco.

«CI CHIEDIAMO come il PDprovinciale, che in campagna elet-torale su pur in maniera strumen-tale aveva riscoperto i valoridell’Antifascismo, almeno da pun-to di vista elettorale, non abbia an-cora fatto nessuna dichiarazionesull’operato del primo cittadinodi Mariano Comense – si interro-gano Baggi e Russo - Probabil-

mente l’avvicinarsi della fine delmandato sta facendo andare, nel-la città brianzola, quel partito ver-so la sfrenata ricerca del voto didestra e più che il rispetto dei valo-ri dell’antifascismo e della Costi-tuzione nata dalla Resistenza a lo-ro interessano i voti». Una tempe-sta in un bicchier d’acqua secon-do Marchisio che invita l’Anpi a«non intestarsi la festa del XXVAprile che appartiene a tutti» emotiva il divieto con la necessitàdi abbreviare un percorso che pre-vede già diverse tappe in città.Chiarimenti che però non servo-no a disinnescare una polemicache ormai è tutta politica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

– INVERIGO –

CISONO voluti più di settant’an-ni, ma alla fine il sacrificio del par-tigiano Bruno è stato riconosciu-to anche dai suoi compaesani.Una storia che ha dell’incredibilequella di Bruno Ballabio, mortol’8 giugno del 1944 a PromoselloChiovenda in Val D’Ossola ad ap-pena 21 anni, ucciso dalle raffichedei soldati nazi-fascisti che aveva-no sorpreso lui e un suo compa-gno mentre sorvegliavano un pon-te all’ingresso del paese. «Tengoio, tu salvati», sono state le ultimeparole urlate all’amico che si è sal-vato, insieme alle staffette e ai tan-ti antifascisti presenti in paese,perché Bruno da solo fu capace ditenere immobilizzata permezz’ora la colonna. Per questoBruno Ballabio venne immediata-mente considerato un eroe della

Resistenza in tutta la Val d’Osso-la, anche se fino al 1969 per tuttiera solo il «partigiano Bruno». Adargli un cognome ci ha pensatola storica Francesca Fernandezgrazie a un’inchiesta pubblicataalla fine degli anni ’60 su Fami-glia Cristiana. Proprio grazie a

una foto pubblicata sul giornale ifamiliari hanno riconosciuto il lo-ro caro che vent’anni prima erascappato dal paese per non presta-re servizio militare nell’esercitodella Repubblica Sociale. Nato aInverigo, precisamente nella fra-

zione di Bigoncio, nel 1923 Bru-no Ballabio si era trasferito a Mila-no nel 1931 per seguire il padreche era cuoco in una mensa milita-re. Nel 1942 era stato chiamato al-le armi e l’8 settembre aveva diser-tato. Nel febbraio del 1944 partì al-la volta della Val D’Ossola dove siunì alla brigata guidata dal co-mandante Dionigi Superti.

PERPROTEGGERE da rappre-saglie i parenti rimasti in paese de-cise di non rivelare il suo cogno-me, così per tanti anni nessuno hasaputo chi era quell’eroico ragaz-zo al quale ieri il Presidente delConsiglio regionale, AlessandroFermi, ha intitolato il Parco dellaMemoria del Comune. Nel corsodella mattina è stata intitolata an-che la biblioteca comunale a un’al-tra personalità di Inverigo, lo scul-tore e partigiano Angelo Casati.

FOCUS

È DURATA poco la fuga di un rapinatore solitario che venerdìnotte, poco dopo l’una, ha assaltato la sala slot Piper di viaPasquale Paoli, dopo essersi avvicinato alla cassa emimando di avere in tasca una pistola. Dopo essersi fattoconsegnare 640 euro il rapinatore si è allontano a piedi.Grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza dellasala slot gli agenti della Mobile lo hanno rintracciato mentrerincasava verso Camerlata. In tasca aveva ancora il bottino.

MARIANO «LA GIUNTADI CENTROSINISTRA STACERCANDO VOTI A DESTRA»

Scontro fraAnpi eComuneVietato l’omaggio in piazzaRomaper il 25Aprile

TENSIONEUna celebrazione per la Festa della liberazione.L’amministrazione ha deciso di vietare la cerimonia in piazza

INVERIGO INTITOLATOAL PARTIGIANO IL PARCODELLEMEMORIA

Il paese ricordaBrunoBallabioa oltre settant’anni dal sacrificio

– PORLEZZA –

ALLA FINE ad avere la peggio sono stati due po-veri asinelli, fuggiti da un’azienda agricola e finitichissà come sulla strada che dal paese arriva allafrontiera di Gandria. Quando all’alba di ieri un gio-vane che stava rincasando se li è trovati di frontenon ha potuto evitare lo scontro e così i due anima-li sono morti sul colpo. Per fortuna il ragazzo è riu-scito a riprendersi dallo spavento e uscire dall’abita-colo dell’automobile che nel frattempo si era riem-pita di fumo. Quando i vigili del fuoco di Menag-

gio sono arrivati sul posto, poco prima delle 5 delmattino, dell’utilitaria rimanevano solo le lamierementre il resto se l’erano divorate le fiamme divam-pate dal motore. Spaventato, ma praticamente ille-so, il ventiquattrenne che stava viaggiando da soloa bordo della sua auto. Lo scontro è avvenuto difronte ai cancelli di Villa Fogazzaro Roy e prima diliberare la strada i vigili del fuoco hanno dovutochiamare anche i tecnici dell’Ats Insubria, per ri-muovere le carcasse. Grazie all’intervento dei cara-binieri è stato possibile rintracciare il proprietariodei due animali che adesso rischia una sanzione.

PORLEZZAGLI ANIMALI MUOIONO, LUI SCAMPAALL’INCENDIO

Si schianta contro due asini e si salva dal rogo

Decise di disertaree per proteggereda rappresaglie i parentidecise di non rivelareil cognome, scopertoin seguito da una storica

Morì l’8 giugno 1944all’età di ventun annia Premosello Chiovendaucciso dai nazifascistiche l’avevano sorpresoall’ingresso del paese

Lascelta Il coraggio

LA STORIAIn Val d’Ossola bloccò da solouna colonnadi soldatisalvando la vita ai compagni

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•• 6 CRONACHE DOMENICA 22 APRILE 2018

di ROBERTO CANALI– CERNOBBIO –

COSA sareste disposti a fare perbere un caffè conGeorge Clooneyo farvi autografare la copertina diLet It Bleed da Mick Jagger? Lapassione si sa non ha prezzo e cosìtanti amanti delmondodei fumet-ti ieri hanno speso volentieri 250euro per poter partecipare alla pri-ma edizione del Lake Como Co-mic Art Festival, che ha raccoltoa Villa Erba il gotha tra gli autoridelle saghe più amate di Spider-man, Batman, Topolino e tutta lagalassia di eroi dellaMarvel e del-la DC dai cui albi negli ultimi an-ni anche il mondo di Hollywoodha attinto a piene mani.Solo mille i biglietti in venditaper un evento esclusivo che ha ri-chiamato fan e collezionisti da tut-ta Europa, disposti a spendere an-che migliaia di euro per acquista-re direttamente dai rispettivi crea-tori le tavole originali dei supere-roi preferiti oppure farsi fare unacommission, un disegno a richie-

sta. In coda di fronte alla postazio-ne di Jim Lee, il genio creativodella DC Comics al quale si deveil rilancio alla fine degli anni ’90di Batman e Superman, c’è SalvoDi Paola, che è arrivato fin quidalla Sicilia per prendere contattiin vista del festival che organizze-rà il giugno prossimo a Catania.«Sono prima di tutto un grandeappassionato nel modo comics –

spiega –: eventi come questo sonol’occasione ideale per conoscereda vicinoquesti grandi artisti e ve-derli all’opera. Possiamo farci au-tografare le raccolte e acquistarele tavole originali, per chi ama i fu-metti questo nonhadavvero prez-zo». Impegnati a firmare autogra-fi e disegnare a china le commis-sion per i fans il britannico Dave

Gibbons, capo disegnatore diDoctor Who, Neal Adams, dise-gnatore di Batman e Green Ar-row, Mark Raats impegnato a di-segnare la saga di Star Wars e Fe-derico Bertolucci di Topolino.«Sto lavorando molto in Franciadove il fumetto è considerato unavera e propria arte – spiega MarioAlberti, disegnatore per NathanNever,Dragonero eTex –. Inven-tare un fumetto è come girare unfilm, per fortuna negli ultimi an-ni con la tavoletta grafica il lavorosi è un po’ semplificato,ma lo stes-so per completare un albo occorreanche un anno di lavoro».

