w l'agricoltura n.34/2012
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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII
NewsLetter
Informazione online
Venerdì 07/09/2012 – Anno VII, Numero 34
Danni da siccità/1. La ‘conta dei danni’ all’agricoltura italiana sale a tre miliardi
Danni da siccità/2. Chiesto lo stato di calamità per l’agricoltura lombarda
Frutta nelle bibite. Finalmente si dice basta alle aranciate senza arance
Ogm. Coldiretti: in Italia resta il no al biotech, che nessuno vuole nel piatto
Solidarietà. Con la Prefettura a sostegno delle comunità colpite dal sisma
Economia. In agricoltura aumentano le imprese nel II trimestre
Agribenessere. Con Coldiretti Cremona gli alunni vanno a scuola di salute
In agenda. Mercato di Campagna Amica // Agricoltura in tv // Appuntamenti ………………………………………………………………………… …………………
ESTATE, LA “CONTA DEI DANNI” SALE A 3 MILIARDI
Siccità e maltempo: è andato perso un valore pari al 10% del Pil agricolo
Il maltempo accompagnato da nubifragi e grandine che hanno colpito a macchia di leopardo le coltivazioni fa salire a quasi 3 miliardi il conto dei danni all’agricoltura di un’estate pazza che è stata segnata dalla peggiore siccità da quasi 10 anni. E’ quanto
emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti dal quale si evidenzia che è andato perso oltre
il 10% del Pil agricolo. Molti agricoltori - sottolinea la Coldiretti - hanno visto svanire il lavoro
di un intero anno con mesi di grande caldo e di mancanza di pioggia che ha tagliato
drasticamente i raccolti di mais, pomodoro, barbabietola, girasole mentre la grandine ha
provocato danni irreversibili a coltivazioni particolarmente sensibili come tabacco, frutta e
soprattutto l’uva in attesa di vendemmia. Le regioni più colpite sono state il Veneto e l’Emilia
Romagna che contano perdite stimate in un miliardo ciascuna con danni gravi che si sono
verificati in Toscana, (260 milioni), Lombardia (200 milioni), Puglia (180 milioni), Umbria (70
milioni) e Marche (60 milioni), ma hanno sofferto le coltivazioni in tutte le Regioni. L’estate
pazza - continua la Coldiretti - ha mandato in rovina ben il 50% del pomodoro in Puglia e
bruciato dal 30% dei raccolti nazionali di mais fino al 40% di quelli di soia, ma forti riduzioni
sono previste per la barbabietola da zucchero e per il girasole (-20%), senza dimenticare il
calo del 10% nella produzione di latte dovuto allo stress delle mucche. “Dopo un’estate così difficile sono a tutti più chiari gli effetti dei cambiamenti climatici nei confronti dei quali occorre intervenire con misure finanziarie per affrontare l’emergenza, ma anche con misure strutturali, con le opere per la conservazione e distribuzione dell’acqua e il necessario potenziamento degli invasi per l’avvenuta modifica della distribuzione della pioggia” ha dichiarato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini.
COLDIRETTI LOMBARDIA
Stato di calamità per l’agricoltura lombarda:
l’estate torrida ha “bruciato” 200 milioni di euro
Stato di calamità per l’agricoltura lombarda: a chiederlo è la Coldiretti regionale
che ha redatto la mappa dei danni della lunga estate calda spenta nei giorni
scorsi dalle piogge di Poppea. “La siccità di luglio e agosto ha inciso in modo
pesante sulle coltivazioni sia sul fronte delle quantità prodotte sia su quello della
spesa per il carburante che serve alle pompe di irrigazione – spiega Ettore
Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia –. Fra Brescia, Milano, Sondrio,
Bergamo, Mantova, Pavia e Cremona ci sono danni stimati, tra mancati raccolti e
maggiori costi, per circa 200 milioni di euro”.
A Cremona il mais e il girasole hanno subito cali fra il 25 e il 30 per cento, la soia
dal 30 al 40 per cento, il pomodoro fra il 20 e il 25 per cento, mentre per prati e
barbabietole si sono raggiunti picchi negativi del 40 per cento. Inoltre la
produzione di latte ha perso fra il 10 e il 15 per cento e negli allevamenti suini il
caldo ha prodotto forte inappetenza degli animali, bloccandone l’ingrasso. A tutto
questo si aggiunge il notevole costo dell’energia, necessaria per refrigerare stalle
e capannoni e per garantire il maggior numero di irrigazioni delle colture.
A Pavia si attendono perdite per 25 milioni 780mila euro: le uve bianche hanno
subito una riduzione fra il 15 e il 20 per cento per un valore di 6 milioni e mezzo
di euro, per quelle nere si prevede una contrazione fra il 10 e il 15 per cento, le
colture foraggere hanno perso fra il 30 e il 35 per cento del prodotto pari a circa
5 milioni e 880mila euro, dimezzata la produzione di mais e sorgo nelle aree non
irrigue per un valore di 7 milioni di euro, mentre le orticole hanno pagato al
caldo una riduzione dal 20 al 25 per cento pari a circa 6 milioni e 400mila euro.
