w l'agricoltura n.34/2012

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII NewsLetter Informazione online Venerdì 07/09/2012 – Anno VII, Numero 34 Danni da siccità/1. La ‘conta dei danni’ all’agricoltura italiana sale a tre miliardi Danni da siccità/2. Chiesto lo stato di calamità per l’agricoltura lombarda Frutta nelle bibite. Finalmente si dice basta alle aranciate senza arance Ogm. Coldiretti: in Italia resta il no al biotech, che nessuno vuole nel piatto Solidarietà. Con la Prefettura a sostegno delle comunità colpite dal sisma Economia. In agricoltura aumentano le imprese nel II trimestre Agribenessere. Con Coldiretti Cremona gli alunni vanno a scuola di salute In agenda. Mercato di Campagna Amica // Agricoltura in tv // Appuntamenti ………………………………………………………………………… ………………… ESTATE, LA “CONTA DEI DANNI” SALE A 3 MILIARDI Siccità e maltempo: è andato perso un valore pari al 10% del Pil agricolo Il maltempo accompagnato da nubifragi e grandine che hanno colpito a macchia di leopardo le coltivazioni fa salire a quasi 3 miliardi il conto dei danni all’agricoltura di un’estate pazza che è stata segnata dalla peggiore siccità da quasi 10 anni. E’ quanto emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti dal quale si evidenzia che è andato perso oltre il 10% del Pil agricolo. Molti agricoltori - sottolinea la Coldiretti - hanno visto svanire il lavoro di un intero anno con mesi di grande caldo e di mancanza di pioggia che ha tagliato drasticamente i raccolti di mais, pomodoro, barbabietola, girasole mentre la grandine ha provocato danni irreversibili a coltivazioni particolarmente sensibili come tabacco, frutta e soprattutto l’uva in attesa di vendemmia. Le regioni più colpite sono state il Veneto e l’Emilia Romagna che contano perdite stimate in un miliardo ciascuna con danni gravi che si sono verificati in Toscana, (260 milioni), Lombardia (200 milioni), Puglia (180 milioni), Umbria (70 milioni) e Marche (60 milioni), ma hanno sofferto le coltivazioni in tutte le Regioni. L’estate pazza - continua la Coldiretti - ha mandato in rovina ben il 50% del pomodoro in Puglia e bruciato dal 30% dei raccolti nazionali di mais fino al 40% di quelli di soia, ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero e per il girasole (-20%), senza dimenticare il calo del 10% nella produzione di latte dovuto allo stress delle mucche. “Dopo un’estate così difficile sono a tutti più chiari gli effetti dei cambiamenti climatici nei confronti dei quali occorre intervenire con misure finanziarie per affrontare l’emergenza, ma anche con misure strutturali, con le opere per la conservazione e distribuzione dell’acqua e il necessario potenziamento degli invasi per l’avvenuta modifica della distribuzione della pioggia” ha dichiarato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini.

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il diario in posta elettronica di Coldiretti Cremona

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII

NewsLetter

Informazione online

Venerdì 07/09/2012 – Anno VII, Numero 34

Danni da siccità/1. La ‘conta dei danni’ all’agricoltura italiana sale a tre miliardi

Danni da siccità/2. Chiesto lo stato di calamità per l’agricoltura lombarda

Frutta nelle bibite. Finalmente si dice basta alle aranciate senza arance

Ogm. Coldiretti: in Italia resta il no al biotech, che nessuno vuole nel piatto

Solidarietà. Con la Prefettura a sostegno delle comunità colpite dal sisma

Economia. In agricoltura aumentano le imprese nel II trimestre

Agribenessere. Con Coldiretti Cremona gli alunni vanno a scuola di salute

In agenda. Mercato di Campagna Amica // Agricoltura in tv // Appuntamenti ………………………………………………………………………… …………………

ESTATE, LA “CONTA DEI DANNI” SALE A 3 MILIARDI

Siccità e maltempo: è andato perso un valore pari al 10% del Pil agricolo

Il maltempo accompagnato da nubifragi e grandine che hanno colpito a macchia di leopardo le coltivazioni fa salire a quasi 3 miliardi il conto dei danni all’agricoltura di un’estate pazza che è stata segnata dalla peggiore siccità da quasi 10 anni. E’ quanto

emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti dal quale si evidenzia che è andato perso oltre

il 10% del Pil agricolo. Molti agricoltori - sottolinea la Coldiretti - hanno visto svanire il lavoro

di un intero anno con mesi di grande caldo e di mancanza di pioggia che ha tagliato

drasticamente i raccolti di mais, pomodoro, barbabietola, girasole mentre la grandine ha

provocato danni irreversibili a coltivazioni particolarmente sensibili come tabacco, frutta e

soprattutto l’uva in attesa di vendemmia. Le regioni più colpite sono state il Veneto e l’Emilia

