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Mensile di informazione e annunci a diffusione gratuita :: Numero 15 Giugno 2011 :: 10.000 Copie

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Professionedel mese

la guida alpina

newsGoggles.

scatta una fotoe ti dirà cos'è.

AziendAzamberlan

Il naturale ritorno alle origini. Così si potrebbe definire la tendenza crescente, soprattutto nei giovani, ad aprire attività legate al turismo, non solo stagionale, in montagna: dalle malghe ai formaggi.

MALGHE e FORMAGGIla vera scommessa del 21° secolo.

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Mensile di informazione e annunci a diffusione gratuita :: Numero 15 Giugno 2011 :: 10.000 Copie

PROFESSIONEDEL MESE

La guida alpina

NEWSGoggles.

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Il naturale ritorno alle origini. Così potrebbe definire la tendenza crescente, sopratutto nei giovani, ad aprire attività legate al turismo, non solo stagionale, in montagna: dalle malghe ai formaggi.

MALGHE e FORMAGGI

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Mensile gratuito di informazione e annunci.

Iscrizione registroTribunale di Vicenzan°1216 del 02.02.2010

MESE: Giugno 2011NUMERO: 15COPIE: 10.000

DIRETTORE RESPONSABILE:Ilaria [email protected]

DIREZIONE E REDAZIONE:KreactivfarmS.S. Marosticana, 243/b36031 Dueville - VITel. 0444 [email protected]

GRAFICA: [email protected]

STAMPA: Safigraf

Il materiale pubblicitario può essere riprodotto solo su espressa autorizzazione scritta dell’Editore.Qualsiasi riproduzione, totale o parziale, delle immagini e dei testi contenuti in questa rivista è vietata. Ogni violazione sarà perseguita a livello di legge in tutte le sedi civili e penali.Il contenuto pubblicitario viene stampato sotto la diretta responsabilità degli inserzionisti. L’editore è sollevato da qualsiasi responsabilità civile o penale nei confronti dei lettori o di terzi.

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Editoriale di Ilaria Rebecchi

Carissimi lettori,

la montagna, questo mese!

Una montagna spesso inesplorata, quella che abbiamo sviscerato nel nuovo numero di

Work di Giugno: dalle vallate che riconciliano l’uomo alla natura alle svariate possibilità

che ad oggi si palesano, per i giovani ma non solo, nell’ambito lavorativo.

Dalla storia di un maschio principe del settore delle calzature per escursioni & co, la

Zamberlan, ad un’indagine approfondita sul nostrano Consorzio dell’Altopiano di Asiago

grazie al Presidente, l’Avvocato Roberto Rigoni, per concludere in bellezza con l’appro-

fondimento sul lavoro del mese, la Guida Alpina, per mano di un noto esponente della

Provincia vicentina, il Dottor Paolo Asnicar, e con qualche interessante informazione sul

business di malghe e formaggi: questo e molto altro, per voi!

Pronti per l’estate ad alta quota?

Ilaria Rebecchi

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WORK WORK5

Sommario

6 NEWS »

Generazione 3D. Ora anche i videoproiettori.

Goggles. Scatta una foto e ti dirà cos'è.

Everest 2.0. Tecnologia ad alta quota.

Irlanda il ritorno di una terra dimenticata.

Mondiali di orienteering. Asiago 2014

"Into the wild": il sogno di molti.

10 ATTUALITà » Roberto Rigoni

Presidente Consorzio 7 Comuni Asiago

14 BUSINESS »

Malghe e formaggi: la vera scommessa

del 21° secolo

18 LAVORO » La guida alpina

20 SCUOLE & CORSI »

Corsi di alta formazione

24 AZIENDA »

Zamberlan

28 AFTER WORK »

Luoghi, suoni, colori, profumi,

momenti, sensazioni.

WORK6

Scatta una foto e ti dirà cos'è!

Goggles: ricerca all'avanguardia. Everest 2.0Tecnologia ad alta quota.

Programma di successo

tra i più interessanti del

market, Google Goggles

è un motore di ricerca di

alta avanguardia che per-

mette di cercare informa-

zioni sulla base di ciò che

si sta guardando. Un click

per scattare una foto, po-

chi secondi per caricarla e

Goggles è in grado di indi-

viduare l’oggetto fotografa-

to, compatibilmente con la risoluzione delle immagini stesse, che

spesso risultano però non sempre in alta qualità, soprattutto se

scattate dai nostri smartphones. Ma il colosso informatico ha ben

pensato di venire incontro a queste inesattezze di sistema, con la

versione 1.4 dell’applicazione, attraverso cui è possibile ritagliare

una porzione di immagine e scrivere un suggerimento di risultato,

in modo da permettere a Google di tenerlo in considerazione per

le future ricerche. Inoltre è stato ampliato lo storico-ricerche, ag-

giungendo la possibilità di condivisione e consultazione.

http://www.google.com/mobile/goggles

Dai primi di Maggio è stata installata dal Comitato EvK2cnr, sulla cima

di Kala Patthar, una nuovissima webcam che, da 5.600 metri di quota

offre la miglior visuale sulla vetta della montagna più alta del mondo. E’

la primissima webcam posta nelle vicinanze dell’Everest, a soli 11 km

dalla montagna. Basterà visitare il sito www.evk2cnr.org, nella sezione

webcam, per essere catapultati nel mondo degli inconfondibili picchi,

comprensivo del pianoro di colle Sud (8.000 metri). L’installazione della

Mobotix è anche un guinness dei primati, in quanto webcam più alta al

mondo. Per toccare il cielo con un dito, da casa!

Brionvega ha recentemente presentato Visioemotion e Visioemotion

3D, nuova generazione di videoproiettori che rivoluzioneranno il modo

di vedere qualsiasi contenuto, dal 3D alle altissime qualità audio.

La tecnologia Sim2, leader mondiale nel mercato della proiezione

domestica High-end, è stata utilizzata per creare un prodotto innovativo

e di design, che Brionvega ha messo a punto con tecnologia Full

HD a 1080p, che, nel caso del modello 3D permettono la visione

dei contenuti con gli appositi occhiali. Tecnicamente è permessa la

visione di contenuti protetti grazie alle 2 porte HDMI con tecnologia

HDCP, e grazie agli ingressi Grafico RGBHV (connettore D-sub 15 pin),

Component (RCA) Analogico YPbPr/RGBs/RGBHV, e Videocomposito

(RCA). Ora il 3D, a casa tua.

http://www.brionvega.it

News

Generazione 3DOra anche i videoproiettori.

WORK7

Fashion Atelier

Dove lo stilediventa moda.

L’atelier è disponibile al pubblico solo su appuntamento.

Vi preghiamo di contattarci al 335.7459288

Lo Specchio di GrimildeVia Pietro Ragazzoni n° 46

36063 Marostica, Vi

Mondiali di Orienteering?Asiago 2014.

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Dopo l’assegnazione del mondiale Master di sci nordico, l’Altopiano di

Asiago è stato candidato per ospitare i Mondiali di Orienteering del 2014,

freschi della recente edizione 2011 dei Campionati Italiani. L’evento, che

porterà circa mille atleti professionisti della disciplina sportiva tra boschi

e pascoli, è una vera e propria corsa contro il tempo, dove i partecipanti,

muniti di bussola e mappa dettagliata della zona, si cimentano per

raggiungere il traguardo, transitando nel percorso in una serie di punti

studiati ad hoc, lasciando però la possibilità ai concorrenti di scegliere il

tragitto preferito.

Non viene premiata la velocità ma l’orientamento, e la disciplina vanta

anche una versione “invernale”, sugli sci.

www.asiago.it

Dopo il recente arrivo della Regina Elisabetta II e del Presidente

Obama a fine Maggio 2011, l’Irlanda, animata dal desiderio di riscossa,

turistica e culturale, torna in auge nel panorama internazionale anche

grazie alla svolta epocale che ha come obiettivo il rilanciare nuovi posti

di lavori nell’industria del turismo.

Il “Jobs Initiative” promosso dal Governo irlandese, ha stipulato

alcuni elementi che muteranno il profilo dell’isola, dal ribasso dell’Iva

applicata ai comparti turistici, alla cancellazione della Air Travel Tax,

fino alla cancellazione del visto di soggiorno (operazione lungimirante

in vista dei prossimi Giochi Olimpici di Londra 2012).

Ottimi spunti per nuovi meravigliosi viaggi, nella terra di Joyce.

www.discoverireland.com/it

News

IRLANDA: il ritorno diuna terra dimenticata.

"Into the wild":i l sogno di molti.“…Nell'Aprile del 1992 Chris McCandless

si incamminò da solo negli immensi spazi

selvaggi dell'Alaska. Due anni prima, terminati

gli studi, aveva abbandonato tutti i suoi averi

e donato i suoi risparmi in beneficenza: voleva

lasciare la civiltà per immergersi nella natura.

