file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di...

23
Mercoledì, 6 giugno 2012 Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Arturo Aiello Vescovo di Teano-Calvi ˜ Saluto iniziale Vengo a pagare il mio debito, per la verità piacevolissimo, di riconoscenza nel vostro cammino annuale e centrale nell’economia di un Anno pastorale intorno al Cuore di Cristo e nel suo cuore. Il Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano, nel constatare che con forme diverse, come è giusto che sia, continua ad essere un fulcro. Ringraziamo il Signore, è molto tempo che non celebravamo l’Eucaristia insieme, ringraziamo per i doni ricevuti in passato, nel presente, chiediamo perdono dei nostri peccati che, a fronte dei doni ricevuti, ci pesano particolarmente sul cuore. 1 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Transcript of file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di...

Page 1: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

Mercoledì, 6 giugno 2012

Celebrazione Eucaristicapresieduta da

Mons. Arturo AielloVescovo di Teano-Calvi

˜Saluto inizialeVengo a pagare il mio debito, per la verità piacevolissimo, di riconoscenza nel vostro cammino annuale e centrale nell’economia di un Anno pastorale intorno al Cuore di Cristo e nel suo cuore. Il Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano, nel constatare che con forme diverse, come è giusto che sia, continua ad essere un fulcro. Ringraziamo il Signore, è molto tempo che non celebravamo l’Eucaristia insieme, ringraziamo per i doni ricevuti in passato, nel presente, chiediamo perdono dei nostri peccati che, a fronte dei doni ricevuti, ci pesano particolarmente sul cuore.

˜˜˜

FRAGILITÀ MISERICORDIA

Don Pasquale ha avuto un’idea geniale per l’itinerario di Giugno 2012: equipaggiarvi per questo tempo di crisi. Non ha trovato un titolo. Il titolo potrebbe essere questo: Parole per un tempo di crisi,

1 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 2: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

perché come, in tempo di crisi economica, si svalutano i soldi, le monete, così si svalutano anche le parole. E noi abbiamo bisogno di parole che possano aiutarci ad attraversare questo tempo. E, come sapete, sta mettendo insieme una parola del tempo che viviamo, della modernità o della post-modernità, con una parola della fede.Il cristiano non è fuori dal mondo. Credo che sia un po’ l’orizzonte di questa scelta geniale che egli ha fatto. Non ci mettiamo al sicuro, come dice il Profeta, sul Monte di Samaria aspettando che i problemi si risolvano. Il cristiano è dentro al mondo, come dice anche il vangelo che proclamate ogni sera, - Siete nel mondo anche se non del mondo - ma dobbiamo esserci ed esserci pienamente, a pieno titolo. Noi non siamo come i giovani del Decamerone, quelli che in tempo di peste si ritirano sulle colline di Firenze aspettando che il morbo passi per poi tornare, ma dobbiamo restare nel pieno della tempesta. Per restare nell’immagine della malattia Padre Damiano di Molocai, apostolo dei lebbrosi, - andiamo ad abitare, questa è la sua esperienza – va ad abitare nell’isola dei lebbrosi dove nessuno vuole andare, li serve, li tocca, li accompagna, fino a contrarre egli stesso la lebbra. È una bella immagine del cristiano, il cristiano che ha le mani sporche, il cristiano che è dentro alle vicende del mondo, non fa lo scandalizzato, non si ritrae per un senso sbagliato di verginità. Dice la Lettera a Diogneto, un testo del I secolo, di grande attualità oggi come sempre, che i cristiani abitano nel mondo, abitano le città dei pagani, fanno più o meno le stesse cose che fanno gli altri, ma dentro al mondo vivono da stranieri. Sono come l’anima nel corpo, dice l’autore sconosciuto di questa Lettera a Diogneto.

