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1-2 giugno 2015«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5,8)

APERTURA DEL PELLEGRINAGGIO IN VIA BELENZANI

APERTURA DEL PELLEGRINAGGIO IN VIA BELENZANIINTRODUZIONE

CantiCon te faremo cose grandiE’ bello lodarti

Segno di croce e introduzione

Dall’omelia del Santo Padre Francesco in occasione della visita pastorale a Pompei e Napolimp3 - PAPA FRANCESCOLa parola di Cristo è potente: non ha la potenza del mondo, ma quella di Dio, che è forte nell’umiltà, anche nella debolezza. La sua potenza è quella dell’amore: questa è la potenza della parola di Dio! Un amore che non conosce confini, un amore che ci fa amare gli altri prima di noi stessi. La parola di Gesù, il santo Vangelo, insegna che i veri beati sono i poveri in spirito, i non violenti, i miti, gli operatori di pace e di giustizia. Questa è la forza che cambia il mondo! Questa è la parola che dà forza ed è capace di cambiare il mondo. Non c’è un’altra strada per cambiare il mondo.

«Processione» in cattedraleCANTI PROCESSIONALICammineròEmmanuel

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IN CATTEDRALE

CANTI DI ACCOGLIENZA a cura del coro della messa

Dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la XXX Giornata Mondiale della Gioventù 2015

Cari giovani, il Signore vuole incontrarci, lasciarsi “vedere” da noi. “E come?” – mi potrete domandare. Anche santa Teresa d’Avila, nata in Spagna proprio 500 anni fa, già da piccola diceva ai suoi genitori: «Voglio vedere Dio».

Vedere Dio nel gesto quotidiano

A inizio turno ci ritroviamo tutte nella stanza della consegna. c’è una lavagna gigante in sala parto, con tutti i numeri delle stanze e ad ogni stanza è assegnata un’ostetrica. e ad ogni ostetrica la sua donna. sulla lavagna tre, quattro dati per inquadrare la situazione. entri nella stanza e sai che magari con quella donna ci puoi passare tredici ore filate. tu, lei e il marito. e in quelle tredici ore o fai semplicemente il tuo lavoro, o fai il tuo lavoro essendoci tutta. “fa’ che il tuo lavoro non diventi una funzione, ma un rapporto”. con queste parole mi aveva salutato il mio amico don l’ultima volta che ci siamo visti. e con queste parole nella testa (e nel cuore, e negli occhi, e nelle mani) sto davanti alla donna che mi viene assegnata. ieri stavo seguendo Naima, è in travaglio dalle prime ore del mattino, le contrazioni sono forti e le fanno perdere il controllo di sé. allora inizio a respirare con lei. lei respira quando io respiro. non mi stacca gli occhi di dosso per tutta la contrazione. quando il dolore passa, sorride e chiude gli occhi. ma appena il dolore torna, mi cerca, per respirare. dopo qualche ora in cui, tra un dolore e l’altro, ci siamo conosciute, mi dice, così, gratis: “Dio ti regala dei fiori, che sono le cose belle che ti accadono. ma a volte ti succede qualcosa di brutto, un dolore, una perdita (Naima aveva perso il papà quando aveva scoperto di essere incinta di questo figlio), e ti pare che Dio non ti regali più nulla, che si sia dimenticato di te. ma poi, dopo un po’, Lui arriva con un bouquet bellissimo. e te lo regala. Lui sa quando”. sorrido a lei, e dandole le spalle per prepararle i farmaci, piango di commozione. perché erano giorni che avevo una strana tristezza dentro, un vuoto che non sapevo spiegare, un qualcosa che cercavo senza trovare e chiedevo senza ricevere risposta. ed ecco che arriva Naima, che non sa respirare da sola, ma che, con le sue parole, fa respirare me. e ieri lei è stata il mio bouquet.ciao amici! a presto, cia

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Celebrazione Eucaristica

Intenzioni del Pellegrinaggio

Davanti a Te Signore questa notte portiamo

- i cristiani perseguitati e crocifissi per la loro fede,- quanti si stanno interrogando sul senso della vita e desiderano orientare i loro passi alla

luce del Vangelo,- chi Ti sta cercando nelle contraddizioni del mondo,- il Papa, il nostro Vescovo, le nostre comunità e tutti noi, che questa notte desideriamo

vederTi e camminare con Te.

CANTO D’INIZIO

SONO QUI A LODARTI

Luce del mondo, nel buio del cuoreVieni ed illuminamiTu mia sola speranza di vitaResta per sempre con me

Sono qui a lodarti, qui per adorartiQui per dirti che Tu sei il mio DioE solo Tu sei santo, sei meravigliosoDegno e glorioso sei per me

Re della storia e Re nella gloriaSei sceso in terra fra noiCon umiltà il Tuo trono hai lasciatoPer dimostrarci il Tuo amor

Sono qui a lodarti, qui per adorartiQui per dirti che Tu sei il mio DioE solo Tu sei santo, sei meravigliosoDegno e glorioso sei per me

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LITURGIA DELLA PAROLA

Dal primo libro di Samuele (1Sam 16,1-13)

Il Signore disse a Samuele: "Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l'ho ripudiato perché non regni su Israele? Riempi d'olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re". Samuele rispose: "Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà". Il Signore soggiunse: "Prenderai con te una giovenca e dirai: "Sono venuto per sacrificare al Signore". Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti dirò". Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: "È pacifica la tua venuta?". Rispose: "È pacifica. Sono venuto per sacrificare al Signore. Santificatevi, poi venite con me al sacrificio". Fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: "Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!". Il Signore replicò a Samuele: "Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore". Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse: "Nemmeno costui il Signore ha scelto". Iesse fece passare Sammà e quegli disse: "Nemmeno costui il Signore ha scelto". Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: "Il Signore non ha scelto nessuno di questi". Samuele chiese a Iesse: "Sono qui tutti i giovani?". Rispose Iesse: "Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge". Samuele disse a Iesse: "Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui". Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: "Àlzati e ungilo: è lui!". Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e andò a Rama.

Parola di Dio

Salmo 88

Rit. La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui.

Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo:«Ho portato aiuto a un prode,ho esaltato un eletto tra il mio popolo.

Ho trovato Davide, mio servo,con il mio santo olio l’ho consacrato;la mia mano è il suo sostegno,il mio braccio è la sua forza.

Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,mio Dio e roccia della mia salvezza”.Io farò di lui il mio primogenito,il più alto fra i re della terra».

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Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 13,1-13)

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO

ALLELUIA (MALGASCIO)

Alleluia, Alleluia, Alleluia ohAlleluia, Alleluia, Alleluia ohAlleluia, Alleluia, Alleluia ohAlleluia.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,17-22)

Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?". Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre ". Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!". Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

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Parola del Signore

PREGHIERE DEI FEDELI

CANTO ALLA PRESENTAZIONE DEI DONI

SEGNI DEL TUO AMORE

Mille e mille grani nelle spighe d'oro mandano fragranza e danno gioia al cuore, quando macinati fanno un pane solo: pane quotidiano dono tuo Signore.

Ecco il pane e il vino segni del tuo amore.Ecco questa offerta accoglila Signore:tu di mille e mille cuori fai un cuore solo,un corpo solo in te e il Figlio tuo verrà, vivràancora in mezzo a noi.

Mille grappoli maturi sotto il sole, festa della terra donano vigore, quando da ogni perla stilla il vino nuovo: vino della gioia, dono tuo, Signore.

