Incontro di Branca RYS

31 Gennaio 2011

Cerimonie e Simboli

Francesco Fino, Inc. RS Zona di RavennaElena Leotti, Inc. RS Zona di Ravenna

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A.G.E.S.C.I.Zona di Ravenna

Cerimonie RITI E CERIMONIE.

Da sempre i riti hanno segnato i momenti più importanti nella storia personale e collettiva dell'uomo. Oggi sembrano essere in crisi: forse per l'indefinitezza dei passaggi della vita, il rifiuto della tradizione nei suoi caratteri ripetitivi e fissi.

Tra i riti più importanti quelli che sembrano più in crisi sono i riti di passaggi. Di essi oggi si avverte una grave perdita. Altri riti li hanno sostituiti, ma sono caratterizzati dalla banalità del consumismo,e quindi sono passeggeri, fragili, destinati a sparire, non stabili perchè segnano qualcosa da consumare. Sono riti che si traducono nelle cose che tutti hanno o devono avere e ancor di più non possono riepilogare un percorso di responsabilità.

1. Invece: ciò che ci fa diventare grandi è dimostrare di avere superato una prova, è avere vissuto una esperienza di responsabilità. Inoltre, un gruppo eterogeneo sta insieme anche grazie ai riti: con il loro valore simbolico hanno una funzione aggregante, fanno crescere come gruppo, fanno accogliere chi entra ed è più piccolo. I riti sono cornici che rendono più facilmente comprensibile l'organizzazione e le finalità di un incontro, un circostanza, un momento.

2. Eppure, al giorno d'oggi, “i riti appaiono inutili. Il rito non produce beni di consumo, non è misurabile, quantificabile. Da questo punto di vista esso è inutile. Eppure esso è in grado di modificare la realtà, di attribuirle un significato nuovo, di iniziarci ad una comprensione più profonda di cambiamento. Il rito è la porta del cambiamento. Dunque l'elemento che ci consente di superare una crisi” (da “Riti, metafore e cerimonie“, “Il tempo del Noviziato, Manuale di Branca R/S”, pag. 82, Roberto Cociancih).

3. Nello scoutismo i riti segnano momenti molto importanti nella vita del singolo e della comunità; sono elementi privilegiati del linguaggio scout perché creano un luogo di dialogo immediato e profondo, anche se sottinteso, tra capo e ragazzo. Troppo spesso si confonde la tradizione, che è trasferimento di valori, con riti privi di significato e divenuti forma vuota (“abbiamo sempre fatto così”), che è consuetudine.

INGREDIENTI PER UN RITO/CERIMONIA (di passaggio):

Un giorno diverso da tutti gli altri perché vissuto in pienezza con un chiaro significato, in cui si è (riconosciuti) come parte attiva e responsabile, riconosciuti da una comunità; in cui c'è qualcosa che si lascia e qualcosa che è superato.

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Perché un rito abbia un senso deve raccontare una storia, deve celebrare qualcosa che ha avuto un significato per la persona che lo vive. E chi può meglio di ciascun ragazzo raccontare la storia che più gli sta a cuore: quello che è stato, che dichiari il suo cambiamento, il suo prendere le distanze da qualcosa che si lascia alle spalle, il dire le forze possedute e le competenze consolidate, la capacità di portare carichi sempre maggiori ma sopportabili. Una storia personale che raccontata in una comunità con un linguaggio speciale fatto di segni, simboli e cerimonie si traduce in un rito di passaggio.

Un linguaggio simbolico attraverso cui parla Un contesto/ambiente significativo

Ripetitività, socialità, flessibilità, verticalità e personalizzazione, intenzionalità

Semplice ma comprensibile, senza eccessive spiegazioni, non rigido o preconfezionato; il rito/cerimonia è una modalità comunicativa di qualcosa che spesso è misterioso.

Chiavi di lettura da tenere presenti, da sfruttare e soprattutto da sottolineare con messaggi indiretti o esplicitandoli apertamente in una cerimonia-salita al Noviziato:

I passaggi segnano un momento decisivo nella fase di crescita. Si termina un percorso, si lasciano gli incarichi, si scuciono dalla camicia le specialità. Un nuovo cammino ha inizio.

Il passaggio di branca diventa pertanto un momento importante che segna la fine di un'epoca e l'apertura di un'altra: non deve essere vissuto come un premio per meriti, né come elemento che giustifica una insensata “corsa all'oro” verso la meta che può essere il cambio di branca, la promessa, una specialità, la firma dell'Impegno, la Partenza.

