Vivere a Ferrara - Comune di Ferrara

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Bilancio Sociale 2004 /07 Vivere a Ferrara 3.1 le politiche educative famigliari 3.2 le politiche abitative 3.3 l’accoglienza e l’integrazione 3.4 il benessere sociale e sanitario 3.5 le politiche per la sicurezza sociale 3.6 lo sport 3.7 i giovani 3.8 le azioni di miglioramento

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Bilancio Sociale 2004/07

Vivere a Ferrara

3.1 le politiche educative famigliari 3.2 le politiche abitative3.3 l’accoglienza e l’integrazione 3.4 il benessere sociale e sanitario

3.5 le politiche per la sicurezza sociale 3.6 lo sport3.7 i giovani 3.8 le azioni di miglioramento

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Gli amministratori locali, anche nel Comune di Ferrara, si trovano di fronte a nuove sfide proposte dalle dinamiche demografiche e sociali. In particolare l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’immigrazione sollecitano nuove politiche di sostegno alla famiglia. Attraverso

una maggiore intensità, flessibilità e continuità assistenziale si cerca di dare un supporto concreto alla rete famigliare e sociale chiamata a “prendersi cura” dei più deboli e fragili. Le istituzioni, in particolare il Comune, cercano di offrire ai cittadini un nuovo modello di intervento con risorse più adeguate alle diversità dei bisogni e una serie di azioni che promuovano tutela, solidarietà e responsabilità sociale. In sintesi l’obiettivo di realizzare un modo di “VIVERE A FERRARA” alla portata di tutti richiede: risposte più ampie (quindi più risorse), più articolate, personalizzate ed appropriate. Lo sforzo dell’amministrazione comunale è proprio quello di creare un Welfare più efficace ed efficiente:

• nella lettura dei bisogni;• nella programmazione delle politiche e degli interventi;• nell’organizzazione dell’accesso alla rete dei servizi e delle prestazioni;• nella gestione delle risorse finanziarie e nella produzione dei servizi.

Ciò si ottiene attraverso il coinvolgimento di diversi ambiti di attività: dalla scuola all’ambiente, dai trasporti alla sicurezza, dall’integrazione sociale e culturale e al mondo giovanile e allo sport. L’Ente Locale funge da garante e promotore di servizi che vedono la partecipazione di diversi soggetti, del terzo settore e privati, secondo il metodo ormai consolidato della programmazione partecipata e concertata per lo sviluppo e la gestione del sistema integrato dei servizi.

La presente priorità strategica è strutturata lungo i seguenti sub-ambiti di rendicontazione:

3.1 Lepoliticheeducativeefamigliari 3.5 Lepoliticheperlasicurezzasociale3.2 Lepoliticheabitative 3.6 Losport3.3 L’integrazioneel’accoglienza 3.7 Igiovani3.4 Ilbenesseresocialeesanitario 3.8 Leazionidimiglioramento

Comprende le attività di accoglienza e integrazione, di assistenza sociale, socio-sanitaria, sanitaria, abitativa e gli interventi educativi e di istruzione come centrali per i processi di inclusione sociale,

non trascurando le azioni di miglioramento della sicurezza sociale e conseguente percezione in una società sempre più multietnica. Per quanto riguarda il settore educativo, l’obiettivo è l’ampliamento e la qualificazione dell’offerta di scuole e servizi per l’infanzia, grazie alla collaborazione tra pubblico, cooperazione sociale, privato sociale e terzo settore.

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I l Comune di Ferrara ha costituito l’“Istituzione dei servizi educativi scolasti-

ci e per le famiglie” come proprio strumento orientato al raggiungimento di una maggiore efficienza ed efficacia nei servizi educativi per l’infanzia, scolastici ed extrascolastici, riferiti soprattutto alla fascia dell’obbligo e nei servizi educativi integrativi rivolti ai minori e alle famiglie.

SISTEMAEDUCATIVOESCOLASTICO

Dopo alcuni anni segnati da un forte aumento di richieste da parte delle famiglie ferraresi di accesso ai postinido comunali (si è passati da 812 nel ’99 a 1.107 nel 2004), si assiste ora ad una stabilizzazione della domanda attorno alle 1200 richieste per accedere ai 14 asili nido con una capienza complessiva di 808 posti disponibili di cui 41 in convenzione. Dai dati presentati nella tabella 1, si evince come la capacità di accoglimento della domanda da parte del Comune sia leggermente aumentata negli ul-timi anni a fronte di un incremento delle domande complessive. Dati stabili anche in relazione al numero di domande in lista di attesa, rappresentando uno dei possibili ambiti verso cui indirizzare le future linee di miglioramen-to.Dal punto di vista economico-finanziario le spese di gestione degli asili

nido sono coperte per più dell’80% dal bilancio comunale, mentre la tariffa media annuale, pur in aumento, contribuisce solo parzialmente. L’evoluzione della tariffa corrisposta dagli iscritti è legata alla evoluzio-ne della modalità di calcolo dell’indicatore ISEE, e la sua ha avuto nel corso degli ultimi anni.Le ScuoleMaterne sul territorio comunale sono gestite dal Comune di Ferrara (15 strutture), da privati (24 strutture) dallo Stato (2 struttu-re). Le Scuole Materne Comunali sono gestite direttamente dal Comune, che cura sia gli aspetti pedagogici, educativi ed amministrativi sia il

3.1 Le politiche educative e famigliariTabella 1: Gli asili nido del Comune di Ferrara: alcuni dati qualitativi

Nidi 2004 2005 2006

N. domande in lista di attesa 340 343 344

Grado di copertura del serviziorispetto alla popolazione in fascia d’età 0-2 anni

28,7% 30,9% 30,9%

Grado di accoglimento della domanda reale 70,1% 70,7% 70,9%

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

Tabella 2:

Spese ed entrate 2004 2005 2006

Entrate totali 921.485 1.059.208 1.123.874

di cui Entrate da tariffa 602.111 730.656 899.109

Spese totali 6.617.733 6.788.333 6.708.447

Costo medio annuo per iscritto 8.528 8.4011 8.3021

Tariffa media annua per iscritto 776 885 1.073

% a carico del Comune 86,08% 84,40% 83,25%

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara1 (esclusi gli Spazi Bambino).

Tabella 3: Grado di copertura della Scuola Materna Comunale

Scuole di infanzia 2004 2005 2006

Grado di copertura del servizio comunalerispetto alla popolazione in fascia d’età 3- 5 anni

39,9% 39,4% 39,6%

Grado di accoglimento della domanda reale 84,2% 82,4% 83,2%

Rapporto domanda reale / domanda potenziale 47,4% 47,8% 47,6%

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

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funzionamento delle strutture (arredi, manutenzione, ecc.). Per quanto ri-guarda le Scuole Materne Statali, il Comune fornisce il sistema di refezione scolastica, le strutture e gli arredi. Sul territorio è presente una notevole offerta del privato convenzionato che porta a disporre di un’offerta complessiva prati-camente esaustiva della domanda (tabelle 3 e 4).Il Comune di Ferrara garantisce il ServiziodiRefezioneScolastica sia nelle Scuole d’Infanzia (Nidi, Materne Comunali e Statali), sia nelle Scuole dell’obbligo (Elementari a tempo pieno, Medie Inferiori a tempo prolungato). Per i bambini frequentanti i Nidi e le Scuole d’Infanzia, la refezione è gestita attraverso la preparazione diretta dei pasti al-l’interno di 29 Scuole, dove funzionano 24 cucine, mentre per le Scuole dell’obbligo (25 Elementari e 6 Medie) è organizzata in catering con pasti veicolati (tabelle 5 e 6).Particolarmente significativo per l’entità e la complessità della gestione è il Serviziodi

TrasportoScolastico, che dal settembre 1991 è affidato in gestione, tramite appalto, a una ditta privata. Il servizio di trasporto si rivolge esclusivamente agli utenti delle Scuole Elementari e delle Scuole Medie Inferiori che non hanno la possibilità di servirsi di mezzi pubblici per raggiungere la sede scolastica. Il servizio è utilizzato da circa 600 utenti equamente distribuiti fra elementari e medie inferiori con una percorrenza media per utente pari a 2,52 km e per pulmino di 69,8 km al giorno. Questi dati si confermano stabili negli ultimi tre anni.Il grado di copertura delle tariffe è stabile nel 2006 rispetto al 2004. Il co-sto medio per utente invece aumenta, parallelamente alle tariffe nell’ultimo biennio (tabella 7).Per i libriditesto la legislazione nazionale e regionale prevede la com-petenza del Comune:

• nell’acquisto di libri di testo per le Scuole Elementari per gli alunni residenti,

• nell’erogazione di contributi a sostegno dell’acquisto dei libri di testo per studenti delle Scuole Medie Inferiori e Superiori

• nell’assegnazione di borse di studio per studenti delle Scuole Elementari e Medie, nel caso di famiglie in condizioni disagiate (situazione ISEE pari o inferiore a euro 10.632,94).La fornitura dei libri di testo nelle Scuole Elementari è una com-petenza istituzionale e il prezzo dei libri è stabilito dal Ministero competente. La spesa sostenuta dal Comune dipende dall’aumen-to del numero dei bambini iscritti alle Scuole Elementari (Primaria) e dal prezzo complessivo della

Tabella 4:

Spese ed entrate 2004 2005 2006

Entrate totali 1.482.555 1.513.129 1.529.836

di cui Entrate da tariffa 829.961 887.417 1.004.973

Spese totali 5.580.405 5.441.258 6.084.893

Costo medio annuo per iscritto 5.444 5.308 5.936

Tariffa media annua per iscritto 810 866 980

% Incidenza a carico del Comune 73,43% 72,19% 74,86%

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

Tabella 5: Spesa del Servizio Refezione Scolastiva

2004 2005 2006 2007

Materne comunali 1.023.599 1.086.535 1,171.346 1.268.180

Materne statali 81.690 89.560 87.911 88.121

Scuole elementari 1.240.493 1.314.789 1.406.492 1.370.190

Scuole medie 74.703 64.396 46.419 31.551

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

Tabella 6: Costi e coperture Servizio Refezione Scolastica

2004 2005 2006 2007

Spesa mensa 1.023.599 1.086.535 1.171.346 1.268.180

Incidenza spesa mensa sul tot. spese materne comunali 18,34% 19,97% 19,25% 21,07%

Totale pasti consumati 195.466 190.268 192.353 194.299

Costo medio pasto 5,24 5,71 6,09 6,52

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

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dotazione libraria. Nel 2007 si registra, a causa dell’aumento dei richiedenti il contributo regionale e di una riduzione dei finanziamenti statali, una maggiore spesa a carico del Comune di Ferrara (tabelle 8 e 9). Per le BorsediStudio, la Regione Emilia Romagna ha fissato un tetto massimo che ammonta a 125 euro per le Scuole Primarie e a 250 euro per le Scuole Secondarie di 1° Grado. Il contributo medio non può che attestarsi tra i 125 e i 250 euro, aumentando o diminuendo rispettivamente in caso di aumento % dei beneficiari del contributo iscritti alla Scuola Secondaria di 1° Grado o in caso di aumento % dei beneficiari il contributo iscritti alle Scuole Primarie. Nell’anno 2007 il contributo medio è leggermente diminuito per effetto della diminuzione dell’importo massimo di 10 euro sia per le Scuole Primarie che per le Scuole Secondarie di 1° grado e sia per l’aumento in percentuale dei contributi per gli iscritti alle Scuole Primarie e della diminuzione in percentuale degli iscritti alle Scuole Secondarie di 1° grado (tabella 10).Gli alunnistranieri iscritti nelle scuole d’infanzia superano il 10% (10,5% al nido, 10,3% alla materna Comunale. Nella materna statale la percentuale è del 21,9%). Ciò comporta la necessità di continuare e consolidare le esperienze avviate negli ultimi anni che hanno prodotto oltre 1800 ore di interventi di mediazione nelle scuole. In particolare:

• intensificazione della produzione di strumenti di accoglienza per le Scuole

• progettazione interculturale a partire dalle Scuole d’Infanzia

• formazione dei mediatori culturali• attività di consulenza e formazione • individuazione e formazione di nuove figure di tu-

toraggio e accompagnamento dei ragazzi stranieri in contesto scolastico ed extrascolastico.

