XX CONVEGNO DI MEDICINA AERONAUTICA E SPAZIALE … · E SPAZIALE XX CONVEGNO DI MEDICINA...

71
XX CONVEGNO DI MEDICINA AERONAUTICA E SPAZIALE XX CONVEGNO DI MEDICINA AERONAUTICA E SPAZIALE Passeggero con patologia infettiva: L’attività dell’INMI L. Spallanzani Passeggero con patologia infettiva: L’attività dell’INMI L. Spallanzani Dott.ssa Silvia Castorina Dott.ssa Silvia Castorina Firenze 4 – 7 Settembre 2007 Firenze 4 – 7 Settembre 2007 INMI L. Spallanzani - IRCCS INMI L. Spallanzani - IRCCS

Transcript of XX CONVEGNO DI MEDICINA AERONAUTICA E SPAZIALE … · E SPAZIALE XX CONVEGNO DI MEDICINA...

XX CONVEGNO DI MEDICINA AERONAUTICA E SPAZIALE

XX CONVEGNO DI MEDICINA AERONAUTICA E SPAZIALE

Passeggero con patologia infettiva: L’attività dell’INMI L. Spallanzani

Passeggero con patologia infettiva: L’attività dell’INMI L. Spallanzani

Dott.ssa Silvia CastorinaDott.ssa Silvia Castorina

Firenze 4 – 7 Settembre 2007Firenze 4 – 7 Settembre 2007 INMI L. Spallanzani - IRCCSINMI L. Spallanzani - IRCCS

L’I.N.M.I. “SPALLANZANI”

1936

Un po’ di storia…

Un po’ di storia…

• L’ospedale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, inaugurato nel 1936, si è sempre dedicato alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle malattie infettive, modificando via via i suoi ambiti di interesse parallelamente all’evolversi delle patologie infettive prevalenti.

• Negli anni 70 si trovò a fronteggiare prima l’epidemia di colera, e l’anno successivo quella da salmonellosi minori. Dagli stessi anni fu impegnato ad affrontare l’epidemia di epatite B, legata in particolare alla tossicodipendenza per via venosa sviluppando, a partire da questa esperienza, una specifica competenza nel campo delle epatiti virali acute e croniche.

• Nel 1982 in occasione della sospensione dell’obbligo di vaccinazione antivaiolosa, esso fu identificato dal Ministero della Sanità come sede di unità di alto isolamento.

• Sin dai primi anni 80 lo Spallanzani ha rappresentato uno dei principali centri clinici di assistenza e ricerca sulla infezione da HIV e sulle epatiti virali.

• All’inizio degli anni 90 fu avviata la costruzione di un nuovo complesso ospedaliero, progettato secondo gli standard più avanzati, e diventato attivo a partire dal 1994.

• Nel 1995 è stato identificato dal Ministero della Sanità quale polo nazionale per la gestione delle febbri emorragiche virali.ù

• Nel dicembre 1996 l’Ospedale Spallanzani è stato riconosciuto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per le malattie infettive - IRCCS.

• Successivamente, con nota circolare del Ministero della Salute del 2001, è stato identificato quale polo nazionale di riferimento per il Bioterrorismo.

• Nel Marzo 2003 è stato identificato dal Ministero della Salute quale polo nazionale di riferimento per la SARS.

• Nel 1997, è stato avviato un progetto per la realizzazione di laboratori di diagnostica avanzata e ricerca che ha portato alla realizzazione dell’unico laboratorio di livello di biosicurezza 4 del Paese e di 5 laboratori di livello 3 e all’acquisizione di nuove tecnologie.

• Infine, il 1 dicembre 2003 è stato inaugurato l’Hospice.

STRUTTURA

• 256 posti letto in 7 reparti, 48 posti in day hospital e 20 posti letto per la rianimazione.

• La costruzione ha un sistema di aria condizionata che può fornire fino a 12 ricambi d’aria in tutte le stanze.