TRA GLI OSPITI di Villa ErbaGiorgio Comolo, unico illustrato-re italiano selezionato tra i «100top artist» a livello mondiale peril più rinomato volume america-no che celebra i 100 anni della na-scita del grande King Kirby, illeggendario re dei fumettiUsa au-tore di Capitan America, i Fanta-stici Quattro, Thor, Hulk, IronMan e gli x-Men. «Per me è stato

un grande onore – confida – an-che perché sono un illustratorepiù che un disegnatore. In Italiac’è una grande tradizione nel cam-po del comics e oggi tanti bravi il-lustratori e fumettisti italiani stan-no lavorando per le grandi majord’oltreoceano».Unmondo in gran parte domina-to dagli uomini quello dei co-mics,ma con eccezioni autorevolicome Eliza Ivanova autrice dipunta della Pixar, il colosso deifilm di animazione Usa, per laquale ha realizzato Coco, TheGoodDinosaur, InsideOut,Mon-ster University, Brave e Cars 2.«In effetti ci vorrebbero più don-ne – sorride - abbiamo una sensi-bilità diversa nel raccontare le sto-rie e questo si vede anche dal trat-to che utilizziamo. Più che i supe-reroi mi piacciono le storie dellepersone normali con le loro sensa-zioni e i loro sentimenti, come lamamma che sarà la protagonistadel mio prossimo lavoro». Per sa-pernedi piùnon resta che attende-re al cinema.

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– FIGINO SERENZA –

UN CONCERTO per celebrare il grandeTownes Van Zandt, considerato l’ispirato-re di Bob Dylan e di molti altri cantautoriUsa, quello che andrà in scena oggi a parti-re dalle 17 sul palcoscenico del Teatro Sa-cro Cuore. Anche quest’anno il cast sarà dialtissimo livello e da oltreoceano arriveran-no The Rad Trads, pulsante band di Broo-klyn scoperta da PaoloFresu che spazia daljazz di New Orleans al rock’n’roll, SessionAmericana, cult band di Boston, tra le piùinteressanti della nuova scena americana,Radoslav Lorkovic, pianista e fisarmonici-sta di Jimmy LaFave, Greg Brown e Ri-chard Shindell. Sempre dagli Usa arrive-ranno le cantautrici JenniferKimball eLu-cia Comnes, rispettivamente da Boston eSan Francisco. C’è molta attesa per il leg-

gendario chitarrista texano Bill Kirchenche sarà accompagnato daPeterBonta.Mu-sicisti anche dalla Norvegia, PaulHenrick-sen, e dalla Svezia, RichardLindgren,men-tre dalla Francia si attende Eddy Ray Coo-per.L’edizione di quest’anno rivelerà anche unparallelismo tra Townes Van Zandt e ungrande cantautore italiano, Ivan Graziani.Entrambi ci hanno lasciato lo stesso gior-no: il primo gennaio 1997. Filippo Grazia-ni, figlio di Ivan, sarà uno degli ospiti piùattesi di questa edizione del festival e inter-preterà una canzone di Townes e una disuo padre. Grande attesa anche per il livor-neseBoboRondelli, completano il castMi-ki Martina, Marco Corrao, Luca Rovini,Tullamores, TomTheCat, Stroszek, Stefa-no Barotti, Chiara Giacobbe, Thomas Gui-ducci, Riccardo Maccabruni, The Loneso-me Picking Pines, Michele Dal Lago &Giusi Pesenti. Sul palco anche tantimusici-sti come Max Malavasi alle percussioni,PaoloErcoli al dobro eAlexValle, chitarri-sta di Francesco De Gregori. Ro.Can.

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FFuummeettttii,, ppaassssiioonnee sseennzzaa pprreezzzzoo

COMOEPROVINCIA COLLEZIONISTI DATUTTAEUROPAPER INCONTRARE I BENIAMINIOCOMPRAREUNACOMMISSION

“Inventare un fumettoè come girare un filmPer completare un albumoccorre un anno di lavoro

FIGINOSERENZAALTEATROSACROCUOREBANDECANTAUTORIDAGLI STATIUNITI

Unsuperconcerto in onore diVanZandt

SUCCESSI DA FILMI supereroi dellaMarvelstanno vivendo un revivalanche grazie aHollywood

AVILLAERBARIUNITO ILGOTHADEIDISEGNATORI E ILLUSTRATORIDAGIBBONSARAATSEADAMS

L’EVENTO OPEREAUTOGRAFE

HANNODETTO

MarioALBERTI

SalvoDI PAOLA

Un’occasione idealeper conoscere da vicinoquesti grandi artistie vederli all’opera

ElizaIVANOVA

GiorgioCOMOLO

Ci vorrebbero più donneNel raccontare le storieabbiamo un trattoe una sensibilità diversi

Sono l’unico illustratoreitaliano selezionatoper il volume omaggioa Kirby: un vero onore

LACURIOSITÀNel cast di musicisti anche Filippo Graziani, figlio di Ivan, che canteràbrani del padre e di Townes Van Zandt, scomparsi entrambi il primo gennaio 1997

Inmille hanno pagatoun biglietto da 250 europer partecipare al primoComicArt Festival

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Sondriowww.ilgiorno.it/sondrio - e-mail: [email protected]

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Domenica 22 aprile 2018Redazione: via Carlo Porta, 23/25 - Lecco - Tel. 0341 350648· Pubblicità: SPM - Sondrio - Tel. 0342 200380 - Fax 0342 573063, e-mail: [email protected]

di SUSANNA ZAMBON– SONDRIO –

L’ORSO è già tornato, e anche il lupo potreb-be a breve farsi vedere anche in Valtellina eValchiavenna, ma la convivenza con questigrandi carnivori è possibile. Di questo e tantoaltro si è parlato venerdì sera in sala Vitali aSondrio nell’incontro “Passeggiando col pre-datore, incontri ravvicinati tra i diversi fre-quentatori delle nostremontagne”, organizza-to da Regione Lombardia ed Ersaf-Parco na-zionale dello Stelvio, in collaborazione con ilCai Lombardia e il gruppo “Grandi carnivo-ri” di recentissima costituzione nell’ambitodei progetti Life wolfalps e Life gestire 2020.

«IL LUPO sta facendo il suo ritorno sulle Al-pi inmaniera del tutto naturale – spiega Elisa-betta Parravicini, presidente di Ersaf – e laLombardia si trova alla convergenza delleprincipali direttrici di espansione della specie.Pertanto,mentre valutiamo il ritornodei gran-di predatori come un fenomeno positivo dalpunto di vista ecosistemico, ci sentiamo impe-gnati a cercare soluzioni alle inevitabili proble-matiche dovute all’interazione con le attivitàumane: il nostro sforzo va nella direzione direndere possibile la convivenza tra questi ani-

mali e chi cerca ancora con fatica di mantene-re viva la montagna».E se l’orso è stato aiutato in questo suo ritorno(nel 1999 sono stati rilasciati sulle Alpi 10esemplari catturati in Slovenia per permettereallo sparuto gruppodi orsimaschi già presentidi riprodursi), il lupo è invece tornato “con lesue zampe”: sopravvissuto sull’Appenninocentrale, grazie alle politiche di protezione è

riuscito a risalire arrivando prima nelle Alpipiemontesi, poi in quelle centrali, avvicinan-dosi sempre di più al nostro territorio.

