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NR12 ITALIA Perché conviene un approccio Cloud per le tue soluzioni in-store Verso la totale trasparenza per una Supply Chain collaborativa Evolvi verso una soluzione voice di ultima generazione, abbassa il costo totale di proprietà

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NR12

ITALIA

Perché conviene un approccio Cloud per le tue soluzioni in-store

Verso la totale trasparenza per una Supply Chain collaborativa

Evolvi verso una soluzione voice di ultima generazione, abbassa il costo totale di proprietà

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editoriale SUPPLY CHAIN

03 Totale trasparenza per la supply chain collaborativa

11 La tracciabiltà su cloud: una nuova prospettiva

PRODUZIONE INDUSTRIALE04 Le perdite causate dalla contraffazione

sono annullate con la serializzazione

MAGAZZINAGGIO06 Pickeristi immediatamente operativi con

ZeteMedea

07 Soluzioni vocali di alto livello riducono il TCO

TRASPORTO E LOGISTICA12 5 criteri per scegliere la migliore

soluzione

IN-STORE08 Il vantaggio del cloud per la vision delle

soluzioni in-store

SERVIZI10 La piattaforma cloud: un approccio

innovativo per la logistica

L’AVVENTO DELLA SUPPLY CHAIN COLLABORATIVA

La tracciabilità: un must

Che si tratti di alimenti, farmaci o beni di lusso, i responsabili della supply chain devono essere in grado di stabilire cosa è accaduto, quando, dove, perché, e questo per ogni singolo prodotto ed in ogni istante. La trasparenza dei dati è fondamentale per l’efficiente richiamo dei prodotti, per dimostrarne l’autenticità, attenersi alla legge o tutelare la sicurezza dei clienti. Ecco perché i flussi di informazioni della supply chain devono essere integrati e correlati alla supply chain fisica, non solo per ogni singolo operatore, ma anche per i differenti fattori che partecipano ad uno stesso ecosistema, che devono agire nell’ambito di una supply chain collaborativa.

Un portafoglio di soluzioni

Con il suo portafoglio di soluzioni, Zetes mira a rendere possibile la supply chain collaborativa. A partire dallo stabilimento di produzione per arrivare al punto vendita, le sue soluzioni sono state sviluppate per risolvere le difficoltà di ogni specifico mercato: ZetesAtlas, per ottimizzare le operazioni sulla linea di packaging, ZetesMedea, per garantire l’efficienza logistica di magazzino, ZetesChronos per assicurare la puntualità delle consegne e ZetesAtlas, per perfezionare la gestione in-store. A fare da collante è ZetesOlympus, il repository di tracciamento che aiuta a realizzare gli obiettivi più rigorosi di tracciabilità.

In questa newsletter presentiamo il nostro punto di vista sugli ultimi trend della supply chain collaborativa, ad esempio la crescente esigenza di tracciare i beni di lusso e la necessità di adottare la serializzazione per combattere le contraffazioni. Unilever apre un nuovo magazzino con ZetesMedea. Retailer adottano l’innovativa piattaforma ZetesAthena per centralizzare la gestione dei processi in-store. E tanto altro ancora da scoprire.

Le nostre soluzioni per la supply chain collaborativa aiutano i clienti a realizzare i loro obiettivi: ci auguriamo che ispirino anche voi a realizzare i vostri.

Roberto LucchiCountry ManagerZetes srl

contenuti

ZETES srl Uffici Milano: Via Moncenisio 75

20089 Rozzano (MI) Phone: +39 010 838 0845

[email protected]

Questa newsletter è edita dalla filiale italiana del Gruppo Zetes.

Per ulteriori informazioni, visitate il sito www.zetes.it

Editore Responsabile: Sarah Dheedene, rue de Strasbourg 3, 1130 Brussels, Belgium

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Sulla base della sua esperienza, Zetes definisce una supply chain collaborativa come “una supply chain che ottimizza i processi e al tempo stesso, promuove la tracciabilità end-to-end, lasciando un margine sufficiente per le singole scelte strategiche di tutti i soggetti coinvolti “. Ciascun soggetto deve poter contare non solo su una soluzione che risponda perfettamente alle sue esigenze specifiche, ma che allo stesso tempo consenta lo scambio di informazioni cruciali con i partner della catena, siano essi fornitori o clienti.

La collaborazione all’interno della supply chain è un presupposto essenziale per la competitività e Zetes ritiene che questa necessità- e quindi la visibilità end-to-end nella supply chain - aumenterà nei prossimi 5-10 anni. Quest’evoluzione sarà la conseguenza del nascere di nuove esigenze in fatto di misure di sicurezza e normative e risponderà al comportamento mutevole del consumatore finale al momento dell’acquisto.

‘ Un repository di tracciamento consente di condividere facilmente e in condizioni di sicurezza dati di prodotto accurati all’interno dell’intera supply chain, in tutti i mercati e settori. ’

Supply chain collaborativa con l’aiuto di un repository di tracciamento

Zetes ritiene che il collante tra i vari anelli della catena sia un repository di tracciamento, che contribuisca a raggiungere i più rigorosi obiettivi di tracciabilità, per cui i flussi informativi siano integrati e correlati con la supply chain fisica - non solo per ogni singolo soggetto, ma anche tra i diversi soggetti di un ecosistema. Un sistema di repository può offrire risposte immediate a domande sugli eventi relativi ad un unico articolo, prodotto o gruppi di prodotti, sulla tempistica e sui responsabili di tali eventi, per ogni anello della supply chain.