Romagna che contano perdite stimate in un miliardo ciascuna con danni gravi che si sono

verificati in Toscana, (260 milioni), Lombardia (200 milioni), Puglia (180 milioni), Umbria (70

milioni) e Marche (60 milioni), ma hanno sofferto le coltivazioni in tutte le Regioni. L’estate

pazza - continua la Coldiretti - ha mandato in rovina ben il 50% del pomodoro in Puglia e

bruciato dal 30% dei raccolti nazionali di mais fino al 40% di quelli di soia, ma forti riduzioni

sono previste per la barbabietola da zucchero e per il girasole (-20%), senza dimenticare il

calo del 10% nella produzione di latte dovuto allo stress delle mucche. “Dopo un’estate così difficile sono a tutti più chiari gli effetti dei cambiamenti climatici nei confronti dei quali occorre intervenire con misure finanziarie per affrontare l’emergenza, ma anche con misure strutturali, con le opere per la conservazione e distribuzione dell’acqua e il necessario potenziamento degli invasi per l’avvenuta modifica della distribuzione della pioggia” ha dichiarato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini.

COLDIRETTI LOMBARDIA

Stato di calamità per l’agricoltura lombarda:

l’estate torrida ha “bruciato” 200 milioni di euro

Stato di calamità per l’agricoltura lombarda: a chiederlo è la Coldiretti regionale

che ha redatto la mappa dei danni della lunga estate calda spenta nei giorni

scorsi dalle piogge di Poppea. “La siccità di luglio e agosto ha inciso in modo

pesante sulle coltivazioni sia sul fronte delle quantità prodotte sia su quello della

spesa per il carburante che serve alle pompe di irrigazione – spiega Ettore

Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia –. Fra Brescia, Milano, Sondrio,

Bergamo, Mantova, Pavia e Cremona ci sono danni stimati, tra mancati raccolti e

maggiori costi, per circa 200 milioni di euro”.

A Cremona il mais e il girasole hanno subito cali fra il 25 e il 30 per cento, la soia

dal 30 al 40 per cento, il pomodoro fra il 20 e il 25 per cento, mentre per prati e

barbabietole si sono raggiunti picchi negativi del 40 per cento. Inoltre la

produzione di latte ha perso fra il 10 e il 15 per cento e negli allevamenti suini il

caldo ha prodotto forte inappetenza degli animali, bloccandone l’ingrasso. A tutto

questo si aggiunge il notevole costo dell’energia, necessaria per refrigerare stalle

e capannoni e per garantire il maggior numero di irrigazioni delle colture.

A Pavia si attendono perdite per 25 milioni 780mila euro: le uve bianche hanno

subito una riduzione fra il 15 e il 20 per cento per un valore di 6 milioni e mezzo

di euro, per quelle nere si prevede una contrazione fra il 10 e il 15 per cento, le

colture foraggere hanno perso fra il 30 e il 35 per cento del prodotto pari a circa

5 milioni e 880mila euro, dimezzata la produzione di mais e sorgo nelle aree non

irrigue per un valore di 7 milioni di euro, mentre le orticole hanno pagato al

caldo una riduzione dal 20 al 25 per cento pari a circa 6 milioni e 400mila euro.

Fra Milano, Lodi e Monza è raddoppiata la spesa per l’irrigazione di mais e soia,

con un maggior costo di oltre 7 milioni di euro rispetto all’anno scorso, discorso

simile per colture orticole in pieno campo con circa 100 euro all’ettaro di

maggior costo rispetto al 2011 e con un meno 30% sulla produzione in alcune

realtà, il calo della produzione di latte a causa del caldo ha pesato per circa un

milione e mezzo di euro, al quale si aggiunge la maggiore spesa per 60 milioni di

euro in un mese per i rincari di mais e soia usati nel foraggio zootecnico, inoltre

in provincia di Monza si è perso il 50 per cento del mais e il 70 per cento della

soia, quasi dimezzata la produzione di uva in diverse aree di San Colombano (fra

Milano e Lodi), mentre per il riso si stima un calo fra il 10 e il 15 per cento.

A Brescia c’è stata una mancata produzione di mais, soia, uva e olive per un

valore che sfiora i 58 milioni di euro, oltre a una perdita di 7 milioni per il calo

del latte: il mais ha perso il 20 per cento fra granella e trinciato per quasi 6

milioni di quintali, la soia si è ridotta del 25 per cento, nei vigneti ci sono cali del

20 per cento e del 30 negli uliveti. A tutto questo si aggiunge il costo dell’energia

per refrigerare stalle e capannoni e per irrigare i campi.

A Mantova i campi di mais hanno perso fra il 5 e il 10 per cento del raccolto dove

è stata possibile l’irrigazione per almeno 4 volte, il danno sale al 30 per cento in

caso di 2 irrigazioni e raggiunge il 50 per cento senza le irrigazioni. Le perdite sul

girasole oscillano fra il 5 e il 10 per cento, quelle sulla soia raggiungono il 30 per

cento sul primo raccolto e il 50 per cento sul secondo, nei campi di barbabietole

si è perso fra il 30 e il 40 per cento, il terzo e il quarto sfalcio dell’erba medica

hanno registrato riduzioni fra il 30 e il 35 per cento, mentre le pere Igp del

mantovano vedranno un calo di circa il 20 per cento.

