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DICHIARAZIONE DI VOTO CONTRARIO ALL ODG SU CONTRATTAZIONE DEL DIR NAZ DEL 12 DIC ‘17 Respingiamo il piano proposto dalle organizzazioni padronali, teso a ricondurre in un ruolo di completa sudditanza alle logiche dell'impresa la natura negoziale del sindacato e la sua funzione di rappresentanza degli interessi dei lavoratori. Interessi normativi, economici e di riconoscimento sociale della ricchezza che essi producono, che non viene redistribuita ma fruita da pochi e spesso fonte di speculazioni finanziarie che distruggono il lavoro stesso. Pensiamo che quando le legittime richieste dei lavoratori sono subordinate alle priorita' del mercato e dell'impresa, oggettivamente sia piu' difficile sostenere la tenuta non solo delle forme contrattuali e del ruolo dello stesso sindacato, ma si contribuisca indirettamente, pur non volendolo, a smantellare lo stato sociale e lo stato di diritto. La Fornero, il jobs-act, la perdita dell'art 18 stanno a ricordarci che non siamo sulla stessa barca e che non possiamo credere a false promesse di rendere le rappresentanze sindacali ed i lavoratori piu' partecipi delle scelte strategiche delle aziende con strumenti di mediazione e condivisione rinunciando alla natura vertenziale e conflittuale del sindacato stesso. Non dobbiamo omologarci al modello che la Cisl ben rappresenta! Che non siamo sulla stessa barca ne sono testimonianza la stessa vicenda di un nostro delegato e dei due lavoratori licenziati, per i quali abbiamo votato all’unanimità un’odg per il ritiro dei licenziamenti e reintegro sui posti di lavoro. Quindi non per ideologia ma per dato di fatto, non riteniamo di poter sottoscrivere le proposte avanzate dalla Segreteria sulle strategie proposte sul modello contrattuale, in quanto inadeguate, contraddittorie e sostanzialmente errate: Inadeguate per dare una risposta efficace alle iniziative del fronte padronale che non possono in nessun modo prescindere da una grande mobilitazione. Contradditorie perché al di là di ogni volontà, soggiaciono all'accettazione dei rapporti di forza esistenti, senza porsi il problema di come cambiarli a favore dei lavoratori.

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DICHIARAZIONE DI VOTO CONTRARIO ALL ODG SU CONTRATTAZIONE DEL DIR NAZ DEL 12 DIC ‘17

Respingiamo il piano proposto dalle organizzazioni padronali, teso a ricondurre in un ruolo di completa sudditanza alle logiche dell'impresa la natura negoziale del sindacato e la sua funzione di rappresentanza degli interessi dei lavoratori. Interessi normativi, economici e di riconoscimento sociale della ricchezza che essi producono, che non viene redistribuita ma fruita da pochi e spesso fonte di speculazioni finanziarie che distruggono il lavoro stesso.

Pensiamo che quando le legittime richieste dei lavoratori sono subordinate alle priorita' del mercato e dell'impresa, oggettivamente sia piu' difficile sostenere la tenuta non solo delle forme contrattuali e del ruolo dello stesso sindacato, ma si contribuisca indirettamente, pur non volendolo, a smantellare lo stato sociale e lo stato di diritto. La Fornero, il jobs-act, la perdita dell'art 18 stanno a ricordarci che non siamo sulla stessa barca e che non possiamo credere a false promesse di rendere le rappresentanze sindacali ed i lavoratori piu' partecipi delle scelte strategiche delle aziende con strumenti di mediazione e condivisione rinunciando alla natura vertenziale e conflittuale del sindacato stesso. Non dobbiamo omologarci al modello che la Cisl ben rappresenta!

Che non siamo sulla stessa barca ne sono testimonianza la stessa vicenda di un nostro delegato e dei due lavoratori licenziati, per i quali abbiamo votato all’unanimità un’odg per il ritiro dei licenziamenti e reintegro sui posti di lavoro.

Quindi non per ideologia ma per dato di fatto, non riteniamo di poter sottoscrivere le proposte avanzate dalla Segreteria sulle strategie proposte sul modello contrattuale, in quanto inadeguate, contraddittorie e sostanzialmente errate:

Inadeguate per dare una risposta efficace alle iniziative del fronte padronale che non possono in nessun modo prescindere da una grande mobilitazione.

Contradditorie perché al di là  di ogni volontà,  soggiaciono all'accettazione dei rapporti di forza esistenti, senza porsi il problema di come cambiarli a favore dei lavoratori.

Sostanzialmente errate perché, non solo introducono effimere convinzioni tra i lavoratori circa la loro presunta attiva partecipazione attraverso strumenti "paritetici", ma perché di fatto si attestano sulla rinuncia alla lotta su obiettivi unificati. 

Infine e per le ragioni sopra citate, che dovrebbero costituire elementi sufficienti per inserire nella discussione tutti gli iscritti, crediamo che manchi un doveroso bilancio critico utile a tutta la Confederazione, per rilanciare su temi urgenti la propria credibilita' e forza che ancora i lavoratori esprimono al pari dei propri bisogni, chiediamo che tutta la Confederazione coinvolga tutti gli iscritti.

Così oggi esprimiamo il nostro dissenso e il nostro voto contrario.

PINO GENESIO, AURORA BULLA, TOMMASO SORRENTINO, MIRKO RICCI, BRUNELLI STEFANO.