• Le stanze possono essere a pressione positiva o negativa secondo la specifica necessità della patologia del paziente che vi soggiorna.

• Tutte le stanze hanno bagni riservati, TV, interfono e una zona filtro/antistanza.

2007

Ruolo dell’INMInell’emergenza-riemergenzaglobale di malattie infettive

IdentificazioneIdentificazione precoceprecocequantoquanto prima prima sappiamosappiamo didi cheche cosacosa sisi

trattatratta

RispostaRisposta RapidaRapidatantotanto prima prima possiamopossiamo metteremettere in in attoatto

gligli interventiinterventi appropriatiappropriati

Coinvolgimento in eventi epidemici o singoli casi di patogeni emergenti-1

•• 2000 Dengue 2000 Dengue epidemicaepidemica in in soldatisoldati ItalianiItaliani a Timor a Timor EstEst

•• 20002000--2006 2006 aumentatoaumentato numeronumero didi viaggiatoriviaggiatoriinfettatiinfettati con denguecon dengue

•• 2005 2005 sorveglianzasorveglianza e e gestionegestione clinicaclinica didi 10 10 contatticontattiitalianiitaliani didi Marburg Marburg durantedurante ll’’epidemiaepidemia in Angolain Angola

•• 20042004--2006: 3 2006: 3 episodiepisodi differentidifferenti didi sospettasospettainfezioneinfezione dada ArenavirusArenavirus (Lassa e (Lassa e GuanaritoGuanarito) ) in in viaggiatoriviaggiatori

CoinvolgimentoCoinvolgimento in in eventieventi epidemiciepidemicio o singoli casicasi didi patogenipatogeni

emergentiemergenti--22

•• 2005/2006 cowpox in un 2005/2006 cowpox in un veterinarioveterinario•• 2005 West Nile Virus in un 2005 West Nile Virus in un cittadinocittadino USA USA

•• 2006 2006 EncefaliteEncefalite giapponesegiapponese in un in un viaggiatoreviaggiatore

•• 2006 2006 epidemiaepidemia didi ChikungunyaChikungunya in in turistituristi

•• 2007 2007 sospettasospetta VHF in un VHF in un viaggiatoreviaggiatorein Nepalin Nepal

Si applicano Si applicano contemporaneamente tutte le contemporaneamente tutte le misure previste per lmisure previste per l’’isolamento isolamento in ospedalein ospedale

usando DPI usando DPI di pidi piùù alta alta efficienzaefficienza

ALTO ISOLAMENTOALTO ISOLAMENTO

in strutture con caratteristiche tecnicheappropriate ad isolare i pazienti affetti da

patologie altamente contagiose

Patologie altamente contagiose:definizione operativa

Una patologia si definisce Una patologia si definisce ““altamente contagiosaaltamente contagiosa””quando: si trasmette da persona a persona, quando: si trasmette da persona a persona, causa una malattia potenzialmente letale e causa una malattia potenzialmente letale e rappresenta un grave rischio nelle strutture rappresenta un grave rischio nelle strutture sanitarie e nella comunitsanitarie e nella comunitàà, per cui , per cui èè richiesto richiesto

ll’’uso di misure di controllo specifiche. uso di misure di controllo specifiche. ““

• Viral haemorrhagic fevers (VHF) (Marburg, Ebola, Crimean Congo, Lassa), and South American haemorrhagic fever (Junin, Machupo, Sabia, and Guanarito) viruses;

• SARS Co-V • Multidrug resistant M tuberculosis (TB) (known or suspected infection)• Emerging highly pathogenic strains of influenza virus• Smallpox and other orthopox infections (eg monkeypox, camel pox, but

excluding vaccinia virus)• Other emerging highly pathogenic agents, including agents of deliberate

release (eg pneumonic plague)

Unità di alto isolamento: definizione operativa

Stanza ospedaliera singola o doppia con Stanza ospedaliera singola o doppia con prepre--stanza e pressione negativastanza e pressione negativa