I RELATORIdella serata sondriese, incentra-ta soprattutto sulla convivenza tra questi pre-datori e chi vive lamontagna, sono stati Rena-to Semenzato (progetto Life wolfAlps), Mau-roBelardi (progettoLife gestire 2020) eRaffae-le Marini (Cai), intervenuti su come relazio-narsi concretamente rispetto al ritorno dei

grandi predatori sulle montagne lombarde.Ampio spazio, poi, al confronto finale per ri-spondere alle richieste dei presenti sul ritornonaturale del lupo sulle Alpi lombarde e su te-mi quali orso e cani da guardianìa, le opportu-nità turistiche derivanti dalla presenza deigrandi carnivori e l’importanza del corretto ap-proccio rispetto alle attività lavorative dimon-tagna.

UNA PARTE del confronto è stata dedicataanche agli accorgimenti e ai comportamentida adottare in caso di incontro con grandi car-nivori. «Tra i consigli per chi dovesse incon-trare, ad esempio, un lupo durante un’escur-sione – hanno spiegato gli esperti – quello dinon fuggiremai di corsa e di non dare le spalleall’animale, che attacca solo se si sente in qual-chemodominacciato. Tornare sui propri pas-si, allontanarsi lentamente con passi all’indie-tro è spesso una scelta vincente».Il lupo in Valchiavenna, ad esempio, ha fattola sua comparsa nel 2001, quando le analisi del-le feci effettuate dall’Istituto nazionale di fau-na selvatica – Infs (oggi Ispra) – avevano con-fermato la presenza di un giovanemaschio, ab-battuto nell’autunno dello stesso anno nel set-tore svizzero della Val Bregaglia.

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ESPERTI La presidentedell’Ersaf ElisabettaParravicini e quellodel Cai Renato Aggio

PONTE

Escursionista dispersoritrovato illeso

ma in stato d’amnesia

Riflessione tra espertisul ritornodei grandi predatori:«Un fenomenoche va gestitoper limitarei danni collaterali»

OPPORTUNITÀ E PROBLEMIDal punto di vista ecologico e turisticola presenza di questi animali è positivaErsaf e Cai studiano strategie pratiche

OOrrssii ee lluuppii,, ccoonnvviivveerree ssii ppuuòò

– PONTE IN VALTELLINA –

È STATO rinvenuto illeso,ma in lieve stato di amne-sia, l’escursionista 45enneche la notte tra venerdì e ie-ri era stato dato per disper-so dal fratello. Il quale, do-po aver raggiunto la baitaad Arigna, frazione di Pon-te inValtellina, dove l’escur-sionista si era recato peruna giornata in montagna,ha trovato ad attenderlo so-lo il cellulare del congiunto.Ha così avvisato i carabinie-ri di Sondrio che, a loro vol-ta, hanno allertato il soccor-so alpino. Si sono mossi siaquello civile sia quello dellaguardia di finanza. E dallanotte fonda alle prime lucidell’alba hanno cercato nel-la zona il disperso.Sul posto, oltre ai tecnicidel soccorso alpino, anchevigili del fuoco e carabinie-ri. Insieme hanno passato alsetaccio la Valle Armisa trale 4 e le 7 del mattino di sa-bato. L’uomo è stato trova-to dagli uomini del Corponazionale di soccorso alpi-no e speleologico alle 7, ille-so, ma probabilmente vitti-ma di una caduta che avreb-be causato il lieve stato con-fusionale. Le sue condizio-ni di salute, al momento delritrovamento, erano abba-stanza buone.L’uomo è sta-to comunque condottoall’ospedale di Sondrio peraccertamenti medici. L.T. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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•• 8 CRONACHE DOMENICA 22 APRILE 2018

di FRANCESCA NERA– SONDRIO –

LA SEDUTA di venerdì sera, aSondrio, è stata l’ultimadelConsi-glio comunale prima dell’appun-tamento elettorale che porteràall’insediamento della nuova am-ministrazione a Palazzo Pretorio.Immancabili i bilanci sull’attivitàsvolta in questi ultimi 5 anni dal-la Giunta guidata da Molteni.Una prima riflessione è arrivatadal presidente Carlo Zanesi. «Conilmio commiato istituzionale vor-rei ringraziare tutti i consiglieri,gli assessori, il sindaco e ogni col-laboratore – ha esordito –. Grazieper la vostra collaborazione e l’at-teggiamento costruttivo che vi hasempre contraddistinto. Siete lospecchio della cultura antropolo-gica del nostro territorio, con ilsuomododi pensare e di agire fat-to di grande concretezza. Noi sia-mo l’istituzione più vicina ai citta-dini, la linfa più pura della demo-crazia rappresentativa».

A ENTRARE nel merito degliobiettivi raggiunti è stato il sinda-co Alcide Molteni che, introdu-cendo l’assemblea al tema del ren-diconto della gestione d’esercizio2017, ha passato in rassegna alcu-ne tappe cruciali del suo manda-

to. «È importante ripercorrere al-cune delle linee programmatichepresentate nel 2013 per sottolinea-re quali delle proposte sono staterealizzate – ha chiarito Molteniche, per 25 anni, ha cercato di da-re delle risposte alle esigenze deicittadini –. C’eravamo prefissi didiminuire la spesa corrente e, no-nostante nuovi accadimenti comeil Patto di Stabilità, ci siamo riu-sciti. E ancora il sistemadi riorga-nizzazione delle politiche sociali,una delle parti più nascoste della

vita di amministrazione ma a cuitengo molto. Abbiamo saputo da-re risposte concrete alle famigliein difficoltà e agli anziani con larealizzazione della struttura invia Lusardi e le comunità allog-gio. Sondrio è diventato poi Co-mune capofila degli Uffici di pia-no in cui sono inseriti 21 Comunie questo è il vero ruolo di un capo-luogo che spesso passa sotto silen-zio».

GRANDI passi avanti sono statifatti anche sul fronte cultura,

sport e aree verdi. «Il recupero delteatroSociale è stato una bella sco-perta – aggiunge il sindaco uscen-te –. Pensavamo che la città consi-derasse il teatro un luogo elitario,invece le numerose presenze e lefrequenti richieste d’uso ci hannodimostrato che i sondriesi sonoparticolarmente attenti alle tema-tiche culturali. Elementi di quali-tà sono stati introdotti anche sulfronte impianti sportivi, a comin-ciare dalla zona della Castellinadove è sorta la ClubHouse. Un ri-

sultato centrato per metà riguar-da il PalazzettoMerizzi, per il qua-le però il progetto è già stato pre-sentato alle associazioni di ginna-stica e al Cai. E ancora il potenzia-mentodel sistemaparchi, delle in-frastrutture, nonché i grossi finan-ziamenti ottenuti dalla partecipa-zione al Bando periferie».«Posso dire di amare questa cittàe continuerò a farlo – conclude –.E nello stesso modo ogni voltache troverò un pacchetto di siga-rette a terra continuerò a racco-glierlo».

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di LAURA TADDEI– SONDRIO –

«A TUTTI quanti, buona arrampicata». Èl’augurio del presidente del Cai regionale,Renato Aggio, agli sportivi che vorrannosperimentare la palestra di arrampicata inlocalità Sassella a Sondrio, inaugurata ieripomeriggio. Si tratta di un’opera che il pre-sidente ha definito rara: «Grazie all’ammi-nistrazione comunale, che ha avuto la sensi-bilità di realizzare una palestra di questo ge-nere: non ce ne sono molte. E grazie allasezione di Sondrio del Cai per aver pungo-lato gli amministratori affinché si arrivasse

a questo risultato molto fruibile dai giova-ni». A fare gli onori di casa il sindaco, Alci-deMolteni: «Quando si fanno opere picco-le o grandi è utile che si evidenzino gli ele-menti più importanti: il primo è che tuttele cose si fanno un pezzetto alla volta. Que-sto lotto si aggiunge a una parte che venivagià utilizzata, incrementando la disponibi-lità che la città offre in metri quadri attrez-zati di palestra. Tengo a sottolineare chetutti gli spazi, sportivi e non, non se li tieneil Comune in gestione,ma li affida alle asso-ciazioni. In questo caso al Cai, perché sensi-

bilizzi i soci alla pratica sportiva corretta eal rispetto dell’ambiente». Accanto a lui,per il taglio del nastro sotto la parete di roc-cia gli assessori Cinzia Cattelini e MicheleIannotti.