Fra Milano, Lodi e Monza è raddoppiata la spesa per l’irrigazione di mais e soia,
con un maggior costo di oltre 7 milioni di euro rispetto all’anno scorso, discorso
simile per colture orticole in pieno campo con circa 100 euro all’ettaro di
maggior costo rispetto al 2011 e con un meno 30% sulla produzione in alcune
realtà, il calo della produzione di latte a causa del caldo ha pesato per circa un
milione e mezzo di euro, al quale si aggiunge la maggiore spesa per 60 milioni di
euro in un mese per i rincari di mais e soia usati nel foraggio zootecnico, inoltre
in provincia di Monza si è perso il 50 per cento del mais e il 70 per cento della
soia, quasi dimezzata la produzione di uva in diverse aree di San Colombano (fra
Milano e Lodi), mentre per il riso si stima un calo fra il 10 e il 15 per cento.
A Brescia c’è stata una mancata produzione di mais, soia, uva e olive per un
valore che sfiora i 58 milioni di euro, oltre a una perdita di 7 milioni per il calo
del latte: il mais ha perso il 20 per cento fra granella e trinciato per quasi 6
milioni di quintali, la soia si è ridotta del 25 per cento, nei vigneti ci sono cali del
20 per cento e del 30 negli uliveti. A tutto questo si aggiunge il costo dell’energia
per refrigerare stalle e capannoni e per irrigare i campi.
A Mantova i campi di mais hanno perso fra il 5 e il 10 per cento del raccolto dove
è stata possibile l’irrigazione per almeno 4 volte, il danno sale al 30 per cento in
caso di 2 irrigazioni e raggiunge il 50 per cento senza le irrigazioni. Le perdite sul
girasole oscillano fra il 5 e il 10 per cento, quelle sulla soia raggiungono il 30 per
cento sul primo raccolto e il 50 per cento sul secondo, nei campi di barbabietole
si è perso fra il 30 e il 40 per cento, il terzo e il quarto sfalcio dell’erba medica
hanno registrato riduzioni fra il 30 e il 35 per cento, mentre le pere Igp del
mantovano vedranno un calo di circa il 20 per cento.
A Bergamo la situazione è diversa a seconda delle zone considerate: nella
pianura si segnalano perdite del 15-20 per cento su tutte le colture, cali anche del
70 per cento sull’erba medica e del 10-15 per cento per il latte, nella media
pianura (Bergamo – Ponte San Pietro) il mais ha perso fra il 60 e il 70 per cento
del raccolto sulle zone non irrigue, l’uva bianca è quasi dimezzata e per quella
nera si prevedono perdite fra il 20 e il 30 per cento, in collina e sulla montagna
orientale dimezzate le colture foraggere, il mais registra perdite del 25 per cento
nelle aree irrigue e del 70 in quelle non irrigate, l’uva bianca crolla del 50 per
cento e quella rosa del 30, mentre in Valle Imagna e in Valle Brembana le perdite
sul latte vaccino e caprino si sono registrate riduzioni fra il 18 e il 20 per cento,
mentre le produzioni di erba e fieno sono crollate anche del 40 per cento.
A Sondrio la grandine ha devastato i frutteti con perdite di oltre il 30 per cento
nei meleti, mentre sui vigneti nell’area del Grumello e del Sassella si è arrivati a
crolli fra il 50 e l’80 per cento della produzione.
W l’agricoltura: puntata dedicata ai “danni da siccità” in terra cremonese
Coldiretti Cremona è in prima linea nel monitoraggio sul territorio, per rilevare i danni
prodotti dalla carenza idrica e dal caldo eccessivo. Continua in proposito il viaggio di
W l’Agricoltura, la trasmissione proposta tutte le settimane su Telecolor e Primarete, a
cura di Coldiretti Cremona, impegnata a documentare i “danni da siccità” in terra
cremonese.
Nella puntata in onda questa settimana, parliamo della richiesta di stato di calamità per
l’agricoltura lombarda avanzata da Coldiretti e facciamo il punto sui danni stimati
all’agricoltura cremonese attraverso l’intervista al Direttore di Coldiretti Cremona
Simone Solfanelli. Documentiamo inoltre, in campo, gli effetti della siccità, attraverso
l’incontro con gli imprenditori agricoli: facendo tappa a Grontardo, con l’allevatore
Giuseppe Olivieri parliamo di allevamenti, produzione di latte e cerealicoltura, mentre in
seguito, spostandoci a Rivarolo del Re, incontriamo l’agricoltore Marco Buttarelli, con
cui registriamo i danni prodotti dalla siccità sulla coltura del pomodoro.
