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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO” SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO 80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 92018460631- DISTRETTO 32 E-Mail intranet: [email protected] - POF PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2009\10

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO

80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 92018460631- DISTRETTO 32 E-Mail intranet: [email protected] -

POF

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Anno Scolastico 2009\10

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. COZZOLINO”

SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADOTel/fax0818656240 - Distretto 32 – E-Mail intranet: naic862008@ istruzione.it - E-Mail: [email protected]

Legge n.97/94

A partire dall’anno scolastico 2000/2001 il Plesso Nappo (comprendente alcune classi di scuola dell’infanzia e primaria ) è stato accorpato alla Scuola Secondaria di primo grado “B.Cozzolino “ per

effetto della Legge 97/94 dando luogo ad un Istituto Comprensivo

potenziale laboratorio delle innovazioni previste dalla riforma della scuola di base.

DIRIGENTE SCOLASTICO: LIGRONE GIUSEPPE

RESPONSABILE AMMINISTRATIVO: Annunziata Giovanni

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: Rainone Luisa

Nunziata Domenica

Fabbrocino Giuseppina

Sorrentino Umberto

ORARIO APERTURA UFFICIO: Tutti i giorni dalle ore 7.30 alle ore 13.30

ORARIO APERTURA UFFICIO AL PUBBLICO:

Pomeriggio : martedì dalle ore 14,30 alle ore 16,30

ORARIO APERTURA UFFICIO DIRIGENTE SCOLASTICO :

Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 13.00

Quadro riassuntivo del Piano dell’offerta formativa. Anno scolastico 2009\10SEZ. A – SCUOLA SEZ. B – TERRITORIO

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 1

Orario di funzionamento dell’ Ufficio di Segreteria

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Gli alunni frequentanti nel corrente anno scolastico formano n. 20 classi scuola secondaria di primo grado n. 5 classi scuola primaria n. 3 classi scuola dell’infanzia

Struttura tempo dell’ I. C. S.

Scuola secondaria di primo grado

n°16 classi : Modulo 30 n° 4 classi : Modulo 30+6 (tempo prolungato)

Risorse professionali:docenti n° 48 docenti di scuola secondaria di primo grado n° 10 docenti di scuola primaria n° 6 docenti della scuola dell’infanzia

personale ATA n° 1 DSGA n° 4 assistenti amministrativi n° 9 collaboratori scolastici

Risorse materiali.Edificio scuola secondaria di I grado: 21 aule, 4 laboratori, 1 auditorium, 1 sala per la dirigenza, 2 uffici amministrativi, 1 sala professori.

Laboratori: informatico/multimediale, scientifico, biblioteca e videoteca (tutti forniti di sussidi didattico – scientifico – multimediali). Palestra, aula per attività artistiche, giardino per attività di educazione ambientale, cucina attrezzata.

Plesso Nappo: 11 aule, salone, 1 laboratorio d’informatica, spazio esterno per attività

San Gennaro Vesuviano è un paese di circa 11000 abitanti, non omogeneo per distribuzione degli stessi sul territorio.

------------Negli ultimi anni il paese è cresciuto a causa di un flusso migratorio rilevante che ha alterato l’identità urbanistica e socioculturale preesistente.

-------Il settore di economia prevalente è quello terziario, con presenze importanti di almeno tre insediamenti industriali. ----Esistono associazioni culturali, società sportive e di volontariato, che ancora non hanno assunto una dimensione organizzativa integrata capace di rispondere ai bisogni di cultura e di occupazione del tempo libero in rapporto alla complessità sociale, anche per la frammentazione della politica di programmazione territoriale.

-------Si rilevano forme di disagio che si manifestano attraverso comportamenti caratterizzati da forme di egocentrismo e di isolamento, di rafforzamento di stereotipi, di emulazione modelli negativi esistenti sul territorio che non favoriscono la solidarietà e la partecipazione sociale e civile.

---------I flussi immigratori più recenti fanno registrare la presenza di cinesi e di cittadini provenienti dall’est europeo con problemi di integrazione, di identità e di scambi interculturali. ----Nell’immaginario sociale la scuola assume una collocazione periferica e una funzione marginale nella risoluzione dei problemi socioculturali, relazionali e occupazionali.

SEZ. C – FINALITÀ, OBIETTIVI, SCELTE PEDAGOGICHE SEZ. D – INTEGRAZIONE COL TERRITORIO

Finalità: favorire il successo formativo, prevenendo fenomeni di

dispersione scolastica e garantendo pari opportunità educativo - formativa;

formare cittadini consapevoli del proprio territorio, delle leggi di uno stato democratico a tutela della persona e del proprio ambiente;

favorire lo sviluppo fisico-psichico e intellettuale del pre-adolescente;

formare cittadini capaci di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro;

formare cittadini capaci di comunicare con gli altri in una società multietnica, usando tutti i linguaggi sia quelli tradizionali, che quelli innovativi;

formare cittadini capaci di servirsi della tecnologia come mezzo per allargare i propri orizzonti culturali e accedere ad una comunicazione globale;

rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali, in maniera tale da superare le situazioni di svantaggio culturale e favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti.

Obiettivi trasversali miranti al raggiungimento delle finalità indicate :

Enti ed Istituzioni presenti sul territorio:- Ente Locale - ASL 4

- Istituto Agrario “Silvestri” - Istituto d’Arte

- Scuola d’Infanzia e Primaria - Associazioni di volontariato - Associazioni culturali

Protocolli d'intesa stipulati con Enti ed Istituzioni presenti sul territorio:

per l’attuazione di progetti finalizzati alla continuità tra i diversi ordini di scuola, all’orientamento, alla riduzione della dispersione scolastica,dell'insuccesso e del disagio giovanile.

1. Scuola d’Infanzia e Primaria per il progetto “Continuità”

2. Scuole secondarie e realtà economiche del territorio per progetti di:

orientamento integrazione offerta formativa

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Conoscere, attraverso lo studio della costituzione, il concetto di diritto e di dovere per rispettare gli altri e l’ambiente nel quale si è inseriti;

Conoscere le norme di ed. Stradale, per comportarsi correttamente nella strada, come pedone e fruitore di mezzi di trasporto;

Conoscere i principi di ed. alla salute, riconoscendola come un bene assoluto, attivare tutte le strategie per star bene con sé, con gli altri e con l’ambiente in cui si è inseriti;

Favorire la conoscenza di sé e della propria affettività;

Riconoscere l’importanza dell’azione del singolo per migliorare la qualità della vita e assumere comportamenti consequenziali;.

Imparare a riconoscere la diversità come ricchezza, attraverso l’approfondimento delle conoscenze di lingue, religioni, culture diverse dalle nostre ;

Favorire l’acquisizione del concetto di appartenenza alla comunità territoriale , europea , globale;

Sapere affrontare saperi nuovi per scoprire le proprie attitudini e operare scelte future soddisfacenti;

Conoscere le tecnologie informatiche e usarle per potenziare il sapere di base e velocizzare la comunicazione.

3. Ente Locale4. Consorzio dei comuni e ASL per il

progetto L. 285/975. Associazioni di volontariato e culturali

(Gi.Fra., Banca del tempo, Insieme per l’avvenire, Ventata Nova)

6. Università per progetti sulle lingue europee

SEZ. E - ATTIVITA’ FORMATIVE e PROGETTUALI SEZ. F – PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI

Progetti curricolari Educazione alla legalità Educazione alla salute: tabagismo , alcolismo , droga Educazione ambientale: i rifiuti e la raccolta differenziata Educazione alimentare Settimana della Shoa con giornata della memoria Educazione stradale Lettura del giornale in classe, anche in adesione al

progetto proposto dal quotidiano “ La Repubblica” Educazione alla solidarietà, responsabilità, democrazia, e

fiducia nel futuro, con partecipazione all’iniziativa Telethon

Educazione alla pace, al rispetto degli altri, dell’ambiente e al valore della diversità

Visite guidate in orario scolastico ed uscite didattiche sul territorio urbano per prendere familiarità col proprio ambiente ed acquisire le autonomie connesse al vivere quotidiano

Attività di avviamento alla pratica sportiva, con adesione ai giochi della gioventù

Fruizione di spettacoli teatraliProgetti extracurricolari

Laboratorio di italiano: recupero, consolid. e potenz. Laboratorio di italiano: avvio al latino Laboratorio di matematica: recupero e consolidamento Progetto di educazione stradale con conseguimento del

patentino (classi III) Giochi sportivi studenteschi Laboratorio di recupero della lingua francese Laboratorio di recupero e di potenz. della lingua inglese Museo Aperto Educazione alla legalità Evoluzione del costume attraverso le varie epoche Attività laboratoriali da attuare ai sensi dell’art. 9-

CCNL 2002/2005, annualità 2008/2009 – progetto

PON 2007/2013 - a.s. 2008/2009

Formazione docenti

Obiettivo B “Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti”. Azione B1 “Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline tecnico-scientifiche, matematica, competenze civiche (legalità, ambiente, …). Corso di formazione “Il metodo delle scienze sperimentali” - ore 30Azione B4 “Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio”. Corso di formazione “Musicoterapia contro il disagio” – ore 30Obiettivo D “Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola”.Azione D1 “Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola sulle nuove tecnologie della comunicazione”Corso di formazione “ECDL 4all” - ore 50

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“Insieme si sta bene”: drammatizzazione, gastronomia, ceramica, scenografia, grafico-pittorico, ricamo e uncinetto, flauto, percussioni, folcloristico, informatica, alfabetizzazione della lingua italiana per gli alunni stranieri.

PON 2007/2013 - a.s. 2008/2009Formazione alunni (Attività aggiuntive)

Obiettivo C “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani”. Azione C1 “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave”.

Amico PC - ore 30 Il Microminimondo - ore 30 Machemù…ma che musica maestro–ore 30 La natura attorno a noi – ore 30

SEZ. G – PIANO ORGANIZZATIVO SEZ. H – VALUTAZIONE SISTEMA

Organi e figure funzionali al sistema:

Dirigente Scolastico DSGA Staff di Presidenza: collaboratori e funzioni strumentali Dipartimenti disciplinari Referenti progetti Coordinatori Gruppo GLH Sub-consegnatari Team-work. Équipe di lavoro Gruppo Sicurezza Gruppo Qualità

I criteri:Pertinenza: rispondenza progetto-realtà socialeEfficacia: qualità standard formativiEfficienza: rapporto costi-benefici Valutazione interna ed esterna

Strumenti di Monitoraggio:

questionari sulla percezione della qualità griglie e schede di rilevazione attività e dati

analisi dati delle rilevazioni anno s. 2000/2001analisi dati delle rilevazioni anno s. 2001/2002 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2002/2003 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2003/2004 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2004/2005 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2005/2006 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2006/2007 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2007/2008 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2008/2009

SEZIONE I: ALLEGATI

Sezione POF progetti Calendario annuale impegni dei docenti Calendario attività Regolamento interno, di disciplina e patto educativo di corresponsabilità (art. 2 legge 169/2008) Scheda di valutazione e documento dei debiti formativi (art. 3 legge n° 169/2008) Orario, regolamento e funzionamento segreteria Orario laboratori, biblioteca, ricevimento genitori, attività integrative Elenchi materiale didattico/scientifico, dotazioni librarie, software e strumentazioni audiovisive

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San Gennaro Vesuviano

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Torre Civica.( dal 1865 simbolo di autonomia

da Palma Campania)

San Gennaro Vesuviano

Comune dal 1841

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San Gennaro, comune di Napoli, si colloca in una posizione strategica, al centro di una vasta pianura, conosciuta sin dall’antichità col nome di “Planum Palmae” tra l’agro nolano e quello nocerino- sarnese; la zona si presta bene all’agricoltura sia per il clima che per la fertilità del suolo. Questa attività era prevalente fino a qualche decennio fa, ma l’incremento edilizio le ha sottratto vaste aree, per cui oggi permangono le attività agricole per uso familiare.Sotto il profilo storico il territorio sangennarese ha una notevole importanza, perché presenta vari reperti, che stanno a testimoniare la sua posizione strategica come terra di passaggio, ne sono testimonianza i resti dell’acquedotto augusteo, le piscine rinvenute in località Miccarielli, la tomba ritrovata in località Magliacane.La storia più recente del paese è legata alla donazione che Scipione Pignatelli fece nel 1613 ai frati francescani di quaranta (40) moggi di terreno. In seguito il territorio accolse i lavoratori dei paesi vicini, che si assunsero il compito di disboscare e di coltivare la terra avuta in enfiteusi. I contadini portarono oltre alle loro famiglie anche il nome di provenienza, per cui, ancora oggi i poderi si denominano dai luoghi di origine. La nascita del comune risale al 1840 come sancito dal decreto emanato da Re Ferdinando II di Borbone col nome di San Gennaro di Palma.Nel 1865 furono soppressi gli enti religiosi e si costrui’ la torre Civica come simbolo di autonomia da Palma .Solo nel 1930 il comune assunse la denominazione di San Gennaro Vesuviano su richiesta dell’amministrazione podestarile. Un’istituzione ancora oggi molto importante è la fiera in onore del Santo Patrono(1613) legata alle origini del paese, tenuta fino a tempi recenti nello spazio antistante il convento e un’altra è il mercato del lunedì.Il paese ha avuto un istituto magistrale fin dal periodo fascista, che ha offerto a centinaia di giovani l’opportunità di proseguire gli studi e di conseguire il diploma, contribuendo così ad innalzare il grado di cultura della popolazione.Oggi il comprensorio scolastico di San Gennaro comprende la scuola materna, elementare e media, l’Istituto d’Arte e l’Istituto agrario; sono presenti inoltre vari circoli: Culturale, L. Da Vinci e associazioni come la Banca del tempo, ACLI, Pro loco, società sportive e circoli vari le cui attività concorrono all’organizzazione di sagre, ricorrenze civili e religiose, e in qualche caso offrono anche programmi culturali per i giovani.Mancano strutture pubbliche in grado di rispondere alla domanda dei giovani di avere spazi per le proprie attività e i propri interessi, per esempio una biblioteca, delle sale ricreative; inoltre la suddivisione del comune in quindici (15) frazioni non facilita il raccordo con le attività del centro.Sotto l’aspetto economico e produttivo, pur con stridenti contraddizioni, San Gennaro appare un centro dinamico e produttivo; si vanno affermando sempre di più attività di tipo artigianale ed industriale con notevole incremento del terziario, (commercio e servizi). Accanto ad alcune industrie di fama nazionale come BESANA (frutta secca) e IERVOLINO (materie plastiche) e ALFA MARMI si sono sviluppate nell’ultimo decennio varie attività produttive, a volte anche sommerse di confezioni, di trasporti e dell’edilizia. Il fiore all’occhiello della vivacità imprenditoriale locale è rappresentato dalla secolare fiera del 19 settembre.I mutamenti verificatesi nel tessuto economico determinano forti contraddizioni nella società, stretta tra una perdurante mentalità agricola legata alle tradizioni e prorompenti fenomeni di modernismo e di corsa all’arricchimento con relativi e consequenziali comportamenti. A ciò si è aggiunta un’impennata nell’incremento demografico con la venuta di nuovi nuclei familiari dall’interland napoletano e con numerose migrazioni dall’est europeo, Polonia in particolare, e dai paesi extraeuropei, soprattutto dal Magreb e dal sud-est asiatico con conseguenti problemi di integrazione sociale e di inserimento nel tessuto scolastico dei più giovani.

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Il quadro economico delineato pone il problema di un mercato del lavoro esigente, che richiede giovani sempre più preparati culturalmente e aggiornati nell’uso dei sistemi telematici, con una mentalità flessibile e aperta alle innovazioni, capaci di inventarsi un lavoro, vista la crisi del posto fisso.La scuola deve dimostrare attenzione a tutte queste esigenze e attrezzarsi per preparare giovani che siano in sintonia con i tempi e attrezzati ad affrontare i problemi che via via si presentano.

Prospetto degli ultimi cinque anni della popolazione del Comunedi San Gennaro Vesuviano

Anni Maschi Femmine Totale1995 4.490 4.568 9.0501996 4.528 4.612 9.140 1997 4.545 4.658 9.203 1998 4.574 4.703 9.277 1999 4.628 4.750 9.3782003 2004 2005 2006 2007 20082009 2010

Circa 12000

Dati ISTAT relativi agli anni 1936-1991

Anni Abitanti1936 44921951 53591981 72511991 8365

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ISTITUTO COMPRENSIVO

STATALE( Ex scuola media statale dal 2000/2001)

“Biagio Cozzolino”di

San Gennaro Vesuviano

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La scuola è stata istituita dal 1° ottobre 1961 come scuola media unificata

Alunni iscritti nell’anno scolastico 1961/62

Anno di corso n.° classi n.° alunniPrimo 3 83Secondo 1 24Terzo / /

Totale 4 107

POPOLAZIONE SCOLASTICA

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SCUOLA DELL’INFANZIA

3 anni 4 anni 5 anni totaleAnno scol.. 1995/96 35Anno scol.. 1996/97 44Anno scol.. 1997/98 51Anno scol.. 1998/99 22 22 22 66Anno scol.. 1999/00 24 24 18 66Anno scol.. 2000/01 20 21 27 68Anno scol.. 2001/02 16 16 18 50Anno scol.. 2002/03 15 17 15 47Anno scol.. 2003/04 22 17 20 59Anno scol.. 2004/05 20 15 14 49Anno scol.. 2005/06 21 22 15 58Anno scol.. 2006/07 14 15 23 52Anno scol.. 2007/08 22 17 19 58Anno scol.. 2008/09 16 27 18 61Anno scol.. 2009/10 20 19 18 57

SCUOLA PRIMARIA (EX SCUOLA ELEMENTARE)

Alunni classe I

Alunni classe II

Alunni classe III

Alunni classe IV

Alunni classe V T0T.

Anno scol.. 1995/96 14 18 16 19 33 100Anno scol.. 1996/97 24 17 17 16 19 93Anno scol.. 1997/98 20 23 17 18 17 95Anno scol.. 1998/99 11 19 22 17 19 88Anno scol.. 1999/00 12 12 15 19 17 75Anno scol.. 2000/01 14 14 12 17 20 77Anno scol.. 2001/02 15 17 15 13 15 75Anno scol.. 2002/03 10 12 12 13 11 58Anno scol.. 2003/04 15 11 12 12 12 62Anno scol.. 2004/05 16 15 9 12 12 64Anno scol.. 2005/06 18 15 12 9 12 66Anno scol.. 2006/07 9 12 15 13 8 57Anno scol.. 2007/08 16 10 9 14 11 60Anno scol.. 2008/09 16 13 14 9 11 63Anno scol.. 2009/10 11 12 11 14 9 56

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

(EX SCUOLA MEDIA)

Maschi Femmine Totale

Anno scol. 1995/96 238 232 470Anno scol. 1996/97 268 250 518Anno scol. 1997/98 242 240 488Anno scol. 1998/99 248 233 481Anno scol. 1999/00 231 221 452Anno scol. 2000/01 252 230 482Anno scol. 2001/02 236 252 488Anno scol. 2002/03 240 231 471Anno scol. 2003/04 248 233 481Anno scol. 2004\05 260 229 489Anno scol. 2005/06 237 262 499Anno scol. 2006/07 247 251 498Anno scol. 2007/08 246 229 475Anno scol. 2008/09 238 219 457Anno scol. 2009/10 235 186 421

CARATTERISTICHE SOCIALI DEL TERRITORIO

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Le caratteristiche socio-economiche, culturali e territoriali della comunità di appartenenza degli allievi si possono così riassumere:1. bassi livelli di acculturazione, da indagini svolte sulla popolazione di alunni frequentanti e sulle

classi quinte in entrata, si rileva che il 75% delle famiglie degli allievi, è in possesso di un titolo di scuola dell’obbligo, circa il 19% è in possesso del diploma secondario ed il 6% del diploma di laurea. Confrontando questi dati con la tabella ISTAT del 1990, si evidenziano notevoli scarti con i dati del censimento – (Dati ISTAT ottenuti dal censimento di famiglie di alunni della scuola secondaria: 11.4% in possesso di laurea; 23.9% diploma superiore; 33.4% diploma inferiore; 29.2% licenza elementare; 2.1% semi analfabeti.)

2. incremento demografico da parte di famiglie provenienti da paesi limitrofi per la notevole estensione dell’area edile.

3. immigrazione comunitaria ed extracomunitaria più forte negli ultimi anni ed esistenza di minoranze emarginate;

4. carente funzionalità dei servizi offerti dai trasporti pubblici per il collegamento coi paesi vicini e la città. Il mezzo privato è il più usato per gli spostamenti;

5. assenza di strutture e spazi pubblici per incontri, assemblee e manifestazioni culturali giovanili;6. presenza di circoli culturali, società sportive e associazioni di volontariato che non offrono una

risposta organica, organizzata e polivalente di cultura e di occupazione del tempo libero in rapporto alla complessa società in cui si vive;

7. frammentazione della politica di programmazione territoriale per offerte culturali e di integrazione;8. aspettative familiari discordanti col modello educativo proposto per la “collocazione periferica” e di

“parcheggio” della scuola nell’immaginario sociale;9. diffusione di comportamenti “egoistici” e “individualistici” che ostacolano l’acquisizione di regole e

atteggiamenti di partecipazione civile e democratica;10. tendenza alla deresponsabilizzazione e a delegare alla scuola le decisioni e gli interventi sulle

problematiche del DISAGIO (psico-sociale, affettivo e relazionale) e dell’HANDICAP.

TIPOLOGIE DEI BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALLIEVI

L’osservazione sistematica dei comportamenti degli allievi che hanno frequentato e frequentano l’istituto, la rilevazione degli standard formativi, l’analisi dei livelli di competenze e conoscenze e la complessità dei problemi di disagio e di handicap, hanno evidenziato una tendenza molto diffusa relativa alle seguenti caratteristiche:

A) sfera dei rapporti relazionali problematica per: prevalenza di modelli aggressivi nella interazione con i pari; presenza di modelli di comportamenti competitivi a scapito dei valori di collaborazione e di

solidarietà; adesione acritica a modelli negativi di prevaricazioni presenti sul territorio; persistenza di forme di egocentrismo nel rapporto con gli altri che impediscono lo sviluppo di processi

empatici; problemi di integrazione per l’inserimento di alunni extracomunitari e di etnie diverse.

B) significativa deprivazione da stimoli culturali per lo sviluppo complessivo della personalità per:

carenze di conoscenze e di “esperienze linguistiche” limitate alla pratica dialettale e al vissuto familiare;

integrazione di linguaggi e di esperienze di etnie diverse; fruizione passiva e acritica dei media.

Da questa realtà sono nati i seguenti Bisogni: riduzione di disagio e disadattamento per cause familiari, sociali, personali integrazione degli alunni stranieri risposta ad alunni che professano credi diversi

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risposta ad alunni diversamente abili strutturazione di luoghi di accoglienza rispondenti alle necessità relazionali attenzione ai bisogni di arricchimento con richiesta di attività integrative alla scuola di base in sintesi : rimozione degli ostacoli che possono impedire “il pieno sviluppo della persona umana”

e le seguenti Finalità: 1. Favorire il successo formativo, prevenendo fenomeni di dispersione scolastica e

garantendo pari opportunità educativo - formativa;2. Formare cittadini consapevoli del proprio territorio, delle leggi di uno stato

democratico a tutela della persona e del proprio ambiente;3. Favorire lo sviluppo fisico-psichico e intellettuale del pre-adolescente;4. Formare cittadini capaci di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro; 5. Formare cittadini capaci di comunicare con gli altri in una società multietnica, usando

tutti i linguaggi sia quelli tradizionali, che quelli innovativi;6. Formare cittadini capaci di servirsi della tecnologia come mezzo per allargare i propri

orizzonti culturali e accedere ad una comunicazione globale;7. Rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali, in maniera tale da superare

le situazioni di svantaggio culturale e favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti.

Obiettivi trasversali miranti al raggiungimento delle Finalità indicate:

1. Conoscere, attraverso lo studio della costituzione, il concetto di diritto e di dovere per rispettare gli altri e l’ambiente nel quale si è inseriti;

2. Conoscere le norme di ed. Stradale, per comportarsi correttamente nella strada, come pedone e fruitore di mezzi di trasporto;

3. Conoscere i principi di ed. alla salute, riconoscendola come un bene assoluto, attivare tutte le strategie per star bene con sé, con gli altri e con l’ambiente in cui si è inseriti;

4. Favorire la conoscenza di sé e della propria affettività;5. Riconoscere l’importanza dell’azione del singolo per migliorare la qualità della vita e

assumere comportamenti consequenziali;.6. Imparare a riconoscere la diversità come ricchezza, attraverso l’approfondimento delle

conoscenze di lingue, religioni, culture diverse dalle nostre ;7. Favorire l’acquisizione del concetto di appartenenza alla comunità territoriale ,

europea , globale;8. Sapere affrontare saperi nuovi per scoprire le proprie attitudini e operare scelte future

soddisfacenti;9. Conoscere le tecnologie informatiche e usarle per potenziare il sapere di base e

velocizzare la comunicazione.