Ecco il pane e il vino segni del tuo amore...

CANTO DEL SANTO

Santo, Santo,Santo il Signore, Dio dell’universo.Santo, Santo.I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna nell’alto dei cieli.Osanna nell’alto dei cieli.

Santo, Santo… Benedetto colui che vienenel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.Osanna nell’alto dei cieli.

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Santo, Santo, Santo.

CANTO DI PACE

UNA COSA SOLA IN TE

Pace, nascerà la pacese Tu resti in mezzo a noi,se sarò caritàoltre la speranza io ti incontrerò. Apri le tue porte a Cristoe nel mondo cresceràl’unità fra di noiuna cosa sola noi saremo in Te.

CANTI DI COMUNIONEVERBUM PANIS

Prima del tempo, prima ancora che la terracominciasse a vivere, il verbo era presso Dio.Venne nel mondo, e per non abbandonarciin questo viaggio ci lasciò, tutto sé stesso come pane. Verbum caro factum est (4v)

Qui spezzi ancora il pane in mezzo a noi e chiunque mangerà non avrà più fame.Qui vive la tua chiesa intorno a te, dove ognuno troverà la sua vera casa.

Verbum caro factum est, verbum panis factum estVerbum caro factum est, verbum panis. Prima del tempo, quando l’universo fu creato dall’oscurità,

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il Verbo era presso Dio.Venne nel mondo nella sua misericordiaDio ha mandato il figlio suo tutto se stesso come pane. Verbum caro factum est…

Qui spezzi ancora il pane in mezzo a noi e chiunque mangerà non avrà più fame.Qui vive la tua chiesa intorno a te, dove ognuno troverà la sua vera casa.

Verbum caro factum est…

MI GUARDI E MI CONOSCI

Mi guardi e mi conosci Ti chini su di meLa carezza di un padre Un sorriso d'amoreLa tua grazia che cresce in me

Sei tu che mi hai cercato Venendo fino quiDai confini del cielo Alla porta del cuoreHai atteso il mio sì

E correrò da te, alla veritàNon per potenza, non per forzaMa per lo spirito tuoPercorrerò con te questa vita e poiMi accoglierai fra le braccia del tuo amor

Sei tu che mi hai cercato Venendo fino quiDai confini del cielo Alla porta del cuoreHai atteso il mio sì

(finale)Lascia che entri in me La tua grazia, o DioNon per potenza, non per forza Ma per lo spirito tuoPercorrerò con te questa vita e poi

Mi accoglierai fra le braccia

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Mi accoglierai fra le bracciaMi accoglierai fra le braccia del tuo amor

PRIMA DELLA PARTENZA - SALUTO E LANCIO DEL CAMMINO

NB Saluto/mandato ai pellegrini che concludono l’esperienza del pellegrinaggio

Prima di partire...

Tutti siamo invitati ad essere esploratori attenti e curiosi, disponibili a stupirsi e coraggiosi di fronte alle sfide della vita.

lo stile: custodire un desiderio: VOGLIO VEDERE DIO

V Il Signore sia con voiT E con il tuo Spirito

La benedizione viene data con la croce del pellegrinaggio, successivamente consegnata ad un giovane

Benedizione di S. Vigilio

Il Signore Gesù Cristodiriga i nostri passi nella via della pace,ci custodisca come pupilla del suo occhio,ci accompagni con la sua grazia di misericordia;ci confermi e ci corrobori in ogni opera buona,nella giustizia e nella vera santità.Amen.

INDICAZIONI per il viaggio

- cercare di camminare insieme, perchè è nella comunione che si vince la fatica

- il custodire il clima di preghiera e di silenzio, fare spazio affinchè lui parli al cuore di ognuno

- accostarsi ai sacerdoti: sono disponibili per l’ascolto e la confessione

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CANTI FINALI

POPOLI TUTTI ACCLAMATE AL SIGNORE

Mio Dio, Signore, nulla è pari a te.Ora e per sempre voglio lodare il tuo grande amore per noi.

Mia roccia tu sei, pace e conforto mi dai. Con tutto il cuore e le mie forze sempre io ti adorerò.

Popoli tutti acclamate al Signore,gloria e potenza cantiamo al Re,mari e monti si prostrino a Te, al tuo nome, o Signore. Canto di gioia per quello che fai,per sempre Signore con Te resterò,non c’è promessa non c’è fedeltà che in Te.

TU SEITu sei la prima stella del mattino,tu sei la nostra grande nostalgia,tu sei il cielo chiaro dopo la paura,dopo la paura d'esserci perdutie tornerà la vita in questo mare.

Soffierà, soffieràil vento forte della vita,soffierà sulle velee le gonfierà di Te.

Tu sei l'unico volto della pace,tu sei speranza nelle nostre mani,tu sei il vento nuovo sulle nostre ali,sulle nostre ali soffierà la vitae gonfierà le vele per questo mare.

Soffierà, soffierà...

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DALLA CATTEDRALE AL SANTUARIO DELLE LASTE

CANTI IN SUCCESSIONEPace sia pace a voiVoi siete di DioE la strada si apreManiUomini nuoviOra è tempo di gioia

Vedere Dio nel gesto quotidiano

Noi parliamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto (Gv 3,10)

“Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20)

Quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita, noi lo annunciamo anche a voi (1 Gv 1,1.3)

Fermatevi e vedrete la salvezza che il Signore opererà per voi. Non temete e non abbattetevi (2 Cr 20,17)

Ora è tempo di gioia (ritornello)

Vedere Dio nella preghiera

Canterò solo per Te

“Vogliamo vedere Gesù” (Gv 12,21)

Il mio cuore ripete il tuo invito: “Cercate il mio volto!”. Il tuo volto Signore io cerco, non nascondermi il tuo volto (sal 26,8-9)

Porgi Signore il tuo orecchio e ascolta; apri Signore i tuoi occhi e guarda (2 Re 19,16)

Canterò solo per Te - (ritornello)

Vedere Dio nell’inquietudine

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Cerco la Tua voce

In te Signore mi sono rifugiato, mai sarò deluso (sal 31,2)

Tu sei il mio Dio, i miei giorni sono nelle tue mani (sal 31,16)

Io dicevo: “Sono escluso dalla tua presenza”. Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera, quando a te gridavo aiuto (sal 31, 23)

Cerco la Tua voce (ritornello)

Vedere Dio nella sofferenza

Mi basta la Tua Grazia (1a strofa)

Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto (Gb 42,5)

Io lo so che il mio Redentore è vivo e lo vedrò, i miei occhi lo contempleranno (Gb 19,225.27)

Per questo esulta la mia anima, anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa (Sal 16,10)

Mi basta la Tua Grazia (ritornello)

Vedere Dio… oltre le maschere

Come Tu mi vuoi

Gustate e vedete com’è buono il Signore (sal 34,9)

Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona (Gn 1,31)

Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo (sal 139,1-2)

Come Tu mi vuoi (ritornello)

Vedere Dio nell’amore

Canto dell’amore

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Chi non ama il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede? (1 Gv 4,20)

Voi amate Gesù Cristo, e ora, senza vederlo, credete in lui (1 Pt 1,9)

Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano (Mt 5,44)

Canto dell’amore (ritornello)

Vedere Dio nella ricerca vocazionale

CANTOVocazione

“Maestro, dove abiti?”. “Venite e vedrete”. (Gv 1,39)

Vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere (Lc 2,15)

Voglio avvicinarmi e vedere questa meraviglia stupenda (Es 3,3)

Vocazione (ritornello)

Vedere Dio nel Sacramento della RiconciliazioneCustodiscimi

Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco (Lc 7,47)

Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più (Gv 8,11)

Il Signore è fedele per sempre (Sal 145,6)

Custodiscimi (ritornello)

decina del rosario?