W l’agricoltura va in onda il giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13, su Telecolor e Primarete.
RIFORMA SANITÀ
COLDIRETTI: CON IL 20% DI FRUTTA NELLE BIBITE + 50MILA KG DI VITAMINA C
Marini: finalmente si dice basta alle aranciate senza arance Ben cinquantamila chili di vitamina C in più all'anno contro l’influenza saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite grazie all’aumento del 20% del contenuto minimo di frutta previsto dalla nuova norma. E’ quanto stima la Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione della miniriforma della Sanità da parte del Consiglio dei Ministri su proposta dal Ministro della Salute Renato Balduzzi. Come richiesto da anni dalla Coldiretti, il provvedimento praticamente raddoppia il contenuto di frutta nelle bibite fissato fino ad ora al 12%, con la presenza di circa duecento milioni di chili di arance in più. “Finalmente si inverte una tendenza e si inizia a dire basta alle aranciate senza arance che ingannano i consumatori costretti a pagare l’acqua come la frutta e che stanno facendo sparire il frutteto italiano, con gravi perdite economiche ed occupazionali”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, nel sottolineare che la norma “concorre a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre così le spese sanitarie dovute alle malattie, dall’influenza all’obesità. Non va peraltro dimenticato – afferma Marini – l’impatto economico sulle imprese agricole poiché l’aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria. Consumare più frutta significa ridurre le malattie collegate direttamente all'obesità che sono responsabili - continua la Coldiretti, sulla base dei dati della Commissione europea - del 7% dei costi sanitari dell'Unione Europea, questo perché l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro. In Italia ci sono - conclude la Coldiretti - un milione di persone che non mangiano mai frutta, soprattutto tra i più giovani.
CON LA RIFORMA BALDUZZI NELLE BIBITE + 200 MILIONI DI KG DI ARANCE
Duecento milioni di chili di arance all'anno in più saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che
consumano bibite gassate, grazie all’aumento del 20 per cento del contenuto minimo di frutta
previsto dalla nuova norma. E’ quanta un’altra – positiva – considerazione evidenziata dalla
Coldiretti, rispetto al provvedimento sulla miniriforma della Sanità presentato dal Ministro
della Salute Renato Balduzzi in Consiglio dei Ministri. Il provvedimento praticamente
raddoppia il contenuto di frutta nelle bibite ed accoglie finalmente le richieste della Coldiretti
e delle Associazioni dei consumatori. Una decisione che – sostiene la Coldiretti – concorre a
migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre così le spese sanitarie
dovute alle malattie connesse all’obesità, che purtroppo sono in forte aumento.
Consumare piu’ frutta significa ridurre le malattie collegate direttamente all'obesità.
L’aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi
cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro. Gli acquisti di frutta e
verdura delle famiglie italiane sono stati nell’ultimo anno pari a circa 347 chili, con un calo di
oltre 100 chili (-22%) rispetto a dieci anni fa. La riduzione nei consumi riguarda soprattutto le
giovani generazioni, con il 23% dei genitori che - secondo i dati del progetto “Okkio alla
salute - dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura.
AUMENTANO LE IMPRESE AGRICOLE NEL II TRIMESTRE
Dopo due anni si inverte la tendenza e cresce anche l’occupazione
Si inverte la tendenza e dopo due anni di continue riduzioni torna ad aumentare il
numero di imprese agricole italiane. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla
base dei dati di Movimprese dalla quale si evidenza che nelle campagne le aperture di
nuove aziende hanno superato leggermente le chiusure, con la presenza nel secondo
trimestre di ben 824.516 aziende agricole registrate negli elenchi delle Camere di
Commercio.
Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un debole segnale positivo che si aggiunge a quello
registrato sul fronte dell’occupazione, con l’aumento nello stesso secondo trimestre del
10,6 per cento delle assunzioni rispetto all’anno precedente, in netta controtendenza con
l’andamento generale.
Ad aumentare in campagna – precisa la Coldiretti – sono sia il numero di lavoratori
dipendenti (+10,1 per cento) che in misura più contenuta quelli indipendenti (+2,9 per
cento). Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante perché – continua la
Coldiretti – è il risultato di una crescita record del 13,7 per cento al nord ma anche del
3,5 per cento al sud mentre si registra un leggero calo nel centro Italia (- 3,2 per cento).
A preoccupare è però l’andamento della secondo metà dell’anno – conclude la prima
Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese – che deve fare i conti con una
estate segnata dalla più grave siccità dell’ultima generazione, che ha tagliato i raccolti e
provocato danni per 3 miliardi di euro all’agricoltura nazionale, ma anche con un autunno
caldo per l’aumento dei costi fiscali, energetici e produttivi che mettono a rischio la
competitività delle imprese.
www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare
Il Punto Coldiretti è il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato
dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto
Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco,
ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca,
scadenze e prezzi, previsioni meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.
