Zero a Zero Anno 7 n 12

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ACCELERATE!di Giuliano Pisciotta

© Riproduzione RiservataL'EDITORIALE

E' tempo di eleggere, un po' ovunque, in sedi vacanti di ogni specie. Mi insegue la mia elezione personale. No, no, cosa ha capito? Non mi candido, almeno per adesso. Il mio presidente di quest'anno si chiama Vincenzo Giorgio Napolitano De Liguori: è tornato dopo una breve vacanza in Puglia, il Quirinale Molosso è senz'altro suo: Pitino è già all'opera per rinnovargli contratto e guardaroba. E' riuscito a rispettare in pieno la Costituzione Nocerina, onorandola nella maniera più autentica possibile: spendere ogni energia per la maglia, restando fedele al dettato dei padri fondatori. Avete legalizzato i cavalli di ritorno, direbbe Iodice commentando l'elezione di Vincenzino. E il premier? Qui bisogna ringiovanire, accettando la sfida delle Cinque Stelle, che significa novità nei volti e negli anni. Allora il premier non può essere che Marco Baldan, un ventenne in grado di formare qualsiasi governo difensivo, mostrando i muscoli agli interlocutori e non avendo paura alcuna di fronteggiarli. In un momento del genere, è il più adatto a Palazzo Chigi San Francesco. E ai due rami del Parlamento a chi assegniamo le ambitissime presidenze? Il senatore capitano Alessandro Bruno a Palazzo Madama. Presidente del Senato è il giusto riconoscimento per chi porta la fascia ed è collettivamente riconosciuto come il simbolo dell'intero gruppo, essendo arrivato al terzo anno di permanenza onorata a Nocera. Alla Camera, cioè a Montecitorio Pucciano, andrebbe insediato a colpi di tacco un vero e proprio tocco di classe, magari pure eccentrico nelle sue evoluzioni. Azzardiamo Fabio Mazzeo, uno che s'inventa la giocata e che quindi è in grado di rompere quei vecchi equilibri tanto detestati dal nuovo tipo di elettore medio. Rimane qualcosa da assegnare? Come no, rimanere il soglio papale di Nuceria Squatro o Squadra. E qui c'è divisione tra gli aventi diritti al voto, come se fosse un Conclave vero. Da una parte i cardinali favorevoli al profeta Gaetano III, arcivescovo di Floridia, teorico del bel gioco che secondo lui dura molto. Dall'altra quelli che appoggiano senza riserve Felicione XIII, primate di Pompei-Scafati, esempio vivente del “dammi la palla e la porpora che ci penso io”. Si annuncia una sfida all'ultima fumata, né bianca né nera, solamente rossonera.

Marco Mattiello @ Ripr. Riservata

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CLASSIFICA PRIMA DIV. girone B CLASSIFICA SERIE D girone G

* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE; **2 PUNTI DI PENALIZZAZIONE

Ai poli opposti della classifica, ma con uguale necessità di dare lo slancio definitivo per il rush finale del campionato. Dopo il derby di andata, Nocerina e Paganese erano praticamente appaiate a centro-classifica, con realtà praticamente opposte ad oggi. I risultati dei due derby rispecchiano fedelmente l'andamento delle due squadre: i rossoneri, pagando lo scotto di un inizio di stagione quasi disastroso, hanno trovato una continuità di prestazioni e risultati dopo la svolta tattica col passaggio al 4-3-3, modulo che ha permesso ai singoli calciatori di esprimersi su ottimi livelli, pur non giocando ad altissime velocità. La remuntada per la matematica è ancora possibile, pur assumendo i caratteri di un vero e proprio miracolo sportivo, qualora fosse portata a compimento. Ma la squadra sembra crederci, così come la dirigenza e tutto l'ambiente. Un pizzico di sfiducia, invece, è piombata addosso ad una Paganese che da un bel po' di settimane sta facendo una gran fatica: pochi gol, troppi infortuni e risultati assolutamente negativi hanno reso pessima la classifica. Per i ragazzi di Grassadonia un solo successo negli ultimi quattro mesi, con il poker inflitto all'Avellino. Per ritrovare un'altra vittoria, tocca infatti tornare al 18 novembre scorso, in trasferta contro il Barletta. L'inizio discreto aveva un po' illuso l'ambiente, distogliendo l'attenzione dall'obiettivo salvezza chiesto dalla società al tecnico. Ora però è tempo di accelerare, per evitare di prolungare sofferenze e patemi ben oltre la regular season.

