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27 Periodico di informazione Shiatsu N 27 - dicembre 2009 - Aut. Trib. di Milano N 113 del 24/02/2003 - Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale 70% D.C. Roma XXII CONVEGNO 2010 IL CUORE DELL’ABRUZZO SHIATSU E TRAUMA HOLO SHIATSU MUSICA E SHIATSU 1 SHIATSU E BAMBINI I NUOVI KOAN REGIME FISCALE 2010 NOTIZIE DALLE REGIONI

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XXII CONVEGNO 2010IL CUORE DELL’ABRUZZO SHIATSU E TRAUMAHOLO SHIATSU MUSICA E SHIATSU 1SHIATSU E BAMBINI I NUOVI KOANREGIME FISCALE 2010 NOTIZIE DALLE REGIONI

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Ricordiamo a tutti i Soci la data della prossima

ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE

della Federazione Italiana Shiatsu

che si terrà

Sabato 19 giugno 2010

a Milano

Si ricorda che la partecipazione

all'Assemblea dei Soci comporta l'assegnazione

di 10 Punti Ecos

Direttore ResponsabileMaurizio PariniDirettore RedazionaleFabrizio BonanomiRedazioneFabrizio BonanomiFabrizio DiemMonica PiviRoberto Scanagatti

Hanno partecipatoAngela D’AndreaFlavia De Ambrosis Silvia Clara Mori M. Serena Bagnoli Peter ItinDouglas GattiniDaniele GiorcelliVittorina FonsoPaolo SimioniEngaku Taino Savina BonninRenzo ChiampoNadia SimonatoElisa DossiBarbara AllegrezzaElena FaesUri Ardesi Luciano

La Redazione ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo numero.www.shiatsunews.com

In copertina“Vecchia tigre nella neve”collezione privataAutore: Hokusai

Pubblicità[email protected]@shiatsunews.com

Edito dalla Federazione Italiana ShiatsuPiazza S. Agostino 24 20123 Milanot. 02 89457325 f. 02 89457326www.fis.it

Art DirectorMario Longhi Fumagalli

ImpaginazioneContemporanea [email protected]. temporanea.com

StampaTipografia Colitti – Roma

La carta utilizzata per stampareShiatsunews è ecologica perché ottenuta con un impasto al 100% di carta riciclata.

Copie stampate: 3100

Contenuti del 274 Editoriale Fabrizio Bonanomi

Auguri dal Direttivo e dall’Istituto Culturale FIS

6 Tocchiamo il cuore dell’Abruzzo Angela D’Andrea

Flavia De Ambrosis

Silvia Clara Mori

M. Serena Bagnoli

12 Shiatsu e trauma Peter Itin

16 Horror vacui, horror pleni, holo Shiatsu Douglas Gattini

18 Musica e Shiatsu Daniele Giorcelli

22 Shiatsu e volontariato pediatrico Vittorina Fonso

Paolo Simioni

24 Koan, Bukkosan roku caso 4 Fabrizio Bonanomi

28 XXII Convegno Nazionale FIS 2010 il Direttivo

32 Il regime fiscale 2010 Savina Bonnin

Renzo Chiampo

34 Accordi ed Opportunità Nadia Simonato

38 Notizie dalla segreteria la Redazione

39 Accogliere una vita Elisa Dossi

40 Regioni: Lombardia Barbara Allegrezza

41 Regioni: Trentino Alto Adige Elena Faes

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4 EDITORIALE

IL FUTURO NON È PIÙQUELLO DI UNA VOLTA

Cari lettori,

rieccoci ad un altro giro di boa, fra qualche gior-

no, in inverno, inizia la cova del futuro ciclo an-

nuale in concomitanza con il solstizio.

Quando mi capitano fra le mani le sementi, i se-

mi, penso al percorso di adattamento genetico

millenario di cui sono sintesi perfetta, e a quello

che sarà il loro percorso nel futuro, la promessa

di vita che contengono. A volte trovo impegnati-

va la decisione di piantare un seme, la decisione

di essere lo starter della vita. Pensando alla no-

stra vita, alla vita dell’uomo, a questo pianta che sta vivendo, noto e

comprendo l’essenza ed il cardine della socialità: “la relazione”.

Questo evoluto modo di gestione dei rapporti sappiamo generare

stimoli reciproci negli individui a più livelli, gli uni con e attraverso

gli altri, impulsi che producono ed alimentano nuova vitalità. Dun-

que se si decide di vivere la vita è il caso di lasciarsi consapevol-

mente trascinare da questo flusso vitale, da questa continua rela-

zione, quindi semino tranquillamente l’insalata. Mentre interro già

vorrei che i frutti fossero il top in aspetto, fragranza e dimensioni,

un istantanea immagine passato-futuro nel presente.

Navigando in Rete mi sono imbattuto in una frase che campeggia

sui muri capitolini che recita “Il futuro non è più quello di una vol-

ta” che mi ha svelato le demotivazioni che mi produce la mia insa-

lata, per come la vorrei e alla maniera invece che mi si propone,

scialba, opaca, scarsa… da bricolage…

L’ideale perfezione senza forma dell’aspettativa non sempre, o quasi

mai, produce perfetti frutti, il nostro interagire è determinante e

dunque la nostra imperfezione e la nostra unicità produce unicità,

che si ripete ad ogni raccolto nella sua splendida imperfetta-unicità.

Di questo dobbiamo essere felici perché, in ultima analisi, è lo sti-

molo al miglioramento ed il propulsore della vita, quanti spunti dal-

l’insalata…

Questo nuovo ciclo annuale, questo imminente futuro bussa, vi au-

guro e mi auguro di viverlo in ogni suo istante, appieno, con consape-

volezza e fragranza, per poter affermare che il futuro, per fortuna,

non è più quello di una volta, non è più quello che mi sarei immagina-

to fosse qualche anno fa, ma è il futuro che mi creo, agendo consape-

volmente, qui ed ora. Un caro saluto e viviamoci questo nuovo anno

Fabrizio Bonanomi

NOTA: sull’editoriale dello scorso numero del giornale, per un pro-

blema tecnico è stato troncato parte della conclusione dell’articolo

che, di seguito, editiamo

[…] “A volte tutto sembra trascorrere nella normalità, a volte ci si abi-

tua ai cambiamenti delle stagioni senza apprezzarne i frutti, a volte ci

si abitua ai cambiamenti delle stagioni della vita, a volte no…. È strano

che Giancarlo, avvezzo all’alternarsi delle stagionali e che ne sapeva

apprezzare i prodotti, non abbia saputo, forse, attendere i frutti del suo

autunno, dell’autunno della sua vita. Forse ha manifestato agli amici il

suo disagio, forse si è sentito poco ascoltato e ha preferito tacitare

questa sua voce con una grossa, vecchia corda di canapa, forse…

Il crocus sativus è un fiore autunnale, non primaverile. Quante fioriture

ho visto in queste settimane, … in autunno… quanti bei fiori, che sono

sempre stati lì, bastava saper guardare, bastava saper ascoltare.”

Fabrizio Bonanomi

Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo

dal Direttivo edall’IstitutoCulturale della Federazione Italiana Shiatsu

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tura, delle “malattie” che personeestranee alla loro già provata comu-nità avrebbero potuto portare... è sta-to divertente osservare soprattutto ipiù diffidenti rendersi conto che “pe-rò in fondo noi eravamo normali”, “selo sapevo che eravate voi mi prenota-vo pure io”, “ma voi sprizzata salu-te”, “allora la prossima volta lo fac-cio pure io!”. Sappiate che le liste diprenotazione per i riceventi dei pros-simi due mesi sono già al completo!Vi aspettano tutti a braccia aperteperchè ciò che hanno ricevuto ha fat-to loro un gran bene, soprattutto... elo sapete meglio di me, al loro cuore,alla loro anima, oltrechè (perchè no)ai loro mal di testa e alle loro tensionidi ogni tipo, che come non avrebberopotuto esserci con il dramma chehanno vissuto e la loro vita di ognigiorno ora? Tutti hanno ricevuto il lo-ro trattamento e per correttezza ren-do noto che nel pomeriggio del saba-to ha ricevuto lo shiatsu anche unapersona in più che per errore nonera stato inserito nell’elenco ma siera presentato all’appuntamento cheera certo di avere. Sempre nel pome-riggio del sabato alcuni riceventi so-no stati il sindaco, la vicesindaco econsorte, il responsabile della prote-zione civile e il capitano dell’esercitoanche loro assolutamente digiuni ecuriosi si di sapere “cosa sia ’stoshiatsu” e dal momento che farlo pro-vare è sicuramente meglio che rac-contarlo... molti di loro sono già pre-notati per riceverlo settimanalmente

tanto se ne sono innamorati! Comeben sapete la capacità di adattamen-to di tutti noi è fondamenale ma sonocerta che tutti ne avrete più che a suf-ficienza, posso però dare qualchepiccolo consiglio che vi saràutile:1) portate con voi solo ed esclusiva-mente un piccolo zaino che contengatutte le vostre cose, non c’è assoluta-mente spazio dove dormirete e il vo-stro zaino poggerà inevitabilmentedurante la notte o a terra o sulla se-dia da massaggio che vi consiglio dilasciare aperta.2) siamo alloggiati un quella che èstato una piccola cucina, quindi ol-trechè il lavello in ceramica (con ac-qua calda) e le brande per dormirenella stanza non c’è assolutamentealtro, anche perchè non c’è propriospazio, ecco perchè lasciare le sedieda massaggio aperte e poggiarci so-pra lo zaino e l’abbigliamento che vitoglierete di dosso la sera.3) la stanza è caldissima! troppo!chiudete il termosifone, non servo-no sacchi a pelo.4) vengono fornite lenzuola e coperte(militari calde) dalla protezione civilee sono sufficienti. Il materasso nuovis-simo (lo abbiamo sballato noi come lecoperte e le lenzuola) è piuttosto rigi-do, portate con voi un guanciale per-sonale , quelli forniti NON sono nuovie sono praticamente due pietre.5) la mattina lascerete una brandacol materasso al suo posto (consiglioquella che starà inevitabilmente sot-to la cappetta della cucina) e posizio-

nerete l’altro materasso e la secondabranda con le zampe chiuse soprauna sull’altra, poi sopra ancora i vo-stri zaini coperte e lenzuola, perchèil poco spazio ricavato servirà per po-sizonare le due sedie da massaggio.6) il bagno accanto è in COMUNEcon gli opiti delle 2 stanze accanto: almomento tre signore molto anzianeda una parte e una famiglia dall’al-tra... consiglio: al piano terra nella sa-

Pizzoli, località interessata dal sisma aquilano, è stato ed è teatro di una importanteiniziativa di “volontariatosociale” rivolta allacittadinanza, che ha coinvoltooperatori shiatsu APIS e FIS. Lo Shiatsu si è rivelato unimportante supporto allapopolazione colpita dal traumaconseguente al sisma,popolazione che ha risposto conrichieste di trattamenti semprepiù crescenti. Gli organizzatori ringrazianotutti coloro che hanno resopossibile questa importanteiniziativa, il Comune di Pizzoli,la Protezione Civile, gli Operatori shiatsu e la popolazione di Pizzoli.Proponiamo ai lettori le primetestimonianze a caldo, del Vicesindaco e di alcunioperatori shiatsu.

Commento di Angela D’Andreavice sindaco di PizzoliPizzoli 15 novembre 2009

Ho conosciuto Uri Ardesi un pome-riggio di ottobre al COM 3 di Pizzoli(AQ).Esattamente presso uno dei centri dicoordinamento per la gestione del-l’emergenza dovuta al terremoto del6 aprile scorso. Uri propone incontricon la popolazione, per alleviare il

disagio post sisma, con operatorishiatsu. Con Mimmo Fiorito Del di-partimento di protezione civile na-zionale, concordiamo subito i modied i tempi. Personalmente non cono-scevo lo shiatsu ed è stata una verarivelazione. Ho ricevuto un tratta-mento sulla sedia, la pressione delledita dell’operatore, delicata ma de-terminata mi ha permesso di avereconsapevolezza delle rigidità accu-mulate e di individuarle. E’ stato mol-to rilassante ed allo stesso tempo ri-generante ed i benefici li ho avuti peralcuni giorni. Insomma una bellascoperta. Molti concittadini hannopalesato apprezzamento e messo inevidenza il sollievo che ne deriva,anche con la riconferma e richiestadi appuntamenti successivi. Inoltrela professionalità, cortesia e disponi-bilità degli operatori ha fatto si che sicreasse un clima molto accogliente erilassato. Tant’è che ci siamo subitoorganizzati in un ambiente più am-pio che potesse accogliere anche i fu-ton, per un trattamento ancora piùcompleto. Un grandissimo ringrazia-mento ad Uri, alla Federazione Italia-na Shiatsu ed a tutti gli operatori chevolontariamente si mettono a dispo-sizione, da ogni parte d’Italia, per lanostra popolazione. E grazie per averpermesso in un contesto tanto disa-strato di scoprire una disciplina che,probabilmente, non avremmo cono-sciuto. Un caro salutoAngela D’Andrea

Testimonianza di Flavia De Ambrosis socia prof. APIS

Ciao Nadia e ciao a tutti voi che leggete! Io e Paola siamo tornate ieri pome-riggio dall’Abruzzo e perdonerete senon vi ho subito messo al correntedell’esperienza fatta poichè la stan-chezza era tanta. Credo che più chele mie parole, sarà la vostra parteci-pazione attiva a farvi comprendereappieno la grande esperienza dal-l’enorme valore umano e l’immensaricchezza che grazie a questo no-stro piccolo contributo ci siamo ri-portate con noi, a casa. Perchè noiuna casa l’abbiamo, tenete a mentesolo questa parola: casa, che non si-gnifica solo “le mura”, “il tetto”, “ilcalore” ma molto, molto di più. Tuttele persone che si lasceranno toccareda voi, apriranno il loro cuore e la lo-ro anima e potrete davvero compren-dere cosa significhi, la paura, il diso-rientamento, la vergogna, l’insicurez-za, la convivenza forzata, la perditadi identità, l’incognita del futuro, il ti-more del domani e l’attesa terribilepoichè la terra ora è ferma... di unanuovo grande terremoto. Appena ar-rivate ci guardavano con molta diffi-denza... cosa sarà mai questo “shiat-su”? Nessuno e dico nessuno ne ave-va mai sentito parlare prima, figuria-moci poi le persone anziane, timoro-se già di loro... temevano l’invasionedegli “stranieri”, “dei cinesi” addirit-

Tocchiamo il cuore dell'Abruzzo APIS e FIS unite nell'esperienza di volontariato con lo Shiatsu fra le popolazioni vittime del terremoto

6 SHIATSU E ... 7SHIATSU E ...

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dono i riferimenti, dopo aver persoaffetti, persone care, le proprie cose,i propri riferimenti. Ma andiamo perordine. Ci ha colpito intensamente lagrande disponiilità di tutti verso loshiatsu,un affidarsi anche se non sene sa praticamente niente, siamomolto ben accolte, la voce si è sparsavelocemente arrivano i familiari del-le persone che sono state trattate, lo-ro stesse ritornano per questo secon-do fine setimana, c’è un flusso conti-nuo di riceventi e già prenotazionipiene per i prossimi fine settimana...la vicesindaco molto collaborativa hapreparato una postazione presso unpoliambulatorio, dove abbiamo spa-zio a sufficienza per un lettino e unfuton che abbiamo portato, (unastanza e l’ingeresso, dalla prossimasettimana ci saranno 2 stanze) così lesedie non servono e si può lavorarepiù approfonditamente, le personesono felici di distendersi e conceder-si di più. In giro per il paese c’è un av-viso del comune (vedi foto) con laproposta nostra, e questo è statol’unico mezzo di diffusione, assiemeal tamtam del passaparola, favoritosenza dubbio dalla permanenza ditante persone nella struttura del cen-tro accoglienza dove dormiamo an-che noi. Il messaggio che passa è ilprendersi cura delle persone, cerca-no uno stacco, un modo di rilassarsi,di allentare tensioni, e poi racconta-no, si aprono al lasciar andare. C’è

una stanchezza diffusa, profonda,quella che sopravviene dopo il pani-co e l’ansia, una stanchezza che ha ilsapore di non riuscire a riappropriar-si della propria vita, che ha i conno-tati della spersonalizzazione , dellavita surreale nelle strutture che nonsono la propria casa, non hanno ipropri orari, il cibo che arriva da lon-tano. Le persone appaiono passive, sisentono inutili forse, questo porta unaffatiamento profondo. Essere lì, po-ter offrire il nostro shiatsu, diventaun’esperienza di condivisione moltoumana, poter accogliere anche i vis-suti, le ansie. La prima ricevente mispiega la natura del terremoto, sus-sultorio, ondulatorio, altri mi parle-ranno delle faglie, delle profonde ca-vità vuote della terra, altri della scos-sa “che scuote prima i sensi e poil’anima”, di quello che è stato “un ter-remoto strano”, altri della difficoltàdi trovare luoghi di incontro, anchedi svago, detto sottovoce perchè sem-bra che si debba pensare a cose piùessenziali, ma per una coppia di gio-vani, la realtà di una città spettralesenza cinema, negozi, bar, ritrovi, li-brerie, niente, è una realtà difficile,quando si cerca di non abbandonarsialla depressione delle perdite di ami-ci cari e guardare avanti... di gattiche si rintanavano in angoli della ca-sa, dentro i divani, terrorizzati e sba-lestrati.... Rassegnazione no, ansiapassata e ancora da metabolizzare,

stanchezza, voglia d comunicare enon essere chiusi dietro transenne diindifferenza. Ringrazio il comune diPizzoli, la Protezione Civile, e la Fe-derazione per aver iniziato questoprogetto di incontro e ascolto profon-do , un progetto che sicuramente sista già allargando e attirando a piùpersone della zona e ad operatori ditutta Italia, personalmente mi sentograta per averla vissuta. Silvia Clara

