· Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo,...

30
- Dire Grazie è non dare nulla per scontato. - Dire Grazie è riconoscersi non necessari in questo mondo. - Dire Grazie è riconoscere di esserci grazie a qualcuno. L 1 - Potrebbe sembrare banale, ma non lo è. La gratitudine è un atteggiamento tanto necessario quanto dimenticato… e forse per questo, oggi, potrebbe avere una forza dirompente. Non è raro, dire un grazie deciso e imbattersi in occhi stupiti e sorpresi da quella magica, e troppo trascurata, parola. CANTO : “ Lodate Dio Lodate Dio, cieli immensi ed infiniti Lodate Dio, cori eterni d’Angeli Lodate Dio, Santi del suo Regno Lodatelo, uomini, Dio vi ama Lodatelo, uomini, Dio è con voi. Ti ringraziamo, Dio nostro Padre, perché sei Amore. Tu ci hai fatto dono della vita e ci hai creati per essere figli tuoi. Ti ringraziamo, perché ci fai partecipi della tua opera creatrice dandoci un mondo da plasmare con le nostre mani. Ti ringraziamo, Signore Gesù,

Transcript of  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo,...

Page 1:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

- Dire Grazie è non dare nulla per scontato. - Dire Grazie è riconoscersi non necessari in questo mondo. - Dire Grazie è riconoscere di esserci grazie a qualcuno.

L 1 - Potrebbe sembrare banale, ma non lo è. La gratitudine è un atteggiamento tanto necessario quanto dimenticato… e forse per questo, oggi, potrebbe avere una forza dirompente. Non è raro, dire un grazie deciso e imbattersi in occhi stupiti e sorpresi da quella magica, e troppo trascurata, parola.

CANTO : “ Lodate Dio”Lodate Dio, cieli immensi ed infinitiLodate Dio, cori eterni d’AngeliLodate Dio, Santi del suo RegnoLodatelo, uomini, Dio vi amaLodatelo, uomini, Dio è con voi.

Ti ringraziamo, Dio nostro Padre, perché sei Amore.Tu ci hai fatto dono della vita e ci hai creati per essere figli tuoi.Ti ringraziamo, perché ci fai partecipi della tua opera creatrice dandoci un mondo da plasmare con le nostre mani.

Ti ringraziamo, Signore Gesù, perché, per amore nostro, sei venuto in questo mondo per riscattarci da ogni male e riportarci al Padre.Ti ringraziamo, perché sei rimasto in mezzo a noi per sempre per far di tutti gli uomini una sola famigliaun corpo solo in Te.

Ti ringraziamo, Spirito d’amore,perché rinnovi la faccia della terra. Tu dai luce e conforto ad ogni cuore. Ti ringraziamo, perché, con i tuoi santi doni, ci dai la forza di avanzare nel nostro camminoper giungere uniti alla gioia della tua casa. Rit.

1

Page 2:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

G – Tante persone, durante tutta la nostra vita, ci hanno aiutato a vivere, a camminare, a crescere, ad incontrare il Signore… Vogliamo dir loro “GRAZIE!” portandole dentro questo nostro momento di preghiera.

(diciamo ad alta voce, o nel nostro cuore, il nome di qualcuna di queste persone)

L 1 - Pregare non è facile. Ci sono fasi della vita nelle quali il tempo sembra non esserci e al posto della ‘liturgia delle ore’ è possibile celebrare solo quella dei minuti... tra una persona che chiama, un anziano o i figli da accudire, impegni di lavoro a cui far fronte e la necessaria risposta alle fondamentali esigenze quotidiane.Ma pregare si può sempre. E’ pregare la vita nella vita di tutti i giorni, rendendo grazie, domandando perdono, chiedendo con semplicità, con gli occhi aperti sul mondo, consapevoli che la vita è ridotta a cosa e diventa merce lontano dalle nostre case ma, se non stiamo attenti, anche da noi. Pregare la vita è rendere grazie e aprirci alla meraviglia. E’ difficile trovare spiragli di stupore. La vita è un dono che non ha prezzo, che è fuori commercio e che chiede gratuità e, a sua volta, genera dono. Pregare la vita è dire grazie, insegnare a dirlo. Pregare la vita è chiedere perdono. In casa tante sono le occasioni per farlo. A volte drammatiche e dure. Spesso quotidiane al punto che non le riconosciamo e ci sfuggono come i troppi impegni da tenere a mente, per poi ritornare più pesanti, come i problemi non risolti.

ACCOGLICI SIGNORE NEL TUO PERDONO

° - C’è da chiedere perdono perché ‘l’altro’ è per me qualcosa di già conosciuto, non più in grado di stupire o di portare una novità. Sono piccoli gesti, abitudini che tradiscono questo atteggiamento. Piccole cose che, se accumulate, diventano un ostacolo invalicabile. Se non mi accorgo che dietro c’è l’altro, le sue domande, la sua fatica, la sua storia... lo rendo una cosa tra le mura di casa.

2

Chiedere e offrire perdono, con il cuore e i modi del Signore, è, allora, un distillato di preghiera limpida, che ci rimette nella realtà vera: siamo persone, l’una per l’altra.

T – Accoglici Signore nel tuo perdono!

° - Dobbiamo anche alzare gli occhi e chiedere perdono per le forme e i modi in cui nel mondo la vita diventa merce. Aborto, commercio di organi, violazione dell’embrione, minacce di clonazione, restrizione della persona considerandola un voto e una fonte di reddito. Nomi e modalità diverse di uno stesso peccato: fare della vita una cosa di cui posso disporre a piacimento. Farne una merce. Invece la vita è vita. Se ne mercifico un’espressione, apro una falla che arriverà a coinvolgerla tutta. O la vita tutta è fuori commercio, o tutta ha un prezzo. Si può comperare.

T – Accoglici Signore nel tuo perdono!

° - Chiediamo perdono per la disattenzione, lo scarso coraggio, il disinteresse. Chiediamo un attenzione rinnovata e uno sguardo profondo per lasciarci sorprendere, per stare accanto a ogni persona che vive. Per aprire la porta di casa e invocare e sporcarci le mani per leggi giuste a tutela della vita, perché non sia una cosa tra tante, ma la realtà, il dono, anche sofferto, che è base e possibilità di ogni altra cosa.

T – Accoglici Signore nel tuo perdono!

La vita non ha prezzo. Non si compra, si contempla. Ce lo ricorda il Signore. Preghiamo un Rosario della vita: con l’annunciazione e la nascita, ci sta la strage degli innocenti, la vita nascosta a Nazareth, Gesù che si china e guarisce... I misteri sarebbero tanti, facce di un unicoMistero. Quello della Vita. (Enrico Solmi)

L 1 - Il senso di gratitudine, allora, è quell'atteggiamento di fondamentale stupore dell'uomo di fronte alla vita, a Dio, alle persone, alle cose e agli avvenimenti. Non possiamo ridurre i rapporti ad un calcolo freddo e matematico. Un'esistenza vissuta senza gratitudine, infatti, è presto destinata ad impoverirsi e a svuotarsi di significato. 

3

Page 3:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

LETTURA Lc 2,22-40   […] A Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.  Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima – affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». […]

L 1 - La Vita risplende, l’Amore ci raggiunge, la Misericordia ci abbraccia, il Perdono ci rinnova… e noi?     Lo Spirito che aveva preannunciato a Simeone che la sua vita avrebbe visto risplendere la Luce, che i suoi occhi avrebbero visto nascere il Messia, che il suo cuore si sarebbe sentito esplodere di gioia e gratitudine, vedendo le promesse diventare realtà… ebbene, oggi, quello stesso Spirito continua a parlare interiormente, a dare un senso alla nostra vita, a indicarci vie luminose su cui poter continuare a incontrare il Signore.

Dal “Cantico di Daniele “ Dn 3,57-88 (a due cori)Rit.  Surrexit Christus, alleluia!         Cantate Domino, alleluia! 1.      Opere tutte, benedite il Signore.         Angeli del Signore, benedite il Signore.          2.      Sole e luna, benedite il Signore.          Stelle del cielo, benedite il Signore.3.      Notti e giorni, benedite il Signore.         Luce e tenebre, benedite il Signore. 4  4.      Santi e giusti, benedite il Signore.