Obiettivi per aree disciplinari

Educazione linguistica conoscere e utilizzare, in maniera elementare, tecniche differenziate di lettura silenziosa dei

testi; leggere correttamente, ad alta voce, testi noti e non noti di semplice dettato; usare un vocabolario attivo e passivo adeguato agli scambi sociali e culturali; capire i messaggi orali e visivi intuendone, almeno in prima approssimazione, gli aspetti

impliciti; nell’orale e nello scritto essere in grado di produrre testi brevi, ragionevolmente ben

costruiti (sia a livello linguistico sia di costruzione progressiva dell’informazione) e adatti alle varie situazioni interattive;

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avere una idea precisa della natura e della funzione delle singole parole (analisi grammaticale) e della struttura della frase semplice e complessa (analisi logica),

muoversi con sicurezza nell'identificare le classi di parole (soggetto, oggetto diretto e indiretto, tipi di complemento, connettivi, tipi di subordinate, tipi di frase, ecc.);

riuscire a percepire come una frase produca un significato e lo configuri dal punto di vista della comunicazione;

riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di testi diversi; servirsi dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche,

ecc.); conoscere gli elementi della storia della lingua italiana e dei rapporti tra l’italiano e i dialetti

e tra l’italiano e le principali lingue europee; conoscere e praticare funzionalmente la lingua inglese e, da principiante, una seconda

lingua comunitaria; sapersi orientare entro i principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende,

poemi, poesia lirica ed epica, teatro, racconti, romanzi, resoconti di viaggio, ecc.); sviluppare, grazie al contatto con i testi semplici ma significativi della nostra letteratura e

della nostra cultura (da apprendere anche a memoria), il gusto per l’opera d’arte verbale (poesia, narrativa, ecc.), e per la “lucida” espressione del pensiero;

Religione avere consapevolezza, sia pure in modo introduttivo, delle radici storico-giuridiche,

linguistico-letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico-cristiano, e dell'identità spirituale e materiale dell'Italia e dell'Europa;

collocare, in questo contesto, la riflessione sulla dimensione religiosa dell’esperienza umana e l’insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive Intese;

Storia e geografia sapersi orientare nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà

geografiche e storiche diverse, per comprendere, da un lato, le caratteristiche specifiche della civiltà europea e, dall’altro, le somiglianze e le differenze tra la nostra e le altre civiltà del mondo;

saper collocare, in questo quadro, i tratti spaziali, temporali e culturali dell’identità nazionale e delle identità regionali e comunali di appartenenza;

Musica eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali/strumentali di

diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche; improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e/o strumentali, utilizzando sia

strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici; riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del

linguaggio musicale; conoscere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi

sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti plastiche e multimediali; decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura; orientare la costruzione della propria identità musicale valorizzando le proprie esperienze, il

percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto.

Arte e immagine osservare e descrivere, con linguaggio verbale appropriato e utilizzando più metodi, tutti gli

elementi significativi formali presenti in opere d’arte, in immagini statiche e dinamiche; riconoscere i codici e le regole compositive (linee, colori, forma, spazio, peso-equilibrio,

movimento, inquadrature, piani, sequenze, ecc.) presenti nelle opere d’arte, nelle immagini statiche e in movimento e individuarne i significati simbolici, espressivi e comunicativi;

conoscere e utilizzare gli elementi della comunicazione visiva, i suoi codici e le funzioni per leggere a livello denotativo e connotativo messaggi visivi, e in forma essenziale le immagini

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e i linguaggi integrati; leggere e interpretare criticamente un’opera d’arte, mettendola in relazione con alcuni

elementi del contesto storico e culturale; riconoscere e confrontare in alcune opere gli elementi stilistici di epoche diverse; possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione storico-artistica

dell’arte antica, paleocristiana, medioevale, rinascimentale, moderna e contemporanea; individuare le tipologie dei beni artistici, culturali e ambientali presenti nel proprio territorio,

sapendo leggerne i significati e i valori estetici e sociali. Matematica eseguire semplici operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto e con strumenti di

calcolo; leggere dati rappresentati in vario modo; misurare una grandezza; calcolare una probabilità; risolvere semplici problemi sul calcolo di superfici e volumi dei solidi principali; padroneggiare concetti fondamentali della matematica; riflettere sui principi e sui metodi impiegati; leggere la realtà e risolvere problemi non soltanto impiegando forme verbali o iconiche, ma

anche forme simboliche caratteristiche della matematica (numeri, figure, misure, grafici, ecc.), dando particolare significato alla geometria;

per risolvere problemi concreti e significativi, saper organizzare una raccolta dati, ordinarla attraverso criteri, rappresentarla graficamente anche con tecniche informatiche, interpretarla;

adoperare il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo cause di fenomeni problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentarli ed elaborare progetti di risoluzione;

osservare la realtà, per riconoscervi, anche tramite l’impiego di appositi strumenti tecnici, relazioni tra oggetti o grandezze, regolarità, differenze, invarianze o modificazioni nel tempo e nello spazio;

giungere alla descrizione - rappresentazione di fenomeni anche complessi in molteplici modi: disegno, descrizione orale e scritta, simboli, tabelle, diagrammi grafici, semplici simulazioni;

individuare grandezze significative relative ai singoli fenomeni e processi e identificare le unità di misura opportune;

effettuare misurazioni di grandezze comuni usando correttamente gli strumenti. Scienze esplorare e comprendere gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come

sistema ecologico; sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione

sulle proprie esperienze, di interesse per i problemi e l'indagine scientifica; essere consapevole che la comprensione dei concetti scientifici necessita di definizioni

operative che si possono ottenere soltanto con la ricerca e con esperienze documentate e rinnovate nel tempo;

comprendere che i concetti e le teorie scientifiche non sono definitive, ma in continuo sviluppo, al fine di cogliere aspetti sempre nuovi, diversi e più complessi della realtà;

conoscere l’universo animale e il mondo vegetale nelle loro molteplici sfaccettature; conoscere la geografia fisica della Terra e il significato dei principali fenomeni naturali che

la riguardano; ha coscienza dell’immensità del cosmo; saper riconoscere semplici sistemi tecnici, individuandone il tipo di funzione e

descrivendone le caratteristiche; analizzare e rappresentare processi ricorrendo a strumenti tipo grafi, tabelle, mappe ecc.

oppure a modelli logici tipo formule, regole, algoritmi, strutture di dati ecc.; seguire, comprendere e predisporre processi e procedure allo scopo di ideare, progettare e

realizzare oggetti fisici, grafici o virtuali, seguendo una definita metodologia.

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Tecnologia mettere in relazione la tecnologia con i contesti socio-ambientali che hanno contribuito a

determinarla.Informatica usare strumenti informatici per risolvere problemi attraverso documentazioni, grafici e

tabelle comparative, riprodurre e riutilizzare immagini, scrittura e archiviazione di dati, selezione di siti Internet

e uso mirato di motori di ricerca. Educazione motoria

conoscere il proprio corpo e, in maniera elementare, il suo funzionamento; padroneggiare le conoscenze e le abilità che, a partire dalle modificazioni dell’organismo,

consentono, mediante l’esercizio fisico, l’attività motorio-espressiva, il gioco organizzato e la pratica sportiva individuale e di squadra, un equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona;

valutare criticamente le esperienze motorie e sportive vissute in proprio o testimoniate dagli altri;

imparare ad utilizzare le competenze acquisite per svolgere funzioni di giuria e di arbitraggio in discipline sportive di base;

attraverso la pratica sportiva, imparare a relazionarsi e a coordinarsi con gli altri, rispettando le regole stabilite e scoprendo quanto il successo di squadra richieda anche l’impegno e il sacrificio individuale.

Cittadinanza e CostituzioneAlla fine del Primo Ciclo di istruzione, grazie alla maturazione della propria identità e delle competenze culturali, il ragazzo è consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile.In questa prospettiva:

Affronta, con responsabilità e indipendenza, i problemi quotidiani riguardanti la cura della propria persona in casa, nella scuola e nella più ampia comunità sociale e civile.

Conosce l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese, nonché gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali e le loro funzioni.

Riflette sui propri diritti-doveri di cittadino, trasformando la realtà prossima nel banco di prova quotidiano su cui esercitare le proprie modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto degli impegni assunti all'interno di un gruppo di persone che condividono le regole comuni del vivere insieme.

A 14 anni, inoltre, il ragazzo conosce le regole e le ragioni per prevenire il disagio che si manifesta sotto forma di

disarmonie fisiche, psichiche, intellettuali e relazionali; si impegna a comportarsi in modo tale da promuovere per sé e per gli altri un

benessere fisico strettamente connesso a quello psicologico, morale e sociale; è consapevole della necessità di alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze

fisiologiche, in modo non stereotipato né conformato ai modelli culturali, che rispondono più alle logiche del consumo e del commercio che a quelle della salute;

conosce i rischi connessi a comportamenti disordinati (uso di sostanze “aggiuntive” alla normale alimentazione, uso/abuso di alcool, fumo, droghe o alterazioni fisiologiche dei ritmi sonno-veglia) e cerca responsabilmente ad evitarli;

si comporta, inoltre, a scuola (viaggi di istruzione compresi), per strada, negli spazi pubblici, sui mezzi di trasporto, in modo da rispettare gli altri, comprendendo l’importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti;

fa proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che essi contengono; rispetta l’ambiente, lo conserva, cerca di migliorarlo, ricordando che è patrimonio a

disposizione di tutti, e adotta i comportamenti più adeguati per la salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo.

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UNA SINTESI

Dopo aver frequentato la scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo di istruzione, grazie anche alle sollecitazioni educative nel frattempo offerte dalla famiglia e dall’ambiente sociale, i ragazzi sono nella condizione di:

riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento;

abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione;

distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza;

concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico – che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti;

avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile;

avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili;

essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore;

avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità;

porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati.

I Docenti, suddivisi in gruppi disciplinari e interdisciplinari, strutturano e progettano le Unità di Apprendimento delle singole discipline e delle “Educazioni”. L’insieme delle Unità di Apprendimento rappresenta il punto di partenza per l’impostazione delle programmazioni disciplinari.

Unità di Apprendimento per il biennio

Queste partono da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi, definiti anche con i relativi standard di apprendimento, si sviluppano mediante appositi percorsi di metodo e di contenuto e valutano, alla fine, sia il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto esse abbiano maturato le competenze personali di ciascun allievo (art. 8 del Dpr. 275/99).

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I dipartimenti disciplinari hanno elaborato le Unità di Apprendimento, individuali, di gruppi di livello, di compito o elettivi oppure di gruppo classe, per il biennio della scuola Secondaria di primo grado costituite dalla progettazione:

1. di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati (definiti anche con i relativi standard di apprendimento, riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte);

2. delle attività educative e didattiche unitarie, dei metodi, delle soluzioni organizzative ritenute necessarie per concretizzare gli obiettivi formativi formulati;

3. delle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto tali conoscenze e abilità si sono trasformate in competenze personali di ciascuno.

Gli schemi riassuntivi delle unità condivise sono riportati seguendo l’elenco delle discipline

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEScuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.

U.A. n° 1 Io e gli altriU A. n° 2 Conoscenza ed utilizzo dei piccoli e grandi attrezziU.A. n° 3 Le capacità motorie condizionaliU.A. n° 4 La coordinazione motoria U.A. n° 5 Pallavolo e Pallacanestro: dai fondamentali alla costruzione del giocoU.A. n° 6 Atletica leggera: correre ,saltare,lanciareU.A. n° 7 Educazione al mantenimento della salute U.A. n° 8 Educazione e sicurezza stradale Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

EDUCAZIONE LINGUISTICA Scuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.

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U.A. n° 1: Testo narrativo fantastico: Favola e Fiaba

U.A. n° 2: Testo mitologico: Mito e Leggenda

U. A n° 3: Elementi base del testo poetico: Conte, nonsense, filastrocche e poesie

U.A. n° 4: Testo epico: Iliade, Odissea ed Eneide

U.A. n° 5: Il Fumetto

U.A. n° 6: Il Racconto

U.A. n° 7: Il Romanzo

U.A. n° 8: Il Diario

U.A. n° 9: La Lettera

U.A. n° 10: Media e Linguaggi: Pubblicità – televisione - quotidiano

U.A. n° 11: La Poesia

U.A. n° 12: I Classici: del Duecento, del Trecento, dell’Epica cavalleresca, dell’Età modernaU.A. n° 13: La Fonologia

U.A. n° 14: La Morfologia

U.A. n° 15: Sintassi della proposizione

U.A n °16: Lingua e Comunicazione

Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

STORIA - GEOGRAFIAScuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.

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Storia

U.A. n° 1: (raccordo con la Scuola Primaria) uno sguardo indietro: richiami di Storia antica, i caratteri distintivi delle antiche civiltà

U.A. n° 2: Dalla crisi dell’Impero a Carlo Magno

U.A. n° 3: La rinascita dell’Occidente

U.A. n° 4: Il mondo del Rinascimento

U.A. n° 5: La Riforma e la Controriforma

U.A. n° 6: Due Europa tra il seicento e I settecento

U.A. n° 7: L’età delle rivoluzioni

Geografia

U.A. n° 1: Strumenti della Geografia U.A. n° 2: Elementi del Paesaggio U.A. n° 3: Le Macroregioni Europee U.A. n° 4: L’Italia in generale U.A. n° 5: L’Europa in generale U.A. n° 6: Gli Stati d’ Europa

Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

ARTE E IMMAGINEScuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio

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I anno

U.A. n° 1: Il linguaggio visivo e i suoi componenti

U.A. n° 2: Avvio allo studio della storia dell’arte. Dalla preistoria alla storia

U.A. n° 3: Il mar egeo e il mondo greco

U.A. n° 4: Il mondo etrusco e romano

U.A. n° 5: Arte paleocristiana ed altomedievale

U.A. n° 6: Il mondo romanico

U.A. n° 7: Arte, natura e comunicazione

U.A. n° 8: Arte dal vivo

II anno

U.A. n° 1: Il linguaggio visivo e i suoi componenti

U.A. n° 3: Arte, natura e habitat

U.A. n° 4: Arte,uomo e comunicazione

U.A. n° 5: Il mondo romanico e gotico

U.A. n° 6: Il rinascimento

U.A. n° 7: Dal manierismo al barocco, verso l’ottocento

U.A. n° 8: Arte dal vivo

SCIENZEScuola Secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 20

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U.A. n° 1: La materia e i suoi stati fisici

U.A. n° 2: Temperatura e calore

U.A. n° 3: Forza, movimento ed equilibrio

U.A. n° 4: Composizione e trasformazione della materia

U.A. n° 5: Il lavoro e l’energia

U.A. n° 6: La litosfera

U.A. n° 7: Gli esseri viventi

U.A. n° 8: Monere, protisti, funghi e virus

U.A. n° 9: Piante vascolari: ciclo vitale U.A. n° 10: Animali vertebrati e invertebrati.

U.A. n° 11: Sistemi e apparati del corpo umano

U.A. n° 12: Ecosistema Terra : ambiente terrestre e marino

U.A. n° 13: Concetti di habitat, popolazione, catena e rete alimentare

Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

MATEMATICAScuola Secondaria di primo grado

BIENNIOGli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.

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U.A. n° 1: I sistemi di numerazione

U.A. n° 2: Il Numero : le 4 operazioni, risoluzione di problemi ed espressioni aritmetiche

U.A. n° 3: Le potenze: operatività, problemi ed espressioni aritmetiche

U.A. n° 4: Multipli e divisori: MCD e mcm

U.A. n° 5: Approfondimento e ampliamento del concetto di numero: le frazioni

U.A. n° 6: Operatività in Qa

U.A. n° 7: Ripresa della Geometria piana della Scuola Primaria: le figure piane

U.A. n° 8: Equiscomponibilità delle figure piane ed il teorema di Pitagora

U.A. n° 9: Le trasformazioni geometriche

U.A. n° 10: Il sistema di riferimento cartesiano

U.A. n° 11: Le misure

U.A. n° 12: Dati e previsioni

U.A. n° 13: Probabilità

U.A. n° 14: Rapporti e proporzioni

Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

INGLESEScuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.

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U.A. n° 1: Identificare sé stessi e gli altri

U.A. n° 2: Vita familiare e scolastica

U.A. n° 3: Descrivere persone e animali

U.A. n° 4: L’ambiente circostante: la casa, il paese.

U.A. n° 5: Alimentazione e gusti personali

U.A. n° 6: Bisogni fisici e affettivi

U.A. n° 7: Il tempo libero

U.A. n° 8: Alla scoperta del passato

Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

FRANCESEScuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.

U.A. n° 1: Identificare sé stessi e gli altri

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U.A. n° 2: Vita familiare e scolastica

U.A. n° 3: Descrivere persone e animali

U.A. n° 4: L’ambiente circostante: la casa, il paese

U.A. n° 5: Alimentazione e gusti personali

U.A. n° 6: Bisogni fisici e affettivi

U.A. n° 7: Il tempo libero

U.A. n° 8: Alla scoperta del passato

Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo

MUSICAScuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.

I anno

U.A. n° 1: Il suono: nozioni di base

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U.A. n° 2: Il ritmoU.A. n° 3: La scrittura musicale ( I Livello)U.A. n° 4: La musica nel tempo: dalle origini al baroccoU.A. n° 5: La festa, il gioco, il lavoroU.A. n° 6: Gli strumenti musicaliU.A. n° 7: La pratica strumentaleU.A. n° 8: La pratica vocaleU.A. n° 9: Parole e musica U.A. n° 10: Musica e spettacolo U.A. n° 11: I mezzi e le forme strumentali

II anno

U.A. n° 1: L’universo sonoroU.A. n° 2: La scrittura musicale ( II Livello)U.A. n° 3: Gli Strumenti MusicaliU.A. n° 4: La musica nel tempo: il barocco e il classicismoU.A. n° 5: La pratica srumentale U.A. n° 6: La pratica vocale U.A. n° 7: La musica cantataU.A. n° 8: La danzaU.A. n° 9: Parole e musica U.A. n° 10: Musica e spettacolo U.A. n° 11: I mezzi e le forme strumentali

Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

TECNOLOGIA E INFORMATICAScuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio

TECNOLOGIA

U.A. n° 1: Tecnologia dei materialiPiano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 25

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U A. n° 2: La casa – struttura ed impianti

U.A. n° 3: Tecnologie ambientali

U.A. n° 4: I materiali metallici e non metalli

U.A. n° 5: Città e territorio

U.A. n° 6: Problemi dei rifiuti solidi urbani

U.A. n° 7: Alimentazione

INFORMATICA

U.A. n° 1: Funzioni dei diversi componenti del sistema operativo

U.A. n° 2: l’ambiente Windows

U.A. n° 3: Lavorare con word

U.A. n° 4: Introduzione di un semplice linguaggio di programmazione U.A. n° 5: Uso del programma: Excel

U. A. n 6: Comunicazione in rete in tempo reale Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

RELIGIONE Scuola secondaria di primo grado

BIENNIO

Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio

U.A. n° 1: Segni religiosi intorno a noi

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U.A. n° 2: Storia della salvezza

U.A. n° 3: la Bibbia

U.A. n° 4: Gesù di Nazareth ( I parte)

U.A. n° 5: Gesù di Nazareth ( II parte)

U.A. n° 6: la Chiesa

U.A. n° 7: I Sacramenti

Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.

Da inserire le unità del terzo anno, tenendo conto delle ultime disposizioni comunicate nelle ultime circolari

Cittadinanza e Costituzione Scuola secondaria di primo grado

L’articolo 1 della legge n. 169/2008 ha previsto, già dal corrente anno, l’introduzione nel nostro sistema scolastico dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, da impartire nell’ambito del monte ore delle aree storico-geografica e storico-sociale. In attesa della specifica comunicazione da parte del Ministero la scuola “B. Cozzolino”, nella propria autonomia, già nel corrente anno scolastico ha deciso di : • individuare nelle Indicazioni e nei Programmi di insegnamento vigenti le parti che sviluppano i principi, i temi e i valori della Costituzione, nonché le norme concernenti l’esercizio attivo e responsabile della cittadinanza in un’ottica di pluralismo istituzionale; • approfondire, attraverso iniziative di studio, confronti e riflessioni, i contenuti e i profili più rilevanti dei temi, dei valori e delle regole che costituiscono il fondamento della convivenza civile; • in fase di verifica in itinere di provvedere, laddove possibile, all’inserimento di alcuni significativi argomenti nella programmazione delle aree “storico-geografica” e “storico sociale” e delle

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discipline riconducibili a tali aree; per gli argomenti aventi carattere e valenza trasversale, nella programmazione delle altre aree e discipline; • di svolgere ogni opportuna opera di sensibilizzazione perché le conoscenze apprese al riguardo si trasformino in competenze personali di ogni studente; • stabilire, o consolidare, ogni utile raccordo e interlocuzione con le famiglie, con gli enti locali e con le agenzie culturali operanti sul territorio. Tutte le attività extracurriculari saranno organizzate ed attuate tenendo sempre presente il conseguimento dei suddetti obiettivi.Anche i finanziamenti ricevuti (ai sensi dell’art.9 CCNL 2008/09), o che la scuola potrà ricevere (PON 2008/2009), saranno utilizzati non solo per migliorare l’offerta formativa ma per il recupero dello svantaggio e per ridurre il fenomeno del bullismo che dilaga sempre di più nelle nostre scuole.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”

SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO

Tel/fax 0818656240 - Distretto32 – E-mail intranet: [email protected] VIA FERROVIA,1 - 80040 – SAN GENNARO VESUVIANO (NA) codice fiscale : 92018460631

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Quadro riepilogativo

delle Unità di Apprendimento disciplinari/ interdisciplinari

per la Scuola secondaria di I° grado

Anno Scolastico 200… /200….

Materia/e ……………………… Docente/i ……………………………

Unità di Apprendimento: Durata Periodo 1.2.3.4.5.6.7.8.9.10.11.12.13.14.15.16.17.18.19.20.

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Unità di Apprendimento n°………….

di …………………………………………

A. s. .……………… classe ……….. sez ……..

TITOLO

………………………………………………………………..

………………………………………………………………..

Periodo: …………. dal…………… al………………

Individuale Di gruppo di livello Di compito Di gruppo elettivo Di gruppo classe

Obiettivi formativi

1. …………………………………………………………..

2. …………………………………………………………..

3. …………………………………………………………..

4. …………………………………….. …………………...

5. ……………………………………. ……………………

6. …………………………………………………………..

Metodologie di insegnamento - apprendimento

Induttiva Deduttiva Lezione frontale Lavori a coppie di alunni. Esercitazioni individuali Tutoraggio fra alunni Insegnamento individualizzato Giochi di squadre Lavori di gruppo Didattica conversazionale, circle-time, role-playing

problem-solving

Laboratorio……………………………….

Modalità e soluzioni organizzative (mezzi, strumenti, attività, …)………………………………………………………………..………………………………………………………………..

Obiettivi apprendimento

Conoscenze1. ………………………………………………………..2. ………………………………………………………..3. ………………………………………………………..4. ………………………………………………………..5. ………………………………………………………..

Abilità

1. ………………………………………………………..2. ………………………………………………………..3. ………………………………………………………..4. ………………………………………………………..5. ………………………………………………………..

Standard di livello

………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ……………………………………………………….. …………………………………………………………

Modalità di verifiche:

questionari test oggettivi (V/F, a risposta multipla,

completamenti) interrogazioni esercitazioni discussione nel gruppo classe elaborati manufatti domande dirette sondaggi conversazione-dialoghi

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Metodologie e/o strategie didattiche

L’articolazione delle attività curricolari è orientata allo sviluppo di mappe di abilitazioni trasversali per aree di capacità e di competenze costituenti il profilo culturale e professionale dell’alunno in uscita. L’educazione deve esigere costantemente uno sviluppo armonico, integrale ed integrato di tutte le dimensioni della persona e in tutti i momenti della vita.Le modalità e le strategie di formazione per lo sviluppo di competenze e/o padronanza e/o abilitazioni a seconda delle esigenze formative e stili cognitivo – affettivi - relazionali degli alunni riguardano:

La didattica modulare e l’elaborazione di Unità di Apprendimento nell’organizzare i processi di insegnamento-apprendimento con la precisa indicazione di obiettivi formativi, degli obiettivi specifici di apprendimento e conoscenze finalizzate al conseguimento di specifiche competenze capitalizzabili nel tempo e costituenti il credito formativo. I moduli facilitano la programmazione delle strutture portanti delle discipline e lo sviluppo diversificato di abilità e competenze consentendo percorsi flessibili.

