Vulture Magazine, 19 agosto 2012

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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 19 agosto 2012 SiderurgikaTv Guida TV Copertina di Patrizia Vaccaro Pro-Loco Venosa. Estate Venosa 2012 Galleria Fotografica Maschito. Arte & Sapori Blob anche d’estate Amor Ti Vieta…. La vergogna inglese: Cammarelle sconfitto dai giudici non dal ring San Fele. Assalto alle cascate nel ferragosto Maschito. La Medicina In Un Universo Di Stelle Melfi “Serata di festa ed emozioni al Galà dello Sport Ripacandida. Un Successo La Iv Sagra Della Pasta Fatta Lavello. La Chiesa Di Maria Santissima Del Principio A Lavello Ginestra. Giuseppe Conte Orgoglioso delle Cinquecentolire

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notizie dal cuore della Basilicata

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VULTURE MAGAZINE 1

Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 19 agosto 2012 SiderurgikaTv Guida TV Copertina di Patrizia Vaccaro Pro-Loco Venosa. Estate Venosa 2012 Galleria Fotografica Maschito. Arte & Sapori Blob anche d’estate Amor Ti Vieta…. La vergogna inglese: Cammarelle sconfitto dai giudici non dal ring San Fele. Assalto alle cascate nel ferragosto Maschito. La Medicina In Un Universo Di Stelle Melfi “Serata di festa ed emozioni al Galà dello Sport Ripacandida. Un Successo La Iv Sagra Della Pasta Fatta Lavello. La Chiesa Di Maria Santissima Del Principio A Lavello Ginestra. Giuseppe Conte Orgoglioso delle Cinquecentolire

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EVENTI VULTURE E BASILICATA

Maschito: Rassegna di Artigianato e Prodotti

Tipici http://www.siderurgikatv.com/search/label/Maschito%20Eventi%202012

Maschito: Arte e Sapori a Confronto - Gioielli

in Passerella http://www.siderurgikatv.com/search/label/Maschito%20Eventi%202012

Estate lavellese - "Lavello in Arte"

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Lavello%20Eventi%202012

Estate lavellese - Spettacolo musicale con

Mauro Vulpio http://www.siderurgikatv.com/search/label/Lavello%20Eventi%202012

San Fele: Spiritualia - "Concerti dell'Anima"

F.G. Lorca... in flamenco http://www.siderurgikatv.com/search/label/San%20Fele%20Eventi%202012

San Fele: Spiritualia - Luca Salerno e

Antonella Inciso http://www.siderurgikatv.com/search/label/San%20Fele%20Eventi%202012

Filiano - 25. Anniversario Fondazione

Pro-Loco Filiano http://www.siderurgikatv.com/search/label/Filiano%20Eventi%202012

Centro Gramsci - Umanizzare l'Economia per

Uscire dalla Crisi http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

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Presentazione del libro "Basilicata Italia,

frammenti di un Percorso Unitario" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Filiano: "Trivelle d’Italia"

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Filiano%20Eventi%202012

SiderurgikaTv incontra: Fondazione

Rosangela d'Ambrosio http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

Miss Web Fashion – Roberta Cancellara

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Ruvo%20del%20Monte%20Eventi%20201

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Lavello%20Eventi%202012

Lavello "Mietitura e Trebbiatura" Mezzi

d'epoca e Colazione del Mietitore http://www.siderurgikatv.com/search/label/Lavello%20Eventi%202012

Spettacolo Rosario Dance

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Siderurgikatv incontra: Marina Valensise http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

Siderurgikatv incontra: Domenico Pozzovivo

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

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Scuola Primaria "M. Preziuso" Rionero -

Mostra Fine Anno http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Incontri con gli Autori "Dalla terrazza di

Caruso" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero: Estemporanea di Pittura

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rapone - Festa Patronale di San Vito

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rapone%20Eventi%202012

Rionero - Premio Michele Prezioso

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Lavello - "Corrado IV il Sogno di un

Imperatore" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

Potenza - Speciale Fiera dell'Autore

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

A Forenza “Una Rotonda sul mare”

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Forenza%20Eventi%202012

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Nei tuoi occhi scopro la mia lungimiranza nel tuo viso il mio orizzonte sulle tue labbra, la mia felicità. Nel tuo fascino specchiarmi. Giovanni di Lena

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Galleria Fotografica Maschito: Arte & Sapori