Un repository di tracciamento consente di condividere facilmente e in condizioni di sicurezza i dati relativi ai prodotti: all’interno dell’intera supply chain, in tutti i mercati ed in tutti i settori. È un antidoto ideale per combattere i mercati grigi e il commercio di prodotti contraffatti.

Riduce al minimo il rischio di discrepanze nei dati disponibili, facilita l’acquisizione di un vantaggio competitivo ed ottimizza tutte le attività della supply chain per quanto riguarda materie prime, prodotti finiti, unità logistiche e container che possono essere resi.

Nel settore alimentare, cosmetico e farmaceutico, il sistema offre la completa tracciabilità al fine di garantire la massima tutela possibile della sicurezza e della salute. Il sistema protegge anche contro le contraffazioni in questi settori (così come nel settore dei beni di lusso). Per l’industria farmaceutica, un altro vantaggio è il rispetto delle nuove disposizioni di legge in materia di serializzazione ai fini della sicurezza dei pazienti.

Come evolverà la supply chain nei prossimi dieci anni?

La necessità di collaborazione nella supply chain aumenterà in modo significativo nel prossimo decennio, soprattutto in settori o mercati in cui verranno applicati regolamenti e normative più rigidi (ad es. nel settore farmaceutico e in quello alimentare).

Anticipiamo il lavoro pionieristico che sarà condotto da importanti produttori e proprietari di prestigiosi marchi, consapevoli che la collaborazione tra i diversi anelli della supply chain è una necessità assoluta in un mercato competitivo. Saranno loro i trendsetter e, grazie al loro contributo, la supply chain collaborativa diventerà una realtà nel prossimo decennio.

Totale trasparenza per la supply chain collaborativaLa collaborazione tra i diversi attori della supply chain è ancora l’eccezione piuttosto che la regola. Nonostante crei un vantaggio competitivo offrendo la possibilità di monitorare e tracciare i prodotti fino alla loro destinazione finale, il cliente.

Collaborazione: presupposto essenziale per la competitività

SUPPLY CHAIN

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PRODUZIONE INDUSTRIALE

Le perdite causate dalla contraffazione sono annullate con la serializzazione

Industria farmaceutica, beni di lusso, industria tessile: sono pochi i settori al riparo dalle contraffazioni. Favorito dall’eCommerce, questo fenomeno deleterio danneggia le aziende e può mettere a rischio i consumatori. Ma la serializzazione può contrastarlo.

6 miliardi di euro. È questa la cifra che le società francesi perdono ogni anno a causa delle contraffazioni. Denaro che potrebbe essere salvaguardato con l’identificazione tramite la serializzazione. Ovviamente, la Francia non è il solo paese interessato da questo fenomeno. Si stima infatti che, in tutto il mondo, le perdite causate dalle contraffazioni oscillinio tra i 200 e i 500 miliardi di euro. Per i governi si tratta di perdite ingenti: un taglio di 8 miliardi di euro sul PIL complessivo e 16 milioni di euro di mancato gettito fiscale, secondo una stima pubblicata dal Centre for Economics and Business Research in uno studio condotto nell’anno 2000. La contraffazione è definita come “imitazione a scopo di frode di opere, prodotti, documenti, valute ecc.”. Sono molteplici i settori che ne fanno le spese e ciò stimola la ricerca costante di mezzi efficaci per affrontarla. Lo scorso maggio, il Comité Colbert – che rappresenta 75 griffe del lusso francese, alcune case estere, nonché le dogane francesi – ha lanciato una nuova campagna anticontraffazione che ricorda ai turisti come, in Francia, “la legge preveda una sanzione fino a 300.000 euro e tre anni di detenzione per coloro che vengano trovati in possesso di falsi”. Nonostante la pubblicità dissuasiva, lo smercio di prodotti contraffatti è in crescita.

Sul web, un farmaco su due è contraffatto

A luglio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che oltre il 50% dei farmaci in vendita sul web sono contraffazioni che mettono a rischio la salute dei pazienti che ne fanno uso, poiché si tratta di imprecisate misture di sostanze chimiche; composti inattivi ed inefficaci, privi di qualsiasi valore terapeutico e in alcuni casi, persino letali. In tutto il mondo e tramite tutti i canali, si stima che il

valore dei farmaci contraffatti ammonti a 60 miliardi di euro. Neanche l’industria alimentare, è al riparo: nel 2006 sono stati identificati come contraffatti, ben due milioni di prodotti alimentari, business che sta fiorendo negli ultimi anni, con alcuni commercianti che sfruttano le opportunità generate dalla crisi economica e, di fatto, mettono a rischio la salute pubblica. Accanto alle contraffazioni, hanno preso piede naturalmente i mercati grigi, in cui i beni – contraffatti o meno – sono venduti attraverso canali di distribuzione non autorizzati dal fabbricante. Proprio come la contraffazione, anche questi sono agevolati da Internet e dalle ristrettezze economiche dei consumatori in un momento in cui è necessario stringere la cinghia.

