Visite saltate: stangata In 5mila hanno rinunciato · Fumagalli (Cisl) «Economia, la luce ......

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cassoli, coordinatore del proget- to con Filippo Accomando della Prefettura . Verrà attivato un percorso incentrato sulla “peer education”, vale a dire l’insegna- mento fra pari: «In pratica i gio- vani diventano educatori dei gio- vani, superando quella distanza che spesso i ragazzi lamentano». BETTINI A PAGINA 37 Fumagalli (Cisl) «Economia, la luce in fondo al tunnel sembra affievolirsi» BARBUSCA A PAGINA 33 Il giallo Mattia, mistero fitto I genitori in Procura CARUGO A PAGINA 38 Chiavenna Parcometri, le carte non si possono usare SERVIZIO A PAGINA 45 Sondrio calcio Ambrosini: «Assurda la mia espulsione» MAIORANA A PAGINA 59 Giro di vite della Regio- ne nei confronti di chi prenota una visita medica (o un esame) e non si presenta senza disdire. La giunta ha dettato le regole per le Aziende socio-sanitarie territoriali nel 2019: «Qualora non sia possibile presentarsi a una visita o a un esame diventa obbligatorio disdire la prenota- zione con almeno tre giorni lavo- rativi d’anticipo. In caso contra- rio, quando l’utente fisserà un nuovo appuntamento, sarà chia- mato a saldare anche la presta- zione che non aveva disdetto». Negli ospedali e nei presidi sani- tari della provincia, l’anno scorso sono state effettuate 345mila prenotazioni (escludendo la li- bera professione) con 4.929 gli utenti che non si sono presentati in ambulatorio. MAIORANA A PAGINA 35 La giunta regionale detta le regole per le Aziende socio-sanitarie Lotta alla droga, un nuovo approccio Un incontro per dire no alla droga. Venerdì 25 gennaio nella sala Besta della Banca Po- polare ci sarà un dibattito con esperti di rilevanza nazionale. E sarà il primo passo del per- corso legato al protocollo sulle tossicodipendenze siglato nel novembre dell’anno scorso da enti e associazioni del territorio: obiettivo, lavorare insieme sulla prevenzione verso i più giovani, in particolare fra gli studenti. «Purtroppo circolano molte mistificazioni e sottovalutazioni dei problemi, sia rispetto alla cannabis sia sulle nuove sostan- ze chimiche di sintesi dagli effet- ti spesso poco conosciuti e che rappresentano un grosso ri- schio» ha detto ieri Claudio Mar- Il consorzio senza una guida «Turismo, così perdono tutti» «È arrivato il momento di sedersi tutti insieme attorno a un tavolo. È ora di superare le divisioni e pensare davvero al territorio che, ancora una volta, è andato di mezzo in questa nuo- va bufera», dice Fernando Peret- ti, portavoce dei commercianti in Bassa Valle, commentando le dimissioni presentate martedì sera dal presidente del Consor- zio turistico Valtellina di Morbe- gno, Luca Della Sale. GHELFI A PAGINA 43 Fernando Peretti, guida dei negozianti morbegnesi Sondrio Premi della lotteria L’auto è ancora lì Nessuno si fa avanti Ci sono più di due settimane per ritirare il primo premio del “Concorso di Natale”. Si sono fatti avanti, però, gli altri due vincitori. SERVIZIO A PAGINA 36 Consegnati gli altri due premi Berbenno Alla benedizione degli animali arrivano le lumache Benedizione degli animali alla festa di Sant’Antonio Abate per “un patto” che si rinnova. Ceri- monia per cani, cavalli capre e... lumache. VIOLA A PAGINA 39 Arianna con le sue lumache OGGI IN OMAGGIO Il 2018 in Valle, un inserto speciale Un inserto speciale, in omaggio sul numero di oggi, per raccontare i fatti salienti del 2018. All’interno si parla di statale 38, con l’inaugurazione della variante di Morbegno ma anche con l’incidente che ha provocato la morte di sei persone, di ferrovie al collasso, di candidatura alle Olimpiadi del 2026 e di tante altre cose SERVIZI ALL’INTERNO VENERDÌ 18 GENNAIO 2019 • EURO 1,30 ANNO 128 . NUMERO 17 • www.laprovinciadisondrio.it 9 771590 588032 90118 Filo di Seta Berlusconi scende ancora in campo. Sempre meglio di Higuain. Accordo firmato. Livigno entro il 2021 avrà la piscina olimpioni- ca, un progetto ambizioso che farà ulteriormente decollare la località del Piccolo Tibet. Sei corsie da due metri e venti di larghezza per una lunghezza standard di 50 metri, una piscina olimpionica che sorgerà adiacen- te a quella di Aquagranda, con cui sarà collegata COLTURI A PAGINA 42 Firmata l’intesa Livigno, la piscina olimpionica pronta per il 2021 CANNABIS QUANTA IGNORANZA E CONFUSIONE di SILVIO GARATTINI* P arlare di cannabis vuol dire attribuire a questa pianta significati diversi, a meno che non si definiscano specifiche ben precise. Infatti, esistono almeno tre accezioni che spesso si confondono e si sovrappongono: la cannabis ricreativa, la cannabis light e la cannabis medica. Ne parleremo, ricordando che qualsiasi estratto della pianta contiene centinaia di sostanze chimiche diverse che possono differenziarsi fra di loro in rapporto alla specie – sativa, indica e ruderalis – e loro provenienza da semi, foglie oppure infiorescenze. Fra le molecole presenti nella cannabis conosciamo in modo approfondito il delta- CONTINUA A PAGINA 31 Visite saltate: stangata In 5mila hanno rinunciato Sondrio: disdetta obbligatoria nella sanità altrimenti il costo raddoppia LA SFIDA DI QUOTA 100 E REDDITO 5STELLE di FRANCESCO ANFOSSI I l Consiglio dei ministri ha sciolto gli ultimi nodi su reddito di cittadinanza e quota 100, i due provvedimenti bandiera di Cinque Stelle e Lega. Incontro positivo, governo soddisfatto: “Ci sono tutte le risorse”, afferma una nota di Palazzo Chigi, al termine del vertice di maggioranza che simbolicamente conclude un iter difficile passato anche dalle forche caudine della Commissione europea. Via libera agli stanziamenti per CONTINUA A PAGINA 31 /ygjpah1i0G39n7YQUzuXtV6ZstdauxTdsvu6LHPDSc=

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cassoli, coordinatore del proget-to con Filippo Accomando dellaPrefettura . Verrà attivato unpercorso incentrato sulla “peereducation”, vale a dire l’insegna-mento fra pari: «In pratica i gio-vani diventano educatori dei gio-vani, superando quella distanzache spesso i ragazzi lamentano».BETTINI A PAGINA 37

Fumagalli (Cisl)«Economia, la lucein fondo al tunnelsembra affievolirsi»BARBUSCA A PAGINA 33

Il gialloMattia, mistero fittoI genitori in ProcuraCARUGO A PAGINA 38

ChiavennaParcometri, le cartenon si possono usareSERVIZIO A PAGINA 45

Sondrio calcio Ambrosini: «Assurdala mia espulsione»MAIORANA A PAGINA 59

Giro di vite della Regio-ne nei confronti di chi prenotauna visita medica (o un esame)e non si presenta senza disdire.

La giunta ha dettato le regoleper le Aziende socio-sanitarieterritoriali nel 2019: «Qualoranon sia possibile presentarsi auna visita o a un esame diventaobbligatorio disdire la prenota-zione con almeno tre giorni lavo-rativi d’anticipo. In caso contra-

rio, quando l’utente fisserà unnuovo appuntamento, sarà chia-mato a saldare anche la presta-zione che non aveva disdetto».Negli ospedali e nei presidi sani-tari della provincia, l’anno scorsosono state effettuate 345milaprenotazioni (escludendo la li-bera professione) con 4.929 gliutenti che non si sono presentatiin ambulatorio.MAIORANA A PAGINA 35La giunta regionale detta le regole per le Aziende socio-sanitarie

Lotta alla droga, un nuovo approccioUn incontro per dire no

alla droga. Venerdì 25 gennaionella sala Besta della Banca Po-polare ci sarà un dibattito conesperti di rilevanza nazionale.

E sarà il primo passo del per-corso legato al protocollo sulle

tossicodipendenze siglato nelnovembre dell’anno scorso daenti e associazioni del territorio:obiettivo, lavorare insieme sullaprevenzione verso i più giovani,in particolare fra gli studenti.

«Purtroppo circolano molte

mistificazioni e sottovalutazionidei problemi, sia rispetto allacannabis sia sulle nuove sostan-ze chimiche di sintesi dagli effet-ti spesso poco conosciuti e cherappresentano un grosso ri-schio» ha detto ieri Claudio Mar-

Il consorzio senza una guida«Turismo, così perdono tutti»

«È arrivato il momentodi sedersi tutti insieme attornoa un tavolo. È ora di superare ledivisioni e pensare davvero alterritorio che, ancora una volta,è andato di mezzo in questa nuo-va bufera», dice Fernando Peret-ti, portavoce dei commerciantiin Bassa Valle, commentando ledimissioni presentate martedìsera dal presidente del Consor-zio turistico Valtellina di Morbe-gno, Luca Della Sale.GHELFI A PAGINA 43 Fernando Peretti, guida dei negozianti morbegnesi

SondrioPremi della lotteriaL’auto è ancora lìNessuno si fa avanti

Ci sono più di due settimaneper ritirare il primo premio del“Concorso di Natale”. Si sonofatti avanti, però, gli altri duevincitori. SERVIZIO A PAGINA 36

Consegnati gli altri due premi

BerbennoAlla benedizionedegli animali arrivano le lumache

Benedizione degli animali allafesta di Sant’Antonio Abate per“un patto” che si rinnova. Ceri-monia per cani, cavalli capre e... lumache. VIOLA A PAGINA 39

Arianna con le sue lumache

OGGI IN OMAGGIO

Il 2018 in Valle, un inserto specialeUn inserto speciale, in omaggio sul numero di oggi, per raccontare i fatti salienti

del 2018. All’interno si parla di statale 38, con l’inaugurazione della variante

di Morbegno ma anche con l’incidente che ha provocato la morte di sei persone,

di ferrovie al collasso, di candidatura alle Olimpiadi del 2026 e di tante altre cose

SERVIZI ALL’INTERNO

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019 • EURO 1,30 ANNO 128 . NUMERO 17 • www.laprovinciadisondrio.it

9771590

588032

90118

Filo di Seta

Berlusconi scende ancora in campo. Sempre meglio di Higuain.

Accordo firmato. Livigno entro

il 2021 avrà la piscina olimpioni-

ca, un progetto ambizioso che

farà ulteriormente decollare

la località del Piccolo Tibet. Sei

corsie da due metri e venti di

larghezza per una lunghezza

standard di 50 metri, una piscina

olimpionica che sorgerà adiacen-

te a quella di Aquagranda, con cui

sarà collegata

COLTURI A PAGINA 42

Firmata l’intesaLivigno, la piscinaolimpionicapronta per il 2021

CANNABISQUANTAIGNORANZAE CONFUSIONEdi SILVIO GARATTINI*

Parlare di cannabis vuoldire attribuire a questapianta significatidiversi, a meno che

non si definiscano specifiche ben precise. Infatti, esistono almeno tre accezioni che spesso si confondono e si sovrappongono: la cannabis ricreativa, la cannabis light e la cannabis medica. Ne parleremo, ricordando che qualsiasi estratto della pianta contiene centinaia di sostanze chimiche diverse che possono differenziarsi fra di loro in rapporto alla specie – sativa, indica e ruderalis – e loro provenienza da semi, foglie oppure infiorescenze.

Fra le molecole presenti nella cannabis conosciamo in modo approfondito il delta-CONTINUA A PAGINA 31

Visite saltate: stangataIn 5mila hanno rinunciatoSondrio: disdetta obbligatoria nella sanità altrimenti il costo raddoppia

LA SFIDADI QUOTA 100E REDDITO5STELLEdi FRANCESCO ANFOSSI

Il Consiglio dei ministri hasciolto gli ultimi nodi su reddito di cittadinanza equota 100, i due

provvedimenti bandiera di Cinque Stelle e Lega. Incontro positivo, governo soddisfatto: “Ci sono tutte le risorse”, afferma una nota di Palazzo Chigi, al termine del vertice di maggioranza che simbolicamente conclude un iter difficile passato anche dalle forche caudine della Commissione europea. Via libera agli stanziamenti per CONTINUA A PAGINA 31

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2 LA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

ROMA

Arrivano il reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni. Dopo sette mesi di di-scussioni e vertici, nonostante un taglio delle risorse in mano-vra, le misure di bandiera del governo giallo-verde prendono forma in un decretone varato «in venti minuti» in Consiglio dei ministri.

Riguarderanno «un milionedi pensionati e cinque milioni di poveri»: quota 100 creerà «unmilione di posti» e il reddito avrà norme «anti-divano». Il presidente del Consiglio Giu-seppe Conte dà la parola a LuigiDi Maio e Matteo Salvini per il-lustrare, con slide, le misure. «Ora realizzeremo tutto il con-tratto di governo», sorride il ca-po M5S. «Saranno dieci anni entusiasmanti», rilancia il lea-der della Lega, a smentire le tensioni.

Ma fino all’ultimo il varo deldecretone è tribolato. Solo un vertice mattutino di Conte con idue vice premier scioglie gli ul-timi nodi. Sul tavolo del gover-no restano dossier spinosi, dal-la Tav, al nuovo presidente Consob, fino alle banche in dif-ficoltà. Ma a sera c’è spazio soloper sorrisi e «felicità»: scende a252 punti anche lo spread, ai minimi da settembre.

I triumviri posano in piedi,davanti a una distesa di bandie-re tricolore e dell’Ue, per una lunga conferenza stampa. Nes-sun «caso» l’assenza del mini-

Ecco il decretoneDa aprile il redditoe pensioni quota 100Consiglio lampo. Conte esulta: «Fondiamo un nuovo

welfare». Di Maio: realizzeremo tutto il contratto

Da sinistra: il vice premier

Luigi Di Maio, il premier

Giuseppe Conte e il vice

premier Matteo Salvini

FOTO ANSA

stro Giovanni Tria, assicura Conte: ci sono «i due proponen-ti», che sono i leader di partiti che proprio sulle due misure puntano come volano per le prossime elezioni europee. «Come sembrano lontane le settimane dell’infrazione: a maggio ci sarà un nuovo Rina-scimento europeo», proclama Salvini. Mentre il premier re-spinge per ora al mittente le ipotesi di manovra correttiva: «Il nostro non è un ottimismo irragionevole. Vediamo anche noi che si profila una congiun-

con una «rivoluzione del mon-do del lavoro», annuncia Di Ma-io. Il leader M5S rassicura sui punti più controversi della mi-sura pentastellata, digerita ad alcune condizioni dalla Lega.

Non andrà tutta al Sud, maper il 50% al Mezzogiorno e peril 50% al Centro-Nord. E non sarà puramente assistenziali-sta: ci sono norme «anti-diva-no» e per evitare gli abusi e «non converrà rifiutare la pri-ma offerta di lavoro, perché la seconda può essere più lontana,e la terza in tutta Italia». E anco-ra, spiega Di Maio, si stimolerà l’economia perché «chi non spenderà entro il mese i soldi con la card li perderà». Ci saran-no anche le pensioni di cittadi-nanza da 780 euro per i singoli a1.032 euro per i nuclei familiari.E si è posto rimedio sul tema deidisabili, su cui la Lega aveva al-zato barricate, minacciando di non votare la misura: «Ci sarà un’integrazione per 255 mila famiglie con persone con disa-bilità», dice Di Maio. E Salvini non esclude che nel passaggio parlamentare si faccia di più.

Nell’ultima versione del te-sto ci sono due «clausole» ta-glia-spesa, una per il reddito e una per le pensioni. Per garan-tire che non si sforino gli stan-ziamenti per quota 100, a «pa-gare» potrebbe essere il mini-stero di Di Maio. Ma lui difendela misura, introdotta in via spe-rimentale per tre anni: «È un diritto inviolabile».

n Varate le due misure di bandiera del governo giallo-verde. Assenteil ministro Tria

tura non favorevolissima, ma dateci tempo», dice.

Le misure, dunque. Valgono«22 miliardi, soldi veri». E par-tiranno entrambe ad aprile, sottolineano Di Maio e Salvini, con l’ausilio di slide sobrie, con un logo stilizzato «RC» a pre-sentare il reddito di cittadinan-za e una riga tricolore a sottoli-neare «Quota 100». «Non solo promesse elettorali, ma un pro-getto di politica economica so-ciale», afferma Conte.

«Fondiamo un nuovo welfa-re state al passo con l’Europa»,

Il fatto del giorno Le novità in arrivo

M5S rassicura: non sarà annacquata

Zaia: l’autonomia del Nordnon è contro il Mezzogiorno

Luca Zaia scrive ai cittadini delle

regioni del Sud, spiegando in una

lettera aperta che l’autonomia

richiesta dal Veneto e dalle altre

regioni del Nord «non è contro di

loro», ma «è un’assunzione di

responsabilità, e una grande

opportunità anche per il Mezzo-

giorno». L’iniziativa di Zaia – un

post sulla sua pagina Facebook –

giunge dopo il crescere delle

tensioni sul dossier della mag-

giore indipendenza di Veneto,

Lombardia ed Emilia-Romagna,

che vede tra i contrari molti

parlamentari e amministratori

eletti al Meridione. Mentre Zaia

lanciava l’appello ai cittadini del

Mezzogiorno, a Roma l’ex sena-

tore pentastellato Saverio De

Bonis chiamava a raccolta in un

convegno parlamentari eletti al

Sud di tutti i partiti, con un oc-

chio attento a quelli M5S. E

intanto venivano rilanciate le

parole del ministro Danilo Toni-

nelli, che bollando come «chiac-

chiere da bar» le accuse leghiste

di ostruzionismo, assicurava che

quella a cui sta lavorando il

governo nei tavoli di intesa «non

sarà un’autonomia annacquata».

molto preoccupati perché nulladi buono arriva dalle decisioni dei gialloverdi». Un governo che«deve cambiare», incalza il lea-der di FI, soprattutto perché «una parte è rappresentata dal Movimento 5 stelle, guidato da persone senza nessuna espe-rienza». «Scappati di casa», li definisce: «Sono come quei si-gnori della sinistra comunista del ’94, solo più incompetenti».

Per il Cavaliere, quindi, «il fu-turo dell’Italia, dell’Europa e del mondo è il centrodestra uni-to: noi rappresentiamo un’idea liberale della politica che oggi bisogna difendere». A partire dalle Suppletive di domenica, dove Berlusconi e il leader del Carroccio sostengono la candi-data Daniela Noli.

nemico» con il quale è alleato per le Suppletive e le Regionali, ma che per governare l’Italia gliha preferito i Cinquestelle. E che mercoledì lo ha bacchetta-to: «Mi auguro che FI costruiscae dia una mano a costruire, e non trascorra troppo tempo ad attaccare me e la Lega, perché non credo che questo sia utile». Ma Berlusconi non fa passi in-dietro. «L’alleanza gialloverde è innaturale – attacca – e non cre-do che riuscirà a reggere. Anchein Parlamento ci sono molti fer-menti recenti che mi fanno pen-sare che questo governo non non avrà vita tanto lunga. Siamo

per senso di responsabilità – spiega – verso la mia Italia e ver-so la stessa Europa dove manca il pensiero profondo del mon-do». Il Cavaliere, che si apprestaa celebrare 25 anni dalla sua di-scesa in campo (il 18 gennaio 1994 la nascita di FI), non met-teva piede nell’Isola per motivi elettorali dalle regionali del 2014.

Allora sosteneva la corsa diUgo Cappellacci e in Sardegna gli iscritti alla Lega si contavanosulle dita di una mano. Ieri è ar-rivato all’indomani dei bagni di folla a Quartu, Oristano e Alghe-ro di Matteo Salvini, «l’amico-

CentrodestraIl leader di Forza Italia

dalla Sardegna ha annunciato

che metterà in pratica

la ritrovata eleggibilità

Silvio Berlusconi sce-glie la Sardegna per annunciareche il 26 maggio metterà in pra-tica la ritrovata eleggibilità. «Al-la bella età che ho (82 anni) ho deciso di candidarmi alle euro-pee», dice a Quartu, uno degli otto Comuni del collegio di Ca-gliari dove domenica 20 genna-io si voterà per le elezioni sup-pletive della Camera. «Lo faccio

Berlusconi torna in campo: «Correrò alle Europee»

Silvio Berlusconi ieri durante la sua visita in Sardegna ANSA

L’uscita anticipata sarà sperimentale e per tre anni

Chi è nato entro il 1956 e ha lavorato senza inter-ruzioni almeno dal 1980 potrà andare in pensione a partire daaprile: la cosiddetta «quota 100» sperimentale per tre anni consente a chi ha maturato a fi-ne 2018 almeno 62 anni di età e38 di contributi di andare in pensione anticipata. È prevista una finestra trimestrale per i la-voratori privati che quindi po-

tranno andare in pensione da aprile e una semestrale per i pubblici che però in sede di pri-ma applicazione dovranno aspettare fino al primo agosto. La platea che potrebbe accede-re alle misure è di circa 315.000persone ma è probabile che il numero sia più contenuto a causa della norma del divieto dicumulo con l’attività lavorativa.Potrebbe scoraggiare rispetto

all’uscita anticipata anche l’im-porto ridotto di pensione a fronte di quello che si avrebbe avuto maturando i contributi fino all’età di vecchiaia o alla pensione anticipata indipen-dente dall’età. Ecco cosa preve-de la nuova normativa.

QUOTA 100 – Si potrà an-dare a riposo con 62 anni di etàe 38 di contributi con un van-taggio massimo rispetto alle re-gole attuali di cinque anni (67 anni per la vecchiaia, 43 e tre mesi per la pensione anticipataindipendentemente dall’età). La norma è sperimentale per il 2019-’21. Ma si prevede che chi

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LA PROVINCIA 3VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

Il confronto nella maggioranza

Banche, Consob e TavTre nodi ancora da sciogliere

Il giorno del reddito di cittadi-

nanza e di quota 100 ha un vesti-

to ben più «formale» della balco-

nata M5S del settembre scorso.

Una conferenza stampa nell’ele-

gante Sala dei Galeoni fa da

cappello alle due misure su cui

Luigi Di Maio e Matteo Salvini si

giocano una buona fetta della

loro campagna per le Europee.

Ed è un giorno in cui il premier e i

due alleati di governo scelgono

di tenere fuori dalle dichiarazio-

ni ufficiali i nodi che, da qui in

avanti, dovranno affrontare: il

dossier banche, squadernato dal

rinfocolarsi della tensione tra gli

alleati sul salvataggio di Mps, lo

stallo sulla presidenza della

Consob, lo spettro di una crisi che

tagli le gambe all’applicazione

del decretone. Del resto, il conte-

sto politico-economico continua

a non essere agevole per i giallo-

verdi e, anche per questo, le

parole usate dai due vice pre-

mier nei confronti dell’Europa

tornano ad avere il segno della

battaglia. Anche sul dossier Tav,

non citato in conferenza stampa,

il governo è ancora lontano dal

trovare una quadra.

Per l’assegno serviràun Isee sotto 9.360 euroLe regole. Si prenderanno dai 40 ai 780 euro mensili

Il beneficio anche agli immigrati residenti da 10 anni

ROMA

Reddito e pensioni di cittadinanza raggiungeranno quasi 5 milioni di persone, 1,7 mi-lioni di famiglie in cui rientreran-no anche 255 mila nuclei con disa-bili. Una platea su cui saranno distribuiti poco meno di 6 miliardidi euro nei nove mesi di applica-zione del 2019, da aprile a dicem-bre, con l’obiettivo dichiarato dalgoverno di rilanciare il lavoro.

I REQUISITI, ISEE E RED-DITO – Per richiedere il redditobisognerà avere un Isee massimodi 9.360 euro. Viene consideratoanche il reddito familiare, che do-vrà essere inferiore alla soglia di6.000 euro annui (per un single)incrementata secondo una scaladi equivalenza (0,4 per ogni com-ponente maggiorenne e 0,2 per ogni minore con un massimo di2,1, quindi 12.600 euro). Sale a 20.000 euro se c’è un disabile. Ilpatrimonio immobiliare, esclusala prima casa, non dovrà superarei 30.000 euro l’anno.

IN MEDIA 390 EURO A FA-MIGLIA, 138 EURO A PERSO-NA – Dividendo a spanne l’am-montare del fondo previsto in ma-novra per il numero stimato deibeneficiari e per gli interi poten-ziali nove mesi di percezione delsostegno si ottengono poco menodi 400 euro medi a famiglia e pocomeno di 140 persona. Il beneficioeconomico andrà comunque daun minimo di 40 a un massimo di780 euro mensili per persona e potrà raggiungere i 1.300 euro inuna famiglia con due adulti e trefigli (due minorenni). Il reddito sarà scomposto in una compo-nente massima di 500 euro a per-cettore a cui aggiungere eventuali280 euro per l’affitto. La pensionedi cittadinanza invece in un mas-simo di 630 euro a cui aggiungere

eventuali 150 euro per l’affitto. Aggiunta di 150 euro anche per ilmutuo.

