Vulture Magazine, 14 febbraio 2013

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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 14 Febbraio 2013 - SiderurgikaTv Guida TV - San Fele. Escursione alle Cascate innevate. - Venosa - Rassegna Cinematografica “LA MEMORIA DEL PASSATO” - Muro Lucano. Programma itinerante Informa Diabete. - Melfi. Incontro del Vescovo con gli Amministratori. - L'appello dell’anpi per le elezioni del 24 E 25 Febbraio - Gesualdo da Venosa nel Cuore di grandi cineasti - Chiusa la mostra “Basilicata. Tradizioni, arte e fede” a Piazza San Pietro - Policoro: iniziano i preparativi festa patronale Maria SS del Ponte - Sympathy for Red Rhino aka Alberto Signetto - Novant’anni: auguri maestro Zeffirelli - Dal Festival del Cinema di Berlino - Stoccaggio gas, prove di fracking in Italia - Fiat Melfi, al via la cassa integrazione Durerà due anni - Basilicata, i portaborse alla Regione? - Vittorio De Sica In Mostra All'ara Paci - ‘Sai come si vive’: il film documentario dell’artista Mc Gerry in giro per l’Italia

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notizie dal cuore della Basilicata

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VULTURE MAGAZINE 1

Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 14 Febbraio 2013 - SiderurgikaTv Guida TV - San Fele. Escursione alle Cascate innevate. - Venosa - Rassegna Cinematografica “LA MEMORIA DEL PASSATO” - Muro Lucano. Programma itinerante Informa Diabete. - Melfi. Incontro del Vescovo con gli Amministratori. - L'appello dell’anpi per le elezioni del 24 E 25 Febbraio - Gesualdo da Venosa nel Cuore di grandi cineasti - Chiusa la mostra “Basilicata. Tradizioni, arte e fede” a Piazza San Pietro - Policoro: iniziano i preparativi festa patronale Maria SS del Ponte - Sympathy for Red Rhino aka Alberto Signetto - Novant’anni: auguri maestro Zeffirelli - Dal Festival del Cinema di Berlino - Stoccaggio gas, prove di fracking in Italia - Fiat Melfi, al via la cassa integrazione Durerà due anni - Basilicata, i portaborse alla Regione? - Vittorio De Sica In Mostra All'ara Paci - ‘Sai come si vive’: il film documentario dell’artista Mc Gerry in giro per l’Italia

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EVENTI VULTURE E BASILICATA

Rionero - Premiazione Comunicare il

Paesaggio http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202013

Filiano: "Lacrime di Storia" La Shoah e i

bambini http://www.siderurgikatv.com/search/label/Filiano%20Eventi%202013

Rionero - Incontri con gli Autori "A Bisanzio

per Morire" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero - "Agricoltura, Ambiente e Territorio, quale opportunità di reinserimento sociale" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202013

Venosa - Libri nel Borgo Antico: La Casta

invisibile delle Regioni http://www.siderurgikatv.com/search/label/Venosa%20Eventi%202012

Venosa - Libri nel Borgo Antico: "La Collera

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Venosa%20Eventi%202012

Vaglio Basilicata: "Leonardo da Vinci in guerra

per la Pace" allocuzione di Carlo Pedretti http://www.siderurgikatv.com/2013/01/eventi-2013-vaglio-basilicata-premio.html

Vaglio Basilicata - Premio Letterario Mephitis:

Carlo Pedretti e Pino Mango http://www.siderurgikatv.com/2013/01/eventi-2013-vaglio-basilicata-premio.html

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Pro-Loco Castel Lagopesole

"In Die Natalis" Orchestra De Falla http://www.siderurgikatv.com/search/label/Castel%20Lagopesole%20Eventi%202012

Festival di Rionero in Vulture

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero - Presepe Vivente

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Melfi "Ambiente e Territorio questa Terra non

si tocca" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Melfi%20Eventi%202012

Rionero: FIDAPA "Il Parto indolore. Dal Buio

alla luce" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Vaglio – Leonardo Immagini di un Genio

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Vaglio%20Eventi%202012

Unpli Basilicata – Viaggio nel Cuore della

Basilicata /www.siderurgikatv.com/search/label/Castel%20Lagopesole%20Eventi%202012

Rionero – Consiglio Comunale

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

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Rionero – Riapertura Nuovo Campo Sportivo

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero - Celebrazione 4 Novembre

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero – Festa della Castagna

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Melfi – la Notte del Brigante

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Melfi%20Eventi%202012

Rapone – Celebrazione 4 Novembre

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rapone%20Eventi%202012

Brienza – Vivi il Medioevo

http://www.siderurgikatv.com/2012/10/eventi-2012-brienza-vivi-il-medioevo.html

Conferenze Mediche Centro Anziani

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Castel Lagopesole - "I Linguaggi delle

Immagini e dei Suoni" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Castel%20Lagopesole%20Eventi%202012

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L’appuntamento del sabato su:

www.tg7basilicata.blogspot.it www.siderurgikatv.com

www.youtube.com/e20basilicata facebook

http://www.facebook.com/groups/145958325562095

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San Fele. Escursione alle Cascate

innevate. Domenica 10 febbraio 2013

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Cinema Teatro LOVAGLIO Via Roma, 28 - VENOSA (PZ)

Tel. 0972 31233 www.cinemalovaglio.it

103ma Rassegna Cinematografica “LA MEMORIA DEL PASSATO”

da giovedì 21 febbraio a venerdì 15 marzo 2013

PROLOGO La sala cinematografica, oltre che luogo di spettacolo e di vitalità della nostra città, può considerarsi “teatro” di incontri e di socializzazione e, come tale, meritevole di attenzione e partecipazione da parte di tutti, magari anche delle istituzioni locali. I cambiamenti socio-economici e l’evoluzione tecnologica degli ultimi anni hanno però determinato una decisa flessione nella fruizione del cinema, con perdita, riteniamo, di importanti valori culturali legati proprio alla partecipazione collettiva di emozioni, suggestioni e, in generale, di svaghi. Questa forma di abbonamento, a prezzo ridotto, cerca di sopperire un po’ a questa “distrazione” del pubblico verso il grande schermo e verso film poco pubblicizzati, poco commerciali, ma dal grande contenuto intellettuale e formativo. E’ il caso di questa rassegna, tutta rivolta a fatti che riguardano il passato ma non per questo “superati”. Tutt’altro, poiché esaminano eventi di vita e di storia, veri o immaginari, che ci inducono a interrogarci sul senso stesso dell’esistenza, dell’amore, dell’amicizia, delle illusioni umane. Il CINEMA resta sempre lo svago culturale più economico e una piacevole opportunità per scoprire il suo fascino e la sua magia. Lidia

QUARTET (giovedì 21 e venerdì 22 febbraio) Siamo a Beecham House, una casa di riposo per cantanti lirici e musicisti immersa nella verde e silenziosa campagna inglese. Come ogni anno ormai, si prepara un affermato spettacolo per l'anniversario della nascita di Giuseppe Verdi. Gli anziani artisti che vi risiedono tornano sulla scena per raccogliere fondi, indispensabili al mantenimento dell’istituto che li ospita e, tra gorgheggi e capricci, rinascono ansie, rivalità , tensioni, eccitazioni, emozioni. E, ad aumentare la confusione, arriva una nuova e famosa pensionante… Nel film “Quartet” il plurisettantenne e pluripremiato attore Dustin Hoffman si cimenta per la prima volta nella regia e ci offre un film elegante, raffinato, divertente. Il racconto ci porta in un mondo dove si scopre che grande è il senso di consapevolezza per la vita per chi la vita l’ha già percorsa quasi tutta. Appassionati e appassionanti i temi proposti dal film: il valore della memoria, la paura di non essere più all’altezza del palcoscenico (che è la metafora della vita), la paura di non essere più quelli di una volta, l’inarrestabile scorrere del tempo che fa sfiorire tutto ma non l’amore. Tra battute divertenti, qualche acciacco e tanta tenerezza si è condotti attraverso i giardini della vecchiaia con quella voglia di fare e di crescere che è un grande insegnamento per chi oggi, avanti negli anni, si ferma all'inizio della salita e non osa andare avanti perdendosi meravigliosi momenti di vita. “Quartet” è una riflessione sulla terza età, sull’amore, sul presente e sul passato, sulla speranza. Il film è stato definito dalla critica “pura poesia, sinfonia perfetta di musica, colori e stati d’animo”.