Non adeguatamente equipaggiato, senza

alcuna preparazione alle condizioni estreme

che avrebbe incontrato, venne ritrovato

morto da un cacciatore, quattro mesi dopo

la sua partenza per le terre a nord del Monte

McKinley. Accanto al cadavere fu rinvenuto un

diario che Chris aveva inaugurato al suo arrivo

in Alaska e che ha permesso di ricostruire le sue ultime settimane…”

Lo scrittore ed alpinista americano Jon Krakauer si imbattè quasi in

questa vicenda, rimanendone quasi ossessionato, e scrisse un lungo

articolo sulla rivista "Outside" che suscitò enorme interesse. In seguito,

con l'aiuto della famiglia di Chris, si è dedicato alla ricostruzione del lungo

viaggio del ragazzo: due anni attraverso l'America all'inseguimento di

un sogno.

www.bimfilm.com/intothewild

tipo promozionale e pubblicitario; consulenza e assistenza tecnica alle imprese associate per sostenere e favorire domanda e offerta turistica nei mercati interessati.

La montagna come base per la nascita di un vero e proprio apparato turistico e istituzionale: come si è evoluto il turismo montano negli ultimi trenta’anni?

Nel corso degli ultimi trent’anni il turismo in generale, e quello montano direi in particolare, ha subito una forte evoluzione, e l’offerta si è dovuta adattare nel tempo ad una domanda mutata sostanzialmente. Se una volta, infatti, il periodo di ferie durava non meno di due settimane, attualmente si preferisce la formula del week-end più o meno lungo. Non solo: se in passato il soggiorno in montagna era vissuto all’insegna del riposo o dell’attività fisica “leggera”, adesso questo tipo di vacanza viene sempre più spesso concepito come attivo e ricco di stimoli e di offerte di vario genere,

Consorziati e turismo, iniziative culturali e di tutela storica: questo e molto altro per l’Altopiano di Asiago. Parola del Presidente del Consorzio, Roberto Rigoni.

Costituito nel 1310 con lo scopo di difendere antiche esenzioni ed altri privilegi economici, il Consorzio dei Comuni di Asiago raggruppa i 7 comuni dell’Altopiano vicentino, con fini turistici e culturali, ma non solo.Terra ospitale e ricca di storia, il territorio montano viene tutelato dal suddetto consorzio dall’epoca: ce ne parla il Presidente, l’Avvocato Roberto Rigoni.

Il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni e la Comunità Montana “Spettabile Reggenza” hanno un fondamento storico oltre che turistico. Un breve excursus storico-istituzionale sulla nascita e sull’evoluzione del Consorzio Turistico, con particolare riferimento agli ultimi anni.

Quello di Asiago 7 Comuni è uno dei quattordici Consorzi Turistici operanti nella Regione Veneto. Tali Enti, fondati nel 1994, nascono per sopperire all’esigenza di far intervenire la struttura privata nell’organizzazione della promozione turistica in Italia e all’estero. Il nostro Consorzio nasce nel 1998 per volontà dell’A.p.t. Altopiano di Asiago, del Consorzio Asiago Turismo e di alcuni albergatori dell’Altopiano. Nel corso degli anni, abbiamo partecipato a un consistente numero di fiere e rassegne italiane e internazionali, a eventi sportivi e culturali, con l’intento di far conoscere la nostra offerta turistica; abbiamo prodotto e diffuso materiale promo-pubblicitario, interagendo spesso con altre strutture turistiche, con aziende private e con gli enti pubblici. Nell’ultimo periodo, il Consorzio ha ampliato la propria “prospettiva d’azione” sviluppando un piano di marketing territoriale finalizzato alla promozione, non più esclusivamente delle proprie strutture associate, ma del territorio in senso più ampio, entrando a far parte di un vero e proprio sistema di sinergie e collaborazioni molto proficue. Ciò è stato possibile, concretamente, prendendo parte (attingendo ai fondi comunitari preposti) ad alcuni importanti progetti Interreg, lavorando con il Gal, e con gli altri Consorzi della Montagna Veneta.

Struttura e attività del Consorzio.

Il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni attualmente è costituito da 129 soci, per lo più privati (alberghi, impianti di risalita, attività commerciali ecc.) come previsto dalla Legge Regionale n. 33 del 2002 (i soggetti pubblici hanno, infatti, facoltà di ricoprire il solo ruolo di soci sostenitori). Questa legge regola anche i compiti della struttura; più precisamente, l’articolo 7 ne indica le competenze sintetizzandole in tre punti fondamentali: interventi rivolti alla commercializzazione del prodotto turistico relativo ai singoli settori, mediante appositi programmi operativi; partecipazione e realizzazione di manifestazioni ed eventi promozionali, nonché produzione, acquisto e distribuzione di messaggi e di materiale di di Ilaria Rebecchi

© Riproduzione Vietata

sia d’estate che d’inverno. Questo non solo per le nuove condizioni economiche generali, ma anche per la necessità di “sfruttare” il proprio tempo libero, sempre più limitato, in modo ottimale. Conferma di ciò è il sempre crescente successo della formula del “pacchetto turistico”, che assicura un certo numero di attrazioni e proposte a un prezzo contenuto.

Osservatorio Astrofisico, Sacrario Militare e, ovviamente, la guerra: come si promuovono oggi in ambito montano storia cultura e scienza?

La cultura ha un ruolo importantissimo nell’attuale concezione di vacanza: il connubio fra attività fisica, natura, cultura ed enogastronomia è ormai indispensabile per soddisfare le esigenze del target, sia italiano che straniero. Oggi l’offerta è più che mai articolata: al turista viene data la possibilità di creare la propria vacanza, arricchendola con una serie di attività “collaterali” al semplice soggiorno in hotel o in appartamento.L’Altopiano vanta una varietà di opzioni davvero completa, che soddisfa le esigenze più disparate. Nell’ambito della promozione turistica, questo è senz’altro un aspetto vincente che viene sapientemente valorizzato in qualsiasi occasione.

Piano di eventi previsti per il prossimo futuro: dalle nevi invernali al turismo estivo, alle grandi manifestazioni sportive in programma.

Tanti e prestigiosi gli eventi in programma ad Asiago 7 Comuni. Nel 2013 ospiteremo il World Master dello sci di fondo; nel 2014 sarà poi la volta del Mondiale di Orienteering: si tratta di eventi sportivi di grossa portata internazionale, che, assicurando la presenza di un ingente numero di visitatori, avranno un riscontro davvero importante anche in termini turistici. Per quanto riguarda l’imminente ricorrenza del centenario della Grande Guerra, ci stiamo già attivando, tramite lo sviluppo di uno specifico progetto, per la promozione del nostro territorio che è stato palcoscenico di alcune fra le più importanti e tragiche battaglie del Primo Conflitto Mondiale. Questa estate per gli amanti della musica classica verrà proposta la nuova edizione di Asiago Festival; verrà ripetuta anche l’esperienza della Notte Nera, appuntamento attesissimo e molto apprezzato. Novità 2011: la notte dell’Asiago, serata eno-gastronomica da non perdere. Per l’inverno, spettacolare sarà ancora una volta il festival pirotecnico-musicale

“Asiago: Fiocchi di luce”. E poi un calendario ricchissimo di eventi dedicati ai giovani, perché la montagna può significare non solo relax e natura, ma anche musica e divertimento.

I Consorziati: dagli hotel alle pro-loco, passando per le piccole associazioni, malghe e locali. Quali sono le responsabilità del Consorzio e le indipendenze Comune per Comune, dei sette?

Con il rinnovato CDA, operante da quasi un anno, il Consorzio ha voluto inserire all’interno della propria amministrazione anche i rappresentanti di alcuni Comuni dell’Altopiano. Questa scelta nasce dalla consapevolezza sempre più radicata che il turismo oggi più che mai è fatto da componenti che non possono più agire indipendentemente, ma che devono collaborare fra loro, e con gli altri enti preposti. Lo stesso vale per i soci: deve prevalere un senso di appartenenza e di intenti comuni, se si vuole garantire un florido futuro turistico a questa nostra terra meravigliosa.

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tipo promozionale e pubblicitario; consulenza e assistenza tecnica alle imprese associate per sostenere e favorire domanda e offerta turistica nei mercati interessati.

La montagna come base per la nascita di un vero e proprio apparato turistico e istituzionale: come si è evoluto il turismo montano negli ultimi trenta’anni?

Nel corso degli ultimi trent’anni il turismo in generale, e quello montano direi in particolare, ha subito una forte evoluzione, e l’offerta si è dovuta adattare nel tempo ad una domanda mutata sostanzialmente. Se una volta, infatti, il periodo di ferie durava non meno di due settimane, attualmente si preferisce la formula del week-end più o meno lungo. Non solo: se in passato il soggiorno in montagna era vissuto all’insegna del riposo o dell’attività fisica “leggera”, adesso questo tipo di vacanza viene sempre più spesso concepito come attivo e ricco di stimoli e di offerte di vario genere,

Consorziati e turismo, iniziative culturali e di tutela storica: questo e molto altro per l’Altopiano di Asiago. Parola del Presidente del Consorzio, Roberto Rigoni.