Le Unità di Apprendimento permettono di personalizzare i processi messi in atto e costituiscono uno strumento per pianificare gli interventi di insegnamento-apprendimento

Le classi aperte come pratica di un modello pedagogico capace di assicurare interazioni e scambi socio-affettivi e cognitivi con l’uso razionale e organizzato degli spazi e delle interazioni-aggregazioni scolastiche, come organizzazione dei curricoli delle classi omogenee per il tempo-scuola; classi a tempo prolungato, classi a tempo normale; come sperimentazione di consigli di classe aperti in orizzontale per procedere alle operazioni di programmazione e verifica.

Compresenza e/o contemporaneità di docenti per sviluppare nuove forme organizzative riguardanti il lavoro per gruppi a rotazione oppure per operare contemporaneamente sulla classe.

Laboratori per la promozione di capacità del saper fare e per la facilitazione dei processi di costruzione e scoperta-ricerca delle conoscenze. I laboratori di informatica, di scienze, di ceramica, di disegno tecnico, di drammatizzazione, musicale, storico-geografico, di lingue, spazi attrezzati per lo sviluppo dell’operatività saranno resi accessibili in modo da permettere la massima occupazione nel tempo, per gruppi elettivi, gruppi di livello, su compito ed insegnamenti disciplinari e per un’ulteriore personalizzazione delle attività di apprendimento anche a livello individuale.

*L’organizzazione didattica per laboratori permette di sostituire la struttura rigida centrata sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui soggetti che apprendono. Nell’attività laboratoriale il docente ricerca strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e alla sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di laboratorio. *La didattica laboratoriale propone ai ragazzi di giocare con le conoscenze acquisite per rafforzarle e disporre di uno strumento efficace che consenta di afferrarne di nuove e proporle ad altri per elaborarle a loro volta. Si tratta di dare senso allo studio, creare un contesto di apprendimento dove si fondono insieme studio e operatività. *I laboratori sono spazi che: attribuiscono unità di senso all’esperienza degli alunni; sono occasione di generatività e di creatività che si automotiva; aumentano l’autostima dei fanciulli; accrescono l’ampiezza e lo spessore delle competenze di ciascuno nelle interazioni e nel

confronto con quelle degli altri.

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Verifiche

Per valutare l’efficacia dell’intervento didattico si effettueranno diversi tipi di prove:

prove interattive:

interazione alunno-insegnante:- interrogazioni “alla lavagna”: si valuteranno la competenza nella risoluzione di esercizi e la competenza linguistica;- interrogazioni “dal posto”: si valuteranno la pertinenza delle domande, la capacità di proporre ipotesi risolutive,la capacità di sintetizzare i concetti chiave;

interazione alunno-alunno: lavoro a coppie e attività di gruppo

prove individuali oggettive e soggettive: compiti a casa, compiti in classe, relazioni, tests vari, schede, tabelle, quesiti del tipo vero/falso e a scelta multipla, prove di completamento.

Valutazione del rendimento scolastico

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Nei processi di verifica e valutazione che saranno attivati, si terranno in debita considerazione le seguenti importanti modalità attuative:a) continua verifica del processo educativo con utilizzazione di adeguati strumenti di controllo del

progetto educativo,b) costante attenzione valutativa alle situazioni di disagio al fine di favorire interventi tempestivi

ed efficaci,c) verifica in itinere ed attenzione continua alla motivazione e rimotivazione degli alunni.Saranno utilizzati numerosi ed articolati strumenti di verifica e valutazione quali prove di verifica ordinarie del processo di apprendimento degli alunni, griglie di vario tipo per le rilevazioni relative agli specifici progetti attivati.I docenti verificheranno il grado di raggiungimento degli obiettivi trasversali in sede di consiglio di classe e di quelli delle singole materie al termine di ogni unità di apprendimento sviluppata. Le valutazioni complessive terranno conto del conseguimento da parte dell’alunno degli obiettivi educativi e didattici e di quelli delle singole discipline.Per quanto riguarda l’area non cognitiva, gli ambiti delle osservazioni sistematiche e delle verifiche sul livello di maturazione raggiunto dagli alunni verteranno sul comportamento, sull’impegno, sui rapporti interpersonali, sulla partecipazione alla vita scolastica, sul metodo di lavoro. Per quanto riguarda l’area cognitiva, le osservazioni sistematiche verteranno sugli ambiti dei seguenti obiettivi trasversali e sulle relative competenze: ascolto, comprensione, espressione orale, espressione scritta, capacità di osservazione e ragionamento, abilità operative, capacità motorie.I tempi per la verifica e la valutazione saranno opportunamente fissati a seconda della tipologia delle attività didattiche ed educative poste in essere seguendo la consueta scansione:1) verifica dei livelli di partenza (verifica iniziale): raccolta di informazioni per l’accertamento dei

livelli di competenze e conoscenze possedute dagli alunni in ingresso,2) controllo durante il processo di apprendimento dei livelli di conoscenze, competenze e capacità

raggiunti dagli alunni (verifica in itinere): test, interrogazioni, compiti in classe, colloqui, elaborati figurativi, discussioni, lavori di gruppo, lavori individuali e ricerche,

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3) valutazione complessiva finale (verifica finale): valutazione sommativa nella quale si confronteranno essenzialmente i livelli raggiunti con quelli di partenza, sia per quanto riguarda le capacità e le conoscenze che per le competenze. Nella valutazione sarà dato rilievo alla frequenza, alla partecipazione, all’impegno, ai livelli di raggiungimento degli obiettivi specifici.

A partire da quest’anno l’articolo 3 della legge 169/2008, riguardante la valutazione degli apprendimenti degli allievi e la certificazione delle competenze da essi acquisite, prevede che essa sia effettuata con voti numerici espressi in decimi ed è il caso di ricordare che: • nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione; • nella scuola secondaria di primo grado - con decisione assunta se necessario a maggioranza dal Consiglio di classe - sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. Si sottolinea, inoltre, che la nuova legge prescrive che l'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo sia espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall'alunno. Pertanto, la scuola “B. Cozzolino” ha provveduto ad adattare in modo opportuno la scheda per la valutazione individuale dell’alunno e, sempre in ambito collegiale, si è deciso anche di allegare a tale scheda un documento che riporti eventuali debiti formativi, non ritenuti così gravi da compromettere la preparazione complessiva dell’alunno e tali da impedire che egli possa raggiungere nell’anno scolastico successivo gli obiettivi formativi e di contenuto delle discipline stesse.

DESCRIZIONE DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE

DIECI

NOVE

Conosce in modo approfondito i contenuti disciplinari, applica procedimenti e tecniche in modo consapevole, corretto e personale, risolve in modo efficace e sicuro i problemi proposti, comprende ed usa, in modo preciso, i linguaggi disciplinari.

OTTO Conosce in modo completo i contenuti disciplinari, applica procedimenti e tecniche in modo sicuro, risolve con facilità i problemi proposti, comprende ed usa correttamente i linguaggi disciplinari.

SETTE Conosce globalmente i contenuti disciplinari, applica procedimenti e tecniche in modo abbastanza corretto, risolve i problemi proposti correttamente, ma in situazioni prevedibili, comprende ed usa adeguatamente i linguaggi disciplinari

SEI Conosce in modo essenziale i contenuti disciplinari, applica meccanicamente procedimenti e tecniche, risolve in modo essenziale i problemi proposti, comprende ed usa parzialmente i linguaggi disciplinari

CINQUEPossiede frammentarie conoscenze disciplinari, applica, solo se guidato, procedimenti semplici e tecniche elementari, risolve solo situazioni problematiche semplici, comprende ed usa linguaggi disciplinari in modo approssimato

QUATTROPossiede limitate conoscenze disciplinari, applica con difficoltà anche procedimenti semplici e non sa usare tecniche operative, non è in grado di riconoscere le situazioni problematiche, comprende ed usa linguaggi disciplinari in modo confuso e limitato

TRE

ZERO

Non possiede conoscenze disciplinari, non applica semplici procedimenti logici anche se guidato, non comprende semplici messaggi e non usa i linguaggi disciplinari.

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Valutazione del comportamento degli studenti

Tenendo presente l’articolo 2 della legge 30 ottobre 2008 - n. 169, che regola la valutazione del comportamento degli studenti nelle scuole secondarie di I e II grado a partire dal corrente anno scolastico, la scuola “B. Cozzolino” ha provveduto ad approntare il Patto educativo di corresponsabilità che è stato consegnato a tutti (alunni, docenti e genitori)Fin dalla prima valutazione periodica il Consiglio di classe valuta, mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi, il comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa. Tale valutazione deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero periodo scolastico cui si riferisce la valutazione. In tale contesto vanno collocati anche singoli episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari. La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente. La valutazione del comportamento – espressa (se necessario anche a maggioranza) in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe – corrispondente ad una votazione inferiore ai sei decimi, comporta la non ammissione dell’allievo all’anno successivo e all’esame conclusivo del ciclo. Infine, la scuola provvederà ad informare periodicamente e tempestivamente i genitori in merito alla condotta dei propri figli coinvolgendoli in modo attivo e responsabile.

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TIPOLOGIE DI PROGETTI PER IL SUCCESSO FORMATIVO

La dimensione progettuale nelle istituzioni educative è l'indicatore che misura la capacità del sistema di produrre cultura e di cogliere, interpretare e gestire i cambiamenti e le trasformazioni in atto nella società in cui si vive.La scuola è “l'istituzione educativa” per eccellenza, è la “mediatrice” dei processi di trasferimento della cultura della specie umana ed è anche luogo di costruzione di cultura e di costruzione della conoscenza sociale.

Qualsiasi sistema che si definisce educativo non può prescindere da una dimensione progettuale specifica per alimentare processi innovativi di gestione dei cambiamenti.

Favorire la dimensione progettuale significa :

Ricerca e arricchimento dei contenuti, integrazione e ampliamento dei curricoli Sperimentazione di tecniche e di metodologie operative più rispondenti ai modelli di apprendimento

degli allievi Sviluppo di motivazioni positive nei riguardi dell'istituzione scuola

Creazione di relazioni positive nella pratica scolastica quotidiana tra operatori scolastici e tra alunni

I ProgettiI progetti, articolati per obiettivi, moduli di lavoro, mezzi e strumenti, modalità di verifica e valutazione, sono agli atti della scuola. Alcuni di essi prevedono attività di compresenza per gruppi di alunni.

1. Attività di sviluppo e recupero di conoscenze e abilità riguardanti: l’area linguistico/espressiva, logico-matematica, psico-motoria.

2. Attività integrative riguardanti l’ampliamento dell’offerta formativa che prevedono l’articolazione di laboratori a classi aperte costituiti in seguito alle opzioni degli alunni. I laboratori riguardano: la ceramica, l’alfabetizzazione informatica, il corso di latino, il cineforum, laboratori artistico/operativi e di manipolazione, attività di drammatizzazione.

3. Progetto Lingue nell’ottica di una formazione potenziata dello sviluppo delle lingue comunitarie. Oltre a sviluppare competenze comunicative tale progetto va ad integrare e supportare il curricolo ordinario sia per l’impiego di tecnologie educative che per la pragmaticità dei suoi fini.

4. Attività di Orientamento per favorire l’iniziativa del soggetto, per operare scelte nell’immediato e nel futuro. Il progetto, a scansione triennale, è caratterizzato dalla conoscenza del mondo del lavoro e del sistema scolastico per accedere alle varie professioni.

5. Progetto Continuità per la programmazione di curricoli integrati e sviluppo di forme di raccordo metodologico/didattico.

6. Progetto Educazione motoria fisica e sportiva per favorire l’aggregazione e l’autocontrollo attraverso percorsi finalizzati a canalizzare l’aggressività e a orientare in modo costruttivo l’agonismo.

7. Progetto di Educazione alla legalità come percorso che vuole offrire agli studenti, in un contesto, in cui convivono culture parallele dell’illegalità e dell’avere a tutti i costi, un’occasione concreta di riflessione sui propri modelli culturali e stili di vita, promovendo atteggiamenti intellettuali e sociali quali la

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ATTIVITA’ FORMATIVEPROGETTUALI

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democrazia, la conoscenza dei diritti dell’uomo e del bambino, il dialogo , la partecipazione diretta, la solidarietà, la consapevolezza e la valorizzazione della persona.

8. Progetto Educazione alla salute per sviluppare l’integrazione fra vari ambiti disciplinari e il raccordo tra scienze e educazione fisica per il perseguimento degli obiettivi dello star bene fisicamente e psicologicamente. Attività di “Educazione alimentare “ concorreranno al perseguimento delle finalità del progetto.

9. Progetto di Educazione ambientale: “Differenziamola anche a scuola”, per far comprendere a tutti la necessità di attuare una corretta ed efficace separazione dei rifiuti, per portare a conoscenza dei docenti, del personale ATA e degli allievi come si attua il ciclo dei rifiuti e per predisporre l’attività di raccolta differenziata internamente all’istituzione scolastica. Per creare una coscienza ambientalista che trasformi il concetto di rifiuto a risorsa per il presente e per le future generazioni.

10. Progetto Biblioteca scolastica per potenziare abilità linguistiche, arricchire l’offerta per il laboratorio di lettura, creare reali interessi per i libri e per l’avventura e/o viaggi percorsi mentali che possono attivare.

11. Progetto Gemellaggio con altre scuole del territorio per favorire scambi culturali.

12. Progetto “Scuola sicura” per attività di prevenzione e tutela e dell’integrità psichica e fisica dell’individuo in rapporto all’ambiente scuola.

13. Progetto “Percorrendo le nostre strade”: itinerari per sviluppare una conoscenza più approfondita del territorio.

14. Progetto Teatro per potenziare i mezzi espressivi e favorire la comprensione dei punti di vista dei

personaggi interpretati.

15. Progetto di Educazione stradale per attività di tutela dell’individuo e di emancipazione.

16. progetti PON “Competenze per lo Sviluppo” – Piano AOODGAI/2096 del 03/04/2009: Obiettivo C – Azione 1 – destinati agli alunni - € 38.357,15

Comunicazione in lingua madre - Percorso formativo

Gioco con le parole

Corso di scrittura creativa destinato agli allievi della scuola primaria – durata 50 ore

Comunicazione in lingua madre - Percorso formativo

Poetando Corso sul potenziamento delle capacità in lingua madre destinato agli allievi della scuola media – durata 50 ore

Comunicazione in lingua straniera - Percorso formativo

English 4Trinity

Corso finalizzato al conseguimento della certificazione trinity – durata 50 ore

Consapevolezza ed espressione culturale - Percorso formativo

Chi fermerà la musica?

Corso per implementare il coro della scuola – durata 30 ore

Obiettivo D – Azione 1 – destinati al personale docente - € 5.892,86

Competenze nell'utilizzo delle tecnologie della didattica - Percorso formativo di livello intermedio

LIM...iti addio

Corso finalizzato a ri-programmare la didattica curricolare utilizzando le lavagne interattive – durata 30 ore

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 36

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PROGETTO DOCENTE ORE PER DOCENTE

TOTALE

ATTIVITÀCollab. con Uffici/Presidenza Giugliano Michele/Pesce Pasquale 15x2 30 525.00Laboratorio di lettura Giugliano M./Lettieri A.R. 15x2 30 525.00Attività di coordinamento n° 31 docenti 31x13 403 7052.50

Consulenza acquisti e collaudi sussidi audiovisivi e apparecchiature informatiche

Santaniello Nicola 20 20 350,00

Coordinamento e autoanalisi n° 10 docenti 3010

120 2100.00

Formazione classi Pesce/Siano/Allocca 20x3 60 1050.00Stesura orario Santaniello Nicola 40 40 700.00

Totale Attività 703 x 17,50 = Euro 12.302,50PROGETTI

P.01. Recupero/potenziamento matematica

Borrelli Nunziata RosaNunziata AnnaBuglione FrancaCutolo RitaGesualdo M. RosariaD’Apolito

20 x 7 140 4900.00

P.02. Lab. Informatica Gesualdo/Cutolo/Santaniello 20x3 60 1400.00P03. Recupero Consolidamento Potenziamento

Marolo Immacolata/Allocca Carmela 20x2 40 1400.00

P.04 Museo aperto Nappo AdrianaNappi Lucia

10 x2 20 700.00

P.05 Recupero lingua inglese

Giugliano MarinellaFranzese AntonioCesarano Anna

20 x 3 60 2100.00

P.06 Gemellaggio Giugliano MicheleNappi LuciaIervolino Rita

10 x 3 30 1050.00

P.07 Progetto latino Siano/Lettieri/Nappo M. 20 x 3 60 2100.00P.08 Scuola InfanziaSez. C: “_______________”

Peluso AntoniettaSorrentino Rosa

20 40 1400.00

P.09 Progetto: Emozioni in musica

D’Ischia Giuseppina 20 20 700.00

P.10 Scuola Infanzia:Sez. A: “_______________”Sez. B: “_______________”

BifulcoNunziataD’AvinoPerillo

20 x 4 80 2800.00

P.11 Scuola Primaria n. 9 insegnanti 9X20 180 6300.00P.12 Recupero francese Giaquinto/Cava 20 x 2 40 1400.00

Totale progetti 770 X 35,00 = Euro 26.950.00

I progetti analitici si trovano agli atti della scuola.Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 37

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Per una migliore realizzazione di tutte le attività promosse dalla scuola, sono stati stipulati protocolli d’intesa con Enti ed Istituzioni presenti sul territorio:

- Ente Locale - Équipe sociopsicopedagogica- Istituto Agrario “Silvestri” - Istituto d’Arte - Scuola d’Infanzia e Primaria - Associazioni di volontariato - Associazioni culturali

Prot 2159 /A10 San Gennaro Vesuviano, 10.11.2009

RELAZIONE PER RIPARTIZIONE FONDO D’ISTITUTO A.S. 2009/10

PREMESSO che il contratto integrativo per la ripartizione del fondo d’istituto cui si riferisce la presente relazione tecnico-finanziaria è stato oggetto di contrattazione tra le RSU e il Dirigente Scolastico;

PREMESSO che le risorse finanziarie destinate a costituire il fondo d’istituto oggetto della contrattazione integrativa in esame, calcolate secondo i criteri del CCNL 2006/2009, sulla base di punti 3 di erogazione del servizio e di n. 72 unità di tutto il personale in servizio su organico di diritto alla data del 01.09.2009, sono le seguenti :

PARAMETRI IMPORTO UNITARIO TOTALEN. 3 PUNTI EROGAZIONE SERVIZIO 4.157,00 12.471,00N. 72 UNITÀ PERSONALE 802,00 57.744,00DISPONIBILITÀ FINANZIARIA DA AVANZO AMM.NE 14.579,05

Il totale risulta pari a €. 84.794,05

VISTA la comunicazione del M.I.U.R. del 05/11/2009 – prot. 8370 – con cui era comunicato che l’importo per il fondo dell’istituzione scolastica assegnato per l’anno scolastico 2009/10 ammonta a €. 69.110,000, per cui si rende necessario ridurre il totale sopra indicato a €. 83.689,05;

CONSIDERATO che le attività oggetto del contratto integrativo in esame, da retribuire compatibilmente con le risorse finanziarie del fondo, sono quelle stabilite dall’art. 88 del CCNL 2006/09 riferite alle diverse esigenze didattiche e organizzative in correlazione al POF per le diverse aree del personale dipendente;

RILEVATO che per tali compensi l’importo da corrispondere per ogni ora di attività è stabilito direttamente dal CCNL nei seguenti termini:

ORE AGGIUNTIVE DI INSEGNAMENTO AL PERSONALE DOCENTE €. 35,00ORE AGGIUNT. FUNZIONALI ALL’ INSEGNAMENTO AL PERS. DOCENTE €. 17,50ORE AGGIUNTIVE AL PERSONALE AUSILIARIO €. 12,50ORE AGGIUNTIVE AL PERSONALE AMMINISTRATIVO €. 14,50ORE AGGIUNTIVE AL DIRETTORE S.G.A. €. 18,50

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 38

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RILEVATO che i compensi che sono stati definiti nel contratto integrativo in esame riguardano le seguenti attività:

ATTIVITA’ AGG.VE FUNZIONALI ALL’ INSEGN. (ORE 703 X €. 17,50) €. 12.302,50ATTIVITA’ AGGIUNTIVE DI INSEGNAMENTO (ORE 770 X €. 35,00) €. 26.950,00COLLABORATORI PRESIDENZA €. 2.100,00 SEGR. COLL. DOCENTI, REFER. INVALSI E ALTRI ENTI (ORE 50 X 17,50) €. 875,00ONERI RIFLESSI INPDAP 24,20% €.10.219,06ONERI RIFLESSI IRAP 8,50% €. 3.589,34RISORSE DA PROGRAMMARE PERSONALE DOCENTE €.5.270,00ORE AGGIUNTIVE PERSONALE AMMINISTRATIVO (ORE 400 X 14,50) €. 5.800,00 ORE AGGIUNTIVE PERSONALE AUSILIARIO (ORE 630 X 12,50) €. 7.875,00 INDENNITÀ AMMINISTRAZIONE (PARTE VARIABILE) €. 2.910,00ONERI RIFLESSI INPDAP 24,20% €. 4.013,57ONERI RIFLESSI IRAP 8,50% €. 1.409,73RISORSE DA PROGRAMMARE PERSONALE ATA €. 374,85

€. 83.689,05

- QUOTA RISERVATA AL PERSONALE DOCENTE = €.61.305,90 (pari al 73,25%)- QUOTA RISERVATA AL PERSONALE A.T.A. = €. 22.383,15 (pari al 26,75%)

Le funzioni strumentali al POF per il personale docente, come già assegnate negli anni precedenti, vengono confermate nel numero di 5 per un importo di €. 7.746,85 (5 x 1.549,37).

Gli incarichi specifici al personale amministrativo, come già assegnati negli anni precedenti, vengono confermate nel numero di 2 per un importo di €. 2.065,82 (2 x 1.032,91).

Gli incarichi specifici al personale ausiliario, come già assegnati negli anni precedenti, vengono confermate nel numero di 6 per un importo di €. 3.718,50 (6 x 619,75).

CONSIDERATO che il contratto integrativo in esame è stato predisposto in conformità a quanto previsto dalla contrattazione integrativa nazionale e regionale e che le relative risorse da ripartire saranno iscritte quale disponibili in bilancio,

SI ATTESTA

che quanto contenuto nel contratto integrativo in esame è compatibile con gli stanziamenti previsti dal contratto integrativo nazionale e non comporta oneri aggiuntivi per il bilancio dell’istituzione scolastica.

IL DIRETTORE S.G.A. Giovanni ANNUNZIATA

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 39

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Premessa

L’integrazione scolastica degli alunni con handicap è oggi un dato ormai consolidato nel nostro Istituto.

Da tempo sono state sperimentati percorsi di insegnamento-apprendimento per superare ogni forma di emarginazione e discriminazione nei confronti dei bambini in difficoltà ed in particolare di quelli in situazione di handicap.

“La natura non mira all’eguaglianza: ogni essere vivente è un diverso, nell’assoluta irripetibilità del suo esistere.

La natura non fa nemmeno parti uguali: distribuisce vantaggi e svantaggi in modo del tutto difforme, giocando tra il caso e la necessità, secondo un disegno che trascende di gran lunga la singolarità degli individui.

Il concetto di uguaglianza, che ogni consesso civile, compresa la scuola, deve perseguire, trova fondamento non nella uguaglianza degli individui, bensì nell’uguaglianza dei diritti, giacché soltanto in relazione a questi, possiamo ritenere che tutti gli individui siano uguali.”Viene data così attuazione concreta al dettato costituzionale relativo alla piena e sostanziale “uguaglianza” dei cittadini “…senza distinzione di… condizioni personali e sociali” (art. 3), all’apertura della scuola a “tutti” (art.. 34), al diritto all’educazione per i bambini diversamente abili.

L’integrazione non si limita all’accoglienza ed all’assistenza, ma si delinea un programma educativo (imperniato su traguardi da realizzare nelle aree di apprendimento e dell’autonomia), reso possibile da un contesto sociale ed educativo di piena accettazione del bambino in difficoltà; è importante affermare l’importanza dello sguardo pedagogico, sguardo che, pur partendo da prospettive parziali, punta sempre a sollecitare un progetto di vita globale per la persona che c’è, nella sua unità e globalità, consapevole che essa è in divenire e possiede comunque risorse originali, sorprendenti e creative che è professionalità scoprire e valorizzare in prospettiva educativa.