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Ogni sfida comincia a diventare decisiva, ogni punto è sempre più prezioso: siamo ormai alla stretta finale per il girone B della Prima Divisione ed a sette giornate dal termine tutto ancora è in discussione, in testa ed in coda; nessuna squadra ha raggiunto ancora l'obiettivo prefissato ad inizio campionato e la tensione sale in vista dello sprint finale. Il campo principale domenica pomeriggio sarà quello del Renato Curi di Perugia: si affronteranno i grifoni padroni di casa, intenzionati a piazzare un colpo importante per rilanciare la loro candidatura alla promozione diretta, ed il Latina di mister Pecchia, che ha subito la scorsa settimana il sorpasso in vetta alla classifica da parte dell'Avellino; una sfida importante quella che andrà in scena in terra umbra che potrebbe dire molto sul futuro delle due squadre, aprendo nuovi scenari nella lotta per la prima piazza. Una prima piazza occupata al momento proprio dagli irpini, intenzionati a mantenere saldo il comando fino alla fine del torneo: il primo test da capolista per l'undici di Rastelli sarà contro il Sorrento, al Campo Italia; il tecnico biancoverde sfiderà il suo passato, avendo vissuto due stagioni in maglia rossonera da calciatore, con risultati importanti. Di eventuali passi falsi proverà ad approfittarne la Nocerina, ringalluzzita dal successo nel derby a porte chiuse

contro la Paganese; i molossi, a cinque punti dalla vetta, ospiteranno il Pisa, formazione che è in piena corsa per accedere ai play-off e che verrà al San Francesco a caccia dell'impresa. Ma ai play-off guardano con attenzione anche le due squadre che scenderanno in campo al Matusa: il Frosinone ospiterà il Catanzaro; per l'undici di Stellone sarà l'occasione per rafforzare la sua candidatura ad un posto tra le prime cinque a fine stagione, per quello di Cozza, invece, una delle ultime chiamate per rientrare nel giro play-off ed evitare un finale di campionato anonimo. Ma non c'è in gioco solo la promozione; si lotta anche per la salvezza, almeno su altri due campi caldi di giornata. Il primo è lo stadio dei Marmi di Carrara dove la Carrarese cercherà l'impresa contro la Paganese per provare a schiodarsi dall'ultima posizione occupata ormai in pianta stabile da qualche settimana; gli azzurrostellati, però, non potranno sbagliare perché invischiati anche loro nella bagarre per non retrocedere. Ma sarà sfida caldissima anche il derby di Puglia che andrà in scena alle 18 e sarà trasmesso da SportItalia: l'Andria, reduce dal pareggio di Latina, ospiterà un Barletta alla disperata ricerca di punti per evitare l'ultima posizione.

Filippo Attianese © Ripr. Riservata

Per il Gubbio il post retrocessione dalla Serie B è stato meno traumatico di quello che ci si potesse aspettare. Una società piccola che, dopo l'impresa di stagioni anni fa e l'esperienza non troppo positiva in cadetteria, cercava di ritrovare da subito la giusta dimensione nel campionato di Prima Divisione. La società ha optato per l'allestimento di una squadra ancora una volta giovane, affidata ad Andrea Sottil, ex difensore di

Fiorentina e Udinese, che punta dritta ad una tranquilla salvezza, mettendo da parte eventuali velleità di post-season promozione. Il cammino è stato molto altalenante, con pochi pareggi e un alternarsi di vittorie e sconfitte in serie. Nelle ultime due settimane, però, gli umbri sembrano aver cambiato marcia, raccogliendo il massimo bottino dalle sfide contro il Barletta e il Prato, successi importanti che hanno permesso alla compagine eugubina di allungare a quattro punti il distacco dalla zona play-out. Il calendario vede ora il Gubbio affrontare in trasferta il Viareggio di Cuoghi, ma la mentalità in questo rush finale sembra quella giusta per raggiungere l'obiettivo e stabilizzarsi nella categoria.