COLDIRETTI: “GLI ITALIANI NON VOGLIONO OGM NEL PIATTO”
La sentenza della Corte di Giustizia non cambia niente per l’Italia dove lo stop agli Ogm
nei campi è stato deciso non in via generale, ma in forza di un provvedimento
interministeriale che è intervenuto su un caso concreto proprio sulla base della disciplina
europea che assegna allo Stato l’accertamento circa la pericolosità della coltivazione
OGM nei confronti delle altre colture tradizionali confinanti. E’ quanto afferma la Coldiretti
nel commentare la sentenza della Corte di Giustizia Ue del 6 settembre, che non cambia
la scelta dell’Italia di mantenere il proprio territorio libero dalle contaminazioni di
organismi geneticamente modificati come chiede il 71 per cento degli italiani che ritiene il
cibo biotech meno salutare (indagine Coldiretti/Swg).
Sebbene la sentenza lasci intendere che allo Stato sia precluso il divieto di introdurre
misure volte a prevenire l’impatto della commistione di OGM con le colture derivate da
prodotti tradizionali, non tiene conto in realtà - sottolinea la Coldiretti - dell’evoluzione
normativa e giurisprudenziale che ha portato l’Italia a ottemperare al principio
concernente la facoltà di utilizzare in agricoltura OGM sulla base delle regole di
coesistenza.
In altre parole - spiega la Coldiretti - ha ben ragione la Corte di Giustizia nello stabilire
che sia fatto divieto all’Italia di introdurre un blocco generalizzato dei procedimenti di
autorizzazione in attesa dell’intervento delle regioni - che finora non è stato realizzato- e,
tuttavia, la stessa Corte non tiene conto che le modalità adatte a far convivere le diverse
filiere di produzione agricola, proprio sulla base della disciplina europea, assegnano allo
Stato l’accertamento circa il carattere non pericoloso o dannoso della coltivazione OGM
secondo specifiche esigenze di separazione delle colture. E’ accaduto infatti che il
divieto di coltivazione in Italia sia stato consolidato da un provvedimento interministeriale
(Agricoltura, Ambiente e Salute) destinato ad intervenire rispetto al caso concreto di una
pretesa di un singolo agricoltore di mettere a coltura mais OGM e non in via generale,
come censura la Corte di Giustizia.
In relazione a ciò, si tratta di riconoscere che se la disciplina europea si occupa di
tutelare l’ambiente e la salute, resta alla normativa interna la possibilità di adottare le
misure più opportune per limitare gli effetti economici connessi alla coltivazione degli
OGM e questo - conclude la Coldiretti - non in via generale ma caso per caso.
LOMBARDIA - VIDEO: POMODORO, LE VOCI DEGLI AGRICOLTORI
SU WWW.YOUTUBE.COM/COLDIRETTILOMBARDIA
VIDEO: OSCAR GREEN , LE STORIE E I VOLTI DELL'AGRICOLTURA LOMBARDA
WWW.YOUTUBE.COM/COLDIRETTILOMBARDIA
BENZINA: PER LE IMPRESE AGRICOLE COSTA 150 MILIONI DI EURO/ANNO IN PIÙ
L’aumento del prezzo dei carburanti destinati all'attività agricola provoca un aggravio di
costi stimabile in quasi 150 milioni di euro nell’ultimo anno per il settore, dove il gasolio
ha sostituito quasi completamente la benzina nell'alimentazione dei mezzi meccanici.
E' quanto stima la Coldiretti in riferimento agli effetti del prezzo record raggiunto dalla
benzina che sta condizionando la competitività delle imprese e la ripresa economica
del Paese. Oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori,
in agricoltura il caro carburanti colpisce sopratutto - precisa la Coldiretti - le attività
agricole che utilizzano il carburante per l’irrigazione o il riscaldamento delle serre (fiori,
ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l'essiccazione dei foraggi
destinati all'alimentazione degli animali fino alla piscicoltura. Con l’arrivo del freddo, a
rischio ci sono soprattutto gli oltre trentamila ettari di coltivazioni specializzate in serra
che producono fiori e piante ornamentali ed ortaggi. Ma a subire gli effetti del record
nei prezzi del gasolio - continua la Coldiretti - è l'intero sistema agroalimentare dove i
costi della logistica incidono dal 30 al 35 per cento per frutta e verdura e assorbono in
media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari. La continua crescita dei
costi di trasporto e degli altri costi logistici - conclude la Coldiretti - mette a rischio la
competitività delle imprese Made in Italy e che va affrontata con interventi strutturali in
un Paese dove l’88 per cento delle merci viaggia su strada.