IL NOVIZIATO: Cerimonie-riti, ovvero la “Salita al Noviziato/alla Comunità R/S” (e il rinnovo delle Promesse).

Il Noviziato è il primo momento della branca R/S in cui strada, servizio, comunità sono scoperti; dove si inizia a riflettere su sé stessi (vivere da soli o anche per altri?), sulle scelte, sul modo in cui si deve crescere (fede), sull'impegno necessario ad affrontare i propri limiti. Il Noviziato è un anno di chiamata permanente a saper guardare il mondo con occhi nuovi, con il cuore giovane, con rinnovato entusiasmo: tutto questo può rappresentare un insieme di spunti da proporre già al momento dell'ingresso in Noviziato per chiarire dove si arriva, che avventura comincia.“La salita alla comunità R/S è sempre accompagnata da una cerimonia che generalmente avviene sulla strada; una strada in salita che può sottolineare l'impegno che aspetta R/S per raggiungere la vetta. L'ingresso in Noviziato in particolare per coloro che provengono dall'esterno dell'Associazione, è spesso determinato dalla curiosità di entrare in un gruppo speciale. In esso il ragazzo

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cerca la soddisfazione dei suoi bisogni e contemporaneamente vuol capire cosa c'è nel gruppo”. Chi proviene dall'esterno dell'Agesci durante l'anno di Noviziato farà la sua promessa scout. “E' l'occasione anche per gli altri di rinnovare il proprio impegno in modo maturo e consapevole. La cerimonia, diversa secondo le tradizioni, deve mettere in luce che in questo modo si entra a fare parte della grande famiglia degli scout. Tutto il Noviziato è presente ed è opportuno che lo sia anche il Clan, come testimone, e si impegna ad aiutare il nuovo/a R/S a mantenere la promessa. Tutti i significati della cerimonia vengono resi chiari, oltre che con parole, con gesti e simboli adeguati. Tra questi il saluto che richiama, con le tre dita, i tre punti della Promessa. Si effettua con...”. Siccome obiettivo del Noviziato è fare vivere un anno intenso, sfruttare al massimo questo tempo per aiutare i ragazzi a scoprire sé stessi e a imparare a dare un apporto determinante alla comunità, anche questi elementi possono essere espressi/trasmessi in una cerimonia di Salita al Noviziato.L'ingresso in Clan va differenziato dal momento delle Salite per non dare l'idea di un “passaggio” automatico. Al contrario è un “salto” che va sottolineato da una scelta. Tra l'altro, il noviziato religioso si conclude con una scelta

SimboliBIM BUM CRACK Usato per la chiusura dei cerchi. Simbolo equivalente alle maniche rimboccate dell’uniforme. Significa che uno scout finita un’attività è già pronto ad iniziarne una nuova come spezzare la legna per accendere il fuoco.

DISTINTIVO PROMESSA AGESCI Il simbolo della promessa è dato dalla sovrapposizione del giglio (simbolo del WOSM) e del trifoglio (simbolo del WAGGGS) contornati da una corda che simboleggia la fratellanza scout, chiusa da un nodo piano che ricorda la buona azione quotidiana. Il giglio rappresenta la giusta via per compiere il proprio dovere verso gli altri, i tre petali e le tre foglie del trifoglio ricordano i 3 punti della promessa, le 2 stelle ricordano i due punti della promessa del lupetto, le 10 punte delle stelle ricordano i 10 punti della legge.GIGLIO Il giglio era in uso già secoli fa, per indicare il Nord in una bussola. È anche simbolo derivante dalla Rosa dei Venti: le otto direzioni principali dei venti erano indicate con lettere greche, e il Nord era indicato con la Tau ad indicare “Tramontana”; nel tempo la T si sarebbe “abbellita” e deformata fino a diventare una testa di freccia e a perdere la sua riconoscibilità come “T”.Così, come nel mondo il simbolo continua ancor oggi a indicare la direzione per i naviganti, è usato per indicare la via al servizio e alla fratellanza per tutti i

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membri del Movimento Scout.