          Umili di cuore, benedite il Signore. 5.      Montagne e colline, benedite il Signore.         Mari e fiumi, benedite il Signore.  6.      Fuoco e calore, benedite il Signore.         Ghiacci e nevi, benedite il Signore.  7.      Figli dell’uomo, benedite il Signore.         Servi del Signore, benedite il Signore.  8.      Folgori e nubi, benedite il Signore.         Piogge e rugiade, benedite il Signore.  9.      Voi tutte creature, benedite il Signore.        Potenze del Signore, benedite il Signore.  10.    Creature del Signore, benedite il Signore.          Lodatelo nei secoli, benedite il Signore.

Rit.  Surrexit Christus, alleluia!         Cantate Domino, alleluia!

L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto rimane a noi, mentre questo movimento della gratitudine richiede proprio un uscire fuori da noi stessi e riconoscere che tutto è grazia, che tutto ci è stato dato dal Padre,che tutto riceviamo in dono.Ciascuno di noi è un capolavoro dell'amore di Dio. Cerchiamo di riconoscere l'azione della grazia in noi per valorizzarla, per corrispondervi, per dire al Signore con semplicità di figli: grazie per quello che mi hai dato, per quello che sono, per la strada per cui mi hai condotto, per le grazie attuali, le tante di cui è cosparsa la nostra vita. Grazie per la storia di questa nostra Comunità, per la santità di tanti nostri fratelli e sorelle che hanno consumato la loro vita in un’offerta di amore per Te e i fratelli. Grazie per la piccola storia sacra che anche qui hai voluto scrivere.

5 QUALCHE GRAZIE

Page 4:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

Ai Cristiani del Medio Oriente (papa Francesco)Che possiate sempre dare testimonianza di Gesù attraverso le difficoltà! La vostra stessa presenza è preziosa per il Medio Oriente. Siete un piccolo gregge, ma con una grande responsabilità nella terra dove è nato e si è diffuso il cristianesimo. Siete come il lievito nella massa. Prima ancora di tante opere della Chiesa nell’ambito scolastico, sanitario o assistenziale, da tutti apprezzate, la ricchezza maggiore per la Regione sono i cristiani, siete voi. Grazie della vostra perseveranza! Il vostro sforzo di collaborare con persone di altre religioni, con gli ebrei e con i musulmani, è un altro segno del Regno di Dio. Il dialogo interreligioso è tanto più necessario quanto più difficile è la situazione. Non c’è un’altra strada. Il dialogo basato su un atteggiamento di apertura, nella verità e nell’amore, è anche il migliore antidoto alla tentazione del fondamentalismo religioso, che è una minaccia per i credenti di tutte le religioni. Il dialogo è al tempo stesso un servizio alla giustizia e una condizione necessaria per la pace tanto desiderata. …..Care sorelle e cari fratelli cristiani del Medio Oriente, avete una grande responsabilità e non siete soli nell’affrontarla. Perciò ho voluto scrivervi per incoraggiarvi e per dirvi quanto sono preziose la vostra presenza e la vostra missione in codesta terra benedetta dal Signore. La vostra testimonianza mi fa tanto bene. Grazie! Ogni giorno prego per voi e per le vostre intenzioni. Vi ringrazio perché so che voi, nelle vostre sofferenze, pregate per me e per il mio servizio alla Chiesa. Spero tanto di avere la grazia di venire di persona a visitarvi e confortarvi. La Vergine Maria, la Tutta Santa Madre di Dio e Madre nostra, vi accompagni e vi protegga sempre con la sua tenerezza. dal  Salmo 117 (a due cori)Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: “Il suo amore è per sempre”.Dicano quelli che temono il Signore: Il suo amore è per sempre”. 6

Nel pericolo ho gridato al Signore: mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. Il Signore è per me, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo?. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria! Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. Rendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Gloria al Padre….

“La famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda, e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore”. (Giovanni Paolo II)

GRAZIE ALLA MIA FAMIGLIA49 anni di matrimonio dei miei genitori … e sinceramente 49 anni sono tanti …ma tanti tanti.La famiglia (che in tutta sincerità e con il cuore triste… con fatica riesco a vedere in questo mondo pieno di tormenti fatiche incertezze, confusione e fragilità) continua comunque ad essere la base di tutto, il vero pilastro della nostra esistenza, del nostro vivere!! La famiglia è la patria del cuore. … ed io ringrazio ogni giorno Dio con tutta me stessa per avermi donato la “cosa” più preziosa della mia vita…la mia famiglia In loro ho sempre trovato tutto quello che mi serviva e che mi serve. . . .La famiglia che è affetto, rispetto, coccole, rifugio, gioia, protezione, sicurezza, sostegno, valori, rimproveri . la famiglia che è semplicemente Amore .. “Grazie, perché, pur non avendo chiesto io di nascere, così come di morire, mi hai fatto un dono incredibile che è la mia famiglia, una famiglia semplice, composta da persone oneste, amorevoli, che conoscono il senso del sacrificio, di cosa voglia dire fare due conti per arrivare a fine mese, il senso delle piccole 7

Page 5:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

cose che ci donano felicità, che con profonda tenerezza hanno saputo dire NO e Si, che mi hanno fatto conoscere Te, che mi hanno sempre dato fiducia, che credono in me come io credo fortemente in loro. Dio, mi hai donato genitori fantastici, mia madre e mio padre, sono da sempre i miei veri eroi C’è questa frase di N.Galli che dice così:«La famiglia è la prima sede dove si comprende il significato dell’esistenza. In un mondo in cui prevalgono i valori del profitto, della ricchezza, del piacere, la cultura dell’accoglienza mira a coltivare i valori del servizio e del dono.»Ed è proprio così, mi guardo intorno e vedo tante famiglie devastate, tanti ragazzi che non conoscono il senso della famiglia, che non hanno veri punti di riferimento, ed io, alzando gli occhi al cielo, posso con enorme imbarazzo dire GRAZIE …INFINITAMENTE GRAZIE mi sento una vera fortunata e tutto questo solo grazie a Te….”

LE BEATITUDINI DELLA FAMIGLIA (solista) Beata la famiglia il cui Dio è il Signore, e che cammina alla sua presenza.Beata la famiglia fondata sull’amore e che dall’amore fa scaturire atteggiamenti, parole, gesti e decisioni.Beata la famiglia aperta alla vita, che accoglie i figli come un dono, valorizza la presenza degli anziani ed è sensibile ai poveri e ai sofferenti.Beata la famiglia che prega insieme per lodare il Signore, per affidargli preoccupazioni e speranze.Beata la famiglia che vive i propri legami nella libertà, lasciando a tutti autonomia di crescita.Beata la famiglia che trova il tempo per dialogare, svagarsi e fare festa insieme.Beata la famiglia che non è schiava della televisione e sa scegliere programmi costruttivi.Beata la famiglia in cui i contrasti non sono un dramma, ma palestra per crescere nel rispetto, nella benevolenza e nel perdono vicendevole.Beata la famiglia dove regna la pace al suo interno e con tutti: in lei mette radici la pace del mondo.Beata la famiglia che vive in sintonia con l’universo, e si impegna per la costruzione di un mondo più umano.Beata la famiglia che, pur non ritrovandosi in queste beatitudini, decide che è possibile percorrerne qualcuna.Beata la famiglia in cui vivere è gioia, allontanarsi è nostalgia, tornare è festa.” 8

SIAMO TUTTI DEBITORI DI UN GRAZIE ALLE SUORE

Una specie in via di estinzione: le suore. Un certo tipo di immaginario comune dipinge le suore come donne petulanti, talvolta "cattive", "portaiella", se non addirittura inutili. E per i detrattori della categoria ci sono “buone" novità; le suore stanno gradualmente scomparendo. Sempre più anziane, ogni anno diminuiscono di numero notevolmente e le nuove leve si misurano con il contagocce, sorrette soprattutto dagiovani provenienti da Paesi del Terzo Mondo. Mi sento di ringraziare questa categoria per la loro opera passata e presente nel nostro tessuto sociale. Negli anni del Secondo dopoguerra si sono prese carico dell’assistenza all'infanzia con l’istituzione degli asili, e dell’infanzia abbandonata negli orfanotrofi e brefotrofi, che allora non erano istituzioni pubbliche. Non solo, le si trovava accanto agli anziani abbandonati negli ospizi, ai disabili nei cottolenghi e ai malati negli ospedali o nei sanatori, il tutto in un’Italia che non prevedeva l’odierno assistenzialismo. Oggi, le incontriamo ancora, spesso curve, zoppe o acciaccate, accanto ai bambini nelle scuole materne, nelle case di riposo tra gli anziani, nelle residenze per disabili o, come capita nella mia città e in altre, a fornire assistenza sanitaria domiciliare ai malati. Ma anche, più semplicemente, comepresenza tra la gente. E c’è davvero da ammirare come donne già avanti negli anni spendano quotidianamente la loro vita mettendosi a servizio della gente. Capitolo a parte va riservato alle suore di clausura, polmone spirituale della Chiesa, che però subiscono in maniera differente la crisi vocazionale. Concludo con un sentito grazie a voi, care suore, e un elogio per la vostra incessante opera. Giuseppe P.