(2, 3 Agosto 2012) foto di Mariella Imbriano

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Locarno Film Festival Le contraddizioni delle famiglie

salvate dalla terza età

di Vittorio Agnoletto (Una corrispondenza per il CineClub “De Sica” – BasilicataCinema dal Festival del Cinema di LOCARNO) La condizione dell’anziano e la famiglia sono stati i due temi che sembrano farla da padrone nei film presentati questo 2012 al Festival. La famiglia: specchio di una crisi sociale che è anche crisi di valori, di certezze e di prospettive; ora àncora di salvezza, ora prigione abitata da aguzzini non sempre consapevoli della proprie azioni. Paradossalmente la terza età viene celebrata nella sua “dilatazione”, nel suo prolungarsi nel tempo, frutto di un benessere conquistato nei decenni scorsi, proprio ora che la crisi pare destinata a provocare, tra i suoi “effetti collaterali”, una diminuzione e un peggioramento dell’attesa di vita nei Paesi europei. In “Mobil Home” (Belgio/Lussemburgo/Francia) di Francois Pirot, due giovani ormai trentenni acquistano un camper con l’intenzione di partire per un lungo viaggio destinato a restare sull’orizzonte. Seppure in situazioni differenti, i rapporti con le famiglie di provenienza si mostrano in tutta la loro ambivalenza che va oltre la classica dialettica figli/genitori; ma alla fine, indipendentemente dai destini dei due ragazzi, a prevalere è l’immagine del

nucleo famigliare come dispensatore di sicurezza economica e di certezze affettive in una fase di totale e completa precarietà. Nessuna certezza, né alcuna sicurezza invece per i due giovani protagonisti di “Giochi d’estate” (Svizzera/Italia) di Rolando Colla. Due famiglie sfasciate a causa della violenza paterna appaiono come gusci vuoti incapaci di guidare i figli nel difficile passaggio della pubertà. Un bel film, dalle tinte forti ma mai sopra le righe. Anche nel cortometraggio “Suspended” (Australia) di Damian Walshe-Howing le responsabilità dello sfascio famigliare vengono attribuite al padre, ma il figlio, ancora bambino si rifugia nella compagnia di un cieco che lo guida alla scoperta del mondo. Il mondo può anche apparire bello e affascinante, ma per guardarlo non sempre gli occhi sono sufficienti e necessari. Una storia raccontata con capacità poetica e fortemente evocativa. Che sia padre o marito, sembra non vi sia soluzione, è il maschio che non sa stare con dignità nel ruolo che le sue scelte o il fato gli hanno riservato. In “Padroni di Casa” (Italia) di Edoardo Gabbriellini un famoso cantante in declino (interpretato da Gianni Morandi) non riesce a reggere la vicinanza della moglie, divenuta invalida, senza precipitare in un cinismo destinato a mettere a nudo anche la doppiezza dei propri messaggi artistici. Anche qui la donna è vittima, seppure, in questo caso, non per scelta, né per devozione. La vicenda famigliare non esaurisce e forse non è nemmeno il centro del racconto che si concentra sul razzismo fra italiani, frutto di un campanilismo esasperato. Il film ha forse il pregio di mostrare che per suscitare i peggiori sentimenti di una collettività non è necessaria la presenza di qualche immigrato, ma la conclusione del racconto appare alquanto improbabile con risvolti “pulp” che indeboliscono il risultato finale. Un papà colpevole, ma questa volta solo di distrazione, seppure

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pagata ad altissimo prezzo, è il coprotagonista di “Nachtlarm” (Svizzera/Germania) di Christoph Schaub storia di un rapimento involontario di un bebè. L’instabilità famigliare trova un suo equilibrio nella lotta contro il mondo esterno, infido e pericoloso. Morale abusata, ma raccontata attraverso spunti originali, a volte persino umoristici ed un attenta descrizione delle personalità dei protagonisti. I rapporti famigliari sembrano soccombere di fronte alla quotidianità, solo esperienze forti e inconsuete paiono fornire loro la capacità di resistere nel tempo. Una coppia in difficoltà nel quotidiano che cerca di superare la paura del futuro attraverso una coinvolgente esperienza di confronto coi fantasmi delle morti che furono, e una famiglia che mantiene la sua unità alla ricerca del marito/ padre ucciso dalla dittatura in Guatemala, costituiscono il soggetto di “Polvo” (Guatemala/Spagna/Cile/ Germania) di Julio Hernandez Cordòn. Un film nato forse con qualche pretesa, ma che risulta confuso e superficiale. Interessanti ma molto lenti, centrati sull’estetica del gesto in modo talvolta esasperante, sono: “Wo Hai You Hua Yao Shuo” e “Los Mejores Temas” Il primo è un film di Ying Liang (Corea del Sud) vincitore del Pardo per la miglior regia e per la miglior interpretazione femminile (An Nai), che, prendendo spunto da una storia vera, narra di una madre che si prepara ad incontrare il figlio rinchiuso in carcere per aver ucciso sei agenti, dopo essere stato picchiato per essere stato sorpreso a guidare una bici senza targa. Il secondo del messicano Nicolás Pereda racconta di un padre di famiglia che ritorna a casa dopo quindici anni di assenza. In ambedue i film sono passati al microscopio i sentimenti e le relazioni che legano i componenti del nucleo famigliare; un universo di sofferenza e di non detti che resta inaccessibile a chiunque altro.

