Vitamina D in chiave Anti-aging- Amia- Spazio Nutrizione 2016

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Transcript of Vitamina D in chiave Anti-aging- Amia- Spazio Nutrizione 2016

Qual è il modo migliore per invecchiare bene?

Ammalarsi il meno possibile!

Rachitismo carenziale (raro ma in aumento nei paesi europei).

Con 25(OH) < 10 ng/ml

Causa : mancata formazione del metabolita attivo per:

Deficit nutrizionale

Malassorbimento

Mancata fotoesposizione

Malatie epatiche croniche

Malattie renali croniche

Terapia anticonvulsivante

A.Windaus venne invitato nel 1925 dal fisiologo americano Alfred Hess a New York per collaborare nello studio della vitamina antirachitica

La struttura della vitamina D venne identificata nel 1930 da A.Windaus

A.Windaus

A.F. Hess

Si è dovuto però attendere sino agli anni 70 con Kodicek (1974) e De Luca e Schnoes (1976) per comprendere i meccanismi di attivazione metabolica della Vit.D.

Il recettore per 1,25-OH colecalciferolo è espresso ubiquitariamante nell’organismo

Norman AW, Am J Clin Nutr, 2008

Recettore per

1,25-dihydroxyvitamin VDR receptor

Norman AW, Am J Clin Nutr, 2008

RFLPs Fok1 Bsm1, Taq1 Apa1 Cdx2, poly (A) Bgl1

Quanto si è pubblicato sino ad ora ? Fonte: Pub.Med. Parola chiave: vitamina D

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N° pubblicazioni

con vitamina D

nel titolo

anno

Vitamina D – Ormone D

Pleiotropina D Agente epigenetico D

Colecalciferolo vero e proprio

• Precursore inattivo non idrossilato

Calcidiolo o 25(HO)Vit D - D2.

• Forma inattiva

• Usata per la misurazione dei valori sierici

Calcitriolo o 1,25(HO) Vit.D2 - D3

• Forma Biologicamente attiva

• E’ un preormone;

• È l’indicatore nutrizionale della vitamina D;

• viene ulteriormente idrossilata nel rene diventando 1,25-diidrossivitamina D (1,25-OH-D2)

• I valori variano con la dieta, con l’esposizione al sole e con le quantità depositate nel corpo;

• La sua concentrazione è anche un fattore di buona salute e un elemento indipendente di rischio per il cancro e altre malattie croniche

Calcidiolo o 25(HO)Vit D - D2

• Forma inattiva

• Usata per la misurazione dei valori sierici

Produzione endogena di Vitamina D • La vitamina D3 o colecalciferolo è prodotta per il 90% a livello cutaneo dal

colesterolo per azione degli UVA e il 10% con la dieta

• Per essere attiva subisce delle trasformazioni:

• A livello epatico è idrossilata dalla 25-idrossilasi epatica

• La 25 OH-D3 è idrossilata i posizione 1 da una alfa idrossilasi renale in calcitriolo – metabolita attivo.

Calcitriolo o 1,25(HO) Vit.D2 - D3 • Forma Biologicamente attiva

• Attività ORMONALE

ATTIVITA’ APP. MUSCOLO-SCHELETRICO

•Aumento assorbimento intestinale di Ca

• Promozione sintesi di osteocalcina

• Attivazione degli osteoclasti attraverso RANKL

•Produzione di proteine muscolari

•Attivazione del trasporto del calcio a livello del reticolo

sarcoplasmatico

ATTIVITA’ SU SISTEMA IMMUNITARIO E CRESCITA

CELLULARE

• Regolazione paracrina della crescita cellulare (compresa

quella tumorale)

•Attivazione (Vit D dipendente dei linfociti B)

25(OH)D=25-idrossivitamina D; 1,25(OH)2D=1,25-diidrossivitamina D

Cute (80%)

Fegato

Rene

Dieta (~20%)