CANTO: “Il disegno”Nel mare del silenzio una voce si alzò.Da una notte senza confini una luce brillò:dove non c’era niente quel giorno. Rit. Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo Avevi scritto già la mia vita, insieme a Te. Avevi scritto già di me!

9

Page 6:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

Carmelo Musumeci (ergastolano ostativo, detenuto  da 23 anni, scrittore e promotore della campagna “Mai dire mai” per l’abolizione dell’ergastolo, vera e propria voce tra le sbarre dei detenuti sottoposti al  “fine pena mai”)

“Caro Papa Francesco, è calata la sera dentro la mia cella come, da tanti anni, dentro il mio cuore. E’ il momento in cui mi sento più solo al mondo. La tv accesa è un rumore di sottofondo, a volte l’unico collegamento che ricorda a noi ergastolani, sepolti vivi tra sbarre e cemento, che esiste un altro mondo al di là del muro di cinta del carcere. Ma stasera è accaduto un fatto nuovo. Ho sentito le tue parole,  riprese da tutti i media”: “Tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà sono chiamati oggi o a lottare non solo per l’abolizione della pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità umana delle persone private della libertà. E questo, io lo collego con l’ergastolo. In Vaticano, poco tempo fa, nel Codice penale del Vaticano, non c’è più, l’ergastolo. L’ergastolo è una pena di morte nascosta”.(Dal  discorso del papa pronunciato il 23 ottobre,  in Vaticano, davanti alla delegazione dell’associazione internazionale di diritto penale). “Ci sono dei giorni che mi sembra che i muri della mia cella mi stritolino il cuore e ci sono dei momenti che non mi ricordo più come si vive da uomo libero. Francesco, non riesco a capire! A cosa serve che tanti “uomini ombra” (così si chiamano fra loro gli ergastolani ostativi sicuri di morire in carcere) dopo venti, trent’ anni, alcuni molto di più, rimangano ancora chiusi in una cella?”.   “Io non sono mai stato vicino alla Chiesa, perché sono nato colpevole, anche se poi da grande ci ho messo del mio e ho fatto di tutto per diventarlo. Ma da piccolo ho ricevuto solo tante botte dai preti dei collegi dove sono cresciuto. Ed è forse per questo che ben presto ho messo da parte Dio nella mia vita. Anche se ora spero che lui non abbia messo da parte me. Con gli esempi che ho ricevuto è stato facile credere che Dio non esistesse, ma ultimamente tu e qualcun altro mi fate pensare che esistano degli angeli in terra”.       “E’ per questo motivo che con gli ‘angeli’ della Comunità Papa Giovanni XXIII che tu riceverai il prossimo 20 dicembre ho chiesto il permesso straordinario di poter venire a ringraziarti di persona. 10

Ti avevo chiesto di venire da me, ma ora vorrei essere io a venire a stringere la mano di un uomo giusto che ha avuto il coraggio di difendere i più cattivi del mondo.    Francesco, non so se i giudici  me lo concederanno: mi hanno sempre detto di no. Anzi, mi dicono tutti che sono bravo, mi danno encomi, mi fanno laureare, mi dicono che sono meno pericoloso di una volta, ma poi quando è ora di chiedere un po’ di libertà mi dicono sempre che sono cattivo. Mi vogliono bravo ma poi mi dicono che morirò in carcere perché sono cattivo.    Sai Francesco, i buoni sono proprio strani. Io proprio non li capisco. Probabilmente non li capisco perché sono cattivo davvero, ma diglielo tu che non l’ha fatto neanche Gesù. Vorrei venire da te con la mia famiglia: una compagna che mi aspetta da 23 anni e i miei figli e i miei due nipotini,  che hanno l’età dei miei figli quando li ho lasciati. Mi hanno detto che per realizzare i sogni bisogna prima sognarli, ma gli uomini ombra non possono sognare. Possono solo sopravvivere e sopravvivere non è come vivere e non è neppure come morire. Francesco, ti arrivi un abbraccio tra le sbarre di un’ombra che vorrebbe vivere”.  

PREGHIERA (solista)Ogni giorno i problemi vengono a trovarci:il lavoro, la salute, i debiti, i rapporti con gli altri.A volte sembra proprio che l’universo Si sia accanito contro di noi.La quotidianità ha anestetizzato La nostra felicità di essere viviSpesso ci affanniamo per dei problemi che in realtà non lo sono,soprattutto se confrontati con personeche i problemi li hanno sul serio.Grazie per lo splendido dono della mia esistenza!Grazie per la mia casa,perché ho un luogo sereno dove cullare la mia intimità.Grazie per tutti quelli che mi ricordano quanto sia bello non essere soli.Grazie per la mia imperfezione,perché senza di essa non avrei motivo per tornare da te.Grazie per i miei nemici, perché sono i miei maestri,e ogni volta mi indicano dove ancora non ho portato amore.Grazie per i malanni e le difficoltà fisiche,perché mi ricordano quanto sia importante prendersi cura del proprio corpo.Grazie per tutte le volte che è caduta un’illusione,ho fatto mia una verità in più.Grazie per i fallimenti,, 11

Page 7:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

ognuno di essi è un gradino verso la vittoria.Grazie per tutte le volte che le cose non vanno come vorrei,mi ricordano che esiste una sola volontà: la Tua.Grazie per chi è diverso da me,perché ogni volta la mia tolleranza èpiù grande.Grazie per la mia creatività,attraverso di essa canta la mia anima.Grazie per l’inaspettato,alla fine mi consegna semprequalche dono inestimabile.Grazie per la cosa più importante:il tuo amore infinito. (Andrea diletti)

GRAZIE! SOLO GRAZIE SIGNORE! (Chiara Amirante) Grazie Signore! Grazie per il Dono immenso della vita!Grazie per ogni istante di questa vita che mi hai donato e che ogni giorno hai colorato e resa bella con la tua Luce ed il tuo Amore!Grazie Signore per aver pronunciato il mio nome e per il Disegno di amore sulla mia vita che fin dall’eternità hai sognato per me!Grazie per avermi donato di scoprire che non c’è niente di più meraviglioso che seguirti, abbandonarci alla tua volontà, vivere con te, per te, in te.Grazie per le mille grazie di dolore e di amore che mi hai donato.Grazie perché ogni giorno sai sorprendermi e mi doni di vivere immersa nella gioiosa contemplazione delle meraviglie del tuo Amore!Che avventura meravigliosamente divina la vita con te!Quanti miracoli e prodigi tu compi ogni giorno per il tuo popolo di piccoli e di poveri! Che gioia averti visto passare nei deserti delle nostre metropoli e ridare la vista ai ciechi, fasciare le piaghe dei cuori spezzati, liberare gli oppressi dalle catene del giogo della schiavitù, resuscitare i morti! Che gioia poter vedere migliaia e migliaia di tuoi figli passare dalla morte alla vita Grazie all’incontro con te! Vederli percorrere quelle stesse strade dove prima vivevano imprigionati nella solitudine e nella disperazione, testimoniando ora con forza ed entusiasmo la pienezza della tua Vita, la Gioia della Resurrezione.Stupende e meravigliose Signore sono tutte le tue Opere!Grazie Signore per questo meraviglioso anno!Grazie per i continui ed incredibili miracoli della Provvidenza con cui sempre ci fai toccare in maniera tangibile l’amore premuroso e personale che hai per tutti i tuoi figli che si abbandonano a te. Grazie perché ogni giorno in tutti i centri e le comunità ci hai dato di contemplare nello stupore il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci… della pasta, della carne, della frutta, delle 12

medicine dei vestiti… Che commozione Signore, guardare indietro questo anno, questi anni!! Anni molto impegnativi ma davvero stupendi grazie al tuo Amore!Che Gioia, felicità, stupore, gratitudine!Ancora una volta non posso ripeterti altro che GRAZIE, SOLO GRAZIE SIGNORE!!! P.S. Grazie anche a tutti voi carissimi amici e fratelli che siete diventati meravigliosi compagni di viaggio in questo pellegrinaggio della vita verso le alte vette del regno della gioia.Grazie per essermi stati accanto con il vostro affetto. Grazie per ogni vostro sorriso, preghiera, sostegno, per ogni gesto concreto di amore nei miei confronti.Grazie per ogni vostro sì all’amore e per ogni vostro contributo prezioso alla rivoluzione dell’amore! _____________________________

G - Il termine greco del verbo ringraziare è “eukaristèin”, da cui deriva il termine italiano Eucaristia.

