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Parlamento europeo2019-2024

Commissione per lo sviluppo

2020/2041(INI)

24.7.2020

EMENDAMENTI1 - 568Progetto di relazioneChrysoula Zacharopoulou(PE654.007v01-00)

Una nuova strategia UE-Africa – un partenariato per lo sviluppo sostenibile e inclusivo(2020/2041(INI))

AM\1208835IT.docx PE654.008v01-00

IT Unita nella diversità IT

AM_Com_NonLegReport

PE654.008v01-00 2/245 AM\1208835IT.docx

IT

Emendamento 1Ádám Kósa, Janina Ochojska, György HölvényiProposta di risoluzioneVisto 1 bis (nuovo)

Proposta di risoluzione Emendamento

– visto il quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi 2015-2030,

Or. en

Emendamento 2Mónica Silvana GonzálezProposta di risoluzioneVisto 1 bis (nuovo)


– visto il quadro di riferimento Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi 2015-2030, adottato dalle Nazioni Unite il 18 marzo 2015,

Or. es

Emendamento 3Ádám Kósa, Janina Ochojska, György HölvényiProposta di risoluzioneVisto 1 ter (nuovo)


– vista la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD),

Or. en

Emendamento 4Rosa Estaràs FerragutProposta di risoluzioneVisto 1 ter (nuovo)

AM\1208835IT.docx 3/245 PE654.008v01-00

IT


– vista la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD),

Or. en

Emendamento 5Mónica Silvana GonzálezProposta di risoluzioneVisto 1 ter (nuovo)


– vista la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità,

Or. en

Emendamento 6Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard Bentele, Ádám KósaProposta di risoluzioneVisto 1 ter (nuovo)



Or. en

Emendamento 7Pierfrancesco Majorino, Carlos Zorrinho, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneVisto 1 ter (nuovo)



Or. en

PE654.008v01-00 4/245 AM\1208835IT.docx

IT

Emendamento 8Ádám Kósa, Janina Ochojska, György HölvényiProposta di risoluzioneVisto 1 quater (nuovo)


– vista la strategia europea sulla disabilità (fino al 2020) e la rinnovata agenda europea sui diritti delle persone con disabilità (a seguire fino al 2030),

Or. en

Emendamento 9Rosa Estaràs FerragutProposta di risoluzioneVisto 1 quater (nuovo)


– vista la strategia europea sulla disabilità (fino al 2020) e la rinnovata agenda europea sui diritti delle persone con disabilità (a seguire fino al 2030),

Or. en

Emendamento 10Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneVisto 4 bis (nuovo)


– visto il piano d'azione dell'Unione europea per i diritti umani e la democrazia 2020-2024,

Or. en

Emendamento 11Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneVisto 5 bis (nuovo)

AM\1208835IT.docx 5/245 PE654.008v01-00

IT


- vista la relazione speciale del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) sulle conseguenze del riscaldamento globale di 1,5 ºC, la sua relazione speciale sui cambiamenti climatici e suoli e la sua relazione speciale in materia di oceani e criosfera,

Or. fr

Emendamento 12Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneVisto 5 ter (nuovo)


- vista la relazione di valutazione globale sulla biodiversità e i servizi ecosistemici della piattaforma intergovernativa politica e scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES), del 29 maggio 2019,

Or. fr

Emendamento 13Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneVisto 6


– vista l'agenda 2063 dell'Unione africana (UA), adottata nel maggio 2014,

– vista l'agenda 2063 dell'Unione africana (UA), adottata in occasione della 24a sessione ordinaria dell'Assemblea dei capi di Stato e di governo dell'Unione africana ad Addis Abeba il 31 gennaio 2015,

Or. en

Emendamento 14Frances Fitzgerald

PE654.008v01-00 6/245 AM\1208835IT.docx

IT

Proposta di risoluzioneVisto 7 bis (nuovo)


– vista la dichiarazione di Abidjan e le conclusioni del 4° vertice sulla gioventù Africa-Europa, dell'11 ottobre 2017,

Or. en

Emendamento 15Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneVisto 8 bis (nuovo)


– vista la dichiarazione del 4º vertice sulla gioventù Africa-Europa, tenutosi ad Abidjan, dal 9 all'11 ottobre 2017,

Or. en

Emendamento 16Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneVisto 8 bis (nuovo)


– vista la dichiarazione di Abidjan del 4° vertice sulla gioventù Africa-Europa, tenutosi ad Abidjan, dal 9 all'11 ottobre 2017,

Or. en

Emendamento 17Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneVisto 8 ter (nuovo)

AM\1208835IT.docx 7/245 PE654.008v01-00

IT


– visto l'attuale piano d'azione dell'UE sulla parità di genere (GAP II) dal titolo "Parità di genere ed emancipazione femminile: trasformare la vita delle donne e delle ragazze attraverso le relazioni esterne dell'UE 2016-2020",

Or. en

Emendamento 18Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneVisto 9 bis (nuovo)


- visto il piano d'azione dell'UE sulla parità di genere 2016-2020 (GAP II) adottato nel 2015,

Or. fr

Emendamento 19María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneVisto 10 bis (nuovo)


– viste la relazione del 2019 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura dal titolo "The State of the World's Biodiversity for Food and Agriculture" (Lo stato della biodiversità mondiale per l'alimentazione e l'agricoltura) e la sua relazione sullo stato delle foreste nel mondo del 2016,

Or. en

Emendamento 20György Hölvényi, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneVisto 20

PE654.008v01-00 8/245 AM\1208835IT.docx

IT


– visto il patto globale delle Nazioni Unite sui rifugiati, adottato il 17 dicembre 2018,

– visti il patto globale delle Nazioni Unite sui rifugiati, adottato il 17 dicembre 2018, e la decisione dei paesi non firmatari,

Or. en

Emendamento 21Bernhard Zimniok, Dominique BildeProposta di risoluzioneVisto 21


– visto il patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare, adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2018,

soppresso

Or. en

Emendamento 22György Hölvényi, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneVisto 21


– visto il patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare, adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2018,

– visti il patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare, adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2018 e la decisione dei paesi non firmatari,

Or. en

Emendamento 23Mónica Silvana GonzálezProposta di risoluzioneVisto 21 bis (nuovo)


– vista la convenzione dell'Unione africana per la protezione e l'assistenza degli sfollati interni in Africa

AM\1208835IT.docx 9/245 PE654.008v01-00

IT

(convenzione di Kampala),

Or. es

Emendamento 24Pierfrancesco Majorino, Carlos Zorrinho, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneVisto 21 bis (nuovo)


– vista la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, del 20 novembre 1989,

Or. en

Emendamento 25Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneVisto 23 bis (nuovo)


– vista la relazione annuale 2019 del Consiglio europeo sugli obiettivi in materia di aiuto allo sviluppo dell'UE,

Or. es

Emendamento 26Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneVisto 25 bis (nuovo)


– vista la comunicazione della Commissione europea del 2013 dal titolo "Capacitare le autorità locali dei paesi partner per una migliore governance e risultati più concreti in termini di sviluppo",

Or. en

PE654.008v01-00 10/245 AM\1208835IT.docx

IT

Emendamento 27Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneVisto 25 ter (nuovo)


– viste le sue precedenti risoluzioni, in particolare quelle del 6 ottobre 2015 sul ruolo delle autorità locali dei paesi in via di sviluppo nella cooperazione allo sviluppo,

Or. en

Emendamento 28Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneVisto 25 quater (nuovo)


– visto il decennio internazionale per le persone di origine africana delle Nazioni Unite, in particolare il pilastro "Riconoscimento",

Or. en

Emendamento 29Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneVisto 25 quinquies (nuovo)


– vista la risoluzione del Parlamento europeo del 19 giugno 2020 sulle proteste contro il razzismo a seguito della morte di George Floyd (2020/2685(RSP)),

Or. en

Emendamento 30Bernhard Zimniok, Dominique Bilde

AM\1208835IT.docx 11/245 PE654.008v01-00

IT

Proposta di risoluzioneConsiderando A


A. considerando che il prossimo vertice UA-UE dovrebbe imprimere nuovo slancio al partenariato e far emergere una strategia comune, accompagnata da un'azione concreta per quanto riguarda le nostre sfide comuni;

A. considerando che il prossimo vertice UA-UE dovrebbe imprimere nuovo slancio alle discussioni sulla possibile cooperazione per quanto riguarda le nostre diverse sfide;

Or. en

Emendamento 31Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneConsiderando A



A. considerando che il prossimo vertice UA-UE dovrebbe imprimere nuovo slancio al partenariato e far emergere una strategia comune, accompagnata da un'azione concreta per quanto riguarda le nostre sfide comuni, in linea con gli impegni internazionali assunti nell'ambito dell'Agenda 2030 e dell'accordo di Parigi;

Or. en

Emendamento 32María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando A



A. considerando che il prossimo vertice UA-UE dovrebbe imprimere nuovo slancio al partenariato e far emergere una strategia comune, accompagnata da un'azione concreta per quanto riguarda le nostre sfide comuni e opportunità future;

Or. en

PE654.008v01-00 12/245 AM\1208835IT.docx

IT

Emendamento 33Ádám Kósa, Janina Ochojska, György HölvényiProposta di risoluzioneConsiderando A bis (nuovo)


A bis. considerando che è indispensabile che i paesi investano maggiormente nella raccolta sistematica di dati disaggregati accurati e comparabili per conoscere la natura e la dislocazione delle intersezionalità, per determinare come affrontarle e per analizzare se i risultati delle azioni intraprese nell'ambito di questa strategia hanno un impatto positivo su tutti, anche sui paesi più arretrati; che, in linea con l'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 17.18, i dati dovrebbero essere disaggregati per reddito, genere, età, razza, etnicità, disabilità e ubicazione geografica;

Or. en

Emendamento 34György Hölvényi, Tomas Tobé, Janina Ochojska, Rosa Estaràs Ferragut, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneConsiderando A bis (nuovo)


A bis. considerando che la pace e la sicurezza sono prerequisiti essenziali per conseguire uno sviluppo sostenibile a lungo termine, favorendo la stabilizzazione e istituzioni forti a livello locale, regionale e nazionale, oltre che necessari per migliorare le condizioni di vita e per realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile;

Or. en

Emendamento 35Rosa Estaràs FerragutProposta di risoluzioneConsiderando A bis (nuovo)

AM\1208835IT.docx 13/245 PE654.008v01-00

IT


A bis. considerando che è indispensabile che i paesi investano maggiormente nella raccolta sistematica di dati disaggregati accurati e comparabili per conoscere la natura e la dislocazione delle intersezionalità, per determinare come affrontarle e per analizzare se i risultati delle azioni intraprese nell'ambito di questa strategia hanno un impatto positivo su tutti, anche sui paesi più arretrati; che, in linea con l'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 17.18, i dati dovrebbero essere disaggregati per reddito, genere, età, razza, etnicità, stato migratorio, disabilità e ubicazione geografica;

Or. en

Emendamento 36Bernhard Zimniok, Dominique BildeProposta di risoluzioneConsiderando B


B. considerando che gli interessi e le priorità dell'Africa, in particolare nel contesto dell'Agenda 2063, devono svolgere un ruolo centrale nel ridefinire le nostre relazioni;

B. considerando che gli interessi e le priorità dell'Africa, in particolare nel contesto dell'Agenda 2063, devono essere rapportati agli interessi dell'Europa per trovare punti reciproci di possibile cooperazione;

Or. en

Emendamento 37Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneConsiderando B


B. considerando che gli interessi e le priorità dell'Africa, in particolare nel contesto dell'Agenda 2063, devono svolgere un ruolo centrale nel ridefinire le

B. considerando che gli interessi e le priorità dell'Africa, in particolare nel contesto dell'Agenda 2063, devono svolgere un ruolo centrale nel ridefinire le

PE654.008v01-00 14/245 AM\1208835IT.docx

IT

nostre relazioni; nostre relazioni; ricorda che spetta agli africani decidere della loro cooperazione internazionale e delle loro priorità; invita l'UE a perseguire un coordinamento con ciascun paese realmente interessato a uno sviluppo prospero e positivo a lungo termine del continente africano, basato sulla buona governance, sul rispetto dei diritti civili e umani e sulla lotta alla corruzione; invita l'UE a elaborare una risposta strategica e a lungo termine all'iniziativa cinese Belt and Road (BRI), che dovrebbe essere ispirata dai nostri valori condivisi nonché dalle priorità e dalle esigenze espresse dai nostri vicini africani, e in generale invita l'UE a considerare altresì le cooperazioni di tipo triangolare;

Or. en

Emendamento 38Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneConsiderando B bis (nuovo)


B bis. considerando che l'Africa è il continente più giovane e ogni mese circa un milione di africani accede al mercato del lavoro, privi dell'istruzione o delle competenze necessarie a soddisfare la domanda del mercato del lavoro locale;

Or. en

Emendamento 39Bernhard Zimniok, Dominique BildeProposta di risoluzioneConsiderando C


C. considerando che il valore aggiunto dell'UE nel suo partenariato con l'Africa risiede nel suo desiderio di costruire con essa una visione a lungo termine, basata su valori condivisi e sulla rivitalizzazione del

C. considerando che il valore aggiunto apportato dalla "cooperazione dell'UE con le diverse nazioni in" Africa risiede in particolare nel suo desiderio di costruire con essa una visione a lungo termine,

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IT

multilateralismo; basata sulla pace futura, la stabilità, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, contribuendo alla realizzazione di società stabili e sostenibili;

Or. en

Emendamento 40Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando C


C. considerando che il valore aggiunto dell'UE nel suo partenariato con l'Africa risiede nel suo desiderio di costruire con essa una visione a lungo termine, basata su valori condivisi e sulla rivitalizzazione del multilateralismo;

C. considerando che il valore aggiunto dell'UE nel suo partenariato con l'Africa dipenderà dalla capacità dell'UE di combinare un dialogo intercontinentale con un approccio adeguato al contesto, che contempli la diversità dei paesi dei continenti, nonché dal suo desiderio di costruire con essa una visione a lungo termine, basata su valori condivisi e sulla rivitalizzazione del multilateralismo

Or. en

Emendamento 41György Hölvényi, Janina Ochojska, Rosa Estaràs Ferragut, Ádám Kósa, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneConsiderando C



C. considerando che il valore aggiunto dell'UE nel suo partenariato con l'Africa risiede nel suo desiderio di costruire con essa una visione a lungo termine, basata su valori condivisi e sulla rivitalizzazione del multilateralismo nel rispetto delle specificità e delle sensibilità locali dei paesi partner e delle strutture sociali esistenti;

Or. en

PE654.008v01-00 16/245 AM\1208835IT.docx

IT

Emendamento 42Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneConsiderando C



C. considerando che il valore aggiunto dell'UE nel suo partenariato con l'Africa risiede nel suo desiderio di costruire con essa una visione a lungo termine, basata su valori condivisi e interessi reciproci e sulla rivitalizzazione del multilateralismo;

Or. en

Emendamento 43Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando C



C. considerando che il valore aggiunto dell'UE nel suo partenariato con l'Africa risiede nel suo desiderio di costruire con essa una visione a lungo termine, basata su valori condivisi e sulla rivitalizzazione del multilateralismo e del regionalismo;

Or. fr

Emendamento 44Pierfrancesco Majorino, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che in Africa 390 milioni di persone vivono attualmente al di sotto della soglia di povertà e che la crescita è limitata, non inclusiva e genera crescenti disuguaglianze;

Or. en

Emendamento 45Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roose

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IT

a nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che la popolazione dell'Africa è la più giovane a livello mondiale e che in Africa vi sono alcuni degli Stati più fragili del mondo;

Or. en

Emendamento 46György Hölvényi, Tomas Tobé, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che l'accesso a condizioni di vita e di lavoro dignitose a livello locale è essenziale per attenuare la tendenza alla migrazione;

Or. en

Emendamento 47Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che nel 2018 le materie prime rappresentavano il 49 % delle importazioni totali dell'UE dall'Africa; che il settore estrattivo è il più importante tra gli investimenti diretti esteri in Africa;

Or. en

Emendamento 48Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALE

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IT

Proposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che le conseguenze indirette della pandemia di COVID-19 in Africa hanno inciso pesantemente, in particolare in termini di insicurezza alimentare, perdite di reddito e di mezzi di sussistenza, e comportato un'incombente crisi del debito;

Or. en

Emendamento 49Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteaua nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che la pandemia di COVID-19 ha aggravato la vulnerabilità dell'Africa legata alla scarsa diversificazione economica e all'elevata dipendenza dall'esportazione di materie prime; che, secondo l'ultima relazione della Commissione economica per l'Africa delle Nazioni Unite, il prezzo del petrolio, che rappresenta il 40 % delle esportazioni africane, si è dimezzato, e che le principali esportazioni africane, come i tessili e i fiori freschi recisi, sono crollate[1];

[1] Relazione della Commissione economica per l'Africa "COVID-19 in Africa: Protecting Lives and Economies" (COVID-19 in Africa: proteggere vite ed economie), aprile 2020.

Or. en


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IT

Proposta di risoluzioneConsiderando C sexies (nuovo)


C sexies. considerando che i flussi di rimesse costituiscono una fondamentale fonte di finanziamento per un gran numero di paesi africani; che la Banca mondiale stima una riduzione dei flussi di rimesse, nei paesi dell'Africa subsahariana, del 23,1 % a seguito della pandemia di COVID-19;

Or. en

Emendamento 51Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando C septies (nuovo)


C septies. considerando che la maggior parte dei paesi africani non dispone di un margine di bilancio per rispondere adeguatamente alla crisi a causa dei bassi tassi di risparmio nazionali, dei bassi livelli di mobilitazione delle risorse interne, degli elevati flussi finanziari illeciti, della volatilità dei prezzi delle materie prime, dei disavanzi di bilancio elevati e della stagnazione dell'aiuto pubblico allo sviluppo;

Or. en

Emendamento 52Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando C octies (nuovo)


C octies. considerando che il consolidamento dello Stato è una priorità negli Stati africani politicamente fragili e

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IT

deboli sul fronte amministrativo, il che implica lo sviluppo delle loro capacità fiscali;

Or. en

Emendamento 53Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Rosa Estaràs Ferragut, Janina Ochojska, Marlene Mortler, György Hölvényi, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneConsiderando D


D. considerando che la crescita economica e gli investimenti devono andare di pari passo con la lotta alla disuguaglianza, attraverso il rafforzamento del capitale umano e delle politiche ridistributive;

D. considerando che la sicurezza, lo Stato di diritto e la buona governance sono requisiti indispensabili per la crescita economica e gli investimenti, che devono andare di pari passo con la lotta alla disuguaglianza, attraverso il rafforzamento del capitale umano, dell'equità, della partecipazione politica e dei sistemi di sicurezza sociale, anche da parte degli Stati africani, sostenuti dalle organizzazioni regionali, internazionali e dell'UE, che diventano i principali garanti della loro stessa sicurezza;

Or. en

Emendamento 54Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando D



D. considerando che la crescita economica e gli investimenti sostenibili devono andare di pari passo con la lotta alla disuguaglianza, attraverso il rafforzamento del capitale umano e delle politiche ridistributive, nonché promuovere la resilienza dinanzi agli effetti dei cambiamenti climatici;

Or. fr

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IT

Emendamento 55Janina Ochojska, György HölvényiProposta di risoluzioneConsiderando D



D. considerando che la crescita economica e gli investimenti devono avvenire in modo sostenibile e andare di pari passo con la lotta alla disuguaglianza, attraverso il rafforzamento del capitale umano e delle politiche ridistributive, e con l'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile;

Or. en

Emendamento 56Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneConsiderando D



D. considerando che la crescita economica e gli investimenti devono avvenire in modo sostenibile e andare di pari passo con la lotta alla disuguaglianza, attraverso il rafforzamento del capitale umano e delle politiche ridistributive, e con l'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile;

Or. en

Emendamento 57María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando D


D. considerando che la crescita economica e gli investimenti devono andare di pari passo con la lotta alla disuguaglianza, attraverso il rafforzamento del capitale umano e delle politiche

D. considerando che, malgrado la crescita economica, sono aumentate le condizioni di povertà in molti paesi dell'Africa; che gli investimenti devono andare di pari passo con la lotta alla

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IT

ridistributive; disuguaglianza, attraverso il rafforzamento del capitale umano e delle politiche ridistributive;

Or. en

Emendamento 58Bernhard Zimniok, Dominique BildeProposta di risoluzioneConsiderando D



D. considerando che la crescita economica e gli investimenti devono andare di pari passo con la lotta alla tratta degli esseri umani e all'attraversamento illegale delle frontiere, attraverso il rafforzamento del capitale umano;

Or. en

Emendamento 59Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneConsiderando D



D. considerando che la crescita economica e gli investimenti devono essere sostenibili e andare di pari passo con la lotta alla disuguaglianza, attraverso il rafforzamento del capitale umano e delle politiche ridistributive;

Or. fr

Emendamento 60Bernhard ZimniokProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che tutte le nazioni africane hanno un urgente bisogno di professionisti altamente qualificati che siano in grado di comunicare nelle lingue

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IT

locali e soprattutto di comprendere la cultura e le norme locali, per far fronte alle molteplici sfide che attendono le nazioni africane; che i professionisti altamente qualificati sono molto richiesti nei seguenti settori: istruzione, assistenza sanitaria, Stato di diritto, polizia democratica, innovazione, ambiente, parità di genere, sviluppo di tecnologie dell'informazione, costruzione e potenziamento dei sistemi fiscali e finanziari locali e centrali; che vi è pertanto una necessità urgente di garantire che le diaspore africane possano fare ritorno a casa per contribuire con le loro preziose abilità ed esperienze, allo scopo di costruire nazioni più democratiche, stabili, resistenti, prospere e rispettose dell'ambiente, così da salvaguardare il futuro delle prossime generazioni di africani;

Or. en

Emendamento 61Pierfrancesco Majorino, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che 94 milioni di bambini sotto i 5 anni non sono mai stati anagraficamente registrati nell'Africa subsahariana, 51 milioni nell'Africa orientale e meridionale e 43 milioni nell'Africa occidentale e centrale; che il diritto al riconoscimento come persona di fronte alla legge è un passo fondamentale per garantire una protezione permanente ed è un prerequisito per l'esercizio di tutti gli altri diritti; che un certificato di nascita è la prova dell'identità giuridica di una persona, scongiura il rischio di apolidia e rappresenta una tutela dalla violenza e dallo sfruttamento;

Or. en

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IT

Emendamento 62María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che esistono legami scientificamente provati fra crisi sanitarie, ambientali e climatiche, come mostrato dalla pandemia di COVID-19; che, a causa dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità, tali crisi potrebbero moltiplicarsi nei decenni a venire;

Or. en

Emendamento 63Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che il continente africano è un vasto territorio in cui permane una grande varietà di specificità locali e regionali, di cui il nuovo partenariato UE-Africa deve tener conto nel raggiungimento dei suoi obiettivi;

Or. fr

Emendamento 64Mónica Silvana GonzálezProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che le donne e i giovani, con la loro diversità, spesso incontrano ostacoli per realizzare il loro pieno potenziale, il che si riflette in un aumento del numero dei casi di infezioni da HIV, gravidanze premature, violenza sessuale e di genere e abbandono

AM\1208835IT.docx 25/245 PE654.008v01-00

IT

scolastico;

Or. en

Emendamento 65Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che la parità di genere deve essere una priorità assoluta per il futuro partenariato UE-Africa e deve pertanto essere integrata nell'intera strategia UE-Africa;

Or. en

Emendamento 66Janina Ochojska, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che la parità di genere deve essere una priorità per il futuro partenariato UE-Africa e deve pertanto essere integrata nell'intera strategia UE-Africa;

Or. en

Emendamento 67Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando i contatti tra i due continenti devono essere incoraggiati a tutti i livelli e tra tutti i settori della società;

Or. fr

PE654.008v01-00 26/245 AM\1208835IT.docx

IT

Emendamento 68Miguel Urbán Crespoa nome del gruppo GUE/NGLProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che il modello economico neoliberale promosso finora non ha favorito la riduzione delle disuguaglianze e lo sviluppo in Africa;

Or. en

Emendamento 69Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando D bis (nuovo)


D bis. considerando che il Consiglio dell'UA per la pace e la sicurezza ha definito i cambiamenti climatici una seria minaccia alla sicurezza nel 2019;

Or. en

Emendamento 70Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando D ter (nuovo)


D ter. considerando che il continente africano è particolarmente colpito dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici e dalle diverse fonti di inquinamento atmosferico, del suolo e delle acque, che la "dimensione verde" del partenariato deve mirare a mitigarne le conseguenze e ad adattarsi meglio ad essi;

Or. fr

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IT

Emendamento 71María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando D ter (nuovo)


D ter. considerando che le percentuali relative all'accesso all'energia dell'Africa subsahariana sono le più basse al mondo; che solo circa la metà della sua popolazione dispone di elettricità e solo un terzo di combustibili puliti per la cucina; che circa 600 milioni di persone non hanno elettricità e 890 milioni cucinano con i combustibili tradizionali;

Or. en

Emendamento 72Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneConsiderando D ter (nuovo)


D ter. considerando che la COVID-19 ha evidenziato le lacune dei sistemi sanitari e alimentari e l'urgente necessità di creare sistemi sanitari e alimentari incentrati sulle persone, universali e resilienti, fondati sui diritti umani;

Or. en

Emendamento 73Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando D ter (nuovo)


D ter. considerando che gli investimenti di cui l'Africa necessita sono principalmente legati all'adattamento alle crisi climatiche, mentre la comunicazione della Commissione si concentra sulla

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IT

mitigazione dei cambiamenti climatici;

Or. en

Emendamento 74Miguel Urbán Crespoa nome del gruppo GUE/NGLProposta di risoluzioneConsiderando D ter (nuovo)


D ter. considerando che la nuova crisi economica derivante dalla pandemia di COVID-19 rischia di aumentare le disuguaglianze e la povertà;

Or. en

Emendamento 75María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando D quater (nuovo)


D quater. considerando che anche i finanziamenti privati sono fondamentali per offrire opzioni rinnovabili decentrate; che gli investimenti privati, le energie rinnovabili decentrate e i modelli di impresa su misura per i crediti al consumo (ad esempio attraverso il pay-as-you-go e i trasferimenti di denaro tramite telefono cellulare) hanno il potenziale di facilitare l'accesso all'energia in vaste zone dell'Africa, specialmente nell'Africa subsahariana, dove le percentuali di accesso all'energia sono le più basse al mondo;

Or. en

Emendamento 76Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneConsiderando D quater (nuovo)

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IT


D quater. considerando che la pandemia di COVID-19 minaccia di bloccare o addirittura di ribaltare i progressi delle tre principali epidemie esistenti, vale a dire l'HIV, la tubercolosi e la malaria, rendendo necessaria l'adozione di approcci integrati innovativi, nonché il coinvolgimento delle comunità colpite e l'emancipazione della società civile, in modo da raggiungere chi necessita di servizi d'emergenza;

Or. en

Emendamento 77Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando D quater (nuovo)


D quater. considerando che un'efficace alleanza UE-UA contro i cambiamenti climatici potrebbe divenire un nuovo volano per la diplomazia globale in materia di clima;

Or. en

Emendamento 78Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Evin IncirProposta di risoluzioneConsiderando D quinquies (nuovo)


D quinquies. considerando che la salvaguardia, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e dei settori culturali e creativi possono stimolare l'occupazione, emancipare i giovani e le donne e contribuire a una società resiliente e tollerante che rispetti le differenze culturali e riduca le

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IT

disuguaglianze, riavvicinando le diverse comunità;

Or. en

Emendamento 79María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneConsiderando D quinquies (nuovo)


D quinquies. considerando che l'accesso ai finanziamenti rimane uno dei principali ostacoli per molte PMI e molti imprenditori, in particolare per le donne; che permane un significativo divario di genere nell'accesso ai finanziamenti, pari al 9 % nell'Africa subsahariana e al 18 % nel Nord Africa, il più grande al mondo;

Or. en

Emendamento 80Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneConsiderando D quinquies (nuovo)


D quinquies. considerando che il 20 dicembre 2017 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato un progetto mediante il quale ha proclamato il 2019-2028 decennio dell'agricoltura familiare delle Nazioni Unite;

Or. en

Emendamento 81Hildegard Bentele, Rosa Estaràs Ferragut, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 1

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IT


1. prende atto della comunicazione del 9 marzo 2020 dal titolo "Verso una strategia globale con l'Africa";