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Giovanni Annunziata © Ripr. Riservata

Il tecnicoAndrea Sottil

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ZZ PAGINAQUATTRO ZERO-ZERO.IT

palcoscenico di terza serie. Fortemente voluto da mister Auteri, Chiosa è giunto a Nocera in prestito secco dal Torino al termine di una trattativa non semplicissima. Alla prima esperienza in un campionato professionistico, ha patito inizialmente l'impatto con un calcio diverso da quello praticato in precedenza con le formazioni giovanili dei granata, salvo però acquisire partita dopo partita personalità e sicurezza che lo hanno reso un elemento indispensabile per mister Auteri. Il trainer di Floridia ha infatti più volte ribadito come l'impiego di Chiosa (e anche di Baldan) non deriva esclusivamente dalla scelta iniziale della società, poi avallata dallo stesso tecnico, di percepire introiti per l'impiego di calciatori nati dal '92 in poi, ma dalla maturazione acquisita nel corso della stagione. Diciotto finora le presenze in campionato per il difensore di proprietà del Toro, che ha dimostrato di saper ricoprire con ottimi risultati tutti i ruoli del pacchetto arretrato: interno nella difesa a tre nella prima parte di stagione, centrale e terzino sinistro in quella a quattro varata da qualche mese dal tecnico rossonero. Per lui anche il primo centro tra i

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professionisti: suo infatti il gol che ha rotto gli equilibri nel match casalingo col Barletta dello scorso 3 febbraio, poi conclusosi sul punteggio di 4-0 per la Nocerina. Grinta, cattiveria agonistica e anche una discreta tecnica le qualità principali di Chiosa, che ha praticamente annullato tenori come Santoruvo del Frosinone, Ciofani del Perugia ed ultimo Fava della Paganese, calciatori di lusso per la categoria. Proprio nel derby, miracoloso il salvataggio sulla linea di porta sul colpo di testa di Tortori, con De Lucia praticamente battuto. L'obiettivo è mantenere questi standard di prestazioni sino al termine della stagione per continuare magari a sfruttare, in una categoria superiore, la Nocerina come trampolino di lancio per un ritorno alla base da protagonista; se direttamente o attraverso i play-off non è ancora dato saperlo. La certezza potrebbe essere rappresentata dal Torino che, visti i progressi compiuti da Chiosa, in caso di ritorno in cadetteria dei rossoneri, difficilmente si opporrebbe ad un rinnovo del prestito.

Alfonso Cuomo © Ripr. Riservata

Caro mio, nessuno nasce imparato, ci si diventa a forza di luoghi comuni. A Pagani faccio teatro (pure presuntuoso te lo sei scelto il dialogante), vado a cinema, conosco gente ok. Vorrei tornarci a vedere un derby, cosa che per me non accade dal lontano 1982, ospite dell'allora compagno di scuola Enrico De Prisco. Quindi figurati le palle girate per quell'articolo da te citato, sensazione appena attutita dalla modestia giornalistica dell'estensore. Territori simili non hanno ragioni di divisione, figurarsi di guerre. Auspico pertanto il ritorno alla normalità a stretto giro di stagioni. Dipende da tutti, noi persone a modo, lei compresa, siamo disponibili per forma mentis al dialogo perché a noi ci piace il calcio, cosa diversa dall'odio, dal sentirsi superiori o in grado di etichettare il vicino in maniera poco civile. Per quel che riguarda Scarpa e De Lucia, concordo pienamente. Eccessi ma non infamie, comportamenti ruspanti ma di certo non roba da suscitare buonismi per giunta di parte, visto che in Italia ci si indigna a seconda della convenienza. Uno a uno, magari due a uno volendo aggiungere la coppa, e palla rigorosamente al centro, senza scomodare il Muro di San Chiara, che va decisamente abbattuto, persino mettendo in fuga le monache di clausura se dovesse essere necessario alla causa dei derby del futuro. In verità ti dico: nessuno nasce imparato ma qualcosa, passo dopo passo, bisognerà pur fargliela capire. Io ho compreso questo: da certi estensori, troppi libri mi separano.