I TEMPI E LA RICHIESTA– A febbraio sarà pronto il sito Internet che informa i cittadini diquale documentazione presenta-re, a marzo il sito sarà pronto perricevere le domande, quindi ad aprile arriverà il reddito su nor-malissime carte postepay. La do-manda può essere fatta anche allePoste o a un Caf. Poi l’Inps verificai requisiti. Dopo l’accesso al pro-gramma, entro 30 giorni, si saràcontattati dai soggetti attuato-ri.

LAVORO OVUNQUE MASOLO DOPO 18 MESI E CON AIUTO – Il governo le definiscenorme anti-divano. I beneficiaridel reddito dovranno sottoscrive-re il patto per il lavoro o il patto perla formazione ed accettare un’of-ferta di lavoro su tutto il territorionazionale dopo 18 mesi di fruizio-ne del sostegno e in quel caso po-tranno continuare a goderne an-cora per tre mesi «a compensazio-ne delle spese di trasferimento».Dunque, nei primi sei mesi di frui-zione del reddito sarà consideratacongrua un’offerta entro 100 chi-lometri dalla residenza, tra il sestoe il 12° mese entro 250 chilometrie oltre il 18° mese, nel secondo ciclo di erogazione del reddito, ovunque in Italia, nel caso in fami-glia non ci siano minori né disabi-li.

POSSIBILI DUE NO, MADOPO 12 MESI SCATTA L’OB-BLIGO – Chi ha diritto al redditocercando attivamente lavoro, po-trà rifiutare fino a due offerte, ac-cettando la terza. Tuttavia, dopo12 mesi di fruizione del beneficio,non si potrà più rifiutare alcunaofferta «congrua» (dunque entro250 chilometri dalla residenza),pena la decadenza del sostegno.

BENEFICIO ANCHE A IM-MIGRATI ITALIANIZZATI –Il reddito potrà essere chiesto an-che dagli stranieri purché resi-denti in Italia da almeno 10 anni,di cui gli ultimi due in modo conti-nuativo.

REDDITO ANCHE ALLEIMPRESE – Alle aziende che as-sumono un beneficiario del reddi-to viene indirizzato l’importo per-cepito dal neoassunto per i mesirimanenti fino alla fine del ciclodi 18 mesi (o comunque per un minimo di cinque mesi).

Il ministro: prezzi inaccettabili

Toninelli attacca «Tirrenia»«Basta con il monopolio»Non usa il salviniano «è finita la

pacchia», ma ci siamo quasi. Da

Cagliari, uno dei principali porti

serviti da «Tirrenia», il ministro

delle Infrastrutture e dei Trasporti

Danilo Toninelli attacca: «Siamo

stanchi di questa situazione e

porremmo fine al monopolio

“Tirrenia”. Il servizio deve svolge-

re un’utilità sociale fondamentale,

“Tirrenia” utilizza soldi pubblici e

non può far schizzare così i prezzi,

è inaccettabile, ci sarà un cambia-

mento tra pochi mesi». La conven-

strale ma la prima uscita possi-bile sarà ad agosto. Di fatto per loro la quota sarà 101,2 con un minimo di 62 anni e sette mesi di età e 38 anni 7 mesi di contri-buti per ricevere la pensione.

TFS – C’è una formula perevitare il differimento nel tem-po dell’erogazione del Tfs per i dipendenti pubblici, fino a un massimo di 30 mila euro. Il meccanismo dovrebbe preve-dere un fondo di garanzia per accedere al prestito bancario e la «restituzione» degli interessisotto forma di sconto fiscale. Il governo assicura che non ci sa-ranno costi per i lavoratori.

raggiunge i requisiti nel trien-nio possa optare per quota 100 anche dopo il 2021.

CON 42 ANNI E 10 MESIDI CONTRIBUTI– Si potrà andare a riposo prima dei 62 anni se si sono maturati 42 annie 10 mesi di contributi entro il 2018 (41 e 10 per le donne), ma si dovrà attendere la finestra trimestrale. Quindi non è pre-visto l’incremento di cinque mesi che doveva scattare nel 2019 ma se ne attendono co-munque tre.

STATALI, PRIMA USCI-TA AGOSTO – Per i dipenden-ti pubblici la finestra è seme-

zione con lo Stato, firmata nel 2012,

scadrà infatti il prossimo anno.

Prevede un corrispettivo annuo di

72 milioni di euro per garantire

tariffe agevolate ai residenti sardi.

«I tecnici sono già al lavoro per una

nuova gara, una nuova convenzio-

ne, e ci sarà attenzione anche alla

continuità marittima delle merci,

che favorirà il rilancio dell’econo-

mia sarda», ha annunciato Toni-

nelli, che ieri a Cagliari ha avuto

una serie di incontri sui temi dei

trasporti nell’isola.

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4 Mondo LA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

Le reazioniI governi francese e tedesco

si sono preparati

ad affrontare una Brexit

senza intesa con l’Europa

Il governo francese lancia un piano d’emergenza che dovrà portare la Francia a essere preparata di fronte a unaBrexit no deal, un’emergenza che ormai a Parigi appare «sempre più probabile». «La nostra responsabilità è fare in modo che il paese sia pronto», ha dichiarato al termine di una riunione con 14 ministri a Pa-lazzo Matignon il premier Edouard Philippe.

Anche Berlino si sta prepa-rando «a qualsiasi scenario» e sta «portando avanti i piani peril caso di una Brexit non regola-ta». Anzi, precisa il ministro de-gli Esteri tedesco, Heiko Maas, li sta «intensificando».

Se Theresa May è addiritturapronta a far schierare 3.500 mi-litari nelle strade britanniche con compiti ausiliari nel caso incui lo scenario no deal divenis-se realtà, a Parigi Edouard Phi-lippe è sceso nei dettagli di un vero e proprio piano di batta-glia francese: cinque decreti sa-ranno adottato mercoledì prossimo in Consiglio dei mini-stri. «Ci si può rammaricare perquesto voto o rallegrarsene – hacommentato – in ogni caso l’ipotesi di una Brexit senza ac-cordo è sempre meno improba-bile. In queste condizioni, la nostra responsabilità è far sì che il nostro Paese sia pronto, che gli interessi dei nostri con-cittadini siano protetti e dife-si». I decreti potranno contare su un pacchetto di 50 milioni dieuro di investimenti in porti edaeroporti, «i luoghi più coinvol-ti dalle modifiche nel caso di una Brexit “dura”».

Saranno assunti con nuovicontratti 600 fra doganieri, ve-terinari e agenti dello Stato in poche settimane, un piano spe-ciale è stato disposto per pro-teggere gli interessi dei pesca-tori francesi, il settore che per le autorità di Parigi potrebbe ri-sultare «il più duramente col-pito».

I cinque decreti riguardano: idiritti dei cittadini britannici sul suolo francese (permesso disoggiorno obbligatorio entro un anno dall’inizio della resi-denza); la realizzazione urgen-te di infrastrutture per i con-trolli alle frontiere; il permessodi trasporto su strada per le im-prese britanniche; la continui-tà delle attività finanziarie e as-sicurative e di spostamento di «materiali per la difesa» fra i due Paesi.

Una bandiera europea ANSA

LONDRA

ALESSANDRO LOGROSCINO

«Spostare i paletti» sullaBrexit, fare concessioni su quel che resta delle sue «linee rosse» per uscire dal pantano. Scampataalla mozione di sfiducia di merco-ledì, ma ancora schiacciata dal pe-so dell’umiliazione subìta il giornoprima alla Camera dei Comuni sulsuo accordo di divorzio dall’Ue bocciato con 230 voti di scarto, Theresa May incassa per ora soloavvertimenti e ultimatum – gli unida parte di Bruxelles, gli altri dalleader dell’opposizione laburista,

Jeremy Corbyn – mentre si affan-na a cercare di rimettere insiemei cocci di un nuovo «consenso al-largato» su un piano B tutto da definire.

L’obiettivo della premier Toryresta uno. Portare a termine l’usci-ta dall’Ue nel rispetto «della vo-lontà popolare» espressa nel refe-rendum del 2016. Ma il fatto di essere rimasta in sella per il ricom-pattamento estemporaneo dellamaggioranza non ne cancella la debolezza, né la necessità di veni-re a patti. E il problema è tutto qui,anche al netto della sua cocciuta

rigidità personale: venire a patti con chi e a quale prezzo, tenuto conto che la partita sulle alternati-ve – dal cosiddetto modello norve-gese a quello canadese – divide pure i suoi ministri.

La strategia della consultazio-ne con le opposizioni, appena ini-ziata, rischia di essere già in un vicolo cieco. Il forfait di Corbyn neazzera di fatto il valore. Il numerouno laburista insiste sulla precon-dizione che May tolga dal tavoloa priori il temuto scenario di un nodeal, ma la premier non intende farlo sostenendo che non sia nei

Brexit, May a cacciadi un piano BSi vota il 29 gennaioRegno Unito. La premier si ripresenterà alla Camera

dei Comuni per illustrare «nuove proposte»

sull’uscita di Londra dall’Ue. Corbyn: via il no deal

Il divorzio del Regno Unito dall’Europa infiamma il dibattito politico britannico FOTO ANSA

«poteri del governo» dare questagaranzia, in assenza di un accordoapprovato, salvo pensare di revo-care l’articolo 50 e ribaltare la Brexit, cosa che sarebbe «sbaglia-ta». E per rafforzare il concetto, May fa anche annunciare fin d’oraal suo ministro della Difesa, GavinWilliamson, un piano per la mobi-litazione di 3.500 militari e riser-visti da utilizzare in ipotetici com-piti di emergenza. Di qui lo stallo,difficile da sbloccare in tempo uti-le per lunedì, quando May torneràai Comuni per illustrare le sue «nuove proposte», in attesa dei dettagli dell’auspicato piano B bi-partisan destinato a essere messoal voto martedì 29.

Corbyn ha ribadito che il dialo-go dipende dalla disponibilità del-la premier d’accettare di chinareil capo sul no deal. «Tutte le opzio-ni restano sul tavolo, data la gravi-tà della crisi», ha ammonito, of-frendo l’ok a un’intesa trasversalesolo su una Brexit che includa «lapermanenza nell’unione dogana-le, legami stretti con il mercato unico e la tutela dei diritti dei lavo-ratori». «Questi tre elementi – haargomentato Corbyn – garanti-rebbero la chiara possibilità di ot-tenere il sostegno della maggio-ranza del Parlamento, unire le persone e superare le divisioni nelPaese. Ma se il governo resta in-transigente, se blocca le alternati-ve per interessi di partito, allora ilnostro dovere sarebbe quello di

guardare ad altre opzioni»: un’ul-teriore mozione di sfiducia dopoil confronto di lunedì o anche unpossibile nuovo «voto pubblico»sulla Brexit. Ossia la prospettivadi quel referendum bis per il qualeal momento mancano i numeri aWestminster, ma su cui cresconole aspettative e le pressioni versoil leader Labour. Da Bruxelles, in-tanto, il capo negoziatore europeo,Michel Barnier, tende una manoa May: «Se il Regno Unito sposterài suoi paletti, noi faremo altrettan-to», ammicca, lasciando intende-re che se l’accordo raggiunto nonsi tocca, qualcosa di diverso po-trebbe essere negoziato partendoda premesse nuove. Magari con un’estensione dell’articolo 50 e unrinvio di qualche mese della sca-denza del 29 marzo già fissata perl’uscita di Londra.

Un rinvio del resto ormai «ine-vitabile», a giudizio di Tony Blair,che a questo punto invoca tempoe vede tre sole ipotesi realistiche:un nuovo accordo per una Brexitpiù soft improntato alle propostedi Corbyn o al cosiddetto modello«Norvegia Plus» (che potrebbe avere un consenso bipartisan ai Comuni, spaccando tuttavia irri-mediabilmente i Tory); uno per una Brexit più hard (sul modello«Canada Plus», mero trattato di libero scambio benvisto dai falchibrexiteer, ma «doloroso» per l’economia britannica); oppure laripetizione del referendum.

minaccia per gli Usa e per i suoipartner dentro e fuori la Nato. Ed è proprio all’Alleanza Atlan-tica che Trump ha rivolto l’en-nesimo monito: «Gli Stati Unitivi sostengono al cento per cen-to, ma dovete pagare di più. L’America – ha ribadito il tyco-on recitando uno dei suoi leit motiv preferiti – sta proteggen-do paesi molto ricchi che posso-no benissimo pagare da soli perla loro protezione. E vedere la Germania che paga meno del-l’1% è ingiusto». Ma l’attacco più duro come al solito lo ha ri-servato all’Iran, che nella visio-ne del presidente americano in questa fase rappresenta la mi-naccia più grande, il più perico-loso di quelli che ha definito «paesi ostili».

Nella nuova strategia di dife-sa antimissilistica – secondo quanto riportano i media – ci sarebbe spazio anche per i di-scussi F35, i jet supersonici chedovrebbero far parte di quel si-stema di protezione che dovrà essere in grado di sventare ognitipo di attacco missilistico, quelli sferrati sia con razzi bali-stici che con vettori ipersonici, ha sottolineato il tycoon.

colpire anche i razzi più veloci. Lo spazio per il presidente ame-ricano è «il nuovo terreno di battaglia», con il ruolo di lea-dership che sarà affidato a quel-la Space force che la Casa Bian-ca ha già ordinato di organizza-re entro il 2020.

È stato durante una visita alPentagono che Trump ha illu-strato la tanto attesa nuova strategia, proponendo costosi investimenti per ammoderna-re un sistema definito obsoleto.Incurante, tra l’altro, delle pole-miche per lo shutdown più lun-go della storia Usa e per il mo-mento di incertezza che carat-terizza la leadership dello stes-so Dipartimento della difesa dopo l’addio di James Mattis. «Entriamo in una nuova era della difesa missilistica. Il mon-do cambia e noi dobbiamo cam-biare più velocemente degli al-tri», ha sottolineato il tycoon, avendo ben in mente in partico-lare la corsa al riarmo di Pechi-no e di Mosca. Con lo zar del Cremlino Vladimir Putin che ultimamente ha presentato congrande enfasi il nuovo super-missile ipersonico che rappre-senta una potenziale enorme

Guerre stellariLanciato un programma

di riarmo che riecheggia

quello di Reagan. Nel mirino

Iran, Russia, Cina e Nord Corea

Donald Trump si pre-para per le guerre stellari e chie-de di rafforzare lo scudo missi-listico che protegge l’America e isuoi alleati: non solo dalle po-tenziali minacce di Iran e Coreadel Nord, ma anche da quelle diCina e Russia. Un ritorno alla li-nea della Guerra Fredda, dun-que, che riecheggia lo «Star wars program» di Ronald Rea-gan, datato 1983, e che prevede lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di contrastare ogni pe-ricolo anche dallo spazio, con l’uso di droni armati di laser e satelliti con sensori sempre piùsofisticati per intercettare e

Usa, Trump rafforzalo scudo missilistico

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ANSA

A Parigie Berlinocontromisuregià pronte

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LA PROVINCIA

Italia 29VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

Il Papa: le migrazioniarricchisconole nostre comunità

«Spostarsi e stabilir-si altrove con la speranza ditrovare una vita migliore perse stessi e le loro famiglie: èquesto il desiderio profondoche ha mosso milioni di mi-granti nel corso dei secoli».Nella prefazione a «Luci sullestrade della speranza», sillogedel suo magistero su migran-

ti, rifugiati e tratta, il Papa ri-leva che «gli esodi drammati-ci dei rifugiati» sono«un’esperienza che Gesù Cri-sto stesso provò, assieme a isuoi genitori, all’inizio dellapropria vita terrena, quandodovettero fuggire in Egittoper salvarsi dalla furia omici-da di Erode». «Abramo e Sara

in tarda età lasciarono la loropatria in risposta alle promes-se di Dio», sottolinea ancoraFrancesco in apertura del vo-lume di quasi 500 pagine –con i suoi discorsi e messaggisul tema fino a tutto il 2017 –pubblicato dalla sezione Mi-granti e rifugiati del dicasteroper lo Sviluppo umano inte-grale.

«Il viaggio dei migranti nonè sempre un’esperienza felice– osserva –. Basti pensare aiterribili viaggi delle vittimedella tratta. Anche in questocaso, però, non mancano lepossibilità di riscatto, comeaccadde per il piccolo Giusep-pe, figlio di Giacobbe, vendu-to come schiavo dai fratelli

gelosi, il quale in Egitto diven-ne un fiduciario del faraone».Come la storia umana, «la sto-ria della salvezza è stata se-gnata da itineranze di diversogenere – migrazioni, esili, fu-ghe, esodi –, tutte comunquemotivate dalla speranza di unfuturo migliore altrove. E an-che quando l’itineranza è sta-ta indotta con intenzioni cri-minali, come nel caso dellatratta, non bisogna lasciarsirubare la speranza di libera-zione e di riscatto». Per il Pon-tefice, tra l’altro, «i movimen-ti umani, pur generando sfidee sofferenze, stanno arric-chendo le nostre comunità, leChiese locali e le società diogni continente».Papa Francesco tra i fedeli FOTO ANSA

Nordafricani nei campicome schiavi: in cellasindacalista e ispettore

ROMA

LORENZO ATTENIESE

Almeno 500 stranieri caricati in pulmini sovraffollati e fatti lavorare in «condizioni disumane» nei campi dell’Agro Pontino dodici ore al giorno, per quattro euro all’ora. Era un impero costruito sul caporalatoe l’illegalità quello messo in pie-di da un’organizzazione crimi-nale che dietro la copertura di una cooperativa di Sezze, in provincia di Latina, sfruttava soprattutto nordafricani con la

Migranti. Lavoravano dodici ore e percepivano

quattro euro all’ora, la metà della paga contrattuale

Nei guai una cooperativa di Sezze: sei in manette

complicità di un sindacalista e di un ispettore del lavoro, che ufficialmente facevano credere di vigilare e tutelare quei dipen-denti. La polizia ha finora arre-stato sei italiani per violazione sulla normativa del caporalato mentre altri 50 sono gli indagaticoinvolti nell’inchiesta, la cui posizione è ancora da chiarire.

A reclutare la manodoperaerano due donne, entrambe fi-nite in manette, che ingaggiava-no come braccianti anche i mi-granti provenienti anche dai Cas, i Centri di accoglienza stra-ordinaria, e quindi in attesa del riconoscimento della protezio-ne internazionale. La paga era la metà rispetto a quella previ-sta dal contratto collettivo na-zionale. Bisognava ubbidire a regole disumane senza la ga-ranzia dei più elementari dirittie iscriversi al sindacato. Que-st’ultimo obbligo, dietro la mi-naccia del licenziamento, veni-va imposto affinché lo stesso sindacato «percepisse non solo le quote di iscrizione ma anche ulteriori introiti economici connessi alla trattazione delle pratiche finalizzate ad ottenerele indennità di disoccupazio-

ne». In questo caso, la tariffa cri-minale era di 60 euro per ogni pratica. Un business redditizio e costante: non a caso il sindaca-lista della Cisl arrestato, in un sms inviato a un altro collega, aveva scritto: «A Babbo Natale ho chiesto...4.000 disoccupa-zioni e un gatto». L’ispettore dellavoro infedele, invece, aveva ottenuto un appalto per la sicu-rezza sul lavoro a favore di una ditta a lui legata. E l’organizza-zione riforniva di manodopera a basso costo centinaia di azien-de della provincia di Latina, Ro-ma, Frosinone e Viterbo.

Tra i cinquanta indagati cisono infatti imprenditori agri-coli, commercialisti, funzionaried esponenti del mondo sinda-cale. Gli inquirenti hanno di-sposto il sequestro di beni (ter-reni, case, depositi e auto) per quattro milioni di euro e la som-ma di 500 mila euro. I migranti per essere trasportati nei campivenivano ammassati come ani-mali: anche in venti su furgoni con una capienza di otto posti. Al centro dell’indagine sono fi-nite due società, una, la «Lb», che si occupava di trasportare i lavoratori stranieri nelle azien-

de agricole delle campagne pontine, l’altra – la «Agri Amici»– che somministrava invece il lavoro occupandosi di reclutarei migranti. Uno dei testimoni chiave dell’inchiesta è stato proprio un dipendente della co-op addetto alle buste paga che, davanti alla serie di illeciti, ha dato le dimissioni e riferito tut-to alla polizia. Tra i primi a com-plimentarsi con la polizia per gliarresti è stato il ministro del-l’Interno, Matteo Salvini, per il quale «un’immigrazione senza regole porta a sfruttamento». Esul tema migranti non sono mancate anche oggi le polemi-che sulle politiche del governo. L’ex procuratore di Torino, Ar-mando Spataro, ha lanciato un appello alla «resistenza civile».

Un momento dell’operazione della polizia di Latina nei confronti di un’organizzazione criminale ANSA

Blitz al Traforo

Monte BiancoFermati 4 passeur

Erano in 26 stipati nel bagagliaio di

un furgoncino che a notte fonda

stava tentando di varcare il confi-

ne verso la Francia, al Traforo del

Monte Bianco. A distanza di pochi

minuti altri due mezzi con 12

passeggeri, tra cui 5 minori, hanno

provato a infilarsi nel tunnel.

Quando gli agenti della polizia di

frontiera si sono accorti che qual-

cosa di strano stava accadendo,

hanno bloccato i tre veicoli. Il

viaggio disperato di un gruppo di

38 migranti di nazionalità irachena

(etnia curda), pakistana e bengale-

se si è così interrotto nel gelo di

Courmayeur. «La destinazione

finale di almeno uno dei tre mezzi

era la Spagna», spiega il vice

questore Alessandro Zanzi, diri-

gente del settore Polizia di frontie-

ra di Aosta. I quattro passeur (due

cittadini iracheni di 30 e 43 anni, un

pakistano di 51, un romeno di 50)

sono stati arrestati. Avevano

studiato il piano senza trascurare

alcun dettaglio: per non destare

sospetti i tre mezzi, che viaggiava-

no distanziati l’uno dall’altro,

avevano targhe di nazionalità

italiana, spagnola e britannica.

n C’era anche l’obbligo di iscriversi al sindacato, pena il licenziamento

n Per 500 immigrati «condizioni disumane» nei campi dell’Agro Pontino

colleghi boliviani avrebberoescluso protezioni di alto livel-lo in Bolivia, mentre l’attenzio-ne si starebbe concentrando suvecchie conoscenze in Italia,amici e personaggi in Francia ein Brasile che già in passato lohanno aiutato.

E di «sinergica attività inve-stigativa» tra l’Italia e la Boliviaha parlato anche il ministrodell’Interno, Matteo Salvini,nel question time al Senato. Adascoltarlo anche Alberto Tor-regiani, il figlio del gioielliereucciso dai Pac, che è stato salu-tato da un applauso dell’Aula.Salvini ha ripercorso le ultimefasi della cattura di Battisti e,soprattutto, ha ribadito la vo-lontà dell’Italia di perseguireanche gli altri latitanti.

tra cellulari, tablet e pc, poi ri-dotti a non più di tre – e la retedi fiancheggiatori che gli haconsentito di lasciare il Brasilee nascondersi a Santa Cruz dela Sierra. Elementi utili su que-sto fronte potrebbero arrivaredall’analisi del telefono di Bat-tisti, della sua agenda conte-nente alcuni foglietti e appuntie della sua carta di credito, se-questrati al momento dell’ar-resto. Da quel che trapela, i pri-mi accertamenti svolti con i

sponsabile dell’Antiterrorismomilanese Cristina Villa, che haincontrato il capo del pool An-titerrorismo Alberto Nobili, ilprocuratore generale RobertoD’Alfonso e il pg Antonio La-manna. Al centro della relazio-ne ci saranno sostanzialmentedue punti: i dettagli dell’inda-gine tecnica che ha consentitodi individuare le utenze con cuil’ex terrorista dei Pac è stato incontatto nei due mesi di fuga –una quindicina inizialmente

L’inchiestaAl setaccio i contatti

con cellulari, tablet e pc

e le vecchie conoscenze

tra Italia, Brasile e Francia

Arriverà in Procuraall’inizio della prossima setti-mana la relazione della Digossulle indagini condotte nei me-si scorsi che hanno messo finealla latitanza di Cesare Battisti.La conferma è arrivata dal re-

La fuga di Battisti in BoliviaCaccia ai fiancheggiatori

di indagini. Gli inquirenti, che stanno per concludere l’inchie-sta, si soffermano sulla gestionedell’emergenza e indagano 40 persone. Sotto la lente dei ma-gistrati finisce il corto circuito avvenuto tra i vari livelli istitu-zionali deputati a gestire l’emergenza maltempo: chia-mati in causa Regione Abruzzo,Prefettura e Provincia di Pesca-ra, Comune di Farindola. Un corto circuito che, secondo la Procura, avrebbe causato gravi ritardi nell’attivazione della macchina dei soccorsi.

