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riservato e confidenziale bologna, 19 aprile 2013 | 1
XXIII giornata Momigliano Ripensare la politica
industriale oggi
Bologna 19 aprile 2013
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politica industriale | quale definizione?
Ripensare la politica industriale oggi
concorrenza
incentivi alle imprese
sviluppo
funzionamento mercati
aiuto alle imprese indirizzo dei settori
sviluppo in senso trasversale, infrastrutture, capitale
umano, politica energetica…
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ieri | da interventi diffusi a politiche «orizzontali»…
Ripensare la politica industriale oggi
gli anni 80 gli anni 90 gli anni 2000
intervento diretto statale partecipazioni statali campioni nazionali IRI
programmazione politiche per il mezzogiorno: cassa del mezzogiorno
salvataggi grandi imprese ristrutturazione e
dismissioni single market program
1987-1993
istituzione antitrust privatizzazioni liberalizzazioni politiche regionali
promozione della concorrenza
istituzione authorities liberalizzazioni di alcuni
settori attenzione alle politiche
«locali»
interventi settoriali e ad hoc per singole imprese
riduzione del ruolo dello stato nel mercato
avvio mercato unico europeo
Lisbon european council (2000)
fondo centrale di garanzia diventa operativo
industria 2015 contratti di rete
interventi diffusi e pervasivi in tutti i settori ( « a pioggia»)
politiche e interventi di sviluppo in senso lato (infrastrutture, politiche energetiche,…)
abbandono delle politiche verticali razionalizzazione e maggior focus
su alcuni ambiti di intervento crescita di importanza di strumenti
di sostegno indiretti (fondo di garanzia)
gli anni 60 e 70
1329/1965 -legge Sabatini
L. 675/77 fondo di ristrutturazione e di riconversione
46/1982 –fondo per innovazione tecnologica
696/1983 –agevolazioni piccole e medie imprese
388/2000 – agevolazioni per gli interventi in aree svantaggiate
248/2001- tremonti bis 296/2006-credito d’imposta per le aree
sottoutilizzate Legge fin 2007-industria 2015 33/2009 –contratti di rete 102/2009-tremonti ter
488/1992 – fondi per investimenti in aree depresse
48/1994- legge Tremonti 662/1996- patti territoriali e
contratti di programma 1996/1997 istituzione fondo
centrale di garanzia
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oggi | ancora con obiettivi e strumenti molto differenziati
Ripensare la politica industriale oggi
obiettivi
agevolazioni/incentivi alle imprese
strumenti
«orizzontali» (94% importi) ricerca&sviluppo &innovazione sviluppo regionale sviluppo pmi internazionalizzazione start-up green economy beni culturali
formazione e occupazione
«verticali» (6% importi)
settoriali
salvataggio imprese crisi
livelli di governo e riferimenti normativi
nazionale (33% importi)
quasi 50 strumenti normativi
censiti (anche se 9 strumenti convogliano il 90% degli importi totali)
regionale (67% importi)
oltre 800 strumenti normativi
contributi in c/c capitale e in c/c impianti in c/esercizio in c/interessi c/canoni misto
credito d’imposta finanziamento agevolato interventi a garanzia partecipazione di capitale
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confronto europeo | risorse adeguate e ben indirizzate per cogliere le sfide del futuro?
Ripensare la politica industriale oggi
spesa per aiuti di stato all’industria e ai servizi inferiore (0.2% contro
0.5% del pil) rispetto a Francia e Germania e decrescente nel tempo
risorse meno concentrate in termini di obiettivi rispetto ai principali
competitor (primi 3 obiettivi 68% Italia rispetto a 87% Francia e 83%
Germania)
in Italia i contributi sono di gran lunga lo strumento più utilizzato (83%
Italia rispetto a 42% Francia e 60% Germania) con conseguente maggiore
discrezionalità e costo di gestione
nuovo decreto del ministero modifica la composizione degli strumenti
impiegati, con un maggior utilizzo dei prestiti agevolati
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politica industriale | valutazione dell’efficacia degli interventi
Ripensare la politica industriale oggi
la valutazione delle politiche di sostegno indica che gli incentivi alle imprese hanno scarsa
efficacia nel generare effetti «aggiuntivi» rispetto a quelli che si sarebbero verificati in
assenza di tali politiche
spesso infatti l’effetto addizionale del breve periodo si «sconta» successivamente o
ancora l’incremento di attività in determinati territori avviene a scapito di quelli confinanti
con effetto complessivo nullo
parziale eccezione è rappresentata dagli incentivi per R&S nei casi:
di piccole e medie imprese
di start-up
la cui base sia determinata in misura incrementale rispetto ad un valore medio di
riferimento di un arco temporale precedente
anche il credito d’imposta, finanziato con la legge 388/2000, sembra aver prodotto
investimenti addizionali in aree a ritardo di sviluppo; maggior efficacia degli strumenti
automatici
fonte: analisi e raccomandazioni sui contributi pubblici alle imprese, Giavazzi, giugno 2012
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la politica industriale | tante risposte… (che generano) tante domande
Ripensare la politica industriale oggi
gli strumenti di politica industriale in essere non hanno saputo dare contributi tangibili di fronte alla crisi… allora, cosa serve?
la politica dei sussidi:
• genera effettivamente investimenti addizionali?