Analisi della situazione

Alunni diversamente abili iscritti e frequentanti nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado dell’Istituto, a.s. 2009/2010

InfanziaPrimaria 2

Secondaria 1° grado 3 3 3Totale 3 5 3

Questi alunni presentano, a livelli diversi, problemi di autonomia, socializzazione e apprendimento, quindi si ritiene che uno degli obiettivi fondamentali da raggiungere sia la conquista di un repertorio di abilità e competenze che mettano ciascuno in grado di gestire la propria vita, facendo ricorso il meno possibile all’aiuto degli altri, a partire dalle cose fondamentali, elementari e quotidiane. Tra le aree di abilità va posta prioritariamente quella relativa alla autonomia personale.

Obiettivi

AUTONOMIA1. Sviluppare la capacità di muoversi negli spazi dell’edificio scolastico2. Sviluppare la capacità di cura e igiene personale3. Sviluppare la capacità di preparare e riordinare i materiali richiesti dalle attività scolastiche

SOCIALIZZAZIONE1. Sviluppare la capacità di stabilire relazioni con il gruppo-classe e non2. Sviluppare la capacità di conoscere e rispettare le principali regole del vivere insieme3. Sviluppare la capacità di conoscere il susseguirsi delle attività scolastiche4. Sviluppare la capacità di partecipare alle attività comuni, al gioco libero e organizzato

APPRENDIMENTO1. Sviluppare le capacità di attenzione e concentrazione

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2. Sviluppare la capacità di ascoltare e comunicare3. Sviluppare la capacità di comprendere e produrre messaggi di vario tipo (orali/scritti-iconici…)4. Sviluppare la capacità di utilizzare le competenze acquisite in situazioni diverse 5. Sviluppare la capacità di risolvere situazioni problematiche concrete6. Sviluppare la conoscenza del “sé” corporeo in rapporto allo spazio e al tempo7. Sviluppare abilità psico-motorie

Organizzazione scolastica

La scuola viene considerata come una comunità di sostegno per tutti gli alunni in particolare per quelli diversamente abili; la loro integrazione non si esaurisce con la sola presenza in classe, ma deve coinvolgere la scuola in tutte le sue componenti.

Per ogni alunno si dovrà studiare un percorso “originale” in grado di valorizzare le capacità di ciascuno. Sul piano didattico dovranno essere offerte mediazioni di vario tipo, da quelle percettive e sensoriali fino alle tecnologie informatiche e ai codici multimediali.

Si prevede:

Programmazione individualizzata concordata fra gli insegnanti di sostegno, gli insegnanti di classe, i genitori e gli operatori del Servizio Materno Infantile della ASL

Inserimento in gruppi e sottogruppi Attività specifiche strettamente adeguate al bambino in difficoltà Dotazione di nuovi materiali (es. CD) per migliorare il processo di insegnamento-apprendimento Ricorso a tempi “distesi” (flessibilità di orari e spazi).

Verifica e valutazione

La valutazione terrà conto : dei livelli di apprendimento, di conoscenze e abilità e di autonomia in rapporto alle esperienze di

insegnamento-apprendimento realizzate (sempre considerando le possibilità di realizzazione a livello personale);

della buona riuscita scolastica considerando sia il miglioramento sul piano delle conoscenze, ma anche su quelle sul piano affettivo, sociale e relazionale;

dei continui feed-back di tutto il lavoro realizzato.

Integrazione alunni stranieri Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 41

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I dati ufficiali relativi alla presenza degli stranieri in Italia mostrano come, oggi, le famiglie, i cui componenti sono tutti stranieri siano 415 mila, a testimonianza del fatto che la quasi totalità degli immigrati residenti nel paese vive in famiglia.Sono oltre 500 mila i bambini e gli adolescenti appartenenti ad un’altra nazionalità che vivono in Italia e che si trovano spesso nella situazione di dover conciliare l’esigenze dettate da un’origine differente con il desiderio di inserirsi all’interno di una realtà sociale e culturale nuova e che avvertono come propriaSono le differenze socio-culturali, religiose e generazionali ad essere fonte di sofferenze per i bambini e i giovani immigrati.Questo fenomeno interessa anche paesi come San Gennaro Vesuviano e la scuola dove si registra la frequenza di immigrati provenienti dall’est -europeo, dai paesi extracomunitari e dalla Cina.

L'integrazione è un concetto multidisciplinare e multidimensionale, che ha a che fare con l'acquisizione di strumenti e di capacità, con i rapporti tra individui, riferendosi all'incontro di un soggetto con un contesto di altri soggetti, infine con l'integrità del sé, ovvero con la possibilità di ricomporre ed esprimere la propria storia, la propria lingua e la propria appartenenza

Le attività di integrazione, devono avere come finalità il rispetto delle identità e delle diversità etniche.

Ciò che contraddistingue il termine integrazione è il suo carattere dinamico. È un percorso che coinvolge due entità distinte: l'individuo che cerca di integrarsi e di coesistere al meglio nel contesto di accoglimento e la società ospitante che lo aiuta, lo lascia fare o lo ostacola nel raggiungere il suo scopo

In genere si tratta di un lento, ma profondo lavoro, in cui l'identità viene formata dal continuo confronto tra i due mondi, la famiglia e la società d'arrivo, confronto che non comporta risoluzioni definitive o estremiste, ma un processo di selezione ed adeguamento. In tal modo il minore riesce ad avere un'identità formata dall'armonizzazione ed integrazione dei valori delle due differenti culture, e soprattutto viene sviluppato un senso di duplice appartenenza.

In genere, favorire lo sviluppo della doppia etnicità è considerata la soluzione migliore, proprio perché permette al minore un maggiore equilibrio, nonché una maggiore capacità critica, una maggiore obiettività e sensibilità. Si tratta comunque di un equilibrio assai articolato che può essere realizzato soltanto se la società stessa ha sviluppato un'organizzazione multiculturale (o per lo meno bi-culturale) superando anche quel razzismo istituzionale assai difficile da sradicare .

Integrazione significa quindi acquisizione di diritti, possibilità di realizzazione di sé senza ostacoli, costruzione di relazioni sociali e formazione di sentimenti di appartenenza e di identificazione.

Negli ultimi anni la nostra scuola è stato interessata da un notevole incremento di presenze di alunni stranieri di recente immigrazione.Oggi si registra la presenza complessiva di ……… alunni, eterogenei sia per nazionalità sia per livello di conoscenza della lingua italiana, i quali presentano problematiche differenti:

totale non conoscenza della lingua italiana conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche difficoltà nello studio delle varie discipline difficoltà nell'inserimento e nell'integrazione

Pertanto, considerata la varietà delle culture e delle situazioni concrete di ogni singolo alunno, bisogna mettere in atto iniziative tali da

garantire un'accoglienza  adeguata in termini di tempi, spazi ed interventi specifici sviluppare l'acquisizione della lingua promuovere attività volte a favorire l'integrazione e l'educazione interculturale

Paes i d 'or ig ine degl i a lunni s tranier i present i ne l l ' I st i tu to Comprens ivo a .s . 2009/2010

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  SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I °

Germania

Albania

Bulgaria

Polonia 6

Serbia-Montenegro

Ucraina 7

Cina 1

Marocco 1

Romania 1 1 1

Russia

Tunisia

Numero complessivo Alunni stranieri :

2 1 15

Alunni stranieri neo arrivati nel corso dell'anno:Scuola dell'infanzia: ………Scuola primaria: ………Scuola secondaria I grado ……..Struttura del progetto

Docenti responsabili: le componenti della Commissione alunni stranieriDocenti coinvolti: docentiDestinatari:

gli alunni stranieri i docenti e i compagni delle classi di inserimento

Aree d'intervento

Accoglienza

raccogliere informazioni e dati sugli alunni raccogliere dati sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica attraverso

l'osservazione/valutazione delle competenze all'ingresso creare contatti con le famiglie ricorrendo, se necessario, all'aiuto di mediatori e traduttori (altri

genitori stranieri presenti nella scuola, connazionali ...) individuare i bisogni specifici di apprendimento realizzare attività di accoglienza, per ridurre l'ansia, la diffidenza, la distanza stabilire contatti con enti e associazioni del territorio acquisire materiali, risorse e testi presso centri di documentazione e attraverso contatti con altre

scuole presentare l'organizzazione scolastica alle famiglie

Alfabetizzazione linguistica

Organizzare esperienze linguistiche per l'apprendimento intensivo della lingua italiana a vari livelli, con attenzione:

1. al linguaggio orale, al fine di: o migliorare l'uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana

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o arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni o superare le difficoltà linguistiche, spesso legate alle differenze fonetiche fra la lingua

d'origine e la lingua italiana 2. al linguaggio scritto, al fine di:

o favorire il consolidamento del nuovo lessico via via acquisito o intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche

Studio dello Lingua

realizzare interventi per la facilitazione degli apprendimenti predisporre attività di recupero o di rinforzo dell'apprendimento a livello individuale o a piccoli

gruppi

Educazione interculturale

Elaborare percorsi didattici interculturali per educare

alla conoscenza di sé alla solidarietà alla cooperazione all'accettazione delle "diversità" ad una convivenza interculturale al rispetto delle regole del vivere civile

Obiettivi

facilitare l'inserimento e l'integrazione facilitare la socializzazione come elemento centrale per la crescita psicologica della persona

e per favorire l'apprendimento scolastico promuovere il diritto alla lingua e alla comunicazione agevolare l'apprendimento dei linguaggi specifici delle varie discipline per l'utilizzo

dell'italiano come lingua veicolare ai fini di acquisizione di conoscenze favorire la crescita globale degli alunni stranieri, accompagnandone lo sviluppo cognitivo,

sociale e affettivo offrire l'opportunità di proseguire con profitto e autonomia l'iter scolastico

Tematiche e attività

attività finalizzate all'accoglienza e all'inserimento (rilevazione delle competenze linguistiche e disciplinari, definizione di interventi, contatti con le famiglie straniere)

elaborazione di percorsi individualizzati di apprendimento sulla base delle condizioni di partenza e della scuola frequentata

attività volte a sviluppare le competenze in italiano L2 a vari livelli utilizzo di eventuali interventi di interpreti (o mediatori), di compagni – tutor per far

superare le difficoltà linguistiche iniziali attività di continuità e raccordo fra i tre ordini di scuola per promuovere esperienze comuni elaborazione di percorsi didattici interculturali e di attività ludiche  che possano favorire in

classe un clima di apertura e curiosità verso l'altro rilettura di punti della programmazione delle singole discipline per offrire spunti di

intercultura all'interno del normale lavoro in classe rapporti con enti locali e altre scuole del territorio

Metodologia

Flessibilità didattica

nella metodologia dell'insegnamento

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nella selezione dei contenuti nella gestione della classe, degli strumenti e dei materiali didattici (specifici e semplificati) nella programmazione personalizzata nella valutazione

Curricolarità

compresenze per interventi individualizzati o per piccoli gruppi laboratori (recupero e sviluppo delle abilità)

Strumenti

protocollo di Accoglienza testi per alunni stranieri manuali operativi specifici schede di rilevamento delle competenze testi plurilingue video per conoscere usi, costumi e tradizioni di Paesi diversi e per affrontare problematiche

legate all'identità e alle differenze letture interculturali

Modalità di verifica delle attività

Prove al termine degli interventi.

Durata

Pluriennale (progetto in continuità verticale).

Ore di attività per i destinatari

Tutto l'anno scolastico.

Risultati attesi

facilitazione nell'inserimento e nell'integrazione miglioramento della socializzazione miglioramento del rendimento scolastico conseguimento di una discreta autonomia linguistica partecipazione al lavoro attivo della classe raggiungimento di determinati obiettivi delle programmazioni disciplinari accettazione e comprensione delle diversità

Valutazione complessiva del progetto

Chi deve verificare i risultati in itinere e finali è l'équipe pedagogica nella sua globalità, perché è nel contesto classe che l'alunno straniero interagisce fattivamente con i compagni e qui si verificano i progressi sia  nell'ambito delle competenze linguistiche sia  in quello dell'integrazione.

Protocollo di accoglienza di alunni stranieri

“Una parte consistente degli alunni stranieri che ogni anno varca la soglia della scuola non conosce l’italiano. Entra nella nuova classe con gli stessi

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impacci di chi viene inserito in un’orchestra senza avere prima imparato a suonare; o meglio, sapendo suonare solo uno strumento agli altri ignoto.”

(G. Favaro, “Alfabeti interculturali”)

All’arrivo di un bambino o di un ragazzo straniero, che non conosce affatto la lingua italiana, bisogna considerare alcuni fattori che entrano in gioco:

L’età .

La scolarità : legati al fattore età, i percorsi di scolarizzazione nel Paese d’origine sono diversi. Vi sono alunni che hanno seguito un iter scolastico coerente con l’età anagrafica e altri che hanno avuto esperienze scolastiche frammentarie o addirittura interrotte. La storia scolastica precedente deve essere tenuta presente.

La biografia linguistica: qual è la lingua del bambino, o meglio parla nella sua famiglia la vera lingua d’origine o una sorta di dialetto? Infatti molto spesso il codice materno e familiare non corrisponde con la lingua di scolarità che è anche lingua nazionale del Paese di provenienza.

Le condizioni della famiglia : sarebbe necessario conoscere i motivi che l’hanno spinta ad emigrare dal loro Paese e come vivono la loro situazione di “non appartenenza” in Italia; la composizione del nucleo familiare, la scolarità dei singoli membri, condizioni di vita (lavoro, alloggio, scambi con autoctoni, situazione giuridica).

La storia di ciascun bambino e\o ragazzo : oltre alle variabili “oggettive” (età, scolarità, lingua) e legate alla situazione familiare (viaggio, progetto migratorio, condizioni di inserimento), vi sono le componenti proprie della storia di ciascun bambino. Vi sono le emozioni, le paure, i timori che hanno accompagnato la partenza e l’arrivo; le aspettative; il desiderio di riuscire e il disagio di “sentirsi fuori posto”. Si trova anche a dover rispondere a delle sfide, ricomporre la sua storia affettiva, tra distacchi e nuove realtà, dover vivere in un Paese che non ha scelto ma nel quale ci si è trovato all’improvviso.

Le tappe dell’accoglienzaAttività e dimensioni dello sviluppo

1. PRIMO CONTATTO:

Accoglienza dell’alunno neo-arrivato e della sua famiglia, raccolta della documentazione ( se disponibile) o delle autocertificazioni, raccolta informazioni sulla scuola del paese d’origine prime informazioni sulla scuola fornite all’alunno e alla famiglia (opuscoli bilingue).

2. INTERVISTA/COLLOQUIO CON L’ALUNNO NEOARRIVATO:

Aspetti della storia personale (viaggio, aspettative, timori…), descrizione di una giornata tipo e del rapporto con lo spazio extrafamiliare, rilevazione delle pratiche linguistiche quotidiane.

3. PROVE E MOMENTI DI OSSERVAZIONE:

Rilevazione delle competenze acquisite rispetto a : lingua d’origine ( scritta e orale); lingua straniera (eventuale); lingua italiana ( eventuale, se arrivato da qualche tempo, oppure esposto all’italiano nel

Paese d’origine); funzioni di base; abilità logico-matematiche; abilità espressive (utilizzo di materiali in

L1 e di schede/prove non verbali).

RESTITUZIONE DELLE OSSERVAZIONI:

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Comunicazione all’alunno neo arrivato rispetto alla classe e sezione di inserimento, delle modalità organizzative, del percorso intensivo (full- immersion)

PERCORSO AUTOBIOGRAFICO

Attraverso la “memoria autobiografica” costruire e creare la propria Identità e nel riconoscimento della soggettività educare all’accettazione delle differenze, della definizione del proprio sapere, del ruolo che occupa la scuola nel proprio processo di apprendimento.La costruzione dell’autostima come prerequisito per condividere con gli altri le esperienze.Tale scopo verrà perseguito attraverso una sperimentazione e una ricerca/azione in verticale, che vedrà coinvolti i docenti dell’asse linguistico, espressivo-pittorico, espressivo-musicale

EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA

Utile mezzo per raggiungere una consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni, un’accettazione delle possibilità e limiti individuali, una capacità di confrontarsi con gli altri, l’abilità di risolvere efficacemente conflitti e problemi. E’ già stato attivato un progetto in rete con altre scuole che vede coinvolte alcune classi dei vari plessi. Sarà avviata una formazione anche per nuovi insegnanti.

FARE TEATRO

Il teatro come luogo aperto di incontro, in una dimensione pratica, orienta verso l’esplorazione e il potenziamento delle diverse attitudini degli alunni e sul valore cognitivo e affettivo della relazione.

Utilizzare il teatro, oltre la sua forma spettacolare, come percorso educativo in cui l’espressività valorizzi e potenzi i saperi, le capacità comunicative, attraverso pratiche di espressione corporea, dei vari linguaggi, del racconto di sé.

Per rispettare gli altri, prima di tutto occorre conoscere e comprendere le motivazioni dell’altro; perciò è necessario impostare un’attività formativa non solo degli studenti, ma anche degli insegnanti, del personale ATA e dei genitori, per poter costruire un percorso comune di crescita e di arricchimento culturale di ciascuno: sia di chi viene (immigrati) che di chi accoglie ( comunità sociale). Tutto ciò per favorire la cooperazione e integrazione, aiutando i giovani a costruire un profilo personale, educandoli all’autoconoscenza e al rispetto delle norme e delle regole che sono alla base della comunità scolastica e della società.

Attività grafico -espressive

Il grafismo, in quanto comportamento spontaneo e inconscio, viene messo in rapporto con gli aspetti profondi, inconsapevoli, emotivi e motivazionali della personalità in evoluzione: il disegno non è più l’espressione della sola intelligenza, ma diventa l’espressione della vita affettiva ed emotiva.Il bambino esercitandosi a usare bene la matita , sollecita un’equilibrata coordinazione dei propri movimenti; s’abitua ad organizzare , in uno spazio prestabilito , idee e impulsi .

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PIANO DI FORMAZIONE

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PIANO DI AGGIORNAMENTO

ANNO SCOLASTICO 2009/2010

PERSONALE DOCENTE E  PERSONALE ATA

 La formazione è una risorsa strategica per il miglioramento della scuola ed ha per obiettivi l’aggiornamento e la crescita professionale del personale, in relazione anche alle trasformazioni e alle innovazioni in atto.

 Considerando che gli insegnanti sono gli attori determinanti del successo o del fallimento di qualunque progetto di riforma, è doveroso ribadire la forte rilevanza della formazione professionale degli insegnanti, soprattutto nell’aspetto dell’aggiornamento, del perfezionamento e della riqualificazione durante il servizio.

        Nel quadro dei processi d'innovazione, la formazione e la riqualificazione professionale sono orientate, in particolare, alla consapevolezza  dei processi di riforma in atto, all’attuazione dell’autonomia scolastica, all’innovazione metodologica didattica, all’uso delle nuove tecnologie.

Tali obiettivi vengono perseguiti anche direttamente dall’Amministrazione centrale attraverso programmi di aggiornamento a distanza  o in sede ai quali i docenti è chiamato a partecipare e dei quali occorre tenere conto nella predisposizione del piano annuale di istituto.

          Occorre infine tenere conto delle esigenze formative relative alla sicurezza sul luogo di lavoro.

Per l’anno scolastico 2008/09, sono previste innanzitutto le seguenti attività formative:

PON 2007/2013 - a.s. 2008/2009

Obiettivo B “Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti”. Azione B1 “Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline tecnico-scientifiche, matematica, competenze civiche (legalità, ambiente, …). Corso di formazione “Il metodo delle scienze sperimentali”. Corso per i docenti sull’innovazione della

metodologia nell’insegnamento delle ScienzeAzione B4 “Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio”. Corso di formazione “Musicoterapia contro il disagio”. Corso per i docenti per migliorare l’interazione

con gli allievi in difficoltà Obiettivo D “Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola”.Azione D1 “Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola sulle nuove tecnologie della comunicazione” Corso di formazione “ECDL 4all”. Corso finalizzato al conseguimento della Patente Europea

.

a.  Iniziative promosse   dall’Amministrazione:

L’istituto si riserva di aderire, in corso d’anno, ad iniziative di aggiornamento promosse dall’Amministrazione a livello centrale e periferico.

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L’adesione potrà riguardare anche singoli docenti purché l’impegno non risulti alternativo a quelli già deliberati dall’istituto e risulti compatibile con il pieno assolvimento delle specifiche funzioni. 

b. Iniziative programmate direttamente dall’Istituto

Ciclo di seminari su tematiche interdisciplinari: scienze e studio del territorio Incontri di aggiornamento sulla Riforma della scuola con particolare riguardo alla scuola

dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado Corso di formazione per addetti al primo soccorso finalizzato a formare apposite figure sensibili

per il potenziamento delle condizioni di sicurezza all’interno dell’istituto. Incontri di aggiornamento a sostegno dei docenti impegnati in progetti particolarmente innovativi.

 c. Iniziative realizzate autonomamente da docenti dell'istituto

Saranno favorite attività di gruppo di docenti finalizzate all'attuazione di progetti relativi a: ideazione, progettazione e sperimentazione di Unità di Apprendimento monodisciplinari o

interdisciplinari produzione di strumenti di osservazione e di verifica; uso delle apparecchiature informatiche e della rete INTERNET.

d. Iniziative proposte da soggetti esterni e riconosciute dall’Amministrazione

Rientrano in questa categoria, tutte le iniziative che, incluse nel piano annuale elaborato dall’IRRE Campania o dal C.S.A. di Napoli, possano interessare i docenti.

Una volta noto il piano annuale definito dall’IRRE Campania, potranno essere definite, a cura del Collegio dei docenti, quote di partecipazione dei docenti dell’istituto alle varie attività formative nel rispetto degli specifici obiettivi perseguiti dall’istituto.

Per quanto riguarda la partecipazione dei docenti, resta inoltre stabilito quanto segue:

la frequenza di eventuali corsi di istruzione per l'uso di apparecchiature e sussidi didattici organizzati dalla scuola in collaborazione anche con ditte distributrici, è obbligatorio per i docenti delle discipline più direttamente interessate

i periodi di esonero previsti dall’art. 62 del CCNI 24.07.2003 per la partecipazione ad iniziative di formazione riconosciute dall’Amministrazione potranno essere fruiti contemporaneamente, di regola, da non più di tre insegnanti. Detti periodi di esonero corrispondono complessivamente a 5 giorni. Ciascun docente ne può usufruirne una sola volta nel corso dell'anno scolastico, ferma restando la possibilità di frazionare il periodo massimo consentito in due o più periodi. Il Dirigente scolastico, tenuto conto delle esigenze didattiche, può autorizzare una partecipazione che comporti l’assenza dal servizio di istituto superiore ai cinque giorni, prevedendo i necessari recuperi avvalendosi dello strumento della flessibilità dell’orario delle lezioni

al rientro in sede, il docente o i docenti che avranno partecipato alle attività di aggiornamento a seguito di autorizzazione del Dirigente scolastico presenteranno una relazione scritta o altri materiali strutturati, appositamente elaborati, che illustrino contenuti, metodi ed obiettivi dell'esperienza maturata. La relazione, affissa in bacheca, potrà, inoltre, essere oggetto di discussione in apposita riunione dei docenti delle stesse discipline, aperta anche agli altri insegnanti dell'istituto. La partecipazione dei docenti delle stesse discipline  a dette riunioni è obbligatoria entro i limiti di cui al comma successivo.

    La partecipazione alle attività di formazione obbligatorie per il personale docente e ATA sono contenute entro il limite di 30 ore nel corso dell’anno scolastico.

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    Considerata, inoltre, l'essenzialità di una continua attività di autoaggiornamento, essa è sostenuta con la predisposizione, nei limiti del possibile, degli strumenti e delle strutture occorrenti.

     La direzione della Biblioteca, entro il mese di novembre, coordinando le proposte dei singoli docenti, sottoporrà al Dirigente scolastico apposito piano di potenziamento delle risorse bibliografiche e multimediali (riviste, libri ecc. ) ritenute necessarie per favorire l’auto-aggiornamento continuo.

Personale ATA

     Per il personale amministrativo è fondamentale un aggiornamento continuo sia di carattere teorico che pratico che miri da un lato a favorire la conoscenza della normativa in vigore, a partire da quella relativa al settore di più specifica competenza, dall'altro a potenziare le competenze di ordine pratico con particolare riguardo all’uso delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione.

            Risulta anche fondamentale favorire una crescita ad ampio raggio delle competenze professionali, così da consentire ad essi di passare con facilità da un settore all’altro.