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IN DARKNESS (giovedì 28 febbraio e venerdì 1° marzo)

Siamo nel 1943, in piena seconda guerra mondiale. Leopold Socha è un operaio addetto alla rete fognaria di Lvov, città polacca occupata dai nazisti. Egli conosce benissimo i percorsi di questa rete sotterranea, tanto da farne il suo nascondiglio segreto, ma per un gruppo di famiglie in fuga dai nazisti rappresenta l'unico rifugio rimasto. Così Socha, uomo con scarsi mezzi, pochi scrupoli e il desiderio di dare una vita migliore alla sua famiglia, si trova ad approfittare di quei disperati, assicurando un sicuro ricovero dalla furia insensata dalla perversa logica nazista. E quello che nasce come un riprovevole accordo economico si trasformerà presto in una vera e propria alleanza tra Socha e gli ebrei. E così, nel buio delle fogne, filtra un raggio di solidarietà umana. La regista Agnieszka Holland con questo suo film “In darkness” ha efficacemente messo in evidenza la violenza, la vergogna e l’umiliazione che gli ebrei hanno subito durante la Shoah. Il film ci parla di sentimenti, di tormenti, di lotta per la sopravvivenza e di solidarietà e ci mostra quanta ingiustizia ci sia nella persecuzione, quanta

bestialità ci sia nella violenza gratuita e nel trattare gli esseri umani con fredda brutalità. Una storia cruda attraverso la quale si comprende quanto sia smisurata l’atrocità della deportazione. Quella narrata nel film è una storia vera, e proprio per questo appare enormemente tragica e, nel contempo, stupendamente umana. A ROYAL WEEKEND (giovedì 7 e venerdì 8 marzo)

“A royal weekend”, del regista Roger Michell, è la ricostruzione di un episodio realmente accaduto nel 1939, e cioè l’incontro tra il giovane timido e balbuziente monarca inglese Giorgio VI ed il vulcanico presidente degli Stati Uniti Roosvelt, gran seduttore nonostante qualche disabilità nella deambulazione causata da una poliomelite in età infantile. Giorgio VI è accompagnato dalla consorte, la regina Elisabetta, e l’incontro si svolge ad Hyde Park sul fiume Hudson, presso la magnifica casa materna dello stesso Roosvelt, dove egli vive con la madre Sara e l’eccentrica moglie Eleonor, immersa in una splendida campagna. Non si tratta di una visita di cortesia: qui si decideranno le sorti del mondo. Infatti il giovane monarca inglese è in visita ufficiale, alla ricerca di un alleato forte per scendere in guerra contro la Germania nazista. Qui si deciderà l’alleanza anglo-americana per il conflitto

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che di lì a poco incendierà il pianeta. Ma la grande Storia resta dietro le quinte poiché gli interessi internazionali verranno sottovalutati di fronte alla complessa situazione domestica di Roosvelt. Infatti non solo si creerà una relazione speciale fra due grandi nazioni, ma essa si intreccerà con relazioni di ben altra natura legate al grande fascino che il presidente americano esercita sulle donne... Non mancano battute, situazioni di divertente imbarazzo e dialoghi di grande contenuto, come può verificarsi in un qualsiasi weekend tra famiglie qualsiasi. Il film è anche l’occasione per rappresentarci il confronto tra due culture profondamente diverse: quella classica e convenzionale, un po’ conservatrice, della vecchia Europa e quella dinamica ed essenziale, un po’ spregiudicata, del Nuovo Mondo. Piacevoli canzoni dell’epoca sottolineano, nel contesto di una colonna sonora che fa da sfondo, i vari momenti significativi del film. LA SCOPERTA DELL’ALBA (giovedì 14 e venerdì 15 marzo)

La regista Susanna Nicchiarelli, con il suo film “La scoperta dell’alba”, racconta una stagione particolarmente "calda" nella storia del nostro Paese,

quella del terrorismo negli anni di piombo. E lo fa attraverso il libero adattamento dell’omonimo romanzo di Walter Veltroni, lasciando il racconto al di fuori di ogni lettura politica e senza condannare nessuno ma dipingendo un quadro quanto mai reale di quella triste ed inquietante eredità. Roma, 1981: un docente universitario viene ucciso a colpi di pistola da due brigatisti, nel cortile dell'università e sotto gli occhi di tutti. Muore tra le braccia di Lucio Astengo, suo amico e collega. Poco tempo dopo Lucio scompare nel nulla e il suo corpo non verrà mai più ritrovato. Anche lui sarà annoverato quale presunta vittima del terrorismo. Trent’anni dopo, nel 2011, Caterina e Barbara Astengo, che avevano sei e dodici anni all’epoca della scomparsa del padre, si ritrovano nella casa di famiglia al mare, piena di ricordi, mai più utilizzata dai tempi dei tragici fatti ed ora messa in vendita. In un angolo c'è un vecchio telefono, ormai in disuso da molti anni, la cui linea è disattivata da tempo. Caterina solleva la cornetta e con sua grande sorpresa scopre che c’è segnale. Anche se la cosa è inspiegabile prova a fare il numero della loro casa di città e dall'altra parte le risponde una voce di bambina: è lei, quando aveva dodici anni. Quel telefono l’ha messa in comunicazione con se stessa quando era bambina riportandola nel passato. Nel film si esamina un periodo importante e difficile della nostra storia più recente, ma al tempo stesso si esplorano anche le dinamiche di un rapporto irrisolto genitori-figli. Vi si dipinge il quadro di un Paese che vive la necessità dolorosa ed impellente di rileggere, ricostruire, comprendere ed accettare un passato nel quale taluni padri, anche quelli considerati più virtuosi, non sono stati necessariamente nobili ed hanno consegnato ai discendenti un’eredità pesante sulla quale è difficile fondare solide certezze per il futuro.

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Diocesi Melfi Rapolla Venosa

A causa delle avverse condizioni atmosferiche del giorno 9 febbraio u.s. il consueto incontro del Vescovo di Melfi con gli Amministratori locali previsto in occasione della ricorrenza liturgica di Sant'Alessandro, patrono della città e della Diocesi di Melfi è stato rimandato a sabato 16 febbraio 2013 sempre alle ore 17.30 presso il Salone degli Stemmi - Palazzo Vescovile MELFI.

L'APPELLO INTEGRALE DELL’ANPI PER LE ELEZIONI

DEL 24 E 25 FEBBRAIO

Per un’Italia rinnovata, nei valori dell’Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione.