COLDIRETTI: CON LA CRISI 1 ITALIANO SU 3 RINUNCIA ALL’ACQUISTO DELL’AUTO
A FAVORE DELLA SPESA PER I FIGLI E LA TAVOLA
Con la crisi quasi un italiano su tre (30 per cento) ha ridotto, rinunciato o rimandato,
l'acquisto dell'auto per risparmiare a favore della spesa per la tavola e per i figli che
risultano le due voci di acquisto meno sacrificabili dalle famiglie. E' quanto emerge da
un’indagine Coldiretti-Swg, in occasione della diffusione dei dati sulle immatricolazioni
delle auto, dalla quale si evidenzia che solo il 16% degli Italiani dopo tutto il resto è
arrivato perfino a ridurre o a rimandare gli acquisti alimentari ed appena il 9 per cento
quelli per i propri figli. Le rinunce principali oltre l’auto hanno riguardato – precisa la
Coldiretti – le vacanze per il 50 per cento degli italiani, il tempo libero per il 47 per
cento, gli acquisti tecnologici per il 34 per cento, mentre un italiano su tre (33 per
cento) ha ridotto, rinunciato o rimandato anche le attività culturali. La crisi ha cambiato
dunque le priorità degli italiani che - conclude la Coldiretti - hanno tagliato soprattutto il
“superfluo” mentre si cerca di resistere sui beni essenziali per la famiglia come
l’alimentazione, la salute e la scuola.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Cremona
SERATA BENEFICA PRO TERREMOTATI
BORDOLANO – 18 SETTEMBRE 2012
I noti eventi sismici che hanno colpito il Nord Italia nel maggio scorso, oltre a morti e
feriti, hanno provocato ingenti danni al patrimonio pubblico e privato.
Tra i beni immobili più colpiti si annoverano anche quelli ecclesiastici, alcuni dei quali
di eccezionale importanza storico-architettonica come le chiese della Diocesi di Carpi,
quarantatre delle quali sono state dichiarate inagibili.
Nel crollo di una di queste ha perso la vita anche il cremonese Don Ivan Martini,
parroco di Rovereto, colpito dai calcinacci durante una nuova scossa di terremoto
mentre tentata di salvare una delle opere d’arte più amate da quella comunità
parrocchiale.
Danni sono stati arrecati anche in provincia di Cremona, segnatamente nel casalasco,
dove è stato colpito anche il Duomo di Casalmaggiore, opera di elevato valore artistico
e punto di riferimento per i fedeli del territorio.
Al fine di aderire a un’espressa richiesta delle due Diocesi, la Prefettura di Cremona,
sentiti gli organi di vertice delle principali Istituzioni del territorio, ha promosso la
realizzazione di una serata di beneficenza mirata alla raccolta di fondi da destinare agli
interventi di restauro dei luoghi di culto sopra citati.
La serata avrà luogo il 18 settembre p.v. presso Villa Zaccaria, sita nel Comune di
Bordolano, struttura che potrà ospitare oltre 500 persone.
Gli ambienti, il servizio, l’accompagnamento musicale e le materie prime destinate alla
serata, nonché la preparazione delle stesse, saranno messi a disposizione gratuitamente.
Il prezzo del biglietto di invito è di 70 euro.
I biglietti saranno “venduti” anche grazie all’opera di sensibilizzazione e divulgazione
svolta dai Presidenti e dai rappresentanti dei Club di Servizio, delle Società sportive,
degli Ordini professionali e degli Istituti di credito.
Nel corso della serata è prevista anche la realizzazione di una lotteria il cui ricavato sarà
devoluto, ancora, alla sistemazione degli edifici in questione.
Le somme raccolte verranno versate sul conto corrente bancario, acceso presso la Banca
Popolare di Sondrio, Succursale di Cremona, sita in via Dante 149/A, con il n.
000003864X19 189 – CREMONA, IBAN: IT56T056 9611 4000 0000 3864 X19, e
recante l’intestazione “RACCOLTA FONDI DIOCESI DI CREMONA E DIOCESI DI
CARPI”.
TERREMOTO
COLDIRETTI: BENE L’ANNUNCIO DELLA PROROGA SUL FISCO
PER CHI HA SUBITO DANNI
In un situazione delicata come quella della ricostruzione è necessario un ulteriore
slittamento dei termini di versamento dei pagamenti per i soggetti effettivamente
danneggiati, che hanno l'abitazione e/o le strutture lavorative inagibili e che in questa
fase sono particolarmente esposti a problemi di liquidità finanziaria. E’ quanto afferma la
Coldiretti nel commentare le dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole, Mario
Catania, sul fatto che “la proroga al 30 novembre della sospensione delle tasse è
limitata, stiamo lavorando per individuare un criterio oggettivo che consenta di spostarla
oltre il giugno 2013 per chi ha subito effettivamente danni per il terremoto''. E' infatti
positiva la decisione già assunta di sospendere fino al 30 novembre prossimo le
scadenze degli adempimenti fiscali e contributivi per chi risiede nelle aree colpite dal
sisma ma occorre - continua la Coldiretti - fissare un ulteriore slittamento al 30 giugno
2013 per chi ha subito danni ad abitazioni e imprese. Si tratta di un atto doveroso -
conclude Coldiretti - per sostenere imprese che hanno dimostrato con il lavoro nelle
stalle e nei campi nel pieno della campagna estiva di raccolta frutta di voler ripartire per
sostenere l’economia e la vita sociale nei territori colpiti.