DIALOGHI ROSSONERIdi Giuliano Pisciotta e Marco Mattiello

Egregio Mattiello, ancora non mi sono ripreso dalla sfacchinata di Pisa. Ormai ho 'na certa età e certi viaggi della speranza non me li posso più permettere. E penso che si siano stancati tanto pure i protagonisti in campo, visti gli altissimi toni agonistici della gara. Poi però penso alle polemiche che tirano fuori i buonisti d'occasione, quelli che predicano bene e razzolano male, che si indignano per i casini, ma solo se i casini li fanno gli altri. Sono spuntati come funghi dopo un temporale - e via di riferimenti bucolici un tanto al chilo! -, sia dopo la maglietta esposta da Scarpa, sia dopo le parolacce di De Lucia su Twitter. Tutti pronti a bacchettare l'avversario, distribuendo l'assoluzione al calciatore della propria squadra. Ma di che stiamo parlando? Mah. Invece di incazzarvi gli uni con gli altri, cercate di mettere una buona volta la testa a posto, altrimenti ancora per un bel po' di tempo ci ritroveremo tutti - e per tutti intendo tutti i nocerini e i paganesi - di fronte ad articoli come quello pubblicato dalla Gazzetta dello Sport il 9 marzo scorso, nel quale si legge testualmente: «State calmi se potete. Perché nocerini e paganesi sarebbero capaci di darsele di santa ragione, nella rotonda Santa Chiara, nonostante il derby sia dirottato a Pisa a porte chiuse». E ancora: «Vista dalle altre angolature dello stivale fa pensare a una terra da Far West». A me personalmente ha dato fastidio, me le ha fatte girare ad elica, perché non accetto che un chicchessia mi dipinga con tratti da bestia per colpa di poche teste di…

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Dopo Marco Baldan, che ha scelto il derby con la Paganese per realizzare la sua prima rete tra i professionisti e regalare una vittoria che rilancia le ambizioni da primato dei molossi, protagonista della nostra rubrica è un altro baby difensore, Marco Chiosa. Coetaneo ed omonimo del calciatore in comproprietà col Milan, il giovane centrale è sicuramente un'altra grande rivelazione non solo in casa Nocerina, ma dell'intero

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Perdere un derby fa sempre un certo effetto e lascia strascichi abbastanza marcati. Com'è avvenuto ai molossi all'andata, la Paganese al ritorno ha pagato lo scotto al cospetto di una squadra meglio organizzata e con una tranquillità maggiore rispetto agli azzurri, che alla fine è risultata determinante per il risultato. Ad onor del vero, non è stato un bel derby. Due squadre contratte, maggiore possesso palla per i molossi ma di azioni importanti neanche l'ombra. Solo un episodio, in questi casi, può decidere l'incontro ed è stato bravo Baldan, difensore di scuola Milan, a scrivere il proprio nome tra i marcatori di un derby sentito come quello tra azzurrostellati e molossi. Su un campo al limite della praticabilità - vergognoso

vedere uno stadio che ha fatto la massima serie con un tappeto (???) di gioco davvero mortificante -, le due squadre hanno anche tentato di giocare: nel primo tempo i molossi, nella ripresa gli azzurri nel tentativo di agguantare il pari. Ma ormai la sfida è archiviata, con gli azzurri risucchiati nella lotta per non retrocedere in piena zona play-out. Che cosa succede agli azzurri, nessuno lo sa. Nemmeno il tecnico Grassadonia che, nonostante la sconfitta, ha incassato di nuovo la fiducia della società, ma che ancora non riesce ad incassare quella della squadra, disarmante e mortificante in alcuni frangenti. Domenica azzurrostellati di nuovo in trasferta in terra Toscana per affrontare la Carrarese, sempre più fanalino di coda. All'andata la gara terminò con il risultato di 2-0 per gli azzurri che, con un gol per tempo, grazie ad un'autorete di Benassi al 2' e un gol di Girardi ad inizio ripresa, rimandarono i marmiferi a casa, a mani vuote. Passati da Di Costanzo ad Ivo Iaconi, i toscani cercano disperatamente di riaggrapparsi alla griglia play-out, giocandosi le chance di salvezza alla lotteria spareggi di fine stagione. Il presidentissimo Gianluigi Buffon, portiere della Nazionale e della Juventus, carrarese di nascita, in settimana ha ringraziato il pubblico amico che in casa ha sostenuto la squadra pur uscendo sconfitta dalla gara contro il Perugia. Domenica nuova iniziativa: in Curva Nord e Gradinata rettilineo chi andrà allo stadio pagherà solo un euro il biglietto d'ingresso. Un'iniziativa che tende a far riavvicinare il pubblico alla squadra, in un momento delicato della stagione. Dal canto suo, la Paganese dovrà fare a meno dell'apporto di uno dei suoi uomini migliori, Francesco Scarpa, appiedato per un turno dal Giudice Sportivo per recidività di ammonizioni. Un'assenza che peserà tantissimo nell'economia del gioco azzurro, ma di contro Grassadonia potrà contare di nuovo su Tortori che nel derby è stato l'unico a rendersi battagliero contro i corazzieri della Nocerina. Dovrebbe riprendere il proprio posto a centrocampo anche Fabrizio Romondini che contro la Nocerina era stato messo ko da una fastidiosa forma influenzale. In rampa di lancio anche Gianpaolo Ciarcià che ha scontato il turno di squalifica ed è pronto a ritornare in campo.