“Non è il Paese che avevamo sognato”, abbiamo detto più volte - in questi anni - e ora, nell’imminenza delle elezioni politiche, c’è la seria speranza e la concreta possibilità di vedere realizzato quel sogno per cui tanti antifascisti, partigiani e cittadini si sacrificarono e morirono; di colmare il baratro che si è creato tra cittadini, istituzioni e politica; di riavvicinare il Paese a quegli ideali che furono alla base della Resistenza e, in seguito, della Costituzione.

L’ANPI, dunque - in assoluta indipendenza e autonomia rispetto ai programmi che ognuno dei partiti riterrà di prospettare agli elettori - ritiene di riaffermare alcuni principi fondamentali per il futuro della democrazia, rivolgendosi ai partiti, alle istituzioni, ai cittadini, con l’autorevolezza che deriva dalla propria storia e dal suo impegno quotidiano, nella ferma convinzione che è indispensabile ritrovare un fondamento comune – come quello che fu alla base del lavoro dell’Assemblea Costituente – almeno su alcuni principi e su alcuni valori di fondo, tra i quali meritano di essere indicati:

il rigore morale, nel pubblico e nel privato;

la correttezza e la dignità, nella politica e nel vivere civile;

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la trasparenza nell’attività delle Istituzioni;

la “buona politica”, nel contesto della funzione che l’art. 49 della Costituzione assegna ai partiti;

l’impegno contro ogni forma di corruzione;

l’impegno diffuso contro ogni tipo di mafia e contro ogni tipo di connessione tra criminalità organizzata e politica;

il rispetto nei rapporti tra i partiti e fra i singoli cittadini;

l’impegno diffuso contro ogni tipo di razzismo e di discriminazione e contro ogni rigurgito di fascismo e di nazismo;

il lavoro, in particolare per i giovani. La Repubblica italiana è “fondata sul lavoro ” e dunque proprio nella realizzazione di questo principio deve ravvisarsi la priorità assoluta dell’azione pubblica e privata; perché senza lavoro, senza opportunità di lavoro, senza dignità e sicurezza nel lavoro, viene meno quello stesso sviluppo della persona umana;

libertà, uguaglianza e dignità per le donne, delle quali va garantita la pari

opportunità nell’accesso al lavoro e ai posti di responsabilità e per le quali va messa in atto una forte campagna contro ogni forma di violenza anche domestica.

Chiediamo dunque ai partiti di assumere un solenne impegno, sui principi e sui valori qui sopra elencati.

Rivolgiamo anche un appello alle cittadine e ai cittadini perché facciano in concreto quanto necessario per il rinnovamento del Paese, rendendosi conto che la sovranità popolare non ha senso alcuno se i titolari non la esercitano. Da ciò un invito forte alla partecipazione ed alla manifestazione della propria volontà attraverso il voto: rinunciare a manifestare la propria volontà, significa rinunciare a creare per se stessi, per i figli, per i nipoti, per le generazioni future, un avvenire di pace, di serenità e di giustizia sociale.

Appello-impegno ai candidati: "Difenderete la Costituzione"?

Quello che segue è l'appello dell'Associazione Salviamo la Costituzione rivolto ai candidati alla Presidenza del Consiglio nelle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.

Gentili signori, Vi scriviamo a nome dell'Associazione Salviamo la Costituzione, aggiornarla non demolirla, che raccoglie coloro che promossero il referendum costituzionale del 25-26 giugno 2006.

Da varie parti, la prossima legislatura è stata definita come una legislatura costituente. Si tratta di una definizione tecnicamente imprecisa; ma essa sottolinea l'esigenza indiscutibile - di

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riforme di struttura, coraggiose e impegnative. Tra le riforme previste, alcune concernono le istituzioni (a partire dalla legge elettorale), e anche qualche disposizione della Carta costituzionale. Ci permettiamo di sottolineare l'esigenza che siano date agli elettori, sul punto, informazioni precise circa i programmi e i propositi di ciascuno di voi e delle forze politiche che ciascuno di voi rappresenta. Nel referendum del giugno 2006, una larga maggioranza di italiane ed italiani ha voluto riaffermare che la Costituzione repubblicana resta il fondamento della nostra democrazia, la tavola dei principi, dei valori e delle regole che stanno alla base della convivenza comune. L'esito di quel referendum non preclude naturalmente limitate e puntuali modifiche costituzionali, purché coerenti con i principi e i valori della Costituzione repubblicana e compatibili con il suo impianto e i suoi equilibri fondamentali. Il referendum del 2006 ha anche sancito la condanna di riforme costituzionali di parte approvate a colpi di maggioranza. La Costituzione come Voi ben sapete - è di tutti, garantisce i diritti e le libertà di tutti, anche delle minoranze; dovrebbe essere modificata solo con il consenso di tutti, o comunque di una larga maggioranza. Noi siamo convinti che con quel voto il popolo sovrano abbia dunque affidato al Parlamento un compito: ristabilire il principio della supremazia e della stabilità della Costituzione; mettere fine alla stagione delle riforme costituzionali di parte; approvare perciò una modifica dell'articolo 138 della Costituzione che, alzando la maggioranza prevista per l'approvazione di leggi di revisione costituzionale, e rendendo sempre possibile il referendum popolare confermativo, renda impossibili modifiche costituzionali imposte a colpi di maggioranza. Si otterrebbe, in tal modo, il risultato di mettere finalmente in sicurezza la Costituzione della Repubblica, così come è da tempo stabilito in altre grandi democrazie. Proposte di legge in tal senso, sottoscritte

da parlamentari di diversi gruppi, sono state presentate nel corso della XV e XVI legislatura, tra gli altri dal compianto Oscar Luigi Scalfaro.

Per queste ragioni, ci permettiamo di segnalarVi l'esigenza di esprimere con precisione la vostra posizione e le vostre intenzioni su queste due questioni essenziali. Per parte nostra, i risultati del referendum costituzionale del 2006 (che noi promuovemmo) e le preoccupazioni dei nostri soci (raccolti in molti circoli in ogni parte del Paese) ci obbligano moralmente e politicamente non solo a rappresentarVi queste preoccupazioni, ma anche a operare per far conoscere a tutti i nostri concittadini le opinioni e i propositi dei candidati premier e delle forze politiche che partecipano alla competizione elettorale.

Vi saremmo perciò molto grati se voleste chiarire anche a noi i vostri intendimenti e i vostri programmi sulle due questioni, rispondendo ai due quesiti seguenti (che sinteticamente riassumono le nostre preoccupazioni):

1. Proporrete e sosterrete, nella prossima legislatura, un disegno di legge di modifica dell'articolo 138 della Costituzione che elevi a due terzi la maggioranza necessaria per l'approvazione parlamentare delle leggi di revisione della Costituzione e consenta in ogni caso a 500.000 elettori di chiedere il referendum confermativo sul testo approvato? Proporrete che ciò valga per qualunque legge di revisione costituzionale, senza distinzioni tra la

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prima e la seconda parte della Costituzione?

2. Pensate di potere assumere l'impegno di assicurare la coerenza delle riforme istituzionali che Voi proporrete o sosterrete con i principi e i valori della Costituzione del 1948 e la loro compatibilità con i suoi equilibri fondamentali, e dunque con i principi della forma di governo parlamentare?

Per parte nostra, assumiamo l'impegno di portare a conoscenza degli elettori, le risposte che ciascuno di Voi vorrà inviarci (o, quanto meno, quelle che ci perverranno entro il 15 febbraio in modo da contribuire alla libera scelta elettorale di ciascuno dei nostri concittadini.