Non c’è dubbio che vista con gli occhi del Festival la condizione dell’anziano è un’età di forte dignità, di consapevolezza e di scelte coscienti. Almeno questo è quanto emerge da alcuni dei migliori film presentati. “Quelques heures de printemps” (Francia) di Stephane Brizè, affronta il difficile tema dell’eutanasia, una scelta lucida e convinta di porre fine alla propria vita. Lo fa con delicatezza, senza ricercare la polemica e lo scandalo e con attori perfettamente inseriti nel ruolo. Un film come questo è forse il più valido contributo possibile per chi si batte per l’autodeterminazione sul fine vita. “Un Estonienne A’ Paris” (Francia/Estonia/Belgio) di Ilmar Raag è un bellissimo racconto del confronto tra due figure femminili, una anziana l’altra più giovane, un incontro scontro tra due dignità, fatte di fierezza e dell’incapacità di arrendersi ai destini della vita e del tempo con, sullo sfondo, l’immigrazione dell’Est Europa. In “Der Glanz Des Tages”, Pardo per la miglior interpretazione maschile (Walter Saabel) Tizza Covi e Rainer Frimmel raccontano con grande sensibilità un non previsto rapporto tra zio e nipote, nel quale, a discapito di come le apparenze sembrano comunicare, l’inventiva e la capacità di reinventare la propria collocazione nella vita, rendendola anche socialmente utile, è decisamente prerogativa del più anziano. Non parla di anziani né di famiglia, ma dell’impossibilità di costringere le relazioni dentro binari prefissati, dell’incapacità, di ciascuno di noi, di saper scegliersi, anche qualora vi fosse la possibilità di farlo, la relazione ottimale costruendola in laboratorio. Non fosse altro che per questo messaggio liberatorio, la trama infatti non è delle più avvincenti e la conclusione è decisamente naif, “Ruby Sparks” (USA) di J.Dayton e V. Faris meriterebbe comunque di essere visto. CineClub “Vittorio De Sica” – BasilicataCinema

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Blob anche d’estate

Per fortuna che c’è Blob (RaiTre ore 20) a rammentare che la canicola non ci annebbia del tutto la vista e la coscienza. Meno male che le sue immagini (magistralmente montate) ci raccontano l’oggi in relazione con la storia di ieri, di vent’anni fa, con i processi di Mani pulite così attuali, così da commedia all’italiana, così drammaticamente comici da sembrare irreali. Meno male che c’è Blob, malgrado la sua ostinata programmazione in un orario improbabile d’estate, con la luce ancora forte di fuori. In uno degli ultimi numeri è stato encomiabile nel racconto a spezzoni, con Stanlio e Ollio che irridono con frequenza alle sbavature macchiettiste di questo o quel personaggio, di un Rutelli qualsiasi (mentre si difende con il conto a mo’ di lenzuolo per la truffa del suo tesoriere) e Forlani con la bava alla bocca sotto processo (vent’anni fa), fra un Cusani e un Cirino Pomicino che cercano invano di difendersi dalle accuse di corruzione e truffa. E a chiosa di tale satira una lezione di cinema elevato, di commedia come pochi al mondo hanno saputo fare: le sequenze di quel dialogo pressoché perfetto (scritto da Age e Scarpelli) dal film di Dino Risi “In nome del popolo italiano”: il giudice Bonifazi (Ugo Tognazzi) che accusa di omicidio l’impenditore senza scrupoli Santenocito (Vittorio Gassman). Una sequenza da manuale di un film datato 1971 che descrive come fosse oggi la volontà di

giustizia che si annida nella società e, di contro, la difesa ad oltranza di un potere che si rigenera sempre e comunque, costi quel che costi. “Io rappresento tutto ciò che lei odia..col suo zelo inquisitorio e nell’odio ideologico” esprime con rabbia Santonocito-Gassman, che sembrano le stesse esternazioni pronunciate dall’ex premier quando si difende dalle accuse. Attualità letta in anticipo, dunque, come sa fare il grande cinema. E tuttavia, Dino Risi aveva pure voluto riflettere, già allora, sull'ampiezza del potere discrezionale di cui i magistrati dispongono, e “di cui forse talvolta potrebbero abusare in nome di un fine di giustizia che giustificherebbe l'uso di mezzi non ortodossi”. Un film di una ampiezza totale, da rileggersi ancor prima della disputa interpretativa dei due mostri sacri come Gassman e Tognazzi, semplicemente irripetibili. Televisione generalista è dunque Blob, che fa storia e lezione di montaggio, che si fa satira e pensiero leggero, che guarda al passato per descrivere il presente. E’ parte della nostra cultura, calura permettendo. Armando Lostaglio