• intensificazione interventi per l’apprendimento della seconda lingua

• promozione di attività extrascolastiche

L’Area Disabili organizza servizi ed interventi di supporto scolastico ed extrascolastico attraverso:

• l’assegnazione di personale qualificato nelle scuo-

Tabella 7: Spesa per il trasporto scolastico

2004 2005 2006 2007

Spese 612.708 603.327 668.980 689.322

Grado copertura tariffe 14,13% 11,69% 14,68% 14,93%

Incidenza a carico del Comune 85,87% 88,31% 85,32% 85,07%

Tariffa media utenti scuola 131,54 125,83 184,80 196,38

Costo medio per utente 931,17 998,89 1.109,42 1.133,75

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

Tabella 8: Libri di testo gratuiti scuole elementari

2004 2005 2006 2007

Spesa totale per libri di testo 115.723 117.809 122.236 125.502

Spesa media per iscritto residente 28,03 28,37 28,47 28,80

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

Tabella 9: Contributi libri di testo scuole medie

2004 2005 2006 2007

Numero di contributi

Scuole Medie 257 274 284 279

Scuole Superiori 268 264 259 266

Totale 525 538 543 545

Spesa

116,74 133,22 120,14 107,59

Incidenza bilancio comunale 11,78% 12,75% 13,24% 49,40%

88,22% 87,25% 86,76% 50,60%

Totale 61.286 71.672 65.234 58.639

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

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le d’infanzia (insegnanti di sostegno), nelle scuole statali primarie e secon-darie (personale per l’assistenza educativa nelle situazioni di gravità), nei servizi estivi (educatori di sostegno);

• l’assegnazione di contributi economici alle scuole superiori per progetti di tutoraggio;

• l’acquisto o riutilizzo di ausili/attrezzature specifiche;• la promozione e il coordinamento di percorsi di orientamento, servizi e

progetti extrascolastici, gruppi di auto aiuto per genitori, attività di rete.Gli interventi extrascolastici per minori disabili si concentrano prevalen-temente nell’ambito dei servizi estivi (0-6 anni; 6-14 anni; over 14 anni), nei quali l’UOI organizza i supporti necessari all’integrazione di bambini e ragazzi. Vi sono altri interventi di supporto (attraverso contributi economici) a progetti di integrazione nei doposcuola. Il servizio estivo 0-6 anni è rivolto ai bambini già iscritti nei nidi e nelle scuole materne comunali che ne fanno richiesta ed è affidato in gestione esterna tramite appalto. Il sostegno agli alunni disabili inseriti nel servizio estivo può essere compreso nell’appalto o fornito direttamente dal Comune. L’integrazione di alunni disabili nei Centri Ricreativi Estivi rivolti alla fascia 6-14 anni è compresa nel contratto di appalto per la gestione dei CRE. Il Comune comunque cura gli aspetti di programmazione, monitoraggio, interfaccia con i servizi sanitari e sociali. Il numero degli educatori viene stabilito sulla base delle certificazioni dell’ASL che indicano espressamente il tipo di supporto richiesto (sostegno individuale o sostegno di gruppo) e delle condizioni di contesto.Nel caso di ragazzi disabili con più di 14 anni ma frequentanti ancora la scuola media, possono essere organizzati progetti individualizzati di concerto fra Istituzione e Servizio sociale: tali progetti possono comportare, oltre alla retta, un onere aggiuntivo a carico della famiglia per l’educatore di sostegno, in relazione al costo generale del servizio (tabella 10 bis).

BISOGNIDELLEFAMIGLIE

L’attività dell’Amministrazione Comunale nell’ambito Famiglie e Genitorialità è articolata in quattro strutture operative; due (Ufficio Politiche familiari e Unità di Documentazione) prevalentemente impegnate in attività di back-office e in progetti e rapporti con soggetti istituzionali e associative; due (Centro per le famiglie e Coordinamento Servizi Integrativi per bambini e famiglie) dedite in modo, pressoché esclusivo, a servizi diretti a genitori e bambini:

I principali ambiti operativi che vedono impegnato l’Ufficio Politiche Familiari – Centri per le Famiglie sono i seguenti:

ConciliazionetralavoroeimpegnigenitorialiA partire dall’anno 2000 l’Amministrazione Comunale di Ferrara ha affiancato ai contributi regionali (Prestiti sull’Onore) e statali a sostegno delle famiglie con bambini (Assegni di Maternità e Nucleo familiare), due progetti mirati alla conciliazione tra lavoro e impegni genitoriali: i progetti “Un anno in famiglia” e “Part-Time dei genitori”. Nel corso del 2004 la Regione Emilia-Romagna ha avviato uno specifico programma di finanziamento dei suddetti progetti e questo ha consentito, nei primi mesi del 2005, di estendere i contributi alle madri sole con difficoltà di inserimento sociale (progetto “Monogenitorialità e Part-Time”). Oltre alla parte economica il progetto comporta colloqui informativi e di sostegno (circa 360 all’anno), incontri e corsi coi genitori (presenza complessiva

Tabella 10: Borse di studio scuole elementari e medie

2004 2005 2006 2007

Numero di contributi

Scuole Elementari 376 470 515 -

Scuole Medie 259 266 290 -

Totale 635 736 805 -

Spesa

Borse studio Scuole Elementari 42,06% 46,91% 47,03% 45,77%

Borse studio Scuole Medie 57,94% 53,09% 52,97% 54,23%

Importo medio borsa di studio 175,98 170,18 170,03 164,65

Spesa complessiva 111.750 125.250 136.875 133.200

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

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di 900 genitori).

Valorizzazione Associa-zionismoFamiliarePer sostenere associazioni fa-miliari e gruppi di genitori che si impegnano in esperienze di solidarietà, mutuo-aiuto o autorganizzano risposte a comuni problemi di tipo fa-miliare, ogni anno dal 2002 il Comune di Ferrara promuo-ve un bando per finanziare micro-progetti di particolare rilevanza sociale.

PromozioneVolontaria-toFamiliareLe iniziative di promozione del volontariato familiare si sono estese nel corso del tempo a un numero crescent e di realtà territoriali, grazie alla collabo-razione dell’ Amministrazione provinciale e del Centro servizi per il Volontariato, e conflui-scono a fine primavera nella ormai tradizionale “Festa delle famiglie e del volontariato familiare”.

CentriperleFamiglie:Informafamiglie&BambiniLo sportello InformaFamiglie, fornisce informazioni e consulenza personalizzata ai genitori di bambini, da 0 a 14 anni con oltre 2000 contatti diretti all’anno. Presso lo sportello si ricevono anche le domande dei contributi statali, regionali e comunali per i genitori e viene consegnato il libro in dono a tutti i nuovi genitori (230 all’anno). Inoltre gli operatori del Centro per le famiglie di Ferrara svolgono un ruolo di coordinamento del Progetto regionale “Informazione e Vita Quotidiana” e del sito “InformaFamiglie” che costituisce la banca dati di tutti gli sportelli per i genitori presenti in Emilia-Romagna.

Tabella 10 bis: Sostegno scolastico comunale e ore settimanali

A.S. 2005/2006 A.S. 2006/2007 A.S. 2007/2008

N. alunni disabili con sostegno comunale

% su disabili iscritti resi-

denti

N. alunni disabili con sostegno comunale

% su disabili iscritti resi-

denti

N. alunni disabili con sostegno comunale

% su disabili iscritti resi-

denti

Nidi comunali 6 85,7 6 85,7 5 100

Scuole materne comunali 26 89,6 26 89,65 31 88,57

Scuole materne statali - - - - - -

Scuole elementari 26 40,6 30 40,5 33 41,25

Scuole medie 27 40,9 27 40,2 30 42,25

Scuole superiori 26 55,3 27 50 26 42,62

N˚ alunni disabili in scuole fuori comune 1 - 2 - 2 -

Totale alunni 112 118 127

N. Ore N. Ore N .̊ Ore

personale professionale comunale-edu-

progetti rilevanti)1.516 1.464 1.735

N˚ ore medie di personale non profes-sionale (obiet.volontari, tutor) dal 2007 solo tutor

400 516 156

Totale ore 1.916 1.980 1.891Contributi economici per tutor nelle scuo-le secondarie di 2˚ grado

€ 56 250 € 52.950 € 49.900

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Famigliari - Comune di Ferrara

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Bilancio Sociale 2004/07PS3 • VIVERE A FERRARA

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3.2 ~ Le politiche abitative 7776 3.1 ~ Le politiche educative e famigliari

Centri per Bambini eGenitoriI tre centri per bambini e ge-nitori del Comune di Ferrara (Isola del Tesoro, Elefante Blu e Mille Gru) raccolgono oltre 400 famiglie iscritte e dedicano molte propo-ste ai bambini più piccoli, con gruppi settimanali di mamme e neonati (Grup-pi Piccolissimi e corsi di Massaggio Infantile), e per bambini nella fascia 12-36 mesi (Gruppi da 1 a 3). Le aperture pomeridiane accolgono anche bambini di età maggiore, con specifiche proposte di laboratori e di biblioteca.

SpaziBambiniGli Spazi Bambini Comunali sono attualmente due ed accolgono per tre mattine alla settimana un gruppo di 12 bambini da 12 a 24 mesi (“Piccola Casa”) e un gruppo di 18 bambini da 18 a 36 mesi (“Piccole Gru”).

