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Marco NOCETTI Servizio Tecnico Consorzio Formaggio Parmigiano- Reggiano WORKSHOP Supporti tecnologici ed organizzativi per il monitoraggio e la valorizzazione delle produzioni tipiche: il caso del Parmigiano Reggiano

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Marco NOCETTIServizio Tecnico Consorzio Formaggio Parmigiano-

Reggiano

WORKSHOP

Supporti tecnologici ed organizzativi per il monitoraggio e la

valorizzazione delle produzioni tipiche:

il caso del Parmigiano Reggiano

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CFPR: strategia.2

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CFPR: strategia .3

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CFPR: strategia > strumento.

regolamentazione produzione 4

Conoscenza dell’andamento della produzioneaccurata

tempestiva

Miglioramento del Sistema Informativo CFPR

Integrazione interna

Integrazione esterna

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CFPR: disciplinare di produzione.

Premesse: 1) identificazione delle forme:Art.1 Marchi

1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione.

2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici mediante:b. l'impiego di apposite matrici (fasce marchianti) imprimenti sulla superficie dello scalzo di ogni forma la dicitura a puntini "Parmigiano-Reggiano", nonchè la matricola del caseificio produttore, l'annata e il mese di produzione.

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CFPR: disciplinare di produzione.6

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CFPR: disciplinare di produzione.

Premesse: 1) identificazione delle forme:Art.1: Marchi

1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione.

2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici mediante:b. l'apposizione di una placca di caseina recante la scritta "Parmigiano-Reggiano" o "CFPR" ed i codici identificativi della forma;

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CFPR: disciplinare di produzione.

Premesse: 1) identificazione delle forme:Art.1: Marchi

1) I segni distintivi del formaggio Parmigiano-Reggiano sono rappresentati dai marchi d'origine e dai marchi di selezione.

2) La marchiatura d'origine è eseguita a cura dei singoli caseifici mediante:b. l'apposizione di una placca di caseina recante la scritta "Parmigiano-Reggiano" o "CFPR" ed i codici identificativi della forma;

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CFPR: disciplinare di produzione.9

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CFPR: disciplinare di produzione.10

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CFPR: disciplinare di produzione.11

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CFPR: disciplinare di produzione.12

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CFPR: disciplinare di produzione.

Premesse: 2) Registro di produzione:Art.3 Obblighi dei caseifici3) i caseifici debbono tenere quotidianamente aggiornato il Registro di Produzione, vidimato dal Consorzio, che sarà a disposizione dell'Organismo di controllo per l'espletamento della sua attività, e delle competenti Autorità;

4) i caseifici hanno l'obbligo di mantenere il rendiconto di tutta la produzione.

> n° forme prodotte

MA

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Oggi: carta.14

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Domani: R.P.I.15

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R.P.I.: criteri.16

Multicanale

sito

SW

CFPR

Esterno

Minimo impegno

Chi già: OK

Chi non ancora: minimo IMPEGNO > OPPORTUNITA’

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R.P.I.: obiettivi.17

semplificare vs oggi

razionalizzare

non solo quante

ma quali placche >

> abbinamento info

carico/scarico

processo

espertizzazione

movimentazione

distribuzione

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Sistema informativo CFPR.18

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Progetto PR.Da.Ma.19

IN QUESTO CONTESTO progetto PR.DA.MA. (finanziato dalla Regione Emilia-Romagna

attraverso la Misura 2.1 Azione B “Progetti per reti di imprese”

Coinvolge:Consorzio Parmigiano-Reggiano, il laboratorio analisi del latte Artest (già Arte Casearia), i centri servizi ai caseifici Uniservizi MO, Unioncoop RE e

Uniservice PR C.R.P.A.Lab (fornitore)

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Progetto PR.Da.Ma.: azioni.20

1) scambio dati QL

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Progetto PR.Da.Ma.: azioni.21

2) invio dati identificatividelle singole forme attraverso:

Sito

SW residente

CFPR

Artest

altro

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Progetto PR.Da.Ma.: azioni.22

3) la gestione di taluni attributi delle forme

1a cat.

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Progetto PR.Da.Ma.: azioni.23

3) la gestione di taluni attributi delle forme

3a cat.2a cat.

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Progetto PR.Da.Ma.: azioni.24

3) la gestione di taluni attributi delle forme

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Progetto PR.Da.Ma.: criteri.25

Logica della partnership

Scambio dati qualiquantitativi (CC.SS. – CFPR)

già ANET

Art 68

853

Interfacciamento con SW residenti (Artest.)

Disseminazione (anche) tramite CC.SS.