Inchiesta quasi conclusa

Il 18 gennaio 2017 l’Abruzzo è nel pieno di una drammatica emergenza mal-tempo. Poco prima delle 17, unavalanga si stacca e travolge l’Hotel Rigopiano di Farindola. Nel resort ci sono 40 persone: 29 perdono la vita, quasi tutti sul colpo. Nei giorni successivi si scava e dalle macerie, miraco-losamente, vengono estratti deisuperstiti. Immediatamente si apre l’inchiesta della Procura diPescara, che darà vita a due anni

Due anni fa la tragediadi Rigopiano con 29 morti

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30 Italia LA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

dal procuratore Gratteri. Nel-l’inchiesta sarebbero indagati magistrati requirenti e giudi-canti come i procuratori della Repubblica di Cosenza e Castro-villari, Mario Spagnuolo ed Eu-genio Facciolla. Il primo già pro-curatore aggiunto a Catanzaro ai tempi in cui a dirigere l’ufficionon era ancora arrivato Nicola Gratteri e il secondo già sostitu-to procuratore generale sempre a Catanzaro. Tra gli indagati, inoltre, ci sarebbe anche l’attua-le aggiunto di Catanzaro, Vin-cenzo Luberto.

Secondo le ipotesi accusato-rie, tutte da verificare, ovvia-mente, il procuratore Spagnuo-lo avrebbe favorito un indagato in cambio del suo silenzio sul fratello del magistrato, Ippolito Spagnuolo, medico psichiatra, mentre Luberto sarebbe accu-sato di rivelazione di segreto d’ufficio e abuso d’ufficio per avere riferito all’ex vice presi-dente della Regione Calabria, Nicola Adamo, notizie su un’operazione di polizia. Per quanto riguarda il procuratore Facciolla, é accusato di abuso d’ufficio perché chiamato in causa da un maresciallo dei ca-rabinieri che, con il presunto avallo dello stesso magistrato, avrebbe manipolato atti di inda-gine.

CatanzaroQuindici tra pm e giudici

del distretto del capoluogo

calabrese sotto inchiesta

alla Procura di Salerno

All’interno del distret-to di Corte d’appello di Catanza-ro è in corso uno scontro tra ma-gistrati, alcuni dei quali di livelloapicale, che, in ogni caso, non fa bene all’immagine della giusti-zia in generale, e calabrese in particolare. Non nuova, peral-tro, a lotte di potere.

La notizia, pubblicata ieri da«Il Fatto quotidiano», é che 15 magistrati del distretto del ca-poluogo calabrese sono indagatiin un’inchiesta condotta dalla Procura di Salerno, cui compete la gestione dei procedimenti pe-nali riguardanti, sia come inda-gati che come parte lesa, magi-strati del distretto di Corte d’ap-pello di Catanzaro. L’inchiesta trae spunto dalla contrapposi-zione, nota da tempo a chi fre-quenta i corridoi del palazzo di giustizia catanzarese, tra il pro-curatore generale, Otello Lu-pacchini, e il procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri. La Procura di Salerno, in particola-re, sin dall’estate scorsa, sta ap-profondendo il contenuto di una documentazione trasmessa

Scontro fra toghe Magistrati indagati

mobili e immobili per 13 milionidi euro complessivi. Armaroli, amministratore unico del «Rip Service Srl», e Benetti, presiden-te del Consiglio di amministra-zione del «Consorzio imprese funebri» avrebbe coordinato unsistema su più livelli: la «base», dove agivano tecnici sanitari in servizio presso le camere mor-tuarie che agganciavano i paren-ti dei defunti (ogni «contatto» fruttava tra i 200 e i 350 euro); lazona «intermedia», dove i futuriclienti venivano informati dei servizi dai rappresentanti delle agenzie funebri che si trovavanonegli spazi dove, per normativa regionale, non era autorizzata alcuna intermediazione.

accertamenti, sono risultati 67 indagati, tra persone fisiche e aziende. Il gip Alberto Ziroldi hafirmato, su richiesta del pm Au-gusto Borghini, 30 misure cau-telari (9 in carcere, 18 arresti do-miciliari e 3 divieti di esercizio diattività di impresa) per persone ritenute, a vario titolo, respon-sabili di associazione per delin-quere finalizzata alla corruzio-ne, corruzione di incaricato di pubblico servizio e riciclaggio. Disposto il sequestro di beni

operandi di due «cartelli» di agenzie, ai vertici dei quali vi erano gli imprenditori Giancar-lo Armaroli, 67 anni, e Massimo Benetti, 63, destinatari di ordi-nanze di custodie cautelari in carcere, che si erano spartiti il business nei due ospedali citta-dini, il Maggiore e il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. A fare scattare le indagini, nel 2017, so-no stati gli esposti di due indaga-ti che hanno fornito i primi ele-menti sul racket. Dopo mesi di

Servizi funebriAvevano organizzato due

«cartelli» anticoncorrenziali

all’Ospedale Maggiore

e al Policlinico Sant’Orsola

Un sistema articolato per lucrare sui servizi funebri. Lo hanno scoperto a Bologna i carabinieri che, coordinati dal procuratore Giuseppe Amato, hanno fatto emergere il «Mon-do sepolto», ovvero il modus

Smantellato a Bologna il businessdel «caro estinto»: 27 agli arresti

loro vicini». È questo il sensoche Chirico e i pizzaioli dannoalla manifestazione che si èsvolta ieri davanti al locale. Ilproblema degli operatori, pe-rò, è la sicurezza di chi denun-cia, come spiega Antonio Pace,presidente dell’associazione«Verace pizza napoletana»:«Non so fino a che punto alledenunce carabinieri e poliziapossano rispondere con unaprotezione adeguata. “Denun-ciate” è una canzoncina che ri-petono spesso le istituzionima la seconda parte non lacantano e quindi ci sentiamomolto soli».

tutti i suoi colleghi, invitando-li a ricacciare la paura del nuo-vo racket. Lo fa via social,mentre i pizzaioli si danno ap-puntamento davanti al suo lo-cale per un sit-in di solidarie-tà. Per Francesco Chirico, pre-sidente della IV Municipalità,«l’ordigno a Sorbillo è un se-gnale a tutti i piccoli impren-ditori. Nella nostra municipa-lità ci sono 4-500 tra pizzerie,ristoranti e bar. La maggioran-za è fatta da piccoli commer-cianti che non sono alla ribaltacome Sorbillo e difficilmentehanno la forza di denunciare.Per questo dobbiamo essere

NapoliIl titolare del locale preso

di mira: non abbiate paura

del racket, denunciate

subito, lo Stato c’è

«Credetemi, per lamia personale esperienza, loStato c’è, bisogna solo esserefiduciosi nelle indagini. La vo-glia e la forza di rialzarci non cideve mai mancare. Un consi-glio: denunciate subito». Ilgiorno dopo l’esplosione di unordigno davanti alla porta del-la sua pizzeria in via dei Tribu-nali, Gino Sorbillo si rivolge a

Bomba in pizzeria, sit-in di solidarietà per Sorbillo

La manifestazione di ieri ANSA

Scontri Inter-Napoli«Ultrà riuniti a Natale per preparare il blitz»

MILANO

IGOR GREGANTI

Il giorno di Natale cisarebbe stato un vertice tra ul-trà interisti e varesini «gemel-lati» per preparare gli scontridi Santo Stefano coi napoleta-ni e si sarebbe tenuto proprio acasa di Daniele Belardinelli, iltifoso del Varese morto dopoessere stato travolto all’iniziodell’agguato da una o due mac-chine dei supporter parteno-pei. È la novità più rilevanteche emerge dall’ordinanza cheieri ha portato in carcere perrissa aggravata e altri reati duepartecipanti al blitz di via No-vara, il capo curva dei «Viking»interisti Nino Ciccarelli e l’ul-trà del gruppo di estrema de-stra «Blood and Honor» dellacurva varesina, AlessandroMartinoli. Dall’ordinanza

L’inchiesta. Un vertice a casa di Belardinelli, il tifoso

poi investito e ucciso prima della partita. Altri due

arresti per rissa tra i supporter nerazzurri e varesini

emerge come entrambi, peri-colosi e violenti e con una sfil-za di precedenti alle spalle, sia-no stati molto attivi nell’azio-ne «militare» del 26 dicembre,tanto che hanno riportato «fe-rite» e Martinoli, 48 anni, co-me si vede nei filmati acquisiti,armato «di coltelli» avrebbeingaggiato un corpo a corpocon un napoletano, uno deiquattro feriti.

A incastrare Ciccarelli – 49anni, «storico leader della cur-va nord», con 12 anni di carce-re alle spalle, una condannaper «tentato omicidio» e unDaspo in corso – è stata anchela collaborazione di Luca DaRos, uno dei «giovanissimi»portati dai capi «all’attacco»,arrestato nelle scorse settima-ne assieme ad altri tre e che loha riconosciuto in una fotogra-fia nell’interrogatorio davantiai pm. A carico del leader diViking, difeso da Mirko Perli-no, anche alcune immagini chelo vedono «claudicante e nel-l’atto di toccarsi il corpo» per«tamponare» le ferite. Inter-rogato nei giorni scorsi, ha am-messo di aver preso parte allarissa, ma ha sostenuto che pas-

sava là «per caso» e di essersiferito cadendo su «dei cocci».Agli atti dell’inchiesta, che ve-de oltre 30 indagati (anche peromicidio volontario) sui quasi180 che erano nella guerriglia,anche le parole della vedova diBelardinelli. È stata lei a met-tere a verbale che il 25 dicem-bre a casa col marito non c’erasolo Marco Piovella – il «Ros-so» ritenuto capo dei «Boys»della curva nerazzurra e, pare,in contatto telefonico il 26 an-che con ultrà del Nizza «ge-mellati» – ma anche lo stessoMartinoli, che con «Dede»aveva «strettissimi rapporti difiducia e militanza», e «altri ul-trà dell’Inter».

Martinoli, tra l’altro, standosempre al verbale della donna,le ha raccontato, come rico-struisce il gip, che «si era avvi-cinato a suo marito quandoegli stava per essere caricatosulla macchina e portato inospedale». E a conferma delle«regole strettissime di omer-tà» degli ultrà, Piovella – cheaveva messo a verbale di esserestato a Natale a casa di Belardi-nelli – «non ha riferito», però,che c’erano anche altri «e

quindi ha cercato di mantene-re il silenzio in merito alla pre-senza di un gruppo di personeappartenenti all’area ultrà diVarese, almeno quattro» perun incontro «propedeutico» alblitz. Incontro confermato, in-vece, anche da un altro familia-re di Belardinelli a cui Piovellaavrebbe riferito che «Dede»,negli ultimi istanti, gli diceva:«Rouge, sono tutto rotto».

Non è ancora stata chiarita,però, la dinamica dell’investi-mento. Sul punto Ciccarelli haraccontato di aver visto «duemezzi allontanarsi» e un corpo«steso a terra», mentre Marti-noli, scrive ancora il giudice,non ha collaborato nemmenosulla morte del «suo compa-gno».

Altri due arresti per gli scontri del pre-partita Inter-Napoli il 26 dicembre scorso ANSA

Nel Bresciano

Sequestro lampo, liberol’ostaggio

Si è concluso con il ritrovamento di

rapitore e vittima il sequestro che

ha tenuto il fiato sospeso la provin-

cia di Brescia. Sono stati rintraccia-

ti e stanno bene Abdeleouahed

Haida, marocchino di 37 anni, e

l’ostaggio, Mirko Giacomini, 45

anni, rapito tra martedì e mercole-

dì scorso. Erano nascosti nella

palazzina dell’abitazione della ex

moglie dello straniero a Villanuova

sul Clisi, nel Bresciano. La donna

non sapeva nulla. Entrambi sono

stati portati via dai carabinieri che

devono ora interrogarli per capire

di più su questo sequestro durato

48 ore. «Non era geloso, non

pensavo succedesse una cosa

così», aveva detto l’ex moglie

Angela. Il marocchino è stato

trovato armato. Aveva in mano

una pistola con la quale martedì

sera ha convinto un collega di

Giacomini a portarlo a casa di

quello che considera l’amante della

ex. Ha poi minacciato anche l’ope-

raio costringendolo a utilizzare la

sua auto per la fuga. Haida ha

quindi lasciato andare il collega di

Giacomini che, dopo la corsa a

piedi, ha potuto lanciare l’allarme.

n In carcere il capo curva dei «Viking»e un esponentedel gruppo «Blood and honor»

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LA PROVINCIA 31VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

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6 giorni 159 euro solo 1,03 euro a copia

TRIMESTRALE

7 giorni 95 euro solo 1,06 euro a copia

6 giorni 82 euro solo 1,06 euro a copia

PuntidivistaIl tweet del giorno

Le criticheper la divisa

di SILVIO GARATTINI*

9-THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (canna-bidiolo), che sembrano avere effetti opposti sulsistema nervoso centrale. Il THC compromettel’apprendimento, determina apatia, aumental’ansia e produce effetti simil-psicotici nonchéla comparsa di dipendenza, tutte reazioni chedipendono dalla quantità di THC. Questa sostan-za è presente in tutta la pianta, ma è concentrataparticolarmente nelle infiorescenze femminili.Quando le infiorescenze sono essiccate, vengonodenominate “marijuana”; la resina che le ricopre,invece, prende il nome di “hashish” e, se vienetrasformata in materiale oleoso, viene definita“cannabis liquida”. La qualità di THC è moltodiversa rispetto alla cannabis che si utilizzava20 anni orsono, perché con l’avvento di nuovetecniche di estrazione, selezione e ingegneriagenetica, la concentrazione di THC, normalmen-te nell’ordine del 5 percento, può raggiungereil 60 percento. Aumentando il contenuto di THCrispetto al cannabidiolo, se ne accentuano glieffetti negativi. Accanto alle sostanze citate,sono presenti almeno 100 fitocannabinoidi, dicui abbiamo conoscenze molto limitate.

La cannabis ricreativa, è quella che potremmo

segue da pagina 1

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di FRANCESCO ANFOSSI

il Tfr degli statali anticipato per tutti e per ilFondo Alitalia (ancora una volta l’ex Compagniadi bandiera riceve fondi pubblici per salvaguar-dare l’occupazione).

Sul capitolo pensioni c’è una clausola “salva-spesa”, anche per evitare sforamenti per l’uscitaanticipata con quota 100. Una clausola farragi-nosa che ha suscitato le proteste dell’opposizio-ne.

Previsto anche un controllo bimestrale del-l’Inps che, “nel caso in cui emergano scostamen-ti, anche in via prospettica”, fa scattare la scuresui ministeri competenti (in questo caso alministero del Lavoro) e, quando non sufficienti,

segue da pagina 1

altre misure correttive previste dalla riformadel Bilancio dello Stato.

L’accesso alla pensione con la cosiddettaQuota 100 (almeno 62 anni di età e 38 di contri-buti) per i dipendenti pubblici partirà il primoagosto del 2019, una data che scavalca le elezionidi europee e non si capisce se è una coincidenza.

Vi è poi il provvedimento cardine dei CinqueStelle. Con l’arrivo del Reddito di cittadinanza,il Reddito di inclusione scomparirà, ma non perchi già lo percepisce e continuerà a beneficiarneper tutta la durata prevista per il vecchio sussi-dio. Inoltre può essere ancora riconosciuto dalmese di aprile.

C’è chi ha commentato che il Reddito dicittadinanza è in realtà un Reddito di inclusionemascherato. In realtà, a ben guardare, non ècosì. L’assegnazione del primo, in pratica un

sussidio per chi non ha ancora un lavoro, si basasu determinati parametri in gran parte anagrafi-ci. Ma soprattutto è vincolato alla ricerca di unlavoro tramite i Centri dell’impiego (che vengo-no potenziati con circa un miliardo di euro distanziamenti). Insomma, è un sussidio per daredignità, ma soprattutto un mezzo per trovarelavoro ai giovani e meno giovani che non cel’hanno, almeno nelle intenzioni del Governo.Il Reddito di inclusione invece, elaborato dopouna lunga gestazione dall’Alleanza contro lapovertà, cui fanno parte numerose associazionicattoliche, era invece gestito dai servizi sociali(e non territoriali come il Reddito di cittadinan-za), non aveva a che fare (se non i pochi casi)con la ricerca di lavoro e si basava su variparametri relativi allo stato di povertà.

A volte chi è indigente – soprattutto nei casi

estremi - non è in grado di lavorare a causa dicondizioni familiari (l’età avanzata, una disabi-lità, uno stato psicologico, dei figli a caricoportatori di handicap, una malattia, una ludopa-tia) e deve essere sottoposto a un progetto chenon necessariamente non implica un posto dilavoro. Una situazione in cui si trovano milionidi bisognosi. Forse lo abbiamo liquidato un po’troppo in fretta, il reddito di inclusione, anchese nel decreto si parla di un metodo simile perqueste categorie, senza mai pronunciare la siglaRei.

Quanto al Reddito di cittadinanza, che inItalia è una prima assoluta, la grande sfida èquella di farne effettivamente uno strumentoper sostenere i cittadini nella ricerca di lavoroe non una misura assistenziale, come si teme,soprattutto nel Mezzogiorno.

LA SFIDA DI QUOTA 100 E REDDITO 5STELLE

Tutti a criticare Salvini e Bonafede e nessunoche dice niente a Conte che da sette mesi in-dossa la divisa da presidente del consiglio.Ciccio Rosina

@CicRosina

CANNABIS, IGNORANZAE CONFUSIONE

garantire tutti gli effetti ricercati da chi vuoledrogarsi.

Invano il Consiglio Superiore di Sanità hafatto sentire la sua voce contraria. I provvedi-menti attesi per evitare la vendita delle piantesono ancora in discussione, anche a causa deipareri discordanti delle Sezioni IV e VI dellaCorte di Cassazione. Intanto, l’idea che la canna-bis sia considerata erroneamente una drogaleggera, tanto che si può acquistare nei negoziliberamente, crea una pericolosa confusione.Chi va a controllare se si usa per scopo umano?In un’epoca in cui la droga si diffonde fra igiovani, lo Stato non sta facendo un buon servi-zio alla salute pubblica.

Infine la cannabis terapeutica. L’impiego inquesto senso va visto nell’interesse dei pazienti.Un prodotto che viene impiegato per molteindicazioni: dal dolore alla sclerosi multipla,dalla fibromialgia al vomito da chemioterapia,non può che destare ampi dubbi e necessità diadeguate verifiche. Tanto più che purtroppoanche le norme italiane per l’utilizzo della can-nabis terapeutica nascono male. Il prodotto checircola è importato o coltivato in Italia dalloStabilimento Chimico Farmaceutico Militaredi Firenze. Peraltro questo prodotto non ha mairicevuto alcuna autorizzazione da parte dell’AI-FA, l’agenzia regolatoria che dovrebbe dare ob-bligatoriamente un parere sulla sua qualità,l’efficacia e la sicurezza. Tale parere è tanto piùnecessario in quanto la cannabis terapeutica inrealtà è rappresentata dalle infiorescenze, di cuiè obbligatoria la misura di sole due sostanzechimiche rispetto alle centinaia presenti.

In definitiva c’è una grande confusione pertutti gli utilizzi della cannabis a cui è urgentissi-mo porre ordine.

* Presidente Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS

definire “da strada”, che si vende in modo clande-stino e i cui sequestri (il 33% di tutte le droghesequestrate dalla Polizia) rivelano spesso la pre-senza di sostanze additive, che possono aggiun-gere alla cannabis effetti diversi spesso moltotossici e indurre la dipendenza. E’ possibileperciò che gli effetti della cannabis oggi disponi-bile siano sottostimati e ciò preoccupa maggior-

mente per quanto potrà accadere in futuro aigiovani adolescenti che fumano in modo abitualeil cosiddetto “spinello”. Di quanto aumenteran-no le malattie mentali che sono state rilevateanche a distanza di 10-15 anni?

La cannabis light, cioè leggera, è una novità,certamente non desiderabile, per l’Italia, fruttodi una legge fatta come al solito in modo appros-simativo come avviene quando le leggi hanno ache fare con conoscenze scientifiche. Infatti, lalegge aveva la finalità di contribuire al migliora-mento dell’agricoltura, rappresentando una col-tura che comunque ha una sua collocazione nelmercato oltre a possedere effetti benefici nellarotazione, capace di diminuire il consumo deisuoli e la desertificazione. Ciò tuttavia non hadeterminato un aumento di prodotti industrialidella filiera della carta, dei tessili e dei prodottibiodegradabili, ma ha indotto una proliferazionedi migliaia di negozi – denominati appunto can-nabis light – che vendono accanto ai prodotticommestibili (cioccolato, biscotti, birra, formag-gio) anche le infiorescenze che dovrebbero esse-re vendute solo per ricerca, uso tecnico da colle-zione ed esposizione ma non per uso umano.Sembra una vera presa in giro come se il prescri-vere “non per uso umano” impedisse a chi com-pra le piante di fumarsi le infiorescenze, checomunque contengono THC in quantità utili a

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LA PROVINCIA 33VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

STEFANO BARBUSCA

La luce che si vedeva infondo al tunnel sembrasempre più affievolir-si». Dopo le sensazioni

negative di Confindustria, cheha evidenziato un rallenta-mento dell’economia locale,anche il segretario generaledella Cisl di Sondrio DavideFumagalli mette in risalto unpreoccupante cambio di sce-nari e vari aspetti sui quali ènecessario concentrare l’at-tenzione.

Qual è la fotografia del mondo del

lavoro?

In attesa di conoscere le cifrelegate all’occupazione possia-mo dedicare attenzione alleimprese. Gli ultimi dati dispo-nibili si riferiscono al terzo tri-mestre del 2018 e ci parlano diuna diminuzione di quelle at-tive rispetto all’anno prece-dente di circa 200 unità e chequindi risultano essere pari a13.918. È un dato in controten-denza rispetto a quello regio-nale e nazionale, invece pres-soché stabili, e in parte è colle-gato all’aumento della dimen-sione media delle società intermini occupazionali.

Quali sono gli aspetti più rilevanti

da evidenziare?

Il sistema imprenditorialeprovinciale continua ad esse-re caratterizzato dalle piccoledimensioni e dalla forte pre-senza di imprese individuali(60% circa). Le ditte artigianerappresentano il 31,5% del to-tale, con una forte componen-te del settore delle costruzio-ni. Nel decennio passato han-no registrato un arretramentodal punto di vista del numerodelle aziende l’agricoltura(che nel 2008 rappresentava il21% di quelle attive, ora è il17%), il manifatturiero (da 11% al 9%) e le costruzioni (da18% al 16%). Stabile il com-mercio (21%) e in decisa cre-scita il settore turistico (dal9% al 13% attuale). Quasi lametà degli addetti totali è con-centrato in tre settori: mani-fattura che impiega circa il18%, turismo il 16% e com-mercio il 15%.

Piccolo, lo si dice ormai da anni,

non è bello se c’è da investire.

Le ridotte dimensioni delleimprese rende più difficoltosala penetrazione sui mercatiesteri e penalizza i processi diinnovazione.

Qual è il vostro punto di vista sulla

qualità del lavoro?

La vera domanda è come pos-sibile creare una comunità diqualità quando chi la abita nonpossiede la serenità di lavoroche garantisca a sé e alla pro-pria famiglia un’entrata certanel tempo. Quali frutti dopoanni di parole sulla responsa-bilità sociale d’impresa? Lasomministrazione è una delletipologie di contratti possibilie nemmeno la peggiore. Neglianni il contratto nazionale hamesso dei paletti importantisia per favorire la continuitàlavorativa, sia per tutelare lepersone tra una missione el’altra. Ma non dimentichiamole responsabilità di chi utilizzalo strumento. Il mercato dellavoro deve diventare un eco-sistema tutelante, che preve-da il giusto equilibrio tra poli-tiche attive e passive in gradodi sostenere, accompagnare eriqualificare chi perde il posto.

Com’è possibile promuovere una

crescita sempre più basata sul ca-

pitale umano e non solo sul basso

costo del lavoro?

Investire sulla formazionecontinua dei propri lavoratorisarà sempre più un elementoimprescindibile per un’azien-da: l’innovazione tecnologicae organizzativa da sole non ba-stano. Aggiungo la necessità diabbassare il cuneo fiscale e uncontrollo costante del rispettodelle regole, per evitare mar-ginalità realizzate sulla pelledi lavoratori e aziende serie. Eoccorre incrementare la sen-sibilità di cittadini e consuma-tori sul loro potere di ricono-scere e premiare anche local-mente quelle imprese virtuo-se verso la comunità dove ope-rano.

Ci sono state conseguenze dopo

l’entrata in vigore del Decreto di-

gnità?

Aveva l’obiettivo condivisibiledi spingere verso la stabilizza-zione del rapporto di lavoro.L’efficacia però va valutata inbase ai risultati e non rispettoalle intenzioni di partenza. Iprimi effetti soprattutto inmansioni a bassa professiona-lità sembrano quelli di una ri-distribuzione della precarietàe non di una sua riduzione,inoltre c’è il timore di un au-mento delle cosiddette “fintepartite Iva”. Il difetto princi-pale è che agisce pensando almondo del lavoro come unmonolite, con le stesse dina-

tegorie di Cgil, Cisl e Uil. Ave-vamo chiesto una manovra ca-pace di mettere al centro lacrescita e di puntare sugli in-vestimenti invece, è andatonella direzione opposta. Dopoanni di segni meno su crescita,investimenti, occupazione,nei primi mesi del 2018 si era-no cominciati a vedere timi-dissimi segnali positivi. Nonsiamo disponibili a tornare in-dietro. La pressione fiscale perdipendenti e pensionati au-menterà mentre le partite Ivabeneficeranno della flax tax al15% fino a 65.000 euro. Un di-pendente o un pensionato conlo stesso reddito arriva a paga-re fino al 41%: questa è equi-tà?.

