Voxroma Cover+Zoom gennaio

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la voce della capitale Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/03 (conv in L 27/2004, n°46) art.1, comma 1 - DCB Roma Sipario Lillo e Greg al Brancaccio Arte e Cultura Genio Futurista Musica Incognito Come Back! Cinema Cast stellare per “Nine” E INOLTRE SPORT TEMPO LIBERO MANGIAR BENE ROMA DI NOTTE NOEMI VOLA A SANREMO LA CANTANTE ROMANA SARÀ TRA I BIG DEL 60° FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA Anno II - N° 1 Periodico mensile Gennaio 2010 1,50

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Voxroma - Periodico mensile - city magazine anno II - n.1 gennaio 2010 - sezione cover e zoom

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NOEMIVOLA A SANREMOLA CANTANTE ROMANA SARÀ TRA I BIGDEL 60° FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA

Anno II - N° 1Periodico mensile

Gennaio 2010€ 1,50

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l 2010 sarà un anno che segnerà una svolta nella vita della Capitalee mi auguro che riusciremo a fare questo salto di livello con l’aiutodi tutti. Anche con i lettori di Vox Roma, che sono certo seguirannocon attenzione e partecipazione diretta la vita della propria città.

Del resto, e non posso che esserne compiaciuto, Vox Roma si pone questoobiettivo: essere la voce della Capitale e, quindi, contribuire – partendo propriodalla diffusione della ricchezza culturale e di intrattenimento – alla crescitacomune.Quello che desideriamo è far sì che Roma entri finalmente in una fasedi sviluppo e di modernizzazione. Abbiamo affrontato il Capodanno conuna carica forte, perché la nostra è una grandissima Capitale che deve esserepunto di riferimento per l’Italia e per il mondo. Lo possiamo fare: dipende soloda noi. E il 2010 sarà un anno speciale per Roma.Dopo un 2009, caratterizzato soprattutto dall’impegno profuso sul frontedella sicurezza – non dimentichiamo che i dati delle forze dell’ordineconfermano un calo dei reati del 30 per cento – e dalla ristrutturazionedella macchina amministrativa, il nuovo anno inizierà con una serie di sfide edi grandi battaglie, a cominciare da quella contro il degrado e per la pulizia,contro il traffico, considerando che abbiamo anche varato un’importantenormativa per regolamentare i cortei in città.Ma le sfide più importanti saranno quelle legate all’attuazione dei poteridi Roma Capitale, del Piano Strategico di Sviluppo, del Piano Nomadi,che entrerà nella fase attuativa con lo sgombero di alcuni campi, e dellacandidatura della città alle Olimpiadi del 2020, sulla quale concentreremole nostre forze per far sì che Roma, con i Giochi olimpici, torni a vivere giornatesportive indimenticabili. Un traguardo ideale per la piena rigenerazionedella città.Insomma, un anno che deve in qualche modo segnare la riscossadella Capitale, perché Roma ha bisogno delle eccellenze per far sì cheil suo futuro si ricongiunga con il proprio passato e perché desideriamoalimentare la speranza e la voglia di rinnovamento che ci deve essere in cittàper uscire dalla crisi e avviarci verso i grandi progetti strategici di sviluppo.Una spinta verso un cambiamento profondo, insomma, che sarà condottasempre su un doppio binario: da un lato continueremo a seguire i problemipratici dei cittadini, dall’altro affronteremo grandissime sfide di livellointernazionale. Dobbiamo concentrarci tutti, lavorare insieme per riuscirea coniugare la Roma che si vede nel promo di Zeffirelli con l’altra Roma,quella delle periferie, quella dove esiste ancora il degrado.Sempre con l’aiuto di tutti.

Gianni AlemannoSindaco di Roma

I

L’augurio diGIANNI ALEMANNO

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SOMMARIO

Teo Teocoli“NE HODA RACCONTARE...”ZO

OM

AvatarIN SALADAL 15 GENNAIO

26

CINEM

AROMADINOTTE

Lo SchiaccianociTRA FAVOLAE INCUBO

16

37 Musica e concerti

75 Sporte tempo libero

83 Mangiar BeneEINOLTRE

48

ZOOM

90

Bob SinclarCUORE ITALIANO

COVERSTORY Noemi

LA RIBELLE DELLAPORTA ACCANTO

12

20

VelvetIL CORAGGIO DICAMBIARE

Giacomo BallaGENIO FUTURISTA

ARTE&CULTURA

73

SIPARIO

60

26

Tribute bandLA MIA BANDASUONA IL ROCK(E NON SOLO)

SPEC

IALE

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agendaTeatro Brancaccio

Dal 19 gennaioal 7 febbraio

INTRAPPOLATINELLA COMMEDIADa autori di fumetti a comici disuccesso, Lillo e Greg si con-cedono in unʼintervista doppianella quale parlano del loroprimo incontro, della loro reci-proca passione per la musicae della loro nuova commedia

martedì

5 LO SCHIACCIANOCI

Teatro Olimpico

Ambientazione noir e coreogra-fie veloci e dinamiche per loSchiaccianoci del Balletto diRoma che danza sul nuovo fan-tasioso libretto di RiccardoReim. Un’elaborazione dram-maturgica d’avanguardia, origi-nale e molto suggestiva.

mercoledì

6 FAMILY CONCERT

Accademiadi S. Cecilia

È qui la festa? Ottoni dell’Acca-demia Nazionale di S. Cecilia.Musiche di Bach, Haendel, Bizet,Gershwin e fantasie dalle piùnote musiche da film. L’iniziativaFamily Concert mira ad avvici-nare il pubblico giovane allagrande musica.

martedì

12 PROMEMORIA

Teatro Olimpico

Marco Travaglio racconta “15anni di storia d’Italia ai confinidella realtà”. Una sorta di“chiacchierata teatrale” che ana-lizza gli accadimenti del nostroPaese dal 1993 ad oggi. Un mo-nologo di circa tre ore arricchitoda documenti audio dei protago-nisti della scena politica.

mercoledì

13 FESTIVAL DELLE SCIENZE

AuditoriumParco della Musica

Tra possibile e immaginario.Magie, tecnologie e ricercascientifica. La quinta edizionedel Festival delle Scienze pro-pone un interessante percorso acavallo tra la scoperta e l’inven-zione, la creatività e l’innova-zione. Fino al 17 gennaio.

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gennaio 2010

giovedì

21

Piper Club

La band britannica torna aRoma per uno straordinarioconcerto. Gli Incognito, nellaloro trentennale carriera hannofatto conoscere in tutto ilmondo l’inconfondibile generemusicale dell’acid jazz. In tourin Italia faranno tappa nel cele-bre club romano.

giovedì

14ROMASPOSA INCOGNITO

venerdì

22

Teatro Olimpico

Il Festival di Magia giunge allasua settima edizione che que-st’anno è dedicata al mistero. ilpubblico verrà trasportato in unmondo dove la razionalità nonesiste e ogni certezza sarà scon-volta. Un universo fantastico perconcedersi alla fantasmagoriadel magico.

SUPERMAGIC

venerdì

24

Acqua Acetosa

Per ricordare la vita di un gio-vane sportivo martire della ditta-tura militare argentina La corsadi Miguel è un appuntamentoimportante per favorire l’incontrotra culture diverse ed è un modoper praticare losport inviando unmessaggio di non violenza.

LA CORSA DI MIGUEL

giovedì

28

Teatro Ghione

Un giallo degno della miglioreAgatha Christie: in una villa diuna campagna francese unuomo viene assassinato e ottodonne hanno una ragione per ve-derlo morto. Una commedia alfemminile con sfumature di noire di grottesco.

8 DONNE E UN MISTERO

Nuova Fiera di Roma

La manifestazione più amatadalle coppie italiane anche que-st’anno propone le ultime novitàin tema di nozze. In oltre 30.000mq sono esposti tutti i prodotti ei servizi delle migliori aziendedel settore. Un appuntamentoimportante per tutti coloro chevogliono un matrimonio unico.

venerdì

15AVATAR

Cinema

Jake Sully è un ex marine co-stretto su una sedia a rotelle.Viaggia anni luce sino all’avam-posto umano di Pandora dovel’atmosfera è tossica. Per supe-rare l’ostacolo è stato creato ilprogramma Avatar in cui deicorpi organici possono esserecomandati a distanza.

lunedì

18TOP JAZZ 2009

AuditoriumParco della Musica

Ventisettesima edizione del pre-stigioso premio del jazz in cui sipremieranno i migliori dischi e imigliori musicisti dell’anno. lacerimonia sarà presentata daLuca Conti e Luciano Linzi. Unappuntamento imperdibile pergli amanti del jazz.

mercoledì

20LAST TANGO IN BERLIN

AuditoriumParco della Musica

Una straordinaria serata in cui lacantante e attrice tedesca UteLemper rende omaggio alla mu-sica di Astor Piazzolla con le suepiù emozionanti e sensuali can-zoni d’amore che parlano di vita,morte e passione nella città diBuenos Aires.