Vitamina D3

Vitamina D2

Intestino Osso

ProD3 PreD3 Vitamina D3

25(OH)D

1,25(OH)2D

PTH (+)

Sole

(+) Basso PO2– 4

Garantisce un

assorbimento

ottimale di

calcio e fosforo Garantisce una

mineralizzazione

ottimale Mantiene concentrazioni ottimali di calcio e

fosforo sierici

Funzioni metaboliche Funzioni neuromuscolari

Promuove la

differenziazione

cellulare

modificato da Holick MF Osteoporos Int 1998

Metabolismo della vitamina D

Fonti alimentari

di

In Italia i cibi non sono quasi mai arricchiti di Vit D. Il contributo alimentare di Vit D è irrisorio se confrontato alle necessità metaboliche e all’apporto endogeno dopo una esposizione ai raggi solari.

< 20%

% di fototrasformazione dopo 3 ore di esposizione solare nei diversi mesi dell’anno

0

2

4

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Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Nov Dic

Mesi dell'anno

% d

i fo

totr

asf

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on

e

Stagione,latitudine, ora della giornata. Oltre i 35° di latitudine nord, un riferimento può essere Lampedusa ,la Vit.D che può essere sintetizzata da Novembre a Febbraio è poca o nulla

Utilizzo di filtri solari Ridotta sintesi di Vit. D del 92,5% con SPF 8; del99% con SPF 15. Il fabbisogno di Vit.D varia dai 1500 UI/die( adulti sani) ai 2.300 UI/die (anziani). L’alimentazione in Italia fornisce in media 300UI/die per cui quando l’esposizione solare è virtualmente assente occorrono supplementi per 1.200-2000UI/die

La fonte principale di vitamina D è costituita dai raggi UV B solari. L’esposizione delle braccia e delle gambe al sole per 5’- 10’ a metà giornata nei primi mesi estivi fornisce circa 3000 IU di vit. D₂ a un soggetto di carnagione chiara. Per questi motivi si raccomanda la ragionevole esposizione ai raggi solari e l’utilizzo di Vit. D come supplemento per soddisfare il fabbisogno dell’organismo

Gli individui con pelle più alto contenuto di melanina hanno semplicemente bisogno di più tempo alla luce del sole per produrre la stessa quantità di vitamina D di individui con basso contenuto di melanina.

A che serve la Vit. D ? Effetti epigenetici su oltre 2000 geni

Effetti extrascheletrici

Modulazione della risposta immunitaria

Modulazione della duplicazione

cellulare

Calcemia Fosforemia

Endotelio

Aging Infiammazione

Effetti muscolo scheletrici

Metabolismo osseo

Assorbimento del calcio

Trofismo muscolare

PLEIOTROPISMO ed AZIONE EPIGENETICA: Azione su oltre 2.100 geni con effetti scheletrici ed extra-scheletrici

(1)

(1) Heaney et Al. Am. J. Nutr, 2003

(2) Vitamin D for Health: A Global Perspective Arash Hossein-nezhad, Michael F. Holick Mayo Clinic proceedings. Mayo Clinic 1 July 2013 (volume 88 issue 7 Pages 720-755 DOI: 10.1016/j.mayocp.2013.05.011)

Vitamina D e sistema immunitario (1)

Endocrinol Metab Clin North Am. 2010 Jun;39(2):365-79, Vitamin D and the immune system: new perspectives on an old theme. Hewison M

Effects of vitamin D on innate and adaptive immunity Schematic representation of the principal innate and adaptive immune responses to a pathogenic challenge, and the positive or negative regulation of these responses by vitamin D. TLR, toll like receptor; DC, dendritic cell, M , macrophage; T-cell, T-lymphocyte; cyto T-cell, cytotoxic T-cell; B-cell, B-lymphocyte; Treg, regulatory T-cell

Vitamina D e sistema immunitario

Miller J, Gallo RL. Vitamin D and innate immunity, Dermatol. Therapy, 2010; 23:13-22

