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La pista Le gare di atletica leggera si disputano per lo più nello stadio di atletica. Il materiale con cui sono fatte la maggior parte delle piste di atletica leggera è il Tartan che garantisce aderenza ed elasticità facilitando le prestazioni. Esistono due tipi di manifestazioni su pista: le gare outdoor e le gare indoor. Le piste outdoor Le piste outdoor sono gli impianti più comuni in Italia. Hanno un numero di corsie che varia, di norma, da 6 a 10. La lunghezza della corsia più interna è di 400 m e tutte le corsie sono larghe 122 cm, con linee bianche che dividono una corsia dall'altra di 5 cm. Le corsie sono numerate con numeri progressivi crescenti dall'interno verso l'esterno, mentre il senso di corsa è quello antiorario. La pista è formata da due rettilinei paralleli e da due curve aventi raggio uguale. In genere le curve sono più lunghe dei rettilinei per far sì che un più ampio raggio di curvatura permetta una migliore percorrenza della curva. La linea di partenza e la linea di arrivo di una corsa sono indicate tramite una linea bianca larga 5 cm, ad angolo retto con le linee delimitanti le corsie. La linea di partenza delle corse che si corrono interamente in corsia, ovvero delle gare fino ai 400 m (più gli 800 m che si corrono parzialmente in corsia), deve essere curva in modo tale che tutti i

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La pista

Le gare di atletica leggera si disputano per lo più nello stadio di atletica. Il materiale con cui sono fatte la maggior parte delle piste di atletica leggera è il Tartan che garantisce aderenza ed elasticità facilitando le prestazioni. Esistono due tipi di manifestazioni su pista: le gare outdoor e le gare indoor.

Le piste outdoor Le piste outdoor sono gli impianti più comuni in Italia. Hanno un numero di corsie che varia, di norma, da 6 a 10. La lunghezza della corsia più interna è di 400 m e tutte le corsie sono larghe 122 cm, con linee bianche che dividono una corsia dall'altra di 5 cm. Le corsie sono numerate con numeri progressivi crescenti dall'interno verso l'esterno, mentre il senso di corsa è quello antiorario. La pista è formata da due rettilinei paralleli e da due curve aventi raggio uguale. In genere le curve sono più lunghe dei rettilinei per far sì che un più ampio raggio di curvatura permetta una migliore percorrenza della curva. La linea di partenza e la linea di arrivo di una corsa sono indicate tramite una linea bianca larga 5 cm, ad angolo retto con le linee delimitanti le corsie. La linea di partenza delle corse che si corrono interamente in corsia, ovvero delle gare fino ai 400 m (più gli 800 m che si corrono parzialmente in corsia), deve essere curva in modo tale che tutti i concorrenti possano partire alla medesima distanza dalla linea di arrivo. Oltre alla pista utilizzata per le gare di corsa, gli impianti devono comprendere anche una o più pedane per i salti in estensione, i salti in elevazione, il tiro del giavellotto, il getto del peso, il lancio del disco e del martello.

Le piste indoor Le piste indoor sono simili a quelle outdoor con alcune differenze: lo stadio è completamente chiuso tutt'intorno e coperto; la lunghezza della pista è di 200 m; le curve, anziché essere in piano, sono a parabola, in quanto il raggio delle stesse curve è minore rispetto a quello delle piste outdoor; all'interno dell'anello della pista è presente un rettilineo per le gare di velocità e di ostacoli avente un numero di corsie che va da 6 a 8 e lunghe in genere 60 m.

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L'atletica leggera paralimpica

L'atletica leggera paralimpica è uno sport per disabili adattato all'atletica leggera. Gli atleti paralimpici e le competizioni paralimpiche (inclusi i Giochi paralimpici) sono sotto l'egida del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC, International Paralympic Committee).