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Morgan è un musicistararo, il maestro da cuipuoi solo imparare

Foto

diAlessan

draTisa

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13www.voxroma.it coverstory

n molti la considerano“vincitrice morale” dellaseconda edizione di XFactor Italia. Lei, Noemi,nome d’arte di Veronica

Scopelliti, rimane con i piedi per terra,convinta che “l’impegno, alla lunga,paghi sempre”. Classe ’82, nata aRoma (“sono tifosissima giallorossa”)ha già condiviso il palco con cantanti diprimo piano, da Laura Pausini a Gior-gia (“un’esperienza unica”). In tour neiclub col primo album di inediti, Noemicontinua però a interrogarsi: “Comefanno Dolcenera e Malika Ayane acantare sui tacchi”?Stai presentando nei club il tuo primoalbum di inediti, Sulla mia pelle. Puoitracciare un bilancio?Il bilancio è più che positivo. Mi esibi-sco dal vivo in locali accoglienti, dove ilcontatto col pubblico è diretto. Una di-mensione consona alle mie caratteri-stiche. Adoro interagire con i presentied essere valutata come artista, senzapregiudizi.Il primo singolo estratto, L’amore siodia, ti vede duettare con FiorellaMannoia. Come nasce questa colla-borazione?Ho sempre apprezzato le qualità vocalidi Fiorella, e quando si è prospettatala possibilità di duettare con lei non hoavuto dubbi. Stiamo parlando di unacantautrice completa, che non sisvende. Appena l’ho incontrata mi hamesso a mio agio. Meraviglioso.Ci sono altri artisti, italiani e stra-nieri, con i quali vorresti collaborare?La lista è lunga, ma se devo fare due

nomi non ho dubbi: Beth Ditto deiGossip e Vasco Rossi. La prima hacarica e fisicità incredibili, sa-rebbe interessante interagire dalvivo. In quanto a Vasco, sono dasempre una sua grande fan.Può bastare?Hai aderito al progetto “Ami-che per l’Abruzzo” esibendotinello stadio milanese di SanSiro con Laura Pausini, Gior-gia, Gianna Nannini.Pensavi di sognare?Mammamia, avevo il cuorea mille! Con la band ab-biamo suonato davanti a unpubblico di 60.000 personeche ci incitavano e soste-nevano, bellissimo. Maquando ho messo piedesul palco speravo in uncecchino, tanta era lapaura!All’età di sette anni, sol-lecitata da tuo padre, haiiniziato a prendere le-zione di pianoforte.Quanto è stato utile?Molto. Imparare asuonare prima ilpiano e poi la chi-tarra mi ha per-messo di essere,artisticamente par-lando, autonoma. Lamusica non è soltantoistinto, bisogna lavorare atutto campo. Non si puòprescindere dalla comple-tezza, in nessun ambito.

NOEMI,la RIBELLEdella PORTA ACCANTO

I

In tour con il suo primo album di inediti, la cantante romana si esibirà, tra iBig, alla sessantesima edizione del Festival di Sanremo. Solare e spontanea,ama la semplicità anche nella vita. Ad iniziare dalle scarpe.

diMassimo Canorro

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14 coverstory

Nel 2005 ti sei laureata in Disciplinedelle Arti, della Musica e dello Spet-tacolo con la tesi “Studi Critici e Sto-rici sul Cinema e TV”. Un’artista -dottoressa è merce rara…Dai, non credo! In ogni caso l’espe-rienza del DAMS è stata costruttiva,permettendomi di approfondire argo-menti interessanti. Penso al cinema,una passione che viene subito dopo lamusica, e sul quale senza esitare hoincentrato la tesi.Ricordi il primo album che hai acqui-stato? E l’ultimo?Mi cogli alla sprovvista! Ricordo ilprimo album che ho visto in casa, ilvinile di Francesco De Gregori Ladonna cannone. L’ultimo cd com-prato? Il doppio di Ligabue, Primo eSecondo Tempo: suona alla grande!Ti senti pronta per il Festival diSanremo?Sono felice di calcare il palco sanre-mese con un brano che è nelle miecorde ed è questa la cosa più impor-tante. La coerenza prima di tutto,senza svilirsi. Mai.Com’è dall’interno il mondo dellamusica? Te lo aspettavi così o sei ri-masta delusa?In onestà non sono rimasta delusa.Lavoro con persone preparate, dallequali ricevo supporto artistico eumano. Credo che molti detrattori ra-gionino per luoghi comuni, ferman-dosi alle apparenze. Personalmente,invece, non posso lamentarmi.Hai una sorella di un anno più pic-cola, Arianna. Se volesse seguire letue orme la sproneresti?Di certo non la ostacolerei. Se inten-desse cantare perché buttarla giù?Anzi, tiferei per lei! E poi insieme po-tremmo diventare le nuove LoredanaBertè e Mia Martini, due voci incredi-bili. Dai, esagero, oltretutto Arianna èanche stonata!Sul palco ti vediamo spesso con in-dosso jeans e scarpe da ginnastica.Quanto conta il look per un’artista?In realtà vesto così tutti i giorni, sonopiù comoda. Spesso vedendo alcunecantanti esibirsi sui tacchi, penso allebravissime Dolcenera e Malika Ayane,mi chiedo come facciano. Un po’ leinvidio! Comunque la voce vieneprima di tutto.

Parliamo di X Factor. In molti ti con-siderano la vincitrice morale dellaseconda edizione. Morgan strave-deva per te. Cos’è, secondo te, chenon ha funzionato?Nulla in particolare, visto che oggicome cantante sto ottenendo grandisoddisfazioni. Il pubblico televisivo èprofondamente diverso da quello ra-diofonico. “Si arriva” in maniera diffe-rente. In ogni caso sono contenta delmio percorso nel programma.Aram Quartet, Matteo Becucci,Marco Mengoni. Cosa deve fare inItalia una cantante per vincereX Factor?Niente di particolare, è solo un caso.Piuttosto, tutti gli artisti che hai citatohanno vinto sotto la direzione di Mor-gan. Non è una coincidenza. MarcoCastoldi (il vero nome di Morgan, ndr)è un musicista raro, il maestro da cuipuoi solo imparare.Hai seguito l’ultima edizione del ta-lent show su Raidue? Quali artisti tisono piaciuti?Ho provato a seguire il programmacon una certa continuità, ma la no-stalgia mi assaliva. Rivedere da fuoricerti volti e luoghi non è facile. Chemalinconia! Un cantante che mi èpiaciuto? Sicuramente GiulianoRassu, il talento seguito da ClaudiaMori.Sei tifosissima della Roma. Imma-gino tu abbia visto l’ultimo derby…Sensazioni?Uniche! Prima la sofferenza, dopo lavittoria. Ho seguito il derby in televi-sione, ma nel passato spesso ho fre-quentato lo stadio. Oggi con i mieiimpegni è molto più difficile. Non tinascondo, però che provo anche unacerta preoccupazione per i frequentiepisodi di violenza.Un musicista alle prime armi tichiede dei consigli per emergere.Cosa rispondi?Che responsabilità! Innanzitutto civuole testardaggine e tanta volontà,perché l’ambiente discografico èduro. Allo stesso tempo, però, biso-gna studiare, prepararsi e non smet-tere di migliorarsi.E se arrivasse una chiamata dalla tvconsiglierei di ricordarsi sempre chesi tratta di un mezzo e non di un fine.

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Sono felice di calcare ilpalco sanremese con unbrano che è nelle miecorde ed è questa la cosapiù importante.La coerenza prima di tutto,senza svilirsi. Mai.

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“NehodaRACCONTARE…”

di Alessandra Ferri

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pazio alle risate, sì, maanche una nota di ama-rezza… La compagniadei giovani, lo spettacolocon il quale Teo Teocolisarà al Sistina (dal 13 al

17 gennaio e dal 19 al 24), si presentacome un puro one man show dovenon mancheranno i suoi personaggipiù celebri, i suoi monologhi, le ma-schere storiche e le canzoni ma nelquale, al tempo stesso, si vuole ricor-dare anche il pubblico dei grandi ar-tisti degli anni Sessanta.Teocoli sarà infatti accompagnatosulla scena da qualche “comico im-probabile” e da una serie di ospiti trai quali Tony Dallara, celebre cantantedegli anni Cinquanta, che vinseun’edizione di Sanremo in coppia conRenato Rascel. “Dallara è uno di que-gli artisti – ha spiegato Teocoli – chesono stati famosi e sono spariti, ma-gari per continuare all’estero una glo-riosa carriera”. Molti di loro, infatti,hanno alle spalle storie interessantima sembra che il pubblico, in patria,si sia dimenticato di loro.“Oggi ci troviamo travolti da un’allu-vione di immagini – ha sottolineatoTeocoli – abbiamo a disposizione tre-mila canali televisivi, così il passato ela memoria si accorciano e i perso-naggi del passato scompaiono: siguarda solo al futuro”.La compagnia deigiovani è una sorta diviaggio nel cabaretmilanese degli anniSettanta e Ottantadove il protagonistaha “rispolverato” ilprogetto Derby senza– ha assicurato – l’in-tenzione di fare satirapolitica, dichiaran-dosi principalmenteinteressato all’attua-lità. Solo sul palcosce-nico, l’artistamilanese si conce-derà all’arte dell’im-provvisazione, di cui è maestro eartefice, giocando sul suo inconfondi-bile gusto ironico mentre la DoctorBeat, la band che lo accompagna

da anni in tour, farà da cornice musi-cale allo show. Lo spettacolo è perTeocoli anche un modo per togliersiqualche sassolino dalla scarpa, inparticolare con il mondo della tv. “Hofatto tante proposte – ha raccontato –ma nessuno mi ha chiamato”. E conun filo di amarezza ricorda come laconduzione di Affari tuoi o il ruolo delgiudice in X Factor non siano andatiin porto… L’idea di fare da padronedi casa durante il Festival di Sanremolo affascina da sempre e lo scorsoanno ha anche cantato, seppur perpochissimo, con Alexia e Lavezzi.“Quella dell’Ariston è un’esperienzache mi attrae molto – ha detto – e si

possono incontrare un sacco diamici. Per il resto non vedo spazi perme in tv anche se continuerò a parte-cipare alla Domenica Sportiva”.Il one man show è al suo sesto anno eil successo è grande e costante anchese Teocoli, dopo 40 anni in giro perl’Italia, sembra intenzionato ad an-dare in pensione. “Questo è il mio ul-timo tour – ha annunciato – è ora didarmi una calmata e fare scelte piùtranquille”. Il vulcanico Teo ha dav-vero intenzione di ritirarsi dallescene? Se, come scriveva ThomasMann “un artista, nel suo intimo, èsempre un avventuriero”, speriamoproprio di no…