Carmine Torino © Ripr. Riservata

PRIMA DIVISIONE | B - Paganese

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A 450' dal termine della regular season nel girone B di Promozione, imperversa la corsa a tre tra Miano, Vis Portici e Pro Pagani, distanziate l'una dall'altra da appena una lunghezza. Comandano i napoletani del Miano, squadra compatta e con un numeroso seguito di spettatori al proprio fianco. Lo scorso fine settimana ha visto la formazione paganese ritornare ai tre punti dopo il prezioso pareggio ottenuto al San Ciro contro la Vis Portici. A farne le spese un coriaceo Real Nola che sino alla fine ha sperato di ottenere un prezioso pari in casa della vicecapolista. «È vero, abbiamo sofferto - afferma il trainer Michele Califano - anche perché loro si sono chiusi bene e abbiamo trovato pochi spazi per imporre il nostro gioco. La squadra sta accusando qualche difficoltà, dovuta ad alcune assenze che nell'economia del nostro gioco si fanno sentire. Ma non accampo scuse; chi è andato in campo ha fatto il proprio dovere e da qui alla fine del torneo dobbiamo centrare quello che è sempre stato il nostro unico obiettivo, la conquista dei play off». Il prossimo turno di campionato, mette di fronte agli azzurri la Nuova Boys Caivanese che al Faraone farà di tutto per conquistare una vittoria e allontanarsi dalle zone basse della graduatoria. «Sappiamo che la prossima gara potrebbe rappresentare tanto per noi - commenta il patron Gino Sorrentino -. Miano e Portici sono due ottime squadre, che hanno speso fior di quattrini e il Miano ha dalla sua una forza incredibile nel proprio pubblico. Noi non molleremo la presa e giocheremo sino alla fine per avere la coscienza di chi sa di aver dato tutto». 21 punti con un attacco anemico, media un gol a partita e con una difesa non proprio ermetica,39 gol subiti. Questi i prossimi avversari di Somma e compagni. «Dovremo stare attenti alla loro fame di vittoria e alla loro voglia di uscire dalla zona rossa della graduatoria - afferma il giovanissimo dirigente Nunzio Sorrentino -. Mi auguro di rivedere la mia squadra con la stessa cattiveria agonistica mostrata nel girone di andata. Allora sì che ne vedremo delle belle».

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Il tecnico ex Savoia rimette in carreggiata Balzano e compagni, pagando soltanto lo scotto dell'esordio di fronte al Sant'Agnello. Ma proprio quando la squadra sembra aver trovato la giusta quadratura con una striscia di sette risultati utili, ecco la decisione che non t'aspetti, vale a dire l'esonero di Vesce dopo il pesante ko rimediato a Vico Equense. I fatti, però, danno ragione alla proprietà virtussina, che con Pasquale Esposito in panchina conoscerà un periodo di crescita esponenziale della squadra: ventitre punti in dieci partite, a fronte dei quindici in nove gare del suo predecessore. Dati che avvalorano inesorabilmente la tesi dell'inizio ad handicap. Un vero peccato per una squadra che vanta la coppia gol più prolifica di tutta l'Eccellenza campana, vale a dire la premiata ditta del gol Balzano-Del Grande, capace di far male per ben trentacinque volte alle squadre avversarie. Senza la zavorra della confusione iniziale, ora la Virtus starebbe senza dubbio lottando per obiettivi più ambiziosi.