A Bergamo la situazione è diversa a seconda delle zone considerate: nella

pianura si segnalano perdite del 15-20 per cento su tutte le colture, cali anche del

70 per cento sull’erba medica e del 10-15 per cento per il latte, nella media

pianura (Bergamo – Ponte San Pietro) il mais ha perso fra il 60 e il 70 per cento

del raccolto sulle zone non irrigue, l’uva bianca è quasi dimezzata e per quella

nera si prevedono perdite fra il 20 e il 30 per cento, in collina e sulla montagna

orientale dimezzate le colture foraggere, il mais registra perdite del 25 per cento

nelle aree irrigue e del 70 in quelle non irrigate, l’uva bianca crolla del 50 per

cento e quella rosa del 30, mentre in Valle Imagna e in Valle Brembana le perdite

sul latte vaccino e caprino si sono registrate riduzioni fra il 18 e il 20 per cento,

mentre le produzioni di erba e fieno sono crollate anche del 40 per cento.

A Sondrio la grandine ha devastato i frutteti con perdite di oltre il 30 per cento

nei meleti, mentre sui vigneti nell’area del Grumello e del Sassella si è arrivati a

crolli fra il 50 e l’80 per cento della produzione.

W l’agricoltura: puntata dedicata ai “danni da siccità” in terra cremonese

Coldiretti Cremona è in prima linea nel monitoraggio sul territorio, per rilevare i danni

prodotti dalla carenza idrica e dal caldo eccessivo. Continua in proposito il viaggio di

W l’Agricoltura, la trasmissione proposta tutte le settimane su Telecolor e Primarete, a

cura di Coldiretti Cremona, impegnata a documentare i “danni da siccità” in terra

cremonese.

Nella puntata in onda questa settimana, parliamo della richiesta di stato di calamità per

l’agricoltura lombarda avanzata da Coldiretti e facciamo il punto sui danni stimati

all’agricoltura cremonese attraverso l’intervista al Direttore di Coldiretti Cremona

Simone Solfanelli. Documentiamo inoltre, in campo, gli effetti della siccità, attraverso

l’incontro con gli imprenditori agricoli: facendo tappa a Grontardo, con l’allevatore

Giuseppe Olivieri parliamo di allevamenti, produzione di latte e cerealicoltura, mentre in

seguito, spostandoci a Rivarolo del Re, incontriamo l’agricoltore Marco Buttarelli, con

cui registriamo i danni prodotti dalla siccità sulla coltura del pomodoro.

W l’agricoltura va in onda il giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13, su Telecolor e Primarete.

RIFORMA SANITÀ

COLDIRETTI: CON IL 20% DI FRUTTA NELLE BIBITE + 50MILA KG DI VITAMINA C

Marini: finalmente si dice basta alle aranciate senza arance Ben cinquantamila chili di vitamina C in più all'anno contro l’influenza saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite grazie all’aumento del 20% del contenuto minimo di frutta previsto dalla nuova norma. E’ quanto stima la Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione della miniriforma della Sanità da parte del Consiglio dei Ministri su proposta dal Ministro della Salute Renato Balduzzi. Come richiesto da anni dalla Coldiretti, il provvedimento praticamente raddoppia il contenuto di frutta nelle bibite fissato fino ad ora al 12%, con la presenza di circa duecento milioni di chili di arance in più. “Finalmente si inverte una tendenza e si inizia a dire basta alle aranciate senza arance che ingannano i consumatori costretti a pagare l’acqua come la frutta e che stanno facendo sparire il frutteto italiano, con gravi perdite economiche ed occupazionali”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, nel sottolineare che la norma “concorre a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre così le spese sanitarie dovute alle malattie, dall’influenza all’obesità. Non va peraltro dimenticato – afferma Marini – l’impatto economico sulle imprese agricole poiché l’aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria. Consumare più frutta significa ridurre le malattie collegate direttamente all'obesità che sono responsabili - continua la Coldiretti, sulla base dei dati della Commissione europea - del 7% dei costi sanitari dell'Unione Europea, questo perché l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro. In Italia ci sono - conclude la Coldiretti - un milione di persone che non mangiano mai frutta, soprattutto tra i più giovani.

CON LA RIFORMA BALDUZZI NELLE BIBITE + 200 MILIONI DI KG DI ARANCE

Duecento milioni di chili di arance all'anno in più saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che

consumano bibite gassate, grazie all’aumento del 20 per cento del contenuto minimo di frutta

previsto dalla nuova norma. E’ quanta un’altra – positiva – considerazione evidenziata dalla

Coldiretti, rispetto al provvedimento sulla miniriforma della Sanità presentato dal Ministro

della Salute Renato Balduzzi in Consiglio dei Ministri. Il provvedimento praticamente

raddoppia il contenuto di frutta nelle bibite ed accoglie finalmente le richieste della Coldiretti

e delle Associazioni dei consumatori. Una decisione che – sostiene la Coldiretti – concorre a

migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre così le spese sanitarie

dovute alle malattie connesse all’obesità, che purtroppo sono in forte aumento.