Può essere o meno:Può essere o meno:

• in connessione diretta con un laboratorio BSL3-4

• con ricambi d’aria per ora > 6

• predisposta per l’assistenza

• intensiva

EUNIDRequisiti minimi per le unità di alto isolamento nei

paesi dell’UE

Numero e localizzazione delle UAI nel paese:

Vi Vi èè accordo generale sui seguenti punti:accordo generale sui seguenti punti:

•• Dipende dalle dimensioni del Paese e Dipende dalle dimensioni del Paese e dalldall’’amministrazione di ogni singolo stato membro;amministrazione di ogni singolo stato membro;

–– Sarebbero auspicabili due UnitSarebbero auspicabili due Unitàà, poste in zone , poste in zone diverse del paese (i.e. una nel Nord e una nel diverse del paese (i.e. una nel Nord e una nel Sud),;Sud),;

–– Una, con adeguate connessioni con altre Una, con adeguate connessioni con altre istituzioni, istituzioni, èè ritenuta accettabile.ritenuta accettabile.

EUNIDRequisiti minimi per le unità di alto isolamento

nei paesi dell’UELocalizzazione e connessioni delle UAI:Localizzazione e connessioni delle UAI:

Vi Vi èè accordo generale sui seguenti punti: Una UAIaccordo generale sui seguenti punti: Una UAI

–– Dovrebbe essere situata nei pressi di un ospedale dotato Dovrebbe essere situata nei pressi di un ospedale dotato di tutte le specialitdi tutte le specialitàà;;

–– Dovrebbe stare in un padiglione distaccato o in alternativa Dovrebbe stare in un padiglione distaccato o in alternativa essere integrata in un edificio essere integrata in un edificio multipianomultipiano ma con impianti ma con impianti e protocolli operativi propri;e protocolli operativi propri;

–– Dovrebbe essere strutturalmente e funzionalmente Dovrebbe essere strutturalmente e funzionalmente connessa alla terapia intensiva (strutture idonee al connessa alla terapia intensiva (strutture idonee al trattamento del paziente critico dovrebbero essere incluse trattamento del paziente critico dovrebbero essere incluse nella progettazione delle nuove UAI);nella progettazione delle nuove UAI);

–– Dovrebbe avere disponibilitDovrebbe avere disponibilitàà di supporto pediatrico e di di supporto pediatrico e di altri specialisti.altri specialisti.

Caratteristiche tecniche delle UAI (1):

Vi Vi èè accordo generale sui seguenti punti:accordo generale sui seguenti punti:

1.1. Le stanze di isolamento dovrebbero essere a pressione Le stanze di isolamento dovrebbero essere a pressione negativa; negativa;

2.2. L'adeguatezza del regime L'adeguatezza del regime pressoriopressorio dovrebbe essere dovrebbe essere costantemente visibile e monitorabile; costantemente visibile e monitorabile;

3.3. Le UAI andrebbero sottoposte a test regolari e a Le UAI andrebbero sottoposte a test regolari e a validazionevalidazione del loro funzionamento almeno 2 volte del loro funzionamento almeno 2 volte ll’’anno anno

Requisiti minimi per le unità di alto isolamentonei paesi dell’UE

EUNID

EUNIDRequisiti minimi per le unità di alto isolamento

nei paesi dell’UE

Laboratori nelle UAI:Laboratori nelle UAI:Vi Vi èè accordo generale sui seguenti punti:accordo generale sui seguenti punti:

–– La gestione dei campioni dovrebbe essere svolta in La gestione dei campioni dovrebbe essere svolta in accordo con le direttive comunitarie sugli agenti accordo con le direttive comunitarie sugli agenti biologici;biologici;

–– Dovrebbero essere massimizzate le analisi al letto del Dovrebbero essere massimizzate le analisi al letto del paziente;paziente;

–– Dovrebbero essere implementati gli autoDovrebbero essere implementati gli auto--analizzatori, analizzatori, con protocolli e misure di sicurezza appropriate;con protocolli e misure di sicurezza appropriate;

–– Gli altri Gli altri teststests dovrebbero essere eseguiti in BSLdovrebbero essere eseguiti in BSL--3 o 3 o superiore;superiore;

–– Formazione e addestramento degli operatori e verifica Formazione e addestramento degli operatori e verifica della qualitdella qualitàà delle procedure sono essenziali.delle procedure sono essenziali.