            Per i collaboratori scolastici sarà favorita la loro crescita culturale e professionale anche nella prospettiva di affidare ad essi compiti specifici che, anche se esulano dal proprio profilo professionale, sono sempre più importanti anche perché collegati al sostegno degli uffici amministrativi, ai rapporti con gli alunni e con le famiglie, al Servizio di assistenza nei confronti dei disabili, al Servizio di Pronto Soccorso e al Servizio di Prevenzione e di Protezione, in genere.

            Nel corso dell’anno sarà favorita la partecipazione di tutto il personale ATA ad iniziative di formazione e di aggiornamento esterne e nel contempo saranno attivate le seguenti iniziative direttamente dalla scuola:

corso di aggiornamento per il potenziamento delle competenze informatiche per il personale amministrativo aperto anche al restante personale tecnico e ausiliario (Word, excell, access)

percorsi di aggiornamento e di auto aggiornamento del personale amministrativo finalizzati alla familiarizzazione di tutto il personale con i vari software gestionali utilizzati in tutti i reparti;

occasioni di aggiornamento del personale ausiliario miranti a rendere stabili le competenze acquisite attraverso il corso svolto per il servizio antincendio

corso di formazione aperto a tutto il personale ATA, in particolare ai collaboratori scolastici, per addetti al primo soccorso

                                                                                              

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PIANO ORGANIZZATIVO

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA

DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO “ B. COZZOLINO”

Dirigente Apparato Amministrativo Organi Collegiali Staff Organizzativo

Il Dirigente scolastico Prof. Giuseppe Ligrone 

   

 APPARATO AMMINISTRATIVO

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DIRIGENTE SCOLASTICO

Esercita la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica

Assicura la gestione unitaria dell’istituto

E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali

Esercita autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di

valorizzazione delle risorse umane

Si avvale della collaborazione di docenti da lui individuati e può

delegare loro specifici compiti per lo svolgimento delle proprie funzioni

organizzative e amministrative

Si avvale della collaborazione del Direttore dei servizi generali

amministrativi per lo svolgimento dei compiti amministrativi,

impartendo le direttive per il coordinamento del personale ATA.

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La sede degli uffici di presidenza e segreteria dell’Istituto Comprensivo si trovano in via Ferrovia, 1.

La segreteria è costituita da:

1 Direttore amministratore dei Servizi Generali (svolge funzioni di direzione e controllodel personale non docente e si occupa della gestione amministrativa

e contabile di tutte le attività avviate dall'istituzione scolastica).

5 Assistenti amministrativi

I servizi amministrativi e gestionali sono così organizzati:

                                                                                           a)    gestione alunni                                                                                           b)    gestione personale

c) gestione risorse e patrimoniod) gestione protocollo

L'ufficio è informatizzato con computer collegati in rete.

Il Ministero della Pubblica Istruzione ha dotato la scuola di un computer Compaq Celeron 43 GB

con collegamento Intranet con il Ministero (linea ISDN) Software: Ambiente scuola e SISSI

9 Collaboratori scolasticisvolgono compiti di pulizia, di vigilanza, di sostegno alle attività scolastiche,

di collaborazione con la segreteria e assicurano l'apertura e la chiusura dei locali scolastici attraverso la turnazione e sono così suddivisi:

-- 7 presso la  Scuola Secondaria di primo grado "B. Cozzolino"                                                                  --   2 al  Plesso "G. Nappo"

Nel plesso “Nappo” svolgono lavori di pulizia e vigilanza n°2 operatori socialmente utili.  

Organi Collegiali

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CONSIGLIO DI INTERCLASSECONSIGLIO DI INTERSEZIONE

CONSIGLIO DI CLASSE

Nella Scuola dell'Infanzia e Primaria è costituito da: 1 genitore per ogni sezione/classe Gli insegnanti di ogni sezione/classe Il Capo d'Istituto o suo delegato che presiede

Nella Scuola Secondaria di primo grado

è costituito da: 4 genitori per ogni classe Gli insegnanti di ogni classe Il Capo d'Istituto o suo delegato che presiede

Formula proposte sull'organizzazione e sull'azione educativa e didattica e sulle sperimentazioni

Agevola ed estende i rapporti fra docenti e genitori

Esamina i problemi e propone soluzioni

COLLEGIO DEI DOCENTI

E' costituito da:

Capo d'Istituto che presiede docenti della Scuola dell'Infanzia Scuola Primaria ( ex scuola Elementare) Secondaria di Primo grado ( ex Scuola Media)

Delibera il funzionamento didattico della Scuola le attività di Sperimentazione, il piano di Aggiornamento e la scelta dei libri di testo

Cura la stesura del POF e della Programmazione educativa

Formula proposte per la formazione e composizione delle classi e l'assegnazione dei docenti

Valuta la realizzazione di quanto indicato nel POF Elegge il Comitato di valutazione e individua le

Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa

CONSIGLIO DI ISTITUTO

E' costituito da.: Capo d'Istituto 8 Genitori, uno dei quali presidente 9 Docenti 2 Personale A.T.A

Elabora e adotta gli indirizzi generali (P.O.F.) Delibera il Bilancio e l'impiego dei mezzi finanziari Predispone il regolamento interno Adotta il Calendario scolastico Delibera in merito alle uscite scolastiche

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GIUNTA ESECUTIVA

È’ costituita da: Capo di Istituto che presiede 2 genitori 1 docente 1 personale A.T.A. Responsabile dei Servizi Amministrativi

Prepara i lavori del Consiglio di Istituto

COMITATO DI VALUTAZIONE

E’ costituito da :

Capo di Istituto, che presiede, 4 Docenti membri effettivi e 2 supplenti

Valuta il servizio dei docenti nell'anno di Prova

Formazione ed anche dei docenti che ne facciano richiesta

Staff organizzativo

INCARICHI  DEL  DIRIGENTE  SCOLASTICO

1°   COLLABORATORE   (docente vicario:  prof.ssa Maria Teresa Vicino) 

-          Supporta il Capo d’istituto nell’organizzazione dell’attività scolastica;-          Sostituisce il capo d’istituto in caso di assenza o di non presenza a scuola

(DOCENTE VICARIO );-          Controlla  il regolare svolgimento dell’attività scolastica nella scuola media, provvedendo anche

alla sostituzione dei colleghi assenti;- controlla le firme di presenza di tutto il personale;

COORDINA: - la commissione orario

- la commissione visite guidate e dei viaggi di istruzione    -   il regolare svolgimento dell’attività di  trasporto scolastico

      - il lavoro dei fiduciari dei plessi   -    i rapporti scuola famiglia

  2° COLLABORATORE ( Prof. Carmine D’Apolito )

  -    Coordina l’organizzazione della scuola  elementare;

-        Controlla  il regolare svolgimento dell’attività di trasporto scolastico e della mensa nei plessi delle        scuole elementari;

-          Verbalizza il collegio  docenti Istituto Comprensivo;-          Coordina le uscite didattiche  e i viaggi d’istruzione delle Scuole Elementari.

 3) COORDINATORE SCUOLA DELL’INFANZIA  ( ins .Bifulco Giuseppina) 

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 -    Coordina e organizza riunioni, uscite ,attività della scuola dell’infanzia;

- Provvede alle sostituzioni  brevi degli insegnanti. -

 4) FIDUCIARIO DEL PLESSO (Ins.Moccia Erlinda)Compiti:

-          essere il naturale interlocutore tra la Dirigenza e il plesso;-          provvedere alla sostituzione  temporanea dei docenti assenti;

-          segnalare immediatamente qualsiasi situazione di pericolo o di disservizio;-          collaborare per cercare soluzioni valide alla risoluzione dei problemi;

-          portare a conoscenza dei colleghi delle comunicazioni del Dirigente Scolastico;-          partecipare alle riunioni organizzative con il Dirigente Scolastico;

-         curare il rapporto con i genitori;-          comunicare e concordare con il Dirigente Scolastico eventuali riunioni;

 Controllo del funzionamento organizzativo e in particolare del:

-          rispetto da parte di tutto il personale dell’orario di servizio;-          dell’apposizione nell’apposito registro della firma di presenza di tutto il personale;

-          dell’uso del telefono, della fotocopiatrice e di tutto il materiale di proprietà della scuola       del buon funzionamento della mensa. 

5)COORDINATORI E SEGRETARI CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE    ( un docente per ogni classe)

 6) RESPONSABILE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DEL PLESSO E DELLA  SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO  

7)RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (prof. D’Apolito Carmine) 

8)ADDETTI ALLA SICUREZZA ( come da nomina agli atti) 

FUNZIONI STRUMENTALI AL   POF

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Obiettivi e compiti delle Funzioni strumentali

F.S. Gestione POF   

Docenti incaricati:FRANZESE ANTONIO

Obiettivo: Cura dell’aspetto organizzativo relativo al POF

Attività

Coordinamento attività di progettazione (inizio e fine a.s.) Raccolta schede POF ed elaborazione organigramma Partecipazione alle riunioni di Staff relative al POFRaccolta progetti, integrazione, aggiornamento del POF ( doc. completo, volantino, libretto)Gestione prove Invalsi Consulenza e sostegno ai resp. di  progetto/attività se richiestaCurare la comunicazione interna in merito alle attività del POF ( comunicazioni brevi ed esenziali)Monitoraggio genitori sul PofIncontri di coordinamento tra FF.SS.Partecipazione a riunioni di giunta e/o C.di C. quando richiesto su argomenti strettamente correlati ai compiti assegnatiRaccolta relazioni finali resp. elaborazione relazione di verifica finale POFFocalizzare obiettivi comuni e tracciare canali stabili di relazione tra scuole tra ordini diversi di scuola

FF.SS. Informatica  

Docenti incaricati:SANTANIELLO NICOLA

Obiettivo: Potenziamento e coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie in campo didattico.

Consulenza e supporto ( previo accordo) ai docenti inseriti in attività che prevedano l’utilizzo delle nuove tecnologieConsulenza ai docenti in caso di problemi durante l’utilizzo del laboratorio Monitoraggio presenze in aula laboratorio e tipo  utilizzo di tale spazioScaricamento e caricamento su PC di software ad uso didatticoAggiornamento  elenco materiali Proposte acquisto (Facile consumo , strumentazione, software didattico)Segnalazione di guasti e contatti con l’O.T.

     Incontri di coordinamento tra FF.SS.

F.S. Disagio scolastico

Docente incaricato: GIUGLIANO MARINELLA        

Obiettivo: Ricercare, proporre, attivare e coordinare procedure ed attività finalizzate ad un progressivo controllo e riduzione del disagio scolastico ( comportamentale e cognitivo) 

Coordinamento organizzativo e raccolta dei progetti di recupero del disagio scolasticoSupervisione e coordinamento delle commissioni “Handicap” e “Disagio”ed “Accoglienza

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attraverso  contatti con responsabili commissioneContatti con i centri territoriali competentiAggiornamento monitoraggio sul disagio scolasticoPartecipazione agli incontri di “Formazione classi” per quanto attiene il disagio scolastico Consulenza ed attività di orientamento per i genitori di alunni iscritti in corso d’anno.Organizzazione incontri tra i diversi soggetti coinvolti in situazioni di handicap o disagio

( docenti. Genitori, centro ecc)Incontri di coordinamento tra FF. SS.

       Relazione finale

F.S. Accoglienza 

Docente incaricato: BORRELLI GIOVANNI           contatto : ______________________

Obiettivo: Proporre, attivare e coordinare procedure ed attività finalizzate all’accoglienza e all’inserimento degli alunni stranieri

 

Cura delle relazioni ed incontri coi Soggetti/ Reti esterni che operano in campo dell’accoglienza scolastica collegata a fenomeni di immigrazione ( Mediatori e facilitatori linguistici, ufficio immigrati)Coordinamento commissione accoglienzaPartecipazione incontri di reteIncontri di coordinamento tra FF.SS.( in particolare F.S. Disagio)Collaborazione e collegamento con i responsabili dei progetti Monitoraggio presenza alunni stranieri Relazione finale

F.S. Formazione / Aggiornamento

Docente incaricato: D’ISCHIA G./NAPPO M.          

Obiettivo: Attivazione dei corsi di formazione/aggiornamento previsti dal piano pluriennale deliberato dal Collegio dei docenti 

Individuare, selezionare, costruire strumenti per la rilevazione dei bisogni formativi Elaborare la mappa dei bisogni Cercare strumenti e modalità per far emergere le competenze dei docenti Elaborare la mappa delle professionalità Predisporre una ricognizione delle offerte formative sul territorio Prendere contato con i vari soggetti che offrono formazione ed acquisire    informazioni Predisporre una carta di consultazione delle varie proposteCollegarsi con le altre scuole e predisporre le condizioni per la collaborazione (scuole in rete) Predisporre il piano annuale di aggiornamento/formazione per i bisogni della scuola e dei singoli docenti Gestire le diverse fasi del piano di formazione

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Individuare, selezionare, costruire strumenti di monitoraggio della formazione Predisporre strumenti per la verifica su standard attesiContribuire alla formalizzazione, socializzazione, pubblicizzazione degli esiti del piano formativo Organizzazione e coordinamento viaggi/visite guidateIncontri di coordinamento tra FF.SS.Relazione finale

NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO OPERANO LE SEGUENTI COMMISSIONI DI STUDIO E DI LAVORO:

  Commissione POF  Commissione Orientamento

 Commissione Continuità Commissione Educazione alla Salute

 Commissione Aggiornamento Commissione visite e viaggi d’istruzione sc. Primaria e secondaria di primo grado

 Commissione Giornata dello Sport e attività sportiva Commissione formazione classi

 Commissione orario Commissione qualità

 Commissione aggiornamento sito Gruppo H d’Istituto

  Commissione acquisti Le modalità di comunicazione interattiva dei vari organi e/o figure funzionali al sistema non è

gerarchica ma segue una modularità di percorso in ogni fase di funzionamento delle attività annuali.

I coordinatori dei consigli di classe, in questo sistema di interazione hanno funzioni di: traduzione operativa in termini di azioni di insegnamento-apprendimento;

di sperimentazione-implementazione del modulo formativo;verifica e valutazione risultati.

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Tutti questi processi socializzati dai coordinatori negli organismi collegiali rappresentano un feed-back per le scelte formative ai vari livelli di progettazione e /o di verifica e valutazione.

Il modello di interazione-comunicazione dei vari organismi è circolare:ogni funzione è determinata da quella precedente ma determina anche quella che segue .

Piano didattico organizzativo

Le funzioni dell’organizzazione scolastica sono di due tipi, quelle orientate alla soluzione di problemi inerenti l’insegnamento e quelle rivolte a definire la condizioni e le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti e attività.La gestione di tali funzioni significa per i docenti assumersi responsabilità nuove come:■ gestione e articolazione delle strutture interne■ utilizzo e coordinamento dell’ambiente esternoIl sistema scuola deve essere in grado di governare tutti i suoi processi e i suoi prodotti mediante una costruzione logica come ricerca ottimale per raggiungere i suoi fini e scopi.Vi sono aspetti da prendere in considerazione:L’EFFICACIA come rapporto tra realtà e obiettivi programmati;LA PRODUTTIVITA’ come rapporto tra realtà e capacità di utilizzare preventivamente le risorse disponibili.La verifica deve consentire di rilevare gli scarti tra i vari aspetti e deve essere condotta attraverso opportune procedure nei vari campi e vari livelli.Bisogna rendere compatibile il rapporto tra l’organizzazione formale e le attività da svolgere, gli obbiettivi e i fini da perseguire. Ogni ripartizione di compiti e di competenze rischia di decentrare l’organizzazione fino al punto di farle perdere l’unità di azione. Il Collegio dei Docenti, i Gruppi per discipline, i Consigli di Classe, le Commissioni per aree di attività, i singoli docenti, i Responsabili delle Funzioni Strumentali, devono agire in base a criteri ben definiti, attraverso i quali è possibile riaggregare le attività parcellizzate. Il coordinamento è l’attività fondamentale per ottenere obiettivi omogenei, non scollegati, verificabili e confrontabili.

Funzioni:

a) Collegio Docenti: individua gli obiettivi generali della scuola

individua le articolazioni organizzative idonee ad assolvere il compito demandato ai gruppi di lavoro individua le linee generali cui attenersi nell’utilizzo delle risorse a disposizione

individua le linee di intervento a favore degli alunni svantaggiati individua le linee della scuola in merito alla valutazione

delibera in merito all’esperienza e alla organizzazione delle sue linee di fondo

b) Dipartimento di programmazione disciplinare:programma l’articolazione triennale degli obiettivi generali individuati

programma l’intervento disciplinare nel triennio, sull’anno e sui singoli segmentiprovvede ad approntare gli strumenti idonei alla verifica di tali obiettivi

[prove strutturate – prove oggettive e test]verifica in orizzontale il raggiungimento dell’obiettivo che ci si è posti

[per tutte le classi del medesimo livello]appronta una scheda, od individua i parametri, per la valutazione disciplinare

provvede alla individuazione dei prerequisiti in entrata (formazione delle classi prime) e in uscita (profilo triennale)

appronta i necessari strumenti anche suddividendosi in gruppi di lavorodà linee indicative per l’utilizzo delle ore in compresenza

c) Consiglio di Classe:Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 59

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provvede all’analisi della situazione di partenza della classeprogramma l’utilizzo delle ore di compresenza e la scelta dei progetti e dei percorsi formativi nel POF

programma eventuali interventi di sostegno/recuperoprogramma l’intervento specifico sull’alunno portatore di handicap

programma il lavoro per Moduli e Unità Didattiche in base all’obiettivo sovradisciplinare (abilità cognitive ; competenze comunicative/linguistiche ecc.) prescelto nel quadrimestre

provvede alla verifica degli obiettivi che si è datoprovvede alla valutazione quadrimestrale

d) Referente di progetti e attivitàOrganizza il progetto tenendo conto dei bisogni dei docenti coinvolti

individua le forme organizzative appropriate: incontri con esperti; visite guidate; proiezioni; incontri a classi aperte; scambi culturali

socializza le esperienze acquisiteprovvede alla verifica dell’attività tramite i questionari di percezione (operatori – utenti – famiglie) o

strumenti equivalenti

e) Coordinatori preparare il lavoro dei consigli di classe al fine di rendere produttive al massimo le riunioni;

presiedere le sedute;coordinare le attività didattiche;

curare le verbalizzazioni delle riunioni.

Preparare il lavoro dei Consigli di Classe significa:predisporre l’o.d.g. delle riunioni tenendo conto dei problemi e proposte segnalati dai colleghi di classe e

renderlo noto tramite il registro delle comunicazioni/ docenti;documentare l’o.d.g., cioè consegnare ad ogni collega i documenti utili per la discussione in Consiglio.

A titolo esemplificativo: fotocopia delle programmazioni svolte da ogni singolo docente nel periodo antecedente la riunione;

fotocopia della programmazione svolta per l’integrazione di alunni portatori di handicap; altri documenti utili per la discussione del Consiglio.

precisare i compiti che ogni docente deve svolgere prima della riunione in modo da facilitare la discussione e la decisione durante gli incontri dei Consigli di classe e “pretendere” che detti compiti vengano svolti

regolarmente; informare le famiglie circa la data delle riunioni (ovviamente nel caso in cui il Consiglio sia aperto ai

genitori) e circa l’o.d.g. in programma.

Presiedere le sedute significa:a) coordinare la discussione;

b) richiedere l’attenzione e la partecipazione di tutti (non è possibile che una persona contemporaneamente partecipi alla discussione e svolga un altro lavoro - esempio: compili i profili degli alunni, programmi il

suo lavoro personale ecc.);c) controllare che la discussione sia attinente agli argomenti all’o.d.g. (non consentire deviazioni e

divagazioni);d) chiedere che il gruppo formuli sintesi cioè definisca il punto di arrivo della discussione in termini di

decisioni a cui tutti i docenti devono attenersi.

Coordinare le attività didattiche significa:a) conoscere quali attività ogni docente sta svolgendo richiedendo richiedendo per esempio ad ogni singolo

docente fotocopia della sua programmazione periodica;b) far circolare dette informazioni;

c) prevedere momenti di confronto tra i docenti per garantire coordinamento tra le attività coordinabili;d) prevedere dei momenti di verifica per definire l’evoluzione del lavoro ed individuare problemi aperti.

Curare le verbalizzazioni significa:a) registrare le discussioni, le decisioni ecc.;

b) storicizzare il lavoro, cioè documentarlo con tutti gli allegati che servono per comprendere che cosa si sta facendo in un data classe, da parte di chi, perché, come, in quali tempi ecc;

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 60

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c) pubblicizzare gli atti qui sopra indicati.

Compiti dei coordinatori dei team-work e dei referenti:

1) predisporre l’o.d.g. delle riunioni concordandolo con i colleghi e/o con il preside e tenendo conto dei compiti che il consiglio di settore deve svolgere;

2) documentare l’o.d.g., cioè consegnare ad ogni collega documenti utili per la discussione (es. dispense – articoli di giornali – proposte di schemi di lavoro – proposte di acquisti e/o di gite ecc.);

3) rendere noto l’o.d.g. tramite il registro delle comunicazioni docenti;4) presiedere le riunioni (si vedano le operazioni indicate per i coordinatori dei consigli di classe);

5) curare le verbalizzazioni (si vedano le operazioni indicate per i coordinatori dei consigli di classe);6) far circolare il materiale prodotto (es. consegnare ad ogni collega copie della programmazione effettuata,

consegnare ai coordinatori dei consigli di classe proposte per gite e acquisti e attività ecc.).

.

VALUTAZIONE IN AMBITO FORMATIVO

I processi valutativi devono rifarsi ai parametri di pertinenza, efficacia ed efficienza.Per giudicare la qualità del sistema scolastico occorre disporre di informazioni affidabili circa il grado di pertinenza della sua struttura (ordinamenti, curriculi, risorse) agli scopi socialmente assegnatogli. Senza un confronto tra le ragioni che hanno giustificato la strutturazione del sistema e le sue eventuali revisioni, e le realizzazioni di fatto concretizzate, risulta impossibile esprimere apprezzamenti sulla validità del modello complessivo, oltre che dei suoi singoli elementi costitutivi.Il grado di pertinenza può essere misurato facendo ricorso a criteri interni o a criteri esterni al sistema, tra i quali sussiste una relazione di complementarietà.I criteri interni si riferiscono agli outputs scolastici espressi in termini di apprendimenti fatti acquisire agli allievi.I criteri esterni rimandano al livello di riuscita sociale, culturale e persino economica della popolazione in uscita dalla scuola, rilevata a breve, a medio e a lungo termine. Vi è comunque una impossibilità attuale di cogliere longitudinalmente, lungo l’asse del tempo, il peso della formazione che si è ricevuta nella

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CRITERI DI VALUTAZIONEDEL

SISTEMA

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determinazione della riuscita sociale per mancanza di centri sociali attrezzati per compiere rilevazioni diacroniche sul destino sociale delle diverse leve scolastiche.I parametri di efficacia sono espressi da quelle misure capaci di indicare unicamente se l’azione formativa sviluppata a scuola abbia raggiunto o meno gli obiettivi previsti formalmente o a che distanza si situano i risultati. Tali parametri riguardano aspetti qualitativi (tipologia conoscenze fatte acquisire in uscita da specifici corsi scolastici, caratteristiche dei processi educativi attivati …) e quantitativi (numero allievi che raggiungono determinati standard qualitativi, tassi di abbandono, di ripetenze, di regolarità degli studi ….)L’analisi di rapporti tra caratteristiche di ingresso degli allievi, tipologia dei processi attuati e risultati raggiunti, consente invece di verificare la congruenza tra impianto didattico, caratteristiche storiche della popolazione scolastica e traguardi scolastici passati sul piano nazionale.I parametri di efficienza sono definiti dal rapporto di due dati econometrici: costi e benefici di una certa attività.In ambito scolastico vale il riferimento ai costi-finanziari del servizio e loro distribuzione (spese correnti, di investimento, di aggiornamento, costo per allievo per anno di scuola …)Costo e benefici vanno definiti innanzi tutto come espressione quali-quantitativa dell’ imput, del processo e dell’outupt. L’esito del rapporto è il grado di produttività del sistema .Quando si parla di risorse bisogna distinguere fra risorse umane e materiali. Le risorse umane sono costituite dalle caratteristiche dei docenti, età, sesso, formazione iniziale ed in servizio, innovazione e strategie didattiche impiegate, qualità dell’interazione con gli allievi. Le risorse materiali fanno riferimento al materiale didattico-scientifico, uso spazi, tempo laboratori, risorse territoriali.L’analisi incrociata di ogni variabile con le condizioni di ingresso e di uscita degli allievi dà conto, tendenzialmente, del grado di efficienza dell’intero sistema.