1. accoglie con favore la comunicazione della Commissione "Verso una strategia globale per l'Africa" del 9 marzo e la ritiene un passo avanti verso un vero e proprio partenariato geopolitico; ricorda che l'UE e l'Africa devono affrontare svariate sfide, che spaziano dai cambiamenti climatici e dalle questioni energetiche, alla riforma delle istituzioni multilaterali e del commercio globale, alla promozione dei diritti umani e civili attraverso il progresso della democrazia, il riscatto delle comunità dalla povertà, alla garanzia di condizioni di vita dignitose mediante opportunità economiche e opportunità di lavoro, all'istruzione di qualità, alla promozione della salute pubblica e dell'accesso all'assistenza sanitaria, alla lotta contro i gruppi armati, il terrorismo e la tratta di esseri umani per garantire la stabilità e la pace; rammenta che solo agendo di concerto potremo raggiungere i nostri obiettivi comuni; sottolinea che le relazioni dell'UE con l'Africa sono estremamente importanti per il futuro di entrambi i nostri continenti e che le nostre relazioni future devono superare la tradizionale cooperazione allo sviluppo e umanitaria, e dovrebbero basarsi su una chiara comprensione dei nostri rispettivi interessi e responsabilità reciproci, che avvalori la completezza e la maturità delle nostre relazioni;

Or. en

Emendamento 82Miguel Urbán Crespoa nome del gruppo GUE/NGLProposta di risoluzioneParagrafo 1

PE654.008v01-00 32/245 AM\1208835IT.docx

IT



1. prende atto della comunicazione del 9 marzo 2020 dal titolo "Verso una strategia globale con l'Africa"; ribadisce che l'eradicazione della povertà, lo sviluppo umano e la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile devono continuare a rappresentare il fulcro delle relazioni UE-Africa; invita la Commissione a rivedere l'attuale versione della sua strategia al fine di rispondere alle esigenze delle regioni africane anche a seguito dell'attuale crisi sanitaria ed economica di COVID-19; ritiene che sarebbe opportuno dare la priorità alla lotta alla povertà, affrontando l'esclusione sociale e la disuguaglianza, promuovendo la parità di genere, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, la lotta contro la fame e la sovranità alimentare;

Or. en

Emendamento 83Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la comunicazione del 9 marzo 2020 dal titolo "Verso una strategia globale con l'Africa"; sottolinea che il prossimo vertice UE-UA di ottobre dovrebbe porre le basi per un partenariato strategico, reciprocamente vantaggioso e orientato ai risultati;

Or. en


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IT


2. chiede la costruzione di un autentico partenariato tra pari ed esorta ad andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della concertazione con i nostri partner africani e la chiara definizione del quadro di attuazione e delle responsabilità di ciascun partner;

2. chiede la costruzione di un autentico partenariato tra pari ed esorta ad andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della concertazione con i nostri partner africani e la chiara definizione del quadro di attuazione e delle responsabilità di ciascun partner; ritiene che un partenariato dell'UE con l'Africa nuovo e rinnovato debba riconoscere e tenere pienamente conto delle responsabilità storiche europee legate allo sfruttamento coloniale del continente africano e ai crimini della schiavitù;

Or. en

Emendamento 85Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneParagrafo 2



2. chiede la costruzione di un autentico partenariato tra pari basato sul diritto internazionale e su convenzioni, accordi e norme internazionali ed esorta ad andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della concertazione con i nostri partner africani, inclusa la società civile e la diaspora africane, e la chiara definizione del quadro di attuazione e delle responsabilità di ciascun partner;

Or. en

Emendamento 86Mónica Silvana GonzálezProposta di risoluzioneParagrafo 2

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IT



2. chiede la costruzione di un autentico partenariato tra pari basato sul diritto internazionale e su convenzioni, accordi e norme internazionali ed esorta ad andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della concertazione con i nostri partner africani, inclusa la società civile africana, e la chiara definizione del quadro di attuazione e delle responsabilità di ciascun partner;

Or. en

Emendamento 87Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard Bentele, Ádám KósaProposta di risoluzioneParagrafo 2



2. chiede la costruzione di un autentico partenariato tra pari basato sul diritto internazionale e su convenzioni, accordi e norme internazionali ed esorta ad andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della concertazione con i nostri partner africani e la chiara definizione del quadro di attuazione e delle responsabilità di ciascun partner;

Or. en

Emendamento 88María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneParagrafo 2


2. chiede la costruzione di un autentico partenariato tra pari ed esorta ad andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della concertazione con i nostri partner africani e la chiara definizione del quadro di

2. chiede la costruzione di un autentico partenariato tra pari ed esorta ad andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della concertazione con i nostri partner africani e la chiara definizione del quadro di

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IT

attuazione e delle responsabilità di ciascun partner;

attuazione e delle responsabilità di ciascun partner sulla base di una chiara valutazione dell'attuazione dei precedenti accordi congiunti;

Or. en

Emendamento 89Bernhard Zimniok, Dominique BildeProposta di risoluzioneParagrafo 2



2. chiede la costruzione di un vero e proprio partenariato tra pari laddove entrambe le parti siano in grado di soddisfare criteri simili ed esorta a superare la dipendenza dagli aiuti per andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della consultazione con i beneficiari africani e la chiara definizione del quadro di attuazione e delle responsabilità di ciascuna parte;

Or. en

Emendamento 90György Hölvényi, Janina Ochojska, Rosa Estaràs Ferragut, Ádám Kósa, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 2



2. chiede la costruzione di un autentico partenariato tra pari ed esorta ad andare oltre il rapporto donatore-beneficiario; sottolinea l'importanza della concertazione con i nostri partner africani e la chiara definizione del quadro di attuazione e delle pari responsabilità di ciascun partner;

Or. en

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IT

Emendamento 91Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Rosa Estaràs Ferragut, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. invita le istituzioni dell'UE e gli Stati membri a un approccio più coerente e unificato nei confronti del continente africano e a coordinare obbligatoriamente le loro politiche, concentrando i loro sforzi verso la creazione di opportunità economiche e di posti di lavoro, condizioni di fondamentale importanza laddove si rammentino le tendenze demografiche del continente africano; sottolinea, in tale contesto, l'impatto positivo del "piano per gli investimenti esterni", avviato dall'allora presidente della Commissione europea Juncker nel 2017, ed esprime il suo forte sostegno all'"alleanza Africa-Europa per gli investimenti e l'occupazione sostenibili", in seguito istituita;

Or. en

Emendamento 92Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. ricorda che l'Unione europea ha per obiettivo l'attuazione di un'autentica politica di sviluppo in Africa, in conformità degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, mentre altri, in particolare Cina e Russia, investono e intervengono sul continente africano secondo i propri interessi, a scapito della sovranità africana; sottolinea l'importanza di tenere conto di questo aspetto nel partenariato UE-Africa

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e nelle relazioni tra l'UE e la Cina;

Or. fr

Emendamento 93Stéphane BijouxProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. sottolinea che l'Unione europea esercita la propria influenza grazie alle sue regioni ultraperiferiche, sia nell'Oceano Atlantico che nell'Oceano Indiano, e che tali regioni ultraperiferiche sono storicamente, economicamente e culturalmente legate a diversi paesi africani; chiede pertanto una migliore integrazione delle regioni ultraperiferiche nel loro contesto regionale e una maggiore cooperazione coi paesi africani su aree tematiche comuni, in particolare per quanto riguarda le questioni ambientali e migratorie;

Or. fr

Emendamento 94Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene Mortler, György Hölvényi, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 2 ter (nuovo)


2 ter. rammenta che per un partenariato forte c'è bisogno non solo di una UE forte, bensì anche di una forte Unione africana, pertanto sottolinea la necessità di rafforzare ulteriormente il processo di integrazione nel continente africano e l'istituzionalizzazione dell'Unione africana, compreso il parlamento panafricano, attraverso la condivisione delle migliori pratiche e l'assistenza tecnica e finanziaria; ribadisce il costante sostegno dell'UE all'integrazione

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IT

regionale e alle organizzazioni regionali in Africa, tra cui in particolare ECOWAS (Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale), CEMAC (Comunità economica e monetaria dell'Africa centrale), EAC (Comunità dell'Africa orientale), SADC (Comunità di sviluppo dell'Africa australe), IGAD (Autorità intergovernativa per lo sviluppo) ed ECCAS (Comunità economica degli Stati dell'Africa centrale), nonché la ICGLR (Conferenza internazionale sulla regione dei Grandi Laghi), chiede un aggiornamento delle varie politiche regionali dell'UE nei confronti di tali regioni (Golfo di Guinea, Sahel, Grandi Laghi, Corno d'Africa) e si raccomanda di affrontare determinate sfide e crisi con l'approccio "Team Europe"; invita la Commissione ad adeguare gli accordi di partenariato economico (APE) alla struttura della zona continentale di libero scambio per l'Africa;

Or. en

Emendamento 95Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneParagrafo 2 ter (nuovo)


2 ter. chiede una maggiore valorizzazione del nuovo partenariato e della cooperazione tra l'Unione europea e il continente africano, al fine di sviluppare una migliore comprensione delle sfide e una comunicazione più efficace delle azioni intraprese e delle ambizioni conseguite in modo congiunto;

Or. fr


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IT

Proposta di risoluzioneParagrafo 3


3. sottolinea che la crisi del coronavirus deve coinvolgere entrambi i continenti in un partenariato che tenga pienamente conto delle conseguenze della crisi stessa e che consenta una ripresa sostenibile e inclusiva incentrata sullo sviluppo umano e su una transizione più rapida, comprese la transizione ecologica e quella digitale;

soppresso

Or. en

Emendamento 97Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Rosa Estaràs Ferragut, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 3



3. sottolinea che la crisi del coronavirus deve coinvolgere entrambi i continenti in un partenariato che tenga pienamente conto delle conseguenze della crisi stessa e che consenta una ripresa sostenibile e inclusiva incentrata sullo sviluppo umano e su una transizione più rapida, comprese la transizione ecologica e quella digitale; ricorda gli effetti negativi della crisi di COVID-19, sia in termini di salute, ma anche economici, e ribadisce dunque il suo appello a fornire agli Stati africani che lo richiedono un maggiore sostegno nel settore sanitario; sostiene fermamente la forte risposta dell'UE alla crisi tramite l'approccio "Team Europe" e la ritiene un segno tangibile di solidarietà globale e di valori europei; accoglie con grande favore l'annuncio del G20 di sospendere tutti i pagamenti del debito per i paesi più poveri del mondo fino alla fine del 2020;

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IT

Or. en

Emendamento 98Beata Kempaa nome del gruppo ECRProposta di risoluzioneParagrafo 3



3. sottolinea che la crisi del coronavirus deve coinvolgere entrambi i continenti in un partenariato che tenga pienamente conto delle conseguenze della crisi stessa e che consenta una ripresa sostenibile e inclusiva incentrata sullo sviluppo umano e su una transizione più rapida, comprese la transizione ecologica e quella digitale; invita la Commissione a proseguire l'attuazione della strategia globale UE-Africa puntando a un concreto cambiamento di paradigma nelle relazioni UE-Africa, tenendo conto del contesto della pandemia di COVID 19 e della necessità, a seguito della pandemia, di una maggiore cooperazione multilaterale;

Or. en




3. sottolinea che la crisi del coronavirus deve coinvolgere entrambi i continenti in un partenariato che tenga pienamente conto delle cause e conseguenze della crisi stessa e che consenta una ripresa sostenibile e inclusiva incentrata su sistemi sanitari più efficienti per prevenire, individuare e far fronte alle nuove pandemie emergenti e accelerare la risposta a quelle esistenti, su sistemi alimentari basati su piccole aziende agricole agroecologiche a conduzione

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IT

familiare e sui mercati territoriali, sullo sviluppo umano, sulla parità di genere e su una transizione più rapida, comprese la transizione ecologica e quella digitale;

Or. en

Emendamento 100Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneParagrafo 3



3. sottolinea che la crisi del coronavirus deve coinvolgere entrambi i continenti in un partenariato che tenga pienamente conto delle cause e conseguenze della crisi stessa e che consenta una ripresa sostenibile e inclusiva incentrata su sistemi sanitari più efficienti per prevenire, individuare e far fronte alle nuove pandemie emergenti e accelerare la risposta a quelle esistenti, sullo sviluppo umano e su sistemi alimentari basati su piccole aziende agricole agroecologiche a conduzione familiare e sui mercati territoriali, e su una transizione più rapida, comprese la transizione ecologica e quella digitale;

Or. en

Emendamento 101György Hölvényi, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 3


3. sottolinea che la crisi del coronavirus deve coinvolgere entrambi i continenti in un partenariato che tenga pienamente conto delle conseguenze della crisi stessa e che consenta una ripresa sostenibile e inclusiva incentrata sullo sviluppo umano e su una transizione più

3. sottolinea che la crisi del coronavirus deve coinvolgere entrambi i continenti in un partenariato che tenga pienamente conto delle conseguenze della crisi stessa e che consenta una ripresa sostenibile e inclusiva incentrata sullo sviluppo umano, in particolare in termini

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IT

rapida, comprese la transizione ecologica e quella digitale;

di istruzione e sanità, e su una transizione più rapida, comprese la transizione ecologica e quella digitale;

Or. en




3. sottolinea che la crisi del coronavirus deve coinvolgere entrambi i continenti in un partenariato che tenga pienamente conto delle conseguenze della crisi stessa e che consenta una ripresa sostenibile e inclusiva incentrata sullo sviluppo umano, sulla crescita sostenibile, sulla buona governance e su una transizione più rapida, comprese la transizione ecologica e quella digitale;

Or. en

Emendamento 103György Hölvényi, Janina Ochojska, Rosa Estaràs Ferragut, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. sottolinea che l'analfabetismo, la mancanza di un'istruzione di qualità e di professionisti formati rappresentano un ostacolo allo sviluppo sostenibile e che in questo settore occorrono interventi di sviluppo più completi e finalizzati a contrastare le disuguaglianze, a favorire l'emancipazione di donne e ragazze e a conseguire l'OSS n. 4;

Or. en

Emendamento 104Janina Ochojska, György Hölvényi

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IT

Proposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. raccomanda che la nuova strategia UE-Africa fronteggi l'attuale crisi di COVID-19 misurando e mitigando le conseguenze sui più giovani;

Or. en

Emendamento 105Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneParagrafo 4


4. ricorda l'impegno della comunità internazionale a conseguire i 17 OSS; ritiene che il partenariato UE-Africa avrà un'influenza decisiva sul rispetto di tale impegno;

4. ricorda l'impegno della comunità internazionale a conseguire i 17 OSS; ritiene che il partenariato UE-Africa dovrebbe essere basato su un approccio strategico trasversale e integrato da tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile, al fine di definire le migliori pratiche per rispondere alle sfide globali di povertà, disuguaglianza, cambiamenti climatici e ambientali, prosperità sostenibile, pace e giustizia;

Or. fr




4. ricorda l'impegno della comunità internazionale a conseguire i 17 OSS; ritiene che il partenariato UE-Africa avrà un'influenza decisiva sul rispetto di tale impegno, ricorda che il peso politico dei due continenti è rappresentato da 81 paesi e invita entrambe le parti a rafforzare la cooperazione nei consessi multilaterali per affrontare efficacemente le sfide

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IT

globali;

Or. en

Emendamento 107Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. ricorda l'impegno della comunità internazionale a conseguire i 17 OSS; ritiene che il partenariato UE-Africa avrà un'influenza decisiva sul rispetto di tale impegno; insiste affinché tutte le dimensioni del partenariato siano volte a realizzare l'Agenda 2030 e riconoscano l'interrelazione tra i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile;

Or. fr




4. ricorda l'impegno della comunità internazionale a conseguire i 17 OSS nel rispetto dei principi dell'Agenda 2030; ritiene che il partenariato UE-Africa avrà un'influenza decisiva sul rispetto di tale impegno;

Or. en



4. ricorda l'impegno della comunità internazionale a conseguire i 17 OSS;

4. ricorda l'impegno della comunità internazionale a conseguire i 17 OSS;

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IT

ritiene che il partenariato UE-Africa avrà un'influenza decisiva sul rispetto di tale impegno;

auspica che la cooperazione UE-Africa sostenga in una certa misura il progresso, guidato e pienamente gestito dalle singole nazioni africane;

Or. en




4. ricorda l'impegno della comunità internazionale a conseguire i 17 OSS in modo integrato; ritiene che il partenariato UE-Africa avrà un'influenza decisiva sul rispetto di tale impegno;

Or. en

Emendamento 111Miguel Urbán Crespoa nome del gruppo GUE/NGLProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. esprime un profondo rammarico per la riduzione dei fondi per la politica di sviluppo e umanitaria nel quadro dello strumento dell'Unione europea per la ripresa e del QFP, approvata dal Consiglio nel mese di luglio; chiede un sostanziale aumento dei fondi destinati all'assistenza umanitaria e alla politica di sviluppo, per un QFP coerente con l'impegno di un nuovo partenariato con l'Africa e con la realizzazione degli OSS;

Or. en

Emendamento 112Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)

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IT


4 bis. sottolinea l'importanza del partenariato all'interno del sistema multilaterale e chiede l'attuazione di uno stretto coordinamento inclusivo e sistematico prima di ogni grande evento in termini di governance globale;

Or. fr



5. sottolinea la necessità di garantire la piena coerenza e la piena complementarità tra la nuova strategia e il futuro accordo post-Cotonou;

5. sottolinea la necessità di garantire la piena coerenza e la piena complementarità tra la nuova strategia e il futuro accordo post-Cotonou, nonché di assicurare che il partenariato da continente a continente sia attuato tenendo conto dei contesti locali, nazionali e regionali e delle esigenze specifiche;

Or. en

Emendamento 114György Hölvényi, Janina Ochojska, Rosa Estaràs Ferragut, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 5



5. sottolinea la necessità di garantire la piena coerenza e la piena complementarità tra la nuova strategia e il futuro accordo post-Cotonou e altre azioni di sviluppo e settori strategici dell'Unione ai fini di una maggiore coerenza nella politica di sviluppo dell'UE;

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IT

Or. en




5. sottolinea la necessità di garantire la piena coerenza e la piena complementarità tra la nuova strategia e il futuro accordo post-Cotonou e di basarsi sugli insegnamenti tratti dalla strategia comune Africa-UE (JAES);

Or. en

Emendamento 116Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 5



5. sottolinea la necessità di garantire la piena coerenza e la piena complementarità tra la nuova strategia e il "pilastro africano" del futuro accordo post-Cotonou;

Or. en




5. sottolinea la necessità di garantire la piena coerenza e la piena complementarità tra la nuova strategia comune e il futuro accordo post-Cotonou;

Or. en


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IT




5. sottolinea la necessità di puntare a conseguire la coerenza e la complementarità tra la nuova strategia e il futuro accordo post-Cotonou;

Or. en

Emendamento 119Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. sottolinea l'importanza della diplomazia parlamentare e ricorda le numerose riunioni e missioni parlamentari svolte dal Parlamento europeo, in particolare gli incontri regolari tra il Parlamento europeo e il parlamento panafricano; chiede, in questo frangente, un rafforzamento della dimensione parlamentare nelle relazioni UE-UA e chiede che avvengano regolarmente, su base annuale, incontri e scambi tra le missioni delle principali commissioni del Parlamento europeo e le loro controparti africane;

Or. en



6. sottolinea l'importanza dell'UA ai fini dell'integrazione del continente africano; accoglie con favore le recenti visite dei leader delle istituzioni europee ad Addis Abeba; chiede che tali contatti siano rafforzati e resi più regolari al massimo

6. sottolinea l'importanza dell'UA ai fini dell'integrazione del continente africano; accoglie con favore le recenti visite dei leader delle istituzioni europee ad Addis Abeba; chiede che tali contatti siano rafforzati e resi più regolari al massimo

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IT

livello politico; livello politico; è dell'opinione che discorsi periodici congiunti dei leader dell'Unione africana e dell'Unione europea aumenterebbero la visibilità del nostro partenariato e dimostrerebbero l'importanza che gli è stata attribuita nelle agende politiche di entrambi i continenti; ritiene che tali discorsi dovrebbero consentire di riferire sull'attuazione del partenariato, sull'inclusione delle parti interessate al processo, sui progressi in materia di obiettivi di sviluppo sostenibile e di discutere le principali questioni comuni a entrambi i continenti;

Or. fr



6. sottolinea l'importanza dell'UA ai fini dell'integrazione del continente africano; accoglie con favore le recenti visite dei leader delle istituzioni europee ad Addis Abeba; chiede che tali contatti siano rafforzati e resi più regolari al massimo livello politico;

6. ricorda che la pandemia di COVID-19 ha messo in luce la vulnerabilità della catena di approvvigionamento globale (in termini di interruzione delle catene di approvvigionamento internazionali, in particolare nel settore sanitario) e la necessità di incrementare gli scambi commerciali intra-africani, considerati i più bassi del mondo (suddetti scambi rappresentano il 14 % del totale), nonostante la proliferazione delle comunità economiche regionali (REC); sottolinea l'importanza dell'UA ai fini dell'integrazione del continente africano; accoglie con favore le recenti visite dei leader delle istituzioni europee ad Addis Abeba; chiede che tali contatti siano rafforzati e resi più regolari al massimo livello politico;

Or. en

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IT




6. sottolinea l'importanza dell'UA ai fini dell'integrazione del continente africano, la quale dovrebbe essere delineata sulla base delle esigenze delle società africane, nonché la necessità di rafforzarne l'autonomia riducendo la dipendenza dai finanziamenti esterni e migliorando la sua struttura di governance; accoglie con favore le recenti visite dei leader delle istituzioni europee ad Addis Abeba; chiede che tali contatti siano rafforzati e resi più regolari al massimo livello politico;

Or. en




6. sottolinea l'importanza dell'UA ai fini dell'integrazione del continente africano e invita l'UE a sostenere gli sforzi di integrazione a livello regionale e continentale; accoglie con favore le recenti visite dei leader delle istituzioni europee ad Addis Abeba; chiede che tali contatti siano rafforzati e resi più regolari al massimo livello politico;

Or. en


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IT



6. accoglie con favore le recenti visite dei leader delle istituzioni europee ad Addis Abeba; chiede che i contatti siano rafforzati e resi più regolari a livello politico;

Or. en

Emendamento 125María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneParagrafo 6 – trattino 1 (nuovo)


– sottolinea l'importanza della buona governance e del consolidamento dello Stato per lo sviluppo sostenibile; sottolinea che la promozione dello Stato di diritto e il sostegno all'accesso alla giustizia guidato dai cittadini contribuirebbero in modo significativo alla realizzazione dei diritti fondamentali dei cittadini in entrambe le regioni; sottolinea i vantaggi di un partenariato per una migliore capacità di bilancio, atta a impedire la perdita di entrate mediante flussi finanziari illeciti e l'evasione fiscale;

Or. en

Emendamento 126Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. rileva che la Commissione mira ad approfondire gli accordi di partenariato economico, considerati in linea con l'attuazione della zona continentale di

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IT

libero scambio per l'Africa (ZLECAF); sottolinea che un partenariato tra pari implica la necessità di tener conto delle preoccupazioni dei paesi africani in termini di diversificazione economica, industrializzazione, perdita di entrate statali e integrazione regionale; esorta l'UE a riconoscere le opinioni divergenti sugli APE e a trovare soluzioni concrete per rispondere alle preoccupazioni dei paesi africani, in particolare per quel che concerne la creazione di catene di valore regionali e la promozione del commercio intra-africano, questioni dal carattere prioritario; ribadisce la sua richiesta di disporre di un'analisi approfondita sull'impatto degli APE, nonché sulle disposizioni applicabili in materia di sviluppo sostenibile e diritti umani in tutti gli APE attualmente oggetto di negoziazioni e futuri;

Or. en

Emendamento 127Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. ritiene che la democrazia, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani debbano costituire il nucleo centrale di questa nuova strategia;

Or. en

Emendamento 128Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneParagrafo 6 ter (nuovo)


6 ter. ricorda l'interdipendenza tra sicurezza e sviluppo in Africa e che l'UE continua a essere il principale partner dell'Africa nel contesto delle attività di

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IT

pace e sicurezza; riconosce i risultati ottenuti nell'ambito del Fondo per la pace in Africa, in particolare a sostegno delle operazioni di pace condotte dall'Africa;

Or. en



7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea nella definizione e nella valutazione della nuova strategia, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni;

soppresso

Or. en




7. sottolinea la necessità di coinvolgere la diaspora e la società civile africana e quella europea nella definizione e nella valutazione della nuova strategia, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni; sottolinea che per coinvolgere la società civile l'UE deve intraprendere sforzi in modo trasparente e inclusivo, e offrire opportunità di partecipazione ai rappresentanti della società civile a tutti i livelli, compresi gli attori locali e di base; sottolinea che, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni, non solo è fondamentale l'impegno della società civile, bensì anche quello dell'UE nella lotta contro tutte le forme di razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e

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IT

l'intolleranza correlata, all'interno e all'esterno dei suoi confini;

Or. en





rammenta la necessità di riconoscere e promuovere i molteplici ruoli e contributi delle organizzazioni della società civile e quindi la necessità di coinvolgerle a tutti i livelli del dialogo politico e strategico; invita la Commissione europea e il SEAE a coinvolgere le organizzazioni della società civile e le ONG, soprattutto quelle locali, nell'elaborazione e nell'attuazione della strategia in tutte le fasi dei progetti e dei programmi (pianificazione, attuazione, monitoraggio e valutazione);

Or. en




7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea nella definizione e nella valutazione e nell'attuazione della nuova strategia e ricorda che, per coinvolgere la società civile, l'UE deve intraprendere

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IT

sforzi in modo trasparente e inclusivo, e offrire opportunità di partecipazione ai rappresentanti della società civile a tutti i livelli, compresi gli attori locali e di base; sottolinea che, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni, non solo è fondamentale l'impegno della società civile, bensì anche quello dell'UE nella lotta contro tutte le forme di razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza correlata, all'interno e all'esterno dei suoi confini;

Or. en




7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea nella definizione e nella valutazione e nell'attuazione della nuova strategia e ricorda che, per coinvolgere la società civile, l'UE deve intraprendere sforzi in modo trasparente e inclusivo, e offrire opportunità di partecipazione ai rappresentanti della società civile a tutti i livelli, compresi gli attori locali e di base; sottolinea che, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni, non solo è fondamentale l'impegno della società civile, bensì anche quello dell'UE nella lotta contro tutte le forme di razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza correlata, all'interno e all'esterno dei suoi confini;

Or. en


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IT



7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea nella definizione, nell'attuazione e nella valutazione della nuova strategia, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni; chiede siano forniti mezzi finanziari e un quadro adeguato per consentire alle organizzazioni della società civile di effettuare un regolare monitoraggio;

Or. fr




7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea, compresi i giovani, i rappresentanti delle comunità locali, le minoranze, le chiese e le comunità religiose, nella definizione e nella valutazione della nuova strategia, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni;

Or. en




7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea, comprese le ONG, le autorità locali, il settore privato, la diaspora e i parlamentari di entrambe le regioni, nella definizione e nella

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IT

valutazione della nuova strategia, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni;

Or. en

Emendamento 137Rosa Estaràs FerragutProposta di risoluzioneParagrafo 7



7. sottolinea la necessità di coinvolgere tutta la società civile africana e quella europea nella definizione, nell'attuazione e nella valutazione della nuova strategia, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni, inclusivo e accessibile a tutti;

Or. en

Emendamento 138Ádám Kósa, Janina Ochojska, György HölvényiProposta di risoluzioneParagrafo 7



7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea nella definizione e nella valutazione della nuova strategia, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni, inclusivo e accessibile a tutti;

Or. en



7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea nella definizione e nella

7. sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile africana e quella europea nella definizione e nella

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IT

valutazione della nuova strategia, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni;

valutazione della nuova strategia e delle strategie esistenti, al fine di creare un partenariato incentrato sulle popolazioni;

Or. en

Emendamento 140Pierfrancesco Majorino, Carlos Zorrinho, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneParagrafo 7 bis (nuovo)


7 bis. sottolinea il ruolo cruciale svolto dalla società civile e dai difensori dei diritti umani nel promuovere la democrazia, la pace, lo Stato di diritto e la protezione dei diritti umani in entrambi i continenti;

Or. en

Emendamento 141Pierfrancesco Majorino, Carlos Zorrinho, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneParagrafo 7 ter (nuovo)


7 ter. ritiene che le assemblee parlamentari svolgano un ruolo fondamentale nel rafforzamento del dialogo politico tra l'UE e l'Africa e sottolinea l'importanza della loro effettiva e sistematica inclusione;

Or. en



8. chiede un monitoraggio sistematico e trasparente, da parte di tutte le parti interessate, dell'attuazione della strategia e del rispetto del principio di coerenza delle

8. chiede un monitoraggio sistematico e trasparente, da parte di tutte le parti interessate, incluse la società civile e le comunità europee e africane,

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IT

politiche per lo sviluppo; dell'attuazione della strategia e del rispetto dei principi di coerenza delle politiche per lo sviluppo e di coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile;