BSL 4

EUNIDRequisitiRequisiti minimiminimi per le per le unitunitàà didi alto alto isolamentoisolamento

neinei paesipaesi delldell’’UEUE

Confezionamento e trasporto dei campioni in UAI:Vi è accordo generale sui seguenti punti:

–– I campioni diagnostici dovrebbero essere confezionati e I campioni diagnostici dovrebbero essere confezionati e trasportati, in accordo con le linee guida UNECE, da trasportati, in accordo con le linee guida UNECE, da membri dello staff formati e accreditati o certificati;membri dello staff formati e accreditati o certificati;

–– Le UAI ed i laboratori connessi dovrebbero avere un Le UAI ed i laboratori connessi dovrebbero avere un protocollo di gestione degli incidenti testato e protocollo di gestione degli incidenti testato e validatovalidato, , che copra la protezione degli operatori sanitari e la che copra la protezione degli operatori sanitari e la decontaminazione ambientale;decontaminazione ambientale;

–– Agli operatori sanitari dovrebbe essere fornita Agli operatori sanitari dovrebbe essere fornita unun’’adeguata assistenza adeguata assistenza prepre e post evento.e post evento.

EUNIDRequisiti minimi per le unità di alto isolamento

nei paesi dell’UE

Decontaminazione di UAI:Decontaminazione di UAI:Vi Vi èè accordo generale sul seguente punto:accordo generale sul seguente punto:

• L'apparecchiatura dedicata o identificata per l’uso all'interno di UAI dovrebbe essere facile da decontaminare.

Non vi Non vi èè accordo:accordo:

•• Metodi di decontaminazione (non supportata la Metodi di decontaminazione (non supportata la necessitnecessitàà di fumigazione delle UAI; altre opzioni di fumigazione delle UAI; altre opzioni dovrebbero essere esplorate) dovrebbero essere esplorate)

QualiQuali dispositividispositivi didi protezioneprotezioneindividualeindividuale

per le per le malattiemalattie altamentealtamente contagiosecontagiosenellenelle unitunitàà didi alto alto isolamentoisolamento

La prospettiva europeaLa La prospettivaprospettiva europeaeuropea

EUNIDPerchPerchéé usareusare i DPI in i DPI in ambienteambiente sanitariosanitario

Per Per aumentareaumentare la la sicurezzasicurezza del del personalepersonale

Chi Chi dovrebbedovrebbe indossareindossare i DPI?i DPI?

•• I DPI nelle unitI DPI nelle unitàà di alto isolamento (UAI) dovrebbero di alto isolamento (UAI) dovrebbero essere utilizzati da: essere utilizzati da:

•• operatori sanitari che forniscono assistenza diretta ai operatori sanitari che forniscono assistenza diretta ai pazienti; pazienti;

•• personale di supporto compresi OSS, OTA, ausiliari, personale di supporto compresi OSS, OTA, ausiliari, addetti alle pulizie e personale della lavanderia; addetti alle pulizie e personale della lavanderia;

•• personale di laboratorio; personale di laboratorio; •• familiari che assistono o visitano i pazientifamiliari che assistono o visitano i pazienti

Modified from Practical guidelines for infection control in health care facilities, WHO 2004

EUNID

QuandoQuando e dove i DPI e dove i DPI debbonodebbono essereessereindossatiindossati e e rimossirimossi??