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AL SANTUARIO DELLE LASTE

CANTIAlmeno 2-3 canti in attesa che tutti arrivinoSalve ReginaMaria tu seiMagnificat (Taizè)

Audio cristiani perseguitati -mp3 papa Francesco

Testimonianza padre Eli

Angelus

L'Angelo del Signore portò l'annunzio a MariaEd ella concepì per opera dello Spirito Santo.

Eccomi, sono la serva del Signore.Si compia in me la Tua Parola. E il Verbo si fece carne.E venne ad abitare in mezzo a noi.Ave Maria... Prega per noi, santa Madre di Dio.Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo Madre dolcissima,che dal Santuario delle Lastevegli silenziosamente sulla nostra città,sei per essa un faro di luceche nei mari agitati e nelle notti della vitaindica sempre in Gesù, tuo Figlio,il porto sicuro della vera Pace.Fammi posto sotto il tuo mantoe aiutami a dire a Dio quel ‘Sì’

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che ora attende da mee che un giorno tu hai dettocon prontezza e generositàper regalare al mondo il suo Salvatore,l’Unico che conosce la strada per portarci a casae può darci una vita che non conosce tramonto!Cammina con noi, Maria:con te arriveremo sicuri;con te sicuramente arriveremo!Amen.

Gloria al padre...

NB Saluto/mandato ai pellegrini che concludono l’esperienza del pellegrinaggio

Prima di partire...

Tutti siamo invitati ad essere esploratori attenti e curiosi, disponibili a stupirsi e coraggiosi di fronte alle sfide della vita.

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DAL SANTUARIO DELLE LASTE ALLA PIEVE DI CIVEZZANO CANTIMi alma cantaCome MariaMadre della speranza

Traccia confessione

Il nostro cammino e la nostra preghiera vengono accompagnati dalle testimonianze di alcune persone che nelle loro vita hanno cercato, “visto” e incontrato il Signore.

Vedere Dio nel gesto quotidiano

Occorre scovare quel qualcosa di meraviglioso che si nasconde in ogni situazione, ma questo richiede impegno e attenzione… Cerco ciò che possa rendere la mia vita quotidiana sempre nuova e che mi consenta di abbracciarla in tutta la sua ampiezza, luci e ombre… So, senza il bisogno della fede, che l’amore è il centro della mia esistenza. Ma se Dio è veramente Amore, allora tutto cambia. Ogni giornata può essere nuova perchè è un dono dell’Amore per me. (Alessandro D’Avenia)

Canto dei tre giovani

il centro del messaggio

“[...] Se Dio è amore se Dio è veramente Amore, allora tutto cambia. Ogni giornata può essere nuova perchè è un dono dell’Amore per me”. (Alessandro D’avenia)

decina del rosario

Grandi coseGrandi cose ha fatto il Signore per noiha fatto germogliare fiori fra le rocce.Grandi cose ha fatto il Signore per noi,ci ha riportati liberi alla nostra terra.Ed ora possiamo cantare, possiamo gridarel'amore che Dio ha versato su noi.

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Tu che sai strappare dalla morte,hai sollevato il nostro viso dalla polvere.Tu che hai sentito il nostro pianto,nel nostro cuore hai messoun seme di felicità.Grandi cose ha fatto …

Vedere Dio nella preghiera

Tra tutte le creature, l’’immagine più bella della preghiera è proprio il girasole: pregare è lasciarsi irradiare dal sole che è Dio; radicarsi con salde radici nella terra e poi muovere verso il cielo. La preghiera non consiste nel dire preghiere, ma è tendere, con tutto me stesso, verso l’Oltre, verso l’Alto, spesso senza parole, come una pianta che ha sete. Questo accade quando entro in chiesa, sono alla presenza di Dio, e non mi viene nulla da dirgli, nulla esce dal centro arido del cuore. Finisco per dedicargli il silenzio. Eppure qualcosa di me prega: prega il mio corpo, prega il mio tempo, ne faccio un piccolo tappeto di minuti, una passatoia di istanti senza parole che stendo davanti ai passi del Signore che viene sempre in me.Pregare è diventare cercatore di sole, mendicante di cielo. Lo seguo affascinato da qualcosa che Lui solo ha e nessun altro sa dare. E poi viene la notte, quando il girasole abbassa la testa, in una sorte di piccola morte quotidiana, quando al tramonto diventa, da specchio di cielo, specchio d’ombra. E il peso della terra è più forte del peso della luce. Così accade per noi, quando l’attrazione delle cose della terra conta più della seduzione del cielo. Ma poi ecco la piccola risurrezione quotidiana, quando il sole ritorna. Così mi sento quando prego: un girasole che come bussola e come risurrezione ha la quotidiana seduzione del cielo. Un uomo che ha strade nel sole. Un nomade cosmico, pellegrino dei cieli, piccolo cielo in cui spazia il Signore.

Annunceremo che Tu

il centro del messaggio“La preghiera non consiste nel dire preghiere, ma è tendere, con tutto me stesso, verso l’Oltre, verso l’Alto, spesso senza parole, come una pianta che ha sete. […] Pregare è diventare cercatore di sole, mendicante di cielo”.

decina del rosario

Andate per le strade

Andate per le strade in tutto il mondo ,chiamate i miei amici per far festa :c'è un posto per ciascuno alla mia mensa . 

Nel vostro cammino annunciate il Vangelo ,dicendo : "E' vicino il Regno dei cieli".Guarite i malati, mondate i lebbrosi ,rendete la vita a chi l'ha perduta .

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 Vi è stato donato con amore gratuito:ugualmente donate con gioia e per amore .Con voi non prendete né oro né argentoperché l'operaio ha diritto al suo cibo . Entrando in una casa , donatele la pace.Se c'è chi vi rifiuta e non accoglie il donola pace torni a voi , e uscite dalla casascuotendo la polvere dai vostri calzari . 

Ecco , io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi:siate dunque avveduti come sono i serpentima liberi e chiari come le colombe:dovrete sopportare prigioni e tribunali . Nessuno è più grande del proprio maestro:né il servo è più importante del suo padrone .Se hanno odiato me , odieranno anche voi .Ma voi non temete : Io non vi lascio soli !

Vedere Dio nell’inquietudine

Testimonianza [audio Benigni: cercate la felicità]

Amo il Signore

il centro del messaggio“A proposito di felicità: […] ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli [… ] ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto. Guardate in tutti gli scomparti della vostra anima. […] È lì; e anche se lei qualche volta si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei”. (Roberto Benigni)

decina del rosario

Nada te turbe Nada te turbe, nada te espantequien a Dios tiene, nada le falta.Nada te turbe, nada te espantesolo Dios basta!