Ringraziando per l'attenzione, Vi inviamo i nostri migliori saluti.

Alessandro Pace (presidente dell'Associazione Salviamo la Costituzione), Giovanni Bachelet, Francesco Baicchi, Renato Balduzzi, Franco Bassanini, Luigi Bobba, Sandra Bonsanti, Gianclaudio Bressa, Italo Buono, Maurizio Chiocchetti, Domenico Gallo, Valerio Onida, Giordana Pallone, Francesco Pardi, Maria Paola Patuelli, Giorgio Santini, Maurizio Serofilli, Carlo Smuraglia, Maria Troffa (componenti del comitato direttivo dell'Associazione).

http://www.anpi.it/

GESUALDO DA VENOSA NEL CUORE DI GRANDI CINEASTI

Si celebra quest’anno il quattrocentesimo anniversario della morte di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, il sommo madrigalista, nonché personalità inquietante quanto esaltante. Carlo Gesualdo, noto come Gesualdo da Venosa (Venosa, 8 marzo 1566 – Gesualdo, 8 settembre 1613), è stato un compositore in particolare di musica polifonica, fu autore di madrigali e di musica sacra. È considerato uno dei massimi innovatori del linguaggio musicale, riconosciuto nel panorama musicale fra i più originali geni di ogni tempo. Furono suoi maestri di musica Pomponio Nenna, Stefano Felis, Scipione Stella ed altri eccellenti musicisti dell'epoca. Ebbe un grande peso sulla scena musicale a lui contemporanea e, a partire dal XX secolo, ispirò, oltre ad alcuni compositori moderni, anche la realizzazione di romanzi e drammi musicali. Accanto alla sua carriera artistica, Gesualdo si procurò anche la triste fama di assassino, per aver ucciso la sua prima moglie Maria d'Avalos, insieme al suo amante Fabrizio Carafa. Una esistenza agitata e di forte impatto emotivo. Dell’eccelso madrigalista del Cinquecento, alcuni grandi cineasti hanno cercato di carpire i meandri di una esistenza artistica ed umana di grande interesse narrativo. Bernardo Bertolucci ha sempre tenuto nel cassetto l’idea di girare le vicende tragiche del Principe di Venosa. Una figura che lo affascina da sempre e nella

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quale – sosteneva - intravede anche segni di presente. Il film avrebbe avuto anche un titolo “Heaven and Hell” (Paradiso ed Inferno). Con un documentario della televisione tedesca, Werner Herzog aveva trattato del madrigalista, autore di musiche a lui tanto care. Girò nel 1995 un film-documentario dal titolo “Gesualdo: Morte a cinque voci” in cui ripercorre i luoghi di origine. "La musica - ci confidava - ha influenzato la maniera di fare cinema più di qualunque altra arte. Ma nelle arti figurative, le mie preferenze vanno per il tardo Medioevo. Ammiro la maniera di lavorare in quel periodo, da artigiani: avevano degli apprendisti, lavoravano in bottega. Prima di Michelangelo, ad esempio, gli scultori non si definivano artisti ma intagliatori”. E sui luoghi di origine del madrigalista, il regista tedesco dichiarava: “Non poteva che essersi ispirato dall’armonia di questi luoghi!” Un regista come Herzog che ha girato mondi interi in mondi diversi, esplorando etnie e personaggi. Come il mitico "Fitzcarraldo", che fa ascoltare Caruso agli indigeni dell’Amazzonia, o che esplora in profondità l’animo umano come in "Aguirre, furore di Dio" e la disperazione in “Nosferatu, il principe della notte”, tutti interpretati dal suo amico - alter ego Klaus Kinski, scomparso alcuni anni fa.

Armando Lostaglio

Chiusa la mostra “Basilicata. Tradizioni, arte e fede” a Piazza

San Pietro

Si è conclusa da qualche giorno la “Mostra Basilicata: tradizioni, arte e fede” allestita nel Braccio di Carlo Magno in Piazza San Pietro dal 20 dicembre al 3 febbraio, dalla Regione Basilicata, il Dipartimento Attività Produttive, l’Agenzia di Promozione Territoriale, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata e la Soprintendenza per i beni storici, artistici, ed etnoantropologici della Basilicata di Matera, grazie ad una opportunità suscitata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù. La mostra nata dalla collaborazione tra APT, Direzione Regionale e Soprintendenza è stata curata dalla Soprintendente Marta Ragozzino e si è avvalsa delle competenze professionali presenti in Soprintendenza e in APT. Il numero dei visitatori ha raggiunto i 25 mila superando le previsioni iniziali. Agli apprezzamenti del direttore dei Musei vaticani prof. Paolucci, dei vescovi lucani e delle diverse autorità civili e religiose che hanno visitato la Mostra, vanno segnalati i molti giudizi lusinghieri che i visitatori di diverse nazionalità hanno lasciato sul “libro degli ospiti”. In particolare è stata apprezzata “l’eleganza, il gusto e la sobrietà” della Mostra e il percorso comunicativo che ha “trasmesso efficacemente i valori e la spiritualità del popolo lucano e la bellezza straordinaria dei suoi paesaggi e delle

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sue tradizioni”. Molte le espressioni di orgoglio da parte dei lucani che hanno visitato la Mostra ma anche di altrettanti italiani che hanno manifestato “soddisfazione e compiacimento per come è stata rappresentata la dimensione religiosa degli italiani nella sua versione lucana” e di aver “fatto scoprire tesori di spiritualità e ricchezze culturali di cui è ricco il nostro Paese”. In tanti hanno scritto che la Mostra ha talmente suscitato la curiosità per la Basilicata “da decidere di programmare un viaggio in una regione troppo poco conosciuta e che questa mostra finalmente porta al centro dell’attenzione”. Ne sono mancati complimenti in lingua tedesca, francese, inglese, spagnola e portoghese e nelle lingue dell’Oriente.

Nel trarre un bilancio di questa esperienza che ha consentito peraltro di esporre due grandi banner che richiamavano la Basilicata nel cuore della cristianità, in Piazza San Pietro, rafforzando così il messaggio comunicativo del Presepe lucano del Maestro Artese al centro della Piazza, il direttore generale dell’APT Basilicata

Gianpiero Perri intende rimarcare “l’importanza dell’iniziativa realizzata in Vaticano con la Mostra che ha ulteriormente qualificato la nostra presenza offrendo agli interessati un ricordo memorabile della nostra regione e dei valori che la animano” ed evidenziare “i risultati significativi frutto della cooperazione istituzionale tra organismi regionali, come l’APT e Soprintendenza, dando atto al direttore regionale ing. Maurano e alla Soprintendente Ragozzino dello straordinario impegno profuso per la realizzazione di una così importante Mostra”. In particolare “va dato atto a Marta Ragozzino di aver concorso in modo determinante, grazie alla sua professionalità, sensibilità e dimensione culturale, alla riuscita di questa iniziativa che rimarrà nella storia della promozione della Basilicata”. “L’obiettivo dell’APT - conclude Perri - è valorizzare ulteriormente questo lavoro e questa partnership con conseguenti iniziative nell’ambito della più generale strategia messa in atto dalla Presidenza della Giunta Regionale, dall’Assessorato al turismo e dell’APT nell’Anno della Fede”.