LA PRESENZA DI VITAMINA D E’ NECESSARIA PER L’ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI B E PER IL RECLUTAMENTO DEI MACROFAGI

Nuove evidenze • La scoperta che molti tessuti e cellule del corpo hanno recettori e un sistema

enzimatico capace di idrossilare la 25(OH)D ha portato nuove conoscenze sulla funzione della vitamina D

• la vitamina D ha un ruolo nel mantenere una immunità innata e nel prevenire malattie come il diabete e il cancro, malattie autoimmuni, malattie infettive e cardiovascolari

25(OH) D Sierica

EXTRA-RENALE RENALE

1,25(OH)2 D Effetti Autocrini e paracrini

1,25(OH)2 D Effetti Endocrini

Calciotropici Non calciotropici

80-95% del consumo metabolico di vit D/day

Adattato da: Heaney et Al. Am. J. Nutr, 2003

Un uomo adulto di 70 Kg contiene circa 1,2 Kg di Ca nello scheletro 4g negli spazi intracellulari 1,3 g negli spazi extracellulari.

700 gr di P : 80% nell'osso, 9% nei muscoli

Livelli plasmatici Ca: 9-10 mg\dl

Il 50 % del Ca nel plasma circola ionizzato, il resto legato ad anioni (fosfato, lattato, citrato, bicarbonato ) e a proteine.

Equilibrio fosfato calcico

L'omeostasi calcemica è sotto il controllo • PTH

• Vitamina D

• Calcitonina

• Ph

• Fosforemia

• Apporto di Calcio con la nutrizione

L'omeostasi della fosforemia

Regolata dalla funzione renale

Regolazione con meccanismo di feedback

Riduzione del PTH

Riduzione dell’idrossilazione renale

Riduzone del calcitriolo

Riduzione dell’assorbimento intestinale di calcio

Valutazione dello status della Vitamina D

Lo status della vitamina D è valutato misurando la 25(OH) D sierica

La 25(OH) D sierica è la principale forma circolante e di deposito della vitamina D

EMIVITA 3 SETTIMANE

APPORTO

DIETETICO PRODUZIONE

ENDOGENA POOL

CIRCOLANTE

E DI DEPOSITO

25(OH) D sierica

La concentrazione allo stato di equilibrio riflette le concentrazioni di Vit. D

provenienti dalla dieta e dalla produzione endogena per un arco che va da

diverse settimane ad alcuni mesi

Possiamo misurare i valori di Vit.D? Interpretazione dei livelli ematici di 25(OH)D (1)

Misurare anche PTH !!!

Stato della Vitamina D in Italia

Kuchuk et al, JBMR, 2009

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20

30

40

50

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80

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100

Mesi invernali Mesi non invernali

% c

on

25

OH

D<

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nm

o/l

Casa

Istituti

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% c

on

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OH

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30

nm

ol/

l

in f

ebb

raio

-ma

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Rossini et al, It J Min Elect Metab, 1990

Isaia et al, Osteoporos Int, 2003

Adami et al Bone 2009 Adami et al Bone 2008 & Isaia et al OI 2003

Prevalenza della carenza di Vit D in Italia

0

10

20

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50

60

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100

<25nmol/l <35 nmol/l <50nmol/l <60 nmol/l <75 nmol/l

Pr

ev

ale

nc

e P

er

ce

nt

Italy Elderly Italy Young

Severe vitamin D deficiency is found in > 50% of elderly subjects and inadequate levels in >95%. Inadequate 25OHD values are found in > 50% of young “healthy” subjects.

