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GENNAIO 2015

MERCATINO LECCE

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SALENTO PORTA D’ORIENTEMa è mai possibile che quando si parla di Islam non ci si rende conto che si sta discutendo dell’infinità dell’infinito? Possibile che non si abbia la lucidità di capire che sono miriadi le sfaccettature di questa religione e delle organizzazioni ad essa collegate? Dire Islam può voler dire Sufi (maestri di pace e spiritualità, mistici riconosciuti a livello planetario) e può significare fondamentalismo musulmano; si può dire Moamed Alì e Saddam Hussein. Di fatto, l’ignoranza regna sovrana. Non si riesce ad andare oltre al concetto di islam moderato e, per contrapposizione a quello di pazzi furiosi che si fanno esplodere. I fatti di Parigi hanno dimostrato che gli 007 (europei) hanno fallito nell’opera di prevenzione. In assoluto bisogna capire che dietro queste organizzazioni militari che reclutano anche giovani europei vi sono tanti, tantissimi quattrini. Inoltre chi si trova a capo delle istituzioni che contano davvero sappiano che lo squilibrio delle risorse e la creazione delle ghettizzazioni e delle povertà sono terreno fertile per tutti i fanatici. La tolleranza religiosa ha poco a che fare con le tragedie odierne. Il problema è di natura militare, politica ed economica, così come nel 1481 (sacco di Otranto), in primis, troneggiavano motivi di conquista territoriale.La violenza nasce dalle distorsioni e dal fanatismo diffuso, in tutte le religioni ed in tutte le “ideazioni”. I tanti capi di governo (compreso il nostro) che sfilano a Parigi, dovrebbero, senza dubbio, irrigidire e far funzionare la prevenzione delle “cellule” nate per povertà e proliferantesi grazie ai finanziamenti di potentati (quello saudita in particolare). Fomentare uno “scontro tra civiltà” è da idioti. Specialmente quando l’occidente ha propiziato il sorgere di organizzazioni armate per controllare i territori, si veda la situazione in Siria. Studiare Federico II di Svevia (il Sultano dei Cristiani) non guasterebbe. Guardiamo bene la cartina geografica, non è il caso di criminalizzare chiunque abbia una fede diversa dalla nostra, guardiamo dove si annida il fulcro del fanatismo e chi sono i fomentatori. Certo, molti italiani si convertono all’Islam ed all’Islam militante in gruppi armati poiché denotano i guasti della democrazia, dal punto di vista spirituale ed economico. Questo è un motivo, poi, vi è la conversione vera e propria che in quanto atto di coscienza e di fede è assolutamente incontrovertibile. Tuttavia, sarebbe bello che si conoscesse a fondo la propria Tradizione, per cambiare rotta (interna anzitutto). Basta fare due passi per vedere coi nostri occhi il linguaggio che proviene dai nostri anfiteatri, teatri, templi magno greci e via discorrendo. Basta comprendere l’Occidente, nella sua schiacciante bellezza, nella sua trasposizione a contatto con l’”alter”, ma, difendendolo senza mortificarne i valori primi. Salento, porta d’Oriente nel Mediterraneo, nel confronto rispettoso ambo le parti, senza subìre alcuno, recuperando la bellezza che per troppo tempo ha albergato sotto le macerie del consumismo e del personalismo. Si può essere cittadini del mondo se, anzitutto, si conosce il proprio dominìo, il proprio “luogo”. Restare suggestionati oltre modo da altri “richiami” politico-religiosi può essere inutile e dannoso, frutto di grande strumentalizzazione delle menti.

FLAVIO DE MARCOdirettore Canale 8dgt 92 e 699 Pugliawww.canale8tv.net

DIRETTORE RESPONSABILE: Flavio De Marco HANNO COLLABORATO: Umberto Verri, Piergiorgio Fiorentino, Stefano Giammarruto, Bruno ContePROGETTO GRAFICO: Adriana Greco Supplemento Quotidiano Sportivo Onlinewww.lulecce.it Aut. Trib. di Lecce n. 1064, 8/07/2011 Per questa pubblicità: 389/1819733