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“Sul turismo religioso – ha affermato l’assessore regionale al turismo, Marcello Pittella - la Basilicata ha intrapreso un cammino ben consapevole del patrimonio che può vantare e dei tanti luoghi cosiddetti di misticismo. L’obiettivo è dar vita ad un progetto di medio termine nell’arco di un triennio: una proposta e un’immagine in questo ambito competitivo sul piano nazionale. In tale direzione, le iniziative romane costituiscono indubbiamente un felice esordio”.

:::::::::::::::::::::::::::::::: Policoro: iniziano i preparativi festa

patronale Maria SS del Ponte

“La città di Policoro aprirà la stagione 2013 con la prima delle festività cittadine, quella in onore di Maria Santissima del Ponte, che si svolgerà nei giorni 18 e 19 maggio”. A dichiararlo sono il parroco e presidente del comitato festa della Chiesa Madre, don Antonio Mauri e il diacono collaboratore, don Luciano Labanca. “Ricordiamo – prosegue la nota – che il comitato festa è ben consapevole del brutto e grave momento di crisi che sta attanagliando anche la nostra cittadina Ionica. Siamo convinti che anche questa volta i policoresi contribuiranno alla raccolta fondi necessaria per una adeguata e bella festa esterna, con la partecipazione di tutto il comprensorio.

Per tale motivo – proseguono don Antonio e don Luciano – ci si incontrerà lunedì 18 febbraio p.v., nel salone parrocchiale della Chiesa Madre, con l’Amministrazione comunale, la Pro Loco, le attività produttive e le associazioni del territorio per coordinare iniziative da mettere in campo con idee vincenti e condivise. Ci auguriamo – concludono don Antonio e don Luciano - che il 18 e il 19 maggio p.v. siano giorni di fede, impegno cristiano, amore alla Madonna, uniti alla gioia dello stare insieme con spettacoli, musica e luminarie”.

Chiesa Madre Maria SS. del Ponte

P.za Heraclea - 75025 Policoro (MT) Tel. 0835910396

[email protected]

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Calcio Lucano

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Sympathy for Red Rhino aka Alberto Signetto

TORINO. "Sympathy for Red Rhino aka Alberto Signetto" è il titolo dell'avenimento benefico che c'è stato domenica 3 febbraio all'Hiroshima Mon Amour, locale alternativo torinese. Il titolo attinge da uno dei lavori più noti di questo cineasta indipendente quale "Sympathy for the Rolling", reportage sulla tornée italiana dei rolling stones nel 1982. Alberto Signetto sta vivendo un momento particolarmente difficile, sia fisico che pratico. Amici, cineasti, musicisti, artisti si sono mobilitati per raccogliere fondi che serviranno per le cure a cui dovrà sottoporsi. Hanno assicurato la propria presenza Giorgio Li Calzi, Max Casacci,Johnson Righeira, Bunna Luca Morino, Alberto Campo, Davide Ferrario, Giorgio Valletta, Alberto Lalli, Fabrizio Vespa,Paolone aka Ferrari, Soulful, dr. No, Adrea Bonino, Renato Striglia, Tax, mentre molti altri si stanno aggiungendo di giorno in giorno. Il cibo di ottima qualità, veniva portato dagli amici di Alberto su vassoi pien di piatti con la minestra di fave e cicoria, salumi, olive, grissini, vino, ecc. dalle 18 in poi c'è stato un aperitivo con musica (un po'assordante), ospiti e proiezioni. Una bella esperienza artistica all'insegne della solidarietà, per convalidare l'idea che abbiamo di un cinema alternativo come lavoro di squadra nella buona e nella cattiva sorte. Enrica Corsetto (per CineClub De Sica" - BasilicataCinema)

Novant’anni: auguri maestro Zeffirelli

Compie novant’anni il maestro Franco Zeffirelli. Nato a Firenze il 12 febbraio del 1923, il maestro ha avuto una infanzia alquanto travagliata, dovuta al mancato riconoscimento da parte del padre ed alla prematura scomparsa della madre. Carenze queste che furono riequilibrate dall'affetto e dall'esempio ricevuti dal grande intellettuale Giorgio La Pira, suo istitutore ai tempi del collegio nel convento di San Marco a Firenze. Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti a Firenze, esordì come scenografo nel secondo dopoguerra, curando una messa in scena di Troilo e Cressida diretta da Luchino Visconti. Fu proprio il sommo regista milanese a segnare artisticamente e non solo la brillante carriera di Zeffirelli. Affettivamente legati, Zeffirelli compì (insieme a Francesco Rosi) le prime esperienze nel cinema come aiuto regista dello stesso Visconti in capolavori come La terra trema e in Senso.

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Da Visconti ha ereditato il culto per l’estetica, per un’eleganza espressiva come elementi distintivi. Negli anni cinquanta esordì come regista sia in teatro che al cinema. Sul grande schermo debuttò con Camping (1957), una commedia di ambiente giovanile. Verso la fine degli anni sessanta si impose all'attenzione internazionale in campo cinematografico grazie a due trasposizioni shakespeariane: La bisbetica domata (1967) e Romeo e Giulietta (1968). Nel 1966 realizzò un documentario sull'alluvione di Firenze intitolato Per Firenze. Con Richard Burton quale commovente voce narrante. Una apertura a divi di altissimo spessore è stata anche la cifra rappresentativa di un maestro che si è sempre misurato con l’universo cinematografico di più ampio respiro. Nel 1971 diresse Fratello sole, Sorella luna, una poetica celebrazione della vita di Francesco d'Assisi: ad interpretare il Santo è un trasognante Graham Faulkner (doppiato da Giannini), su sceneggiatura scritta insieme a Lina Wertmuller e Suso Cecchi D’Amico. E’ la fede al centro delle sue opere fra le più memorabili, curate specie nelle ricostruzioni di ambiente. Nel dicembre del 1974 Zeffirelli cura la regia televisiva in mondovisione della cerimonia di apertura dell'Anno Santo, e nel 1977 gira il kolossal (per la TV) Gesù di Nazareth con un cast stellare: da Robert Powell (Gesù) a Maria Hussein (Maria) a Peter Ustinov, Claudia Cardinale, Valentina Cortese. Il film avrà un successo ineguagliabile anche negli Stati Uniti. Insieme al cinema, come per il suo maestro Visconti, sarà anche la regia teatrale a mettere in luce le grandi doti di Zeffirelli. Nel gennaio del 1976 torna a collaborare col Teatro alla Scala di Milano, allestendo ancora una volta la sua celebre Aida, diretta da Thomas Schippers e con Montserrat Caballè e Carlo Bergonzi come protagonisti. Fra le ultime grandi opere cinematografiche, va ricordato l’autobiografico “Un the con Mussolini” con una strepitosa Judi Dench.

Una immensa carriera, quella di Zeffirelli, con decine di successi mondiali e progetti tutt’ora in campo. Un maestro di eleganza nella cura di ogni particolare, un cineasta di smisurato talento, non senza rare cadute di stile (evitabili apparizioni in televisione specie in programmi di calcio), al di là delle ostentate convinzioni di destra. Auguri maestro Zeffirelli, il suo cinema rimane immenso.