Costituito nel 1310 con lo scopo di difendere antiche esenzioni ed altri privilegi economici, il Consorzio dei Comuni di Asiago raggruppa i 7 comuni dell’Altopiano vicentino, con fini turistici e culturali, ma non solo.Terra ospitale e ricca di storia, il territorio montano viene tutelato dal suddetto consorzio dall’epoca: ce ne parla il Presidente, l’Avvocato Roberto Rigoni.

Il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni e la Comunità Montana “Spettabile Reggenza” hanno un fondamento storico oltre che turistico. Un breve excursus storico-istituzionale sulla nascita e sull’evoluzione del Consorzio Turistico, con particolare riferimento agli ultimi anni.

Quello di Asiago 7 Comuni è uno dei quattordici Consorzi Turistici operanti nella Regione Veneto. Tali Enti, fondati nel 1994, nascono per sopperire all’esigenza di far intervenire la struttura privata nell’organizzazione della promozione turistica in Italia e all’estero. Il nostro Consorzio nasce nel 1998 per volontà dell’A.p.t. Altopiano di Asiago, del Consorzio Asiago Turismo e di alcuni albergatori dell’Altopiano. Nel corso degli anni, abbiamo partecipato a un consistente numero di fiere e rassegne italiane e internazionali, a eventi sportivi e culturali, con l’intento di far conoscere la nostra offerta turistica; abbiamo prodotto e diffuso materiale promo-pubblicitario, interagendo spesso con altre strutture turistiche, con aziende private e con gli enti pubblici. Nell’ultimo periodo, il Consorzio ha ampliato la propria “prospettiva d’azione” sviluppando un piano di marketing territoriale finalizzato alla promozione, non più esclusivamente delle proprie strutture associate, ma del territorio in senso più ampio, entrando a far parte di un vero e proprio sistema di sinergie e collaborazioni molto proficue. Ciò è stato possibile, concretamente, prendendo parte (attingendo ai fondi comunitari preposti) ad alcuni importanti progetti Interreg, lavorando con il Gal, e con gli altri Consorzi della Montagna Veneta.

Struttura e attività del Consorzio.

Il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni attualmente è costituito da 129 soci, per lo più privati (alberghi, impianti di risalita, attività commerciali ecc.) come previsto dalla Legge Regionale n. 33 del 2002 (i soggetti pubblici hanno, infatti, facoltà di ricoprire il solo ruolo di soci sostenitori). Questa legge regola anche i compiti della struttura; più precisamente, l’articolo 7 ne indica le competenze sintetizzandole in tre punti fondamentali: interventi rivolti alla commercializzazione del prodotto turistico relativo ai singoli settori, mediante appositi programmi operativi; partecipazione e realizzazione di manifestazioni ed eventi promozionali, nonché produzione, acquisto e distribuzione di messaggi e di materiale di di Ilaria Rebecchi

© Riproduzione Vietata

sia d’estate che d’inverno. Questo non solo per le nuove condizioni economiche generali, ma anche per la necessità di “sfruttare” il proprio tempo libero, sempre più limitato, in modo ottimale. Conferma di ciò è il sempre crescente successo della formula del “pacchetto turistico”, che assicura un certo numero di attrazioni e proposte a un prezzo contenuto.

Osservatorio Astrofisico, Sacrario Militare e, ovviamente, la guerra: come si promuovono oggi in ambito montano storia cultura e scienza?

La cultura ha un ruolo importantissimo nell’attuale concezione di vacanza: il connubio fra attività fisica, natura, cultura ed enogastronomia è ormai indispensabile per soddisfare le esigenze del target, sia italiano che straniero. Oggi l’offerta è più che mai articolata: al turista viene data la possibilità di creare la propria vacanza, arricchendola con una serie di attività “collaterali” al semplice soggiorno in hotel o in appartamento.L’Altopiano vanta una varietà di opzioni davvero completa, che soddisfa le esigenze più disparate. Nell’ambito della promozione turistica, questo è senz’altro un aspetto vincente che viene sapientemente valorizzato in qualsiasi occasione.

Piano di eventi previsti per il prossimo futuro: dalle nevi invernali al turismo estivo, alle grandi manifestazioni sportive in programma.

Tanti e prestigiosi gli eventi in programma ad Asiago 7 Comuni. Nel 2013 ospiteremo il World Master dello sci di fondo; nel 2014 sarà poi la volta del Mondiale di Orienteering: si tratta di eventi sportivi di grossa portata internazionale, che, assicurando la presenza di un ingente numero di visitatori, avranno un riscontro davvero importante anche in termini turistici. Per quanto riguarda l’imminente ricorrenza del centenario della Grande Guerra, ci stiamo già attivando, tramite lo sviluppo di uno specifico progetto, per la promozione del nostro territorio che è stato palcoscenico di alcune fra le più importanti e tragiche battaglie del Primo Conflitto Mondiale. Questa estate per gli amanti della musica classica verrà proposta la nuova edizione di Asiago Festival; verrà ripetuta anche l’esperienza della Notte Nera, appuntamento attesissimo e molto apprezzato. Novità 2011: la notte dell’Asiago, serata eno-gastronomica da non perdere. Per l’inverno, spettacolare sarà ancora una volta il festival pirotecnico-musicale

“Asiago: Fiocchi di luce”. E poi un calendario ricchissimo di eventi dedicati ai giovani, perché la montagna può significare non solo relax e natura, ma anche musica e divertimento.

I Consorziati: dagli hotel alle pro-loco, passando per le piccole associazioni, malghe e locali. Quali sono le responsabilità del Consorzio e le indipendenze Comune per Comune, dei sette?

Con il rinnovato CDA, operante da quasi un anno, il Consorzio ha voluto inserire all’interno della propria amministrazione anche i rappresentanti di alcuni Comuni dell’Altopiano. Questa scelta nasce dalla consapevolezza sempre più radicata che il turismo oggi più che mai è fatto da componenti che non possono più agire indipendentemente, ma che devono collaborare fra loro, e con gli altri enti preposti. Lo stesso vale per i soci: deve prevalere un senso di appartenenza e di intenti comuni, se si vuole garantire un florido futuro turistico a questa nostra terra meravigliosa.

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WORK12

NOME GiovannaCOGNOME G.RESIDENTE A Schiavon (VI)NATO/A IL 18/07/1963 TEL: - CELL: 366.3161275MAIL: [email protected]

Addettavendite

ISTRUZIONE E FORMAZIONE• diploma di “applicata ai servizi amministrativi” presso l’istituto professionale remondini• bassano del grappa - corso di vetrinista, con specializzazione in allestimenti per negozi di ottica.

ESPERIENZE PROFESSIONALI• 2003-2010 coadiutrice c/o deposito dentale: mansione amministrativa,contatto clienti, gestione ordini, gestione fornitori. • 1991–2002 addetta vendite presso foto-ottica • 1981–1991 resp. magazzino e contatto clienti c/o produttore ceramiche • 1989-1990 addetta vendite negozio calzature e abbigliamento

LINGUE CONOSCIUTE• Inglese livello scolastico.

CONOSCENZE INFORMATICHE• buona conoscenza dei programmi pacchetto office 2007 (word, excel, outlook). sistemi gestionali: esatto.

INTERESSI EXTRAPROFESSIONALI• taiji, lettura.

NOME SaraCOGNOME P.RESIDENTE A Camisano VicentinoNATO/A IL 21/11/1985 TEL: - CELL: 347.3246286MAIL: [email protected]

Impiegata

amministrativa

ISTRUZIONE E FORMAZIONE• 1999 - 2005 ‘Itas P. Scalcerle’ maturità linguistica (inglese, spagnolo, tedesco) • 2005 - 2006 Università degli Studi di Padova, facoltà di giurisprudenza (2 esami sostenuti) laureanda in mediazione linguistica e culturale, laurea triennale presso l’Università degli Studi di Padova (inglese e spagnolo)

ESPERIENZE PROFESSIONALI• a gennaio 2011 impiegata amministrativa presso l'ospedale di Padova • aprile - settembre 2010 receptionist presso hotel di padova • 2008 e 2009 collaborazione presso l’università di padova • maggio - giugno 2008 impiegata back - office per agenzia telefonica• settembre 2006 impiegata presso amministratore condominiale

LINGUE CONOSCIUTE• inglese, spagnolo, tedesco.

CONOSCENZE INFORMATICHE• word, excel, powerpoint, internet

INTERESSI EXTRAPROFESSIONALInuoto, cinema.