Modalità e strumenti di valutazione

La verifica delle attività del POF e la valutazione dei risultati, avrà frequenza quadrimestrale per favorire lo sviluppo dei percorsi formativi più articolati e per procedere in modo ponderato e sulla base di misure multiple dei processi attuati e degli standard da valutare.I Consigli di classe, attraverso la costruzione e l’uso di strumenti adeguati, rileveranno la tenuta dei processi in atto. Le attività di monitoraggio, per la rilevazione sistematica di indicatori di riuscita, verranno effettuate con questionari, griglie di classificazioni, prove strutturate e/o semistrutturate, test di verifica delle abilità cognitive e/o verbali, colloqui e interviste. La valutazione sarà fondata su parametri quantitativi e qualitativi.I parametri quantitativi della valutazione per gli esiti di attività curriculari e progettuali terranno conto degli indicatori di frequenza, del numero di alunni per attività, del numero dei corsi attivati, del traffico di alunni per l’occupazione dei laboratori e spazi attrezzati, delle certificazioni di conoscenze e competenze degli alunni in ordine ai processi e ai percorsi formativi sviluppati.Gli strumenti di rilevazione, costruiti ed elaborati specificamente dal Collegio, già annessi alla programmazione educativa riguardano:

Scheda di rilevazione dell’ambiente socio familiare degli alunni in ingresso Griglia di decodifica della scheda con annessi indicatori di area Griglia di classificazione per l’osservazione sistematica dei comportamenti degli allievi Griglie di osservazione, compilate periodicamente e riassunte in un quadro generale. Prove strutturate e/o semistrutturate per la verifica in ingresso delle competenze e/o conoscenze in

possesso degli allievi Questionari di percezione della qualità del servizio (alunni-genitori-docenti) Schede di rilevazione attività progettuali dei Consigli di classe, delle frequenze di utilizzo dei

laboratori e relative decodifiche.

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Schemi riassuntivi delle attività dei referenti

I prodotti delle attività, in quanto risultati di un processo formativo, saranno valutati per le specifiche caratteristiche e secondo standard di qualità definiti a priori. Altri aspetti della verifica riguarderanno l’incidenza quantitativa delle collaborazioni attivate con le agenzie formative presenti sul territorio con la definizione di:

protocolli di intese programmazione di moduli formativi integrati organigramma di relazioni, funzioni e compiti calendari di incontri

I parametri quantitativi delle prove strutturate e/o semistrutturate saranno organizzate in tabelle e analizzate secondo i criteri dell’analisi statistica per accertare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e per intervenire in modo opportuno e tempestivo. I parametri qualitativi delle rilevazioni con questionari, interviste, incontri e scambi su atteggiamenti ed interessi serviranno a definire e a integrare le modalità e i contenuti del piano e dei progetti annuali.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32 E-Mail intranet: [email protected] - E- Mail internet [email protected] - Web: http://space.tin.it/scuola/virgfer

Autoanalisi d’Istituto

Il 27 giugno 2001, alle ore 17.00, si è riunito il Comitato incaricato dell’autoanalisi d’Istituto per procedere alla decodifica delle schede-questionario e procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti(docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. Dal verbale redatto e dall’analisi delle frequenze dei punteggi, si possono riassumere i dati

Qualitàpercepita dai docenti

(decodificate 45/63 schede)

Qualitàpercepita dagli alunni

(decodificate 142/ schede)

Qualitàpercepita dai genitori

(decodificate 73/ schede)

1. Ambiente scuola

Valutazione complessiva Buono

1. Ambiente scuola

Valutazione complessiva Buono

1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva

Adeguato

1. I miei alunni

Valutazione complessivaBuono

2. I miei docenti

Valutazione complessivaBuono

2.Comunicazione scuola-utenza

Valutazione complessivaSoddisfacente

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2. Il Dirigente scolastico

Valutazione complessivaMolto buono

3. Il Dirigente scolastico

Valutazione complessiva Molto buono

3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva

Soddisfacente

Docenti Alunni

Motivi di insoddisfazioni

Insufficienza di laboratori e attrezzature. Scarsa collaborazione del personale A.T.A.

Motivi di insoddisfazioni

Insufficienza di laboratori, attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi

Scarsa collaborazione del personale A.T.A.

Motivi di soddisfazioni

Alunni genitori

Motivi di soddisfazioni

Dirigente scolastico Docenti Corso di informatica

Suggerimenti

Adeguare spazi e sussidi Favorire la collaborazione fra docenti Organizzare spazi-tempo per comunicare e collaborare

con le Funzioni -Obiettivo

Suggerimenti

Introdurre attività interessanti Far capire che l’apparato lavora per noi alunni Adeguare spazi, sussidi, attrezzature Potenziare la biblioteca Cambiare le regole Dialogare con gli alunni in difficoltà Aiutare gli alunni a rendere al meglio

Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:

Metodo e didattica

Valutazione complessiva Buono

ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva Adeguato

Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva

Appena adeguato

Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva

Appena adeguato

Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Molto interessanti sono i suggerimenti degli alunni per migliorare la convivenza all’interno dell’ istituzione e per rendere le attività più interessanti.

Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità di

Valutare qualitativamente gli aspetti di disagio che emergono dalla rilevazione per poter intervenire con opportune modifiche

approfondire l’analisi su indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita; confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola………….)

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Autoanalisi d’Istituto

Il 28 maggio 2002, alle ore 17.00, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata condotta nel periodo di aprile maggio 2002, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati dalla scuola durante l’anno scolastico 2001, solo il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara e di organizzazione del servizio mensa. Il CPPI(comitato di progettazione, programmazione e indirizzo ) nel procedere alla programmazione delle attività di autoanalisi , ha ritenuto opportuno integrare la commissione con la componente alunni e dei genitori per favorire la condivisione degli obiettivi che coinvolgono tutto il sistema scuola .I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi , ai docenti e ai genitori degli alunni di terza. Si ravvisa la necessità di integrare l’indagine con la cooptazione degli ATA all’interno della commissione per poter procedere ad un’analisi completa del sistema scolastico nella sua effettiva complessità. La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta :

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi terze 162 145 =89%

Genitori alunni classi terze 162 120=74%Docenti 63 51=80%

Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).Dal verbale redatto della decodifica dei questionari con dall’analisi delle frequenze dei punteggi, si possono riassumere i seguenti dati :

Qualitàpercepita dai docenti

80%(decodificate 51/63 schede)

Qualitàpercepita dagli alunni

89%(decodificate 145/ 162schede)

Qualitàpercepita dai genitori

74%(decodificate 103/ 162schede)

1. Ambiente scuola

Valutazione complessiva Adeguato

1. Ambiente scuola

Valutazione complessiva Adeguato

1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Adeguato

4. I miei alunni

Valutazione complessiva Buono

2. I miei docenti

Valutazione complessiva Buono

2.Comunicazione scuola- utenza

Valutazione complessivaAdeguato

5. Il Dirigente scolastico

Valutazione complessiva

Buono

6. Il Dirigente scolastico

Valutazione complessiva Buono

3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva

Buono

Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:

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METODO E DIDATTICA

Valutazione complessiva Buono

ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva Adeguato

Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva

Appena adeguato

Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva

Appena adeguato

Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.

Docenti Alunni

Motivi di insoddisfazioni

Insufficienza di laboratori , attrezzature di supporto e di sussidi utilizzabili

Scarsa collaborazione del personale A.T.A Migliorare l’igiene dei locali. Ritardo degli alunni Limitati raccordi interdisciplinari Scarsa collaborazione tra docenti di scuola media ed

elementare Pochi scambi tra docenti della stessa disciplina Conflittualità tra docenti e di collaborazione nei consigli

di classe

Motivi di insoddisfazioni

Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi

Scarsa collaborazione del personale A.T.A. Pulizia e igiene dei locali Intervallo breve per la colazione Aule piccole Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo Poche visite guidate

Motivi di soddisfazioni

Alunni Genitori Dirigente scolastico Collaborazione tra docenti

Motivi di soddisfazioni

Dirigente scolastico Docenti Laboratori Attività extrascolastiche Palestra Corsi pomeridiani

Suggerimenti

Adeguare spazi e sussidi Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali Favorire la collaborazione fra docenti Organizzare spazi- tempo per comunicare e collaborare

con le Funzioni –Obiettivo Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori Migliorare la struttura del plesso scuola elementare Corsi di aggiornamenti per aree disciplinari per

migliorare la didattica Migliore fruibilità dei laboratori Migliorare la comunicazione tra docenti

Suggerimenti

Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori Potenziare la biblioteca Cambiare le regole e farle rispettare Dialogare con gli alunni in difficoltà Ristrutturare la scuola e Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali Abbellire le aule Migliorare i rapporti con i docenti Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli

alunni Visite guidate più lunghe e frequenti Campo per il gioco del calcio

Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge: La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e

genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema scuola. Va fatta una ricognizione analitica per ogni richiesta posta dalle domande.

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Il livello dei rapporti tra docenti e alunni, da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le attività costruite dal sistema.

I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione.

Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).

Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente ognuna con la propria specificità.

Molto interessanti si rivelano i suggerimenti dei vari operatori per migliorare la qualità del servizio.Le domande aperte sui motivi di insoddisfazione ,soddisfazione e suggerimenti , ruotano su alcune problematiche comuni relative a:

Ambiente scuola : igiene, rapporto con gli ATA, laboratori, attrezzature, mensa. Rapporti e comunicazione fra i vari operatori scolastici con le figure di sistema(F.O.), le varie commissioni, tra i

diversi ordini di scuola(infanzia, elementare e media). Scelte organizzative e didattiche riguardanti l’intervallo di mensa, la frequenza delle visite guidate, la gita

scolastica lunga, la maggiore disponibilità dei docenti al dialogo su temi più personali degli alunni in età adolescenziale.

Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità di :

approfondire l’analisi con indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita; confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola……parametri di pertinenza per la rispondenza sociale della scuola …….)

cooptare nella commissione per l’autoanalisi e valutazione con la componente dei genitori, alunni e A.T.A. rendere l’autoanalisi un processo sistematico e continuo con precisi obiettivi e sottosistemi da valutare per rendere

il processo formativo qualitativamente migliore e vicino a standard nazionali e socialmente funzionali. costituire la commissione valutazione all’inizio dell’anno scolastico con orari e obiettivi specifici sui quali lavorare attivare il Collegio docente, Dirigente, Consiglio d’Istituto e i vari operatori per analizzare, discutere e adottare

opportune modifiche e integrazioni sulle problematiche di disagio.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”

80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32

Autoanalisi d’Istituto

Il 18 giugno 2003, alle ore 18.30, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata condotta durante il mese di aprile 2003, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati dalla scuola durante gli anni scolastici 2001e 2002, il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara e di organizzazione del servizio mensa. Quest’anno è stato elaborato un questionario per gli ATA sugli stessi indicatori posti agli altri operatori della scuola. Il CPPI(comitato di progettazione, programmazione e indirizzo ) nel procedere alla programmazione delle attività di autoanalisi, ha ritenuto opportuno integrare la commissione valutazione con un rappresentante della componente ATA, per favorire la condivisione degli obiettivi che coinvolgono tutto il sistema scuola.

I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola media, agli alunni di quinta elementare, ai docenti e ai genitori degli alunni di terza media e di quinta elementare e agli ATA dell’Istituto Comprensivo.

La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta :

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 67

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Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi terze 158 103\158 =65%

Genitori alunni classi terze 148 52\148 =35%Docenti scuola media 51

36\51=71%

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni della quinta classe elementare 11 10\11 =95%

Genitori alunni della quinta classe elementare e di 5 anni della scuola dell’infanzia

21 20\21 =95%

Docenti scuola elementare e dell’infanzia

16 15\16 = 94%

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiATA 19 8\19 =42%

Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).

Scuola mediaLa decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e valutazione dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :

Qualitàpercepita dai docenti

Qualitàpercepita dagli alunni

Qualitàpercepita dai genitori

1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Quasi adeguato

Punti di debolezza Le attività promosse dalle

funzioni obiettivo Le attrezzature della scuola La comunicazione tra i vari

organismi collegialiPunti di forza I buoni rapporti con i colleghi

della stessa disciplina

1. Ambiente scuola

Valutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza Le attrezzature della scuola Disponibilità del personale ausiliare Il numero di attività extrascolastiche

1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Adeguato

Punti di debolezza Gli indicatori che ha fatto rilevare una frequenza significativa per inadeguatezza risultano : Struttura scolastica Pulizia e igiene dei locali scolastici

7. I miei alunniValutazione complessiva Quasi buonoPunti di debolezza la frequenza scolastica non

motivante il poco interesse alle lezioni la risoluzione dei problemi di

vita quotidiana la tendenza a rivolgersi agli

insegnanti per risolvere problemi non attinenti la scuola

Punti di forza relazioni umane e informali

con gli allievi la comunicazione didattica l’incoraggiamento degli allievi

2. I miei docenti

Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza la mancanza di varietà dei metodi e di

strumentiPunti di forza l’atteggiamento di disponibilità e

collaborazione clima di rispetto e di fiducia trasmettere i contenuti con chiarezza

2.Comunicazione scuola- utenza

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza informazioni sull’organizzazione e

gestione scolastica(orario, incontri, iniziative…..)

Punti di forza I rapporti con i docenti e non

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 68

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8. Il Dirigente scolastico

Valutazione complessiva Buono Punti di debolezza Motivazione del personalePunti di forza La presenza attiva nelle

riunioni e nei Consigli di classe

9. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva BuonaPunti di debolezza Risolvere i problemi assumendone

la responsabilità Punti di forza Disponibilità per i colloqui privati Promuovere la partecipazione alla

vita scolastica

3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva

BuonoPunti di debolezza Attività musicaliPunti di forza Corso di informatica Attività sportive Attività teatrali

.Docenti Alunni

Motivi di insoddisfazioni collaboratori scolastici arroganza degli ATA mancanza di correttezza nei rapporti interpersonali attrezzare i laboratori e gli spazi disorganizzazione delle attività complementari raccordi interdisciplinari superficiali classi numerose con alunni molto bravi mancanza di comunicazione mancanza di forme di accoglienza di docenti nuovi mancanza di condivisione dei problemi

Motivi di insoddisfazioni Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature.

impianti sportivi e spazi verdi Scarsa collaborazione del personale A.T.A. Pulizia e igiene dei locali Intervallo breve per la colazione Aule piccole Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo Poche visite guidate Insufficienza di armadietti Troppa teoria e poche attività pratiche in Educazione

Tecnica

Motivi di soddisfazioni Il buon rapporto con gli alunni Dirigente scolastico Collaborazione tra docenti

Motivi di soddisfazioni Dirigente scolastico Docenti Laboratori Attività extrascolastiche Palestra Corsi pomeridiani

Suggerimenti

Adeguare spazi e sussidi Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali Favorire la collaborazione fra docenti Organizzare spazi- tempo per comunicare e collaborare

con le Funzioni –Obiettivo Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori Corsi di aggiornamenti per aree disciplinari per

migliorare la didattica Migliore fruibilità dei laboratori Migliorare la comunicazione tra docenti

Suggerimenti Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori Potenziare la biblioteca Cambiare le regole e farle rispettare Dialogare con gli alunni in difficoltà Ristrutturare la scuola Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC Abbellire le aule Migliorare i rapporti con i docenti Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli

alunni Visite guidate più lunghe e frequenti Campo per il gioco del calcio

Scuola elementare e d’infanzia

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 69

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Qualitàpercepita dai docenti

Qualitàpercepita dagli alunni

Qualitàpercepita dai genitori

1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Appena adeguato Punti di debolezza Le attività promosse dalle

funzioni obiettivo Le attività extracurriculari Le attrezzature della scuola Il clima scolastico Punti di forza I buoni rapporti con i colleghi

della stessa disciplina Il lavoro per gruppo e per

progetti

1. Ambiente scuola

Valutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza Le attrezzature della scuola La paura di non essere capace di fare

il lavoroPunti di forza L’interesse per le attività

1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Appena adeguato

Punti di debolezza

Struttura scolastica Pulizia e igiene dei locali scolastici Gestione della mensaPunti di forza Rispondenza del tempo scuola alle

esigenze formative degli alunni

10. I miei alunniValutazione complessiva

buonoPunti di debolezza la risoluzione dei problemi di

vita quotidiana la tendenza a rivolgersi agli

insegnanti per risolvere problemi non attinenti la scuola

Punti di forza relazioni umane e informali

con gli allievi la comunicazione didattica l’incoraggiamento degli allievi

2. I miei docenti

Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza la mancanza di varietà dei metodi e di

strumentiPunti di forza l’atteggiamento di disponibilità e

collaborazione clima di rispetto e di fiducia trasmettere i contenuti con chiarezza

2.Comunicazione scuola- utenza

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza informazioni sull’organizzazione e

gestione scolastica(orario, incontri, iniziative…..)

Punti di forza I rapporti con i docenti e non

11. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva

Buono Punti di debolezza Motivazione del personalePunti di forza La presenza attiva nelle

riunioni e nei Consigli di classe Promuove l’integrazione della

scuola nel territorio

12. Il Dirigente scolastico

Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza Risolvere i problemi assumendone

la responsabilità Punti di forza Disponibilità per i colloqui privati Promuovere la partecipazione alla

vita scolastica

3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva

BuonePunti di forza Visite guidate Attività psicomotorie e manipolative Attività espressive e grafico-

pittoriche

Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:

METODO E DIDATTICAValutazione complessiva

BuonoPunti di debolezza Il libro come strumento didattico a cui si fa

maggiormente ricorso

Punti di forza Rispetto delle regole della programmazione collegiale,

degli obiettivi e dei criteri di valutazione

ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva AdeguatoPunti di debolezza Funzionamento del gruppo di lavoro Funzionamento delle commissioni Funzionamento del Consiglio d’Istituto

Punti di forza

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 70

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La comunicazione Funzionamento del Consiglio di classe

Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva

AdeguatoPunti di debolezza Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratori

Punti di forza Funzionamento e servizio reso dalla segreteria

Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva

AdeguatoPunti di debolezza Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le

tecnologie di supporto alla didattica Punti di forza il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni

Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella. Docenti Alunni

Motivi di insoddisfazioni strutture della scuola la sostituzione dei colleghi mancanza di sussidi, di materiali di facile consumo e

materiale ludico conflittualità dei docenti l’organizzazione modulare

Motivi di insoddisfazioni

Insufficienza di attrezzature, impianti sportivi, spazi verdi e biblioteca

Manca una fotocopiatrice e i computer

Motivi di soddisfazioni Il buon rapporto con gli alunni e i genitori Dirigente scolastico Collaborazione tra docenti

Motivi di soddisfazioni I docenti Le visite guidate

Suggerimenti Adeguare spazi e sussidi Dotare la scuola delle attrezzature necessarie Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali Favorire la collaborazione fra docenti Migliorare la comunicazione tra docenti

Suggerimenti Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori . Ristrutturare la scuola Abbellire le aule Migliorare i rapporti con i docenti Visite guidate più lunghe e frequenti Biblioteca e sala computer

Personale ATA

Ambiente scuola Alunni Organismi amministra

tivi

Dirigente scolastico

Nell’attività lavorativa mi hanno aiutato

Docenti Genitori

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza Distribuzione carichi di lavoro La comunicazione tra i vari

operatoriPunti di forza

I rapporti con i colleghi La sicurezza della struttura scuola

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza Gli alunni si

rivolgono per problemi non attinenti alla scuola

Valutazione complessiva

Buona

Punti di debolezza Collaborato

ri scolastici e

commissioni

Valutazione complessiva

Buona

Punti di debolezza Gestione

della conflittualità

Punti di forza disponibilità

Valutazione complessiva

Buona

Punti di debolezza

disponibilità colleghi

attrezzature

Punti

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza disponibilit

à ad accogliere le richieste dei docenti

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza igiene dei locali funzionamento scuola

Punti di forza comunicazione

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Punti di forza Tendo ad essere

disponibile a risolvere i problemi

Tendo a stabilire relazioni umane

Punti di forza Funzioname

nto segreteria

di forza il clima cordiale la

comunicazione con i docenti

Punti di forza disponibilit

à a reperire il materiale richiesto

informazioni

Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto i genitori. Il dato è basso rispetto a quello degli anni precedenti. C’è da rilevare che gli allievi quest’anno non sono stati coinvolti nella raccolta e decodifica dei questionari. Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:1. La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e

genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema scuola. Il punto di debolezza riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione sono le attrezzature scolastiche. Va fatta una ricognizione analitica per ogni richiesta posta dalle domande e un’analisi rigorosa per eliminare le disfunzioni del servizio.

2. Il livello dei rapporti tra docenti e alunni , da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le attività costruite dal sistema.

3. I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza individuati sono la disponibiltà del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della partecipazione alla vita scolastica.

4. Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).

5. Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni

Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente ognuna con la propria specificità.

L’indagine della commissione ha riguardato la rilevazione di alcuni indicatori in uscita, come i risultati di licenza media degli ultimi 5 anni e la rilevazione dei titoli di studio dei genitori degli alunni di terza media. I dati dell’indagine sono riportati da tabelle e grafici allegati al presente verbale.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”

Autoanalisi d’IstitutoIl 28 giugno 2004, alle ore 18.30, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata condotta durante il mese di giugno 2004, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati dalla scuola durante gli anni scolastici 2001\2002\03, il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo.

I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola media, agli alunni di quinta elementare, ai docenti e ai genitori degli alunni di terza media e di quinta elementare e agli ATA dell’Istituto Comprensivo.

La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta:

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi terze 161 128\161 =79%

Genitori alunni classi terze 161 128\161 =79%

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Docenti scuola media, media e d’infanzia

6350\63=79%

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni della quinta classe elementare 12 7\12 =58%

Genitori alunni della quinta classe elementare Genitori alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia

12

17

7\12 =58%

17\17=100%

ATA 16 7\16 =43%

Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).

Scuola media

La decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e valutazione dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :

Qualitàpercepita dai docenti

Qualitàpercepita dagli alunni

Qualitàpercepita dai genitori

1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Quasi adeguato

Punti di debolezza Le attrezzature della scuola

Punti di forza I buoni rapporti con i colleghi Partecipazione ai progetti e

lavoro di gruppo

1. Ambiente scuola

Valutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza Le attrezzature della scuola Disponibilità del personale ausiliare Il numero di attività extrascolastiche

1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Adeguato

Punti di debolezza

Struttura scolastica Pulizia e igiene dei locali scolastici

13. I miei alunniValutazione complessiva Quasi buonoPunti di debolezza la frequenza scolastica non

motivante offrire spiegazioni aggiuntive

Punti di forza stabilire relazioni umane e

informali con gli allievi la comunicazione didattica l’incoraggiamento degli allievi

2. I miei docenti

Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza la mancanza di varietà dei metodi e

di strumentiPunti di forza l’atteggiamento di disponibilità e

collaborazione clima di rispetto e di fiducia trasmettere i contenuti con chiarezza

2.Comunicazione scuola- utenza

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza pubblicizzazione regolamento del

servizio scolasticoPunti di forza I rapporti con i docenti e non

14. Il Dirigente scolastico

Valutazione complessiva

Buono Punti di debolezza

15. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva Buona

Punti di forza

3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva

BuonoPunti di debolezza Visite guidate

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Motivazione del personalePunti di forza La disponibilità per colloqui La presenza attiva nelle riunioni

e nei Consigli di classe

Disponibilità per i colloqui privati Promuove la partecipazione alla vita

scolastica

Attività espressivo.pittoriche Punti di forza Corso di informatica Attività sportive

METODO E DIDATTICA

Valutazione complessiva BuonoPunti di debolezza Il libro come strumento didattico a cui si fa

maggiormente ricorso

Punti di forza Rispetto delle regole della programmazione collegiale,

degli obiettivi e dei criteri di valutazione La comunicazione

ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva AdeguatoPunti di debolezza Funzionamento del gruppo di lavoro Funzionamento delle commissioni

Punti di forza Funzionamento del Consiglio di classe e del Collegio dei

docenti

Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva

AdeguatoPunti di debolezza Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratori

Punti di forza La tempestività e il servizio reso dalla segreteria

Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva

AdeguatoPunti di debolezza Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le

tecnologie di supporto alla didattica

Punti di forza il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni

Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 74

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Docenti Alunni Motivi di insoddisfazioni mancanza di flessibilità l’igiene dei locali persone estranee per i corridoi della scuola attrezzare i laboratori e gli spazi

Motivi di insoddisfazioni

Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi

Scarsa collaborazione del personale A.T.A. Pulizia e igiene dei locali Poche visite guidate Insufficienza di armadietti Troppa teoria e poche attività pratiche Non avere buoni rapporti con i docenti Mancanza di comprensione

Motivi di soddisfazioni

Il Dirigente scolastico crea un clima favorevole Maggiore collaborazione tra docenti

Motivi di soddisfazioni I rapporti con i Docenti Attività extrascolastiche Qualità dell’insegnamento

Suggerimenti

Adeguare spazi e sussidi Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali Favorire la collaborazione fra docenti Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori Migliorare la comunicazione tra docenti

Suggerimenti Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori Dialogare con gli alunni in difficoltà Ristrutturare la scuola Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC Migliorare i rapporti con i docenti Docenti più coinvolgenti con gli alunni

Scuola elementare e d’infanzia

Qualitàpercepita dai docenti

Qualitàpercepita dagli alunni

Qualitàpercepita dai genitori

1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Appena adeguato Punti di debolezza Le attività extracurriculari Le attrezzature della scuola Il clima scolastico Punti di forza I buoni rapporti con i colleghi

della stessa disciplina Il lavoro per gruppo e per

progetti

1. Ambiente scuola

Valutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza Le attrezzature della scuola La paura di non essere capace di fare

il lavoroPunti di forza L’interesse per le attività

1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Appena adeguato

Punti di debolezza

Struttura scolastica Pulizia e igiene dei locali scolastici Gestione della mensaPunti di forza Rispondenza del tempo scuola alle

esigenze formative degli alunni

16. I miei alunniValutazione complessiva

2. I miei docenti 2.Comunicazione scuola- utenza

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 75

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buonoPunti di debolezza la risoluzione dei problemi di

vita quotidiana la tendenza a rivolgersi agli

insegnanti per risolvere problemi non attinenti la scuola

Punti di forza relazioni umane e informali

con gli allievi la comunicazione didattica l’incoraggiamento degli allievi

Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza la mancanza di varietà dei metodi e di

strumentiPunti di forza l’atteggiamento di disponibilità e

collaborazione clima di rispetto e di fiducia trasmettere i contenuti con chiarezza

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza informazioni sull’organizzazione e

gestione scolastica(orario, incontri, iniziative…..)