Or. en

Emendamento 143Janina Ochojska, György Hölvényi, Ádám KósaProposta di risoluzioneParagrafo 8


8. chiede un monitoraggio sistematico e trasparente, da parte di tutte le parti interessate, dell'attuazione della strategia e del rispetto del principio di coerenza delle politiche per lo sviluppo;

8. chiede un monitoraggio sistematico e trasparente, da parte di tutte le parti interessate, dell'attuazione della strategia, incluse le autorità locali e i parlamenti nazionali, e del rispetto del principio di coerenza delle politiche per lo sviluppo;

Or. en



8. chiede un monitoraggio sistematico e trasparente, da parte di tutte le parti interessate, dell'attuazione della strategia e del rispetto del principio di coerenza delle politiche per lo sviluppo;

8. chiede un monitoraggio sistematico e trasparente, da parte di tutte le parti interessate, dell'attuazione della strategia e del rispetto dei principi di coerenza delle politiche per lo sviluppo e di coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile;

Or. en



8. chiede un monitoraggio sistematico e trasparente, da parte di tutte le parti

8. chiede un monitoraggio sistematico, trasparente e basato su dati

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IT

interessate, dell'attuazione della strategia e del rispetto del principio di coerenza delle politiche per lo sviluppo;

concreti, da parte di tutte le parti interessate, dell'elaborazione, dell'attuazione e della valutazione della strategia in linea con il principio di coerenza delle politiche per lo sviluppo;

Or. en



8 bis. sottolinea l'importanza di tener conto di tutte le cause strutturali e dei fattori esterni che generano insicurezza e povertà in Africa, affrontando alla radice le cause dei conflitti, della fame, dei cambiamenti climatici, delle disuguaglianze, della mancanza di servizi di base, dei modelli agricoli inadeguati, promuovendo soluzioni politiche e inclusive ai conflitti e attuando un approccio globale che si concentri sull'attenuazione delle sofferenze delle fasce più vulnerabili della popolazione;

Or. en



8 bis. ricorda che la sicurezza umana dovrebbe essere il principio ispiratore della nuova strategia dell'UE con l'Africa per garantire un approccio incentrato sulle persone; sottolinea, di conseguenza, l'importanza di tenere conto di tutte le cause strutturali e dei fattori esterni che generano insicurezza e povertà in Africa;

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IT

Or. en



8 bis. ritiene che sia necessario rafforzare il ruolo dei paesi nordafricani nel partenariato e promuovere la cooperazione trilaterale al fine di dare nuovo slancio alla cooperazione nord-sud e sud-sud e di rafforzare la coerenza dell'approccio continentale;

Or. fr

Emendamento 149Miguel Urbán Crespoa nome del gruppo GUE/NGLProposta di risoluzioneParagrafo 8 ter (nuovo)


8 ter. chiede di rivedere le politiche economiche e le cosiddette "riforme strutturali" promosse negli ultimi decenni dall'FMI e dalla Banca mondiale, e anche dai paesi africani ed europei, le quali hanno esteso l'indebitamento dei paesi africani e meridionali, privatizzato i beni comuni e strategici e indebolito i settori pubblici, aumentando le disuguaglianze sociali e la precarietà del lavoro;

Or. en



9. ritiene che il ruolo delle diaspore 9. ritiene che il ruolo delle diaspore

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sia fondamentale per la comprensione reciproca tra i due continenti e che i loro trasferimenti di denaro siano essenziali per l'economia locale;

sia fondamentale per la comprensione reciproca tra i due continenti e che i loro trasferimenti di denaro siano essenziali per l'economia locale; avverte che, secondo la Banca mondiale, i flussi delle rimesse verso l'Africa dovrebbero diminuire di circa il 20 % nel 2020 a causa della crisi di COVID-19, e in particolare nei paesi meno sviluppati, dove rappresentano una fonte di reddito vitale per le famiglie povere; invita pertanto l'UE e i paesi africani ad adoperarsi per ridurre i costi delle rimesse e garantire che le popolazioni più vulnerabili non siano lasciate indietro;

Or. en

Emendamento 151Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Evin IncirProposta di risoluzioneParagrafo 9


9. ritiene che il ruolo delle diaspore sia fondamentale per la comprensione reciproca tra i due continenti e che i loro trasferimenti di denaro siano essenziali per l'economia locale;

9. ritiene che il ruolo delle diaspore sia fondamentale per la comprensione reciproca tra i due continenti e che l'UE dovrebbe coinvolgere le diaspore nella definizione delle politiche, promuovendo strutture che garantiscano il coinvolgimento dei gruppi della diaspora negli affari sociali e politici, in particolare nella cooperazione allo sviluppo e nel partenariato transnazionale, come il partenariato UE-Africa; rammenta che i loro trasferimenti di denaro sono essenziali per l'economia locale e che tali costi dovrebbero essere ridotti a una cifra inferiore al 3 % entro il 2030 in linea con l'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 10c;

Or. en

Emendamento 152Mónica Silvana González

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IT




9. ritiene che il ruolo delle diaspore sia fondamentale per la comprensione reciproca tra i due continenti e che l'UE dovrebbe coinvolgere le diaspore nella definizione delle politiche, promuovendo strutture che garantiscano il coinvolgimento dei gruppi della diaspora negli affari sociali e politici, in particolare nella cooperazione allo sviluppo e nel partenariato transnazionale, come il partenariato UE-Africa e rammenta che i loro trasferimenti di denaro sono essenziali per l'economia locale e che i costi delle rimesse dei migranti dovrebbero essere ridotti a una cifra inferiore al 3 % entro il 2030 in linea con l'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 10c;

Or. en

Emendamento 153Frances FitzgeraldProposta di risoluzioneParagrafo 9



9. ritiene che il ruolo delle diaspore sia fondamentale per la comprensione reciproca tra i due continenti e che i loro trasferimenti di denaro siano essenziali per l'economia locale; invita la Commissione europea a riflettere sul modo migliore di lavorare con la diaspora nell'ambito della strategia globale con l'Africa, sfruttando altresì le sinergie tra strumenti di finanziamento interni ed esterni nell'affrontare le sfide comuni, ad esempio la lotta contro le mutilazioni genitali femminili (MGF);

Or. en

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IT




9. ritiene che il ruolo delle diaspore africane sia fondamentale per la capacità di migliorare il processo di ritorno dall'UE all'Africa; ritiene che le diaspore possono offrire all'Africa l'esperienza e le conoscenze europee, di cui le nazioni africane potrebbero avvalersi, laddove lo decidessero, per il possibile progresso delle loro società;

Or. en




9. ritiene che il ruolo delle diaspore sia fondamentale per costruire ponti e favorire la comprensione reciproca tra i due continenti; ricorda che i loro trasferimenti di denaro sono essenziali per l'economia locale e che i loro costi dovrebbero essere ridotti conformemente all'OSS 10c;

Or. fr



9. ritiene che il ruolo delle diaspore sia fondamentale per la comprensione reciproca tra i due continenti e che i loro trasferimenti di denaro siano essenziali

9. ritiene che, mediante il trasferimento di conoscenze, di investimenti e di denaro, il ruolo delle diaspore sia fondamentale per la

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IT

per l'economia locale; comprensione reciproca tra i due continenti e che l'UE dovrebbe consentire la piena integrazione delle competenze delle diaspore nel partenariato UE-Africa;

Or. en




9. ritiene che il ruolo delle diaspore sia fondamentale per la comprensione reciproca tra i due continenti e che i loro trasferimenti di rimesse sociali e finanziarie siano essenziali per l'economia locale in entrambe le regioni;

Or. en

Emendamento 158Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneParagrafo 9 bis (nuovo)


9 bis. auspica un approccio coordinato tra la rete europea degli istituti nazionali di cultura (EUNIC) e le rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati membri, le delegazioni dell'UE e le parti interessate europee e locali, per attuare progetti comuni e azioni congiunte nei paesi terzi, sulla base dei principi delle relazioni culturali incentrate sul consolidamento della fiducia e della comprensione reciproche mediante il dialogo tra i popoli di Europa e Africa;

Or. en

Emendamento 159Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roose

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IT

a nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneParagrafo 9 bis (nuovo)


9 bis. riconosce l'importanza delle rimesse come investimenti adeguati al contesto e sottolinea la necessità di portare i costi di transizione delle rimesse a valori vicini allo zero, e quantomeno al 3 %, come stabilito dall'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 10;

Or. en



10. ricorda che il successo del partenariato dipenderà dalle dotazioni finanziarie che saranno ad esso destinate; chiede uno sforzo massiccio a favore dell'Africa in seno al futuro NDICI;

soppresso

Or. en




10. ricorda che il successo del partenariato dipenderà dalle dotazioni finanziarie che saranno ad esso destinate; chiede uno sforzo massiccio a favore dell'Africa in seno al futuro NDICI; sottolinea che, affinché le relazioni UE-Africa non seguano più la dinamica donatore-beneficiario e consentano ai paesi africani di realizzare uno sviluppo sostenibile, il quadro rinnovato del

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IT

partenariato deve prevedere azioni concrete volte a sostenere una più ampia mobilitazione delle risorse interne nei paesi africani, come il sostegno alla lotta alla corruzione e alla creazione di regimi di tassazione progressivi, la lotta all'elusione e all'evasione fiscali e la revisione dei trattati fiscali con i paesi africani;

Or. en




10. ricorda che il successo del partenariato dipenderà dalle dotazioni finanziarie che saranno ad esso destinate; chiede uno sforzo massiccio a favore dell'Africa in seno al futuro NDICI; sottolinea che, affinché le relazioni UE-Africa non seguano più la dinamica donatore-beneficiario e consentano ai paesi africani di realizzare uno sviluppo sostenibile, il quadro rinnovato del partenariato deve prevedere azioni concrete volte a sostenere una più ampia mobilitazione delle risorse interne nei paesi africani, come il sostegno alla lotta alla corruzione e alla creazione di regimi di tassazione progressivi, la lotta all'elusione e all'evasione fiscali;

Or. en



10. ricorda che il successo del 10. ricorda che il successo del

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IT

partenariato dipenderà dalle dotazioni finanziarie che saranno ad esso destinate; chiede uno sforzo massiccio a favore dell'Africa in seno al futuro NDICI;

partenariato dipenderà dalle dotazioni finanziarie che saranno ad esso destinate; chiede uno sforzo massiccio a favore dell'Africa in seno al futuro NDICI, sottolinea che, affinché le relazioni UE-Africa non seguano più la dinamica donatore-beneficiario e consentano ai paesi africani di realizzare uno sviluppo sostenibile, il quadro rinnovato del partenariato deve prevedere azioni concrete volte a sostenere una più ampia mobilitazione delle risorse interne nei paesi africani;

Or. en




10. ricorda che il successo della cooperazione e soprattutto dello sviluppo nelle nazioni africane dipenderà dalle dotazioni finanziarie a essi assegnate dai governi africani e, naturalmente, dal livello di onestà e trasparenza degli impegni, nonché dalla successiva attuazione degli interventi di sviluppo da parte dei rispettivi governi africani;

Or. en




10. ricorda che il successo del partenariato dipenderà dalle dotazioni finanziarie che saranno ad esso destinate; chiede uno sforzo massiccio a favore dell'Africa in seno al futuro NDICI; ricorda inoltre l'importanza di mobilitare

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risorse interne nei paesi africani;

Or. fr



11. chiede il pieno coinvolgimento di tutti gli Stati membri e una maggiore visibilità del partenariato tra gli europei e i paesi partner;

11. ritiene che il partenariato dovrebbe coinvolgere tutti i 27 paesi dell'UE e i 55 paesi dell'UA; chiede pertanto il pieno coinvolgimento di tutti gli Stati membri dell'UE al di là dei partner storici dell'Africa e una maggiore visibilità del partenariato tra gli europei e i paesi partner;

Or. fr

Emendamento 167Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene Mortler, György Hölvényi, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 11



11. chiede il pieno coinvolgimento di tutti gli Stati membri, una maggiore visibilità del partenariato tra gli europei e i paesi partner e un finanziamento adeguato del partenariato UE-Africa in seno al futuro NDICI, segnalando al contempo che l'UE si conferma come il maggiore donatore in Africa;

Or. en



11. chiede il pieno coinvolgimento di 11. chiede il pieno coinvolgimento di

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IT

tutti gli Stati membri e una maggiore visibilità del partenariato tra gli europei e i paesi partner;

tutti gli Stati membri e una maggiore visibilità e valorizzazione del partenariato tra gli europei, gli africani e i paesi partner;

Or. fr




11. chiede il pieno coinvolgimento di tutti gli Stati membri nel contesto di un controllo trasparente di tutti i fondi dell'UE utilizzati nel processo di cooperazione;

Or. en



11 bis. sottolinea che l'obiettivo dell'UE di rafforzare l'ordine basato sulle regole internazionali e il sistema multilaterale comporta il sostegno a una maggiore equità e uguaglianza di rappresentanza dell'Africa negli organi di governance mondiali; invita l'UE, in particolare, a sostenere la richiesta dell'Africa di allargare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per far sì che includa una rappresentanza permanente per il loro continente;

Or. en

Emendamento 171György Hölvényi, Janina Ochojska, Rosa Estaràs Ferragut, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle Asimakopoulou

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11 bis. osserva che la risoluzione dei conflitti di lunga durata richiede azioni congiunte promosse da attori umanitari e dello sviluppo e da partner che dimostrino un'elevata legittimità e credibilità locale, e chiede pertanto di promuovere un approccio che sostenga il nesso umanitario-sviluppo nella risposta dell'UE, accompagnato da una forte titolarità locale;

Or. en

Emendamento 172Pierfrancesco Majorino, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneParagrafo 11 bis (nuovo)


11 bis. chiede che la nuova strategia UE-Africa investa più attivamente nello sviluppo umano, in particolare nella sanità pubblica e nell'istruzione, per rispondere alle epidemie esistenti ed emergenti, e in qualsiasi altra azione che possa contribuire ad affrontare e attenuare i danni;

Or. en

Emendamento 173Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard Bentele, Ádám KósaProposta di risoluzioneParagrafo 11 bis (nuovo)


11 bis. sottolinea il ruolo del Parlamento europeo nel monitoraggio e nella supervisione dell'effettiva attuazione del partenariato;

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IT

Or. en



11 bis. ribadisce la sua convinzione che l'Africa, giacché continente ricco di risorse, dotato di economie dinamiche e in via di sviluppo con elevati livelli di crescita, una classe media in crescita e una popolazione giovane e creativa, è un continente denso di opportunità, che in numerose occasioni ha dimostrato possibilità di progresso economico e di sviluppo;

Or. en

Emendamento 175György Hölvényi, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 11 ter (nuovo)


11 ter. ritiene che la comprensione reciproca e il rispetto delle sensibilità culturali, religiose e sociali e delle competenze nazionali siano punti di partenza imprescindibili ai fini di una strategia globale e reciprocamente vantaggiosa;

Or. en

Emendamento 176Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 11 ter (nuovo)


11 ter. accoglie con favore l'intenzione della Commissione di rendere l'"Alleanza

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Africa-Europa" il pilastro centrale delle relazioni economiche tra i due continenti e ribadisce che uno sviluppo economico sostenibile a lungo termine e la successiva creazione di posti di lavoro dignitosi e ben retribuiti, in particolare per i giovani, è il requisito fondamentale per lo sviluppo e il prosperare di una classe media africana e quindi, in definitiva, per il raggiungimento della stabilità politica, della democrazia e del miglioramento dei diritti civili e umani; sottolinea in quest'ottica la necessità di riforme economiche strutturali e l'importanza di perfezionare la produzione interna e le capacità produttive, nonché di innalzare il livello delle competenze, che contribuirebbero a ridurre la dipendenza dalle importazioni dall'estero; ricorda la necessità che l'UE rafforzi il sostegno alle PMI e segnala le opportunità dell'Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese (EASME) dell'UE di promuovere la cooperazione tra imprese e le joint venture con le imprese africane, che non solo aumenterebbero la visibilità delle opportunità commerciali, ma promuoverebbero altresì l'accesso ai finanziamenti e alle tecnologie, di cui s'avverte la necessità, attraverso la trasmissione di know-how; sottolinea inoltre l'esigenza di migliorare il sistema di tutela degli investimenti per facilitare e incoraggiare ulteriori investimenti;

Or. en

Emendamento 177Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneTitolo 2


Partner per lo sviluppo umano Partner per lo sviluppo umano ed economico

Or. en

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IT



12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani;

12. esorta a osservare lo sviluppo umano come principio ispiratore della strategia per garantire un approccio incentrato sulle popolazioni con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani, l'accesso alle opportunità e il perfezionamento delle competenze orientate alla soluzione, tenendo conto del principio "non lasciare indietro nessuno"; sottolinea che l'inclusione sociale e lo sviluppo umano dovrebbero concentrarsi sui servizi sociali di base come la salute, l'istruzione, la nutrizione, l'acqua e le strutture igienico-sanitarie e la protezione sociale;

Or. en




12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia per garantire che nessuno sia lasciato indietro e con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani, la parità di genere, la salute, la nutrizione, l'acqua e le strutture igienico-sanitarie (WASH), l'istruzione e i diritti umani per tutti, con particolare attenzione alle popolazioni più emarginate e vulnerabili, compresi i bambini, le persone LGBTI e le persone

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IT

con disabilità;

Or. en

Emendamento 180Bernhard ZimniokProposta di risoluzioneParagrafo 12



12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia; chiede che la priorità assoluta sia quella di garantire il buon governo, l'inclusione sociale e i diritti umani, purché ciò non sia in conflitto con la tradizione, i costumi e la cultura locali e nel rispetto di questi ultimi; ritiene che l'Europa debba a tutti i costi evitare di seguire ulteriormente lo schema neocolonialista che per lungo tempo ha impedito e danneggiato lo sviluppo naturale delle diverse culture, nazioni e popolazioni dell'Africa;

Or. en




12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze, la discriminazione e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani in entrambi i continenti; sottolinea, a tal proposito, la necessità di porre al centro del partenariato l'accesso ai servizi di base (sanità, acqua, strutture igienico-sanitarie, protezione sociale) per tutti;

Or. en

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IT

Emendamento 182György Hölvényi, Janina Ochojska, Rosa Estaràs Ferragut, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 12



12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale, dell'accesso a un'istruzione di qualità e dei diritti umani conformemente alla Dichiarazione universale dei diritti umani;

Or. en




12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia garantendo che nessuno sia lasciato indietro e con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani per tutti, con particolare attenzione alle popolazioni più emarginate, ad esempio le persone con disabilità;

Or. en



12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia con, come priorità

12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia garantendo che

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IT

assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani;

nessuno sia lasciato indietro e con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani per tutti, con particolare attenzione alle popolazioni più emarginate, ad esempio le persone con disabilità;

Or. en




12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia garantendo che nessuno sia lasciato indietro e con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani con particolare attenzione anche per le persone con disabilità;

Or. en




12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani, nonché della tutela dell'ambiente;

Or. fr

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IT




12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia con, come priorità assolute, la lotta contro le disuguaglianze, la povertà, l'accesso al cibo e all'acqua e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani;

Or. en




12. esorta a porre lo sviluppo umano al centro della strategia con, come priorità assolute, l'istruzione, la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, e la garanzia di un buon governo, dell'inclusione sociale e dei diritti umani;

Or. en

Emendamento 189Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneParagrafo 12 bis (nuovo)


12 bis. sostiene che l'eradicazione della povertà costituisce uno dei principali obiettivi di sviluppo sostenibile sui quali deve concentrarsi il nuovo partenariato; osserva che sarà possibile conseguire detto obiettivo grazie a una crescita economica stabile e sostenibile, impossibile senza una solida rete di infrastrutture, di programmi di investimento in materia di istruzione e

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IT

salute e di istituzioni pubbliche stabili e trasparenti; sottolinea che, nello stesso tempo, tali fattori di crescita economica non sono possibili senza un previo accumulo di capitali, che genera un circolo vizioso; rammenta che l'obiettivo di destinare lo 0,7 % del PIL all'aiuto pubblico allo sviluppo costituiva uno dei principali strumenti per rompere il suddetto circolo vizioso; deplora il fatto che nel 2018 l'aiuto pubblico allo sviluppo, sul totale dell'UE, è sceso allo 0,47 % del prodotto interno lordo, rispetto allo 0,5 % del 2017; sottolinea che l'attuale sistema di APS non è riuscito nell'intento di generare un sufficiente impegno da parte dell'UE e della comunità internazionale affinché si raggiunga l'obiettivo di eradicazione della povertà; è del parere che la nascita di un nuovo fondo mondiale contro la povertà che agisca come organismo multilaterale all'interno del sistema delle Nazioni Unite, basato su sovvenzioni e non su prestiti, con contributi regolari e destinati alle esigenze dei paesi riceventi, costituirà una strategia più efficace nella lotta alla povertà;

Or. es



12 bis. sottolinea che la mancanza di opportunità sociali ed economiche, combinata alla rapida crescita della popolazione e alla disoccupazione giovanile, rappresenta un terreno fertile per la radicalizzazione giovanile e la migrazione; sottolinea che, nel quadro della strategia globale UE-Africa, occorre dare priorità all'istruzione e alla salute, e

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IT

collaborare in tale campo;

Or. en



12 bis. ritiene essenziale, per accordare priorità allo sviluppo umano, garantire un accesso universale ai servizi sociali di base e a sistemi sanitari di qualità, assicurare una protezione sociale inclusiva, contrastare le disuguaglianze e le discriminazioni e progredire verso un'equa ridistribuzione delle risorse;

Or. en



13. sottolinea l'importanza di porre i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE;

13. sottolinea l'importanza di porre i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE, e che il suddetto tenga conto delle conclusioni del vertice 2017 sulla gioventù; sottolinea, a tale riguardo, che lo sviluppo umano e l'attenzione per i giovani dovrebbero essere di per sé prioritari e considerati elementi essenziali ai fini dello sviluppo sostenibile, in modo tale che tutte le persone possano realizzare il loro pieno potenziale; invita l'UE a promuovere l'accesso universale di tutti i giovani, con tutte le loro diversità, comprese le ragazze adolescenti e le ragazze con disabilità, a servizi sanitari adeguati ai giovani, tra cui i servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva e all'HIV, che siano equi, accessibili, economicamente sostenibili e basati sulle

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IT

esigenze, anche in contesti di conflitto e umanitari;

Or. en




13. sottolinea l'importanza di porre i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE; invita l'UE a promuovere l'accesso universale di tutti i giovani, con tutte le loro diversità, comprese le ragazze adolescenti e le ragazze con disabilità, a servizi sanitari adeguati ai giovani, tra cui i servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva e all'HIV, che siano equi, accessibili, economicamente sostenibili e basati sulle esigenze, anche in contesti di conflitto e umanitari;

Or. en




13. ricorda che la popolazione africana è raddoppiata negli ultimi trent'anni e che nei prossimi decenni è previsto il perdurare di questa forte crescita demografica; sottolinea pertanto l'importanza di porre i giovani, vero motore del futuro del continente, al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE;

Or. fr

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IT




13. sottolinea l'importanza di porre i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE; sottolinea che il modo migliore per emancipare i giovani è quello di sviluppare e promuovere le loro opportunità di crescita, in particolare attraverso opportunità di lavoro e di imprenditorialità, come anche la possibilità di partecipare ai processi democratici e al processo decisionale;

Or. en




13. sottolinea l'importanza di porre i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE; ritiene che questa strategia dovrebbe, in particolare, rafforzare le opportunità di scambio e di volontariato per i giovani, incentrando i contatti e i progetti proposti sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile;

Or. fr



13. sottolinea l'importanza di porre i giovani al centro del partenariato,

13. sottolinea l'importanza di fornire ai giovani africani istruzione e strumenti per

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IT

attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE;

la costituzione di comunità stabili e resilienti nelle loro rispettive nazioni in Africa, e ritiene che ciò dovrebbe essere al centro di qualsiasi sostegno fornito dagli Stati membri attraverso l'UE;

Or. en




13. sottolinea l'importanza di porre i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE, tenendo conto dei risultati di Erasmus+;

Or. en




13. sottolinea l'importanza di porre i giovani e la giustizia sociale e ambientale al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE;

Or. en

Emendamento 200Pierfrancesco Majorino, Carlos Zorrinho, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneParagrafo 13


13. sottolinea l'importanza di porre i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia

13. sottolinea l'importanza di porre i bambini e i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una

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IT

congiunta UA-UE; strategia congiunta UA-UE;

Or. en




13. sottolinea l'importanza di porre i bambini e i giovani al centro del partenariato, attraverso lo sviluppo di una strategia congiunta UA-UE;

Or. en

Emendamento 202Sabine VerheyenProposta di risoluzioneParagrafo 13 bis (nuovo)


13 bis. sottolinea che la popolazione giovanile in Africa è una delle più estese al mondo, il che rappresenta una sfida enorme in termini di istruzione ma, allo stesso tempo, una risorsa per il futuro sviluppo del continente; chiede di porre l'istruzione al centro dell'aiuto allo sviluppo e sottolinea che l'istruzione per tutti è una questione orizzontale e olistica; invita pertanto gli Stati membri e l'Unione europea a considerare l'istruzione come un obiettivo fondamentale della nuova strategia e a sviluppare altri settori della strategia tenendo presente questo concetto chiave;

Or. en


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IT


13 bis. invita le istituzioni dell'Unione europea e dell'Unione africana a creare opportunità di tirocinio per i giovani europei all'interno dell'Unione africana e per i giovani africani all'interno dell'Unione europea, al fine di formarli ai rispettivi processi d'integrazione;

Or. fr



14. ritiene che la parità di genere e l'emancipazione femminile debbano essere integrate in tutte le dimensioni del partenariato;

14. ritiene che l'emancipazione femminile debba essere integrata in tutte le dimensioni del partenariato;

Or. en

Emendamento 205Patrizia Toia, Carlos Zorrinho, Pierfrancesco MajorinoProposta di risoluzioneParagrafo 14



14. ritiene che la parità di genere e l'emancipazione femminile debbano essere integrate in tutte le dimensioni del partenariato; esorta pertanto le controparti a promuovere attivamente il ruolo e il contributo delle donne all'economia e alla società, oltre a riconoscere i loro diritti civili e giuridici, tra cui il diritto di proprietà e il diritto di partecipare a diversi settori economici e politici, come garantiti dall'articolo 17 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dal Patto internazionale relativo

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IT

ai diritti civili e politici;

Or. it




14. ritiene che la parità di genere e l'emancipazione di donne e ragazze debbano essere integrate in tutte le dimensioni del partenariato, invita la Commissione europea a garantire sinergie tra il partenariato UE-Africa e il nuovo piano d'azione sulla parità di genere (GAP III) per conseguire la parità di genere in entrambi i continenti; chiede che il partenariato UE-Africa attui integralmente il protocollo di Maputo sui diritti delle donne in Africa;

Or. en




14. ritiene che la parità di genere e l'emancipazione femminile debbano essere integrate in tutte le dimensioni del partenariato e che si debba porre l'accento sulla partecipazione delle donne al processo decisionale; chiede una tabella di marcia comune in merito agli obiettivi da raggiungere nell'ambito dei diritti delle donne;

Or. fr

Emendamento 208Bernhard Zimniok

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IT




14. ritiene che la parità di genere e l'emancipazione femminile debbano essere integrate in tutte le dimensioni del partenariato in piena conformità e nel rispetto delle culture locali e non essere imposte alle nazioni africane seguendo approcci neocolonialisti;

Or. en




14. ritiene che la parità di genere e l'emancipazione femminile e delle persone con disabilità debbano essere integrate in tutte le dimensioni del partenariato;

Or. es




14. ritiene che la parità di genere e l'emancipazione femminile debbano essere integrate e risultare prioritarie in tutte le dimensioni del partenariato;

Or. en


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IT



14. ritiene che la parità di genere e l'emancipazione di donne e ragazze debbano essere integrate in tutte le dimensioni del partenariato;

Or. en

Emendamento 212Rosa Estaràs FerragutProposta di risoluzioneParagrafo 14 bis (nuovo)


14 bis. chiede l'integrazione dei diritti delle persone con disabilità in Africa in tutta la strategia e in tutti gli strumenti finanziari mobilitati; ritiene che ciò possa avvenire solo grazie a un significativo impegno delle organizzazioni della società civile, comprese le organizzazioni di persone con disabilità;

Or. en

Emendamento 213Ádám Kósa, Janina Ochojska, György HölvényiProposta di risoluzioneParagrafo 14 bis (nuovo)


14 bis. chiede l'integrazione dei diritti delle persone con disabilità in Africa in tutta la strategia e in tutti gli strumenti finanziari mobilitati; ritiene che ciò possa avvenire solo grazie a un significativo impegno delle organizzazioni della società civile che rappresentano persone con disabilità;