La serializzazione per un’identificazione affidabile e incontestabile

Per le autorità queste pratiche fraudolente sono sempre più difficili da contrastare: l’esplosione dei flussi nel commercio globale impedisce alle dogane di controllare il passaggio di tutte le merci da un paese all’altro, considerate le scadenze sempre più strette richieste dai consumatori. Inoltre, l’armonizzazione delle leggi a livello internazionale non è questione da poco. La verità è che le definizioni variano sensibilmente da un paese all’altro: diversamente da quanto avviene in Francia, in Italia un prodotto assolutamente identico, ma con la “V” del marchio trasformata in una “A”, non viene considerato un falso.

‘ Ad ogni prodotto viene assegnato un codice segreto unico (serializzato) noto solo al fabbricante, che garantirà l’identificazione per l’intera vita del prodotto.‘

E quindi qual’è il modo migliore per affrontare la questione? Una soluzione consiste nell’identificare il prodotto in modo affidabile e inconfutabile, ma anche automaticamente, poiché in questo modo si controllerebbe il 100% delle merci, rapidamente, e senza bisogno che sia l’occhio umano ad accertare che i prodotti siano conformi e non contraffatti. Per assicurare identificazione e tracciabilità, sono consigliati codice a barre e RFID e l’associazione di ogni singolo prodotto a un codice segreto unico (serializzato), noto esclusivamente al fabbricante, che gli garantisce un’identità per l’intero ciclo di vita. Per ottenere questo risultato le aziende dovranno acquistare soluzioni di stampa e lettura, un software di elaborazione dati che sarà utilizzato lungo l’intera supply chain, dei server che archivino i dati. Le stesse infrastrutture – ad eccezione di quelle utilizzate per la stampa delle etichette – dovranno essere disponibili anche ai responsabili

Sul web, un farmaco su due è contraffatto

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della movimentazione della logistica dei prodotti. In questo modo, con un’etichetta che contiene dati come il nome del fabbricante, la data ed il luogo di fabbricazione, non sarà più possibile caricare su un camion, un container o un treno, merci prive dell’identità fornita dal fabbricante, agevolando così il lavoro dei funzionari doganali.

‘ Per assicurare una valida tracciabilità, la presenza di un one-stop-shop consente di coordinare tutte le soluzioni, dalla pubblicazione del codice alla sua lettura al momento della vendita. ‘

La sicurezza della catena può essere ulteriormente migliorata condividendo una certa quantità di dati tra tutti coloro che agiscono lungo di essa. A questo scopo, i dati relativi a produzione, logistica, stoccaggio e vendita devono essere archiviati centralmente, concedendo ad ogni azienda coinvolta un livello di accesso variabile in base al suo ruolo ed alle sue esigenze.

Considerata la mole dei materiali necessari per garantire una valida tracciabilità, la presenza di un one-stop-shop, ad esempio di un solution integrator che offre una soluzione “chiavi in mano”, rende possibile il coordinamento di tutte le soluzioni, dalla pubblicazione del codice ad opera del fabbricante alla sua lettura al momento della vendita.

Le sfide del domani

Questa tecnologia oggi è matura e non vedrà rapida evoluzione. Tuttavia, in termini di implementazione, non abbiamo ancora visto nulla. L’industria alimentare, preda delle contraffazioni e con il relativo rischio per la salute presto vorrà identificare ogni prodotto con un singolo codice. Con la serializzazione su larga scala, le soluzioni di identificazione più efficaci diventeranno accessibili a costo inferiore. Nel prossimo futuro, l’adozione della serializzazione si diffonderà, permettendo di intensificare notevolmente la lotta alla contraffazione.

Le perdite causate dalla contraffazione sono stimate essere comprese tra I 200 ed I 500 miliardi di euro

PRODUZIONE INDUSTRIALE

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Una duplice missione

La situazione economica in Grecia ha spinto molte aziende, come Unilever, a fare scelte importanti in ambito operativo. Nel dicembre 2011, in seguito alla decisione di chiudere un impianto di produzione, Unilever era preoccupata del destino dei dipendenti coinvolti. Poiché stava per aprire un imponente centro di distribuzione a Schimatari, l’azienda pensò quindi di impiegare i suoi dipendenti, nel nuovo magazzino, come pickeristi.

Unilever doveva affrontare una duplice sfida: oltre alla necessità di adottare una soluzione logistica di qualità, in grado d’integrarsi direttamente nel sistema SAP ERP di base del nuovo magazzino, doveva anche considerare che il personale operativo non aveva alcuna esperienza né con la tecnologia né con i processi di prelievo. In seguito a una ricerca approfondita, Unilever decise di adottare la soluzione di prelievo vocale ZetesMedea.