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Vedere Dio nella sofferenza

Cari amici, eccomi come sempre con l’acqua alla gola nel tentare di scrivere… chiudo gli occhi e vedo il volto di tante persone amiche a cui vorrei arrivare con questa lettera e far sentire l’affetto e la gratitudine per tutto il sostegno che ricevo. Cerco di tenervi vicino raccontandovi un po’ quello che ho vissuto in questi mesi dopo il mio ritorno dall’Italia. Non sono stati momenti facili, sopratutto quando ho dovuto affrontare ancora una volta la morte, che è entrata in casa e si è portata via uno degli ospiti più cari che avevo: Gusman, 21 anni. Una morte improvvisa, inaspettata, inspiegabile… faccio fatica ad accettare che questa sia la Sua volontà. Mi rendo conto però che è così e devo rimettere tutto nelle Sue mani… Lui sa cosa è il bene per noi. Rimane la nostalgia, il ricordo dei momenti belli passati insieme. Guardo le altre persone della casa, i bambini, i malati più gravi… non posso fermarmi… devo andare avanti, anzi devo dare sempre di più… “amare fin che fa male”, diceva Madre Teresa… questo è l’amore autentico, vero… ‘è chi se ne va e chi viene… la vigilia di Natale bussa alla porta un sacerdote che ha trovato una bambina di otto anni in completo abbandono… la bimba si chiama Yulissa, è denutrita, gli occhi, come sempre, catturano la mia attenzione. La prendo in braccio, mi dicono che ha otto anni, ma sembra di cinque… è avvolta in qualche straccio, impregnato di pipì… l’odore è davvero forte… nauseabondo… ha tra i capelli una quantità enorme di pidocchi… le unghie nere, lunghe… le dita rovinate dal continuo strofinamento nella terra… Mi prende una stratta al cuore… lei sorride… la mamma mi racconta che la bimba viveva con la nonna, anziana ed ammalata. La mamma, non la può tenere perchè ha un altro marito che non accetta questa figlia ammalata. Yulissa, infatti, soffre di un ritardo nello sviluppo, non parla, non cammina… però lo sguardo è sveglio, attento e curioso… guarda tutto ciò che succede intorno a lei… è arrivata la vigilia di Natale, un giorno in cui stava per vincere la tristezza… una carezza di Dio… quest’anno non sono riuscita a preparare niente per Natale… tutti i programmi sono saltati… vi ricordo però nella preghiera… vi abbraccio forte(lettera di una giovane missionaria in Perù)

CANTO:Su ali d’aquila

il centro del messaggio

“Una morte improvvisa, inaspettata, inspiegabile... faccio fatica ad accettare che questa sia la Sua volontà. Mi rendo conto però che è così e devo rimettere tutto nelle Sue mani... Lui sa cosa è il bene per noi”. (giovane missionaria in Perù)

decina del rosario

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Mia forza e mio canto

Vedere Dio… oltre le maschere

Testimonianza Marco Mengoni esseri umani mp3

Te al centro del mio cuore

il centro del messaggio

“Oggi la gente […] vede soltanto le maschere, e non sa nemmeno chi sei. […] Ma che splendore che sei, nella tua fragilità. E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa realtà”. (Marco Mengoni)

decina del rosario

Uomini nuovi

Vedere Dio nell’amore

Carissimo Francy,oggi compi un anno e ci chiedevamo cosa poterti regalare che potesse durarti negli anni e così abbiamo deciso di scriverti una lettera.Sei stato un dono grande nella nostra vita perché ci hai aiutato a guardare oltre i nostri limiti umani.Quando i medici volevano metterci paura, la tua vita così fragile ci dava la forza di andare avanti.Per quel poco che ho capito in questi anni posso solo dirti che l’Amore è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d’amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l’amore vero di Dio.Lo scopo della nostra vita è amare ed essere sempre pronti ad imparare ad amare gli altri come solo Dio può insegnarti.L’amore ti consuma ma è bello morire consumati proprio come una candela che si spegne solo quando ha raggiunto il suo scopo.Qualsiasi cosa farai avrà senso solo se la vedrai in funzione della vita eterna.Se starai amando veramente te ne accorgerai del fatto che nulla ti appartiene veramente perché tutto è un dono.

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Come dice san Francesco: il contrario dell’amore è il possesso!Noi abbiamo amato i tuoi fratelli Maria e Davide ed abbiamo amato te sapendo che non eravate nostri, che non eravate per noi e così deve essere tutto nella vita, tutto ciò che hai non ti appartiene mai perché è un dono che Dio ti fa perché tu possa farlo fruttare.Non scoraggiarti mai, figlio mio, Dio non ti toglie mai nulla, se toglie è solo perché vuole donarti tanto di più.Grazie a Maria e Davide noi ci siamo innamorati di più della vita eterna ed abbiamo smesso di avere paura della morte, dunque Dio ci ha tolto, ma per donarci un cuore più grande ed aperto ad accogliere l’eternità già in questa vita.

CANTO: Canto dell’amore

il centro del messaggio

“[…] Il contrario dell’amore è il possesso! […] Tutto ciò che hai non ti appartiene mai perché è un dono che Dio ti fa perché tu possa farlo fruttare”. (tratto da “Siamo nati e non moriremo mai più”, storia di Chiara Corbello Petrillo)

decina del rosario

Con te faremo cose grandi

Vedere Dio nella ricerca vocazionale

Testimonianza tratta da Siamo nati e non moriremo mai storia di Chiara Corbella Petrillo pp.23-31

Il loro fidanzamento durerà sei anni. E un rapporto per certi versi ordinario, puntellato da litigi, rotture e pacificazioni, comune a quelli di molti altri. (...) il fidanzamento non ingrana. Ci sono dolorose rotture. La prima arriva nel 2006. “quando ci siamo lasciati” ha raccontato Chiara “ ho detto: beh Signore, me lo hai fatto conoscere a Medjugorie...adesso me lo togli... io torno a Medjugorie e mi spieghi perchè me l’hai tolto! Arrivata sul monte ho sentito solo tanta pace, come a dire: stai serena! Io però continuavo a dirmi: si vabbè, sta serena che vuol dire?? Che devo fare? Devo tornare da lui? Lo devo chiamare? Non lo devo chiamare? Continuavo, in realtà, a cercare dentro di me delle risorse che non c’erano più: le mie carte le avevo già giocate tutte e non avevano funzionato. Continuavo a cercare una soluzione umana e invece il Signore mi diceva: aspetta e fidati!. (...) Allora Padre Vito mi diede da meditare una frase: Quando Dio apre una porta nessuno la chiude, quando Dio la chiude nessuno la apre (Ap 3, 7). Questa parola mi ha cambiato la vita.” (...)

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Chiara ha capito nel fidanzamento che se quella non era la sua missione, se Enrico non era la persona che Dio aveva pensato per lei, allora doveva lasciarla andare, per il bene di entrambi.A un certo punto Chiara ed Enrico avevano deciso di fare le cose seriamente, ed erano arrivati al desiderio di dirsi sì. A cambiare tutto è stato l’aver accolto una prospettiva diversa, una parola antica e sempre nuova: “L’unica cosa straordinaria è essere figli di Dio. Dobbiamo soltanto scegliere: possiamo credere in un Padre che ci ama o continuare a pensare che la vita sia un caso”.Anche la scelta di sposarsi, come quella di consacrarsi, comporta una vocazione. Non si tratta semplicemente di inclinazione naturale, bisogna rispondere a una chiamata speciale di Dio. Ma a che cosa chiama Dio? Cosa chiede di fare? Il matrimonio può far diventare santi. Ma bisogna amarsi come Gesù ha amato la Chiesa, profondamente e totalmente.E’ una chiamata vera alla santità sulla quale si giocano la felicità e la realizzazione di una persona. Ma questa strada va intrapresa prima del matrimonio, durante la fornace del fidanzamento.

