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31/5/2019 Rinnovabili, la fine degli incentivi cambia il business model - FIRSTonline https://www.firstonline.info/rinnovabili-la-fine-degli-incentivi-cambia-il-business-model/ 1/4 HOME ECONOMIA E IMPRESE RINNOVABILI, LA FINE DEGLI INCENTIVI CAMBIA IL BUSINESS MODEL Rinnovabili, la ne degli incentivi cambia il business model 31 Maggio 2019, 6:00 | di FIRSTonline | 0 Uno studio dell’Osservatorio OIR del professor Gilardoni traccia i nuovi scenari delle energie rinnovabili che sempre più dovranno svilupparsi senza incentivi I prossimi decreti sulle rinnovabili, in largo ritardo rispetto al programma e con una dotazione nanziaria modesta, saranno con ogni probabilità gli ultimi. Questa dinamica si innesta nel nuovo target FER del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima che prevede l’installazione di circa 40 GW addizionali tra eolico e fotovoltaico al 2030. Appare dunque ineludibile che il raggiungimento di tali ambiziosi obiettivi passi per lo sviluppo degli impianti FER senza incentivi e cioè in grid parity. Con il termine grid (o market) parity si intende quella situazione in cui il prezzo dell’energia prodotta da un impianto FER è pari al costo di acquisto di energia dalla rete, che invece si basa prevalentemente sulla produzione elettrica da fonti fossili (quantomeno in Italia). Attualmente la condizione di grid parity sembra essere limitata al fotovoltaico e all’eolico. Per gli operatori, lo sviluppo di impianti in grid parity implica uno sforzo maggiore rispetto al passato nella riduzione dei costi e nell’aumento dell’ecienza produttiva. Ciò in tutte le fasi del progetto: sviluppo, nanziamento, EPC, O&M ed energy management. Ma non solo: la grid parity comporta un cambiamento radicale nei modelli di business degli operatori. Se con gli incentivi tutta l’attenzione si concentrava sulla fase di investimento, oggi si impone una gestione integrata degli asset, con un rinnovato focus al tema del trading e della vendita di energia. Questi due punti, per impianti aventi costi variabili tendenti a zero come PV ed eolico, diventano centrali e di non facile gestione, anche perché a livello globale le esperienze di grid parity, da un lato, non sono particolarmente numerose e, dall’altro, dieriscono da Paese e Paese (struttura industriale, tasso di sviluppo, legislazione e regolazione inuenzano in modo determinate lo sviluppo di un progetto). I possibili approcci al segmento emergente delle FER in grid parity individuati da uno studio dell’Osservatorio OIR sono i seguenti: 1. Integrazione verticale merchant. Il primo approccio si basa sull’integrazione verticale di tutte le fasi della liera, dallo sviluppo dell’impianto FER no alla vendita di energia elettrica ai clienti. 2. Build, Sell and Operate (BSO). Sviluppare, costruire, vendere e gestire: questo è il fondamento del secondo modello, che si basa sulla costruzione e vendita successiva di una parte o di tutto l’asset così da limitare l’impiego di capitale in una prospettiva di asset rotation. In particolare, il gruppo vende quote degli impianti di proprietà ma rimane, allo stesso tempo, responsabile del loro funzionamento e della gestione operativa. 3. Asset owner puro. Qui l’operatore-tipo è un fondo d’investimento o un IPP il quale, avvalendosi di sviluppatori e costruttori esterni, diviene proprietario di un impianto. Contestualmente viene stipulato un PPA tra il fondo d’investimento e un operatore di mercato (tipicamente una utility o un trader), il quale si impegna a ritirare l’output dell’impianto. In questo modello, il fondo o l’IPP è proprietario dell’impianto, mentre l’otaker assume il ruolo di gestore dell’energia prodotta. IN EVIDENZA Etna in eruzione: i video spettacolari dalla cima del vulcano FIRSTONLINE | 30 MAGGIO 2019, 15:23 L'Etna torna a eruttare - Da questa mattina due colate laviche sgorgano dal cratere di Sud Est e dal Nuovo cratere Sud-Est - Nessun impatto sull'aeroporto - Ecco le immagini e i video dell'eruzione COMMENTI ED EDITORIALI Italia-Ue, la ricetta Salvini è un rischio 28 Maggio 2019, 13:20 Ernesto Auci Keynes, mercato sì ma corretto da una mano pubblica senza eccessi 24 Maggio 2019, 8:25 Giorgio La Malfa Keynes, perchè la sua saggezza è sempre attuale 23 Maggio 2019, 12:00 Maria Cristina Marcuzzo ARCHIVIO Seleziona il mese Iscriviti alla nostra Newsletter RICEVI NEWS QUOTIDIANE Leggi FIRST Arte Abbonarsi è semplice 31 05 2019 Flash: Asta Btp ok, ma Borsa in ribasso 12 ore fa La luce costa troppo? - Passa a Enerxenia Luce e Gas Tariffe luce e gas super convenienti, gran risparmio e 200€ di Energia per Te! enerxenia.it Ulteriori info Ann.