•• I DPI debbono essere indossati prima di I DPI debbono essere indossati prima di entrare nella stanza del pazienteentrare nella stanza del paziente

•• Rimuovere i DPI nellRimuovere i DPI nell’’antistanza o, se non antistanza o, se non èèpresente unpresente un’’antistanza, assicurarsi che nantistanza, assicurarsi che néél'ambiente al di fuori della stanza/zona di l'ambiente al di fuori della stanza/zona di isolamento nisolamento néé altre persone possano essere altre persone possano essere contaminate contaminate

EUNIDRimozioneRimozione deidei DPIDPI

ConsensoConsenso sullasulla rimozionerimozione deidei DPI in UAI:DPI in UAI:

• Gli operatori sanitari debbono conoscere la dettagliata e Gli operatori sanitari debbono conoscere la dettagliata e predefinita sequenza per rimuovere i DPI dopo lpredefinita sequenza per rimuovere i DPI dopo l’’uso, ed essere uso, ed essere addestrati nella rimozione dei DPI. addestrati nella rimozione dei DPI.

•• La sequenza dipende dai DPI scelti, che a loro volta dipendono La sequenza dipende dai DPI scelti, che a loro volta dipendono dalla patologia da gestiredalla patologia da gestire

•• Gli operatori sanitari dovrebbero prestare estrema attenzione e Gli operatori sanitari dovrebbero prestare estrema attenzione e rimuovere le protezioni che coprono le mucose del volto con rimuovere le protezioni che coprono le mucose del volto con mani decontaminate, mani decontaminate, in modo da prevenire autoin modo da prevenire auto--contaminazioni contaminazioni con DPI o mani contaminatecon DPI o mani contaminate

•• I DPI dovrebbero essere rimossi nella preI DPI dovrebbero essere rimossi nella pre--stanza, se presentestanza, se presente

Trasporto e ricovero del Trasporto e ricovero del paziente altamente infettivopaziente altamente infettivo

Ambulanza ad alto isolamento in dotazione Ambulanza ad alto isolamento in dotazione allall’’INMI INMI SpallanzaniSpallanzani e Ospedale L. Sacco Milanoe Ospedale L. Sacco Milano

VANO SANITARIOVANO SANITARIO

PASSAGGI IN PASSAGGI IN SICUREZZASICUREZZAVANO TECNICOVANO TECNICO

VANO SANITARIOVANO SANITARIO

Stretcher isolator for initial patient retrieval

LE STANZE DI DEGENZALE STANZE DI DEGENZAREQUISITI RICHIESTI DAL MINISTERO DELLA SANITAREQUISITI RICHIESTI DAL MINISTERO DELLA SANITA’’

ZONA FILTROZONA FILTROZONA CZONA C

Pressione negativaFiltro aria HEPAContenitore con doppio sacco

di plastica per materiale monouso

Lavandino(preferibilmente inox)

Portatovaglioli di cartaContenitore con ipoclorito di

sodioContenitori con detergente e

disinfettante

LL’’UNITAUNITA’’ DI ISOLAMENTODI ISOLAMENTOZONA BZONA B

•• Letto del pazienteLetto del paziente•• Armadio metallico per farmaciArmadio metallico per farmaci•• Piano di lavoro in metalloPiano di lavoro in metallo•• Carrello urgenzeCarrello urgenze•• Carrello a 3 piani accessoriatoCarrello a 3 piani accessoriato•• Lavandino Lavandino inoxinox•• ComputerComputer•• Contenitori smaltimento rifiutiContenitori smaltimento rifiuti•• Videocamera Videocamera •• InterfonoInterfono•• BagnoBagno

IL LABORATORIO BSL3IL LABORATORIO BSL3(adiacente la stanza di degenza)(adiacente la stanza di degenza)