Servo per amore

il centro del messaggio

“Continuavo a cercare una soluzione umana e invece il Signore mi diceva: aspetta e fidati! […] Quando Dio apre una porta nessuno la chiude.” (tratto da “Siamo nati e non moriremo mai più”, storia di Chiara Corbello Petrillo)

decina del rosario

il Disegno

Nel mare del silenzio una voce si alzò, da una notte senza confini una luce brillò, dove non c'era niente quel giorno. 

Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo, avevi scritto già la mia vita insieme a te, avevi scritto già di me.E quando la tua mente fece splendere le stelle, e quando le tue mani modellarono la terra, dove non c'era niente quel giorno. 

E quando hai calcolato la profondità del cielo, e quando hai colorato ogni fiore della terra dove non c'era niente quel giorno. 

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E quando hai disegnato le nubi e le montagne, e quando hai disegnato il cammino di ogni uomo dove non c'era niente quel giorno. 

Se ieri non sapevo, oggi ho incontrato te e la mia libertà è il tuo disegno su di me, non cercherò più niente perché tu mi salverai.

Vedere Dio nel Sacramento della RiconciliazioneLa chiesa ci aiuta a trovare la nostra vocazione tracciandoci una strada, che ci aiuta a guardare a noi e al nostro limite senza scandalo, ma anzi ci mette davanti persone , che magari ci sembrano più limitate di noi, ma se le guardiamo come compagne di cammino potremo scoprire che la persona non vale per quello che fa, ma perchè è rapporto con Dio, così come il nostro fare è poco costruttivo se non ha origine in Lui. La chiesa è la mano che tiene aperta la porta tra la terra e il cielo.Tante volte noi diciamo “bisognerebbe”... Questa parola che si usa spesso, a chi fa tante attività dà molto fastidio. Ma se non ci fermiamo alla superficialità del considerare negativamente chi dice così, come una persona che non si assume responsabilità, potremo scoprire che è come dire: ”Io intuisco cosa ci sarebbe da fare, ma da solo non riesco: Dio aiutami tu.” Riscoprire che siamo limitati. Questo è il valore da riscoprire nei rapporti con gli altri, perchè così si sta nei rapporti senza pretesa sull’altro. La comunità cristiana è mettersi insieme per aiutarsi. Il limite è la porta che apre a Dio. Un problema senza Cristo rimane un problema, con Cristo si apre un autostrada. Il nostro problema è che dimentichiamo quanto abbiamo incontrato e quindi dobbiamo ricominciare.Le circostanze sono il fattore essenziale nel cammino vocazionale alla santità, perchè in tutto ciò che accade possiamo ricoprire lo sguardo e la compagnia di Gesù alla nostra vita attraverso volti concreti. Così il nostro cuore se è leale può riscoprire che nulla è contro di noi. La realtà in Cristo non è mai nemica, ma amica perchè lui è sempre con noi, anzi ci precede.

Magnificat (Dio ha fatto in me cose grandi)

il centro del messaggio

“[…] Il limite è la porta che apre a Dio. Un problema senza Cristo rimane un problema, con Cristo si apre un autostrada”. (tratto da un’omelia)

decina del rosario

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Cieli nuovi[1.] Cieli nuovi e terra nuova:è il destino dell'umanità!Viene il tempo, arriva il tempoche ogni realtà si trasfigurerà.E in cieli nuovi e terra nuovail nostro anelito si placcherà!La tua casa, la tua dimorasu tutti i popoli si estenderà!

[Rit.] E' il pane del cielo che ci fa vivere:che chiama a vivere e andare nel mondo.E' il pane del cielo che ci fa vivere:che chiama a vivere e andare a portare il tuo dono.

[2.] Cieli nuovi e terra nuova:la speranza non inganna mai!E Tu risorto ci fai risorti,tutto il creato un canto diverrà.E in cieli nuovi (e in cieli nuovi)e terra nuova (e terra nuova)c'è il disegno che hai affidato a noi: (e cieli e terra nuova)Gerusalemme dal cielo scende,Gerusalemme in terra troverà.

[Rit.] E' il pane del cielo che ci fa vivere:che chiama a vivere e andare nel mondo.E' il pane del cielo che ci fa vivere:che chiama a vivere e andare a portare il tuo dono.

[3.] Cieli nuovi (e cieli nuovi)e terra nuova: (e terra nuova)è il destino dell'umanità! (e cieli e terra nuova)Viene il tempo, arriva il tempoche ogni realtà si trasfigurerà.

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ALLA PIEVE DI CIVEZZANO

in chiesa video Benigni

NB Saluto/mandato ai pellegrini che concludono l’esperienza del pellegrinaggio

Tutti siamo invitati ad essere esploratori attenti e curiosi, disponibili a stupirsi e coraggiosi di fronte alle sfide della vita.

DALLA PIEVE DI CIVEZZANO A MONTAGNAGA

CANTI:Vieni e seguimiJesus ChristGioia che invade l’animaE sono solo un uomo

Io lo so, Signore, che vengo da lontano,prima del pensiero e poi nella tua mano,io mi rendo conto che tu sei la mia vitae non mi sembra vero di pregarti così.

"Padre d'ogni uomo" e non ti ho visto mai,"Spirito di vita" e nacqui da una donna,"Figlio mio fratello" e sono solo un uomo,eppure io capisco che tu sei verità.

E imparerò a guardare tutto il mondocon gli occhi trasparenti di un bambino,e insegnerò a chiamarti "Padre nostro"ad ogni figlio che diventa uomo. (2 volte)

Io lo so, Signore, che tu mi sei vicino,luce alla mia mente, guida al mio cammino,mano che sorregge, sguardo che perdona,e non mi sembra vero che tu esista così.

Dove nasce amore Tu sei la sorgente,dove c'è una croce Tu sei la speranza,dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna:e so che posso sempre contare su di Te!

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E accoglierò la vita come un dono,e avrò il coraggio di morire anch'io,e incontro a te verrò col mio fratello

che non si sente amato da nessuno. (2 volte)

Dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la XXX Giornata Mondiale della Gioventù 2015

Vedere Dio nel gesto quotidianoL’invito del Signore a incontrarlo è rivolto ad ognuno di voi, in qualsiasi luogo e situazione si trovi. Basta «prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 3).

CANTO: Se mi accogli

Domande

Dove puoi riconoscere l’amore di Dio nella tua vita?Quando hai sperimentato Dio come sorgente di vita?Quale novità porta, oggi, nella tua vita la persona di Cristo?

5 Ave Maria

CANTO: Questa notte

Vedere Dio nella preghieraCari giovani, il Signore vuole incontrarci, lasciarsi “vedere” da noi. “E come?” – mi potrete domandare. Anche santa Teresa d’Avila già da piccola diceva ai suoi genitori: «Voglio vedere Dio». Poi ha scoperto la via della preghiera come «un intimo rapporto di amicizia con Colui dal quale ci sentiamo amati». Per questo vi domando: voi pregate? Sapete che potete parlare con Gesù, con il Padre, con lo Spirito Santo, come si parla con un amico? E non un amico qualsiasi, ma il vostro migliore e più fidato amico! Provate a farlo, con semplicità. Scoprirete quello che un contadino di Ars diceva al santo Curato del suo paese: quando sono in preghiera davanti al Tabernacolo, «io lo guardo e lui mi guarda».

CANTO: Oggi ti chiamo

Domande

In quali momenti hai sentito bisogno di parlare con Dio?Anche se il silenzio ci fa paura nel silenzio il Signore ci parla.