Consumare piu’ frutta significa ridurre le malattie collegate direttamente all'obesità.

L’aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi

cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro. Gli acquisti di frutta e

verdura delle famiglie italiane sono stati nell’ultimo anno pari a circa 347 chili, con un calo di

oltre 100 chili (-22%) rispetto a dieci anni fa. La riduzione nei consumi riguarda soprattutto le

giovani generazioni, con il 23% dei genitori che - secondo i dati del progetto “Okkio alla

salute - dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura.

AUMENTANO LE IMPRESE AGRICOLE NEL II TRIMESTRE

Dopo due anni si inverte la tendenza e cresce anche l’occupazione

Si inverte la tendenza e dopo due anni di continue riduzioni torna ad aumentare il

numero di imprese agricole italiane. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla

base dei dati di Movimprese dalla quale si evidenza che nelle campagne le aperture di

nuove aziende hanno superato leggermente le chiusure, con la presenza nel secondo

trimestre di ben 824.516 aziende agricole registrate negli elenchi delle Camere di

Commercio.

Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un debole segnale positivo che si aggiunge a quello

registrato sul fronte dell’occupazione, con l’aumento nello stesso secondo trimestre del

10,6 per cento delle assunzioni rispetto all’anno precedente, in netta controtendenza con

l’andamento generale.

Ad aumentare in campagna – precisa la Coldiretti – sono sia il numero di lavoratori

dipendenti (+10,1 per cento) che in misura più contenuta quelli indipendenti (+2,9 per

cento). Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante perché – continua la

Coldiretti – è il risultato di una crescita record del 13,7 per cento al nord ma anche del

3,5 per cento al sud mentre si registra un leggero calo nel centro Italia (- 3,2 per cento).

A preoccupare è però l’andamento della secondo metà dell’anno – conclude la prima

Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese – che deve fare i conti con una

estate segnata dalla più grave siccità dell’ultima generazione, che ha tagliato i raccolti e

provocato danni per 3 miliardi di euro all’agricoltura nazionale, ma anche con un autunno

caldo per l’aumento dei costi fiscali, energetici e produttivi che mettono a rischio la

competitività delle imprese.

www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

Il Punto Coldiretti è il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato

dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto

Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco,

ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca,

scadenze e prezzi, previsioni meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.

COLDIRETTI: “GLI ITALIANI NON VOGLIONO OGM NEL PIATTO”

La sentenza della Corte di Giustizia non cambia niente per l’Italia dove lo stop agli Ogm

nei campi è stato deciso non in via generale, ma in forza di un provvedimento

interministeriale che è intervenuto su un caso concreto proprio sulla base della disciplina

europea che assegna allo Stato l’accertamento circa la pericolosità della coltivazione

OGM nei confronti delle altre colture tradizionali confinanti. E’ quanto afferma la Coldiretti

nel commentare la sentenza della Corte di Giustizia Ue del 6 settembre, che non cambia

la scelta dell’Italia di mantenere il proprio territorio libero dalle contaminazioni di

organismi geneticamente modificati come chiede il 71 per cento degli italiani che ritiene il

cibo biotech meno salutare (indagine Coldiretti/Swg).

Sebbene la sentenza lasci intendere che allo Stato sia precluso il divieto di introdurre

misure volte a prevenire l’impatto della commistione di OGM con le colture derivate da

prodotti tradizionali, non tiene conto in realtà - sottolinea la Coldiretti - dell’evoluzione

normativa e giurisprudenziale che ha portato l’Italia a ottemperare al principio

concernente la facoltà di utilizzare in agricoltura OGM sulla base delle regole di

coesistenza.

In altre parole - spiega la Coldiretti - ha ben ragione la Corte di Giustizia nello stabilire

che sia fatto divieto all’Italia di introdurre un blocco generalizzato dei procedimenti di

autorizzazione in attesa dell’intervento delle regioni - che finora non è stato realizzato- e,

tuttavia, la stessa Corte non tiene conto che le modalità adatte a far convivere le diverse

filiere di produzione agricola, proprio sulla base della disciplina europea, assegnano allo

Stato l’accertamento circa il carattere non pericoloso o dannoso della coltivazione OGM

secondo specifiche esigenze di separazione delle colture. E’ accaduto infatti che il

divieto di coltivazione in Italia sia stato consolidato da un provvedimento interministeriale

(Agricoltura, Ambiente e Salute) destinato ad intervenire rispetto al caso concreto di una

pretesa di un singolo agricoltore di mettere a coltura mais OGM e non in via generale,

come censura la Corte di Giustizia.

In relazione a ciò, si tratta di riconoscere che se la disciplina europea si occupa di

tutelare l’ambiente e la salute, resta alla normativa interna la possibilità di adottare le

misure più opportune per limitare gli effetti economici connessi alla coltivazione degli

OGM e questo - conclude la Coldiretti - non in via generale ma caso per caso.