G - Quando Gesù la sera del giovedì santo all’ultima cena volle istituire il sacramento del nostro nutrimento spirituale del suo corpo e del suo sangue, prima “...alzò gli occhi al cielo e rese grazie a Dio” (Lc 22,19; Mt 26,27s).Per questo i cristiani hanno voluto chiamare questo mistero affidato da Cristo alla Chiesa “Eucaristia” cioè “Rendimento di grazie”. Essi intesero così sottolineare la trascendenza, la spiritualità, il carattere di memoria efficace.E il gesto di Gesù diventerà il gesto della chiesa: essa rende grazie a Dio e continua la sua azione ogni volta che celebra la S. Messa

LETTURA Lc 22,17-2117 E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi, 18 poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio».19 Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è

13

Page 8:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».

L 1 - Gesù sceglie di donarsi a ciascuno di noi in un modo semplice, povero, scandaloso. Un modo che ci riempie la testa di dubbi: “Come è possibile: un po’ di pane, un po’ di vino e devo credere che Gesù è presente....” Pascal vi risponderebbe: “Se credo che Dio è diventato un uomo, non faccio nessuna fatica a credere che si possa fare pane e vino.”.. Gesù accetta il rischio dell’incomprensione. Ancora oggi si consegna. Nelle nostre Eucarestie slavate, senza fede, affrettate. reinterpretate, Gesù accetta di non essere capito.

G – Ora Apriamo il Tabernacolo e apriamo la porta del nostro cuoree ci prendiamo un po’ di tempo per un incontro fisico, emotivo, razionale, spirituale… con Gesù (apriamo il tabernacolo)

CANTO “Come fuoco vivo”Come fuoco vivo si accende in noiun'immensa felicitàche mai più nessuno ci toglieràperchè Tu sei ritornato.Chi potrà tacere, da ora in poi, che sei Tu in cammino con noi. Che la morte è vinta per sempre,che ci hai ridonato la vita

G - E ora ci prendiamo del tempo per stare davanti a Lui e dirGli il nostro

14

CANTO : “Come fuoco vivo”2.E per sempre ti mostreraiin quel gesto d'amore:mani che ancora spezzanopane d'eternità.

Come fuoco vivo si accende in noiun'immensa felicitàche mai più nessuno ci toglieràperchè Tu sei ritornato.Chi potrà tacere, da ora in poi, che sei Tu in cammino con noi. Che la morte è vinta per sempre,che ci hai ridonato la vita «Grazie perché sei venuto a cena!»: così mi congedarono i due sposini. «Grazie a voi!», ribattei tra il cordiale e l’impacciato. Quell’espressione, però, mi fece pensare: perché diceva “grazie” chi aveva lavorato ai fornelli? In fin dei conti, io avevo “solo” ricevuto del bene: meritavo riconoscenza? Sì, secondo loro. Non è davvero cosa da poco condividere, nella semplicità di un pasto, il dono dell’amicizia e non sempre ne abbiamo voglia o crediamo di avere il tempo per farlo. «Grazie perché sei venuto a cena!»; pensai: e se queste fossero parole di Gesù per noi?L’appuntamento della messa domenicale non ci trova sempre disponibili. Stanchezza, impegni, imprevisti e conflitti dell’ultima ora, disturbano la partecipazione alla messa e per qualcuno diventano una scusa per disertarla. “Eucaristia” vuol dire “rendimento di grazie”, ma non è scontato ringraziare per una vita che scorre tra mille contraddizioni. Sedere alla mensa del Signore può essere laborioso e succede perfino di sentirsi fuori posto. Del resto anche il “grazie” di Gesù al Padre fu pronunciato «nella notte in cui fu tradito» e quella notte assomiglia e porta in sé anche le nostre. Tutto questo non ostacola, ma rende vera l’eucaristia, nella quale Cristo rivolge al Padre il suo grazie eterno e invita anche noi a parteciparvi dicendo: «Grazie perché sei venuto a cena!». (Nicola Tonello) 15

Page 9:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

L 1 - Accanto al calore del fuoco divino c’è bisogno anche della “friabilità della nostra terra.Perché il Signore della gloria non è il Dio lontano, ma sempre il Dio con noi, trafitto e sfigurato, irresistibilmente compromesso, implicato con la nostra povertà, disceso in ogni nostra morte, per trarre da qui la sua gloria.Com’è affascinante questo volto di un Dio che non teme mai di “giocarsi la vita” fino in fondo con la nostra miseria!La sua gloria non vuole avere altre strade che quella della nostra povera storia ordinaria, così spesso macchiata dal male. È questo male, al cuore del grande mysterium iniquitatis in cui l’umanità è precipitata, che commuove Dio più di ogni altra dimensione, e ne interpella,fino all’eccesso del dono, la sovrabbondanza d’amore. Un abisso chiama l’abisso (sal 41,8). C’è, allora, una gloria che sale dalle fratture della nostra povera terra di essere apparentemente senza speranza. È una gloria viva, attiva e feconda, non meno del sublime canto degli angeli.

Amico Dio (solista)Come è facile, Signore, celebrare la tua Cena sotto le arcate della chiesa!Come è facile, Signore, riconoscerci peccatorirecitando distrattamente: «Signore pietà!».Come è facile, Signore, rispondere «Rendiamo grazie a Dio!»alla tua Parola che ci comandadi portare ciascuno i problemi degli altri;di leggere la tua presenza nelle cose, nelle persone, nei fatti.Come è facile, Signore, assistere in ginocchioa te che diventi pane e vino per tutti.Come è facile, Signore, dare la mano al vicino dicendo: "La pace sia con te!".Come è facile, Signore, mangiare l'unico pane al suono dell'organo.Ma tu, Signore, dicendoci "Fate questo in memoria di me"ci hai comandato di rifare tutta la tua vita,non solo il gesto che la riassume.Signore, aiutami a celebrare la tua messaSignore, che la messa diventi la vita, e la vita la messa. Tonino Lasconi

L 1 - Dire grazie è diventare un po’ come il vecchio e saggio Simeone, che vedendo quel bambino ha saputo scorgere un inestimabile dono di Dio per l’umanità di tutti i tempi. Simeone ha riconosciuto e lodato il 16

Signore, perché quel Bambino in fondo non ci era dovuto. Quel neonato offerto al Tempio sarebbe potuto restare fuori dalla nostra storia. Eppure Simeone ha avuto occhi trasparenti per riconoscere la bellezza di quel dono e cuore sincero per ringraziare il Dio dell’amore.

G - GRAZIE al Dio della Vita GRAZIE alla Vergine Maria, Madre del Signore, per la sua presenza silenziosa, ma viva, in quei giorni e in ogni nostro giorno; per la Sua intercessione, per il Suo sorriso e per il Suo abbraccio materno. GRAZIE al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo… per tutto e per sempre!!! (Madre Elvira)G - Come figli di un unico Padre, ci prendiamo per mano e diciamo a Lui il nostro “GRAZIE” con la preghiera che Gesù ci ha insegnatoPADRE NOSTROCANTO: “Grazie a te”Ti ho chiamato, caduta nel doloreTi ho cercato seguendo le orme del tuo amoreTi ho trovato qui nel mio cuoree dicendo "Padre" così ti parlerò.In ogni istante, anche nel piantomi sento forte perché mi sei accantoed ho il coraggio anche di perdonaree insieme al mio fratello, così io canterò: Grazie a Te che sai guardare oltre il mio peccato che mi chiami "figlio" e mi insegni a amare l'altro. Grazie a Te che hai voluto diventare uomo, per portarmi fra le braccia e per condurmi al Cielo. Grazie a Te che porti amore a chi è dimenticato che dai la speranza a chi si sente già perduto. Grazie a Te che hai voluto diventare uomo per portarmi fra le braccia e per condurmi al Cielo. 17

Page 10:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto
Page 11:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto
Page 12:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

- Dire Grazie è non dare nulla per scontato. - Dire Grazie è riconoscersi non necessari in questo mondo. - Dire Grazie è riconoscere di esserci grazie a qualcuno.