Testimonianza di M. Serena Bagnoli

Quello che mi ha colpito di più, e an-che sconvolto, è che ad oggi nessunotranne le persone che hanno vistocon i propri occhi, si è reso conto del-la vastità di questo disastro sociale,economico… Abbiamo dato ascolto achi ci ha suggerito di andare a vederel’Aquila e i dintorni di Pizzoli. A Piz-zoli si ritengono molto fortunati, no-nostante vivano da 7 mesi senza ca-sa, con i pasti forniti dalla mensad’emergenza, solo con l’essenziale, enel rispetto dei bisogni primari, con-dividendo tutto…. Così abbiamo fat-to, nella pausa, siamo andate al’Aquila e dintorni. La vita si è ferma-ta il 6 Aprile. Il silenzio è l’unica cosache regna, un silenzio angosciante, èquasi un pianto sordo, un grido didolore, un grido di morte che fuorie-sce da quel che resta delle mura, dal-

la ristorante ci sono due gabinettiusati pochissimo e puliti dal persona-le... usate quelli, per fortuna essendoospiti in una ex cucina il lavello conacqua calda lo abbiamo in camera!7) sindaco e vicesindaco dopo averricevuto lo shiatsu si sono detti pron-ti a trovare una struttura più adegua-ta per farci lavorare, forse un poliam-bulatorio che consentirebbe di usareanche i futon, ma non è sicuro, an-chè perchè ci dicono che questo po-liambulatorio non sarebbe raggiungi-bile senza mezzi propri dall’albergodove siamo alloggiati, quindi potreb-be nell’eventualità venisse accordatoallo shiatsu, essere usato solo nei fi-ne settimana di presenza di operatoriautomuniti.8) l’albergo che ci ospita è raggiungi-bile dai bus di linea che partono an-che dalla stazione (così ci hanno as-sicurato) e la fermata è proprio lì da-vanti, è con una passeggiata di circaun chilometro a piedi si può raggiun-gere un bar.9) se qualcuno di voi la mattina nonpuò fare a meno del caffè per poteraprire gli occhi... munitevi di una picco-la moka elettrica da tenere in camera.10) non ci sono badge di riconosci-mento, con i ragazzi del ricevimentoabbiamo creato questo sistema che cisembrava funzionare: l’elenco delleprenotazioni lo tengono loro a pianoterra e quello è anche il luogo del-l’appuntamento tra il ricevente el’operatore, la lista con i nominativi ele firme da apporre a trattamento ri-cevuto lo abbiamo tenuto noi in stan-za e riconsegnato la domenica a finelavoro. Quando prendono le prenota-zioni spiegano che si tratta di esserein due nella stessa stanza contempo-raneamente (potrebbero essere per-sone di sesso opposto o che non si co-noscono affatto).11) Solo una persona ha dovuto ri-nunciare al trattamento: soffriva diclaustrofobia da stress e l’uso dellasedia era impossibile, associato allastanza davvero piccola, mi è dispia-ciuto moltissimo.12) Portate con voi dei fazzoletti ba-gnati di sinfettanti per pulire il pog-giaviso tra un trattamento e l’altro... ivostri riceventi ci tengono molto.Credo di avere detto tutto e forse an-

che troppo... magari Paola aggiunge-rà qualcosa anche lei a riguardo. Auguro a tutti voi buon lavoro e viabbraccio per tutto ciò che farete.Grazie Flavia

Testimonianza di Silvia Clara Mori

Carissimi,di ritorno da Pizzoli vi scrivo percondividere le tante emozioni di que-sti giorni... emozioni molto positiveper l’accoglienza da parte delle per-sone, lo scambio profondo che c’èstato, a livello umano, uno shiatsu dilargo respiro... da parte dell’organiz-zazione premurosa delle istituzioni edella protezione civile, una sorpresapiacevole e un po’ inaspettata, ... lagrande fiducia che ci dimostrano tut-ti. Emozioni di sbigottimento perquanto percepito a L’Aquila... sì, lacittà, dove i muri piangono come hadetto un ricevente, la prima mattinatutti ci dicevano “andate a vedere,perchè non avete idea”, e anche seavevo chiaro da prima che i mediasicuramente non informano corretta-mente, non immaginavo di incontra-re una città distrutta, con il tempofermato a quella notte di aprile, (vedifoto) fermata e sepolta, con un silen-zio irreale, devastazioni, macerie,tutto serrato, nessun segno di vita... ela spinta forte a farne partecipi tutti,perchè è importante saperlo, coglie-re almeno la dimensione di questagrande tragedia, umana e strutturale,la desolazione di una città, il bisognodi rinascita , di ricreare una dimen-sione vitale. “Andate a vedere perraccontare ciò che avete sentito” ciha detto un ricevente. Abbiamo rac-colto tante testimonianze, perchè ilbisogno di raccontare era forte, poterraccontare a una persona che vienedal mondo “normale” ed è disponibi-le ad un ascolto con il cuore. Dopo, avolte durante, i trattamenti, pezzettidi vita, le sensazioni provate durantele scosse e dirompente il bisogno diun ritorno alla vita, alla normalità,perchè comunque la vita appare conpoche speranze, la permanenza nellestrutture, dove sono soddisfatti i bi-sogni primari, è comunque invali-dante per la propria identità, si per-

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le macerie. E’ agghiacciante… nonc’è nessuno, non c’è più niente solodevastazione, e solo la Protezione Ci-vile che tenta di riportare un alito divita a quelle macerie. Ci raccontanoche è stato un terremoto strano, tretipi diversi di movimento nelle stessescosse, si sono sentiti “sbatacchiare”violentemente in più direzioni, unasorta di centrifuga del corpo e del-l’anima… da allora la terra non è fer-ma ma ora sono scosse “normali”, co-sì ci dicono. Da allora il panico, il do-lore ma più di ogni altra cosa si av-verte e si respira anche noi che sia-mo lì per due giorni, l’instabilità adogni livello. E’ come se si vivesse inun’atmosfera surreale, in una dimen-sione “galleggiante”, come avvolti dauna fitta nebbia che ti destabilizza, tifa perdere le dimensioni, i confini,gli appoggi, non sai cosa ti aspetti.C’è un grande bisogno di raccontarea chi non ha vissuto sulla propria pel-le questo dramma. Sono tutti molto,molto grati per quello che stiamo fa-cendo, si rendono subito conto chericevere shiatsu, anche se non sannodi che cosa si tratta, è un grosso so-stegno, un tocco è un grosso caldo

dolce abbraccio, e un po’ di sollievo…chiedono subito quando torniamo.Abbiamo lavorato di più del previ-sto, ma la fatica non si sente, si puòandare anche oltre, ce n’è un grandebisogno. La ragione ti dice che devitornare a casa, il cuore ti dice chepuoi tornare lì molto più spesso diquello che avevi previsto. Grazie allaFederazione che ha reso possibiletutto questo, grazie alla ProtezioneCivile, responsabile in loco MimmoFiorito, che sostiene e agevola note-volmente il nostro lavoro.M. Serena Bagnoli

Un particolareringraziamento

alla Società TREVILANA

che ha partecipato da sponsor

a questa iniziativa, fornendo i futon per i trattamenti.

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COSA SONO SHOCK E TRAUMAIl trauma è il vissuto o l’osservazione di un evento insolito,che avviene di sorpresa, inaspettatamente, che è inevitabi-le, e che rappresenta un grave pericolo per l’incolumità fi-sica e l’identità della persona. In una situazione traumati-ca non c’è più possibilità di fuga e di difesa. Il meccanismodi protezione è fuori uso, avviene una sopraffazione.

Gli eventi traumatici sono collegati con uno shock, unosperimentare (patire) soggettivo di paura intensissima, esi-stenziale, di totale impotenza, di essere alla “deriva”, dimancanza d’aiuto, di panico schiacciante e di puro terro-re. Nello shock, a livello fisico, avviene un irrigidimento;a livello energetico un “congelamento delle forze vitali”che sta come “ghiaccio nelle ossa”. Questa prima fase vie-ne seguita spesso da “azioni meccaniche” (es.: dopo avercausato un incidente, il conduttore prosegue il viaggio co-me se nulla fosse accaduto) e da reazioni ritardate (collas-so, tentativo di fuga, pianto, sudore, il cuore che batte al-l’impazzata, tremore ecc.). A livello psichico avviene unaspecie di “anestesia” (insensibilità al dolore) e dissociazio-ne (si “parte” mentalmente). Più tardi, spesso, non ci si ri-corda più dell’evento (es. l’impatto dell’incidente).

Un elemento importante del trauma sta nel manifestarsid’effetti tardivi. Il trauma sta sempre nel sistema nervoso -il corpo si ricorda.I sintomi sono: — attivazione veloce (ipersensibilità)— “flashbacks” (ricordi) d’immagini (come se si vedesse

la scena davanti ad un occhio interno)— “sbalordimento” (mi mancano le parole per descrivere

il terrore).

Nell’ 80% dei casi, i sintomi scompaiono dopo un paio disettimane o mesi. Se persistono si parla di disturbi post-trau-matici. Questi si possono manifestare in fobie (es. paura dimacchine rosse), un comportamento da evitare (es. nonprendo più l’ascensore), attacchi di paura, un controllo os-sessivo, una non partecipazione, “flashbacks”, sensi di col-pa ecc. Nei veterani di guerra, queste immagini traumati-che si manifestano anche decenni dopo in maniera vivace e

opprimente. Anche se l’accaduto viene compreso a livellomentale, a livello emozionale le persone traumatizzate rea-giscono ancora sotto l’influsso degli avvenimenti passati.

Come effetti secondari possono risultare incapacità lavo-rativa (invalidità) oppure dei profondi cambiamenti dipersonalità (es. abuso d’alcol, droga, depressione, nervosi-smo cronico, squilibrio duraturo nella comprensione di séstessi e del mondo, diffidenza contro il mondo, follia reli-giosa, bulimia, anoressia ecc.).

IN OGNI STUDIO DI SHIATSU INCONTRIAMO DEI CLIENTI CON UN TRAUMAAbbiamo dei clienti con un trauma molto più spesso diquello che pensiamo. L’analisi di 26 casi, raccolti dall’ASS(federazione Svizzera), dimostra che in 10 clienti c’eranodisturbi traumatici. Anche se queste ricerche occasionalinon sono statisticamente rappresentative, l’alta percen-tuale ci lascia perplessi.

Quasi il 40% delle donne in Svizzera subiscono almenouna volta nella loro vita una violenza fisica, sessuale o ver-bale. Sempre in Svizzera ogni anno, statisticamente, sonoannunciati 5000 incidenti con la diagnosi di trauma dacolpo di frusta, vuol dire che la possibilità di esserne coin-volti si aggira su almeno il 5%.

Da un’inchiesta rappresentativa americana risulta che il50% degli uomini ed il 60% delle donne viene confrontatocon almeno un’esperienza traumatica durante la loro vita.Il 5% degli uomini ed il 10% delle donne dice di aver sof-ferto di disturbi post-traumatici durante la propria vita. Siparte dal presupposto che nei paesi occidentali 1 ragazzasu 4 e 1 ragazzo su 8 subiscono un abuso sessuale e chenell’80% dei casi l’autore proviene dalla cerchia familiare.

Tanti clienti arrivano nei nostri studi con la sensazioneche la medicina tradizionale li abbia “abbandonati”. “Nonsi trova niente” è la risposta usuale, oppure che è “psicoso-matico”. Quando noi indaghiamo sui loro problemi, ognitanto troviamo una combinazione di sintomi differenziati,spesso alternanti, che indicano dei disturbi post-traumati-

ci. Come professionisti Shiatsu non facciamo “diagnosimediche”, ciò nonostante non possiamo escludere la pre-senza di traumi finora sconosciuti.

Non facciamo una terapia del trauma che sia necessariaqualche volta, ma è importante sapere come si possa soste-nere attraverso lo shiatsu i clienti che soffrono di trauma.

DIVERSI TIPI DI TRAUMANel trauma avviene un massiccio influsso dall’esterno.Esempi:Incidenti con effetto fisico profondo (es. incidenti stradali,sportivi, professionali, cadute, intossicazioni)Attacchi personali da parte dell’uomo e di animali (es. ra-pine, violenze, cani da combattimento)Lesioni e interventi corporei (es. ferite da fuoco o da ta-glio, rottura d’ossa, operazioni)Trauma emotivo (es. l’abbandono di un partner, morte infamiglia, assistere ad un incidente grave, “quasi-inciden-te” con l’aereo).Situazioni esistenziali pericolose (es. soffocamento, anne-gamento, stress prenatale come intervento all’utero, trau-ma della nascita)Catastrofi naturali (es. incendi, inondazioni, terremoti)

I disturbi aumentano: a seconda del proprio pericolo ecoinvolgimento, se il trauma è stato provocato da persone,a seconda del rapporto ravvicinato che avevamo con l’au-tore, a seconda della durata e della frequenza dell’espe-rienza traumatica.Esperienze di lunga durata di pericolo di vita sono peresempio l’abbandono durante l’infanzia, tortura rituale,guerra, carestia, ecc.

Non tutte le persone reagiscono con la stessa intensità edurata ad una situazione simile.

SINTOMI POST-TRAUMATICIDopo cadute e impatti forti (es. incidenti) incontriamospesso i sintomi del colpo di frusta: stancarsi rapidamen-te, esaurimento, giramenti di testa, stordimento, smemo-ratezza, perdita dell’orientamento, disturbi d’equilibrio,

senso di paura, capacità di concentrazione bassa, limitinei movimenti fisici locali, mal di testa, paura delle mac-chine, comportamento da evitare, “flashbacks”, incubi, di-sturbi del sonno, depressione, sensi di colpa ecc.

Dopo attacchi e ferite inevitabili incontriamo spessoun’ipervigilanza e sfiducia, un rapido manifestarsi di sen-sazioni di mancanza di aiuto, irrigidimento, paura degliuomini/animali ecc.

Le persone violentate si sentono spesso escluse, spezzate einferiori. Bisogna tener conto di una perdita dell’autosti-ma, un’auto considerazione distrutta, auto-accusa, odioper sé stessi, vergogna, sensi di colpa. Come reazioni ab-biamo tentativi di suicidio, autolesionismo, anoressia, pro-blemi d’apprendimento, bulimia, alcolismo, droghe, pau-re e sindromi di panico, disturbi sessuali, fino ad una psi-che frantumata. Risultano dei comportamenti da vittima,apatia, incapacità di difendersi, la voglia di ritirarsi e dinascondersi, l’incapacità di accogliere dei sentimenti e disentire delle percezioni sottili (es. tenerezze). Molti nonpossono dare o ricevere amore, le donne sviluppano unvero e proprio odio per gli uomini.

Laddove non é stato possibile vivere una vera ed amorevo-le educazione incontriamo spesso dei problemi di autori-tà, problemi di integrazione, incapacità di legarsi o di rela-zionarsi.

Il trauma è collegato con una paura esistenziale presente econ una ipereccitazione permanente, cioè una ipersolleci-tazione del sistema nervoso. Molto tipico per personetraumatizzate è la loro bassa tolleranza alla frustrazione elimite di sopportazione in caso di stress. Le loro reazionisembrano inadeguate, esagerate, ipersensibili. Sono pau-rose o malfidenti, ipercaute. Reagiscono molto veloce-mente con ira, irrascibilità, aggressività, oppure al contra-rio con rassegnazione, si tirano indietro, non hanno ener-gia, sono senza speranze e corraggio.

Le vittime da trauma dimostrano forti reazioni psicosoma-tiche che hanno a che fare con la funzione degli organi

Shiatsu e traumadi Peter Itin, immagini di Fabrizio Diem

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(asma, battito cardiaco accellerato, digestione). Con unostress che attiva il trauma si scatenano velocemente di-sturbi del sonno, insonnia, attacchi di panico, sudorazio-ne ecc.

COSA SUCCEDE NEL CORPO DELL’UOMO?In una situazione pericolosa, l’uomo reagisce dapprimacon una vigilanza maggiore e si mette in stato d’allerta. Sela minaccia è piccola o è passata, si rilassa di nuovo. Se in-vece la minaccia aumenta, subentra la paura e viene atti-vata la reazione “combattimento” o “fuga”, cerca di com-battere o di fuggire. In caso di un trauma dove tutto succe-de inaspettato e troppo veloce e violento, queste strategiedi superamento vengono messe fuori uso. Si manifesta pa-nico e la sola possibilità di sopravivenza è il “Freeze”, ilcongelamento nello stato di shock, così come lo conoscia-mo dal topolino, il quale, già in bocca al gatto, sopravvive,ogni tanto, grazie a questo congelamento. Assieme a que-sto c’è la sensazione di essere “alla deriva”, senza speran-za, un “lasciarsi andare” interiore, una dissociazione men-tale, un allontanamento dalla realtà a livello psichico.

Nel mondo degli animali possiamo osservare che, dopoun periodo d’irrigidimento corporeo - l’animale sembragià morto - tutto il corpo comincia a tremare, liberandosicosì dell’energia bloccata, finche il corpo riprende a fun-zionare normalmente.

Dopo lo stress e spesso anche in casi di trauma, il sistemanervoso accoglie la lezione e si libera in pochi giorni dasentimenti, pensieri e attivazioni (quello che viene chia-mato lavoro di lutto, omeostasi). Nelle persone con un ca-rico post-traumatico, il cervello limbico mantiene la vigi-lanza d’allarme. Le immagini, i rumori, le emozioni e lesensazioni rimangono ancorati nel sistema nervoso e nelcervello emotivo come informazioni non elaborate, di-sfunzionali, senza un collegamento con la conoscenza ra-zionale del mondo. L’energia compressa dallo shock rima-ne intrappolata nel corpo. Lo scarico e il rilassamento ne-cessario non avviene e rimane un inutile stato d’allarme.Ogni situazione che comprende anche solo un aspetto del-l’esperienza vissuta, può far risuscitare l’intera memoria e

provocare delle reazioni autonome inadeguate. La perso-na sembra iperstressata, delle cose innocue vengono vis-sute già come minaccia, il corpo reagisce con dolori ecc.A parte il fenomeno dell’iperattività, possiamo incontrareanche un rapido collassare, un lasciarsi andare ed uncommiato interiore. In questi casi non è più possibile unpieno collegamento con il qui ed ora, il trauma degli even-ti precedenti condiziona le situazioni e le azioni attuali.