AttivitàEstiveperBambinieFamiglieDurante l’estate, in collaborazione col Terzo Settore, i Centri per le Famiglie promuovono manifestazioni che coinvolgono bambini e genitori ferraresi. La prima iniziativa, denominata “Piazza Aperta” ha luogo durante il mese di Maggio in Piazza XXIV Maggio ed è seguita dal calendario del Ludobus dell’Elefante, da metà Giugno a fine Luglio. Da fine Giugno a metà Agosto il giardino del Centro Mille Gru si apre, grazie all’iniziativa l’Estate dei Pic-coli, alle famiglie del quartiere. I primi dieci giorni di Settembre sono, da undici anni a questa parte, riservati ad “EstateBambini”in cui le famiglie iscritte superano le 1000 ogni anno

Tabella 11: Interventi a sostegno delle famiglie con minori

2005 SPESA 05 2006 SPESA 06 2007 SPESA 07

N˚. DOM % N˚. DOM % N˚. DOM %

Ass. maternità 94 78% 111.585,00 116 88% 149.642,00 121 87% 118.876,00

Ass. nucleo familiare 109 43% 80.599,00 128 55% 96.727,00 131 65% 117.955,00

Un anno in famiglia 155 85% 181.936,00 139 95% 213.129,00 126 92% 180.611,00

Part time 25 100% 75.264,00 20 100% 55.171,00 35 100% 54.073,00

Part time Mongenitorialità 2 100% 7.800,00 4 75% 6.000,00 8 100% 12.333,00

Per Mano 7 100% 10.850,00

Prestiti sull’onore 23 78% 7.800,00 17 59% 7.800,00 19 100% 4.214,00

TOTALI 408 272.800,00 424 282.100,00 447 262.081,00

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

Tabella 12: Contributi economici

2004 2005 2006 2007

Sostegno genitorialità 34.400,00 34.000,00 36.000,00 35.000,00

Bando le famiglie per la famiglia 21.000,00 20.000,00 15.000,00 18.000,00

“Famiglie assieme” 18.275,94 4.000,00 4.500,00 5.000,00

Informafamiglie & bambini 41.780,00 43.000,00 41.000,00 44.000,00

Centri bambini e genitori 38.350,00 40.000,00 42.000,00 54.000,00

Spazi bambini 4.197,48 25.000,00 55.000,00 58.000,00

Attivita’ estive per bambini e genitori 62.770,00 60.000,00 55.000,00 58.000,00

TOTALE 232.655,42 236.000,00 259.500,00 272.000,00

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari - Comune di Ferrara

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Bilancio Sociale 2004/07PS3 • VIVERE A FERRARA

Bilancio Sociale 2004/07 PS3 • VIVERE A FERRARA

3.2 ~ Le politiche abitative 77

I l Comune di Ferrara si conferma al di sopra della media nazionale per numero di famiglie proprietarie di alloggio (73,6 % contro il 69,5% a livello nazionale) grazie anche alla scelta (fra i primi in Italia) di delimitare diverse aree PEEP sulle quali hanno potuto costruire la propria

abitazione, ad un costo accessibile, più di 2.200 famiglie.Nonostante ciò nel nostro Comune il problema della casa continua a rappresentare un bisogno sociale, a cui l’Amministrazione tenta di rispondere attraverso una molteplicità di azioni ormai consolidate:

• l'assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) a favore di nuclei familiari cha hanno (o sono privi di) un reddito secondo i limiti fissati dalla normativa;

• l'erogazione all'ACER di contributi per ripianare parte delle morosità di assegnatari particolarmente in difficoltà, per un importo che oscilla attorno ai 20.000 euro all’anno;

• l'applicazione a circa 3.400 assegnatari ERP di un canone rapportato al proprio reddito, decisamente più contenuto rispetto al valore di mercato.

Per coloro invece che non hanno usufruito di un alloggio ERP e vivono in affitto il Servizio Abitazioni del Comune di Ferrara eroga contributi sui canoni di locazione attraverso il Fondo Sociale per l'affitto nei confronti di famiglie a basso reddito. Nell’ultimo anno le famiglie che hanno usufruito di tale contributo, pari a 240.000 euro all’anno, ammontano al 4,4% del totale delle famiglie in affitto. Per gli assegnatari di alloggi ERP e per coloro che sono in affitto da privati e percettori di reddito IRPEF entro i limiti fissati dal Comune, il Servizio Abitazioni inoltre: a) eroga contributi per la manutenzione e l'adeguamento degli impianti di riscaldamento degli alloggi (2.500 euro all’anno); b) esenta dal pagamento della TIA (Tariffa di Igiene Ambientale) mediante corresponsione ad HERA degli importi delle fatture per un impegno annuo complessivo di 85.000 euro. Dall’esame della tipologia di assegnatari sembra potersi rilevare un progressivo peggioramento delle condizioni economiche dei richiedenti l’alloggio pubblico; questo sembra dovuto al progressivo aumento dell’età media dei cittadini e dall’aumento di patologie legate all’età e agli stili di vita.Questa iniziativa intende far leva su un numero elevato di alloggi sfitti presenti in città che potrebbero essere messi in circolo fornendo adeguate garanzie ai proprietari in cambio di canoni più contenuti a favore di utenti che si collocano a livello reddituale tra la parte alta del limite di accesso all’ERP e oltre. I programmi edilizi pubblici in cantiere riguardano 76 alloggi di ERP al Barco finanziati con fondi dei Contratti di Quartiere II (inizio lavori nei prossimi mesi) e circa 35 alloggi a proprietà indivisa in zona G.Bianchi (inizio lavori non prima della fine anno). Per

3.2 Le politiche abitative

Tabella 13: Condizioni abitative a Ferrara

2003 2006

Titolo di godimento dell’abitazione:

Proprietà 76,2% 73,6%

18,5% 18,3%

Altro titolo 5,3% 8,1%

nel comune € 336,15 € 354,73

nei quartieri cittadini € 335,88 € 404,61

nel forese € 337,52 € 347,32

media nazionale € 288,37 € 340,00

Mutuo per abitazione

% di famiglie in proprietà con un mutuo 18,9% 25,4%

Fonte: Indagine campionaria triennale sulle Condizioni di vita a Ferrara, U.O.StatisticaComune di Ferrara

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78 3.2 ~ Le politiche abitative

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3.3 ~ L'accoglienza e l'integrazione 79

quanto riguarda il fenomeno degli sfratti da alcuni anni si registra mediamente uno sfratto a settimana. Preoccupante invece il fatto che oltre la metà degli sfratti sia per morosità e che una percentuale superiore al 25% delle morosità riguardi extracomunitari. Non sono prevedibili nel breve periodo aumenti di sfratto oltre quelli attualmente riscontrati. Il contributo del Comune di Ferrara alle famiglie sfrattate ammonta a 180.000 mila euro all’anno. Praticamente inesistente infine è il fenomeno delle occupazioni abusive. Nel 2007, dopo tantissimi anni, si è verificato un solo caso, immediatamente risolto.

Tabella 14: Interventi di sostegno abitativo

2005 2006 2007

Assegnazioni alloggi ERP

N. domande ricevute 204 241 400

di cui da stranieri extracomunitari 70 94 110

N. alloggi assegnati nell’anno 104 157 183

N. di assegnatari ERP totale al 31.12 3.174 3.206 3.206

1.311 1.405 1.461

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3.3 ~ L'accoglienza e l'integrazione 79

L e politiche rivolte alla popolazione in difficoltà economiche o a rischio emarginazione per condizioni oggettive di svantaggio seguono percorsi diversi a seconda del problema affrontato.

I sussidi economici rappresentano una soluzione di emergenza per un ammontare complessivo di 160.000 euro all’anno e nel corso del 2007 sono stati erogati ad oltre 1100 persone fra adulti (968), tossicodipendenti, extracomunitari adulti e invalidi del lavoro. Dal giugno 2007 è stato istituita l’unitàoperativagovernancedell’accoglienza, con la funzione principale di coordinare gli interventi, verificare la raccolta e trasmissione dei dati e la lettura dei bisogni in vista di future evoluzioni delle attività di accoglienza. Nel territorio di Ferrara l’attività di accoglienzaabitativaviene gestita in gran parte in collaborazione e convenzione con organismi del Terzo Settore. In particolare si possono distinguere due livelli:

• prima accoglienza in strutture convenzionate (associazione La Casona, associazione Viale K., Centro Donne Giustizia, cooperativa sociale Camelot). Dal giugno 2007 i posti letto sono diventati 74.

• appartamenti gestiti in parte dalle associazioni (oltre alle precedenti anche la Comunità Papa Giovanni XXIII), in parte dal Comune (2 fabbricati ex ACER per famiglie richiedenti asilo politico e donne in difficoltà). Le persone assistite, spesso interi nuclei famigliari, ammontano a 170 in un anno.

Gliinserimentilavorativi sono finalizzati a formare e avviare al lavoro di soggetti svantaggiati: persone con disabilità fisiche e psichiche o che versano in condizioni di marginalità sociale. A fronte di 72 stages avviati si sono avuti 24 inserimenti a tempo determinato, 6 dei questi sono divenuti assunzioni. L’attività di accoglienza e integrazione sociale di ragazze vittime di sfruttamento sessuale viene attuata nel progetto“Oltrelastrada”utilizzando una casa di accoglienza con 8 posti letto. Le emergenze si risolvono con l’accoglienza in albergo e nei casi più delicati con l’accoglienza presso la casa rifugio di Ravenna. L’intervento economico del Comune a sostegno di tale progetto è di 115.000 euro all’anno. Dall’ottobre 2006 è aperta una casa di accoglienza per giovani madri con i loro bimbi e predisposta per ospitare tre nuclei. Attraverso il progetto“UsciredallaViolenza”si offre sostegno concreto e psicologico alle donne a ai bambini che sfuggono da forme di violenza. Si provvede all’allontanamento e, in seguito, si offre ospitalità in una casa rifugio che ha disponibiltà di 7 posti. In totale il progetto ha interessato 96 donne (55 straniere e 41 italiane). Nella casa rifugio sono state ospitate 7 donne e 7 bambini. Nel totale il progetto comporta un finanziamento pubblico pari a 93.000 euro. Il progetto“fuoricampo”(“LacioDrom”–buonastrada)si occupa dell’integrazione della popolazione Sinta del Comune di Ferrara. Si tratta di una comunità residente presso il Campo Comunale di Via delle bonifiche 39 e la casa di Via Pontisette, 12. Appartengono prevalentemente allo stesso clan con una significativa tendenza alla stabilità territoriale anche se abituati a vivere in roulottes o case mobili. In totale ci si riferisce a 56 persone distribuite in diversi nuclei famigliari, con un contributo comunale di 15.000 euro in un anno. All’interno del complesso degli interventi rivolti all’integrazione, rientra l’attività svolta dal CentroServiziIntegratiperl’Immigrazione (CSII). Il CSII funziona come punto di raccordo provinciale che coordina, supporta e mette in rete, i servizi e le istituzioni che operano nel campo dell’immigrazione. La gestione del progetto è affidata tramite appalto alla Cooperativa Sociale Camelot per un importo complessivo di circa 75.000 euro l’anno a carico del Distretto Centro-Nord. Le sue principali attività, in collaborazione con le realtà pubbliche e del Terzo Settore che a vario titolo si occupano di migranti, sono riferite al coordinamento e supporto della rete informativa provinciale per cittadini stranieri per un totale di circa 70sportelli dislocati tra: comuni, patronati, sindacati, associazioni, organizzazioni dei datori di lavoro. L’attività di consulenza e assistenza individuale ha riguardato, nel 2007, 1340 casi con particolare attenzione alle problematiche dei gruppi più fragili: donne e minori, richiedenti asilo, con precaria situazione abitativa, di salute e scolastica Lo sportelloinformastranieri, ubicato presso l’URP del Comune di Ferrara, fornisce servizi di orientamento e informazione ai cittadini non italiani e segue la procedura di pre-compilazione elettronica delle domande di rilascio e rinnovo dei documenti di soggiorno, nell’ambito del protocollo d’intesa ANCI-Ministero dell’Interno. Nel 2007 sono stati elaborati 479 permessi di soggiorno e 125 carte di soggiorno. Rifugiatierichiedentiasilo. Ferrara, ultima in Emilia Romagna per percentuale assoluta di migranti presenti (4,4%), è invece, dopo Bologna, la città della regione col più elevato numero di rifugiati e richiedenti asilo con una media di oltre 100 presenze all’anno nell’ultimo