Le specialità

SPECIALITA' OLIMPICHELe specialità maschili Le specialità femminili

Corsa veloce 100 m - 200 m - 400 m 100 m - 200 m - 400 mMezzofondo 800 m - 1500 m 800 m - 1500 m

Fondo 5000 m - 10.000 m 5000 m - 10.000 m

Corsa a ostacoli 100 m/hs - 400 m/hs - 3000 m siepi 100 m/hs - 400 m/hs

Staffetta 4 X 100 m - 4 X 400 m 4 X 100 m - 4 X 400 mMaratona 42,195 m 42,195 m

Marcia 20 km - 50 m 20 kmSalti alto - lungo - triplo - asta alto - lungo - triplo - asta

Lanci peso - disco - martello - giavellotto

peso - disco - martello - giavellotto

Prove multiple

decathlon (100m, lungo,peso, alto, 400m, 110hs, disco, asta, giavellotto, 1500m)

eptathlon (100hs, alto, peso, 200m, lungo,

giavellotto, 800m)Le categorie

Categorie giovanili: Esordienti A, B, C (6 - 11 anni) Ragazzi/e (12 - 13 anni) Cadetti/e (14 - 15 anni) Categorie assolute: Allievi/e (16 - 17 anni) Juniores (18 - 19 anni) Promesse (20 - 21 - 22 anni) Seniores (oltre i 23 anni) Master (oltre i 35 anni)

Le attrezzature

Pesi degli attrezziATTREZZO UOMINI DONNE

Peso 7,260 Kg 4 KgDisco 2 Kg 1 kgMartello 7,260 Kg 4 kgGiavellotto 0,800 Kg 0,600 kg

Altezza degli ostacoli

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ATTREZZO UOMINI DONNE100 m/hs - 0,84 m110 m/hs 1,06 m -400 m hs 0,91 m 0,76 m3000 m siepi 0,91 m 0,76 m

ALCUNE DISCIPLINE

La velocità

La velocità è un settore delle corse piane dell'atletica leggera le cui distanze arrivano fino ai 400 metri, cioè un giro completo dell'anello di pista. Velocità di reazione, capacità di accelerazione, potenza e coordinazione sono alcune delle qualità che il velocista deve possedere.

Le gare di velocità praticate all'aperto sono: 100, 200 e 400 metri piani. Le gare che si disputano al coperto sono: 60, 200 e 400 metri piani.

La partenza avviene dai blocchi e gli atleti devono correre nella propria corsia . Grazie ai blocchi, il velocista nell'istante del via viene a trovarsi in una condizione di maggior stabilità sugli appoggi rispetto a una partenza da in piedi. Alla partenza l'atleta assume una posizione raccolta e, in avvio con il busto inclinato in avanti, cerca d'imprimere al proprio movimento una forte accelerazione. Con l'aumentare della volcità diminuiscono i tempi di spinta e aumentano quelli di volo. Le fasi di partenza dai blocchi. I concorrenti si devono posizionare dietro i blocchi di partenza, sistemati dagli stessi atleti a seconda delle loro caratteristiche fisiche, aspettando la chiamata del giudice di partenza (starter) che procederà in tre successivi momenti:

1. Ai vostri posti: gli atleti si posizionano sui blocchi; l'atleta, per disporsi correttamente, non dovrà né sovrapporsi né tantomeno superare la linea di partenza con le mani o i piedi. Quest'ultima è inclusa nel percorso di gara mentre quella d'arrivo è esclusa; l'atleta ha in questo momento 5 appoggi: tutt'e due le mani, un ginocchio ed entrambi i piedi.

2. Pronti : gli atleti si sollevano su 4 appoggi (viene sollevato il ginocchio) in posizione di massima tensione ed equilibrio.