Or. en

Emendamento 214Chrysoula Zacharopoulou

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IT



14 bis. chiede lo sviluppo di un ambizioso GAP III e l'intensificazione degli sforzi compiuti, in particolare quelli volti a eliminare la violenza, le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati;

Or. fr



15. ricorda che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le donne;

soppresso

Or. en




15. sottolinea che l'accesso e il rispetto della salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti sono una componente fondamentale del partenariato UE-Africa, e ricorda l'urgente necessità di affrontare il fatto che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus hanno limitato ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentato la discriminazione e la violenza contro le donne e le ragazze,

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IT

nonché compromesso il loro accesso all'istruzione, all'occupazione e all'alimentazione; invita la Commissione europea a conferire priorità alla salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti nel nuovo partenariato UE-Africa e a impegnarsi a promuovere, proteggere e realizzare il diritto di ogni individuo ad avere il pieno controllo e a decidere liberamente e responsabilmente sulle questioni relative alla propria sessualità e alla salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti, senza discriminazioni, coercizioni e violenze;

Or. en



15. ricorda che le conseguenze dell’epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le donne;

15. sottolinea che l'accesso e il rispetto della salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti sono una componente cruciale del partenariato UE-Africa, ricorda l'urgente necessità di affrontare il fatto che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus hanno limitato ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentato la discriminazione e la violenza contro le donne e le ragazze, esorta la Commissione europea a conferire priorità alla salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti nel nuovo partenariato UE-Africa e a impegnarsi a promuovere, proteggere e realizzare il diritto di ogni individuo ad avere il pieno controllo e a decidere liberamente e responsabilmente sulle questioni relative alla propria sessualità e alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi, senza discriminazioni, coercizioni e violenze;

Or. en

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IT




15. ricorda che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso ai servizi sanitari, tra cui quelli relativi alla salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le donne, le ragazze e le minoranze sessuali;

Or. en




15. ricorda che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le donne, nonché limitare l'accesso ad altre forme di assistenza sanitaria destinate, seppur non limitatamente, agli uomini, ai ragazzi e alle ragazze;

Or. en



15. ricorda che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le

15. ricorda che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le

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IT

donne; donne, gli anziani e le persone con disabilità;

Or. es



15. ricorda che le conseguenze dell’epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le donne;

15. ricorda che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso ai servizi e all'educazione in materia di salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le donne e le ragazze;

Or. fr




15. ricorda che le conseguenze dell'epidemia di coronavirus potrebbero limitare ulteriormente l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva e aumentare la discriminazione e la violenza contro le ragazze e le donne;

Or. en



– sottolinea i benefici per la salute derivanti dal sostenere la vaccinazione infantile sistematica e invita a potenziare ulteriormente i programmi di

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IT

vaccinazione; chiede un accesso equo alle terapie e ai vaccini per la COVID-19 e la loro condivisione come bene pubblico;

Or. en

Emendamento 224María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneParagrafo 15 bis (nuovo)


15 bis. sottolinea che la crisi di COVID-19 ha rivelato l'importante necessità di predisporre prove di stress il cui scopo sia valutare la resilienza dei sistemi sanitari e delle infrastrutture in modo da affrontare qualsiasi tipo di crisi; ritiene, pertanto, che il futuro partenariato UE-Africa dovrebbe rafforzare l'efficacia, l'accessibilità, la sostenibilità e la resilienza dei sistemi sanitari, appoggiando altresì la trasformazione digitale, l'adozione di strumenti e servizi digitali, le riforme sistemiche, l'attuazione di nuovi modelli di assistenza e la copertura sanitaria universale, nonché ridurre le disparità in ambito sanitario;

Or. en



15 bis. chiede l'integrazione dei diritti delle persone con disabilità in Africa in tutta la strategia e in tutti gli strumenti finanziari mobilitati; ritiene che ciò possa avvenire solo attraverso un significativo impegno delle organizzazioni della società civile, comprese le organizzazioni di persone con disabilità;

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IT

Or. en



15 bis. sottolinea che le persone con disabilità sono ancora vittime di molteplici forme di discriminazione e chiede il loro coinvolgimento sistematico nello sviluppo e nell'attuazione di strategie volte a promuovere la loro inclusione;

Or. fr



15 bis. auspica maggiori investimenti nel settore dell'istruzione primaria inclusiva e di qualità, e nella formazione degli insegnanti per garantire l'accesso a un'istruzione di qualità per tutti, a prescindere dal genere, dalla situazione socioeconomica, dal contesto culturale o dalla religione;

Or. en



15 bis. chiede il rispetto e la piena attuazione degli impegni internazionali e regionali per mettere fine alle pratiche

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IT

dannose, tra cui il matrimonio infantile e le mutilazioni genitali femminili, e alla violenza sessuale e di genere;

Or. en

Emendamento 229Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 15 ter (nuovo)


15 ter. esprime preoccupazione per le persistenti violenze e discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI e invita entrambi i continenti a intensificare gli sforzi per proteggere i loro diritti;

Or. fr

Emendamento 230Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneParagrafo 15 ter (nuovo)


15 ter. chiede l'integrazione dei diritti delle persone con disabilità in Africa in tutta la strategia e in tutti gli strumenti finanziari mobilitati;

Or. en



16. ricorda il ruolo fondamentale della società civile, della libertà di espressione e della stampa per garantire il corretto funzionamento delle democrazie;

16. ricorda il ruolo fondamentale della società civile e della libertà di espressione per garantire il corretto funzionamento delle democrazie; sottolinea il ruolo fondamentale svolto da un settore dei media e della stampa che sia libero e

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IT

dinamico, e ricorda che esso è indispensabile per garantire un pubblico ben informato, in grado di definire le proprie priorità e di aumentare la resilienza contro le notizie false; incoraggia i continui sforzi africani nel settore della libertà dei media e del sostegno ai giornalisti e sottolinea che una stampa libera assume un ruolo importante nella lotta alla corruzione e nella supervisione e responsabilità delle autorità pubbliche; sottolinea l'importanza di elezioni libere ed eque, a tal proposito sottolinea le numerose missioni di osservazione elettorale (EOM) dell'UE, fortemente sostenute dal Parlamento europeo;

Or. en




16. ricorda il ruolo fondamentale della società civile, ivi inclusi le organizzazioni della società civile, le chiese, le associazioni e le comunità religiose, i gruppi che tutelano gli interessi delle persone con disabilità, i movimenti sociali e i sindacati, le popolazioni e le fondazioni indigene e la rappresentanza delle persone vulnerabili, discriminate ed emarginate, della libertà di espressione e della stampa per garantire il corretto funzionamento delle democrazie;

Or. en


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16. ricorda il ruolo fondamentale della società civile, della libertà di espressione e della stampa per garantire il corretto funzionamento delle democrazie; invita entrambi i continenti a garantire un quadro che consenta la partecipazione delle organizzazioni della società civile alla formulazione e alla valutazione delle politiche a diversi livelli decisionali;

Or. fr




16. ricorda il ruolo fondamentale e diversificato della società civile in tutte le sue forme e livelli, tra cui le organizzazioni delle comunità e locali, della libertà di espressione e della stampa per garantire il corretto funzionamento delle democrazie;

Or. en




16. ricorda il ruolo fondamentale della società civile, comprese le ONG locali, della libertà di espressione e della stampa per garantire il corretto funzionamento delle democrazie;

Or. en

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IT




16. ricorda il ruolo fondamentale di una stampa libera e imparziale per garantire il corretto funzionamento delle democrazie;

Or. en



16 bis. ritiene che l'istruzione per tutti sia una questione orizzontale e olistica che riguarda ogni dimensione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e che sia cruciale per realizzare l'Agenda 2030;

Or. en

Emendamento 238György Hölvényi, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 16 ter (nuovo)


16 ter. chiede collegamenti più forti tra istruzione, sviluppo delle competenze e occupazione, nonché competenze trasversali, e prende atto che il trasferimento di competenze e conoscenze adeguate alle esigenze del mercato del lavoro risulta necessario;

Or. en

Emendamento 239György Hölvényi, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Anna-Michelle Asimakopoulou

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Proposta di risoluzioneParagrafo 16 quater (nuovo)


16 quater. osserva che le chiese e le organizzazioni religiose sono l'agente di sviluppo, in special modo nel settore dell'istruzione e dell'assistenza sanitaria in Africa, e il loro coinvolgimento nell'attuazione delle azioni di sviluppo potrebbe contribuire a una più efficace cooperazione allo sviluppo;

Or. en



17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute;

17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano, il che implica la mobilitazione di ulteriori fondi pubblici a garanzia della copertura sanitaria universale, compresi la salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti, HIV, tubercolosi e malaria, nonché una particolare attenzione verso la ricerca e lo sviluppo in materia di salute globale, intensificando la collaborazione UE-Africa per la ricerca e l'innovazione in campo sanitario e incentivando congiuntamente la capacità di produzione africana ed europea di prodotti sanitari, attrezzature e medicinali; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute; esorta a tal fine l'UE a sostenere i paesi africani, in particolare quelli meno sviluppati, nell'efficace attuazione delle flessibilità per la tutela della salute pubblica previste dagli accordi TRIPS, come la concessione di licenze obbligatorie e l'importazione parallela, allo scopo di correggere l'uso abusivo

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IT

delle protezioni della proprietà intellettuale che generano posizioni monopolistiche dei titolari di brevetti, e che provocano di conseguenza prezzi elevati dei medicinali;

Or. en




17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; ricorda che la salute è un elemento fondamentale dei nostri diritti umani; sottolinea la necessità di costruire un vero e proprio partenariato per la salute che integri nutrizione, acqua e strutture igienico-sanitarie, e che contribuisca al rafforzamento dei sistemi sanitari e supporti il conseguimento della copertura sanitaria universale; sottolinea la necessità di un sostegno da parte dell'UE ai paesi africani a favore di investimenti nei servizi pubblici, quali i sistemi sanitari e di istruzione pubblici e gratuiti, e per l'accesso alla protezione sociale;

Or. en




17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute volto a garantire una copertura universale e rafforzare i sistemi sanitari valorizzando il ruolo delle comunità e contrastando il

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fenomeno dei medicinali contraffatti; ritiene inoltre che questo partenariato dovrebbe promuovere ulteriormente il collegamento in rete delle comunità scientifiche africane ed europee e lo scambio di competenze ed esperienze;

Or. fr




17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute, rafforzando l'offerta pubblica di servizi sanitari e favorendo l'accesso universale a un'assistenza sanitaria adeguata, compresi la salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti, HIV, tubercolosi e malaria, nonché rivolgendo una particolare attenzione verso la ricerca e lo sviluppo in materia di salute globale e intensificando la collaborazione UE-Africa per la ricerca e l'innovazione in ambito sanitario;

Or. en




17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute, rafforzando l'offerta pubblica di servizi sanitari e favorendo l'accesso universale

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IT

a un'assistenza sanitaria adeguata;

Or. en




17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano e che l'approccio "One Health" dovrebbe essere integrato nel futuro partenariato; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute rafforzando l'offerta pubblica di servizi sanitari e favorendo l'accesso universale a un'assistenza sanitaria adeguata ed economicamente sostenibile, con particolare riguardo all'eliminazione degli ostacoli cui si confrontano le persone LGTBI+;

Or. en

Emendamento 246Barry AndrewsProposta di risoluzioneParagrafo 17



17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute e ricorda che il rafforzamento dei sistemi sanitari deve costituire la base per un'assistenza sanitaria accessibile ed economicamente sostenibile per tutti;

Or. en

Emendamento 247Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard Bentele, Ádám Kósa

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IT




17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute, che integri nutrizione, acqua e strutture igienico-sanitarie, e che contribuisca al rafforzamento dei sistemi sanitari;

Or. en




17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute, concentrandosi sul consolidamento delle capacità dei paesi di fornire servizi sanitari essenziali ai loro cittadini;

Or. en




17. rammenta che la salute è una condizione necessaria per lo sviluppo umano; sottolinea la necessità di costruire un autentico partenariato per la salute; sottolinea l'importanza di un ambiente sano per tutelare la salute umana;

Or. fr

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IT




17. rammenta che la buona salute è un incentivo per lo sviluppo umano; sottolinea i vantaggi derivanti dal sostegno alle iniziative sanitarie panafricane e ai programmi di scambio africani;

Or. en



17 bis. riconosce, nel promuovere la salute, la funzione importante delle leggi sulla proprietà intellettuale utili per portare avanti la ricerca e lo sviluppo del settore farmaceutico; ritiene, tuttavia, che l'attuale sistema mondiale dei brevetti non mantenga un equilibrio adeguato tra la tutela degli interessi dell'industria farmaceutica e quelli dei consumatori e degli scienziati; cita a titolo di esempio la copertura giuridica della bioterapia e il fatto che l'industria farmaceutica destini il 10 % delle attività di ricerca e sviluppo alle malattie che annualmente sono la causa del 90 % della mortalità totale; sottolinea che tale meccanismo risponde a un incentivo unico di tipo lucrativo da parte delle suddette aziende; ritiene che l'istituzione di un fondo mondiale di riscatto dei brevetti consentirebbe la produzione di medicinali generici liberi da brevetti e favorirebbe le attività di ricerca e sviluppo di medicinali annunciati come fautori del soccorso pubblico;

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IT

Or. es



17 bis. ritiene che il settore dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie (WASH), compreso l'accesso all'acqua potabile pulita e sicura, dovrebbe essere un elemento essenziale della cooperazione UE-Africa, con particolare attenzione alle donne e alle ragazze; ricorda i collegamenti esistenti tra l'acqua e le strutture igienico-sanitarie, la salute, la nutrizione e la povertà; insiste pertanto sulla necessità di intensificare gli sforzi nel settore della gestione delle risorse idriche, della costruzione di infrastrutture, nonché della promozione dell'igiene e dell'istruzione, mirando principalmente alle comunità più vulnerabili;

Or. en



17 bis. chiede un miglioramento della capacità di risposta alle crisi sanitarie attuali e future, garantendo un accesso universale e senza brevetti ai vaccini e alle cure contro le pandemie; invita l'UE ad assistere i paesi africani nello sviluppo delle capacità di produzione di farmaci locali e della proprietà pubblica della produzione farmaceutica;

Or. en

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IT



17 bis. è allarmato in quanto le recenti analisi rilevano che 64 paesi spendono più denaro per il pagamento del servizio del debito rispetto ai servizi sanitari; sottolinea, in questo contesto, la necessità che i donatori conferiscano priorità ai finanziamenti basati su sovvenzioni come prima opzione, specialmente se destinati ai paesi meno sviluppati, e non favoriscano i prestiti rispetto alle sovvenzioni;

Or. en



17 bis. sottolinea la particolare necessità di migliorare l'accesso delle donne all'assistenza sanitaria, in special modo per quanto concerne l'assistenza sanitaria materna, la salute sessuale e riproduttiva e le cure specifiche nell'ambito delle pratiche tradizionali dannose quali le mutilazioni genitali femminili;

Or. en



17 bis. sottolinea che la crisi del coronavirus ricorda la necessità di

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IT

garantire l'accessibilità ai vaccini e ai trattamenti e invita entrambi i continenti a cooperare strettamente per garantire che tutti possano trarne beneficio;

Or. fr

Emendamento 257Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneParagrafo 17 ter (nuovo)


17 ter. sottolinea che gli aiuti allo sviluppo dovrebbero principalmente essere finalizzati a fornire una copertura universale "orizzontale" del sistema sanitario mediante un approccio olistico e basato sui diritti, tale che risponda pienamente alla natura multidimensionale della salute (strettamente legata al genere, la sicurezza alimentare e l'alimentazione, l'acqua e le strutture igienico-sanitarie, l'istruzione e la povertà);

Or. en



17 ter. sottolinea che l'accesso ai servizi idrici e igienico-sanitari è un prerequisito essenziale per qualsiasi misura volta a migliorare la salute pubblica e a combattere la trasmissione delle malattie; chiede di concentrarsi sul miglioramento dell'accesso a questi servizi, in particolare per le popolazioni più vulnerabili o soggette a discriminazioni;

Or. fr

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IT



18. è preoccupato per il moltiplicarsi e l'interconnessione di ogni tipo di crisi e ricorda l'importanza di rafforzare la resilienza delle popolazioni; chiede una maggiore riflessione sui modelli di protezione sociale e la formalizzazione dell'economia;

18. è preoccupato per il moltiplicarsi e l'interconnessione di ogni tipo di crisi e ricorda l'importanza di rafforzare la resilienza delle popolazioni e la strategia combinata per rispondere in futuro alla pandemia globale; chiede una maggiore riflessione sui modelli di protezione sociale e la formalizzazione dell'economia informale; esorta a sostenere l'accesso all'istruzione, alla formazione e all'occupazione in situazioni di fragilità, crisi e crisi di lunga durata, come elementi basilari di stabilità e per garantire il sostentamento; invita gli Stati a investire in misura massiccia nelle infrastrutture per consentire al maggior numero di bambini di integrarsi nel sistema scolastico, per assicurare una popolazione istruita, i cui cittadini siano pronti a prendere in mano le redini del proprio futuro;

Or. en




18. è preoccupato per il moltiplicarsi e l'interconnessione di ogni tipo di crisi, di cui si prevede un peggioramento a causa dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità; ricorda pertanto l'importanza di rafforzare la resilienza delle popolazioni e dell'ecosistema nonché la prevenzione, la preparazione, la sorveglianza, la gestione e la capacità di risposta alle crisi intersettoriali nella

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IT

strategia futura; chiede una maggiore riflessione sui modelli di protezione sociale e la formalizzazione dell'economia;

Or. en




18. è preoccupato per il moltiplicarsi e l'interconnessione di ogni tipo di crisi; sottolinea che i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità contribuiscono a tali inasprimenti e ricorda l'importanza di rafforzare la resilienza delle popolazioni; chiede una maggiore riflessione sui modelli di gestione dei rischi, in particolare ambientali, e di protezione sociale e la formalizzazione dell'economia;

Or. fr




18. osserva che, come sempre nella storia dell'umanità, si stanno moltiplicando crisi di ogni tipo, incluse quelle di natura interconnessa, e ricorda l'importanza di rafforzare la resilienza nazionale; chiede una maggiore riflessione e studi approfonditi sui modelli di protezione sociale nazionali di successo e la formalizzazione dell'economia in Africa, se ritenuta vantaggiosa dalle diverse nazioni africane;

Or. en

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IT




18. è preoccupato per il moltiplicarsi e l'interconnessione di crisi, siano esse sanitarie, alimentari, ambientali o di sicurezza, e ricorda l'importanza di rafforzare la resilienza delle popolazioni; chiede una maggiore riflessione sui modelli di protezione sociale, il reddito universale e la formalizzazione dell'economia;

Or. fr




18. è preoccupato per il moltiplicarsi e l'interconnessione di ogni tipo di crisi e ricorda l'importanza di rafforzare globalmente la resilienza delle popolazioni; chiede maggiore priorità all'istituzione e al rafforzamento dei sistemi nazionali di protezione sociale di base, alla formalizzazione dell'economia e all'agenda per un lavoro dignitoso dell'OIL;

Or. en



18. è preoccupato per il moltiplicarsi e l'interconnessione di ogni tipo di crisi e ricorda l'importanza di rafforzare la

18. è preoccupato per il moltiplicarsi e l'interconnessione di ogni tipo di crisi e ricorda l'importanza di rafforzare la

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resilienza delle popolazioni; chiede una maggiore riflessione sui modelli di protezione sociale e la formalizzazione dell'economia;

resilienza delle popolazioni; sottolinea l'importanza di sostenere il lavoro dignitoso, il dialogo sociale, la protezione sociale universale e la formalizzazione dell'economia;

Or. en

Emendamento 266Patrizia Toia, Carlos Zorrinho, Pierfrancesco MajorinoProposta di risoluzioneParagrafo 18 bis (nuovo)


18 bis. chiede di porre con urgenza la questione della condizione di difficoltà e marginalità delle bambine, in particolare nell'Africa sub-sahariana e in diverse altre zone di conflitto o di povertà estrema, cui sono negati troppo spesso i diritti fondamentali come l'accesso all'istruzione e alle cure di base e, più in generale, il diritto all'infanzia, dando perciò piena attuazione alla Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza;

Or. it



18 bis. ritiene essenziale, ai fini dello sviluppo sostenibile dei paesi africani, un partenariato equo con l'UE per garantire il controllo pubblico sui beni comuni e sulle risorse naturali, che assicuri ai paesi la possibilità di disporre di risorse economiche interne da investire nello sviluppo umano;

Or. en

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IT



18 bis. sottolinea l'importanza di considerare preminente l'interesse superiore del minore e di promuovere il diritto a un'infanzia serena e al benessere di tutti i bambini;

Or. en

Emendamento 269Sabine VerheyenProposta di risoluzioneParagrafo 19


19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici;

19. ricorda che l'istruzione è un diritto fondamentale e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; ricorda l'importanza di un'istruzione inclusiva, gratuita e di alta qualità per porre fine ai divari di genere e geografici nel continente africano; chiede misure di sostegno da parte dell'UE e degli Stati membri che aiutino i paesi africani e le organizzazioni regionali a colmare tali lacune, onde poter accedere a un'istruzione di qualità per tutti, a prescindere dal genere, dallo status socioeconomico, dal contesto culturale e dalla religione, con speciale attenzione per le comunità emarginate e per i bambini con disabilità; sottolinea la necessità di legami più consolidati tra istruzione, sviluppo delle competenze e occupazione, in modo da consentire la piena partecipazione dei giovani al mercato del lavoro; sottolinea la necessità di un sistema di istruzione più digitalizzato che assicuri pari opportunità ai bambini delle aree rurali e urbane; incoraggia la mobilità nord-sud nella

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IT

formazione professionale e negli scambi accademici;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione inclusiva e accessibile è un diritto e un prerequisito essenziale in particolare per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani, anche nelle situazioni di emergenza; sottolinea che è necessario far fronte agli ostacoli che le giovani incontrano nell'accesso a un'istruzione e a una formazione di qualità, sicura e inclusiva a tutti i livelli e in tutti i contesti; sottolinea che l'educazione sessuale completa (CSE), in particolare, è fondamentale per favorire la parità di genere, trasformare le norme di genere dannose e prevenire la violenza sessuale, di genere e tra partner, così come le gravidanze premature e le infezioni da HIV; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; chiede azioni volte a combattere l'abbandono scolastico, soprattutto nelle zone rurali, fornendo, in particolare, servizi igienici e di mensa scolastica adeguati; incoraggia la valorizzazione

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della formazione professionale; chiede di rafforzare la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici, nonché il collegamento in rete delle università africane ed europee;

Or. fr




19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; sottolinea l'importanza dell'OSS n. 4.1, che mira a un ciclo di insegnamento primario e secondario di una durata di 12 anni gratuito e di qualità per tutti; ritiene che l'istruzione debba essere un pilastro fondamentale del partenariato Africa-UE e una priorità dell'aiuto allo sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati; incoraggia l'attuazione della mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici; sottolinea che gli strumenti TIC non dovrebbero in nessun caso sostituire gli insegnanti e le scuole reali;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione è un diritto, un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani, ed è essenziale per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile; chiede che il nuovo partenariato dia priorità

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all'accesso a un'istruzione di qualità per tutti, alla formazione degli insegnanti e al rafforzamento delle strutture didattiche, in particolare nei paesi fragili e colpiti da conflitti; incoraggia la mobilità sud-nord e nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione inclusiva e accessibile è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici; sottolinea che con il termine "inclusiva" si intende un'istruzione che rispetta pienamente il diritto di tutti i bambini (compresi i bambini con disabilità) alla parità di accesso all'istruzione;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione inclusiva e accessibile è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici; sottolinea che con il termine "inclusiva" si intende un'istruzione che rispetta pienamente il diritto di tutti i bambini (compresi i bambini con disabilità) alla

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IT

parità di accesso all'istruzione;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione inclusiva e accessibile è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici; sottolinea che con il termine "inclusiva" si intende un'istruzione che rispetta pienamente il diritto di tutti i bambini (compresi i bambini con disabilità) alla parità di accesso all'istruzione;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani e ritiene che questo partenariato dovrebbe mirare a rafforzare l'offerta pubblica dei servizi relativi all'istruzione e l'accesso universale a un'istruzione di qualità a tutti i livelli; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici;

Or. en

Emendamento 278María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph Oetjen

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19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani e ritiene che questo partenariato dovrebbe mirare a rafforzare l'offerta pubblica dei servizi relativi all'istruzione e l'accesso universale a un'istruzione di qualità; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani e per lo sviluppo delle persone con disabilità; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici nonché i programmi di inclusione sociale quali Bridging the Gap;

Or. es



19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi

19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi

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accademici; accademici; sottolinea la necessità di promuovere e potenziare i sistemi di istruzione pubblica e gratuita;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione inclusiva e accessibile è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; incoraggia un maggior scambio di conoscenze e una maggiore mobilità nord-sud nella formazione professionale e nei programmi di scambio accademico e di borse di studio;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione è un diritto e un prerequisito essenziale per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani, nonché per l'effettiva partecipazione nella società delle persone con disabilità; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici;

Or. es

Emendamento 283Bernhard ZimniokProposta di risoluzioneParagrafo 19

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19. suggerisce che l'istruzione è un ottimo punto di partenza per l'emancipazione e l'evoluzione dei minori in membri di valore della loro società; propone più occasioni di formazione professionale e scambi accademici all'interno dell'Africa per promuovere la stabilità, la comprensione e la riconciliazione tra le nazioni africane;

Or. en




19. ricorda che l'istruzione, la formazione, le conoscenze e le competenze sono un diritto e condizioni essenziali per la protezione dei minori e l'emancipazione delle giovani; incoraggia la mobilità nord-sud nella formazione professionale e negli scambi accademici;

Or. fr



19 bis. rammenta l'importanza dell'istruzione per formare i cittadini al loro ruolo politico nella società e per sviluppare una crescita economica sostenibile oltre che la creazione di posti di lavoro; sottolinea l'importanza di una generazione giovane ben istruita come prerequisito per partecipare pienamente allo sviluppo dei loro paesi; ritiene che l'istruzione formale e l'istruzione

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professionale e non formale debbano divenire una priorità nel sostegno europeo allo sviluppo dei paesi africani;

Or. en



19 bis. è preoccupato per l'elevato numero di bambini in Africa che soffrono di malnutrizione e ricorda l'importanza di una buona nutrizione per aiutarli a crescere e a svilupparsi appieno, nonché a garantire una maggiore prosperità economica; ricorda che la fame è in aumento in quasi tutte le sottoregioni dell'Africa e che l'Africa sta stentando notevolmente a raggiungere l'obiettivo "Fame Zero" (OSS n. 2) entro il 2030;

Or. en



19 bis. sottolinea che occorre una migliore corrispondenza tra istruzione, formazione e accesso a posti di lavoro dignitosi, in particolare integrando nei programmi di studio le competenze digitali e "verdi"; sottolinea che l'istruzione e la formazione tecnica e professionale (TVET) di qualità svolge un ruolo chiave per l'occupazione giovanile;

Or. en

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19 bis. chiede un aumento degli scambi educativi internazionali tra i giovani in Africa e nell'UE attraverso, ad esempio, Erasmus ed Erasmus per giovani imprenditori, allo scopo di aiutare i nuovi imprenditori ad acquisire competenze rilevanti per la gestione d'impresa;

Or. en



19 bis. sottolinea l'importanza di tenere conto delle esigenze speciali e dei diritti delle persone in situazioni e contesti di vulnerabilità, ivi compresi i minori non accompagnati, le persone con disabilità, le donne e i bambini;

Or. en



19 bis. chiede di sostenere il dialogo con il settore privato per incoraggiare l'allineamento della formazione alle esigenze del mercato del lavoro;

Or. fr

Emendamento 291Sabine Verheyen

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20. sottolinea l'importanza di valorizzare il patrimonio, l'identità culturale, la storia e l'arte dell'Africa; incoraggia la restituzione dei beni culturali ai paesi africani;

20. sottolinea l'importanza di valorizzare il patrimonio, l'identità culturale, la storia e l'arte dell'Africa; incoraggia la restituzione dei beni culturali ai paesi africani; rammenta la notevole diversità linguistica del continente africano; invita l'Unione europea e gli Stati membri a preservarla nelle loro relazioni future; ribadisce la necessità di lavorare in stretta collaborazione con l'UNESCO per garantire la conservazione della diversità culturale e linguistica e per trovare una cooperazione comune;

Or. en




20. sottolinea l'importanza di valorizzare il patrimonio, l'identità culturale, la storia e l'arte dell'Africa; ribadisce la necessità che l'Europa si adoperi per la restituzione dei beni culturali sottratti ai paesi africani; sottolinea l'imprescindibilità di un dibattito critico sul patrimonio coloniale dell'Europa e la creazione delle condizioni per la restituzione permanente del patrimonio africano all'Africa;