CONSEGUENZE DA TRAUMA E SHIATSUI clienti traumatizzati possono venire sostenuti bene conlo shiatsu. È raccomandabile, che si sottopongano inoltrea cure mediche, terapia professionale o post-traumatica.

Nello Shiatsu è fondamentale costruire un sentimento disicurezza, stabilità, controllo, sostegno positivo e di fidu-cia. Uno che non riesce ad affrontare le furie emotive delcliente, lo danneggia e dovrebbe rispettare i propri limitidi sopportazione.

Con la sopraffazione è stato interrotto un movimento (fu-ga, combattimento) che è rimasto nel corpo come energiabloccata. Spesso é avvenuta anche una separazione tracorpo, mente, sentimenti e spirito. Quindi abbiamo spessofenomeni energetici estremi nello stesso momento: Jitsu(energia compressa che chiede movimento e liberazione)e Kyo (vuoto che richiede nutrimento e il ristabilimento diconnessioni).

I seguenti aspetti possono acquistare un significato parti-colare per lo shiatsu: — contattare le forze più profonde dell’uomo che accetta-no la vita, fiducia, fiducia primaria (energia dei Reni) econtatto con il cuore: — “ancorare”, vuol dire ristabilire il contatto con la terra(percezione del peso, energia dello Stomaco, lavoro suipiedi) muovere l’energia (di portare la persona fuori dal-l’immobilità - la vita continua...), ritornare nel flusso, ritro-vare il ritmo (energia del Fegato, della Vescica e del Pol-mone)— “collegare”, per esempio testa/tronco, alto/basso, arti-colazioni come collegamento, r icollegare livello

fisico/emotivo (energia del Triplice Focolare)rinforzare la difesa interrotta e l’accogliere della rabbiache è stata soppressa dalla vergogna (energia legno e inte-stino crasso)— costruire la sensazione di essere di nuovo interamentenel corpo ed essere centrati (sentire ed integrare tutto ilcorpo, fortificare l’ Hara, Du e Ren Mai)integrare lo scollegato / l’inconcepibile (energia del Inte-stino Tenue)— rafforzare il sentimento per la propria identità

(energia del Cuore)— riconquistare il sentimento per i propri limiti

(energia del Intestino Crasso)— dare nutrimento e conforto (madre originaria,

energia Milza)— rilassare e diminuire l’iperattività.

Nello Shiatsu reagisco a quello che si sviluppa e si mo-stra. Mi sintonizzo con la persona intera. In ogni momen-to ho un grande spettro di possibilità. Localmente possofavorire la mobilità fisica di un’articolazione e poi più tar-di sintonizzarmi su un tema universale sovrapersonale.La mia apertura mi aiuta a vedere e a sentire dove si trovain questo momento il focolaio, quindi trattare e diagnosti-care sono un unico e scorrono in continuazione. Le paro-le chiave dei meridiani mi aiutano a chiarire il rispettivofocolaio e a mettermi in relazione con i diversi livelli (fisi-co, emozionale, mentale e spirituale) per ottenere così ilmassimo effetto.

Lo Shiatsu può attivare emozioni, eventi ed esperienzetraumatiche - il corpo si ricorda. Se vengono scatenati de-gli scarichi - lacrime, tremore del corpo, ecc - incoraggia-mo il cliente a permettere queste reazioni e a valutarle co-me scarico positivo. Il reggere il cliente con fiducia, il con-tatto fisico e l’unione emotiva sono un sostegno prezioso.

Le esperienze traumatiche creano un turbine negativo.L’inconscio vorrebbe chiudere con l’evento e le sue conse-guenze, ma non ce la fa. Parlarne troppo ha una reazioneritraumatizzante ed è da evitare. Sono cosciente di questo.E molto importante non attivare troppo, e fare il pendolo

fra attivare l’energia congelata e calmare l’energia iperatti-va. Si tratta di evitare, per quanto possibile, una ricadutanel turbine negativo del trauma.

Dall’altra parte è importante elaborare o portare alla con-sapevolezza delle risorse positive per poter superare il quie ora – parte forte del corpo, relazioni che aiutano, attivitàgioiose, immagini belle ecc. Eventualmente la cliente rie-sce a fare un inventario delle risorse, oppure compiereazioni di sostegno, per esempio annotare in un diario digioia tutte le esperienze positive, valorizzare i piccoli suc-cessi e progressi. L’autostima e l’amor proprio devono ve-nir incrementati, in modo da vedere la parte positiva nelnegativo.

Con un colpo di frusta, l’energia è talmente compatta cheincontriamo una vera corazza di protezione. Nel lavoroShiatsu, dobbiamo stare attenti a seguire i segnali corpo-rei, per esempio non forzare il movimento laterale dellatesta se incontriamo resistenza, ma offrire alla testa unospazio che la sostiene e che le permette di trovare i proprimovimenti necessari e ritrovare la fiducia in questi movi-menti. Spesso è d’aiuto comunicare silenziosamente(“guarda, i movimenti sono di nuovo sicuri”). Il nostro at-teggiamento interiore è molto importante e favorisce ilcambiamento degli schemi.

Curriculum vitae

Peter Itin (1949), Basel (Svizzera) lic. rer. pol. (Economia all’universi-

tà di Basilea). Primo lavoro: consulente. Shiatsu therapista (ESI

1997), insegnante in diverse scuole e autore del libro Shiatsu als The-

rapie, 2007 ( “Shiatsu come terapia”). Insegnante di Taiqi Quan; di-

ploma in Somatic Experience (terapia del Trauma), Certificato in Co-

re Process Psychotherapy; meditatione e pratica della consepavolez-

za secondo Thich Nhat Hanh. Consulente aziendale e politica per

l’Associazione Svizzera Shiatsu. Co-Iniziatore del progetto per creare

una professione federale e riconosciuta “terapia complementare” in

Svizzera. Representante ASS nel ISN.

Peter Itin, www.peteritin.ch, [email protected]

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Fino dall’era primordiale, l’Uomo, anche senzaconoscenze tecniche o strumenti frutto di studio saperi, ha sempre avuto naturalmente a di-sposizione un metodo di cura semplice ed effi-cace che lo ha accompagnato nella sua evolu-zione fisico-corporea e nello sviluppo della suaconsapevolezza, basato sul naturale interscam-bio tra la superficie esterna del suo corpo, lapelle, e l’ambiente circostante. Infatti, è propriosoprattutto attraverso la pelle (e comunque tuttoil sistema atto a ricevere gli stimoli esterni ed ilconseguente meccanismo di risposta dell’orga-nismo stesso) che si esplicita il rapporto fonda-mentale tra l’Uomo, in quanto essere vivente, e ilmondo circostante. Ciò ha fatto sì che in pratica,la pelle rappresentasse in sostanza non solo unlimite ben definito, cioè una frontiera, ma so-prattutto il luogo preciso dove questo dialogonaturale si instaura e dove perciò é possibilecreare una palestra per un allenamento correttoe continuo di questo interscambio, al fine di fa-vorire la prevenzione di possibili squilibri, quan-do non addirittura ripristinare un corretto equili-brio, qualora fosse stato perso.E’ per questo che le tecniche di riequilibrio amediazione corporea, e in particolare lo Shiatsu,appartengono alla natura intrinseca dell’uomo edegli esseri viventi in genere. E’ noto a tutti in-fatti che quello di toccare, accarezzare, sfregare,è in pratica un istinto primordiale dell’uomo chesi riscontra d’altra parte in tutto il mondo anima-le come stimolo fondamentale al buon funziona-mento dell’organismo. Ricerche ed esperimentiin questo senso hanno da tempo messo in luce

anche la stretta correlazione tra la stimolazionetattile del corpo e il corretto e armonioso svilup-po sia fisico che psicologico del neonato e delbambino, fatto questo già noto fin dall’antichitàai popoli asiatici in generale che tenevano ingrande considerazione il massaggio neonatale. Le tecniche a mediazione corporea rappresen-tano dunque il primo modo naturale e sponta-neo utilizzato nella cura degli squilibri psicofisicida tutti i popoli fin dalla preistoria e presentesuccessivamente in tutte le culture del mondo,nessuna esclusa, come uno dei pilastri della sa-lute stessa.La stessa condizione animico spirituale dell’uo-mo nel suo evolversi sin dalla preistoria, è statasempre molto discussa dai filosofi greci e daquelli dell’era cristiana, sia in occidente che inoriente. Un essere spirituale eterno che decidedi avere la sua personale “caduta” e si incarnain un corpo di una scimmia evoluta per fareesperienza in questo pianeta? Noi di questo nesiamo convinti. La questione investe una re-sponsabilità personale diretta tra il singolo uo-mo e l’Onnipotente. Nessuna agenzia potrà maiessere intermediaria.L’uomo celeste reincarnato in un uomo caverni-colo ha usufruito di conseguenza della possibili-tà di fare esperienza lontano dal paradiso cele-ste. Ciò lo ha messo in condizioni sin dall’iniziodella sua avventura terrestre di esplorare ilmondo relativo, lontano da Dio, davanti ad unpianeta totalmente inesplorato e mancante diogni forma di comunicazione con gli esseri dellastessa specie.

Horror vacui, horror pleni holo Shiatsu...

Città moderna Horror pleni

Grotta di Lascaux disegno preistorico

Horror vacui

Holo Shiatsu

16 SHIATSU E ... 17SHIATSU E ...

Secondo alcuni pensatori, l’uomo primitivo soffrìdi un interminabile vuoto esistenziale nel nonriuscire ad acquisire la conoscenza delle cose diquesto mondo e dei meccanismi di comunica-zione con gli altri esseri umani. Un angoscioso“horror vacui”. L’uomo quindi inizia la sua avven-tura in questo pianeta con la “costruzione” dell’-habitat della caverna, lasciando l’impronta delloro passaggio con dei disegni sulle pareti per-ché altri esseri potessero essere di ciò informatie, in questo modo, colmare l’orrore del propriovuoto esistenziale. Il filosofo Gillo Dorfles prende questa nota affer-mazione per contrapporgliene un’altra alla qualeoggi nella nostra realtà tutti noi assistiamo: la di-struzione del pianeta dal punto di vista ecologi-co, la pesantissima rete di onde elettromagneti-che che invadono la Terra per le comunicazioni,gli agglomerati di edifici in città di decine di mi-lioni di persone, le code in autostrada e l’impos-sibilità di entrare in una carrozza di metropolita-na per l’affollamento eccessivo, l’informazione adisposizione da internet. Insomma, battezzatoda Dorfles stesso, un perfetto “horror pleni”. Con tutto il rispetto dovuto per il grande filosofo,anche se il suo confronto e analisi risulta esseremolto interessante, non condividiamo i principidi fondo che stanno alla base del vuoto e delpieno esistenziale nell’umana evoluzione a cuiegli lascia intendere.Sin dalla preistoria, noi crediamo invece, che ilvuoto umano esistenziale sia dovuto alla man-canza del contatto diretto con le alte sfere del-l’emisfero celeste. Per questa carenza mai col-

mata, crediamo che a tutt’ora l’uomo sia moltoprimitivo, in quanto, piuttosto che riempire insenso lato il suo Essere, ha cercato di risolvere ilsuo problema saziandosi di un Avere semprepiù dopato ed illusorio. Invece di riaprire il canale interiore, l’uomo si èorientato nella ricerca di cose materiali e pas-sioni del tutto superficiali, non tenendo conto,tra l’altro, della brevità della vita terrena rispettoa quella eterna. Questo determina il fatto che un“horror vacui” da mancanza di presenza celestein lui, inevitabilmente innesta un meccanismoche da una parte produce un “horror vacui” diassenza di cose legate alla realtà materiale, edall’altra, mancando il giusto equilibrio, per con-trappeso, produce un “horror pleni” di relativi-smo esteriore.E’ esperienza viva e reale di chi pratica Shiatsu econosce la MTC che i pieni e i vuoti energetici,corporei e mentali, sono, in quanto tali, i produt-tori degli squilibri nell’uomo, allontanandolodalle leggi della natura e, di conseguenza, pro-ducendo in lui sintomi fastidiosi. Il M° Masunaga consigliava all’Operatore dipreoccuparsi per prima di affrontare nel rice-vente i vuoti e successivamente di disperdere ipieni. Questo lo consideriamo analogico conquanto prima è stato espresso: la causa prima-ria nell’uomo del suo vuoto esistenziale è il vuo-to di luce eterna, di conseguenza questo produ-ce nell’uomo un tale pieno di ego che lo porta,per paura di poterne essere privato, ad un ec-cessivo interesse per la sfera materiale.L’uomo da sempre, attraverso le tecniche a me-diazione corporea, anche valendosi dell’aiuto disciamani, sacerdoti o maghi, ha avuto l’occasio-ne di cercare un suo equilibrio e una sua cen-tralità esistenziale. Negli anni 2000, noi operato-ri Shiatsu non ci presentiamo come persone cherisolvono per magia i problemi delle persone.Attraverso il riequilibrio dei pieni e dei vuotienergetici dei nostri riceventi noi offriamo, inve-ce, alle persone un riequilibrio olistico ancestra-le e trascendentale. Un’occasione in cui attra-verso la trasformazione dei suoi “horror vacui” edei suoi “horror pleni” energetici, lo mette ingrado di confrontarsi responsabilmente con lasua interiorità profonda in senso psicofisico glo-bale, quella davvero “preistorica”, facendolo in-trodurre in uno status naturale di meditazione,preghiera e di rapporto sottile con il suo Sé piùprofondo e spirituale, unica fonte della sua sal-vezza eterna. Spetterà quindi a questo Uomo ri-cercatore di avvicinarsi alle leggi di natura an-che con altri tipi di esperienze e studi interiori,coinvolgendo in quella direzione ogni aspettodella sua vita quotidiana. Horror vacui? Horror pleni? Holo Shiatsu!

di Douglas Gattini

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MUSICA E SHIATSU 1Primi passi verso la “Music-Shin”di Daniele Giorcelli, immagni di Fabrizio Diem

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A me piace la musica, amoil cibo e anche il formaggio,ma cerco di usare rispetto eattenzione. E’ anche un fat-to di cultura. Un barolo nonsi tracanna d’un fiato comefosse aranciata. Va assapo-rato. E’ un vino da medita-zione. Ma qui si aprirebbel’enorme capitolo di comesi vive e di quale valore sidà al tempo nella nostra so-cietà. E prima o poi ci tor-neremo perché ovviamentelo shiatsu ha molto a che fa-re con aspetti riguardanti iltempo: richiede tempo peressere appreso, per essereapplicato e per produrre ri-sultati e quindi lo shiatsukatira il freno a mano nella vi-ta di uke ma non semprequesto fatto è apprezzato.Ora come ora è utile notarequante cose in comune ab-biano musica e formaggio.Li si vuol fare diventare deiduttili fac-totum, dei riem-pitivi. Sono dappertutto.Così come il formaggio vie-ne messo il più possibileperché nasconde il rancidodei salumi di cattiva quali-tà, lega, dà consistenza alpane che non ne ha e per-ché da gusto con poca spe-sa, anche la musica ci se-gue ovunque. Addirittura sivive in una continua musi-ca di sottofondo: palestre,supermercati, ristoranti,negozi, metropolitana, bar,parrucchieri, auto, uffici,casa, telefoni, aereo, auto, apiedi, in bicicletta... sembrache sia difficile stare senzamusica, sembra che si deb-

ba coprire un vuoto che fapaura: non si è più capacidi ascoltare se stessi e la na-tura? C’é anche la musicada meditazione!!!Quando ho fatto vedere ilfilm “Alien” a mio figlio,ero pronto a ricevere criti-che sugli effetti speciali unpo’ datati, ma confidavonella continua tensione sa-pientemente sviluppata dalregista, invece il suo com-mento è stato: “C’é tropposilenzio in questo film, e poiè troppo lento...”.Il punto è: dopo queste ri-flessioni avete ancora vo-glia di mettere la musica disottofondo per fare shiatsu?Se sì, continuate con la let-tura. Siete proprio appas-sionati... come me. Vedia-mo come farlo senza farci(fare) del male.

Una questione di intensitàNon importa quale stile dishiatsu io stia utilizzando,per me l’Intensità è il piùgrande obbiettivo. Spostarela persona da dove si trova.Convincere i suoi sistemiomeostatici a trovare un al-tro equilibrio, migliore diquello in cui si è stabilizza-to il suo corpo-mente. Finoa quando siamo vivi siamoin equilibrio. Ci sono peròequilibri migliori e peggio-ri, stabili e instabili. Quan-do il nostro è un equilibrionella sofferenza (ci si abi-tua a tutto) chi cerca di por-tare il sistema omeostaticosu un altro livello fa terapia(non importa se energeticao no). Se invece non c’é sof-ferenza ma si vogliono spe-rimentare stati di coscienza“altri” o realizzare poten-zialità di piacere e/o presta-zioni psico-fisiche più ele-vate, allora dovremo cerca-re un’eccellenza e spingereal limite tutti i sistemi. Que-sto significa operare nelcampo del benessere.

