Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

26
VITA E MORTE DELLE INTERFACCE DEGLI SPAZI SOCIAL NETWORKING Myspace e Facebook a confronto Matteo Uggeri 05.04.2012, EDUCAFE, METID – Politecnico di Milano

Transcript of Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Page 1: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

VITA E MORTE DELLE INTERFACCE DEGLI SPAZI SOCIAL NETWORKING

Myspace e Facebook a confronto

Matteo Uggeri05.04.2012, EDUCAFE, METID – Politecnico di Milano

Page 2: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Il declino di Myspace

Fonte: http://siteanalytics.compete.com/myspace.com/ (2012-02-06)

Page 3: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

L’ascesa di Facebook

Fonte: http://siteanalytics.compete.com/facebook.com/ (2012-02-06)

Page 4: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

“Ho fatto un immenso errore”

Murdoch, dal 2005 proprietario di MS: aveva valutato il sistema 6 miliardi di dollari e invece l’ha rivenduto a per 35 milioni, una perdita di circa il 94%

Fonte: http://techcrunch.com/2011/10/21/murdoch-on-myspace-i-made-a-huge-mistake/

Page 5: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Dati: Facebook

Facebook viene fondato nel 2004 da Mark Zuckerberg come un network per gli studenti di Hardward.

A seguito delle tante richieste si allarga a ben 30 college in quattro mesi.

Il sistema si ispira a un oggetto fisico che era in uso al liceo dove Zukerberg studiava, “Exeter Face Book”, che passava di mano in mano tra gli studenti.

Page 6: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Dati: Facebook

Lui ed i suoi collaboratori si spostano a Palo Alto e trovano il primo finanziatore: 500.000 dollari da PayPal.

Con altri finanziamenti che permettono l’implementazione di nuove funzionalità (il caricamento di immagini) FB si apre anche alle scuole superiori nel 2005.

Un anno dopo apre a chiunque lo desideri.

Page 7: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Dati: Facebook

Sempre nel 2005 FB rifiuta un’offerta di un miliardo di dollari da parte di Yahoo.

Nel 2007 arriva a 50 milioni di utenti e più della metà lo usa tutti i giorni.

Anche Microsoft, nel tentativo di combattere Google, investe una quota in FB, che ad oggi resta la quinta società più valutata degli Stati Uniti.

Page 8: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Dati: Myspace

MySpace nasce nel 2003. Viene lanciato ufficialmente nel gennaio 2004

e già a febbraio ha un milione di utenti registrati;

ne raggiunge 20 millioni nel 2005. Passa di mano in mano negli anni successivi.

Page 9: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Dati: Myspace

Google nell’agosto 2006 firma un contratto da 900 milioni di $ per fornire un motore di ricerca* e piazzare pubblicità.

Il sito comincia a incasinarsi, tanto che molto ne criticano l’interfaccia caotica e disorganizzata.

Nel 2008 viene fatto un tentativo di riprogettazione grafica.

Da quell’anno il numero di utenti inizia a stagnare sempre più.

*funzionava malissimo.

Page 10: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Dati: Myspace

Nell’aprile 2009 viene ‘deposto’ Tom Anderson, il fondatore, e viene licenziato il 30% dei 420 impiegati.

Nel giugno 2011 il tutto viene comprato da Specific Media per 35 milioni di dollari, con una consistente quota del pop singer Justin Timberlake.

Page 11: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

MySpace e Facebook: due stili di interfacce completamente diversi Ora dimentichiamoci le cifre, la

storia e tutti questi soldi, e cerchiamo di analizzare gli oggetti, ossia le interfacce che ne hanno costituito il volto per tutti noi utenti.

Page 12: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Myspace – ‘morbido’

Nasce semirigido, non ‘customizzabile’;

è opera di un ingegnere programmatore;

altri smanettoni si inventano come customizzare;

c’è anche chi ne fa un piccolo business.

Page 13: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Facebook – ‘rigido’

neanche per sbaglio si possono modificare le pagine;

sono rigide e squadrate, bicromatiche.

Page 14: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Myspace: ‘egocentrismo’

Mus

ica

per B

ambi

ni -

http:

//yo

utu.

be/A

p-_M

Q9I

Ukg

Page 15: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Facebook: relazioni

Page 16: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Il nome: “Il mio spazio” contro “Il libro dei volti” il primo è nato come spazio

per i musicisti la pagina era pensata come

un ‘da uno a molti’, così come chi suona sta su un palco

Il secondo è invece la replica del libro delle foto a scuola spazio per rintracciare i

vecchi compagni del liceo.

Page 17: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Chiarezza: iconcine ‘simpatiche vs. testo chiaro

Page 18: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Less is more (and even less)

Page 19: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Poco di tutto…

Esperimento di Memeht Gozetlik / Antrepo (http://www.kreathink.it/il-blog-di-kreathink-new/2011/11/less-is-more-il-packaging-di-mehmet-gozetlik/)

Page 20: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

…ma un poco alla volta,qualcosa in più Interfaccia minimale Interazione ‘progressive disclosure’ Innovazioni continue …ma minimali Poche funzioni iniziali Pochi colori/palette minimale e riconoscibile

*sembra essere il modello vincente (vd. Steve Jobs per i prodotti Apple) : Malcolm Gladwell (del New Yorker - Fonte “Steve Jobs : Il perfezionatore, 17 gennaio 2012, Internazionale - http://www.internazionale.it/news/steve-jobs/2012/01/17/il-perfezionatore/)

Page 21: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

“Per favore non sovraccaricateci di possibilità” Imparare come orientarsi in uno spazio

virtuale richiede un tempo di adattamento. L’emblema di tutto ciò è oggi il mobile, che

trova la sua estremizzazione in iPhones e iPad: prodotti chiusi, serrati, impositivi:

puoi farci mille cose ma solo come ha deciso qualcun altro.

Page 22: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Favorire le relazioni, bilanciare la libertà Modello incentrato sulle

relazioni (vd. Pinterest oggi) Grande libertà per l’utente

di caricare contenuti Nessuna libertà all’utente

di modificare il contenitore dei contenuti Ha vinto il modello più rigido ma più solido**sembra essere il modello vincente (vd. Steve Jobs per i prodotti Apple) : Malcolm Gladwell (del New Yorker - Fonte “Steve Jobs : Il perfezionatore, 17 gennaio 2012, Internazionale - http://www.internazionale.it/news/steve-jobs/2012/01/17/il-perfezionatore/)

Page 23: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Un punto di vista…

un’interfaccia (hw o sw) per tutti

deve essere semplice difficilmente si potrà dare a

chi la usa il potere di modificarla.

Questo è un punto di vista.

Page 24: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

…ed il suo opposto.

Ma forse tra gli utenti c’è chi ha voglia di fare come gli pare e che quindi si stuferà di prodotti rigidi.

Quello che resta sicuro è che all’utente forse interessa soprattutto ‘quello che può farci con questa cosa’, non come.

Page 25: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking
Page 26: Vita e morte delle interfacce degli spazi social networking

Grazie (non per l’add)

Mail: [email protected]

Delicious stack: http://delicious.com/stacks/view/SUDaok

BeeP: http://beep.metid.polimi.it/en/web/metid-match/partecipa/-/blogs/

vita-e-morte-delle-interfacce-degli-spazi-social-networking