«IO RACCOLGO i frutti dei presidentiche sono venuti prima dime – afferma l’at-tuale guida del Cai Sondrio, Paolo Caman-ni –. Perché sono dieci anni che si insisteper l’ampliamento, che è stato realizzato ac-canto a un’ottimale messa in sicurezzadell’area. Siamo davvero soddisfatti. Ora ci

sono tutte le condizioni per godersi lamon-tagna in ogni momento. Finalmente Son-drio ha una palestra al pari di quelle euro-pee del genere. Grazie all’amministrazioneper questo». «È notevole che questa nuovapalestra possa disporre anche di un par-cheggio, una casetta con spogliatoio, dueservizi e anche una fontanella esterna. So-no componenti importanti», ha aggiuntoCamillo Della Vedova, presidente dellascuola di Alpinismo Luigi Bombardieri.In tutto i lavori, terminati qualche tempofa, hanno interessato un’area di 6.800metri

quadri, di cui 3.400 hanno visto un inter-vento di messa in sicurezza e nella restantemetà si sono realizzate opere di pulizia e lapalestra vera e propria.Già vent’anni fa gli appassionati avevanoavanzato richieste per unamigliore fruizio-ni della parete rocciosa, anche per non an-dare a interferire con chi sale o scendedall’antica e amata chiesa della Sassella.Nel 2009 è stata realizzata la primaparte de-dicata a Celso Ortelli, grande appassionatodi montagna. All’assolato pomeriggio han-no partecipato numerosi ragazzi del Clubalpino italiano.

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Il sindaco saluta: «Parlano i fatti»Dedicata al bilancio del quinquennio l’ultima seduta prima del voto

«UNABELLASCOPERTAILRECUPERODELSOCIALE:LACITTÀAMA IL TEATRO»

INAULA Primo a destra il sindaco AlcideMolteni con i colleghiconsiglieri di tutti gli schieramenti politici (ANP)

– SONDRIO –

CON UN investimento dialmeno 300mila euro l’an-no tra canoni emanutenzio-ne, la Comunità Montanadi Sondrio individua la suaprincipale voce di spesa nelcoordinamento e nella ge-stione associata delle attivi-tà per i Comuni, tra le qualila rete hardware e software,con la trasmissione dei dati.Anche quest’anno, per mo-nitorarla, è previsto un inve-stimento di altri 80mila eu-ro. Diverse le opere appenaterminate, come il SentieroRusca e, al rush finale, il col-lettore fognario che interes-sa tutti i Comuni da Son-drio fino al depuratore diArdenno, sia sulla spondaretica, sia su quella orobica.Nel bilancio dell’ente di viaSaurononmancanomai, co-me ricorda il presidente Ti-ziano Maffezzini, il soste-gno ad associazioni, ecomu-sei e realtà socio-culturalidel mandamento. Inoltre,sul bilancio 2017,ma che sa-ranno utilizzati nel 2018, cisono i 900mila euro per ipercorsi, sottopassi e e passe-relle ciclo-pedonali diMon-tagna piano, Castione e sultorrente Armisa. C.M.

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ILRENDICONTO

Investimenti e speseLaComunitàMontanatira le somme

SONDRIO INAUGURATA L’ATTESA OPERA, AMPLIATA E DOTATA DI SERVIZI E PARCHEGGIO

Unapalestra per diventare alpinisti provetti

IL COMMIATO DI ZANESIIl presidente ha ringraziatoassessori e consiglieri:«Costruttivi e concreti»

SONDRIO «LASPESACORRENTEÈCALATAABBIAMOAIUTATOGLI ANZIANIE LEFAMIGLIE INDIFFICOLTÀ»

OBIETTIVI RAGGIUNTI LASODDISFAZIONE

UNITIUna giornata di festa

IN GESTIONEIl Comuneha affidato al Caila struttura sportiva«Attirerà tanti giovani»

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••9CRONACHEDOMENICA 22 APRILE 2018

MORBEGNO IL FESTIVALDELLE BANDEMUSICALI CON 21GRUPPI DA TUTTA LA PROVINCIA

Il polo fieristico si riempie di note e strumenti

di CAMILLA MARTINA– BERBENNO –

CON LA BELLA STAGIONE,Berbenno si rifà il look, dando illa a una serie di cantieri.«Sono tutte opere a bilancio 2017,appaltate tra novembre e dicem-bre», spiega il sindaco dell’abita-to, Valerio Fumasoni. La prima èla manutenzione straordinariadelle ex-scuole di Monastero da125.000 euro, con contributo del-la Comunità Montana di Sondriodi 20.000 euro.

ILAVORI, che inizieranno a me-tà maggio e dureranno circa 3 me-si, trasformeranno l’edificio nellanuova sede della Pro loco. Mentreil Comune si occuperà delle faccia-te esterne, sostituendo i serramen-ti pericolosi e le lamelle frangiso-le elettriche, rifacendo l’intonacodelle facciate e mettendo in sicu-rezza alcune parti dell’edificio, ilsodalizio, in base alla convenzio-ne sottoscritta, realizzerà una se-rie di opere interne di migliora-mento della fruibilità. Partirà ilmese prossimo anche un lotto diasfalti da 184.000 euro. «Abbiamogià un piano - specifica il primocittadino - ma faremo a breve unrilievo esatto per intercettare ipunti che più necessitano di ma-nutenzione». Con questo inter-vento, «in 4 anni l’amministrazio-ne ha speso quasi 500.000 europer gli asfalti», aggiunge. È giàpartito il lotto di manutenzioni

straordinarie, da 45mila euro. Sitratta di tre piccoli interventi: lamessa in sicurezza di un cammi-namento delle zona vecchia di Po-laggia, la pavimentazione di unpercorso pedonale a Pedemonte ela riqualificazione di un incrociotra via Valeriana e via Muc. Parti-

colare attenzione va posta all’in-tervento da 50mila euro a Polag-gia vecchia: la realizzazione diuna piazzetta belvedere con sostapullman all’ingresso del centrostorico. «È di piccola entità, ma si-gnificativo, per la collaborazionetra pubblico e privato che ha ri-

chiesto», precisa.

ANDRÀ INVECE a fine giugno,per non interferire con le lezionidella scuola dell’infanzia, il lavo-ro sulla piazzetta Medera di Polag-gia, dal costo di 105mila euro. At-tualmente, la piazzetta è sottouti-lizzata, ma grazie ai lavori si tra-sformerà. In parte diventerà par-cheggi (10 per la precisione), inparte sarà occupata da un marcia-piede, da una pensilina per glialunni e da una piazzetta con lepanchine. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

La scuola diventa sede Pro locoBerbenno, i lavori nel vecchio plesso diMonastero dureranno tremesi

FUTUROAdAlbosaggia nonmancano i giovani (ANP)

FOCUS

Il costo in migliaiadi euro

della manutenzionestraordinariadelle ex scuoledi Monastero

125

La spesa in migliaiadi euro

per il rifacimentodella piazzetta

Medera(frazione Polaggia)

105

L’investimentoin migliaia di euro

previstodall’amministrazioneper rifare l’asfalto

delle strade

184IMPEGNO Sopra le giovani volontarie della Pro loco e nel riquadroil primo cittadino di Berbenno Valerio Fumasoni (ANP)

– PIURO –

L’ANTEPRIMA di ReziaCantat – in programma davenerdì 8 a domenica 10 giu-gno - tra Chiavenna e Piu-ro, è affidata alle voci menostrutturate, ma piacevoli esoavi, dei piccoli cantoriche parteciperanno al Mee-ting InCanto Junior. Unesercito di 1.100 fra bambi-ni e ragazzi delle scuole pri-maria e secondaria di primogrado dell’intera provinciadi Sondrio, dall’Alta Valtel-lina alla Valchiavenna, cal-cherà i suggestivi palchi diRezia Cantat nella mattina-ta di venerdì 8 giugno. Saràun modo diverso dal solitoper salutare l’anno scolasti-co 2017/2018 che si chiude:i riflettori si accendono suicoristi junior che saranno idegni coprotagonistidell’evento. M.B.