3.3 L’accoglienza e l’integrazione

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FOCUSProtocollo d’intesa sui richiedenti asilo e rifugiatiIl “Protocollo d’Intesa tra Comune di Ferrara, Associazione “Viale K”, Azienda Ospedaliere - Universitaria S.Anna, Azienda Usl, Cen-tro Servizi alla Persona - Servizio Sociale, Cooperativa Sociale Camelot per il Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione, Ecipar Ferrara, Prefettura, Provincia e Questura, in materia di accoglienza e inserimento sociale dei richiedenti asilo e rifugiati a livello territoriale”, è stato sottoscritto nel 2006.Le procedure previste richiedono il coordinamento delle politiche di intervento a favore dei richiedenti asilo, attraverso il dialogo fra tutti gli attori coinvolti. In questo quadro di riferimento il Comune di Ferrara - Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona, Servizio Interventi Sociali:garantisce il coordinamento tra i diversi progetti in atto sul tema dei richiedenti asilo, rifugiati e beneficiari di protezione umanita-ria, sia a livello locale che nazionale; promuove, coordina e partecipa ad incontri specifici della rete dei servizi territoriali sulla pro-gettazione in atto sul tema; coordina l’attuazione del presente Protocollo, mettendo a punto e applicando un sistema di valutazione e monitoraggio del processo e della situazione presente sul territorio, in raccordo con l’Osservatorio Provinciale dell’Immigrazione della Provincia di Ferrara; coordina e gestisce a livello locale il progetto, finanziato dal Ministero dell’Interno per l’anno 2006 per 15 posti in accoglienza per il territorio di Ferrara.

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triennio. Per i richiedenti asilo, nell’ottobre 2005 è stato aperto uno sportello informativo, presso gli uffici del CSII per fornire informazioni, consulenza e orientamento di base anche in raccordo con la Questura e la Prefettura. Oltre 80 le pratiche inoltrate dallo sportello alla Questura.

ProgettodimediazioneculturaleperdetenutistranierieditalianiAttraverso un servizio di mediazione interculturale e di informazione, anche legale, a favore dei detenuti stranieri e italiani si tende a facilitare la comprensione, la comunicazione e la fruizione di opportunità trattamentali intra ed extramurarie. In collaborazione con gli operatori del trattamento della Casa Circondariale offre un sostegno ai detenuti nella costruzione di una rete di riferimento che consenta loro, ove possibile, l’accesso a percorsi di inserimento sociale regolari, nel rispetto della legislazione vigente.

Progettoperilmiglioramentodellecondizionidivitadeidetenuti-Progettodiformazioneelavoroafavoredisoggettiinesecuzionepena-Progetto“SESAMO”L’obiettivo del progetto è quello di favorire e agevolare il positivo reinserimento dei detenuti nel tessuto sociale e lavorativo soprattutto per:

• sensibilizzare/informare il mondo imprenditoriale sulle agevolazioni e sgravi fiscali previsti per le imprese che assumono detenuti;• reperire nuove opportunità di inserimento al lavoro dei detenuti ed ex detenuti, anche con specifici accordi di collaborazione e protocolli d’intesa con il Centro per

l’Impiego;• informare/sensibilizzare i cittadini con una corretta informazione attraverso messaggi positivi al fine di abbassare la soglia dell’allarme sociale.

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3.4 ~ Il benessere sociale e sanitario 81

L a scelta strategica e l’esperienza quotidiana del Comune di Ferrara, inserito nel Distretto Centro Nord dell’Azienda USL, è di favorire la maggiore integrazione possibile fra politiche sanitarie e sociali negli ambiti di:

• conoscenza del territorio e delle sue problematiche• elaborazione di strategie operative e progettualità condivise• scambio di conoscenze, esperienze e professionalità • erogazione di prestazioni.

Pertanto nel mettere in luce le attività promosse e coordinate dal Comune di Ferrara (attraverso le diverse articolazioni operative ora significativamente raggruppate nell’Azienda Pubblica Servizi alla Persona – ASP) si opera una distinzione che risponde a criteri di praticità che non possono comunque prescindere dalle azioni delle aziende sanitarie del territorio, rendicontate in documenti analoghi al presente. Il terreno prossimo di valorizzazione dell’integrazione tra sociale e sanitario sarà il “Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009 – 2011” da elaborare congiuntamente entro il 2008.

SUSSIDIECONOMICI

La carenza di risorse economiche segnala una forma di malessere e disagio che va recuperata ai fini delle politiche sociale. Pertanto:

a)afavoredifamiglieconminoriSono stati erogati contributi economici, secondo i parametri ISEE, destinati prevalentemente a coprire le seguenti necessità: 34,05%perspese di mantenimento, comprensive di vitto ed abbigliamento, soprattutto in presenza di neonati o di minori in fase evolutiva (pur in affiancamento ed in subordine a diverse agenzie del privato sociale che erogano prestazioni), 31,36%per le utenzedomestiche (gas, luce, acqua), spesescolastiche odiaccudimento comprensive di costi di baby sitter e rette di scuole d’infanzia private (ad esempio per quei minori, in carico al Servizio e in situazioni di rischio sociale, che non riescono ad accedere alle scuole d’infanzia pubbliche in corso d’anno), 20,26%per centriextrascolasticinonconvenzionati (minori che per distanza, capienza, problematicità ecc. non possono accedere ai centri educativi convenzionati, ma che presentano situazioni di disagio tali da richiederne l’inserimento), 8,50%perspeseperl’abitazione (tenendo conto che il servizio sociale entra già in subordine a tutti gli interventi in proposito dell’Ufficio abitazioni del Comune e che gestisce in proprio alcuni alloggi per emergenze), e il 5,83% per spesesanitarie(non contemplate o esentate dal servizio sanitario come ad esempio quelle ortodontiche, oculistiche o relative a vaccini).

b)afavoredegliadultiNell’ultimo biennio si è avuto un significativo aumento dei sussidi economici che vivono in condizioni economiche svantaggiate, passando da 549 a 1076. Questo dato conferma le difficoltà legate ad una realtà economica sempre più precaria in rapporto con le dinamiche occupazionali nella fascia adulta. Infatti la maggior parte (986) dei sussidi è rivolta ad adulti senza ulteriori specificazioni di difficoltà legate a condizioni di degrado sociale o di patologie particolari.

3.4 Il benessere sociale e sanitario

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c)afavoredeidisabiliminorioadultiAnche per le persone disabili minori o adulti i sussidi erogati sono passati da 43 a 64.Tali sussidivariano da €. 50 a €. 250, con una media mensile di €. 140 per periodi variabili da 3 a 12 mesi (in prevalenza continuativi). L’erogazione dell’assegnodicura per persone disabili con certificazione grave di disabilità fisica e/o psichica, prioritariamente di età compresa fra i 19 e i 64 anni. è strettamente connessa alla presenza di un progetto socio-assistenziale che può riguardare la risposta dai bisogni primari a quelli relazionali e di socializzazione. L’erogazione mostra un andamento stabile nel biennio 2006 – 2007 in rapporto al periodo sperimentale precedente, attestandosi attorno ai 50 casi.

d)afavoredeglianzianiPer gli anzianiil dato è sostanzialmente stabile attorno agli 80 sussidi, una tantum e periodici, erogati in un anno.L’assegno di cura per le persone anziane dopo un periodo di assestamento attorno alle 500 unità nell’ultimo anno è stato erogato a 739 anziani con un aumento numerico che segnala una maggiore sensibilità rispetto alla permanenza a domicilio. Si tratta, come per le persone disabili, non di un semplice contributo economico ma di un sostegno legato ad una progettualità più complessiva finalizzata a mantenere nella propria abitazione l’anziano in difficoltà. Ciò nella logica della rete integrata fra i servizi con un ruolo primario per la famiglia.

SERVIZIPERMINORI

Interventieducatividomiciliari su progetti individuali per ragazzi che necessitano di forme personalizzate ed intense di sostegno. Nel 2006 sono stati 10 i minori che ne hanno usufruito e 2 adolescenti maggiorenni, nel 2007 sono stati 17 i minori che ne hanno usufruito ed 1 adolescente maggiorenne. Centrieducativiextrascolastici: 59 posti destinati a minori in situazione di disagio psicologico e relazionale che necessitano di un supporto educativo ad integrazione delle risorse genitoriali.

I centri sono:• AssociazioneArcobaleno: 2 gruppi per minori in età compresa fra 10 e 14 anni, 1 gruppo per ragazzi in età compresa fra 15 e 18 anni. Nel 2006 hanno frequentato complessivamente

37 ragazzi con onere a carico del Servizio Sociale, nel 2007 hanno frequentato complessivamente 44 ragazzi;• CooperativaIlGermoglio: 1 gruppo per età 6-11, 1 gruppo per età 12-14, 1 gruppo per età 14-18. Nel 2006 hanno frequentato complessivamente 43 ragazzi con onere a carico del Servizio Sociale, nel 2007 hanno frequentato complessivamente 45 ragazzi con

onere a carico del Servizio sociale.

Alloggiperemergenzeabitative,madriindifficoltàconminorieaccompagnamentoallaautonomiaexart.18I supporti alloggiativi sono stati destinati a progetti: 1) in favore di madri in difficoltà con figli minori, 2) in favore di madri con figli minori provenienti da progetti ex art. 18, 3) in favore di nuclei soggetti a provvedimenti di sfratto, non assistibili dall’Ufficio abitazioni del comune perché privi della totalità dei requisiti richiesti, ma in particolare situazione di disagio sociale e di rischio per i figli minori.Nelle abitazioni disponibili hanno trovato risposta 10 situazioni problematiche nel 2006 e 14 nel 2007.

TuteladiminorifiglidimadrivittimedellatrattaGli interventi sono attuati in collaborazione con il Centro Donna e Giustizia, titolare del progetto “Oltre la strada” relativamente alle donne adulte, ma con competenze a carico del Servizio sociale per quanto concerne gli interventi relativi alla tutela dei minori. Nel 2007 i minori coinvolti ammontano a 11.