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AMOR TI VIETA…. Woody Allen, appassionato oltre che di jazz anche di opera lirica, rispolvera la “Fedora” di Umberto Giordano. “To Rome with love”, di certo non sarà ricordato come uno dei capolavori del maestro newyorkese, ma la trovata dell’uomo comune con la passione del bel canto, che riesce però ad esprimersi al meglio solo se canta sotto la doccia è degna del suo rinomato genio. L’aria intonata dal protagonista (Giancarlo, l’attore Fabio Armiliato) è fra le più belle di tutto il panorama operistico, ed è tratta dalla “Fedora” di Umberto

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Giordano, l’opera più nota del compositore foggiano assieme all’“Andrea Chenier” del 1896. Essa, è intonata nel secondo atto, quando Loris Ipanov si rivolge a Fedora e tenendole la mano le canta..: “Amor ti vieta di non amar; La man tua lieve, che mi respinge, cerca la stretta della mia man; La tua pupilla esprime: "t’amo", se il labbro dice: "Non t’amerò". Una serie di controsensi che denotano il contrasto tra i desideri del cuore e l’impossibilità di cedervi dettata dalla cruda realtà. La donna era in realtà già promessa (al Conte Vladimiro, ucciso dallo stesso Loris, ma non per motivi politici, come si sospettava in un primo tempo, bensì per questioni d’onore..) e pertanto non può abbandonarsi alle nuove palpitazioni del suo cuore. La mano, a fatica si distacca dalla stretta di Loris e ciò che può leggersi negli occhi e negli sguardi di Fedora contrasta evidentemente con il diniego già proferito (gli dice che partirà il giorno dopo per la Russia…). In Andante cantabile, è una melodia larga e slanciata, appena sostenuta dagli arpeggi dell’orchestra. Nel testo ricorda vagamente il celebre “Amor che a nullo amato amar perdona” (Francesca, Inferno della Divina Commedia). Fedora, vide la sua prima al Teatro Lirico di Milano il 17 Novembre 1898 e “Amor ti vieta” negli anni è entrata a far parte del repertorio di grandi interpreti quali Enrico Caruso, Beniamino Gigli, Mario Del Monaco, Placido Domingo, Bocelli e Pavarotti. Woody Allen non è nuovo nel permeare i suoi film di melodie classiche e operistiche; ricordiamo a tal proposito l’aria “Una Furtiva Lagrima” da “L’Elisir d’Amore” di Donizetti come preludio del suo fortunato “Match Point”, il suo primo lavoro fuori dagli USA (a Londra, per l’esattezza), o le musiche di Prokofiev in “Amore e Guerra” del 1975, nonché quelle di Mendelssohn e Schumann in “Una commedia sexy in una notte di mezza estate” del 1982, per non tacere sulla celebre “Tu che a Dio spiegasti l’ali”,

sempre di Donizetti tratta dalla “Lucia di Lammermoor” in “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” del 2010. Nello stesso “To Rome with love” si possono fra le altre, ascoltare “E lucevan le stelle” dalla “Tosca” di Puccini, arie tratte da “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo e “Nessun dorma” dalla Turandot. Orazio Leotta

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La vergogna inglese: Cammarelle sconfitto dai giudici non dal ring

Non è stato il ring, sul quale si è battuto con forza ed eleganza, ma i giudici di gara a sconfiggere Roberto Cammarelle. Con un verdetto “scandaloso” (giudicato tale da molti commentatori sportivi) il pugile di origine rionerese viene privato della soddisfazione di riconfermarsi campione olimpionico dei supermassimi anche a Londra 2012. Cammarelle termina l'incontro in vantaggio, ma inspiegabilmente i giudici emettono un verdetto di parità (18-18) e danno l'oro all’inglese Joshua per scelta tecnica. Immediato quanto inutile il ricorso azzurro per una decisione vistosamente ingiusta. Eppure Roberto ha meritato anche a Londra la medaglia d’oro, l’aveva conquistata quattro anni fa a Pechino dove, pure lì, se la era aggiudicata con il campione di casa, tale Zhilei Zhang (un armadio da due metri), battuto sul ring.