Lo shiatsu può essere un va-lido strumento per entram-bi i tipi di riequilibrio “ener-getico”, inteso come una ri-configurazione, una ritara-tura del sistema-uomo.Ottenere risultati, riuscireeffettivamente a produrredei cambiamenti anche pic-coli ma percepibili già du-rante il trattamento signifi-ca essere intensi.Noi non usiamo il bisturi eneanche le molecole. Nonsiamo come il famoso Dot-tor House che considera ilpaziente un ostacolo da evi-tare posto tra lui e la malat-tia. Noi facciamo fare delleesperienze. Possiamo inter-venire e produrre risultatianche senza una vera par-tecipazione da parte di chiriceve il trattamento ma imigliori risultati si ottengo-no solo grazie alla condivi-sione. Lo shiatsu non è farequalcosa addosso a unapersona o a qualche suo ap-parato, significa entrare inrelazione. Creiamo mo-menti di frattura con la nor-malità del sentire grossola-no, per accedere alle possi-bilità di attivazione del sen-tire sottile. La musica può essere unpotente alleato, un cataliz-zatore che facilita questeesperienze, ma ovviamentese usata nel contesto sba-gliato o senza la necessariaconsapevolezza può tra-sformarsi al contrario in di-strazione, o mille altre coseche aumentano la distanzatra uke e tori o tra uke e sestesso.Per questo, se vogliamo uti-lizzare al pieno delle sue po-tenzialità la musica (e perme questo è l’unico modo)dobbiamo sviluppare unaspecie di music-shin che siaffianchi alle classichequattro: bo, bun, mon e set-su shin (osservazione, ascol-to, interrogazione, tocco).

Prima considerazione:metterla o non metterla?La prima considerazione èquindi cercare di capire sesia il caso di mettere la mu-sica durante il trattamento.Dico subito che mano a ma-no che passano gli anni lametto sempre di meno, maquando la metto cerco diusarla veramente come unterzo braccio. Ma non è fa-cile.Una volta chiedevo allepersone se volevano dellamusica di sottofondo e chetipo di musica volesseroascoltare (e già qui il primogradino: bisogna avere mol-tissima musica per soddi-sfare tutti). Punto e basta.Dopo di che cercavo di ar-monizzare il trattamento ela musica scelta da uke (oda me se non esprimevanopreferenze). Però, a volte, sìlo ammetto, mettevo la mu-sica, ma non è che la miatecnica fosse influenzatapiù di tanto: musica da su-permercato per l’appunto.Ma quella fase non è duratamolto. Quindi ora non basta piùchiedere se vogliono la mu-sica e quale. Devo fare unamusic-shin. Cerco di capirese la persona è già desensi-bilizzata da un uso quoti-diano e superficiale dellamusica (vedi sopra) oppurese c’é qualche possibilità dinon declassare lo shiatsuad uno dei tanti momentida “arricchire con il for-maggio”.Dopo di che iniziano valu-tazioni più complesse sucome realizzare un tratta-mento dove EFFETTIVA-MENTE musica e tecnicasiano diverse espressioni diun unico intento.

Seconda considerazione:l’educazione musicale e laconsapevolezza psicofisicaLo shiatsu è linguaggio non

Dalle mie prime sperimen-tazioni degli anni ‘90 sul-l’utilizzo della musica nel-lo shiatsu agli ultimi attua-li sviluppi sono passativent’anni. E’ del 1998 ilmio primo articolo suShiatsu News della serie“Shiatsu e Musica”. In tuttiquesti anni la sperimenta-zione è continuata e mi hamesso di fronte ad alcuneevidenze che hanno inqualche modo reso ancorapiù asciutto e diretto il miomodo di fare shiatsu (siacon la musica che senza).Con questi articoli vorreieseguire delle pressioniperpendicolari sulla vostracuriosità, sulla vostra vo-glia di divertirvi e speri-mentare con lo shiatsu. Questa per me è una sfida,credo che lo shiatsu si ap-prenda per osmosi, e nonavervi di fronte in carne edossa mi rende l’impresamolto difficile. Ad ogni mo-do, in ogni articolo saràtrattato un argomento spe-cifico, a volte più filosoficoa volte più tecnico, riguar-dante l’utilizzo della musi-ca nello shiatsu.Non trattenetevi e inviate-mi liberamente commentie domande.

Scrivete a: [email protected] Namasté,Daniele Giorcelli

Sono ore che guido. Era an-cora buio quando sono sali-to in auto e adesso ho fame.Ho sempre preferito alzar-mi presto e vedere l’albapiuttosto che guidare dopoil tramonto. Una volta eraperché facevo fatica a rima-nere sveglio la sera, ma do-po anni di corsi serali chemi hanno obbligato alla cat-tiva abitudine di non rispet-tare il ciclo solare, ho impa-rato a lasciar passare il tre-no del sonno e ora se voglioposso rimanere lucido an-che durante la notte. Peròpreferisco sempre il primomattino. Il profumo del-l’aria a quell’ora sa di giovi-nezza, è come una promes-sa di vita. Sento entrarel’aria fredda, a volte umidanei polmoni e so già chegiornata sarà. E respirareprofondamente quell’aria,non perdermi quel momen-to è come avere le istruzio-ni per affrontare tutto ciòche seguirà.Mi fermo alla stazione diservizio ma prima di fare ilpieno al mio stomaco do damangiare al cavallo. Faccioil pigro, invece di usare ilself-service mi faccio fare ilpieno da un addetto dotatodi tutti gli optional: tuta eberretto d’ordinanza, fac-cia inespressiva e auricola-ri infilati nelle orecchie(ma si può sul posto di lavo-ro?!) che non gli impedisco-

no comunque di capire lamia r ichiesta. Noto chementre lui si ascolta tran-quillo la sua musica in cuf-fia, gli altoparlanti collocatisotto la tettoia stanno dif-fondendo quella della ra-dio. Evidentemente lui pre-ferisce la sua. Vedo partire un pullman diragazzi in gita e molti di lo-ro hanno l’I-pod nelle orec-chie. Mi viene da r iderepensando che se mio non-no fosse stato sbalzato dicolpo qui dal passato avreb-be pensato che questo eraun posto per audiolesi vistoche tutti portano “l’appa-recchio acustico”. Entro in autogrill e la pri-ma cosa che mi colpisce èla musica troppo alta. Deci-do di passare prima in ba-gno, dove ci sono... altri al-toparlanti e altra musica.Mi sento un po’ frastorna-to, ma forse è solo un caloglicemico; ora torno dentroe mi faccio un bel panino alprosciutto, un caldo caffèin tazza grande e riparto dislancio. Ma il bel paninoche avevo immaginato esi-ste solo nella mia fantasia.Dalla vetrina dell’autogrillfanno capolino schiere disandwich che per quantopossessori di nomi allegri efantasiosi sembrano diafa-ni ed affannati reduci diguerra con la lingua di fuo-ri. Da tutti spunta infatti un

lembo bianco o giallastro,chiara indicazione dellapresenza del formaggio.So già come andrà a finirema non so perché questavolta non sto al gioco e conla gentilezza di un cobra mirivolgo al barista.Buongiorno, vorrei unpanino al prosciutto.Vuole un “primavera”?No, quello ha anche lalattuga e la scamorza...Allora può prendere un“campagnolo”.No, quello ha anchecaprino e rucola...Vedo che si sta spazienten-do e mentendo spudorata-mente provo la tattica dellacompassione.Mi scusi, ma non c’è unpanino senza formaggio?Sa, sono allergico...Ha funzionato, ha cambia-to registro e si è messo ef-fettivamente a cercarequalcosa senza formaggioma (e io me la sto ridendosotto i baffi) ovviamentenon troverà nulla. Anchelui è sorpreso, non ci hamai fatto caso. In questomomento sono il suo bodhi-sattva, sta per illuminarsi:si è reso conto che nel ban-cone tutto, TUTTO è conformaggio. Sono felice, lamia missione per oggi ècompiuta: un illuminato algiorno.Però ho ancora fame...

Idea grafica di DavideStaunovo Polacco

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re coincidenti con quellefornite dalla musicoterapia.Il contesto dell’ascolto èmolto differente. La musicadurante lo shiatsu va fattariverberare grazie alle manidello shiatsuka. La personadeve sentire la musica “ad-dosso” e partecipare in mo-di più o meno sottili.E’ su questa ricerca di coe-renza, connessione, armo-nizzazione, che sono impe-gnato da tanti anni ed è suquesto che scriverò nelleprossime puntate.

Quinta e ultima considera-zione: si dà per scontatoche tori abbia buona tecni-ca e buona intelligenzamusicale e possa ascoltarequello che serve per ukeMeditate sul fatto che la ta-bella riportata sopra valeper tori così come per uke!Ricordo che la musica è unattore principale e attivodel trattamento, è una terzamano con cui sto eseguen-do delle pressioni, e vistoche la pressione della musi-ca la ricevo anch’io comeshiatsuka, non la possomettere sempre, tutto ilgiorno, tutti i trattamentiperché (oltre a quanto giàaffermato) altrimenti a finegiornata sono stordito. Edevo essere in grado di uti-lizzare qualsiasi genere. Ameno che metta solo la mu-sica che piace a me (o chemi bilancia in quel momen-to) e non mi interessi delleVERE esigenze di uke.

Le cattive notizieLo shiatsu a questi livellinon è democratico. Non èun gesto naturale. E’ fruttodi una certa predisposizio-ne, di una certa sensibilitàche non si può creare dalnulla. E il solo talento nonbasta. Si deve studiare epraticare per anni prima dipoter padroneggiare la tec-

nica e avere tutti gli stru-menti tecnici e teorici ne-cessari. E neanche i nostriclienti sono tutti adatti a co-gliere a pieno le possibilitàdell’immersione in questeesperienze. Alcuni sono daeducare, possono crescereo possono addirittura aiu-tarci e farci crescere, manon tutti potranno viverequesti momenti.

Le buone notizieTutte le volte che sono allapartenza di una maratonanon mi dico che correreper 42 chilometri è un’im-presa impossibile, che ètroppo per me. Parto con laconsapevolezza di incon-trare il mio limite. Non saràil tempo impiegato a per-correrla a dirmi che è statauna buona gara, ma comemi sarò comportato duran-te la corsa. Se sarò riuscitoa godermi il percorso e tut-te le meravigliose sensazio-ni del correre. Se avrò tro-vato dentro di me le risorseper superare le difficoltà.Se avrò sofferto con digni-tà. E allora il traguardo saràmolto dolce e pregno di si-gnificati e soddisfazione. Di fronte alle difficoltà dellungo viaggio per diventareottimi shiatsuka non dob-biamo scoraggiarci. Cerca-re l’eccellenza di un tratta-mento fatto con la musica èun bel modo per scoprire efronteggiare (e magari su-perare) i propri limiti. Co-stringe a migliorare la sen-sibilità e soprattutto la tec-nica. E sono molte le soddi-sfazioni intermedie in que-sto percorso. Garantito. Ma sullo splendore e la gio-ia di un trattamento riusci-to, di una meravigliosaesperienza condivisa conuke non posso dire nulla.Posso solo augurarvi di vi-verle.

verbale ed in quanto taledeve adattarsi alla persona.Se una persona parla soloin dialetto, non si può par-lare in italiano colto. Separlo con un bambino, perfarmi capire, non possousare termini tecnici e me-tafore per adulti. Se faccioshiatsu ad una persona conuna consapevolezza psico-fisica simile a quella di unaBarbie, è inutile, anzi con-troproducente, esibirmi intecniche acrobatiche eascolti minimalisti. Nel pri-mo caso sarò fermato da ar-ti rigidi e controllati, nel se-condo la persona dopo unpo’ mi chiederà se sonostanco o quando incomin-cia il massaggio (ovviamen-te tutte esperienze che hovissuto...).Si deve adattare lo shiatsu al-la persona, la complessitàdelle manovre deve essereproporzionale alla capacitàdi essere comprese e utilizza-te dal corpo-mente di uke co-me esperienze importanti.Ebbene, se si vuole utilizza-re la musica nello shiatsu,una minima base di consa-pevolezza corporea non ba-sta! Dobbiamo aggiungereun certo orecchio, una de-cente capacità di distingue-re ed apprezzare vari gene-ri musicali. Se sono ascolta-tori monotematici, se piacesolo un genere musicale, se

non “sentono” il ritmo, opeggio, se vi accorgete chenon sono attirati o coinvoltidalla musica, lasciate per-dere. Perderete il vostro edil loro tempo. Cadrete nellacasistica dei trattamenti“subiti” e non in quella deiricevuti.

Terza considerazione: quale musica?Qui si aprono molte possi-bilità. Una volta passato ilRubicone della scelta dimettere la musica le dire-zioni possibili sono molte edipendono dall’obbiettivodel trattamento. Di sicuro si dovrà usciredalla dicotomia tonificazio-ne/sedazione e chi è abi-tuato ad utilizzare i meri-diani come orientamentonon pensi a facili associa-zioni del tipo genere musi-cale/meridiano! Per sem-plificare, diciamo che qual-siasi genere può potenzial-mente essere utilizzato,non solo la solita musica“rilassante”. Preparatevi ausare rock, disco, hardco-re, metal, underground,afro, blues, jazz, melodica,sinfonica. Tutto. E a volumemedio alto. Usare il volumebasso significa ricadere nelsottofondo che come primacosa non deve disturbaretroppo e dove quindi tuttodiventa uguale. Usare la

musica richiede coraggio.Non è infrequente l’erroreche rovina il trattamento.Dobbiamo essere piena-mente consapevoli chequando usiamo la musicastiamo rischiando tutto conla speranza di raggiungerel’esperienza di picco. Que-sto è un ulteriore motivoper utilizzare la musica conparsimonia. Non si può vi-vere sulla cima dell’Eve-rest. Ogni tanto si può sali-re fin lassù, se il clima e lanostra forza ce lo permetto-no, ma non possiamo co-struirci la casa.

Quarta considerazione: il trattamento deve esserecoerente con la musicaUno degli aspetti più affa-scinanti del tango argenti-no è che quando si entra inuna milonga e si osservanole coppie danzare, non cen’é una che faccia le stessecose di un’altra. Creatività,interpretazione. Eleganza,passione. Ma, specie in Ita-lia a detta dei miei maestriargentini, capita spesso divedere coppie che eseguo-no moltissime figure, an-che notevoli, ma completa-mente sconnesse dalla mu-sica, arrivando a produrreun effetto ridicolo o penosoa seconda dei gusti.Lo stesso vale per lo shiatsufatto con la musica.

Connettere, armonizzare lasingola manovra con la mu-sica. Questo è il cuore di tutto ilsistema, questa è la difficol-tà suprema. Si devono “accordare” leistanze energetiche di uke,con le azioni eseguite dallemani di tori che devonoesprimere fisicamente leispirazioni della musica.Incominciamo ad intrave-dere un nuovo panoramafatto di trattamenti che nonpossono essere protocollatio programmati a priori, chenon possono basarsi sui ka-ta, ma su punti chiave gene-rali e strategie aperte, e so-prattutto su una completapadronanza della tecnicaper non essere obbligati ascegliere la comoda via difuga del trattamento “libe-ro” o meglio anarchico. Dobbiamo incominciare afarci delle domande sul no-stro stile, se ci permette diusare la musica e quale. E’qui che incominciamo amodificare o meglio inte-grare le classiche strategiedei modelli di shiatsu conle possibilità offerte dallamusica. E attenzione a non fare mu-sicoterapia. Il mio approc-cio è tutto tranne che musi-coterapico. Le mie correla-zioni tra musica ed effettiprocurati non possono esse-

MUSICA NO MUSICA SI

Sente musica passivamente gran parte del giorno Ascolta la musica con attenzioneVive in ambienti rumorosi Vive in ambienti tranquilli

E’ molto stanco Non è debilitatoHa poca intelligenza musicale Apprezza molti generi musicali

Ha scarsa consapevolezza corporea Sa dare indicazioni precise rispetto alle sue percezioni fisicheE’ emotivamente instabile Anche se soffre psicologicamente per qualche situazione

attuale o passata non muta repentinamente umoreHa problemi di udito Sente bene da entrambe le orecchie

E’ ai primi trattamenti shiatsu Conosce già lo shiatsuParla durante il trattamento Sa rimanere nelle sensazioni durante il trattamento

Si addormenta facilmente durante il trattamento Sa rilassarsi senza dormire

20 SHIATSU E MUSICA 21SHIATSU E MUSICA

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22 SHIATSU E VOLONTARIATO

Mi chiamo Vittorina, sono un opera-tore Shiatsu, dal 2007 con un gruppodi altri colleghi, presso la “Città dellaSperanza” Clinica Oncomatologicadi Padova, svolgo attività di volonta-riato.A causa di precedenti esperienze evissuti personali, la mia decisione diprestare volontariato presso il repar-to di pediatria è stata molto sofferta.Solo dopo un attento e scrupolosoesame interiore sono riuscita a matu-rare la scelta di intraprendere que-sto cammino. Ora, dopo circa due an-ni posso affermare che questo per-corso mi ha arricchito al di sopra diogni mia aspettativa .Il contatto, losguardo la dolcezza di questi bimbi,sono una fonte di emozioni indescri-vibili, la certezza è che comunque ildono che ricevo è più prezioso diquello che offro.Riporto solo qualche testimonianzache mi ha colpito particolarmente.Spero di riuscire a trasmettervi i sen-timenti che provo ogni volta che ope-ro su di loro un trattamento shiatsu.

SARA: è una bimba di circa 5 anni, ilviso rosso e tirato dal dolore. Lamamma mi chiede di trattarla, inol-tre due specializzande mi chiedonodi assistere alla seduta. Acconsento eaccetto. Inizio trattando il pancino,teso e dolente. Sara quasi subito siaddormenta, il suo volto si rilassa,l’espressione di dolore e rossore si at-tenua fino a scomparire.Le specializzande con stupore, michiedono, se succede sempre che loshiatsu dia questi immediati benefici.