Sarà un anno cruciale anche per la

sanità.

Affidare lo studio di come arti-colare la sanità di montagna alPolitecnico è stata una mossaintelligente da parte della Re-gione, cosi come quella di pre-vedere in questo percorsol’ascolto di tutti gli stakehol-der. Vedremo se la discussioneche seguirà alla restituzione

sarà all’altezza delle preroga-tive di questa analisi. Immagi-no che se vogliamo manteneree implementare l’eccellenzaalmeno nell’ambito provincia-le saranno necessarie soluzio-ni innovative, non solo sanita-rie, con una visione del futurocoerente con i trend attuali,sociali ed economici.

Per i trasporti il 2019 è cominciato

nel peggiore dei modi, con un pri-

mo gennaio senza treni.

La questione viabilità va lettasempre tenendo conto di al-meno due piani: il primo èquello dell’oggi per garantirela funzionalità dell’esistente.L’altro è la progettualità a me-dio e lungo termine alla cui ba-se deve esserci una condivisio-ne basata su una sostenibilitàlegata ad un’idea di sviluppodel territorio. Mentre sul ri-durre i tempi di percorrenzatutti sono d’accordo, quando siparla di aprire nuove vie di co-municazione si torna al solitocampanile. Occorre definire lepriorità del territorio e lavora-re tutti uniti verso la direzionedecisa. Non c’è alternativa.

n n I pensionatiancora una voltasi sentono usaticome un bancomatdal governo

[email protected]. 0342 535511 Fax 0342 535553

miche identiche in tutti i set-tori e per tutte le professiona-lità. E non considera il periodoancora non stabile dell’econo-mia, dove l’incertezza del fu-turo si ripercuote sulla stabi-lizzazione dei rapporti di lavo-ro. La luce intravista in fondoal tunnel nei primi mesi delloscorso anno sembra affievolir-si sempre più, c’è un pericolo-so rallentamento che se noncontrastato subito può porta-re a conseguenze nefaste.

Intanto i pensionati protestano.

Lo fanno perché ancora unavolta si sentono usati come unbancomat dal governo per fi-nanziare le altre misure pro-messe, ma alla grande manife-stazione unitaria a Roma del 9febbraio ci saranno tutte le ca-

Il punto

«Le Olimpiadidel 2026una vetrinaper la Valle»

I trasporti, le infrastrutture e la

sanità sono fonte di disagi e preoc-

cupazioni per i cittadini della

provincia di Sondrio e per i turisti

che scelgono la Valle per le vacan-

za. Le sedi sindacali ricevono,

quasi tutti i giorni, segnalazioni

relative a guai sui treni e lamentele

relative ai servizi socio-sanitari. Le

Olimpiadi potrebbero essere

un’occasione per risolverne alcuni,

ma non mancano le voci critiche

nei confronti di quest’ipotesi. Ecco

il punto di vista della Cisl. «La

vicina Svizzera ha ospitato due

volte i Giochi olimpici Invernali e

per dieci la popolazione ha boccia-

to una possibile candidatura,

sostenendo che fosse meglio

investire le risorse pubbliche in

opere durature come strade,

ospedali e interventi nel sociale»,

premette il segretario generale

Davide Fumagalli. La candidatura

del 2026 è però “multipla”. «Distri-

buendo le gare in diversi territori e

utilizzando sostanzialmente

strutture sportive già esistenti

dovrebbe contenere i costi che

oltretutto pare saranno coperti da

risorse private - dice il sindacalista

valchiavennasco -. La capacità di

un investimento di questo genere

di ripagare chi lo ospita è stato

frutto di studi da parte di autore-

voli università, anche se credo sia

necessario giudicare eventi di

questa portata in un’ottica di

straordinarietà e complementarie-

tà, non come strategia di sviluppo

di un territorio. Un percorso che

nel nostro caso deve proseguire

verso l’implementazione di un

sistema turistico attraente tutto

l’anno puntando sulle sue eccellen-

ze culturali, storico, enogastrono-

mico e certo anche a quelle legate

alle caratteristiche ambientali». La

strategia potrebbe quindi essere

quella di sfruttare i riflettori delle

Olimpiadi «per far conoscere tutte

le altre nostre ricchezze, impiegan-

do le risorse per scelte di prospetti-

va, ben sapendo che è la qualità

delle risposte a fare la differenza».

Non manca una riflessione sul

lavoro. «Qualità che passa anche

dall’attenzione a costruire percorsi

che incrementino la professionali-

tà oltre che la quantità dell’occupa-

zione».

«IN CALO LE AZIENDE ATTIVE LA LUCE PARE AFFIEVOLIRSI»«Per le piccole imprese più difficile la penetrazione del mercato e l’innovazione» dice il segretario Cisl FumagalliLe prospettive: «Investire sulla formazione continua dei lavoratori sempre di più strumento imprescindibile»

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LA PROVINCIA 35VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

GIUSEPPE MAIORANA

“Pugno di ferro” di Re-gione Lombardia verso coloro che prenotano una visita medi-ca o un esame e poi non si pre-sentano all’appuntamento sen-za nemmeno averlo disdetto in tempo utile in modo che lo “slot” possa venir sfruttato da un altro paziente.

In base alla delibera dellagiunta regionale che ha dettato le regole per le aziende socio-sa-nitarie territoriali nel 2019, «qualora non sia possibile pre-sentarsi a una visita o a un esa-me diventa obbligatorio disdirela prenotazione con almeno tre giorni lavorativi d’anticipo. In caso contrario, quando l’utente fisserà un nuovo appuntamen-to, sarà chiamato a saldare an-che la prestazione che non ave-va disdetto in tempo utile in precedenza».

I casi in provincia

Inoltre, il testo che ha ottenuto la delibera della giunta regiona-le recita anche che «qualora il cittadino dovesse rifiutarsi di effettuare il pagamento, l’ospe-dale erogherà regolarmente la prestazione e provvederà a emettere la relativa cartella esattoriale».

Pazienti e utenti, dunque, sa-ranno costretti a pagare prati-camente il doppio se non comu-nicheranno per tempo la loro impossibilità a sostenere la visi-ta o l’esame prenotato: negli ospedali e nei presidi sanitari della provincia di Sondrio, l’an-no scorso sono state effettuate 345mila prenotazioni (esclu-dendo la libera professione) e sono stati 4.929 gli utenti che non si sono presentati in ambu-latorio.

Si tratta, quindi, di una per-centuale molto bassa, che corri-sponde all’1,43% del totale.

Visite mediche, ora norme più severe La delibera. Chi prenota e non si presenta senza disdire dovrà saldare la prestazione al nuovo appuntamento

Dalla Regione le nuove regole per le Asst: bisogna avvisare almeno con tre giorni lavorativi di anticipo

Un dato piuttosto positivo,da cui emerge il comportamen-to quasi sempre responsabile dei pazienti di Valtellina e Val-chiavenna, specie se paragona-to a quello di altre realtà.

Per quanto riguarda, adesempio, l’azienda socio-sanita-ria territoriale Lariana, l’anno scorso sull’intero territorio del-la provincia di Como in base a una prima stima sarebbero staticirca 70mila gli utenti che non sisono presentati alle visite e agli esami prenotati e questa cifra rappresenta una percentuale tra il 5% e il 10% del totale dellevisite fissate.

«Ridurre le liste di attesa»

«Verrà responsabilizzato il pa-ziente con azioni di carattere sanzionatorio nel caso di pre-stazioni prenotate, ma poi non erogate per la mancata presen-tazione - così l’assessore regio-nale al welfare Giulio Gallera aveva commentato la novità in-trodotta dalla delibera di giunta- anche per far sì che si verifichiuna riduzione delle liste d’attesache è una delle nostre priorità».

La delibera regionale chedetta le regole per le aziende so-cio-sanitarie territoriali della Lombardia andrà a inserirsi in un ambito che sin qui è stato re-golato dal decreto legislativo 124/1998 il cui testo prevede che l’utente che non disdica pertempo (in questo caso almeno 24 ore prima) la prestazione ambulatoriale prenotata, sia che si tratti di un esame stru-mentale sia che si tratti di una visita è tenuto al pagamento della somma corrispondente al ticket della stessa. Sempre in base al già citato decreto, poi, l’azienda socio-sanitaria terri-toriale procede all’invio del sol-lecito del pagamento all’utente interessato.

Chi non si presenta alle visite o agli esami prenotati dovrà pagare “doppio” al secondo appuntamento se non disdice

Si può usare anche il webMa ci sono perplessità

In base alla deliberaregionale, per evitare sanzio-ni, un paziente che non possapresentarsi in ambulatorioper la visita o l’esame che haprenotato, deve disdirlo conalmeno tre giorni lavorativid’anticipo.

Per procedere a questaoperazione ed evitare di pa-gare praticamente il doppioalla visita successiva, l’utentepuò chiamare da rete fissa il

numero verde 800638638oppure, da rete mobile, il nu-mero 02.999599.

Inoltre, per disdire la pro-pria prenotazione è possibilerecarsi agli sportelli di cassaaziendali o nelle farmacie.Infine, è offerta l’opportuni-tà ai pazienti che non possopresentarsi il giorno degliesami o della visita da soste-nere, di utilizzare anche laprocedura di disdetta online,

accedendo al sito internetaziendale http://www.asst-valt.it/disdettaprenotazio-ne.html.

Al di là dell’obbligatorietàdella disdetta introdotta dal-la delibera regionale, in casodi necessità è comunquesempre consigliato calda-mente di comunicare la pro-pria impossibilità di presen-tarsi per la visita prenotatasia per motivi organizzativiinterni all’azienda sia neltentativo di ridurre le listed’attesa.

Proprio sul termine dei tregiorni lavorativi introdottodalla giunta regionale, però,

le associazioni dei consuma-tori, che pur nella sostanzaritengono giusta la delibera,hanno espresso alcune per-plessità: secondo le associa-zioni, infatti, il provvedi-mento rischia di penalizzareoltre misura coloro che a cau-sa di un imprevisto il giornostesso dell’appuntamento, senon addirittura poche oreprima dello stesso, fosseroimpossibilitati a presentarsi,ma sarebbero a questo puntocostretti a pagare il doppio almomento dell’effettuazionedella visita o dell’esame suc-cessivo. G.Mai.

elemento di novità, purtroppo, sarà dato dal fatto che un gran numero di persone dovrà paga-re un conto non indifferente, stimabile attorno ai 500-600 euro annui, l’equivalente di unabella tassa». E non manca una frecciata al Comune: «Gli am-ministratori hanno sempre di-chiarato che l’introduzione del pagamento non è stata deter-minata dalla volontà di “fare cassa” - scrive ancora Fedele – ma è mirata ad evitare la sosta perenne di alcuni mezzi, oltre che a consentire una rotazione dei parcheggi. È vero, però, che la mancanza di volontà di pren-dere in esame proposte alterna-tive, da più parti avanzate, fa-rebbe pensare diversamente». F.Bet.

chiaro che dovrà essere attivatoun sistema di controllo. Non si comprende come non sia possi-bile controllare la titolarità al parcheggio gratuito di altre ca-tegorie di lavoratori, visto che ilpersonale dovrebbe già essere in zona per le verifiche».

Secondo la Cisl l’introduzio-ne dei parcometri rischia di nongarantire la rotazione dei po-steggi che il Comune punta ad ottenere con questa revisione: «Temiamo che quelle lavoraticie quei lavoratori che dai comunilimitrofi e dalle frazioni son-driesi si recano ogni mattina nelcapoluogo riempiranno co-munque tutti i parcheggi dispo-nibili, a pagamento o no – affer-ma Fedele -, in quanto non esi-stono altre alternative. L’unico

secondo Fedele una soluzione ètutt’altro che impossibile da trovare: «Da alcune recenti di-chiarazioni degli amministra-tori comunali – scrive Fedele – sembrerebbe che la concessio-ne della gratuità ai lavoratori, tramite un pass, non possa esse-re attuata per la sola difficoltà ad effettuare i controlli. Al con-tempo è prevista la possibilità di parcheggiare gratuitamente per i soli pendolari utenti del servizio ferroviario, quindi è

to. A dirlo è il referente Viabilitàe trasporti della Cisl di Sondrio Michele Fedele, che in una no-ta si fa portavoce delle «nume-rose istanze» ricevute da citta-dini che abitano nelle frazioni onei centri limitrofi e lavorano nel capoluogo: per loro la Cisl daqualche tempo ha proposto al Comune di mantenere la gra-tuità del parcheggio, ricorda Fe-dele, e sono sempre più nume-rosi i lavoratori che si rivolgonoal sindacato su questo tema. E

Le richiesteFedele della Cisl portavoce

delle richieste che arrivano

«Non si comprendono

i problemi sui controlli»

Sul parcheggio del Po-licampus fioccano le richieste di mantenere la sosta gratuita, perché i lavoratori che abitano fuori città temono «un aggravioeconomico non indifferente» dall’introduzione del pagamen-

«Policampus, sosta gratuitaper i lavoratori di fuori città»

Michele Fedele della Cisl

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

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36 SondrioLA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

per contribuire all’aumento del turismo e alla crescita del volu-me d’affari dei nostri negozi».

«La lotteria – ha sottolineatola presidente Manuela Giam-belli - è tornata dopo dieci anni di assenza perché fortemente voluta e ringrazio chi ci ha per-messo di riproporla: i negozian-ti, i pubblici esercenti e i profes-sionisti che hanno aderito al-l’iniziativa, il Comune che ha dato un importante sostegno economico e l’associazione cul-turale “Gsmile”, coorganizza-trice del concorso. Al momentonessuno si è fatto avanti per riti-rare il primo premio: magari il biglietto vincente è in mano a qualche turista o visitatore di fuori provincia. Se non verrà ri-tirato entro la data prestabilita, il premio sarà devoluto all’asso-ciazione Cancro Primo Aiuto».

«Da pareri raccolti tra colle-ghi commercianti di Sondrio – ha sottolineato il vicepresiden-te Gigi Moltoni – c’è soddisfa-zione per i buoni risultati otte-nuti con la lotteria e per aver contribuito a questa iniziativa, che ha reso Sondrio più attratti-va durante le festività ».

te Gigi Moltoni e dell’assessorealle Attività produttive ed Eventi Francesca Canovi, si sono presentati in Unione per ritirare la loro vincita.

Enrico Colombo, con il bi-glietto numero 76812 (distribu-ito da Ortofrutta Nazzari di via Trieste) ha ricevuto il secondo premio, la mountain e-bike (va-lore di 2mila euro, acquistata presso Mondo Energia di Mor-begno). Nando Stella con il bi-glietto 88628 (distribuito da Floricoltura Pedrazzoli in galle-ria Campello) ha vinto il terzo premio: un buono viaggio (valo-re di 500 euro, che il vincitore ha scelto di utilizzare presso l’agenzia Bluvacanze di Son-drio).

«Ringrazio l’Unione com-mercio - ha dichiarato l’assesso-re Canovi - per aver curato l’ini-ziativa della lotteria di Natale, molto apprezzata dalla cittadi-nanza; iniziativa che ha com-pletato l’offerta di eventi natali-zi voluti dall’amministrazione per animare la nostra città. Ri-teniamo importante investire in promozione e attirare in cittàquante più persone possibili

Il bilancio«È stata un’iniziativamolto apprezzata»Se l’auto non sarà ritirataverrà devoluta in beneficenza

Ci sono ancora più di due settimane di tempo (fino al 6 febbraio) per ritirare il primo premio del “Concorso di Natale- Sondrio 2018”, iniziativa del-l’Unione commercio e turismo, tramite l’Associazione manda-mentale e Sondrio Shopping, incollaborazione con il Comune el’associazione culturale “Gsmi-le”.

Ad oggi nessuno si è presen-tato per la vincita più ambita, laSuzuky Ignis Hybrid (del valoredi 17mila euro), destinata al possessore del biglietto nume-ro 52405, distribuito nel nego-zio Fumagalli Calzature di cor-so Italia.

Si sono fatti avanti, però, ivincitori (entrambi sondriesi) del secondo e del terzo premio, che, alla presenza della presi-dente dell’Associazione manda-mentale dell’Unione, Manuela Giambelli, con il vicepresiden-

Promossa la lotteriaMa nessuno si presentaper il primo premio

Il primo premio in palio: la Suzuky Ignis Hybrid

La consegna del secondo e terzo premio della lotteria di Natale

L’Unione commercio interviene sul tema del rilancio dei centri urbani

«Inutile polemizzare, le collaborazioni fattive producono risultati positivi»

«I NEGOZI CONTINUANOA FARE LA LORO PARTEUN BUON CLIMA IN CITTÀ»Il commercio a Sondrio, le sue diffi-

coltà ormai decennali, il ruolo del-

l’associazione di categoria e quello

dell’amministrazione di palazzo

Pretorio. Dopo l’intervento del-

l’architetto, urbanista e già ammi-

nistratore comunale Piercarlo Ste-

fanelli (intitolato «Negozi, il Comu-

ne si è mostrato più avanti dei com-

mercianti»), pubblichiamo su que-

sto argomento di stretta attualità

l’analisi dell’Unione commercio

L’inizio del nuovo an-no è un momento in cui si èsoliti tirare le somme di quelloprecedente, con lo sguardo ri-volto alle progettualità da met-tere in campo per il nostro ter-ritorio, la sua economia e unfocus sui centri mandamentali.Nell’addentrarsi in questa ana-lisi, si parla spesso dei rapportitra le amministrazioni e lecomponenti di maggior spiccodella vita cittadina. Tra di esse, un ruolo importan-te spetta agli operatori com-merciali, fondamentali nelcontribuire a rendere le nostrelocalità più vivaci e attrattive.Accanto alle situazioni in cui irapporti tra commercianti eamministrazioni non sono statisempre costruttivi e in perfetta

cittadino. Sicuramente gli ulti-mi vent’anni sono stati irti didifficoltà e la crisi si fa ancorasentire. Nonostante ciò, la città di Son-drio sotto molti aspetti apparemigliorata, con un volto nuovoe più accogliente, a cui ha certa-mente contribuito il restyling

delle principali piazze.A tale riguardo, anche la com-ponente commerciale si è fattaparte attiva, presentando i suoisuggerimenti attraverso l’im-portante “Progetto per la ri-qualificazione del centro stori-co e la rivitalizzazione del si-stema commerciale naturaleintegrato della città di Son-drio”, realizzato agli inizi deglianni 2000 per conto dell’Unio-ne del Commercio e del Turi-smo e sottoposto all’attenzionedel Comune.

Il plauso alle amministrazioni

Un plauso va alle amministra-zioni che si sono succedute dal2003 in avanti perché, ancheaccogliendo parte dei suggeri-menti dell’Unione del Com-mercio e del Turismo, si sonoattivate per migliorare i servizie i parcheggi della città e nehanno riqualificato le piazze.Nel frattempo, anche gli opera-tori commerciali hanno fattola propria parte, ma si sonotrovati ad affrontare ad armiimpari la concorrenza dellagrande distribuzione, che hafatto chiudere tanti punti ven-dita. Oggi lo scenario appare ulte-riormente complicato dalladiffusione dell’e-commerceche, e lo confermano pure i datipiù recenti, sta prendendosempre più piede.

Gestione della cosa pubblica

In questo contesto, l’Unionevede di buon occhio il fatto chei commercianti e gli operatori,anche in quanto cittadini, par-tecipino alla gestione della cosapubblica, ma non è disposta adaccettare che qualcuno possaconsiderarli come “infiltrati”quando si mettono in gioco nel-l’amministrazione della città.Democrazia, infatti, significaanche considerare i commer-cianti che si candidano e ven-gono eletti alla stessa stregua

Le iniziative natalizie. Da sinistra: Gianluigi Moltoni, Manuela Giambelli, Francesca Canovi e Daniele Ursini

di architetti e altri professioni-sti.«I momenti per la nostra eco-nomia sono ancora difficili -dichiara la presidente del-l’Unione del Commercio e delTurismo Loretta Credaro - etirarsela gli uni contro gli altrinon porta a niente. Le collabo-razioni fattive producono inve-ce risultati positivi, come è av-venuto per il Natale 2018 a Son-drio, che ha avuto ottimi ri-scontri in virtù del clima di col-laborazione che si è instauratotra le parti e che speriamo pos-sa portare ulteriori buoni fruttiin futuro».

Con il piede giusto

«Il commercio di Sondrio hafatto e continua a fare la suaparte», afferma la presidentedell’Associazione Mandamen-tale dell’Unione del Commer-cio Manuela Giambelli. «Conquesta nuova amministrazione– continua Giambelli - siamopartiti con il piede giusto e stia-mo portando avanti una buonacollaborazione che ha conse-guito i primi risultati tangibili,come quelli ottenuti durante ilNatale 2018. Ora siamo già allavoro per progettare le inizia-tive per il 2019».

n «Bene il Natale 2018, già al lavoro per progettare le iniziative per il 2019»

n «Non accettiamo che si parli di negozianti “infiltrati”in Comune»

sintonia, vi sono realtà in cui illavoro di squadra sta produ-cendo risultati positivi. A taleriguardo, merita di essere se-gnalato l’impegno messo incampo nel capoluogo nel perio-do delle festività natalizie ap-pena trascorse, animate e viva-cizzate dai progetti condivisi

tra l’Associazione Mandamen-tale di Sondrio, attiva all’inter-no dell’Unione del Commercioe del Turismo, e l’Amministra-zione comunale.

La crisi si sente ancora

Il commercio in città è un’im-portante linfa vitale del tessuto

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LA PROVINCIA 37VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

Focus La lotta alle dipendenze in Valle

Droghe e giovani, progetto al viaIl punto. Il 25 gennaio incontro pubblico a Sondrio con Marti, Serpelloni e Parolaro, esperti a livello nazionale

Poi sarà attivato un percorso ambizioso: saranno i ragazzi, formati sul tema, a trasmettere gli insegnamenti

FRANCESCA BETTINI

I primi a prendere laparola saranno gli esperti, poi iragazzi diventeranno protago-nisti in prima persona, per tra-smettere ai loro coetanei un’in-formazione corretta su droghee dipendenze.

Parte da un convegno intito-lato “Dalla cannabis alle nuovesostanze psicoattive, quale sce-nario per i nostri giovani?” ilpercorso legato al protocollosulle tossicodipendenze siglatonel novembre dell’anno scorsoda enti e associazioni del terri-torio: obiettivo, lavorare insie-me sulla prevenzione verso i piùgiovani, in particolare fra glistudenti.

L’appuntamento

L’incontro pubblico – presenta-to ufficialmente ieri mattina inPrefettura – è in calendario pervenerdì 25 gennaio alle 16, nellasala Besta della Banca Popolaredi Sondrio: al tavolo dei relatori,Matteo Marti, responsabile dellaboratorio di Tossicologia del-l’Università di Ferrara, Giovan-ni Serpelloni, docente univer-sitario in Italia e in Usa e già acapo del Dipartimento politicheantidroga della presidenza delConsiglio dei ministri, e Danie-la Parolaro, del laboratorio diNeuropsicofarmacologia del-l’Università dell’Insubria. «So-no tre dei maggiori esperti a li-vello nazionale di tossicologiae dipendenze – ha spiegato ieriClaudio Marcassoli, coordina-tore del progetto insieme a Fi-lippo Accomando della Prefet-tura – e con loro cercheremo difare il punto in modo scientifico,chiaro e corretto sulle diversesostanze. Purtroppo circolanomolte mistificazioni e sottova-lutazioni dei problemi, sia ri-spetto alla cannabis sia sulle no-

ve sostanze chimiche di sintesidagli effetti spesso poco cono-sciuti e che rappresentano ungrosso rischio».

In base al protocollo provin-ciale, poi, verrà attivato un per-corso incentrato sulla “peereducation”, vale a dire l’inse-gnamento fra pari: «La parte piùdifficile e ambiziosa è semprecomunicare efficacemente il sa-pere scientifico ai ragazzi – hasottolineato Marcassoli -, la“peer education” è una metodi-ca che ci sembra utile, visto checoinvolge direttamente i giova-ni. Dei gruppi di ragazzi infattivengono formati sul tema, conla guida di un esperto, e poi tra-smettono queste conoscenze ailoro coetanei. In pratica i giova-ni diventano educatori dei gio-vani, superando quella distanzache spesso i ragazzi lamentanorispetto a metodi di informazio-ne più tradizionali».

Il progetto verrà costruitocoinvolgendo tutti gli enti e as-sociazioni che hanno sottoscrit-to il protocollo, individuandoalcune scuole che possano spe-rimentare questi percorsi, harimarcato Marcassoli, in colla-borazione con l’Ufficio scolasti-co provinciale.

Fondamentale è fare rete, hasottolineato Lorella Ceccona-mi, direttore dell’Ats della mon-tagna, perché «la frammenta-zione assorbe risorse e portarisultati inferiori», e mettere apunto «progetti sostenibili econtinuativi nel tempo».

Al centro dell’attenzione sa-ranno gli aspetti culturali, manon solo: il procuratore dellaRepubblica di Sondrio ClaudioGittardi ha confermato la di-sponibilità di magistrati e forzedell’ordine per «illustrare ai ra-gazzi anche le conseguenze le-gali» dell’uso delle sostanze.

