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Beverini e/o impianti a goccia Fornire quotidianamente l'acqua ai nostri canarini è sicuramente un aspetto fondamentale per il loro benessere, quindi il rinnovo giornaliero dell'acqua nei beverini è una pratica indispensabile a salvaguardia della loro salute. Spesso i beverini rappresentano dei veri e propri contenitori di coltura batterica dovuti sia alla formazione sulle pareti di una patina maleodorante che alla presenza di feci, avanzi di juta, pezzi di carta o semi, e tanto altro immessi/gettati al loro interno dai canarini stessi, ecco perché diventa indispensabile lavarli tutti i giorni sostituendo l’acqua al loro interno.

Alcuni tipi di beverini a goccia Beverini tradizionali

Per chi possiede un grande allevamento e/o gestisce molte coppie, la sostituzione dell'acqua da effettuare tutti i giorni, diventa un impegno gravoso e che richiede molto tempo.

Per evitare quanto innanzi, la soluzione più efficace è senza dubbio l’utilizzo di beverini a goccia. Questi per la loro conformazione e per il principio di funzionamento che vedremo più avanti, non permettono l’introduzione di feci, di semi, di pezzetti di carta, di juta e/o altro mantenendo così l’acqua pulita. Per chi possiede un numero di soggetti ragguardevole, anziché sostituire i beverini tradizionali con i beverini a goccia, la soluzione ideale potrebbe essere la realizzazione di impianti a goccia. Questi funzionano con gli stessi principi e modalità dei beverini con la solo differenza che tutti i dispenser a goccia, posizionati in ogni gabbia, sono collegati ad un solo contenitore di dimensioni più o meno grandi che funge da serbatoio comune e/o direttamente al rubinetto della rete idrica.

Sia i beverini singoli che gli impianti a goccia permettono la fuoriuscita dell'acqua solo quando il canarino esercita una pressione con il proprio becco. E’ opportuno ricordare che anche l’uso di questi sistemi, (beverini a goccia e/o impianto a goccia con serbatoio) contrariamente a quanto si possa credere, non è privo di controindicazioni e, tanto meno, elimina la proliferazione dei batteri. Per risolvere questo inconveniente bisogna realizzare l’impianto a goccia collegato direttamente al rubinetto della rete idrica, così da non avere acqua stagnante nel contenitore che funge da serbatoio.

La realizzazione di un impianto a goccia ci permette di spendere il nostro tempo che impieghiamo nelle normale operazioni di lavaggio e riempimento dei beverini classici, in modo più appagante.

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La realizzazione dell'impianto ed i materiali necessari

Materiale occorrente per la realizzazione di un impianto a goccia

Esistono molti modi per realizzare un impianto che prevede l’utilizzo di beverini a goccia, tra cui l’impianto a caduta e/o l’impianto collegato direttamente alla rete idrica. La differenza tra i due impianti è dovuto al collegamento del tubo finale (collettore) che può essere effettuato nel primo caso, ad una tanica che funge da serbatoio, nel secondo caso al rubinetto della rete idrica.

Illustriamo come realizzare un impianto a caduta. I materiali necessari sono:

Un contenitore per l'acqua che funge da serbatoio (una tanica); rubinetti per raccordo all'impianto; il tubo da 4 mm; raccordi a T; raccordi doppia T o Croce; fascette nere piccole (utilizzate comunemente dagli elettricisti).

Prima di iniziare è meglio realizzare uno schema (disegno) che rappresenti a grandi linea l'impianto da realizzare. Ipotizziamo di realizzare un impianto a caduta prevedendo un serbatoio ogni 2 file della batteria di gabbie e per ogni gabbia 2 beverini a goccia, così da poter dividere la singola gabbia durante il periodo di cova, e/o essere sicuri che se un erogatore non funzionasse gli uccelli potrebbero continuare a dissetarsi utilizzando il secondo erogatore.

Esistono in commercio taniche che sul fondo sono già dotate di un rubinetto (sono le taniche utilizzate normalmente dai campeggiatori). Poniamo sulla batteria di gabbie che dobbiamo servire o comunque ad una altezza superiore alle gabbie stesse, la tanica.