DISTINTIVO WAGGGS(World Association of Girl Guides and Girl Scouts)IL CERCHIO ESTERNO simbolizza l’unità della Famiglia Scout mondiale;LE DUE STELLE A CINQUE PUNTE rappresentano la Promessa e la Legge;I TRE PETALI DEL TRIFOGLIO rappresentano le tre parti principali della Promessa; 1. Dovere verso Dio e il Paese2. Aiuto del prossimo3. Osservanza della Legge ScoutIL GAMBO DEL TRIFOGLIO, a forma di fiamma, rappresenta la fiamma dell’amore dell’Umanità;LA VENATURA CENTRALE ricorda l’ago di una bussola, ad indicare la strada verso il servizio.Il colore ORO su fondo blu rappresenta il sole che risplende sui bambini del mondo.All’interno della bandiera, l’angolo bianco rappresenta l’impegno del WAGGGS verso la pace, coronato dai tre blocchi dorati che rappresentano i tre punti della promessa.

DISTINTIVO WOSM(World Organization of the Scout Movement) IL CERCHIO ESTERNO simbolizza l’unità della Famiglia Scout mondialeIL NODO PIANO è il simbolo della forza dell’unione fra gli scoutLE DUE STELLE A CINQUE PUNTE rappresentano la Verità e la Conoscenza. Le dieci punte delle due stelle ricordano inoltre i dieci articoli della Legge Scout.I TRE PETALI DEL GIGLIO rappresentano le tre parti principali della Promessa:L’emblema mondiale è bianco su un viola denominato “ royal purple ”; in araldica il bianco rappresenta la purezza, mentre il viola denota comando e servizio.

KAMALUDU Questo è un antico rituale canto africano intonato come richiamo al fuoco allo scendere della notte. "Cantiamo attorno al fuoco " cita come riferimento originario la rivista "L’esploratore",( numeri 9-10, 1961, pag. 303.) L'animatore lancia il grido a cui tutti rispondono, ripetendo le parole, mentre si avvicinano.Moderatosolo: Kamaluducoro: Kamaludusolo: uducoro: Kamaludu uandasii Kamaludu Kamaludu uandasiiMatulefa, Bebelina, Natuleja.OMERALI GRIGI

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Vengono consegnati allo scout durante la cerimonia dei passaggi dal Reparto al Clan. Il Grigio colore dell’incertezza è il simbolo del percorso che lo scout dovrà intraprendere durante l’anno di scoperta della branca R/S prima della scelta d’impegno.

OMERALI ROSSI Vengono consegnati allo scout durante la cerimonia della firma d’impegno (della Carta di Clan). Il Rosso colore della consapevolezza, del sangue di un testimone è simbolo e ricordo della scelta effettuata e dell’onore impiegato.

SIMBOLI DELLA PARTENZA ACCETTASimbolo della capacità di farsi Strada nella vita in completa autonomia e responsabilità.“Perché tu superi gli ostacoli nei momenti di difficoltà («Se ti manca la strada, fattela...») Serve per aprirsi il passo e liberare la strada dagli ostacoli: è un altro simbolo delle scelte e sottolinea in modo particolare l’aspetto che riguarda la decisione e la forza che occorre talvolta tirare fuori quando siamo di fronte ad un ostacolo che ci impedisce la strada. Spesso, soprattutto se l’ostacolo è troppo grosso, occorre valutare se è meglio aggirarlo, ma anche in questo caso occorre attenzione perché a forza di aggirare questo e aggirare quello, capita di perdere il senso dell’orientamento e, quindi, di non arrivare più.Purtroppo capita più spesso di quello che vorremmo che l’accetta debba essere usata per “tagliare” rapporti umani: occorre decisione e, nonostante non sia facile, per tagliare quelle parti di noi e degli altri che ostacolano il nostro percorso verso gli ideali e i valori verso cui ci siamo incamminati; può sembrare una brutta cosa questa, violenta, vendicativa, ma purtroppo spesso è indispensabile, anche Gesù nel vangelo parla in diverse occasioni di tagliare… sia quando parla dei tralci della vigna che non portano frutto, sia quando dice “sono venuto per portare la spada, segno di contraddizione”BIBBIAContiene la parola di Dio ha rivolto all’uomo, all’uomo di 3000 anni fa e a te oggi; è il luogo dove trovare consiglio e conforto, lo strumento che consente di scegliere e di verificarsi. Attraverso la preghiera quotidiana e i momenti di deserto aiuta sempre a trovare la giusta direzione. La Bibbia ci ricorda anche che il nostro non è un percorso laico, ma è un percorso definito, in cui si è schierato e in cui la Fede è una scelta di base che guida e motiva tutte le altre scelte.“Eccoti il libro della Parola. La sua meditazione regolare ti aiuti ad uniformare la tua strada a quella che di Gesù Cristo ha percorso durante la Sua vita terrena.”BUSSOLA