Armando Lostaglio

:::::::::::::::::::::::::::::::: DAL FESTIVAL DEL CINEMA DI

BERLINO

Tre film primeggiano per bellezza giunti a mezzo cammino della Berlinale 2013. Un georgiano, un egiziano ed un palestinese, tutti e tre di registi donne. Il georgiano è quanto di più bello visto fino a questo momento. Con poeticità che stempera la durezza di un mondo che si fa violento e ostile in “Grzeli nateli dgeebi”, tradotto internazionalmente in “Nel fiore”, Nana Ekvtimishvili, racconta la storia di due amiche quattordicenni, Eka e Natia, che vengono travolte, in quel 1992, restituito con una splendida fotografia che vira al seppia, dai cambiamenti violenti della fine dell’Unione Sovietica. La strada si fa luogo di bande armate, la famiglia luogo di alcolismo e disperazione, esasperando i drammi sociali della fine del sistema socialista che garantiva lavoro a tutti. Pure la scuola manca il suo compito, in mano a docenti esasperati e vittime del peggior difetto sovietico, l’autoritarismo. L’umanità delle due ragazze sarà più

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grande del mondo che intorno a loro crolla. L’egiziano “Al-khoroug lel-nahar” di Hala Lotfy è profondamente cairota. La casa in cui madre e figlia accudiscono l’'anziano consorte/genitore morente è la tipica casa del centro del Cairo, il sole che squarcia la penombra delle finestre anche, come la confusione sui tetti circostanti e l’imperversare rumoroso del traffico che sale dal brulichio cittadino. La figlia percorrerà la città in una notte di pensieri, fino alla moschea di Husseyn, di fianco a quella universitaria di al Ahzar, camminando “Verso la luce del giorno”, questo il titolo. Anche lei troverà infatti il senso alla complessità della vita nella luce di una nuova alba, non dissimilmente dall’'Egitto di oggi che cerca una via dentro la complessità. “Lamma shoftak”, ovvero “Quando ti ho visto”, è l'’opera seconda di Annemarie Jacir, che ha debuttato qualche anno fa con un capolavoro “Il mare e il sale”. Donna palestinese, parla sempre della Palestina, ma se nel primo film il dolore era attraversato nel presente, questa volta è affrontato con la leggerezza e la spensieratezza dell'’anno terribile per il suo popolo, il 1967. È vero, è l’anno della sconfitta nella guerra dei sei giorni e dell’occupazione tremenda e tutt’oggi dolorosa della Cisgiordania e delle sue città, Betlemme, Gerusalemme, Hebron, Ramallah e Nablus da parte degli israeliani, ma è anche, come per i profughi dei campi in Giordania, il tempo della speranza e del riscatto. Così un ragazzino dalle strepitose doti matematiche abbandona la scuola e raggiunge i Feddayn che si addestrano, tra kalashnikov e scarponi sovietici, canzoni della tradizione intorno al falò della sera, testi di Mao Ze Dong e di Lenin. La madre lo insegue, lo trova, ne asseconda il desiderio di rimanere con questi giovani convinti di poter liberare la loro terra. Un film bello, importante, girato e recitato magnificamente, toccante, in cui il sorriso, costante, è spezzato dalla consapevolezza che quel diritto alla propria terra ancora non è riconosciuto.

Aggiungo che ieri all'International, storico cinema di Berlino capitale della DDR, antistante il caffè Mosca con tanto di Sputnik, ho visto "La piscina", modesto film cubano, ma è stata una emozione sedersi nel meraviglioso cinema in stile real-socialista in cui negli anni '60-'70-'80 tanti film cubani venivano presentati, mentre l'Occidente e l'Ovest manco li vedevano. Penso alle pellicole di Gutierrez Alea e ai tanti che con lui hanno reso il cinema cubano-rivoluzionario tra i più importanti del mondo. Davide ROSSI (presidente ASS. ANNA SEGHERS coll. CINECLUB VITTORIO DE SICA)

:::::::::::::::::::::::::::::::: Stoccaggio gas, prove di fracking in

Italia

Gas, prove di “microfratture idrauliche”. A Minerbio, in provincia di Bologna, è teatro della sperimentazione della microfrattura idraulica per lo stoccaggio del gas. Una pratica contestata. Con l’approvazione da parte del ministero dello Sviluppo economico del Decreto Ministeriale 31 gennaio 2011 -con oggetto “Accettazione del piano di sviluppo di nuova capacità di stoccaggio”- le principali società di stoccaggio sotterraneo di gas hanno attivato in fretta i loro piani ingegneristici. Prima fra tutte la Stogit spa (Stoccaggi Gas Italia) -controllata al 100% dalla Snam Rete Gas-, che sembra averne beneficiato appieno. Infatti, la suddetta norma -collegata al Decreto Legislativo

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n.130 del 13 agosto 2010- ha di fatto dato il via libera alla possibilità di richiedere l’aumento della quantità di gas stoccabile nelle concessioni “Sergnano”, “Ripalta”, “Settala” e “Bordolano” in Lombardia, “Fiume Treste” (Abruzzo e Molise) e “Sabbioncello” in Emilia Romagna. Tutti progetti della Stogit spa, che su 15 concessioni vigenti ne detiene 10.

Tra queste la concessione “Minerbio” in Emilia Romagna, per la quale è stata avanzata, l’8 gennaio 2013, l’istanza di Valutazione d’impatto ambientale per l’ottenimento dell’”Ampliamento capacità di stoccaggio mediante incremento della pressione massima di esercizio (pmax), oltre la pressione statica (pi) di fondo originaria del giacimento (pmax = 1,07 pi)”. In pratica nei pozzi utilizzati, già al 100%, per lo stoccaggio sotterraneo verrà immagazzinato un surplus di gas, con pressione massima del 107%. La variazione porterebbe ad un aumento del gas stoccato del 16,6%, ovvero 420 milioni di metri cubi in più di gas stoccato, rispetto all’attuale capacità di 3 miliardi e 78 milioni di metri cubi.

Il progetto del megastoccaggio di gas di Minerbio, in provincia di Bologna, coinvolge una superficie di 68,61 chilometri quadrati. Il giacimento di gas fu scoperto nella seconda metà degli anni Cinquanta. Nel triennio 1956-1958 si arrivò alla perforazione di 26 pozzi e, nel 1959, alla messa in produzione. Nel 1975, poi, la svolta, con la prima conversione del campo a stoccaggio e la perforazione di nuovi pozzi. Attualmente nell’area di Minerbio sono presenti -secondo i dati forniti dall’Unmig- 58 pozzi , 51 utilizzati per lo stoccaggio. Unitamente a due nuovi turbocompressori in arrivo e ad una centrale di compressione che potrebbe essere ampliata o sostituita con un nuovo impianto.

Ricordiamo che Minerbio è stato duramente colpito dal sisma verificatosi

nella pianura padana emiliana nei mesi di maggio e giugno 2012. In un territorio contraddistinto da numerosi permessi di ricerca di idrocarburi e concessioni, il 90% dei quali perfettamente sovrapponibili con la carta sismotettonica regionale che individua le faglie attive. Attività petrolifera che prima e dopo il sisma non si è mai fermata. La Stogit, ad esempio, prima di arrivare alla presentazione dell’istanza per l’ampliamento della capacità di stoccaggio, dal 2011 alla fine di marzo 2012, ha eseguito una prova di iniezione sperimentale.

“Nel corso della fase di sperimentazione -come riportato nel ‘Management Summary’ del progetto- si è raggiunto un valore di pressione medio in giacimento a fine campagna […] corrispondente a circa il 105% della pressione originaria, a fronte di un volume iniettato in condizioni di sovrapressione di 356 MSmc. Non è stato possibile raggiungere il volume di progetto iniziale della sperimentazione, pari a 420 MSm3 al 107% della Pi, a seguito del mancato approvvigionamento del gas dai clienti”, ma “l’analisi dei monitoraggi eseguiti nella fase di iniezione sperimentale in sovrapressione indica che le operazioni di stoccaggio, durante il superamento della pressione iniziale fino al 107%, non hanno comportato criticità nella gestione del campo di Minerbio”. Insomma, tutto nella norma.