Or. en


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20. sottolinea l'importanza di valorizzare il patrimonio, l'identità culturale, la storia e l'arte dell’Africa; incoraggia la restituzione dei beni culturali ai paesi africani;

20. sottolinea l'importanza di valorizzare il patrimonio, l'identità culturale, la storia e l'arte dell'Africa; incoraggia la restituzione dei beni culturali ai paesi africani; esorta l'UE e l'Africa a stabilire una "cultura della memoria" che consenta a entrambi i continenti di identificare i retaggi del dominio coloniale nelle relazioni attuali e di negoziare misure adatte a contrastarli;

Or. en




20. sottolinea l'importanza di valorizzare il patrimonio, l'identità culturale, la storia, la letteratura, il teatro e l'arte nelle diverse nazioni europee e africane per celebrare le differenze e riconoscere i rispettivi punti di forza, i risultati ottenuti e i lasciti;

Or. en



20 bis. ricorda l'importanza del dialogo culturale tra Europa e Africa; ricorda il ruolo che la cultura svolge per la diplomazia, come stabilito nella relazione INI adottata dal Parlamento europeo sul tema "Verso una strategia dell'Unione europea per le relazioni culturali internazionali" (2016/2240(INI)) nel 2017; rammenta che essa mira alla

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cooperazione culturale all'interno dell'UE e con i suoi paesi partner e a promuovere un ordine mondiale basato sul mantenimento della pace, sulla lotta all'estremismo e alla radicalizzazione attraverso il dialogo interculturale e interreligioso e sulla prevenzione dei conflitti, nel rispetto della democrazia, dello Stato di diritto, della libertà di espressione, della libertà artistica, della comprensione reciproca, dei diritti umani, della diversità culturale e linguistica e dei valori fondamentali; sottolinea inoltre l'importante ruolo della diplomazia culturale, dell'istruzione e degli scambi culturali nel consolidamento di una base comune di valori universali;

Or. en



20 bis. sottolinea che una crescita economica stabile e sostenibile costituisce uno strumento per la creazione di posti di lavoro che consenta alle persone di uscire da situazioni di povertà; ribadisce che la suddetta creazione di posti di lavoro deve essere rispettosa delle più elementari norme sociali, così come sviluppate dall'OIL a partire dal 1919; ricorda l'esistenza dell'agenda per il lavoro dignitoso della suddetta organizzazione, che si pone come obiettivo quello di estendere e rafforzare i diritti dei lavoratori, in grado di rendere il lavoro fonte di benessere, sicurezza e crescita personale; sottolinea che solo il lavoro dignitoso può garantire una crescita globale che sia vantaggiosa per tutti e il cui fulcro siano la vita e la dignità umana; sottolinea che il nuovo partenariato UE-Africa deve dimostrare un forte impegno verso l'attuazione della

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suddetta agenda;

Or. es



20 bis. sottolinea l'importanza di investire in iniziative concrete dell'UE intese a rafforzare i sistemi nazionali africani di registrazione civile, rendendoli accessibili e garantendone la confidenzialità, e a sostenere i governi africani nell'investire in soluzioni tecnologiche sicure e innovative per agevolare la registrazione delle nascite, in linea con l'obiettivo n. 16.9 degli OSS;

Or. en



20 bis. sottolinea che la cultura funge sempre più da catalizzatore per la crescita economica; ritiene che le relazioni culturali e il dialogo interculturale possano contribuire a rafforzare la fiducia e a promuovere un senso di appartenenza condiviso all'interno di un partenariato; chiede che la promozione delle relazioni culturali si prospetti come strumento efficace nella prevenzione dei conflitti e nella riconciliazione;

Or. en

Emendamento 299Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph Oetjen

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20 bis. ricorda che la cooperazione tra l'Unione europea e l'Africa deve promuovere i processi di pace e sicurezza; sottolinea l'importanza della lotta al terrorismo, in particolare intensificando l'assistenza ai paesi africani;

Or. fr



20 bis. invita la Commissione a tenere conto delle nuove priorità dei paesi africani, derivanti dalla comparsa della pandemia di COVID-19;

Or. en



20 ter. ricorda che il settore marittimo, in particolare i trasporti, è un importante fattore di sviluppo e che l'80 % delle merci transita via mare; sottolinea che la pirateria è un fenomeno che colpisce l'Africa e minaccia la sicurezza e la protezione marittima internazionale; insiste pertanto sul rafforzamento della lotta contro questa forma di criminalità organizzata;

Or. fr

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20 ter. esprime profonda preoccupazione per il fatto che la fame sia in aumento in quasi tutte le sottoregioni dell'Africa e che l'Africa non sia sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo "Fame Zero" (OSS n. 2) entro il 2030;

Or. en

Emendamento 303Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Benoît Biteau, Caroline Roosea nome del gruppo Verts/ALEProposta di risoluzioneParagrafo 20 quater (nuovo)


20 quater. sottolinea le enormi restrizioni fiscali dell'Africa per far fronte alle conseguenze socio-economiche della pandemia (alti livelli del rapporto debito/PIL, disavanzi di bilancio elevati, elevati costi di indebitamento e deprezzamento di molte valute africane); esorta, in tale contesto, l'UE e i suoi Stati membri a sviluppare, come primo passo e in parallelo alle promesse sulla moratoria sui debiti, una nuova iniziativa di riduzione del debito per i paesi poveri fortemente indebitati; chiede, più in generale, la creazione di un meccanismo multilaterale di rinegoziazione del debito per far fronte sia all'impatto della crisi sia alle necessità di finanziamento dell'Agenda 2030;

Or. en


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IT

Proposta di risoluzioneParagrafo 20 quinquies (nuovo)


20 quinquies. sottolinea la necessità di collegare le misure di alleviamento del debito con un'ulteriore mobilitazione dell'APS; ritiene, inoltre, che gli sforzi per l'alleviamento del debito dovrebbero essere integrati da maggiori risorse da parte delle agenzie di prestito multilaterali, anche attraverso l'aumento dei diritti speciali di prelievo dell'FMI, per fornire liquidità ai paesi africani nei due anni a venire;

Or. en



21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile;

21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile; invita l'UE a continuare a sfruttare appieno il potenziale del piano per gli investimenti esterni, per incentivare gli investimenti pubblici e privati a sostegno della trasformazione e della diversificazione economica dell'Africa; sottolinea che la cooperazione commerciale ed economica UE-Africa dovrebbe rafforzare le catene del valore intra-africane e porre il commercio e l'integrazione regionale del continente africano in posizione prioritaria;

Or. en

Emendamento 306György Hölvényi, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle Asimakopoulou

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IT




21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile; sottolinea, a tale riguardo, che gli investimenti del settore privato dovrebbero servire il mercato e la popolazione locale e rivolgersi a chi ha scarso accesso ai finanziamenti, garantendo l'inclusione finanziaria dei gruppi emarginati, ad esempio mediante investimenti diretti alle micro, piccole e medie imprese locali e ai modelli d'impresa dell'economia sociale, e in particolare alle imprese familiari;

Or. en




21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile; sottolinea, a tale riguardo, che gli investimenti del settore privato dovrebbero servire il mercato e la popolazione locale, ad esempio mediante investimenti diretti alle micro, piccole e medie imprese locali e ai modelli d'impresa dell'economia sociale; auspica efficaci meccanismi di monitoraggio e valutazione per garantire il rispetto di suddetti obiettivi;

Or. en

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IT




21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile; ricorda che, secondo studi recenti, non sussistono prove evidenti dei vantaggi derivanti dalla combinazione di finanziamenti e dell'EFSD nel sostenere lo sviluppo, specialmente nei paesi meno sviluppati;

si rammarica della mancanza di trasparenza e di una valutazione della Commissione sull'impatto di questo strumento;

Or. en




21. ricorda che la Commissione prevede comunque un ruolo di rilievo per i meccanismi di combinazione nella sua futura politica di sviluppo nei confronti dei paesi africani; ricorda la recente relazione di valutazione sull'EFSD, che illustra come non vi siano prove del potenziale di sviluppo, dell'addizionalità e della titolarità nazionale dei meccanismi di combinazione; invita la Commissione a riconsiderare la propria posizione nei confronti dei meccanismi di combinazione come strumento della politica di sviluppo;

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IT

Or. en




21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile, per mantenere crescita e occupazione, concentrandosi sulla corretta applicazione e sull'approfondimento degli accordi di partenariato economico (APE) esistenti, allo scopo di promuovere gli scambi commerciali e gli investimenti e, in definitiva, di creare un accordo commerciale globale da continente a continente;

Or. en




21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile; sottolinea, a tal proposito, che gli investimenti del settore privato dovrebbero servire il mercato e la popolazione locale e rivolgersi a chi ha scarso accesso ai finanziamenti, garantendo l'inclusione finanziaria dei gruppi emarginati e dei modelli d'impresa dell'economia sociale;

Or. en

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IT




21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile, basato sull'accessibilità e sulla progettazione universale per tutti;

Or. es




21. ricorda che il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile dovrebbe finanziare gli investimenti che promuovano uno sviluppo economico e sociale inclusivo e sostenibile, riconoscendone al contempo le carenze nei paesi meno sviluppati (PMS);

Or. en



– sottolinea che ciò di cui l'Africa ha bisogno è una trasformazione industriale e infrastrutturale fattibile solo attraverso grandi investimenti in cui le modalità pubblico-privato rappresentino un'opzione valida e vantaggiosa per promuovere lo sviluppo e liberare il potenziale economico e sociale dell'Africa; invita l'UE a mobilitare fondi

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IT

privati per investimenti in infrastrutture; auspica, in questo contesto, efficaci meccanismi di monitoraggio e valutazione che assicurino una corretta valutazione del pieno rispetto della legislazione in materia di dovuta diligenza;

Or. en



– sottolinea, inoltre, che gli investimenti del settore privato dovrebbero contribuire al mercato e alla popolazione locale e rivolgersi a chi ha scarso accesso ai finanziamenti, garantendo l'inclusione finanziaria dei gruppi emarginati, ad esempio mediante investimenti diretti alle micro, piccole e medie imprese locali e ai modelli d'impresa dell'economia sociale; auspica un efficace quadro di monitoraggio e valutazione per garantire la trasparenza e la responsabilità;

Or. en



21 bis. sottolinea che, mentre l'Africa si conferma la regione con il più basso rapporto tra gettito fiscale e PIL, diversi paesi africani (esportatori di petrolio e non), negli ultimi anni hanno adottato politiche come le esenzioni fiscali temporanee volte ad attrarre investimenti diretti esteri; esorta l'UE a garantire che i suoi accordi in materia di commercio,

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IT

doppia imposizione e investimenti rispondano alle esigenze di mobilitazione delle risorse dei paesi africani e si convertano in risultati concreti e sostenibili in termini di sviluppo, in linea con il principio della coerenza delle politiche per lo sviluppo, sancito dall'articolo 208 del trattato di Lisbona; esorta in particolare l'UE a contrastare i flussi finanziari illeciti e, più in generale, a realizzare un partenariato sulla capacità fiscale, priorità fondamentale della sua strategia con l'Africa;

Or. en



21 bis. ricorda che un commercio libero ed equo è fondamentale per sostenere lo sviluppo sostenibile e la riduzione della povertà; sostiene l'approfondimento delle relazioni commerciali UE-Africa, compresi gli accordi di partenariato economico (APE), sfruttando al meglio la strategia dell'UE in materia di aiuti al commercio;

Or. en



21 bis. è del parere che sia fondamentale garantire condizioni di lavoro dignitose e rafforzare i diritti sociali, migliorare il dialogo sociale e sul lavoro, debellare il lavoro minorile e il lavoro forzato e migliorare le condizioni di salute e

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IT

sicurezza nei luoghi di lavoro;

Or. en



21 ter. ricorda che una delle principali sfide dei paesi in via di sviluppo è quella di risalire lungo la catena globale del valore tramite la diversificazione economica; invita l'UE ad astenersi dall'adottare una politica commerciale che vieti in generale ai paesi africani di imporre tasse sulle esportazioni di materie prime, nella misura in cui ciò sia compatibile con l'OMC;

Or. en



22. sottolinea che la ZLECAF dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate;

22. sottolinea che la ZLECAF dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate; accoglie con grande favore l'entrata in vigore della zona continentale di libero scambio per l'Africa (ZLECAF) e sottolinea il suo enorme potenziale economico e politico per il futuro del commercio africano e globale; esprime preoccupazione a tal riguardo per il ritardo nell'attuazione della ZLECAF, rispetto alla data originariamente prevista del 1° luglio 2020, dovuto alla crisi di COVID-19; incoraggia la Commissione europea e gli Stati membri a fornire la loro massima assistenza condividendo le

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migliori pratiche sulla base delle esperienze acquisite nell'UE, così da contribuire alla positiva attuazione della ZLECAF non appena la situazione sanitaria lo consentirà; sottolinea inoltre la necessità di investire in misura significativa nelle infrastrutture di trasporto per agevolare il commercio intra-africano; sostiene l'obiettivo a lungo termine di stabilire un accordo commerciale intercontinentale globale UE-Africa;

Or. en




22. sottolinea che la ZLECAF dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate, e che la cooperazione commerciale ed economica UE-Africa dovrebbe rafforzare le catene del valore intra-africane e dare priorità al commercio e all'integrazione regionale nel continente africano; ritiene che il sostegno dell'UE alla zona continentale di libero scambio per l'Africa (ZLECAF) debba procedere parallelamente all'elaborazione dei quadri normativi, per evitare una "corsa al ribasso" in termini di norme sociali e ambientali;

Or. en



22. sottolinea che la ZLECAF 22. sottolinea che la ZLECAF

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dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate;

dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate; invita l'Unione europea a rafforzare il suo supporto, in particolare tecnico, e la coerenza del suo sostegno tra i livelli continentale, regionale e nazionale nell'attuazione delle strategie africane per l'integrazione;

Or. fr




22. sottolinea che la ZLECAF dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate; ricorda all'UE di cooperare e di condividere le migliori pratiche con l'UA al fine di sostenere il suo processo di integrazione e di progredire nello sviluppo delle capacità e dei quadri normativi;

Or. en




22. sottolinea che la ZLECAF dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate; ricorda che esistono differenze di sviluppo tra i paesi africani di cui occorre tenere conto per non aumentare le disuguaglianze;

Or. en

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IT




22. sottolinea che la ZLECAF dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate, e che la cooperazione commerciale ed economica UE-Africa dovrebbe rafforzare le catene del valore intra-africane e dare priorità al commercio e all'integrazione regionale nel continente africano;

Or. en




22. accoglie con favore l'apertura della ZLECAF come strumento per promuovere il commercio intra-africano e l'integrazione regionale e migliorare l'accesso dell'Africa ai mercati globali; sottolinea che la ZLECAF dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più emarginate;

Or. en




22. sottolinea che la ZLECAF dovrebbe consentire un'integrazione a beneficio di tutte le popolazioni africane, comprese quelle più svantaggiate, tra cui

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IT

le persone con disabilità;

Or. es



22 bis. ribadisce la necessità di un'analisi approfondita sull'impatto negativo degli APE e degli accordi di liberalizzazione del commercio nei paesi africani sulle economie locali, sulla perdita di biodiversità, sulla deforestazione e sull'accaparramento dei terreni, sulla perdita di entrate doganali e sull'aumento del disavanzo della bilancia dei pagamenti; chiede di rivedere questi accordi perché siano coerenti con le politiche di sviluppo e gli OSS;

Or. en



22 bis. sottolinea che in Africa occorre stabilire catene di valore intra-continentali che consentano la trasformazione interna delle materie prime; prende atto che tuttora vi sono notevoli impedimenti a tale commercio a causa dell'elevata incidenza di tariffe e altri ostacoli, nonché di infrastrutture carenti e di elevati costi di transazione;

Or. en

Emendamento 330Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene Mortler

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IT

Proposta di risoluzioneParagrafo 22 ter (nuovo)


22 ter. sottolinea che mentre un certo numero di paesi in Africa continua a lottare contro la corruzione, la mancanza di una buona governance e di libertà sociali e politiche, molti altri hanno iniziato la transizione verso le riforme e la democrazia; rammenta che i paesi in transizione sono particolarmente vulnerabili e dovrebbero poter contare sull'UE laddove chiedano sostegno; chiede pertanto un sostegno e un'assistenza ben coordinati a favore di questi paesi, affinché le aspirazioni verso un cambiamento positivo espresse dai loro popoli siano mantenute e sostenute;

Or. en



23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani e la transizione verde;

23. ricorda che gli investimenti privati potrebbero presentarsi come partner per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale; ribadisce che l'APS dovrebbe essere pubblico e non essere utilizzato per sostenere le imprese private; ribadisce che qualsiasi intervento e investimento privato deve rispettare i diritti umani e sociali e le convenzioni internazionali in materia di ambiente e lavoro;

esprime preoccupazione per la reale efficacia di una politica di sviluppo sempre più mirata a sostenere gli investitori privati;

Or. en

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IT

Emendamento 332Pierfrancesco Majorino, Carlos Zorrinho, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneParagrafo 23



23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani, le norme sul lavoro dignitoso e la transizione verde; ricorda che devono tuttavia essere compiuti notevoli progressi per evitare abusi da parte delle imprese e sottolinea, pertanto, che il rispetto dei principi della responsabilità sociale delle imprese, dei diritti umani e della dovuta diligenza ambientale dovrebbe essere chiaramente stabilito come una priorità assoluta nel partenariato UE-Africa;

Or. en




23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale, che devono essere compatibili con i diritti umani e la transizione verde e che dovrebbero soddisfare principalmente le esigenze di finanziamento delle microimprese e delle PMI; ritiene inoltre che il sostegno al settore privato locale sarà determinante nella ripresa post-COVID-19;

Or. fr

Emendamento 334Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene Mortler

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IT




23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani e la transizione verde; accoglie con favore l'iniziativa del G20 "Compact with Africa" (CwA), lanciata nel 2017 per promuovere gli investimenti privati in Africa, anche quelli destinati alle infrastrutture, e la ritiene una base adeguata per portare avanti programmi di riforma completi, coordinati e specifici per paese;

Or. en




23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani e la transizione verde; ricorda che devono tuttavia essere compiuti notevoli progressi per evitare abusi da parte delle imprese e sottolinea, pertanto, che il rispetto dei principi della responsabilità sociale delle imprese, dei diritti umani e della dovuta diligenza ambientale dovrebbe avere carattere prioritario;

Or. en


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IT



23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani e la transizione verde; ritiene che i diritti e gli obblighi degli investitori e degli Stati ospitanti debbano essere riequilibrati per garantire che gli investimenti diretti esteri apportino maggiori vantaggi socioeconomici alla società; ricorda il diritto dei paesi ospitanti di disciplinare le proprie economie nell'interesse pubblico;

Or. en




23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani e la transizione verde; sottolinea che il sostegno agli investimenti privati dovrebbe avvenire parallelamente, e non sostituire, l'impegno dei paesi sviluppati a conseguire un aiuto pubblico allo sviluppo (APS) pari allo 0,7 % dell'RNL e allo 0,15-0,2 % dell'RNL per i paesi meno sviluppati (PMS);

Or. en



23. ricorda che gli investimenti privati 23. ricorda che gli investimenti privati

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sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani e la transizione verde;

e i partenariati pubblico-privato sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani, la responsabilità sociale, le norme sociali e ambientali internazionali, e con gli obiettivi internazionali in materia di clima;

Or. en




23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il conseguimento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che devono essere compatibili con i diritti umani e la transizione verde;

Or. fr




23. ricorda che gli investimenti privati sono essenziali per il finanziamento degli OSS e per lo sviluppo del settore privato locale e che gli investimenti europei devono essere compatibili con i diritti umani;

Or. en


AM\1208835IT.docx 145/245 PE654.008v01-00

IT


sottolinea che la crescita economica dei paesi in via di sviluppo e del continente africano nel suo insieme è fortemente condizionata dalle regole del gioco dettate dall'economia mondiale e, in particolare, da quelle che riguardano il commercio internazionale e il sistema finanziario globale; osserva che tali regole costituiscono ostacoli strutturali che in molti casi rendono impossibile superare la trappola della povertà in Africa; osserva che il partenariato UE-Africa deve avere il coraggio di aprire un dibattito sulle conseguenze di tali regole; sottolinea che vigilerà affinché le politiche commerciali e finanziarie sostenute dal partenariato siano coerenti con quelle emanate in tutta l'UE;

Or. es



23 bis. ribadisce la sua richiesta di istituire un quadro giuridico dell'UE basato sul dovere di diligenza obbligatorio per le imprese riguardo alle violazioni dei diritti umani nelle catene di approvvigionamento e di fornire alle vittime accesso alla giustizia; ritiene che tali obblighi debbano essere trasversali a vari settori e applicarsi in particolare al settore finanziario; invita la Commissione a portare avanti e a rafforzare il suo impegno nei negoziati finalizzati a istituire un trattato vincolante delle Nazioni Unite sulle società transnazionali e altre imprese commerciali in materia di rispetto dei diritti umani;

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IT

Or. en



23 bis. sottolinea che un partenariato Africa-UE sul settore privato dovrebbe includere efficaci disposizioni in materia di finanza responsabile, nonché regole e meccanismi per disciplinare le attività delle imprese, che garantiscano l'accesso alla giustizia alle vittime di violazioni dei diritti umani e offrano alle comunità colpite meccanismi di ricorso e di responsabilità;

Or. en



23 bis. osserva che le PMI e le imprese a conduzione familiare svolgono un ruolo importante per lo sviluppo delle economie locali e apportano un valore aggiunto allo sviluppo degli Stati attraverso la creazione di posti di lavoro e di gettito fiscale;

Or. en

Emendamento 345Barry AndrewsProposta di risoluzioneParagrafo 23 bis (nuovo)


23 bis. ritiene necessario esaminare in dettaglio la possibilità di alleviare gli

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IT

oneri insostenibili del debito che comportano gravi perdite in termini di servizi pubblici e di misure previdenziali;

Or. en



23 ter. incoraggia i paesi africani, in uno scenario in cui l'UNICA riferisce che molti dei trattati di investimento conclusi negli anni '90 e nei primi anni 2000 sono recentemente scaduti o stanno per scadere, a rivedere e riformare i trattati di investimento e di doppia imposizione sulla base delle loro esigenze di sviluppo, considerando che sono in grado di mobilitare le risorse nazionali attraverso le tasse e di porre un freno ai flussi finanziari illeciti; ritiene, a tal fine, che la zona continentale di libero scambio per l'Africa e gli attuali sforzi di integrazione regionale offrano una buona opportunità per riequilibrare il regime di investimenti internazionali, fino a renderlo responsabile ed equo, nonché diretto a favorire lo sviluppo sostenibile;

Or. en

Emendamento 347Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneParagrafo 23 ter (nuovo)


23 ter. mette in guardia circa il pericoloso ruolo che i mercati finanziari non regolamentati possono svolgere nella costituzione di uno scenario di crescita economica sostenibile e stabile in Africa; ritiene necessaria la regolamentazione dei

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suddetti mercati, favorendo gli investimenti produttivi e a lungo termine a discapito di quelli meramente speculativi; suggerisce che siano valutate proposte in tal senso, tra cui il controllo dei capitali, una tassa sulle transazioni finanziarie speculative, la regolamentazione della banca degli investimenti o una regolamentazione esaustiva del mercato dei derivati;

Or. es



24. ritiene che questo partenariato debba sostenere l'imprenditoria femminile nelle zone rurali e urbane;

24. ricorda che le piccole e medie imprese (PMI) costituiscono un volano essenziale per la creazione di posti di lavoro e rappresentano il 95 % delle imprese in Africa; ritiene che la strategia debba conferire priorità all'imprenditorialità e all'accesso ai finanziamenti, creando al contempo un ambiente imprenditoriale affidabile; ritiene che questo partenariato debba promuovere l'imprenditoria femminile e giovanile nelle zone rurali e urbane;

Or. en




24. ritiene che questo partenariato debba sostenere l'imprenditoria femminile nelle zone rurali e urbane; chiede lo sviluppo di collegamenti e contatti tra le imprenditrici africane ed europee attraverso piattaforme che consentano il collegamento in rete, lo scambio di

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IT

esperienze e lo sviluppo di progetti comuni;

Or. fr




24. ritiene che questo partenariato debba sostenere l'imprenditoria femminile nelle zone rurali e urbane, ritiene che a tal fine sia essenziale sostenere la parità di accesso delle giovani donne alle risorse economiche e produttive, come i servizi finanziari e i diritti fondiari;

Or. en




24. ritiene che questo partenariato debba sostenere l'imprenditoria femminile nelle zone rurali e urbane, in particolare attraverso la predisposizione di forme di microcredito;

Or. fr




24. ritiene che questo partenariato debba sostenere l'imprenditoria femminile e delle persone con disabilità nelle zone rurali e urbane;

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IT

Or. es




24. ritiene che questa cooperazione potrebbe sostenere l'imprenditoria nelle zone rurali e urbane seguendo approcci culturalmente consapevoli;

Or. en




24. ritiene che questo partenariato debba sostenere l'imprenditoria femminile e giovanile nelle zone rurali e urbane;

Or. en



24 bis. sottolinea che il debito estero, che da anni attanaglia molti paesi in via di sviluppo, rappresenta un fardello pesantissimo nel percorso verso una crescita economica stabile e sostenibile; sottolinea che buona parte di questo debito corrisponde al cosiddetto debito detestabile; sottolinea che il condono totale e definitivo del debito detestabile nei paesi coinvolti, oltre a essere un elemento essenziale per avviare lo sviluppo economico di tali paesi, costituisce altresì uno dei migliori

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contributi che l'UE possa dare per conseguire il suo obiettivo di estendere i diritti umani e la democrazia in tutto il mondo; afferma che il condono incondizionato del debito detestabile deve costituire un pilastro fondamentale dell'azione del nuovo partenariato;

Or. es



24 bis. ricorda che i flussi finanziari illeciti rappresentano il doppio dell'APS ricevuto dall'Africa, per un totale di circa 50 miliardi di dollari all'anno, con un impatto drammatico sullo sviluppo e sulla governance del continente; invita l'UE a sostenere ulteriormente i partner africani nel miglioramento della governance, nella lotta alla corruzione, nell'aumento della trasparenza dei loro sistemi finanziari e fiscali e nella creazione di adeguati meccanismi di regolamentazione e monitoraggio;

Or. en



24 bis. sottolinea l'importanza di sostenere la capacità dei paesi africani di ampliare la mobilitazione delle risorse interne, al fine di aumentare gli investimenti nei servizi pubblici di base universali; invita l'UE a sostenere i paesi africani nella lotta contro i flussi finanziari illeciti e l'evasione fiscale delle

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imprese e multinazionali dell'UE, e a garantire che le tasse siano pagate laddove si creano profitti e un valore economico reale, al fine di arginare l'erosione della base imponibile e il trasferimento di profitti;

Or. en



24 bis. sottolinea la necessità di misure intese a contrastare la corruzione, i flussi finanziari illeciti e l'evasione fiscale, nonché l'impegno a favore di regimi di tassazione progressivi con l'obiettivo di aumentare le risorse interne e di mettere in atto politiche ridistributive;

Or. en



24 bis. chiede che la cooperazione allo sviluppo disponga di maggiori risorse nel bilancio europeo, finanziato da nuove risorse proprie, compresa un'imposta sulle transazioni finanziarie;

Or. fr

Emendamento 360Miguel Urbán Crespoa nome del gruppo GUE/NGLProposta di risoluzioneParagrafo 24 ter (nuovo)

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24 ter. invita l'UE e i suoi Stati membri a dare priorità agli aiuti sotto forma di sovvenzioni e a evitare prestiti che potrebbero aumentare l'onere del debito; ricorda che le economie africane stanno spendendo fino a cinque volte i loro bilanci sanitari per il rimborso del debito; prende atto dell'annuncio del G20 relativo a una moratoria temporanea sul rimborso del debito per i paesi in via di sviluppo più deboli come primo passo nella giusta direzione; esorta la Commissione, il G20 e gli Stati membri dell'UE, le istituzioni finanziarie internazionali e i donatori a intraprendere azioni più incisive e urgenti per la riduzione del debito, nell'ottica di una completa cancellazione del debito;

Or. en

Emendamento 361Janina Ochojska, György Hölvényi, Hildegard Bentele, Ádám KósaProposta di risoluzioneParagrafo 24 ter (nuovo)