Contro dipendenze euso di sostanze è necessario«impegnarsi tutti insieme,con affetto e attenzione verso iragazzi», per affrontare il pro-blema «da tutti i punti di vi-sta». L’ha sottolineato il pre-fetto Giuseppe Mario Scaliadurante la presentazione delconvegno del 25 gennaio e delpercorso legato al protocolloterritoriale siglato lo scorsoanno, lanciando anche unmessaggio a famiglie e ragazzi.

«Ai genitori – ha detto Sca-lia – un invito ad ascoltare i vo-

stri figli, ci sono molti giovaniin lotta con il mondo, che han-no paura delle loro stesseemozioni. Aiutiamoli, nongiudichiamoli. Ai giovani, uninvito a non ascoltare i social onotizie fuorvianti e inganne-voli, ascoltate chi lotta ognigiorno in queste situazioni,chi è a contatto con le famigliedevastate dalla droga, con figlitossicodipendenti». Enti eistituzioni devono fare di più,insieme, per contrastare que-sto fenomeno, ha sottolineatoil prefetto, annunciando an-

che l’apertura di un tavolo tec-nico dedicato alle problemati-che legate ad uso e abuso di al-col sul territorio: serve un’in-formazione maggiore sulle so-stanze e una maggiore «dis-suasione», costruendo «pro-grammi di informazione eprevenzione nuovi e attuali»,ha sottolineato. E Scalia haconcluso con un appello ai ra-gazzi: «All’illusione spensie-rata di un attimo – ha detto - èpreferibile la complessità del-la vita, perché essa si dipanasempre. In un mondo con-tradditorio, agli attimi sinteti-ci sono preferibili gli istantiautentici». F.BetIl prefetto Scalia

L’INTERVENTO DOPO IL CASO CHIAVENNASCO

Cani anti spinello a scuola?Solo come extrema ratio

Si legge sulla stampa:“Forze dell’ordine ecani antispinello da-vanti alle scuole per

combattere spaccio e consumodi droga” e se ne enfatizza la presenza da parte di alcuni. Desta qualche perplessità si-mile approccio a un problemadelicato e pesante quale è la tossicodipendenza.

Affidarlo alle forze dell’or-dine dovrebbe essere solo l’ex-trema ratio e solo dopo averepercorso strade educativo-preventive. La scuola deve educare gli studenti alle regolee al loro rispetto, anche se va rammentato che regole e os-servanza delle stesse godonopoco spazio nella nostra socie-tà. Va cassata l’idea che gli inse-gnanti debbano diventare

“controllori”. Essi hanno ruoli ecompiti educativi da non compro-mettere attribuendo loro ruoli ecompiti diversi.

Devono collaborare, anche se,spesso, sono privi/carenti di stru-menti e/o si imbattono in ostacolidi varia natura. Vanno coinvolti glistudenti, a cui non va chiesta dela-zione. Serve persuasione. Vannotrattati da adulti e messi di frontealle loro responsabilità. Devono sapere cos’è sbagliato, cosa signifi-ca e cosa comporta violare la legge.Ciò impone di disporre di cono-scenze scientificamente correttee capacità di trasmetterle con pa-catezza, non drammatizzante e/oterrorizzante. Non servono arre-sti o criminalizzazioni. Il rigore ènecessario. Esso è, però, un valoreper cui deve essere condiviso e non imposto. Spinello, come bulli-

smo, violenza hanno radici socialiprofonde, fanno parte di un feno-meno sociale più complesso qualeè il disagio giovanile e, più in gene-rale, il disagio sociale. Si colpevo-lizza il “drogato” e lo si allontanaconvinti di evitare “contamina-zioni” e “infezioni”. Si confondedroga con drogato. La droga nonun “mostro” o un “fiume” che tra-volge dove passa. È un problemache va affrontato e non rimosso,allontanato. Si deve incidere sullecondizioni socio-culturali che nefavoriscono la diffusione.

La scuola può contribuire. Nonsi può, però, non ricordare che essa è vissuta dagli studenti come“qualcosa” di estraneo, come unparcheggio dove si attende “qual-cosa” di nebuloso, un lavoro chenon c’è. Frequentano una scuolaancora troppo nozionistica, calata

dall’alto, in cui spesso l’insegna-mento è ancora troppo autorita-rio. La loro naturale aggressività,che potrebbe tradursi in creativi-tà, viene tarpata o bloccata. La droga è, spesso, cercata per noia,per curiosità, per desiderio di fuga.

La scuola non sempre sa offrireo lo fa in modo del tutto insuffi-ciente, motivazioni, interessi. Cercano di porvi rimedio, di sup-plirvi molti insegnanti. L’inter-vento delle forze dell’ordine puòessere utile e anche necessario. Sideve, però, evitare che un proble-ma con radici socio-culturali, af-fondate nel disagio giovanile, vadaaffidato alla sola repressione. È sulla comunità degli adulti, che non si chiede se il diffondersi delconsumo di sostanze stupefacentitra i giovani (e non solo) vada attri-buito a modelli di comportamentodiffusi.

È necessaria una politica disensibilizzazione della popolazio-ne, di modo che si crei un clima culturale favorente la presa di co-scienza del problema e una corre-sponsabilizzazione nella ricercacontinua del benessere della col-lettività. Guglielmo Giumelli I controlli all’istituto Caurga di Chiavenna hanno acceso il dibattito

A moderare l’incontro di venerdì prossimo sarà lo psichiatra Claudio Marcassoli

Il prefetto: «Ascoltate i vostri figli»

Claudio Gittardi

Lorella Cecconami

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38 SondrioLA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

La morte di MattiaI genitori in ProcuraTornano le tv nazionali

RICCARDO CARUGO

D’accordo, gli inqui-renti pensano soprattutto al-l’ipotesi dell’incidente, ma trop-pi particolari ancora non torna-no.

L’inchiestaEcco perché si continua a inda-gare per fare piena luce della morte di Mattia Mingarelli, tro-vato senza vita nei boschi della Valmalenco la vigilia di Natale dopo essere stato dato per di-sperso il 7 dicembre. Ieri matti-

Il caso. Incontro a porte chiuse tra famiglia e inquirenti

Le telecamere di “Quarto Grado” ancora in Valmalenco

Si indaga per fare piena luce sul misterioso episodio

na, nell’ufficio del procuratore capo Claudio Gittardi si sono presentati i genitori del giovane di Albavilla, in provincia di Co-mo.

Un incontro informale e deltutto riservato sul cui contenutonon si possono che fare delle ipotesi. Nessun genitore accet-terebbe di rassegnarsi alla mor-te di un figlio senza sapere esat-tamente come siano andate le cose. E la Procura sondriese ha manifestato, fin dall’avvio delle indagini, tutte le intenzioni di andare a fondo della vicenda. Ora si attendono, tra l’altro, gli esiti degli esami tossicologici sulcorpo della vittima e del dna sui reperti sequestrati al Rifugio Barchi, dove l’uomo aveva tra-scorso il pomeriggio prima di farperdere le proprie tracce

Grande attenzioneIl caso continua a tenere banco anche sulle reti tv nazionali. Ne ha parlato mercoledì “Chi l’ha visto” su Raitre e se ne parlerà ancora questa sera a “Quarto Grado” su Rete4.

Anche gli amici di Mattia con-tinuano a non capacitarsi della scomparsa di un giovane che lu-

nedì avrebbe compiuto 31 anni. Per questo hanno organizzato una festa per ricordare “Tia” proprio nel giorno del suo com-pleanno e raccogliere dei fondi per la realizzazione di “una vi-gna per Mattia”. Intanto pro-prio grazie ai servizi realizzati dalle reti televisive nazionali è stato possibile capire qualcosa di più delle ultime ore vissute dall’agente di commercio mortosulle montagne per le quali nu-triva una vera passione.

I particolari Il giallo del telefonino, per esempio. Come mai il gestore del rifugio “Ai Barchi”, Giorgio Del Zoppo, aveva inserito la propria scheda nel telefono ab-bandonato da Mingarelli al rifu-gio dopo aver bevuto un aperiti-vo con il titolare? «Semplice: avevo pensato di tenermelo, co-me una fortuna arrivata dal cie-lo» la candida ammissione di Del Zoppo, per tutti Gufo, alla in-viata di Quarto Grado Ilaria Mura. Ma spiegarsi come possa essere morto per malore un uo-mo di appena trent’anni dopo essersi incamminato nel bosco di notte è tutt’ora molto difficile.

n Gli amiciorganizzanouna seratain memoriadella vittima

n Attesi a giornii risultatidegli esamitossicologicie sul dna

Mattia Mingarelli, deceduto in Valmalenco in circostanze ancora poco chiare

Scalzo e al buio nel boscoTanti aspetti da chiarire

Mattia Mingarelli ave-va raggiunto la località il 7 di-cembre per trascorrere il weekend dell’Immacolata nella baita che la famiglia aveva affit-tato. Era in compagnia del suo cane Dante che è tornato al rifu-gio da solo e senza il collare. Ac-canto alla baita tracce di vomito e il telefono cellulare del ragaz-zo. Non convince la posizione del cadavere e soprattutto il fat-to che sia stato ritrovato dopo

due settimane di ricerche in un posto che era già stato battuto. Un posto per raggiungere il qua-le occorrono 500 metri di risali-ta a piedi in un bosco buio, nel gelo della sera, appena dopo il tramonto. Lo smartphone ab-bandonato (smarrito?) più in basso, nella neve all’esterno del rifugio “Ai Barchi”. E poi la mor-te, i traumi al volto cui secondo l’autopsia sarebbe da ricondurreil decesso, compatibili con tutto,

con una caduta, ma anche con l’utilizzo di un oggetto contun-dente. Il mistero della morte di Mattia, agente di commercio per una ditta valtellinese che di-stribuisce bevande ma cono-sciutissimo anche a Como per lasua lunga attività di “pr”, rimaneinsoluto. Un altro interrogativo riguarda una delle sue scarpe, ri-trovata a una ventina di metri dal corpo, che era riverso su un lastrone di pietra in mezzo al bo-sco, senza segni di trascinamen-to o altri elementi che facciano pensare che qualcuno possa avercelo portato. Se Mattia c’è arrivato da solo, c’è arrivato in-comprensibilmente scalzo.

OGGI IN CITTÀ OSPITI DELL’UST E DELLA BANCA POPOLARE

Scuola, doppio appuntamentoDue ex ministri parlano di futuro

Valeria Fedeli

Doppio appunta-mento oggi in cittàper parlare discuola, di innova-

zione e di scelte future conlo sguardo rivolto in partico-lare al mondo dell’universi-tà. Ad accompagnare gli stu-

denti e il pubblico lungo questopercorso arriveranno due ospitidi rilievo, Francesco Profumoe Valeria Fedeli.

A invitare i due ex ministridell’Istruzione, l’Ufficio scola-stico territoriale (Ust) e la Ban-ca Popolare di Sondrio, che

hanno promosso due incontri,il primo in mattinata rivoltoagli studenti degli ultimi annidelle superiori, il secondo peril mondo provinciale dellascuola. “Il futuro dell’istruzio-ne tecnico scientifica fra per-corsi post diploma, facoltà uni-

versitarie e Stem” è il tema chesarà sviscerato da Profumo eFedeli questa mattina alle 11all’auditorium Torelli davantialla platea dei giovani che sipreparano a progettare, unavolta superato l’esame di matu-rità, il loro futuro. Una sorta di“bussola” per orientarsi al me-glio, per capire cosa si cela die-tro l’acronimo Stem, dall’ingle-se Science, technology, engine-ering and mathematics, un ter-mine utilizzato per indicare lediscipline scientifico-tecnolo-giche e i relativi corsi di studio.

Al tavolo dei relatori ci sa-ranno Profumo, attuale presi-

dente della Fondazione Com-pagnia di San Paolo, Fedeli chesiede all’interno del cda dellaFondazione Agnelli e Fabio Mo-linari, dirigente dell’Ust. A mo-derare l’incontro, il responsabi-le del quotidiano “La Provinciadi Sondrio” Luca Begalli, chefarà da moderatore anche alle16 nella sala Besta della Popola-re dove Profumo presentare ilvolume da lui curato dal titolo“Leadership per l’innovazionenella scuola”. Previsti anche gliinterventi di Maurizio Tira,magnifico rettore dell’universi-tà di Brescia, e di un rappresen-tate della presidenza della Bps.

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LA PROVINCIA

Sondrio 39VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

BERBENNO

BEPPE VIOLA

Persino un cesto di lu-mache (portato da Arianna Bongiolatti) era presente alla benedizione degli animali nellaricorrenza della festa di S. An-tonio Abate che degli animali è protettore. Un “patto” che vie-ne rinnovato tutti gli anni il 17 di gennaio, senza rimandare al-la domenica prima o dopo; al-meno, qui a Regoledo. «Una tradizione che si rinnova da “sempre”» come hanno ricor-dato numerosi presenti alla ce-rimonia, con gli Amici di Rego-ledo in veste di organizzatori, e gli Alpini di Berbenno in veste di “rinfrancatori”.

I protagonisti

Qualche cavallo, un asino, un mulo, pecore, capre, un vitello etantissimi cani. Eugenia Per-lini (con Luce e Nia) e Catia Dassogno (con Kuma, volpino di Pomerania): «Sono compo-nenti anche loro della nostra fa-miglia, ne fanno parte da sem-pre».Terminata la funzione of-ficiata da don Feliciano Riz-zella, coadiuvato dai parroci di Berbenno, nella chiesa di S. An-tonio e di Maria Maddalena, i presenti si sono riversati sul sa-grato. Susanna Festoli «ci pia-ce ricordare, sì. Questa chiesa èstata costruita nel 1938 dai fra-telli Leoni per la comunità di Regoledo a spese loro; la vec-chia chiesa non è questa – dice poi indicando verso il campani-le leggermente più a est – e ha

Tradizione che si rinnova e coinvolge anche i più giovani. Al centro Cristina Bettini di Coldiretti FOTO GIANATTI

Cerimonia solenneper cani, cavallicapre e... lumacheBerbenno. Benedizione degli animali alla festa

di Sant’Antonio Abate per “un patto” che si rinnova

Agricoltori protagonisti: «Ruolo chiave nella società»

una danza macabra ancora visi-bile sulla parete. Oggi comun-que qui si perpetua la tradizio-ne del nostro paese della bene-dizione degli animali, protetti da Sant’Antonio, che avviene da… “sempre” e confermano pure Antonio e la sorella Anto-nia Bongiolatti. Pure l’asses-sore Mauro Achilli sta gustan-do l’avvenimento: «Una ricor-renza che la frazione di Regole-do celebra proprio nel giorno diSant’Antonio. Gli agricoltori ci hanno detto che avrebbero vo-luto perpetuare questa tradi-zione e negli anni futuri di vo-lerlo fare anche più in grande. Bello, con tanta gente per esse-re un giorno feriale e pure con tanti animali». Benedizione per l’aiuto che danno nella tra-dizione contadina e non è man-cata neanche la Coldiretti con

la segretaria di zona di Sondrio Cristina Bettini: «Ricono-sciamo qui a Berbenno animalianche di aziende nuove. Vedia-mo l’agricoltura com’è oggi, al centro della società dove è ri-tornata ad avere il suo ruolo. L’importante è che essa, socie-tà, riconosca oggi questo impe-gno nel produrre cibo che dà qualità e salute a chi lo consu-ma, riconosca che gli agricolto-ri stanno sul territorio a contra-stare il dissesto idro-geologico tutti i giorni e con aziende nuo-ve, anche qui a Berbenno. Festasentita dato che Sant’Antonio èil protettore degli animali, così importanti per l’uomo».

Festa e benedizione

C’è anche Giancarlo Bongio-latti con un bastone ad altezza d’uomo, arrotolato nella parte superiore. Titolare col figlio di un’azienda “bio”, ci dà confer-ma che quelle della zona aspet-tano don Feliciano e i suoi par-roci per la benedizione, nel po-meriggio: «Gireranno per le aziende del comune di Berben-no a benedire tutti gli animali che adesso sono qui presenti, sì,ma con una piccola rappresen-tanza». Per gli Amici di Regole-do, Patrizio Dassogno (con la piccola Serena e con una botti-glia di ottimo Marugiat) chiudela chiacchierata: «I connotati diuna festa oggi ci sono tutti, ci te-niamo moltissimo a organizza-re questo evento e pure le luma-che sono di una nuova azienda agricola, nata nel 2018».

nTanti animali da compagnia ma anche di aziende agricole della zona

n nL’agricoltura importante anche per contrastare il dissesto idro-geologico

Arianna Bongiolatti ha portato a far benedire anche un cesto di lumache dell’azienda agricola FOTO GIANATTI

La benedizione sul piazzale della chiesa Grande partecipazione alla celebrazione in paese

l’altro in bicicletta ed utilizzavabattere due pezzi di legno col-legati da un cavo comunemen-te chiamato hyoshigi, per an-nunciare il proprio arrivo nei villaggi. I bambini che avevanocomprato caramelle da lui si potevano assicurare i migliori posti di fronte al palco. Una vol-ta che si era formato un pubbli-co, iniziava il racconto delle storie con un set di tavolette dilegno sulle quali erano dise-gnati i vari passaggi della sto-ria. L’usanza del Kamishibai è stata quasi del tutto soppianta-ta dall’arrivo della televisione poi da pc, tablet e smartphone,benché sia stata recentemente rilanciata nelle biblioteche e nelle scuole elementari giap-ponesi. Un esempio lo darà la biblioteca di Piateda grazie an-che ai suoi “volontari per la cul-tura”. L’ingresso è libero. C.Cas.

i monaci utilizzavano gli emakimono per narrare ad un pubblico, principalmente analfabeta, delle storie dotate di insegnamenti morali. Que-sta tecnica è rimasta nelle tra-dizioni del Giappone per seco-li, ma ha conosciuto un mo-mento di splendore negli anni fra il 1920ed il 1950. Il narrato-re si spostava da un villaggio al-

PiatedaDomani alle 10,30 l’iniziativa

organizzata dai volontari per

la cultura con la tecnica del

Kamishisbai

Nella biblioteca di Piateda, dove oltre alla presen-za di libri e punti di lettura c’è anche uno spazio con cuscini ecomodi appoggi per i bimbi piùpiccoli con i loro famigliari, do-mani si terrà la prima iniziativadell’anno all’interno del per-corso, ormai assodato da tem-po, di invito alla lettura fin dallatenera età. A partire dalle 10,30ci sarà un “teatrino di immagi-ni” secondo la tecnica del Ka-mishisbai. Il Kamishibai, tra-ducibile come “spettacolo tea-trale di carta”, è una forma di narrazione che ha avuto ori-gine nei templi buddi-sti nel Giappone del 1100, dove

Spazio ai bimbi tra i libri ARCHIVIO

stra provincia.«In vista dell’avvio del nuovo

anno scolastico 2019-2010 ser-ve assolutamente una fase tran-sitoria per stabilizzare i docentiprecari, che hanno alle spalle anni di servizio» spiegano Lu-ciano De Sanctis e Pier Gior-gio Tognini, che partiti da Son-drio hanno partecipato alla ma-nifestazione milanese. Una fasefondamentale, «per assumere subito chi ha vinto il concorso sostenuto ormai tre anni fa, perportare a termine il concorso 2018 riservato agli abilitati, ma soprattutto per dare valore al-l’esperienza di chi, precario, ha tre anni di servizio, dando il via ad un concorso abilitante». Proprio per questi motivi la Uil ha avviato la mobilitazione chiedendo la partecipazione sulterritorio provinciale di tutti i precari. D.Luc.

to a centinaia di classi - sottoli-neano dalla sede sondriese del sindacato di via Mazzini -, che rischiano altrimenti di veder ri-partire la giostra dei supplenti».

L’ondata di protesta è già co-minciata questa settimana, lu-nedì 14 gennaio a Milano, dove insieme ad oltre 500 precari c’era anche una rappresentanzadella Uil Scuola Rua della no-

La protestaMobilitazione della Uil

per l’immissione in ruolo

degli idonei

del concorso 2016

Precari della scuola in piazza con la Uil Scuola Rua, sindacato che ha dato il via ad una mobilitazione nazionale chiedendo al Governo l’immis-sione in ruolo degli idonei del concorso 2016, quella dei candi-dati del concorso dello scorso anno, nonché l’indizione di un concorso non selettivo per tuttii docenti precari, che hanno maturato 36 mesi (3x180 gior-ni) di servizio negli ultimi otto anni e che consenta di coprire lecattedre vuote, già a partire dal-l’inizio del nuovo anno scolasti-co, il prossimo settembre.

«Solo in questo modo si potràdare garanzia di funzionamen-

Spettacolo teatrale di cartaTra gli scaffali della biblioteca

Precari della scuola in piazza«Basta giostra dei docenti»

Obiettivo stabilizzare i docenti

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40 LA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

NoilettoriNumeri utili

Farmacie di turnoSondrio - Comunale 2, piazzale

Toccalli, 15

Chiesa in Valmalenco - Donadelli,

via Roma, 62

Albosaggia - Vitali, via Porto, 1

Piateda - Ricetti, via Fabbrica, 19

Cosio - Regoledo, via Statale, 219

Dubino - Pavesi, via Valeriana, 36

Piuro - Comunale, via Nazionale, 5

Campodolcino - Farmacie

Edelweiss, via Don Ballerini, 8/A

Villa di Tirano - Romoli, piazza

Torelli, 4

Grosio - Ceresoli, via Roma, 55

Valfurva - Zacchi, p.zza Frodaglio, 3

Livigno - Pedrini succ., via Freita,

1585

OspedaliAzienda Ospedaliera della

Valtellina e della Valchiavenna

Centralino 0342 521111

CUP 800.216.128

EmergenzePronto Soccorso 118

Carabinieri 112

Vigili del Fuoco 115

Polizia di Stato 113

Guardia di Finanza 117

Questura 0342 - 2201

Polizia Stradale Sondrio 0342-

545011

Polizia Stradale Mese 0343-42816

Prefettura 0342-532.111

Protezione Civile 0342-532111

Le lettere, firmate con nome, cognome e indirizzo, vanno inviate a:La Provincia di Sondrio, rubrica Le Lettere, via N. Sauro 13, 23100 Sondrio;o al fax 0342-53.55.53; o via mail: [email protected] redazione si riserva il diritto di sintetizzare i testi troppo lunghi.Per veder pubblicato il tuo SMS invialo al numero 331.677.79.56L’invio del messaggio non garantisce la certezza della pubblicazione.

Come partecipare

Ariete Toro Gemelli Cancro VergineLeone

PesciAcquarioCapricornoSagittarioScorpioneBilancia

Il vostro successo o fallimento dipende dalla vostra forza di volontà. Non ha senso tentare di trovare scuse che non ci esistono.

Siete piuttosto indecisi se perdonare o meno alcuni comportamenti del partner. Lasciate da parte le mosse d’astuzia, seguite il cuore.

Una persona su cui avevate riposto fiducia sembra avervi voltato le spalle. Chi non vi rispetta non merita rispetto. Tenetelo a mente.

C’è aria di cambiamento nel vicino futuro: nuove persone e occasioni sul lavoro vi si porranno davanti. Siate pronti a mostrarvi entustiasti.

La giornata potrebbe partire male; questo non vuol dire che finirà peggio: magari qualcuno che vi vuole bene riuscirà a raddrizzarla.

Provate a darvi nuove regole, maggiore credibilità e, soprattutto, cercate di realizzare i vostri programmi, anche se sarà dura.

Novità ed entusiasmo potranno cambiare il corso della giornata! Sarete protagonisti assoluti e potrete andare oltre i vostri limiti.

Qualche piccolo colpo di fortuna potrebbe fare la differenza. Non vi cambierà la vita ma potrebbe migliorare il vostro umore.

Non siate così veloci nel giudicare alcune persone. Potrebbero risaltare piacevoli e sorprendervi con colpi di genio.

Il vostro sarcasmo e cinismo potrebbero non essere digeriti da persone che ancora vi conoscono poco. State attenti a ciò che dite.

Una giornata che inizia bene potrebbe prendere una piega spiacevole. Gli impegni lavorativi sono davvero tanti in questo periodo.

Maggiore determinazione potrebbe essere la chiave per una svolta positiva, altrimenti continuerete a portare avanti qualcosa che non vi calza più.