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Ma con gli inglesi evidentemente non si scherza: si premiano con sotterfugi fatti in casa. Ma per noi lucani, Roberto rimane il campione, tutto muscoli e generosità, con quel viso da ragazzo educato, sebbene sul ring metta in mostra tiri sinistri dai guantoni d’acciaio su gambe snelle. Certo, è la tecnica la sua inespugnabile qualità, con l’eleganza della scherma. Cammarelle rimane un bell’esempio di atleta, continuerà a battersi anche se per le prossime Olimpiadi l’anagrafe potrebbe non premiarlo. Grazie per questa medaglia d’argento in una Londra che evidentemente sul “suo” ring ha premiato se stessa. Gli sportivi italiani, e la Rionero dei suoi genitori, continueranno ad apprezzare la sua classe, il suo stile taciturno e le sue medaglie, che ci hanno portato sul tetto del mondo. Armando Lostaglio

:::::::::::::::::::::::::::::::: Assalto alle cascate nel ferragosto

Circa un migliaio di persone (stima per difetto), hanno visitato a partire dalla mattina di ferragosto e per tutta la giornata le cascate di San Fele. Turisti provenienti da tutte le parti della Basilicata ed in particolare dalle regioni limitrofe Campania, Puglia, Lazio Molise e Calabria, ma anche da altre regioni del nord, oltre che emigranti rientrati dall’estero e dal nord Italia per le vacanze.

La bellissima giornata di ferragosto ha consentito a tanti, di assaporare con il bagno alle cascate, la purezza delle acque sorgive del torrente Bradano. Ancora una volta le cascate di San Fele sono state una meta desiderata nell’ambito dei luoghi della Basilicata da visitare per tanti cittadini che coniugano la bellezza del luogo con lo scenario unico rappresentato dalle cascate, se consideriamo che dall’inizio dell’anno oltre 10.000 persone hanno visitato le cascate di San Fele. Questi eventi dimostrano quanto importante e determinante deve essere l’impegno delle istituzioni a partire dal comune di San Fele,la Regione Basilicata nel favorire ed intervenire per risolvere le ancora tante criticità presenti ed eliminare i disagi per rendere il luogo più accessibile , fruibile, oltre che mettere in sicurezza i sentieri con l’apertura di nuovi percorsi al fine di consentire ai tanti visitatori di ammirare le altre cascate esistenti che oggi non è possibile visitare.

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LA MEDICINA IN UN UNIVERSO DI STELLE - 5° edizione,

organizzata dall'Associazione "Fly Art" di Maschito (PZ)

MERCOLEDI 1° AGOSTO 2012 A MASCHITO (PZ) Villa Comunale ore 21 con accesso libero, con la partecipazione e premiazione con riconoscimento tramite targa ricordo (testimonial) del Mister 'Bello d'Italia 2011' MANUEL TESTASECCA (Abruzzo) e del gruppo vocale XJX (siciliani di Trapani), un quartetto al maschile, segnalatosi negli ultimi tempi come uno dei gruppi rivelazione in Italia grazie ad un fortunato tour nazionale e alle partecipazioni alle selezioni di 'X Factor' e 'Sanremo Giovani', con l'applauditissima esibizione e presentazione di alcuni tra i brani più belli della loro discografia: 'Attimi', 'Mille pensieri', 'Non fermarti', 'Ancora poesia' e 'Calda come il fuoco'. Non sono mancati come in precedenza momenti dedicati alla moda con defilè adulti e bambini in una serata piacevole e con il pubblico delle grandi occasioni. Il tutto come sempre grazie all'impegno e determinazione del presidente dell'associazione benefica "Fly Art" Carmela Mecca, che si occupa di divulgare già da alcuni anni un messaggio molto importante, quello della bellezza interiore, intendendo tuttò ciò che si ha di positivo tra cui il talento, la forza di lottare per inseguire un sogno, anche in casi dove si è limitati fisicamente.

L'idea è nata da un'esperienza personale realmente subìta e vissuta per effetto di una diagnosi di una malattia neurologica la C.I.D.P. (malattia autoimmune demienilizzante progressiva) che porta alla paralisi degli arti superiori e inferiori. L'iniziativa ha come slogan e denominazione "Il mio essere...bello" e ha visto protagonisti in vari interventi sul palco di esperti nel campo della medicina e momenti di spettacolo, con ogni edizione in cui vengono scelti temi da affrontare in campo medico con raccolta fondi per beneficenza (es. nella seconda edizione il tema era il disagio nelle scuole e quindi i fondi devoluti furono donati alla scuola primaria di Maschito per acquistare dei software per computer per bambini dislessici).Nella terza edizione il ricavato è stato devoluto per aprire un punto informazione salute, il quale ascolterà e aiuterà tutti coloro che avranno delle difficoltà. Un'iniziativa lodevole e dai sani princìpi che ha ancora una volta divertito e sensibilizzato in una simbiosi che contraddistingue l'operazione, con consensi e apprezzamenti per l'impegno e il livello della manifestazione. Antonio Petrino Le foto riprendono fasi delle premiazioni degli ospiti (Testasecca con Carmela Mecca) e XJX.

