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Carlotta Schinelli Alessandra Tomassini ALVARO SIZA “ Scritti di architettura” Álvaro Siza, architetto portoghese tra i più famosi al mondo, annovera premi e riconoscimenti importantissimi (quali la medaglia d'oro della Fondazione Alvar Aalto, il Pritzker Prize e il Praemium Imperia) e diverse lauree ad honorem frutto di una lunga e fortunata carriera. Oltre all'attività professionale di progettista svolta presso lo studio di Porto, la città in cui si è laureato nel 1955, Siza ha insegnato presso diverse università come: Porto, Stati Uniti, Svizzera e Sud America, partecipando anche ad importanti concorsi internazionali. La sua formazione si costruisce dopo la laurea, grazie al lavoro svolto negli anni Cinquanta accanto ad un maestro dalla forte personalità, Fernando Távora, figura chiave nella diffusione della conoscenza dell'architettura contemporanea europea: dalla raffinata cultura della sua esperienza professionale, Alvaro Siza apprende un metodo di lavoro e modella il proprio modo di fare architettura, sempre regolato da un bilanciato senso di equilibrio e di misura. Questi caratteri sono già riscontrabili nelle prime realizzazioni per Porto, nelle quattro case unifamiliari per Matosinhos e nei tre interventi realizzati a Leça de Palmeira tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il ristorante Boa Nova, un centro sportivo e una piscina in riva al mare. Negli anni Settanta il lessico compositivo si evolve in edifici come casa Beires a Povoa de Varzim, dove un linguaggio scabro vicino al brutalismo lecorbuseriano si confronta con un'attenzione topografica tipica degli approcci insediativi di Alvar Aalto.

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Carlotta Schinelli

Alessandra Tomassini

ALVARO SIZA Scritti di architettura

lvaro Siza, architetto portoghese tra i pi famosi al mondo, annovera premi e riconoscimenti importantissimi (quali la medaglia d'oro della Fondazione Alvar Aalto, il Pritzker Prize e il Praemium Imperia) e diverse lauree ad honorem frutto di una lunga e fortunata carriera. Oltre all'attivit professionale di progettista svolta presso lo studio di Porto, la citt in cui si laureato nel 1955, Siza ha insegnato presso diverse universit come: Porto, Stati Uniti, Svizzera e Sud America, partecipando anche ad importanti concorsi internazionali.

La sua formazione si costruisce dopo la laurea, grazie al lavoro svolto negli anni Cinquanta accanto ad un maestro dalla forte personalit, Fernando Tvora, figura chiave nella diffusione della conoscenza dell'architettura contemporanea europea: dalla raffinata cultura della sua esperienza professionale, Alvaro Siza apprende un metodo di lavoro e modella il proprio modo di fare architettura, sempre regolato da un bilanciato senso di equilibrio e di misura. Questi caratteri sono gi riscontrabili nelle prime realizzazioni per Porto, nelle quattro case unifamiliari per Matosinhos e nei tre interventi realizzati a Lea de Palmeira tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il ristorante Boa Nova, un centro sportivo e una piscina in riva al mare. Negli anni Settanta il lessico compositivo si evolve in edifici come casa Beires a Povoa de Varzim, dove un linguaggio scabro vicino al brutalismo lecorbuseriano si confronta con un'attenzione topografica tipica degli approcci insediativi di Alvar Aalto.

Le Piscine delle Maree a Lea da Palmeira. , 1958. Casa Beires a Povoa de Varzim, 1973-1976.

SULLA PEDAGOGIA

Alvaro Siza parla delle sue convinzioni sull Architettura, basandosi sulla propria esperienza di docente e architetto.

1. Larchitetto non uno specialista. Egli ritiene che un architetto non pu avere il dominio sulla vastit e variet di conoscenze del progetto. Il suo dominio il compromesso cio mettere insieme le contraddizioni, il peso del passato e il peso dei dubbi del futuro. Tuttavia, sostiene che l architetto lavora con specialisti.