LOMBARDIA - VIDEO: POMODORO, LE VOCI DEGLI AGRICOLTORI

SU WWW.YOUTUBE.COM/COLDIRETTILOMBARDIA

VIDEO: OSCAR GREEN , LE STORIE E I VOLTI DELL'AGRICOLTURA LOMBARDA

WWW.YOUTUBE.COM/COLDIRETTILOMBARDIA

BENZINA: PER LE IMPRESE AGRICOLE COSTA 150 MILIONI DI EURO/ANNO IN PIÙ

L’aumento del prezzo dei carburanti destinati all'attività agricola provoca un aggravio di

costi stimabile in quasi 150 milioni di euro nell’ultimo anno per il settore, dove il gasolio

ha sostituito quasi completamente la benzina nell'alimentazione dei mezzi meccanici.

E' quanto stima la Coldiretti in riferimento agli effetti del prezzo record raggiunto dalla

benzina che sta condizionando la competitività delle imprese e la ripresa economica

del Paese. Oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori,

in agricoltura il caro carburanti colpisce sopratutto - precisa la Coldiretti - le attività

agricole che utilizzano il carburante per l’irrigazione o il riscaldamento delle serre (fiori,

ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l'essiccazione dei foraggi

destinati all'alimentazione degli animali fino alla piscicoltura. Con l’arrivo del freddo, a

rischio ci sono soprattutto gli oltre trentamila ettari di coltivazioni specializzate in serra

che producono fiori e piante ornamentali ed ortaggi. Ma a subire gli effetti del record

nei prezzi del gasolio - continua la Coldiretti - è l'intero sistema agroalimentare dove i

costi della logistica incidono dal 30 al 35 per cento per frutta e verdura e assorbono in

media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari. La continua crescita dei

costi di trasporto e degli altri costi logistici - conclude la Coldiretti - mette a rischio la

competitività delle imprese Made in Italy e che va affrontata con interventi strutturali in

un Paese dove l’88 per cento delle merci viaggia su strada.

COLDIRETTI: CON LA CRISI 1 ITALIANO SU 3 RINUNCIA ALL’ACQUISTO DELL’AUTO

A FAVORE DELLA SPESA PER I FIGLI E LA TAVOLA

Con la crisi quasi un italiano su tre (30 per cento) ha ridotto, rinunciato o rimandato,

l'acquisto dell'auto per risparmiare a favore della spesa per la tavola e per i figli che

risultano le due voci di acquisto meno sacrificabili dalle famiglie. E' quanto emerge da

un’indagine Coldiretti-Swg, in occasione della diffusione dei dati sulle immatricolazioni

delle auto, dalla quale si evidenzia che solo il 16% degli Italiani dopo tutto il resto è

arrivato perfino a ridurre o a rimandare gli acquisti alimentari ed appena il 9 per cento

quelli per i propri figli. Le rinunce principali oltre l’auto hanno riguardato – precisa la

Coldiretti – le vacanze per il 50 per cento degli italiani, il tempo libero per il 47 per

cento, gli acquisti tecnologici per il 34 per cento, mentre un italiano su tre (33 per

cento) ha ridotto, rinunciato o rimandato anche le attività culturali. La crisi ha cambiato

dunque le priorità degli italiani che - conclude la Coldiretti - hanno tagliato soprattutto il

“superfluo” mentre si cerca di resistere sui beni essenziali per la famiglia come

l’alimentazione, la salute e la scuola.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Cremona

SERATA BENEFICA PRO TERREMOTATI

BORDOLANO – 18 SETTEMBRE 2012

I noti eventi sismici che hanno colpito il Nord Italia nel maggio scorso, oltre a morti e

feriti, hanno provocato ingenti danni al patrimonio pubblico e privato.

Tra i beni immobili più colpiti si annoverano anche quelli ecclesiastici, alcuni dei quali

di eccezionale importanza storico-architettonica come le chiese della Diocesi di Carpi,

quarantatre delle quali sono state dichiarate inagibili.

Nel crollo di una di queste ha perso la vita anche il cremonese Don Ivan Martini,

parroco di Rovereto, colpito dai calcinacci durante una nuova scossa di terremoto

mentre tentata di salvare una delle opere d’arte più amate da quella comunità

parrocchiale.

Danni sono stati arrecati anche in provincia di Cremona, segnatamente nel casalasco,

dove è stato colpito anche il Duomo di Casalmaggiore, opera di elevato valore artistico

e punto di riferimento per i fedeli del territorio.

Al fine di aderire a un’espressa richiesta delle due Diocesi, la Prefettura di Cremona,

sentiti gli organi di vertice delle principali Istituzioni del territorio, ha promosso la

realizzazione di una serata di beneficenza mirata alla raccolta di fondi da destinare agli

interventi di restauro dei luoghi di culto sopra citati.

La serata avrà luogo il 18 settembre p.v. presso Villa Zaccaria, sita nel Comune di

Bordolano, struttura che potrà ospitare oltre 500 persone.

Gli ambienti, il servizio, l’accompagnamento musicale e le materie prime destinate alla

serata, nonché la preparazione delle stesse, saranno messi a disposizione gratuitamente.

Il prezzo del biglietto di invito è di 70 euro.