24 ter. sottolinea che l'alfabetizzazione digitale e lo sviluppo delle competenze sono fondamentali per affrontare la questione della disoccupazione giovanile; invita l'UE e i paesi africani a promuovere gli investimenti nella formazione professionale e nell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, in cooperazione con il settore privato, per valorizzare il capitale umano dell'Africa, creare posti di lavoro dignitosi e formare una forza lavoro più qualificata;

Or. en

Emendamento 362Beata Kempa

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a nome del gruppo ECRProposta di risoluzioneParagrafo 25


25. insiste sulla necessità di porre le questioni ambientali al centro del partenariato; ricorda di aver chiesto che il 45 % della dotazione del futuro NDICI sia dedicato a questi obiettivi;

soppresso

Or. en




25. insiste sulla necessità di porre le questioni ambientali al centro del partenariato; ricorda di aver chiesto che il 45 % della dotazione del futuro NDICI sia dedicato a questi obiettivi e di sostenere l'adattamento e la resilienza ai cambiamenti climatici a favore delle comunità e dei paesi svantaggiati; sottolinea che l'UE dovrebbe offrire un sostegno finanziario e tecnico concreto, prevedibile, responsabile e a lungo termine ai paesi africani per valorizzare i loro sforzi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici;

Or. en



25. insiste sulla necessità di porre le questioni ambientali al centro del partenariato; ricorda di aver chiesto che il

25. insiste sulla necessità di porre le questioni ambientali e climatiche al centro del partenariato; ricorda di aver chiesto che

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45 % della dotazione del futuro NDICI sia dedicato a questi obiettivi;

il 45 % della dotazione del futuro NDICI sia dedicato a questi obiettivi; sottolinea che l'UE dovrebbe offrire un sostegno finanziario e tecnico concreto, prevedibile, responsabile e a lungo termine ai paesi africani per rafforzare in egual misura le loro strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione alla prevenzione del rischio di catastrofi;

Or. en




25. insiste sulla necessità di porre le questioni ambientali al centro del partenariato; ricorda di aver chiesto che il 45 % della dotazione del futuro NDICI sia dedicato a questi obiettivi; sottolinea che l'UE dovrebbe offrire un sostegno finanziario e tecnico concreto, prevedibile, responsabile e a lungo termine ai paesi africani per valorizzare i loro sforzi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici;

Or. en




25. sottolinea che l'Agenda 2030, nel rispetto del principio fondamentale del "non lasciare indietro nessuno", l'accordo di Parigi e la convenzione sulla biodiversità dovrebbero fungere da quadro di riferimento per le relazioni tra

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l'Unione europea e l'Africa; ricorda di aver chiesto che il 45 % della dotazione del futuro NDICI sia dedicato agli obiettivi in materia di clima e tutela ambientale;

Or. en




25. insiste sulla necessità di integrare le questioni di sostenibilità ambientale nell'agenda della cooperazione;

Or. en



25. Insiste sulla necessità di porre le questioni ambientali al centro del partenariato; ricorda di aver chiesto che il 45 % della dotazione del futuro NDICI sia dedicato a questi obiettivi;

25. insiste sulla necessità di porre le questioni climatiche e ambientali al centro del partenariato; ricorda di aver chiesto che il 45 % della dotazione del futuro NDICI sia dedicato a questi obiettivi;

Or. fr

Emendamento 369Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 25



25. insiste sulla necessità di porre le questioni ambientali al centro del partenariato; osserva che il 30 % di tutte le misure dell'UE, compreso lo strumento NDICI, dovrebbe in futuro riguardare

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IT

questioni pertinenti al clima;

Or. en



– esprime preoccupazione per il modo in cui i cambiamenti climatici potrebbero invertire lo sviluppo umano, tramite una minore produttività agricola, una maggiore insicurezza alimentare e idrica, una maggiore esposizione a catastrofi naturali estreme, il collasso degli ecosistemi e maggiori rischi sanitari; insiste pertanto affinché la strategia futura esamini, insieme al settore privato e ad altri attori dello sviluppo, nuove soluzioni di finanziamento del rischio di catastrofi e di assicurazione contro gli eventi catastrofici e gli impatti dei cambiamenti climatici;

Or. en

Emendamento 371Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph Oetjen, Fabienne KellerProposta di risoluzioneParagrafo 25 bis (nuovo)


25 bis. ricorda che i paesi africani e le loro popolazioni sono particolarmente colpiti dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici, quali catastrofi naturali ed eventi meteorologici estremi, fra cui cicloni, tempeste, inondazioni, siccità, erosione, innalzamento del livello delle acque, ondate di calore e incendi; sottolinea, pertanto, che è fondamentale rafforzare le politiche di tutela, adattamento e mitigazione nel quadro del

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IT

partenariato e intensificare l'assistenza tecnica e finanziaria e lo scambio di buone pratiche coi paesi africani;

Or. fr



25 bis. ricorda che le conseguenze dei cambiamenti climatici, tra cui la siccità, le inondazioni, il declino della biodiversità e la perdita di vite umane, stanno compromettendo gravemente le prospettive di sviluppo dei paesi africani fragili e a basso reddito; sottolinea, pertanto, che la creazione di una diplomazia dell'UE in materia di clima comporta l'adozione di misure concrete di finanziamento in tema di clima e adattamento ai cambiamenti climatici, che possono includere progetti incentrati sull'agricoltura sostenibile, sull'adattamento basato sugli ecosistemi, sulla diplomazia dell'acqua e le città sostenibili;

Or. en



25 bis. esprime profonda preoccupazione per l'impatto della riduzione della biodiversità sui livelli di resilienza; sottolinea che la perdita di biodiversità ha un grande impatto a livello ambientale, sociale ed economico; insiste pertanto affinché il partenariato tenga pienamente conto delle azioni e delle sinergie nelle

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IT

agende sul clima e sulla biodiversità, in linea con l'Agenda 2063 e con la dimensione esterna del Green Deal europeo;

Or. en

Emendamento 374María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneParagrafo 25 ter (nuovo)


25 ter. è fermamente convinto che un simile partenariato debba rafforzare la cooperazione attraverso l'assistenza tecnica, lo scambio di informazioni e di buone pratiche in materia di salvaguardia, conservazione e uso sostenibile degli ecosistemi naturali in entrambi i continenti;

Or. en



26. chiede il rafforzamento del sostegno europeo all'attuazione dell'accordo di Parigi da parte dei paesi africani;

soppresso

Or. en



26. chiede il rafforzamento del sostegno europeo all'attuazione dell'accordo di Parigi da parte dei paesi

26. chiede il sostegno europeo a favore di una efficace attuazione e di più ambiziosi contributi determinati a livello

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africani; nazionale, da parte dei paesi africani, nel contesto dell'accordo di Parigi, nonché una strategia nazionale per la biodiversità e i relativi piani d'azione; sottolinea che, affinché tale sostegno sia efficace, il futuro partenariato UE-Africa per una transizione verde deve basarsi sul principio delle responsabilità comuni ma differenziate e sulla coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, oltre a garantire una transizione verde che sia giusta e inclusiva;

Or. en




26. chiede il rafforzamento del sostegno europeo all'attuazione dell'accordo di Parigi da parte dei paesi africani; invita la Commissione europea e gli Stati membri a garantire che l'aiuto pubblico allo sviluppo sia compatibile con l'accordo di Parigi sul clima e non contribuisca alla perdita di biodiversità; insiste inoltre sulla necessità di includere una dimensione di genere nell'azione per il clima, date le particolari conseguenze dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale sulle donne e sulle ragazze;

Or. fr

Emendamento 378Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph Oetjen, Fabienne KellerProposta di risoluzioneParagrafo 26




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africani; africani; sottolinea che la lotta ai cambiamenti climatici e la protezione dell'ambiente portano in particolare alla necessità di ridurre le emissioni, preservare la biodiversità, gli ecosistemi e i depositi di carbonio terrestri e marini, sviluppare soluzioni alternative sostenibili nel quadro di un'economia circolare e rafforzare gli sforzi di mitigazione e adattamento;

Or. fr




26. chiede il rafforzamento del sostegno europeo all'attuazione dell'accordo di Parigi da parte dei paesi africani e delle autorità locali, attraverso adeguati finanziamenti per mitigazione, adattamento, perdita e danneggiamento, promuovendo al contempo una partecipazione inclusiva delle parti interessate nell'elaborazione e nell'attuazione dei contributi determinati a livello nazionale, del piano nazionale di assegnazione e dei piani nazionali di investimento agricolo;

Or. en




26. chiede il rafforzamento del sostegno europeo all'attuazione dell'accordo di Parigi da parte dei paesi africani; sottolinea che, affinché tale

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IT

sostegno sia efficace, il futuro partenariato UE-Africa per una transizione verde deve basarsi sul principio delle responsabilità comuni ma differenziate e sulla coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, oltre a garantire una transizione verde che sia giusta e inclusiva;

Or. en




26. chiede il rafforzamento del sostegno europeo all'attuazione dell'accordo di Parigi da parte dei paesi africani, attraverso adeguati finanziamenti per mitigazione, adattamento, perdita e danneggiamento, promuovendo al contempo una partecipazione inclusiva delle parti interessate nell'elaborazione e nell'attuazione dei contributi determinati a livello nazionale, del piano nazionale di assegnazione e dei piani nazionali di investimento agricolo, tra gli altri;

Or. en




26. chiede il rafforzamento del sostegno europeo all'attuazione dell'accordo di Parigi da parte dei paesi africani e fa leva sull'obbligo morale dell'UE di aiutare i paesi che necessitano di aiuto ad adattarsi alle conseguenze dei cambiamenti climatici;

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IT

Or. en




26. chiede il rafforzamento del sostegno europeo all'attuazione dell'accordo di Parigi e del quadro di Sendai da parte dei paesi africani;

Or. en

Emendamento 384Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph Oetjen, Fabienne KellerProposta di risoluzioneParagrafo 26 bis (nuovo)


26 bis. sottolinea che un cambiamento di modello nei paesi africani, fondato su soluzioni basate sulla natura, dovrebbe essere incoraggiato da strategie di adattamento; ricorda che è necessario rafforzare l'autosufficienza, in termini di approvvigionamento alimentare, idrico ed energetico, per garantire migliori condizioni di vita; sottolinea che, nel quadro del partenariato, si dovrebbe prestare particolare attenzione anche alle isole e ai territori isolati, dove le popolazioni sono più vulnerabili ai cambiamenti climatici, al fine di promuovere la loro resilienza e la protezione dei loro ecosistemi;

Or. fr


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IT


26 bis. sottolinea che i paesi africani sono colpiti in modo sproporzionato dagli impatti dei cambiamenti climatici e che gli effetti dei cambiamenti climatici sono un fattore di rischio di destabilizzazione, violenze e conflitti; sottolinea che occorre conformare tutte le attività rientranti nella strategia agli obiettivi e ai traguardi in materia di clima, e in particolare all'adattamento ai cambiamenti climatici e all'emancipazione dei più vulnerabili;

Or. en

Emendamento 386Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph Oetjen, Fabienne KellerProposta di risoluzioneParagrafo 26 ter (nuovo)


26 ter. sottolinea l'importanza di sviluppare un'economia circolare basata sulla riduzione e il riutilizzo dei rifiuti, sulla buona gestione e la tutela delle risorse naturali, in particolare dell'acqua, al fine di conseguire gli obiettivi ambientali e climatici del continente africano;

Or. fr

Emendamento 387Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin IncirProposta di risoluzioneParagrafo 26 ter (nuovo)


26 ter. ricorda che il potenziamento delle reti di produzione e di distribuzione locali garantisce il consumo locale, le filiere corte e aumenta la resilienza ambientale;

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IT

Or. en



27. chiede la rapida attuazione di una "diplomazia del patto verde", con la creazione di una task force sulla sua dimensione esterna, che dovrebbe formulare raccomandazioni per un patto verde UA-UE;

soppresso

Or. en




27. chiede la rapida attuazione di una "diplomazia del patto verde", con la creazione di una task force sulla sua dimensione esterna, che dovrebbe formulare raccomandazioni per un patto verde UA-UE; sottolinea, in questo contesto, la rilevanza della cooperazione regionale, soprattutto tra i paesi affacciati sul Mar Mediterraneo, che rappresenta un'opportunità per lo sviluppo di azioni comuni, in particolare in termini di riduzione dell'inquinamento e di lotta ai cambiamenti climatici;

Or. fr


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IT



27. chiede la rapida attuazione di una "diplomazia del patto verde", con la creazione di una task force sulla sua dimensione esterna, che dovrebbe formulare raccomandazioni per un patto verde UA-UE; ritiene che questo patto dovrebbe sostenere, in particolare, l'adozione di quadri normativi che consentano la transizione verso economie verdi e la creazione di posti di lavoro nei settori sostenibili;

Or. fr




27. chiede la rapida attuazione di una "diplomazia del patto verde", con la creazione di una task force sulla sua dimensione esterna, che dovrebbe formulare raccomandazioni per un patto verde UA-UE, coinvolgendo le autorità locali e le organizzazioni della società civile, nell'ambito di un approccio multilivello e multipartecipativo;

Or. en



– ribadisce l'importanza di una migliore comunicazione dei rischi e degli impatti futuri del clima e delle catastrofi, nonché delle opzioni di adattamento per le popolazioni vulnerabili di entrambe le

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IT

regioni nell'ambito della futura strategia congiunta; ricorda il ruolo importante degli attori non statali e delle autorità locali nello sviluppo della resilienza a livello locale;

Or. en



28. accoglie con favore l'annuncio dell'iniziativa NaturAfrica e chiede che si tenga conto del legame tra salute pubblica e biodiversità; ritiene che gli sforzi di conservazione, in particolare delle foreste, della la flora e della fauna selvatiche e degli ecosistemi marini, debbano essere intensificati; invita l'UE e l'Africa a svolgere un ruolo guida nella conclusione di un ambizioso accordo globale, in occasione della 15a riunione della conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica;

28. accoglie con favore l'annuncio dell'iniziativa NaturAfrica e chiede che si tenga conto del legame tra salute pubblica e biodiversità; ritiene che gli sforzi di conservazione, in particolare delle foreste, della la flora e della fauna selvatiche e degli ecosistemi marini, debbano essere intensificati; sottolinea che l'iniziativa NaturAfrica dovrebbe essere realizzata in consultazione con tutte le parti interessate, con particolare attenzione alle comunità locali, alle popolazioni indigene e alle donne; ritiene che suddetta iniziativa dovrebbe sostenere i governi africani e le popolazioni locali nell'affrontare i principali fattori di perdita della biodiversità e di degrado ambientale in modo olistico e sistematico, compreso il sostegno per la buona gestione di reti di zone protette, che coinvolgano e rispettino i diritti delle comunità e delle popolazioni indigene; esorta, a tal fine, l'UE e l'Africa a riconoscere e a tutelare i diritti delle popolazioni indigene alla proprietà e al controllo usuale delle loro terre e delle loro risorse naturali, come stabilito nella dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni e nella Convenzione n. 169 dell'OIL, e a rispettare il principio del consenso libero, previo e informato; invita l'UE e l'Africa a svolgere un ruolo guida nella conclusione

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di un ambizioso accordo globale, in occasione della 15a riunione della conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica;

Or. en




28. accoglie con favore l'annuncio dell'iniziativa NaturAfrica e la revisione del piano d'azione contro il traffico illegale di specie selvatiche; chiede che si tenga conto del legame tra salute pubblica e biodiversità conformemente all'approccio "One Health"; ritiene che gli sforzi di conservazione, in particolare delle foreste, della la flora e della fauna selvatiche e degli ecosistemi marini, debbano essere intensificati attraverso quadri normativi, risorse sufficienti e dati scientifici; chiede lo stanziamento di risorse adeguate per l'attuazione delle raccomandazioni degli studi "Larger than Elephants: Inputs for an EU strategic approach to wildlife conservation in Africa" (Oltre gli elefanti: elementi di un approccio strategico dell'UE alla conservazione della fauna selvatica in Africa) e "Study on the interaction between security and wildlife conservation in Sub-Saharan Africa" (Studio sulle interazioni tra sicurezza e conservazione della fauna selvatica nell'Africa subsahariana"; invita l'UE e l'Africa a svolgere un ruolo guida nella conclusione di un ambizioso accordo globale, in occasione della 15a riunione della conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica;

Or. fr

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IT




28. accoglie con favore l'annuncio dell'iniziativa NaturAfrica e chiede che si tenga conto del legame tra salute pubblica e biodiversità; ricorda che l'Africa ospita una biodiversità eccezionale, in particolare grazie alla sua grande muraglia verde; ritiene che gli sforzi di tutela, in particolare delle foreste, della la flora e della fauna selvatiche e degli ecosistemi marini e costieri, come le mangrovie, debbano essere intensificati e accompagnati da misure di ripristino e gestione degli ecosistemi; invita l'UE e l'Africa a svolgere un ruolo guida nella conclusione di un ambizioso accordo globale, in occasione della 15a riunione della conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica;

Or. fr



28. accoglie con favore l'annuncio dell'iniziativa NaturAfrica e chiede che si tenga conto del legame tra salute pubblica e biodiversità; ritiene che gli sforzi di conservazione, in particolare delle foreste, della la flora e della fauna selvatiche e degli ecosistemi marini, debbano essere intensificati; invita l'UE e l'Africa a svolgere un ruolo guida nella conclusione di un ambizioso accordo globale, in occasione della 15a riunione della conferenza delle parti della Convenzione

28. accoglie con favore l'annuncio dell'iniziativa NaturAfrica e chiede che si tenga conto del legame tra salute pubblica e biodiversità; ritiene che gli sforzi di conservazione, in particolare delle foreste, della la flora e della fauna selvatiche e degli ecosistemi marini, debbano essere intensificati; invita le nazioni africane a svolgere un ruolo guida nella lotta per preservare l'ambiente in Africa;

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IT

sulla diversità biologica;

Or. en



28 bis. ricorda che la liberalizzazione del commercio ha un impatto sulla deforestazione, sui cambiamenti climatici e sulla perdita di biodiversità; ritiene che il partenariato UE-Africa debba includere una politica commerciale che favorisca la difesa delle foreste e della biodiversità, lo sviluppo dell'agricoltura locale e dei produttori e agricoltori locali, per promuovere una piena sovranità alimentare e ridurre il fenomeno dell'accaparramento dei terreni e della deforestazione per l'esportazione di prodotti agricoli;

Or. en



28 bis. rammenta che l'Africa è la regione meno elettrificata del mondo, con circa 590 milioni di persone ancora senza accesso all'elettricità; ricorda che l'accesso a servizi energetici affidabili, sicuri e a prezzi accessibili ha enormi implicazioni di sviluppo in settori chiave, come l'istruzione, la salute, l'agricoltura e l'industria, indispensabili per lo sviluppo a lungo termine dell'Africa;

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IT

Or. en



29. ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie;

29. chiede che la politica energetica sia una priorità nelle sue relazioni con l'Africa, la politica europea di vicinato e gli accordi di partenariato post-2020, tenendo conto delle cinque dimensioni dell'Unione dell'energia; rileva che la cooperazione con l'Africa svolge un ruolo importante nel conseguimento degli obiettivi in materia di clima ed energia; sottolinea che un settore energetico funzionante è un prerequisito per lo sviluppo economico e sociale; ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso un'economia senza carbonio sviluppando fonti di energia rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie, quali ad esempio l'energia solare o il gas verde, compresi gli aspetti relativi alle infrastrutture e alla connettività; sottolinea la necessità di evitare ulteriori investimenti nella produzione di energia elettrica da carbone; sottolinea che l'UE dovrebbe intensificare gli sforzi per incoraggiare i paesi terzi a partecipare al sistema basato sul mercato e sostiene che l'attuale istituzione della zona continentale di libero scambio per l'Africa rappresenterebbe un buon momento per l'avvio dei negoziati in tal senso;

Or. en

Emendamento 400Patrizia Toia, Carlos Zorrinho, Pierfrancesco MajorinoProposta di risoluzioneParagrafo 29

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IT



29. ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie; incoraggia pertanto l'UE e gli Stati membri a promuovere e rafforzare la cooperazione con i partner africani nei settori dell'energia e del clima in conformità agli obiettivi del Green Deal; ricorda a tal fine che le energie rinnovabili e l'efficienza energetica sono elementi cruciali per colmare il divario di accesso all'energia nel continente africano, garantendo al tempo stesso la necessaria riduzione di CO2; impegna l'UE, nell'attuazione della nuova strategia per l'idrogeno, a cooperare con le controparti africane per lo sviluppo di questa risorsa energetica, sia in termini di produzione che di distribuzione, con adeguati investimenti, in un'ottica di reciproco e paritario vantaggio;

Or. it




29. ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie; esorta, in particolare, l'UE a promuovere l'adozione di una dichiarazione "DPI e cambiamenti climatici", analoga alla dichiarazione di Doha del 2001 sull'accordo TRIPS e la salute pubblica, al fine di promuovere il trasferimento lecito di tecnologie

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IT

rispettose del clima ai paesi in via di sviluppo;

Or. en




29. ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è uno strumento essenziale per lo sviluppo, anche nelle zone rurali, e che è fondamentale per garantire una transizione digitale inclusiva; chiede che sia valorizzato il potenziale del continente africano per quanto riguarda la produzione di energie rinnovabili; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti in tal senso e di agevolare il trasferimento di tecnologie;

Or. fr




29. accoglie con favore il sostegno dell'UE ai piani nazionali per l'energia e il clima dei paesi africani, ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili, affidabile, sostenibile e moderna è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso il raggiungimento dell'OSS n. 7, fondamentale per lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie;

Or. en

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IT




29. ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è essenziale e un presupposto per lo sviluppo; insiste sul fatto che l'accesso all'energia non è omogeneo ed è ancora limitato nel continente africano; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie;

Or. fr




29. ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie; sottolinea la prospettiva e le esigenze uniche dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) per quanto riguarda la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici;

Or. en



29. ricorda che l'accesso all'energia a 29. ricorda che l'accesso all'energia a

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prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie;

prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie, con speciale attenzione alle tecnologie di microgenerazione decentrata e alle tecnologie di energia rinnovabile su piccola scala che forniscono il fabbisogno energetico a livello locale;

Or. en




29. ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo delle energie rinnovabili e di agevolare il trasferimento di tecnologie, comprese le energie rinnovabili su piccola scala e le tecnologie per l'energia solare che soddisfano la domanda locale di energia;

Or. en




29. ricorda che l'accesso all'energia a prezzi accessibili è essenziale; sottolinea l'importanza di canalizzare gli investimenti verso lo sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili;

Or. en

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IT



29 bis. incoraggia un maggiore impegno per superare il paradosso che l'Africa, nonostante disponga di fonti energetiche sostenibili in abbondanza, si affida ancora in larga misura alle fonti di energia tradizionali, che contribuiscono ai cambiamenti climatici e che per di più non sono inclusive, in quanto gran parte delle famiglie africane continua a soffrire di povertà energetica; incoraggia quindi i paesi africani a realizzare l'enorme potenziale di crescita e di occupazione dei loro settori energetici e a chiedere agli investitori privati di impegnarsi in progetti innovativi; invita l'UE e i rispettivi paesi africani ad avvalersi delle possibilità offerte da partenariati energetici reciprocamente vantaggiosi in termini di idrogeno;

Or. en



29 bis. segnala l'esigenza di esplorare la produzione energetica decentrata, compresa la promozione di iniziative a livello di comunità e la promozione di una cultura del consumo responsabile;

Or. en


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IT


30. sottolinea che, a causa dell'urbanizzazione del continente africano, la ricerca di soluzioni a favore di una città sostenibile dovrebbe essere oggetto di un dialogo rafforzato tra i due continenti;

30. sottolinea che, a causa dell'urbanizzazione del continente africano, la ricerca di soluzioni a favore di una città sostenibile dovrebbe essere oggetto di un dialogo rafforzato tra i due continenti, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture, la gestione dei rifiuti e i servizi igienico-sanitari, promuovendo il coinvolgimento dei giovani; invita a sostenere lo sviluppo di trasporti urbani sostenibili finalizzati a una maggiore inclusione delle comunità e all'accessibilità, in particolare alle scuole e ai centri medici;

Or. fr




30. ricorda che le città sono un luogo e un fattore di sviluppo, in quanto offrono servizi e opportunità alle popolazioni locali; sottolinea che, a causa dell'urbanizzazione del continente africano, la ricerca di soluzioni a favore di città verdi e sostenibili, in particolare per le città portuali fortemente colpite dall'inquinamento, dovrebbe essere oggetto di un dialogo e di uno scambio di buone pratiche rafforzato tra i due continenti;

Or. fr


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IT



30. sottolinea che l'urbanizzazione del continente africano rappresenta un'opportunità per ripensare la pianificazione urbana e introdurre soluzioni urbane sostenibili, infrastrutture verdi e approcci di adattamento basati sugli ecosistemi e sulla riduzione del rischio di catastrofi; ritiene indispensabile sfruttare la cooperazione e le alleanze che i comuni e le regioni dell'UE hanno con i loro omologhi africani e sottolinea l'importanza di un dialogo rafforzato e dello scambio delle migliori pratiche tra i due continenti;

Or. en




30. sottolinea che, a causa della sovrappopolazione e dunque dell'urbanizzazione del continente africano, la ricerca di soluzioni basate soprattutto sulla pianificazione familiare e sul concetto di "città sostenibile" potrebbe essere in parte considerata oggetto di un dialogo rafforzato tra le nazioni africane, così come tra i governi africani e i loro cittadini;

Or. en


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IT



30. sottolinea che, a causa dell'urbanizzazione del continente africano, la ricerca di soluzioni a favore di una città sostenibile dovrebbe essere oggetto di un dialogo politico rafforzato con le autorità locali e regionali tra i due continenti;

Or. en




30. sottolinea che, a causa dell'urbanizzazione del continente africano e delle esigenze dei gruppi emarginati, la ricerca di soluzioni a favore di una città sostenibile dovrebbe essere oggetto di un dialogo rafforzato tra i due continenti;

Or. en




30. sottolinea che l'urbanizzazione del continente africano e le esigenze dei giovani e dei gruppi emarginati dovrebbero essere oggetto di un dialogo rafforzato e di cooperazione tra i due continenti;

Or. en


PE654.008v01-00 180/245 AM\1208835IT.docx

IT


30 bis. sottolinea che gli sconvolgimenti innescati dalla COVID-19 hanno rivelato le vulnerabilità del sistema alimentare globale; ritiene che un modello di agricoltura industriale basata sulle esportazioni provochi la perdita di habitat e crei le condizioni per l'emergere e il diffondersi di virus, mentre sostiene che le filiere corte e altre iniziative locali hanno un grande potenziale per affrontare le attuali lacune del sistema alimentare; esorta la Commissione a definire una strategia per una graduale transizione dalle politiche agricole orientate al commercio ai mercati locali e regionali;

Or. en

Emendamento 419Mónica Silvana GonzálezProposta di risoluzioneParagrafo 30 bis (nuovo)


esorta ad affrontare la riduzione del rischio di disastri, l'aumento della resilienza rispetto agli stessi e il degrado ambientale nel contesto dello sviluppo sostenibile, dell'eradicazione della povertà e della protezione degli sfollati per motivi ambientali, integrando tali argomenti nei dibattiti politici, nei programmi e nei bilanci a tutti i livelli;

Or. es

Emendamento 420Janina Ochojska, Hildegard Bentele, Ádám KósaProposta di risoluzioneParagrafo 30 bis (nuovo)

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IT


30 bis. sottolinea l'impatto specifico dei cambiamenti climatici sulle donne e sulle giovani, invita i partner africani ed europei a dare maggiore risalto, nel futuro partenariato UE-Africa, al ruolo che le donne possono svolgere nel guidare le loro comunità verso pratiche più sostenibili e nel partecipare al processo decisionale sulla mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici;

Or. en



30 bis. esprime grave preoccupazione per i rischi di sovrasfruttamento delle risorse naturali, di inquinamento e dei processi di desertificazione; ritiene importante definire catene del valore sostenibili ed eque per contrastare tali conseguenze;

Or. en

Emendamento 422Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneTitolo 5


Partner per un'agricoltura sostenibile e resiliente

Partner per un'agricoltura e una pesca sostenibile e resiliente

Or. fr


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IT


31. sottolinea l'importanza di promuovere l'agroecologia nel quadro delle politiche nazionali, ma anche dei forum internazionali, e di aumentare la produttività del settore agricolo in modo sostenibile, nonché la sua resilienza dinanzi ai cambiamenti climatici;