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Melfi 12 agosto 2012. “Serata di festa ed emozioni al Galà dello

Sport promosso dal CSI di Melfi”

Melfi. È stato un vero successo l’evento organizzato dal Centro Sportivo Italiano di Melfi, che domenica sera si è reso protagonista di un avvenimento che ha portato a riempire la stupenda Piazza Duomo della città federiciana. Stiamo parlando del Galà del Sport, manifestazione patrocinata dall’Amministrazione Comunale ed in particolar modo sostenuta dall’assessore allo Sport, Rosa Masi, che da subito ha abbracciato a pieno l’iniziativa. Serata di festa e di emozioni per lo sport melfitano, brillantemente condotta dal giornalista Emilio Fidanzio, affiancato dal Coordinatore dell’Attività Formativa del CSI di Melfi, Lorenzo Morano, che hanno dato il “la” ad un continuo saliscendi di ospiti e protagonisti, di questo evento in cui il Comitato CSI di Melfi, presieduto da Aldo Cilenti, nelle vesti di padrone di casa, ha individuato una serie di categorie riguardanti il mondo dello Sport, a cui è stato assegnato un piccolo riconoscimento, segno di gratitudine ed ammirazione da parte dell’Ente sportivo e dell’Amministrazione, per i risultati raggiunti, per l’impegno, per la passione verso la “causa sportiva”, ma anche e soprattutto alla condotta e l’impegno profuso dai premiati anche in ambito sociale, sempre in riferimento ai valori che contraddistinguono il Centro Sportivo

Italiano. Entrando nel vivo della manifestazione, senza ombra di dubbio possiamo affermare che la città di Melfi può vantare un patrimonio sportivo di tutto rispetto; sul palco si sono avvicendati ben 5 campioni nazionali, di cui uno anche europeo e ci riferiamo a: Gianfranco Bifaro, neo Campione Italiano ed Europeo di Culturismo (premio ritirato dal fratello); Enrico Racioppi e Maria Fierro, freschi campioni di Danza Sportiva; Francesca Fidanzio, giovanissima amazzone che vanta un Titolo Nazionale giovanile e Nino Morano, premiato nella categoria Atleta del Passato, che oltre ad esser un ex calciatore del Melfi, vanta il titolo di Campione Italiano JR di Sollevamento Pesi, in due diverse specialità, conquistato sul finire degli anni 60, assieme ai Titoli Regionali di Lancio del Peso e del Disco, nonché ex istruttore di Nuoto. Ovviamente in una serata del genere non poteva mancare un riconoscimento per l’A.S. Calcio Melfi, che da anni porta il nome della città in giro per l’Italia ed è, anche quest’anno, l’unica realtà professionistica calcistica della nostra regione, nell’occasione presenti il Direttore Sportivo Castaldi ed il Presidente Maglione. Riconoscimento per l’area Volley alla schiacciatrice melfitana Rita Laviano, per lei in passato la maglia azzurra delle giovanili ed una parentesi in Serie A a Matera, con tanto di Coppa dei Campioni vinta. A ritirare il premio del calciatore Fabio Lamorte, in ritiro con il Viareggio, c’ha pensato il padre, mentre sullo schermo venivano proiettate, come per tutti i premiati, le immagini della carriera del giovane Fabio, ex capitano della Primavera della Sampdoria e difensore centrale della nazionale under 20 di categoria. Momento toccante il premio alla carriera CSI consegnato al professor Felice D’urso, che per quasi sessant’anni è stato l’anima, il corpo e la mente dell’Ente ad ogni livello; per lui riconoscimenti speciali da parte dell’Amministrazione, ma anche e soprattutto attestati di stima da parte di