I biglietti saranno “venduti” anche grazie all’opera di sensibilizzazione e divulgazione

svolta dai Presidenti e dai rappresentanti dei Club di Servizio, delle Società sportive,

degli Ordini professionali e degli Istituti di credito.

Nel corso della serata è prevista anche la realizzazione di una lotteria il cui ricavato sarà

devoluto, ancora, alla sistemazione degli edifici in questione.

Le somme raccolte verranno versate sul conto corrente bancario, acceso presso la Banca

Popolare di Sondrio, Succursale di Cremona, sita in via Dante 149/A, con il n.

000003864X19 189 – CREMONA, IBAN: IT56T056 9611 4000 0000 3864 X19, e

recante l’intestazione “RACCOLTA FONDI DIOCESI DI CREMONA E DIOCESI DI

CARPI”.

TERREMOTO

COLDIRETTI: BENE L’ANNUNCIO DELLA PROROGA SUL FISCO

PER CHI HA SUBITO DANNI

In un situazione delicata come quella della ricostruzione è necessario un ulteriore

slittamento dei termini di versamento dei pagamenti per i soggetti effettivamente

danneggiati, che hanno l'abitazione e/o le strutture lavorative inagibili e che in questa

fase sono particolarmente esposti a problemi di liquidità finanziaria. E’ quanto afferma la

Coldiretti nel commentare le dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole, Mario

Catania, sul fatto che “la proroga al 30 novembre della sospensione delle tasse è

limitata, stiamo lavorando per individuare un criterio oggettivo che consenta di spostarla

oltre il giugno 2013 per chi ha subito effettivamente danni per il terremoto''. E' infatti

positiva la decisione già assunta di sospendere fino al 30 novembre prossimo le

scadenze degli adempimenti fiscali e contributivi per chi risiede nelle aree colpite dal

sisma ma occorre - continua la Coldiretti - fissare un ulteriore slittamento al 30 giugno

2013 per chi ha subito danni ad abitazioni e imprese. Si tratta di un atto doveroso -

conclude Coldiretti - per sostenere imprese che hanno dimostrato con il lavoro nelle

stalle e nei campi nel pieno della campagna estiva di raccolta frutta di voler ripartire per

sostenere l’economia e la vita sociale nei territori colpiti.

LAVORO COLDIRETTI: LA CRISI SI AGGRAVA PERCHÉ

NON SI RINNOVA LA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA

In Italia c’è la classe dirigente più vecchia d’Europa (età media: 59 anni) Con il record della disoccupazione giovanile la crisi si aggrava perché non si rinnova la classe

dirigente italiana, che ha un’età media di 59 anni e vengono a mancare idee, energie e risorse

nuove fondamentali per la crescita del Paese. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i

dati divulgati dall’Istat secondo i quali gli occupati di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono

diminuiti di quasi un milione e mezzo di unità (1.457.000) rispetto allo stesso periodo del 2007,

con un crollo del 19,9%. Un fenomeno che non è solo un problema familiare e sociale -

denuncia Coldiretti -, ma provoca anche un invecchiamento della classe dirigente italiana

impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione che ha una età media

di 59 anni, la più alta tra tutti i Paesi Europei, secondo il report Coldiretti/Università della

Calabria. La disoccupazione giovanile è uno spreco che l’Italia non può permettersi e

l'esperienza conferma che quando in azienda è presente un giovane la crisi si fa sentire molto

meno e si realizzano risultati migliori in termini di reddito e occupati. Il 33% dei giovani

agricoltori si trova in fase di espansione aziendale contro il 10% della media nazionale e,

nonostante la crisi, il 40% dichiara di aver aumentato il proprio fatturato nell’ultimo anno.

Pizzighettone, appuntamento al Mercato di Campagna Amica

In regalo per tutti c’è la guida “Territorio e Tradizione in Tavola…a km zero” dedicata ad agriturismi, fattorie

didattiche, Punti e Mercati di Campagna Amica

Un regalo speciale attende tutti i cittadini-consumatori che sceglieranno di portare in tavola la

bontà e la tipicità dei prodotti della nostra agricoltura, recandosi a fare la spesa al Mercato di

Campagna Amica a Pizzighettone: una copia della guida “Territorio e Tradizione in Tavola…a

km zero”, dedicata ad agriturismi, fattorie didattiche, Punti e Mercati di Campagna Amica (con

indirizzi, numeri e informazioni utili,

accompagnati da alcune “ricette di

stagione”), sarà donata ad ogni persona

che si presenterà in piazza Roma, il

giovedì mattina, per l’incontro diretto

con gli agricoltori di Coldiretti

Cremona.

La proposta vuol rappresentare un –

piccolo e genuino – incentivo, rivolto in

primis ai pizzighettonesi, a voler

scoprire il nuovo Mercato a km zero

lanciato dagli imprenditori agricoli di

Coldiretti. Dopo Cremona,

Casalmaggiore, Crema, Soresina,

Pandino, Vescovato, Castelleone,

Bagnolo Cremasco, nel corso

dell’estate è stato inaugurato, infatti,

anche il nono appuntamento fisso con il

Mercato di Campagna Amica.