31. ricorda che la peculiare capacità dell'agroecologia di conciliare le dimensioni economica, ambientale e sociale della sostenibilità è stata riconosciuta da importanti relazioni dell'IPCC e dell'IPBES e dalla valutazione globale dell'agricoltura condotta dalla Banca mondiale e dalla FAO (IAASTD); sottolinea, in questo contesto, che un cambiamento di paradigma dall'agricoltura industriale a sistemi agroecologici diversificati è urgente come mai prima d'ora; sottolinea di conseguenza l'importanza di promuovere l'agroecologia e l'agroforestazione nel quadro delle politiche nazionali, ma anche dei forum internazionali, e di aumentare la produttività del settore agricolo in modo sostenibile, nonché la sua resilienza dinanzi ai cambiamenti climatici;

Or. en

Emendamento 424Marc TarabellaProposta di risoluzioneParagrafo 31



31. sottolinea l'importanza di promuovere l'agroecologia e sistemi alimentari sostenibili, incentrati sulle filiere corte, sulla produzione e la distribuzione locali, per il consumo locale, nel quadro delle politiche nazionali, ma anche dei forum internazionali, e di aumentare la produttività del settore agricolo in modo sostenibile, nonché la sua resilienza dinanzi ai cambiamenti climatici;

Or. en


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IT




31. sottolinea l'importanza di promuovere l'agroecologia, la pesca e l'acquacoltura sostenibile, nel quadro delle politiche nazionali, ma anche dei forum internazionali, e di aumentare la produttività del settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura in modo sostenibile, nonché la loro resilienza dinanzi ai cambiamenti climatici;

Or. fr




31. sottolinea l'importanza di promuovere l'agroecologia nel quadro delle politiche nazionali, ma anche dei forum internazionali, al fine di garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale per tutti e di aumentare la produttività del settore agricolo in modo sostenibile, nonché la sua resilienza dinanzi ai cambiamenti climatici;

Or. en

Emendamento 427Beata Kempaa nome del gruppo ECRProposta di risoluzioneParagrafo 31 bis (nuovo)


31 bis. sottolinea che la COVID-19, la crisi economica, la chiusura delle frontiere, l'infestazione di locuste e la desertificazione hanno peggiorato la già

PE654.008v01-00 184/245 AM\1208835IT.docx

IT

complicata situazione relativa alla sicurezza alimentare in Africa; chiede una cooperazione rafforzata per promuovere lo sviluppo rurale in Africa, per migliorare la produttività agricola e dare slancio al settore agroalimentare, concentrandosi sulla creazione di condizioni più attrattive per gli investimenti in agricoltura;

Or. en

Emendamento 428Marc TarabellaProposta di risoluzioneParagrafo 31 bis (nuovo)


31 bis. chiede che l'Unione europea e i suoi Stati membri creino sinergie tra la strategia UE-Africa e il Green Deal (in particolare la dimensione esterna della strategia "Dal produttore al consumatore"), accompagnate da azioni concrete per garantire il diritto a un'alimentazione sana, resiliente e sostenibile per tutti;

Or. en



31 bis. ricorda che la fame e l'insicurezza alimentare sono nuovamente in aumento nel mondo e che l'Africa è particolarmente colpita da tali fenomeni; invita entrambi i continenti a rafforzare la loro cooperazione per invertire questa tendenza e raggiungere l'obiettivo della "sconfiggere la fame";

Or. fr

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IT



31 ter. sottolinea il ruolo essenziale delle donne nelle zone rurali africane, in particolare per quanto riguarda la sicurezza alimentare, e ricorda i numerosi ostacoli alla loro emancipazione in termini di accesso alle terre, alle risorse, alla tecnologia o al credito;

Or. fr



32. ricorda l'importanza della trasformazione rurale e del rafforzamento delle catene del valore per consentire la creazione di occupazione sostenibile; sottolinea la necessità di sostenere i giovani e le donne e di coinvolgerli nella formulazione delle politiche agricole;

32. sottolinea che la promozione della filiera corta è una componente chiave del sistema agroecologico; ritiene che questa possa migliorare l'accesso agli alimenti freschi, conferire un maggior valore agli agricoltori e ridurre la vulnerabilità alle perturbazioni sui mercati internazionali; ricorda pertanto l'importanza della trasformazione rurale e del rafforzamento delle catene del valore locali e regionali per consentire la creazione di occupazione sostenibile, attenuando al contempo gli effetti dei cambiamenti climatici; sottolinea la necessità di sostenere i giovani e le donne e di coinvolgerli nella formulazione delle politiche agricole;

Or. en


PE654.008v01-00 186/245 AM\1208835IT.docx

IT



32. ricorda l'importanza della trasformazione rurale e del rafforzamento delle catene del valore per consentire la creazione di occupazione sostenibile; sottolinea la necessità di sostenere i giovani e le donne, in particolare attraverso la formazione, l'accesso al credito e ai mercati; invita a coinvolgerli nella formulazione delle politiche agricole a di sostenere l'azione collettiva attraverso le organizzazioni dei piccoli produttori;

Or. fr




32. ricorda l'importanza della trasformazione rurale e del rafforzamento delle catene del valore per consentire la creazione di occupazione sostenibile; sottolinea la necessità di sostenere i giovani e le donne e di coinvolgerli nella formulazione delle politiche agricole; incoraggia la promozione dei diritti di eredità per le donne e le giovani in relazione alla proprietà e all'accesso ai terreni;

Or. en



32. ricorda l'importanza della trasformazione rurale e del rafforzamento delle catene del valore per consentire la

32. ricorda l'importanza della trasformazione rurale per consentire la creazione di occupazione sostenibile;

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IT

creazione di occupazione sostenibile; sottolinea la necessità di sostenere i giovani e le donne e di coinvolgerli nella formulazione delle politiche agricole;

propone di sostenere i giovani e le donne dell'Africa rurale e di coinvolgere gli esperti africani locali nella formulazione di nuove politiche agricole sostenibili che garantiscano un equilibrio tra produzione e protezione dell'ambiente;

Or. en




32. ricorda l'importanza della trasformazione rurale e del rafforzamento della trasparenza delle catene del valore per consentire la creazione di occupazione sostenibile ed evitare violazioni dei diritti umani; sottolinea la necessità di sostenere i giovani e le donne e di coinvolgerli nella formulazione delle politiche agricole;

Or. en




32. ricorda l'importanza della trasformazione rurale e del rafforzamento delle catene del valore per consentire la creazione di occupazione sostenibile; sottolinea la necessità di sostenere i giovani, le donne e le persone con disabilità e di coinvolgerli nella formulazione delle politiche agricole;

Or. es

Emendamento 437Marc Tarabella

PE654.008v01-00 188/245 AM\1208835IT.docx

IT



32 bis. denuncia il fatto che l'accaparramento dei terreni è diffuso in Africa; sottolinea l'importanza di avviare un processo inclusivo con l'obiettivo di istituire un meccanismo che garantisca l'effettiva partecipazione delle organizzazioni della società civile allo sviluppo, all'attuazione e al monitoraggio delle politiche e delle azioni relative all'accaparramento dei terreni;

Or. en

Emendamento 438György Hölvényi, Marlene Mortler, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 32 bis (nuovo)


32 bis. chiede di esaminare le possibilità migliori per promuovere gli agroecosistemi sostenibili e produttivi della regione, e di accelerare lo scambio di conoscenze tra esperti e professionisti agricoli europei e africani, condividendo gli esperimenti degli agricoltori e ampliando le relazioni con i rappresentanti delle comunità rurali e degli agricoltori;

Or. en



32 bis. sostiene che la promozione della sicurezza alimentare e nutrizionale per tutti, con un'attenzione specifica per le

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IT

persone più vulnerabili, dovrebbe essere una priorità assoluta della strategia UE-Africa;

Or. en



32 bis. sottolinea l'importanza di integrare la protezione e la promozione del diritto delle comunità locali di accedere e controllare le risorse naturali, come i terreni e l'acqua;

Or. en



33. ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole e la pastorizia al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità;

33. ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole, con particolare attenzione alle donne agricoltrici, e la pastorizia al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità, allo scopo, entro il 2030, di "garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri, e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo" (OSS n. 2.4);

PE654.008v01-00 190/245 AM\1208835IT.docx

IT

Or. en




33. ribadisce che i finanziamenti dell'UE destinati all'agricoltura in Africa sono in linea con la natura trasformativa dell'Agenda 2030 e dell'accordo di Parigi sul clima e di conseguenza ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole e la pastorizia e altri sistemi alimentari tradizionali/locali al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità;

Or. en




33. ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole e la pastorizia al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità; ricorda che lo sviluppo delle reti di produzione e di distribuzione locali garantiscono il consumo locale e le filiere corte e aumentano la resilienza ambientale;

Or. en

Emendamento 444Marc Tarabella

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IT




33. ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole e la pastorizia al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità; ricorda che porre fine alla malnutrizione in tutte le sue forme e l'OSS n. 2 ("Fame zero") devono essere considerati obiettivi prioritari nel quadro del nuovo partenariato;

Or. en




33. ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole, con particolare attenzione per le donne e i giovani agricoltori, e la pastorizia al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità;

Or. en



33. ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole e la pastorizia al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla

33. ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole, con particolare attenzione per le donne agricoltrici, e la pastorizia al fine di sostenere il loro

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IT

gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità;

contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità;

Or. en




33. ricorda l'importanza per l'Europa di appoggiare l'idea di sostenere le singole nazioni africane con soluzioni fattibili per aumentare il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità;

Or. en

Emendamento 448Janina OchojskaProposta di risoluzioneParagrafo 33



33. ricorda l'importanza di sostenere le piccole aziende agricole e la pastorizia al fine di rafforzare la loro resilienza e sostenere il loro contributo alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità;

Or. en



33. ricorda l'importanza di sostenere le 33. ricorda l'importanza di sostenere le

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IT

piccole aziende agricole e la pastorizia al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla conservazione della biodiversità;

piccole aziende agricole e la pastorizia al fine di sostenere il loro contributo alla sovranità e alla sicurezza alimentare, alla gestione sostenibile delle risorse e alla preservazione della biodiversità;

Or. fr



– sottolinea che, secondo il PAM, l'insicurezza alimentare e la malnutrizione sono gravemente aumentate negli ultimi anni e continueranno ad aumentare qualora non vi siano interventi tempestivi; osserva che nel 2019 l'Africa ha avuto il maggior numero di persone con gravi problemi di sicurezza alimentare, le quali necessitano di assistenza, raggiungendo la cifra di 73 milioni di persone a rischio (IPC/CH fase 3 o superiore), in paesi colpiti da eventi meteorologici, conflitti e crisi economiche; invita l'UE e gli Stati membri a intensificare l'assistenza umanitaria e la cooperazione allo sviluppo per mitigare e prevenire l'insicurezza alimentare, in linea con l'OSS n. 2;

Or. en

Emendamento 451Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Jan-Christoph OetjenProposta di risoluzioneParagrafo 33 bis (nuovo)


33 bis. ricorda l'importanza di adoperarsi per una migliore governance degli oceani, anche per quanto riguarda lo sviluppo della pesca e dell'acquacoltura sostenibili e di un'economia blu, che sono vettori di

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IT

sviluppo; sottolinea che la lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata deve essere una priorità, al fine di limitare l'impatto ambientale e preservare la sostenibilità degli stock ittici nonché il reddito dei pescatori;

Or. fr

Emendamento 452Marc TarabellaProposta di risoluzioneParagrafo 33 bis (nuovo)


33 bis. è seriamente preoccupato per l'elevata dipendenza degli Stati africani dalle importazioni alimentari, soprattutto dall'Unione europea, in particolare laddove tali importazioni sono costituite da prodotti sovvenzionati il cui basso prezzo rappresenta una concorrenza dannosa per l'agricoltura su piccola scala in Africa;

Or. en

Emendamento 453György Hölvényi, Marlene Mortler, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 33 bis (nuovo)


33 bis. chiede di far fronte alle tensioni sociali tra la popolazione agricola sedentaria e le comunità pastorali nomadi, specialmente nelle regioni in cui coesistono conflitti etno-religiosi;

Or. en

Emendamento 454Janina Ochojska, Hildegard Bentele, Ádám Kósa, György HölvényiProposta di risoluzioneParagrafo 33 bis (nuovo)

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IT


33 bis. ricorda che il potenziamento delle reti di produzione e di distribuzione locali garantisce il consumo locale, le filiere corte e aumenta la resilienza ambientale;

Or. en



33 ter. chiede espressamente alla Commissione di monitorare le attività legate alla pesca industriale in alcune regioni del continente africano che possono rappresentare una minaccia per l'approvvigionamento delle popolazioni locali con le risorse ittiche tradizionali, ma rischiano anche di sbilanciare il buono stato ecologico degli stock ittici;

Or. fr

Emendamento 456György Hölvényi, Marlene Mortler, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 34


34. incoraggia lo scambio delle migliori pratiche tra gli agricoltori europei e africani, in particolare i contatti tra i giovani agricoltori;

34. incoraggia lo scambio delle migliori pratiche tra gli agricoltori europei e africani, in particolare i contatti tra i giovani agricoltori, anche nell'ambito delle associazioni; incoraggia altresì una maggiore fiducia nel contributo che le conoscenze tradizionali della popolazione africana possono apportare verso una transizione giusta, specialmente per quel che riguarda le pratiche agricole, la pesca e la tutela delle foreste, emancipando così le popolazioni africane e le comunità

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IT

locali;

Or. en




34. incoraggia lo scambio delle migliori pratiche tra gli agricoltori europei e africani, in particolare i contatti tra i giovani agricoltori nonché una maggiore fiducia nel contributo che le conoscenze tradizionali della popolazione africana possono apportare verso una transizione giusta, specialmente per quel che riguarda le pratiche agricole, la pesca e la tutela delle foreste, emancipando così le popolazioni africane e le comunità locali;

Or. en




34. incoraggia lo scambio delle migliori pratiche tra gli agricoltori europei e africani, in particolare i contatti tra i giovani agricoltori sui metodi di produzione sostenibili e la protezione della biodiversità;

Or. fr


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IT



34. incoraggia lo scambio delle migliori pratiche tra gli agricoltori europei e africani, in particolare i contatti tra i giovani agricoltori e le donne;

Or. en




34. incoraggia lo scambio delle migliori pratiche tra gli esperti in agricoltura europei e africani;

Or. en



34 bis. sottolinea il ruolo che il commercio mondiale dovrebbe svolgere nel conseguire uno scenario di crescita economica sostenibile e stabile in Africa; condanna il fatto che la liberalizzazione del commercio mondiale non sia stata realizzata "strictu sensu" ma in modo asimmetrico e dannoso per i paesi invia di sviluppo, attraverso l'introduzione, da un lato, di dazi progressivi sui prodotti agricoli con il più alto valore aggiunto provenienti dai suddetti paesi, che hanno reso impossibile la nascita di aziende locali competitive e, dall'altro, mediante la mancanza di restrizioni tariffarie all'esportazione di multinazionali dai paesi sviluppati verso i paesi in via di sviluppo, rendendo impossibile la nascita

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IT

di concorrenti locali; auspica la riformulazione del principio di reciprocità nelle politiche tariffarie e la sua sostituzione con il principio di reciprocità tra pari, basato sulla liberalizzazione del commercio tra paesi simili per reddito, sull'introduzione di dazi alle esportazioni delle multinazionali dai paesi sviluppati verso i paesi in via di sviluppo e sull'aumento generalizzato dei dazi alle esportazioni dai paesi in via di sviluppo verso paesi con redditi più alti;

Or. es



34 bis. rammenta che la politica commerciale e agricola dell'UE può avere un impatto negativo sulla sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo; osserva che in Africa occidentale i produttori di latte si trovano a fronteggiare le crescenti importazioni di latte in polvere dall'Europa, meno costose del latte che producono localmente; sottolinea che, in linea con il principio della coerenza delle politiche per lo sviluppo, l'UE deve evitare tutte le forme di dumping dei prodotti lattiero-caseari sui mercati africani; invita pertanto l'UE a sostenere la politica regionale dell'Africa occidentale denominata "milk offensive", in particolare consentendo la revisione delle loro tariffe esterne comuni nell'ambito del mandato degli accordi di partenariato economico (APE) riveduti, che sosterranno efficacemente l'integrazione del mercato regionale;

Or. en

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IT

Emendamento 463Patrizia Toia, Carlos Zorrinho, Pierfrancesco MajorinoProposta di risoluzioneParagrafo 34 bis (nuovo)


34 bis. chiede che il partenariato si concentri su un piano di investimenti strategico in ricerca e innovazione nel settore agricolo per favorire con rapidità e ambizione i necessari cambiamenti strutturali e i processi di modernizzazione del sistema, con l'obiettivo di porre fine alla fame, di sviluppare pratiche agricole e sistemi agroalimentari rispettosi dell'ambiente e della biodiversità, nonché garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione per tutti, in particolare i bambini e le fasce di popolazione più fragili e vulnerabili;

Or. it



34 bis. ritiene necessario garantire la partecipazione della popolazione locale, la piena responsabilità e la sostenibilità nella gestione delle risorse naturali e rispettare l'uso tradizionale dei terreni, salvaguardando l'accesso delle comunità locali ai terreni e all'acqua; chiede alla Commissione e agli Stati membri di intensificare gli sforzi per contrastare l'accaparramento dei terreni e di assistere le comunità locali e le reti della società civile in questa lotta;

Or. en


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IT



34 bis. ricorda che gli oceani, essendo la principale fonte da cui oltre 3 miliardi di persone reperiscono proteine, sono la maggiore fonte di proteine a livello mondiale;

Or. fr



35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dello sviluppo per l'accesso all'istruzione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo, ma che essa può anche comportare il rischio di maggiori disuguaglianze, in particolare tra i generi;

35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dello sviluppo per l'accesso all'istruzione, alla formazione, alla salute e alla partecipazione al processo decisionale politico, nonché per la modernizzazione del settore agricolo, ma che essa può anche comportare il rischio di maggiori disuguaglianze, in particolare tra i generi, e ritiene necessario colmare il divario digitale di genere per una trasformazione digitale realmente inclusiva; sottolinea che la trasformazione digitale deve sostenere la parità di accesso, uso e creazione della tecnologia digitale, al fine di colmare il divario digitale, compreso il divario digitale di genere;

Or. en


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IT



35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dello sviluppo per l'accesso all'istruzione, all'occupazione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo, ma che essa può anche comportare il rischio di maggiori divari e disuguaglianze, specialmente in termini di genere, reddito e generazioni, e ritiene necessario colmare il divario digitale di genere per una trasformazione digitale realmente inclusiva;

Or. en




35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dello sviluppo per l'accesso all'istruzione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo, ma che essa può anche comportare il rischio di maggiori disuguaglianze, in particolare tra i generi, e accentuare l'esclusione delle persone con disabilità;

Or. es

Emendamento 469Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 35


35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dello sviluppo per l'accesso

35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dello sviluppo per l'accesso

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IT

all'istruzione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo, ma che essa può anche comportare il rischio di maggiori disuguaglianze, in particolare tra i generi;

all'istruzione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo, ma che essa può anche comportare il rischio di maggiori disuguaglianze, in particolare tra i generi; ricorda, tuttavia, che la transizione digitale non può avvenire senza accesso all'energia;

Or. fr




35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dello sviluppo per l'accesso all'istruzione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo;

Or. en

Emendamento 471Jan-Christoph Oetjen, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 35



35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dei diritti umani e della libertà di espressione e per l'accesso all'informazione, all'istruzione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo, ma che essa può anche comportare il rischio di maggiori disuguaglianze, in particolare tra i generi;

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IT

Or. en




35. rammenta che la rivoluzione digitale pone le società di fronte a nuove sfide, che comportano sia rischi che opportunità, il che significa dover affrontare efficacemente gli effetti destabilizzanti delle tecnologie digitali in termini di occupabilità, divario digitale, disuguaglianza di genere, democrazia, riservatezza dei dati, sicurezza informatica e questioni normative;

Or. en




35. sottolinea che la trasformazione digitale rappresenta una formidabile leva a favore dello sviluppo per la governance, l'accesso all'istruzione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo, ma che essa può anche comportare il rischio di maggiori disuguaglianze, in particolare geografiche e di genere;

Or. fr


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IT



35. sottolinea che la trasformazione digitale potrebbe rappresentare una formidabile leva a favore dello sviluppo per l'accesso all'istruzione, alla formazione e alla salute, nonché per la modernizzazione del settore agricolo;

Or. en



35 bis. sottolinea che l'economia digitale rappresenta una quota crescente del consumo energetico globale (tra cui alcuni metalli rari a bassa riciclabilità e riserve accessibili limitate) e delle emissioni di gas a effetto serra (si stima che le emissioni digitali di CO2 siano pari al 2-5 % delle emissioni totali), mentre l'aumento della produzione di rifiuti elettronici a livello mondiale pone talune sfide per l'attuazione dell'Agenda 2030, in particolare per quanto riguarda la salute e l'ambiente; ribadisce la necessità di modificare i modelli di produzione e consumo per combattere i cambiamenti climatici; invita l'UE e l'Africa a intensificare gli sforzi per sviluppare investimenti responsabili, in modo da contribuire a ridurre al minimo la produzione di rifiuti elettronici, prevenire lo scarico illegale e il trattamento improprio dei rifiuti elettronici, promuovere l'uso efficiente delle risorse e il riciclaggio nonché creare posti di lavoro nel settore della riqualificazione e del riciclaggio;

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IT

Or. en

Emendamento 476Frances FitzgeraldProposta di risoluzioneParagrafo 35 bis (nuovo)


35 bis. sottolinea la necessità di garantire che l'istruzione e l'alfabetizzazione digitale siano olistiche, e che includano competenze trasversali e come il pensiero critico e la comprensione interculturale, per garantire che l'istruzione digitale prepari gli studenti in modo adeguato al mondo digitale moderno;

Or. en



35 bis. chiede che si presti particolare attenzione alle disuguaglianze nella formazione e nell'accesso ai servizi digitali e incoraggia le donne e le ragazze a sviluppare il loro potenziale nel settore delle nuove tecnologie;

Or. fr

Emendamento 478Ádám Kósa, Janina Ochojska, György HölvényiProposta di risoluzioneParagrafo 35 bis (nuovo)


35 bis. sottolinea l'importanza di stabilire la totale accessibilità nello sviluppo di tutti i servizi di tecnologia digitale, aderendo alle pertinenti norme e linee guida internazionali e nazionali;

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IT

Or. en



35 bis. sottolinea la necessità di considerare prioritario l'accesso alla connettività Internet per la maggior parte delle comunità africane emarginate, onde evitare un enorme divario tra la popolazione rurale e quella urbana;

Or. en

Emendamento 480Rosa Estaràs FerragutProposta di risoluzioneParagrafo 35 bis (nuovo)


35 bis. sottolinea l'importanza di stabilire la totale accessibilità nello sviluppo di tutti i servizi di tecnologia digitale, aderendo alle pertinenti norme e linee guida internazionali e nazionali;

Or. en



36. evidenzia che il partenariato favorisce la ricerca e l'innovazione nonché l'accessibilità ai servizi digitali, al fine di promuovere l'inclusione sociale;

36. sottolinea che la digitalizzazione ha il potenziale per rafforzare o indebolire la democrazia, in quanto le TIC possono essere utilizzate a fini dannosi per monitorare, censurare e controllare le comunicazioni dei cittadini, mettendo così a repentaglio i diritti civili e

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IT

umani; invita l'UE a riflettere debitamente su tali rischi nel promuovere la ricerca e l'innovazione nonché l'accessibilità ai servizi digitali, al fine di promuovere l'inclusione sociale; invita i partner africani ed europei ad affrontare questioni quali il ciberbullismo, la violenza online contro le donne e le giovani e l'incitamento all'odio di natura sessista nel partenariato UE-Africa;

Or. en




36. evidenzia che il partenariato favorisce la ricerca e l'innovazione nonché l'accessibilità ai servizi digitali, l'integrazione dell'alfabetizzazione e delle competenze digitali nell'istruzione formale e informale, incoraggiando al tempo stesso la partecipazione delle ragazze e delle giovani donne a queste tematiche, nonché la parità di accesso ai servizi digitali, anche in materia di sanità, istruzione e protezione sociale, al fine di promuovere l'inclusione sociale;

Or. en




36. evidenzia che il partenariato favorisce la ricerca e l'innovazione, l'integrazione dell'alfabetizzazione e delle competenze digitali nell'istruzione formale e informale, incoraggiando al tempo stesso la partecipazione delle

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IT

ragazze e delle giovani donne a queste tematiche, e parità di accesso ai servizi digitali, al fine di promuovere l'inclusione sociale;

Or. en




36. evidenzia che il partenariato favorisce la ricerca e l'innovazione nonché l'accessibilità ai servizi digitali, al fine di promuovere l'inclusione sociale e riconosce che le forniture irregolari di energia nelle zone rurali sono un ostacolo considerevole per l'accesso ai servizi digitali;

Or. en

Emendamento 485Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 36



36. evidenzia che il partenariato favorisce la ricerca e l'innovazione nonché l'accessibilità ai servizi digitali, al fine di promuovere l'inclusione sociale; sottolinea che l'innovazione contribuisce al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e alla transizione verde;

Or. fr


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IT



36. evidenzia che il partenariato favorisce la ricerca e l'innovazione nonché l'accessibilità ai servizi digitali, al fine di promuovere l'inclusione sociale e ridurre il "divario digitale" esistente in Africa;

Or. en




36. evidenzia che la cooperazione favorisce gli investimenti delle nazioni africane nella ricerca e nell'innovazione nonché nell'accessibilità ai servizi digitali nelle zone in cui è applicabile;

Or. en




36. evidenzia che il partenariato favorisce la ricerca e l'innovazione nonché l'accessibilità e la fruibilità dei servizi digitali, al fine di promuovere la coesione e l'inclusione sociale;

Or. es


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IT


36 bis. ritiene che la nuova strategia debba concentrarsi sulla definizione di regole per un'economia digitale equa, innovativa e inclusiva in Africa e sulla capacità del settore pubblico di fornire servizi digitali come l'identificazione elettronica, la sanità elettronica o l'e-government;

Or. en



37. accoglie con favore l'impegno dell'UA a costruire un mercato unico digitale; invita l'UE a promuovere la creazione di un'industria digitale africana e del quadro normativo adeguato;

37. accoglie con favore l'impegno dell'UA a costruire un mercato unico digitale; invita l'UE a promuovere la creazione di strategie e politiche inclusive e sostenibili in materia di infrastrutture digitali e di un quadro normativo adeguato in un contesto in cui i paesi africani solitamente non dispongono di istituzioni forti, di una buona governance e di norme giuridiche e altri meccanismi che possano contribuire a gestire le nuove sfide derivanti dalle tecnologie digitali; sottolinea tuttavia che, secondo il rapporto delle Nazioni Unite sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (2019), permangono numerose sfide per la realizzazione degli OSS, in particolare in Africa in termini di accesso a cibo, energia, acqua e servizi igienico-sanitari, istruzione e sanità; ritiene che l'assistenza finanziaria e gli investimenti debbano mirare principalmente al soddisfacimento di quei bisogni umani fondamentali, che rimangono un prerequisito per l'eliminazione della povertà e per compiere progressi in termini di benessere umano, soprattutto in un

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IT

momento in cui le risorse pubbliche sono sempre più limitate da richieste concorrenti, come la salute e l'istruzione;

Or. en




37. accoglie con favore l'impegno dell'UA a costruire un mercato unico digitale; invita l'UE a sostenere la creazione di un'industria digitale africana e del quadro normativo adeguato, fornendo assistenza tecnica, incentivando gli investimenti nelle infrastrutture digitali e nell'imprenditorialità e rafforzando i partenariati con gli attori governativi, economici, accademici, scientifici e della società civile;

Or. en




37. accoglie con favore l'impegno dell'UA a costruire un mercato unico digitale; invita l'UE a promuovere la creazione di un'industria digitale africana e del quadro normativo adeguato; invita i paesi africani e l'UE a cooperare per garantire un accesso equo e inclusivo a Internet a tutti i cittadini africani ed europei, nel tentativo di promuovere l'inclusione a tutti i livelli della società;

Or. en

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IT




37. sottolinea che la crisi della COVID-19 ha provocato un'accelerazione della trasformazione digitale in Africa; accoglie con favore l'impegno dell'UA a costruire un mercato unico digitale; invita l'UE a promuovere la creazione di un'industria digitale africana e del quadro normativo relativo allo sviluppo del commercio elettronico e alla protezione dei dati;

Or. fr




37. accoglie con favore l'impegno dell'UA a costruire un mercato unico digitale;

Or. en



38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della

38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati e analisi statistiche, nel rispetto dei diritti alla protezione dei dati e alla vita privata, per poter prendere decisioni informate, in particolare nei

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IT

governance; settori dell'agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della governance; sottolinea, tuttavia, in un contesto in cui l'agricoltura sta diventando a più forte intensità di conoscenze e ad alta tecnologia, che l'agricoltura digitale può avere effetti destabilizzanti in Africa, in particolare in termini di sicurezza alimentare, in quanto solo le grandi aziende agricole industrializzate attive nel mercato delle esportazioni e delle colture commerciali potrebbero avere accesso alle nuove tecnologie, mentre l'agricoltura su piccola scala potrebbe essere ulteriormente marginalizzata;