L 1 - Potrebbe sembrare banale, ma non lo è. La gratitudine è un atteggiamento tanto necessario quanto dimenticato… e forse per questo, oggi, potrebbe avere una forza dirompente. Non è raro, dire un grazie deciso e imbattersi in occhi stupiti e sorpresi da quella magica, e troppo trascurata, parola.

CANTO : “ Lodate Dio”Lodate Dio, cieli immensi ed infinitiLodate Dio, cori eterni d’AngeliLodate Dio, Santi del suo RegnoLodatelo, uomini, Dio vi amaLodatelo, uomini, Dio è con voi.

Ti ringraziamo, Dio nostro Padre, perché sei Amore.Tu ci hai fatto dono della vita e ci hai creati per essere figli tuoi.Ti ringraziamo, perché ci fai partecipi della tua opera creatrice dandoci un mondo da plasmare con le nostre mani.

Ti ringraziamo, Signore Gesù, perché, per amore nostro, sei venuto in questo mondo per riscattarci da ogni male e riportarci al Padre.Ti ringraziamo, perché sei rimasto in mezzo a noi per sempre per far di tutti gli uomini una sola famigliaun corpo solo in Te.

Ti ringraziamo, Spirito d’amore,perché rinnovi la faccia della terra. Tu dai luce e conforto ad ogni cuore. Ti ringraziamo, perché, con i tuoi santi doni,

ci dai la forza di avanzare nel nostro camminoper giungere uniti alla gioia della tua casa. Rit.

1

Page 13:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

Signore, perché quel Bambino in fondo non ci era dovuto. Quel neonato offerto al Tempio sarebbe potuto restare fuori dalla nostra storia. Eppure Simeone ha avuto occhi trasparenti per riconoscere la bellezza di quel dono e cuore sincero per ringraziare il Dio dell’amore.

G - GRAZIE al Dio della Vita GRAZIE alla Vergine Maria, Madre del Signore, per la sua presenza silenziosa, ma viva, in quei giorni e in ogni nostro giorno; per la Sua intercessione, per il Suo sorriso e per il Suo abbraccio materno. GRAZIE al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo… per tutto e per sempre!!! (Madre Elvira)G - Come figli di un unico Padre, ci prendiamo per mano e diciamo a Lui il nostro “GRAZIE” con la preghiera che Gesù ci ha insegnatoPADRE NOSTROCANTO: “Grazie a te”Ti ho chiamato, caduta nel doloreTi ho cercato seguendo le orme del tuo amoreTi ho trovato qui nel mio cuoree dicendo "Padre" così ti parlerò.In ogni istante, anche nel piantomi sento forte perché mi sei accantoed ho il coraggio anche di perdonaree insieme al mio fratello, così io canterò: Grazie a Te che sai guardare oltre il mio peccato che mi chiami "figlio" e mi insegni a amare l'altro. Grazie a Te che hai voluto diventare uomo, per portarmi fra le braccia e per condurmi al Cielo. Grazie a Te che porti amore a chi è dimenticato che dai la speranza a chi si sente già perduto.

Grazie a Te che hai voluto diventare uomo per portarmi fra le braccia e per condurmi al Cielo. 17G – Tante persone, durante tutta la nostra vita, ci hanno aiutato a vivere, a camminare, a crescere, ad incontrare il Signore… Vogliamo dir loro “GRAZIE!” portandole dentro questo nostro momento di preghiera.

(diciamo ad alta voce, o nel nostro cuore, il nome di qualcuna di queste persone)

L 1 - Pregare non è facile. Ci sono fasi della vita nelle quali il tempo sembra non esserci e al posto della ‘liturgia delle ore’ è possibile celebrare solo quella dei minuti... tra una persona che chiama, un anziano o i figli da accudire, impegni di lavoro a cui far fronte e la necessaria risposta alle fondamentali esigenze quotidiane.Ma pregare si può sempre. E’ pregare la vita nella vita di tutti i giorni, rendendo grazie, domandando perdono, chiedendo con semplicità, con gli occhi aperti sul mondo, consapevoli che la vita è ridotta a cosa e diventa merce lontano dalle nostre case ma, se non stiamo attenti, anche da noi. Pregare la vita è rendere grazie e aprirci alla meraviglia. E’ difficile trovare spiragli di stupore. La vita è un dono che non ha prezzo, che è fuori commercio e che chiede gratuità e, a sua volta, genera dono. Pregare la vita è dire grazie, insegnare a dirlo. Pregare la vita è chiedere perdono. In casa tante sono le occasioni per farlo. A volte drammatiche e dure. Spesso quotidiane al punto che non le riconosciamo e ci sfuggono come i troppi impegni da tenere a mente, per poi ritornare più pesanti, come i problemi non risolti.

ACCOGLICI SIGNORE NEL TUO PERDONO

° - C’è da chiedere perdono perché ‘l’altro’ è per me qualcosa di già conosciuto, non più in grado di stupire o di portare una novità. Sono piccoli gesti, abitudini che tradiscono questo atteggiamento. Piccole cose che, se accumulate, diventano un ostacolo invalicabile. Se non mi

Page 14:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

accorgo che dietro c’è l’altro, le sue domande, la sua fatica, la sua storia... lo rendo una cosa tra le mura di casa.

2Chiedere e offrire perdono, con il cuore e i modi del Signore, è, allora, un distillato di preghiera limpida, che ci rimette nella realtà vera: siamo persone, l’una per l’altra.

T – Accoglici Signore nel tuo perdono!

° - Dobbiamo anche alzare gli occhi e chiedere perdono per le forme e i modi in cui nel mondo la vita diventa merce. Aborto, commercio di organi, violazione dell’embrione, minacce di clonazione, restrizione della persona considerandola un voto e una fonte di reddito. Nomi e modalità diverse di uno stesso peccato: fare della vita una cosa di cui posso disporre a piacimento. Farne una merce. Invece la vita è vita. Se ne mercifico un’espressione, apro una falla che arriverà a coinvolgerla tutta. O la vita tutta è fuori commercio, o tutta ha un prezzo. Si può comperare.

T – Accoglici Signore nel tuo perdono!

° - Chiediamo perdono per la disattenzione, lo scarso coraggio, il disinteresse. Chiediamo un attenzione rinnovata e uno sguardo profondo per lasciarci sorprendere, per stare accanto a ogni persona che vive. Per aprire la porta di casa e invocare e sporcarci le mani per leggi giuste a tutela della vita, perché non sia una cosa tra tante, ma la realtà, il dono, anche sofferto, che è base e possibilità di ogni altra cosa.

T – Accoglici Signore nel tuo perdono!

La vita non ha prezzo. Non si compra, si contempla. Ce lo ricorda il Signore. Preghiamo un Rosario della vita: con l’annunciazione e la nascita, ci sta la strage degli innocenti, la vita nascosta a Nazareth, Gesù che si china e guarisce... I misteri sarebbero tanti, facce di un unicoMistero. Quello della Vita. (Enrico Solmi)

L 1 - Il senso di gratitudine, allora, è quell'atteggiamento di fondamentale stupore dell'uomo di fronte alla vita, a Dio, alle persone, alle cose e agli avvenimenti. Non possiamo ridurre i rapporti ad un

calcolo freddo e matematico. Un'esistenza vissuta senza gratitudine, infatti, è presto destinata ad impoverirsi e a svuotarsi di significato. 