PERCORSIPERCORSI

CASO SOSPETTO O ACCERTATO DI INFEZIONECASO SOSPETTO O ACCERTATO DI INFEZIONE

•• Notizia dalla Medicina aeroportualeNotizia dalla Medicina aeroportuale•• Giunge con preavvisoGiunge con preavviso•• Si attiva la Task ForceSi attiva la Task Force•• Trasporto con ambulanza ed eventuale Trasporto con ambulanza ed eventuale

scortascorta•• Non passa per lNon passa per l’’AccettazioneAccettazione•• Percorso interno, dai sotterranei Percorso interno, dai sotterranei

direttamente in repartodirettamente in reparto

CASO SOSPETTO O ACCERTATO DI INFEZIONE

PERCORSIPERCORSI

• L’ambulanza si ferma nella zona sottostante la Rianimazione

• Una guardia giurata (preallertata e dotata di DPI) scorta il paziente ed il personale sanitario

• Durante il tragitto la guardia chiude gli accessi al sotterraneo ed evita presenze di persone non autorizzate

• Arrivo in reparto attraverso ascensore dedicato• Il malato è posto in apposita barella chiusa con

filtri HEPA

PERCORSIPERCORSI

PAZIENTE CHE SI PRESENTA SPONTANEAMENTEPAZIENTE CHE SI PRESENTA SPONTANEAMENTE

•• Proveniente da zona epidemicaProveniente da zona epidemica•• Riferisce sintomi ( febbre )Riferisce sintomi ( febbre )•• Mascherina chirurgica ( 1Mascherina chirurgica ( 1°° livello )livello )•• Viene visitato in Accettazione nella stanza Viene visitato in Accettazione nella stanza

dd’’isolamentoisolamento•• Si attiva la TaskSi attiva la Task--Force se il Medico lo ritiene utileForce se il Medico lo ritiene utile•• Il paziente viene inviato in reparto per Il paziente viene inviato in reparto per

accertamentiaccertamenti

IL PERSONALEIL PERSONALE

SPOGLIATOIOSPOGLIATOIOzona Azona A

•• LL’’operatore entra in abiti civili e li operatore entra in abiti civili e li

sostituisce con quelli di lavoro: sostituisce con quelli di lavoro:

•• CasaccaCasacca

•• pantalonipantaloni

•• calzecalze

•• zoccoli in gomma zoccoli in gomma

SPOGLIATOIOSPOGLIATOIOzona Azona A

LL’’operatore ora può indossare:operatore ora può indossare:

•• tuta in tuta in tyvechtyvech•• Soprascarpe nSoprascarpe n°°1 paio1 paio•• Maschera a tenuta con filtri HEPA o casco Maschera a tenuta con filtri HEPA o casco •• Guanti ostetrici nGuanti ostetrici n°° 2 paia2 paia

Tuta completa in Tuta completa in TyvekTyvek con cappuccio e calzari, cuciture con cappuccio e calzari, cuciture termosaldatetermosaldate

PROCEDUREPROCEDURE

GIRA A DESTRA, POI A SINISTRA, POI DRITTO, POI SALI E.....SPERAMO D’ARRIVA’ !

10 LAVAGGI

BASTANO ?

RICOVERORICOVERO

Chiusura corridoio parenti e ingresso del reparto

Evacuare degenti adiacenti all’unitàdi isolamento

Personale e vitto dal lato delle stanze medici

Chiusura cucina

PROCEDUREPROCEDURE

Zona A

Cambio abiti civili con quelli da lavoro

Zona A

Dopo la vestizione sale in reparto con l’ascensore dedicato

Zona B

•Visita al paziente

•Assistenza

PROCEDUREPROCEDURE

Zona B

•Immergere e strofinare mani con guanti in ipoclorito di sodio

•Sciacquare in acqua corrente

•Rimuovere il 1° paio di guanti

Zona C

•Pulire maschera con ipoclorito di sodio

•Sciacquare con panno e acqua e asciugarla

•Togliere maschera (contenitore apposito)

•Eliminare filtri HEPA

•Sfilare soprascarpe (contenitore per monouso)

•Tuta (contenitore per monouso)

•Lavare mani con 2°paio guanti

•Sfilare 2°paio guanti (contenitore per monouso)

•Procedere al lavaggio antisettico delle mani

PROCEDUREPROCEDURE

PROCEDUREPROCEDURE

Zona A•Torna allo spogliatoio posto nei sotterranei•Cambio degli abiti da lavoro con quelli civili.•Gli abiti e gli zoccoli saranno riposti in apposito contenitore per essere poi autoclavati.