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tutti i premiati, che hanno ricordato che le loro carriere, in quasi tutti i casi hanno preso il via dal CSI, come ad esempio quella di Antonio Caselle, che prima d’aver indossato le maglie del Melfi, della Vultur, del Venosa, del Lavello, dell’Atella-Monticchio e della rappresentativa lucana, è stato un calciatore CSI; come Salvatore Caprarella, istruttore di Nuoto e giocatore di Pallanuoto, premiato per le discipline natatorie. Il Galà dello Sport non ha rivolto lo sguardo solo ad atleti in senso stretto, sono stati infatti consegnati riconoscimenti a realtà sportive, come lo Sport Melfi; come il Centro Ippico Melfese, per il suo impegno nel sociale; al giornalista Gianluca Tartaglia, corrispondente della Gazzetta del Sport ed attivissimo sia in seno alla F.I.G.C. che attraverso altre iniziative culturali; al fotoreporter Alessandro Zenti; al “presidentissimo” Raffaele Nigro, anima del basket melfitano; all’azienda Barilla per la vicinanza al mondo dello Sport; all’evento sportivo Mini Olimpiadi, un progetto di integrazione sociale attraverso lo sport, curato dal I Circolo Didattico di Melfi, presieduto da Filomena Guidi; riconoscimenti anche per movimenti come il Circolo Tennis e l’A.S.D 010 Bike, i primi per i 40 anni di attività, i secondi come realtà emergente. Premio anche a Rino Valvano, nella categoria “Competenze”, per aver messo a disposizione dello sport il proprio bagaglio professionale, nelle vesti di fisioterapista di tante realtà sportive della città. Chiusura dedicata a due importanti realtà del volontariato, ossia le locali sezioni di Croce Rossa e Protezione Civile, che da sempre garantiscono la sicurezza in quasi tutti gli eventi sportivi cittadini. A fine serata applausi per tutti, ma soprattutto per il CSI di Melfi che in breve tempo è stato capace di allestire un momento di festa per tutta la comunità sportiva, portando sul palco davvero le eccellenze. Tutti concordi sul fatto che un’iniziativa del genere meriti un seguito, magari esteso all’intera area di

competenza del comitato melfitano, ossia il Vulture-Melfese, o anche, come proposto in chiusura dal Presidente Regionale del CSI, Eustachio Di Cuia, far diventare l’evento di carattere regionale, ovviamente confermando la stupenda location, che tanto ha impressionato il dirigente ciessino, per bellezza e per la grande risposta della cittadinanza. Lorenzo Zolfo Le foto riprendono momenti della premiazione.

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:::::::::::::::::::::::::::::::: RIPACANDIDA 12 AGOSTO 2012.

UN SUCCESSO LA IV SAGRA DELLA PASTA FATTA

(ORECCHIETTE, CAVATELLI) IN CASA PROMOSSA

DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE PAPIRUS

Ripacandida Un successo la quarta Sagra della pasta fatta in casa,

organizzata dalla locale Associazione culturale Papirus, presieduta da Edem Corella. L’iniziativa si è svolta nel suggestivo piazzale del Santuario di San Donato, chiesa al cui interno si trovano gli splendidi affreschi cinquecenteschi, gemellata conla Basilica Superiore di Assisi dal 2004 (peccato che era chiusa, sarebbe stato un ottimo antipasto a questa serata!).“Tale progetto – spiega la presidente Corella - ha l’obiettivo di far rientrare il nostro paese nel circuito enogastronomico del quale fanno parte già diversi paesi del Vulture-Melfese e soprattutto far assaporare la genuinità dei nostri piatti. La presenza di produttori locali di vino Aglianico e di altri prodotti tipici del posto, come il miele e la salsiccia di suino ne sono un esempio. Per la riuscita dell’evento ringrazio la collaborazione di Donato e Dani.Potenza, Michele Lettieri,G.Messere, Iris Alamprese,Donato Cialdella, A.e M. Corella, S.Lettieri,D.Barozzino, R.Nardulli, F.Gioiosa, C.Calice e L. Anastasia. Un evento che col passare degli anni...diventerà più consistente. Tra le aziende del posto, c’era l’azienda suinicola Martino, Angelo, il gestore, su queste iniziative, riferisce: “servono a promuovere i prodotti della nostra terra, nonostante la crisi di mercato e la sfiducia, siamo ancora a scommettere”. Si è notata la presenza di gente proveniente dai centri limitrofi, Lina Lopez da Venosa con cinque amici ha giudicato positivo questo evento: “ una serata piacevole, una cucina prelibata, buono il trittico dei piatti offerti: orecchiette, cavatelli con salsiccia e cavatelli con i fagioli. Venosa con le tante associazioni presenti, con tutti i suoi monumenti storici, non riesce ad organizzare una serata culinaria, siamo costretti a prendere la macchina ed andare fuori per trascorrere una serata all’insegna della buona cucina lucana”. La scuola di ballo Rosario Dance di Rionero-Ginestra, presentata da iris Allamprese, ha allietato la serata con balletti di gruppo (vedi foto). Divertente il gioco col topolino . Papirus

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ringrazia la pro-loco di Ginestra per il contributo dato per la fornitura di sedie e tavolini. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono il logo dell’evento ed una foto delle passate edizioni.

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LAVELLO. LUGLIO 2012. LA CHIESA DI MARIA SANTISSIMA

DEL PRINCIPIO A LAVELLO, PROTETTRICE DEL PAESE.

PUBBLICAZIONE A CURA DEL PROF. GIUSEPPE CATARINELLA.