Vocale: la tecnologia di riferimento per i prelievi

ZetesMedea, la soluzione di esecuzione logistica di Zetes, consente di ottimizzare tutti i processi di magazzino. I movimenti dei prodotti vengono registrati dalla ricezione merci al caricamento su camion, mediante prelievi e rifornimenti, con una visibilità in tempo reale, consentendo una capacità decisionale migliore. Oltre a ridurre sensi-bilmente gli errori di inserimento dei dati, questa soluzione potenzia il rendimento degli operatori del magazzino. ZetesMedea integra le ultime tecnologie per l’acquisizione dati, come codici a barre, RFID, vocale e ImageID. Nel caso di Unilever, la scelta della tecnologia vo-cale era giustificata dal fatto che il processo da ottimizzare era quello del prelievo; un ambito in cui il vocale ha dimostrato di apporatare numerosi vantaggi. La soluzione di voice picking di Zetes è basata su MCL Voice, sviluppato da MCL Technologies.

‘ Il dilemma di Unilever era reperire una soluzione vocale che s’integrasse direttamente con SAP, ma che fosse anche semplice da usare per i suoi operatori inesperti. ‘

Implementazione rapida in un mese

La soluzione venne implementata in un solo mese. Grazie alla possibilità di utilizzare le opzioni standard d’integrazione di SAP, la soluzione consentiva di eliminare tutti i passaggi intermedi della logica di business. L’integrazione diretta in SAP permetteva inoltre ad Unilever di mantenere tutti i dati cruciali in un unico archivio e di utilizzare direttamente gli strumenti SAP esistenti per gestire i dispositivi vocali e tracciare le sessioni dei singoli operatori.

Facili da usare sin dall’inizio

Disponibile in 20 lingue, il sistema di prelievo vocale ZetesMedea è adattabile a tutti gli utenti. Integra due livelli di dialogo vocale: un livello per principianti, con istruzioni globali, e un livello per esperti in cui i comandi sono abbreviati. L’inserimento dei dati può essere solo vocale oppure combinato con touch-screen, tastiera o scanner. Considerata l’inesperienza dei suoi operatori, Unilever ha optato per l’approccio solo vocale e ‘untrained’ che consente il riconoscimento fonetico delle intere parole pronunciate. Senza bisogno di salvare i profili vocali, gli operatori hanno potuto cominciare a lavorare immediatamente.

Produttività, precisione ed efficienza in pochi giorni

In pochi giorni, tutti gli operatori si sono rapidamente abituati ai dispositivi vocali, dando vita a un team efficiente ed altamente produttivo. Oggi il team è cresciuto con nuovi operatori che, in poche ore, riescono a padroneggiare perfettamente il sistema di prelievo. Unilever ora vuole implementare la stessa soluzione presso un altro centro di distribuzione in via di sviluppo.

George Baglatzis di Zetes in Grecia conclude: “L’approccio di Zetes al vocale mira ad offrire la massima flessibilità possibile. L’approccio ‘untrained’ scelto da Unilever presenta il vantaggio di rendere operativi ed efficienti in tempi rapidissimi gli operatori privi di esperienza. In questo modo Unilever è riuscita a preservare i posti di lavori dei suoi dipendenti, adottando una soluzione che risulta inoltre utilissima nei momenti di massimo picco, quando occorre assumere manodopera temporanea per brevi periodi. Riducendo la fase di training, cresce la competitività.”

Pickeristi immediatamente operativi con ZeteMedeaDi fronte alla sfida di trattenere i dipendenti fedeli e lanciare un nuovo centro di distribuzione, Unilever Grecia ha trasformato una situazione difficile in un vantaggio grazie alla soluzione di voice picking ZetesMedea di nuova generazione.

MAGAZZINAGGIO

Unilever apre un grande centro di distribuzione a Schimatari (Grecia)

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MAGAZZINAGGIO

L’evoluzione di una soluzione di prima classe

Le soluzioni vocali hanno trasformato i processi di prelievo in magazzino. Accolti come frutto di una tecnologia di best practice, i successi del passato hanno creato un mercato maturo pronto per il passo successivo: come si possono incrementare la rapidità di implementazione e la facilità di gestione delle applicazioni vocali e offrire maggiori funzionalità a costo minore? La risposta di Zetes, specialista in tecnologia del vocale e integrazione di soluzioni per la supply chain, non si è fatta attendere: ZetesMedea Voice Picking, una soluzione vocale di nuova generazione.

‘ Le soluzioni vocali di nuova generazione offrono maggiore flessibilità, riducono il costo totale di gestione e rispondono così alle esigenze del mercato maturo di oggi. ‘

Implementazione più veloce sin dall’inizio

I sistemi vocali classici, ‘trained’ o ‘speaker dependent’, con il riconoscimento vocale basato su singoli comandi registrati, hanno il loro valore. La nuova tecnologia del vocale ‘untrained’ o ‘speaker independent’ si spinge oltre: bastano 5 –10 parole chiave per la taratura completa del sistema e i nuovi utenti possono cominciare a lavorare più rapidamente. In questo modo non occorre più dedicare tempo ad addestramento, supervisione, registrazione e configurazione dei profili utente. È inoltre possibile aggiungere direttamente i nuovi comandi nel sistema. Per le aziende che desiderano incrementare l’efficienza dei processi di forza lavoro e di magazzino, soprattutto quelle con elevato tasso di rotazione del personale o con strategie di impiego stagionale, questo risparmio di tempo si traduce in un significativo taglio dei costi. ZetesMedea Voice offre l’approccio ‘untrained’ tramite la piattaforma MCL Voice.