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Rinnovabili, la �ne degli incentivi cambia ilbusiness model31 Maggio 2019, 6:00 | di FIRSTonline | 0

Uno studio dell’Osservatorio OIR del professor Gilardoni traccia i nuovi scenari delle energierinnovabili che sempre più dovranno svilupparsi senza incentivi

I prossimi decreti sulle rinnovabili, in largo ritardorispetto al programma e con una dotazione �nanziariamodesta, saranno con ogni probabilità gli ultimi.Questa dinamica si innesta nel nuovo target FER delPiano Nazionale Integrato Energia e Clima cheprevede l’installazione di circa 40 GW addizionali tra

eolico e fotovoltaico al 2030. Appare dunque ineludibile che il raggiungimento di tali ambiziosiobiettivi passi per lo sviluppo degli impianti FER senza incentivi e cioè in grid parity.

Con il termine grid (o market) parity si intende quella situazione in cui il prezzo dell’energiaprodotta da un impianto FER è pari al costo di acquisto di energia dalla rete, che invece si basaprevalentemente sulla produzione elettrica da fonti fossili (quantomeno in Italia). Attualmente lacondizione di grid parity sembra essere limitata al fotovoltaico e all’eolico.

Per gli operatori, lo sviluppo di impianti in grid parity implica uno sforzo maggiore rispetto alpassato nella riduzione dei costi e nell’aumento dell’e�cienza produttiva. Ciò in tutte le fasi delprogetto: sviluppo, �nanziamento, EPC, O&M ed energy management.

Ma non solo: la grid parity comporta un cambiamento radicale nei modelli di business deglioperatori. Se con gli incentivi tutta l’attenzione si concentrava sulla fase di investimento, oggi siimpone una gestione integrata degli asset, con un rinnovato focus al tema del trading e dellavendita di energia. Questi due punti, per impianti aventi costi variabili tendenti a zero come PVed eolico, diventano centrali e di non facile gestione, anche perché a livello globale le esperienzedi grid parity, da un lato, non sono particolarmente numerose e, dall’altro, di�eriscono da Paesee Paese (struttura industriale, tasso di sviluppo, legislazione e regolazione in�uenzano in mododeterminate lo sviluppo di un progetto).

I possibili approcci al segmento emergente delle FER in grid parity individuati da uno studiodell’Osservatorio OIR sono i seguenti:

1. Integrazione verticale merchant. Il primo approccio si basa sull’integrazione verticale di tutte lefasi della �liera, dallo sviluppo dell’impianto FER �no alla vendita di energia elettrica ai clienti.

2. Build, Sell and Operate (BSO). Sviluppare, costruire, vendere e gestire: questo è il fondamento delsecondo modello, che si basa sulla costruzione e vendita successiva di una parte o di tutto l’assetcosì da limitare l’impiego di capitale in una prospettiva di asset rotation. In particolare, il gruppovende quote degli impianti di proprietà ma rimane, allo stesso tempo, responsabile del lorofunzionamento e della gestione operativa.