Adami et al Bone, 2008

0

10

20

30

40

50

60

<5 5-10 . >10

serum 25 OH-vitamin D, ng/mL

Parathyroid

Hormone

pg/ml

Calcium intake, mg/d <550

550-900

>900

Esigenza di maggiori concentrazioni di 25OHD In condizioni di carente introito di Calcio

Valore medio della

25(OH)D

Pazienti con valori di

25(OH)D <30 ng/mL

Pazienti con valori di

25(OH)D <12 ng/mL

16.8 ± 13.1 ng/mL (range 0.3-69.1)

78.3% (235/300)

41% (123/300)

Delle Sedie A et al, Clinical Cases in Mineral and Bone Metabolism 2006

Stato vitaminico D in pazienti affetti da malattie reumatiche (N=300)

Vit. D in Gravidanza • Sempre piu’ evidenze dimostrano che la carenza di vitamina D in

gravidanza ha effetti negativi sia sulla madre che sul neonato (1)

• Un deficit di calcio e vitamina D in utero e nell’infanzia ostacola il picco di deposito di calcio nelle ossa.

• In gravidanza la prevenzione della carenza di vitamina D deve essere fatta come nelle donne non gravide (2). Le linee guida più recenti raccomandano la somministrazione di 600 UI/die di vitamina D. (3)

1) Adami “Linee Guida su prevenzione e trattamento dell’ipovitaminosi D con colecalciferolo” Reumatismo 2011 2) Specker B. Vitamin D requirements during pregnancy. Am J Clin Nutr 2004; 80 (6 suppl): 1740S-7S. 3) Ross AC, Taylor CL, Yaktine AL, Del Valle HB, Editors; Committee to Review Dietary Reference Intakes for Vitamin D and Calcium;

Institute of Medicine. ISBN: 0-309-16395-1, 482 pages. National Academics Press 2010

Il dosaggio di vitamina D viene espresso in microgrammi di colecalciferolo (1 µg di colecalciferolo corrisponde a 40 unità internazionali U.I ).

Il colecalciferolo rappresenta la migliore soluzione per la supplementazione di Vit. D a causa della sua lunga emivita e della sua forma inattiva

Immagazzinamento corporeo della Vit.D: qual’è il range di sicurezza nella supplementazione di Vit. D?

La Vitamina D viene immagazinata nel grasso corporeo dal quale viene lentamente rilasciata nella circolazione; Il principale metabolita circolante e di deposito è la 25(OH)D – Biologicamente inattivo

•Ampio range terapeutico •Sicurezza d’uso fino a 100.000 U.I. ogni 4 mesi (American Food and Nutrition Board); •Sicurezza d’uso fino a 2.000 U.I. al giorno (limite massimo per l’American Food and Nutrition Board);

•Sicurezza d’uso fino a 2.000 U.I. al giorno anche senza monitorare i livelli ematici di (25(OH)D); (*)

(*) Adami “Linee Guida su prevenzione e trattamento dell’ipovitaminosi D con colecalciferolo” Reumatismo 2011

EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA); Scientific Opinion on the Tolerable Upper Intake Level of vitamin D. EFSA Journal 2012;10(7):2813. [45 pp.] doi:10.2903/j.efsa.2012.2813. Available online: www.efsa.europa.eu/efsajournal

Scientific Opinion on the Tolerable Upper Intake Level of vitamin D1 EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA)

In two studies in men, intakes between 234 and 275 μg/day were not associated with hypercalcaemia, and a no observed adverse effect level (NOAEL) of 250 μg/day was established

Upper Intake Level of vitamin D

μg U.I.

Infants (0-1) 25 μg 1.000

Children (1-10) 50 μg 2.000

Adolescents (11-17) 100 μg 4.000

Adults 100 μg 4.000

Pregnant women 100 μg 4.000

QUAL E’ l’APPORTO MASSIMO GIORNALIERO SICURO NELLA INTEGRAZIONE DI VIT. D?