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TEO TEOCOLI, NEL SUO SPETTACOLO “LA COMPAGNIA DEI GIOVANI”, INTRA-PRENDE UNA SORTA DI VIAGGIO NEL CABARET DEGLI ANNI SETTANTA E OT-TANTA. UN ONE MAN SHOW DOVE NON MANCHERANNO OSPITI E SORPRESE

“Oggi ci troviamotravoltidaun’alluvionedi immagini... cosìil passatoe lamemoria siaccorcianoe i personaggidel passatoscompaiono”

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diGianm

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DOPO IL SUCCESSO DELLO SHOW“SEMPRE PIÙ CONVINTO”AL TEATRO OLIMPICO DI ROMA,MAURIZIO BATTISTA SI CONFERMATRA GLI ARTISTI COMICI PIÙ AMATIDAL PUBBLICO CAPITOLINO.SUL PALCO CON LUI ANCHE NERONE,IN RAPPRESENTANZA DEI SUOI NUOVI,FEDELI, AMICI

all’Eliseo all’Anfitrione, dal Baga-glino alla Sala Umberto, dal Parioliall’Anfiteatro Romano di Ostia An-tica. Il comico romano Maurizio Bat-tista ha lavorato in alcuni tra i piùprestigiosi teatri della capitale. A 52

anni (“Venti di carriera e trentadue di vita vis-suta”, precisa ridendo) il ritorno al Teatro Olim-pico con lo spettacolo Sempre più convinto.Scritto a quattro mani con Riccardo Graziosi(voce della Memoria) e pervaso da una vivaceromanità, lo show, supportato di una live banddiretta da Lallo Circosta e delle scene firmate daAntonio Corbi, si è rivelato un successo. I temirappresentati con la solita ironia? La storia capi-tolina (scomodando il poeta Trilussa), le donnedell’antica Roma, il capopopolo Ciceruacchio e idue garibaldini romani che presero parte allaspedizione dei Mille (“Visto quante cose inse-gno?”, ironizza). Uno spettacolo alla Battista,dunque, dove non sono mancati momenti di ri-flessione, come l’attenzione che l’artista ha riser-vato ai suoi nuovi amici a quattro zampe.Partiamo da qui, come è nata l’idea di condivi-dere il palco con Nerone, il tuo barboncino?Ricordi quando ironizzavo sui cappottini a qua-dri e sui guinzagli a dismisura, vessando lemanie dei premurosi padroni dei cani? Beh, allafine sono caduto anch’io nella trappola.Puoi spiegarti meglio?Da quando ho accolto in casa un maltese(Fiocco) e, appunto, Nerone, il mio approccionei confronti dei cani è cambiato. Ho approfon-dito la loro conoscenza, fino a percepirne le sfu-mature caratteriali. Adesso li rispetto di più, sonoamici insostituibili.Nel tuo spettacolo Andrea Perroni ha prestatola voce a Nerone. L’ondata dei comici capito-lini non sembra arrestarsi…Fortunatamente, anche se non basta essere natinella Città Eterna per saper far ridere. Andrea ègiovane e capace, ma a differenza sua, oggi,sono in troppi a improvvisare. Strappare una ri-sata è una grossa responsabilità, una cosa seria!Torniamo al titolo dello show: Sempre più con-vinto. In un periodo pervaso da insicurezzeBattista è andato controcorrente?Le insicurezze fanno parte della vita ma questospettacolo, nella sua essenza, avvalora gli showprecedenti. Sono sempre più convinto di quelloche dico e le mie analisi socio-comiche sul-l’eterno conflitto tra uomini e donne stannolì a testimoniarlo.

DL’ARTE

di Massimo Canorro

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19www.voxroma.it zoom

In scena abbiamo rivisto anche i tuoi famosi ritagli digiornale…Certo, la quotidianità è comica, ma per coglierla occor-rono attenzione e talento. Un artista non può essere cultu-ralmente miope né cieco, altrimenti sarà il pubblico asentirsi tradito.Da uomo di spettacolo ti ritrovi nei so-cial network, che tendono a iso-lare le persone piuttosto chea farle interagire?Non sono d’ac-cordo conquesta af-ferma-zione.L’isola-mento èuna

scelta personale che prescinde dall’uso di Internet.Anche a me piace “navigare”, ma non sono un compu-ter-dipendente né voglio diventare schiavo di una mac-china. La vita vera è fuori!Cosa ne pensi, invece, dei reality show? Accetteresti difarne uno?Neanche per sogno! Sono programmi per disadattati,con persone vogliose di riciclarsi mediaticamente.Quando incappo in un reality cambio canale e mi con-centro su trasmissioni scientifiche. Voyager su Raidue èparticolarmente stimolante.Quindi anche far ridere è una scienza. Secondo teesiste una formula?Ma quale scienza! La comicità va coltivata solose si ha talento, altrimenti è meglio andare a la-vorare! Scherzi a parte, quando vedo un arti-sta inadatto mi domando sempre chi glielofaccia fare.Ti lascio con una citazione del filosoforusso Michail Bakunin: “Sarà una ri-sata che vi seppellirà”. Commenti?È ancora vivo? Ah, è morto oltre unsecolo fa. Allora è stato sfortunato,perché la risata è un toccasana,aiuta ad affrontare la vita con legge-rezza. Non lo dico in veste di santonema di comico. Far ridere, in fondo, ri-mane sempre il mio mestiere.

di farRIDERE

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uscita di un EP digitale (conrispettivo videoclip), la pub-blicazione di una biografiaufficiale, un nuovo tour neiclub della penisola. Prose-gue incessante il cammino

artistico dei Velvet, band romana con al-l’attivo cinque album in studio e una seriedi partecipazioni a festival nazionali e in-ternazionali di primo piano (Sanremo, MtvDay, Live 8, Primo Maggio, Cornetto FreeMusic Live, solo per citarne alcuni). Oggi,a undici anni di distanza dal loro esordio,Pierluigi Ferrantini (voce e chitarra), Pier-francesco Bazzoffi (basso), AlessandroSgreccia (chitarra) e Giancarlo Cornetta(batteria) continuano a spiazzare il pub-blico con sonorità elettroniche-rock perorecchie esigenti. “Senza per questo per-dere la nostra identità”, spiega Pierluigi,

detto Pier (Poffy, Ale e Gianka i diminutividegli altri membri).Ammetterai, però, che nel corso deglianni i Velvet hanno intrapreso spessopercorsi musicali alternativi…Certo. Basti pensare al nuovo inedito“Confusion Is Best”, interamente cantatoin inglese, frutto della collaborazione conl’ottima artista indie Beatrice Antolini. Laversatilità è una caratteristica imprescin-dibile della nostra band. Da sempre. L’EP,che prende il nome dal titolo del singolo,viene venduto attraverso circuiti digitali.Come mai questa scelta?Siamo stati fra i primi a credere nella frui-zione legale della musica in rete: l’album“Velvet live Tunes 4/9/2005” lo dimostra. Iostesso acquisto solo online, pur convintoche un supporto digitale non potrà mai so-stituire del tutto il caro, vecchio, vinile.

Siete un gruppo che non si è mai svilitoper una collaborazione artistica. Questoatteggiamento ha premiato?Non abbiamo mai adottato strategie, néstudiato piani a tavolino. Crediamo cheogni collaborazione diventi proficua solose edificata sul rispetto e sulla voglia didivertirsi. Il confronto deve essere co-struttivo, sempre e comunque, altrimentiè tutto inutile.Lo stesso approccio che ha avuto con voiFabio Bernabei, autore della biografiaVelvet - Crollasse pure il mondo?Esattamente. Fabio, fan di vecchia data, èvenuto in studio proponendosi come au-tore della nostra prima biografia, edita daArcana Libri. Non nascondo la perplessitàiniziale, ma il suo entusiasmo è stato tal-mente contagioso da spingerci a fare unasorta di autoanalisi.