5 Ave Maria

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CANTO: Oggi ti chiamo

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Vedere Dio nell’inquietudineCari giovani, la ricerca della felicità è comune a tutte le persone di tutti i tempi e di tutte le età. Dio ha deposto nel cuore di ogni uomo e di ogni donna un desiderio irreprimibile di felicità, di pienezza. Non avvertite che i vostri cuori sono inquieti e in continua ricerca di un bene che possa saziare la loro sete di infinito? [...]. Nei Salmi troviamo il grido che l’umanità rivolge a Dio dal profondo dell’anima: “Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore è fuggita la luce del tuo volto? (Sal 4,7).

CANTO: Vorrei amarti

Domande

Quali sono i tuoi desideri più profondi?il tuo cuore è inquieto? Dio abita e ti fa compagnia in questa inquietudine.

5 Ave Maria

CANTO: Vorrei amarti

Vedere Dio nella sofferenzaAncora una volta vi invito a incontrare il Signore leggendo frequentemente la Sacra Scrittura. Se non avete ancora l’abitudine, iniziate dai Vangeli. Leggete ogni giorno un brano. Lasciate che la Parola di Dio parli ai vostri cuori, illumini i vostri passi (cfr Sal 119,105). Scoprirete che si può “vedere” Dio anche nel volto dei fratelli, specialmente quelli più dimenticati: i poveri, gli affamati, gli assetati, gli stranieri, gli ammalati, i carcerati (cfr Mt 25,31-46). Ne avete mai fatto esperienza? Cari giovani, per entrare nella logica del Regno di Dio bisogna riconoscersi poveri con i poveri. Un cuore puro è necessariamente anche un cuore spogliato, che sa abbassarsi e condividere la propria vita con i più bisognosi.

CANTO: Su ali d’aquila

Domande

Quale Dio vedo nei volti di chi mi sta vicino? E quale Dio nel volto di chi soffre? In quali momenti della mia vita mi sono sentito povero o sofferente?

5 Ave Maria

CANTO: Su ali d’aquila

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Vedere Dio… oltre le maschere

Privi della luce che proviene dalla visione del Signore, l’uomo e la donna, guardano la realtà che li circonda in modo distorto, miope. La “bussola” interiore che li guidava nella ricerca della felicità perde il suo punto di riferimento e i richiami del potere, del possesso e della brama del piacere a tutti i costi li portano nel baratro della tristezza e dell’angoscia. Se la Bibbia ci insegna che Dio non vede le apparenze, ma il cuore (cfr 1 Sam 16,7), possiamo dire anche che è a partire dal nostro cuore che possiamo vedere Dio. Questo perché il cuore riassume l’essere umano nella sua totalità e unità di corpo e anima, nella sua capacità di amare ed essere amato.

CANTO: Cantiamo a Te

Domande

Da quale bussola ti stai lasciando guidare?Dio vede il cuore, prova in questa notte a lasciarti guardare da Lui con verità .

5 Ave Maria

CANTO: Cantiamo a Te

Vedere Dio nell’amoreI nostri cuori possono attaccarsi a veri o falsi tesori, possono trovare un riposo autentico oppure addormentarsi, diventando pigri e intorpiditi. Il bene più prezioso che possiamo avere nella vita è la nostra relazione con Dio. Quando questa percezione viene meno, l’essere umano diventa un enigma incomprensibile, perché proprio il sapere di essere amati da Dio incondizionatamente dà senso alla nostra vita. Ricordate il colloquio di Gesù con il giovane ricco (cfr Mc 10,17-22)? L’evangelista Marco nota che il Signore fissò lo sguardo su di lui e lo amò (cfr v. 21), invitandolo poi a seguirlo per trovare il vero tesoro. Vi auguro, cari giovani, che questo sguardo di Cristo, pieno di amore, vi accompagni per tutta la vostra vita.

CANTO: L’unico maestro

Domande

Sei consapevole del valore inestimabile che hai agli occhi di Dio? Ti lasci accompagnare del suo sguardo?Sai di essere amato e accolto da Dio in modo incondizionato?

5 Ave Maria

CANTO: L’unico maestro

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Vedere Dio nella ricerca vocazionale

L’incontro con Dio nella preghiera, attraverso la lettura della Bibbia e nella vita fraterna vi aiuterà a conoscere meglio il Signore e voi stessi. Come accadde ai discepoli di Emmaus, la voce di Gesù farà ardere i vostri cuori e si apriranno i vostri occhi per riconoscere la sua presenza nella vostra storia, scoprendo così il progetto d’amore che Lui ha per la nostra vita.

CANTO: La preghiera di Gesù è la nostra

Domande Dio parla attraverso la storia. Quali volti o situazioni toccano il tuo cuore?Ogni giorno Dio ti chiama e chiede il tuo sì.

5 Ave Maria

CANTO: La preghiera di Gesù è la nostra

Alcuni di voi sentono o sentiranno la chiamata del Signore al matrimonio, a formare una famiglia. Molti oggi pensano che questa vocazione sia “fuori moda”, ma non è vero! Proprio per questo motivo, l’intera Comunità ecclesiale sta vivendo un periodo speciale di riflessione sulla vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. Inoltre, vi invito a considerare la chiamata alla vita consacrata o al sacerdozio. Quanto è bello vedere giovani che abbracciano la vocazione di donarsi pienamente a Cristo e al servizio della sua Chiesa! Interrogatevi con animo puro e non abbiate paura di quello che Dio vi chiede! A partire dal vostro “sì” alla chiamata del Signore diventerete nuovi semi di speranza nella Chiesa e nella società. Non dimenticate: la volontà di Dio è la nostra felicità!

CANTO: Hombres nuevos

Domande

La realtà è il dito con cui il Signore mi indica la strada preparata per me. Vivo le mie giornate con occhi aperti per vederLo e cuore desto per seguirLo?la Sua volontà è per la mia felicità. Questa notte ascoltiamo la sua voce

5 Ave Maria

CANTO: Hombres nuevos

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Vedere Dio nel Sacramento della Riconciliazione

Siamo tutti peccatori, bisognosi di essere purificati dal Signore. Ma basta fare un piccolo passo verso Gesù per scoprire che Lui ci aspetta sempre con le braccia aperte, in particolare nel Sacramento della Riconciliazione, occasione privilegiata di incontro con la misericordia divina che purifica e ricrea i nostri cuori.

CANTO: Mi alma canta

Domande Hai fatto esperienza della forza trasformante del perdono di Cristo?Quando la misericordia ti ha aperto una strada dove tutto sembrava chiuso?