3L 1 - Accanto al calore del fuoco divino c’è bisogno anche della “friabilità della nostra terra.Perché il Signore della gloria non è il Dio lontano, ma sempre il Dio con noi, trafitto e sfigurato, irresistibilmente compromesso, implicato con la nostra povertà, disceso in ogni nostra morte, per trarre da qui la sua gloria.Com’è affascinante questo volto di un Dio che non teme mai di “giocarsi la vita” fino in fondo con la nostra miseria!La sua gloria non vuole avere altre strade che quella della nostra povera storia ordinaria, così spesso macchiata dal male. È questo male, al cuore del grande mysterium iniquitatis in cui l’umanità è precipitata, che commuove Dio più di ogni altra dimensione, e ne interpella,fino all’eccesso del dono, la sovrabbondanza d’amore. Un abisso chiama l’abisso (sal 41,8). C’è, allora, una gloria che sale dalle fratture della nostra povera terra di essere apparentemente senza speranza. È una gloria viva, attiva e feconda, non meno del sublime canto degli angeli.

Amico Dio (solista)Come è facile, Signore, celebrare la tua Cena sotto le arcate della chiesa!Come è facile, Signore, riconoscerci peccatorirecitando distrattamente: «Signore pietà!».Come è facile, Signore, rispondere «Rendiamo grazie a Dio!»alla tua Parola che ci comandadi portare ciascuno i problemi degli altri;di leggere la tua presenza nelle cose, nelle persone, nei fatti.Come è facile, Signore, assistere in ginocchioa te che diventi pane e vino per tutti.Come è facile, Signore, dare la mano al vicino dicendo: "La pace sia con te!".Come è facile, Signore, mangiare l'unico pane al suono dell'organo.Ma tu, Signore, dicendoci "Fate questo in memoria di me"ci hai comandato di rifare tutta la tua vita,non solo il gesto che la riassume.Signore, aiutami a celebrare la tua messaSignore, che la messa diventi la vita, e la vita la messa. Tonino Lasconi

Page 15:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

L 1 - Dire grazie è diventare un po’ come il vecchio e saggio Simeone, che vedendo quel bambino ha saputo scorgere un inestimabile dono di Dio per l’umanità di tutti i tempi. Simeone ha riconosciuto e lodato il 16CANTO : “Come fuoco vivo”2.E per sempre ti mostreraiin quel gesto d'amore:mani che ancora spezzanopane d'eternità.

Come fuoco vivo si accende in noiun'immensa felicitàche mai più nessuno ci toglieràperchè Tu sei ritornato.Chi potrà tacere, da ora in poi, che sei Tu in cammino con noi. Che la morte è vinta per sempre,che ci hai ridonato la vita «Grazie perché sei venuto a cena!»: così mi congedarono i due sposini. «Grazie a voi!», ribattei tra il cordiale e l’impacciato. Quell’espressione, però, mi fece pensare: perché diceva “grazie” chi aveva lavorato ai fornelli? In fin dei conti, io avevo “solo” ricevuto del bene: meritavo riconoscenza? Sì, secondo loro. Non è davvero cosa da poco condividere, nella semplicità di un pasto, il dono dell’amicizia e non sempre ne abbiamo voglia o crediamo di avere il tempo per farlo. «Grazie perché sei venuto a cena!»; pensai: e se queste fossero parole di Gesù per noi?L’appuntamento della messa domenicale non ci trova sempre disponibili. Stanchezza, impegni, imprevisti e conflitti dell’ultima ora, disturbano la partecipazione alla messa e per qualcuno diventano una scusa per disertarla. “Eucaristia” vuol dire “rendimento di grazie”, ma non è scontato ringraziare per una vita che scorre tra mille contraddizioni. Sedere alla mensa del Signore può essere laborioso e succede perfino di sentirsi fuori posto. Del resto anche il “grazie” di Gesù al Padre fu pronunciato «nella notte in cui fu tradito» e quella notte assomiglia e porta in sé anche le nostre. Tutto questo non

ostacola, ma rende vera l’eucaristia, nella quale Cristo rivolge al Padre il suo grazie eterno e invita anche noi a parteciparvi dicendo: «Grazie perché sei venuto a cena!». (Nicola Tonello) 15LETTURA Lc 2,22-40   […] A Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.  Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima – affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». […]

L 1 - La Vita risplende, l’Amore ci raggiunge, la Misericordia ci abbraccia, il Perdono ci rinnova… e noi?     Lo Spirito che aveva preannunciato a Simeone che la sua vita avrebbe visto risplendere la Luce, che i suoi occhi avrebbero visto nascere il Messia, che il suo cuore si sarebbe sentito esplodere di gioia e gratitudine, vedendo le promesse diventare realtà… ebbene, oggi, quello stesso Spirito continua a parlare interiormente, a dare un senso alla nostra vita, a indicarci vie luminose su cui poter continuare a incontrare il Signore.

Dal “Cantico di Daniele “ Dn 3,57-88 (a due cori)Rit.  Surrexit Christus, alleluia!         Cantate Domino, alleluia! 1.      Opere tutte, benedite il Signore.         Angeli del Signore, benedite il Signore.          2.      Sole e luna, benedite il Signore.

Page 16:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

          Stelle del cielo, benedite il Signore.3.      Notti e giorni, benedite il Signore.         Luce e tenebre, benedite il Signore. 4  4.      Santi e giusti, benedite il Signore.          Umili di cuore, benedite il Signore. 5.      Montagne e colline, benedite il Signore.         Mari e fiumi, benedite il Signore.  6.      Fuoco e calore, benedite il Signore.         Ghiacci e nevi, benedite il Signore.  7.      Figli dell’uomo, benedite il Signore.         Servi del Signore, benedite il Signore.  8.      Folgori e nubi, benedite il Signore.         Piogge e rugiade, benedite il Signore.  9.      Voi tutte creature, benedite il Signore.        Potenze del Signore, benedite il Signore.  10.    Creature del Signore, benedite il Signore.          Lodatelo nei secoli, benedite il Signore.

Rit.  Surrexit Christus, alleluia!         Cantate Domino, alleluia!

L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto rimane a noi, mentre questo movimento della gratitudine richiede proprio un uscire fuori da noi stessi e riconoscere che tutto è grazia, che tutto ci è stato dato dal Padre,che tutto riceviamo in dono.Ciascuno di noi è un capolavoro dell'amore di Dio. Cerchiamo di riconoscere l'azione della grazia in noi per valorizzarla, per corrispondervi, per dire al Signore con semplicità di figli: grazie per quello che mi hai dato, per quello che sono, per la strada per cui mi hai condotto, per le grazie attuali, le tante di cui è cosparsa la nostra vita. Grazie per la storia di questa nostra Comunità, per la santità di tanti nostri fratelli e sorelle che hanno consumato la loro vita in un’offerta di amore per Te e i fratelli. Grazie per la piccola storia sacra che anche qui hai voluto scrivere.

5il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».

L 1 - Gesù sceglie di donarsi a ciascuno di noi in un modo semplice, povero, scandaloso. Un modo che ci riempie la testa di dubbi: “Come è possibile: un po’ di pane, un po’ di vino e devo credere che Gesù è presente....” Pascal vi risponderebbe: “Se credo che Dio è diventato un uomo, non faccio nessuna fatica a credere che si possa fare pane e vino.”.. Gesù accetta il rischio dell’incomprensione. Ancora oggi si consegna. Nelle nostre Eucarestie slavate, senza fede, affrettate. reinterpretate, Gesù accetta di non essere capito.

G – Ora Apriamo il Tabernacolo e apriamo la porta del nostro cuoree ci prendiamo un po’ di tempo per un incontro fisico, emotivo, razionale, spirituale… con Gesù (apriamo il tabernacolo)

CANTO “Come fuoco vivo”Come fuoco vivo si accende in noiun'immensa felicitàche mai più nessuno ci toglieràperchè Tu sei ritornato.Chi potrà tacere, da ora in poi, che sei Tu in cammino con noi. Che la morte è vinta per sempre,che ci hai ridonato la vita

G - E ora ci prendiamo del tempo per stare davanti a Lui e dirGli il nostro

Page 17:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

14medicine dei vestiti… Che commozione Signore, guardare indietro questo anno, questi anni!! Anni molto impegnativi ma davvero stupendi grazie al tuo Amore!Che Gioia, felicità, stupore, gratitudine!Ancora una volta non posso ripeterti altro che GRAZIE, SOLO GRAZIE SIGNORE!!! P.S. Grazie anche a tutti voi carissimi amici e fratelli che siete diventati meravigliosi compagni di viaggio in questo pellegrinaggio della vita verso le alte vette del regno della gioia.Grazie per essermi stati accanto con il vostro affetto. Grazie per ogni vostro sorriso, preghiera, sostegno, per ogni gesto concreto di amore nei miei confronti.Grazie per ogni vostro sì all’amore e per ogni vostro contributo prezioso alla rivoluzione dell’amore! _____________________________

G - Il termine greco del verbo ringraziare è “eukaristèin”, da cui deriva il termine italiano Eucaristia.