GIOVANNI: ha due anni, quando mivede mette da parte i giochi perchévuole il trattamento, la mamma ma-nifesta delle perplessità non è con-vinta, ha paura.Per non deludere il bimbo, le propon-go il solo trattamento ai piedini, allemani ed al viso, acconsente. Chiedoa Giovanni di chiudere gli occhi per

aiutarlo a rilassarsi ma ne tiene unosocchiuso, curioso vivace come a di-re io sono sempre attento, Vittorinati controllo sai .Alla fine nel nostro incontro, il bim-bo si alza dal suo lettino mi abbracciae con un bacio mi ringrazia.Una gratifica non indifferente vi as-sicuro.

PAOLO: ha dieci anni, dal corridoiopurtroppo lo si sente piangere e urla-re. entro nella sua stanza, gli infer-mieri gli stanno somministrando de-gli antidolorifici ma a causa della suatensione nervosa la terapia non haeffetto. A quel punto mi viene richie-sto il trattamento. Mi coglie il panico,cosa posso fare? In una situazionecosì bisogna agire con precisione edelicatezza. Paolo ha dolori in ogniparte del corpo la schiena è la zonapiù colpita ed è proprio quello il pun-to che Paolo mi porge e dal quale ini-zio il trattamento. Le mie mani ascol-tano e seguono i percorsi che mi ven-gono suggeriti dai movimenti dal cor-po del suo corpo che piano, pianoinizia a calmarsi. Gli chiedo di colla-borare proponendo degli esercizi direspirazione, cosi facendo si rilassacompletamente. Esco dalla stanzaquando lui è quasi addormentato. Loritrovo più tardi nel corridoio mentremi cerca per ringraziarmi.Sono riuscita ad infondergli la tran-quillità necessaria che ha permessoai farmaci di agire.

LICIA: adolescente di quindici anni,è assolutamente riluttante al tratta-mento! Solo dopo averle parlato siconvince e mi riferisce che non vole-va perché si vergognava di confessar-mi la nausea e la dolorosa ferita.Alla fine del trattamento completoriesco a farle passare la nausea tantoche ritrova l’appetito ed ha voglia dimangiare dopo alcuni giorni di digiu-no pressoché completo. Nel ringra-ziarmi, ci tiene a dirmi “non immagi-

navo che un trattamento shiatsuavesse un tale potere rilassante”, michiede di ritornare quanto prima.Io non so, saranno il luogo e questiparticolare situazioni, ma ogni voltache affronto queste esperienze lega-te strettamente allo shiatsu l’emozio-ne che mi invade è fortissima.Per noi volontari l’investiamo è note-vole e sforzo energetico è grande,che ci viene comunque reso attraver-so un arricchimento ed una crescitainteriore che non hanno paragoniIn queste situazioni viviamo vera-mente lo shiatsu come un contatto diprofonda relazione e fusione con chiriceve il trattamento.Forse lo shiatsu è solo una goccia nelmare delle esigenze di questi bimbi eragazzi, ma senza questa goccia que-sto mare non sarebbe lo stesso.

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SOCIO ORDINARIO (chi ha terminato la formazione minima triennale con almeno 600 ore di formazione, esercita la professionee può accedere all’esame per l’ammissione al RIOS). È necessario allegare fotocopia dell’attestato della scuola.Quota associativa euro 137,00 (comprensiva di: iscrizione FIS 92 euro, assicurazione UNIPOL danni a terzi 15 euro e coperturalegale 30 euro). Sconto di 5 euro: Quota associativa euro 132,00 per iscrizioni con estremi del versamento via e-mail, e con as-senso a che tutte le comunicazioni dalla Fis pervengano esclusivamente via e-mail.

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ISCRITTI ALL’ELENCO STUDENTI e PRATICANTI – Categoria PRATICANTI (per i soci che per loro volontà non intendo-no esercitare la professione). Quota associativa euro 70,00 esclusa assicurazione.Per questa categoria di iscritti è possibile sottoscrivere l’’assicurazione alla Polizza assicurativa di Responsabilità civile Unipol checopre danni a terzi fino a euro 1.000.000,00 con la quota aggiuntiva di euro 15,00.

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22° CONVEGNO NAZIONALE F.I.S.Grado 16, 17 e 18 aprile 2010Palazzo dei Congressi – Viale Italia 2, Grado (GO)tel. 0039 043182741 www.aliseieventi.it

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Sabato pomeriggio, ore 14.30.Eccomi qui, davanti all’ingresso delreparto di pediatria: chiudo gli occhiun secondo; un veloce espiro, un pro-fondo inspiro espandendo hara… evia, varco la soglia!Non vedo Vittorina, la mia collegaabituale nei trattamenti al reparto diOncoematologia. Immagino sia al-l’interno ed abbia già indossato il ca-miciotto arancione che ci contraddi-stingue come volontari shiatsu, i suoizoccoli arancione e la mascherina...Indosso il mio camiciotto arancione,i miei zoccoli verdi (ebbene sì, dellamia misura c’erano solo verdi!), lamascherina, mi lavo le mani…“Ciao Vittorina, stai chiedendo alleinfermiere quali bambini non posso-no ricevere shiatsu?”.Vittorina è seduta su uno sgabellonella sala infermiere. Penso ‘è insoli-to… non ci siamo mai SEDUTI inquella sala…’ ma subito capisco che èstata fermata da tre infermiere con lequali sta colloquiando sull’argomen-to shiatsu. “Ciao Paolo, ho i nominativi di alcu-ni bambini” mi risponde Vittorina edaggiunge “Le infermiere mi stavanodicendo che sarebbe importante an-che per loro poter ricevere shiatsu emi chiedevano se, come volontari,potevamo essere disponibili…” “BeneVittorina, ne parleremo con la nostraresponsabile: magari potrebbero es-sere le stesse infermiere ad avanzarela richiesta alla nostra coordinatrice;ecco il numero di telefono…” Sto ter-minando la r isposta a Vittorinaquando sopraggiunge un’infermieraaccompagnata da una signora distin-ta. “Guardate chi vi ho portato!”esclama l’infermiera. ‘Chi sarà que-sta signora?’ penso ‘forse la mammadi qualche bambino…’ Non do moltaimportanza al nuovo arrivo in quan-to sono già orientato ad iniziare i trat-tamenti e recarmi dai bambini: vo-glio iniziare!“Bene, bene, allora raccontatemi di

questo shiatsu…” esordisce la nuovaarrivata sedendosi su uno sgabello.“Beh, forse più che parlarne sarebbeda provarlo lo shiatsu!” esclama unadelle infermiere; e Vittorina prose-gue “Se vuole ricevere un breve trat-tamento noi siamo qui!”.“Perché no, eccomi!” risponde pron-ta la signora.E Vittorina: “Paolo, ci pensi tu?”. Non mi aspettavo questa conclusio-ne ma il mio stupore dura una frazio-ne di secondo e rispondo con vocepiena: “Certo, mi lavo le mani e co-minciamo!”, mi giro verso il lavandi-no, mi insapono, risciacquo e asciu-go le mani e mi avvicino alla signora(N.B. il “lavarsi le mani” è stato l’ar-gomento principale di un incontro diformazione per volontari curato dal-la caposala del reparto!).“Come mi devo mettere?” mi chiede,“Stia pure comoda sullo sgabello…potrebbe gentilmente togliersi l’oro-logio?”, vedo che indossa gli occhia-li… “E magari anche gli occhiali”.Io rimango dietro a lei, avvicino lemie mani alle sue spalle e … contatto.Vittorina, che si trova seduta di fron-te alla signora, dall’altra parte del let-tino, suggerisce a voce bassa: “Chiu-da pure gli occhi…”; io proseguo neltrattamento sulle spalle col pollice,col gomito…Poi Vittorina mi dice a mezza voce:“Paolo, siamo nelle tue mani…”. So-no concentrato nella pressione e qua-si non comprendo quella frase.Vittorina si alza e mi dice a bassa vo-ce: “Mi reco dai bambini…” e si allon-tana.Io, inclinando la testa della riceventepasso dalla sua fronte alla testa e poialla schiena e parte laterale di troncoe gambe. Poi posizionandomi di fron-te tiro, stirandole, le braccia e poi letratto, finendo con le pressioni sulpalmo delle mani e alle dita. Mi spo-sto poi dietro la schiena, le mie manisulle sue spalle per il contatto finale.Sciolto il contatto mi allontano di un

paio di passi. “Ecco fatto!” pronuncioa voce chiara con tono soffice “Comeva?” (Solitamente non pongo questadomanda: preferisco lasciare il rice-vente nella sensazione, senza che diaun giudizio…).La signora apre gli occhi. “Bene!” è larisposta “A questo punto mi sentoquasi in colpa per averla sottratta aimiei piccoli pazienti” accompagnan-do le ultime parole col movimentodel braccio destro, allungandomi lasua mano per una stretta di ringra-ziamento.Ricevuta la stretta di mano io salu-to, esco dalla sala infermiere nelcorridoio prospiciente le stanze didegenza.“Come ho fatto a non accorgermi chela signora era una dottoressa?” pen-so… certo, non aveva il camice né al-tro che potesse farmelo intuire….Getto lo sguardo alla porta dell’am-bulatorio del medico responsabiledel reparto. Sulla targa mobile postaa f ianco della porta stessa leggo“Prof.ssa ….”.Tutto ad un tratto mi spiego l’atteg-giamento di rispetto delle infermie-re, il fatto che queste ultime avesseroinvitato la Professoressa a parlarecon noi volontari per “promuovere” itrattamenti shiatsu anche per il per-sonale infermieristico, la frase “Pao-lo siamo nelle tue mani…” arrivatada Vittorina appena iniziato il tratta-mento….“Siete arrivati!” Una voce femminilemi fa girare: è della mamma di unpiccolo degente. “Mario era ansiosodi vedervi, voleva ricevere il tratta-mento shiatsu. Ora è nella stanza deigiochi. Vado a chiamarlo!” e si allon-tana a passo celere.Dopo una manciata di secondi com-pare Mario, trainando il suo ‘trespoli-no’ (la piantana con ruote) con l’ap-parecchio al quale è collegato da uncatetere. Mi guarda, mi sorride, lo se-guo verso la sua stanza ed inizio ilmio turno di volontariato shiatsu, fe-lice di aver appena superato una“prova” inaspettata ed importante!

272727SHIATSU E VOLONTARIATO 27

IL trattamentodi Paolo Simioni

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29KOAN

si al sole. Così quando nonsi lavora viene voglia di la-vorare, quando si sta lavo-rando si vorrebbe stare incasa a riposare. Nella poe-sia è detto chiaramente condue grandi maestri, il Cri-sto: “Se berrete la mia ac-qua non avrete più sete”, eil Buddha: “Se realizzi latua buddità, uscirai dal do-lore”. Ma è possibile? Lapoesia evidenzia l’esagera-zione delle loro affermazio-ni: “La raccontano giusta imaestri, ma il mondo conuna sola stagione ancoranon è nato”. Sembra che aBogotà faccia sempre venti-cinque/trenta gradi, una so-la stagione che sembra diessere sempre in primave-ra, però succede che si am-mazzino in mezzo alla stra-da. Ma se si sta attenti,l’unica stagione in cui tuttova bene è prima di nascere.E nel momento in cui sicomprende qualcuno po-trebbe dire: “Allora convie-ne morire”. Morire, ma co-me? Forse suicidarsi, pen-sando di tornare a casa co-sì? No! Nella nostra scuolanon si ha timore di parlaredi morte, non suscita ap-prensione e sentimentioscuri. La morte di cui siparla nella scuola zen èquella in cui si muore a sestessi. Se si riesce ad esserecome il bambino, e quandosi è su si ha voglia di staregiù, e quando si sta giù si havoglia di andare su, va be-ne! Ci sarà un momento incui si capirà che si può go-dere l’andare su, così comesi può godere lo starsenegiù, senza porsi alcuna pre-

occupazione. Significa for-se essere stupido? No, ènormale! Bisognerebbe la-sciarsi prendere solamentedal fare, e così scalandouna montagna non guarda-re i prati sottostanti col de-siderio di starsene sdraiatial sole. è naturale che ven-ga questo desiderio, ma sesi è immedesimati nelloscalare non si pensa a co-me sarebbe bello stare neiprati. E stando sui prati sigodranno i prati senzaguardare le montagne pen-sando che si vorrebbe esse-re su qualche cima. Sui pra-ti si godono i prati e in pare-te si gode la parete; al lavo-ro si prova a vivere il lavoroe riposando si godrà il ripo-so. Non c’è altro modo persuperare la contraddizioneche è tutta l’esistenza. Co-me recita la poesia, non esi-ste il mondo con una solastagione, in Colombia, for-se alle Hawaii. Ma lascian-do stare le stagioni meteo-rologiche, quanto sicura-mente non esiste è la giovi-nezza infinita, la sicurezzadi poter godere sempre, dipoter stare sempre bene. Ecosì la ricerca di cambia-mento, andando da unaparte all’altra per trovare lapropria posizione. Ciò cherende diverso il malato dischizofrenia dalla personaequilibrata è la capacità diadattarsi alle situazioni:scalando una parete ci siimmedesima nella parete;su una barca si diventa unocol mare. E così, se si deci-de una qualunque situazio-ne, non si dovrebbe deside-rare di stare da un’altra par-

te. Per non vivere in modofrustrante, incapaci di go-dersi il momento che si stavivendo.

JUNKEIUltimamente, per la leggedella giungla, è stato invasomilitarmente l’Iraq perchèritenuto dagli invasori unostato canaglia. Sul giornale,col titolo di virus canaglia,si metteva in evidenza untipo di terrorismo più sub-dolo, ovvero l’insicurezzache impedisce agli esseriumani di vivere tranquilli.Ovviamente tutti auspi-chiamo che i virus, che at-taccano sempre più nume-rosi e in modi diversi la no-stra salute, siano ricono-sciuti e disattivati. E così iterroristi. Ma l’esperienza,non solo degli scienziati,insegna che essi si ripro-durranno in varianti sem-pre più agguerrite, pure sesempre più resistenti saran-no le nostre difese. Come lecasseforti delle banche e iportavalori. E così, in uncrescendo continuo, igno-rando quanto il Buddha haaffermato, si è tutti obbliga-ti a consumare le proprieenergie alla ricerca di unasicurezza impossibile. L’in-sicurezza non l’ha inventa-ta il Buddha, egli ha enun-ciato però le Quattro NobiliVerità in cui la prima reci-ta: “Esiste il dolore”. Solochi fosse in grado di estir-pare il dolore sarebbe com-pletamente sicuro. Ma vin-cere il dolore per mezzo de-gli antibiotici è impossibile,come si è potuto constatarecontro i virus, o con le armi

invadendo i cosiddetti staticanaglia. è impossibile nonsolo secondo l’insegnamen-to del Budda ma anche per-chè se tutte le persone, perevitare i contagi, rimanes-sero ognuna nel propriopaesello, il mondo così co-m’è organizzato crollereb-be: niente più voli aerei,niente più merci che viag-giano da un continente al-l’altro. Si tornerebbe all’etàdella pietra, ognuno nellapropria caverna, attento anon contaminarsi con latosse o con lo starnuto del-l’altro, con l’Aids dell’altro,con il colore dell’altro, conla religione dell’altro. Cer-to, è un sogno un’umanitàche da un momento all’al-tro diventa buddista. Masarebbe sufficiente farepropria l’affermazione delBuddha che il mondo, cosìcom’è, è dolore, per nonesagerare nel cercare la si-curezza, poichè più aumen-tano le misure di sicurezzae tanti più saranno coloroche cercheranno d’infran-gerle, siano virus, terroristio banditi. è evidente che siacosì, e forse non c’è altro dafare. Ma chi comprende leparole del Buddha, pur fa-cendo attenzione a tutte lesicurezze, dovrebbe cam-minare nel mondo conequilibrio, nel mangiare,nel vestirsi e nel curarsi.Trovando la via di mezzosenza eccedere e nemmenoesaurirsi alla ricerca di unasicurezza impossibile. Epoi, tranquillamente, la-sciare che vada come deveandare.