L’

ILCORAGGIOdiCAMBIARE

di Massimo Canorro

Foto

diChiaraMirelli

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www.voxroma.it zoom 21

Un volume che alcuni potrebbero trovarepretestuoso, ritenendovi una band dal solorespiro nazionale…Su questo fronte stiamo lavorando, convinti,nel prossimo futuro, di giocarci dellechance anche all’estero. Il libro, che riper-corre la nostra carriera, sento invece di po-terlo definire “un manuale di sopravvivenzaper giovani band”.Tornando all’aspetto musicale quanto èpesato, agli inizi, essere scambiati per unaboy band?Il singolo “Boy Band” ci ha dato molto intermini di successo commerciale. Allostesso tempo, però, abbiamo dovuto fati-care il doppio per toglierci qualche etichettadi troppo. Ma in fondo va bene così, non ab-biamo rimpianti né rinneghiamo nulla.Con oltre dieci anni di carriera alle spalle,quale consiglio sentiresti di dare a ungruppo che vuole emergere?Credo che oggi sia più difficile farsi unnome. Anni fa esistevano molti locali che,oltre a dare visibilità, pagavano bene leband, valorizzando quelle originali e tecni-camente preparate. Un consiglio per farsiconoscere? Suonare, suonare, suonare.Hai utilizzato il termine “originali”.Deduco che, forse, non ami particolar-

mente le cover band…Non si tratta di amarle o meno ma di ap-prezzare chi propone brani propri. Le can-zoni vengono prima di tutto, per questo nonguardo neanche reality dove l’aspetto musi-cale passa sempre in secondo piano. E poiperché lì non ci sono mai band dal vivo?Ma se ti invitassero potresti “osare” can-tando con un triplo microfono. Magaricome quello di Samuel dei Subsonica…E perché mai? Lui è bravo, ma ogni cantanteha il suo stile. Preciso poi che negli ultimitempi mi sto concentrando più sulla voceche sulla chitarra e questo anche grazie alfondamentale supporto dei miei compagni diviaggio, tre amici e musicisti impareggiabili.“È vero le cose cambiano ma non da sole, ibuoni esempi non resistono se prima nonc’è dolore”. L’incipit del brano Se non parlimai non è dei più rosei…Ho scritto questa canzone in un momentoparticolare di rabbia, guardando in tv dei ra-gazzi che si picchiavano per ragioni definite“politiche”, oggi quasi inesistenti. Perché,invece, non unirsi e fare qualcosa insieme?Tenevo in braccio il mio bambino, restandosbigottito davanti a certe immagini.Sia tu che Pierfrancesco (il bassista, ndr)siete diventati padri. La paternità è una

trasformazione esistenziale importante:quale società auspichi per tuo figlio?Una società dove il rispetto e la tolleranzanon siano semplicemente delle utopie. Daquando sono diventato papà sono aumen-tate le mie responsabilità, perché sento chedevo fare molto per mio figlio e per il futuroche lo attende. Per questo motivo credo siasbagliato arrendersi o gettare la spugna.Meglio allora rimboccarsi le maniche:qualcosa cambierà.

È DAVVERO UN 2010RICCO DI IMPEGNIQUELLO CHE SIAPPRESTANO A VIVEREI VELVET. TRA EP, VIDEO,BIOGRAFIE E TOURLA BAND ROMANA NONSMETTE DI STUPIRE.PAROLA DI PIERLUIGIFERRANTINI, VOCEDEL GRUPPO

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n investimento comples-sivo che supera i 500 mi-lioni di euro, la capacitàdi accogliere oltre 4 mi-lioni di visitatori l’anno e

di creare 2.500 posti di lavoro a re-gime, oltre ad un significativo indotto.Questi i numeri di Cinecittà World, ilprimo e più grande parco a tema inItalia dedicato al cinema. Il progetto èstato presentato presso la Casa delCinema, a Roma, dal presidente eamministratore delegato di ItalianEntertainment Group (la holding diprivati alla base dell’iniziativa), LuigiAbete. Presenti il sindaco di RomaGianni Alemanno, il presidente dellaProvincia Nicola Zingaretti, l’asses-sore regionale al turismo ClaudioMancini. “Cinecittà World non intendecontrapporsi ad altri progetti. Costi-tuisce, piuttosto, un’opportunità dicrescita”, ha spiegato Abete. Pro-mosso da Cinecittà Parchi, il progettosi svilupperà in quattro fasi consecu-tive, sorgendo su un’area comples-siva di 150 ettari a Castel Romano,sulla Via Pontina, la stessa dove il re-gista Dino De Laurentis edificò i suoi

Studi negli anni Sessanta. Ben 38 leattrazioni da realizzare all’interno diquesto grande spazio che verrà inau-gurato nella primavera del 2011:dagli anfiteatri con scenografie cine-matografiche ai teatri dedicati al digi-tale, al tridimensionale e al 4D, dallemontagne russe agli scivoli acquatici.E ancora, un teatro all’aperto per i piùpiccoli e un ritrovo serale nella Cine-città Street. Nel 2012 si concretizzeràinvece la seconda fase progettuale,The Village, mentre entro il 2014 sa-ranno ultimate le altre due aree Cine-città World 2 e Cinecittà Natura. Ilprogetto creativo di Cinecittà World -inserito dal Comune di Roma nelle 23priorità del secondo polo turisticodella capitale - è stato affidato al plu-ripremiato scenografo Dante Ferretti,maestro nel coniugare cinema, cul-tura e divertimento.

U

CinecittàWORLD,Quando la realtà supera l’immaginazione.Nella primavera del 2011 sorgerà a Castel Romanoil primo parco a tema in Italia dedicato al cinema

DIVERTIMENTO KOLOSSAL

di Sonia Pedrini

zoom

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23www.voxroma.it zoom

uesta iniziativa rappre-senta una grande sfida,un esempio non soloper lo sport velistico maanche per il rapportouomo-natura”. Queste le

parole con cui il presidente della Pro-vincia di Roma, Nicola Zingaretti, haillustrato nella Sala della Pace di Pa-lazzo Valentini il progetto RomaOcean World 2009/2013, quattro annidi sport, ricerca e formazione pergiungere al giro del mondo in solita-rio in barca a vela, da Roma a Roma,senza scalo e ad inquinamento zero.“Si tratta di una missione che vo-gliamo promuovere nelle scuole - ha

proseguito Zingaretti - soprattuttoquelle all’interno dei comuni costieri.Il giro del mondo ecologico in barcaa vela, e tutte le iniziative che lo pre-cederanno, costituiscono infatti unprezioso strumento per veicolare mes-saggi capaci di sensibilizzare l’opi-nione pubblica, in particolar modo igiovani, sull’importanza della salva-guardia ambientale”. Protagonistadella missione sarà il velista MatteoMiceli, recordman di traversataatlantica per due volte, l’ultima nel2007. Nel 2012 Miceli salperà daRoma alla conquista del record mon-diale a bordo di un’imbarcazione in-novativa e completamente ecologica,

l’Este 40, equipaggiata per navigaresenza assistenza. Nel progetto, oltre aipannelli fotovoltaici, saranno utilizzatiun generatore eolico, un sistema direcupero cinetico, un generatore ter-mico, un dissalatore e un sistema direcupero delle acque. Nello specificoMiceli attraverserà lo stretto di Gibil-terra, il Capo di Buona Speranza, sinoalla circumnavigazione del polo Sude l’arrivo a Capo Horn, dal quale ri-prenderà il viaggio di ritorno versol’Italia. Tra le iniziative che anticipe-ranno il giro del mondo ci sonoanche la Scalata dell’Everest, Top totop e la traversata via mare Singa-pore-Calcutta.

“Q

ECOLOGICOIL PROGETTOROMAOCEANWORLDÈUNAGRANDEINIZIATIVADELLA PROVINCIA IN FAVOREDELLA SALVA-GUARDIADELL’AMBIENTE, CONUNTESTIMONIALD’ECCEZIONE: IL VELISTAMATTEOMICELI,RECORDMANDI TRAVERSATAATLANTICA

di Lino Pagliei

GIRO

delmondo

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Una favola che diventa realtà,quella del Rainbow MagicLand.Il primo parco a tema dellaCapitale sarà infatti inauguratonella primavera 2011

LAMAGIAHA INIZIO

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25www.voxroma.it zoom

era una volta un paese in-cantato e pieno di magia,in cui abitavano fatine ecreature meravigliose edove risplendeva sempreun coloratissimo arcoba-

leno. Un giorno gli abitanti di questo magicomondo pensarono che anche i bambini dellaTerra avessero bisogno di fantasia e diverti-mento e decisero di accontentarli. Crea-rono, così, il Rainbow MagicLand, un luogonel quale grandi e piccini possono tutt’oggivivere un sogno in prima persona.Questa è la storyboard del primo parco didivertimenti di Roma, che sorgerà a Val-montone, all’interno del Polo turistico inte-grato (a due passi dall’outlet FashionDistrict) e che, come ha promesso il sindacoGiovanni Alemanno, aprirà i battenti per ilperiodo di Pasqua 2011.Fervono, dunque, i preparativi per quelloche è già stato definito l’Eurodisney romanoe che, a detta delle autorità locali e delle so-cietà promotrici, l’Alfapark Srl e RainbowSpa, accoglierà circa 3 milioni di visitatoril’anno. Un passo in più nella direzione dellegrandi capitali europee:

“Il Rainbow MagicLand sarà un parco atema con un’eccellenza tutta italiana -spiega il primo cittadino di Roma - che coin-volgerà famiglie e giovani come già avvieneper Eurodisney. Potremmo sfidare Parigi.Incrementerà i flussi turistici anche nellanostra città e, soprattutto, aumenterà la du-rata della loro permanenza. Inseriremol’inaugurazione del parco all’interno dellecelebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia”.Trentacinque attrazioni, di cui due mai pre-sentate in Europa, tre teatri, tra cui un pala-ghiaccio, oltre ventotto punti di ristorazione,parcheggi e alberghi, il portentoso progettodarà lavoro a migliaia di persone, diven-tando così una grande risorsa territorialeper incrementare l’occupazione.L’aria che si respirerà nel parco delle mera-viglie sarà all’insegna della magia e diverti-mento: le Winx condurranno le famiglienell’affascinante castello di Alfea, animatoda vichinghi, stregoni e fate; i più coraggiosipotranno provare il brivido del “launch coa-ster”, un salto di 60 metri dalla torre finoalle viscere della terra, i più piccoli, invece,visitare il Pixie Village, dove scopriranno isegreti dell’animazione in 4D.

