file · Web viewFilippo Tarantino. Roberta De Monticelli, Al di qua del bene e del...

2
Filippo Tarantino Roberta De Monticelli, Al di qua del bene e del male,Torino,Einaudi,2015 E’ un libro che dà la sveglia alla ragione dormiente in molti di noi . Con una chiarezza esemplare di maestra militante nella polis e per la costruzione della comunità sovranazionale, Roberta De Monticelli innerva le sue tesi filosofiche nella storia e nell’attualità culturale, politica, amministrativa, dimostrando che la filosofia è viva e può essere non solo illuminante ma anche operosa. E’ una articolata e appassionata lezione che dovrebbe scuotere gli intellettuali “dimissionari” e quanti accettano passivamente l’appiattimento dei valori sui fatti. Si apprezza l’intelligenza acuta e coraggiosa di chi ,ponendosi “faccia a faccia”, sottopone alle incalzanti domande socratiche non anonime correnti filosofiche, bensì i filosofi ,con nome e cognome: spesso tirandoli giù da piedistalli che sembravano stabili e intangibili. Nell’elenco c’è Kant, Marx, Nietzsche, ma anche, Gentile, Heidegger e finanche Arendt. Nonché qualche rozzo politico dei nostri giorni, che non merita un posto nell’indice dei nomi … L’autrice infatti non deve costruire una galleria compiacente di filosofi, né allestire un salotto per talk show. Ella vuole capire qual è l’origine del male pubblico e lo fa con critica impietosa…. Assai positiva è la pars construens, quella in cui De Monticelli mostra con puntuale analisi come la filosofia ha dettato le leggi per la ricostruzione dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale: ispirando le Carte Costituzionali nazionali e le Dichiarazioni Internazionali . Monticelli non è una filosofa che “slitta” verso la politica, ma una studiosa seria e profonda che dà ragione, sul versante pratico dei suoi studi teorici. Ho apprezzato in modo particolare la chiarezza con cui l’autrice indaga sui meccanismi della ragione e della volontà , sui rapporti che le legano, sui processi di costruzione delle scelte ,sulle responsabilità morali ed etiche. Vi ho trovato interessanti affinità con alcuni temi trattati da Giuseppe Tarantino (1857-1950) sia nel Saggio sulla Volontà (1897) che

Transcript of file · Web viewFilippo Tarantino. Roberta De Monticelli, Al di qua del bene e del...

Page 1: file · Web viewFilippo Tarantino. Roberta De Monticelli, Al di qua del bene e del male,Torino,Einaudi,2015. E’ un libro che dà la sveglia alla

Filippo Tarantino

Roberta De Monticelli, Al di qua del bene e del male,Torino,Einaudi,2015

E’ un libro che dà la sveglia alla ragione dormiente in molti di noi . Con una chiarezza esemplare di maestra militante nella polis e per la costruzione della comunità sovranazionale, Roberta De Monticelli innerva le sue tesi filosofiche nella storia e nell’attualità culturale, politica, amministrativa, dimostrando che la filosofia è viva e può essere non solo illuminante ma anche operosa. E’ una articolata e appassionata lezione che dovrebbe scuotere gli intellettuali “dimissionari” e quanti accettano passivamente l’appiattimento dei valori sui fatti. Si apprezza l’intelligenza acuta e coraggiosa di chi ,ponendosi “faccia a faccia”, sottopone alle incalzanti domande socratiche non anonime correnti filosofiche, bensì i filosofi ,con nome e cognome: spesso tirandoli giù da piedistalli che sembravano stabili e intangibili. Nell’elenco c’è Kant, Marx, Nietzsche, ma anche, Gentile, Heidegger e finanche Arendt. Nonché qualche rozzo politico dei nostri giorni, che non merita un posto nell’indice dei nomi … L’autrice infatti non deve costruire una galleria compiacente di filosofi, né allestire un salotto per talk show. Ella vuole capire qual è l’origine del male pubblico e lo fa con critica impietosa…. Assai positiva è la pars construens, quella in cui De Monticelli mostra con puntuale analisi come la filosofia ha dettato le leggi per la ricostruzione dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale: ispirando le Carte Costituzionali nazionali e le Dichiarazioni Internazionali . Monticelli non è una filosofa che “slitta” verso la politica, ma una studiosa seria e profonda che dà ragione, sul versante pratico dei suoi studi teorici. Ho apprezzato in modo particolare la chiarezza con cui l’autrice indaga sui meccanismi della ragione e della volontà , sui rapporti che le legano, sui processi di costruzione delle scelte ,sulle responsabilità morali ed etiche. Vi ho trovato interessanti affinità con alcuni temi trattati da Giuseppe Tarantino (1857-1950) sia nel Saggio sulla Volontà (1897) che nello studio dei rapporti tra politica e morale1: le norme morali e le leggi sono soggette unicamente alla giurisdizione della nostra ragione e al regime della ricerca di conoscenza e non a quella della religione, delle tradizioni, dei mores, dell’ethos di una particolare società. Socrate torna tra noi a ricordarci il dovere di costruire la polis nella giustizia, secondo ragione.

1 Interessante è l’analisi che di questo saggio si trova in Giuseppe Foglio ( a cura di), La bella unità. La filosofia della Volontà di Giuseppe Tarantino tra ragione e passione , ed Aracne, Ariccia,2016. Ferruccio De Natale, Beppe Foglio, Paolo Augusto Masullo hanno evidenziato che Giuseppe Tarantino ha disincagliato la volontà dagli equivoci naturalistico-immanentistici e le ha restituito le connotazioni di libertà e di conquista morale ed etica, contro ogni determinismo.