21 MAR - 20 APR

Le vostre lettere

OPINIONI

Le polemicheitalo-svizzereDa lettore mi sento di inter-venire quasi per dire, e solo, basta. Basta a questo tifo da stadio sulle targhe svizzere o targhe italiane e multe non pagate ecc.. A mo’ di infor-mazione ombra: Italiani vs svizzeri. E tanto da finire anche su “Striscia la notizia”.Ora, dopo il programma mandato in onda “nazionale”su “Canale 5” come può il resto dell’Italia conoscere il popolo svizzero, i ticinesi, la vera realta’ del territorio di chi ci vive e lavora? Io si! Perché vivo vicino alla fron-tiera e sono un frontaliere, e posso dire solo bene perché cosi’ è. E si sentono solo commenti spregevoli da osteria nei confronti dei ticinesi, proprio da chi ha la fortuna di vivere dignitosa-mente grazie allo stipendio che percepisce in Svizzera. Io mi vergogno. Velocementeriporto le ultime righe di una notizia di ieri data sulla “La Provincia” su un Suv ticine-se, e cognome italiano: cosi’ come una targa ticinese non fa uno svizzero, in Canton Ticino un cognome parteno-peo non fa un italiano: circa la meta’ dei residenti e’ in-fatti di origine straniera e naturalizzata da una o più generazioni.Tirare ora in ballo la “cultu-ra” con la parola “naturaliz-zazione” cosi’ ai quattro venti, e’ poco corretto nei

confronti di chi ha più biso-gno di essere seguito dentro il pentolone dell’informazio-ne, senza crearli altra fru-strazione, e cattiveria ai lettori. Aggiungo: cosi’ come l’informazione dentro i fatti di cronaca non fa la “cultu-ra” sta come a: “una collina non è una montagna”

_ DANIELE PISCITELLO

email

POLITICA

De Lucae la LombardiaMi ha incuriosito la dichia-razione del governatore della Campania Vincenzo De Luca:” La Lombardia da sola rischia di essere una piccola Olanda,un piccolo Lussem-burgo, che sul piano politico

non conta nulla”. Sarà. In-tanto le 100 mila aziende lombarde producono un fatturato di 250 miliardi di cui una buona parte conflui-ranno al sud grazie alle tasse che pagano le aziende. Sono certo che questi miliardi saranno ben accetti anche dal Governatore De Luca.Cordiali saluti

_ TULLIO MALAVASI

AFORISMI

Oscar Wildee la letteraturaHa ragione il professor Chiappori, quando parla di Oscar Wilde, come del più grande aforista. Infatti le sue massime resistono ancora oggi. Ne cito una, forse di-menticata, che ho letto nella

prefazione a “Don Quijote de la Mancha” a firma di Luis Astrana Marin: “Oscar Wilde che crede nell’immortalità della letteratura geniale, divide i libri in due catego-rie, quelli che pongono do-mande e quelli che danno risposte” aggiungendo che, “quando un’opera geniale passa inosservata in altre parole non si è approfondita ed apprezzata quando fu scritta, scomparendo nel corso dei secoli, ubbidisce al concetto di chi risponde a domande non ancora formu-late”, proprio come succede oggi.

_ GIOVANNI BARTOLOZZI

A FIORETanti auguri di buon com-pleanno, ti voglio bene. La tua sorellina

A LUCIA

Soffia soffia le candeline da spegnere sono tante. Buon compleanno dai tuoi affetti Mara e Renato

A FEDERICO E CAMILLA

Per i vostri 16 anni..Buon Compleanno da Matil-de...mamma e papà e dai nonni

A TOMMASO

Auguri per i tuoi 18 anni. Mamma e papà.

A TOMMASO

Eccoli i tuoi 18 anni : auguri !!! Nonna Rita e nonno Giu-seppe

A TOMMASO

Auguri al nostro cuginetto più grande: Giandiego, Ilaria, Gaia, Elisa, Mattia

Cara Provincia

Sette signore torinesi sono riuscite a portare in piazza un bel po’ di gente a manifestare a favore della Tav fra Torino e Lione. Esse sono “pierre” (non so proprio bene cosa sia tale funzione), architetti, avvocati, im-prenditrici.Peccato che fra le sette “madamin” non vi siano casalinghe, operaie cas-sintegrate, addette alle pulizie, e nemmeno se-gretarie, cassiere, com-messe. Forse perché a queste persone non im-porta più di tanto il fatto che si risparmi poco

meno di un’ora per viaggiare in treno da Torino a Lione; credo proprio che per loro sia molto più importante avere treni pendolari che funzionino efficientemente, trovare carrozze pulite e non sovraffollate, e non correre il rischio di venir derubati o accoltellati da bande di delinquenti men-tre tornano a casa dal lavo-ro.Nel nostro paese abbiamo ponti che crollano, buche nelle strade, ferrovie da terzo mondo, e si pensa all’alta velocità, esattamente come qualche anno fa si pensava del ponte sullo

stretto di Messina.Non sono assolutamente in grado di quantificare gli eventuali vantaggi che que-st’opera potrebbe portare in un futuro più o meno pros-simo; indubbiamente non mi sento di definirla com-pletamente inutile; in pro-posito, studi qualificati sulla valutazione dell’impatto di costi e benefici sono in cor-

so. Ritengo tuttavia che vi siano altre priorità. Se in casa mia c’è il tetto che crolla, penso che sia più logico provvedere a siste-marlo prima di pensare a sostituire l’automobile con una più veloce.Grazie per l’attenzione e cordiali saluti

_ LUIGI COLOMBO

Calolziocorte

Una manifestazione a favore della Tav

La Tav sarà utilema sono altrele priorità

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LA PROVINCIA 41VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

se di studio, il Comune hamesso sul piatto 5mila euroche sono stati suddivisi in cin-que borse di studio da milleeuro andate, con i complimen-ti della giunta, rispettivamen-te alle studentesse universita-rie – tutte donne - FedericaAmbrogi, Monica Ghisla,Cinzia Mariotti, AlessiaBorriero, Sharon Negri.

Inoltre il sindaco, DarioCorvi, affiancato dal suo viceMarco Balsarini, ha presen-tato il valore della Carta Costi-tuzionale ai ragazzi della clas-se 2000 che hanno compiuto18 anni. Un discorso sobrioche, però, ha voluto incidereconcetti importanti nelle me-moria dei ragazzi.

Questi i loro nomi: France-sca Franzetti, SebastianoDella Moretta, Pietro Mora-schinelli, Carlotta Polatti,Nicolò Argenta, AndreaMuti, Anna Zanolari, Mar-tina Moraschinelli, DavidePolatti, Elisa Cioccarelli,Margherita Poli, MattiaBozzi, Gerardo Gramazio,Ludovica Negri.

La manifestazione si è con-clusa con una nota di meritoper Sara Caramella, atleta del-la squadra nazionale italianadi arrampicata sportiva. C. Cas.

ApricaIn una cerimonia congiunta

per consegnare assegni

agli studenti meritevoli

attestati e riconoscimenti

Cerimonia per pre-miare le eccellenze e per dareil giusto risalto al mondo deigiovani e al loro futuro di citta-dini consapevoli ad Aprica. Èuna cerimonia dalla triplicevalenza quella che si è tenutanella sala consiliare del muni-cipio del paese orobico allapresenza dell’amministrazio-ne comunale.

Sono state consegnate, in-fatti, le borse di studio agliuniversitari e premiati i neodiciottenni con una copia del-la Costituzione. Infine è statoassegnato un attestato di me-rito a Sara Caramella per ledoti in ambito sportivo.

Per quanto riguarda le bor-

Il Comune punta sui giovaniBorse di studio e Costituzione

Il sindaco Corvi (a destra) alla consegna delle borse di studio

n Premiata anche Sara Scaramelladella nazionale italianadi arrampicata

Sindaco e vice, Marco Balsarini, con i neo diciottenni

TIRANO

CLARA CASTOLDI

Sembrano ancoralontane le elezioni del (proba-bile) weekend del 26 e 27 mag-gio, che sanciranno il nuovosindaco di Tirano e la nuovaamministrazione comunale. Igiochi, probabilmente, sonogià aperti, ma in città al mo-mento tutto ancora tace e sonomolti a dire che «è ancora trop-po presto». Chiacchiericci, checircolano da mesi, prospettanouno scontro fra l’attuale sinda-co uscente, Franco Spada, vi-cino alla conclusione del suoprimo quinquennio, e l’ex sin-daco, Pietro Del Simone che,cinque anni fa, era uscito dallescene. I due diretti interessati,però, nicchiano.

Valutazioni in corso

L’attuale sindaco, Franco Spa-da - la cui filosofia di mandatonegli ultimi cinque anni è stataquella di curare il patrimonioedilizio comunale esistentecon importanti manutenzionio riqualificazioni, oltre al lavo-ro quotidiano di pressing per larealizzazione della tangenzia-le - una conferma la dà: «Sicu-ramente ci sarà una lista “Rin-nova Tirano” che raccoglierà iltestimone dell’attuale gruppodi maggioranza - annuncia Pietro Del Simone, ex sindaco

Tirano e Alta Valle

Elezioni, a Tirano rispunta Del SimoneAmministrative. L’ex sindaco potrebbe candidarsi: «Prima vediamo come evolve il quadro provinciale»

Franco Spada per ora assicura che la sua maggioranza si ripresenterà - Ma all’orizzonte spunta Fiorina

Spada -. Questa è una certez-za». Quanto, però, a chi sarà ilcapolista dello schieramento -una lista civica - ancora non èdetto. Spada, che per esseresindaco a tempo pieno ha otte-nuto l’aspettativa dal luogo dilavoro (era responsabile del-l’ufficio tecnico del Comune diPiateda), per «motivi persona-li» non può annunciare unasua candidatura al momento,ma potrebbe cambiare idea opotrebbero fargli cambiare isuoi compagni di squadra.

Passando a Pietro Del Simo-ne, che comunque non ha vis-suto nell’ombra in questi cin-

que anni, visto il suo impegnocome presidente del Comitatoa difesa della sanità di monta-gna “Io sto con il Morelli” e del-l’associazione TransdolomitesValtellina e Valchiavenna, an-che lui non conferma né smen-tisce: «Il mio excursus storico,sinceramente, lo avrei già fatto-. Sono stato assessore per duemandati con l’allora sindacoFlavio Poluzzi. Anni, quelli,molto incisivi nell’azione. Poisono stato cinque anni in Pro-vincia e, infine, dieci anni dasindaco. Direi che ho un’etàconsiderevole e potrei starme-ne anche a casa a godermi lamia nipotina».

L’ammissione

Dopo un attimo, però, si sbot-tona un po’ e ammette: «È veroche a me la politica piace e lasto facendo anche adesso perl’impegno a favore dell’ospe-dale Morelli. Vediamo comeevolve il quadro provinciale esi deciderà». Infine si profila lacandidatura di una outsiderRosanna Fiorina, ex compo-nente della Pro loco di Tirano eex presidente di ColdirettiDonne Impresa, con una squa-dra di amici e sostenitori. Vociche Fiorina, che non è statopossibile contattare, non con-ferma.

n L’attuale sindaconon ha ancora sciolto i dubbirelativi a una sua ricandidatura

n Tra i due possibili contendentisi fa stradal’ex componentedella Pro loco

In primavera le amministrative a Tirano per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale

Rosanna Fiorina, l’outsider Franco Spada, sindaco uscente

TIRANO

Riciclo dei cartoniCi pensa Secam

Il Comune di Tirano rendenoto che, dall’inizio di gen-naio, il servizio di raccoltaporta a porta dei cartoni con-feriti dalle attività commer-ciali verrà effettuato diretta-mente dalla ditta Secam nellagiornata di raccolta porta aporta della carta (sacco az-zurro) così come program-mato nel calendario già invigore per le utenze. I cartoni, dunque, non vannomessi nei sacchi azzurri, mavanno compattati il più pos-sibile per agevolare il lavorodi carico degli operatori. C. CAS.

VILLA DI TIRANO

Strade provincialiIl Comune dà soldi

Il Comune partecipa alle spese di gestione delle stra-de interprovinciali a Trivigno-Mortirolo e la montagna di Ca-rona. Alla Provincia di Sondrioverranno erogati 7.457 euro. C.

CAS.

TIRANO

CineforumPenultimo film

Penultima pellicola del cinefo-rum mercoledì 23 gennaio. Al Mignon viene proiettato “Unastoria senza nome” di RobertoAndò. Spettacolo alle 21. C. CAS.

ESTRAZIONI DEL LOTTO

CONCORSO n. 8 del 17/01/19

NumeroJolly

NumeroSuperstar

MONTEPREMI ESTRAZIONI

Nazionale

Bari

Cagliari

Firenze

Genova

Milano

Napoli

Palermo

Roma

Torino

Venezia

Punti 6

JackPot

Punti 5+1

Punti 5

Punti 4

Punti 3

Euro

5 stella

4 stella

3 stella

2 stella

1 stella

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100,00

10,00

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63 21 89 35 20

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71

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90

26 33

Numero Oro 1

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Punti 2

4.199.487,60

91.244.141,94

58.792,83

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30,05

5,88

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40.797,00

3.005,00

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42 LA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

punto a nostro favore - ha ag-giunto Rossi - rispetto alla Sve-zia è quello che sui 14 impianti olimpici, l’Italia dovrà costruir-ne solo uno, ovvero il Pala Santa Giulia (Pala Italia) di Milano, che ospiterà l’hockey».

Un dossier olimpico che nonprevede investimenti legati alle infrastrutture, i collegamenti stradali in primis, ma che lo stes-so Rossi analizza lasciando tra-sparire un certo ottimismo: «Non dimentichiamo che la co-siddetta “variante di Tirano” è finanziata dal Cipe e il fatto delleipotetiche Olimpiadi del 2026 fissa già una data di scadenza. Si vorrebbe proporre il prosegui-mento della tangenziale di Son-drio, ma non solo lavori atti alla viabilità stradale, bensì anche ferroviari. In primis verrà po-tenziata la tratta Milano-Tira-no, mentre per il nodo critico Lecco-Colico stiamo lavorando. Siamo aperti anche all’ipotesi diuna sorta di trenino rosso che colleghi Tirano a Bormio, tutto dipende da quanto il governo ci verrà incontro. Non tralasciamonemmeno il discorso dei colle-gamenti tra aree sciistiche». K.Col.

stro favore attualmente gioca il fatto che la Svezia non ha un go-verno e le garanzie politiche, maavrà tempo sino alle ispezioni daparte della commissione del Ciola considerazione di Rossi -. A noi toccherà il mese dopo, ad aprile. Stiamo lavorando per la seconda “tranche”, il 24 gennaioavremo un incontro con il Go-verno, un supporto che in que-sto momento la Svezia non ha e per noi è un punto di forza».

Sotto i riflettori

«Sono molto fiducioso, il presi-dente del Coni Giovanni Mala-gò è diventato componente del Cio dimostrandosi molto bravo nelle pubbliche relazioni, l’Ita-lia all’estero piace e ha dimostra-to nella recente tappa di Coppa del mondo a Bormio di saper fa-re le cose per bene».

«Il prossimo fine settimanasarà Cortina con la Coppa del mondo femminile a finire sotto iriflettori, luci internazionali chein Italia brillano ancora del suc-cesso dell’Expo. Il Cio stesso op-ta per Olimpiadi “low cost”, in-fatti anche il budget per la candi-datura è molto più esiguo rispet-to a quelli del passato. Un altro

sci alpino maschile si svolgerà a Bormio, freestyle e snowboard qui a Livigno dove sorgerà ancheil villaggio olimpico. In Valdi-dentro spazio alle Paralimpiadi con lo sci di fondo e il biathlon».

Bellezze e storia

«L’attrattiva della “micro me-tropoli” più trend d’Europa co-me Milano non ha bisogno di presentazioni - secondo Rossi -. Come non citare la bellezza del-le nostre montagne delle Doli-miti, i vari siti Unesco di cui ci possiamo fregiare? Insomma, i motivi per scegliere la nostra candidatura ce ne sono ecco-me».

«Ovviamente la Svezia è mol-to forte, non ha mai ospitato i Giochi Invernali, mentre noi ab-biamo avuto Torino 2006, spe-riamo il Cio non si faccia condi-zionare in questo senso. A no-

I protagonistiIl sottosegretario regionale

ed ex canoista Antonio Rossi

ha toccato il tema caldo

legato alla candidatura

Anche ieri in occasio-ne della presentazione dell’ac-cordo di programma per la pisci-na olimpionica di Livigno, la candidatura dei Giochi Olimpici2026 con la Valtellina grande protagonista è tornata a rie-cheggiare.

«La proposta di Milano-Cor-tina è molto forte e il binomio “lombardo-veneto” la rende an-cora più appetibile – così il sotto-segretario della Regione Lom-bardia con delega ai grandi eventi sportivi Antonio Rossi presente ieri nel Piccolo Tibet -. Ricordiamo per ciò che riguardail territorio dell’Alta Valle, che lo

Strade, treni, aree sciistiche uniteAvanza il sogno a cinque cerchi

Un momento della conferenza stampa svoltasi ieri a Livigno

Livigno Dalla Regione il fondamentale sostegno

Piscina olimpionica, accordo firmatoProgetto al decollo. Giornata storica nel Piccolo Tibet dove si concretizza un’idea per lo sport ad alti livelli

Previsti 700mila euro per un’opera attesa entro il 2021 con condizioni agevolate per federazioni e società

LIVIGNO

KATIA COLTURI

Accordo firmato. Livi-gno entro il 2021 avrà la piscinaolimpionica, un progetto ambi-zioso che farà ulteriormente de-collare la località del Piccolo Ti-bet, proiettandola tra i centri élitemondiali per la preparazione inquota.

Sei corsie da due metri e ventidi larghezza per una lunghezza standard di 50 metri, una piscinaolimpionica che sorgerà nell’areaadiacente a quella esistente da 25metri di Aquagranda. Le due va-sche saranno naturalmente colle-gate tra di loro tramite tre passag-gi, mentre l’area spogliatoi e docceresterà quella esistente.

Missione compiuta e accordodi programma firmato ieri dall’as-sessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia Martina Cambiaghi e dal sindaco del Co-mune di Livigno Damiano Bor-molini nella sala consiliare del-l’amministrazione comunale val-tellinese. Alla firma erano presen-ti il sottosegretario della RegioneLombardia con delega ai grandieventi sportivi Antonio Rossi, ilvice sindaco di Livigno Remo Galli e il presidente dell’Aziendadi Promozione e Sviluppo Turi-stico di Livigno Luca Moretti.

Tra stelle e numeri

Sempre al tavolo dei relatori, in rappresentanza della NazionaleItaliana di nuoto presente a Livi-gno per un raduno stagionale, duecampioni dal calibro di SimonaQuadarella e Marco Orsi, mez-zofondista ventenne di Roma e 28enne sprinter di Budrio, entu-siasti della nuova struttura di cuipotranno godere tra qualche sta-gione.

L’accordo prevede uno stan-ziamento di 700.000 euro da par-te di Regione Lombardia sul pro-

iniziale è stato affiancato anchel’ampliamento della vasca natato-ria, per permettere oltre che la preparazione di alto livello, anchelo svolgimento dell’attività agoni-stica e una migliore integrazionetra le attività sportive formativee agonistiche, con la disponibilitàdi ulteriori spazi.

«Piscine utili agli agonisti e allefederazioni, ma strutture a favoreanche dei nostri giovani e delle nostre famiglie, chissà mai che traqualche anno non ci possa essereanche un nostro atleta livignascotra le fila azzurre», l’auspicio delvice sindaco Remo Galli.

Condizioni agevolate

«La firma dell’accordo - ha spiega-to Martina Cambiaghi - getta le basi di un progetto dello sport ampio e articolato. Da una lato andiamo ad ampliare un centrotecnico unico in Europa, che pro-prio per la sua posizione geografi-ca, è scelto dagli allenatori azzurrie da molti atleti stranieri, che pre-diligono Livigno per la prepara-zione in altura. A questo si aggiun-ge ed è già previsto che nella mo-dalità di gestione del Centro nata-torio siano garantite condizioniagevolate per le federazioni e le società sportive lombarde per tra-smettere le più avanzate tecnichedi allenamento anche ai giovaniatleti della nostra regione».

Livigno e azzurri, un’intesa cheormai dura da diverse stagioni, tracui spicca l’accordo siglato con laregina Federica Pellegrini: «Lascorsa estate - ha spiegato il sinda-co di Livigno Damiano Bormolini- con la costituzione del Centro Federale abbiamo voluto intensi-ficare ulteriormente la collabora-zione già consolidata tra il nostropaese e la Federazione nuoto. Sia-mo lieti di iniziare il nuovo annocon la conferma di un progetto che ci sta molto a cuore».

Il gruppo di protagonisti della presentazione dell’accordo per la piscina olimpica a Livigno

Il Piccolo Tibet potrà avere una piscina olimpica dal 2021 per ospitare federazioni e società sportive

getto complessivo di 3,3 milionidi euro.

Il complesso natatorio “Aqua-granda” è sede del ritiro della Na-zionale Italiana di nuoto per la preparazione in altura e punto diriferimento per l’allenamento inquota degli atleti e delle federa-zioni sportive di tutto il mondo,in quanto unica struttura da 50 metri in Europa sopra i 1.800 me-tri sul livello del mare. Al progetto

L’iniziativa

Alla Credarole scuoleincontranogli azzurri

Alcuni studenti dell’Istituto Com-

prensivo di Grosio-Grosotto-Son-

dalo, dell’Istituto “Pinchetti” di

Tirano e del Comprensivo di Livi-

gno incontrano oggi alle 11 sei

atleti della Nazionale Italiana

Nuoto, accompagnati dal commis-

sario tecnico federale all’istituto

Comprensivo “Credaro” di Livigno.

«Sono felice di questo incontro e

ringrazio coloro che lo hanno reso

possibile, in modo particolare

Paolo Barelli, presidente della

Federazione Nuoto che ha voluto

coinvolgere le scuole del nostro

territorio in un’iniziativa di così

grande rilievo – dichiara il dirigen-

te dell’Ufficio Scolastico Territoria-

le di Sondrio, Fabio Molinari –.

Reputo che le attività legate alla

sana competizione sportiva siano

estremamente importanti per la

formazione dei nostri giovani: un

modo salutare ed efficace per

imparare anche il rispetto delle

regole e dare concretezza al con-

cetto di inclusione». K.COL.

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LA PROVINCIA 43VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

l’investimento di 60mila, che trova copertura finanziaria nel piano annuale approvato dal Cda dell’ufficio d’ambito della Provincia. Al Comune spette-ranno gli adempimenti ammi-nistrativi, l’ottenimento delle autorizzazioni e della disponibi-lità delle aree necessarie ai lavo-ri. A Secam spetterà la sorve-glianza tecnica sull’operato del-l’impresa che si aggiudicherà l’appalto e la possibilità di ese-guire direttamente con proprio personale alcune opere. A. Acq.

no complessivamente a 160milaeuro di cui 115mila per lavori. In-sieme alla pista ciclabile e pedo-nale lungo questo percorso, il progetto include il rifacimento dell’acquedotto, inserito nel programma annuale, che ri-guarda le infrastrutture del ser-vizio idrico integrato dell’Ato di Sondrio da parte del gestore d’ambito, cioè la Secam.

A curare la procedura, dallaprogettazione all’esecuzione dell’intervento, sarà il Comune che si accolla una quota di circa 99mila euro. A Secam spetterà

MantelloIl Comune e l’azienda

gestrice dell’acquedotto

hanno siglato

una convenzione

Accordo tra Comune e Secam per la realizzazione della pista ciclo-pedonale e delle ope-re di urbanizzazione nella zona della vecchia strada Valeriana nel comune di Mantello. L’am-ministrazione locale ha appro-vato la convenzione con la Se-cam per le opere che ammonta- Giacomo Bonetti, sindaco

ormai 76 anni da quel tragico 23 gennaio del 1943, questa tragedia rimane indelebile nel-la memoria dei familiari dei soldati morti e di tutti noi. Sì, tutti noi siamo debitori di quel sacrificio incommensurabile dei valorosi alpini. Le loro ge-sta non muoiono, rimarranno nella storia dell’umanità. Da quel sacrificio è scaturita quel-la perla luminosissima che è la libertà: essa va tutelata, protet-ta con determinazione. A voi giovani rivolgo un accorato ap-pello: amate gli alpini perché essi lo meritano dal profondo del cuore. Vi hanno donato la vita, la libertà. Coltivate la li-bertà, rispettandovi gli uni e glialtri e nei momenti del dolore leggete una pagina di tante vitebellissime di alpini che hanno, con tanta sofferenza, sacrifica-to la propria vita. Ne trarrete conforto e la pace si diffonderànei vostri cuori».

Come di consueto Morbe-gno ospiterà la cerimonia, con il suggestivo corteo che dalle 20,15 nel centro cittadino si sposterà sino al tempietto per ricordare tutti i caduti e disper-si della Campagna di Russia e ditutte le guerre. Saranno pre-senti le autorità locali i vertici dell’Ana. S. Ghe.

MorbegnoDomani la commemorazione

dei caduti di tutte le guerre

Intanto il prefetto ha rivolto

un omaggio alla penne nere

Per la Campagna di Russia gli alpini commemora-no i caduti di tutte le guerre. È giunta a 76 anni da quei dram-matici eventi la commemora-zione delle battaglie di Warwa-rowka e Nikolajewka che ven-gono celebrate ogni anno dal gruppo di Morbegno, sezione valtellinese dell’associazione nazionale alpini. La cerimonia si svolgerà domani a Morbe-gno.

Il prefetto di Sondrio, Giu-seppe Mario Scalia, in occa-sione dell’anniversario del-l’evento del 23 gennaio 1943 «data del sacrificio delle Nap-pine bianche del Battaglione diMorbegno durante la ritirata diRussia» esprime il suo pensie-ro: «Desidero ringraziare il si-gnor presidente del Gruppo al-pini di Sondrio e il capo gruppoalpini di Morbegno e porgere un saluto a tutta la popolazionepresente, autorità e associazio-ni. Si celebra la ricorrenza di unevento doloroso alla memoria dei caduti e dei dispersi di tuttele guerre. Se anche sono passati

Ciclopedonali ed ex Valeriana, intesa con la Secam Campagna di RussiaAlpini al Tempietto

messi in sicurezza attraversola realizzazione di un impian-to di illuminazione mirato chepossa evidenziare la presenzadi un passaggio pedonale equindi indurre gli automobili-sti a maggiore cautela. Si trattadella zona in corrispondenzadella rotonda in località Pre-veda, in particolare sul latoovest di questo snodo, e del-l’area commerciale alle portedi Morbegno. Sarà inoltre pre-visto un punto luce in via donGuanella verso la ex statale 38e la posa di un tratto di canaliz-zazione delle acque bianche. A. Acq.

donali. Da qualche anno il Comune

ha individuato tre punti di col-legamento nord sud del paeseper i pedoni. Il primo interes-sa il passaggio all’altezza dellastazione di Cosio dove, oltreall’illuminazione, è stato po-sato anche il semaforo a chia-mata. Gli altri due sono gli in-croci lungo la ex statale 38 nel-la frazione di Regoledo, uno incorrispondenza con via Ron-caletti e uno su via Masonacce.