C’di Alice Grassi

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rocklamiabanda

(e non solo)

LE TRIBUTE BAND SONO ORMAI UN CULT IN ITALIAE ALL’ESTERO. ROMA HA VISTO IL DILAGARE

DEL FENOMENO GIÀ DAI PRIMIANNI ’90 ED ORA SONO UNA REALTÀ CONSOLIDATADELLA SCENAMUSICALE. VIAGGIO TRA I GRUPPI

CHE OMAGGIANO I GRANDI ARTISTI,TRA PASSIONE E TALENTO

suona ilUna simpatica immaginedel gruppo rock dei Darkness

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www.voxroma.it 27focus

on c’è solo unmotivo che staalla base del-l’ampio divul-garsi del feno-

meno delle Tribute Band. Icosti elevati dei concerti ola difficoltà di trovare luo-ghi adeguati per suonaremusica sono probabilmen-te alcune delle motivazio-ni; inoltre la qualità pro-fessionale e la “somiglian-za” di alcune band con ipropri “miti” è, spesso, tal-mente tanto forte che ipubblico ha dimostrato,nel tempo, di apprezzarlee seguirle con lo spirito ela passione di veri fans.Un fenomeno che a Romaha avuto origine agli inizidegli anni ’90 e oggi è unvero e proprio cult, in veri-tà non solo nella Capitalema in tutta Italia e in Euro-pa. Le Tribute Band posso-no riproporre il gruppo inmodi differenti, per esem-pio presentando in formaassolutamente fedele al-l’originale i brani e il lookma è possibile che i musi-cisti scelgano di arrangia-re i pezzi, parzialmente o

integralmente, adattando-li al proprio stile.Altri gruppi, invece, hannoscelto di rendere omaggioad uno specifico generemusicale come, per esem-pio, gli Square Dance chespaziano dal country tra-dizionale fino al westernpassando per il countryrock. Un mix davverounico in cui ogni compo-nente, come ci ha spiega-to Stefano Vetturini (voce,chitarra 12 corde, banjotenore, mandolino, armo-nica a bocca) “è partico-larmente attento al sincro-nismo ritmico e armonicodi questo tipico soundamericano” oppure TheSpyderz, una band che ri-propone pezzi rock deglianni Settanta il cui batteri-sta, Luca Mariani, è anchefondatore di un’altra stori-ca Tribute Band, i RanchoTexicano, che omaggianogli ZZ-Top.Nel circuito della Capitalei due locali che da semprehanno dato rilievo alle Tri-bute Band sono il Geroni-mo’s e Stazione Birra. An-drea Di Persio, l’art direc-

N

Una colonna portante per tutte le Tribute Band: gliAchtung Babies rappresentano gli U2 non solo inItalia ma nel mondo. Furono i primi, nel ’93, adomaggiare il gruppo irlandese e fu, da subito, unsuccesso. Il chitarrista Alex Petroni ci racconta:“Gli U2 sono da sempre la nostra passione e tutto ènato dal desiderio di condividere da fans con altrifans la loro musica”. La band ha letteralmente gi-rato il mondo e il gruppo originale richiede la loropartecipazione durante tutti gli eventi. Un simbolodi quanto gli Achtung Babies siano apprezzati e co-nosciuti. Nei loro numerosi tour riconoscono senzadubbio un brano che scatena le folle senza distin-zione di luogo o stato: One.

www.achtungbabies.it

Voce: Pavel SferaChitarra: Alex PetroniBasso: Luca SchiavoneBatteria: Stefano Vrabec

ACHTUNG BABIES Tributo agli U2

tor del Geronimo’s ci rac-conta: “Roma ha favorito ildivulgarsi di questo feno-meno grazie alla presenzadi numerose case di regi-strazione. Inoltre, è la cittàche ha visto nascere igruppi che sembrano es-sere tra i più apprezzati inItalia e in Europa per laqualità professionale e l’at-tenzione al look”. Di Persioconta tra i suoi contattioltre 1.000 Tribute Band,numero che indica elo-quentemente la vastità delfenomeno.Nella scelta di ospitare ungruppo rispetto ad unaltro intervengono moltifattori, come la competen-za tecnica, la preparazio-ne musicale, la storia delcomplesso e l’artista a cuisi rende omaggio.È naturale che tributi aband come Pink Floyd,The Beatles, U2, Genesis,Queen o, Vasco Rossi perquanto riguarda l’Italia,calamitino l’attenzione diun vasto pubblico nonsolo affezionato alle bandma anche agli artisti aiquali si ispirano.

Il direttore artistico di Sta-zione Birra, ci spiegacome il fenomeno delleTribute Band non sia ri-conducibile ad un’unicamatrice: “È difficile trovareun solo motivo per unatendenza internazionale:dall’Australia, al Canada,dalla Germania, alla GranBretagna senza dimentica-re i nostri Achtung Babies,Eurosmith, Pepperland eApple Pies... È un fiorire ditributi. D’altronde il Blues eil R’n’R ce l’hanno insegna-to prima del rock moder-no... È tutto un riciclo, al-meno nella musica delleclassifiche. Elvis Presley ar-rivò per la prima volta invetta alle charts america-ne con “Blue Suede Shoes”,composta e incisa da CarlPerkins prima di lui. Stia-mo quindi parlando diuna cover, una pratica at-tiva sin dagli anni ’40.Oggi i grandi gruppi sonosin troppo distanti dallagente e, spesso, i concertisi svolgono in stadi inadat-ti alla musica e a costiproibitivi. Allora i fans si“difendono” con i tributi.”

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64 BEAT Tributo ai Beatles

“Ascoltavo i Beatles da quando eropiccolo”, ci racconta Stefano Palma, ilchitarrista dei 64 Beat, “ed è per que-sto che volevo riproporre lamusica in-dimenticabile del gruppo di Liverpool”.I 64 Beat amano ricreare le stesse at-mosfere di quegli anni formidabili perdare veridicità e credibilità ai loro livee, per questo, ogni componente èidentificabile con unmembro dellaband originale. I brani proposti riper-corrono la storia dei Beatles e il loroconcerto si chiama “Dal Cavern alTetto” ricordando il luogo dove i quat-tro ragazzi inglesi si esibirono la primavolta e l’ultima. I brani amati sono, na-turalmente, moltissimi ma Let it be eAll together now restano le preferitedal pubblico.www.64beat.comVoce, chitarra, basso, piano:Stefano Palma (Paul)Voce, chitarra solista, ukulele:Manilo Civitelli (George)Voce, chitarra, armonica:Fabrizio Tricarico (John)Batteria: Emanuele Ingrati (Ringo)

THE APPLE PIES Tributo ai Beatles

Una passione comune e la voglia di omaggiare uno deigruppimusicali più importanti di sempre, I Beatles, eccocome nascono TheBeaters. “All’inizio si è trattato di unauna semplice prova poi è diventato un vero e proprioshow che ci ha portato davanti al pubblico”, così ci rac-conta la sua esperienza Fabio Angelucci, detto LittleJohn. Ogni componente della band ha un ruolo che fa ri-ferimento a quello deimembri originali del gruppo di Li-verpool e ciascuno ha un proprio nickname. Il pubblicodimostra di apprezzaremoltissimi brani che hanno sceltoper il loro repertorioma Let it be e Twist and Shout re-stano quelli più coinvolgenti.www.thebeaters.it

Voce e chitarra: Fabio Angelucci (Little John)Voce e chitarra: AldoMarracino (George)Voce e chitarra: Fabio Corrao (Macca)Voce e batteria: Maurizio Brioni (RingoMau)

THE BEATERS Tributo ai Beatles

È il 1994 e il fenomeno delle Tribute Band sta ormai prendendo sempre più forma. In que-sto panorama i componenti della band Fluido Rosa decidono di scegliere i Pink Floydcome gruppo da omaggiare. “La musica dei Pink Floyd” - ci dice il tastierista DaniloCherni - “piace ai più giovani come alle persone più mature; canzoni come The Wall ri-marranno nella storia della musica ma è bello vedere che anche brani meno popolari,contenuti per esempio nell’album Animals, emozionano molto il pubblico”.www.fluidorosa.it

Voce: Roberta Lombardini - Tastiere: Danilo Cherni - Voce e chitarra acustica: GabrieleMarciano - Voce e sassofono: Cristiana Polegri - Chitarre: Maurizio Perfetto - Basso:Adriano Lo Giudice - Batteria: Derek Wilson

FLUIDO ROSA Tributo ai Pink Floyd

Una delle Tribute Band più amate e apprezzate di Roma. Mentre racconta la storia dei Pink Floyd,mostrando la sua culturamusicale e il suo amore verso la celebre band, il tastierista e la voceEugenio Valente ci spiega: “Noi concepiamo lo spettacolo come espressione dello stile del gruppooriginale. Vogliamo trasmettere le stesse atmosfere”. La loro popolarità ha raggiunto l’America ela Germania. Tra i brani che coinvolgonomaggiormente il pubblico durante i loro live ci sono:Confortably Numb e l’indimenticabile Another brick in theWall.www.thepinkfloydsound.comVoce e tastiera: Eugenio ValenteVoce e chitarra: Fabio LanciottiVoce e chitarra: Giacomo AnselmiVoce: Ilaria CorazzinaVoce e controllo effetti sonori:Federica PapiniBasso: Fabio FraschiniPercussioni e batteria:Steven R. WilsonSassofono: Luciano OrologiPerformance video: Kudu

PINK FLOYD SOUND Tributo ai Pink Floyd

“I Beatles rappresentano per noi il massimo dellamusica, sono la nostra passione e la nostra vita, siamo cre-sciuti con loro”: così Emanuele Angeletti ci spiega il motivo che li ha portati a creare The Apple Pies, omaggioai quattro ragazzi di Liverpool. Tutti i brani che scelgono entusiasmano il pubblicoma il vero trionfo è Hey Jude.www.applepies.it (Booking: Agenzia The Boss Srl di Carlo Rittirossi)Voce, basso, piano, chitarra acustica: Emanuele Angeletti (Emapaul) - Voce, chitarra ritmica, armonica, basso,harmonium: Renato Mordenti (Rennon) - Voce, chitarra solista: Roberto Angelelli (Robygeorge)Voce e batteria: Luca Biagini (Lukestarr)