Punti di forza I rapporti con i docenti e non

17. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva

Buono Punti di debolezza Motivazione del personalePunti di forza La presenza attiva nelle

riunioni e nei Consigli di classe Promuove l’integrazione della

scuola nel territorio

18. Il Dirigente scolastico

Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza Risolvere i problemi assumendone

la responsabilità Punti di forza Disponibilità per i colloqui privati Promuovere la partecipazione alla

vita scolastica

3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva

BuonePunti di forza Visite guidate Attività psicomotorie e manipolative Attività espressive, grafico-pittoriche

e di ballo

Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:

METODO E DIDATTICAValutazione complessiva

BuonoPunti di debolezza Il libro come strumento didattico a cui si fa

maggiormente ricorso

Punti di forza Rispetto delle regole della programmazione collegiale,

degli obiettivi e dei criteri di valutazione La comunicazione

ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva AdeguatoPunti di debolezza Funzionamento del gruppo di lavoro Funzionamento delle commissioni

Punti di forza Funzionamento del Consiglio di classe

Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva

AdeguatoPunti di debolezza Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratoriPunti di forza Funzionamento e servizio reso dalla segreteria

Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva

AdeguatoPunti di debolezza Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le

tecnologie di supporto alla didattica Punti di forza il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni

Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.

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Docenti Alunni

Motivi di insoddisfazioni strutture della scuola la sostituzione dei colleghi mancanza di sussidi, di materiali di facile consumo e

materiale ludico conflittualità dei docenti

Motivi di insoddisfazioni

Insufficienza di attrezzature, impianti sportivi, spazi verdi e biblioteca

Manca una fotocopiatrice e i computer

Motivi di soddisfazioni Il buon rapporto con gli alunni e i genitori Dirigente scolastico Collaborazione tra docenti

Motivi di soddisfazioni I docenti Le visite guidate

Suggerimenti

Adeguare spazi e sussidi Dotare la scuola delle attrezzature necessarie Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali Favorire la collaborazione e la comunicazione tra

docenti

Suggerimenti Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori . Ristrutturare la scuola Migliorare i rapporti con i docenti Visite guidate più lunghe e frequenti Biblioteca e sala computer

Personale ATAValutazione complessiva

Punti di debolezza Punti di forza

Ambiente scuola Adeguata Distribuzione carichi di lavoro

La comunicazione tra i vari operatori

I rapporti con i colleghi La sicurezza della struttura

scuola

Alunni Adeguata Gli alunni si rivolgono per problemi non attinenti alla scuola

Tendo ad essere disponibile a risolvere i problemi

Tendo a stabilire relazioni umane

Organismi amministrativi Buona Collaboratori scolastici e commissioni

Funzionamento segreteria

Dirigente scolastico Buona Gestione della conflittualità disponibilità

Nell’attività lavorativa mi hanno aiutato

Buona disponibilità colleghi e attrezzature

il clima cordiale la comunicazione con i

docentiDocenti Adeguata disponibilità ad accogliere le

richieste dei docenti disponibilità a reperire il

materiale richiesto

Genitori Adeguata igiene dei locali funzionamento scuola

comunicazione informazioni

Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto i genitori. Il dato è alto se confrontato con gli anni precedenti Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:6. La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e

genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema scuola. Il punto di debolezza riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione sono le attrezzature scolastiche.Per l’igiene scolastica e le attrezzature della scuola vanno indicate soluzioni condivise dai diversi livelli del sistema scuola per contribuire, a seconda delle rispettive responsabilità, alla risoluzione del problema.

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7. Il livello dei rapporti tra docenti e alunni , da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le attività costruite dal sistema. Gli alunni pur riconoscendo la disponibilità al dialogo dei docenti, richiedono maggiore comprensione e il coinvolgimento nelle attività.

8. I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza individuati sono la disponibilità del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della partecipazione alla vita scolastica.

9. Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).

10. Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni

Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente ognuna con la propria specificità.L’indagine della commissione ha riguardato la rilevazione di alcuni indicatori in uscita, come i risultati di licenza media degli ultimi anni riportati dalla tabella e grafici allegata al presente verbale.

Valutazione esami di licenza media Valutazioni Anno 2000\01

N° alunni Anno 2001\02

N° alunniAnno 2002\03

N° alunniAnno 2003\04N° alunni

Sufficiente 52= 35,4% 76=43,5% 42,6% 35%Buono 33=22,4% 34=19,4% 22,9% 25%Distinto 25=17% 32=18,2% 21,6% 25%Ottimo 37= 25,2% 33=18,9% 12,7% 15%

Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità di : approfondire l’analisi con indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita;

confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola……parametri di pertinenza per la rispondenza sociale della scuola …….)

intervenire con proposte per organizzare i servizi in modo da prevedere le singole responsabilità su compiti specifici

far lavorare nella commissione per l’autoanalisi e valutazione le diverse componenti, dai genitori agli alunni, dai docenti agli A.T.A, per individuare gli indicatori di qualità del servizio e garantire la condivisione e responsabilità a seconda del ruolo svolto all’interno del sistema scuola.

rendere l’autoanalisi un processo sistematico e continuo con precisi obiettivi e sottosistemi da valutare per rendere il processo formativo qualitativamente migliore e vicino a standard nazionali e socialmente funzionali.

costituire la commissione valutazione all’inizio dell’anno scolastico con orari e obiettivi specifici sui quali lavorare attivare il Collegio docente, Dirigente, Consiglio d’Istituto e i vari operatori per analizzare, discutere e adottare

opportune modifiche e integrazioni sulle problematiche di disagio.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32 E-Mail intranet:

[email protected] - E- Mail internet [email protected] - Web: http://space.tin.it/scuola/virgfer

QUESTIONARIO PER I GENITORI Classe …………. Sez…..

Sezione I: la comunicazione scuola- utenza

Indicatori di rilevazione qualità inadeguati adeguato soddisfacente1.I rapporti con: i docenti non docenti2.Strumenti, e modalità di comunicazione alle famiglie3. Informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica (orario, incontri scuola-famiglia, iniziative didattiche, POF, visite guidate, ricevimento)4.Pubblicizzazione regolamenti del servizio scolastico

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Sezione II: l’organizzazione della scuola

1.Orario apertura al pubblico degli uffici2.Tempestività rilascio certificazioni3.Condizioni predisposte dalla scuola per l’esercizio del diritto- dovere di formulare proposte da parte dei genitori4.Strutture scolastiche(aule, bagni e laboratori) e strumenti didattici5.Pulizia e igiene locali scolastici6.Rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli alunni7.Gestione della mensa

Sezione III : le scelte formative

1.Rispondenza degli obiettivi prescelti dalla scuola alle esigenze del territorio2.Come giudica l’organizzazione e l’efficacia delle seguenti attività svolte quest’anno dalla scuola? (Rispondere solo per le attività alle quali il/la figlio/a ha partecipato):

Corsi di ampliamento buona soddisfacente insoddisfacentea) Latinob) Informaticac) Cucito e ricamod) Lingua 2000e) Visite guidatef) Corsi di recuperog) Attività musicaleh) Attività teatralei) Attività sportivaj) Attività psicomotorie e manipolativek) Attività espressive e grafico-pittoriche

Altro ( specificare) …………………………………………………………………………….

Ambiente scuola (1=pochissimo 2=poco 3=abbastanza 4=molto 5=moltissimo)1. La mia scuola è un ambiente professionalmente stimolante 1 2 3 4 52. Nella mia scuola si stimola l’attività di aggiornamento 1 2 3 4 53. Ho buoni rapporti con i miei colleghi 1 2 3 4 54. Tengo generalmente a intessere rapporti con i colleghi della stessa disciplina 1 2 3 4 55. Partecipo volentieri ad attività di gruppo e/o lavori per progetti 1 2 3 4 56. Nella mia scuola c’è un clima lavorativo positivo, motivante e disteso 1 2 3 4 57. La scuola incentiva il lavoro di gruppo e per progetto 1 2 3 4 58. Ritengo che il P.O.F. sia adeguato alle esigenze degli alunni 1 2 3 4 59. L’organizzazione delle attività è efficace 1 2 3 4 510. Le funzioni obiettivo hanno promosso iniziative specifiche 1 2 3 4 511. La comunicazione tra i vari organismi collegiali è funzionale 1 2 3 4 512. Il raccordo tra POF e didattica modulare è una pratica diffusa 1 2 3 4 513. Le attrezzature della scuola sono adeguate 1 2 3 4 514. La scuola fornisce attività extracurricolari 1 2 3 4 5

Alunni15. Ritengo che gli alunni frequentino volentieri la scuola 1 2 3 4 5

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QUALITÀ PERCEPITA DAI DOCENTI

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16. Ritengo che gli alunni sono generalmente interessati alle lezioni 1 2 3 4 517. Mi è capitato di cogliere problemi di “vita quotidiana” degli alunni e li abbiamo risolti insieme 1 2 3 4 518. Tendo a stabilire relazioni informali e umane con gli allievi 1 2 3 4 519. Ritengo che la mia comunicazione con gli alunni sia chiara 1 2 3 4 520. Comunico e motivo gli esiti delle prove di verifica 1 2 3 4 521. Informo gli alunni sui tempi e lo svolgimento dei programmi 1 2 3 4 522. Rendo trasparenti i criteri con cui valuto 1 2 3 4 523. Sono disponibile all’insegnamento di attività di recupero 1 2 3 4 524. Mi accerto che gli alunni abbiano capito 1 2 3 4 525. Mi capita di dover ripetere ed offrire spiegazioni aggiuntive 1 2 3 4 526. Gli alunni tendono a rivolgersi a me anche per questioni non strettamente attinenti la scuola 1 2 3 4 527. Ritengo che sia utile incoraggiare gli alunni 1 2 3 4 5

Metodo e didattica 28. Esplicito sempre il contratto formativo 1 2 3 4 529. Rispetto gli obiettivi disciplinari previsti all’inizio dell’anno 1 2 3 4 530. Applico i criteri di valutazione in modo coerente e uniforme 1 2 3 4 531. Rispetto le regole della programmazione collegiale 1 2 3 4 532. Impiego metodologie didattiche alternative 1 2 3 4 533. Lo strumento didattico cui faccio maggiormente ricorso è il libro di testo 1 2 3 4 5

Organi collegiali34. Sono soddisfatto/a del funzionamento dei Consigli di classe 1 2 3 4 535. Sono soddisfatto/a del funzionamento del Collegio dei docenti 1 2 3 4 536. Sono soddisfatto/a del funzionamento delle commissioni 1 2 3 4 537. Sono soddisfatto/a del funzionamento dei gruppi di lavoro 1 2 3 4 538. Sono soddisfatto/a del funzionamento del Consiglio d’Istituto 1 2 3 4 5

Segreteria/personale non docente39. Sono soddisfatto/a del funzionamento della segreteria 1 2 3 4 540. Sono soddisfatto/a della disponibilità degli A.T.A. 1 2 3 4 541. Il servizio reso dalla segreteria è tempestivo 1 2 3 4 542. Sono soddisfatto/a della disponibilità degli assistenti dei laboratori 1 2 3 4 5

Il Dirigente Scolastico43. E’ disponibile per colloqui 1 2 3 4 544. E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi 1 2 3 4 545. E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità 1 2 3 4 546. Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto 1 2 3 4 547. E’ presente in modo attivo nei Consigli e nelle riunioni 1 2 3 4 548. Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia 1 2 3 4 549. Motiva il personale 1 2 3 4 550. Possiede doti organizzative e gestionali 1 2 3 4 551. Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili 1 2 3 4 552. Possiede conoscenze nel campo delle scienze educative 1 2 3 4 553. Promuove l’integrazione della Scuola nel territorio 1 2 3 4 554. Sa gestire la conflittualità 1 2 3 4 5

Nell’attività didattica mi hanno aiutato55. L’impegno mostrato dagli alunni 1 2 3 4 556. Il buon rapporto con gli alunni 1 2 3 4 557. La facilità di comunicazione con gli alunni 1 2 3 4 558. L’interdisciplinarità con i colleghi 1 2 3 4 559. I frequenti scambi di opinione e di contenuti professionali con i colleghi 1 2 3 4 560. La diffusa cultura di lavoro per gruppi e per progetti 1 2 3 4 561. Le tecnologie di supporto alla didattica impiegate 1 2 3 4 562. I metodi didattici alternativi impiegati 1 2 3 4 563. Le attrezzature messe a disposizione dalla Scuola 1 2 3 4 564. Le capacità di stimolo e di motivazione del Dirigente Scolastico 1 2 3 4 5

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65. Il clima disteso e cordiale con i colleghi 1 2 3 4 5

MOTIVA LE TUE INSODDISFAZIONI:

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........................................................................................................................... ..................................................................................

..................................................................................

MOTIVA LE TUE SODDISFAZIONI:

.................................................................................................................................................................... .........................................

........................................................................................................................... ..................................................................................

..................................................................................

SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE:

.................................................................................................................................................................... .........................................

..........................................................................................................................

QUALITÀ PERCEPITA DAGLI ALUNNI

Ambiente scuola (1=mai 2=quasi mai 3=qualche volta 4=il più delle volte 5=sempre)

1. Vado volentieri a scuola 1 2 3 4 52. Il lavoro di classe è interessante 1 2 3 4 53. Ho paura di non essere capace di fare il lavoro 1 2 3 4 54. Le attività extracurricolari sono interessanti 1 2 3 4 55. Le attrezzature della Scuola (biblioteca, laboratori, ecc…) sono adeguate 1 2 3 4 56. La scuola fornisce un numero adeguato di attività extrascolastiche 1 2 3 4 57. Ciò che la Scuola insegna è utile nella società contemporanea 1 2 3 4 58. Sono soddisfatto/a della disponibilità del personale ausiliare 1 2 3 4 5 I miei insegnanti

9. Riescono a interessare gli studenti 1 2 3 4 510.Mostrano un atteggiamento di disponibilità e di comprensione 1 2 3 4 511.Mantengono un clima di rispetto e di fiducia 1 2 3 4 512.Comunicano e motivano gli esiti delle prove 1 2 3 4 513.Comunicano le informazioni attinenti ai tempi e allo svolgimento dei programmi 1 2 3 4 514. Comunicano le informazioni attinenti ai tempi e alle modalità della valutazione 1 2 3 4 5

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15.Trasmettono i contenuti con chiarezza 1 2 3 4 516.Impiegano i metodi di verifica diversificati (test, prove strutturate……..) 1 2 3 4 517.Variano i metodi didattici e usano strumenti diversi 1 2 3 4 5 Il Dirigente scolastico è18. Disponibile per i colloqui privati 1 2 3 4 519.Propenso a risolvere i problemi assumendone la responsabilità 1 2 3 4 520.Possiede doti di comunicazione chiara ed efficace 1 2 3 4 521.Promuove la partecipazione alla vita scolastica 1 2 3 4 5

Motiva le tue insoddisfazioni

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Motiva le tue soddisfazioni

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Cosa fare per migliorare

………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………….

\

Ambiente scuola (1=pochissimo 2=poco 3=abbastanza 4=molto 5=moltissimo)15. La mia scuola è un ambiente professionalmente stimolante 1 2 3 4 516. Nella mia scuola si stimola l’attività di aggiornamento 1 2 3 4 517. Ho buoni rapporti con i miei colleghi 1 2 3 4 518. Le condizioni di sicurezza della struttura scuola sono adeguate 1 2 3 4 519. Partecipo volentieri ad attività di gruppo e/o lavori per progetti 1 2 3 4 520. Nella mia scuola c’è un clima lavorativo positivo, motivante e disteso 1 2 3 4 521. La scuola incentiva il lavoro qualificato 1 2 3 4 522. Ritengo che la distribuzione dei carichi di lavoro sia efficace 1 2 3 4 523. L’organizzazione delle attività è efficace 1 2 3 4 524. Le funzioni aggiuntive hanno promosso iniziative specifiche 1 2 3 4 525. La comunicazione tra i vari operatori è funzionale 1 2 3 4 526. Il raccordo tra il personale dei vari uffici è efficiente 1 2 3 4 527. Le attrezzature della scuola sono adeguate 1 2 3 4 528. La scuola fornisce attività attività extrascolastiche 1 2 3 4 5

Alunni28. Ritengo che gli alunni frequentino volentieri la scuola 1 2 3 4 529. Ritengo che gli alunni sono generalmente interessati alle lezioni 1 2 3 4 5

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Questionario ATA

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30. Mi è capitato di cogliere problemi di “vita quotidiana” degli alunni e li abbiamo risolti insieme 1 2 3 4 531. Tendo a stabilire relazioni informali e umane con gli allievi 1 2 3 4 532. Ritengo che la mia comunicazione con gli alunni sia chiara 1 2 3 4 533. Sono disponibile ad accogliere le richieste degli alunni 1 2 3 4 534. Informo gli alunni sulle regole e regolamenti della scuola 1 2 3 4 535. Rendo trasparenti i criteri di funzionamento degli uffici 1 2 3 4 536. Sono disponibile a reperire materiali richiesti 1 2 3 4 537. Gli alunni tendono a rivolgersi a me anche per questioni non strettamente attinenti la scuola 1 2 3 4 538. Ritengo che sia utile incoraggiare gli alunni 1 2 3 4 5

Organismi amministrativi26.Sono soddisfatto/a del funzionamento dell’ufficio di segreteria 1 2 3 4 527.Sono soddisfatto/a del funzionamento dei collaboratori scolastici 1 2 3 4 528.Sono soddisfatto/a del funzionamento delle commissioni 1 2 3 4 529.Sono soddisfatto/a della disponibilità degli assistenti dei laboratori 1 2 3 4 530.Il servizio reso dalla segreteria è tempestivo 1 2 3 4 531Sono soddisfatto/a del funzionamento dei gruppi di lavoro 1 2 3 4 532.Sono soddisfatto/a del funzionamento del Consiglio d’Istituto 1 2 3 4 5

Il Dirigente Scolastico33.E’ disponibile per colloqui 1 2 3 4 534.E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi 1 2 3 4 535.E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità 1 2 3 4 536.Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto 1 2 3 4 537.E’ presente in modo attivo negli uffici e nelle riunioni 1 2 3 4 538.Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia 1 2 3 4 539.Motiva il personale 1 2 3 4 540.Possiede doti organizzative e gestionali 1 2 3 4 541.Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili 1 2 3 4 542.Sa gestire la conflittualità 1 2 3 4 5

Nell’attività lavorativa mi hanno aiutato43.L’impegno mostrato dai colleghi 1 2 3 4 544.Il buon rapporto con gli alunni 1 2 3 4 545La facilità di comunicazione con gli insegnanti 1 2 3 4 546I frequenti scambi di opinione e di contenuti professionali con i colleghi 1 2 3 4 547.Le tecnologie informatiche di supporto impiegate 1 2 3 4 548.Le attrezzature messe a disposizione dalla Scuola 1 2 3 4 549.Le capacità di stimolo e di motivazione del Dirigente Scolastico 1 2 3 4 550.Il clima disteso e cordiale con i colleghi 1 2 3 4 5

Docenti 51.Ritengo i docenti disponibili alla comunicazione 1 2 3 4 552.I docenti collaborano volentieri alla gestione della scuola 1 2 3 4 553.Mi è capitato di risolvere insieme ai docenti problemi degli alunni 1 2 3 4 554.Tendo a stabilire relazioni informali e umane con i docenti 1 2 3 4 555.Ritengo di essere disponibile a collaborare con i docenti 1 2 3 4 556.Sono disponibile ad accogliere le richieste dei docenti 1 2 3 4 557.Sono disponibile a reperire materiali richiesti 1 2 3 4 5

Genitori 58.Ritengo i genitori soddisfatti del funzionamento della scuola 1 2 3 4 559.I genitori sono generalmente interessati alle attività della scuola 1 2 3 4 560.Tendo a stabilire relazioni informali e umane con i genitori 1 2 3 4 561.Ritengo che la mia comunicazione con i genitori sia chiara 1 2 3 4 562.Sono disponibile ad accogliere le richieste dei genitori 1 2 3 4 563..Informo i genitori sulle regole e regolamenti della scuola 1 2 3 4 564.Rendo trasparenti i criteri di funzionamento degli uffici 1 2 3 4 565.I genitori sono soddisfatti dell’igiene dei locali 1 2 3 4 566.I genitori sono interessati al funzionamento degli uffici amministrativi 1 2 3 4 5

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Il Dirigente Amministrativo66.E’ disponibile per colloqui 1 2 3 4 567.E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi 1 2 3 4 568.E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità 1 2 3 4 569..Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto 1 2 3 4 570..E’ presente in modo attivo negli uffici e nelle riunioni 1 2 3 4 571..Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia 1 2 3 4 572.Motiva il personale 1 2 3 4 573.Possiede doti organizzative e gestionali 1 2 3 4 574..Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili 1 2 3 4 575.Sa gestire la conflittualità 1 2 3 4 5

MOTIVA LE TUE INSODDISFAZIONI:

............................................................................................................................................................. ................................................

.................................................................................................................... ..

MOTIVA LE TUE SODDISFAZIONI:

.................................................................................................................................................................... ..............

SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE

………………………………………………………………………………………………………………………………….