Di recente è stata richiestauna integrazione al progettoper inserire due ulteriori pun-ti che andranno riqualificati e

Cosio ValtellinoIl Comune avvierà

l’installazione delle luci

sull’ex 38 all’altezza delle vie

Roncaletti e Masonacce

Sono gli attraversa-menti in località Preveda e incorrispondenza del polo com-merciale alle porte di Morbe-gno i punti in cui viene estesal’attenzione del comune di Co-sio Valtellino per la sicurezzadei pedoni. È stato esteso aqueste due aree il progetto direalizzazione di impianti di il-luminazione dei passaggi pe-

Passaggi pedonali illuminati, scelti tre punti chiave

Il semaforo a chiamata sull’ex 38

MORBEGNO

SABRINA GHELFI

«È arrivato il mo-mento di sedersi tutti insiemeattorno a un tavolo. È ora disuperare le divisioni e pensa-re davvero al territorio che,ancora una volta, è andato dimezzo in questa nuova bufe-ra». Martedì sera Luca DellaSale ha lasciato il consorzioturistico Valtellina di Morbe-gno, sia nella veste di presi-dente che in quella di consi-gliere. Una decisione che eranell’aria da qualche tempo eche è diventata concreta, nonsenza conseguenze visto che,di nuovo, il sodalizio che uni-sce 120 soci fra istituzioni eprivati si trova in una situa-zione di vuoto gestionale chene blocca l’operatività.

Si riapra il confronto

«Purtroppo - dice FernandoPeretti, portavoce dei com-mercianti in Bassa Valle - inmeno di cinque anni è il terzopresidente che perde il con-sorzio. Dalla sua nascita nonsi era mai assistito a uno sce-nario tanto sconfortante. Mispiace per Della Sale, con ilquale avrò modo di confron-tarmi, però la situazione at-tuale obbliga a una riflessioneseria che deve coinvolgeretutto il Morbegnese». E ag- L’assemblea dei soci di un anno fa che vide il passaggio della presidenza da Stefano Scetti a Luca Della Sale

Morbegno e Bassa Valle

«Consorzio senza guida, basta divisioni»Il dopo Della Sale. Il portavoce dei commercianti, Fernando Peretti, critico sull’andamento dell’ente turistico«Confrontiamoci senza divisioni, la promozione del territorio è ferma. Ora serve un presidente di transizione»

giunge: «Bisogna fare un pas-so indietro, tornare a cinqueanni fa e alle tensioni che han-no avuto come campo di bat-taglia anche il consorzio turi-stico. Per questo seduti allostesso tavolo ognuno dovràfare la sua parte, noi compre-si, per trovare una quadra a fa-vore del turismo locale, che datempo ha perso la sua attratti-vità: ci sono privati che pro-muovendo le loro attività fan-no promozione del territoriomeglio di un ente che dovreb-be essere preposto a questo.Ora - rimarca ancora Peretti -mi auguro almeno si trovi unafigura che traghetti il consor-zio sino alle prossime elezioniche condizioneranno gli equi-libri nei Comuni e in Cm».

I passi urgenti

Adesso, infatti, si dovrà defi-nire l’assetto del consorziodopo le dimissioni di Della Sa-le. Intanto il vicepresidenteAlan De Rossi si limita ad an-nunciare «un’imminenteconvocazione del Cda per de-finire la situazione», mentreper l’assemblea allargata atutti i soci presumibilmentesi dovrà aspettare sino a feb-braio, mese canonicamentededicato all’approvazione delbilancio. Nel frattempo tuttotace in seno al Cda e alla Co-

munità montana. A riprova diun clima tutt’altro che diste-so, come ha denunciato DalleSale, che ha parlato di una si-tuazione tesa «sia all’internodel consiglio di amministra-zione che nel rapporto con al-cuni elementi che ruotano in-torno al consorzio». Così do-po 11 mesi il primo presidentenon politico (era espressionedelle associazioni) del con-sorzio turistico Valtellina diMorbegno se n’è andato per letensioni politiche che DellaSale ha respirato anche nelCda, dove sono presenti i rap-presentanti della Comunitàmontana, Giorgio De Giobbi eAlan De Rossi, e il rappresen-tante dei Comuni Matteo Sca-moni (Mello) con Sabrina La-bate (commerciante), Giaco-mo Sertori (ristoratore) eMatteo Sanguineti di Flyemotion Albaredo. Fuori daigiochi, invece, dallo scorsofebbraio il Comune di Morbe-gno: per la prima volta nellastoria del consorzio il Cdal’anno scorso è rimasto orfanodell’amministrazione capomandamento, alla quale nonsi è mai perdonata la fonda-zione di un consorzio paralle-lo (il consorzio turistico diMorbegno), ultimo atto di unbraccio di ferro partito da lon-tano.

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44 Morbegno e bassa valleLA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

ne proprio del consiglio dei ra-gazzi c’è quello legato ai parchi gioco, che ha portato l’ammini-strazione comunale a un ulte-riore investimento di 30mila euro per la sostituzione di gio-chi nelle aree verdi di Nuova Olonio e Dubino dietro le scuolee nell’area vicina alla biblioteca.In discussione ci sono tre pro-getti in particolare che riguar-dano gli ambiti scolastico, ludi-co e sportivo, che saranno trat-tati insieme all’amministrazio-ne comunale del paese per valu-tare idee e fondi a disposizione. Annalisa Acquistapace

zialmente il sindaco uscente Mattia Contessa come candida-to ideale. Da lui però è venuto lostimolo – da veterano - anche aicolleghi :«È stata una bella esperienza e sono contento di averla vissuta, ma preferisco la-sciare spazio ai nuovi».

Da una consultazione inter-na sono arrivati tre nomi per la carica di primo cittadino del consiglio, andata a Ginevra Chiara Barri di quarta elemen-tare, che sarà affiancata dal vi-cesindaco Michael Patriarca. Tra i temi affrontati durante il primo mandato su segnalazio-

(sindaco uscente), Simone De Gori, Cristina De Simoni, Alessia Maxenti, Michael Pa-triarca, Alessia Tarabini e Dennis Tarca.

Timidezza e partecipazione

«La prima seduta del nuovo consiglio è servita all’elezione all’interno del gruppo di sinda-co e vicesindaco – spiega il pri-mo cittadino Emanuele Noni-ni, che ha voluto accogliere il suo nuovo collega –. Superata latimidezza iniziale, la partecipa-zione è stata propositiva».

I ragazzi hanno indicato ini-

Dubino

Nuovo sindaco per il consiglio comunale dei ragazzi di Dubino, che si è insediato uf-ficialmente accolto dall’ammi-nistrazione e da tanto entusia-smo per l’avvio del mandato.

Si tratta della seconda elezio-ne dalla nascita avvenuta a otto-bre di due anni fa con l’intento di promuovere l’educazione allavita pubblica e politica, finaliz-zata a favorire la partecipazionedei bambini e ragazzi alla vita amministrativa del paese. Il senso di questa collaborazione tra istituzione e territorio è ren-dere il progetto uno strumento per la promozione dei diritti deiragazzi per favorire una più cor-retta integrazione all’interno della città.

Cariche e nuovi entrati

Nelle scorse settimane erano cessati dalla carica 4 compo-nenti del consiglio, passati alla classe successiva a quella coin-volte nel progetto, cioè la secon-da media.

Al loro posto sono entrati Gi-nevra Chiara Barri e Marti-no Della Bianca per la quarta della primaria di Dubino, Pie-tro Quaini e Natalia Poncini per la quarta di Nuova Olonio che siedono ora in consiglio in-sieme a Chiara Acquistapace,Lorenzo Baraglia, Margheri-ta Barri, Mattia Contessa

Consiglio comunale dei ragazziNuova guida e grande entusiasmo

Il sindaco dei ragazzi, Ginevra Barri, stringe la mano al sindaco Emanuele Nonini , dietro il nuovo consiglio

zione comunale ha cercato diandare incontro a queste diffi-coltà per agevolare il manteni-mento del servizio, abbatten-do i costi fissi di gestione: «Perquanto in nostro potere abbia-mo cercato di offrire tutta lacollaborazione possibile –prosegue Ferrè -, per cercaredi mantenere sul territorioquesto servizio, purtroppo cihanno spiegato che il proble-ma era ben superiore all’oneredel solo affitto del locale co-munale in cui era ospitato il di-spensario e che la situazioneera economicamente insoste-nibile, considerate le scarseentrate derivanti dall’attivitàche ha finito per chiudere ibattenti». A.Acq.

RogoloL’apertura del primo tratto

della nuova statale 38

nonché quello successivo

alla base del calo di clienti

Si interrompe l’attivi-tà del dispensario farmaceuti-co per il paese di Rogolo.

Il servizio fornito da questastruttura non era più sosteni-bile economicamente, così aRogolo è venuto a mancarequesto spazio.

Da un mese circa in paese hachiuso i battenti il dispensariofarmaceutico, che era collega-to alla farmacia di Mantello egestito dal personale a essacollegato.

«Il motivo è da ricercare inuna serie di cause – spiega ilsindaco di Rogolo, MatteoFerrè –, a partire dall’aperturadel primo tratto della nuovastatale 38, che aveva sottrattouna parte di clientela di pas-saggio, fino alla recente aper-tura del secondo tratto di que-sta arteria».

«A questo va aggiuntal’apertura di una nuova farma-cia a Cosio Valtellino, che aquanto ci è stato riferito, ha ul-teriormente gravato sulla si-tuazione impedendo una ge-stione economica positiva deldispensario». L’amministra-

Dispensario farmaciCosti troppo elevatiC’è lo stop al servizio

Il sindaco Matteo Ferrè

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LA PROVINCIA 45VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

stro servizio di tesoreria. Almassimo ci vorrà qualche set-timana». In sostanza la bancadeve solamente “abilitare”quello che non è molto diversoda un normale Pos. I parcome-tri acquistati, con una spesa dicirca 25mila euro, dall’ammi-nistrazione comunale di Chia-venna durante la scorsa estatesono sei. Si tratta di modelliPrimus Siemens Rtb dotati dimodalità di pagamento trami-te monete e lettore Pos Con-tactless. D. Pra.

metri compare una laconicacomunicazione che sottolineacome il pagamento con le car-te non sia ancora stato attiva-to. Dovrebbe, almeno questa èla promessa del Comune, es-sere però solo questione digiorni, ormai. «Il progetto ov-viamente non è stato accanto-nato - spiega l’assessore allaViabilità del comune chiaven-nasco Davide Trussoni - e iritardi sono dovuti esclusiva-mente a questioni tecniche.Attualmente siamo in attesadel via libera da parte del no-

arrivare al parcometro, ha do-vuto rinunciare e affidarsi an-cora alle monetine.

Con il rinnovo, parziale, delcomplesso dei parcometri aservizio delle aree a parcheg-gio a pagamento della città,l’amministrazione comunaleaveva deciso di varare una no-vità che rendesse la vita un po’più semplice agli utenti. So-prattutto a quelli cronicamen-te sprovvisti di monetine. Iltutto utilizzando una tecnolo-gia che ormai hanno in tascatutti. Attualmente sui parco-

ChiavennaDopo mesi i parcometri

in città non sono ancora

stati abilitati per ricevere

bancomat e carte di credito

Un servizio che dove-va partire entro la fine di ago-sto, poi posticipato all’iniziodel nuovo anno ma che è anco-ra fermo al palo. Chi in questimesi si era illuso di poter paga-re il parcheggio a Chiavennautilizzando la carta di creditoo il bancomat al momento di

Ancora niente carte per il parcheggio

Un avviso presente da mesi sui nuovi parcometri di Chiavenna

bini - è stato da noi fortemente voluto per garantire la sicurezzadei nostri concittadini. I primi frutti si cominciano a vedere». Ovviamente non sono bastate leimmagini ai carabinieri di Chia-venna. Ci sono volute indagini con l’incrocio dei dati delle celle telefoniche e i riscontri sul cam-po. Però le telecamere funziona-no. O almeno hanno funzionato in questo caso. Proprio in questi giorni l’amministrazione di Pra-ta ha deciso di effettuare alcuni interventi migliorativi della vi-deosorveglianza, provvedendo allo spostamento della teleca-mera dall’incrocio tra via Roma e via Balzoo, all’area del parco giochi e area sportiva di via Bal-zoo. D. Pra.

con gestore. La Comunità Montana do-

vrà predisporre l’avviso pubbli-co e accogliere le domande, ef-fettuare la valutazione con gli operatori del servizio fragilità dell’Asst, predisporre il proget-to personalizzato d’intervento da condividere con la famiglia egli operatori della cooperativa Nisida e monitorare l’anda-mento dello stesso. La coopera-tiva Nisida s’impegna ad attua-re i percorsi relativi ai progetti inerenti il Dopo di Noi, indivi-duare il case manager, collabo-rare con i servizi sociali per la realizzazione dei progetti, sta-bilire una quota di comparteci-pazione della famiglia per le prestazioni di tipo alberghiero. D. Pra.

do per il suo territorio, ha asse-gnato all’ambito della Valchia-venna poco meno di 38 mila eu-ro. Nei giorni scorsi la Comuni-tà Montana Valchiavenna ha approvato una convenzione con la cooperativa che in segui-to ad un accordo con l’associa-zione Il Quadrifoglio, coordina-mento famiglie con disabili del-la Valchiavenna, dispone della struttura adeguata per la speri-mentazione dei percorsi di di-stacco da nucleo familiare at-traverso forme di abitare tem-poraneo, gruppi appartamento

ChiavennaLa cooperativa si avvale

della collaborazione

de Il Quadrifoglio la cui sede

è in via di ultimazione

Sarà gestito dalla coo-perativa chiavennasca Nisida il programma “Dopo di Noi”, pre-visto dalla legge approvata nel 2016 per persone con disabilitàgrave prive del sostegno fami-liare. Una legge che ha istituito un fondo nazionale. La RegioneLombardia, che gestisce il fon-

Disabili senza famigliaAccordo con la Nisida

sto che a quanto pare anche la fo-to della targa dell’automobile utilizzata per muoversi provie-ne dal nuovo sistema di video-sorveglianza, non senza qualchefatica dal punto di vista tecnico ed economico, dall’amministra-zione comunale di Prata Cam-portaccio. Lo sottolinea il sinda-co Davide Tarabini poche ore dopo la denuncia di quattro per-sone, tutte pregiudicate, trovatea Dubino con strumenti da scas-so e una considerevole quantità di contanti: «Il sistema di video-sorveglianza - commenta Tara-

Zona sorvegliataIl sindaco Tarabini sottolinea

quanto siano servite

le immagini rilevate davanti

alla chiesta derubata

«Giustamente è stato scritto che la casa parrocchiale di San Cassiano è la più isolata tra quelle colpite in Valchiaven-na dai furti di Capodanno, ma si-curamente è anche quella mag-giormente sorvegliata». Im-mortalati dalle telecamere lun-go la statale 36 e, soprattutto, vi-

«Prata, ladri acciuffati grazie alle telecamere»

MADESIMO

DANIELE PRATI

Seconda edizione di“Spluga Futuro”? Si attendo-no novità per quanto riguar-da i fondi. L’anno scorso laprima edizione dello “skipassunico” per gli impianti diSkiarea Valchiavenna e quellidel comprensorio sciistico diSplugen-Tambò aveva presoinizio con l’ultimo fine setti-mana di gennaio.

Incertezza sui tempi

Almeno formalmente, per-ché poi la data inaugurale erastata rinviata a causa del mal-tempo. Quest’anno dell’ini-ziativa non si è ancora sentitoparlare ed è escluso che l’ini-ziativa possa partire a finemese. Anzi, a quanto sembra,a fine gennaio sarà presa unadecisione tra gli uffici turisti-ci di Madesimo e di Splugen,Comune di Madesimo, Co-munità montana Valchiaven-na e gestore degli impiantisvizzeri. A ballare sono alcu-ne decine di migliaia di euronecessari per coprire i costi,soprattutto di trasporto at-traverso l’utilizzo di un gattodelle nevi spola tra le due lo-calità. Soldi che sono statichiesti a Regione Lombardia.Il varo del progetto anche perquest’anno, insomma, sareb- Il vento fino a 180 chilometri l’ora in quota ha impedito l’apertura di alcuni impianti nonostante la neve

Valchiavenna

Skiarea, si va verso la completa aperturaMadesimo. La società impianti: «Condizioni meteo migliorate, dovrebbe ripartire anche l’innevamento artificiale»

Ancora incerto il destino di “Spluga Futuro”, lo skipass unico italo-svizzero che aveva preso avvio lo scorso anno

be vincolato all’arrivo o menodel finanziamento. Bisogneràaspettare. Lo scorso anno lanovità aveva riguardato i finesettimana da febbraio adaprile, con qualche interru-zione per la chiusura dellastatale 36 sotto Montespluga.Un problema che c’è anchequest’anno, per la verità. Pa-gando 60 euro di skipass siaveva diritto ad essere tra-sportati nel vicino compren-sorio di Splugen e, soprattut-to gli sciatori “svizzeri” pote-vano arrivare sulle piste diMadesimo e Campodolcino.

Nell’attesa che la situazio-ne si risolva, in un senso onell’altro, è arrivata una nuo-

va comunicazione sull’aper-tura degli impianti da parte diSkiarea Valchiavenna, in que-sti giorni oggetto di qualchecritica per la decisione di te-nere chiusa la Valle di Lei.

Finito il vento, si apre

«Le eccezionali condizionimeteo che hanno caratteriz-zato questo inizio d’anno conventi in quota sempre supe-riori a 80/100 chilometri ora-ri, con punte estreme di 180chilometri orari, ci hanno im-pedito l’apertura al pubblicodella Funivia Groppera e del-la Seggiovia Val di Lei puravendo condizioni ottimali diinnevamento. Da mercoledìle condizioni meteo sono mi-gliorate e questo ci sta con-sentendo di preparare piste eimpianti di quest’area con laprobabile apertura nellagiornata di oggi. Da domani,grazie anche a un abbassa-mento delle temperature checi hanno consentito la riatti-vazione dell’impianto di in-nevamento programmato,sarà pertanto probabilel’apertura di tutto il com-prensorio con l’unica ecce-zione della pista Piani 2 e del-lo Snowpark. Queste ultimeci auguriamo di riuscire arenderle agibili per domeni-ca».

n nBuone notizieper la Funivia Groppera e la Seggiovia Val di Lei

n «In quota abbiamo avuto venti fortissimi, con punte di 180 chilometri orari»

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46 LA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

abbiamo notato che ad agosto il pubblico preferisce musica e di-vertimento, ovvero iniziative più leggere, per questo abbiamo scelto di programmare il “Festi-val della letteratura” a maggio, con iniziative in teatro e altre al-l’esterno».

Marina Di Guardo è uno degliospiti più attesi considerata la sua notorietà al grande pubbli-co, quanto agli altri ospiti ver-ranno svelati nelle prossime set-timane.

«Avremo delle proposte a cu-ra i “Favolare” il gruppo mandel-lese che propone letture ad alta voce e sta raccogliendo tanti consensi con le sue iniziative - prosegue l’assessore Picariello -,e iniziative con l’associazione “Fuori classe” che nasce a soste-gno delle scuole mandellesi. Ci saranno autori per tutti i gusti destinati ad un pubblico etero-geneo» P.San.

giusto che sia”.La rassegna letteraria lo scor-

so anno organizzata ad agosto, per questa seconda edizione an-ticipa i tempi.

«Abbiamo deciso di organiz-zare la rassegna a maggio in quanto intendiamo coinvolgere le scuole- dice l’assessore alla cultura Luca Picariello -. Lo scorso anno è andata bene, ma

Mandello

Marina Di Guardo a maggio

presenterà il suo ultimo libro

“La memoria dei corpi”

nell’ambito della rassegna

Marina Di Guardo sarà ospite del “Festival della letteratura” in programma a maggio. Scrittrice, nota al gran-de pubblico per essere la mam-ma della famosa Chiara Ferra-gni, modella e stilista regina dei social, Marina Di Guardo pre-senterà il suo nuovo libro “La memoria dei corpi”, in libreria dal 15 gennaio, edito da Monda-dori. Siciliana d’origine e cremo-nese d’adozione, Marina Di Guardo ha lavorato per molti anni nella moda prima di dedi-carsi alla scrittura.

Ha pubblicato “L’ingannodella seduzione” e “Non mi spezzi le ali” e il thriller “Com’è

Marina di Guardo a Mandello

Oliveto

Si celebrano oggi, 18 gennaio, alle 15, nella chiesa di Onno, le esequie di Renzo Ne-gri, imprenditore e già sindacodel paese tra il 1993 e il 1994. Persona molto conosciuta e ap-prezzata in paese, aveva guida-to il filatoio di Onno che poi erastato trasferito a Valbrona.

«Renzo Negri è stato un am-ministratore serio e molto di-sponibile, capace, poi a causa diproblemi di salute aveva dovu-to purtroppo lasciare il suo in-carico - dice l’attuale sindaco Bruno Polti -. Ha guidato Oli-veto tra il 1993 e il 1994, per poipassare il testimone al suo vice Giorgio Panzeri fino a nuove elezioni. Nei mesi in cui è statosindaco si era dato molto da fa-re».

Renzo Negri «è stato un im-prenditore del nostro territo-rio con il setificio che ha dato lavoro a tante persone - prose-gue Polti -, ed oggi suo figlio Pa-olo è vice sindaco con me. Una famiglia molto impegnata».

L’ex sindaco lascia la moglieLuisa, i figli Alberto, Sergio e Paolo; ed il fratello Mario Ne-gri. Oggi le esequie nella chiesaparrocchiale di Onno, che sa-ranno celebrate dal parroco don Marino Colombo. P.San.

Renzo Negri

quella di Moioli che salirà sul palco, ci saranno due riconosci-menti alla memoria a: GiovanniRomano Comini e Luigi Giu-seppe Conato, scomparsi en-trambi nel 2015.

Nella motivazione per il rico-noscimento della benemerenza a Gianni Comini, si legge: «Me-dico condotto di notevole valo-re, dotato di profonda umanità ed empatia, uomo di cultura e appassionato di montagna. Ha impiegato generosamente le sue qualità anche nel campo as-sociativo mandellese, fondando la locale sezione Avis, promuo-vendo quella dell’Aido e soste-nendo la creazione del Soccorsodegli alpini». Conato, cavaliere, fu promotore, della nascita del Soccorso degli alpini, si dedicò anche alla ricerca storica e cul-turale del territorio, fu socio fondatore dell’Archivio comu-nale della memoria locale. P.San.

1927, campione simbolo della Moto Guzzi per quanto ha fatto alivello agonistico e per il suo im-pegno poi coi giovani atleti.

Le benemerenze verrannoassegnate il 26 gennaio, alle 21 alcineteatro De André di piazza Leonardo da Vinci, nell’ambito di un consiglio comunale straor-dinario. Tre le benemerenze cheverranno attribuite, accanto a

Mandello

Giuseppe Moioli, Giovanni

Romano Comini e Luigi

Giuseppe Conato saranno

premiati il 26 gennaio

«Uomo mite, laborio-so ed instancabile. Dipendente eatleta della Moto Guzzi, vincito-re di numerosi titoli internazio-nali, capovoga del quattro senza mandellese oro olimpico di Londra 1948. Terminata la car-riera agonistica, si è dedicato al-l’allenamento dei giovani. Esempio non solo di sport ma divita è da sempre pilastro portan-te della comunità locale».

Questa la motivazione che haportato ad assegnare la beneme-renza “Grigna d’oro” a Giusep-pe Moioli (di cui ieri è stata pub-blicata la fotografia sbagliata e per questo ci scusiamo con l’in-teressato e con i lettori) classe

“Festival della letteratura”Ospite la mamma della Ferragni

Sport, volontariato e culturaI benemeriti orgoglio del paese

Giuseppe Moioli

MANDELLO

PAOLA SANDIONIGI

Il postino va di corsa efa le consegne di fretta, non smi-sta la corrispondenza e la imbu-ca a casaccio senza fare atten-zione all’indirizzo del destina-tario. Soprattutto nelle palazzi-ne con più appartamenti lascia pacchi di lettere sulle scale o in una sola cassetta, confidando che poi qualcuno faccia il suo la-voro.

Già qualche tempo fa si eraverificato lo stesso problema, che negli ultimi giorni è tornatoa diventare d’attualità, con la consegna alla rinfusa.

Le zone critiche sono via de-gli Archi, Somana, Molina, e l’area di Prà Magno in direzionedel lungolago, ma anche alcune vie attorno a viale della Costitu-zione.