G - Quando Gesù la sera del giovedì santo all’ultima cena volle istituire il sacramento del nostro nutrimento spirituale del suo corpo e del suo sangue, prima “...alzò gli occhi al cielo e rese grazie a Dio” (Lc 22,19; Mt 26,27s).Per questo i cristiani hanno voluto chiamare questo mistero affidato da Cristo alla Chiesa “Eucaristia” cioè “Rendimento di grazie”. Essi intesero così sottolineare la trascendenza, la spiritualità, il carattere di memoria efficace.E il gesto di Gesù diventerà il gesto della chiesa: essa rende grazie a Dio e continua la sua azione ogni volta che celebra la S. Messa

LETTURA Lc 22,17-2117 E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi, 18 poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite,

finché non venga il regno di Dio».19 Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è

13

QUALCHE GRAZIE Ai Cristiani del Medio Oriente (papa Francesco)Che possiate sempre dare testimonianza di Gesù attraverso le difficoltà! La vostra stessa presenza è preziosa per il Medio Oriente. Siete un piccolo gregge, ma con una grande responsabilità nella terra dove è nato e si è diffuso il cristianesimo. Siete come il lievito nella massa. Prima ancora di tante opere della Chiesa nell’ambito scolastico, sanitario o assistenziale, da tutti apprezzate, la ricchezza maggiore per la Regione sono i cristiani, siete voi. Grazie della vostra perseveranza! Il vostro sforzo di collaborare con persone di altre religioni, con gli ebrei e con i musulmani, è un altro segno del Regno di Dio. Il dialogo interreligioso è tanto più necessario quanto più difficile è la situazione. Non c’è un’altra strada. Il dialogo basato su un atteggiamento di apertura, nella verità e nell’amore, è anche il migliore antidoto alla tentazione del fondamentalismo religioso, che è una minaccia per i credenti di tutte le religioni. Il dialogo è al tempo stesso un servizio alla giustizia e una condizione necessaria per la pace tanto desiderata. …..Care sorelle e cari fratelli cristiani del Medio Oriente, avete una grande responsabilità e non siete soli nell’affrontarla. Perciò ho voluto scrivervi per incoraggiarvi e per dirvi quanto sono preziose la vostra presenza e la vostra missione in codesta terra benedetta dal Signore. La vostra testimonianza mi fa tanto bene. Grazie! Ogni giorno prego per voi e per le vostre intenzioni. Vi ringrazio perché so che voi, nelle vostre sofferenze, pregate per me e per il mio servizio alla Chiesa. Spero tanto di avere la grazia di venire di persona a visitarvi e confortarvi. La Vergine Maria, la Tutta Santa Madre di Dio e Madre nostra, vi accompagni e vi protegga sempre con la sua tenerezza. (breve pausa)

dal  Salmo 117 (a due cori)Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele:

Page 18:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

“Il suo amore è per sempre”.Dicano quelli che temono il Signore: Il suo amore è per sempre”. 6 Nel pericolo ho gridato al Signore: mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. Il Signore è per me, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo?. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria! Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. Rendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Gloria al Padre….

“La famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda, e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore”. (Giovanni Paolo II)

GRAZIE ALLA MIA FAMIGLIA49 anni di matrimonio dei miei genitori … e sinceramente 49 anni sono tanti …ma tanti tanti.La famiglia (che in tutta sincerità e con il cuore triste… con fatica riesco a vedere in questo mondo pieno di tormenti fatiche incertezze, confusione e fragilità) continua comunque ad essere la base di tutto, il vero pilastro della nostra esistenza, del nostro vivere!! La famiglia è la patria del cuore. … ed io ringrazio ogni giorno Dio con tutta me stessa per avermi donato la “cosa” più preziosa della mia vita…la mia famiglia In loro ho sempre trovato tutto quello che mi serviva e che mi serve. . . .La famiglia che è affetto, rispetto, coccole, rifugio, gioia, protezione, sicurezza, sostegno, valori, rimproveri . la famiglia che è semplicemente Amore .. “Grazie, perché, pur non avendo chiesto io di nascere, così come di morire, mi

hai fatto un dono incredibile che è la mia famiglia, una famiglia semplice, composta da persone oneste, amorevoli, che conoscono il senso del sacrificio, di cosa voglia dire fare due conti per arrivare a fine mese, il senso delle piccole 7ognuno di essi è un gradino verso la vittoria.Grazie per tutte le volte che le cose non vanno come vorrei,mi ricordano che esiste una sola volontà: la Tua.Grazie per chi è diverso da me,perché ogni volta la mia tolleranza èpiù grande.Grazie per la mia creatività,attraverso di essa canta la mia anima.Grazie per l’inaspettato,alla fine mi consegna semprequalche dono inestimabile.Grazie per la cosa più importante:il tuo amore infinito. (Andrea diletti)

GRAZIE! SOLO GRAZIE SIGNORE! (Chiara Amirante) Grazie Signore! Grazie per il Dono immenso della vita!Grazie per ogni istante di questa vita che mi hai donato e che ogni giorno hai colorato e resa bella con la tua Luce ed il tuo Amore!Grazie Signore per aver pronunciato il mio nome e per il Disegno di amore sulla mia vita che fin dall’eternità hai sognato per me!Grazie per avermi donato di scoprire che non c’è niente di più meraviglioso che seguirti, abbandonarci alla tua volontà, vivere con te, per te, in te.Grazie per le mille grazie di dolore e di amore che mi hai donato.Grazie perché ogni giorno sai sorprendermi e mi doni di vivere immersa nella gioiosa contemplazione delle meraviglie del tuo Amore!Che avventura meravigliosamente divina la vita con te!Quanti miracoli e prodigi tu compi ogni giorno per il tuo popolo di piccoli e di poveri! Che gioia averti visto passare nei deserti delle nostre metropoli e ridare la vista ai ciechi, fasciare le piaghe dei cuori spezzati, liberare gli oppressi dalle catene del giogo della schiavitù, resuscitare i morti! Che gioia poter vedere migliaia e migliaia di tuoi figli passare dalla morte alla vita Grazie all’incontro con te! Vederli percorrere quelle stesse strade dove prima vivevano imprigionati nella solitudine e nella disperazione, testimoniando ora con forza ed entusiasmo la pienezza della tua Vita, la Gioia della Resurrezione.Stupende e meravigliose Signore sono tutte le tue Opere!Grazie Signore per questo meraviglioso anno!Grazie per i continui ed incredibili miracoli della Provvidenza con cui sempre ci fai toccare in maniera tangibile l’amore premuroso e personale che hai per

Page 19:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

tutti i tuoi figli che si abbandonano a te. Grazie perché ogni giorno in tutti i centri e le comunità ci hai dato di contemplare nello stupore il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci… della pasta, della carne, della frutta, delle 12Ti avevo chiesto di venire da me, ma ora vorrei essere io a venire a stringere la mano di un uomo giusto che ha avuto il coraggio di difendere i più cattivi del mondo.    Francesco, non so se i giudici  me lo concederanno: mi hanno sempre detto di no. Anzi, mi dicono tutti che sono bravo, mi danno encomi, mi fanno laureare, mi dicono che sono meno pericoloso di una volta, ma poi quando è ora di chiedere un po’ di libertà mi dicono sempre che sono cattivo. Mi vogliono bravo ma poi mi dicono che morirò in carcere perché sono cattivo.    Sai Francesco, i buoni sono proprio strani. Io proprio non li capisco. Probabilmente non li capisco perché sono cattivo davvero, ma diglielo tu che non l’ha fatto neanche Gesù. Vorrei venire da te con la mia famiglia: una compagna che mi aspetta da 23 anni e i miei figli e i miei due nipotini,  che hanno l’età dei miei figli quando li ho lasciati. Mi hanno detto che per realizzare i sogni bisogna prima sognarli, ma gli uomini ombra non possono sognare. Possono solo sopravvivere e sopravvivere non è come vivere e non è neppure come morire. Francesco, ti arrivi un abbraccio tra le sbarre di un’ombra che vorrebbe vivere”.   (breve pausa)PREGHIERA (solista)Ogni giorno i problemi vengono a trovarci:il lavoro, la salute, i debiti, i rapporti con gli altri.A volte sembra proprio che l’universo Si sia accanito contro di noi.La quotidianità ha anestetizzato La nostra felicità di essere viviSpesso ci affanniamo per dei problemi che in realtà non lo sono,soprattutto se confrontati con personeche i problemi li hanno sul serio.Grazie per lo splendido dono della mia esistenza!Grazie per la mia casa,perché ho un luogo sereno dove cullare la mia intimità.Grazie per tutti quelli che mi ricordano quanto sia bello non essere soli.Grazie per la mia imperfezione,perché senza di essa non avrei motivo per tornare da te.Grazie per i miei nemici, perché sono i miei maestri,e ogni volta mi indicano dove ancora non ho portato amore.Grazie per i malanni e le difficoltà fisiche,