“ PORTATO IN EVIDENZA LO SPESSORE RELIGIOSO E

CULTURALE DELLA CHIESA CHE RACCONTA LA STORIA DELLA

TRADIZIONE MARIANA DI LAVELLO”

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Lavello. Un’altra pubblicazione a cura del prof. Giuseppe Catarinella (che si è avvalso della collaborazione di A.G.Rita Catarinella), Docente di lettere. Questa volta è stata presa di mira la chiesa di Maria Santissima del Principio a Lavello. Grazie al patrocinio del Comune e dell’U.N.L.A. (Unione Nazionale Lotta Analfabetismo) di Lavello è stato possibile raggiungere questo traguardo. Nella prefazione di don Ciro Guerra, Cancelliere della Curia e direttore del Museo Diocesano di Melfi, ha sottolineato: “la ricca bibliografia costituisce la fonte certa della storicità di questa chiesa, arricchita dai vari capolavori architettonici e pittorici che raffigurano alcune scene dell’Antico Testamento, altre di natura allegorica riguardanti le virtù cristiane (la carità) e la Madonna del Principio che protegge la città di Lavello, e del patrono S.Mauro. E’ chiara l’intenzione del prof. Catarinella nell’evidenziare lo spessore religioso e culturale del sacro edificio che racconta la storia della tradizione mariana di Lavello. Sono convinto che questo volumetto, giungendo nelle case dei lavellesi e dei lucani,arricchirà ancora di più la conoscenza artistica della nostra Regione ed auguro ai fertili autori la piena affermazione dell’interessante lavoro, ricchezza culturale ecclesiastica dell’intera Diocesi”. Don Vito Comodo, paroco della chiesa collegiata di San Mauro a Lavello, nella presentazione di questo volumetto, ha aggiunto: “esprimo viva gratificazione ai docenti A.G.Rita e Giuseppe Catarinella per aver redatto con grande professionalità una cronistoria della chiesa di Maria Santissima del Principio, arricchita di foto,dove si conserva l’effige della Madonna del Principio e tanti devotamente si fermano e pregano davanti a questa immagine che scuote l’animo di gioia, rafforza la fede e dona luce e speranza”. Dalla ricerca effettuata dai docenti Catarinella: “la chiesa nel 1094 venne donata al monastero della Santissima Trinità di

Venosa che subito perdette il possesso passando ai vescovi di Lavello. Nel 1657 il vescovo di Lavello, Bonocore, la consacrò solennemente in segno di ringraziamento verso la Madonna del Principio per aver salvato la popolazione locale dalla terribile peste del 1656. Il culto della Madonna è molto sentito a Lavello ed ha un parallelismo con il culto che esiste a Napoli.La chiesa è l’unica del territorio lavellesse ad avere la volta interamente affrescata. Le pitture sono dell ‘800 di artisti locali di provincia. Le tante pitture presenti trovano il suo più pregevole reperto nell’affresco attribuito a giovanni Todisco da Abriola, che rappresenta una Madonna con il Bambino”. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono la copertina del volumetto e l’affresco della Madonna Maria Santissima del Principio.

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GINESTRA AGOSTO 2012. GIUSEPPE CONTE

ORGOGLIOSO DELLE CINQUECENTOLIRE RICEVUTE DAL PADRINO DI BATTESIMO

NEL 1946. NON HA MAI VOLUTO CAMBIARLE. IL BUONO LO

MOSTRA CON ORGOGLIO A TUTTI I SUOI AMICI

Ginestra. In questi giorni il piccolo centro arbereshe è aumentato di popolazione, numerosi sono gli emigranti che stanno trascorrendo alcuni giorni di ferie. Tra questi c’è anche Giouseppe Conte, infermiere in pensione.Abita nella vicina Puglia, a Bitonto, viene spesso a Ginestra, in quanto la madre, Virginia Larossa, anche se ancora autonoma, vive da sola. Giuseppe Conte, che ha svolto la sua professione di infermiere presso il CTO di Bari (molti ginestrini, grazie a lui, hanno risolto problemi di deambulazione e di fratture), mostra con un pizzico di orgoglio un buono postale ricevuto nel lontano 1946 dal padrino di Battesimo, Michele Savino: “quando sono andato all’ufficio postale per cambiare questo buono , che aveva una validità di 30 anni, mi volevano dare solo 2500 lire. Una schiocchezza! Ho pensato di tenermelo come un cimelio. Mi stupisce come un lavoratore di campagna, mi abbia fatto questo regalo consistente, era da poco finita la seconda guerra mondiale, ed il paese doveva riprendersi da questa situazione bellica. Il buono postale riporta la dicitura Regno D’Italia, datato 29-8-

1946 e firmato da Michele Campanella, primo direttore dell’ufficio postale di Ginestra”. Lorenzo Zolfo ::::::::::::::::::::::::::::::::

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