Il business nasce dalla tradizione.Si potrebbe definire.

di Ilaria Rebecchi© Riproduzione Vietata

Così gli anziani dei piccoli paesi raccontano come dagli anni’60 la situazione delle malghe fosse in pieno periodo di crisi, mentre oggi lo stesso turismo frutta agli imprenditori locali ben più dell’allevamento stesso.Dai 2-3 tavoli dell’epoca, quasi a mo’ di cornice d’ospitalità della più sostanziosa attività d’allevamento, ai 50-60 coperti di media che le malghe dei giorni nostri offrono ai turisti. Dalla semplice proposta culinaria limitata a polenta e formaggi locali ai menù completi per gli ospiti, come veri e propri agriturismi montani, con camere.Guardando i numeri, poi, si capisce bene come la malga, un tempo simbolo di allevamento povero e di vita difficile, sia diventata un vero e proprio business: secondo le statistiche vicentine, nei

quattro mesi di lavoro estivi, essa rende più di un albergo o ristorante al piano, al punto che quelle più frequentate arrivano, e a volte superano, tra menù fissi, camere e vendita di formaggi freschi o stravecchi e soppresse, un incasso di 200.000 euro a stagione. “Chi vuole una malga - racconta Gianbattista Rigoni Stern, figlio del grande scrittore Mario e funzionario della comunità montana Spettabile Reggenza 7 Comuni dell’Altopiano - deve fare domanda con due buste. Nella prima ci sono i documenti che attestano la residenza nell’altipiano da almeno 15 anni, nell’altra l’offerta al Comune in cambio dell’uso della malga. Non si offrono soldi, ma litri di latte.Poi, se per una malga il Comune riceve, ad esempio 20.000 euro, il 10% serve a ristrutturare le malghe stesse, mentre il 90% deve essere utilizzato per pagare asili, case di riposto e l’assistenza ai

residenti. Sono ammessi anche i «foresti», nelle sedici malghe di Asiago (78 in tutto l’altipiano), ma solo se i residenti non sono interessati a «caricare» - si dice proprio così - le loro vacche in malga. Le malghe fra i 1300 ed i 1800 metri sono riservate alla mucche, le malghe a 2000 metri alle pecore. Chi già gestisce un alpeggio - il contratto dura 6 anni - anche se perde alle buste ha diritto di prelazione: resta nella malga ma deve pagare il prezzo più alto offerto dal concorrente”.Una modalità amministrativa che sembra unire modernità e tradizione, come del resto la stessa attività in discussione rappresenta.

Per informazioni:http://www.reggenza7comuni.it

Altro business legato a quello “malgaro” è quello della produzione di formaggi, ovviamente, al punto che SlowFood ha messo il suo marchio in alcuni caseifici artigianali, giunti ad essere il fiore all’occhiello di tutto l’Asiago, formaggio vera e propria fonte di reddito per più di tremila famiglie: quasi 2 milioni di forme annuali prodotte, il cui prezzo nei supermercati viene raddoppiato ed in alcuni negozi persino triplicato. E tutto questo oro da mangiare proviene, ovviamente, in primis proprio dalle stesse malghe, la cui fortuna è la vendita diretta al consumatore.Un affare dal punto di vista imprenditoriale e tradizionale, tanto che l’incremento statistico di giovani interessati ad aprire, o continuare, questa attività, ne è testimonianza concreta.E se un’associazione internazionale ne riconosce merito e diritti, non c’è che tenere a mente questa tradizionalmente innovativa soluzione lavorativa, che riesce ad unire benessere psicofisico a guadagno.

“Quassù non vivo in me, ma divento una parte di ciò che mi attornia. Le alte montagne sono per me un sentimento”.

Così recita un noto aforisma di Lord Byron, poeta inglese che visse tra la fine del ‘700 e l’inizio del secolo successivo.Questo stesso sentimento di cui l’artista parla sembra essere lo stesso a stimolare, da secoli, numerosi piccoli e grandi imprenditori d’ogni settore nell’aprire, in montagna appunto, la propria attività.Spesso legate al settore turistico, come viene logico pensare, le occasioni lavorative che gli scenari montani agevolano vanno dall’apertura di ristoranti alla manutenzione, estiva e invernale, di impianti di risalita, ad oggi sfruttati durante tutto l’anno e non solo come semplice mezzo per escursioni sciistiche & co.Interessante è l’esperienza dei malgari, categoria lavorativa di imprenditori, spesso famiglie, che negli ultimi decenni ha avuto un picco ascensionale sia dal punto di vista del semplice numero di malghe aperte, ristrutturate o modernizzate con surplus di caratteristiche dei centri benessere et similia (al punto che molte di queste piccole realtà sembrano somigliare spesso e volentieri a vere e proprie spa ad alta quota), che a fronte dell’incremento proprio della mole di turisti che annualmente popolano le vette italiane, in particolare riferimento a quelle dell’Altopiano.

Il naturale ritorno alle origini. Così si potrebbe definire la tendenza crescente, soprattutto nei giovani, ad aprire attività legate al turismo, non solo stagionale, in montagna:

dalle malghe ai formaggi.

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Il business nasce dalla tradizione.Si potrebbe definire.


Così gli anziani dei piccoli paesi raccontano come dagli anni’60 la situazione delle malghe fosse in pieno periodo di crisi, mentre oggi lo stesso turismo frutta agli imprenditori locali ben più dell’allevamento stesso.Dai 2-3 tavoli dell’epoca, quasi a mo’ di cornice d’ospitalità della più sostanziosa attività d’allevamento, ai 50-60 coperti di media che le malghe dei giorni nostri offrono ai turisti. Dalla semplice proposta culinaria limitata a polenta e formaggi locali ai menù completi per gli ospiti, come veri e propri agriturismi montani, con camere.Guardando i numeri, poi, si capisce bene come la malga, un tempo simbolo di allevamento povero e di vita difficile, sia diventata un vero e proprio business: secondo le statistiche vicentine, nei

quattro mesi di lavoro estivi, essa rende più di un albergo o ristorante al piano, al punto che quelle più frequentate arrivano, e a volte superano, tra menù fissi, camere e vendita di formaggi freschi o stravecchi e soppresse, un incasso di 200.000 euro a stagione. “Chi vuole una malga - racconta Gianbattista Rigoni Stern, figlio del grande scrittore Mario e funzionario della comunità montana Spettabile Reggenza 7 Comuni dell’Altopiano - deve fare domanda con due buste. Nella prima ci sono i documenti che attestano la residenza nell’altipiano da almeno 15 anni, nell’altra l’offerta al Comune in cambio dell’uso della malga. Non si offrono soldi, ma litri di latte.Poi, se per una malga il Comune riceve, ad esempio 20.000 euro, il 10% serve a ristrutturare le malghe stesse, mentre il 90% deve essere utilizzato per pagare asili, case di riposto e l’assistenza ai

residenti. Sono ammessi anche i «foresti», nelle sedici malghe di Asiago (78 in tutto l’altipiano), ma solo se i residenti non sono interessati a «caricare» - si dice proprio così - le loro vacche in malga. Le malghe fra i 1300 ed i 1800 metri sono riservate alla mucche, le malghe a 2000 metri alle pecore. Chi già gestisce un alpeggio - il contratto dura 6 anni - anche se perde alle buste ha diritto di prelazione: resta nella malga ma deve pagare il prezzo più alto offerto dal concorrente”.Una modalità amministrativa che sembra unire modernità e tradizione, come del resto la stessa attività in discussione rappresenta.

Per informazioni:http://www.reggenza7comuni.it

Altro business legato a quello “malgaro” è quello della produzione di formaggi, ovviamente, al punto che SlowFood ha messo il suo marchio in alcuni caseifici artigianali, giunti ad essere il fiore all’occhiello di tutto l’Asiago, formaggio vera e propria fonte di reddito per più di tremila famiglie: quasi 2 milioni di forme annuali prodotte, il cui prezzo nei supermercati viene raddoppiato ed in alcuni negozi persino triplicato. E tutto questo oro da mangiare proviene, ovviamente, in primis proprio dalle stesse malghe, la cui fortuna è la vendita diretta al consumatore.Un affare dal punto di vista imprenditoriale e tradizionale, tanto che l’incremento statistico di giovani interessati ad aprire, o continuare, questa attività, ne è testimonianza concreta.E se un’associazione internazionale ne riconosce merito e diritti, non c’è che tenere a mente questa tradizionalmente innovativa soluzione lavorativa, che riesce ad unire benessere psicofisico a guadagno.

“Quassù non vivo in me, ma divento una parte di ciò che mi attornia. Le alte montagne sono per me un sentimento”.