V. Cavallaro & C. De Vito © Ripr. Riservata

Non c'è la condanna della matematica e questo tiene in vita le speranze della Virtus Scafatese per trovare posto nella griglia degli spareggi promozione. Vincere sempre fino alla fine, però, potrebbe non bastare. La formazione di Pasquale Esposito, che al di là di ogni calcolo continua per la propria strada macinando punti da sette turni consecutivi, dalla sua ha gli scontri diretti proprio contro Palmese e Vico tra le mura amiche, mentre col Torrecuso dovrà vedersela in trasferta: due di questi match potrebbero essere il crocevia per i play-off. Tuttavia l'amaro in bocca è d'obbligo per i gialloblu, che si mangiano le mani ripensando all'avvio difficoltoso sotto la disastrosa gestione Aquino. La falsa partenza si materializza con due punti in cinque partite sotto la guida dell'ex centravanti della Cavese. A seguire, la rivoluzione d'ottobre che porta alla corte di patron Andrea Vaiano il tecnico Ciro Vesce ed il diesse Felicio Ferraro.

RIMPIANTI E RAMMARICO

«Dobbiamo vincerle tutte e sperare in qualche passo falso delle altre squadre». Il tecnico dell'Angri Calcio Enzo Criscuolo traccia la linea per arrivare a giocarsi le possibilità di promozione in Serie D attraverso i play-off. Un obiettivo alla portata del gruppo doriano, che nella stracittadina con l'US Angri ha dimostrato di aver recuperato lo smalto di inizio stagione. L'occasione per tenersi aggrappati al sogno promozione si presenterà già domenica sulla strada dei doriani, che incroceranno il Torrecuso in un match che potrebbe rappresentare il crocevia del campionato. «Affronteremo una squadra ben disposta in campo e composta da calciatori che anche in altre categorie hanno dimostrato di poter fare la differenza - commenta il trainer Criscuolo -. L'unico risultato che conta è la vittoria, poiché non possiamo concederci passaggi a vuoto». La truppa angrese in vista del big-match recupererà Galdi che ha scontato il turno di squalifica. Criscuolo è orientato a confermare l'undici base, salvo complicanze, proponendo in fase avanzata il tandem Ferraioli-Montella. Il cammino degli uomini cari al patron De Virgilio non è semplice, considerato che dopo la gara con i sanniti e la lunga sosta, il calendario propone le sfide con Vico, Trentinara e

tra le varie compagini e non appare remota la possibilità che le motivazioni possano sopperire a carenze tecnico-tattiche. L'US Angri, invece, continuerà nel mesto viaggio verso una retrocessione annunciata, che ormai attende di essere legittimata unicamente dai numeri. La squadre è in balìa degli eventi e solo per onor di firma sarà portato a termine un torneo tutto da dimenticare per la tifoseria grigiorossa.

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vittoria per tener viveLe speranze di play-off

Massalubrense. «Non bisogna commettere l'errore di stilare tabelle o fare pronostici; per arrivare ai play-off bisogna accorciare le distanze dalla seconda in classifica e riuscire a conquistare il maggior numero di vittorie. Altri discorsi lasciano il tempo che trovano». La fase finale dei campionati dilettantistici si espone anche a risultati “sorprendenti” che spesso sovvertono i pronostici e i reali valori tecnici

Ciro Francese, vicepresidente Angri CalcioCiro Francese, vicepresidente Angri Calcio

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Equilibrio, grandi emozioni e continui “cambi della guardia” in vetta al girone E. La lotta per il salto diretto in Promozione è ancora apertissima, pur avendo probabilmente perso per strada due compagini come Materdomini e Irno Fisciano, che avevano dato del filo da torcere alle altre “cinque sorelle”. La vetta è condivisa ora da Rocchese e Sporting Atripalda, compagini imbottite di atleti che hanno calcato campi di categorie superiori: Landini, Colletto e Mercurio, oltre ai vari Fabbricatore, Landucci e De Sio tra le file dei rossoblu di Roccapiemonte; Genco, Falcone e Di Benedetto, oltre ai vari Carraturo e Pisaturo nella compagine

irpina. Rose attrezzatissime per l'approdo in Promozione, ma comunque tallonate dall'agguerrita concorrenza di Sant'Agata Irpina e Unione Solofra Montoro, che hanno tenuto il passo delle battistrada nello scorso weekend. A recitare il ruolo dell'outsider resta ancora il Pandola che, nonostante il ko casalingo contro lo Sporting Atripalda, è rimasto agganciato al trenino di vetta a -5 dal primo posto.Nel girone F, invece, la Scafatese è uscita indenne dal big match di Fratte contro il Centro Storico Salerno, mantenendo invariato il distacco di 4 punti sull'undici di mister Della Calce.