LAVORO COLDIRETTI: LA CRISI SI AGGRAVA PERCHÉ
NON SI RINNOVA LA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA
In Italia c’è la classe dirigente più vecchia d’Europa (età media: 59 anni) Con il record della disoccupazione giovanile la crisi si aggrava perché non si rinnova la classe
dirigente italiana, che ha un’età media di 59 anni e vengono a mancare idee, energie e risorse
nuove fondamentali per la crescita del Paese. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i
dati divulgati dall’Istat secondo i quali gli occupati di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono
diminuiti di quasi un milione e mezzo di unità (1.457.000) rispetto allo stesso periodo del 2007,
con un crollo del 19,9%. Un fenomeno che non è solo un problema familiare e sociale -
denuncia Coldiretti -, ma provoca anche un invecchiamento della classe dirigente italiana
impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione che ha una età media
di 59 anni, la più alta tra tutti i Paesi Europei, secondo il report Coldiretti/Università della
Calabria. La disoccupazione giovanile è uno spreco che l’Italia non può permettersi e
l'esperienza conferma che quando in azienda è presente un giovane la crisi si fa sentire molto
meno e si realizzano risultati migliori in termini di reddito e occupati. Il 33% dei giovani
agricoltori si trova in fase di espansione aziendale contro il 10% della media nazionale e,
nonostante la crisi, il 40% dichiara di aver aumentato il proprio fatturato nell’ultimo anno.
Pizzighettone, appuntamento al Mercato di Campagna Amica
In regalo per tutti c’è la guida “Territorio e Tradizione in Tavola…a km zero” dedicata ad agriturismi, fattorie
didattiche, Punti e Mercati di Campagna Amica
Un regalo speciale attende tutti i cittadini-consumatori che sceglieranno di portare in tavola la
bontà e la tipicità dei prodotti della nostra agricoltura, recandosi a fare la spesa al Mercato di
Campagna Amica a Pizzighettone: una copia della guida “Territorio e Tradizione in Tavola…a
km zero”, dedicata ad agriturismi, fattorie didattiche, Punti e Mercati di Campagna Amica (con
indirizzi, numeri e informazioni utili,
accompagnati da alcune “ricette di
stagione”), sarà donata ad ogni persona
che si presenterà in piazza Roma, il
giovedì mattina, per l’incontro diretto
con gli agricoltori di Coldiretti
Cremona.
La proposta vuol rappresentare un –
piccolo e genuino – incentivo, rivolto in
primis ai pizzighettonesi, a voler
scoprire il nuovo Mercato a km zero
lanciato dagli imprenditori agricoli di
Coldiretti. Dopo Cremona,
Casalmaggiore, Crema, Soresina,
Pandino, Vescovato, Castelleone,
Bagnolo Cremasco, nel corso
dell’estate è stato inaugurato, infatti,
anche il nono appuntamento fisso con il
Mercato di Campagna Amica.
La ‘piazza’ era sicuramente attesa e
importante: Pizzighettone.
Così, ogni giovedì mattina, in piazza Roma (zona “Gera”) a Pizzighettone trovano posto gli
stand gialli dei produttori di Coldiretti, pronti ad offrire cibi buoni, genuini, naturalmente di
stagione e dall’origine garantita. Si è partiti con frutta, verdura, salame nostrano, prodotti di
bufala (formaggi e salumi), miele. “Nel tempo contiamo di incrementare il numero delle
aziende presenti, come la varietà delle produzioni proposte. Presenze e prodotti, naturalmente,
seguono la stagionalità” evidenzia Coldiretti Cremona. Gli agricoltori “ci mettono la faccia”:
“Portiamo a Pizzighettone – ribadiscono – il meglio delle nostre produzioni, garantite dal
campo alla tavola, offerte ad un giusto prezzo. Così avviene in ogni Mercato di Campagna
Amica, nel segno del progetto di Coldiretti, che sta dando vita ad una filiera tutta agricola e
tutta italiana”.