Ma, nello stesso documento, emerge un altro particolare sicuramente di maggiore rilevanza. Infatti, si legge che al fine di acquisire i “dati di pozzo si è fatto ricorso alla perforazione di un apposito sondaggio geognostico e di monitoraggio, denominato Minerbio 85 dir (giugno-agosto 2010)” il cui programma operativo ha previsto “prove di microfratturazione idraulica ‘in situ’ (MDT Stress Test) finalizzate alla caratterizzazione geomeccanica della formazione argillosa di copertura e mirate in particolare alla

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valutazione della pressione di fratturazione e del relativo gradiente, oltre che dello sforzo orizzontale in situ. Queste prove consistono nel tentativo di generare una microfratturazione indotta dall’iniezione di acqua in un piccolo livello di formazione argillosa […]”. Si è proceduto, quindi, ad un “Microfrac Test” e ad una serie di misure con attrezzature MDT”, da parte della Schlumberger.

Microfratturazione idraulica, insomma. Che, unitamente, alle ultime prescrizioni in sede di Valutazione d’impatto ambientale per lo stoccaggio in sovrappressione di Sergnano, getterebbe un’ombra sugli stoccaggi italiani. Il ministero dell’Ambiente, infatti, ha prescritto che “qualora la sismicità indotta superi magnitudo 3.0 -considerando l’epicentro all’interno di un’area definita di raggio uguale a dieci chilometri attorno della testa del pozzo-, la pressione di esercizio massima e la frequenza del ciclo di iniezione e di estrazione dovranno essere ridefinite in modo da riportare la magnitudo massima al di sotto di tale valore”. Come denunciato in anteprima da Altreconomia. [di Pietro Dommarco - Altraeconomia]

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Fiat Melfi, al via la cassa integrazione

Durerà due anni Comincia il «calvario» di due anni degli operai Fiat-Sata di San Nicola di Melfi. Con il primo turno di questa mattina, infatti, scatta la cassa integrazione straordinaria per 24 mesi per consentire l’adeguamento degli impianti alla produzione di due nuove vetture, la 500x e il Suv con il marchio Jeep. Il programma, finanziato con un miliardo di euro, prevede interventi su tutte le unità produttive: in quella per la lastratura, in particolare, saranno installati robot di ultima generazione, mentre nel reparto di

montaggio verrà garantita una capacità produttiva di quattro modelli in contemporanea e diversi tra di loro. Sarà effettuato, infine, un programma di formazione che interesserà tutti i lavoratori dello stabilimento. L’azienda, in attesa del decreto ministeriale che autorizzerà formalmente la Cigs, anticiperà i pagamenti ai dipendenti, mentre le organizzazioni di categoria hanno assicurato congiuntamente che «non ci saranno esuberi fra i dipendenti della Sata e l’organico resterà invariato». Questa mattina, in fabbrica, è entrato il 50 per cento dei lavoratori del turno C. «Gli operai - spiega il segretario della Fismic, Marco Roselli - sono stati suddivisi in squadre in base a particolari criteri: sarà effettuata una regolare rotazione e non ci saranno lavoratori che faranno cassa integrazione straordinaria a zero ore. Ci sarà quindi un equilibrio nella distribuzione delle giornate lavorative. L’altro aspetto importante - prosegue Roselli - è che si continuerà a produrre la Punto e si lavorerà a pieno regime, con l’obiettivo delle 1600 vetture giornaliere». La ristrutturazione della fabbrica è finalizzata al rinnovamento delle linee produttive per consentire la produzione di due nuovi Suv: uno a marchio Fiat e l’altro per il brand Jeep, destinati all’esportazione sui mercati esteri. (La gazzetta del Mezzogiorno)

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Basilicata, i portaborse alla Regione? Parenti e amici: 300mila euro

Ci sono i parenti seppure non diretti, ci sono gli amici, ci sono i colleghi di lavoro. Sarà che il rapporto tra consiglieri e collaboratori è strettamente fiduciario, sarà che l’unica norma che lo regola prevede che non possano essere assunti parenti diretti sino al quarto grado, certo è che si spulcia tra i nomi dei portaborse che lavorano in Consiglio regionale le sorprese non mancano. Così ad esempio, troviamo che il consigliere Alessandro Singetta (Gruppo misto) ha contrattualizzato una collega avvocato che lavorava nel suo stesso studio legale. Ed ancora troviamo, con dimostrazione di trasversalità, che ben tre consiglieri, Rocco Vita (Psi), Giannino Romaniello (Sel) ed Antonio Autilio (idv) hanno lo stesso addetto stampa, mentre c’è chi come l’assessore Marcello Pittella, sin da quando era consigliere, tra i suoi collaboratori aveva un ex presidente della Provincia di Potenza. Ed ancora chi come il consigliere Enrico Mazzeo Cicchetti (gruppo misto) ha preferito come collaboratore un pensionato. Questi alcuni casi tra i consiglieri. Perchè ci sono anche quelli tra i gruppi: tra i collaboratori del Popolo delle libertà c’è un avvocato che è la cognata di un altro consigliere dello stesso partito. Allo stesso modo nel gruppo dell’Idv, troviamo, un parente

acquisito di un consigliere dello stesso gruppo. Insomma, amici, colleghi e parenti lontani. Persone che, naturalmente per i consiglieri regionali, sono state scelte solo ed esclusivamente sulla base di un rapporto fiduciario. Ma tra tanti disoccupati, cassantegrati e giovani desiderosi di fare un’esperienza lavorativa possibile che i consiglieri regionali non abbiamo trovato nessuno di loro fiducia? Evidentemente no. Loro, però, i consiglieri difendono le loro scelte. E se la gran parte dei consiglieri interpellati telefonicamente non rispondono, come il consigliere Mazzeo Cicchetti, il consigliere Autilio e l’assessore Pittella, altri ribadiscono la «bontà» delle loro scelte. «I criteri per la scelta sono legati ad un rapporto fiduciario - replica il consigliere Singetta - é una persona che conosco, un avvocato che ha cominciato a fare pratica con me poi si è aperta un suo studio in un paese vicino e quindi ho pensato di affidarmi a lei per alcune questioni di tipo legale di cui mi occupo». «È una collaborazione fatta ad un lavoratore autonomo - precisa il capogruppo del Pdl, Nicola Pagliuca - è una persona che è stata individuata in base ad una scelta di natura fiducia. D’altra parte, ognuno ha portato le persone che gli erano legate in base ad una scelta di natura fiduciaria. Se un consigliere mi indica una persona immagino che questo possa facilitare la natura fiduciaria». Amici, parenti, colleghi: in una sola parola persone vicine. Pagate, però, con i fondi messi a disposizione dalla Regione. In passato con i soldi dell’articolo 11 o dell’articolo 6, oggi, con un plafond di 300mila euro (ma la cifra non è definitiva, considerato che gli uffici regionali attendono le ultime verifiche) che la