Prospettiva

Volontario > (dis) incentivi > obbligatorio

Progressiva integrazione nel senso di

Aggregazione di quanto esiste

Inserimento di quanto non esiste X

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…26

GRAZIE

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…27

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WORKSHOP

Supporti tecnologici ed organizzativi per il monitoraggio e la

valorizzazione delle produzioni tipiche:

il caso del Parmigiano Reggiano

Tiziano Bettati – CRPA Lab

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2

Sviluppo e consolidamento del network per la gestione delle forme di parmigiano reggiano attraverso codice datamatrix

PR Da.Ma.

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Mettere in rete le informazioni del comprensorio3

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Standard comuni e utilizzo plurimo delle informazioni4

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In rete per migliorare efficacia ed efficienza5

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In rete per un percorso che guarda al futuro6

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PR Da.Ma. - Iniziare a dare valore alle placche7

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CFPR RPGio – Un prodotto del progetto A.Re.Pro.8

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CFPR RPGio – Un approccio semplice9

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CFPR RPGio – Un approccio semplice10

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Artest – AC Control. Integrare un gestionale completo11

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PR Da.Ma. - Integrazione di competenze12

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WORKSHOP

Supporti tecnologici ed organizzativi per il monitoraggio e la

valorizzazione delle produzioni tipiche:

il caso del Parmigiano Reggiano

Tiziano Bettati – CRPA Lab

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discussione per la formazione di discussione per la formazione di  una cooperativauna cooperativa

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discussione per la formazione di discussione per la formazione di  una cooperativauna cooperativa……

……casearia?casearia?

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28 adulti,28 adulti, 1 bambino1 bambino e 1 canee 1 cane

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I servizi organizzati dalle centrali I servizi organizzati dalle centrali  cooperativecooperative

Gestione amministrativa:Gestione amministrativa:‐‐Presidente e cassierePresidente e cassiere

‐‐delega:delega:‐‐o a un segretarioo a un segretario‐‐o al centro servizio al centro servizi

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I servizi organizzati dalle centrali I servizi organizzati dalle centrali  cooperativecooperative

Ma anche:Ma anche:‐‐I laboratori chimiciI laboratori chimici

‐‐Investimenti: Investimenti:  progettazione, assistenza, progettazione, assistenza, 

finanziamentifinanziamenti

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I servizi amministrativiI servizi amministrativi

‐‐ Nuove normative, nuovi Nuove normative, nuovi 

adempimentiadempimenti‐‐

Le nuove modalitLe nuove modalitàà

di sviluppo di sviluppo 

delldell’’attivitattivitàà ‐‐

crescono le necessitcrescono le necessitàà

‐‐

diminuisce la disponibilitdiminuisce la disponibilitàà degli amministratoridegli amministratori

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I servizi amministrativiI servizi amministrativi

‐‐ Aumentano le funzioni Aumentano le funzioni 

affidate al centro servizi; affidate al centro servizi;  oppureoppure

‐‐ Si inserisce qualche Si inserisce qualche 

collaboratore con funzioni collaboratore con funzioni  amministrativeamministrative

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I servizi amministrativiI servizi amministrativi

‐‐ Le nuove tecnologieLe nuove tecnologie

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I servizi amministrativiI servizi amministrativi

‐‐ Le nuove tecnologie:Le nuove tecnologie:

‐‐ Informatica e Informatica e  telematicatelematica

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“Nuovi Servizi e tecnologie per l’efficienza energetica e la riqualificazione

ecosostenibile”

Il progetto REETI Riqualificazione Ecosostenibile del patrimonio Edilizio

esistente a destinazione Turistico-recettiva con caratteristiche Innovative

ore 13.00 - Giovedi 9 giugno 2011 – R2B Bologna

Ing. Pietro Andreotti

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IL TURISMO È UN SETTORE FONDAMENTALE DELL’ECONOMIA

Rappresenta il 7,5% del PIL – “Tourism 2020 Vision (*)”;Dinamica di crescita flussi + (5% annui dal 2010 al 2020)In Europa sono previsti 717 Ml di turisti in arrivo, quasi il 45% del totale mondialeLa crisi economica non cambierà di molto la crescita dei flussi turistici

Per il nostro paese e in specifico per la nostra regione il turismo saràuna grande opportunità di sviluppo economico che coinvolgerà: i trasporti, l’agricoltura, il commercio, l’industria, le costruzioni, le amministrazioni locali

L’Energia e l’ambiente sono i fattori strategiciper riposizionarci con un’offerta più competitiva(*) UNWTO – United Nations World Tourism Organization

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In Italia:34000 alberghi 2,5 milioni occupati 10,6% del totale degli occupati