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INNUENDO Tributo ai Queen

“La decisione di costituire una band cheomaggiasse i Queen – ci spiega il can-tante Luigi Lisi - deriva dal fatto che ilgruppo britannico è riuscito a fare del-l’ottimamusica in grado di coinvolgereun vastissimo pubblico, senza distin-zione di età o di sesso”. Dal ’97 il com-plesso romano suona in Italia eall’estero riscuotendo successi e con-sensi. Il brano più coinvolgente è Bohe-mian Rhapsody ma quello con il qualela band conclude ogni concerto è l’indi-menticabile We are the Champions!www.myspace.com/innuendospaceVoce: Luigi LisiVoce e basso: Giacomo VitulloVoce e tastiere: Enrico ScopaChitarra: LorenzoMiloneBatteria: Alessio Teti

Hanno raggiunto la maggiore età anagrafica e la loropopolarità è già nota da tempo; gli Mr. Ziggy and theGlass spiders da anni spopolano sui palchi dei piùpopolari locali romani suonando la musica diDavid Bowie. “La passione per il grande can-tante è il nostro collante e la nostra forza” -ci spiega il bassista Lorenzo Raparelli. È ilrepertorio degli anni Settanta di D.B. adessere maggiormente richiesto dal pub-blico e la Tribute Band chiude ogni con-certo con la celebre Heroes.

www.ziggyspiders.comVoce, sassofono e chitarra acustica:Stefano CannoneChitarra elettrica: Gianni RussoPianoforte e tastiere: Michele RicciardiBasso e programmazione tastiere:Lorenzo RaparelliBatteria: Alessandro Bagagli

MR. ZIGGY AND THE GLASS SPIDERS Tributo a David Bowie

Sonomolte lemotivazioni che hanno spinto i componenti della band QueenAlivecelebrare lamusica del grande gruppo britannico come ci spiega la voce, PierLuca Possamai: “Nel 2006 abbiamo deciso di unirci perché la passione che ab-biamo per lamusica dei Queen, la bellezza e la profondità della loromusica ci haaffascinato a tal punto da decidere di fondare una Tribute Band”. Il pubblico segue iQueenalive con grande passione e apprezza, inmodo particolare, la scelta di branidegli anni Settanta, oltre ai pezzi storici Radio Gaga, Somebody to Love eWeWillRock You.www.queenalive.it

Voce: Pier Luca Possamai - Basso: GiuseppeMontoroChitarra: Fabrizio Di Liberto - Tastiere: Daniele Cheloni - Batteria: Michele Bianchi

QUEENALIVE Tributo ai Queen

Quattordici anni fa nacquero i Killer Queen, la Tribute Band ufficiale dei Queen, riconosciutatale dal fan club italiano WeWill Rock You. Fabrizio Checcacci, il cantante, ci dice: “La pas-sione ci ha portati ad unirci nel nome dei Queen e a diventare in breve tempo la Tribute Bandufficiale”. Scegliere la scaletta dei brani non è sempre semplice, visto il nutrito repertorio delgruppo inglese. I pezzi che vanno per la maggiore durante i concerti sono i grandi classicicomeWe are the Champion e The ShowMust Go On.www.killerqueen.itVoce: Fabrizio CheccacciVoce: Raffaele LombardiChitarra: Mario AssennatoChitarra acustica: Antonio Gabellini (Superpippo)Tastiere: Nicola AngiolucciBasso: Giacinto BargiacchiBatteria: Daniele TrambustiBatteria e percussioni: Mauro De Lillo

KILLER QUEEN Tributo ai Queen

LADY STARDUST & DIAMOND DOGS Tributo a David Bowie

“Inizialmente ci chiamavamo Space Cowboys e suonavamo un po’ di tutto ma, andando avanti, ci era sem-pre più chiaro che Bowie era l’artista che maggiormente ci ispirava”. Spiega Angelo Caselli. Durante i con-certi amano coinvolgere la platea con brani come Life on Marr? Ziggy Stardust, anche se i veri culturi diBowie si entusiasmano con The Drowned Girl, Time o Port of Amsterdam.http://www.myspace.com/ladystardustdiamonddogsAmbraMattioli (voce); Angelo Caselli (tastiere, cori); Fabio Regoli (chitarra); Fabrizio Nicastro (basso); CarloSenzacqua (batteria).

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The Stoners rappresentano i RollingStones non solo a Romama in tuttaItalia. “La nostra Tribute Band”- dice il cantante Domenico Scola - “è natacome un omaggio ad un gruppo fondamentale nella storia della musica,amatissimo da differenti generazioni e tipi di pubblico” Brani comeMissyou e Brown Sugar scatenano il pubblico a dimostrazione che il sound deiRS è davvero intramontabile.

www.stoners.itVoce: Domenico Scola - Chitarra: UgoMoretti - Chitarra: PierfeliceFinocchi - Basso: Maurizio Galanti Tastiere: Giuliano De PaolisBatteria: Pierluigi Lionetti - Sassofono: Ferdinando Coppola

EUROSMITH Tributo Aerosmith

Nel 1996 nacquero gli Euro-smith, Tribute Band degli Aero-smith. “Le alchimie più vintagedella mitica band di Boston rac-chiudevano permemolto diquei generi che amavo ascol-tare, spaziando dall’hard alrock-blues più caldo e graf-fiante, fino allemelodiose bal-lads”; questo ci racconta ilcantante del gruppo Luca Cel-letti ed aggiunge: “I colori dellaloromusica e una certa somi-glianza con il leader StevenTyler fecero il resto”. I brani cheentusiasmano di più il pubblicosonomolti ma I don’t want tomiss a thing è sicuramente tra ipiù amati insieme a pezzi ever-green come Crazy, Walk thisway e Rag Doll.www.eurosmith.netVoce: Luca CellettiChitarre: Parco TognazzoChitarre: Marco ValerianiTastiere: Andrea NofriBatteria: Andrea GiorgiBasso: Marco Sarzo

”Siamo nati grazie ad una casualità. Amavamo il generemusicale dei Led Zeppelin e inmodo quasi naturale cisiamo sempre più avvicinati a loro fino a formare il nostro gruppo”: racconta così Pucci Lattanzio i motivi chehanno spinto i componenti a dedicare un tributo ai Led Zeppelin. Sonomolti i brani che il pubblico ama e quelliche, letteralmente, lo scatenano sono Stairway to heaven, Rock and Roll, Black dog e Heartbreaker.www.myspace.com/italiancustardpieVoce: JacopoMeille - Chitarre: Pucci Lattanzio - Tastiere: Daniele NonneBatteria: Roberto Sabbi - Basso: Bruno Vagnarelli

CUSTARD PIE Tributo ai Led Zeppelin

Simon & Garfunkel hanno a Roma una band che li rappre-senta ed è famosissima sulla scena della capitale: Tom &Jerry. Nel 2005 l’idea di formarla viene a Stefano Vetturinie Andrea D’Angelo. Un progetto inedito visto che nonc’erano ancora Tribute Band romane del celebre duoamericano. “Noi vogliamo mantenere il sound e le atmo-sfere di Simon & Garfunkel - ci spiega Andrea – e tra ibrani che suoniamo The sound of silence è quello che in-dubbiamente coinvolge maggiormente la platea”.www.tomandjerry.itVoce e chitarra acustica: Stefano VetturiniVoce e chitarra acustica: Andrea D’Angelo

TOM&JERRY Tributo a Simon&Garfunkel

THE WILD HORSES Tributo a Patti Smith

“È lui che ha scelto noi!”, così la cantante Gabriella Paravati ci spiega come è nata la scelta, sua e del suogruppo, di unirsi per dar vita alla Tribute Band dedicata a Neil Young, l’artista per il quale tutti loro nutri-vano una particolare passione. “Il nostro percorso professionale emusicale”- aggiunge - “ci ha portato amettere insieme una band stretta da un forte legame umano e artistico”. Tra centinaia di brani scritti dal-l’artista canadese ce ne sono alcuni come Rockin’in the FreeWorld, Hey Hey, MyMy che riescono a farsaltare in piedi il pubblico e a farlo ballare senza freni. L’atmosfera che la band crea, frutto della fortesintonia tra i suoi membri, coinvolge la platea in una vera ondata di emozione.www.myspace.com/mryoungVoce: Riccardo PucciVoce: Gabriella ParavatiBanjo: Danilo Cartia (Banjoman)Pianoforte, sintetizzatore e fisarmonica:Claudio BuoncompagniChitarra elettrica ed acustica: Giacomo AnselmiBasso: Fabio FraschiniBatteria: Andrea Bisogno (B-dream)

MR YOUNG Tributo a Neil Young

THE STONERS Tributo ai Rolling Stones

“Di lei ci piace lo stile di vita e l’essenza del suo perso-naggio, criticato e contestato, ma indubbiamente unico”Così Umberto Corazzini, coro e chitarra di The Wild Hor-ses, ci spiega cosa ha spinto ì componenti della band adomaggiare Patti Smith. Un tributo, coinvolto e coinvol-gente, ad una delle protagoniste della musica mondiale,regina del rock degli anni Settanta. Durante i live unodei pezzi più amati dal pubblico è Because the Nigth.

www.myspace.com/thewildhorses

Voce: Annarita Stocchi(Smith)Cori e chitarra: UmbertoCorazzini (Lenny)Basso: Luca Miarelli(Kral)Batteria: MarcoGermani (Daugherty)

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THE HEALERS Tributo a Santana