3. Colpo di pistola: gli atleti si proiettano correndo il più velocemente possibile verso il traguardo.

Nel caso qualcuno si muova anzitempo, lo starter spara un secondo colpo di pistola e l'atleta responsabile della "falsa partenza" (la partenza viene definita falsa allorquando il tempo di reazione allo sparo è inferiore a 100 millisecondi) viene squalificato. Queste modalità sono uguali in tutte le distanze; ciò che cambia è la posizione dei blocchi. Nei 100 metri sono tutti in linea, mentre nei 200 e 400 sono

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scalati in maniera tale da garantire la percorrenza della medesima distanza indipendentemente dalla corsia. L'atleta che corre in prima corsia (la più interna) partirà a metà anello (ovvero nel punto esatto di confluenza tra rettilineo opposto a quello d'arrivo e curva seguente), mentre dalla seconda corsia in poi l'atleta sarà più avanzato rispetto a chi lo precede proprio per compensare il maggior raggio di curva e, dunque, l'altrimenti aumentata distanza dalla linea d'arrivo. Usain Bolt record mondiale 100 m Google

Gli ostacoli

Gli ostacoli sono discipline di corsa dell'atletica leggera in cui si impone all'atleta di valicare barriere poste lungo il percorso. L'altezza delle barriere e la distanza tra di esse sono fisse e dipendono dalla categoria dell'atleta e dalla distanza da percorrere. Le gare di ostacoli praticate all'aperto sono: 100 metri ostacoli (specialità esclusivamente femminile), 110 metri ostacoli

(specialità esclusivamente maschile) e 400 metri ostacoli. Al coperto si disputa la specialità dei 60 metri ostacoli. L'altezza massima degli ostacoli appartiene ai 110 m hs assoluti e raggiunge 106,7 cm, mentre in campo femminile il limite massimo è di 84 cm nella distanza dei 100 m hs. Si tratta di una classe di specialità molto tecniche, per affrontare le quali è importante avere leve inferiori lunghe nei maschi e un ottimo senso del ritmo, mentre in campo femminile le minori distanze tra le barriere e le altezze più limitate rendono meno influente questa caratteristica. Tali barriere si chiamano ostacoli, e il loro superamento viene detto passaggio o valicamento dell'ostacolo, ma è scorretto definirlo salto, o chiamare la disciplina stessa salto degli ostacoli o salto ad ostacoli. Si tratta di una disciplina di corsa, e il passo speciale di superamento dell'ostacolo è un passo di corsa, non un salto. La tecnica . L'atleta deve correre all'interno della sua corsia e deve superare l'ostacolo solo frontalmente. L'abbattimento dell'ostacolo non coporta la squalifica. Il passaggio dell'ostacolo è uno, e uno soltanto. Le fasi in cui si suddivide sono osservabili dall'esterno, mentre per l'atleta il gesto è un unico e continuo passo di corsa le cui fasi sono collegate e si equilibrano tra loro, intrecciandosi nel tempo. Si possono convenzionalmente distinguere tre (o anche più) fasi:

1. attacco e spinta2. fase di volo3. presa di contatto e ripresa della corsa

Le staffetta

La staffetta è una variante a squadre di competizioni singolari nella quale, per ogni squadra, compete un singolo atleta alla volta e in successione. Essendo la staffetta una gara che coinvolge diversi atleti (solitamente quattro) normalmente abituati alle corse in singolo, essa richiede una preparazione supplementare in termini di