KOAN28

C’è il koan e c’è la voceesterna che s’intromette,spesso per indicare l’insen-satezza degli sforzi umani.Il koan è un esempio dellescelte che si presentano inogni momento del lo stareal mondo, invece l’intro-missione prova a portarealla luce l’insensatezza ditante azioni, così come for-se di tutta l’esistenza. Intan-to il mondo continua a svol-gersi davanti agli occhi dichi continua a esistere, chedeve decidere come sce-

gliere. Salvo accorgersi, nelmomento in cui s’è presauna decisione, che si vor-rebbe tornare indietro. For-se si potrebbe attraversarel’esistenza in maniera libe-ra e distaccata se si fossecapaci di vedere l’insensa-tezza di qualunque decisio-ne. Il koan affronta la schi-zofrenia dell’essere umano,e l’episodio, che riguarda ilbambino che vuole scalare,è molto semplice. è natura-le che un bambino imiti ilpadre: se scala vuole prova-

re a scalare; se va in barcavuole andare in barca; se vaa cavallo vuole cavalcare. èperò ovvio che stando a ca-vallo o in bicicletta potreb-be avere paura e vogliascendere. E così stando inmezzo al mare chieda di ri-tornare a riva. Così, il bam-bino che vuole scalare unaparete più lunga delle soli-te, appena arrivato un po’in alto chiede di scendere.Ogni bambino ha una chia-rezza interiore che si perdecon gli anni. La chiarezza

che gli fa chiedere: “Com’èche quando sto giù voglioandare su, e quando sto suvoglio andare giù?”. Nel li-bro La partita a carte Tho-mas Bernhard dice: “Pertanto tempo è successo chevolevo andare in mezzo al-la gente e quando stavo inmezzo alla gente volevo ri-manere da solo, e quandoero da solo volevo andarein mezzo alla gente, perdieci anni sono andatoavanti così”. Infatti Ber-nhard su questa contraddi-zione ha scritto tutti i pro-pri libri. Il koan è moltosemplice, come tutti i koan,e richiede solo che si pren-da coscienza della contrad-dizione intrinseca in ogninostra azione. Adesso si av-vicina l’estate e quando fa-rá caldo si penserà all’in-verno e al piacere di staredavanti al fuoco. Poi, torna-to l’inverno e il freddo, sidesidererà la libertà di an-dare in giro per casa in mu-tande e il piacere di sdraiar-

Koan, Bukkosan rokuLA PRIMAVERA NELLA “TRADIZIONE”, caso n° 4

A cura di Fabrizio Bonanomi

Per i praticanti di arti e discipline estremo orientali è tappa d’obbligo fare esperienza di “vuoto”, su cui il Maestroesorta il discepolo in ogni dove. Il tempo dedicato e le metodiche adottate per questa “ricerca-viaggio interiore” èassolutamente personale e discrezionale per ciascuno. Tuttavia nella Tradizione esistono diverse proposte di metodo,per poter seguire un “percorso” senza il quale ci si potrebbe “perdere”. Una di queste si chiama Zen e in alcune scuolesi adotta la pratica dei “Koan”. Koan letteralmente significa “caso pubblico”, sono domande paradossali che ilMaestro dà al discepolo, hanno lo scopo di renderlo capace di vivere l’arte della vita, nella tensione ultima allacomprensione delle cose, un sentiero verso l’illuminazione. Diviene inevitabilmente una sorta di legame fra maestro ediscepolo. Per portare qualche esempio, i koan “kensho”, più conosciuti nella tra¬dizione, sono fondamentalmentetre: il più antico è "Il (tuo) vero volto prima che nascessero i (tuoi) genitori" di Hui-Neng; poi il "MU" (il suono del vuoto)di Joshu, e terzo il "(battendo le mani si ha un suono, qual è il) Suono di una mano sola" di Hakuin.Qualche anno fa un maestro contemporaneo, italiano, Engaku Taino, affondando le radici nella Tradizione haelaborato una interessante nuova rassegna di Koan che, con il consenso del Maestro, siamo onorati di proporre comerubrica periodica su queste pagine, usando gli stessi suoi scritti. Buona riflessione

BUKKOSAN ROKU 30 APRILE 2003 CASO N° 4IL BAMBINO INDECISO

UNO SCALATORE SI ACCINGE A SALIRE UN’ALTA PARETE STRAPIOMBANTE (C’È AL MONDO GENTE CHE MUORE DI FARNE E DI SETE E QUESTI CONSUMANOL’ENERGIA COSÌ). IL FIGLIO DI DIECI ANNI GLI CHIEDE DI SCALARE ANCHE LUI (GIÀ GLI HANNO ATTACCATO IL MORBO) MA ARRIVATO IN CIMA ALLA PRIMATIRATA INVECE DI PROSEGUIRE SI FA SCENDERE SUBITO (FORSE SI PUÒANCORA SALVARE). APPENA IN BASSO DICE ALLA MADRE (CHI HA MAMMA NON PIANGE): “NON SO COM’É, MA QUANDO STO GIÙ VOGLIO ANDARE SU E QUANDO STO SU VOGLIO STARE GIÙ” (IL PICCOLO BUDDA HA SCOPERTO LA QUINTA NOBILE VERITÀ).

SE BEVI LA MIA ACQUA NON AVRAI PIÙ SETE;SE REALIZZI LA TUA BUDDITÀ USCIRAI DAL DOLORE. LA RACCONTANO GIUSTA Í MAESTRI, MA IL MONDO CON UNA SOLA STAGIONE ANCORA NON É NATO.

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31KOANKOAN30

MONDOA volte capita di vedere chein fondo la cosa giusta dafare è conquistare unagrande adattabilità, peròanche la voglia di fare pre-visioni è quasi spontanea.Ora, fuori di questo zendo,c’è tutto un mondo dove sifanno previsioni continuetanto che sembrerebbe es-sere fuori del tempo nonadeguarsi, anzi a volte si ècostretti a adeguarsi. Èsempre giusto adattarsiqualunque cosa succeda,oppure c’è la possibilità ditentare una previsione?

Procedendo nella com-prensione dei koan capire-te che le parole sempre emai, non esistono. Nella vi-ta non ci sono mai, e lo dicoio adesso, contraddicendo-mi immediatamente, dellesituazioni nelle quali sidebba fare sempre in unamaniera e mai in un’altramaniera. In alcune occasio-ni, come oggi quando sia-mo andati ad arrampicarein un posto che strapiombatanto, chi arriva in cima, seha sfilato la corda da tutti imoschettoni, scende appe-so solo alla catena. Chi staa terra a manovrare la cor-da, deve stare sempre at-tento, non può dire: “Oggimi distraggo un po’, lasciola corda” perchè il compa-gno precipiterebbe a terra.Però, quando osserviamo lesituazioni in cui ci mettia-mo, o si mettono gli altri, sipuò dire: “Quello con il ca-poufficio ha agito in quelmodo, ma io non avrei fattocosì; quell’altro con la mo-

glie, o con il marito, si sonoseparati o si sono ricon-giunti, ma io avrei fatto di-versamente; uno s’è com-prato quella macchina maper me era meglio comprar-ne un’altra”. In queste si-tuazioni è r ichiesto unadattamento, perchè è giu-sto che ognuno faccia comegli pare. Per esempio, tuttele mattine appena alzato ioscaldo un bicchiere d’ac-qua al microonde, lo versonel catino e mi faccio labarba. Finita la barba pren-do un altro catino, lo riem-pio d’acqua fredda, c’im-mergo lo straccio ruvido emi lavo strofinandomi. Del-le mattine ho così freddoche trovo delle scuse pernon farlo. Però non mi pen-to di questa specie di miadebolezza, come da ragaz-zini quando non s’andava amessa la domenica. Ci vuo-le la capacità di prendere lecose come vengono: “Nondovrei bere vino, ma stase-ra mi va di berlo e me lo be-vo”. Quello che si deve svi-luppare è, come ho dettoprima, l’equilibrio, e maga-ri esagerare qualche volta,essendo presente a se stes-so: “Sì, questa volta mi va difarlo, o non mi va di farlo”,ma senza stare lì a darsi unvoto: “Hai visto quanto so-no stato bravo? Mi sono al-zato tutte le mattine allecinque e ho fatto medita-zione fino alle sei, bravo! “.Non è così. Se decido di al-zarmi alle cinque e facciozazen fino alle sei, è perchèmi va di farlo, non per scri-verlo sul diario. Se non miva non lo faccio. è impor-

tante capire bene qual è lalibertà. è sapere che qua-lunque cosa si faccia e co-munque la si faccia, noncambia il mondo, e, sottocerti aspetti, nemmeno lapropria vita. Se si entra nel-l’esistenza con l’idea dicambiare il mondo e la pro-pria vita, si dovranno sop-portare grandi sconfitte egrandi frustrazioni. Noi in-vece ci poniamo uno scopoeccezionale come l’illumi-nazione, che è il massimoche si possa fare. E nella vi-ta di tutti i giorni, nel relati-vo, si prova a vivere serena-mente, tranquillamente inarmonia con tutti gli esseri,comprese le piante e glianimali. Lo recitiamo tuttele sere: accettazione e soli-darietà, sincerità e ugua-glianza, parità fra i sessi elibertà, benevolenza e ri-spetto di ogni esistenza. èsemplice, non c’è altro dafare. Poi, avendo nel cuorequeste semplici regole, es-sere coerenti e adattarsi al-le situazioni. Evitare in-somma di vivere l’esistenzacon la frustrazione del gio-catore di tennis che se lapalla non passa la rete si ar-rabbia. Nel tennis può an-dare, ma la vita è la vita.

Maestro, com’è che nellastoria dell’uomo il male èstato sempre in maggioran-za e quelli che cercano il be-ne, i buoni, sempre in mino-ranza? C’è una ragione nelfatto che vinca sempre ilmale, e i buoni siano sem-pre sotto i prepotenti?Sui giornali c’è la bella noti-zia di un politico potente

condannato in primo gradoa undici anni di carcere. Aparte la battuta, potrebbe es-sere giusto che vinca il male,perchè se vincesse il bene eci fosse un mondo in com-pleta armonia non ci sareb-be scopo nello stare al mon-do. L’armonia c’è già, primache si nasca. Quale luogomigliore che stare nella pan-cia della madre? Così tran-quilli per tutti i nove mesi?Ancora meglio dovrebbe es-sere starsene nella panciadell’universo. Il male l’an-diamo a cercare nel momen-to in cui si viene al mondo!L’alpinismo è stato inventatodagli inglesi, quando i primianni dell’ottocento abita-vano il paese più ricco. Laborghesia agiata, non sapen-do come passare il tempo,ha inventato lo sport, unodei quali è scalare le monta-gne. Una guida alpina, anda-to a scalare nelle Ande, miha detto che i portatori e gliabitanti del luogo, all’iniziopensavano che gli alpinistifossero omosessuali. Sicco-me erano tutti uomini, nonconcepivano che andasserofin lassù solo per scalare lemontagne. Insomma, se nonsi combatte contro i draghi egli orchi che tengono prigio-niere le principesse, o lestreghe di Biancaneve, biso-gna inventarsi qualche altroimpegno. Un tempo si com-batteva contro i vicini perconquistare più territori, poisi è arrivati ad avere rappor-ti più diplomatici, ma c’èsempre qualcuno più forteche decide di fare come glipare. Così si va dall’avvocatoo si chiamiamo i vigili urba-

ni. Il fatto fondamentale èche venendo al mondo nonsi può stare senza far niente.Il fare porta talvolta a pren-dere delle scorciatoie, maga-ri a sopraffare chi è più de-bole. C’è qualcosa nell’esse-re umano che gli fa avere deicomportamenti fuori delleregole. Ma se non ci fossero icomportamenti malvagi nonci sarebbero nemmeno ibuoni, i quali si sentono or-gogliosi di lavorare per lasalvezza dell’umanità: “Noistiamo facendo il bene del-l’umanità, non come voi cheinvece siete cattivi”. Il mon-do è fatto di contrasti, i cine-

si da sempre hanno usato idue termini yin e yang persignificare alternanza. Ilmondo è in equilibrio quan-do nessuna delle due forzeprevale. Poi però una delledue parti cerca di prendereil sopravvento sull’altra in-nescando una reazione, checol tempo riporta l’equili-brio. Come i giorni che si al-lungano a scapito delle nottiche si accorciano, e poi sa-ranno le notti ad accrescersimentre i giorni si accorce-ranno, senza che nessunodei due distrugga l’altro. Perassurdo si potrebbe elimina-re il male se si facesse meno

bene: diminuendo il bene di-minuisce il male. Siccomesono interdipendenti e ten-denti all’equilibrio, come av-viene per il bene anche ilmale cerca di tutelarsi. Lu-ciano mi scrisse una letterache è pubblicata su un noti-ziario dell’ottantasei. Ho ri-letto da poco quel notiziarioche parlava della festa di fi-ne corso d’arrampicata, chea quei tempi si faceva in ca-sa di Gianfranco a Roma.Appena giunto sotto casa,vedendo Alvise, allora undi-cenne, Luciano gli chiese:“Alvise dove parcheggio?” elui rispose: “Dove trovi po-

sto”. è tutto talmente eviden-te! Dove si parcheggia senon dove c’è posto? Non èdifficile, spesso le scelte so-no molto semplici, eppuretalvolta la semplicità rendenoiosa l’esistenza. Allora sicercano le complicazioniper lavorare alla loro risolu-zione. Una di queste è il gio-co di scalare le montagne,fra i più assurdi che possanoesistere. Però a molti di noipiace e non diamo fastidio anessuno, pur consumandoun po’ d’energia.

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Cari lettori,

Abbiamo organizzato il nostro XXII Convegno che si terrà a Grado, dal 16 al 18aprile 2010, presso il Palazzo dei Congressi in Viale Italia, 2. Telefono 0039043182741 www.aliseieventi.it.

Il Convegno ha come titolo: MERIDIANI E NON SOLO: TECNICHE, STRATEGIE E LETTURE ENERGETICHE

Fatto tesoro dell’esperienza e dei vostri suggerimenti dopo il Convegno di CastelFusano, abbiamo scelto una data diversa per evitare i disagi causati dal grandetraffico inevitabile nei ponti festivi. Anche la struttura del convegno stesso, ela-borata dall’Istituto Culturale, nasce dal vostro apprezzamento di poter sceglieretra più attività svolte in contemporanea. Gli stessi lavori congressuali sono statiimpostati in modo da darvi la possibilità di sperimentare le tecniche illustrate dairelatori.Dal Convegno di Castelfusano abbiamo avuto interessanti riscontri in riferimen-to ai lavori presentati ed ai trattamenti scambiati tra operatori provenienti dascuole diverse. Tutto questo materiale vissuto e lavorato nel corso dei 5 giorni hastimolato i partecipanti che ci hanno richiesto non solo di ammirarlo ma di poter-lo portare nelle propria pratica quotidiana. Pensiamo perciò, di fare cosa graditanel poter soddisfare tali richieste, proponendovi work shops da cui attingere nuo-ve proposte di lavoro e di poterle sperimentare da subito. In questo modo avremola possibilità di osservare modalità e stili diversi e, in più, la possibilità di inserir-li, se lo desiderassimo, nel nostro bagaglio culturale.Il prossimo Convegno avrà, quindi, un’impostazione simile, ma non uguale, aquella del 2009. Nel convegno di Grado ci confronteremo in un lavoro più specifico (lettura ener-getica di 5 zone del corpo, alcune delle quali sono spesso trascurate nei vari stili,e relativo trattamento) su zone assegnate del corpo, scelta di quelle tecniche cheappariranno più interessanti o originali con riproposizione delle stesse. Avremo inoltre un’ulteriore dimostrazione delle tecniche Namikoshi e tavole ro-tonde su argomenti tecnici, sociali e istituzionali.

XXII CONVEGNO NAZIONALE FIS16-18 aprile 2010 PALAZZO DEI CONGRESSI, GRADO (GO)

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PROGRAMMA INIZIO LAVORI VENERDÌ 16 APRILE ore 10.00 registrazioni e accoglienzaore 11.00 APERTURA DEI LAVORI CONGRESSUALI

a cura dell’Istituto Culturale e delle Associazioni ospitiore 11.30 Qi Gong con Franca Bedinore 15.00 Gruppi di lavoro: esposizione e pratica condotta da ogni relatore sul tema tecniche,

strategie e letture energeticheore 21.00 Relazione del Presidente Giuseppe Montanini

SABATO 17 APRILE ore 9.00 Gruppi di lavoro condotti da insegnanti del metodo Namikoshi a confronto

con professionisti metodo Masunagaore 11.30 Tavola rotonda plenaria: “Meridiani o Zone?”ore 15.30 Gruppi di lavoro: esposizione e pratica condotta da ogni relatore sul tema tecniche,

strategie e letture energetiche. Dopo cena Grande Festa presso il Palazzo dei Congressi

DOMENICA 18 APRILEore 9.00 Cinque relatori guidano la pratica delle loro tecniche ore 11.00 Tavola rotonda: ”Il futuro dello Shiatsu e delle Associazioni”ore 14.30 Lavoro sulla mappa di Masunaga con applicazione pratica ore 17.00 Chiusura lavoro da parte dell’Istituto Culturale

Saranno presenti come relatori numerosi esponenti del mondo dello Shiatsu nazionale e internazionaleinsieme a rappresentanti delle Federazioni europee. Al momento di andare in stampa, alcuni relatoriitaliani hanno già confermato la loro partecipazione. Sono (in ordine alfabetico) Franca Bedin, Fabrizio Bonanomi, Daniele Giorcelli, Maurizio Parini, Gianni Pizzati, Andreana Spinola , Attilio Somenzi,Fabio Rao, Fabio Zagato. Il prestigio, l’esperienza dei relatori e la struttura del convegno lo renderannoun momento unico ed immancabile per tutti i praticanti e gli appassionati di Shiatsu.

Potrete trovare il programma completo a breve sul nostro sito

Il XXII convegno nazionale dà diritto a l’acquisizione di 75 PUNTI ECOS

Quota convegno :Euro 168,00 (per iscrizioni entro il 28 febbraio 2010) Euro 218,00 (per iscrizioni dopo 1 marzo 2010)comprensiva del pranzo a buffet della domenica 18 aprile

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L’Isola d’oro dalle fattezze veneziane, è impreziosita da un dedalo di isolotti che formano la sua suggestivalaguna. E da paradisi naturali tutelati da due riservenaturali. Poco più a nord, c’è Aquileia, la SecondaRoma di cui Grado era porto e scalo. Unita alla terraferma da una sottile striscia di terra,Grado custodisce un centro storico dalla graziaveneziana, dove sarà bello perdersi tra campielli e vicoli, sorvegliati dalle pittoresche case dei pescatori,strette una all’altra. Per trovare poi autentici gioielli,come il duomo paleocristiano e l’antichissimobattistero ad architettura ottagonale. Il centro storico di Grado è circoscritto e tuttopercorribile a piedi, la maggior parte delle strutturericettive di massimo pregio sono raggiungibili con unapasseggiata di cinque minuti, nelle quali si possonoscoprire, tra calli e piazze, angoli davvero suggestivi e di grande valore artistico.

Le terme che affascinarono gli Asburgo L’aristocrazia asburgica veniva qui per i bagni e le pregiateTerme marine di Grado fin dagli inizi dell’Ottocento. Termerecentemente ristrutturate e dotate di aree dedicate allamedicina estetica, che offrono programmi articolati: dallatalassoterapia alla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo.

Abbiamo previsto la possibilità di organizzare alcuniservizi aggiuntivi a pagamento come, ad esempio, visiteturistiche guidate per gli accompagnatori e per chi nevolesse usufruire.