Così recita un noto aforisma di Lord Byron, poeta inglese che visse tra la fine del ‘700 e l’inizio del secolo successivo.Questo stesso sentimento di cui l’artista parla sembra essere lo stesso a stimolare, da secoli, numerosi piccoli e grandi imprenditori d’ogni settore nell’aprire, in montagna appunto, la propria attività.Spesso legate al settore turistico, come viene logico pensare, le occasioni lavorative che gli scenari montani agevolano vanno dall’apertura di ristoranti alla manutenzione, estiva e invernale, di impianti di risalita, ad oggi sfruttati durante tutto l’anno e non solo come semplice mezzo per escursioni sciistiche & co.Interessante è l’esperienza dei malgari, categoria lavorativa di imprenditori, spesso famiglie, che negli ultimi decenni ha avuto un picco ascensionale sia dal punto di vista del semplice numero di malghe aperte, ristrutturate o modernizzate con surplus di caratteristiche dei centri benessere et similia (al punto che molte di queste piccole realtà sembrano somigliare spesso e volentieri a vere e proprie spa ad alta quota), che a fronte dell’incremento proprio della mole di turisti che annualmente popolano le vette italiane, in particolare riferimento a quelle dell’Altopiano.

Il naturale ritorno alle origini. Così si potrebbe definire la tendenza crescente, soprattutto nei giovani, ad aprire attività legate al turismo, non solo stagionale, in montagna:

dalle malghe ai formaggi.

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE• laurea breve, formazione manageriale, m.b.o. leadership situazionale, parlare in pubblico, gestione risorsa umana, impresa negli anni difficili, organizzazione del lavoro, ottimizzazione delle risorse

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SOPRA

Paolo AsnicarGuida Alpina

L’amore per la montagna diventa lavoro.

Figura professionale riconosciuta a livello internazionale come unica componente in grado di garantire la corretta frequentazione dell’ambiente montano, la Guida Alpina deve accompagnare e far conoscere la montagna nei suoi molteplici aspetti e pericoli, relazionando il pubblico con l’ambiente ed operando anche in tutte le attività legate all’alpinismo, quindi presente in ogni stagione dell’anno, a monitoraggio costante per limitare danni ambientali e per favorire un costante grado di sicurezza.Paolo Asnicar, co-fondatore del Centro Servizi “Le Guide”, associazione di professionisti che opera nell’ambito dello sviluppo, dell’organizzazione e delle didattiche legate alle Prealpi Vicentine e alle Piccole Dolomiti, già Tecnico Regionale di Soccorso alpino della stazione di Recoaro, spiega come diventare guida alpina, e non solo.

Un breve excursus storico sulla professione della Guida Alpina.

Si parla di guide alpine già nel 1786 con la prima salita accompagnata sul Monte Bianco, e pochi anni dopo si costituisce il

primo gruppo guide di Chamonix nel 1821, mentre nel 1850 anche a Courmayeur nasce la società delle Guide di Courmayeur. Ma ci sono tracce di scritti che parlano di guide alpine già nell’anno 1000, di valligiani che accompagnavano contrabbandieri e mercanti per i passi alpini di molte montagne nelle Alpi.

Competenze e percorso formativo per diventare Guida Alpina?

Le competenze del professionista della montagna, devono essere molteplici, stiamo parlando di una figura che deve saper affrontare l’ambiente alpino in tutte le su stagioni, utilizzando diverse tecniche di lavoro. Dall’arrampicata su difficoltà elevate, all’accompagnamento su terreno misto di roccia e ghiaccio, cascate, canyonig, e come orientarsi all’interno di boschi.Deve sapere sciare come un maestro di sci anche fuori pista su neve fresca, interpretando il pendio sia in salita che in discesa sempre in massima sicurezza.Queste sono le basi per accedere alla formazione di Guida Alpina, che in Veneto viene fatta in collaborazione con altre regioni, in un corso interregionale (nazionale).

Cosa deve o non deve mai fare o pensare un professionista del settore, e come la montagna influisce sul ruolo della Guida

Alpina, a seconda del territorio e della stagione, e in particolare riferimento alla montagna Veneta?

Le cose sono molte. Di sicuro attenersi al nostro codice deontologico e quindi rispettare la professione senza squalificarla mai. Il che comporta che la guida deve impegnarsi per fare si che il cliente /i clienti siano sempre soddisfatti dell’esperienza che hanno scelto. Anche se il meteo può influire sulla qualità dell’uscita, bisogna saper dare ai nostri clienti grande qualità e quantità nelle esperienze scelte. Di sicuro la montagna condiziona parte del lavoro di guida, ma diciamo anche che specialmente nella nostra Regione, la montagna offre così tante risorse e differenti ambienti che basta soltanto un po’ di fantasia per inventarsi dei prodotti turistici/sportivi nuovi. Il Veneto offre nel giro di pochi chilometri molteplici opportunità, basta saperle cogliere e formulare proposte appetibili.

I settori operativi: da quelli classici a quelli più “nuovi”…

Dalle arrampicate all'accompagnamento in montagna, ma non basta, per poter fare questa professione a tempo pieno bisogna attingere a tutte le nostre risorse, e quindi non smettere mai nel fare formazione a tutti i livelli per mantenere la mente pronta a cogliere le varie opportunità che si


Dalle tecniche di comportamento all’orientamento, passando per la sensibilizzazione a flora e fauna montane e alle notevoli conoscenze tecniche, scientifiche e didattiche.

presentano. Quindi stiamo parlando di:Elisoccorso in base con il Soccorso Alpino, lavori in forte esposizione su pareti e strade ed edifici e impalcature per eventi, Canyonig, e discesa di torrenti e forre, Tree climbing per la potatura di alberi in posizioni difficili, settori della prevenzione e della sicurezza dei comprensori sciistici. Controllo e rilevazione dati per il manto nevoso con centri Arpav e Aineva, collaborazioni con aziende per l’installazione di ponti radio in quota e su cime alpine, Sci- alpinismo in forte espansione e Free Ride fuori pista.Ma anche sviluppo e progettazione di nuovi itinerari escursionistici e turistici, consulenze per piani di promozione del territorio con enti pubblici e privati, attività di promoter dei territori presidiati in collaborazione con enti di promozione turistica.

Corsi ed informazioni utili per diventare Guida Alpina?

Tutti i corsi di preparazione si possono trovare nel sito delle guide alpine del Veneto www.guidealpineveneto.it, ma fondamentalmente quello che serve è una grossa dose di passione per la montagna e per lo sport, visto che i sacrifici per diventare guida sono molti. La partecipazione a corsi specifici e l’avvicinamento sin dalla giovane età all’ambiente alpino, può servire per capire appieno l’ambiente dove si andrà ad operare. Una curiosità intellettiva e la volontà di imparare sono anche fondamentali, una buona cultura generale e la conoscenza di almeno un paio di lingue tra cui l’inglese e anche il tedesco, aiutano molto nelle relazioni con i clienti e nella gestione delle comunicazioni tra le guide ed i punti di interesse nell’arco alpino.L’uso delle nuove tecnologie risulta poi essere molto di aiuto alla professione per essere sempre reperibili e disponibili per ogni esigenza del cliente.

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SOPRA

Paolo AsnicarGuida Alpina

L’amore per la montagna diventa lavoro.

Figura professionale riconosciuta a livello internazionale come unica componente in grado di garantire la corretta frequentazione dell’ambiente montano, la Guida Alpina deve accompagnare e far conoscere la montagna nei suoi molteplici aspetti e pericoli, relazionando il pubblico con l’ambiente ed operando anche in tutte le attività legate all’alpinismo, quindi presente in ogni stagione dell’anno, a monitoraggio costante per limitare danni ambientali e per favorire un costante grado di sicurezza.Paolo Asnicar, co-fondatore del Centro Servizi “Le Guide”, associazione di professionisti che opera nell’ambito dello sviluppo, dell’organizzazione e delle didattiche legate alle Prealpi Vicentine e alle Piccole Dolomiti, già Tecnico Regionale di Soccorso alpino della stazione di Recoaro, spiega come diventare guida alpina, e non solo.

Un breve excursus storico sulla professione della Guida Alpina.

Si parla di guide alpine già nel 1786 con la prima salita accompagnata sul Monte Bianco, e pochi anni dopo si costituisce il

primo gruppo guide di Chamonix nel 1821, mentre nel 1850 anche a Courmayeur nasce la società delle Guide di Courmayeur. Ma ci sono tracce di scritti che parlano di guide alpine già nell’anno 1000, di valligiani che accompagnavano contrabbandieri e mercanti per i passi alpini di molte montagne nelle Alpi.

Competenze e percorso formativo per diventare Guida Alpina?

Le competenze del professionista della montagna, devono essere molteplici, stiamo parlando di una figura che deve saper affrontare l’ambiente alpino in tutte le su stagioni, utilizzando diverse tecniche di lavoro. Dall’arrampicata su difficoltà elevate, all’accompagnamento su terreno misto di roccia e ghiaccio, cascate, canyonig, e come orientarsi all’interno di boschi.Deve sapere sciare come un maestro di sci anche fuori pista su neve fresca, interpretando il pendio sia in salita che in discesa sempre in massima sicurezza.Queste sono le basi per accedere alla formazione di Guida Alpina, che in Veneto viene fatta in collaborazione con altre regioni, in un corso interregionale (nazionale).