Effetti della supplementazione di Vit. D sui livelli di 25(OH)D

INTRODUZIONE E SCOPO DEL LAVORO. Numerosi lavori segnalano che i bambini europei sono ad alto rischio di ipovitaminosi D. Per valutare la situazione locale il dosaggio sierico della vitamina D è stato inserito tra gli esami di laboratorio prescritti per problemi vari (sosp. anemia, scarsa crescita, astenia, ecc.) ad un gruppo di bambini seguiti da un pediatra di famiglia della provincia padovana (898 iscritti). PAZIENTI E METODI. Nel periodo novembre 2010 - marzo 2012 il dosaggio sierico della 25-OH-D è stato prescritto a 90 bambini (10% degli assistiti). Di questi, 78 hanno eseguito l’esame e portato il referto. RISULTATI. Sono stati studiati 50 maschi e 28 femmine, di età 1,08-15,3 anni (mediana 6,75 anni). Il dosaggio di 25-OH-D è stato eseguito con chemiluminescenza: range di normalità laboratoristico 75-250 nmol/l (30-99 ng/ml); insufficienza 25-74 nmol/l (10-29 ng/ml); carenza <25 nmol/l (<10

ng/ml). La 25-OH-D è risultata nella norma soltanto in 18 bambini (23% dei casi); in 52 è risultata insufficiente (66,7%), in 8 carente (10,3%). Se si definisce carenza il valore <20 ng/ml (letteratura recente), il numero di bambini. carenti sale a 36 (46%). DISCUSSIONE. Anche nella nostra zona bassi livelli sierici di vitamina D sono molto comuni nei bambini. Soltanto il 23% di essi ha livelli nella norma (circa una ogni 3 femmine e 1 ogni 5 maschi). Carenza vera e propria è presente in 1 ogni 10 secondo il range tarato sul rachitismo e quasi in 1 su 2 secondo la letteratura recente. I preadolescenti sono il gruppo con la frequenza più bassa di livelli normali, ma 6 degli 8 bambini a rischio di rachitismo (25-OH-D <10 ng/ml) hanno un’età fra 2 e 5 anni. Ipovitaminosi D è presente nel 58% dei bambini con eccesso ponderale e nel 100% dei bambini con magrezza lieve. CONCLUSIONE. La dose raccomandata di 600 UI/die rischia di essere insufficiente in metà dei bambini. La misurazione di 25-OH-D consente di personalizzare la dose; in alternativa sono proponibili 1200-1500 UI/die per tutti.

Quanta Vit. D abbiamo bisogno ?

Rachitismo Osteomalacia

Cancro Malattie cardiovascolari

Diabete Obesità Ipertensione e Sdr .Metabolica

Malattie neuropsicologiche

Malattie infettive

Dolori neuromuscolari

Malattie autoimmuni

Altro

Qual è il “nostro” Fabbisogno?

Perchè sviluppiamo carenza di Vit.D ?

-Latitudini olltre 35° e mesi invernali riducono la produzione endogena di Vit.D; -Uno schermo solare protezione 30 riduce fino al 90% la produzione di Vit. D; - Il grasso corporeo sequestra la Vit. D fabbisongo > 5 volte maggiori negli obesi); - Meno UV atttivi nelle aree urbane a causa di effetto schermo di O3 e i Nox; - Celiachia e MICI riducono drasticamente l’assorbimento di Vit. D dagli alimenti;

Integrazione e trattamento

Adatta a chiunque (Non è rivolta a persone con patologie o fattori di rischio)

Non richiede l’intervento di un medico Non richiede esami di laboratorio Non presenta (generalmente) rischi di eventi avversi

Non adatto a chiunque

(E’ rivolta a persone con patologie o fattori di rischio) Richiede l’intervento di un medico Richiede spesso esami di laboratorio per la diagnosi Viene valutato il rapporto rischio/beneficio del trattamento

Come capire QUANTO bisogna integrare?

VALORE OTTIMALE

CARENZA

TOSSICITA’

VALORE NORMALE

ECCESSO

PATOLOGIA

ASSENZA DI PATOLOGIA

SALUTE

RISCHIO TOSSICITA’

PATOLOGIA

Chi è a rischio di Ipovitaminosi D?