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CollocazioniincomunitàInterventi di protezione di minori che hanno dovuto essere collocati presso comunità per minori (case famiglia, comunità educative ecc) in virtù di provvedimenti della Magistratura minorile, in conseguenza di interventi d’urgenza operati dai Servizi o dalle Forze dell’ordine a tutela di minori in condizione di rischio o assenza degli esercenti la potestà genitoriale. I minori ospitati nell’anno 2007 sono stati 49 di cui 11 insieme con la madre e 19 dimessi nel corso dell’anno.

CollocazioneinaffidofamiliareL’affido familiare è utilizzato sia come supporto/affiancamento di genitori che si trovano temporaneamente impossibilitati a svolgere tutte le funzioni genitoriali o che necessitano di un aiuto da un’altra famiglia; sia come sostituzione a medio o lungo termine della famiglia d’origine in presenza di provvedimenti della Magistratura minorile. Nel 2007 i minori in affido sono stati 37 di cui 5 neonati

SERVIZIPERDISABILI

a)domiciliariI disabili adulti seguiti dal Servizio Sociale superano le 400 unità. Di queste 340 sono assistite a domicilio con servizi dedicati e finalizzati a consentire la permanenza nel nucleo famigliare di riferimento. A tal fine il Serviziodiassistenzadomiciliare(SAD), ormai consolidatosi negli anni, risponde ai principali bisogni di cure per la permanenza a domicilio. IlServizioPasti provvede alla consegna a 30 utenti fra cui 10 per due volte al giorno e 10 una sola volta.Le attività legate ai trasporti, sono rivolte a persone sole o che nel loro ambito familiare/parentale non hanno possibilità di provvedere autonomamente. Gli utenti coinvolti nei trasporti erogati diret-tamente dal Centro Servizi alla Persona si attestano stabilmente sulle 30 unità con attività quotidiana per la maggior parte continuativa per accesso a attività lavorative, scolastiche o visite mediche e terapie. Dalla seconda metà del 2007 il progetto “Muoversi”ha avviato una modalità di trasporto attraverso associazioni di volontariato che nel solo ultimo trimestre del 2007 ha portato ad un totale di 2449 trasporti con una media di 204 alla settimana. A questo si aggiungono gli interventi rispetto all’uso del proprio mezzo, fra cui va segnalato il numero totale di contrassegni per invalidi civili e disabili, certificati dall’apposita commissione dell’Azienda USL, che superano i 4000 in totale su base annua.

b)residenzialiLe attività residenziali e semi-residenziali coinvolgono gli utenti in diverse attività riabilitative ed educative sia interne (laboratori grafici, espressivi, di piccola cucina, di psicomo-tricità, di attività artigianali) sia esterne alla struttura (ippoterapia, piscina, organizzazione di gite, visite). Si trovano dislocati in varie parti del territorio comunale. In particolare Casa XX Settembre, Casa Famiglia di Baura e il Centro Residenziale per disabili adulti “S.Chiara” che sono residenzialia tempo pieno con la presenza di 67 utenti, mentre i centri “Navarra”, “Rivana” e “San Martino”, centri diurni riabilitativisemiresidenziali,raccolgono nel complesso 70 utenti.

SERVIZIPERANZIANI

a)domiciliariIl servizio domiciliare rivolto alla popolazione anziana ha una struttura consolidata nel tempo attraverso una rete che fornisce molteplici interventi col contributo di diversi attori sociali fra

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FOCUS• Progetto “Giuseppina”

Obiettivo del progetto è aiutare gli anziani con più di 75 anni a risolvere alcuni problemi di tutti i giorni rimanendo il più possibile al proprio domicilio. A luglio 2007 è partito il servizio attraverso associazioni di volontariato e di cate-goria (commercianti e farmacisti) per offrire opportunità concrete in risposta ai bisogni relativi a: trasporti, consegna della spesa e del farmaco a domicilio. Oltre 800 anziani hanno aderito segnalando interesse che si concretizza in un forte sviluppo soprattutto della parte relativa ai trasporti (i dati sono riportati nella parte specifica dei trasporti)

• “Uffa che afa”Attività di sostegno alle persone in difficoltà per prevenire i disagi legati all’eccessivo caldo estivo. Le persone a rischio vengono segnalate dai medici di medicina generale e ricevono una telefonata dal call center di Cup 2000 per essere in-seriti in un programma di teleassistenza. Il servizio telefonico riceve chiamate di emergenza sociale indirizzando poi il caso ad Associazioni e Servizi in grado di risolverlo. Ogni estate vengono effettuate circa 2500 telefonate con la presa in carico “telefonica” di circa 200 anziani.

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pubblico e privato.L’assistenzadomiciliareinterviene a supporto di oltre 250 anziani di cui il 60% con più di 80 anni. Fra tutti gli utenti coinvolti il 45% vive solo ed il 54% sono non autosufficienti certificati. Si tratta, quindi, di persone che in assenza di tali servizi sarebbero costretti a ricorrere a strutture residenziali o a ricoveri di tipo sanitario.Anche l’AssistenzaDomiciliareIntegrataè in fase di sviluppo a partire dai 57 utenti attualmente coinvolti in servizi integrati fra sociale e sanitario evitando sovrapposizioni o doppioni. Ipastiadomiciliovengono utilizzati complessivamente da 330 anziani, mentre le famiglie degli anziani che beneficiano dell’assegnodicura specifico sono passate da 497 nel 2006 a 739 nel 2007. Un discorso a parte merita il telesoccorsoche dopo una fase sperimentale con 46 utenti ha nel corso del 2007 superato i 300 utenti attraverso lo sviluppo costante di attività di telecompagnia, telesorveglianza e teleassistenza a partire dalle banche dati di progettualità specifiche: “Uffa che Afa”, “Giuseppina”, sportello “T’Informo” telefonico. Il serviziodi trasporto erogato dal Servizio Sociale è stato utilizzato da 173 anziani con 2400 trasporti su base annua. Dal giugno 2007 l’avvio del progetto “Giuseppina” ha permesso un significativo allargamento della rete rivolta agli anziani con più di 75 anni con una media di ulteriori 60 trasporti alla settimana per una totale di oltre 300 anziani coinvolti. Una risposta intermedia a favore della domiciliarità viene dal CentroDiurno,situato a Villanova di Denore, che coinvolge 80 anziani complessivamente tra cessazioni e subentri in corso d’anno nei 55 posti disponibili.

b)residenzialiCase protette, RSA (Residenze Sanitario Assistenziali) e gruppi appartamento costituiscono la risposta ai bisogni della popolazione anziana che non trova più possibilità di permanenza al proprio domicilio. L’applicazione di norme, soprattutto regionali, ha consentito negli ultimi anni un notevole aumento qualitativo nella risposta offerta dalle strutture pubbliche (ASP “centro Servizi alla Persona”) e da quelle convenzionate presenti sul territorio comunale. Il Comune, in accordo con l’Azienda USL, esercita un ruolo forte di programmazione, secondo il fabbisogno individuato, e verifica degli standard qualitativi dell’offerta.Nelle CaseProtette vivono 760 anziani, di questi: 565 in posti convenzionati col Servizio Sociale e 193 a totale carico dello stesso. Le RSAsono caratterizzate da una maggiore integrazione rispetto

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Fra gli aspetti emergenti nel nostro territorio particolare attenzione viene posta sulle malattie cosiddette “dementigene” tra le quali la “malattia di Alzhiemer” ne è l’elemento più evidente. Da questo indirizzo è nato il “Programma Alzheimer”.Attraverso la sottoscrizione di un accordo di programma tra Comune di Ferrara, Azienda USL di Ferrara, Università degli Studi di Fer-rara, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Sant’Anna”, Centro Servizi alla Persona e Associazione Malattia Alzheimer, è stata costituita una rete integrata di supporto per le malattie dementigene ed in particolare l’Alzheimer.Secondo quanto previsto dall’accordo il progetto si è focalizzato sul rafforzamento delle sinergie territoriali al fine di migliorare il servizio di cura e di assistenza ai pazienti e di supporto tecnico e psicologico alle famiglie.Ciò allo scopo di:

• Garantire una diagnosi tempestiva e adeguata, con attenzione e razionalizzazione dei trattamenti dell’intervento farmaco-logico;

• Sviluppare l’espansione della rete dei Servizi nella presa in carico.L’attuazione del progetto prevede il potenziamento di servizi e di attività già in essere e lo sviluppo di nuovi servizi ed attività fra cui si evidenziano:

• Il progetto integrato “Domus”, che ha l’obiettivo della qualificazione dell’attività di cura domiciliare e delle azioni di sollievo per i famigliari di persone affette da Alzheimer. Nel biennio 2005/2006 ha interessato 6 utenti con le rispettive famiglie.

• Il progetto “Lotta all’Alzheimer”, attivo dal mese di Settembre 2006, si propone di fornire supporto ai caregivers1 attraverso la costituzione di un Gruppo di Auto Mutuo Aiuto a loro rivolto. Per far fronte alle esigenze in termini di risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo degli obiettivi alla base del Programma Alzheimer è stato previsto un apposito fondo ad integra-zione delle risorse già in precedenza destinate all’assistenza e alla cura dei pazienti affetti da Alzheimer. Le risorse comples-sive per queste progettualità ammontano a € 43.000 all’anno suddivisi tra gli attori coinvolti nel progetto e suddivise in tre annualità.

� L’espressione anglosassone “caregivers”, letteralmente “coloro che prestano cura”, è ormai stabilmente adottata per indicare tutti quelli che a vario titolo prestano assistenza a persone in difficoltà o non autosufficienti.

FOCUS PROGRAMMA ALZHEIMER

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Avvio dell’ASP “Centro Servizi alla Persona” di Ferrara e orientamenti strategiciIn applicazione delle leggi nazionali e regionali che impongono la trasformazione delle ex IPAB in Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (ASP) in alternativa all’estinzione o alla privatizzazione in Fondazioni, a Ferrara le IPAB “Centro Servizi alla persona” e “Conservatori e Orfanotrofi” si sono unite, dal 1 gennaio 2008, in una unica ASP insediata sul territorio dei Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera. L’ASP “Centro Servizi alla Persona ha assunto anche le funzioni, delegate dal Comune di Ferrara, in materia di Servizio Sociale Territoriale.I Comuni hanno affidato all’ASP gli orientamenti strategici che di seguito si sintetizzano:

• avviare un processo di sviluppo dei Servizi residenziali che consenta a tale area di trasformarsi gradualmente in una struttura multiser-vizi in grado di:- qualificarsi sulla prevenzione e la cura delle persone anziane affette da demenza (con l’obiettivo di rivestire un ruolo sempre più

significativo all’interno del Programma interistituzionale sulle demenze in atto a Ferrara),- incontrare le esigenze non solo delle persone anziane non autosufficienti ma anche di coloro che conservano ancora buoni livelli di

autonomia - integrarsi maggiormente nel tessuto cittadino - pervenire a maggiori livelli di sostenibilità economico/finanziaria;

Tale processo di sviluppo richiede di pensare diversamente ai rapporti tra Servizi residenziali e Settore Anziani dei Servizi territoriali, ora che le due parti sono divenute comparti di una stessa Azienda.