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affiatamento e sincronismo al fine di minimizzare i tempi cosiddetti morti, nei passaggi di testimone o comunque di scambio. Strategia La staffetta si basa sulla velocità dei diversi componenti e sulla loro coordinazione nel passaggio del testimone. La strategia più comune nella staffetta con quattro persone è mettere il più veloce come ultimo staffettista, il secondo più veloce come primo, il terzo più veloce come secondo e quello più lento come terzo per avere più slam. Passaggio del testimone Ciascun corridore deve passare il testimone al successivo entro una zona delimitata della pista, di solito contraddistinta da alcuni triangoli. Il secondo corridore quando aspetta il testimone si posiziona in un punto studiato in allenamento e al momento opportuno, deciso insieme all'allenatore ed agli altri compagni, inizia a correre. Dopo alcuni passi, quando cioè il compagno dovrebbe essere abbastanza vicino, allunga indietro il proprio braccio ed allarga la mano in modo che il corridore precedente possa passargli il testimone. Di solito il secondo staffettista viene avvisato dal compagno che lo segue con un grido, in modo che sappia quando poter chiudere la mano e partire. Nella media e lunga distanza i corridori hanno il tempo di girare la testa per vedere la posizione del compagno e sapere quando poter afferrare il testimone senza rischiare di farlo cadere. Tipi di staffette Nell'atletica le due staffette sono la staffetta 4×100 metri e la 4×400 metri, che di solito chiude il programma delle manifestazioni. È difficile misurare esattamente i singoli tempi in una staffetta. Infatti se, per esempio, una squadra corre la 4×400 m in 3'00" non è detto che ciascun corridore abbia corso i propri 400 m in 45 secondi. La staffetta 4×400 parte con i corridori in linea nelle diverse corsie e continuano nelle corsie per tutto il primo turno, compreso il passaggio del testimone. Nel secondo turno, invece, dopo i primi 100 m i corridori escono dalle corsie e si possono posizionare tutti nella prima, senza però interferire l'uno con l'altro dandosi fastidio, nello stesso modo degli 800 m. I passaggi di testimone successivi avvengono facendo posizionare i corridori dalla prima all'ultima corsia nell'ordine in cui sono posizionati, cioè il primo nella prima corsia più interna e così via. Nel terzo e nel quarto turno il cambio del testimone deve avvenire prima della linea di arrivo, ovvero la linea di tangente A. Regolamento Una squadra può essere squalificata per i seguenti motivi. Perdita del testimone. Errore nel passaggio del testimone. Falsa partenza. Disturbo di un altro corridore. Impedimento del passaggio del testimone di un'altra squadra. Uscita dalla propria corsia o altri danneggiamenti agli avversari.

Salto in lungo

Il salto in lungo è una specialità sia maschile che femminile dell'atletica leggera, in cui gli atleti, dopo una rincorsa, raggiungono la zona limite dove poter saltare, detta

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"asse di battuta" (lunga 20 cm), cercando di atterrare il più lontano possibile nella buca riempita di sabbia. La lunghezza del salto viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto esatto dove l'atleta ha staccato.Il salto in lungo richiede doti di velocità, equilibrio, cordinazione e forza esplosiva. La pista Nelle competizioni dei più giovani l'asse di battuta è posta a 2 m dalla fossa di ricaduta; nelle gare per gli atleti esperti è posta a 4 m. L'asse di battuta è seguita da una striscia di 10 cm di plastilina o sabbia bagnata e compressa. Al momento dello stacco l'atleta deve fare attenzione a non toccare tale striscia: ciò determina l'annullamento del salto. In una gara di salto in lungo ogni saltatore ha diritto a 3 prove. I migliori 8 saltatori avranno diritto ad altre 3 prove supplementari. Il miglior salto designerà il vincitore. La tecnica I passi fondamentali della disciplina sono:

1. rincorsa2. stacco3. volo4. atterraggio

La lunghezza varia a seconda degli atleti e in rapporto all'accelerazione e alla velocità che raggiunge. La rincorsa varia da 30-34 metri fino ai 45 circa. Se la rincorsa è troppo breve non è possibile esprimere a pieno l'efficacia del salto. La corsa deve avere una certa velocità sviluppata gradualmente. Deve poter adattarsi alle capacità dell'atleta e deve essere compatibile con la corretta esecuzione del salto. La partenza può avvenire da fermi (per centrare meglio l'asse di battuta), o con qualche passo di avvio (per una migliore decontrazione), ma in tutti i casi a partire da una linea di riferimento. La corsa deve essere elastica e progressivamente accelerata, mantenendo il busto eretto e ginocchia alte, aiutando così un buon movimento rotatorio delle gambe, al fine di ottenere un'alta velocità con una buona stabilità.Subito prima dello stacco gli ultimi tre appoggi devono essere accelerati. Segue un leggero abbassamento dell'atleta (caricamento) per coinvolgere la totalità del corpo in sincrono, agevolandolo con una buona apertura tra le due cosce e l'angolo del ginocchio. Il piede poggia su tutta la superficie di battuta con la massima forza, spingendo verso il basso, anche con una leggera rullata, che serve, assecondando il movimento del corpo, a utilizzare al massimo la superficie di spinta del piede. Segue la decisa salita del ginocchio libero per ottenere un ulteriore slancio verso l'alto. I movimenti compiuti durante la fase di volo possono variare in funzione dell'atleta, ma sono sempre finalizzati al mantenimento dell'equilibrio e di annullare l'effetto di rotazione. L'atterraggio deve avvenire con le gambe protese in completa estensione. Dapprima gli arti sono flessi per poi allungarsi un attimo prima del contatto col suolo, e il busto deve essere un poco inclinato in avanti. Quando i piedi toccano la sabbia, le ginocchia si piegano, ed il busto passa sopra le orme lasciate dai piedi con la testa che si avvicina il più possibile alle ginocchia. Salto nullo Il salto viene considerato nullo se: l'atleta tocca il terreno oltre la linea di stacco con qualsiasi parte del corpo, sia

