PORTE ACCESSO

Oltre alla vecchie torri, porte, mura alcune delle quali ancora integre ed altre identificabili in alcuni segni testimoniali, si ha notizia di un castellum (nel senso di borgo fortificato) di origine antica, di cui per si sono pese le tracce e la memoria.

Stante le caratteristiche di porto lacustre dellalto Sebino ed emporio delle merci, in entrata e in uscita dalla Valle Camonica, gi dallepoca medievale, le case-torri (che anche oggi si riscontrano) nel perimetro murato erano corredate da fondaci e di magazzini.

Infatti, durante il 1400-1500, Pisogne si vest di portici e loggiati, in molto casi, aggiunti davanti ai vecchi edifici del 1100-1200.

Porta dingresso da Via Ortaglie, il collegamento fra Piazza Umberto 1 e Via Ortaglie presenta un arco a tutto sesto che doveva essere quindi la porta daccesso al paese e contemporaneamente lo sbocco sul lago. Sulla destra si trova un androne molto lungo e basso che potrebbe far supporre che quel luogo servisse da riparo per le barche.

Porta Nuova, situata allinizio dellattuale via Mercanti, gi via Porta Nuova, era la porta daccesso al paese dalla parte dellantica strada Valeriana che scendeva dal passo della Croce di Zone. Si pu pensare che questa porta sia stata ricostruita in epoca pi tarda rispetto alle altre, e pi precisamente intorno al 1700. Larco sormontato da un timpano triangolare.

Casa Soardi, dimora secentesca, originariamente prospettava direttamente sui moli di attracco delle barche che navigavano sul lago preferibilmente alluna di notte per sfruttare la brezza notturna detta el vet che spingeva le vele verso Iseo da dove ripartivano a mezzogiorno per sfruttare lora , il vento pomeridiano, che riportava i barconi a Pisogne

Casa Fanzago, posta allinizio di via San Marco, rivela una struttura secentesca e presenta un importante portale dingresso. La facciata decorata da medaglioni in stucco ottocenteschi in rilievo che raffigurano i personaggi de I Promessi Sposi. Al piano nobile della casa ancora visibile il settecentesco salone da ballo, decorato a stucco ed affresco.

Apparteneva di una antica famiglia pisognese originaria di Clusone, che si andata estinguendo, avendo donato i suoi rampolli al sacerdozio.

La cosa ospit importanti convegni patriottici, fino al 1899, quando vi tenne un famoso discorso Giuseppe Zanardelli. Ebbe anche l'onore di accogliere le spoglie del Martire S. Costanzo, in attesa che si terminasse di intagliare l'urna destinata a contenerle.

Anche se sarebbe neccessario un adeguato restauro per ridar il colore antico alle decorazioni rimangono gli splendidi medaglioni raffiguranti i principali personaggi dei Promessi Sposi manzoniani: Renzo, Lucia, Fra Cristoforo, il Conte Zio, etc. Sono stucchi finemente lavorati, dovuti ad un anonimo autore della prima met dell'Ottocento: qualche decennio dopo l'uscita della prima edizione del romanzo.