MERCATO DI CAMPAGNA AMICA: GLI APPUNTAMENTI
Da Cremona a Crema, da Soresina a Casalmaggiore, da Pandino a Bagnolo, Castelleone e
Vescovato, senza dimenticare il recente “debutto” a Pizzighettone: sono sempre più numerose
le ‘piazze’ dove, con regolarità, si rinnova l’appuntamento con il Mercato di Campagna Amica
degli agricoltori di Coldiretti Cremona. Riportiamo il calendario, ricordando che tutti gli
appuntamenti si svolgono nella mattinata, a partire dalle ore 7,30. Ogni variazione o
aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo
www.cremona.coldiretti.it. Da appuntare in agenda:
CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina.
CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato
SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale
VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma
CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi
PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, piazza Roma (zona “Gera”).
CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese
(+ alcuni eventi: domenica 30 settembre c’è il “Festival della zucca”).
BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese
PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)
IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA DI PIZZIGHETTONE
LA PROSSIMA SETTIMANA IN PRIMO PIANO
NELLA TRASMISSIONE TV “W L’AGRICOLTURA”
L’ultimo “nato” tra gli appuntamenti del Mercato di Campagna Amica – quello di
Pizzighettone, proposto dagli agricoltori tutti i giovedì mattina in piazza Roma, Zona
Gera – sarà al centro della puntata di W l’Agricoltura in onda la prossima settimana.
Ricordiamo che W l’Agricoltura va in onda su Telecolor e Primarete ogni
giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa,
su Telecolor. I principali servizi vengono riproposti sul sito di Coldiretti
Cremona all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it
CON L’AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO, TORNERANNO IN CLASSE I PERCORSI
DI EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA
Coldiretti Cremona: con il progetto Agribenessere
gli alunni vanno a scuola di salute
Con l’avvio dell’anno scolastico, puntuale si presenterà in classe anche Coldiretti Cremona,
riproponendo alle scuole del territorio (di ogni ordine e grado) il progetto didattico
“Agribenessere…a Scuola di Salute”, un invito a riscoprire il valore di uno stile di vita sano,
che coniughi corretta
alimentazione, regolare attività
fisica e naturalmente l’incontro con
il mondo rurale, capace di offrire il
verde della campagna, i sapori
della dieta mediterranea, le attività
e le storie che uniscono tradizione e
modernità. Il progetto prevede, in
primo luogo, l’incontro con gli
imprenditori agricoli. Per bambini e
ragazzi sarà questa una preziosa
occasione per conoscere una
professione in cui la passione,
l’esperienza e la tradizione
familiare si accompagnano
all’innovazione, allo spirito
imprenditoriale, alla capacità di
rigenerarsi, rispondendo alle
esigenze dei cittadini e prendendosi
cura dell’ambiente. Sono previste visite in fattoria didattica, agriturismo, punti della rete
Campagna Amica, Mercati degli agricoltori (ma anche presso aziende agricole dotate di
impianti di energia rinnovabile, consorzi d’irrigazione, musei della civiltà contadina, ecc.).
Ecco i percorsi proposti da Coldiretti Cremona alle classi, nell’ambito del progetto didattico
“Agribenessere…a Scuola di Salute”:
W L’AGRICOLTURA. L’incontro in classe con imprenditori agricoli del territorio (in
primis Giovani Impresa e Donne Impresa Coldiretti) rivelerà il vero volto della moderna
agricoltura: le tecnologie, la professionalità, il rapporto impresa-mercato, la multifunzionalità,
il valore dei prodotti agricoli. Gli alunni avranno modo di raccogliere le esperienze di donne e
uomini che hanno scelto la vita in campagna.
W LA TRADIZIONE. L’incontro con l’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti
consentirà di riscoprire le radici delle attività e della cultura rurale. Si parlerà delle antiche
pratiche, di colture e allevamenti del passato (es. la coltivazione del lino, l’allevamento del
baco da seta), con possibilità di approfondire le testimonianze con una giornata in fattoria o
una visita al museo della civiltà contadina.
KM ZERO! Il rispetto per l’ambiente inizia dalle scelte a tavola: il percorso mostra come
ciascuno di noi possa contribuire ad aiutare l’ambiente attraverso gesti quotidiani, ad es. la
scelta di produzioni locali (che, non richiedendo lunghi trasporti, limitano le emissioni di gas
serra) o l’acquisto di cibi con minori imballaggi. Saranno proposte le esperienze delle imprese
agricole “a km zero” e una visita al Mercato di Campagna Amica.
EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ. Agricoltura fa rima con Ambiente. Il percorso
è dedicato alla “produzione di energia dai campi”, con possibilità di visita ad aziende agricole
dotate di impianti di energia rinnovabile (biogas, biomasse, pannelli fotovoltaici, ecc.). Sono
previsti interventi tesi ad educare a comportamenti che, nella vita quotidiana, contribuiscono al
risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente.