Cosa deve o non deve mai fare o pensare un professionista del settore, e come la montagna influisce sul ruolo della Guida

Alpina, a seconda del territorio e della stagione, e in particolare riferimento alla montagna Veneta?

Le cose sono molte. Di sicuro attenersi al nostro codice deontologico e quindi rispettare la professione senza squalificarla mai. Il che comporta che la guida deve impegnarsi per fare si che il cliente /i clienti siano sempre soddisfatti dell’esperienza che hanno scelto. Anche se il meteo può influire sulla qualità dell’uscita, bisogna saper dare ai nostri clienti grande qualità e quantità nelle esperienze scelte. Di sicuro la montagna condiziona parte del lavoro di guida, ma diciamo anche che specialmente nella nostra Regione, la montagna offre così tante risorse e differenti ambienti che basta soltanto un po’ di fantasia per inventarsi dei prodotti turistici/sportivi nuovi. Il Veneto offre nel giro di pochi chilometri molteplici opportunità, basta saperle cogliere e formulare proposte appetibili.

I settori operativi: da quelli classici a quelli più “nuovi”…

Dalle arrampicate all'accompagnamento in montagna, ma non basta, per poter fare questa professione a tempo pieno bisogna attingere a tutte le nostre risorse, e quindi non smettere mai nel fare formazione a tutti i livelli per mantenere la mente pronta a cogliere le varie opportunità che si


Dalle tecniche di comportamento all’orientamento, passando per la sensibilizzazione a flora e fauna montane e alle notevoli conoscenze tecniche, scientifiche e didattiche.

presentano. Quindi stiamo parlando di:Elisoccorso in base con il Soccorso Alpino, lavori in forte esposizione su pareti e strade ed edifici e impalcature per eventi, Canyonig, e discesa di torrenti e forre, Tree climbing per la potatura di alberi in posizioni difficili, settori della prevenzione e della sicurezza dei comprensori sciistici. Controllo e rilevazione dati per il manto nevoso con centri Arpav e Aineva, collaborazioni con aziende per l’installazione di ponti radio in quota e su cime alpine, Sci- alpinismo in forte espansione e Free Ride fuori pista.Ma anche sviluppo e progettazione di nuovi itinerari escursionistici e turistici, consulenze per piani di promozione del territorio con enti pubblici e privati, attività di promoter dei territori presidiati in collaborazione con enti di promozione turistica.

Corsi ed informazioni utili per diventare Guida Alpina?

Tutti i corsi di preparazione si possono trovare nel sito delle guide alpine del Veneto www.guidealpineveneto.it, ma fondamentalmente quello che serve è una grossa dose di passione per la montagna e per lo sport, visto che i sacrifici per diventare guida sono molti. La partecipazione a corsi specifici e l’avvicinamento sin dalla giovane età all’ambiente alpino, può servire per capire appieno l’ambiente dove si andrà ad operare. Una curiosità intellettiva e la volontà di imparare sono anche fondamentali, una buona cultura generale e la conoscenza di almeno un paio di lingue tra cui l’inglese e anche il tedesco, aiutano molto nelle relazioni con i clienti e nella gestione delle comunicazioni tra le guide ed i punti di interesse nell’arco alpino.L’uso delle nuove tecnologie risulta poi essere molto di aiuto alla professione per essere sempre reperibili e disponibili per ogni esigenza del cliente.

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Il corso propedeutico si pone tre obiettivi principali: verificare le capacità tecniche del candidato, fornire elementi didattici

atti a migliorare le prestazioni, preparare tecnicamente in tutte le materie, per il superamento della prova attitudinale.

Il corso Interregionale di formazione per Aspirante Guida Alpina è organizzato ogni 2 anni e ha la durata di un anno e mezzo.

Le prove attitudinali di accesso al corso si terranno nella fine di Marzo. Il corso inizierà

a fine Aprile e terminerà a Settembre dell'anno successivo.

www.guidealpineveneto.it

l'Aspirante Guida alpina è un tirocinante apprendista della professione, che gode

di notevole autonomia organizzativa e gestionale. L'Aspirante Guida alpina ha

alcune limitazioni imposte dalla legge, può accompagnare solo a fianco di una Guida alpina sulle ascensioni di

maggiore impegno, può insegnare solo se in organico ad una scuola di alpinismo

autorizzata dalle istituzioni regionali. Il titolo di Aspirante Guida è riconosciuto in

tutti gli stati dell'UNIONE EUROPEA.

www.guidealpinetrentino.it

Ancora in attesa di conferma della consueta giornata promozionale

al centro di arrampicata King Rock di Verona, dove lo scorso

settembre 2010 è stato possibile accedere gratuitamente al centro,

sotto la supervisione delle guide alpine XMountain e degli istruttori

dell’associazione sportiva King Rock, per le prove di arrampicata.

Per maggiori informazioni:www.xmountain.it - www.kingrock.it

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Guida Alpina: Collegio Regionale Veneto Guide Alpine

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WORK23

CALZATURIFICIO ZAMBERLAN SRLVia Guglielmo Marconi, 1Pievebelvicino di Torrebelvicino (VI)Tel. 0445 660999www.zamberlan.com

Dalle Piccole Dolomiti alla conquista del mondo.Con ai piedi un modello Zamberlan, magari.La storia del successo di un’attività familiare nata dalla passione per la montagna e sviluppatasi nei decenni grazie a tecnologia, genialità e dedizione.Ad oggi presente in oltre 40 paesi al mondo: un esempio per gli imprenditori!

Giuseppe Zamberlan inizò il lavoro di calzolaio nel 1929.Da allora l’attività della famiglia Zamberlan si è evoluta col passare dei decenni, delle mode e delle tendenze in ambito delle calzature per la montagna, a partire dalla consapevolezza che, all’epoca, le suole disponibili (in cuoio e con borchie di ferro) non potevano bastare: da qui l’incontro fortunato con le rivoluzionarie idee di Vitale Bramani, fondatore della Vibram, per lo sviluppo di suole in gomma.Avanguardia pura in questo ambito, al punto che dai primi macchinari

e con il supporto della moglie, la Signora Maria che ben presto diventerà esperta orlatrice, il laboratorio si espanse ad attività familiare ricca di numerosi rapporti con fornitori di materie prime.Il resto, si direbbe, è storia.Presente da oltre 35 anni in circa 40 paesi tra europei ed extraeuropei, con oltre il 90% della produzione destinato all’esportazione, la passione della montagna resta il fondamento principale del lavoro della Zamberlan, dalla progettazione, alla costruzione, passando per i test fino alla distribuzione.Nel 1967 viene sviluppato per il mercato Giapponese il Fujiyama, prodotto ad oggi ancora sviluppato e migliorato, mentre tre anni dopo entra nei vertici aziendali il figlio Emilio, che apre ufficialmente le vendite nei mercati esteri, in particolare nipponici e britannici.Gli anni ’80 sono caratterizzati dallo studio di sottopiedi particolari di nuova generazione, il Multiflex ed il Biflex, in polipropilene elastico e leggero, per un’ottima rullata delle calzature, e dalla nascita, nel 1984, di Alpin Lite, articolo prontamente apprezzato nei mercati internazionali, e nei successivi due anni la Zamberlan sviluppa il marchio Hydrobloc® (speciale concia di pellami per maggior resistenza all’acqua e traspirabilità) e l’articolo Lady Lite,realizzato in considerazione delle particolarità anatomiche del piede femminile.Nel ’92 l’azienda sbarca negli States, e nel ’93 inizia la fabbricazione

di prodotti Gore-Tex®.La nascita, negli anni a venire, di modelli quali il Civetta GT, in aggiunta alla produttività più che raddoppiata, e alla collaborazione con Karl Bushby, pronto a fare il giro del mondo a piedi, senza interruzioni e completamente da solo, e con Cristina Castagna (la più giovane donna italiana a conquistare un 8000) sono tra gli ultimi esempi dell’excursus storico della Zamberlan, che ha festeggiato nel 2009 il suo primo 80° anniversario di vita, sponsorizzando, per l’occasione, la spedizione di 6 alpinisti, tra cui lo stesso Marco Zamberlan, per l’ascesa alla cima del Baruntse, in Nepal (7127m).