Esami RXEsami RX

• Apparecchio portatile• Cassette radiografiche

ricoperte da 3 buste di plastica sigillata che andranno rimosse in quest’ordine 1A – nella zona B2A- nella zona C3A- all’esterno

• In caso di contaminazione della busta esterna si pulisce con panno imbevuto di ipoclorito di sodio, direttamente nella zona B

PROCEDUREPROCEDURE

e domani e domani ……

Area ad alto isolamento INMI Lazzaro Area ad alto isolamento INMI Lazzaro SpallanzaniSpallanzani Roma, Roma, ItalyItaly

Dotazione:Dotazione:10 stanze UAI10 stanze UAI10 BSL 310 BSL 31 BSL 41 BSL 432 posti letto per quarantena32 posti letto per quarantena

Available biosafety facility- 2007

• BSL3 Lab within clinical ward for bedside testing of patients in isolation

• BSL3 Lab within advanced diagnostic/research building • BSL3 Lab equiped for necroscopy/autoptic inspection

• BSL4 facility based on cabinet line, ready to be refined forsuit/breathing air supply mode activation

• New BSL3 Lab within the Virology Building • New BSL3 Lab within the biological samples banking

facility, Virology Building • New BSL4 facility (opening autumn 2007)

I Laboratori di Biosicurezza

Elenco dei Laboratori

1. Laboratorio BSL 3/4 Padiglione Del Vecchio (in attività dall’inizio del 2002, viene utilizzato dagli operatori

autorizzati per finalità diagnostiche e di ricerca)2. Laboratorio BSL 3 Post –Acuzie

(è utilizzato prevalentemente a scopo diagnostico, in particolare nelle situazioni di emergenza infettivologica e

per i pazienti ricoverati)3. Laboratorio BSL 3 Padiglione Baglivi

(in via di attivazione, verrà utilizzato dagli operatori autorizzati per finalità diagnostiche e di ricerca)

4. Laboratorio BSL 3 annesso alla Banca Biologica (in via di attivazione, è utilizzato per la raccolta dei campioni

biologici e la loro preparazione per la crioconservazione)

INMI involvment in emerging viral infection diagnosis: update

Milestones2001- (after 11/9) Implementation of molecular

biology methods for Class A agents (biological weapons)

• 2003 – (SARS) Improvement of diagnosis of respiratory infection

• 2005-2006 – (Pandemic) Establishment of Avian Flu Diagnosis

Diagnostic capability for relevant emerging viral diseases at INMI (1)

Viruses IFA EIA NT PCR RealTime PCR SEQ VI WB CF

VHF related Arenaviruses: Old & New World

+ + + +

CCHF + + + + + + Dengue + + + + + Filoviruses: Ebola & Marburg + + + +

Hantavirus + + + + Old World Orthopoxviruses + + + + +

Polioviruses 1,2,3 + + + + + SARS CoV + + + + + + + West Nile Virus + + + + + Japanese Encephalitis + + + + + Thick Borne Encephalitis + + + + + Yellow Fever Virus + + + + +

Diagnostic capability for relevant emerging viral diseases at INMI (2)

Viruses IFA EIA NT PCR RealTime PCR SEQ VI WB CF

HPAI-H5N1 + + + + +

Lymphocytic Choriomeningitis Virus + + + +

Chikungunya Virus + + + + + +

Toscana Virus + + + + +

Rift valley Fever Virus + + + +

Venezuelan Equine Encephalitis Virus + + + +

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro SpallanzaniSpallanzani -- RomaRoma