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Regione ha individuato nel bilancio e che ha destinato alle spese del personale. Un budget che dovrà essere stanziato sino alle prossima legislatura quando entreranno in vigore le nuove norme sui costi della politica. Allora, pur non essendoci, come oggi, un vincolo al numero dei collaboratori, ogni consigliere avrà a disposizione circa 45mila euro lordi per le spese del personale ed i gruppi potranno contare solo su 5979 euro l’anno per ogni consigliere (e con quei soldi pagare personale, cancelleria, telefoni ed altro). Il che, calcoli alla mano, non potrà non portare ad una contrazione nel numero dei portaborse. (La gazzetta del mezzogiorno)

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VITTORIO DE SICA IN MOSTRA ALL'ARA PACI

A Roma, all’Ara Pacis è allestita una mega mostra sul grande Vittorio De Sica. Foto, scritti autografi, locandine, abiti e oggetti di scena, parrucche, le divise da carabinieri, il bastone del conte Max,onorificenze, occhiali, finanche la bici di "Ladri di biciclette" e la possibilità di ascoltare le canzoni incise da un personaggio davvero poliedrico, simbolo di creatività e professionalità in Italia e all’estero… Tanti giovani e questo è un bel segnale, nonostante la crisi delle arti. Ho colmato una lacuna sul grande De Sica. Non ero a conoscenza che nella saga dei film “Pane amore e…’’ ci fosse

anche “Pane amore e Andalusia’’ del 1958. Cercherò di recuperare una copia in dvd, se possibile per vederlo. Mi hanno colpito tante cose. Per esempio la collaborazione con Sergio Tofano, per il signor Bonaventura, con Cesare Zavattini, Charles Chaplin, le dediche con foto di Jennifer Jones per "Stazione termini" e poi il corposo materiale sui classici Siuscià, Miracolo a Milano, Ladri di Biciclette, L’oro di Napoli, Il processo di Frine, i provini con tanto di tavoletta segnaletica per il’’ Tetto ‘’ del 1956, la scoperta di un acerbo e promettente Lando Buzzanca con Peter Sellers in "Caccia alla Volpe" del 1966. E poi i tanti film che hanno fatto storia ‘’Ieri, oggi e domani’’, la Ciociaria, Matrimonio all’italiana con una conturbante Sofia Loren, Il Vigile, fino agli ultimi “Il generale della Rovere’’ e il “Giardino dei Finzi Contini’’. Unospaccato, con foto di famiglia, sui figli Christian e Manuel, le vicende sentimentali con Maria Mercader e con la prima moglie Giuditta Rissoli dal quale proviene gran parte del materiale esposto. Una anziana signora si è seduta davanti alle foto, alla bacheca e al video di Miracolo a Milano e piangeva, ripetendo di tanto in tanto “Guardalo, un po’ te…Un signore’’. Era ben vestita forse un’attrice, una comparsa. De Sica di certo le avrà mandato un bacio di lassù.

Franco Martina, giornalista - per il

CineClub "De Sica"

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‘Sai come si vive’: il film documentario dell’artista Mc Gerry

in giro per l’Italia

Successo, partecipazione e consensi per la lodevole iniziativa dell’artista e produttore musicale avellinese Mc Gerry, grazie alla realizzazione di un film della durata di circa trenta minuti su alcool, droga e alta velocità, ovviamente con particolare attenzione ai rischi e insidie annesse e connesse con l’uso improprio e l’abuso sproporzionato. Realizzato recentemente e girato a Lavello, con la regia di Antonella Sibio, il pregevole montaggio curato dallo stesso artista, con l’intento di sensibilizzare e creare ampie riflessioni per un argomento purtroppo di scottante attualità e drammaticità che ci ricollega alle funeste ‘stragi del sabato sera’, con le nuove generazioni protagoniste in negativo e alla ribalta della cronaca. Apprezzabile l’intuizione di presentare il lavoro specie e soprattutto nelle scuole, a diretto contatto con il ‘target’ maggiormente interessato e coinvolto, tramite messaggio diretto da ‘uno di loro’ sottoforma di dialogo, consiglio e suggerimento, praticamente con il ‘linguaggio musicale’ di un affermato cantante in ascesa e in cerca di affermazione nazionale, che già è un personaggio noto e carismatico nell’ambito musicale, per via di tante originali e significativi brani prodotti negli anni (con Mc Gerry che cura con attenzione e risalto testi e musiche per arrivare ‘al cuore’ del pubblico e dei teenagers).

E non manca al termine dell’iniziativa un piacevole live show e l’incontro con i giovani che ‘assediano’ il testimonial con richieste di autografi e foto ricordo. Già diversi gli istituti scolastici che hanno accettato l’invito e dato il nulla osta alla presentazione del medio metraggio dal titolo ‘Sai come si vive’ (che dà il titolo ad una riuscita canzone del cantante), con buoni esiti ottenuti negli ultimi mesi nel Lazio, zona Latina (grazie alla responsabile marketing Francesca Tartaglia) e nella settimana scorsa nelle scuole superiori di Melfi, presso l’Istituto tecnico ‘Gasparrini’ e ‘Alberghiero’, con un conseguente incontro dibattito con gli studenti, interattivo e con partecipazione diretta degli stessi con domande, curiosità e interventi, alla presenza inoltre della coordinatrice dell’artista Angela Capacchione e del management Antonio Petrino dell’Agenzia Lucania Network. Tema centrale: la salvaguardia della vita come bene prezioso da ‘proteggere’, con visione e proiezione su maxi schermo con immagini ad effetto e storie di vita quotidiana. Motivo conduttore: uno sforzo comune e l’impegno di lottare per far comprendere a giovani la pericolosità e l’importanza di tali tematiche. Rimane difficile capire i loro problemi e anche i loro pensieri. Sapendo che il mondo oggi è fatto di musica e social network, con questo film – video, si cercherà di avvicinarsi il più possibile alla loro realtà. Si prova a far loro comprendere quanto sia facile cadere in questa spirale e quanto sia semplice farsi trasportare in un mondo fatto di puro divertimento non controllato, ove in molti casi entra in gioco incoscienza e impulsività. L’obiettivo? Cercare di responsabilizzare portando loro a ragionare e rendersi conto che la sottovalutazione dei rischi e pericoli e la non curanza porta a trovarsi coinvolti in circostanze che possono condizionare il prosieguo della vita.

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Si evidenzia inoltre anche la difficoltà delle famiglie, che oggi si trovano a fronteggiare giovani sempre più chiusi in un mondo tutto loro, dove anche per un genitore rimane difficile poter riuscire ad entrare. Con l’intento non certo di sembrare dei ‘moralizzatori’, bensì di mettere in luce come sia facile venire al mondo e come sia altrettanto facile lasciarlo, puntando sulla logica che ‘prevenire è meglio che curare’! Numerose le richieste da ogni parte di istituti scolastici disponibili ad accogliere il progetto, pertanto si prevede un lungo tour nazionale con buona soddisfazione dei promotori, inoltre enti e amministrazioni comunali stanno appoggiando il tutto con l’organizzazione di imminenti eventi di presentazione in teatri, auditorium e piazze. Questo fine settimana, Mc Gerry (reduce dalla partecipazione qualche settimana fa al noto programma tv di Canale 5 ‘Italia’s Got Talent’ e protagonista di aperture di concerti di artisti importanti come J-Ax, Gemelli Diversi e Mondo Marcio, oltre alla sua costante presenza sul web tra You Tube e social network) sarà ospite del Liceo Scientifico di Melfi nelle giornate di venerdi e sabato, e in seguito a Lavello, Palazzo San Gervasio, Venosa, Rionero, Potenza e per marzo ancora nel Lazio e così via. Antonio Petrino

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