La caratteristica principale degli scarponi Zamberlan, sta proprio nella passione e nelle numerose verifiche tecniche che ne assicurano qualità, comfort e performances, laddove la buona calzata è ottenuta dall’incontro di validissime forme, puntale spazioso, corretto punto di flessione, assicurando un’arcata adeguata, supporto nella torsione e della caviglia, zona confortevole attorno alla caviglia, comodo appoggio del tallone, altezza favorevole, piede gradevolmente avvolto e contatto uniforme, imbottitura scolpita, dettagli di qualità nel processo produttivo.Zamberlan dispone di diverse forme, nel rispetto di diversi obbiettivi, come l’anatomia dell’utilizzatore e la destinazione dello scarpone, o ancora, lo scopo al quale lo scarpone è destinato. Dalle specifiche forme per donne, che tengono conto delle differenze anatomiche tra il piede maschile e quello femminile, alle varie proposte per mercati diversi, perché non tutti i piedi sono uguali né gli scopi ai quali sono destinati gli stessi scarponi.Il puntale spazioso ma non lasco, che permette alle dita di muoversi conferendo stabilità all’utilizzatore a fronte di un miglior comfort generale; i sottopiedi utilizzati che permettono allo scarpone di seguire il naturale movimento del piede che cammina ed il sottopiede, combinato con la forma e la tomaia, assicura un’arcata corretta e stabile ed un supporto nella torsione oltre che della caviglia, fattori particolarmente apprezzati quando si portano pesi o si superano traversi in montagna. Infine, il design della tomaia e il collarino imbottito assicurano una zona confortevole intorno alla caviglia. In sintesi, le scarpe sono studiate per offrire un contatto uniforme tra tomaia dello scarpone e piede.“La Qualità è sempre stata semplicemente la nostra assoluta priorità senza compromessi: dalla selezione delle materie prime, consideriamo solamente quelle che superano i nostri precisi standards qualitativi.Ogni singolo paio di scarponi viene regolarmente ispezionato durante ogni fase del ciclo produttivo, e noi siamo costantemente e personalmente coinvolti nel controllo della linea di produzione.Viene effettuato un rigoroso controllo della qualità ad ogni fase del ciclo produttivo ed il nostro reparto di finitura è estremamente

scrupoloso, pronto a scartare tutte le paia che non soddisfano gli standards da noi richiesti. La nostra squadra raggruppa operatori esperti e qualificati, tutti impegnati nel loro lavoro.Vengono eseguite prove sul campo prima di completare un nuovo prodotto e la famiglia Zamberlan prova personalmente nuove idee e modelli: Emilio nelle sue escursioni e trekking ogni domenica, Marco nelle sue attività di alpinismo sul ghiaccio in inverno, arrampicate, percorsi alpinistici, escursioni e gite lo zaino in spalla in estate, Maria nelle sue attività di escursione e gite.Qualità significa anche sviluppo di nuove macchine, utensili e concetti atti a migliorare e facilitare il processo produttivo come i nostri F.W.S. (Foot Wrapping System – “Sistema Avvolgimento Piede”) o R.R.S (Rubber Reinforcement System – “Sistema Rinforzo Gomma”) mirati ad ottenere un prodotto migliore ed elevati standard qualitativi costanti nel tempo. La qualità è il motivo per cui tutti gli scarponi delle linee tradizionali sono “autentici prodotti italiani”, prodotti completamente ed esclusivamente in Italia, nella nostra unica fabbrica, dove lavoriamo tutti i giorni.Nessuna parte dei nostri scarponi, niente, viene prodotto all’estero, in paesi dove i costi della manodopera sono più bassi o dove la tradizione della produzione di calzature non è così profondamente ancorata come in Italia: sentiamo fortemente che non possiamo transigere su questo, per motivi di etica verso i nostri lavoratori, ma anche per l’altissima e assolutamente conforme qualità che vogliamo nei nostri prodotti.Per soddisfare le nuove richieste del mercato, abbiamo recentemente sviluppato una nuova gamma di calzature, chiamata Move&Run, che presenta tecniche costruttive diverse e, conseguentemente, diverse prestazioni sul campo, ma con i nostri standards di qualità rigorosamente applicati anche a questa gamma collaterale di scarpe e scarponi”.

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Dalle Piccole Dolomiti alla conquista del mondo.Con ai piedi un modello Zamberlan, magari.La storia del successo di un’attività familiare nata dalla passione per la montagna e sviluppatasi nei decenni grazie a tecnologia, genialità e dedizione.Ad oggi presente in oltre 40 paesi al mondo: un esempio per gli imprenditori!

Giuseppe Zamberlan inizò il lavoro di calzolaio nel 1929.Da allora l’attività della famiglia Zamberlan si è evoluta col passare dei decenni, delle mode e delle tendenze in ambito delle calzature per la montagna, a partire dalla consapevolezza che, all’epoca, le suole disponibili (in cuoio e con borchie di ferro) non potevano bastare: da qui l’incontro fortunato con le rivoluzionarie idee di Vitale Bramani, fondatore della Vibram, per lo sviluppo di suole in gomma.Avanguardia pura in questo ambito, al punto che dai primi macchinari

e con il supporto della moglie, la Signora Maria che ben presto diventerà esperta orlatrice, il laboratorio si espanse ad attività familiare ricca di numerosi rapporti con fornitori di materie prime.Il resto, si direbbe, è storia.Presente da oltre 35 anni in circa 40 paesi tra europei ed extraeuropei, con oltre il 90% della produzione destinato all’esportazione, la passione della montagna resta il fondamento principale del lavoro della Zamberlan, dalla progettazione, alla costruzione, passando per i test fino alla distribuzione.Nel 1967 viene sviluppato per il mercato Giapponese il Fujiyama, prodotto ad oggi ancora sviluppato e migliorato, mentre tre anni dopo entra nei vertici aziendali il figlio Emilio, che apre ufficialmente le vendite nei mercati esteri, in particolare nipponici e britannici.Gli anni ’80 sono caratterizzati dallo studio di sottopiedi particolari di nuova generazione, il Multiflex ed il Biflex, in polipropilene elastico e leggero, per un’ottima rullata delle calzature, e dalla nascita, nel 1984, di Alpin Lite, articolo prontamente apprezzato nei mercati internazionali, e nei successivi due anni la Zamberlan sviluppa il marchio Hydrobloc® (speciale concia di pellami per maggior resistenza all’acqua e traspirabilità) e l’articolo Lady Lite,realizzato in considerazione delle particolarità anatomiche del piede femminile.Nel ’92 l’azienda sbarca negli States, e nel ’93 inizia la fabbricazione

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Un ambiente intimo nel cuore della suggestiva Marostica che reinterpreta con modernità il gusto e i sapori antichi della nostra terra. I risotti, le paste fresche, le zuppe, le tipicità come il baccalà alla vicentina, il fegato alla veneziana e la trippa sono solo alcune delle delicate proposte da gustare potendo scegliere tre differenti situazioni: la saletta moderna e informale al piano terra, una soluzione adatta a ricorrenze e pranzi di lavoro al primo livello, il romantico terrazzo estivo per una emozionante cena sotto le stelle.

Wine Bar caffèGALLERIA 15Piazza Delle Biade 15

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Nel cuore di Vicenza, all’interno del quadrilatero dell’elegante nighlife cittadina, si sviluppa questa ricercata situazione dall’impronta lounge, giovane e trendy dove degustare selezionati vini accompagnati da ricercate sonorità. Galleria 15 si identifica come caffetteria al mattino, stuzzicheria in pausa pranzo ma la vera identità è a partire dall’orario dell’aperitivo e si estende nel corso della notte come wine bar, osteria, paninoteca, cocktail bar, grapperia, wiskeria, vero punto d’incontro e di socializzazione per decine di giovani.

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Ristorante che coniuga la sua anima di piano bar con quella di una cucina creativa, elemento di successo per un ambientazione raffinata, ideale per il rito dell’aperitivo sino alla cena. A due passi da pizza Matteotti, nel centro storico della città, è il locale preferito dai giovani ma anche da diversi personaggi famosi per una pausa pranzo o una serata con le talentuose jazz band e stilosi dj set programmati nel week-end.