Testata giornalistica reg. c/o Trib. di Nocera Inf. N° Reg. St. 8/06 04/12/2006 Anno 7 - n. 12 - 15/03/13 - Chiuso in redazione: mercoledi 15 marzo 2013

--------------------------------------------------------Direttore Responsabile: Giuliano Pisciotta

Hanno collaborato: R. Ascione, M. De Biase, A. D’Acunto, A. Lenza, G. Annunziata, S. Faiella, F. Attianese, F. Faiella, M. Mattiello, F. Zenna,

A. Cuomo, G. Santangelo, L.C. La Mura, L. D'Antuono, C. Torino, V. Cavallaro--------------------------------------------------------

Foto: Fernando Faiella - Luisa Rescigno - Cuofano Fotografi © Grafix di S. Faiella--------------------------------------------------------

Edito da: Grafix di S. Faiella - Noc. Sup. (SA) Via Ungari 54 - 081 932792Stampa: Nuova Grafica Nocerina - Roccapiemonte (SA)

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LOTTA AGGUERRITA NEL GIRONE ECANARINI VERSO LA PROMOZIONE

SECONDA CATEGORIA - Girone L/M

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Un risultato sicuramente importante, grazie al quale i canarini di patron Cesarano hanno parzialmente riscattato l'eliminazione dalla Coppa Campania di categoria proprio ad opera del Centro Storico. In campionato, invece, i salernitani sono stati agganciati in seconda posizione da un Ristor Lettere che, zitto zitto, ha deciso di vestire i panni del terzo incomodo per il salto diretto in Promozione. Ad 8 turni dal termine della regular season, con lo scontro diretto tra le due seconde in programma il 21 aprile prossimo, la Scafatese gode al momento di tutti i favori del pronostico per la conquista della vittoria finale.

Salvatore Faiella © Ripr. Riservata

Nonostante il turno di riposo rispettato nell'ultima giornata, nel girone L di Seconda Categoria continua la marcia in solitaria del Real Sant'Egidio.La formazione del tecnico Giovanni Fontanella, ex bomber della Nocerina, non conosce ostacoli e vanta un attacco “schiacciasassi” che viaggia alla media di oltre 4 reti a partita (69 gol in 16 incontri). A 10 giornate dal termine, il Real conserva un gap di 13 punti sul Ferrovia Calcio Scafati, seppure con una gara in meno dovuta proprio al turno di riposo già osservato. Un gradino più sotto c'è l'Unitas Molina, mentre i nocerini del Caligò devono per ora accontentarsi della quinta piazza. Nel prossimo turno, testacoda tra Real Sant'Egidio e Primavera Luciana; trasferte invece per il Ferrovia sul campo del Real Palazzo e l'Unitas Molina che renderà visita al

Pianeta Sport. Impegno esterno abbordabile per il Caligò sul campo dell'Aquilotto Cavese. Anche nel girone M il campionato sembra abbondantemente chiuso già da diverse giornate. Continua infatti la marcia in vetta dell'Honveed Coperchia, nonostante il pari nell'ultimo turno con la Maiorese. Sono infatti ben 10 i punti di vantaggio sul Villa e 11 sul Valle 2005 del “sempreverde” Bruno Gagliardi, che non ha intenzione di appendere gli scarpini al chiodo, nonostante abbia superato da un po' la soglia dei 40 anni. Nel prossimo turno sarà il Costantinopoli a incrociare i tacchetti con l'Honveed in quel di Coperchia. Impegno esterno per il Villa che sarà invece di scena contro la Nuova Salerno, invischiata nelle posizioni di bassa classifica.

Fernando Faiella © Ripr. RiservataGiovanni Fontanellaallenatore del Real Sant'EgidioGiovanni Fontanellaallenatore del Real Sant'Egidio

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