Risparmio grazie ai terminali ‘multi-tasking’

Un vantaggio del sistema vocale di nuova generazione è la possibilità di utilizzarlo su tutti i dispositivi più diffusi nel settore:terminali generici e vocali di Motorola, Honeywell, Intermec e Vocollect. I dispositivi portatili standard utilizzati per altri processi, ad esempio la ricezione delle merci, possono essere dedicati al voice-picking durante il turno successivo. Oltre a ridurre l’investimento in terminali dedicati, l’indipendenza dall’hardware unita alla possibilità di diversificare l’uso dei dispositivi generici offre anche l’opportunità di sfruttare il patrimonio hardware che i dipendenti conoscono già, riducendo in tal modo i costi di training e IT. Se dovesse rivelarsi necessario passare a marche diverse, il cambio dei terminali può essere gestito senza dover rivedere l’intera installazione della soluzione vocale.

Cloud - Supporto IT centralizzato

Un’altra opportunità offerta è l’implementazione centralizzata delle applicazioni (vocali) mobili. La Cloud-based MCL Mobility Platform consente la gestione e l’implementazione centralizzate delle applicazioni, a prescindere da sistema operativo, dispositivi e location. Un singolo controller IT oggi è in grado di aggiornare le applicazioni in remoto, aggiungere o ampliare i comandi, impostare i profili utente e tenere traccia di tutti i terminali, riducendo ulteriormente i costi di proprietà e di gestione IT. Sicurezza, efficienza, convenienza e infinite possibilità di integrazione del sistema: l’implementazione basata su cloud è soltanto un altro modo per sfruttare i vantaggi delle soluzioni vocali di nuova generazione.

TCO ridotto: il risultato netto

Zetes sviluppa, migliora e implementa la soluzione ZetesMedea Voice per i suoi clienti da molti anni. Oltre 100.000 utenti utilizzano il nostro sistema ogni giorno, in piccole e medie imprese ma anche in multinazionali di tutta la regione EMEA. In ogni caso, per le aziende che vogliono contenere il loro TCO e ampliare il margine competitivo, è sempre una questione di scelta, con il fattore chiave che oggi le spinge in direzione di una mossa globale: il passaggio alle soluzioni vocali di nuova generazione.

Soluzioni vocali di alto livello riducono il TCOI vantaggi e il ROI offerti dalla tecnologia di voice picking sono noti. Oggi, per ridurre il TCO (costo totale di gestione), i dirigenti esperti in logistica sono più esigenti e trovano una risposta alle loro aspettative nelle soluzioni vocali di nuova generazione come ZetesMedea Voice.

Il sistema vocale di nuova generazione è indipendente dall’hardware

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Il rischio? Molte opportunità di vendita mancate

I clienti non sono mai stati più esigenti in fatto di gratificazione immediata. Né sono mai stati più volubili. I retailer esperti lo sanno e conoscono i rischi di una cattiva gestione degli ordini click & collect, le possibili conseguenze di una carenza di prodotti o di un servizio lento. Non si tratta di perdere una sola opportunità di vendita, ma – potenzialmente – di perderne molte: è un vecchio incubo dei retailer, ma non uno per cui perdere il sonno.

Questo problema è presto risolto: esistono molte soluzioni in-store automatizzate per il controllo dell’inventario e la gestione delle scorte. Le migliori, messe a punto per snellire le operazioni in-store, ottimizzano la precisione dell’inventario, aumentano l’efficienza e la visibilità delle scorte e offrono tutti i benefici di una valida soluzione. Il quesito più grande è: a che prezzo?

Spese in conto capitale o spese operative, è questo il vero problema

L’implementazione delle soluzioni in-store richiede un investimento sostanziale nell’infrastruttura IT Il tempo necessario ai dipendenti per inserire i dati, per recuperarli e per gestire il sistema, riduce il tempo da dedicare ai clienti e, quindi, le opportunità di vendita diminuiscono. Ancora più costosa è la necessita di affidarsi a risorse IT locali per gestire l’infrastruttura e la manutenzione dei database, gli aggiornamenti delle soluzioni e l’assistenza per implementare

nuove applicazioni, il tutto moltiplicato per ogni punto di vendita. È questa la vera sfida che devono affrontare i retailer oggi.

“I grandi retailer hanno due principali preoccupazioni: tenere sotto controllo i costi e aumentare la soddisfazione dei clienti”, dichiara Jordi Soler, Technology Development Manager presso Zetes. Per chi gestisce più punti vendita in diversi paesi, il cloud offre una risposta flessibile e conveniente a entrambe le problematiche.

L’approccio del cloud

Diversamente dai sistemi tradizionali, in cui le soluzioni mobili per l’acquisizione dei dati in-store sono centralizzate sui server del cliente, il cloud permette l’invio o l’accesso alle applicazioni e ai dati del cliente direttamente dai terminali mobili utilizzati in negozio. Le comunicazioni tra la sede principale del retailer e migliaia di dispositivi remoti – dislocati ovunque nel mondo – sono facili e sicure, con una visibilità precisa al 100% in tutti i punti vendita.