2 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 3: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

Ecco, mi sembra che questo cammino, che state compiendo, vi pone non in un momento, questo serale, evasivo rispetto alla vita, ai problemi, all’Imu che bussa alle nostre porte e tutte le altre… ma vi pone dentro. I grandi santi hanno attraversato insieme con i loro conterranei e coevi i tempi difficili e sono stati lampade per notti terribili, anche molto più problematiche di quella che noi stiamo vivendo. E veniamo alla parola di stasera, che è “fragilità”, fragilità. Ecco, procedendo sempre per immagini, siamo passati da una umanità, da un uomo che è come una mola, una pietra da mulino, rozza ma solida, brutta ma utile, ad uno swarovski, o ad un cristallo particolarmente prezioso, bello, bellissimo ma fragile.Questa è la foto di epoche che alcuni di noi hanno vissuto, perché più avanti negli anni, nella prima fase e poi in quella attuale, cioè le persone e non facciamo i cantori dei tempi andati ma i nostri nonni, ancora i nostri genitori erano di una solidità, ripeto non erano persone bellissime, erano piuttosto duri, ruvidi, come pietre da macina (se ne trovano ancora in giro come elementi ornamentali) pesanti, solide, brutte, ma utili; adesso bellissimo l’uomo ma fragile, basta una caduta, un incidente, perché vada in frantumi. Com’è questa fragilità? È costitutiva? Più andremo avanti e più i nostri figli saranno fragili. “Noi figli fragili” cantava De Crescenzo un po’ di anni fa, figli fragili, e sempre più fragili, più inconsistenti, sempre più ridotti in frantumi. Dove la sperimentiamo questa fragilità? La sperimentiamo su vari piani, adesso ne enumero alcuni, fondamentali, ma ce ne sono mille altri.

In primo piano è la fragilità fisica, e non è solo quella degli anni che passano, perché è sotto gli occhi di tutti che l’età 3 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 4: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

media si è innalzata - ringraziamo Dio, ringraziamo la scienza che lo permette - si è innalzata enormemente ma contemporaneamente abbiamo un pullulare di malattie che ieri non c’erano. I motivi sono tanti. Faccio un riferimento alle allergie. Quando noi eravamo bambini, forse neanche se ne sentiva parlare. Starete pensando: è perché non sapevate che esistono, perché le allergie si vedono, sono evidenti, gli occhi che lacrimano, il naso…, ecc., eppure non ne sentivamo parlare che in maniera eccezionale: quella persona è allergica. Adesso credo che al 50% la popolazione abbia più o meno allergie, segno che l’utilizzo dei farmaci (do una lettura semplicistica ovviamente per mantenere un filo di discorso piuttosto aderente e immediato) ci ha salvati dalla morte prematura, penso alla mortalità infantile molto alta ancora quando noi eravamo bambini, ma ha creato poi altri scompensi che paghiamo puntualmente, pensate all’aumento dei tumori, pensate al modo con cui il corpo con le sue malattie reagisce mutando, ci sono anche i virus che hanno delle vere mutazioni genetiche in seguito ai farmaci per liberarsi dalla morsa del farmaco. Appena stamattina Don Domenico ci ricordava, a Pasquale e a me, che deve cambiare la terapia del dolore perché adesso il cerotto non funziona più. Ecco, vedete? È una ulteriore prova, drammatica peraltro, di medicine che ci aiutano ma al tempo stesso creano nuove precarietà, nuove fragilità. Fragilità fisica.

Immediatamente dopo viene quella psichica. Molti di noi hanno attraversato la depressione, che è

4 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 5: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

l’esperienza più elementare e non senza dramma. Ci sono depressioni coscienti, ci sono depressioni striscianti, ci sono persone che hanno momenti di disorientamento, ci sono vere e proprie patologie sul piano psichico. I folli sono dovunque. Mi viene sempre in mente, già ve l’ho ricordato qualche volta, la Laura che arrivava qui nel pieno delle nostre celebrazioni ed era per me un incubo; non so perché, mentre riesco a gestire tante situazioni, io rispetto alla follia resto, non so per quale esperienza, probabilmente infantile, ma rispetto alla follia sono un bambino di tre anni, cioè non riesco a spiccicare parola, mi immobilizzo… E ricordo che quando Laura, moglie di Gaetano, un po’ folle anche lui, e questa era una coppia particolare, faceva irruzione gridando nel pieno delle celebrazioni, io non sapevo che pesci pigliare, è arrivata fin qui sull’altare e se non fosse stato per la buon’anima di Paolo Aiello, che venne qui, (una scena di Amarcord mi ha ricordato questo episodio) venne qui e io continuavo, ovviamente ero sudato come un pesce, venne qui con la sua semplicità, la prese per mano… - era enorme - e la portò fuori senza minimamente che lei abbia opposto resistenza. Ci sono dei folli anche a Teano, ce ne sono diversi. Ce n’è uno che particolarmente mi angustia, ed è un cinquantenne che gira gridando come un ossesso. Io, se parlo un po’ in più, vado soggetto ad un calo di voce, lui niente, grida. Adesso voi sorridete, ma è una cosa terribile, perché quando vedete una persona che grida contro ignoti, che gesticola e grida ma in una maniera forsennata, io resto… Una volta è successo anche di notte e la strada non 5 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 6: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