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È inutile prenderci in giro.Le batoste rimediate dal Lecce nelle ultime gare del 2014 hanno fatto male ed hanno lasciato il segno.Il primo a fare le spese di quelle disfatte è stato Mister Lerda, cui è subentrato Dino Pagliari.Tuttavia, anche il parco giocatori non è passato del tutto indenne da quella che è stata una mazzata per molti versi inaspettata.Infatti, dopo le vittorie con Benevento e Salerintana sembrava più che lecito aspettarsi il Lecce in lotta per il primato, invece, dopo le sconfitte con Foggia, Martina ed Ischia ed i pareggini dopo il cambio di allenatore con Vigor Lamezia e Barletta ritroviamo la squadra giallorossa ad una distanza quasi abissale di 10 lunghezze dalla vetta.Di conseguenza, inevitabilmente l’obiettivo della formazione salentina non può che essere quello di raggiungere per il terzo anno consecutivo un posto per i playoff.Detto questo, tuttavia, le prime panchine di Mister Pagliari hanno quanto meno riportato il Lecce a non perdere, visto che oltre ai due pareggi di cui sopra, vi sono state anche due vittorie, con la Lupa Roma e col Matera.Tra l’altro, il mercato sembra aver intrapreso finalmente la via del ringiovanimento di una squadra anziana, con giocatori sicuramente dal passato glorioso ma, permettetecelo, dal futuro incerto.Gli innesti di Herrera e Di Chiara hanno subito portato quella ventata di freschezza che non si era vista ultimamente e, probabilmente, anche l’arrivo del terzino Beduschi e del portiere Scuffia vanno nella medesima direzione.È inutile, in Lega Pro servono i buoni giocatori ma servono anche e forse soprattutto, quelli che corrono.Speriamo che la Società lo abbia compreso.Una eccezione, tuttavia, ci sia consentita : tra tanti giocatori avanti con l’età che stanno rendendo meno del previsto, va elogiato un grandissimo Davide Moscardelli, che forte dei suoi 10 gol realizzati (cui vanno aggiunti almeno un paio di legni), sta tenendo in vita le speranze di promozione di un Lecce che altrimenti forse avrebbe già tirato i remi in barca.La risalita passa attraverso i gol del goleador barbuto, che è un esempio per i compagni, non solo per i gol ma anche per l’impegno che ci mette.Che il Mosca sia l’eroe da seguire, per portare ancora avanti il sogno di lasciare questo inferno chiamato Lega Pro.

PIERGIORGIO FIORENTINO

Lega Pro Girone C Dopo le batoste, il Lecce prova a risalire la china.

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v VIA LEQUILE, 163 LECCE 0832/351002 [email protected]

DANILO COPPOLADirigente Associazione Italiana Calciatori e Referente del direttivo della Lega Pro

commenta il mercato approntato da Antonio Tesoro

“Questa squadra adesso sembra più vivace rispetto alla precedente allenata da Lerda, i nuovi innesti possono portare senza dubbio un calcio più dinamico e più veloce. Il Lecce ha un organico di alto livello sia grazie ai vecchi giocatori che vi erano in precedenza sia per i nuovi acquisti di Gennaio, è una squadra non più statica e che può ambire ai suoi obiettivi almeno sulla carta. In precedenza il Lecce era troppo Doumbia dipendente, oggi, può allargare la sua scelta tattica. Benevento, Salernitana e Juve Stabia hanno puntato a giocatori radicati nella categoria della Lega pro, può darsi che questa scelta sia determinante per queste formazioni.”

Cosa pensa dell’attuale allenatore del Lecce Pagliari?

“Pagliari ha avuto a disposizione sempre grandi squadre, non lo conosco personalmente, ma, conosco molto bene il suo allenatore in seconda, Maurizio Tacchi, col quale ho condiviso lo spogliatoio. Si tratta di un gruppo di lavoro molto preparato a livello tecnico che punta alla velocità della squadra e non solo al passaggio di palla, il ricorso al modulo 4-3-3 fa capire che si tratta di un allenatore capace delle proprie scelte.”

Cosa pensi di Herrera?

“E’ un giocatore che ha gamba, per utilizzare un gergo calcistico, fa gli inserimenti senza palla, può coprire più ruoli: esterno, seconda punta, ma, potrebbe essere utilizzato anche come difensore.”

Cosa pensi di Di Chiara e degli altri acquisti?

“Beduschi lo conosco poco, quindi, posso solo dire che ha dalla sua la giovane età e la voglia.Di Chiara, invece, credo che sia molto portato alla fase offensiva, rientra nel discorso sul dinamismo della squadra a cui intende puntare Pagliari.E’ un ragazzo vivace, sveglio e sicuramente ha tutti i presupposti per fare bene.”

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MERCATO DI RIPARAZIONE

IL LECCE non ha risposto alle attese. I motivi di questa enpasse possono essere stati tanti o pochi , uno di questi motivi è stato certamente lo scarsissimo feeling tra Lerda e il suo gruppo giocatori. Poi Pagliari che sta cercando di ricostruire una stagione attraverso una semplificazione degli schemi tattici e attraverso una DISTENZIONE psicologica di cui il Lecce aveva assoluto bisogno. Ma tutto questo non basterebbe senza una mirata campagna di rafforzamento che dia alla squadra un assetto più adatto al calcio veloce e muscolare della serie C di quest’anno. Così via agli acquisti di Herrera, Di Chiara, Scuffia e Beduschi, giovani motivati, buoni giocatori con possibilità di crescita notevole a breve termine. A questi 4 probabilmente altri 2 se ne aggiungeranno nelle prossime ore per rendere il Lecce più forte a centrocampo e in attacco. L’esordio roboante di Herrera e Di Chiara contro il Matera ha in effetti entusiasmato molti tifosi, i 2 ragazzi sembrano davvero forti ed hanno gioventù ed entusiasmo da vendere. Herrera poi è stato paragonato ad un piccolo Giovinco e la similitudine sembra appropriata, dico sembra perchè il panamense va visto nelle prossime partite e nelle sue capacità di essere o meno continuo. Herrera e Di Chiara sembrano due ottimi acquisti. Così come Scuffia, portiere definito fenomeno quando giocava nelle giovanili della Maceratese, e Bedeschi terzino tetragono e atleticamente esuberante. Arriveranno altri 2 giocatori come dicevo, probabilmente un attaccante in grado di supportare SUPERMAN MOSCARDELLI visto che questo ruolo di supporto sembra non essere di Della Rocca incappato in una stagione grigia con il cielo di gennaio ; e poi dovrebbe arrivare un centrocampista d’ordine , un ruolo focale per il quale era stato in estate preso il brasiliano Gomes, giovane ma vecchio, nel senso che corre poco e sbaglia molto pur avendo solo che 23 anni. In uscita Petrachi, Donida , Rullo e altri 2 o 3 tra quelli che hanno deluso. Il Lecce è quarto ma non può essere quello il suo ruolo, il calendario gli riserva quasi tutti gli scontri diretti in casa nel girone di ritorno. Lottare con una mentalità vincente che passi dall’umiltà deve essere il vangelo, Pagliari sembra l’allenatore giusto.Tutti gli obiettivi sono ancora raggiungibili... ma solo se ci si saprà trasformare in una sorta di Juventus della serie C.