Una singola persona può gestire le app e i dispositivi di migliaia di utenti

L’implementazione e la gestione in remoto delle soluzioni in-store resta saldamente nelle mani del retailer che ha accesso a tutti gli strumenti, inclusi tutti i codici sorgente ed i dettagli delle applicazioni aggiornate o modificate. E questo vale in ogni caso, che si tratti di un’implementazione globale programmata, di una variazione del listino prezzi i cui occorre allineare tutti i punti vendita entro una certa data, o delle semplici operazioni di rettifica di routine per la ricezione merci, i resi, le scritture, i deprezzamenti e il ticketing. Il monitoraggio totale dei dispositivi mobili e l’implementazione delle transazioni real-time o near-time possono tutti essere realizzati da un singolo desktop centralizzato. Le modifiche alle app possono essere scritte, memorizzate e implementate in poche ore.

Supporto IT internazionale

“Un importante retailer europeo, impegnato nel settore dell’abbigliamento, ha già adottato la piattaforma ZetesAthena di Zetes, basata su cloud, e ne sta godendo tutti i benefici in oltre 1800 store in 63 paesi, con cinque diversi modelli di dispositivi in-store”, ha dichiarato Gareth Thomas, Business Consultancy Manager, Zetes RU e Paesi Nordici. “Grazie alla disponibilità dei team regionali di implementazione e manutenzione di Zetes ed al supporto alla risoluzione dei problemi offerto dagli help-desk locali nelle lingue nazionali, il cliente può avere il meglio dei due mondi. Ha una soluzione centralizzata con tutti i costi, i rischi e anche i benefici funzionali personalizzati associati, accanto alla possibilità di gestire diverse sedi senza i costi di gestione degli uffici IT locali”.

Il vantaggio del cloud per la vision delle soluzioni in-storePer i retailer che gestiscono più punti vendita, l’implementazione di soluzioni in grado di tenere sotto controllo l’inventario e le esigenze operative in-store non è difficile. Il vero problema è come gestire con efficienza queste soluzioni in tutte le sedi e oltre i confini nazionali, in modo sostenibile.

IN-STORE

Controllo e gestione delle scorte inventariali

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IN-STORE

‘ A differenza dei sistemi tradizionali il cloud permette l’invio o l’accesso alle applicazioni e ai dati del cliente direttamente dai terminali mobili utilizzati in negozio. ’

Implementazione facile e veloce, basata su cloud, senza costi nascosti

Nonostante il cloud offra molti vantaggi in termini di centralizzazione di infrastruttura, dati ed applicazioni, questa deve comunque essere sempre aggiornata, un obiettivo realizzabile al meglio con un modello SaaS. Questo provvede agli aggiornamenti automatici delle applicazioni, utilizzando solo il numero di terminali necessario. Se viene aperto un nuovo store – che si tratti di assistere pochi utenti oppure decine di migliaia di dispositivi – il retailer paga soltanto ciò che utilizza, dispositivo per dispositivo e mese per mese. È questo l’approccio adottato con ZetesAthena.

Considerata la situazione economica europea, in cui il controllo dei costi e la necessità di restare competitivi sono i due principali obiettivi di ogni retailer, l’abbinamento del cloud con un modello SaaS può comportare vantaggi reali per le aziende, soprattutto nel caso dei retailer multinazionali che possono gestire con maggiore flessibilità le operazioni di routine dei punti vendita. I benefici di questo metodo non sono correlati soltanto al CapEx, poiché accrescono anche l’efficienza del personale e il tempo disponibile per il rapporto diretto con i clienti.

I retailers prestano particolare attenzione ai costi e alla soddisfazione del cliente

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La piattaforma cloud: un approccio innovativo per la logisticaGartner prevede che, entro il 2016, il 40% delle applicazioni di logistica sarà su cloud. Le operazioni della supply chain ottengono innumerevoli vantaggi da un ‘approccio basato su cloud’. Con un pensiero innovativo e una piattaforma centrale, gli utenti possono gestire e implementare centralmente i loro dispositivi mobili.

SERVIZI

L’Istituto nazionale per gli Standard della Tecnologia (NIST) definisce il cloud computing come ‘un modello che consente un accesso in rete pratico, costante e on-demand a un pool condiviso di risorse di calcolo configurabili, che possono essere velocemente ottenute e rilasciate con minimo sforzo di gestione e una limitata interazione con il fornitore di servizi’.

Il cloud si evolve per gli operatori logistici mobili

Le applicazioni cloud devono essere adattate in base agli ambienti della supply chain. Gli utenti delle applicazioni cloud tradizionali, ad esempio, hanno accesso a soluzioni software hosted tramite un browser web e con una connessione Internet disponibile 24 ore su 24. Gli operatori mobili della supply chain, che non sempre dispongono della connettività a Internet, lavorano sia connessi che disconnessi dalla rete.