5 Ave Maria

CANTO: Mi alma canta

CANTI ARRIVANDO ALLA PIANA DI PINE’Dall’aurora al tramontoResta accanto a meE la strada si apreMusica di festaMadre della speranzaAnnunceremo che tu

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RiservaVedere Dio nel gesto quotidiano

La proposta che il nostro parroco fa a tutti noi è questa: “Dio esiste? Impariamo a conoscerlo… per riconoscerlo”. Che cosa significa? Che da soli non possiamo conoscere Dio, né sapere se lui esiste. è fondamentale essere in una comunità, in un gruppo, trovare una guida. Perchè questa è una sfida che impegna tutta la persona, la ragione innanzitutto, le emozioni, il corpo… noi siamo un unicum. La parte più difficile è accettare questa proposta! perchè le abitudini sono comode e mettersi in discussione e accettare di cambiarle fa male. Io un po’ ci ho provato, ho visto e sto cercando di vedere il mondo con occhi nuovi, quelli di un bambino, e… ne sono rimasta meravigliata! Ho sempre i miei momenti di crisi, cioè di insicurezza: non so ancora del tutto se Dio esiste e non lo posso dimostrare, ma ho fatto l’esperienza di essere felice e di vivere per uno scopo. (Giò)

Vedere Dio nell’inquietudine

Il cuore umano trabocca di un’abbondanza di desideri e di aspirazioni: noi vorremmo tante cose, talvolta in contraddizione fra di loro. Ma sappiamo anche che non possiamo fare tutto, avere tutto. Lungi dal condurci ad una triste rassegnazione, questa presa di coscienza può liberarci ed aiutarci a vivere più leggeri. Sì, è importante fare una scelta fra i nostri desideri. Non sono tutti cattivi, non sono tutti buoni. Si tratta di capire, pazientemente, quali seguire prioritariamente e quali lasciare da parte. Decidere quali aspirazioni mettere in primo piano, ascoltare ciò che abita profondamente in noi, è già metterci in ascolto di Dio. Dio ci parla anche attraverso i nostri desideri. Sta a noi discernere la sua voce in mezzo a tante altre voci dentro di noi. (Fare una scelta fra i nostri desideri, Frère Alois, Lettera dalla Cina, 2010)

Vedere Dio... oltre le maschere 1

Sono una ragazza di 15 anni. Molti, anzi tutti quelli che mi conoscono, mi considerano una ragazza simpatica, sempre con la battuta pronta. Ma non sono così e riesco ad ammetterlo solo alla sera, quando a letto ripenso alla giornata passata e a tutte le stupidaggini e gli sbagli che non mi appartengono, ma che abbelliscono la mia maschera. Molte volte non mi piaccio, poi metto la maschera, tantissimo fondo tinta per coprire i miei lati negativi, sugli occhi la matita scura per renderli più significativi, sulla bocca disegno labbra sorridenti, non come le mie che sono sempre tristi. In conclusione, appaio sempre molto allegra e senza problemi mai. Forse un giorno riuscirò a piacermi con la mi faccia pulita. (Anonima)

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Vedere Dio... oltre le maschere 2Vi scrivo perchè in questo momento ho dei problemi. Io non so più chi sono, né ciò che devo fare, né come, né perchè sono qua! So che queste cose capitano a quelli della mia età, ma io sto affogando completamente. Mi sento inutile, mi sento un niente. Non sono bellissima, ma non sono neanche banale, una delle tante. Attenzione: non voglio dire di voler essere eccentrica. No, io vorrei essere semplicemente me stessa. Vorrei esprimermi anche attraverso un look speciale, senza dover fare come gli altri, senza i legami della moda. “Ciascuno di noi è speciale: non siamo fatti in serie”: quante volte mi hanno ripetuto queste frasi?! Allora perchè facciamo di tutto per diventare uno uguale all’altro? Il mio sogno? Poter avere un mio look personale, senza paura di essere rifiutata o essere presa per una fuori di testa. (Alice) Vedere Dio... oltre le maschere 3

Ricordo i miei anni del ginnasio: un mare di dubbi. Dubitavo perfino della mia capacità di affrontare la vita. Che età difficile! Hai paura di non essere accettato dagli altri, dubiti del tuo charme, della tua capacità d’impatto con gli altri e non ti fai avanti. E poi problemi di crescita, problemi di cuore...Ma voi non abbiate paura, non preoccupatevi! Se voi lo volete, se avete un briciolo di speranza e una grande passione per gli anni che avete.., cambierete il mondo e non lo lascerete cambiare agli altri. Vivete la vita che state vivendo con una forte passione. Non recintatevi dentro di voi circoscrivendo la vostra vita in piccoli ambiti egoistici, invidiosi, incapaci di aprirsi agli altri. Appassionatevi alla vita perché è dolcissima. Mordete la vita! Non accantonate i vostri giorni, le vostre ore, le vostre tristezze con quegli affidi malinconici ai diari. Non coltivate pensieri di afflizione, di chiusura, di precauzioni.Il mondo ha bisogno di voi per cambiare, per ribaltare la logica corrente che è logica di violenza, di guerra, di dominio, di sopraffazione. Il mondo ha bisogno di giovani critici. Vedete! Gesù Cristo ha disarmato per sempre gli eserciti quando ha detto: «rimetti la spada nel fodero, perché chi di spada ferisce, di spada perisce». Ma noi cristiani non siamo stati capaci di fare entrare nelle coscienze questo insegnamento di Gesù. Diventate voi la coscienza critica del mondo. Diventate sovversivi. Non fidatevi dei cristiani «autentici» che non incidono la crosta della civiltà. (don Tonino Bello)

Vedere Dio nella ricerca vocazionale 1

Mi chiamo Roberto e fino a qualche anno fa lavoravo come muratore e di operai ne ho visti parecchi, anche molto bravi nel saper usare i “ferri” del mestiere. Un giorno ne ho incontrato Uno particolare, un tipo speciale che voleva costruire non un castello o palazzi o villette, ma un mondo diverso fatto da lui con un disegno antico come il mondo. Da principio gli ho creduto poco, , pensavo che, bravo com’era, avrebbe avuto bisogno di altri, non di me… e a me sarebbe

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bastato vivere nel mio piccolo mondo che mi ero fatto. Ma c’era una frase…, una di quelle frasi detta da Lui tanto tempo fa, che mi faceva pensare e mi chiedevo spesso dove mi avrebbe portato: “Se vuoi, vieni e seguimi”. Fortunatamente ho incontrato tante persone in gamba che hanno fatto sì che potessi capire quanto la Sua idea potesse essere portata avanti anche da uno come me.Ho pregato e prego perchè il carpentiere Gesù mi aiuti in quel Suo progetto che ha fatto su di me. Così ora è tempo di “non essere arrivato”, ma di “ricominciare”, con gioia e fedeltà anche se con fatica nel sì detto tante volte a quest’Uomo come pochi altri, che si è fatto servo e mi conduce nel mio cammino. E se demolisce ogni giorno l’uomo vecchio che è in me, per farmi sempre nuovo, sicuramente mi aiuterà perchè in ogni luogo in cui mi vorrà io gli sappia rendere grazie!

Vedere Dio nella ricerca vocazionale 2 Sì, ma verso dove? Verso dove vogliamo che vada la nostra vita? Qual è il senso dell'esistenza? “Guardate a Lui e sarete raggianti” (Sal 33,6)... Abbiamo una vita sola: spendiamola per qualcosa di grande, qualcosa per cui valga davvero la pena vivere, lottare, sognare.Nessun uomo è lontano dal Signore. Il Signore ama la libertà, non impone il suo amore. Non forza il cuore di nessuno di noi. Ogni cuore ha i suoi tempi, che neppure noi riusciamo a comprendere. Lui bussa e sta alla porta. Quando il cuore è pronto si aprirà. (don Pino Puglisi) Ognuno di noi sente dentro di sé una inclinazione, un carisma. Un progetto che rende ogni uomo unico e irripetibile. Questa chiamata, questa vocazione è il segno dello Spirito Santo in noi. Solo ascoltare questa voce può dare senso alla nostra vita. (don Pino Puglisi) Bisogna cercare di seguire la nostra vocazione, il nostro progetto d'amore. Ma non possiamo mai considerarci seduti al capolinea, già arrivati. Si riparte ogni volta. Dobbiamo avere umiltà, coscienza di avere accolto l'invito del Signore, camminare, poi presentare quanto è stato costruito per poter dire: sì, ho fatto del mio meglio. (don Pino Puglisi)