Presentazione dott. F.Lucchin Carenze nutrizionali in Italia. Spazio Nutrizione 2016

Come possiamo curare l’Ipovitaminosi D?

Somministrando Vitamina D, in modo da riempire un secchio vuoto mantenendolo, poi, pieno nel tempo!!

http://www.reumatismo.org/index.php/reuma/article/viewFile/reumatismo.2011.129/510

Si calcola che circa 1 miliardo di persone al mondo presenti un deficit di vitamina D; di queste gran parte sono anziane.

Bassi livelli di vit. D si associano ad aumentata mortalità negli anziani

3 years follow-up

6 years follow-up

Johansson et al, Osteoporos Int, 2012

I Livelli di Vit. D sono correlati alla massa ossea e all’aumento del rischio di frattura del femore e di frattura non vertebrali. Tali eventi sono contrastati dalla supplementazione di almeno 800U/die di Vit. D Serum 25 hydroxyvitamin D concentration and risk hip fracture. Cauly JA, Lacroix AZ, Wu Let al.Ann Intern med 2008; 149:242-50

Vitamina D e Massa ossea

“ Sarcopenia is a term that denotes the

decline in muscle mass and strength that

occurs with healthy aging.” Rosenberg, Am. J. Clin. Nutr. 1989

“ Sarcopenia is part of normal aging

and does not require a disease to occur,

although it is accellerated by chronic diseases.”

Roubenoff et al, J Gerontol 2000

1. diminuzione della forza, potenza e resistenza muscolare 2. diminuzione della massa ossea 3. diminuzione dell’equilibrio 4. diminuzione contenuto di acqua nell’organismo 5. diminuzione del metabolismo basale 6. alterazione della termoregolazione (intolleranza e ridotta risposta al freddo)

•aumento osteoporosi •aumento rischio di cadute e fratture •aumento tessuto adiposo (grasso) •aumento rischio cardio-vascolare

Effetti clinici dell’Osteo-sarcopenia

Relation of vit D deficiency to cardiovascular risk factors, disease status, and incident cv events

(death, heart failure, coronary artery disease/myocardial infarction, stroke)

Anderson et al, Am J Cardiol, 2010

Low 25OHD levels and risk of progression of aortic calcification

Naves-Diaz et al, Osteoporos Int, 2012

VDR muscolare legato alla 1,25(OH)₂provoca:

Aumentata concentrazione di calcio

intracellulare

Aumentata sintesi proteica ‘’de novo’’

Aumento delle fibre muscolari

Aumento della velocità delle prestazioni dai 4

ai 16ng/ml di vit. D più evidente > 4ng/ ml

Quindi abbiamo una migliorata funzione

muscolare globale.

700-1000 U /die di Vit. D ridurrebbero del

19% il rischio di cadute in soggetti con più di

65 anni di età.

Bischof- Ferrari HA Dawson –Hughes B,Staehelin HB, et al. Fall prevention With supplemental and active forms of vit.D:a meta-analisis of randomised controlled trials.BMJ 2009,339.b3692

Risultati sovrapponibili sono stati ottenuti in un trial clinico randomizzato su 48 pazienti anziane emiplegiche con ipovitaminosi D. In tale studio , la supplementazione di Vitamina D ( 1000 IU /die di ergocalciferolo o Vit D₂ /2anni) era associata ad un aumento percentuale e del diametro delle fibre muscolari di tipo II oltre che della forza muscolare. Interessante notare come le fibre muscolari di tipo II siano quelle maggiormente coinvolte nella prevenzione delle cadute.

Uomo di 70anni con sarcopenia

Atleta di 66 anni

La vitamina D come fattore di rischio modificabile in relazione a sovrappeso e obesità.

L.M. CASSINELLI,D. SOMMARUGA, A.S.TIRELLI, P.ROSSI,L. VIGNA PROGRESS IN NUTRITION VOL. 14, N. 2, 115-126, 2012

Questo studio raggruppa 104 pazienti tra 16 e 75 anni con Body Mass Index (BMI)>25 selezionati da un programma di rieducazione alimentare presso la Medicina del Lavoro in Fondazione IRCCSCa’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano.