Ciò significa che l’applicazione deve essere archiviata e utilizzata dal dispositivo mobile stesso, per cui – nel caso degli operatori della supply chain – la nostra conoscenza del cloud computing deve essere opportunamente ampliata. Non compromette i più vasti benefici in termini di velocità, produttività, semplicità d’uso ed efficienza sotto il profilo costi, visibili quando si migra a un’applicazione basata su cloud. Profili utente, dispositivi e applicazioni, poi, possono essere gestiti centralmente senza incidere sulle operazioni della supply chain.

Zetes realizza questo obiettivo con una MEAP (Mobile Enterprise Application Platform), una suite globale di prodotti e servizi che consentono lo sviluppo delle applicazioni mobili. La piattaforma include Mobile Device Management (MDM), Mobile Application

Management (MAM), Mobile Application Development (IDE) e capacità d’integrazione globali. Questa piattaforma gestisce i dispositivi connessi casualmente: in pratica anche se gli operatori lavorano offline, l’applicazione si aggiorna e i dati vengono trasferiti non appena si ripristina la connettività.

L’approccio alla piattaforma risolve i problemi di compatibilità BYOD

Un approccio di tipo ‘piattaforma’ aumenta la sicurezza e offre la scalabilità dell’accesso aperto, prestazioni migliori e maggiore ridondanza. I clienti, eliminano i costi di acquisto di un’infrastruttura IT, i costi di gestione locale, di manutenzione in itinere e di configurazione dei dispositivi. Risolve anche le problematiche create da tendenze come l’uso della BYOD (bring your own device), la proliferazione dei sistemi operativi e i ridotti cicli di vita dei dispositivi.

Android, ad esempio, si sta diffondendo accanto a Windows Mobile 6.5 e Windows 8. Poiché in un approccio tradizionale questi ambienti sono incompatibili, per ognuno occorre un’applicazione distinta basata su linguaggi di sviluppo diversi, il che fa lievitare i costi e la complessità delle implementazioni. Un ambiente di sviluppo integrato MEAP risolve la questione generando un’applicazione indipendente dal sistema operativo e, pertanto, di totale portabilità. È fuori dubbio che la minor durata di vita dei dispositivi impone alle organizzazioni un’agilità sufficiente a implementare più dispositivi e a supportare diversi sistemi operativi.

I risparmi SaaS fanno bene alla logistica

L’approccio basato sul cloud consente di offrire le applicazioni logistiche come SaaS (Software as a Service), apportando ulteriori vantaggi. Crea un’architettura flessibile “pay as you grow” che permette di aggiungere o rimuovere facilmente licenze e utenti. Le aziende a forte carattere stagionale possono inserire rapidamente degli utenti temporanei: la disponibilità del servizio significa offrire ai clienti la tranquillità per la gestione delle applicazioni.

L’importazione delle tendenze IT enterprise nelle applicazioni della supply chain non è sempre fattibile e una piattaforma di applicazioni enterprise mobili assicura il meglio di tutti i mondi.Il 40% delle applicazioni di logistica sarà su cloud

‘ La piattaforma offre un nuovo livello di astrazione e funge da store per le applicazioni basate su cloud, agevolando l’implementazione del software e la gestione di dispositivi e utenti ’

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Quali sono le difficoltà affrontate dai produttori del settore alimentare?Corrado Algeri I produttori del settore alimentare si trovano ad un bivio: trovare un equilibrio tra i costi in ascesa e realizzare un’attività sostenibile. I consumatori vogliono cibo di qualità a prezzi bassi, senza compromessi per la sicurezza.

In che modo una migliore identificazione può contribuire alla sicurezza e alla qualità alimentare?Corrado Algeri Marcare i prodotti con etichette uniche consente di rintracciarli singolarmente mediante un codice serializzato. Assegnare un codice ai prodotti non è però sufficiente: infatti milioni di prodotti hanno codici identici ed i codici di lotto fanno riferimento solo alla produzione.

‘ Le soluzioni track and trace basate su cloud sono facilmente scalabili, supportano le operazioni collaborative e creano un repository di dati sulla tracciabilità sicuro ed in tempo reale. ‘

L’impiego di etichette uniche per ogni prodotto è adatta a tutte le industrie?Corrado Algeri Per alcune supply chain è sufficiente una marcatura esclusiva durante la produzione, con una successiva scansione degli articoli in punto vendita. In questo modo si impediscono le contraffazioni e le importazioni parallele. Per il settore alimentare questa soluzione è inadeguata, come ha dimostrato lo scandalo scoppiato in Europa per la carne equina, quando i prodotti hanno subito una contaminazione durante il trasporto. Anche una migliore soluzione di etichettatura non avrebbe evitato il problema.

Qual è la soluzione per l’industria alimentare?Corrado Algeri ’La visibilità totale della supply chain’, che permetterebbe di seguire i prodotti lungo l’intera catena. Le tecnologie che consentono questa soluzione sono i codici a barre o i tag RFID sugli imballaggi. Mentre i prodotti avanzano lungo la supply chain, vengono registrati gli eventi rilevanti – basati su criteri predeterminati – e i dati vengono archiviati su cloud, dove sono più facili da aggiornare e accessibili a tutti gli stakeholder, in modo da garantire richiami immediati.