L’ETICHETTA, NOSTRA ALLEATA. L’incontro con agricoltori ed esperti di
educazione alimentare mostrerà l’utilità dell’etichetta, evidenziando l’importanza di conoscere
l’origine dei prodotti. La proposta potrà includere una visita al Mercato di Campagna Amica o
ad uno dei Punti Campagna Amica, la prima grande rete nazionale per la vendita diretta di
prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, a km zero, no ogm.
OBESITA’? NO GRAZIE! L’incontro con agricoltori ed esperti di alimentazione
consentirà di analizzare i corretti comportamenti a tavola, ricevendo utili ‘consigli del
benessere’. Le scelte alimentari non possono prescindere dalla conoscenza di ciò che si porta in
tavola: da qui l’attenzione alle produzioni della nostra terra e alla stagionalità degli alimenti. Il
tutto corredato da una sana attività fisica.
www.cremona.coldiretti.it il sito di Coldiretti Cremona
Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente
comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in
particolare, per gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”).
Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e
valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio,
alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti tutti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti
Cremona, ci sono le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul
territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili. Negli ultimi mesi il sito si è arricchito
di una serie di video, che raccontano iniziative, azioni e imprese agricole di Coldiretti.
Particolare risalto è dato alle ‘storie’ dei giovani imprenditori agricoli.
MERCATI – TABELLA AGGIORNATA
A VENERDI’ 7 SETTEMBRE 2012
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
FRUMENTO
tenero buono
mercantile Tonn.
237-241
269
n.q. (fino)
267-272
GRANOTURCO ibr. naz.
14% um. Tonn. 262-263 276-278 269-271 284-285
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn. n.q. n.q. n.q. Sorgo nazionale
280-285
ORZO naz. p.spec. 55-60
p.spec. 66-68 Tonn.
220-224 225-230
n.q. 258-260
Fino a 65
239–244 Fino a 70
245– 250
(p.spec. 63-65)
251-253
CRUSCA alla rinfusa
Tonn. 187–189 177–178 in sacchi 218-221
179-180
FIENO Magg. 2012
Agostano Tonn.
140 – 155 loietto:
140 – 155
133-143 137-142
Mag. 1° t.
n.q.
Medica fienata
(1° t. 2012)
125,0-145,0
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn. 75 – 85 80-92 Paglia da mietitr.
r.b. 40-45 Paglia di frumento
press. 45-50
SUINI lattonzoli locali
15 kg 3,370 3,50 3,350 3,380
SUINI lattonzoli locali
25 kg 2,600 2,70 2,580 2,610
SUINI lattonzoli locali
30 kg 2,350 2,47 2,340 2,350
SUINI lattonzoli locali
40 kg 2,130 2,17 2,120 2,130
SUINI da macello
156 kg 1,655 1,715 n.q. (da 144 a 156 kg)
1,673
SUINI da macello
176 kg 1,715 1,715 n.q. (da 156 a 176 kg)
1,717
SUINI da macello
Oltre
176 kg 1,685 1,690 n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,701
VACCHE FRIS.
1° qualità (p.v.) kg.
p.v. 1,19-1,43 p.m 2,70-3,10
MONTICHIARI 1,25-1,43
da macello 1,30-1,40
VACCHE FRIS.
2° qualità (p.v.) kg.
pv 0,99-1,12 pm 2,35-2,6
MONTICHIARI 0,90-1,10
1,10-1,20
MANZE scott. 24 mesi
kg. pm 2,55-3,20 Vitelloni da macello
24/30 mesi 1,65-1,75
1,37-1,54
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)
p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10
PRODOTTO
Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VITELLI baliotti fris. (p.v.)
50-60
kg. 1,20-1,50
MONTICHIARI
(1° q. 56/60 kg)
1,20-1,40
(da 46 a 55 kg)
1,80-2,00 (45-55 kg)
1,60-2,40
VITELLI baliotti pie blu belga p.v
50-60
kg. 3,00-4,00
MONTICHIARI 3,85-4,05
4,70-5,20 (pregiate 70 kg)
4,41-5,55
BURRO pastorizzato
kg. 2,35 past. 1,85 centr. 2,50
1,80 Zangolato di creme
X burrificaz. 1,45
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg. (dolce)
4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --
PROVOLONE VALPADANA
oltre 3 mesi kg.
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO
12 mesi 8,85-9,10
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg. 7,25-7,45 7,20-7,45 7,15-7,40
PARMIGIANO
REGGIANO
fino a 24 m 11,10-11,40
GRANA scelto
stag. 12-15 mesi kg. 8,20-8,40 8,55-9,10 8,50-8,75
PARMIG. REGG.
30 mesi e oltre 12,65-13,05
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1°
e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta
attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Altra sottolineatura: i prezzi del mercato bovino di
Cremona sono da considerarsi a peso morto. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due
giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa
riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui
riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI
- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -
SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it
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http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm
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