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PERIODICO D'INFORMAZIONE DEI DELEGATI DELLA FP CGIL DELL'ARPAV Z Z e e n n i i t t h h Notiziario a distribuzione interna 16 MAGGIO 2011 Sciopero Generale Sciopero di ARPAV La CGIL ringrazia tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato allo sciopero generale indetto venerdì 6 maggio 2011. Ringraziamo anche quelli che hanno partecipato alle grandi manifestazioni in 130 piazze d’Italia e nelle 12 del Veneto e lo facciamo con le parole di Susanna Camusso “Qui in piazza c’è l’Italia che non si piega e non si arrende”. In tanti pensavano e prevedevano un flop ed invece le piazze sono state invase da migliaia di disoccupati, di precari, di studenti oltre che di lavoratori della sanità, della scuola, del trasporto pubblico, i metalmeccanici, gli edili, i chimici, i tessili e per la prima volta anche i lavoratori IKEA. Una partecipazione straordinaria all’insegna di una grande consapevolezza e di voglia di protagonismo da parte dei lavoratori. Sotto le bandiere colorate della CGIL si è verificato l’esempio più concreto di democrazia dal basso, di indignazione collettiva, di denuncia della precarietà. Ma, con stupore, abbiamo assistito ad una imponente presenza di studenti tra i 16 e i 18 anni, gli Studenti Medi, che hanno sfilato ballando e cantando scandendo lo slogan “l’Italia siamo noi”. Ma sono diventati molto seri quando hanno affermato che loro, che rappresentano il futuro, non vogliono andare via dall’Italia e che sono scesi in piazza per costruirla insieme. A Padova una giovane studentessa di nome Sofia, ci ha emozionato quando ha affermato. “ siamo qui perché sentiamo che il nostro futuro è precario e che la politica non se ne sta occupando”, seguita da Ana, 16 anni moldava che frequenta il liceo artistico e che, dal palco, ha dichiarato di sentirsi a tutti gli effetti italiana. Non vuole che la sua vita sia decisa da pregiudizi ridicoli e soprattutto sa per certo che il suo futuro non è essere badante solo perché è di nazionalità moldava, lei vuole costruire il futuro dell’Italia insieme alle sue coetanee italiane. Ed allora affermiamo che quando insieme ai lavoratori e ai pensionati ci sono le giovani generazioni davvero si è in presenza del più grande esempio di democrazia partecipata. Segreteria Regionale FP CGIL Ivana Fogo Immagini dei lavoratori ARPAV durante lo Sciopero del 6 maggio a Venezia e Padova

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PERIODICO D'INFORMAZIONE DEI DELEGATI DELLA FP CGIL DELL'ARPAV

ZZeenniitthh Notiziario a distribuzione interna

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MMAAGGGGIIOO

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Sciopero Generale Sciopero di ARPAV

La CGIL ringrazia tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato allo sciopero generale indetto venerdì 6 maggio 2011.Ringraziamo anche quelli che hanno partecipato alle grandi manifestazioni in 130 piazze d’Italia e nelle 12 del Veneto e lo facciamo con le parole di Susanna Camusso “Qui in piazza c’è l’Italia che non si piega e non si arrende”.In tanti pensavano e prevedevano un flop ed invece le piazze sono state invase da migliaia di disoccupati, di precari, di studenti oltre che di lavoratori della sanità, della scuola, del trasporto pubblico, i metalmeccanici, gli edili, i chimici, i tessili e per la prima volta anche i lavoratori IKEA. Una partecipazione straordinaria all’insegna di una grande consapevolezza e di voglia di protagonismo da parte dei lavoratori.Sotto le bandiere colorate della CGIL si è verificato l’esempio più concreto di democrazia dal basso, di indignazione collettiva, di denuncia della precarietà.Ma, con stupore, abbiamo assistito ad una imponente presenza di studenti tra i 16 e i 18 anni, gli Studenti Medi, che hanno sfilato ballando e

cantando scandendo lo slogan “l’Italia siamo noi”.Ma sono diventati molto seri quando hanno affermato che loro, che rappresentano il futuro, non vogliono andare via dall’Italia e che sono scesi in piazza per costruirla insieme.A Padova una giovane studentessa di nome Sofia, ci ha emozionato quando ha affermato. “ siamo qui perché sentiamo che il nostro futuro è precario e che la politica non se ne sta occupando”, seguita da Ana, 16 anni moldava che frequenta il liceo artistico e che, dal palco, ha dichiarato di sentirsi a tutti gli effetti italiana.Non vuole che la sua vita sia decisa da pregiudizi ridicoli e soprattutto sa per certo che il suo futuro non è essere badante solo perché è di nazionalità moldava, lei vuole costruire il

futuro dell’Italia insieme alle sue coetanee italiane.Ed allora affermiamo che quando insieme ai lavoratori e ai pensionati ci sono le giovani generazioni davvero si è in presenza del più grande esempio di democrazia partecipata.Segreteria Regionale FP CGILIvana Fogo

Immagini dei lavoratori ARPAV durante lo Sciopero del 6 maggio a Venezia e Padova

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Z e n i t hP a g i n a 4

Nuova amministrazione, stesso metodo! Sembra che nulla sia cambiato dei metodi utilizzati dalla gestione Drago. Leggiamo di due recenti contratti di collaborazione, una proroga e uno nuovo di sei mesi per 20 mila euro ciascuno. Mentre da Marzo ai collaboratori a cui era stata garantita la continuità delle loro prestazioni perché coinvolti in progetti già assegnati ad ARPAV non è rimasto neppure un grazie e sono a casa senza lavoro (e ci viene da chiedere chi e come li sostituirà, dato che, per legge, i contratti di collaborazione devono essere assegnati qualora nell’ente non siano già disponibili le professionalità richieste per realizzare il progetto). Anche in questo pretenderemo urgentemente i dovuti

chiarimenti e ribadiremo la richiesta di conoscere le intenzioni dell’Agenzia nei confronti dei lavoratori precari.