Or. en

Emendamento 496Mónica Silvana González, Carlos ZorrinhoProposta di risoluzioneParagrafo 38


38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della governance;

38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati disaggregati accurati e comparabili e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della governance a livello nazionale e decentralizzato;

Or. en




38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della governance, nel rispetto dei pertinenti

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IT

regolamenti sulla protezione dei dati;

Or. en




38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori della migrazione illegale, della gestione della popolazione, dell'agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della governance;

Or. en




38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati disaggregati accurati e comparabili e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della governance;

Or. en



38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della

38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati disaggregati accurati e comparabili e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della gestione

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IT

governance; delle risorse naturali e della governance;

Or. en




38. sottolinea l'importanza di raccogliere dati e analisi statistiche per poter prendere decisioni informate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della sanità, della gestione delle risorse naturali e della governance;

Or. en



38 bis. osserva con preoccupazione che la digitalizzazione ha aggravato i rischi di erosione della base imponibile e trasferimento degli utili (BEPS); è del parere che la strategia UE-Africa debba contribuire all'obiettivo di stabilire uno standard di tassazione moderno, equo ed efficiente per l'economia digitale sia nell'UE che nei consessi internazionali, per garantire l'equa tassazione delle società tecnologiche multinazionali;

Or. en


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IT


38 bis. sottolinea la necessità di promuovere il quadro normativo in materia di protezione dei dati sulla base dei più elevati standard della legislazione esistente;

Or. en

Emendamento 504Frances FitzgeraldProposta di risoluzioneParagrafo 38 bis (nuovo)


38 bis. sottolinea che occorre tenere debitamente conto del divario digitale;

Or. en



39. sottolinea la necessità di trarre vantaggio dalla trasformazione digitale per incoraggiare gli scambi tra i due continenti;

39. sottolinea la necessità di trarre vantaggio dalla trasformazione digitale per incoraggiare gli scambi tra i due continenti; auspica una trasformazione digitale antropocentrica, basata sulla promozione dell'alfabetizzazione digitale, su un accesso e una copertura equi, inclusivi e sostenibili, e sulla necessità di sviluppare e potenziare ulteriormente le infrastrutture di elettrificazione necessarie a tale scopo;

Or. en


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IT



39. invita l'UE e i paesi africani a intensificare i loro sforzi congiunti per garantire che l'economia digitale sia sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale, in particolare mediante la promozione e il monitoraggio dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani nel settore dell'industria estrattiva nonché grazie allo scambio delle migliori pratiche tra i due continenti;

Or. en




39. sottolinea la necessità di trarre vantaggio dalla trasformazione digitale per incoraggiare gli scambi tra i due continenti e di garantire che la quasi totalità del supporto tecnico delle nazioni europee sia fornito attraverso mezzi digitali anziché, come è ormai consuetudine, attraverso la visita di esperti europei;

Or. en




39. sottolinea la necessità di trarre vantaggio dalla trasformazione digitale per incoraggiare gli scambi tra i due continenti, in particolare tra i giovani e la società civile mediante piattaforme;

Or. fr

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IT

Emendamento 509Jan-Christoph Oetjen, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 39 bis (nuovo)


39 bis. ribadisce l'importanza della digitalizzazione per il rafforzamento della libertà di espressione e della partecipazione politica;

Or. en

Emendamento 510Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneTitolo 7 bis (nuovo)


(nuovo titolo) Partner per la sicurezza

Or. en



39 bis. sottolinea che l'obiettivo del sostegno dell'UE nel settore della sicurezza è incoraggiare la titolarità africana in materia di sicurezza e di difesa, e ritiene che l'Unione africana e gli Stati africani siano attori chiave con i quali l'UE è significativamente impegnata per raggiungere di concerto lo sviluppo sostenibile e la sicurezza umana; accoglie con grande favore, a tal proposito, i piani dell'Unione africana di inviare 3 000 soldati a sostegno del G5 Sahel, e lo interpreta come un segnale del fatto che l'UA e l'UE stanno in effetti perseguendo obiettivi di sicurezza analoghi, basati su obiettivi condivisi e responsabilità condivise; accoglie con favore, a tal

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IT

proposito, i commenti espressi dall'AR/VP Borrell al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 28 maggio 2020, quando ha parlato di "trovare una soluzione africana ai problemi africani";

Or. en

Emendamento 512Jan-Christoph Oetjen, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 39 ter (nuovo)


39 ter. evidenzia il ruolo positivo che può avere l'accesso alle TIC e a Internet sulla società, ma ricorda l'impatto negativo che l'incitamento all'odio online, la xenofobia e la stigmatizzazione possono avere sull'inclusione sociale, sia nelle società africane che in quelle europee; sottolinea che un piano globale per contrastare le campagne di incitamento all'odio e di disinformazione online dovrebbe essere un elemento fondamentale del partenariato;

Or. en

Emendamento 513Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene Mortler, György Hölvényi, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 39 ter (nuovo)


39 ter. sottolinea con fermezza l'importante ruolo di istituzioni, autorità e infrastrutture statali funzionanti e ritiene che la loro assenza possa costituire un notevole ostacolo allo sviluppo, alla pace e al progresso; ricorda in tale prospettiva che la riforma del settore della sicurezza, la riforma della giustizia, la buona governance, la responsabilità democratica e la protezione dei civili sono un prerequisito per conquistare la fiducia

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IT

delle popolazioni nei loro governi e nelle loro forze di sicurezza e afferma il sostegno dell'UE in tale direzione;

Or. en

Emendamento 514Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene Mortler, György Hölvényi, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 39 quater (nuovo)


39 quater. segnala le gravi implicazioni negative a lungo termine del terrorismo e della criminalità organizzata, soprattutto negli Stati fragili e nei paesi in fase di transizione verso la democrazia; sottolinea pertanto il suo impegno a intensificare ulteriormente gli sforzi per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata, anche attraverso il rafforzamento delle relazioni politiche e di sicurezza con i paesi africani, tramite ad esempio un maggiore scambio di personale, come nel campo della cooperazione in materia di intelligence e dell'assistenza tecnica e militare, mediante, tra gli altri, lo strumento europeo per la pace (EPF), che sarà presto istituito; sottolinea in quest'ottica l'importanza di una forza di polizia nazionale e regionale ben addestrata, che però manca frequentemente sia di un'adeguata formazione sia di attrezzature, e soprattutto non sempre sviluppa il giusto legame e conquista la fiducia della popolazione locale; sottolinea pertanto l'importanza di potenziare e istituire strutture di polizia professionali e chiede dunque un maggiore sostegno a livello concettuale, logistico e amministrativo, tra gli altri al meccanismo africano per la cooperazione di polizia (AFRIPOL) di Algeri, avviato nel 2014, e ritiene che la cooperazione in questo settore contribuirà altresì a promuovere le capacità delle missioni di

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mantenimento della pace e a sostenere la componente di polizia dell'APSA;

Or. en

Emendamento 515Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 39 quinquies (nuovo)


39 quinquies. ricorda il ruolo fondamentale che l'Unione Africana e gli Stati africani svolgono nelle organizzazioni multilaterali, come in particolare le Nazioni Unite, dove gli Stati africani rappresentano il 28 % dei membri, e sottolinea quindi l'importanza di approfondire ulteriormente le nostre relazioni politiche al fine di riformare gli organi decisionali multilaterali per renderli più giusti e rappresentativi, aspetto indispensabile per trovare soluzioni alle nostre comuni sfide globali;

Or. en

Emendamento 516Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Janina Ochojska, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 39 sexies (nuovo)


39 sexies. ricorda l'importante lavoro della Corte penale internazionale (CPI) nella lotta contro l'impunità per il genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra e chiede pertanto a tutti gli Stati africani che ancora non l'abbiano fatto di firmare e ratificare lo statuto di Roma;

Or. en


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IT

Proposta di risoluzioneTitolo 7


Partner per una mobilità e una migrazione reciprocamente vantaggiose

Cooperazione per frontiere controllate e sicure, rimpatri su larga scala e applicazione della migrazione legale

Or. en



40. ricorda che negli ultimi anni la questione migratoria ha dominato il rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione;

40. ricorda che negli ultimi anni le questioni in materia di migrazione e asilo hanno dominato il rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione; chiede l'adozione di un partenariato UE-Africa in materia di migrazione e mobilità che ponga al centro la dignità umana e i diritti dei rifugiati e dei migranti e degli sfollati interni, che sia fondato sui principi di solidarietà, responsabilità condivisa e rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale e dei rifugiati e che rifletta un legittimo equilibrio di interessi sia da parte europea che africana;

Or. en



40. ricorda che negli ultimi anni la questione migratoria ha dominato il

40. ricorda che negli ultimi anni le questioni in materia di migrazione e asilo

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IT

rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione;

hanno dominato il rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione e dei trasferimenti forzati; chiede l'adozione di un partenariato UE-Africa in materia di migrazione e mobilità che ponga al centro la dignità umana e i diritti dei rifugiati e dei migranti, che sia fondato sui principi di solidarietà, responsabilità condivisa e rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale e dei rifugiati;

Or. en




40. ricorda che negli ultimi anni la questione migratoria ha dominato il rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione; chiede l'adozione di un partenariato UE-Africa in materia di migrazione e mobilità che ponga al centro la dignità umana e i diritti dei rifugiati e dei migranti, che sia fondato sui principi di solidarietà, responsabilità condivisa e rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale e dei rifugiati;

Or. en


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IT



40. ricorda che negli ultimi anni la questione migratoria ha dominato il rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; sottolinea che la migrazione rappresenta uno strumento di sviluppo sostenibile reciproco per entrambe le regioni; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione e che il rispetto dei diritti umani debba essere al centro di qualunque accordo o negoziato in materia di migrazione;

Or. en

Emendamento 522Hildegard Bentele, Sabine Verheyen, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 40



40. ricorda che vi è uno squilibrio nelle migrazioni e nelle tendenze demografiche tra l'UE e l'Africa e sottolinea che l'UE, gli Stati membri dell'UE e i paesi africani hanno il diritto di determinare chi è autorizzato ad attraversare le loro frontiere e a rimanere nei loro rispettivi territori; sottolinea pertanto la necessità di porre in essere gli accordi di rimpatrio e di riammissione; condanna con fermezza l'introduzione clandestina e la tratta di esseri umani e auspica la cooperazione dei paesi africani per contrastarle;

Or. en


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IT



40. ricorda che negli ultimi anni la questione migratoria ha dominato il rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione; chiede un partenariato UE-Africa sulla migrazione e la mobilità incentrato sulla dignità umana e sui diritti dei rifugiati e dei migranti;

Or. en

Emendamento 524György Hölvényi, Tomas Tobé, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 40



40. ricorda che negli ultimi anni la questione migratoria ha dominato il rapporto Africa-UE e che occorre comprendere in modo più completo e affrontare alla radice le cause della migrazione per evitare che ciò possa avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione, dei rimpatri, delle riammissioni e della reintegrazione;

Or. en





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IT

rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione;

rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti; è del parere che occorra porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione e prestare particolare attenzione ai gruppi più svantaggiati di migranti come le donne e le persone con disabilità;

Or. es

Emendamento 526Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Fabienne KellerProposta di risoluzioneParagrafo 40



40. ricorda che negli ultimi anni la questione migratoria ha dominato il rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti e sul rispetto dei diritti umani; è del parere che occorra progettare una cooperazione più efficace e porre l'accento sulla dimensione umana della migrazione;

Or. fr




40. ricorda che negli ultimi anni la migrazione illegale dalle nazioni africane verso l'Europa è aumentata a dismisura e ostacola ora il rapporto Europa-Africa e la nostra capacità di cooperazione;

Or. en

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IT




40. ricorda che negli ultimi anni una forma di narrazione negativa della questione migratoria ha dominato il rapporto Africa-UE e che ciò ha potuto avere un effetto negativo sulla reciproca percezione di entrambi i continenti;

Or. en



40 bis. rammenta che, contrariamente a quanto si crede, la migrazione intraregionale continua a superare la migrazione extra-regionale nel continente africano; sottolinea il fatto che, mentre le opportunità economiche e occupazionali sono il motore principale della migrazione intra-africana, la migrazione si origina altresì dai rischi per la sicurezza, dai conflitti regionali e dalle catastrofi naturali; incoraggia la costante cooperazione con l'OIM e altre agenzie delle Nazioni Unite per fornire ulteriore sostegno ai rifugiati e agli sfollati interni;

Or. en

Emendamento 530Jan-Christoph Oetjen, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 40 bis (nuovo)

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40 bis. ritiene che la dimensione umana delle migrazioni debba essere salvaguardata nel futuro partenariato Africa-UE in materia di migrazione e mobilità, e posta come questione centrale; sottolinea che questo partenariato dovrebbe basarsi sui principi di solidarietà, responsabilità condivisa e rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale;

Or. en

Emendamento 531Jan-Christoph Oetjen, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 40 ter (nuovo)


40 ter. invita l'UE a collaborare a stretto contatto con i paesi africani per garantire la sicurezza della vita dei migranti e dei rifugiati, aggiungendo e migliorando i percorsi legali per la migrazione, contrastando la tratta di esseri umani e le reti criminali transnazionali e affrontando le cause alla radice dei trasferimenti forzati, come l'instabilità politica, la povertà e la violenza;

Or. en



41. ritiene che il successo del partenariato sarà raggiunto attraverso il sostanziale rafforzamento delle opportunità di mobilità tra le varie componenti delle società africane ed europee;

41. ritiene che il successo del partenariato sarà raggiunto attraverso il sostanziale rafforzamento delle opportunità di mobilità tra le varie componenti delle società africane ed europee e afferma che il partenariato dovrebbe essere in linea

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IT

con i valori e gli interessi di entrambi i continenti; sottolinea che tale partenariato dovrebbe essere definito in modo sostenibile per creare un "afflusso di cervelli" piuttosto che una "fuga di cervelli"; ritiene che la migrazione circolare, una politica dei visti più aperta, ma anche l'aumento dei finanziamenti del programma Erasmus+, siano utili per conseguire tale obiettivo;

Or. en




41. ritiene che il successo del partenariato sarà raggiunto attraverso il sostanziale rafforzamento delle capacità delle nazioni africane di controllare le loro frontiere e i loro cittadini, nonché dalla loro capacità di garantire una corretta gestione dei rientri su larga scala delle loro popolazioni attualmente sfollate in diverse nazioni europee;

Or. en

Emendamento 534Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Fabienne KellerProposta di risoluzioneParagrafo 41



41. ritiene che il successo del partenariato sarà raggiunto attraverso il sostanziale rafforzamento delle opportunità di mobilità tra le varie componenti delle società africane ed europee e rispondendo alle cause profonde della migrazione irregolare e dei trasferimenti forzati;

Or. fr

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IT




41. ritiene che il successo del partenariato sarà raggiunto attraverso il sostanziale rafforzamento delle opportunità di mobilità tra le varie componenti delle società africane ed europee, e della solidarietà globale, come delineato nel patto globale sui rifugiati (GCR);

Or. en

Emendamento 536György Hölvényi, Tomas Tobé, Janina Ochojska, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 41



41. ritiene che il successo del partenariato sarà raggiunto attraverso il sostanziale rafforzamento degli interventi per affrontare le cause alla radice della migrazione, quali la mancanza di sicurezza, sicurezza alimentare, lavoro dignitoso, investimenti privati e opportunità di istruzione;

Or. en



41 bis. rammenta la necessità per l'UE di promuovere un approccio diverso in materia di migrazione senza esternalizzare le politiche migratorie e le misure di controllo delle frontiere; ritiene che qualsiasi accordo con i paesi di

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origine e di transito dovrebbe garantire la piena protezione delle vite umane, della dignità e dei diritti umani; esprime profonda preoccupazione e vergogna per il fatto che tali garanzie minime non siano effettivamente rispettate e che migranti e rifugiati siano costretti ad affrontare condizioni di trasferimento e detenzione disumane;

Or. en

Emendamento 538Janina Ochojska, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneParagrafo 41 bis (nuovo)


41 bis. sottolinea che nell'UE vi sono 2 milioni di posti di lavoro vacanti e ricorda che la mobilità dei lavoratori qualificati provenienti dai paesi africani rappresenta una delle risposte alle sfide demografiche, alle carenze di manodopera e agli squilibri del mercato del lavoro;

Or. en



41 bis. ricorda che qualsiasi partenariato in materia di migrazione e mobilità deve tener conto dei due patti globali sulle migrazioni e sui rifugiati (patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare – GCM, patto globale sui rifugiati – GCR);

Or. en

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IT



42. chiede lo sviluppo dei canali di migrazione legale;

42. chiede: un quadro normativo più rigoroso in materia di migrazione verso le nazioni europee; misure di rafforzamento più efficaci in materia di migrazione illegale; e un rinnovato processo di ritorno della diaspora africana nei propri paesi d'origine per favorire il trasferimento delle conoscenze e un positivo afflusso di lavoratori professionali, i quali possiedono sensibilità culturale e competenze linguistiche locali, pronti a sostenere le grandi sfide che il continente africano si trova ad affrontare; ritiene che la portata del successo di tutte le misure relative alla gestione della migrazione clandestina in Europa e al ritorno della diaspora africana in Africa, sarà direttamente collegata alla quantità di aiuti internazionali che le nazioni africane possono prevedere;

Or. en




42. chiede lo sviluppo dei canali di migrazione legale, ivi compresi percorsi per un'occupazione dignitosa a tutti i livelli di qualifica e per porre fine alla detenzione dei minori in virtù del loro status migratorio; sottolinea che occorre un impegno coerente dell'UE, che garantisca l'assenza di impatti negativi della cooperazione nella lotta alla migrazione irregolare o nella gestione

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integrata delle frontiere, sui quadri di mobilità regionale nel continente africano o sui diritti umani; ricorda che qualsiasi partenariato in materia di migrazione e mobilità deve tener conto dei due patti globali sulle migrazioni e sui rifugiati (patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare – GCM, patto globale sui rifugiati – GCR);

Or. en




42. sottolinea che un vero partenariato, basato sull'interesse comune, tra l'UE e l'Africa in materia di migrazione prevede di orientare l'attenzione dalla gestione a breve termine al partenariato a lungo termine; chiede a tal fine lo sviluppo dei canali di migrazione legale e sicura; ricorda più in generale che un partenariato UE-Africa in materia di migrazione e mobilità deve tener conto dei due patti globali sulle migrazioni e sui rifugiati (patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare – GCM, patto globale sui rifugiati – GCR); sottolinea la necessità di adattare i processi di rilascio dei visti sud-nord e di agevolare la mobilità in entrambi i sensi;

Or. en



42. chiede lo sviluppo dei canali di 42. chiede lo sviluppo dei canali di

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migrazione legale; migrazione legale, ivi compresi percorsi per un'occupazione dignitosa a tutti i livelli di qualifica; sottolinea che occorre un impegno coerente dell'UE, che garantisca l'assenza di impatti negativi della cooperazione nella lotta alla migrazione irregolare o nella gestione integrata delle frontiere, sui quadri di mobilità regionale nel continente africano o sui diritti umani;

Or. en




42. chiede lo sviluppo dei canali di migrazione legale e sicura e la promozione di un approccio più armonizzato, globale e a lungo termine per la migrazione per motivi di lavoro a livello europeo;

Or. en




42. chiede lo sviluppo dei canali di migrazione legale e un approccio di partenariato in materia di migrazione a vantaggio di entrambi i partner sul lungo termine;

Or. en


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IT



42. chiede lo sviluppo dei canali di migrazione legale e una migliore gestione della migrazione;

Or. en

Emendamento 547György Hölvényi, Tomas Tobé, Ádám Kósa, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 42



42. chiede un finanziamento adeguato per affrontare le cause alla radice della migrazione;

Or. en

Emendamento 548Beata Kempaa nome del gruppo ECRProposta di risoluzioneParagrafo 42 bis (nuovo)


42 bis. raccomanda sforzi più intensi per rintracciare e combattere le reti criminali di trafficanti, in modo da limitare la migrazione clandestina, chiede un approccio e un coordinamento globale in cooperazione con i governi locali, compresa la cooperazione internazionale tra le autorità di contrasto;

Or. en


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IT


42 bis. chiede la creazione di corridoi umanitari per consentire alle persone in situazioni di vulnerabilità di accedere al sistema di protezione internazionale attraverso un sistema sicuro e legale;

Or. en



43. sottolinea la necessità di rafforzare gli impegni europei in materia di reinsediamento e le altre vie legali per le persone che necessitano di protezione internazionale;

43. sottolinea la necessità di rafforzare gli impegni europei in materia di reinsediamento e le altre vie legali per le persone che necessitano di protezione internazionale, anche attraverso percorsi complementari, come i programmi di ammissione umanitaria, i visti umanitari, le borse di studio per studenti e la sponsorizzazione della comunità; chiede di rafforzare altrettanto i propri impegni politici e finanziari per sostenere i partner africani nello sviluppo di approcci sostenibili per i rifugiati, gli sfollati interni e gli apolidi;

Or. en




43. sottolinea la necessità di rafforzare gli impegni europei in materia di reinsediamento della diaspora africana attualmente in Europa, affinché possa contribuire in Africa, con le sue competenze e conoscenze, allo sviluppo pacifico, democratico e culturalmente

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IT

consapevole, dove i beneficiari africani svolgono un ruolo di guida e stabiliscono il ritmo e la direzione del cambiamento;

Or. en




43. sottolinea la necessità di rafforzare gli impegni europei in materia di reinsediamento e le altre vie legali per le persone che necessitano di protezione internazionale; chiede di rafforzare altrettanto i propri impegni politici e finanziari per sostenere i partner africani nello sviluppo di approcci sostenibili per i rifugiati, gli sfollati interni e gli apolidi;

Or. en




43. esorta l'UE a rafforzare gli impegni europei in materia di reinsediamento e le altre vie legali per le persone che necessitano di protezione internazionale; sottolinea la necessità di rafforzare altresì la cooperazione allo sviluppo e di fornire assistenza diretta ai rifugiati vicino alle case da cui sono fuggiti, rafforzando il fondo fiduciario UE-Africa;

Or. en

Emendamento 554Carlos Zorrinho, Udo Bullmann, Mónica Silvana González, Marc Tarabella, Hannes Heide, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Maria Noichl, Evin Incir

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IT




43. sottolinea la necessità di rafforzare gli impegni europei in materia di reinsediamento e le altre vie legali per le persone che necessitano di protezione internazionale, anche attraverso percorsi complementari, come i programmi di ammissione umanitaria, i visti umanitari, le borse di studio per studenti e la sponsorizzazione della comunità;

Or. en




43. sottolinea la necessità di rafforzare gli impegni europei e africani in materia di reinsediamento, rimpatri e riammissioni, nonché le altre vie legali per le persone che necessitano di protezione internazionale;

Or. en

Emendamento 556György Hölvényi, Tomas Tobé, Ádám Kósa, Hildegard Bentele, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 43



43. sottolinea la necessità di rafforzare gli impegni europei per le persone in difficoltà mediante una risposta umanitaria immediata e una cooperazione allo sviluppo più efficace;

Or. en

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IT

Emendamento 557Mónica Silvana González, Carlos ZorrinhoProposta di risoluzioneParagrafo 43 bis (nuovo)


43 bis. raccomanda di armonizzare i meccanismi regionali per la protezione degli sfollati per calamità e cambiamenti climatici, secondo quanto riportato nell'Agenda per la protezione degli sfollati transfrontalieri nel contesto dei disastri e cambiamenti climatici, sulla Piattaforma sugli sfollamenti dovuti a calamità e nella convenzione di Kampala;

Or. es



43 bis. sottolinea che i rimpatri devono essere sempre sicuri e avvenire in maniera dignitosa e che il ritorno di una persona in un paese in cui teme persecuzioni o danni è una violazione del diritto internazionale; chiede un forte impegno dell'UE prima e dopo i rimpatri per facilitare il reinserimento sostenibile dei rimpatriati;

Or. en

Emendamento 559Catherine Chabaud, María Soraya Rodríguez Ramos, Fabienne KellerProposta di risoluzioneParagrafo 43 bis (nuovo)


43 bis. ricorda che il continente africano è particolarmente vulnerabile agli effetti negativi dei cambiamenti climatici; sottolinea l'importanza di anticipare le

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crisi ambientali al fine di gestire meglio gli spostamenti delle popolazioni legati a tali cambiamenti climatici;

Or. fr



43 bis. invita l'UE a porre fine a qualsiasi politica di rimpatrio verso un paese terzo che violi, o rischi di violare, i diritti fondamentali e lo Stato di diritto, compreso il principio di non respingimento, e a garantire che i rimpatri avvengano sistematicamente in maniera volontaria, sicura e dignitosa;

Or. en

Emendamento 561Pierfrancesco Majorino, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneParagrafo 43 ter (nuovo)


43 ter. sottolinea la necessità di garantire procedure di asilo eque e accessibili per le persone che necessitano di protezione internazionale sia nell'Unione europea che nei paesi africani; ricorda che le espulsioni di massa e il respingimento sono vietati dai principi del diritto internazionale e dell'UE;

Or. en

Emendamento 562Hildegard Bentele, Marlene Mortler, Sabine VerheyenProposta di risoluzioneParagrafo 44

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IT


44. ricorda la posizione del Parlamento europeo contro la condizionalità dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) ai fini di gestione della migrazione;

soppresso

Or. en

Emendamento 563György Hölvényi, Tomas Tobé, Ádám Kósa, Anna-Michelle AsimakopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 44



soppresso

Or. en




44. osserva che, nel mandato di negoziato dell'UE dell'accordo post-Cotonou, si sono moltiplicati i riferimenti alla migrazione, in particolare per quanto riguarda il contenimento della migrazione irregolare, mentre il mandato di negoziato dell'ACP pone l'accento sull'eradicazione della povertà, la promozione della migrazione legale, l'importanza dei flussi di rimesse, la necessità che i rimpatri e le riammissioni siano volontari e l'esclusione del ricorso all'aiuto allo sviluppo per negoziare controlli restrittivi alle frontiere; chiede alla Commissione di tenere conto delle

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priorità dei paesi africani in materia di migrazione per creare un vero "partenariato tra pari"; ricorda la posizione del Parlamento europeo contro la condizionalità dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) ai fini di gestione della migrazione, che non è compatibile con i principi sull'efficacia dello sviluppo concordati;

Or. en

Emendamento 565Pierfrancesco Majorino, Patrizia ToiaProposta di risoluzioneParagrafo 44



44. ricorda la posizione del Parlamento europeo contro la condizionalità dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) ai fini di gestione della migrazione; rifiuta qualsiasi tipo di condizionalità sugli strumenti di finanziamento esterno (EFI) basati sulle politiche dell'UE in materia di migrazione e frontiere; si oppone all'uso degli strumenti di finanziamento esterno finalizzato al controllo e alla gestione dei flussi migratori in Africa e chiede che siano messi in atto meccanismi efficaci mediante cui controllare scrupolosamente la destinazione finale di tali fondi e valutare i progetti che hanno ricevuto finanziamenti;

Or. en

Emendamento 566Stéphane BijouxProposta di risoluzioneParagrafo 44


44. ricorda la posizione del Parlamento europeo contro la condizionalità dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) ai fini di gestione della

44. ricorda il principio di non condizionalità dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) in merito all'attuazione delle politiche di gestione della

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migrazione; migrazione; sottolinea tuttavia la necessità di un approccio più coordinato, globale e strutturato alle questioni relative alla migrazione, massimizzando le sinergie e attuando gli incentivi necessari, utilizzando l'insieme delle politiche, dei mezzi e degli strumenti di cui dispone l'Unione europea in questo settore, compreso lo sviluppo;

Or. fr




44. ricorda la precedente posizione del Parlamento europeo contro la condizionalità dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) ai fini di gestione della migrazione, tuttavia è ora disposto a riconsiderare suddetta posizione alla luce dell'opinione di maggioranza espressa dai cittadini europei, relativa a una minore migrazione, e quindi all'imposizione immediata di politiche migratorie notevolmente più severe e di un elevato tasso di rimpatri;

Or. en




44. ricorda la posizione del Parlamento europeo contro la condizionalità dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) ai fini del suo impiego in questioni legate alla migrazione; sottolinea la necessità di stabilire una politica di sviluppo olistica incentrata sulle persone in materia di migrazione, garantendo che l'aiuto allo

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sviluppo non sia collegato a obiettivi di sicurezza;

Or. en

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€¦ · Web viewconsiderando che è indispensabile che i paesi investano maggiormente nella...

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