Ora procediamo tagliando il tubo alla lunghezza necessaria che ci consente di collegare ogni singolo erogatore al raccordo verticale che scenderà lungo la nostra batteria, quindi ne tagliamo in numero sufficiente per collegare tutti gli erogatori previsti applicando ad una estremità quest’ultimi; per rendere più agevole l'operazione di inserimento dei beverini al tubo in gomma possiamo scaldare un'estremità del tubo stesso con dell'acqua calda e poi procedere con l’inserimento dell’erogatore.

Una volta preparati tutti gli erogatori, iniziando dal lato basso della batteria, utilizzeremo un raccordo a T dove inseriremo centralmente il nostro tubo di gomma ed all’estremità i 2 tubi con i beverini, fissiamo alla gabbia il raccordo a T ed i nostri beverini con le fascette, quindi tagliamo il tubo centrale alla misura necessaria e inseriamo un raccordo ad X. Procediamo quindi eseguendo la stessa operazione ad ogni gabbia finché non avremo completato l’intera colonna della nostra batteria; sull'ultima doppia T applicheremo il tubo che si inserirà nella montante (collettore) che sarà collegata direttamente al rubinetto della tanica.

Una volta completato l'impianto riempiamo la tanica posizionandola sopra l’ultima gabbia della nostra batteria, inseriamo i raccordi ed apriamo il rubinetto.

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Dopo aver realizzato l'impianto con i beverini a goccia è necessario dare un minimo di tempo per consentire e far abituare i nostri canarini al nuovo sistema; per far ciò adotteremo il nuovo sistema contemporaneamente ai beverini a goccia fin quanto tutti i soggetti non si saranno abituati al nuovo sistema.

Esempio di schema

Alla Tanica

Gabbia 1 Gabbia 2 Tubo da 4mm erogatore

Gabbia 3 Gabbia 4

Gabbia 5 Gabbia 6

Di seguito si riportano alcune domande da porci nella scelta di beverini e/o impianti a goccia e gli accorgimenti da adottare più opportuni:

La scelta di contenitori trasparenti e non troppo grandi ci obbliga a rinnovare l'acqua settimanalmente, contenitori colorati e di medie dimensioni (20 - 30 lt) potrebbe consentirci il rinnovo dell’acqua almeno ogni 2 settimane. L’allaccio dell’impianto direttamente al rubinetto ci elimina del tutto il problema del riempimento del serbatoio, della formazione di batteri in quest’ultimo e della sua pulizia/lavaggio con sostanze antibatteriche.

Se si sceglie di utilizzare i beverini a goccia, effettuare il controllo quotidiano di tutti i beverini, per verificare ed intervenire nel caso in cui l'acqua finisca e/o che l'impianto non eroghi più acqua;

Tenere comunque sotto controllo i beverini: pulizia e funzionamento ottimale delle pipette erogatrici (il fatto di non dover occuparsi dei beverini tradizionali non vuol dire non occuparsi giornalmente dell'allevamento)

Nel caso di inserimento di nuovi soggetti provenienti da altri allevamenti, mettetegli anche il beverino tradizionale e lasciatelo assieme ai vostri soggetti; trascorsi 3 – 5 giorni ed eliminato il beverino tradizionale, controllate il nuovo soggetto per almeno 3 giorni e, nel caso si gonfi (mancanza d'acqua) rimettete un beverino tradizionale. Trascorsi ulteriori 3 – 5 giorni eliminate nuovamente il beverino tradizionale ma controllate come procede l’apprendimento del nuovo soggetto;

I canarini abituati alle pipette, quanto esposti nelle varie mostre ornitologiche, non hanno nessuna difficoltà a trovare l'acqua presente nei beverini tradizionali;

Durante il periodo di cova i nuovi nati emulano i genitori e si abituano senza nessun problema ai beverini a goccia, verificate solo che non siano posti troppo in alto, e che siano facilmente raggiungibili dai soggetti, mediante l’aiuto dei posatoi.