• Potenziare le forme di collaborazione tra i Servizi territoriali dell’ASP, i servizi sanitari dell’Azienda Usl, le progettualità condotte dal Comune di Ferrara e quelle del Terzo Settore- accrescere la qualità della propria partecipazione ai processi di programmazione delle politiche e degli interventi (in particolare

nell’ambito del Piano di Zona e dell’Ufficio comune per l’integrazione socio-sanitaria), assumendo responsabilità all’interno dei vari livelli di lavoro previsti da tali processi;

- assumere un ruolo più significativo all’interno delle progettualità di rete relative a differenti ambiti tematici, di cui è responsabile l’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Ferrara e che coinvolgono molteplici attori del pubblico e del privato sociale;

- promuovere una maggiore integrazione con i servizi dell’Az. Usl, in particolare avviando un percorso stabile di lavoro tra i tre Set-tori dei Servizi territoriali dell’ASP e il Dipartimento di Salute Mentale dell’Az. Usl per tutta una serie di aspetti indicati nel contratto di servizio;

- costruire insieme tra i tre Settori dei Servizi territoriali dell’ASP criteri qualitativi e quantitativi in ordine alla gestione dei casi presi in carico dalle assistenti sociali

- costruire percorsi integrati tesi a definire spazi e luoghi che porteranno gli uffici dell’ASP – amministrativi e tecnici - presso l’at-

FOCUS ASP

Bilancio Sociale 2004/07PS3 • VIVERE A FERRARA

86 3.4 ~ Il benessere sociale e sanitario

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tuale Sant’Anna al momento dell’attivazione del polo di Cona, per favorire una maggiore integrazione operativa e una maggiore fruibilità per i cittadini.

Accanto a tali linee di lavoro è presente da parte dei Comuni anche l’indicazione di valorizzare il patrimonio dell’ex-Ipab Orfanotrofi e Conserva-tori.Tali linee guida costituiscono premessa sostanziale del Contratto di Servizio tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello, Voghiera, l’Azienda USL di Ferrara e l’ASP “Centro Servizi alla Persona di Ferrara” approvato il 31 marzo 2008 da parte dei tre Consigli Comunali.

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a problemi sanitari. Su 341 ospiti 78 sono a carico, parziale o totale, del Servizio Sociale. Il gruppoappartamentorimane stabile alla presenza di quattro persone in un solo appartamento, rappre-sentando, evidentemente, un tipo di risposta non pienamente soddisfacente per una realtà come quella ferrarese in cui, tutto sommato, la rete di sostegno famigliare e sociale dimostra di tenere favorendo la permanenza degli anziani a domicilio. Nel complesso gli anziani stabilmente in strutture residenziali rappresentano il 2% delle persone con più di 65 anni del Comune di Ferrara.

Attivitàdisocializzazioneperanziani

a)Centrisocialianzianiauto-gestitiSi collocano sul versante delle politiche per la generalità della popolazione anziana. Sorti in immobili offerti dal Comune in comodato d’uso gratuito, sono gestiti da associazioni di anziani che hanno nel tempo allargato l’offerta della proprie attività da sempre basate sull’autofinanziamento. Nell’ultimo biennio si sono inseriti in maniera più marcata e stabile all’interno della rete socio-assistenziale per anziani, incentivando iniziative di mutuo-aiuto per il superamento della solitudine e dell’abbandono. Si stimano in circa 13.000 gli anziani iscritti e frequentanti tali Centri

b)SoggiorniestiviperanzianiDal 2002 è attiva una convenzione fra il Comune e alcune associazioni di volontariato (Auser, Anteas, Ancescao, Ada) per l’organizzazione di soggiorni estivi rivolti agli anziani. Ogni anno le persone coinvolte da questa forma di vacanza si aggira tra le 800 e le 1000 unità. In base alle condizioni economiche sono previsti specifici contributierogati dal Servizio Interventi Sociali del Comune per favorire il soggiorno estivo di anziani in condizioni socio-economiche difficoltose.

BENESSERESANITARIO

L’impegno del Comune di Ferrara riferito alla salute spazia sui vari settori di propria competenza con un rapporto progettuale e gestionale con l’Azienda USL e l’ Azienda Ospedaliero-Universitaria “Sant’Anna”. Il ruolo del Comune, quindi, si esplica principalmente nell’individuazione dei bisogni e nella programmazione di possibili risposte.In particolare l’esperienza del 2006-annodellasalute ha permesso di mettere a fuoco le problematiche sanitarie prevalenti nel nostro territorio attraverso ricerche approfondite, incontri , mostre e attività specifiche rivolte alla cittadinanza. La sintesi dell’attività e della necessità di conoscenza del territorio e delle persone che lo abitano è racchiusa nel “Profilo di salute e benessere di Ferrara”, esperienza pilota condotta dall’Azienda USL in stretto raccordo col Comune di Ferrara, che permette di individuare gli spazi di confine e di sovrapposizione tra salute e condizioni di vita, nell’ottica primaria della prevenzione.

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ATTIVITÀDELLAPOLIZIAMUNICIPALE

La Polizia municipale è, prima di tutto, una organizzazione attrezzata per rispondere alle centinaia di competenze e servizi che sono ad essa affi-dati dalla normativa nazionale, regionale e comunale. L’organizzazione del Corpo consente una presenza capillare sul territorio rispetto a svariate tematiche e funzioni tra le quali si evidenziano quelle relative a sicurezza stradale, tutela del consumatore, ambiente ed edilizia, vigile di quartiere, sicurezza urbana. Scorrendo i dati relativi all’intera area della SicurezzaStradale presidiata dalla Polizia Municipale, si evidenzia una riduzione dei danni e delle vittime sulle nostre strade. Nell’ultimo triennio il Reparto specializzato di PoliziaCommerciale ha controllato centinaia di pub-blici esercizi (bar, ristoranti, ecc.), anche con servizi notturni mirati e volti ad arginare, per quanto possibile, il fenomeno del disturbo alla quiete dei residenti, collaborando in tal senso e in modo sistematico anche con Polizia di Stato e Guardia di Finanza. Annualmente vengono inoltre seguite 40 fiere, 13 diversi tipi di mercati settimanali, 219 cambi o aperture di esercizi

commerciali, con una media di 205 sanzioni. In tema di tutelaambientale ed edilizia, vengono effettuati 492 controlli, sopralluoghi e indagini, dei quali 291 afferenti alla vigilanza am-bientale e 201 a quella edilizia, recuperando e demolendo tra l’altro 15 veicoli abbandonati, elevando 41 sanzioni ammi-nistrative, nonché assolvendo, procedendo ed assistendo 22 diversi procedimenti penali. A ciò va aggiunto il lavoro legato ai

3.5 Le politiche per la sicurezza socialeTabella 15: Interventi per la sicurezza stradale

2005 2006 2007

1) Incidenti stradali rilevati 932 1.022 982

2) Persone coinvolte 2.510 2.667 2.469

3) Persone rimaste infortunate 606 635 652

4) Persone decedute 6 6 4

5) Prognosi riservate 13 8 15

6) Veicoli coinvolti 1.777 1.906 1.824

7) Accertamenti contravvenzionali 965 1.040 1.002

8) Ricorsi avverso le contravvenzioni accertate 97 100 90

9) Comunicazioni per segnalazioni sospensione patente di guida 33 37 136

10) Segnalazioni per danneggiamenti 125 127 144

11) Interventi su incidente con constatazione amichevole 528 581 515

Fonte: Corpo di Polizia Municipale

Tabella 16: Studenti coinvolti in progetti sul bullismo

2005 2006 2007

ProgettoStudenti scuole

superiori

Studenti scuole

inferiori

Studenti scuole

superiori

Studenti scuole

inferiori

Studenti scuole

superiori

Studenti scuole

inferiori

Contrasto del bullismo 300 75 219 75 100 194

Prevenzione del bullismo fatta dagli operatori 600 75 645 401 346 300

Prevenzione bullismo con insegnanti formati - - 425 - 225 200

Sensibilizzazione sul bullismo - - 2.287 - 1.144 1.143

Bullismo e legalità - - 100 151 130

Totale 900 150 3.676 476 1.966 1.967

Fonte: Osservatorio adolescenti – Comune di Ferrara

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provvedimenti anti-smog. Da quasi 7 anni 25 vigilidiquartiere, diventati 29 nel corso del 2007, presidiano il territorio delle 8 Circoscrizioni (con oltre 40 frazioni) del Comune di Ferrara. La maggior parte delle 3800 segnalazioni raccolte dai Vigili di Quartiere in questi anni ha a che fare con la manutenzione strade, verde pubblico e segnaletica, nonché in materia di animali, cura dell’ambiente, problemi connessi a soste e piccola viabilità. L’83% del totale delle segnalazioni raccolte hanno ottenuto una soluzione positiva. L’area del disagio sociale e della piccola criminalità è presente solo nel 3,1% delle segnalazioni pervenute attraverso i Vigili di Quartiere. Ciò conferma una situazione in cui la percezione di insicurezza supera i dati realmente osservabili. La sicurezza urbana in una città come Ferrara è fatta di cura, presidio e manutenzione del tanto di buono e bello che esiste, insieme alla pur necessaria repressione di comportamenti illegali. Gli interventi di prevenzione e mediazione del Comune di Ferrara nelle aree interessate a situazioni a rischio per la sicurezza hanno visto l’impiego, nel triennio 2005-2007 di 2 mediatori di comunità e di 2 volontari in servizio civile per 30 ore settimanali.Attività:

• 25 partecipanti ai percorsi di accompagnamento alla mediazione dei conflitti • 3 cicli di percorsi di accompagnamento alla mediazione dei conflitti realizzati • 80 mediazioni dei conflitti• 15 bambini residenti al “grattacielo” partecipano alle attività di animazione ludica durante l'anno • 15 donne coinvolte percorsi di accompagnamento salute donna - prevenzione disagio ed esclusione sociale • 20 ragazzi coinvolti nei percorsi di osservazione partecipante-ricerca etnometodologica zona Krasnodar .• 4 laboratori teatrali nei territori GAD e Krasnodar

A ciò si aggiungono le attività di incontro con la cittadinanza nelle zone più “sensibili” al problema della sicurezza, attività formalizzate con momenti periodici oppure spontanee a seguito della presenza di operatori sul territorio (Ufficio Grattacielo)

PREVENZIONEDISAGIOEPROMOZIONEEDUCAZIONE

Sul tema del bullismo, divenuto negli ultimi tempi di estremo rilievo, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con Promeco, ha da tempo avviato diversi ambiti di attività. In particolare, si è proceduto attraverso interventi all’interno degli ambienti scolastici passando dai 7 percorsi specifici del 2004 ai 18 del 2007.I progetti sperimentati nell’anno precedente sul tabagismo e sui comportamenti a ri-schio sono stati confermati ed ampliati fino a coprire la quasi totalità delle scuole medie su-periori del distretto. Il progetto di prevenzione del tabagismo nelle medie inferiori, proseguito ancora nell’a.s. 2004/05 a supporto del ser-vizio di Pediatria di Comunità AUSL, è stato accantonato per concentrare maggiormente le energie sul progettogiovanifumatori, ai quali è stato dedicato un seminario regio-nale nel maggio 2006, a presentazione del lavoro svolto fino a quel momento.

