COSTITUZIONEARTICOLO 138DELLA REPUBBLICA ITALIANA

7 E 8 SETTEMBRE 2013

Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.

Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.

La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due

La modifica dell’articolo 138 è parte del disegno di legge costituzionale di delega al governo per le riforme che consentirà al Comitato dei saggi di insediarsi anche formalmente e procedere alle riforme. È decisamente criticabile però intervenire proprio nella modifica dell'articolo 138 della Costituzione. La decisione di partire dall'articolo 138 per riscrivere parti essenziali della Costituzione repubblicana comporta il “cambiare le modalità per cambiare la Costituzione”.

Le modifiche previste consentirebbero di diminuire i tempi di “intervallo” tra le deliberazioni delle Camere (da tre mesi ad un mese) e, lasciando comunque il referendum confermativo, di inserire all'interno del percorso un nuovo organismo, il Comitato dei saggi il che oltre a rappresentare una forzatura da un punto di vista dei tempi, rappresenta uno stravolgimento considerevole perché esautora di fatto il Parlamento dalla discussione sulle riforme, delegando ad un Comitato ristretto il compito di “impostare, pensare, elaborare” e lasciando all'Assemblea essenzialmente un compito di ratifica.

COSTITUZIONEARTICOLO 138DELLA REPUBBLICA ITALIANA

7 E 8 SETTEMBRE 2013TUTTE LE PIAZZE D’ITALIA