La ‘piazza’ era sicuramente attesa e

importante: Pizzighettone.

Così, ogni giovedì mattina, in piazza Roma (zona “Gera”) a Pizzighettone trovano posto gli

stand gialli dei produttori di Coldiretti, pronti ad offrire cibi buoni, genuini, naturalmente di

stagione e dall’origine garantita. Si è partiti con frutta, verdura, salame nostrano, prodotti di

bufala (formaggi e salumi), miele. “Nel tempo contiamo di incrementare il numero delle

aziende presenti, come la varietà delle produzioni proposte. Presenze e prodotti, naturalmente,

seguono la stagionalità” evidenzia Coldiretti Cremona. Gli agricoltori “ci mettono la faccia”:

“Portiamo a Pizzighettone – ribadiscono – il meglio delle nostre produzioni, garantite dal

campo alla tavola, offerte ad un giusto prezzo. Così avviene in ogni Mercato di Campagna

Amica, nel segno del progetto di Coldiretti, che sta dando vita ad una filiera tutta agricola e

tutta italiana”.

MERCATO DI CAMPAGNA AMICA: GLI APPUNTAMENTI

Da Cremona a Crema, da Soresina a Casalmaggiore, da Pandino a Bagnolo, Castelleone e

Vescovato, senza dimenticare il recente “debutto” a Pizzighettone: sono sempre più numerose

le ‘piazze’ dove, con regolarità, si rinnova l’appuntamento con il Mercato di Campagna Amica

degli agricoltori di Coldiretti Cremona. Riportiamo il calendario, ricordando che tutti gli

appuntamenti si svolgono nella mattinata, a partire dalle ore 7,30. Ogni variazione o

aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo

www.cremona.coldiretti.it. Da appuntare in agenda:

CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina.

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato

SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, piazza Roma (zona “Gera”).

CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese

(+ alcuni eventi: domenica 30 settembre c’è il “Festival della zucca”).

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA DI PIZZIGHETTONE

LA PROSSIMA SETTIMANA IN PRIMO PIANO

NELLA TRASMISSIONE TV “W L’AGRICOLTURA”

L’ultimo “nato” tra gli appuntamenti del Mercato di Campagna Amica – quello di

Pizzighettone, proposto dagli agricoltori tutti i giovedì mattina in piazza Roma, Zona

Gera – sarà al centro della puntata di W l’Agricoltura in onda la prossima settimana.

Ricordiamo che W l’Agricoltura va in onda su Telecolor e Primarete ogni

giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa,

su Telecolor. I principali servizi vengono riproposti sul sito di Coldiretti

Cremona all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

CON L’AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO, TORNERANNO IN CLASSE I PERCORSI

DI EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA

Coldiretti Cremona: con il progetto Agribenessere

gli alunni vanno a scuola di salute

Con l’avvio dell’anno scolastico, puntuale si presenterà in classe anche Coldiretti Cremona,

riproponendo alle scuole del territorio (di ogni ordine e grado) il progetto didattico

“Agribenessere…a Scuola di Salute”, un invito a riscoprire il valore di uno stile di vita sano,

che coniughi corretta

alimentazione, regolare attività

fisica e naturalmente l’incontro con

il mondo rurale, capace di offrire il

verde della campagna, i sapori

della dieta mediterranea, le attività

e le storie che uniscono tradizione e

modernità. Il progetto prevede, in

primo luogo, l’incontro con gli

imprenditori agricoli. Per bambini e

ragazzi sarà questa una preziosa

occasione per conoscere una

professione in cui la passione,

l’esperienza e la tradizione

familiare si accompagnano

all’innovazione, allo spirito

imprenditoriale, alla capacità di

rigenerarsi, rispondendo alle

esigenze dei cittadini e prendendosi

cura dell’ambiente. Sono previste visite in fattoria didattica, agriturismo, punti della rete

Campagna Amica, Mercati degli agricoltori (ma anche presso aziende agricole dotate di

impianti di energia rinnovabile, consorzi d’irrigazione, musei della civiltà contadina, ecc.).

Ecco i percorsi proposti da Coldiretti Cremona alle classi, nell’ambito del progetto didattico

“Agribenessere…a Scuola di Salute”:

W L’AGRICOLTURA. L’incontro in classe con imprenditori agricoli del territorio (in

primis Giovani Impresa e Donne Impresa Coldiretti) rivelerà il vero volto della moderna

agricoltura: le tecnologie, la professionalità, il rapporto impresa-mercato, la multifunzionalità,

il valore dei prodotti agricoli. Gli alunni avranno modo di raccogliere le esperienze di donne e

uomini che hanno scelto la vita in campagna.

W LA TRADIZIONE. L’incontro con l’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti

consentirà di riscoprire le radici delle attività e della cultura rurale. Si parlerà delle antiche

pratiche, di colture e allevamenti del passato (es. la coltivazione del lino, l’allevamento del

baco da seta), con possibilità di approfondire le testimonianze con una giornata in fattoria o

una visita al museo della civiltà contadina.