PIURO LE DATE

Levoci bianchedi 1.100 bambiniaReziaCantat

– MORBEGNO –

FINE SETTIMANA dedicato alla musicaquello in programma, tra ieri ed oggi, al polofieristico di Morbegno. Ben 21 le bande musi-cali, provenienti da tutto il territorio della pro-vincia di Sondrio, che hanno deciso di parteci-pare al primo «Festival bandistico della pro-vincia di Sondrio» organizzato, congiunta-mente, dalla Comunità montana di Morbegnoe dall’Anbima – Associazione nazionale dellebande italiane. «Abbiamo deciso di organizza-re questa rassegna musicale – racconta Giovan-ni De Pedrina, vicepresidente della Comunità

montana di Morbegno – per dare risalto allebande del nostro territorio, che comunquehanno un nutrito seguito. Come Comunitàmontana abbiamo deciso di sostenere, con cir-ca 500 euro, ognuna della bande che ha decisodi partecipare a questo week-and loro dedica-to». Ad aprire la manifestazione, iniziata ieripomeriggio alle 15.00, la «Società filarmonica»di Talamona, seguita dal «Gruppo amici dellamusica» di Albosaggia, dalla «Società filarmo-nica S.ta Cecilia» di Cosio Valtellino, dal «Cor-po musicale» di Ardenno», dal «Corpo bandi-stico» di Poggiridenti, dalla «Filarmonica» di

Talamona e dal «Corpo musicale» di Piante-do, che ha chiuso la prima giornata attorno al-le 18.30. Il festival prosegue anche per tutta lagiornata di oggi: nella mattinata a dare fiato aipropri strumenti, a partire dalle 9.00, sarannoil «Corpo musicale» di Rogolo, la «Società filar-monica» di Buglio in Monte, il «Corpo bandi-stico» di Castione Andevenno, il «Corpo musi-cale» di Andalo Valtellino e quello di Dubino,la «Bandainsieme» di Sondalo, la «Banda citta-dina» di Madonna di Tirano e la «Filarmoni-ca» di Bormio. Nel pomeriggio ancora tantenote dei diversi gruppi. M.B.

IL SINDACOFumasoni: «Per le stradefaremounpianocon gli interventi urgenti»

DALTERRITORIO INQUATTROANNIL’AMMINISTRAZIONEHASPESOMEZZOMILIONE

LAPIAZZETTADIMEDERAOFFRIRÀDIECI POSTIPERLEAUTOMOBILI

ASFALTI POLAGGIA

INBLU Il sodalizio di Poggiridenti nella città del Bitto

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•• 10 CRONACHE DOMENICA 22 APRILE 2018

IFATTIDELGIORNO

– PIURO –

SETTANT’ANNI di abbandono e di incu-ria, oggi la volontà di rimediare recuperandoil patrimonio boschivo. A conclusione di unpercorso avviato all’indomani dell’insedia-mento della Giunta, nel 2014, Piuro è diventa-to il primo Comune della Valchiavenna ad ap-provare il piano di assestamento su proprietàpubbliche. Nei giorni scorsi è stata aggiudica-ta la gara per l’affidamento della gestione deiboschi comunali e consortili, pari a 400 ettarisul versante orografico sinistro.

LA ZONA interessata si sviluppa tra i 1000 e i1600 metri di quota dal monte Conto ai montidi Pradella, fino ai monti di Saranga e Motta,sopra S.ta Croce. L’aggiudicataria, la GiCi diCastione Andevenno, avrà cinque anni di tem-po per concludere l’intervento e versare al Co-mune 31mila euro a titolo di affitto delle areeinteressate dal progetto di taglio. «Tre anni di

impegno degli amministratori e di lavoro deinostri uffici per giungere a un risultato che cisoddisfa pienamente - commenta il vicesinda-co Giorgio Succetti - Sarà emozionante vedereavviato un progetto nel quale abbiamo forte-mente creduto: già con i primi tagli si avrà lapercezione del cambiamento che si realizzerànei prossimi anni». Il progetto ha avuto origi-ne dal confronto con i consorzi montani diPradella e di S.ta Croce, proprietari di circa 80ettari di boschi oltre ai 300 a disposizionedell’Ente, con i quali il Comune aveva decisodi reperire le risorse necessarie per la realizza-zione di una nuova pista agro-silvo-pastorale

per collegare i vari monti e i boschi interessatidal Piano di assestamento forestale finanziatointeramente dal Comune. Il progetto del pro-fessionista incaricato, l’esperto forestale Mat-teo Pozzi di Tresivio, prevedeva uno studio ap-profondito dei boschi con l’individuazionedelle aree interessanti per il mercato del legno.Da questo documento, approvato poi dalla Co-munità montana della Valchiavenna, si è arri-vati alla gara per il taglio dei boschi. «Questaimportante sfida è stata vinta - conclude il sin-daco di Piuro Omar Iacomella - Il prossimopasso da compiere sarà quello di mantenere laparola con i frazionisti e di utilizzare le risorsederivanti dall’affidamento dei boschi per mi-gliorare la viabilità agro-silvo-pastorale, realiz-zare opere idrauliche a difesa del territorio in-teressato dal taglio e rinnovare il patrimonioboschivo. Come sempre, non mancheremo dimantenere la parola data». Michele Broggio

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TALAMONA IL SINDACOTRIVELLA: «BISOGNARECUPERARE I VECCHINUCLEI»

Consumo di nuovi terreni? LaGiunta dice no

di LAURA TADDEI– VALDIDENTRO –

È ALL’INTERNO della centraleidroelettrica A2a di Premadio an-che il rotore numero 2.Ieri mattina, alle 8.30, la ditta Fa-gioli (responsabile anche del tra-sporto dai cantieri Ansaldo di Ge-nova all’Alta Valle) ha spostatol’enorme componente dal cortile,dove è giunto giovedì, nella sa-la macchine. Ovviamente coadiu-

vati dal personale esperto di A2a.Il rotore sarà installato una voltaterminati i lavori di manutenzio-ne della centrale e in seguito verràattivato.«Come sempre la grande profes-sionalità  messa in campo ha per-messo di raggiungere e depositarel’ingombrante struttura senza al-cun problema», riferiscono da

A2a.  Entro poco tempo, anch’es-sso, come il primo, sarà messo adimora.Terminerà in estate l’installazio-ne dei due rotori che renderannola centrale, già seconda più impor-tante in Valtellina, sempre più ef-ficiente, grazie a un impatto am-bientale sempre minore.E’ questo, infatti, lo scopo princi-

pale dell’investimento milionarioche l’azienda energetica ha messoin atto: dimezzare le emissioni diCo2 attraverso una riduzione dra-stica nell’utilizzo del gasolio.

LA CENTRALE, attiva dal1956, contiene al suo interno trerotori. Due dei quali sono stati so-stituiti. Il tragitto dei componenti

rimarrà nella memoria dei tantis-simi cittadini della provincia diSondrio che, soprattutto duranteil passaggio del primo (avvenutoa metà marzo), hanno voluto assi-stere alle manovre al millimetro evedere con i propri occhi l’enor-me rotore, fondamentale per latrasformazione dell’energia mec-canica in energia elettrica.Si chiude, così, il cerchio e la sto-ria, resa ancor più memorabile

dalla creazione di diversi «meme»(contenuti virali del web) sull’ar-gomento. Tra cui il video, visua-lizzato 20mila volte in poche ore,che paragonava gli spettatori delpassaggio del rotore a quelli che,nel film «Il ragazzo di campagna»con Renato Pozzetto, si radunava-no per assistere all’arrivo del tre-no.