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO

Autoanalisi d’IstitutoIl 27 giugno 2005, alle ore 16.00, si è riunita la commissione incaricata dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere alla valutazione delle attività di monitoraggio e di analisi dei dati rilevati. Quest’anno scolastico, in rapporto alla riforma Moratti per la scuola Primaria e Secondaria di Primo grado , legge n°53 del 28\03\ 2003 e del DLn°59\2004, il Collegio docenti e la scuola tutta hanno dovuto procedere all’applicazione della riforma nei suoi vari aspetti da quelli didattici, pedagogici, metodologici e organizzativi, struttura orario e modalità di valutazione. L’aspetto innovativo che ha prodotto i cambiamenti più rilevanti è stata l’ organizzazione didattica per laboratori per sostituire la struttura rigida centrata sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui soggetti che apprendono. L’attività laboratoriale ha impegnato i docenti nella ricerca di strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e alla sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di laboratorio:

su compito ed insegnamenti disciplinari per gruppi di livello per gruppi elettivi

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 84

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Questa modalità organizzativa ha avuto ricadute anche sull’organizzazione oraria ed ha dovuto tenere conto delle scelte delle famiglie per quelle attività che la scuola ha messo in campo per andare incontro alle esigenze e richieste di formazione. Nella determinazione annuale dell’orario scolastico i laboratori hanno rappresentano spazi di decisionalità di cui sono titolari famiglie, alunni e docenti. In considerazione dei processi di cambiamento attivati quest’anno scolastico per tutti gli alunni in entrata, e per i quali è stato riformulato il piano della offerta formativa, è emersa l’esigenza di monitorare l’andamento didattico e organizzativo dei laboratori per cogliere i punti di forza e di debolezza, per operare le prime attività di analisi dei diversi aspetti ( didattico e organizzativo) , per ottimizzare prestazioni e servizio, per formulare una proposta formativa della scuola significativa per gli alunni.L’indagine sui laboratori ha richiesto una riprogrammazione delle attività di monitoraggio e degli strumenti di indagine.La scelta di campo ha fatto emergere la necessità di :

costruire un questionario d’indagine diretto agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado per valutare l’efficacia delle esperienze nei vari aspetti, da quelli informativi, a quelli relazionali e organizzativi

rielaborare il questionario dei genitori della scuola primaria, d’infanzia e secondaria di primo grado intervistare a voce i docenti e gli operatori che hanno avuto diversi ruoli nel funzionamento di tali attività

Il questionario d’indagine per gli alunni è stato costruito per valutare :1. la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza2. il grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta come la qualità delle relazioni e dell’ambiente3. i punti di forza e di debolezza dell’esperienza

La tabulazione dei dati relativi al numero dei questionari degli alunni e genitori può essere così riassunta:

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi prime 181 95%

Genitori alunni classi prime 181 80%

Genitori alunni classi scuola Primarie 6095%

I risultati dell’indagine relativa ad ogni classe si possono evincere dalle tabelle:

Classe IA

Laboratori

Indicatore I:

Corrispondenza del laboratorio

alle richieste ed ai bisogni espressi

dall’utenza

Indicatore II:

Grado di soddisfazione

dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

Indicatore III:

Punti di forza e di debolezza dell’esperienza

Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti

1. Storia 75% 85% -disegno-imparare cose nuove

-si fanno sempre le stesse cose

-divertire di più-fare cose diverse-spostare l’ora di fisica

2.Inglese 60% 80% -migliora lo studio delle cose difficili

- è difficile

-si fa lezione normale

-non è un vero laboratorio

-far divertire -giocare-disegnare-fare pratica con oggetti

3.Musica 90% 90% -è divertente

-è bello

-impara a suonare

-essere interrogati --non bisogna fare arrabbiare la professoressa

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4. Ceramica 90% 90% -è divertente

-è bello

-non si può lavorare sui banchi dell’aula

-avere un vero laboratorio

5.Informatica 90% 90% -impari ad usare il computer-si fanno cose divertenti

-molti computer sono rotti

-avere computer nuovi

6.Disegno tecnico e geometrico

60% 60% -impari ad usare le squadrette

-stare in silenzio -essere più chiari

Classe IB

Laboratori

Indicatore I:

Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza

Indicatore II:

Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

Indicatore III:

Punti di forza e di debolezza dell’esperienza

Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti

1. Educazione civica

75% 85% -rispetto delle regole

-la confusione ---------------------

2.Inglese 80% 80% -migliora lo studio dell’inglese

- la confusione -siamo troppi

-gruppi di un numero minore di allievi

3.Musica 60% 60% -impara a suonare

uno strumento

-l’insegnante è un po’ severa

-----------------

4. Ceramica 90% 90%-l’insegnante è

molto bravo

-non si può lavorare sui banchi dell’aula

-avere un vero laboratorio

5.Informatica 99% 100% - uso del computer-l’insegnante

-molti computer non funzionano

-avere computer nuovi

6.Disegno tecnico e geometrico

50% 60% -è utile per la geometria

-stare in silenzio -essere più chiari

7. Lettura 60% 80% -si impara a leggere e a scrivere

-il numero di alunni -orario

---------------

Classe IC

Laboratori

Indicatore I:

Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza

Indicatore II:

Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

Indicatore III:

Punti di forza e di debolezza dell’esperienza

Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti 1. Narrativa 75% 85% -imparare a leggere

-acquisire un linguaggio migliore-imparare parole nuove

-poche ore ---------------------

2.Inglese 75% 80% -arricchire le conoscenze -nuove esperienze

- -------------- -far vedere videocassette-comprare vocabolario

5.Informatica 90% 80% - uso del computer -molti computer non -avere computer Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 86

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funzionano puliti -controllare i computer

Classe I D

Laboratori

Indicatore I:

Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza

Indicatore II:

Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

Indicatore III:

Punti di forza e di debolezza dell’esperienza

Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti

1. Educazione Civica

50% 50% -è istruttivo -il chiasso-non è interessante

-far parlare di più gli alunni-più cose pratiche

2.Geografia 55% 55% -conoscere le regioni d’Italia-imparare cose nuove

-fare scrivere troppo-le cartine rotte-i compagni scostumati

-nuove cartine-più ore-fare più plastici

5.Informatica 90% 95% -professore bravo-impari nuove cose

-molti computer non funzionano

-avere computer nuovi

Classe I E

Laboratori

Indicatore I:

Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza

Indicatore II:

Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

Indicatore III:

Punti di forza e di debolezza dell’esperienza

Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti

1. Storia 60% 65% -imparare cose nuove -nuovi amici-faciltà ad imparare

-non fare andare in bagno-noioso-le ripetizioni-le sgridate-non è interessante

- più materiali-più cartelloni storici-più cose pratiche

2.Inglese 75% 75% -collaborano tutti-l’insegnante spiega bene-la professoressa ci rispetta ed è gentile

--è pesante -lo stereo non c’è-è difficile

-far scrivere di meno -avere uno stereo nuovo

5.Informatica 30% 40% ------ -molti computer non funzionano -non si fa niente

-avere computer nuovi- il professore deve essere paziente, gentile,calmo e spiegare cosa dobbiamo fare

Classe I FIndicatore I:

Corrispondenza

Indicatore II:Grado di soddisfazione

Indicatore III:

Punti di forza

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 87

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Laboratoridel laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza

dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

e di debolezza dell’esperienza

Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti 1. Educazione Civica

80% 80% -imparare cose nuove ed ampliare le conoscenze

-troppo rumore - migliorare il comportamento degli alunni -maggiore severità dell’insegnante

2.Geografia 80% 80% -ampliamento delle conoscenze

-alunni più attenti

3.Inglese 80% 80% - -ampliamento delle conoscenze

------------ -più materiali-i professori più severi-farlo sempre

4.Informatica 100% 100% -socializzazione-ampliamento delle conoscenze

-difficoltà nell’uso del computer

-----------------

5. Ceramica 100% 100% socializzazione-ampliamento delle conoscenze

------------------- ------------------

Classe I G

Laboratori

Indicatore I:

Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza

Indicatore II:

Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

Indicatore III:

Punti di forza e di debolezza dell’esperienza

Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti

1.Geografia 80% 80% -professoressa-lavorare in gruppo-imparare le regioni-la costruzione del plastico

-mancano cartine e materiali-poca organizzazione-si fa confusione-nessuno

-più materiali-più ore-un vero laboratorio attrezzato- più organizzazione

2.Inglese 75% 75% -si impara a cantare, nuove cose-si migliora l’inglese-si arricchisce il lessico-si ascolta la radio -è divertente e istruttivo

- è stressante -più materiali-gruppi con meno ragazzi-uno stereo per aula-non fare lezione ma ascoltare CD

4.Informatica 80% 75% -migliorare le conoscenze -è istruttivo

-pochi computer e rotti -confusione

-comprare nuovi computer con internet-un computer per alunno--più sorveglianza-più materiali

Dalla lettura di questi dati emerge che:- la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza è molto alta e che l’offerta

formativa della scuola va a soddisfare i bisogni della società in cui opera.Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 88

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- L’esperienza vissuta concretamente dagli alunni ha soddisfatto per l’ alto grado di frequenze espresse (la media, in totale è sull’70\80%). Ci sono laboratori che hanno completamente soddisfatto ed altri( pochi) che hanno avuto un grado di soddisfazione al 50%. L’esperienza vissuta è stata misurata con domande sulla qualità delle relazioni con i compagni ed i docenti e con la valutazione dei materiali.Gli aspetti controversi riguardano i materiali, gli spazi attrezzati per il laboratorio, il numero grande di alunni per alcuni laboratori.

- I punti di forza vanno ricondotti alla chiarezza dei docenti, alla capacità di divertire, di non annoiare, di essere posti di fronte a stimoli nuovi e a situazioni di tipo pratico ed operative, di avere degli ambienti attrezzati per le diverse tipologie di laboratori, di non fare lezione in modo tradizionale .

Il questionario somministrato ai genitori fa registrare dati positivi per quanto riguarda la comunicazione , l’organizzazione e l’efficacia delle attività opzionali\ facoltative attivate dalla scuola. La quasi totalità dei genitori si esprime a favore della collocazione dei laboratori in orario antimeridiano o al termine delle lezioni curriculari.Le interviste fatte ai docenti sui punti di forza e di debolezza dei laboratori fanno emergere una notevole concordanza da ciò che si è rilevato dagli alunni: avere spazi attrezzati con la possibilità di usufruire di più strumenti anche audio e multimediali.

Le interviste fatte agli ATA che sono stati coinvolti nella gestione degli spazi e controllo degli alunni durante le attività di laboratorio, mettono in evidenza l’organizzazione adeguata e la mancanza di materiali.I dati rilevati alla scuola d’Infanzia e Primaria confermano la stessa analisi fatta sulla scuola secondaria di primo grado.Tutti i questionari con le relative decodifiche sono agli atti della scuola.

ISTITUTO COMPRENSIVO “BIAGIO COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO

Questionario per gli alunni

Indagine conoscitiva sui laboratori e\o attività opzionali –facoltative per l’anno s. 2004\05

Al fine di migliorare l’attività di laboratorio, sei pregato di compilare la presente scheda in modo accurato e con adeguata riflessione. Il questionario è anonimo per consentire di esprimerti con la massima sincerità.

TI RINGRAZIAMO PER IL TUO CONTRIBUTO.

LABORATORIO di ………………………………………………………….

1. Le informazioni iniziali date sul laboratorio sono state : Chiare ed esaurienti □ si □ no □ in parte

2. Il laboratorio ha corrisposto alle tue aspettative □ si □ no □ in parte

3. Il laboratorio ha consentito di esprimere i tuoi interessi □ si □ no □ in parte

4. Il laboratorio ha migliorato le tue conoscenze e abilità □ si □ no □ in parte

5. Con l’insegnante del laboratorio ti sei trovato a tuo agio □ si □ no □ in parte

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 89

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6. Con i compagni di laboratorio ti sei trovato bene □ si □ no □ in parte

7. I materiali del laboratorio sono stati adeguati □ si □ no □ in parte

8. Complessivamente l’esperienza del laboratorio è stata per te

Molto positiva Abbastanza positiva Poco positiva Negativa

9. Quali sono stati gli aspetti positivi del laboratorio?……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

10. Quali sono stati gli aspetti negativi del laboratorio? ……………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………

11. Se un tuo amico ti chiedesse un parere sul laboratorio frequentato : Gli consiglieresti di sceglierlo, perché……………………………………………

…………………………………………………………………………………….

Gli consiglieresti di non sceglierlo, perché……………………………………….……………………………………………………………………………………..

12. Dai tuoi suggerimenti per migliorare il laboratorio

……………………………………………………………………………………………….

Griglia di decodificaQuestionario alunni

Indagine conoscitiva sui laboratori e\o attività opzionali –facoltative per l’anno s. 2004\05

Laboratorio di ……………………. Giorno ……… orario …….. prof……………………

N° alunni frequentanti …………… N°alunni che hanno risposto……..in %……...

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 90

Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza Si no in parte

1. Le informazioni iniziali date sul laboratorio sono state : Chiare ed esaurienti n°……. % …… % ……%.

2. Il laboratorio ha corrisposto alle tue aspettative n°……. % …… % ……%.

3. Il laboratorio ha consentito di esprimere i tuoi interessi n°……. % …… % ……%.

4. Il laboratorio ha migliorato le tue conoscenze e abilità n°……. % …… % ……%.

Considerazione sui dati rilevati:…………………………………………………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………………….

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INDICE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO

Autoanalisi d’Istituto

Il 26 maggio 2006 , alle ore 15.00, si è riunita la commissione incaricata dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere alla valutazione delle attività di monitoraggio e di analisi dei dati rilevati sull’applicazione della riforma Moratti nei suoi vari aspetti da quelli didattici, pedagogici, metodologici e organizzativi, struttura orario e modalità di valutazione. L’aspetto innovativo che ha prodotto i cambiamenti più rilevanti è stata l’ organizzazione didattica per laboratori per integrare la struttura rigida centrata sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui soggetti che apprendono. L’attività laboratoriale ha impegnato i docenti nella ricerca di strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e alla sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di laboratorio:

su compito ed insegnamenti disciplinari per gruppi di livello per gruppi elettivi

Questa modalità organizzativa ha avuto ricadute anche sull’organizzazione oraria ed ha dovuto tenere conto delle scelte delle famiglie per quelle attività che la scuola ha messo in campo per andare incontro alle esigenze e richieste di formazione. In considerazione dei processi di cambiamento già attivati a partire dall’anno scolastico 2004\05, e per i quali è stato riformulato il piano della offerta formativa, è emersa l’esigenza di monitorare l’andamento didattico e organizzativo dei laboratori, per cogliere i punti di forza e di debolezza, per ottimizzare prestazioni e servizio, per formulare una proposta formativa della scuola significativa per gli alunni.

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 91

Soddisfazione e \o insoddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

Si no in parte

5.Con l’insegnante del laboratorio ti sei trovato a tuo agio n°……. % …… % ……%.

6.Con i compagni di laboratorio ti sei trovato bene n°……. % …… % ……%.

7.I materiali del laboratorio sono stati adeguati n°……. % …… % ……%.

8. Complessivamente l’esperienza del laboratorio è stata per te

Molto positiva n°……. % Abbastanza positiva n°……. % Poco positiva n°……. % Negativa n°……. % Punti di forza e di debolezza dell’esperienza 9. Aspetti positivi del laboratorio 10. Aspetti negativi del laboratorio n°……. % n°……. %

11. consigli per la scelta consigli per la non scelta…………………………………. ……………………………………………………..……………………………………. ……………………………………………. ….. ….

12 Suggerimenti ……………………………………………………………………………………………………….

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La scelta di campo ha fatto emergere la necessità di :

rivedere il questionario d’indagine diretto agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado per valutare l’efficacia delle esperienze nei vari aspetti, da quelli informativi, a quelli relazionali e organizzativi

rielaborare il questionario dei genitori della scuola primaria, d’infanzia e secondaria di primo grado alla luce dei cambiamenti già in atto nella scuola.

Il questionario d’indagine per gli alunni è stato costruito per valutare :1. la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza2. il grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta come la qualità delle relazioni e dell’ambiente3. i punti di forza e di debolezza dell’esperienza

I questionari sono stati somministrati ai genitori e agli alunni frequentanti le prime classi della scuola secondaria di primo grado, ai genitori degli alunni delle classi terminali della scuola primaria e d’infanzia.

La tabulazione dei dati relativi al numero dei questionari degli alunni e genitori può essere così riassunta:

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi prime 145 87%

Genitori alunni classi prime 145 80%

Genitori alunni classi quinte della scuola Primaria

12100%

Genitori alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia

15100%

I risultati complessivi dell’indagine, in tutte le prime classi della secondaria di primo grado, si possono evincere dalle tabelle:

Prime classi della scuola secondaria di primo gradoIndicatore I:

Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed

ai bisogni espressi

dall’utenza

Indicatore II:

Grado di soddisfazione

dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente

Indicatore III:

Punti di forza e di debolezza dell’esperienza

Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti

80% 85 %

-imparare cose nuove

-ampliamento delle conoscenze

-migliorare lo studio delle lingue -imparare a leggere e acquisire un linguaggio migliore- arricchire le competenze -fare nuove esperienze-utilizzo del computer-imparare a suonare uno

-si fanno sempre le stesse cose

-poche ore dedicate ai laboratori

- i docenti poco pazienti e insofferenti

- a volte i laboratori sono faticosi e difficili

-divertire di più

-fare cose diverse

-comprare nuovi computer con internet

--più sorveglianza

-più materiali

.pulizia e igiene dei locali

-aule strutturate come laboratori

-attrezzature nuove - avere un insegnante solo per i laboratori

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 92

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strumento- disponibilità e gentilezza dei docenti - lavorare con i compagni

Dalla lettura di questi dati emerge che:

- la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza è molto alta e l’offerta formativa della scuola va a soddisfare i bisogni della società ed il contesto territoriale in cui opera.

- L’esperienza vissuta concretamente dagli alunni ha soddisfatto in generale e, complessivamente si ritiene l’esperienza condotta positiva e significativa per le competenze acquisite e per gli aspetti socializzanti.

- .Gli aspetti controversi riguardano materiali,attrezzature e spazi per le attività di laboratorio, l’igiene e la pulizia dei locali.

- I punti di forza vanno ricondotti alla chiarezza e disponibilità dei docenti, alla capacità di divertire, di non annoiare, di essere posti di fronte a stimoli nuovi e a situazioni di tipo pratico ed operativo, di non fare lezione in modo tradizionale.

I dati relativi al l questionario somministrato ai genitori, sono riassunti nella tabella

Sezione I:la comunicazione scuola-

utenza

Sezione II: l’organizzazione della

scuola

Sezione III :le scelte formative

Adeguata

Adeguata Buona

Il questionario somministrato ai genitori fa registrare dati positivi per quanto riguarda:

- la comunicazione, e le informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica (orario, incontri scuola-famiglia, iniziative didattiche, POF, visite guidate, ricevimento);

- la tempestività nel rilascio di certificazioni- i rapporti con i docenti;- l’organizzazione e l’efficacia delle attività opzionali\ facoltative attivate dalla scuola; - la rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli alunni.

I punti di debolezza rilevati dai genitori riguardano la pulizia e l’igiene dei locali scolastici, aule, bagni e laboratori.

I dati rilevati alla scuola d’Infanzia e Primaria confermano la stessa analisi fatta sulla scuola secondaria di primo grado.Tutti i questionari con le relative decodifiche sono agli atti della scuola.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO

Autoanalisi d’IstitutoIl 28 maggio 2007, alle ore 15.00, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti (docenti, famiglie, ATA ) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata condotta durante il mese di maggio 2007, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati dalla scuola durante gli anni scolastici precedenti , il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 93

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delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara ed efficace. I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola secondaria di I grado, ai genitori delle classi finali della secondaria, della primaria e della scuola d’infanzia e , agli ATA dell’Istituto Comprensivo.

La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta:

Secondaria di I grado

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi terze 175 153\175 =87%Genitori alunni classi terze 175 95\175 =54%

Scuola Primaria e scuola dell’Infanzia

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiGenitori alunni della quinta classe elementare e di 5 anni della scuola dell’infanzia

13 +8=21 21\35 =60%

Personale ATA

Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiATA 19 5\19= 26%

Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).

Scuola secondaria di I grado

La decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e valutazione dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :

Qualitàpercepita dagli alunni

Qualitàpercepita dai genitori

1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza Le attrezzature della scuola Disponibilità del personale ausiliare Il numero di attività extrascolastiche Pulizia e igiene dei locali scolastici

1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Adeguato

Punti di debolezza

Struttura scolastica Pulizia e igiene dei locali scolastici

2. I miei docenti

Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza la mancanza di varietà dei metodi e di strumentiPunti di forza l’atteggiamento di disponibilità e collaborazione clima di rispetto e di fiducia trasmettere i contenuti con chiarezza

2.Comunicazione scuola- utenza

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza informazioni sull’organizzazione e gestione

scolastica(orario, incontri, iniziative…..)Punti di forza I rapporti con i docenti e non

19. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva

3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva

Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 94

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BuonaPunti di debolezza Risolvere i problemi assumendone la responsabilità Punti di forza Disponibilità per i colloqui privati Promuovere la partecipazione alla vita scolastica

Buono

Punti di forza Corso di informatica Attività sportive Attività teatrali

AlunniMotivi di insoddisfazioni Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi Scarsa collaborazione del personale A.T.A. Pulizia e igiene dei locali Aule piccole Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo Insufficienza di armadietti

Motivi di soddisfazioni Dirigente scolastico Docenti Laboratori Attività extrascolastiche Palestra Corsi pomeridianiSuggerimenti Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori Dialogare con gli alunni in difficoltà Ristrutturare la scuola Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC Abbellire le aule Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli alunni

Scuola Primaria e d’infanzia

Qualitàpercepita dai genitori

1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Appena adeguato

Punti di debolezza

Struttura scolastica Pulizia e igiene dei locali scolasticiPunti di forza Rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli alunni Tempestività nel rilascio delle certificazioni 2.Comunicazione scuola- utenza

Valutazione complessivaAdeguata

Punti di debolezza informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica(orario, incontri iniziative...)Punti di forza I rapporti con i docenti e non

3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva

BuonaPunti di forza Visite guidate

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Attività psicomotorie e manipolative Attività espressive e grafico-pittoriche

Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto gli alunni . Il dato è alto se confrontato con gli anni precedenti Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Dall’analisi del confronto dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:11. La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e

genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema scuola. Il punto di debolezza riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione sono le attrezzature scolastiche.Per l’igiene scolastica e le attrezzature della scuola vanno indicate soluzioni condivise dai diversi livelli del sistema scuola per contribuire, a seconda delle rispettive responsabilità, alla risoluzione del problema.

12. Il livello dei rapporti tra docenti e alunni , da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le attività costruite dal sistema. Gli alunni pur riconoscendo la disponibilità al dialogo dei docenti, richiedono maggiore comprensione e il coinvolgimento nelle attività..

13. I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza individuati sono la disponibilità del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della partecipazione alla vita scolastica.

14. Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).

15. Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni

Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente ognuna con la propria specificità.

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INDICE

Orari apertura uffici amministrativi e dirigenziali pag. 1

Quadro riassuntivo del Piano dell’Offerta Formativa pag.2-3-4

Territorio pag. 5

San Gennaro Vesuviano (cenni storico- sociali) pag. 6-7 Caratteristiche sociali del territorio pag. 8

Tipologie e bisogni formativi degli allievi pag. 8

La scuola pag. 9 Popolazione scolastica dal 1995 pag. 10-11

Scopi, obiettivi, finalità e scelte pedagogiche pag. 12

PECuP (Profilo educativo, culturale e professionale) pag. 13-18

OSA, PSP, SCHEDA DI VALUTAZIONE pag. 19

UNITÀ DI APPRENDIMENTO (UA) per il biennio pag. 20

“Scienze motorie e sportive” pag. 20 “Educazione linguistica” pag. 21 “Storia e geografia” pag.22 “ Arte e immagine” pag.23

“Scienze” pag. 24

“Matematica” pag.25

“Inglese “ pag.26

“Francese” pag.27

“Musica” pag.28

“Tecnologia e Informatica” pag.29

“Religione” pag.30Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 97

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Schema guida delle Unità di Apprendimento per l’elaborazione dei PSP(piano di studi personalizzati) pag.31-32

Metodologie e\o strategie didattiche pag.33 Attività formative progettuali pag. 34

Tipologie di progetti per il successo formativo pag. 34-35Integrazione alunni diversamente abili pag.36-37Integrazione alunni stranieri pag. 38-42Protocollo di accoglienza pag.42Le tappe dell’accoglienza pag.43-44

Piano di formazione dei docenti pag. 45 Piano di aggiornamento pag.45-47

Piano organizzativo pag. 48

Dirigente Scolastico pag. 48Apparato Amministrativo pag.49Organi Collegiali pag. 50Consiglio d’Istituto pag. 50Giunta Esecutiva pag. 51Comitato di Valutazione pag. 51Staff organizzativo:--Collaboratori pag. 51-52 --Tutor-coordinatori pag.52--Funzioni strumentali pag. 53-56--Commissioni pag.56Piano didattico organizzativo pag.57-59

Criteri di valutazione del sistema pag. 60

Valutazione in ambito formativo pag. 60

Modalità e strumenti di valutazione pag. 61

Autoanalisi d’Istituto anno scol.2000/01 pag. 62-63

Autoanalisi d’Istituto anno scol.2001/02 pag. 63-66Autoanalisi d’Istituto anno scol.2002 \03 pag. 66-71Autoanalisi d’Istituto anno scol.2003 \04 pag. 71-76Questionari di rilevazione Qualità del servizio scolastico:

Questionario genitori pag.77 Questionario docenti pag.78-79Questionario alunni pag.80Questionario ATA pag.81-82Autoanalisi d’Istituto anno scol.2004 \05 pag.83-87 Questionario per l’indagine sui laboratori per gli alunni pag.88 Griglia di decodifica pag.89- Autoanalisi d’Istituto anno scol.2005 \06 pag.90-92Autoanalisi d’Istituto anno scol.2006\07 pag.92-95 Indice Pag. 96-97

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