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Simbolo della capacità di orientarsi nella vita in completa autonomia e responsabilità.“Perché tu sappia sempre seguire la strada maestra”FORCOLA E’ un bastone a forma di Y (come una fionda), simbolo rover; ti indica la scelta delle strade che si pongono dinanzi a te: la via facile e la via diffìcile, l'età delle scelte."Perchè in ogni istante della tua vita sarai chiamato a scegliere" Indica la biforcazione di un sentiero e, quindi, la necessità di scegliere di fronte ad essa da quale parte andare. Purtroppo nella vita di tutti i giorni facciamo di tutto per trasformare i semplici bivi in incroci a più vie, in complicate rotonde dalla segnaletica variegata, per cui una strada vale l’altra, così che non ci sono responsabilità, ogni scelta è possibile, nessuna è rischiosa, nessuna troppo compromettente.Avere tante strade da scegliere è di sicuro un gran vantaggio, ad esempio se stiamo parlando di offerte di lavoro o di feste a cui siamo invitati, o di altre belle cose, spesso però capita di perdersi di fronte a tante strade.Il rischio che la forcola ci ricorda, ogni giorno, è quello di perdere il riferimento fra ciò che è bene e ciò che è male, di non sapere più dove stiamo andando e cosa vogliamo evitare; la forcola ci impegna a scegliere, nel concreto del quotidiano, con chiarezza e coerenza.LANTERNA/FIACCOLASimbolo della presenza di Gesù come luce che guida sul cammino della vita «Voi siete la luce del mondo; non può rimanere nascosta una città collocata sopra un monte, ne si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei Cieli (Mt 15,14-16).Perché tu sia la luce in tutta la tua vita e rimanga fedele alla chiamata del Signore: irradia la tua luce, non spegnerla sotto un moggio. Cosi non rinnegare la chiamata che il Signore ti ha fatto. Il moggio sotto cui puoi nascondere la tua Luce è la paura degli uomini, o il conformismo con il mondo, o un atteggiamento di totale incorporazione nel mondo. Tieni alta la tua lanterna sul cammino che ti si pone dinanzi.Un altro significato da legare al simbolo della partenza è la comunità, la compagnia: la luce cerca altra luce e tante lampade vicine, al buio, danno un bello spettacolo, è naturale che una persona che fa testimonianza ne cerchi altre e che, assieme, si produca più luce.LIEVITOSimbolo della Fede.«Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti» (Me 13,33).Sii lievito che fermenta nella pasta: la sua forza ti aiuti a costruire il Regno di Dio.

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MONETASimbolo dell'ambivalenza di ogni cosa umana; e in primo luogo, che il mondo in cui ci si impegna è una terra di ombra e di luce, di peccato e di grazia, che esige la propria partecipazione“Questa moneta è passata di mano in mano fino a te. E' greve di ingiustizia e di profitti accaparrati. Ma nel tempo stesso parla del lavoro ben fatto e della sua giusta mercede. Essa ti ricorda l'ambivalenza di ogni cosa umana; e in primo luogo, che il mondo in cui ti impegni è una terra di ombra e di luce, di peccato e di grazia, che esige la tua partecipazione.”NASTRI OMERALIRappresentano i colori delle tre branche: ti ricordano quello che di ciascuna «età scout» non deve venir meno. sono simbolo di emozioni che hanno caratterizzato la nostra vita scout nelle branche precedenti e che ancora rimangono vivi nel cammino R/S; sono ingredienti che se sapremo poi mantenere nella vita di tutti i giorni ci saranno davvero utili.• II giallo è il colore dei lupetti, il colore del sole: perché la gioia illumini chi ti circonda.• II verde: è il colore degli esploratori, il colore di tutto ciò che cresce, di tutto ciò che è speranza, perché non ti consideri mai arrivato.• II rosso: è il colore dei rovers, il colore dell'amore, perché tu non abbia a risparmiarlo nei giorni che Dio ti donerà.PANE- Simbolo dell'essenzialità e della condivisione, il dono con il quale Dio assicura la vita ai suoi figli.Essenzialità è uno stile di vita che guarda alla bellezza delle cose piccole e che si caratterizza per non accaparrare cose per sé e nel non cercare cose particolarmente raffinate o esclusive, non tanto perché siamo masochisti, ma perché sappiamo che sprecare è dannoso per chi ha poco ed è con chi ha poco che dobbiamo condividere. Così l’essenzialità non è un atteggiamento finto da portare solo in uscita o in attività scout, ma qualche cosa che ci deve venire naturale e che è sempre rivolto agli altri, all’esterno.«Io sono il Pane disceso dal cielo, chi mangerà di me, non avrà più fame...» Perché tu ricerchi sempre il nutrimento che non muore, e tenga vivo il desiderio di condividere con i fratelli.- Simbolo dell'essenzialità e della condivisione: il pane dell'ospitalità, quello che si divide; è il pane per la route e per la Messa“Molti semi erano sparsi nelle valli e nei piani. Per grazia di Dio hanno generato tante spighe, il lavoro umano le ha raccolte ed esse non formulano più che un solo pane. E' il pane guadagnato col sudore della fronte. E' il pane dell'ospitalità, quello che si divide. E' il pane per la route e per la S. Messa”SALESimbolo del bene più indispensabile sulla terra. anticamente era una delle merci più preziose: rappresenta il valore che abbiamo dentro come persone.«Voi siete il sale della terra, ma se il sale diventa insipido, con che cosa lo si