Vergognoso ! Assunti nuovi collaboratori mentre quelli presenti in servizio vengono licenziati

Part-timeDoveva trovare una via veloce la trattativa per definire un regolamento del part-time. Era stato pensato di arrivare a conclusione per il 24 Maggio. Ad oggi nessun segnale dell’amministrazione.Continua ad essere lacunoso e lontano da quanto concordato il metodo proposto per gestire la presenza in servizio.Ultimissime dalla redazione: è arrivata una convocazione da parte della Direzione per discutere di part-time martedi 17 maggio p.v., vi terremo aggiornati.

Il regolamento della “Banca delle ore” è pronto e può rappresentare un metodo di risparmio e un sistema per affrontare la questione straordinari. Anche in questo caso, un salto di qualità manca, il metodo è sempre lo stesso, ogni elemento di modernità stenta ad essere riconosciuto.

FormazioneIn pochi se ne saranno accorti, perché a distanza di venti giorni non è ancora stato pubblicato in intranet, ma anche per l’anno 2011 da parte del comparto è stato siglato l’accordo sul piano formazione.Ennesimo accordo molto sofferto, giunge a quattro mesi abbondanti dall’inizio dell’anno con alcuni vincoli fondamentali: riduzione del 50% della spesa sostenuta per la formazione nell’anno 2009 (v. nota prot. 149484 del 9.12.2010 in riferimento al D. L. 78/2010), urgenza nell’emissione in quanto piano annuale e non più biennale (ma la prima convocazione dei referenti formazione interni ai Dipartimenti è del 21.12.2010, la prima convocazione sindacale è del 24.2.2011).Dato che la situazione non ha consentito di apportare modifiche notevoli al piano, la contrattazione si è incentrata principalmente sull’accordo.Questi i punti principali di innovazione:

- istituzione di un tetto massimo di 100 ore di formazione per evitare grosse sperequazioni nell’accesso agli eventi formativi; - per il personale del ruolo sanitario, accesso differenziato agli eventi formativi in base ai crediti ECM già acquisiti, per garantire pari opportunità formative;- l’impegno ad attivare un gruppo di lavoro che studi come progettare meglio la formazione (analisi delle competenze, pianificazione standard a vari livelli di esperienza, ecc.) e che faccia dialogare Ufficio Formazione Professionale e ASA. Tale gruppo di lavoro dovrà presentare i risultati ottenuti entro settembre 2011.Certo, i ritardi nella pubblicazione in intranet dell’accordo e il fatto che il gruppo di lavoro non sia ancora stato individuato non fanno ben sperare.

L'amministrazione dimentica gli impegni presi?

Colleghi ARPAV il 6 maggio a Treviso

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Periodico d’informazione dei delegati della Funzione Pubblica CGILdell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto

Comitato di Redazione:Ivana FogoMarina FavatàStefano CominMaurizio Nicoletto

NOTIZIARIO A DISTRIBUZIONE INTERNAMAGGIO 2011

Sul quotidiano “La Padania” del 12 maggio il governatore Zaia ha rilasciato un’intervista dove dichiara che il bilancio della sanità Veneta è in attivo e riporta l'intenzione di cedere 24 milioni di euro come eurocontributo al fondo per le regioni meno virtuose. Sempre lo stesso quotidiano riporta l’”incontenibile entusiasmo dell’assessore regionale alla Sanità Coletto” che afferma: “è un risultato strepitoso”.Ma allora veramente hanno abbandonato a se stessa l’ARPAV?Tutte le rassicurazioni avute dai vari assessori e componenti di commissioni regionali sembrano le solite promesse mentre la realtà sembra essere diversa. Non è poi così lontano il 6 maggio, quando sul quotidiano “La Nuova Venezia” apparve un articolo in cui il Direttore Generale di ARPAV minacciò una razionalizzazione delle spese che prevede la chiusura di 18 sedi su 45 (definito

“taglio dei rami secchi”, vuol forse dire che il precedente Direttore Generale non è stato un buon giardiniere?) e l’accorpamento con la Sanità di alcune competenze (contraddicendo lievemente il referendum che attestava la necessità di sottrarre alla Sanità alcune competenze per destinarle all’Agenzia che si sarebbe occupata di prevenzione ambientale). Possiamo dichiarare che la decisione del Direttore Generale ARPAV conferma un’inversione di tendenza rispetto a quanto “garantito” da Zaia che, sempre nel succitato articolo, affermò che lo strepitoso risultato del 2010 è stato ottenuto “senza toccare nemmeno uno dei servizi offerti ai veneti” (ma forse ciò si spiega con il fatto che ARPAV fornisce servizi per tutti i residenti e domiciliati sul territorio regionale, quindi non solo ai veneti)? Dovremo nuovamente chiedere le adeguate spiegazioni e continuare a restare vigili.

Ma il Veneto vuole proteggere l’ambiente?

Z e n i t hP a g i n a 3

una nostra collega alla manifestazione di Treviso, vestita da donna-sandwich

Forse avrete notato che da qualche numero, Zenith esce con una veste grafica leggermente modificata. Il perchè è presto detto, abbiamo adottato il software Scribus. Si tratta di un'applicazione libera di desktop publishing (impaginazione con testi e grafica) e viene distribuito gratuitamente per i sistemi operativi GNU/Linux, Unix, Mac OS X, OS/2 e Windows.A proposito, ma i sistemi "Open Source" non dovevano essere adottati anche da ARPAV con conseguente risparmio nell'acquisto delle licenze?

SCRIBUS