Vedere Dio nella ricerca vocazionale 3

E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono (Mt 4,19-20)... Certo questi uomini spesso non comprenderanno Gesù, non saranno all’altezza delle esigenze da lui poste, e giungeranno fino ad abbandonarlo; ma la sua promessa è più forte della loro infedeltà, e così dopo l’alba di Pasqua essi saranno capaci di annunciare la luce di Cristo risorto a tutti gli uomini. (Enzo Bianchi)

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Signore Gesù, inviaci anche oggi a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a scacciare i demoni della violenza e dell’odio; ad annunziare il Regno di giustizia, di pace e di gioia; facci capaci di andare “senza bastone, né bisaccia, né denaro, né due tuniche (Mt 10), come “agnelli in mezzo ai lupi”, perchè il Vangelo sia annunziato ad ogni creatura. Mandaci ancora, come il Padre ha mandato Te. Ogni vocazione è una vita griffata: qualcosa di nuovo e irripetibile, che solo Dio può immaginare. E, come l’acqua, è tanto più limpida quanto più è vicina alla sorgente. (Silvio Turazzi, missionario saveriano)

Vedere Dio nella ricerca vocazionale 4

Spera: sei atteso. Non darti per vinto: sei sorretto. Esplora le tue possibilità, cogli le opportunità per una vita piena. Di’ sì al futuro, contrasta le distruzioni del mondo. Ama la vita, lotta contro i veleni di morte. Abbi fiducia nel Dio della speranza. Non ti abbandonerà… (Jurgen Moltmann)

L’azione propria di Dio è far risorge. Là dove gli altri si fermano, egli ti fa ripartire; là dove eri caduto o vivevi addormentato, egli fa rialzare e risvegliare la vita. (Ermes Ronchi)

Vedere Dio nella sofferenza

é un preghiera di don Giovanni un prete morto giovane della diocesi di Bergamo. Logicamente poi se teniamo questa si dovrà scrivere due righe per introdurre.

Perché?Signore, è questa la domanda che mi faccioquando la vita mi sbatte in faccia la morte.Di solito preferisco non pensarci, alla morte:tanto sono ancora giovane…Ma a volte la realtà è crudele,e allora non posso fare a meno di chiedermi: perché?Perché muore un bambino abbandonato in un cassonetto,o ucciso da una guerra che altri hanno voluto?Perché tanti ragazzi e giovani muoiono sulle strade?Perché muore un genitore lasciando soli i figli?Perché, Signore hai voluto che mi lasciasse da solo su questa terrail mio amico, il mio papà, la mia mamma…Perché “sbattersi” tanto a vivere

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se poi basta un niente per scrivere la parola “fine”?Ho tanti “perché” nel mio cuore, Signore.E Tu stai lì, in silenzio.Non dici niente,ma aspetti che io alzi il mio sguardo su quella croce.Non servono altre parola:il tuo gesto d’amore mi basta per capire che Tu hai dato un senso alla morte.Perché Tu, Signore, ha condiviso fino in fondo la storia di noi uomini.Perché hai vinto la morte e ci hai dato la speranza di una vita nuova.Fa’ che non si spenga, Signore,la luce che la Tua Risurrezione accende oggi nel mio cuore.

Varie

Non ho che due spiccioli in tasca, ma quando vado al Bren Center con mia sorella e vedo una persona chiedere la carità penso a quando ero bambina e con mia mamma facevo lo stesso. Per questo gli do i miei 70 centesimi. Perché i miei genitori mi vogliono diversa da come sono ed io da anni non parlo per non deluderli? A seguito di un’esperienza comunitaria di cammino:“Porto nel cuore, le fatiche e i passi che si susseguivano, ma soprattutto le riflessioni lungo il percorso”

“Avervi conosciuto, in gruppo e singolarmente mi ha fatto credere che il buono è in ognuno di noi.”

“Mi capita molto meno spesso di sentirmi sola”“Penso alla forza che in quei giorni si è fatta padrona del mio corpo stanco, ma forse più di tutto dei miei pensieri che lo erano ancor di più”

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AL SANTUARIO

CONCLUSIONE ALLA COMPARSA AFFIDAMENTO A MARIA

Atto di affidamento a MariaBenedizione finaleConca della Comparsa

Ci Affidiamo a Maria

Ed ora ci affidiamo tutti alla giovane Maria, affinché sia per tutti noimodello attraente nelle nostre scelte,aiuto certo nelle nostre difficoltà,guida sicura verso la meta del nostro cammino:

Preghiamo insieme

Maria, Madre del Sì, tu hai ascoltato Gesùe conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore.Stella del mattino, parlaci di Luie raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù,imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti,la tua docilità, il tuo silenzio che ascoltae fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fedebrilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra,come Tu hai fatto visitando Elisabettache nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.Maria, Vergine del Magnificat,aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana,spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,a fare solo quello che Gesù dirà.Maria, poni il tuo sguardo su questa famiglia,perché sia il terreno fecondo della Chiesa che vive in Trento.Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noi

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e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.Maria, porta del cielo,aiutaci a levare in alto lo sguardo.Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui.Annunciare a tutti il Suo amore.Amen!

CANTO

Conclusione e “lancio” alla comparsa dopo l’affidamento a Maria

Dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la XXX Giornata Mondiale della Gioventù 2015

«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5,8). Cari giovani, come vedete, questa Beatitudine tocca molto da vicino la vostra esistenza ed è una garanzia della vostra felicità. Perciò vi ripeto ancora una volta: abbiate il coraggio di essere felici!La Giornata Mondiale della Gioventù di quest’anno conduce all’ultima tappa del cammino di preparazione verso il prossimo grande appuntamento mondiale dei giovani a Cracovia, nel 2016. Proprio trent’anni fa san Giovanni Paolo II istituì nella Chiesa le Giornate Mondiali della Gioventù. Questo pellegrinaggio giovanile attraverso i continenti sotto la guida del Successore di Pietro è stata veramente un’iniziativa provvidenziale e profetica. Ringraziamo insieme il Signore per i preziosi frutti che essa ha portato nella vita di tanti giovani in tutto il pianeta! Quante scoperte importanti, soprattutto quella di Cristo Via, Verità e Vita, e della Chiesa come una grande e accogliente famiglia! Quanti cambiamenti di vita, quante scelte vocazionali sono scaturiti da questi raduni! Il santo Pontefice, Patrono delle GMG, interceda per il nostro pellegrinaggio verso la sua Cracovia. E lo sguardo materno della Beata Vergine Maria, la piena di grazia, tutta bella e tutta pura, ci accompagni in questo cammino.

Benedizione

Il Signore sia con voiE con il tuo spirito

Il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo,vi confermi, vi renda forti e saldi nella fede,pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragionedella speranza che è in voi. E per intercessione della Vergine Madre scenda abbondante su tutti voila benedizione di Dio onnipotente,

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+ Padre e Figlio e Spirito Santo,e con voi rimanga sempre!

Andate! … Portate nel mondo la speranza di Dio, che è Cristo Signore,il quale è risorto dai morti, e vive e regna nei secoli dei secoli!

(Benedetto XVI al Convegno di Verona 2006)

Rendiamo grazie a Dio

CANTI FINALI