“Non siamo sue copiema adoriamo lamusica e arrangiare i pezzi di Carlosper farli nostri”, così Stefano DelloStrologo, il tastierista, ci racconta lospirito con il quale hanno costituitoThe Healers, la Tribute Band di CarlosSantana. È stato il caso (e anche la for-tuna) ad averli fatti incontrare e averlispinti a creare questa band che, oggi, ètra le più amate della scena romana.Tra i pezzi più entusiasmanti ci sonosenza dubbio le celebri: Corazon Espi-nado e Oye Como Va.www.thehealers.itVoce e batteria: Marco IafantiCongas e percussioni: Stefano DomiziTastiere: Stefano Dello StrologoChitarra: Simone CastrovinciTimbales e percussioni:Pierpaolo BiancoBasso: Maurizio De BenedittisBongos: Daniele Domizi

“Come la band originale siamo in cinque ed ognuno di noi ha un ruolo corrispondente a quello dei membridei Genesis” - ci spiega il tastierista Stefano Paolucci - “Il nostro pubblico apprezza particolarmente le se-rate a tema ovvero quelle in cui suoniamo tutti i brani di un album come per esempio The Lamb Lies downon Broadway e Selling England by the Pound”www.revelation.itVoce e flauto traverso: Pierfrancesco Drago - Chitarra solista, baking vocals: Giorgio ClementelliBasso, basso pedale, baking vocals e chitarra: Massimo Buglioni - Tastiere: Stefano PaolucciBatteria e percussioni: AndreaMoneta

REVELATION Tributo ai Genesis

“Provenivamo dalla Scuola di Musica di Villa Gordiani edamavamo il ritmo blues, da lì è nata l’idea di suonare lamusica dei Blues Brothers per i quali abbiamo una verae propria passione”, questi gli inizi dei Camarilli Brilliraccontati dal bassista Fabrizio Antonelli.È la popolarità e la bravura dei Blues Brothers che coin-volge il pubblico attraverso tutti i loro brani ma il pub-blico va in visibilio sulle note della celebre eintramontabile Everybody Needs Somebody (to love).www.camarillibrilli.comVoce: Feliciano Barnabei - Voce: Andrea Vincenti Ma-reri Voce: Pierluigi Celico - Chitarra: Fabrizio Anto-nelli Basso: Giulio Del Negro - Batteria: FabioPasqualiniTastiere: Marco MaracciSassofono tenore: Alberto di GianfeliceSassofono contralto: Chicco CervezaSassofono baritono: Marco TociljTromba: Costanzo Vitale

CAMARILLI BRILLI Tributo ai BluesBrothers

Il trio chitarra, basso e batteria di Vanessa e The Spyderz si riuniscono più di dieci anni faper omaggiare il rock blues americano dei ZZ-Top.Il numero dei componenti e la formazione della band richiama in tutto l’originale gruppostatunitense. A cantare sono il chitarrista e il bassista e ad essere riproposti sono i branicha partono da 1970, anno di uscita del loro primo album, fino ad oggi.“È La Grange” - dice Luca Mariani - “il pezzo più rappresentativo e quello che scalda almassimo il pubblico”. Prossimamente i Rancho Texicano pubblicheranno il loro primo cd.www.myspace/ranchotexican

Voce e chitarra: Roberto MoschettiVoce e basso: Andrea MorelliBatteria: Luca Mariani

RANCHO TEXICANO Tributo agli ZZ Top

“Volevamo costituire una band che omaggiasse un artista credibile e che durasse nel tempo,senza conosceremode. Chi meglio di Bruce Springsteen e del suo stile inconfondibile?“. CosìGiancarlo Compagnino, cantante e chitarrista della band Asbury’ Streets, ci parla dellemotiva-zioni che hanno spinto i componenti del gruppo a dedicare la loro band al cantante statunitense.Sul loro pubblico, oltre ai brani più conosciuti, ha un forte impatto My City of Ruins, scritta dopo latragedia dell’11 settembre.www.myspace.com/asburystreetsVoce, chitarra ritmica e armonica:Giancarlo CompagninoVoce e percussioni: Angeline ValentiniBasso: Guido BraccoChitarra: Guido SabatiniChitarre: Alessandro ClementoniTastiere e pianoforte: Danilo MintroneBatteria: Salvatore ScorranoSassofono: Claudio Giusti

ASBURY’ STREETS Tributo a Bruce Springsteen

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DRIVE Tributo ai Rem

“Lamusica dei Rem ci consente di la-vorare sugli arrangiamenti, da allora cisiamo concentrati sulle armonie e suisincronismi dei musicisti”, è ciò che ciracconta il cantante Andrea Di Persio,(già fondatore dei 4Sox) parlando dellavoro che sta alla base dei Drive. Laband non stravolge lamusica originalema la rielabora, perché i suoni di par-tenza lo consentono, attraverso un’at-tenzione quasi maniacale ai legamistrumentali e sonori che si creano tra ivari componenti durante l’esecuzione. Isei membri del gruppo non tralascianoalcun dettaglio, compresa la scenogra-fia che richiama costantemente i trattidi quella originale del gruppo statuni-tense. I brani più amati dal pubblicosono: What’s the frequency, Kenneth?e It’s The End Of TheWorld AsWeKnow It.www.myspace.com/remeuropeVoce: Andrea Di PersioBatteria: MauroMunziChitarre emandolino: Gianluca SpiritoChitarre: Franco PierucciBasso: Alessandro CefalìPianoforte e tastiere:Francesco Bellani

“Lo show è un’esplosione di energia, è la curata attenzione alla mimica e alla gestualità del cantante deiRed Hot Chili Peppers Anthony Kiedis, come degli altri componenti”: Andrea Di Persio, cantante dei 4Soxe anche della Tribute Band dei Rem, Drive, ci spiega così come il gruppo si concentri sul groove, sul-l’energia che il quartetto rock statunitense trasmette sul palco. Il numero dei membri della band è un ul-teriore simbolo di come i dettagli siano importanti, infatti sono 4 come la formazione a cui si ispirano. Ilpubblico reagisce con entusiasmo soprattutto sui brani come Give it way e Under the bridge.www.myspace.com/4soxrhcpVoce: Andrea Di Persio - Chitarra: Franco Pierucci - Basso: Fabio Gabbianelli - Batteria: Matteo Gabbia-nelli

Un amore sfrenato per il gruppo rock inglese degliOasis è il motore che ha spinto i cinque componenti adunirsi e a creare una band a loro dedicata. “Per noirappresentano il massimo” - ci dice il cantante Fede-rico - “sono la nostra passione ed è un onore ed unpiacere, per noi, cantare le loro canzoni”. Il gruppovuole riproporre il sound aggressivo degli Oasis attra-verso i brani più celebri e amati del loro repertorio tracui spicca sicuramente Don’t look back in anger.www.myspace.com/heathenstreetmusic

Voce e Chitarra: Federico Anselmi (Liam)Cori e Chitarra ritmica: Davide Parisi (Dave)Tastiere e Chitarra solista: Simone Fedi (Rocker)Basso: Andrea Graziani (Sesto)Batterista: Carlo Moscatelli (Zack)

HEATHEN STREET Tributo agli Oasis

I locali romani che da anni ospitano lamusica rock conoscono bene, dal 2007, i Jere-my’s Garden, la tribute-band dei Pearl Jam.Un gruppo che, nell’aprile di quest’anno, ha suscitato l’attenzione anche dell’eti-chetta discografica Sony Bmg Italia. La loro comune passione per la band ameri-cana li ha spinti a formare questo complesso, composto da 5membri, che hannofatto della musica dei Pearl Jam una vera e propria “missione”.“Sono almeno 2 o 3 le canzoni” - ci dice il chitarrista solista Francesco D’Andrea -“che coinvolgonomaggiormente il pubblico: Alive, Nothingman e Jeremy, da cui, ap-punto, prende il nome il nostro gruppo”.

www.myspace.com/jeremysgardenVoce: Walter Marini - Chitarra solista: Francesco D’Andrea - Chitarra ritmica:Francesco Violante - Batteria: Roberto Tulliani - Basso: Matteo Luceri

JEREMY’S GARDEN Tributo a Pearl Jam

Gli Exciter’s nascono da un’idea di Kris, mana-ger, ideatrice, curatrice e vocalist del gruppo.“La nostra fortuna” - ci racconta la portavoce -“è l’impressionante somiglianza della voce delnostro contante, Vince, con quella di DaveGahan, il singer originale dei DepecheMode”.L’alternanza vocale di Kris e Vince fornisce algruppo la possibilità di ricreare un sound similea quello autentico, riscritto attraverso un propriostile che fa della band una delle più richieste daipiù famosi locali romani. Tra i brani più noti:Personal Jesus, che scatena il pubblico ed Enjoythe Silence, il pezzo più amato.www.exciters.itVoce e tastiera: Cripezzi Vito (Vince)Baking Vocals: Cristina Martano (Kris)Chitarra: Nicola Di Già (Nico)Batteria: Piero Pierantozzi (Pierre)

EXCITER’S Tributo ai DepecheMode

4SOX Tributo ai Red Hot Chili Peppers

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33www.voxroma.it focus

EDHUNTER Tributo IronMaiden

“È la nostra comune passione per gliIronMaiden e, in generale, per i vari tipidi rock emetal che ci ha spinto a creareuna tribute band del gruppo britannico”così ci racconta le origini degli Ed Hun-ter il chitarrista Giovanni Maria DiBuduo. La band è il frutto di unamiscel-lanea di gusti, passioni e stili che con-fluiscono nelle performances live. Lacura dei dettagli e la passione per que-sto generemusicale si evidenzia nelleperformance come in Phantom of theOpera dove il chitarrista suona “trave-stito” da fantasma dell’Opera. Il tripudiodel pubblico si raggiunge in Fear of theDark, forse il brano più conosciuto eamato dai fans.www.edhunter.it