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PIURO IL PRIMOCITTADINOOMAR IACOMELLA: «QUESTA IMPORTANTE SFIDA È STATA VINTA»

Boschi coltivati ugualemaggiore sicurezza

– TALAMONA –

LOTTA al consumo di suolo e riqualifi-cazione del centro storico urbano: questi,in poche parole, gli obiettivi delle modifi-che del Pgt – Piano di governo del territo-rio, il vecchio Piano regolatore – che pre-sto verranno adottate dal Comune. «Inpratica – afferma il sindaco di Talamona,Fabrizio Trivella (nella foto) – abbiamo de-ciso di modificare il Pgt di Talamona perla parte di abitato che più caratterizza il

nostro paese, ossia i nuclei storici che so-no, purtroppo, con i vincoli attuali, il mag-giore ostacolo all’evoluzione urbanisticain chiave moderna. L’intento è quello diinnescare dei meccanismi virtuosi, chepossano spingere i proprietari di vecchiecostruzioni, in considerazione anche deiconsistenti incentivi statali per le ristrut-turazioni, ad intervenire sui nuclei anti-chi piuttosto che costruire in aree non edi-ficate. Questo con due obiettivi: riqualifi-care l’esistente e ridurre il consumo di

suolo». Al momento tutto è ancora in fasedi progetto e l’amministrazione Trivellaha incaricato un professionista, l’architet-to Massimo Spinelli, di «predisporre unabozza con le linee guida del lavoro cheporteremo avanti – sottolinea ancora ilprimo cittadino – Tale bozza sarà la basedi lavoro per la costituenda commissioneurbanistica che avrà il compito di suppor-tare l’amministrazione nelle proposte enegli input da dare al tecnico incaricato,che si occuperà della revisione normati-va, della classificazione degli edifici e del-la verifica dei perimetri delle zone NAF -Nuclei di antica formazione - e della rela-tiva cartografia, con particolare riferimen-to alla semplificazione dei gradi e dellemodalità di intervento». M.B.

BORMIOCaldo estivo, occhio ai distacchi di neve

SULWEBIl trasporto su gommain valle è diventatoun grande evento

– VAL MASINO –

PAURA ieri mattina, pocoprima delle 11, per un escur-sionista di 46 anni precipita-to in Val di Mello, nel terri-torio comunale di Val Masi-no. L’uomo ha messo un pie-de in fallo durante un’escur-sione ed è caduto per alcunimetri. Il compagno di avven-tura ha subito lanciato l’al-larme e sul posto in pocotempo è arrivata l’eliambu-lanza intervenuta in codicerosso. L’escursionista è sta-to raggiunto dai soccorritoried elitrasportato all’ospeda-le di Sondrio in codice gial-lo. Da quanto appreso nonsarebbe in pericolo di vita.Sempre sul fronte della cro-naca, ancora tanti infortunisulle piste da sci delle locali-tà turistiche della provinciadi Sondrio, i più seri si sonoregistrati nel comprensoriosciistico di Livigno. Tra i fe-riti anche un bambino di 10anni, caduto durante una di-scesa al Carosello 3000. Perlui fortunatamente nulla digrave: è stato trasportato peraccertamenti al Pronto soc-corso di Livigno e presto di-messo. Lievi le lesioni ripor-tate anche dagli altri infortu-nati soccorsi dal 118.

PAURAINVALMASINO

Escursionistasoccorsodopo cadutaSi salverà

TRAGUARDO Il rotore arriva dall’Ansaldo di Genova

VALDIDENTRO L’ENORMEMACCHINARIO È ARRIVATONELLA CENTRALE DI PREMADIO

Rotorenumero2,missione compiuta

CIELO SERENO o poco nuvoloso e temperaturemassime superiori allamedia del periodo anche in questo fine settimana, mentre per domaniprevisto tempo variabile con rovesci. Il pericolo valanghe secondo ilCentro nivometeo di Bormio è damoderato a marcato.

STORIAL’installazione quest’estaterenderà più efficientel’impianto attivo dal 1956

NUMERISono 400 gli ettari di verdedove interverrannogli esperti della GiCi di Castione

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••11CRONACHEDOMENICA 22 APRILE 2018

A salutare le atleteal PalaMaloggial’assessore allo Sportdi ChiavennaAndrea Giacomini

Non sonomancatiil presidente del ComitatoFipav di SondrioBruno Savaris e il viceGiovanni Moretti

Infine sono staticonsegnati i premiper i migliori giocatoriad Alessandro Ponciae Francesca Zanella

– CHIAVENNA –

ILVOLLEY36 in campo femmi-nile e la Pallavolo Altolario inquello maschile. Questi i nomidelle due squadre che si sono ag-giudicate il titolo di campionesseprovinciali in carica nella catego-ria Under 16 al termine delle fina-li disputate in Valchiavenna.Nel torneo femminile, il Volley36 ha iniziato il suo percorso nel-la final four vincendo la semifina-le sul Riwega Delebio per 3-1(25/19, 25/20, 21/25, 25/14). Nelpomeriggio, al PalaMaloggia diChiavenna, il gruppo si è poi scon-trato con l’Asd Pentacom, capacedi vincere l’altra semifinale per3-0 (25/14, 25/22, 25/11) nei con-fronti della Bormiese.

NELLAFINALISSIMA del po-meriggio, molto combattuta, ilteam di casa del Volley 36, soste-nuto dal pubblico casalingo, si èimposto nel primo set per 25-19,per poi cedere all’avversaria 25-20e riportarsi avanti nel terzo parzia-le di gioco, vinto col punteggio di25-21. La gara è stata giocata sulfilo della parità tra i due sestetti,non solo nelle prime tre fasi di gio-co, ma anche nel quarto set che havisto nuovamente prevalere laPentacom per 25-20. In parità, igruppi sono tornati in campo peril tie break conclusivo. Ad averela meglio è stato infine proprio ilsestetto di casa che ha dovuto su-dare le proverbiali sette camicie.Dopo essere partito in svantaggioe aver impiegato molte energienel riportarsi in parità, le giovanichiavennasche sono state premia-te per la loro determinazione ehanno chiuso il tie break sul16-14 alzando al cielo il trofeo. Ilgradino più basso del podio è sta-

to conquistato dall’Us Bormiese,che si è imposta nel match gioca-to a Gordona contro il Delebio Ri-wega per 3-0 (25-22, 25-21, 25-7).Nel maschile ad avere la meglio èstata invece l’Altolario A che, nel-la finalissima, ha superato per 3-1(27/29, 15/25, 25/21, 19/25) l’UsBormiese. L’Altolario aveva otte-nuto il diritto ad accedere all’im-portante match disputato al Pala-Maloggia di Chiavenna superan-do in semifinale la Pentacom per3-0 con parziali di 25-11, 25-12,25-11. La Bormiese aveva invecesuperato il Csi Tirano, nell’altrasemifinale, con un netto 3-0(25-12, 25-13, 25-14). Nella finali-na di consolazione l’ha spuntatala Pentacom che ha battuto il CsiTirano per 3-0 (25-8, 25-17 e25-23). Infine sono stati consegna-ti anche i premi per i migliori gio-catori ad Alessandro Poncia (Alto-lario) e Francesca Zanella (AsdPentacom). Fulvio D’Eri

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CHIAVENNA

LLaa ffeessttaaddeell vvoolllleeyy

SECONDE

SORRISISopra

la compaginedel Volley 36

A latoFrancesca

Zanellamigliore

giocatricedel torneo

conil presidente

Savaris

RAGAZZIUna bella sfida all’insegna dello sport

INGIALLO I giovani della squadra dell’Alto Lario

Lagiornatain pillole

DATRESIVIO Le ragazze della Pentacom, seconde

Il team 36 in campo femminilee la Pallavolo Altolario in quello maschile

Questi i nomi delle due squadreche si sono aggiudicate il titolo di campionesse

provinciali nella categoria Under 16al termine delle finali disputate in Valchiavenna

NELLAFINALINADI CONSOLAZIONEL’HASPUNTATALAPENTACOMSODALIZIOCHERIUNISCE I COMUNIRETICI

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•• 12 CRONACHE DOMENICA 22 APRILE 2018