Tabella 17: Studenti coinvolti in progetti sull’uso di sostanze

2005 2006 2007

ProgettoStudentiscuole

superiori

Studentiscuole

inferiori

Studentiscuole

superiori

Studentiscuole

inferiori

Studentiscuole

superiori

Studentiscuole

inferioriProgetto giovani fumatori 300 - 350 - 300 -

Focus group sui comportamenti a rischio 800 - 780 - 800 -

Incontri informativi sulle sostanze 200 300 0 1.026 0 1.000

Educazione tra pari per la prevenzione della droga 636 - 375 - 700 -

BOB – Stasera guido io 500 - 600 - 600 -

Totale 2.436 300 2.105 1.026 2.400 1.000

Fonte: Osservatorio adolescenti – Comune di Ferrara

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90 3.6 ~ Lo sport

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3.6 ~ Lo sport 91

L a rilevanza sociale dello sport merita un’attenzione specifica focalizzata sulla diffusione della pratica sportiva di base. Lo sport di vertice, infatti, trova motivazione e compimento nella crescita di una cultura diffusa legata all’attività fisica. E’ in questo ambito che il Comune

esplica maggiormente il proprio ruolo. I 253impiantisportivi o spazi attrezzati per la pratica sportiva. presenti nel territorio del Comune di Ferrara, rappresentano un dato significativo che colloca Ferrara ad alti livelli di dotazione d’impianti sportivi.Il rapporto impianti e/o spazi attrezzati per lo sport e per la popolazione residente del Comune di Ferrara al 31/12/2007 è di 1/526 (526 abitanti per impianto, in leggero aumento rispetto al 2004). Questo dato puramente quantitativo diventa più articolato se si entra nel merito della funzionalità di ogni singolo impianto e nell’analisi dei rapporti popolazione e sottosistemi mono-sportivi territoriali. Infatti i soli impianti omologati oppure omologabili dalle federazioni sportive risultano 195. Non va infine trascurato che è molto diffusa la pratica sportiva all’aria aperta utilizzando spazi che non possono essere censiti dalle statistiche sugli impianti: non si può negare che il circuito delle mura sia una sorta di grande impianto all’aperto. Nel 2007 le manifestazionisportive - ricreative e del tempo libero sono calate significativamente in rapporto al 2004 e rispetto al 2006. Significativa è anche la riduzione delle risorse destinate a tali attività (tabella 19).Il livello di attivazione dei cittadini ferraresi alla praticamotorio-sportiva che si registra negli ultimi anni indica che circa il 30% dei cittadini pratica sport in maniera orga-nizzata e regolare, un altro 35% svolge attività in maniera spontanea ed autorganizzata, mentre il restante conduce una vita sedentaria. Anche nel 2004 /2007 si conferma la tendenza degli ultimi anni: un costante calo di coloro che praticano sport organizzati a beneficio di un aumento di coloro che si dedicano allo sport in maniera libera, autogestita e sporadica. Il sistema sportivo cittadino tende sempre più a caratterizzarsi sul piano quantitativo come sistema sportivo a forte carattere amatoriale (tabella 20). Il tassodiattivazionesportivadelledonne nello sport organizzato, ha avuto un’impennata ed è comunque più rilevante nelle attività sportive autorganizzate e libere. Ginnastica, nuoto e pallavolo continuano ad essere gli sport più graditi dalle donne ferraresi (tabella 21).

3.6 Lo sport

Tabella 18: Impianti sportivi e spazi attrezzati

Comune Altri Enti Privati Totale

N. % N. % N. % N. %

Palestre 55 59,1 12 13 26 27,9 93 100

Piscine 4 57,2 2 28,5 1 14,3 7 100

Campi di calcio 26 54,2 5 10,4 17 35,4 48 100

Impianti per il tennis 8 26,6 5 16,7 17 56,7 30 100

Impianti per le bocce 6 54,6 - - 5 45,4 11 100

Polivalenti 13 61,9 2 9,5 6 28,6 21 100

Altri impianti 15 34,1 9 20,4 20 45,5 44 100

Totale 127 50,3 35 13,8 91 35,9 253 100

Fonte: Servizio Sport – Comune di Ferrara

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La pratica sportiva nelle principali fasce di età recupera il calo dei giovani segnalato nel 2004 registrando un progresso generalizzato in tutte le fasce giovanili. Si conferma, inoltre, la crescita costante di praticanti della terza età (tabella 22). Il tessuto d’associazionisportive cittadino si è stabilizzato, almeno dal punto di vista strettamente numerico, con 336 associazioni sportive nel 2006 scese a 329 nel 2007. Il rapporto medio fra associazioni sportive e popolazione residente nel Comune di Ferrara è nel 2007 pari a 1/406, che è inferiore sia al contesto europeo (1/1.112 nel 1998), sia a quello nazionale (1/892 nel 1999) e regionale (1/716 nel 2000). La capillare presenza dell’associazionismo sportivo può essere letta anche come eccessiva polverizzazione, se si pensa alle potenzialità economiche ed organizzati-ve che il sistema associa-tivo sportivo ferrarese può mettere in campo nelle sue singole componenti.

Tabella 19: Manifestazioni sportive

Manifestazioni Sportive 2004 2005 2006 2007

Con patrocinio 220 127 179 174

Senza patrocinio 36 77 62 31

Totale 256 204 241 205

Impegno economico comunale

Contributi ad enti e associazioni 135.489 92.783 70.322 78.322

Formazione montepremi 14.461 14.000 14.000 11.600

Attività promozionali 27.428 19.260 15.600 9.800

Totale 117.379 126.043 99.922 99.722

Sostegno medio per manifestazione 692,9 617,8 414,61 486,44

Fonte: Servizio Sport – Comune di Ferrara

Tabella 20: praticanti attività sportive

N. Praticanti organizzati 2004 2005 2006 2007

Attività Motorio-Sportiva

9.311 10.184 10.207 10.403

da 4 a 8 ore 6.433 6.694 6.943 6.978

oltre 8 ore 2.392 2.650 2.316 2.409

Attività sporadica 21.063 21.639 21.639 22.116

Maschi 80,7 31.682 76,7 31.587 76, 7 31.596 75,7 31.712

Femmine 19,3 7.571 23,3 9.580 23,3 9.874 24,3 10.194

Totale praticanti 39.119 41.167 41.470 41.906

Fonte: Servizio Sport - Comune di Ferrara

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Tabella 21: Tasso di attivazione sportiva delle Donne

2004 2005 2006 2007 Var. % 2007-2004

Donne praticanti 7.571 9.580 9.874 10.194 24,03

% sui praticanti 19,3 23,2 23,85 24,3 15,96

% su donne residenti 10,8 15,4 15,85 14,3 24,47

Uomini praticanti 31.682 31.587 31.596 31.712 0,09

% sui praticanti 80,8 76,8 76,75 75,7 6,73

% su uomini residenti 51,4 44,7 45,04 50,8 1,18

Fonte: Servizio Sport - Comune di Ferrara

Tabella 22: La pratica sportiva nelle principali fasce di età

SCUOLA DELL’OBBLIGO

Scuole Medie SUPERIORI e UNIVERSITA’

Fascia della MATURITA’25-55 anni

III ETA’55 anni e oltre TOTALI

2004 2007 2004 2007 2004 2007 2004 2007 2004 2007

Popolazione residente per fasce

7.353 8.544 9.671 10.556 58.290 59.128 51.542 52.314 126.856 130.542

Praticanti attività motorio-sport.

5.384 6.298 4.636 4.804 18.648 20.041 10.531 10.327 39.199 41.470

% praticanti sul totale fascia d’età residente

73,2% 73,7% 47,9% 45,6% 32,0% 33,8% 20,4% 19,7% 30,9% 31,7%

% praticanti per fascia d’età sul totale praticanti

13,7% 15,2% 11,8% 11,6% 47,6% 48,3% 26,9% 24,9% 100,0% 100,0%

Fonte: Servizio Sport - Comune di Ferrara

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Bilancio Sociale 2004/07PS3 • VIVERE A FERRARA

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DATIDIBILANCIO

Tabella 24: Andamento spese d’esercizio per attività

SERVIZIO SPORT 2005 2006 2007

Gestione impianti sportivi 982.020 984.967 1.018.967

Gestione convenzionata impianti sportivi 238.926 226.342 222.747

Rilascio licenze pesca e tessere caccia 62.500 59.600 60.616

Organizzazione e promozione eventi sportivi 178.325 151.700 173.200

Sostegno associazione sportivo 71.300 70.322 78.322

Attività motorio-sportiva disabili 7.500 1.500 1.500

Attività motorio-sportiva per stranieri 11.000 1.000 1000

Ripopolamento faunistico ed ittico 5.500 2.500 2.500

4.900 - -

Convenzioni uso pubblico impianti 31.200 34.400 40.800

34.000 32.000 27.350

Promozione sport femminile 11.000 - -

Progetto sport e salute 24.000 - 2.500

Progetto contrasto abbandono precoce 11.700 - -

Progetto contrasto obesità infantile 16.500 - 10.000

TOTALE 1.690.371 1.564.331 1.639.502

Fonte: Servizio Sport - Comune di Ferrara

Tabella 23: Andamento spese d’esercizio ed entrate

Servizio sport 2004 2005 2006 2007

Spese di esercizio 1.734.153 1.725.792 1.599.981 1.682.602

Entrate per attività sportiva 73.887 107.600 107.600 112.700

% copertura delle entrate 4,3 6,2 6,7 6,8

Spese per investimenti

Previsione iniziale (€) 665.678 815.000 815.000 534.374

Consuntivo investimenti (€) 203.804 668.000 668.000 347.374

% consuntivo/previsione 30 82 82 65

Fonte: Servizio Sport - Comune di Ferrara

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Bilancio Sociale 2004/07PS3 • VIVERE A FERRARA

94 3.7 ~ I giovani

Bilancio Sociale 2004/07 PS3 • VIVERE A FERRARA

3.7 ~ I giovani 95

L e politiche rivolte ai giovani, non si esauriscono con le attività finalizzate alla prevenzione di fenomeni di disagio sociale o all’informazione sui rischi legati all’abuso di sostanze (legali ed illegali). Fondamentali sono le politiche attive di promozione del protagonismo dei giovani

stessi, favorendo l’informazione sulle diverse opportunità e la partecipazione a progettualità di aggregazione e di socializzazione. Il CentroInformagiovani e i PuntiInformagiovani decentrati permettono l’aggiornamento e l’accesso alle informazioni a disposizione, immediatamente fruibili.Altra attività informativa ormai consolidata è l’orientamentodigruppo con Scuole Superiori, Centri di Formazione, gruppi formali ed informali e altre associazioni. Nel 2007 hanno partecipato ad interventi orientativi 445 giovani.Servizio InformativoFerrara Lavoro: la banca dati attiva dal 2001, per favorire l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro nella nostra zona, contiene 328 aziende inserite, 663 curricula registrati, 8.138 utenti iscritti alla mailing list lavoro; 3.281 utenti iscritti alla mailing list formazione, 2.989 utenti iscritti alla mailing list mobilità internazionale. E’ stato inoltre attivato l’Informatipico, servizio gratuito di informazione e orientamento sulle nuove forme di lavoro. I contatti diretti nel 2007 sono stati 63.Grande rilevanza sta assumendo l’esperienza il sito “OcchiAperti.net” che coinvolge i giovani nella comunicazione attraverso il web anche con campagne mirate.L’obiettivo del progetto CartaGiovani è la realizzazione del primo sistema telematico unificato di identificazione e pagamento nazionale che consenta la fruizione di un’ampia gamma di servizi tramite l’uso di un unico dispositivo fisico, costituito da una carta personale a microprocessore. Dal 2006 le carte distribuite superano le 5.000: nel 2007 si è organizzato un convegno nazionale sulle Carte Giovani, presentando l’indagine di Customer Satisfaction su quella di Ferrara (in collaborazione con l’Osservatorio Adolescenti).