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salerà? Non serve più ad altro che a essere buttato via e a essere calpestato dagli uomini» (Mt 5,13).Sii il sale della terra, il bene più nobile; senza sale la terra non può sussistere perché grazie ad esso viene mantenuta. Il sale ti ricordi la tua missione terrena, la continuazione dell'opera della creazione attraverso le tue opere. «Voi siete il sale», dice Gesù. Se hai accolto la chiamata di Gesù, se ti sei messo al suo seguito, sei sale della terra in tutta la tua esistenza. Ma se il sale perde il suo sapore, cessa di essere sa- le: allora cessa la sua efficacia e il sale non serve più a nulla se non a essere gettato via. Ti ricorda che non puoi rinnegare la chiamata di Gesù: il sale che ha perso il suo sapore è definitivamente deteriorato.Il sale dà sapore alle cose, serve per disinfettare e per conservare gli alimenti… è significativo questo perché ricorda che ciò che ha una sua caratteristica, un valore che lo distingue, si conserva nel tempo. È ancora una volta simbolo di una ricerca di ciò che siamo, di quello che vogliamo dire agli altri e che ci identificaSEME/ GRANELLO DI SENAPESimbolo della Parola di Dio«Ascoltate; ecco il seminatore usci a seminare... ed avvenne che mentre seminava, una parte della semente cadde lungo la via... un'altra infine cadde sulla terra buona e diede frutto che crebbe e maturò e produsse quale il trenta, quale il sessanta, quale il cento. E disse loro: non comprendete questa parabola?... Il seminatore semina la Parola... Quelli infine che sono seminati nella terra buona, sono colo- ro che ascoltano la Parola e l'accolgono e danno frutto: chi il trenta, chi il sessanta, chi il cento» (Me 4,3-9, 13-20).Fra tutti i semi, il più piccolo è il granello di SENAPE: simbolo del Regno di Dio: il seme più piccolo da cui nasce la pianta più folta«Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo raccolse e seminò nel suo campo. Esso è in realtà il più piccolo fra tutti i semi; una volta cresciuto però è il più grande degli ortaggi e diventa una pianta, di modo che gli uccelli del cielo vanno a posarsi fra i suoi rami» (Mt 13,31-32) Rappresenta i nostri talenti da mettere al servizio degli altri, simboleggia anche la fiducia in noi stessi e nel cammino che abbiamo scelto, la speranza che dalle piccole che giorno per giorno facciamo, possa nascere qualcosa i grande.

SEGNO SCOUTIl Segno scout si fa alzando la mano destra all’altezza della spalla, palma in avanti, pollice piegato sull’unghia del mignolo, e le altre dita rivolte dritte verso l’alto. Le tre dita ricordano all’Esploratore le tre parti della sua promessa.>>Il pollice piegato sull’unghia del mignolo simboleggia l’aiuto del più forte sul più debole.<<Questo saluto si fa sempre con la mano destra. Nei tempi antichi agli uomini antichi era consentito portare le armi e quando qualcuno incontrava un altro, alzava la mano destra per mostrare che non impugnava armi e che si incontravano come amici.>>

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(Scoutismo per ragazzi p.54 - Simbolismo scout p.105)