– COMO –

IL VINO è sempre più unmezzo di scoperta delterritorio anche in Lombardia,dove si contano oltre millechilometri di sentieri del vino,con un impegno crescente perrenderli attraenti e fruibili. Mal’attenzione a questo settore, èconfermata anchedall’aumento del numero dienoteche, che solo inLombardia sono passate da806 nel 2012 a 986 nel 2017,con una crescita del 22%. AComo e provincia se necontano 66, nel Lecchese 31,sul territorio di Sondrio 27: undato che emerge da una ricercadella Camera di Commercio diMilano, e testimonia non solola presenza di un indiscutibilecontesto occupazionale, ma

anche una risposta a unaclientela con esigenze diqualità sempre più elevate.Sono cresciute anche le areedestinate a vigneti, che oggihanno raggiunto 63 ettari nelLecchese, di cui 11 dedicati aproduzioni bio, soprattuttonella zona di Montevecchia edel Parco del Curone. Sono 23nel Comasco, mentre inValtellina si sfiorano i 1000ettari.

di PAOLA PIOPPI– MISSAGLIA –

TUTTO È NATO dall’esigenzadi mettere ordine. Negli appunti,nelle sperimentazioni, nei risulta-ti. Trovare un luogo ai bigliettisparpagliati sul tavolo, lasciareuna traccia che potesse raccontareun percorso legato alla panifica-zione. Così nel 2012 ManuelaConti, radici brianzole e laurea inScienze Ambientali, ha aperto ilsuo blog, chiamandolo «Con lemani in pasta». Lo stesso titoloora migrato sulla copertina delsuo primo libro di cucina, uscitoper la casa editriceGuidoTomma-si, che raccoglie le sue ricette, lesue foto scattate tra il tavolo di le-gno della cucina e l’orto di casa, ei disegni di IsabellaConti, la sorel-la di Manuela, recentemente vin-citrice della gara «Matite da pau-ra» indetta da Edizioni EinaudiRagazzi. Un risultato che rappre-senta una conferma di un lavorodurato anni, partito dal pane econtaminato dalla scrittura: «Da

sempre – spiegaManuela – è statoil mio modo di esprimermi, manon avreimai immaginato di arri-vare a scrivere un libro di cuci-na». Il primo post porta la datadel 15 aprile 2012: «È una foto delmio primo pane – racconta Ma-nuela – realizzato con il mio lievi-to, pubblicata senza alcun testo.Sono caotica, perdo le ricette, e aun certo punto ho avuto l’esigen-za di metterle in ordine da qual-che parte, ed è nato il blog. Nonsapevo chi mi avrebbe letta, chiavevo dall’altra parte, così ho po-stato la foto del pane e non hoscritto nessuna parola».

POCO ALLA VOLTA le parolesono arrivate, il blog, seguito damigliaia di persone, si è trasforma-to in un «diario culinario di unacuocametàmamma emetà conta-dina», vincitore della categoria«Miglior blog di scrittura» aiCuci-na Blog Award 2017. «Il libro -spiega Manuela – è un raccontodella stagionalità attraverso im-magini e ricette. Buona parte de-gli ingredienti che utilizzo arriva-no dal mio orto, perché uno deiconcetti per me importanti è l’au-toproduzione. L’orto c’è semprestato nella mia famiglia, fin daquando ero piccola, e poco allavolta ho voluto farlo diventare un

terreno di prova dimie sperimen-tazioni, come la produzione di se-mi. Ho fatto da sola le mie espe-rienze, anche commettendo erro-ri».

DA QUESTE pagine scaturisceun racconto coerente, nelle ricet-te selezionate e nell’estetica. Unacucina semplice, stagionale, allaportata di tutti, e mai assoluta:«In cucina – conclude – non biso-gna mai affidarsi completamentea una ricetta, occorre sempre capi-re se funziona. Mettere del buonsenso quando la si replica, ancheprestando attenzione ai tempi dicottura, adattandola al proprio gu-sto. È quello che faccio anch’io:perme è importantemantenere al-cunebasi, anche tradizionali, e va-riarle secondo la mia creatività».

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ILCIBO

– MANDELLO DEL LARIO –

CONLARECENTE inaugurazione di Mandellodel Lario, hanno raggiunto quota dodici i mercatidi Campagna Amica di Coldiretti nelle provincedi Como e Lecco. Una realtà nata per portare inpiazza il «chilometro zero» agroalimentare e la pro-duzione agricola territoriale, che può contare sullacontinua espansione della rete di vendita. Sono set-te appuntamenti settimanali - Cantù,Meda,Uggia-te Trevano, Giussano, Erba, Mariano Comense eLimbiate – i due quindicinali di Olgiate ComascoeLomazzo, e altrettantimensili adAlbavilla eLec-co, a cui ora si aggiunge Mandello, ogni seconda

domenica del mese. Le formula ormai consolidataè quella dei «farmer’smarket»: la campagna che vain città per essere vicina ai consumatori e alla popo-lazione. «Infatti – spiegaFortunatoTrezzi, diretto-re di Coldiretti Como e Lecco - nei Mercati diCampagna Amica vengono proposti solo prodottiagricoli, italiani, provenienti dai territori regionaliquindi rigorosamente a chilometro zero». I consu-matori avranno la possibilità di acquistare le spe-cialità rurali del territorio, come salumi, formaggivaccini e caprini, vino, latte crudo, olio, piccolifrutti, uova, confetture, miele, frutta e verdura distagione, carne, fiori e piante da orto e giardino.

«Vivo con lemani inpasta»Il successo diManuelaConti premiata aiCucinaBlogAward

FOCUS

L’idea di comunicareal pubblico

LA PASSIONE«Questo è sempre statoilmiomododi esprimermiMai avrei pensato a un libro»

IL PERSONAGGIOLAUREATA INSCIENZEAMBIENTALIRADICI BRIANZOLE, RACCONTALESUECREAZIONIINUNAPUBBLICAZIONEDI RICETTESTAGIONALI

PRODOTTITuttirigorosamente a chilometro zero

Si moltiplicano i “Mercati di campagna”

Unbicchiere di vinoe si scopre laLombardiaEnoteche in aumentoe clienti più attenti

Nel 2012 Manuela Contiha aperto il suo blogchiamandolo «Con le maniin pasta». Un modo perraccogliere tutte le idee ecomunicarle a un pubblicodi appassionati

Il primo post porta la data del 15aprile 2012: «È una foto del mioprimo pane realizzato con il miolievito, pubblicata senza alcuntesto. Sono caotica, perdo lericette, e ho avuto l’esigenzadi metterle in ordine»

L’esordiosul web

Lo stesso titolo del blog ora èmigrato sulla copertina del suoprimo libro di cucina, uscito perla casa editrice Guido Tommasi,che raccoglie le sue ricette, le suefoto e i disegni di Isabella Conti lasorella di Manuela

Le foto e i disegnidi Isabella

Il blog, seguito da migliaiadi persone, si è trasformato inun «diario culinario di una cuocametà mamma e metà contadina»vincitore della categoria «Migliorblog di scrittura» ai Cucina BlogAward 2017

Migliaiadi curiosi

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••13CRONACHEDOMENICA 22 APRILE 2018

L’eterno nodo politica-giustizia

ALCUNI SOFFERTI rilievidel presidente della Commis-sione inquirente, senatore

Martinazzoli, considerazioni di ope-ratori ed osservatori politici, commen-ti di stampa hanno riproposto il temadelmodo di perseguire i reati cosiddet-ti ministeriali. C’è chi ha trovato so-spetta questa attenzione, proprio nelmomento nel quale la Commissionegiunge ad una conclusione accusato-ria. La polemica però dura da anni esi riaccende tutte le volte che i risulta-ti di un’inchiesta vengono dibattutidall’opinione pubblica e, con i risulta-ti, il modo di agire o addirittura ilmo-do di essere della Commissione com-petente. C’è un comune denominato-re nell’insoddisfazione di volta in vol-tamanifestata: che vengano prese de-cisioni non giuridiche, ma politiche:che non si faccia rigorosa giustizia,ma si provveda a soddisfare interessidi parte.