I dati mostrano una significativa correlazione inversa tra vitamina D, indici di BMI e % massa grassa. Sia l’HOMA che TG/HDL sono correlati alla diminuzione di vitamina D.

Infine, sono stati somministrati questionari alimentari per stimare l’apporto giornaliero di vitamina D; l’introito ricavato, di 4.5 μg/die risulta molto inferiore alle dosi consigliate dai LARN, quindi non sufficiente a garantire un fabbisogno adeguato di vitamina D. I livelli di 25OHD sono inversamente correlati ai principali fattori di rischio per il Diabete

EFFETTI DELLA VITAMINA D3, IN AGGIUNTA ALLA TERAPIA INSULINICA, SUL PROFILO IMMUNOLOGICOE SULLA FUNZIONA-LITÀ DELLE CELLULE β INSOGGETTI CON NUOVA DIAGNOSI DI DIABETE MELLITO DI TIPO I Gabbay MAL, Sato MN, Finazzo C, Duarte AJ, Dib SA. Effect of Cholecalciferol as Adjunctive Therapy With Insulin on Protective Immunologic Profi le and Decline of Residual β-Cell Function in New-OnsetType 1 Diabetes Mellitus Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine, 2012

In questo studio, i pazienti trattati con vitamina D3, in aggiunta alla terapia insulinica, hanno presentato livelli del ligando 2 delle chemochine piu elevati rispetto ai pazienti in trattamento con sola insulina; i pazienti supplementati vitamina D3 hanno mostrato anche un aumento del numero di cellule T regolatorie che, insieme al CCL2, agiscono nel ritardare la distruzione autoimmune delle cellule β del pancreas che caratterizza il Diabete di tipo 1.

CCL2=fattore che porta alla formazione delle celluleTH2 (con azione antiinfiammatoria e protet- tiva nei confronti del Diabete Mellito di tipo 1) sono più elevati.

Ipovitaminosi D ed App.Cardiocircolatorio

Vit. D e SNC

Vitamin D and multiple sclerosis Lancet Neurology, 2010

Sulla base degli studi epidemiologici analizzati in questa review, sono stati individuati tre motivi per cui la carenza di vitamina D costituisce un fattore di rischio per la SM: • la frequenza di SM aumenta alle latitudini più alte • la prevalenza alle altitudini più alte è inferiore all’attesa nelle popolazioni che consumano più pesce grasso • il rischio di SM diminuisce nelle popolazioni che si trasferiscono e vivono alle latitudini più basse Altri studi evidenziano una stretta correlazione tra bassi livelli di 25(OH)D e rischio di sviluppare la SM e come il rischio di sviluppare la SM diminuisce significativamente all’aumentare dei livelli di 25(OH)D

La supplementazione di vitamina D potrebbe avere effetti positivi sul rischio di sclerosi

multipla

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1,4

livelli di 25OHD nellamedia per l'età

sopra la media per l'età

Od

ds

Ra

tio

Stroke

Pilz et al, Stroke, 2008

Vit. D e Stroke

Serum Vitamin D and the Risk of Parkinson Disease Archives of Neurology, 2010

I fattori di rischio sono relativamente sconosciuti ma l’effetto neuroprotettivo della vitamina D (attraverso meccanismi antiossidanti, regolazione del calcio neuronale, aumento della conduzione nervosa ecc.) e la presenza dei suoi recettori e dell’enzima responsabile della sua attivazione all’interno della substantia nigra, fanno supporre un coinvolgimenti della vitamina D nel morbo di Parkinson.

Durante i 30 anni di osservazione, sono stati riportati 50 casi di Morbo di Parkinson. I pazienti con valori di 25(OH)D di almeno 50 nmoli/L presentavano un rischio di sviluppare il Morbo di Parkinson < 65% rispetto a quelli con valori più bassi di 25 nmoli/L.