TENDANella route abbiamo imparato ad accettare il peso dello zaino e la fatica della strada. Nella nostra vita quotidiana dobbiamo imparare ad accettare la fatica della Strada che il Signore ci indica, ed il peso della Croce. Ecco perché la Tenda è ricca di grandi significati. Ci viene chiesto, come scout, di “entrare dentro” a ciò che osserviamo e viviamo, perché diventi spiritualità, cioè modo nostro specifico di viverla. “E il Verbo Gesù, l’unica parola detta da Dio, si fece carne e piantò la sua tenda in mezzo a noi”( Gv 1, 14).In una tenda il Dio dell’Alleanza manifesta di essere presente in mezzo al suo popolo con la sua azione, per guidarlo e proteggerlo, per far conoscere la Sua Parola, per ascoltarne la preghiera. La tenda è nel deserto, durante l’esodo, il luogo della Parola di Dio, perché in essa sono custodite le tavole della Legge e perché rende presente in Israele la testimonianza che Dio dà di se stesso e la rivelazione che Egli fa della Sua Volontà. (Is54,2; Dt 8,2-5)

UNIFORMEIl camiciotto scout: è un indumento largo e comodo e nulla potrebbe essere più confortevole quando si siano rimboccate le maniche. Tutti gli scout le portano rimboccate, perché da loro maggiore libertà, ma anche come un segno indicante che essi sono pronti a mettere in pratica il loro motto. Si tirano giù le maniche soltanto quando fa molto freddo o quando le braccia rischierebbero di soffrire bruciature solari. In periodi freddi si possono aggiungere al camiciotto indumenti più caldi sopra, o meglio, sotto. I calzettoni sono tenuti su da legacci.(Scoutismo per ragazzi p.57)Un valore simbolico hanno le maniche rimboccate del camiciotto ora sostituito dalla camicia – non più kaki, ma di colore diverso a seconda delle associazioni – perché, come afferma B.P., oltre a dare maggiore libertà nei movimenti sono un segno di disponibilità degli scout a servire gli altri.Altro elemento costitutivo dell’uniforme è la cintura generalmente costituita da una fascia di cuoio con degli anelli ai quali appendere piccoli oggetti utili per la vita all’aria aperta (coltellino, pila, bussola, fischietto, ecc…), e da una fibbia che riproduce l’emblema ufficiale dell’Associazione. Anche la cintura, secondo la tradizione cristiana, ha un significato simbolico: nella Bibbia l’espressione “cingersi i fianchi” è simbolo dell’apprestarsi alla partenza; per la forma circolare e la funzione di legare saldamente è anche simbolo di forza, di potere, di difesa, di fedeltà, di castità.(Simbolismo scout p.103)Viene quindi il fazzoletto, che è portato a triangolo, e portato con la punta dietro il collo. Ogni reparto ha il suo colore di fazzoletto, e poiché l’onore del reparto è legato al fazzoletto, fate molta attenzione a tenerlo pulito e ordinato. È fissato alla gola da un nodo o woggle che è uno speciale anello fatto di corda, metallo, osso o di qualsiasi altro materiale vi piaccia. Il fazzoletto

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protegge il collo dalle scottature del sole, e serve a molti usi, come per bendaggi o per improvvisare una corda.(Scoutismo per ragazzi p.57)Il fazzoletto è l’elemento dell’uniforme più portato ed amato. È simbolo distintivo di ogni gruppo. Viene consegnato ai L\C e E\G al momento della promessa ed è quindi simbolo dell’impegno che viene assunto davanti a tutti.Il distintivo è un contrassegno di varie forme che si porta in modo visibile sull’uniforme e può avere diverse funzioni a seconda dell’insegna che riproduce. L’uso dei distintivi sull’uniforme, un uso di derivazione certamente militare ma giustamente mediato per evidenti esigenze educative, è molto importante in quanto fornisce a chi la porta un processo di identificazione nel gruppo e al tempo stesso permette agli altri, a prima vista, di acquisire informazioni sulla sua storia scout personale. Quando si è in borghese il Distintivo scout è anche un segno per chi non appartiene al movimento. Secondo B.P. <<la gente a preso a conoscere l’utilità degli scout, e spesso è ansiosa di ottenere l’aiuto di uno di essi in qualche difficoltà. Ebbene, se scorgono un ragazzo che porta il distintivo, essi sanno che si tratta di uno scout, anche se non è in uniforme,e possono chiedergli di far loro quella B.A.. Portate perciò il distintivo, per gli altri.>>(Simbolismo scout p.104 – Taccuino p.81)

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