3.7 I giovani

Tabella 25: Attività dei centri informativi

Contatti 2004 2005 2006 2007

Sede centrale

Utenza frontale 14.585 12.708 11.111 10.141

Utenza internet1 1.032.831 5.093.869 500.000 1.278.000

Utenza ferrar@lavoro 451.705 451.000 15.356

Utenza telefonica 6.934 6.567 6.734 6.293

Utenza e-mail 2.919 3.124 3.246 3.556

Utenza gruppi di lavoro 347 409 445 454

Totale 1.057.616 5.568.382 972.536 1.306.582

Punto decentrato Barco 192 342 442 382

Punto decentrato Porotto 220 1262 190 216

Punto decentrato San Martino 240 259 332 327

Totale 652 727 964 925

Fonte: Osservatorio adolescenti – Comune di Ferrara

1 nell’anno 2006 sono stati calcolati non più i contatti ma l’utenza che ha visitato più pagine nel sito2 Il punto informativo è rimasto chiuso due mesi per motivi gestionali

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Bilancio Sociale 2004/07PS3 • VIVERE A FERRARA

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Le pubblicazioni, contenenti anche le buone prassi, sono state diffuse in maniera capillare su tutto il territorio nazionale.

AGGREGAZIONEEPARTECIPAZIONE

CentriaggregativiLa finalità principale dei centri aggregativi, facenti capo ad Area Giovani, è quella di promuovere attività positive e di comunità rivolte alla popolazione in età adolescenziale. Gli obiettivi sono: migliorare i contesti e gli stili di vita per un target che va dai 13 ai 25 anni; favorire la relazione e l’azione educativa; creare una rete di risorse territoriali (agenzie private e servizi pubblici).La rete dei centri aggregativi offre: Centro Giovani, Centro giovanile “l’Urlo”, la Corriera STRAvagante, il Centro musicale “Sonika”, lo Skatepark.

Tabella 26: Attività del sito “OcchiAperti. net”

Occhiaperti.net 2004 2005 2006 2007

N. Pagine visitate 700.000 1.790.738 3.700.000 6.000.000

N. documenti in rete 2.000 3.000 4.500 5.500

N. accessi 100.000 210.000 500.000 750.000

N. redattori 15 16 18 20

Fonte: Osservatorio adolescenti – Comune di Ferrara

Tabella 27: Attività dei Centri Aggregativi

2004 2005 2006 2007

Centro Giovani

N˚ contatti 2.748 8.445 13.323 16.705

Sonica

Numero utenti 1.950 3.200 3.000 4.284

Numero utenti di sera - 960 1270 Gruppi 129

Centro aggregativo “ L’Urlo “

N˚ contatti - 7.940 13.595 14.505

Skatepark

Presenze giornaliere Estate 60 50 70 60

Inverno 30 20 7 17

Corriera Stravagante1

N˚ contatti 3.660 1.080 1.080

Fonte: Osservatorio adolescenti – Comune di Ferrara

1 la corriera stravagante è stata operativa solo in gennaio e febbraio 2006 e nei mesi estivi a Copparo

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Nel 2007 sono da segnalare alcune attività specifiche:• Giornata della creatività giovanile in collaborazione con i rappresentanti della Consulta dell’USP (20 ragazzi coinvolti nella progettazione e 200 partecipanti

all’iniziativa)• Orientamento scolastico rivolto alle classi III della scuole medie inferiori (42 classi coinvolte, 1000 studenti coinvolti)• Progetto sulla dispersione scolastica presso l’EINAUDI di Ferrara, coinvolgendo 600 studenti • Progetto Cinemascuola per sensibilizzare gli studenti su tematiche attuali, fornendo un supporto pedagogico alla scuola (54 classi coinvolte, 18 proiezioni

realizzate)

GiovaniedEuropaNel periodo 2004 – 2007 un numero crescente di giovani (70 nel 2004, 177 nel 2007) hanno partecipato ad attività in altri paesi europei. Parimenti è stata offerta l’opportunità a giovani di altri paesi (112 nel 2004, 222 nel 2007) di essere accolti nella nostra città.

DATIDIBILANCIO

Tabella 28: Andamento spese ed entrate - Giovani

Spese Entrate

Tipologia di Servizio 2005 2006 2007 Tipologia di

Servizio 2005 2006 2007

Informagiovani 267.488,86 266.108,67 257.900,72 Informagiovani 3.000,00 3.000,00 6.900,00

A.Gio 36.490,00 37.535,00 32.230,00 A.Gio 1.000,00 1.000,00 1.000,00

Progetto Creatività Giovanile

14.200,00 14.200,00Progetto CreativitàGiovanile

7.500,00 7.500,00

Progetto Area Giovani

174.206,19 177.668,69 120.904,50Progetto Area Giovani

56.850,19 56.850,19 58.202,00

Promeco 289.982,35 256.982,35 182.789,38 Promeco 163.639,62 163.639,62 110.000,00

Scambi giovanili 18.313,80 18.313,80 9.500,00 Scambi Giovanili 18.500,00 18.500,00 9.500,00

Totale 782.367,40 770.808,51 603.324,60 Totale 250.489,81 250.489,81 185.602,00

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Conferenze e seminari di EURODESK: Servizio informativo europeo che promuove iniziative e scambi giovanili, all’interno di Informagiovani, attività 2007.

1. Adesione al Progetto “M.E.G.A.” (borse di tirocinio per esperienze lavorative all’estero di neolaureati dell’Università di Ferrara) – promosso dall’Università di Ferrara e dalla locale ER-GO (ex Ardsu): il punto Eurodesk si è impegnato a partecipare alla fase progettuale e preparatoria, in una azione di informazione ed orientamento dei ragazzi in partenza (tra cui uno specifico corso di 24 ore realizzato all’inizio del 2008), e nella diffusione delle informazioni relative al progetto stesso.

2. Riccione, 14-18 maggio 2007partecipazione all’incontro nazionale di coordinamento della rete italiana Eurodesk (Introduzione ai nuovi programmi per la gioventù: Life Long Learning – Gioventù in azione- settimana europea dei giovani ecc.)

3. Ferrara, 9 maggio 2007 Organizzazione, in collaborazione con il Centro di Documentazione Europea di Ferrara, l’Università e l’Azienda al Diritto allo studio Universitario, della Festa dell’Europa: “Insieme dal 1957: 9 maggio 2007, festa dell’Europa: un passato da conoscere, un futuro da costruire”, nell’ambito dei festeggiamenti del cinquantenario dell’U.E.

4. Ferrara, 6 giugno 2007 Organizzazione dell’evento di Lancio del nuovo Programma “Gioventù in Azione” a Ferrara, promosso dall’Agenzia nazionale per i Giovani e da Eurodesk Italy, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna (Ridotto del Teatro Comunale)

5. Ferrara, 3-10 giugno 2007 Organizzazione e coordinamento della Partecipazione a livello locale alla “Settimana Europea dei Giovani”, evento promosso dalla C.E. in tutti i Paesi Membri, con diverse iniziative di sensibilizzazione ed informazione sui programmi rivolti ai giovani.

6. Ferrara, Febbraio - Settembre 2007 Redazione (ricerca, TESTI Ed elaborazione grafica) DI 4 guide alla mobilità internazionale: “Easy U.k:”, “Espana facil”, “France Facile”, “Einfaches Deutschland”, in distribuzione gratuita presso l’Informagiovani, Università di Ferrara e ARDSU.

7. Ferrara, Novembre 2007 Conduzione del Seminario di presentazione del nuovo programma “Gioventù in Azione” alle Associazioni giovanili ferraresi (c/o Informagiovani)

8. Ferrara,10 ottobre 2007 Organizzazione dello spettacolo “EUREKA”, promosso dalla Rappresentanza italiana della C.E. - Centro di Documentazione Europea, in collaborazione con Ufficio Erasmus dell’Università di Ferrara e Ardsu, in occasione dei festeggiamenti per il ventennale del Programma Erasmus

9. Rimini, 19 – 21 novembre 2007 partecipazione all’incontro nazionale di coordinamento della rete italiana Eurodesk (Incontro con una rappresentante del Consiglio d’Europa, aggiornamento e approfondimento sul Programma Gioventu’ in azione)

FOCUS EURODESK

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Bilancio Sociale 2004/07PS3 • VIVERE A FERRARA

98 3.8 ~ Le azioni di miglioramento

Applicando concretamente la definizione dell’OMS di benessere sociale e sanitario come “stato di completo benessere fisico, psichico, sociale e non semplice assenza di malattia”, lo sforzo maggiore nei prossimi tempi sarà teso a promuovere l’integrazione fra le politiche sociali e sanitarie e altre politiche settoriali. Ciò implica una visione più complessiva che considera le persone all’interno di una rete sociale ambientale e culturale secondo il modello ormai consolidato del profilo di comunità sperimentato durante l’anno della salute 2006.L’Amministrazione Comunale svolgerà appieno il proprio ruolo centrale di programmazione, regolazione, gestione della committenza e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali e socio sanitari a rete.Proseguendo le attività ormai storicamente consolidate si dovrà porre particolare attenzione a quelle che già si propongono come le realtà più critiche dei prossimi anni.

In particolare verranno promosse azioni concrete di sostegno: • alle famiglie, • ai minori, • ai giovani,• ai disabili, • alle politiche di genere, • alla povertà estrema,

nella logica dell’accoglienza, integrazione ed inclusione sociale per costruire sempre più una città aperta, solidale e anche sicura per i propri abitanti.Andrà sempre più valorizzato il ruolo fondamentale del terzo settore nella logica della sussidiarietà e nell’ambito di una programmazione partecipata in cui il terzo settore stesso gioca un ruolo fondamentale non di supplenza ma di integrazione. Risalto e sostegno andrà fornito alle esperienze di supporto alle azioni di cura e di auto mutuo aiuto, con un occhio particolarmente attento allo sviluppo delle malattie dementigene.

3.1 Le azioni di miglioramento