Biosafety containment laboratories

Biosafety facilities - 2006

• BSL3 Lab within clinical ward for bedside testing of patients in isolation

• 2 BSL3 Lab in the advanced diagnostic/research building • BSL3 Lab equiped for necroscopy/autoptic inspection

• BSL4 facility based on cabinet line, and for suit/breathingair supply mode activation

• 2 BSL3 Lab in the Virology Building • BSL3 Lab in the crio-bank• New BSL4 facility (opening autumn 2007)

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro SpallanzaniSpallanzani -- RomaRoma

Networks

Coordination of European networks:

-EUNID

-EUROP4

-ETIDE

National Institute of Infectious DiseasesIRCCS Lazzaro SpallanzaniVia Portuense, 292 – 00149 Roma

C.F. e P.IVA 05080991002

EURONHID European Network for Highly Infectious Diseases2007-2010

National Institute for Infectious Diseases ‘L. Spallanzani, Rome, Italy

University College Dublin, Mater Misericordiae Hospital, Ireland

Universitat Autonoma de Barcelona, Spain

Johann Wolfgang Goethe University, Frankfurt, Germany

Otto Wagner Spital, Vienna, Austria

Assistance Publique-Hopitaux de Marseille- France

Rigshospitalet, Copenhagen, Denmark

National Center for Infectious & Parasitic Diseases - Bulgaria

Centre Hospitalier, Luxembourg

Hopital Raymond Poincare - France

Royal Free Hospital London, UK

University Central Hospital, helsinki, Finland

University Medical Centre Ljubljana - Slovenia

Hellenic Center for Infectious Disease Control, Athens, Greece

St Luke's Hospital - Malta

Hospital of Infectious Diseases - Poland

Main aimTo enhance and maintain co-operation,

communication and exchange of information on Highly Infectious

Diseases among infectious diseases clinicians, and to improve preparedness and response within Europe to health

threats from Highly Infectious Diseases , whether naturally occurring, newly emergent, or deliberately released.

Objectives of EUNID

4To create a network of isolation facilities, physicians, and other professionals with expertise in the management of isolation and highly infectious diseases;

4To document best practice, develop modular course and promote exchange of knowledge and information on the management of isolation facilities and highly infectious diseases;

4To develop complete and accessible inventories of the isolation units and other isolation facilities in Europe;

4To develop guidelines for the clinical investigation and management of patients with highly infectious diseases and for personnel requirements of isolation facilities;

EUNID partners Austria, Belgium, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Ireland, Italy, Luxembourg,

Netherlands, Portugal, Spain, Sweden, United Kingdom

European network of P4 Laboratories

EURONET

ENP4-LabEuropean network of P4 Laboratories

01-10-2007 / 30-09-2010National Institute for Infectious Diseases ‘L. Spallanzani,

Rome, Italy

Health Protection Agency, UK

Bernhard Nocht Institute for Tropical Medicine, Hamburg, Germany

Philipps Universitaet Marburg, Marburg, Germany

Swedish Institute for Infectious Disease Control, Stockholm, Sweden

Institut National de la santé et de la recherche médicaleLyon, France

EURONET

EURONET-P4

Pasteur Institute

LyonFrance

PHAPortonDown

UK

PHALondon

UK

INMIRomeItaly

SIIDCSolna

Sweden

BNITMHambur

gGermany

Institute of

VirologyMarburgGermany

ETIDEEuropean training in infectious disease emergencies

01-10-2006 / 30-09-2009National Institute for Infectious Diseases ‘L. Spallanzani, Rome, Italy

Royal Free Hospital, London, UK

Azienda Ospedaliera ULSS 16, Padova, Italy

Health Protection Agency, UK

Hellenic Centre for Infectious disease control, Greece

Johann Wolfgang Goethe University, Frankfurt, Germany

Stadt Frankfurt am Main, Frankfurt, Germany

National Board of health and welfare, Sweden

Institut National de la santé et de la recherche médicale, France