• rischia di ridurre l’iniziativa imprenditoriale?
• altera la dinamica concorrenziale?
«la migliore politica industriale è quella che non c’è»
è vero? o è una considerazione frutto di anni di politiche mal
gestite/disegnate?
politica industriale:
quali potenzialità e quali limiti?
la crisi ha rilanciato questo
tema nel dibattito economico e politico
quali direttrici dare alle policy?
• settoriale/filiera
• dimensionale (pmi, grandi imprese, etc.)
• incentivi lato domanda/offerta
• strumenti multipli/unico canale
• etc…
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Back up
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confronto europeo| con una spesa*inferiore e in diminuzione…
Ripensare la politica industriale oggi
* Dati riferiti ai soli aiuti di stato, EU DG commission ** sono esclusi i servizi di trasporto
aiuti di stato all’industria e ai servizi**
minori risorse o allocazione su ambiti non rientranti negli aiuti di stato?
miliardi di euro in % del pil
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confronto europeo| …allocata per cogliere le sfide del futuro?
Ripensare la politica industriale oggi
composizione per obiettivi degli aiuti di stato per industria e servizi** - 2011 (%)
composizione strumenti degli aiuti di stato per industria e servizi** -media 2009- 2011 (%)
** sono esclusi i servizi di trasporto
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la politica industriale | razionalizzazione dell’esistente
Ripensare la politica industriale oggi
con il decreto interministeriale 8 marzo 2013 il Governo ha dato concretezza all’impegno di razionalizzare e convogliare
su obiettivi/strumenti specifici le risorse destinate agli interventi di politica industriale rendendo operativa la riforma degli
incentivi alle imprese introdotta con il Decreto Sviluppo
le azioni abrogazione di 43 norme preesistenti
non operative, non rifinanziate o non giustificate, non più suscettibili di produrre un impatto effettivo
i fondi Fondo per la crescita sostenibile
dotazione iniziale di 600 milioni € a cui potranno aggiungersi i finanziamenti
agevolati di Cassa Depositi e Prestiti (risorse a oggi stimate in oltre 1 miliardo €)
gli strumenti concentrazione delle risorse su
un’unica fonte finanziaria
utilizzo prevalente del finanziamento agevolato eliminando i contributi a fondo perduto
i principi
focus su pochi obiettivi ricerca, sviluppo e innovazione, rafforzamento della struttura
produttiva, internazionalizzazione delle imprese (secondo le linee guida di Horizon 2020 – ‘’Unione dell’innovazione’’)
dimostrazione dell’effetto addizionale dell’incentivo sull’attività delle imprese
valutazione ex-post per verificare l’efficacia
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la politica industriale | …e nuovi strumenti
Ripensare la politica industriale oggi
SEN: Strategia Energetica Nazionale
Italia, da paese «energeticamente debole» ad attore importante nello scenario futuro
riduzione significativa del gap di costo del gas rispetto alla media Ue
riduzione della dipendenza degli approvvigionamenti dall’estero nel 2012 il 4% del Pil è stato destinato agli approvvigionamenti energetici
superamento degli obiettivi di efficienza-emissioni-rinnovabili del Pacchetto Europeo ‘’20-20-20’’
fonte: Strategia Energetica Nazionale, 2012
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la politica industriale | implicazioni per l’industria a tutti i livelli
Ripensare la politica industriale oggi
… con un occhio puntato alla «green industry»
favorire una crescita economica sostenibile non solo all’interno del settore energetico, ma anche attraverso lo
sviluppo di nuove tecnologie, materiali, processi che possano portare benefici in ottica «green»
SEN: Strategia Energetica Nazionale
la definizione di obiettivi di policy in campo energetico non è fine a sé stessa, può condizionare la futura evoluzione dell’intero sistema industriale
indirizzi per la nascita di una «nuova» fase di innovazione e
di una «nuova» industria…?
politiche energetiche…
«Un accesso alle materie prime sicuro, a prezzi accettabili, affidabili e scevro da distorsioni riveste
un’importanza fondamentale ai fini della concorrenzialità industriale, dell’innovazione e dell’occupazione.»
(fonte: Una politica industriale integrata per l’era della globalizzazione, Commissione Europea, ottobre 2010)