passa sotto all’episcopio, quindi bisogna attraversare i doppi vetri, io sono saltato letteralmente nel letto perché questo folle teanese gridava nel pieno della notte gesticolando. Ovviamente, perché abbiamo paura dei folli? Perché lo siamo, parlo di me beninteso, non di voi che siete “compos vostri” pienamente, è una povertà, una fragilità. Mantenere l’equilibrio nella vita, soprattutto dinanzi a difficoltà, dinanzi a eventi, dinanzi ad una delusione è un esercizio veramente acrobatico, per cui la fragilità si coniuga anche su questo piano, e noi sempre più vi andremo incontro. La crisi genera, perché ovviamente è un momento di disorientamento, genera ulteriori patologie psichiche, quindi aspettatevi più depressi; la forma, diciamo estrema, sono i suicidi, ma poi ci sono forme meno eclatanti, meno drammatiche almeno nell’immediato, ma che pure hanno una grossa incidenza e drammaticità. Come chiamarla questa labilità psicologica? Fragilità.

Terzo: Fragilità nelle relazioni. Anche qui faccio riferimento ad un tempo dove la parola, una stretta di mano valeva più di una lapide scolpita, come ce ne sono a documentare qui nella nostra basilica, adesso non valgono più i rogiti notarili, neanche i testamenti; in barba ai testamenti i figli si azzuffano, si dividono, creano difficoltà. Sembra che la relazione, (avete già parlato della liquidità con Don Pasquale) abbia assunto una inconsistenza tale per cui una cosa che vale oggi, vale anche domani? Questo per i matrimoni, anche quelli che benediciamo nelle nostre chiese, dove chi benedice… speriamo che vada bene, speriamo che queste cose che i coniugi si son detti (sabato si sposa Clementina, è un matrimonio di una certa altezza 6 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 7: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

perché lui e lei superano di gran lunga le misure normali e ci devono dire, benché entrambi, uno dell’AC di Meta, l’altro dell’AC di Piano, un matrimonio tra parrocchie, ecc., l’uno e l’altro animatori… ma andrà bene? lo speriamo) perché nelle relazioni noi sperimentiamo – in quelle amicali, nei fidanzamenti dei nostri adolescenti che durano un giorno, quindici giorni quando tutto va bene, nelle amicizie, nel matrimonio, nel rapporto figli-genitori, genitori-figli - una estrema inconsistenza.

Voglio fare riferimento anche ad una fragilità pastorale, perché ci sono degli operatori pastorali, degli animatori, degli educatori. Ho già fatto riferimento indirettamente dicendo che quello che era valido ieri non per forza è valido oggi, e quindi Don Pasquale, che ha cercato in questi sei anni, soprattutto all’inizio, di mantenere le postazioni, aggiungendovi ovviamente del suo, sa bene, come gli altri sacerdoti presenti, che una cosa che pastoralmente va bene quest’anno non è detto che l’anno prossimo, riproposta alla stessa maniera, sortirà lo stesso effetto. Proprio per questa inconsistenza le persone vengono e scompaiono, un giovane oggi ti fa una professione di fede, domani va a rapinare una banca, oggi ti chiede di entrare in Seminario e domani violenta cinquanta ragazze, ma… la vita pastorale che ovviamente è fatta di uomini, è fatta per gli uomini, è fatta nel mondo, vive anche di questa fragilità, c’è anche una fragilità nella vita pastorale. Ricordo la lettura di Don Antonio D’Esposito della crisi del mio predecessore il parroco Sessa, all’atto in cui ci fu un simbolo: si edificò il Parco dei Pini. Secondo Don Antonio, e 7 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 8: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