Una nota importante per il vitto e alloggioL’agenzia Fruili Holiday si occupa delle registrazionialberghiere con condizioni particolarmentevantaggiose (vedi scheda registrazione alberghiera) e pasti presso le strutture albergo o cena presso i ristoranti locali.

La sistemazione alberghiera permette la scelta fra tre possibilità di soggiorno:solo pernottamentoprima colazione a 1/2 pensione pensione completa

E’ anche possibile prenotare una cena tipica nei ristorantilocali. Per tutti questi aspetti potete contattare Friuli HolidayPromohotels Riva Zaccaria Gregori, 9 GradoTel. 043182347 fax 043184980

AttenzioneRicordatevi di portare anche i “ferri del mestiere” di noiOperatori Shiatsu. Coperte speciali per la pratica, futon daviaggio e non, cuscini, materassini e tutto quanto possaessere utile per il vostro comfort.

Vi aspettiamo per vivere ancora una volta l’esperienzasempre “unica” (anche se è la XXII!) da fare insieme. l Direttivo e l’Istituto Culturale della Federazione Italiana Shiatsu

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XXII CONVEGNO NAZIONALE FIS16-18 aprile 2010 PALAZZO DEI CONGRESSI, GRADO (GO)

LA SEDE: L’ISOLA D’ORO (GRADO)

XXII CONVEGNO FIS

COME RAGGIUNGERE GRADO

In autoImboccare l’autostrada A4 da Venezia-Mestre o l’autostrada A23 da Tarvisio- Austria ed uscire a Palmanova (28 km da Grado)

Con il trenoLa stazione più vicina a Grado è quella di Cervignano del Friuli. Visita il sito Ferrovie dello Stato per gli orari dei treni. Da Cervignano si può prendere una corriera per raggiungere Grado (vedi orario).

In aereo ci sono due possibilitàL’aereoporto di Trieste e quello di VeneziaL’aeroporto di Trieste - Ronchi dei Legionari si trova a circa 20 km da Grado. Ci sono collegamenti aerei giornalieri con le maggiori città italiane così come da alcune città straniere.L’aeroporto è collegato a Grado da un servizio di corriere di linea APT Gorizia.

L’aeroporto internazionale di Venezia - Marco Polo -è distante circa 100 km da Grado. Un servizio di bus navettacollega l’aeroporto alla stazione ferroviaria di Venezia-Mestre(da 30 minuti a 1 ora a seconda del traffico). Il treno daprendere è quello per Cervignano del Friuli (linea Mestre –Trieste). da Cervignano prendere la corriera fino a Grado(vedi orario). In tutto si tratta di un viaggio di circa 2 ore.

Servizio TaxiUn taxi dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari a Grado costacirca Euro 50,00. Un taxi dalla stazione di Cervignano aGrado costa circa Euro 40,00

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36 FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA 37FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA

Il Regime Fiscale 2010Riteniamo utile fornire unorientamento sul regime fiscale, da adottare peril 2010, da parte di un contribuente che nel 2009 realizzi un fatturato non superiore a 30.000 euro.Nella prima partesono definiti i requisitinecessari perapplicare undeterminato regime.Nella seconda sonoraffrontati gliadempimenti richiestie gli abbattimentid’imposta possibili per il singolo regime.

GAMMA di Savina BonninRenzo [email protected]

REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI

I contribuenti persone fisiche che— non si avvalgono di regimi speciali

ai fini IVA (1)— non commerciano in via esclusiva

o prevalente in immobili o mezzi di trasporto nuovi

— non partecipano a società dipersone o associazioni professionalio non posseggono quote di s.r.l. a ristretta base proprietaria chehanno optato per la trasparenzafiscale

— nel 2009 hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a 30.000 euro (2)

— nel 2009 non hanno effettuato cessioni all’esportazione

— nel 2009 non hanno impiegatodipendenti o collaboratori (3)

— nel triennio 2007-2008-2009 non hanno effettuato acquisti o locazione di beni strumentali per un importo complessivosuperiore a 15.000 euro (4)

— per gli anni 2008 (salvo revoca) o 2009 non hanno optato per il regime ordinario adottano il regime dei contribuenti minimi.

Possono optare per il regime ordinario.L’opzione vincola per un triennio e siesercita con il “comportamentoconcludente”, e cioè, se si applica l’IVAsulle fatture equivale adottare il regimeordinario, se non si applica equivaleadottare il regime dei contribuentiminimi. L’opzione deve poi esserecomunicata nella dichiarazione IVArelativa al 2010, nel quadro VO.

REGIME DELLE NUOVE INIZIATIVE

I contribuenti persone fisiche, chehanno iniziato l’attività negli anni 2008o 2009 ed hanno optato per il regimedelle nuove iniziative imprenditoriali edi lavoro autonomo, continuano adapplicate tale regime per il 2010 salvosuperamento nel corso del 2009 deilimiti di fatturato (30.987 euro) o salvorevoca dell’opzione, che può avvenireal termine del primo o del secondoanno (C.M. 9.3.201 n. 23/E).Possono optare per l’applicazione delregime dei contribuenti minimi o per ilregime ordinario.

REGIME ORDINARIO

I contribuenti che non rientrano anchein una sola delle condizioni sopraesposte, devono applicare il regimeordinario dell’IVA e il regime ordinarioo il regime delle imprese minori perquanto concerne le imposte sui redditi.

(1) I regimi speciali sono quelli indicati negliarticoli 74, 74ter, 74quater: generi dimonopolio, fiammiferi, giornali, libri, telefonipubblici-schede-gettoni, vendita biglietti ditrasporto urbano, intrattenimenti, spettacoli,,beni usati, oggetti d’arte, agriturismo,agenzie d’asta, agenzie di viaggio,agricoltura, pesca.(2) Se durante l’anno si superano i 45.000euro, il regime del contribuente minimocessa nell’anno stesso e si dovrà procedereal ricalcalo dell’IVA sulla parte eccedente i30.000 euro, e versarla dopo aver dedottol’IVA sugli acquisti di competenza. Sidovranno redigere le scritture contabili,ricostruendole dall’inizio dell’anno.(3) Per collaboratori si intendono quelli dicui all’art.50, co.1 lett. c) e c)bis del TUIR.(4) Per gli acquisti ed i leasing (non lelocazioni) di beni ad utilizzo promiscuo(autovetture, cellulari, ecc…)il costo vienecalcolato al 50%. Attenzione: con tre anni diaffitto di un locale a 400 euro mensili siraggiungono 14.400 euro!

REGIME FISCALE 2010

CONTRIBUENTi NUOVE REGIMEMINIMI INIZIATIVE ORDINARIO

Conservazione e numerazione dei documenti contabili SI SI SI

Registro delle fatture NO NO SI

Registro degli acquisti NO *** SI

Liquidazione IVA NO annuale mensile o trim.

Versamento IVA su acquisti intracomunitari SI in dichiaraz. con autofatturaz.

Scritture contabili NO *** SI

Libro unico dipendenti == SI SI

Ritenute d’acconto su fatture emesse a soggetti IVA SI NO SI

Ritenute d’acconto su prestazioni ricevute da lavoratori autonomi e conseguente Mod. 770 sempl.

SI SI SI

Comunicazione annuale dati IVA NO SI SI

Dichiarazione annuale IVA NO in UnicoPF in UnicoPF

Dichiarazione annuale UNICO PF SI SI SI

Dichiarazione annuale IRAP NO xxx xxx

Compilazione Studi di Settore NO SI SI

Soggetto a IVA NO SI SI

IRPEF e ADDIZIONALI IRPEF NO NO SI

IMPOSTA SOSTITUTIVA SI SI NO

IRAP NO xxx xxx

STUDI DI SETTORE NO SI SI

Possibilità di dedurre i contributi INPS dal reddito SI NO SI

Possibilità di detrarre oneri (spese mediche, mutui ristrutturazioni), carichi di famiglia e quota reddito

NO NO SI

*** non obbligatorio fiscalmente,

ma necessario, ancorché in modo informale, per la compilazione delle dichiarazioni annuali

(eccetto per i soggetti che utilizzano il tutoraggio fiscale).

xxx non soggetto nel caso di assenza di autonoma

organizzazione; altrimenti soggetto.

SIil contribuente è tenuto all’adempimento,

salvo esoneri specifici. Esempio: comunicazioneannuale dati IVA: si è esonerati se il volume

d’affari è inferiore a 25.001 euro.

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ACCORDI 393838 ACCORDI

PARTNERS

Cral Banca Intesa e Cral CariparoCircolo Ricreativo Aziendale Lavoratori, promuove iniziativenell’ambito del tempo libero di carattere artistico, assisten-ziale, culturale etc. onde favorire l'incontro di tutti i soci permigliorare la qualità della vita e la crescita personale e col-lettiva attraverso reciproci scambi di valori.

Arvu e urbe capitolium La Fis si impegna attraverso i suoi soci a riconoscere ai sociArvu — Associazione Romana Vigili Urbani — e URBE CAPI-TOLIUM ed ai rispettivi familiari uno sconto del 10% sul com-penso per un trattamento della durata di 50/60 minuti. Laconvenzione copre tutto il territorio regionale; potrete sce-gliere l'operatore shiatsu a voi più comodo consultandol'elenco degli operatori professionisti su www.fis.it o telefo-nando ai responsabili regionale o al responsabile convenzioni.

Riservato ai Soci ProfessionistiL’ELENCO DEGLI ACCORDI SOTTOSCRITTI DA FIS CON AZIENDE ED ENTI PER PROMUOVERE L’ATTIVITÀ DEI SOCI PROFESSIONISTI

Fin dalle sue origini la FIS si è molto adoperata per trovare un linguaggio comune, insieme ad un confronto tra gli operatori, cheha permesso una crescita culturale complessiva a tutti i livelli. Di pari passo la FIS si è attivata per promuovere e diffondere lapresenza dello Shiatsu nella realtà sociale, con iniziative importanti sul territorio: carceri, ospedali, mondo dello sport, mondoscolastico, ecc., con lo sguardo rivolto alla sfera del volontariato. In questo periodo, la logica evoluzione ha fatto maturare i tem-pi per un confronto di tipo più professionale, di certo non meno importante per la diffusione dello Shiatsu: quello economico efiscale. Le nuove proposte delle Convensioni con i Soci, hanno un taglio che si colloca in ambito commerciale, una sorta distrutturazione professionale della figura dell’operatore Shiatsu nei rapporti con altre realtà del mondo dell’economia. Lo sforzocomune è significativo perchè permette di incentivare la crescita personale nell’ambito professionale, immediatamente attuabi-le attraverso la stipula di accordi sul modello delle convenzioni. Inoltre offre la possibilità di promuovere la propria figura pro-fessionale di Operatore Shiatsu rendendola visibile sul territorio italiano e quindi raggiungibile da più ambiti sociali.Le convenzione stipulate sono riservate ai soci professionisti in regola con il pagamento della quota associativa. I nominatividegli aderenti saranno disponibili sul sito www.fis.it

Novità 2009 Dal gennaio 2009 gli Accordi in essere verranno uniformati dal punto di vista delle seguenti condizio-ni economiche: Sconto 10% che i Soci Professionisti applicheranno alle loro normali tariffe, per un trattamento shiatsudella durata di 50/60'.Questo accordo viene automaticamente accettato dai Soci Professionisti all’atto del Rinnovo dell’Iscrizionealla Federazione. Il socio professionista che non desiderasse mettere in atto le condizioni previste dall’accordo, è invita-to ad informare l'utente della sua indisponibilità al trattamento, dando indicazione a rivolgersi ad un altro Socio Profes-sionista FIS.

I titolari di carte fedeltà Selecard: nuovi clienti per i professionisti Fis!La Federazione Italiana Shiatsu ha stretto una collaborazione con SINT S.p.A., società specializ-zata in attività di marketing e fidelizzazione, che opera attraverso il marchio di Circuito Sele-

card, che aggrega oltre 2.500.000 card e 20.000 partner commerciali. SINT realizza programmi di fi-delizzazione distribuendo a tutti i partecipanti una CARTA FEDELTÀ che propone SCONTI per l’acquisto di prodotti

o servizi.Tali sconti sono offerti da grandi realtà, come la FIS, che operano in tutti i settori merceologici. Le attività commerciali e diservizi riconoscono le carte fedeltà distribuite da SINT perché queste riportano il marchio SELECARD. CHE COSA DEVE FARE ILPROFESSIONISTA FIS? È semplicissimo: riconoscere a tutti coloro che presentano una CARTA SELECARD le seguenti condizio-ni: Sconto del 10% sul costo di un trattamento Shiatsu di 50/60 minuti eseguito da un operatore professionista iscritto al RegistroItaliano Operatori Shiatsu della Federazione Italiana Shiatsu. Numero Verde 800-218990 (9-13 e 14-18). SINT sarà lieta di dartitutte le informazioni sulla partnership. La carta Selecard sarà inviata gratuitamente a tutti i soci professionisti così oltrea promuovere il loro lavoro, potranno anche usufruire di sconti e agevolazioni in vari settori legati al servizio.

Studi commercialistiLa FIS ha stipulato una convenzione con diversi Studi Professionali di Dottori Commercialisti, per offrire a condizioniagevolate i servizi di consulenza fiscale e contributiva, esponiamo di seguito nel dettaglio le opportunità.Attività di consulenza fiscale relativa all’inquadramento ed apertura posizioni presso Uffici fiscali prepostiGestione contabile e fiscale, comprensiva di:elaborazione del reddito fiscale e redazione della dichiarazione dei redditi; gestione delle relative scadenze fiscalie contributive; tempestivo aggiornamento sulle novità fiscali inerenti l’attività; registrazione ed elaborazionedelle scritture contabili (ove necessario).a) regime normale contabilità semplificata b) regime nuove iniziative c) regime contribuenti minimiConsulenza fiscale ulteriore su domanda

I servizi offerti coprono un ampio ventaglio di casistiche inerenti l’attività dell’operatore shiatsu, riteniamoperaltro importante sottolineare che l’aspetto logistico non è vincolante, nel senso che è possibile usufruiredelle agevolazioni anche se si risiede in una città o regione diversa dalla sede fisica dello Studio del Commercialista che si è scelto, visto che è sempre più diffuso l’invio telematico dei documenti e l’uso della posta elettronica per comunicazioni.

Hanno aderito alla convenzioneStudio Gamma di Bonnin Savina via Pasquale Paoli 52, 10134 TORINO Tel./Fax 011.3190702Studio professionale Matteo Lazzaro via Monte Ricco 1, 35031 Abano Terme PD Tel. 049.824781Studio dott. Vittoria Colombo via Gorizia 3, LISSONE MB Tel. 039.465204Studio Martorana - Vasarri & Associati viale Gramsci 18, 50132 FIRENZE Tel. 055.2345903Rag. Bruno Livoli via Giannetto Valli 95 pal. B16, 00149 ROMA Tel. /Fax 06 45495896

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Viviamo in un universo di vibrazioni e di radiazioni che vorremmo fosserosempre in armonia con il nostro campo bioenergetico ma, purtroppo,l’inquinamento ambientale in cui viviamo ha un effetto dannososulla nostra salute. Il futon, luogo sul quale noi lavoriamo, diventaun accumulatore di Energie Sottili “congeste” che ci inquinano e ciimpediscono di lavorare serenamente. Dall’intuizione e dal-l’esperienza di Roberto Zamperini è nato il Cleanergy: un po-tente trasmutatore energetico, in grado di decongestionare e au-mentare la circolazione di energia pulita sia nel nostro organi-smo che nell’ambiente che ci circonda. E’ un sistema ecologiconon consumistico che non ha bisogno di essere ricaricato,che non deve essere pulito dalle congestioni, poiché l’energiasporca viene automaticamente convertita in energia pura.10% di sconto agli associati FIS più uno sconto del5% se si acquista con bonifico anticipato o concontrassegno telefonando allo 339 6711794 oscrivendo a [email protected]. Per ulte-riori informazioni sulla tecnologia Cleanergy:www.cleanergy.it

Opportunità e agevolazioni per gli associati FIS(Studenti, praticanti, ordinari e professionisti) a cura del Direttivo

La FIS, sull’onda degli Accordi, ha pensato di attivare delle Opportunità fruibili da tutti gli as-sociati FIS in regola con il pagamento della quota associativa, attivando degli accordi in ambi-to commerciale attraverso i quali è possibile ottenere degli sconti, agevolazioni e facilitazioni.L’idea è quella di far conoscere la FIS e lo Shiatsu al mondo del commercio e, perché no, trar-ne beneficio dal punto di vista economico. Per informazioni approfondite contattate la Segre-teria FIS o inviate richiesta di informazione all’indirizzo [email protected].

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Responsabile Accordi e OpportunitàNadia Simonato [email protected]. 355.7050842

La Sana Gola di Martin Halsey

La Sana Gola di Martin Halsey, biologo americano e esper-to di terapia alimentare, nutrizione, alimentazione naturale,macrobiotica* e medicina tradizionale cinese.LSG è prevalentemente una scuola di cucina, che offrecorsi di vari livelli: amatoriali o per principianti, serate a te-ma, corsi di aggiornamento; fino a formare cuochi profes-sionali diplomati, oppure corsi per diventare esperti di tera-pia alimentare.LSG è anche una rivista bimestrale di salute, benessere,gastronomia, informazione su temi di attualità sempre le-gati all'alimentazione; organizziamo anche programmi divacanze, settimane depurative e curative, eventi speciali econferenze, pubblichiamo libri e dispense. La Sana Gola ri-conosce uno sconto del 10% a tutti gli iscritti FIS.