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correndovi sopra senza saltare che durante l'azione di salto; l'atleta stacca al di fuori della corsia di rincorsa; l'atleta durante la caduta tocca il terreno al di fuori dell'area di caduta in un punto più vicino alla linea di stacco della più vicina impronta lasciata dal salto nella zona di caduta; l'atleta, dopo aver completato il salto, ritorna verso la zona di stacco; l'atleta usa una qualsiasi forma di salto mortale. Record mondiale Mike Powell 8,95 m Google

Salto in alto

Il salto in alto è una specialità sia maschile sia femminile dell'atletica leggera. L'obiettivo è quello di oltrepassare con un salto un'asticella orizzontale posizionata ad una data altezza. Il salto può essere effettuato con qualsiasi tecnica, purché lo stacco da terra avvenga con un piede solo. La tecnica In una competizione, la barra inizialmente è regolata ad un'altezza relativamente bassa ed è spostata verso l'alto con incrementi dell'ordine di 3 o 5 centimetri, ma possono essere

di 1 centimetro per i tentativi record. Ogni atleta ha l'opzione di scegliere a quale altezza iniziare a saltare, ma una volta che un'altezza è stata saltata, gli altri atleti non potranno iniziare ad un'altezza inferiore. L'atleta ha un minuto per iniziare il salto dal momento in cui viene chiamato. Dopo tre salti consecutivi nulli l'atleta è eliminato dalla gara. L'atleta che salta più in alto è dichiarato vincitore. Se due o più atleti saltano la stessa altezza massima, quello con il numero più basso di tentativi nulli a tale altezza vince. In caso di ulteriore parità è dichiarato vincitore quello con il minor numero di salti nulli nell'intera competizione. Se con ciò ancora non si riesce a definire il vincitore, vengono effettuati ulteriori salti (jump-off); le altezze ottenute in tali salti rimangono valide ai fini dei record mondiali e no. La barra del salto in alto è fatta di plastica rinforzata con vetro o alluminio. Altri materiali sono permessi, ma ci sono delle limitazioni di peso e di curvatura. La barra è lunga circa 4 metri (la IAAF regola la lunghezza a scopo di record), con una sezione trasversale rotonda, triangolare, o quadrata per la maggior parte della sua lunghezza e di due punti di appoggio quadrati alle estremità. È disposta ad un'altezza misurata su due montanti che permettono che la barra si disponga sulle relative estremità all'altezza voluta. Le altezze saltate sono calcolate misurando dal punto di decollo al bordo superiore della parte più bassa della barra. Direttamente dietro la barra c'è un materasso molle di gomma piuma che permette un atterraggio sicuro. Gli atleti devono saltare con un solo piede per oltrepassare la barra. Durante il salto possono toccare la barra, il salto è nullo se quest'ultima cade per il loro tocco. Si sono verificati rari casi in cui è stato permesso all'atleta di rieffettuare il tentativo, ciò può solo accadere se il giudice dichiara che la barra è caduta a causa di circostanze esterne, come il vento. Ci sono 4 parti dell'esecuzione:

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1. rincorsa2. stacco3. volo4. atterraggio

Le marcia

La marcia è una specialità olimpica sia maschile che femminile dell'atletica leggera. Essa è un gesto atletico apparentemente innaturale e può essere definita come una forma evoluta ed agonistica del cammino. La

marcia consiste in una progressione costante e armonica di passi eseguita in modo tale che l'atleta mantenga (sempre) il contatto con il terreno almeno con uno dei due arti inferiori, senza che si verifichi una perdita di contatto evidente (cioè percepibile dall'occhio umano); in pratica non è presente una fase di volo (e quindi sospensione), a differenza della corsa. La gamba avanzante deve essere tesa (cioè non piegata al ginocchio) dal momento del primo contatto con il terreno sino alla posizione verticale per non andare in sbloccaggio. La marcia richiede un grande sforzo durante gli allenamenti, tanto che i carichi alla settimana possono arrivare, per gli atleti di alto livello, sull'ordine della centinaia di chilometri. Regole Le gare di marcia sono regolate dalla IAAF. I marciatori devono mantenere per l'intera durata della competizione il passo di marcia, nel caso un atleta non rispetti uno dei due requisiti, i giudici potranno presentare una proposta di squalifica, oppure, segnalare un richiamo all'atleta con un avviso. Nel caso di richiamo il giudice segnalerà all'atleta, tramite una paletta gialla, anche la tipologia di infrazione: sbloccaggio, nel caso la gamba non fosse tesa, segnalato con il simbolo di un angolo acuto (>). Perdita di contatto con il terreno, segnalato con il simbolo tilde (~). Ogni giudice può dare un unico richiamo per atleta. La proposta di squalifica o ammonizione (cartellino rosso) verrà data dal giudice nel caso l'infrazione sia vistosa, o l'atleta avesse già ricevuto dallo stesso un richiamo. Tale proposta verrà inviata al giudice capo, che la segnalerà sui tabelloni preposti dove gli atleti potranno controllare il loro stato; il giudice non segnalerà direttamente all'atleta il fatto, visto che lo stesso non potrà procedere ad una seconda proposta. Nel caso un atleta riceva tre proposte di squalifica da tre giudici differenti, il giudice capo dovrà segnalare all'atleta, tramite una paletta rossa, la sua squalifica immediata. Tale segnalazione potrà essere fatta anche dopo l'arrivo dell'atleta. Giudici Il giudice di marcia è un ufficiale di gara preposto dalla federazione che durante le gare ha l'insindacabile compito di segnalare irregolarità nel gesto atletico dei concorrenti mediante richiamo (paletta gialla), ammonizione (red card o proposta di squalifica). Nelle gare internazionali i giudici devono essere di varie nazionalità e se un atleta riceve la proposta di squalifica da un giudice, un altro giudice della stessa nazionalità non potrà dargli un secondo ammonimento. Percorso Le gare di marcia si disputano ai Giochi olimpici su distanze di 20 km e 50 km per gli uomini e 20 km per le donne. Vista la lunghezza la gara si svolge su un circuito

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stradale chiuso al traffico. Tale circuito, posto il più vicino possibile allo stadio, deve avere una lunghezza compresa tra i 2 km e 2,5 km, per le gare internazionali, e tra 1 km e i 2,5 km, per le altre. Sul percorso sono posti i tabelloni indicanti le ammonizioni, i bagni (solo nelle gare disputate su distanze superiori ai 20 km), stazioni di spugnaggio e abbeveramento. Nelle categorie giovanili la distanza varia dal chilometro singolo fino ai 10 chilometri.

Dove posso arrivare? Non lo so, ma ci provo sempre.

L'atletica come tutti gli sport non è solo una gara competitiva il cui obiettivo è vincere. E' impegno, fatica, determinazione per raggiungere un sogno. Il risultato non è l'unico fattore che conta, il raggiungimento del traguardo è SEMPRE una vittoria.

*Alcune informazioni o parti del testo sono state prese da "Wikipedia"