V’È PERCIÒ CHI SI duole chesiano coperte responsabilità le qualinon sfuggirebbero ad un giudice ordi-nario e chi lamenta invece che sianoformulate accuse, delle quali, per laloro labilità ed inconsistenza, un orga-no, non prevenuto e non motivato daconsiderazioni politiche, almeno daquella di non apparire solidale con lapropria casta, farebbe rapidamentegiustizia. V’è chi osserva in particola-re che, in una situazione politica ca-ratterizzata da una solidamaggioran-za, vi è la tendenza a tenere conto diessa più che dei dati del processo ed asalvaguardarla con ogni possibile in-dulgenza, mentre, in periodi contras-segnati da disorganicità dei rapportipolitici, è difficile costituire delle soli-darietà ed anzi la tensione, propria diuna condizione di insufficiente aggre-gazione, determina atteggiamenti pas-sionalmente negativi e pregiudizial-

mente accusatori. E non ètanto importante, si noti,che sia in effetti così, che si ri-scontri, per ragioni politiche,troppa comprensione o troppaseverità: che vi siano, ancoraper ragioni politiche, solidemaggioranze per assolvere in-giustamente o maggioranze nonponderate ed occasionali per ac-cusare. È importante che lo si imma-gini vero o verosimile, che si diffondal’impressione che prevalgano interessipolitici e la giustizia ne sia inficiata eresa propriamente impossibile. È que-sto sospetto, ed io non oserei pensareche si tratti d’altro che di questo, ilquale avvelena l’opinione pubblica edà la sensazione che politica e dirittosiano inconciliabili. Io lascio da partedunque il quesito più radicale, com’èproposto dal senatore Martinazzoli,se cioè da tante verità parziali possascaturire una verità sola ed autentica,se sia possibile essere ad un tempo uo-mo di parte ed uomo universale e cioègiudice. Giudice o anche accusatore

che assume la pesante responsabilitàdi accusare e cioè di condannare perquanto lo riguarda. Ciò pone un deli-cato problema di coscienza.È nell’in-timo della propria coscienza che l’uo-mo politico si sentirà o meno capacedi giudicare, al di fuori di ogni consi-derazione d’interesse e di ogni logicadi gruppo, secondo il proprio persona-le convincimento, come tale rigorosa-

mente obbligante.Mi limito a dire, co-me fatto politico, che nel pubblico c’è,in larga misura, scetticismo.

E, D’ALTRONDE, come potrebbenon esservi, quando in una fase deli-catissima, com’è quella nella quale siaccertano i fatti e si vanno formandoobiettive convinzioni, ci si abbando-ni, ad esempio, a dichiarazioni peren-torie, si pregiudichi frettolosamente, sicolpisca drasticamente, si mostri di vo-lere più influenzare l’opinione pubbli-ca che cercare la verità? E come nonrilevare, d’altra parte, almeno l’im-proprietà di certi riferimenti alla disci-plina di partito? Seppur si tratti sol-tanto, com’è possibile, di apparenze,esse sono tali da incrinare la credibili-tà di organi che partecipano all’am-

ministrazione della giustizia in modonon sempre raccolto e sereno.Da que-ste considerazioni io non desidero trar-re ora nessuna conclusione netta masolo esprimere un principio di dubbioe porre un tema, che dovrà essere ap-profondito con ben altro impegno chenon sia quello possibile in questa sedeed in questo momento. Ed il dubbio èse la Costituente abbia fatto, in que-stamateria, una buona scelta ed adot-tato, pur nella specialità del caso,una disciplina coerente con i principiessenziali dell’ordinamento ed in par-ticolare quelli dell’eguaglianza e del-la giustizia. Non è chi non veda, aparte le valutazioni espresse sin quisul procedimento di accusa, come an-che l’altissima dignità ed affidabilitàdellaCorte costituzionale, peraltro po-

liticamente integrata, non possa sup-plire alla carenza dei tre gradi di giu-risdizione. Il che è tanto più grave pergli imputati cosiddetti laici, ai qualivengono anche a mancare alcune ga-ranzie in ordine a provvedimenti re-strittivi della libertà personale. Nonsi può certo pensare che la Costituen-te abbia affrontato questo problema acuor leggero e non abbia sentito il pe-so di un’incoerenza che veniva a rom-pere l’armonia del sistema. Se ne ècerto resa conto, ma deve avere ritenu-to preminenti altre considerazioni.Considerazioni che possiamo immagi-nare attinenti al carattere obiettiva-mente politico che assumerebbero rea-ti connessi con l’esercizio delle funzio-ni ministeriali, tali da richiedereun’appropriata valutazione ed unacomprensione dall’interno dei mecca-nismi nell’ambito dei quali essi vengo-no compiuti. Il che ha indotto talunoa parlare di semi-immunità o semi-privilegio.

I QUALI SAREBBERO peraltrogarantiti dalla stessa Costituzione inragione dell’esigenza di un’efficacepartecipazione di organi politici perla salvaguardia d’interessi rilevantiche, si assume, non potrebbero esseresoddisfatti con pari efficacia dal giu-dice ordinario. È certo questa una vi-

sione rispettabile e d’altra parte, comeper ogni statuizione costituzionale,da abbandonare solo con estrema pon-derazione. E tuttavia fermenti criticisono affiorati ed è legittimo il dubbiose almeno l’istruttoria non dovrebbeessere affidata alla stessa Corte costi-tuzionale o se, addirittura, proprio lagiurisdizione ordinaria, con tutte lesue cautele, e ovviamente con il presi-dio dell’autorizzazione a procedere,non sia più idonea ad assicurare ilraggiungimento della verità, la credi-bilità della giustizia, la tutela degli in-teressi dello Stato, il rispetto dei dirittidel cittadino. Un dubbio che l’espe-rienza futura potrebbe così dissolverecome accentuare. Non si deve peròagire con precipitazione, specie aven-do presente che siamo dinanzi a unsistema costituzionale pressoché inva-riato da trent’anni, sufficientementestabilizzato e, quel che più conta, ric-co ancora di una notevole vitalità.

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IL 27 FEBBRAIO 1977 tiene banco lo scandalo per le mazzette pagatedall’impresa aeronautica Usa Lockheed a politici europei in cambiodi appalti. Sotto accusa gli ex ministri Luigi Gui eMario Tanassi el’ex presidente del consiglioMariano Rumor. A guidare la commissioned’indagine che dovrà istruire il processo il DcMinoMartinazzoli. AldoMoro sul “Giorno” di Gaetano Afeltra riflette sul ruolo giudiziarioaffidato dalla Costituzione al Parlamento, fra senso di giustizia e verità.

“ “

L’intervento di Aldo Moro sul Giornodel 27 febbraio 1977 precededi pochi giorni la sedutadell’11 marzo in cui, mentre destrae radicali accusano il ”regime”

della Dc, lo statista pronunciail famoso: «Non ci faremo

processare»

Questo ha consentito a taluni di parlaredi semi-immunità o semi-privilegioChe sarebbero però garantiti dalla Costituzione

Dubbi che l’esperienza futura potrebbe dissolvereNon si deve però agire con precipitazioneIl sistema costituzionale è ancora ricco di vitalità

V’è chi si duole che sianocoperte responsabilitàche non sfuggirebberoa un magistrato, e chi invecesi duole di accuse inconsistenti

Ha adottato una disciplinacoerente con i principiessenziali dell’ordinamentoMamanca la garanziadei tre gradi di giudizio

La Costituente ha valutato attentamentee ha considerato politici i reati connessiall’esercizio delle funzioni ministeriali

NOIELASTORIA LETENSIONI DEL 1977SONOGLI ANNIDELLARINASCITADELMOVIMENTODICONTESTAZIONE, CONSCONTRIDI PIAZZACHELASCIANOMORTI E FERITI SULLESTRADE

di ALDO MORO

LAQUESTIONEDELDOPPIOBINARIO

AGIRESENZAALCUNAPRECIPITAZIONE

Lo scandalo delle tangenti Lockheede l’inchiesta in aula contro i deputatifinisce permettere sotto accusa laDc«Il dilemma fra privilegio e diritto»

UNCASOSPINOSO

IL GIUSTOQUESITO

1916 - 1978

LACOSTITUENTEELASUASCELTA

ILCARATTERESPECIFICODEIREATIMINISTERIALI