Quale ruolo può svolgere la tecnologia del cloud?Corrado Algeri Le soluzioni di tracciamento cloud sono l’ideale perché sono facili da scalare e supportano le operazioni collaborative, creando così un repository dati sulla tracciabilità, sicuro ed in tempo reale. La soluzione di tracciamento ZetesOlympus di Zetes

funziona esattamente così. L’adozione di una soluzione basata su cloud è sostenibile sotto il profilo economico, non richiede un investimento di capitali a monte e può essere integrata con un sistema ERP preesistente. Unite ad una sicura identificazione, le soluzioni su cloud offrono una visibilità totale ed in tempo reale sui prodotti e sulla provenienza degli ingredienti.

Come funziona, in pratica?Corrado Algeri Le attività di tracciamento vengono configurate in modo da segnalare un prodotto che non segua il percorso previsto o diventi invisibile durante il trasporto. La rimozione dei prodotti dalla supply chain può non essere necessaria, ma i produttori vengono avvisati di potenziali problemi.

Perché le soluzioni collaborative fanno la differenza?Corrado Algeri Se fornitori, sub-fornitori e partner commerciali archiviassero le informazioni sulle fonti delle materie prime e registrassero i movimenti dei prodotti lungo la supply chain, i livelli di sicurezza sarebbero migliori e con essi crescerebbe la reciproca fiducia tra i vari partner e si allegerirebbero le operazioni di contabilità. Si avrebbe anche una gestione più agevole dei richiami, con la possibilità di eliminare dagli scaffali soltanto i lotti interessati invece di adottare un approccio a tappeto. È questo il motivo principale per cui abbiamo sviluppato ZetesOlympus.

Come può La tracciabilità migliorare la reputazione del brand?Corrado Algeri Indubbiamente le supply chain sono diventate sempre più complesse. La memorizzazione sicura dei dati in un repository collaborativo basato su cloud consente di reperire velocemente le informazioni su uno specifico prodotto. La tracciabilità così permette di migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti, di controllare le importazioni parallele ed eliminare le contraffazioni. La reputazione del brand ne risulta tutelata e si riduce l’impatto dei richiami per i clienti, i produttori ed i retailer.

La tracciabiltà su cloud: una nuova prospettivaCorrado Algeri, specialista Zetes della tracciabilità , discute delle problematiche dell’industria alimentare; un dibattito che si riapre ad ogni scandalo che colpisce il settore. Com’è possibile migliorare la sicurezza utilizzando il cloud? A che punto è la marcatura serializzata?

ESPERTO LOCALE ZETESOLYMPUS

Corrado Algeri

Business Development Manager

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TRASPORTO E LOGISTICA

1. Visibilità in tempo reale

Una soluzione ePOD dovrebbe essere “sempre connessa”: connessa ai clienti, ai quali sarà possibile comunicare informazioni in tempo reale sulla posizione esatta della merce in ogni istante; connessa agli autisti e al back-office, per consentire di riprogrammare o aggiungere prelievi e consegne dell’ultimo momento; connessa al management, per gestire la complessità delle diverse attività.

2. Controllo totale, dalla banchina di carico alla porta di casa

A partire dal controllo (automatizzato) delle operazioni di carico alla banchina, la soluzione ePOD ideale comprende tutte le fasi del processo di consegna/ritiro, più eventuali prove visive (immagini, marcatura oraria, volumetrie). Include anche la registrazione delle risorse recuperabili, se necessario.

3. Amministrazione “lean & green”

La soluzione ePOD contribuisce ad azzerare gli sprechi di risorse come documenti cartacei e costi di stampa: infatti digitalizza documenti e firme in vari modi. Gli autisti inviano istantaneamente al back-office l’avviso di ricevimento firmato. Questo migliora i cicli di cassa e riduce il tempo necessario per gestire i reclami dei clienti, poiché ogni informazione è sempre a portata di mano.

4. Scalabilità

I progetti in mobilità variano in dimensioni e complessità, e la tecnologia si evolve a ritmo tale che ogni investimento è spesso destinato ad un’obsolescenza precoce. La soluzione ePOD deve essere tale da adattarsi e crescere insieme all’azienda: consentire l’aggiunta o l’aggiornamento di funzionalità e dispositivi, con un impegno minimo delle risorse IT e senza costi superflui per l’infrastruttura IT, anche quando si gestisce una flotta numerosa con più centri di smistamento o filiali.

5. Protezione dell’investimento

La gestione di una flotta di terminali può essere una vera sfida e impegnare molte risorse. Una soluzione ePOD, abbinata a un contratto di servizi , offre visibilità sui dispositivi e consente la gestione pro-attiva, contribuendo a garantire la longevità del sistema.

5 criteri per scegliere la migliore soluzione La prova di avvenuta consegna si utilizza per offrire un servizio superiore, rispettare i contratti ed effettuare consegne senza errori. Proponiamo cinque criteri per scegliere la migliore soluzione di prova di avvenuta consegna elettronica (ePOD).

1.  Visibilità in tempo reale2.  Controllo totale, dalla banchina di 

carico alla porta di casa3.  Amministrazione “lean & green”4. Scalabilità 5.  Protezione dell’investimento