Da Settembre 2003, il TAIRERE' offre un comodo ed eccellente servizio di Bed & Breakfast per chi desidera visitare la zonatermale di Abano Terme e i Colli Euganei, a pochi chilometri da tutte le maggiori città del Veneto, Venezia compresa. Iltempo migliore per apprezzare un viaggio è un movimento lento, ritmato dalle abitudini del luogo. A piedi, in bicicletta, intreno o in auto, basta allontanarsi dai sentieri principali, dalle corsie a percorrenza veloce, questo è il tipo di viaggio chepiù si apparenta ad un viaggio interiore alla scoperta del territorio e di noi stessi.Sconto del 10% per tutti gli iscritti alla FIS.

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La Betulla Erobisteriadi Tiziana FranceschiP.tta Aldo Moro 12, 35035 Mestrino PD Tel. 049 9004024Offre un servizio competente e specialistico nei seguenti campi: Fitoterapia, Oligoterapia, Spargiria, Fiori di Bach e Cosmesi NaturaleSconto 10% per tutti gli iscritti F.I.S.

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QUOTE SOCIALIIL CONSIGLIODIRETTIVO HA DELIBERATO LE QUOTE SOCIALI

Socio Professionista euro 187 in caso di invio telematico euro 182Iscrizione FIS euro 92Copertura legale euro 30Responsabilità civile verso terzi euro 15Tenuta albo RIOS euro 50

Socio Ordinario euro 137 in caso di invio telematico euro 132Iscrizione FIS euro 92Copertura legale euro 30Responsabilità civile verso terzi euro 15

Iscritto al Registro Studenti/PraticantiPraticanti euro 70 Studenti euro 30

Studenti e Praticanti hannola facoltà di sottoscrivere la Polizza Assicurativa di Responsabilità CivileUnipol, con una quotaaggiuntiva di euro 15,00. La Polizza copre danni aterzi fino a euro 1.000.000mentre la Copertura Legalecopre per un massimo di euro 5.000.

Per iscriversi alla FIS Usare il modulo pubblicatonella rivista o scaricarlodal sito www.fis.it o telefonando alla Segreteria FIS al numero 02.89457325.

INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ESAMI FIS

SESSIONE PRIMAVERILE 2010Data: 23 - 24 marzo. Città: ROMASede: in fase di definizioneTermine iscrizioni e consegna documentazione 31 gennaio 2010

SESSIONE AUTUNNALE 2010Data: 19 - 20 ottobre. Città: MILANOSede: in fase di definizioneTermine iscrizioni e consegna documentazione6 settembre 2010

Per gli aggiornamenti controllare www.fis.it Sezione Esame.Possibilità di aggiunta della data del 28 ottobre nel caso in cui il numero di iscritti lo richieda. Il termine ultimo per le iscrizioni14 settembre 2009. Per le modalità di iscrizione all’esameconsulta il sito FIS o contatta la segreteria.

UTILIZZO DEL LOGO REGISTRATOComunichiamo a tutti i soci Professionisti della Federazio-ne Italiana Shiatsu®, che nella riunione del Consiglio Di-rettivo del 5 ottobre 2004, si è deciso che tutti i soci Profes-sionisti regolarmente iscritti al Registro Italiano OperatoriShiatsu e in regola con la quota associativapossono far uso del logo della Federa-zione per pubblicizzare la propria at-tività professionale. Il logo può esse-re utilizzato singolarmente o affian-cato dalla dicitura: “Iscritto al Regi-stro Italiano Operatori Shiatsu”. Il logo si può richiedere alla segreteria

L’indirizzo di posta elettronica della segreteria FIS è cambiato, inviare tutte le comunicazioni a:

[email protected] numeritelefonici

tel 02 89457325 fax 02 89457326

ERRATA CORRIGE

nominativo dellasezione del 23-24

Marzo 2009 a Bolognacomparso sul n. 25:

non è PEIRA MARIA TERESA

bensì PERIA MARIA TERESA

HANNO SUPERATO L’ESAME DI AMMISSIONE AL REGISTRO ITALIANOOPERATORI SHIATSU, NELLA SESSIONE DEL 26-27OTTOBRE 2009, A MILANO, I SOCI FIS: BERTOLOTTI CHIARA CIANCIO MARILENA DE MARCHI EMILIA FAVARATO PATRIZIAFOSCHINI MORENOFRANGIONI VALENTINA IANNI LUCIANOIANTORNO GIUSEPPINAMONTAGNANI NICOLA MORETTI ANTONELLA SCORBATTI MARCO VERRECCHIA ALESSANDRAHANNO SUPERATO L’ESAME DI AMMISSIONE AL REGISTRO ITALIANOOPERATORI SHIATSU, NELLA SESSIONE DEL 9-10NOVEMBRE 2009, A VERONA, I SOCI FIS: ARAMINI ROSARIAAZZONI BEATRICE BELTRAMI ANTONELLABERTACCINI ROBERTOBUSATO NADIA CANER LORENZOMADDINELLI MARTINAMARANGON MARIALUISAMASCALZONI LUCIANOMIETTO MANUELAMONTANARI MASSIMOMORIGGI FRANCO PAVIN EDDA PERUZZO STEFANIA RAVAGNAN ENRICO RIGON ANTONELLA SERAFINI ELISABETTATOMASETTO MARIKATOSONI SILVIA TOZZI MARIO VARDANEGA FABIOVESCO ANNA ZORZI DANIAZORZI SUSI

OFFERTA BANNER AI NOSTRI SOCI PROFESSIONISTI IL CONSIGLIO DIRETTIVO HA DELIBERATO DI OF-FRIRE GRATUITAMENTE PER IL 2010 UNO SPAZIO BANNER SUL NOSTRO SITO A TUTTI I SOCI PROFES-SIONISTI IN REGOLA CON L'ISCRIZIONE E CON L'AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE.Per maggiori informazioni contattare la Segreteria. La FIS ha un nuovo c/c bancario: Federazione Italiana ShiatsuUnicredit Banca - Agenzia Milano Modestino IBAN: IT40L0200801610000100830977

Lo shiatsu per mamme e bambinidi Elisa Dossi

SEMINARIO INTERREGIONALE LOMBARDIA,TRENTINO ALTO ADIGE, VENETO, SVOLTO IL 25-25 OTTOBRE AD AFFI. INCONTROD’APPROFONDIMENTO SU TECNICHE E STRATEGIE SHIATSU, DA USARE IN GRAVIDANZA E NEI PRIMI MESI DI VITA DEL BAMBINO.

L´emozione di una nascita, con tuttele gioie e i timori che essa comporta:Maurizio Parini, Marisa Bettio, MeriFogarollo e Luciano Valerio hannodedicato due giorni di shiatsu teoricoed esperienziale all´argomento. Pervivere questo momento in serenità,che si sia dalla parte dell´operatoreshiatsu o da quella di chi è coinvolto inprima persona come genitore, parente,amico.L’importanza di parlare con il bambino, do-po la sua nascita ma anche prima, rivolgen-dosi alla sua anima per accoglierla e accettarnele scelte; il significato dei nove mesi prima del concepi-mento, dei nove mesi di gravidanza, dei nove mesi dalparto; il senso psichico oltre che fisiologico di sintomiquali nausea, vomito, mal di schiena, ansia, sonno e itrattamenti specifici per mamme in attesa e per neona-ti. Oltre il seminario di shiatsu, poi, un percorso di com-

prensione: dello stato delle mamme, dei papà e dei neo-nati, ma anche una riflessione su quanto come genitorio come figli si è direttamente vissuto. Tutto questo è sta-to Accogliere una vita, il seminario svoltosi ad Affi loscorso 24 e 25 ottobre che ha approfondito le tecniche estrategie da usare in gravidanza e nei primi mesi di vitadel bambino. Maurizio Parini si è occupato della visio-

ne energetica dello sviluppo fetale, insegnando co-me trattare una donna incinta e spiegando qua-

li punti possano essere ritenuti più utili inbase alle diverse esigenze; Marisa Bettio

ha parlato della magia del parto e di co-me si possa intervenire prima e durantela nascita; Meri Fogarollo ha illustratoquanto valga il contatto per il bambi-no, spiegando poi nello specifico co-me intervenire sulle coliche addomi-nali. La serata e il risveglio sono statiaccompagnati dal clima di serenitàdei canti sulla pace di Luciano Vale-rio. Due giorni di shiatsu teorico edesperienziale che sono stati anche un

itinerario nel tentativo di capire il rap-porto tra genitori e figli fin dal primo

momento in cui si instaura: “O grande,piccolo essere […] sappi che la forma

umana si guadagna con difficoltà e che es-sa è facile da perdere. Sappi che tutte le cose

di questo mondo sono brevi come un lampo nelcielo. Sappi […] che bisogna conoscere questa vita, chebisogna prenderla come il frantumarsi di una goccia dipioggia, come una bella cosa che sparisce nel momentostesso in cui appare. Così mio piccolo grande essereumano decidi della tua mèta e fai uso di ogni giorno, diogni notte, di ogni istante per raggiungerla”.

Accogliere una vita

42 SEGRETERIA 43REGIONI

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PIEMONTEClaudio [email protected]. 333.1740177 LOMBARDIABarbara [email protected]. 338.4030662TRENTINO ALTO ADIGEElena [email protected]. 0464.390086 - 340.2571988VENETOMichele [email protected] - tel. 347.4741579LIGURIADavide Staunovo [email protected]. 0183.296932 - 339.4408830EMILIA ROMAGNACarla [email protected]. 339.2263449TOSCANAAlbina [email protected] - tel. 055.579872MARCHEGiuseppe [email protected] - tel. 338.8536903UMBRIASocia Incaricata: Vittoria [email protected] - tel. 328.3060422 LAZIODaniela [email protected] - tel. 340.3784613ABRUZZOIvano Ciotti - [email protected]. 0863.412436 - 333.8442331CAMPANIASalvatore [email protected] - tel. 337.375508CALABRIARenato [email protected]. 0968.4337600968.29272 - 338.7450429SICILIACarmela [email protected] - tel. 349.3757284

Coordinatore R.R.Uri Luciano [email protected]. 0471.201044 - 339.6711794

Responsabile ConvenzioniVicepresidente: Nadia [email protected]. 335.7050842

Responsabili regionali FIS

F.I.S. REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE SEMINARIO MONOTEMATICO

SHIATSU DI EMERGENZAAssegnazione di14 punti ECOSSabato 30 gennaio 2010; orari 9 -13; 14 -17. Relatore: Daniele GiorcelliIn questo caso non stiamo parlando di tecniche di pronto soccorso che sono ovvia-mente di competenza di personale medico qualificato. Stiamo parlando di tuttiquei disturbi che per la loro natura richiedono un’attenzione immediata: che dire diun forte singhiozzo? O di una scarica di diarrea? Non sono emergenze che mettonoin pericolo la nostra vita, ma che ci possono sicuramente far passare dei brutti quar-ti d’ora. Pensate ad una nausea provocata dal mal di mare o dal mal d’auto. O a untorcicollo che ci blocca con la testa girata. Non sono certo situazioni da ambulanzama neanche ci lasciano lo spazio e il tempo per procrastinare. Chissà quante voltevi sarà già capitato di trovarvi in una situazione del genere con l’amico o il parenteche sapendo che fate shiatsu vi avrà chiesto qualcosa del genere: “Fai qualcosa tuche te ne intendi!”. Oppure: “Non puoi schiacciarmi da qualche parte e farmi passa-re questa fitta?”. E voi che siete abituati a gestire tutto con calma, attrezzati di futon,musica e incensi vi siete trovati se non spiazzati comunque a giocare fuori casa.Queste sono situazioni che possono essere si da studio, ma più spesso da strada, ebisogna imparare qualche trucchetto per arrangiarsi. Senza la pretesa di fare i ma-ghi e risolvere tutto con due pressioni. “Dare una mano” però si può. E se funzio-na… godetevi i complimenti! Nota importante: lo shiatsu non è un atto medico e perogni sintomo è importante rivolgersi innanzi tutto al proprio medico.Per iscrizioni e informazioni: Elena Faes tel. 347 2571988 - [email protected]: presso la Palestra della Scuola Elementare “S.Pellico” di Besenello (TN)Costo: 50 euro

Corso di Feng ShuiRelatore: Vittoria Vitale

Consulente Feng Shui presso il Feng Shui Research Center di Toronto

TRENTO 6 e 7 Marzo 2010via Petrarca, 2 - Orari: 9 - 12,30; 14 - 17,30

Il Feng Shui è l’arte e la scienza cinese che insegna come vivere in armonia con l’ambiente. Ciòche è al di fuori è il riflesso di ciò che è dentro di noi e viceversa. La casa, i muri, gli ambienti di la-voro sono corpo che ci protegge. La natura è viva e respira e noi dobbiamo armonizzarci con il suorespiro. Intervenendo con il Feng Shui riordiniamo i flussi energetici della nostra abitazione e/ostudio e conseguentemente anche nella nostra vita. Lo scopo del Feng Shui è quello di circondar-ci il più possibile di energia vitale benefica.

PROGRAMMAApprofondimento dei principi universali del Feng Shui

Yin e Yang - i 5 elementi - i 4 animali celestiIl Ba Gua: il suo significato e il suo uso – l’elemento di nascita

Lavoro pratico su planimetrie: ogni partecipante avrà modo di applicare le nuove conoscenze all’uso personale

Per iscrizioni e informazioni: Elena Faes tel. 347 2571988 - [email protected]

QUOTA D’ISCRIZIONE: 90 euro.LA FREQUENZA DEL CORSO DÀ DIRITTO A 28 PUNTI ECOS

Il numero di partecipanti ammessi è di 15 persone, la selezione avverrà in base all'ordine di prenotazione

TRENTINO ALTO ADICE Elena FaesLOMBARDIA Barbara Allegrezza

Meridiani Meravigliosi

ALL'ORIGINE DEI MERIDIANISeminario di teoria e pratica sul primo meridiano meraviglioso Chong MaiMeridiani meravigliosi, straordinari, curiosi, rari, celesti... la meraviglia della vita si manifesta nelle prime strutture

energetiche dell'essere umano, che veicolano l'energia ancestrale; Dal centro vitale Ming Men sbocciano i primi

meridiani meravigliosi che fisicamente sono il primo costituente dell'uomo, la struttura di sostegno, l'impronta

originaria e peculiare; spiritualmente sono lo strumento dato all'essere umano per poter compiere il suo percorso

personale, per apprendere quello che la vita deve di imparare per perseguire il proprio destino individuale...

Durante il seminario sarà preso in considerazione il primo degli otto meridiani meravigliosi Chong Mai.

Programma Cosa sono i meridiani meravigliosi, caratteristiche, funzioni, come contattare

i meridiani meravigliosi attraverso le loro porte d'accesso: i punti chiave, loro abbinamenti

e modalità di trattamento

Chong Mai - Vaso Centrale: Caratteristiche del meridiano meraviglioso

Illustrazione del percorso

Kata completo del meridiano con le tecniche specifiche

Seminario condotto da Elisabetta Joshin Galani Luogo: Milano; orari: 9.30; 12.30; 14.00; 18.00

Per prenotazioni : Barbara Allegrezza 338.4030662 [email protected]

44 REGIONI

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Shiatsunews è la rivista ufficiale della FederazioneItaliana Shiatsu, una rivista che arriva in tutte le casedegli associati e negli studi dei più qualificatioperatori shiatsu italiani. La pubblicità suShiatsunews è quindi un’importante occasioneper fare conoscere la tua attività ad un lettoreattento e competente, per promuovere i prodottidella pratica shiatsu, per informare sulleopportunità di aggiornamento professionale,per proporre le novità editoriali e librarie,

insomma per rappresentare tutto ciò che costituisce il grandemondo dello shiatsu. Per venire incontro alle più diverse esigenzeShiatsunews, completamente rinnovata nella sue veste grafica, hastudiato una gamma di possibili inserzioni pubblicitarie che sicuramentepossono incontrare anche la tua esigenza. A partire dal prossimo numero,Shiatsunews ti offre anche la possibilità di inviare gratuitamente ai tuoiclienti la rivista. Bastano 15 euro e per un anno Shiatsunews entrerà nelleloro case. Un omaggio che sarà apprezzato e ti farà ricordare.

PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE

1° trimestre: marzo 2° trimestre: giugno3° trimestre: settembre 4° trimestre: dicembre

ABBONAMENTO ANNUALEA SHIATSUNEWS: 15 europer informazioni: [email protected]

SCONTO DEL 20%per 4 uscite consecutive La 4ª di copertina dovrà essere richiesta volta per volta

A B C D

LISTINO RISERVATO AI SOCI FISA (cm 21x29,7) 340,00 euro

470,00 euro (2ª di copertina)550,00 euro (4ª di copertina)

B (cm 21x14,5) 200,00 euroC (cm 10,5x14,5) 110,00 euroD (cm 7,5x7,5) 65,00 euro

LISTINO STANDARDA (cm 21x29,7) 370,00 euro

490,00 euro (2ª di copertina)590,00 euro (4ª di copertina)

B (cm 21x14,5) 220,00 euroC (cm 10,5x14,5) 120,00 euroD (cm 7,5x7,5) 70,00 euro

Scrivete a [email protected] specificando formato e trimestre di uscita, dati per ricevuta/ fattura (nome/ragione sociale, codice fiscale/partita iva, indirizzo, telefono e fax)

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XXII CONVEGNO NAZIONALE FIS

16-18 aprile 2010PALAZZO DEI CONGRESSI, GRADO (GO)

MERIDIANI E NON SOLO:TECNICHE, STRATEGIE E LETTURE ENERGETICHEABBIAMO ORGANIZZATO, DIRETTIVO ED ISTITUTOCULTURALE INSIEME, ILNOSTRO PROSSIMO CONVEGNOIN UN'ACCOGLIENTE STRUTTURA IN RIVA AL MARE

Continuando l’esperienza positiva del Convegno Nazionale di Roma

verranno proposte numerose esperienze pratiche che faremo suddivisi

in gruppi guidati da prestigiosi relatoriI DETTAGLI NELLE PAGINE INTERNE