3. Asset owner puro. Qui l’operatore-tipo è un fondo d’investimento o un IPP il quale, avvalendosi disviluppatori e costruttori esterni, diviene proprietario di un impianto. Contestualmente vienestipulato un PPA tra il fondo d’investimento e un operatore di mercato (tipicamente una utility o untrader), il quale si impegna a ritirare l’output dell’impianto. In questo modello, il fondo o l’IPP èproprietario dell’impianto, mentre l’o�taker assume il ruolo di gestore dell’energia prodotta.

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4. Vendita su Borsa Elettrica. Collegato all’approccio precedente, si sta sviluppando un nuovomodello da parte dei fondi d’investimento, basato sulla vendita di energia nella Borsa Elettrica. Ilfunzionamento prevede che il fondo acquisti/sviluppi un impianto in full equity senza alcunaprospettiva di vendita futura dell’asset e che venda l’energia elettrica prodotta direttamente nellaBorsa Elettrica.

5. Asset owner “spurio”. Un modello collegato al precedente è l’Asset owner “spurio”. L’operatore-tipoèun’azienda della �liera elettrica (downstream o upstream) che, a di�erenza del modello precedente,continua a detenere l’asset, gestendo tuttavia solo alcune attività.

6. O�taker. L’operatore-tipo è una utility o un trader, il quale stipula un PPA con il detentore dell’assetper l’acquisto dell’energia elettrica che sarà poi venduta al proprio portafoglio clienti e/o in borsa.

7. Build, Sell and O&M (BSO&M). Il modello di business BSO&M è simile al BSO, con la di�erenza che,in seguito alla vendita, l’operatore di mercato è limitato alla funzione tecnica di O&M dell’impianto.

8. Integrazione verticale con o�taker interno. I grandi gruppi industriali, così come alcune grandiaziende Oil&Gas, per raggiungere i propri obiettivi di decarbonizzazione, stanno dotandosi sempredi più, per il consumo interno, di energia elettrica prodotta da FER, sia tramite impianti realizzati inproprio che tramite acquisto da operatori esterni.

“Quello che emerge dallo Studio OIR è un contesto a luci e ombre per lo sviluppo della gridparity – a�erma Marco Carta, Amministratore Delegato di AGICI e Direttoredell’Osservatorio OIR – I fattori positivi sono costituiti da diversi fattori: gli obiettivi governativiambiziosi, il prezzo dell’elettricità previsto in rialzo, la diminuzione dei prezzi delle principalicomponenti degli impianti eolici e fotovoltaici, l’ampio potenziale di incremento di e�cienzadegli impianti esistenti, la chiusura degli impianti a carbone al 2025, nonché l’apertura alle FERdel mercato MSD”.

“Vi sono tuttavia elementi che potrebbero frenare il mercato – aggiunge Andrea Gilardoni,Presidente di AGICI – In particolare, la domanda elettrica sostanzialmente stabile, laconcorrenza degli impianti termoelettrici, spesso moderni ed e�cienti e i prezzi dell’energia incalo nelle ore di picco solare. Tuttavia, riteniamo che gli aspetti positivi prevalgano su quellinegativi e ci attendiamo quindi uno sviluppo importante delle installazioni in grid parity. Taleprevisione è confermata dalle nostre rilevazioni sulle pipeline di progetti presentati dai varioperatori in Italia che supera i 2 GW al 2023”.

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FIRSTonlineFIRSTonline è un giornale web indipendente di economia, �nanza eborsa edito da A.L. Iniziative Editoriali S.r.l. con sede legale a Roma,fondata e controllata da Ernesto Auci e Franco Locatelli epartecipata da tre soci di minoranza (Andrea Gilardoni, AlessandroPavesi e Laura Rovizzi). Il portale e le sue applicazioni sono nel

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