- il problema di costruire una casa non pi isolabile. Per la sua realizzazione necessaria la relazione fra Piano e Progetto, senza gerarchie. Oggigiorno, necessario dialogare, scambiarsi opinioni le quali possono dare vita a creativit e disciplina che sono i principi fondanti della filosofia di Siza.

2. Secondo Alvaro Siza linsegnamento dell architettura non rispetta queste condizioni perch per lui esige:

1) lavoro quotidiano in relazione con i docenti o correlazione fra i corsi, anche se in quel periodo era pi difficile soddisfare questa pretesa.

2)capacit di interrogare, criticare, essere preso dalla curiosit al fine di scoprire cose nuove. Ovviamente la scuola deve disporre dei mezzi per permettere tutto ci.

Fondamentale sono il disegno e la storia: il primo utile per capire ci che ci troviamo di fronte, il secondo serve per comprendere pi a fondo quello che ci circonda.

Costruzione e Architettura sono indissociabili e strettamente connesse. La collaborazione fra gli enti che servono a realizzare un progetto un principio fondamentale; per questo Alvaro Siza sostiene che non devono esserci discipline divergenti ma semmai convergenti.

3) lArchitettura non pu essere improvvisazione ma nasce da desideri collettivi. Bisogna essere flessibili e accettare le critiche per dar vita a un compromesso. Infatti, larchitettura nemica dellarroganza e della mancanza di ambizione.

Personalmente ci ritroviamo nelle parole di Siza perch stiamo riscontrando diversi punti da lui trattati nel nostro percorso di studi. Parecchi docenti ci spingono ad osservare, ad essere curiosi e ambiziosi al fine di ampliare le nostre conoscenze.

Forse non vero che al giorno doggi larchitetto non uno specialista, in quanto la sua una preparazione che tocca diversi ambiti e punta ad una conoscenza quanto pi possibile completa del progetto.

OTTO PUNTI

Alvaro Siza stila una lista di punti per parlare della sua attivit personale.

1) inizia un progetto quando visita un luogo, altre volte osservando fotografie provando a dar vita ad un primo schizzo perch anche se non resta fedele alla realt del luogo, comunque un punto di partenza.

2)-3)secondo lui il caff permette anonimato e concentrazione, qui disegna, ma non una fuga dagli impegni quotidiani (come alcuni pensano).

4) la tradizione, sfida all innovazione perci non sbagliato partire da essa.

5) alcuni amici lo criticano, perch credono che non segua un metodo preciso mentre si dedica alla realizzazione dei suoi progetti, per questo viene paragonato ad una nave in balia delle onde.

6) non gli piace realizzare con le sue stesse mani ci che disegna.

7)le sue opere incompiute e interrotte hanno a che fare con gli ostacoli che non riesce a superare (non per estetica o moda).

8)oggi riscoprire la magica stranezza, la singolarit delle cose evidenti.

Non vero che le cose semplici sono necessariamente banali, perch possono rappresentare un punto di partenza o la soluzione a problemi che sembrano irrisolvibili.

Dalle sue parole emerge limportanza attribuita al disegno, infatti nello scritto del 1987, pubblicato come introduzione al catalogo della Galleria Jannone, lo descrive cos: Il disegno una forma di comunicazione, con lio e con gli altri. Per larchitetto il disegno uno strumento di lavoro, una forma di apprendimento, assimilazione, comunicazione, trasformazione: una modalit di progettazione. Larchitetto ha a disposizione anche altri strumenti, ma nulla pu sostituirsi al disegno senza avere delle ripercussioni. La ricerca di uno spazio organizzato e lo studio analitico di ci che esiste e di ci a cui si aspira, passano attraverso le intuizioni che il disegno introduce istantaneamente nelle pi logiche e condivise costruzioni, alimentandole e alimentandosene. Ogni gesto anche quello del disegnare carico di storia, di memoria inconscia, dincommensurabile e oscura saggezza. Bisogna coltivarne la pratica affinch i gesti e con loro il resto non si atrofizzino.

Link:

1) http://www.lavorincasa.it/alvaro-siza-coerenza-di-forme-e-funzioni/

2) http://www.tracce.it/?id=471&id_n=34067