credo che questa lettura vada presa sul serio, perché era una persona che leggeva con acume, quando si cominciò a costruire il Parco dei Pini, e quindi sarebbe venuta fuori questa parrocchia nella parrocchia, perché un parco, credo siamo fine anni ’60, tutte queste persone che arrivano, tutte queste famiglie che vengono a rivoluzionare la vita tranquilla della Piano di giù, quella che confluiva, quindi Gottola, la parte storica via San Giovanni, il parroco Francesco cominciò a sentire che non poteva più raggiungere queste persone, erano come degli alieni, diremmo oggi, la parola l’ho aggiunta io, a dire la parrocchia di ieri. Il parroco Sessa, che è stato più di cinquant’anni, aveva ereditato dal suo predecessore, che era stato per settant’anni parroco qui, Michele Maresca, Mons. Michele Maresca, le stesse cose e le aveva continuate per filo e per segno, ma allora così era, e anche essere prete era una realtà ardua fino ad un certo punto, perché bisognava rimanere in certi limiti. Ricordo ancora Don Alfredo, sono personaggi che abbiamo conosciuto; il parroco Sessa, quando suonava l’Ave Maria, era già chiuso in casa, oggi loro sanno bene che la pastorale comincia alle 21.00, 22:00, 23:00, 24:00, 1:00, 2:00, ecc., perché siamo in un’altra dimensione. Vi dico questo per dirvi che questa fragilità è anche nella Chiesa, per cui si naviga un po’ a vista, non sappiamo ancora bene quale sia lo stile della Chiesa di domani ma state certi, lo dico agli operatori pastorali, i preti lo sanno bene, che non esiste, non esiste oggi più uno stile, un modello, un modulo pastorale che possa essere valido per più di cinque anni.

8 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 9: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

Ovviamente, e concludo la parte umana, questa fragilità diventa drammatica sul piano morale. Una fragilità fisica, psichica, nelle relazioni, nella vita pastorale, nella vita morale, dove i Comandamenti non esistono, dove non ci sono valori che siano validi qui e sempre, dove i riferimenti, i grandi riferimenti, qualcuno dice le grandi narrazioni, sono venuti meno ed emerge la moralità del singolo che decide di sé. E quindi di conseguenza, ma la mia non è una critica perché credo che il legislatore debba andar dietro a queste cose, di conseguenza ne vengono delle leggi che vanno ad incorniciare delle nuove realtà, prima la famiglia era quella che conosciamo, adesso c’è la famiglia di fatto, poi c’è la famiglia bianco e nero, poi c’è la famiglia monocromatica, tra poco ci sarà la famiglia a tre a quattro, non parliamo dei figli ma dei genitori, e tutto questo: be’ che cosa c’è di strano? che male c’è? si dice, no? anche nelle nostre piccole magagne, nelle nostre piccole scelte morali.

Questa è la situazione. Qui siamo e qui resteremo, non vi aspettate grandi conversioni, che il mondo torni “in hoc signo vinces”, no, non vi aspettate, perché sarebbero previsioni antistoriche, eppure in questo tempo, in cui la parola “fragilità” è diventata imperante, c’è una parola della fede che fa da elemento bilanciante, e per me questa parola è: “misericordia”, e voi vi sareste aspettati probabilmente “guarigione”, siamo guariti dai mali fisici, siamo guariti dagli esaurimenti, non ci sono più i folli, siamo guariti nelle relazioni, siamo guariti anche in questo disorientamento morale. No, la parola della fede, che illumina questa dimensione, questo spaccato che ho cercato di descrivervi in maniera spero semplice è: “misericordia”, Dio che mi dice: ti incontro, questa fragilità non te la guarisco perché tu possa