BRUNO CONTE

INFO: 389 1819733

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La sua esperienza al Lecce è appena cominciata, ma è arrivato il momento della prima chiamata per Andrea Beduschi. Quasi certamente il tecnico giallorosso Pagliari lo convocherà per la trasferta di Reggio Calabria considerato che non ci sarà lo squalificato Mannini. “Sono pronto, sono un terzino, curo bene la fase difensiva, ma me la cavo anche nella fase offensiva - racconta Beduschi, 22 anni, bergamasco -, ho fatto pure il centrale nella difesa a quattro e ho giocato nella difesa a tre. Posso fare tutti i ruoli difensivi”.Come mai è arrivato al Lecce?“Quando mi ha chiamato il direttore sportivo Antonio Tesoro ho colto al volo l’opportunità perché a Monza era in atto da tempo una crisi societaria: in sei mesi di permanenza ho preso solo uno stipendio. Con queste problematiche anche la squadra ha accusato una flessione di risultati. Ho accettato la proposta del Lecce con grande entusiasmo. E’ una grande opportunità in una grande piazza”.Ha chiesto consiglio a Zigoni (ex attaccante del Lecce, ndr) prima di accettare il trasferimento?“Sì, mi sono informato e “Zigo” mi ha detto che si è trovato benissimo. Così ho ascoltato il suo consiglio”.Come è stato l’impatto con i nuovi compagni di squadra?“L’impatto è stato positivo, è u buon gruppo, tutti bravi ragazzi e io sono uno dei più giovani”.Pensa di poter trovare spazio?“Io credo nelle mie potenzialità altrimenti non sarei venuto qui, credo di potermela giocare con tutti. E poi è stimolante avere concorrenti giocatori che hanno militato in serie A e B. Atleticamente sono pronto anche perché a Monza ho giocato sempre saltando tre partite per uno stiramento”.Il Lecce può puntare in alto?“Guardando le squadre del mio girone di provenienza penso di sì. Non ho ancora visto Benevento, Juve Stabia e Salernitana, ma credo che il Lecce se la possa giocare”

ARRIVANO I GIOVANI.ECCO BEDUSCHI: “STIMOLANTE GIOCARMI IL POSTO

CON COMPAGNI CHE HANNO DISPUTATO CAMPIONATI SUPERIORI”

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BAR COSTAL’Associazione culturale Salento da Mare nasce dalla passione di un gruppo di subacquei con il desiderio di condividere le bellezze della fauna marina (diversificata e composta da specie di pesci come gli scorfani, polpi, murene, pesci balena e tanti altri ancora) e della flora marina coloratissima e spettacolare, ricca di spugne dalle mille forme e colori, gorgonie, praterie di Posidonia fino a numerose specie di coralli, non tralasciando le grotte sommerse misteriose e suggestive. Vorremmo raggiungere tutti gli appassionati dei tesori custoditi dalle acque cristalline dei nostri mari, invitandoli a seguirci nelle profondità marine per scoprire e conoscere la storia di antichi relitti, mercantili, resti di navi passeggeri, aerei del primo e del secondo conflitto mondiale, sommergibili e tanto altro ancora che hanno fatto la nostra storia. Ma il Salento, la “Terra tra i due Mari”, è anche un territorio ricco di sapori, di cultura e tradizioni. Per questo l’Associazione Salento da Mare vuole andare oltre, regalando un continuum tra il mare e la terra ferma, ricca di strutture ricettive caratteristiche, come le antiche masserie, per ricreare atmosfere di altri tempi nel segno dell’accoglienza e dell’ospitalità.Una Web Tv dunque, per viaggiare in questa realtà, una finestra aperta ed aggiornata sul Salento, sulle sue bellezze costiere, prodotti tipici, culutra, tradizioni e tanto altro ancora. Un’attrativa turistica di notevole portata, a disposizione delle forze attive ed effervescenti del nostro territorio.

www.salentodamaretv.it

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