Maggior rischio di sviluppare il Morbo di Parkinson nei soggetti con carenza di vitamina D

Association between low serum 25-hydroxy-vitamin D and depression in a large sample of healthy adults: the Cooper Center Longitudinal StudyMayo Clinic Proceedings, 2011

La carenza di vitamina D è correlata allo sviluppo di depressione

Livelli più alti di vitamina D erano associati ad un rischio minore di depressione, al contrario, invece, di stati carenziali che sono risultati associati a maggiore probabilità di depressione, soprattutto nei soggetti che in passato avevano già sofferto di tale malattia.

Ai pazienti coinvolti veniva somministrato un questionario per

valutare una possibile storia precedente di depressione e venivano valutati i seguenti parametri: • livelli sierici di 25(OH)D •sintomi depressivi, misurati mediante indice di depressione CES-D (Center for Epidemiologic Studies Depression Scale; un punteggio uguale o superiore a 10 indica depressione)

Un sottoespressione di VDR nelle cellule ippocampali è stata dimostrata in pazienti con M. di Alzheimer. In modelli animali si è dimostrata un aumento della densità dei neuroni ippocampali. Si è inoltre dimostrata la relazione tra ipovitaminosi D e rallentamento della velocità di conduzione nervosa.

La carenza di vitamina D è correlata al declino della fuzione cognitiva (Wilkins et al.)

Distribution of serum vitamin D in children in Costa Rica

Serum Vitamin D Levels and Markers of Severity of Childhood Asthma in Costa Rica

Brehm Am J Respir Crit Care Med 2009;179:765

28% children

with

vit D <30ng/mL

(deficient-

insufficient)

sufficient levels

100 –

90 –

80 –

70 –

60 –

50 –

40 –

30 –

20 –

10 –

0

% asthmatic children with a desiderable level of Vitamin D

(at least 30 to 40 ng/mL)

9.3%

Verona = 45°

Vitamin D Serum Levels and Markers of Asthma Control in Italian Children Chinellato J Pediatr 2011;158:437

75 asthmatic children

25-hydroxyvitamin D

Spirometry

asthma control, according to GINA guidelines and with Childhood Asthma Control Test

75 asthmatic children

25-hydroxyvitamin D

Spirometry

asthma control, according to GINA guidelines and with Childhood Asthma Control Test

Vitamin D Serum Levels and Markers of Asthma Control in Italian Children Chinellato J Pediatr 2011;158:437

p=0.054

p=0.054

Intossicazione da vitamina D: • È rara

• Puo’ causare ipercalcemia e iperfosfatemia con dosi superiori a 10.000 U.I. /die

Il problema grave è che l'EFSA ritiene che non vi

siano dati sufficienti per prendere in considerazione

eventuali studi o dati clinici legati a malattie da

carenza, diverse dal rachitismo e

dall'osteomalacia. L'EFSA solitamente considera solo

ciò che rientra nella definizione di

"dati generalmente accettati» secondo

un «accordo scientifico rilevante»

Il 16 maggio, l'Autorità europea per la sicurezza

alimentare (EFSA)chiuderà la sua

consultazione sulla bozza di report sulla vitamina D.

Il parere finale dell'EFSA avrà poi effetti

sull’impostazione dei livelli dietetici di riferimento per la vitamina D di tutta l'Unione Europea

L’integrazione con Vit.D

a dosaggo di 50-100 mcg (2000 UI-4.000 UI)

è la soluzione più efficace ed economica per

ridurre il rischio di una vasta gamma di problemi di

salute o malattie.

Il ripristino dei valori ottimali di Vit.D rappresenta un

obiettivo prioritario e a basso costo nel trattamento di

patologie acute e cronico degenerative e un pilastro

dei trattamenti anti-aging.

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Maurizio Salamone, biologist Science Manager Metagenics Italia srl.