Voce: Lara Bertoli (Iron)Chitarra: Giovanni Maria Di Buduo (LordHimmundus)Chitarra: Marco Palazzi (Zappo)Basso: Alessio Savocchio (Zar)Batteria: David Cannata (Davidrum)

Il nostro scopo è quello di mantenere lo stile degli artisti ai quali ci ispiriamo; per questo siamofedeli agli arrangiamenti e al sonoro”. Spiega il bassista Marco Sarzo.“Still of the night è il pezzo con cui in genere chiudiamo il concerto”, aggiunge, “e anche il branoche appartiene all’album più venduto e che coinvolgemaggioramente il pubblico”.www.myspace.com/restlessheartwstribute

Voce solista: Andrews Crudo - Voce e basso: Marco Sarzo - Voce e chitarra solista: Tony Arcuri(Sykes) - Voce e chitarra solista: Marco Palazzi (Zappo) - Batteria: MauroMunziTastiere e organo: Lorenzo Antonelli

RESTLESS HEART Tributo aiWhitesnake

Ciò che li accomuna è la grande passione per la dance deglianni ’80 che si è progressivamente trasformata in un vero eproprio amore per i Duran Duran, simbolo di quel periodo:così nascono i Planet Earth Project. Il chitarrista Fabio Lan-ciotti ci spiega che l’album “Astronaut, è stato l’incentivoche ci ha spinto ad unirci e a creare il nostro complesso”.La band ha cambiato la scaletta frequentemente per ac-contentare le esigenze del pubblico e, con il trascorreredel tempo, è diventato un imperativo per i Planet EarthProject suonare ad ogni concerto brani come OrdinaryWorld, Save a Prayer e Rio.

www.planetearthproject.com

Voce: Sergio Colantoni (Simon Lebon)Cori e basso: Stefano Tosti (John Taylor)Sintetizzatori: Antonello Riva (Nick Rodhes)Cori e chitarra: Fabio Lanciotti (Andy Taylor &Warren Cuc-curullo) Batteria e percussioni: AlessandroMaralli (RogerTaylor & Starling Campbell)

PLANET EARTH PROJECT Tributo ai DuranDuran

Into The Groove nasce nel 2003 per rendere omaggio ad una vera icona della musica internazionale: Ma-donna. Maurizio Piacente, tastierista del gruppo, ci racconta: “Miss Ciccone è un’autentica star della mu-sica, miete successi da anni, è osannata e venerata e, proprio per il suo essere diva, rappresenta ancheuna scelta commercialemolto interessante”. Lo show di questa band è un trionfo di colori emovimentiin cui le coreografie e lamusica si fondono in pura energia. Tra i brani più amati dal pubblico c’è Into TheGroove, la canzone che chiude sempre i concerti del gruppo.www.intothegrooveband.com

Voce: Silvia G. - Cori e chitarra: Massimilliano Bossi - Cori e Basso: Maurizio De SimoneTastiere: Maurizio Piacente - Batteria: Alessandro Tornatore - Ballerina: Giulia Sorrentino Ballerina:Marzia Bossi - Ballerina: Emanuela Vitale

INTO THE GROOVE Tributo aMadonna

SPANDAU PARADE Tributo agli Spandau Ballet

“È l’amore per gli anni ’80, per il pop raffinato e le suemelodie ad averci spinto a formare la Tri-bute Band dedicata agli Spandau Ballet”. A parlare è il cantante della band Stefano Desideri. Ungruppo di recente formazione (si sono uniti agli inizi del 2008) che ha ottenuto da subito un belsuccesso di pubblico. È l’unica band italiana e la seconda in Europa a tributare il quintetto in-glese. La loro passione per il sound degli anni ‘80 di Tony Hadley & Co. emerge anche nelle se-rate in cui si “sfidano” con i Planet Earth Project (tribute band dei Duran Duran); un duellomusicale che ha conquistato il pubblico con uno spettacolo all’insegna del revival in cui i braniTrue e Trough the Barricadesmandano in delirio i fans.www.myspace.com/spandauparadeVoce: Stefano DesideriChitarra: Nicola di GiàBasso: Alessandro VedoviniSassofono: Fabrizio DaliseraTastiera: Pasquale RennaBatteria: Andrea Nicolè

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Due fratelli che amano Rino Gaetano,la suamusica e il suo stile ed ecco na-scere ISeiOttavi, Tribute band cheomaggia l’eclettico cantante calabro-romano. I fondatori sono Salvatore Ca-pobianco e il fratello Antonio che, dal1992, trasmettono la loro passione alpubblico suonando in giro per la Capi-tale (dove sono amatissimi) e l’Italia.Lamusica di Gaetano, il suo soundparticolare e la poesia dei suoi testisono la peculiarità di questa band chepropone, nel suo repertorio, i grandiclassici del cantante, in particolare,Aida, Mio fratello è figlio unico, Ma ilcielo è sempre più blu e Gianna, ipezzi che scatenano l’entusiasmo delpubblico.www.iseiottavi.com

Voce, chitarra e piano:Antonio CapobiancoVoce e chitarra: Salvatore CapobiancoChitarra elettrica: Emanuele FeliciBasso elettrico: Stefano NapoliBatteria: Dario EspositoPiano e tastiere: Enzo Di SantoSassofono: Christian Vilona

Dal ’98 le Anime Latine sono il primo vero gruppo-tributo a Lucio Battisti. Oggi sono tra le Tribute Band più apprez-zate della Capitale. Luca Vicari, suo fondatore e voce, ci racconta: “La passione per Lucio Battisti è stata perme laspinta ad omaggiare uno dei cantanti più importanti della musica italiana”. Ancora oggi alcuni pezzi come Con il na-stro rosa, 10 ragazze, Emozioni, La canzone del sole e I giardini di marzo sono tra i più coinvolgenti ed acclamati dalpubblico.www.animelatine.itVoce: Luca Vicari - Chitarra: Ruggero Brunetti - Piano e tastiere: Roberto Rocchetti - Basso: Sergio Grammatico -Batteria: Alessandro Pinelli

ANIME LATINE Tributo a Lucio Battisti

“Amiamo Vasco da quando eravamo ragazzi”, ciracconta Fabrizio Antonelli, il chitarrista degliAsilo Republic. Il gruppo ha suonato con i musici-sti della band di Vasco Rossi, da Alberto Rocchettia Daniele Tedeschi e Maurizio Solieri. Un ulte-riore riconoscimento per i componenti che, dal2000 sono seguiti anche dai fratelli del cantautoreemiliano. Il brano storico, e simbolo della musicaitaliana, Albachiara è il pezzo con cui gli AsiloRepublic amano concludere i loro concerti, parti-colarmente seguiti da un fedelissimo pubblico ro-mano.www.asilorepublic.bizVoce: Roberto Marinelli - Chitarra elettrica e acu-stica: Fabrizio Antonelli - Chitarra elettrica: LuigiLotito - Basso: Fabrizio La Rosa - Batteria:Gilberto Ravieli - Tastiere: Nino Bonanomi

“La voce del nostro cantante (Cristiano Perrucci, n.d.r.) è uguale a quella di Ligabue”, questa laragione, come ci racconta il chitarrista Maurizio Iovino, che ha spinto i componenti di RadioLigaad unirsi nel nome dellamusica del cantante emiliano. Nel 2004 a Roma sono stati la prima Tri-bute Band di Liga e, da subito, hanno saputo catturare l’entusiasmo del pubblico che preferisce,nel vastissimo repertorio dell’artista di Correggio, Certe notti e Piccola stella senza cielo, i branipiù noti e sempre amatissimi.www.myspace.com/radioligaroma

Voce e chitarra acustica: Cristiano Perrucci (Cricco) - Voce e basso: Andrea Scordia (Mouze) - Corie chitarra: Maurizio Iovino (Bitto) - Cori e chitarra: Roberto Giordano (Goffry) - Batteria: France-sco Papi (Cicciolo) Tastiere: Luca Benvenuto (Welcome)

RADIOLIGA Tributo a Ligabue

Il gruppo prende il nome da uno dei pezzi più famosidi Vasco Rossi: Gli spari sopra. Una band nata dallacomune passione per uno dei cantanti più impor-tanti della musica italiana. “È il nostro amore perl’artista emiliano ad averci spinto a creare questogruppo” ci racconta Alex Mastrangelo. La popolaritàdi Vasco è così ampia che tutte le sue canzoni scate-nano l’entusiasmo del pubblicoma quella che emo-ziona, sempre e comunque, è Albachiara, sceltasempre come pezzo di chiusura.www.glisparisopra.com

Voce: Alessandro VerdelliChitarra elettrica e acustica: Giorgio FerranteChitarra elettrica: Alex MastrangeloTastiere e programmazione: Luca LuccioliBasso e cori: Daniele Monaco’Batteria e programmazione: Armando Appetito

GLI SPARI SOPRA Tributo a Vasco Rossi

Foto

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ioGosti

ASILO REPUBLIC Tributo a Vasco RossiISEIOTTAVI Tributo aRinoGaetano

ITALIAN TRIBUTE

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THE DOORS“LIVE IN EUROPE”)(

E’ arrivato Live! il primo canale in Europa per vivere le emozionidei live comodamente dal divano di casa.

E a Gennaio tanti nuovi concerti, tra cui anche:Laura Pausini, Carlos Santana, John Lennon,

Nile Rodgers and The Chic, The Doors. Live! l’unico canalemusicale in Italia a trasmettere in Dolby Digital 5.1. www.so lo l i ve . i t

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