In Emilia Romagna:4700 alberghi 13,8% del totale nazionale

nella provincia di Rimini vi sono quasiil 50% degli esercizi alberghieri conil 50% degli occupati permanenti

L’OFFERTA TURISTICA/RICETTIVA

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QUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA

6% alberghi 5 e 4 stelle; 57% alberghi 3 stelle; 32% alberghi 2 e 1 stella

posti letto:

Fig 2 - Consistenza della ricettività alberghiera, zona Riviera, periodo gennaio – dicembre 2008

11,7% - 5 e 4

64,9% - 319,2% - 2 e 1

31,4% media nazionale

15,2% media nazionale

Offerta turistica basata su piccole attivitàimprenditoriali e un patrimonio edilizio obsoletosia tecnologicamente che funzionalmente e grande divoratore di energia

46,3% media nazionale

in Regione ER in Italia

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I CONSUMI ENERGETICI DEGLI ALBERGHI

Principale consumo è quello elettricoRapporto residenza/albergo 1 a 10Scarso utilizzo della domotica e deiSistemi di rilevamento, di controllo e di regolazione

Dati stime 2009 ENEA

Il secondo consumo è quello per acqua calda sanitaria

Riscaldamento e raffrescamentoScarsa utilizzazione cogenerazione etipologie di impianti centralizzati

Consumo di acqua potabile è più del doppio rispetto al residenzialemancanza di doppio tasto wc, aeratori per i rubinetti

Esistono delle possibilità di ridurre le criticità, limitare i consumi energetici e gli sprechi,riducendo significativamente i costi

1

2

3

4

Ripartizione consumi energetici

Profilo consumi per tipologia di utilizzo e criticità

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VELA, VISERBESE, MISANESE con LARCO ICOSMetodologia organizzativa e strumenti operativi innovativi finalizzati alle Attività di:

Riqualificazione ad alto valore aggiunto Ecosostenibile del patrimonio Edilizio esistente a destinazione Turistica ricettivacon caratteristiche Innovative

Sviluppo e consolidamento diuna RETE di PMI

Attività volte a: Efficientamento degli edifici turisticiRiduzione dei consumi di energia e risorse esauribiliMiglioramento del comfort e fruizioneUso di tecnologie avanzate ed FERUso di materiali ecosostenibili

Impiego di ICT domoticaIncremento sicurezza degli edifici

IL PROGETTO REETI

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REETI

Obiettivi

Permettere alle imprese di effettuare un salto dimensionale e di rispondere al mercato con modalità operative più strutturate ed efficaci;

Proporre soluzioni di intervento innovativeper una riqualificazione orientata all’efficienza, alla sicurezza e alla sostenibilità energeticaed ambientale;

Offrire ai gestori della struttura recettiva la possibilità di valorizzare la propria propostaturistica anche all’interno di circuiti di alto profilo.

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I Servizi offerti da Larco IcosAssistenza alla Rete per l’integrazione delle competenze tecnologiche e organizzative necessarie allo sviluppo delle attività:

Diagnosi energetica, funzionale e sismica;Formulazione di strategie di intervento (con valutazione preliminare di fattibilità);Individuazione di strumenti di sostegno all'intervento (incentivi, contributi, sgravi fiscali);Assistenza alla realizzazione di un intervento dimostrativi conl’utilizzo dei prodotti e sistemi innovativi;Selezione di un modello di certificazione ambientale e di sostenibilitàdegli edifici di riferimento per le attività della Rete;Supporto per l’elaborazione del marchio della Rete e per la sua promozione e valorizzazione.

REETI

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1. Costituzione di una nuova realtà imprenditoriale in grado di realizzare commesse medio-grandi, non gestibili dalle imprese singolarmente;

2. Acquisizione di un livello di competenza tecnica ed organizzativa che consentirà alla Rete di proporsi come soggetto altamente qualificato in un segmento di mercatodi grande interesse potenziale;

3. Capacità di garantire la realizzazione di interventi intempi certi e contenuti;

4. Riqualificazione energetica ambientale e sismica di una nuova generazione di edifici ricettivo-turistici in gradodi rispondere alla nuova domanda turistica.

Risultati

REETI

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REETI TRANSNAZIONALE

PROGETTO EUROPEO ADC ADRIATIC DANUBIAN CLUSTERING

Obiettivi: 1) Rafforzare il marketing territoriale e ridurre

le differenze tra le varie regioni del Danubio realizzando un network di cluster settoriali

2) Promuovere lo scambio di conoscenze offrendo grande visibilità alle imprese delle regioni partecipanti

Esistono molte specializzazioni simili tra i sistemi produttivi locali, ma non si conosce il potenziale che potrebbe derivare dalla cooperazione tra le varie realtà, ora frammentate