9 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 10: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

lodarmi ma ti accompagno, ti prendo per mano perché questo letame, con la rugiada della grazia, possa fiorire, sia essa una fragilità fisica, psichica, relazionale. Se il matrimonio è in crisi, o addirittura fallito, la parola che adesso ti do, non è: Torna il marito dalle mille avventure e… No, ti aiuto a vivere questo stato con il mio amore che ti incontra, qui malato, qui esaurito, qui abbandonato, qui disorientato, qui, per quanto concerne l’aspetto pastorale, in un momento dove magari voi vivete situazioni idilliache rispetto a quello che succede in giro, dove in chiesa ci sono dieci persone. È molto importante che Dio in Gesù ci venga incontro nella nostra povertà, anche nella nostra povertà morale, e venga a dirci: Coraggio, la mia forza si rivela pienamente nella tua debolezza, ti sono accanto in questa prigionia, ti sono accanto in questo momento dove i soldini non bastano più, ti vengo incontro in questo momento di grande confusione, sono accanto a te. Questa è la misericordia, cioè Dio viene ad annullare, così come noi in una maniera infantile vorremmo, il problema? Abracadabra è scomparso, quindi sono guarito! No, no, non sei guarito, tu resti con la tua malattia, tu resti con la tua ferita, tu resti con la tua predisposizione negativa, tu resti… ma qui Dio ti incontra e ti incontra perdonandoti. E questo, sapete, è importantissimo, lo è particolarmente per chi, i giovani in questo mio discorso se hanno tentato di seguirmi non potranno capirlo, ma le persone adulte e anziane sì, perché noi con gli esperimenti che abbiamo fatto, con i tentativi su di noi, sugli altri siamo fondamentalmente dei falliti, e quindi a differenza di voi che avete davanti tutta la vita, e adesso mi va male, però poi… tra dieci anni, tra cinquant’anni…, noi invece no, noi, le nostre cartucce le abbiamo già sparate e il

10 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 11: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

nemico non è stato annullato, sta ancora lì, diventa più forte ed io più debole. E allora questa parola “misericordia” ha un effetto non solo lenitivo, cioè non viene solo a lenire ma mi fa superare a pie’ pari, pur senza risolverlo, il problema perché mi sento amato e perdonato dal Dio che mi dice “sono con te”. Adesso questo ve lo esprimo con tre parole di tre santi diversi.

Innanzi tutto San Bernardo (San Bernardo in molte sue omelie, questa è un’espressione che troverete se frequentate i santi, spero li frequentiate, molte volte anche in altri autori spirituali) dice: “I miei meriti sono la tua misericordia”. Magari di questa omelia, di questa catechesi ricordatevi solo questo: I miei meriti sono la tua misericordia. Sembra una sgrammaticatura, in realtà è una grande conquista, cioè se io debbo vantarmi di qualcosa davanti a Te, non mi vanterò delle mie virtù, dei fioretti che ho fatto, sono stato tutto il mese la sera in basilica dalle 21:00 alle 22:00, (e voi starete pensando: abbiamo già sballato con gli orari) no, non mi salverò per questo, mi salverò perché non sono i miei meriti ma la tua misericordia che mi veste di abiti sontuosi e da pezzente mi fa non apparire ma diventare un re. Quindi San Bernardo: “I miei meriti sono la Tua misericordia”. S. Ignazio, ve li ho messi in ordine di tempo, adesso siamo nel 1500, dice: “Prenditi tutto – che tante volte vi ho citato, su cui credo abbiamo fatto anche un mese intero – prenditi tutto, lasciami solo il Tuo amore e la Tua grazia”, che è la stessa cosa, a dire: ciò che mi farà andare avanti, ciò che mi farà

11 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 12: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

superare, non risolvere, tutte queste fragilità sarà la tua grazia, lasciamela perché la tua grazia che è amore, il tuo amore che è grazia, è l’unica via di uscita da questo carcere, che sono le mie fragilità, che sono le fragilità strutturali che aumentano sempre più. La terza, è di Santa Teresa di Gesù Bambino, anche questa la conoscete già, quando la santa, giovanissima, dice: “Mi presenterò davanti a Te, Signore, a mani vuote”. Adesso che questo lo abbia detto Santa Teresa di Gesù Bambino, “verrò e non ho niente da portarti, neanche le preghiere che ho fatto nel Carmelo, nella clausura, no, perché sono una fallita, verrò a mani vuote”, ecco, questo presentarsi a mani vuote di una grande santa esprime la parola “misericordia” come risolutiva di ogni povertà.