perché mi ricordano quanto sia importante prendersi cura del proprio corpo.Grazie per tutte le volte che è caduta un’illusione,ho fatto mia una verità in più.Grazie per i fallimenti,, 11cose che ci donano felicità, che con profonda tenerezza hanno saputo dire NO e Si, che mi hanno fatto conoscere Te, che mi hanno sempre dato fiducia, che credono in me come io credo fortemente in loro. Dio, mi hai donato genitori fantastici, mia madre e mio padre, sono da sempre i miei veri eroi C’è questa frase di N.Galli che dice così:«La famiglia è la prima sede dove si comprende il significato dell’esistenza. In un mondo in cui prevalgono i valori del profitto, della ricchezza, del piacere, la cultura dell’accoglienza mira a coltivare i valori del servizio e del dono.»Ed è proprio così, mi guardo intorno e vedo tante famiglie devastate, tanti ragazzi che non conoscono il senso della famiglia, che non hanno veri punti di riferimento, ed io, alzando gli occhi al cielo, posso con enorme imbarazzo dire GRAZIE …INFINITAMENTE GRAZIE mi sento una vera fortunata e tutto questo solo grazie a Te….” (breve pausa)LE BEATITUDINI DELLA FAMIGLIA (solista) Beata la famiglia il cui Dio è il Signore, e che cammina alla sua presenza.Beata la famiglia fondata sull’amore e che dall’amore fa scaturire atteggiamenti, parole, gesti e decisioni.Beata la famiglia aperta alla vita, che accoglie i figli come un dono, valorizza la presenza degli anziani ed è sensibile ai poveri e ai sofferenti.Beata la famiglia che prega insieme per lodare il Signore, per affidargli preoccupazioni e speranze.Beata la famiglia che vive i propri legami nella libertà, lasciando a tutti autonomia di crescita.Beata la famiglia che trova il tempo per dialogare, svagarsi e fare festa insieme.Beata la famiglia che non è schiava della televisione e sa scegliere programmi costruttivi.Beata la famiglia in cui i contrasti non sono un dramma, ma palestra per crescere nel rispetto, nella benevolenza e nel perdono vicendevole.Beata la famiglia dove regna la pace al suo interno e con tutti: in lei mette radici la pace del mondo.Beata la famiglia che vive in sintonia con l’universo,

Page 20:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

e si impegna per la costruzione di un mondo più umano.Beata la famiglia che, pur non ritrovandosi in queste beatitudini, decide che è possibile percorrerne qualcuna.Beata la famiglia in cui vivere è gioia, allontanarsi è nostalgia, tornare è festa.” 8SIAMO TUTTI DEBITORI DI UN GRAZIE ALLE SUORE

Una specie in via di estinzione: le suore. Un certo tipo di immaginario comune dipinge le suore come donne petulanti, talvolta "cattive", "portaiella", se non addirittura inutili. E per i detrattori della categoria ci sono “buone" novità; le suore stanno gradualmente scomparendo. Sempre più anziane, ogni anno diminuiscono di numero notevolmente e le nuove leve si misurano con il contagocce, sorrette soprattutto dagiovani provenienti da Paesi del Terzo Mondo. Mi sento di ringraziare questa categoria per la loro opera passata e presente nel nostro tessuto sociale. Negli anni del Secondo dopoguerra si sono prese carico dell’assistenza all'infanzia con l’istituzione degli asili, e dell’infanzia abbandonata negli orfanotrofi e brefotrofi, che allora non erano istituzioni pubbliche. Non solo, le si trovava accanto agli anziani abbandonati negli ospizi, ai disabili nei cottolenghi e ai malati negli ospedali o nei sanatori, il tutto in un’Italia che non prevedeva l’odierno assistenzialismo. Oggi, le incontriamo ancora, spesso curve, zoppe o acciaccate, accanto ai bambini nelle scuole materne, nelle case di riposo tra gli anziani, nelle residenze per disabili o, come capita nella mia città e in altre, a fornire assistenza sanitaria domiciliare ai malati. Ma anche, più semplicemente, comepresenza tra la gente. E c’è davvero da ammirare come donne già avanti negli anni spendano quotidianamente la loro vita mettendosi a servizio della gente. Capitolo a parte va riservato alle suore di clausura, polmone spirituale della Chiesa, che però subiscono in maniera differente la crisi vocazionale. Concludo con un sentito grazie a voi, care suore, e un elogio per la vostra incessante opera. Giuseppe P.

(breve pausa)

CANTO: “Il disegno”Nel mare del silenzio una voce si alzò.Da una notte senza confini una luce brillò:dove non c’era niente quel giorno. Rit. Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo

Avevi scritto già la mia vita, insieme a Te. Avevi scritto già di me!

9Carmelo Musumeci (ergastolano ostativo, detenuto  da 23 anni, scrittore e promotore della campagna “Mai dire mai” per l’abolizione dell’ergastolo, vera e propria voce tra le sbarre dei detenuti sottoposti al  “fine pena mai”)

“Caro Papa Francesco, è calata la sera dentro la mia cella come, da tanti anni, dentro il mio cuore. E’ il momento in cui mi sento più solo al mondo. La tv accesa è un rumore di sottofondo, a volte l’unico collegamento che ricorda a noi ergastolani, sepolti vivi tra sbarre e cemento, che esiste un altro mondo al di là del muro di cinta del carcere. Ma stasera è accaduto un fatto nuovo. Ho sentito le tue parole,  riprese da tutti i media”: “Tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà sono chiamati oggi o a lottare non solo per l’abolizione della pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità umana delle persone private della libertà. E questo, io lo collego con l’ergastolo. In Vaticano, poco tempo fa, nel Codice penale del Vaticano, non c’è più, l’ergastolo. L’ergastolo è una pena di morte nascosta”.(Dal  discorso del papa pronunciato il 23 ottobre,  in Vaticano, davanti alla delegazione dell’associazione internazionale di diritto penale). “Ci sono dei giorni che mi sembra che i muri della mia cella mi stritolino il cuore e ci sono dei momenti che non mi ricordo più come si vive da uomo libero. Francesco, non riesco a capire! A cosa serve che tanti “uomini ombra” (così si chiamano fra loro gli ergastolani ostativi sicuri di morire in carcere) dopo venti, trent’ anni, alcuni molto di più, rimangano ancora chiusi in una cella?”.   “Io non sono mai stato vicino alla Chiesa, perché sono nato colpevole, anche se poi da grande ci ho messo del mio e ho fatto di tutto per diventarlo. Ma da piccolo ho ricevuto solo tante botte dai preti dei collegi dove sono cresciuto. Ed è forse per questo che ben presto ho messo da parte Dio nella mia vita. Anche se ora spero che lui non abbia messo da parte me. Con gli esempi che ho ricevuto è stato facile credere che Dio non esistesse, ma ultimamente tu e qualcun altro mi fate pensare che

Page 21:  · Web viewDomino, alleluia! L 1 - La grazia da chiedere al Signore è poter vincere l’egoismo, poiché se siamo egoisti è difficile dire grazie, tutto è rapportato a noi e tutto

esistano degli angeli in terra”.       “E’ per questo motivo che con gli ‘angeli’ della Comunità Papa Giovanni XXIII che tu riceverai il prossimo 20 dicembre ho chiesto il permesso straordinario di poter venire a ringraziarti di persona. 10