KM ZERO! Il rispetto per l’ambiente inizia dalle scelte a tavola: il percorso mostra come

ciascuno di noi possa contribuire ad aiutare l’ambiente attraverso gesti quotidiani, ad es. la

scelta di produzioni locali (che, non richiedendo lunghi trasporti, limitano le emissioni di gas

serra) o l’acquisto di cibi con minori imballaggi. Saranno proposte le esperienze delle imprese

agricole “a km zero” e una visita al Mercato di Campagna Amica.

EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ. Agricoltura fa rima con Ambiente. Il percorso

è dedicato alla “produzione di energia dai campi”, con possibilità di visita ad aziende agricole

dotate di impianti di energia rinnovabile (biogas, biomasse, pannelli fotovoltaici, ecc.). Sono

previsti interventi tesi ad educare a comportamenti che, nella vita quotidiana, contribuiscono al

risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente.

L’ETICHETTA, NOSTRA ALLEATA. L’incontro con agricoltori ed esperti di

educazione alimentare mostrerà l’utilità dell’etichetta, evidenziando l’importanza di conoscere

l’origine dei prodotti. La proposta potrà includere una visita al Mercato di Campagna Amica o

ad uno dei Punti Campagna Amica, la prima grande rete nazionale per la vendita diretta di

prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, a km zero, no ogm.

OBESITA’? NO GRAZIE! L’incontro con agricoltori ed esperti di alimentazione

consentirà di analizzare i corretti comportamenti a tavola, ricevendo utili ‘consigli del

benessere’. Le scelte alimentari non possono prescindere dalla conoscenza di ciò che si porta in

tavola: da qui l’attenzione alle produzioni della nostra terra e alla stagionalità degli alimenti. Il

tutto corredato da una sana attività fisica.

www.cremona.coldiretti.it il sito di Coldiretti Cremona

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente

comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in

particolare, per gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”).

Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e

valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio,

alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti tutti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti

Cremona, ci sono le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul

territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili. Negli ultimi mesi il sito si è arricchito

di una serie di video, che raccontano iniziative, azioni e imprese agricole di Coldiretti.

Particolare risalto è dato alle ‘storie’ dei giovani imprenditori agricoli.

CIBI D’ITALIA, GRANDE APPUNTAMENTO

scritta

MERCATI – TABELLA AGGIORNATA

A VENERDI’ 7 SETTEMBRE 2012

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

FRUMENTO

tenero buono

mercantile Tonn.

237-241

269

n.q. (fino)

267-272

GRANOTURCO ibr. naz.

14% um. Tonn. 262-263 276-278 269-271 284-285

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. n.q. n.q. Sorgo nazionale

280-285

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

220-224 225-230

n.q. 258-260

Fino a 65

239–244 Fino a 70

245– 250

(p.spec. 63-65)

251-253

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 187–189 177–178 in sacchi 218-221

179-180

FIENO Magg. 2012

Agostano Tonn.

140 – 155 loietto:

140 – 155

133-143 137-142

Mag. 1° t.

n.q.

Medica fienata

(1° t. 2012)

125,0-145,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn. 75 – 85 80-92 Paglia da mietitr.

r.b. 40-45 Paglia di frumento

press. 45-50

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,370 3,50 3,350 3,380

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,600 2,70 2,580 2,610

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,350 2,47 2,340 2,350

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,130 2,17 2,120 2,130

SUINI da macello

156 kg 1,655 1,715 n.q. (da 144 a 156 kg)

1,673

SUINI da macello

176 kg 1,715 1,715 n.q. (da 156 a 176 kg)

1,717

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,685 1,690 n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,701

VACCHE FRIS.

1° qualità (p.v.) kg.

p.v. 1,19-1,43 p.m 2,70-3,10

MONTICHIARI 1,25-1,43

da macello 1,30-1,40

VACCHE FRIS.

2° qualità (p.v.) kg.

pv 0,99-1,12 pm 2,35-2,6

MONTICHIARI 0,90-1,10

1,10-1,20

MANZE scott. 24 mesi

kg. pm 2,55-3,20 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,65-1,75

1,37-1,54

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)

p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10

PRODOTTO

Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,20-1,50

MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg)

1,20-1,40

(da 46 a 55 kg)

1,80-2,00 (45-55 kg)

1,60-2,40

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 3,00-4,00

MONTICHIARI 3,85-4,05

4,70-5,20 (pregiate 70 kg)

4,41-5,55

BURRO pastorizzato

kg. 2,35 past. 1,85 centr. 2,50

1,80 Zangolato di creme

X burrificaz. 1,45

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi kg.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO

12 mesi 8,85-9,10

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 7,25-7,45 7,20-7,45 7,15-7,40

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 11,10-11,40

GRANA scelto

stag. 12-15 mesi kg. 8,20-8,40 8,55-9,10 8,50-8,75

PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 12,65-13,05

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1°

e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta

attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Altra sottolineatura: i prezzi del mercato bovino di

Cremona sono da considerarsi a peso morto. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due

giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa

riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui

riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI

- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

Vi dà appuntamento a venerdì prossimo

http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it

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