Voglio concludere. Stiamo celebrando la Messa con il formulario che tante volte mi avete sentito ripetere, e che Don Pasquale continua, per le vocazioni sacerdotali. Sembra questo uno spot pubblicitario e non avere nessuna attinenza con quello che ho detto fino adesso, invece ce l’ha perché, vedete, in questo tempo dove tutti dicono “è finita, non c’è più niente da fare, il debito pubblico ci supera e nessuna riforma…” in questo momento, in questo tempo, come in ogni tempo, c’è bisogno di testimoni che accendano queste candele, questi punti-luce nella notte della crisi, nella notte della modernità o post-modernità parlando di “solidità-amen”, consegnandovi questa parola della fede: “amen”, e questa sera: “misericordia”. Questo fanno i preti.

12 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 13: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

La vostra diocesi, devo dire così, quest’anno per la prima volta non ha avuto un giovane all’Anno previo, non dico la vostra parrocchia, che pure insomma ha prodotto molti fiori e frutti, adesso in maturazione. Vedete, questo è un segno grave, qui ci sono due, e uno, dov’è? ecco là, ci sono i miei tre dell’Anno previo, la vostra diocesi li ha ospitati come gli altri anni e hanno fatto l’Anno previo per la diocesi di Teano-Calvi, piccola, povera, sgangherata; è un segno preoccupante per voi, è vero che è anche segno di piccolo sbandamento generale, talmente generale che adesso il vescovo Franco che incontrerete, che avete già conosciuto e che è una grande grazia per voi, rimetterà in piedi e aprirà orizzonti, ma è preoccupante che l’anno prossimo, al primo anno di Teologia non ci sarà nessun Seminarista della diocesi di Sorrento-Castellammare, poi al secondo, al terzo, quindi si crea un piccolo vuoto, questo piccolo vuoto è facilmente colmabile. Perché ne parlo? Perché dopo Christian qui si sono congelate, si saranno chiuse le tube, come si dice sul piano femminile, qualcuno ha legato le tube, allora sono venuto a sradicarle stasera, sono venuto a slegarle, e ci sono delle incipienti, c’erano, adesso in maniera carsica da qualche parte, possibilità vocazionali, invece si sono congelate in quest’ambiente. Voglio incoraggiare questi che forse si sentiranno interpellati, attraverso il mio spot pubblicitario, perché questo mese è un mese decisivo, perché Domenico, mi piace pensare a lui, credo che anche il vostro pensiero, la vostra preghiera lo accompagni, Domenico quando aveva 18 anni, ed era al V anno, io all’inizio del mese gli ho detto: Domenico, questo mese il 30 ti devo dire una cosa. Domenico è stato tutto il mese… che mi deve dire, Arturo?, e ovviamente perché l’ho fatto aspettare un mese? Perché

13 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012

Page 14: file · Web viewIl Mese di Giugno è stato sempre un mese di grandi decisioni, di grandi riflessioni, di grandi itinerari. E sono contento, da lontano,

eravamo qui e c’era la comunità in preghiera ogni sera, perché questo è un mese magico, perché il Cuore di Gesù fa miracoli, perché la preghiera di tanti opera prodigi, e soltanto alla fine prima dell’ultima Messa del 30 in sacrestia: Pensa a questa possibilità. Adesso voi starete pensando: Ecco, il solito plagiatore, ecc. Va bene, va bene, ormai non ho più niente da perdere né davanti a voi, né davanti ad altri! E allora lo dico adesso perché siete ancora alle prime battute di questo mese: io vi auguro che la vostra preghiera, la vostra preghiera non solo qui ma anche durante la giornata possa smuovere, slegare queste tube che insomma non so come si sono intasate, si sono chiuse, e permettere a qualche giovane di aprire le vele al vento dello Spirito, perché domani ancora di più ci sarà bisogno in tempo di crisi di chi dica “Amen”, dica “Misericordia” oltre ogni fragilità, come dica le altre parole che Don Pasquale vi dirà sillabandole di sera in sera. Auguri!

˜˜˜ Il testo, tratto direttamente dalla registrazione, non è stato rivisto dall’autore.

14 Parrocchia San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento. Mese di Giugno 2012