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WORK WORK31

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BAR MERCATOLA BOTTEGA DEL CAFFÈBIBLIOTECA CIVICASNACK BARRISTORANTE S.MARCOBAR ALLE POSTECEMAR GROUP SRLTHIENEPASTICCERIA SIGNORINI GALLERY CAFFÈLIBRERIA LEONIBAR LE STANZE DEI POETILA BOTTEGA DEL CAFFÉBAR V’INCANTOCAFFÉ AL CORSOPASTICCERIA SIGNORINIPIZZERIA LA ROSA DEI VENTIBAR COMMERCIOIL DOLCEFREDDO BAR IL PORTICO RISTORANTE IL TEATROBAGNO DESIGNPASTICCERIA DOLCE CAFFÈDORELANCAFFÉ CARDUCCIRISTORANTE VECCHIA POSTATENNIS CLUB THIENEEXPRESS CAFÉ BAR QBO BAR CAFFÉ DANTEALBERGO CUCCARI’SBAR BISTRO’ BRUSAMARELLOBAR BUZZOLANBAR GLORIABAR NEW HOSTERLYBAR NONSOLOCAFFE’BAR PUB AI MILANESILO SPAZIOARREDOGROUPBAR TRATTORIA AL SOLEBAR TRISCAFFE’ PIANEZZOLACAFFE’ VECCHIO VENETOPIZZERIA BASSANI AL BOSCOPALESTRA CECCATOPASTICCERIA BULGARINIPASTICCERIA DOLCE CAPRICCIOPASTICCERIA THIENESERISTORANTE PIZZ. CA’ BEREGANERISTORANTE PIZZERIA BARCONSANTA FEBAR MEB CAFFE’ RISTORANTEBAR TABACCHERIA ZAMBONMEB CAFFE’ OSTERIA L’ANTICO POZZORISTORANTE BAR FUORI ORARIODPS SERRAMENTIPIZZERIA ALLA ROTONDARISTORANTE SAGITTARIOTRATTORIA PONTE DI FERROSAPORI DI BACCOFISICOSISLEYARREDOGROUPCENTRO ACQUA E VITAQL CAFFÈURBAN CENTERWOK SUSHIARZIGNANOBAR ALLO STADIOBENETTONCANEVA 937PASTICCERIA DA VENICIOPASTICCERIA AL DUOMOBAR FUORICORSOVALLEY BEER'S PUBIL BARETTOPROGETTO'S SPORT WEARCAFFÈ NAZIONALEINTIMISSIMILA BOTTEGA DEL CAFFÈ SALUTE E BENESSEREMACLISSEBIBLIOTECA CIVICABAR ARCOBALENOBAR ITALIA GELATERIA LA DOLCE VITALIBRERIA MONDADORILIBRERIA BAGATELLATRATTORIA ALLA CEDRATA

BAR MONTECARLOBAR LA STUAPISCINA COMUNALECIRCOLO TENNISPIZZERIA DUE MORITRATTORIA GIARDINOKYRIOS ARREDAMENTIPIZZERIA ALL'OCA NERA BAR INCSCURVESVALDAGNOBIBLIOTECA CIVICAPICCOLO CAFFÈSCOOBYDOOSHOPPING CASAARCOBARCARLOTTOCAFFÈ GARIBALDIINFORMAGIOVANIBAR COSMOCAFFETTERIA VENETABAR DANTEPASTTICCERIA DALL'ALBABAR STAZIONEPRO VALDAGNOR.P. REPORTERCORNALE CICLI E ACCESSORIBREAK BAROTTICA VISIONPIZZERIA AI MOSCHETTIERICENTRO MEDICOZEFLA ZERBATOBAR TAVERNETTAPASTICCERIA AL PORTEGOTITONLIBRERIA DE FRANCESCHITECNOSPORTBAR RIVOLIBAR PASUBIOSCUOLA DI MUSICA MARZOTTO D.A.M. ESTETICA IVANADUEVILLEERCOLEBOTTEGA DELLA BORSAPRIMO MATTINOSTRAPALESTRA MY GYMSTILEFADÒSHANTI SHOPBAR FORTUNABIRRERIA FUROREPASTICCERIA TAGLIAFERROMARACANA'mAROSTICACAFFÉ NAZIONALEPIZZERIA L’ANGELO E IL DIAVOLOBIBLIOTECA CIVICACAFFÉ MAZZINIMAROSTICANA CAFFE’SNACK BAR ALPICAFFÉ BELL’EUROPAPASTICCERIA CHIURATOJAMMININ VINO VERITASPANICREVOLUTIONPONTICELLO BARSURPLUSBAR LA CORTE DEI RERISTORANTE CAISSARISTORANTE CUORIRISTORANTE AL CASTELLORISTORANTE ROSINABASIC SPORTSWEARCAFFÈ CENTRALEBAR GIARASIMONE SHOWROOMLO SPECCHIO DI GRIMILDERISTORANTE LUNA E L'ALTRODANZARTEPALESTRA ME & MEBAR GELATERIA SCACCHIPASTICCERIA ANTICHI SAPORICAFFE' ROMA CIVICO 28CAFFETTERIA AL CORSO CAFFÈ DANTEPANIFICIO TASCAPORTO DI MARE

ALBERGO DUE MORI BIRRERIA ALL'ANGELO D'OROPIZZERIA SCALIGERAROSA'BAR AL GANCIOBAR MENEGHETTIDIKIS PUBBIRRERIA CENTOPERCENTOSPECIAL PUBRISTORANTE ANIMABAR CENTRALEPIZZERIA BREAK POINTPASTICCERIA DA GIANNIBAR AI TIGLICASSOLABAR I DUE MONELLISNACK ROXY BARSNACKERIA CECCHETTIPASTICCERIA TASSOTTIPUNTO PIZZABAR GRISU'PANIFICIO SCUROBAR CENTRALEPASTICCERIA LUNABLU BARBAR PIOXCALDO AMBIENTESTRONG GYMRISTORANTE BAR AL CORALLOmALOBACCO E TABACCOBAR APPALOOSABAR AVVENIREBAR CASA BIANCABAR LUISABAR MARCONIBAR RE DEI CUORICAFFETTERIA AL DUOMOGIACOMELLO ARTEVANITÀ BOTIQUEGAMBA UOMODISTILLERIA DALLA VECCHIAPASTICCERIA CAMPANAPASTICCERIA VECCHIA MALOPIZZERIA DA PENELOPIZZERIA DA UMBERTOTRATTORIA DUE SPADEPONTE D'OROPONTE LIVIERAVIATORINO16mARANO VICENTINORISTORANTE QUADRIFOGLIOAREOSAL NAUSICÀATORRI DI QUARTESOLODUE TORRIANTICA LOCANDAPALLADIUM RESTAURANTLA VECCHIA FATTORIALA SFINGEHOTEL PIRAMIDIVIEST HOTELRISTORANTE AL CASTELLOCREAZZOPIZZERIA BELLA VISTAPISCINA COMUNALEPASTICCERIA ELISIRRISTORANTE EL FILO’ BAR PERLITRATTORIA CORTESETRATTORIA CAVALLINOTRATTORIA DE GOBBIVERGILIUS HOTELPIZZERIA L’OROLOGIOTEZZE SUL BRENTAPIZZERIA LE PRESEBREAK BARBLU MAX BIRRERIAPIZZERIA ALLA PESACAFFÈ CÀ DOLCEALBERGO RISTORANTE PIGALLECALDOGNOBIRRERIA PIZZERIA DUE TORRI BAR LA ROGGIABAR CAFFETTERIA DA SILVIARISTORANTE DA SILVIA E DORINOTRATTORIA NEW RED HOUSEMOLIN VECIOISOLA VICENTINABAR AL CHIOSCOPASTICCERIA CASARALA FAZENDA

CAFFÈ DOLCE VITAMADA CAFFÈVERDEOROSANDRIGOTRATTORIA DUE SPADETRATTORIA DA PALMERINORISTORANTE L’APPRODOA & DBAR DA CHECOPASTICCERIA SECCOBAR IMPEROBAR 4 VENTIBAR MORABAR IMPEROBAR STAZIONECAFFE' COMMERCIOLOCANDA CENTRALEBREGANZECAFFÈ CENTRALEPOMOPEROCASA LIDIARISTORANTE FARESINRISTORANTE LA CUSINETARISTORANTE AL TORESANROXY BARFASHION CAFFÈASSODENTBAR GELATERIA AL BERSAGLIEREBAR MILANOPASTICCERIA GASPAROTTOBAR PAPA WHISKYOSTERIA BELL TOWERLA CIACOLACOSTABISSARAFIORERIA VIOLAPARRUCCHIERI CASAROTTOPASTICCERIA VOLPATOBILLBONG AUSTRALIAN PUBBOTIQUE PAPRIKATRATTORIA PIZZERIA LE FORNACIBAR CENTRALE ELLE DUEPIZZERIA LA FENICECOIFFEUR SERVICETRATTORIA AL PESSOSOGNI FIORITIBAR AL BIVIOTRATTORIA DA LOVISEIDEA KITFONTANA ARREDAMENTITENNIS COSTABISSARAVILLAVERLACENTRAL BARBAR ERAWANHOFFMANN CAFÉPIZZERIA RISTORANTE IL LOCALECHIC CRAZY TALITASARCEDOBAR VULCANOHAPPY CAFE'BAR PIZZERIA AL CAVALLINOBAR VIOLABRUSCHETTERIA LA LANTERNARISTORANTE ALLA PERGOLACURVESNOVECAFFE' ROMAMARTINI 47CAFFE' CENTRALEBIRRERIA BARBAGIANNIPIZZERIA GIULIANAPASTICCERIA MARCON BAR IN PIAZZACARTIGLIANOBAR CENTRALEBAR PASHA'BAR SNACK AL SOLETRATTORIA BAR PAETO mASON VICENTINOBAR TRATTORIA DUE CAMINIBAR PANINOTECA AL PASSEGGIOPIZZERIA TRATTORIA AL PONTEBAR VELASCHIAVONCAFFE' JENNYBAR TURCOCAFFE' CENTRALE RISTORANTE VENEZIANApIANEZZEQUI FITPIZZERIA DALLA BIONDARISTORANTE PONTICELLO

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