«Mi sono trovata con una de-cina di buste nella mia cassetta -racconta una mandellese - e ho dovuto smistarla ai miei vicini. Il problema non è tanto quello del dover mettere le lettere nellealtre caselle, ma il fatto che c’erano anche delle comunica-zioni “riservate” come quelle bancarie. Comunicazioni che giustamente non vanno mo-strate in giro. E comunque non atutti fa piacere far sapere i pro-pri affari, anche fosse una sem-plice cartolina ricevuta da ami-ci».C’è anche chi ha fatto segna-lazione agli uffici postali ma senza trovare soluzione.

Da un lato la carenza di per-sonale, il nuovo postino che do-veva essere assegnato per il ter-

Le lettere sparpagliate nelle cassette altrui: un problema sempre più frequente

Oggi l’addioa Renzo NegriEx sindacoe imprenditore

Lago

Il postino fa le consegne di frettaLettere distribuite un po’ a casoMandello. La corrispondenza in diverse vie non viene smistata a dovere per i tempi strettiC’è chi si ritrova buste di altri, anche riservate: colpa dei pochi portalettere in servizio

ritorio non è stato assunto. Al momento sono entrati in servi-zio undici nuovi portalettere: quattro su Lecco, due su Mera-te, due su Calolzio e tre su Bar-zanò, e nessuno su Mandello e Bellano.

Dall’altro lato le sostituzionidei portalettere che vengono fatte con personale in prestito da altri paesi, che non conosco-no la zona, e così capita che le consegne vengano fatte di fret-ta.Come ormai è consuetudine la polemica sta tenendo banco su social, e sono parecchie le la-mentele, e le immagini, come quella qui pubblicata presa da Facebook, che dimostrano la consegna grossolana.

C’è anche chi per protesta in-vita a prendere tutte le missive che si trovano nelle caselle mal smistate e a riportarle agli ufficidi via Parodi, così da costringerei portalettere a riconsegnarle.

«Ho trovato più lettere nellamia cassetta – racconta un’altra mandellese – e sono andata casaper casa a consegnarle. Appar-tenevano a persone residenti nella via, neppure nella mia stessa palazzina. Il problema c’è,e purtroppo non viene risolto».

I più fanno notare che dopo lelamentele per qualche giorno fi-la tutto liscio, poi si torna puntoa capo.

Senza colpevolizzare tutti iportalettere, sta di fatto che qualche problema a Mandello c’è, e andrebbe risolto, anche perché si tratta di un servizio pubblico a pagamento, visto chespedisce paga per la consegna. I portalettere sono pochi e oberati di lavoro

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LA PROVINCIA

Lago 47VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

Esino

Un ponte tra Esino ela provincia di Yaroslavl inRussia con l’accordo di scam-bio culturale firmato tra il co-mune ed il rione municipale diMyshkinskiy. L’atto sottoscrit-to tra le parti è stato successi-vamente approvato dal consi-glio comunale esinese ed ha giàportato al primo evento, il con-certo “Musica in amicizia” del-lo scorso 11 gennaio con alcuniragazzi della Scuola centralemusicale del Conservatorio diStato Tchaikovsky di Mosca.

«La volontà di questo accor-do di scambio culturale – spie-ga il sindaco Pietro Pensa - ve-de come protagonisti un violi-nista russo, Dmitriy Koganprematuramente scomparsodopo una malattia, ed un’astro-nauta russa, Valentina Tere-shkova, oggi parlamentare,che ha voluto portare avantil’iniziativa intrapresa dal gio-vane musicista prima della suascomparsa. Auspichiamo unpossibile futuro gemellaggioanche se la procedura è moltocomplessa, soprattutto quan-do riguarda paesi che no fanoparte dell’Unione europea».

L’accordo vuole promuove-re iniziative di scambio e colla-borazione su vari aspetti dellavita sociale e culturale, soste-nere lo scambio di esperienzeanche tramite l’organizzazionedi feste, manifestazioni, attivi-tà culturali e ricreative M.Vas.

Il concerto con i ragazzi di Mosca

Dervio

Dopo il grande succes-so dei primi tre appuntamenti organizzati alla fine dello scorsoanno, la Biblioteca comunale or-ganizza, con il patrocinio del Co-mune, altre tre serate delle “Fa-vole in pigiama”.

A cavallo tra i mesi di novem-bre e dicembre le bravissime vo-lontarie hanno ideato e organiz-zato questo nuovo format, a cui si stanno interessando anche al-tre realtà vicine. In orario dopo-cena vengono lette alcune delle più note favole della tradizione ai bambini della scuola dell’in-fanzia e primaria, già in pigiama e pronti per andare a nanna, chevengono coccolati in un am-biente a loro famigliare come la biblioteca che si propone in una veste inusuale, con racconti nar-rati e animati e con un piacevoleintermezzo dedicato a provare la “camomilla brûlé” e gustosi biscotti al cioccolato. Oltre una sessantina hanno già sperimen-tato questa inusuale proposta che continua con tre nuovi ap-puntamenti, sempre dalle 20.30alle 21.30. Oggi , con letture per i bambini della classe prima e se-conda elementare, il 25 gennaio,con letture per i bambini delle classi terza, quarta e quinta e l’1 febbraio per i bambini mezzani e grandi della scuola dell’infan-zia. I bambini sono attesi con pi-giama e calze antiscivolo, con il proprio peluche preferito, una coperta ed un cuscino. M.Vas.

La Russia piacePrimi passiverso il gemellaggio

In pigiamae peluchead ascoltarele favole

favole in biblioteca

BELLANO

MARIO VASSENA

Un anno impegnativo,il 2018, per la squadra di Bellanodella Protezione civile Ana: 152giornate-uomo donate alla col-lettività più altre 400 per i lavoridi realizzazione del Com, il Cen-tro operativo misto inauguratoil 16 settembre.

Convenzione con il Comune

Una convenzione con il Comuneprevede siano allestiti almenotre cantieri durante l’anno perfare prevenzione, cosa fatta concinque interventi

«Durante l’anno, sono stateeffettuate quattordici uscite contrentadue volontari per compie-re sopralluoghi sul territorio co-munale, sia a seguito di semplicisegnalazioni provenienti da pri-vati cittadini o dall’amministra-zione comunale, sia come direttaconseguenza all’emanazionedelle allerte di Protezione civileemesse dalla sala operativa diRegione Lombardia», riferisce ilcapo gruppo Cristian Mornico.

Ci sono stati anche diversi in-terventi in emergenza: il 2 e 13aprile a Grabbia per il crollo diun muro, il 26 maggio per l’inci-dente stradale tra un autobus eduna moto per il servizio di viabi-lità e di supporto alla messa insicurezza della Sp 72 a causa del-l’incendio che ha coinvolto i duemezzi.

«Il 29 ottobre, quattordici vo-lontari hanno attuato le proce-dure operative del Piano diemergenza comunale a seguitodel rischio di esondazione deltorrente Pioverna. - ricordaMornico - Durante le operazioniè stata aperta l’Unità di crisi lo-cale presso il Com di Bellano».

In ottobre e novembre altri

Il gruppo Ana Protezione civile di Bellano FOTO LOCATELLI

Sopralluoghi e emergenzeUn anno di Protezione civileBellano. Il gruppo Ana ha effettuato quattordici uscite con 32 volontari

Crollo del muro a Grabbia, incidente stradale e messa in sicurezza Sp 72

interventi per distacchi di sassia Grabbia ed il 4 novembre c’èstato quello per la caduta di alcu-ni massi dalla parete rocciosaall’interno di una proprietà pri-vata in località “Tre Madonne”che ha provocato la chiusura del-la Sp 72 per una settimana e l’at-tuale transito a senso unico al-ternato regolato dal semaforo.

Anche attività didattica

I volontari hanno fatto ancheattività di istruzione con le provedi evacuazione della scuole edhanno organizzato il camposcuola “Anch’io sono la Protezio-ne civile”.

«Ventiquattro ragazzi di pri-

ma media sono stati coinvolti inattività pratiche e di formazioneche si sono susseguite nell’arcodi una settimana. In aggiunta, iragazzi hanno potuto vivere inprima persona ciò che accadeall’interno del campo realizzatonel perimetro della palestra co-munale in cui sono state monta-te tre tende pneumatiche dovehanno dormito per l’intera setti-mana. I ragazzi – spiega ancoraMornico - sono stati seguiti nellediverse attività anche da pom-pieri Soccorso bellanese, cinofili,guardie ecologiche volontarie,Soccorso alpino e Anti incendioboschivo oltre che da diciassettenostri volontari».

n I volontari si sono occupati anche delle prove di evacuazione delle scuole

n n I ragazzi hanno potuto vivere ciò che accade all’interno del campo realizzato nella palestra

le condizioni statiche e strut-turali di due ponti del territo-rio comunale: quello che at-traversa il torrente Esino, inzona Campallo, ed il ponte diOlivedo che unisce i comuni diPerledo e Varenna. A

«Ci sono anche delle passe-relle agricole – ricorda DeGiambattista – che attraversa ireticoli minori che dovrannoessere controllate per garanti-re la sicurezza del transito ditrattori ed eventuali mezzi diemergenza. Gli incarichi dicontrollo sono stati assegnatie la loro esecuzione è pro-grammata per la prossima pri-mavera».

Le verifiche della sicurezzadei ponti sono balzate all’ordi-ne del giorno dopo il drammadi Genova che ha alzato la so-glia di attenzione su tutte lestrutture ed anche Perledo havoluto essere certo che i pro-pri non siano pericolosi perchi transita su di essi. M.Vas.

PerledoLa struttura non ha valore

storico ed è molto

ammalorata, si creerà più

spazio per i bambini

Il vecchio lavatoioche si trova in centro paeseverrà abbattuto per lasciarespazio all’ampliamento delparco giochi.

La struttura in cemento ar-mato ha «un insignificante va-lore storico», secondo la giun-ta guidata dal sindaco Fer-nando De Giambattista cheha così deciso di abbatterlo, vi-sto che la struttura è pure for-temente ammalorata.

Lo spazio che verrà liberatoservirà ad ampliare il parcoche andrà ad occupare ancheun terreno adiacente che unprivato cittadino ha voluto ce-dere alla comunità perledese.

Tra le ultime decisioni dellagiunta c’è anche la verifica del-

Il lavatoio sarà abbattutoPiù spazio al parco giochi

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48 LA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

storiche cantine della parroc-chiale (muro contro muro con lacripta), con accesso da piazza XIFebbraio. Bella l’ambientazio-ne, con le montagne e la “croce”,che richiama quella che sovrastai monti di Lenno.

Ben 7 i movimenti che con-traddistinguono il presepe len-nese, aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9.30 alle 19. Partico-larmente apprezzata, all’ingres-so, la “carrellata” degli attrezzi utilizzati per realizzare i movi-menti e le scenografie dei prese-pi parrocchiali dagli anni ’60 in avanti. M. Pal.

Tremezzina

C’è tempo fino al 31 gennaio per visitare il presepe parrocchiale di Lenno.

Quest’anno la rappresenta-zione della Natività ha un ele-mento di novità in più che sem-bra davvero aver trovato il con-senso dei visitatori (1500 le pre-senze, secondo gli attivissimi “Amici del Presepe”). Già per-ché, con i lavori in corso al batti-stero romanico, il presepe par-rocchiale - inaugurato la notte diNatale con la benedizione del parroco, don Italo Mazzoni - hatrovato una nuova location: le

In 1.500 al presepe in cantina visitabile tutto il mese

Il presepe allestito nelle cantine della chiesa parrocchiale di Lenno

Da Gravedonaa TremezzinaIstruzioneprotagonistaMENAGGIO

Un progetto, quella della nuova scuola media, rea-lizzato in un’ottica che va oltre i confini di Menaggio.

Da sempre, infatti, la scuolamedia “Jacopo Rezia” accoglie anche alunni provenienti dai paesi circostanti: San Siro, Grandola ed Uniti, Plesio e, in buona parte, anche Bene Lario. Negli anni scorsi il numero di iscritti era di poco superiore ai 200. Il nuovissimo edificio ne potrà accogliere fino a 300.

Anche la scuola elementare,con i circa 150 iscritti, conta alunni provenienti anche da al-tri paesi. La presenza a Menag-gio, del Vanoni, unica scuola su-periore della zona con la sede staccata di Porlezza conta ogni anno oltre 800 iscritti, ha sicu-ramente il suo peso.

Sul lago non è nuova la ten-denza a puntare su scuole di nuova costruzione che possano fungere da poli di aggregazione. Ad Ossuccio a settembre è stato inaugurato un polo scolastico che accoglie gli alunni di Tre-mezzina, Argegno, Colonno, Sa-la Comacina e parte di Griante. E a febbraio a Gravedona è stata inaugurata la nuova scuola me-dia; entro l’inizio del prossimo anno scolastico sarà disponibile anche la nuovissima scuola ele-mentare, che costerà ben 5 mi-lioni di euro. G. Riv.

zazioni». Fa un distinguo fra i due presidi Sergio Rovelli, me-dico di Gravedona e presidente del Comitato Pro Statale Regi-na: «A costo di essere accusato difaziosità, ribadisco che l’ospeda-le di Menaggio dovrebbe diven-tare qualcosa di più utile del doppione che è ora. Con la va-riante della Tremezzina, il Mo-riggia Pelascini sarebbe rag-giungibile in tempi dignitosissi-mi anche dal Centro Lario e il pronto soccorso da tutelare è quello di Gravedona. Fatta que-sta premessa, ritengo sacrosan-to prevedere deroghe per gli ospedali di provincia, alla luce dilimiti e disagi territoriali». G. Riv.

tervenuto assicurando che i pre-sidi dell’Alto e del Centro Lario non subiranno penalizzazioni.

Il sindaco di Corrido, LuigiMolina, unico sindaco del terri-torio propenso a rimanere con Ats della Montagna e Asst di Val-tellina, ragiona sulla base dei nu-meri e si pone qualche dubbio: «L’ospedale di Menaggio conta in media 27 accessi giornalieri alpronto soccorso e potrebbe ri-velarsi abbastanza problemati-co chiedere una deroga alla luce del limite dei 100 accessi. Grave-dona ha deciso di continuare a dipendere dall’Ats della Monta-gna e avrà l’opportunità di gode-re delle relative agevolazioni. Speriamo di non subire penaliz-

costretto la Regione a prevederele deroghe che non erano state inserite nel testo delle regole».

Gli amministratori locali, percontro, non si dicono preoccu-pati: il decreto ministeriale 70, che fissa le direttive sanitarie a livello nazionale, prevede infattidelle deroghe per gli ospedali di territori periferici e disagiati e il presidente del consiglio regio-nale, Alessandro Fermi, è in-

dei pronto soccorso. In base alle “regole di siste-

ma” fissate da Regione Lombar-dia per il 2019, laddove si regi-strano meno di cento accessi giornalieri, è previsto un depo-tenziamento soprattutto nelle ore notturne e Coppia teme per le sorti dei pronto soccorsi di Gravedona e Menaggio: «Con il nostro intervento – insiste lo stesso sindacalista – abbiamo

Il casoMolina, favorevole a restare

con Sondrio adesso spera

di non subire penalizzazioni

Rovelli: «Tutelare Gravedona»

Si susseguono gli in-terventi in merito all’allarme lanciato da Massimo Coppia, responsabile della Uil Flp per l’area lariana, in merito al futuro

Pronto soccorso di MenaggioDubbi dal sindaco di Corrido

Luigi Molina, sindaco di Corrido

Ecco come si presenta la scuola media di Menaggio FOTOSERVIZIO SELVA

MENAGGIO

GIANPIERO RIVA

La nuova scuola mediaè pronta. L’inaugurazione uffi-ciale è prevista per sabato 2 feb-braio; la scuola è disponibile da lunedì ma il trasferimento degli studenti avverrà mercoledì o giovedì.

Lo annuncia il sindaco di Me-naggio, Michele Spaggiari: «Il collaudo si è concluso ed è tutto a posto. Dall’inizio della prossi-ma settimana l’edificio è a dispo-sizione di alunni e insegnanti. Dopo gli inconvenienti sorti un anno fa, con errori progettuali che ci hanno costretti ad investi-re circa mezzo milione in più in corso d’opera, i lavori sono anda-ti avanti spediti senza più intop-pi e, adesso, possiamo finalmen-te inaugurare la nuova scuola media».

Demolizione e ricostruzione

All’inizio del 2015, con l’ammi-nistrazione guidata da Adolfo Valsecchi, il Comune aveva ot-

Menaggio. Da lunedì sarà possibile utilizzare l’edificioma studenti e professori entreranno da mercoledìSpaggiari: «Problemi risolti, inaugurazione il 2 febbraio»

tenuto 4 milioni di euro per un progetto da 5 milioni che preve-deva la demolizione completa dell’edificio esistente e la co-struzione del nuovo su tre livelli,con occupazione di buona parte del cortile interno, 12 aule per 300 alunni e moderna palestra anorma Coni - Fip nel seminter-rato.

La nuova scuola ha inglobatoanche l’ala dell’ex tribunale, do-ve sono stati ricavati i laboratorie la segreteria.

Sala consiliare risparmiata

Rispetto al progetto originario, non è stata toccata la sala consi-liare, che si affaccia anch’essa sulcortile interno e che in un primotempo si prevedeva di inglobare nel progetto per trasformarla in mensa scolastica. I lavori erano iniziati nei primi mesi del 2016 con la demolizione della vecchiascuola; l’amministrazione avevanel frattempo provveduto a di-slocare la scolaresca in altre sediprovvisorie: tre classi all’istituto

Vanoni, due nell’auditorium “Don Fiorenzo Gaggia” e cinquein locali della scuola primaria, dove le lezioni, di fatto, sono pro-seguite finora.

Allora si prevedeva che entrol’inizio dell’anno scolastico 2017– 2018 il nuovo complesso fosse pronto; a causa di imprevisti va-ri, soprattutto di carattere fi-nanziario, i tempi si sono allun-gati di un anno e mezzo, ma nel complesso regna comunque piena soddisfazione.

Correttivi e fondi

«Come ripeto, dopo i necessari correttivi e la necessità di repe-rire ulteriori fondi, le operazioninon hanno incontrato più in-toppi e la conclusione ha rispet-tato le attese – dice ancora Spag-giari – Abbiamo cercato di fare veramente il meglio. Senza per-dere neanche un giorno, abbia-mo informato il dirigente scola-stico, Laura Rebuzzini, della disponibilità della nuova a parti-re da lunedì 21 gennaio».

Collaudo superatonuova scuola promossaTutti in una sola media

Lago e Valli

Il sindaco Michele Spaggiari durante un sopralluogo

La palestra del nuovo edificio scolastico

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LA PROVINCIA

Lago e Valli 49VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

LezzenoLe ha spaccato il naso

e provocato una contusione

lombare: l’uomo si trova

nel carcere del Bassone

Forse, più dei venti-due anni di differenza, hannopesato le diverse culture diprovenienza dei due coniugi:sono gli ingredienti alla basedella difficile situazione fami-liare, fatta di violenze e sopru-si, alla quale ha posto terminel’arresto, eseguito dai carabi-nieri della stazione di Bellagio,di un uomo di nemmeno tren-t’anni, di origine straniera, ac-cusato di maltrattamenti e le-sioni personali contro la mo-glie, italiana e decisamentepiù anziana di lui.

L’ordinanza di custodiacautelare, emessa dal tribuna-le di Como, è stata eseguital’altro ieri, ed è conseguenza diun devastante litigio tra i dueconiugi, al termine del quale ladonna, sulla soglia dei cin-quant’anni, è finita in ospeda-le. Si trova ora in una strutturaprotetta.

Pesante il referto medico:trauma facciale con fratturadelle ossa nasali e contusionelombare. E una prognosi di 25giorni, salvo complicazioni,che ha indotto le autorità aprocedere d’ufficio. L’uomo èstato denunciato e sulla basedella relazione, la procura hachiesto l’arresto, il tribunale loha disposto e i carabinieri lohanno eseguito. L’uomo si tro-va ora rinchiuso nel carceredel Bassone.

SANT’ANTONIO GLI APPUNTAMENTI FINO A DOMENICA

San Fedele celebra il patronoE il 50° di monsignor Mazzola

La parrocchiale di San Fedele

Sono iniziati ieri matti-na con la messa solen-ne in parrocchiale el’esposizione della sta-

tua del santo davanti l’altare maggiore i festeggiamenti di Sant’Antonio Abate patrono diSan Fedele.

Con la fusione dei tre Comunila festività civica è stata estesa an-che a Casasco e Castiglione. Oggi sarà celebrata la ricorrenza dei copatroni, martiri Santa Liberata e Faustina nella chiesa a loro dedica-ta . Il ritrovo è alle 17 con le celebra-zioni liturgiche nella chiesa par-

rocchiale con la messa solenne. Poialle 20.30 i fedeli si sposteranno nella chiesa di Santa Liberata e Faustina a San Fedele Superiore.Seguirà il rinfresco offerto dai vo-lontari davanti la chiesa. Si trattadi un antico oratorio votivo riedifi-cato nel XVII secolo. Di grande

pregio artistico la Pala della Ma-donna Immacolata attribuita a Carlo Carloni di Scaria.

Domenica alle ore 11 rientro inparrocchiale con la prosecuzionedelle celebrazioni solenni in onorea Sant’Antonio presiedute da mon-signor Attilio Mazzola . La comuni-tà intelvese si unirà alla festa per isuoi 50 anni di sacerdozio. Seguela distribuzione del pane benedet-to e la benedizione degli animali. Alle 15 tutti al centro parrocchialeMadre Teresa di Calcutta per assi-stere alla commedia di Marco Za-notta. Il ricavato sarà devoluto peri restauri di Santa Liberata . Francesco Aita

Fiordistella Dionisi ha fatto il macabro ritrovamento

Manda la moglieall’ospedaleArrestatomarito violento

Lasciano sulla Reginaun gatto decapitato«Persone pericolose»

LAGLIO

DANIELA COLOMBO

Ritrovamento choc nelpomeriggio di martedì a Laglio, lungo la statale Regina.

Un gatto, uno splendido esem-plare d’adulto maschio tigrato, èstato rinvenuto esanime a bordostrada privo di testa e coda. Deca-pitato di netto senza alcuna pietà.

Nessuna traccia di sangue sulposto - la zona del ritrovamento ènelle vicinanze dell’hotel Bersda-gliere - e nemmeno delle parti mancanti, solo il suo corpicino or-mai privo di vita. Un gesto incom-prensibile, vigliacco, di un’atrocitàinspiegabile contro una creaturache non avrebbe potuto difendersie che ha scatenato la rabbia e l’in-dignazione di moltissime perso-ne.

La scoperta

L’episodio è stato portato alla luceda Fiordistella Dionisi, animali-sta volontaria residente a Cernob-bio, che ha fatto la brutta scopertae ha denunciato la terribile vicen-da sui social, oltre che a chi di do-vere.

«Mi sono fermata pensandoche si trattasse di un investimento,speravo che il gatto fosse ancora

Laglio. Lo choc della donna che pensava di soccorrerlo

«Gli hanno anche tagliato la coda, sono dei barbari»

Pozzi: «Speriamo che le telecamere abbiano visto tutto»

vivo così da poterlo salvare – spie-ga Fiordistella – quando mi sonoavvicinata, lo choc. Il gatto era sta-to decapitato di netto, puro mal-trattamento animale. La testa nonera lì e nemmeno la coda, nessunatraccia di sangue, quindi il fatto potrebbe essere avvenuto in un altro luogo e poi l’animale abban-donato lì. Spero tanto che gli orga-ni competenti si attivino per risa-lire all’autore di questo terribile gesto. Penso che chi fa una cosa delgenere ad un animale, possa esse-

re pericoloso anche per le perso-ne. Magari, ora, il suo padrone losta cercando».

Indignazione

La donna ha già sporto denunciaai Carabinieri che stanno inda-gando sull’accaduto, nel frattem-po il suo post sta facendo il giro delweb, scatenando l’indignazione ei commenti di tantissimi utenti che condannano con parole duris-sime l’autore del gesto.

La segnalazione è arrivata an-che al Comune, accolta con lo stes-so sconcerto. Proprio le telecame-re del Comune, però, potrebberoaver ripreso l’autore del gesto.

«Abbiamo ricevuto la segnala-zione da più soggetti – ha spiegatoil sindaco Roberto Pozzi - abbia-mo provveduto a portare i resti dell’animale al Servizio Veterina-rio Asl di Como, ora è nelle manidel dottor Luciano Abrate, vete-rinario ufficiale. Siamo abbastan-za abituati al ritrovamento di po-vere bestie, in prevalenza gatti, che vengono investiti sulla Regi-na, ma questo caso è, effettiva-mente, fuori norma e raccapric-ciante».

«Stiamo verificando attraversole nostre videocamere di sorve-

glianza la presenza di immagini utili a chiarire la vicenda. Devo però ricordare episodi mai chiaritisuccessi in passato, come un gallopure senza testa trovato con altrioggetti strani a contorno (piattocon cibo, carte, eccetera), il tuttoin una scatola di cartone abbando-nato nella piazzola di Germanello(frazione di Laglio)». Un brutto

episodio proprio a ridosso di San-t’Antonio Abate che si festeggia il17 gennaio, protettore degli ani-mali domestici.

Il caso, oltre che suscitare scon-certo, ha allarmato molto i pro-prietari di gatti della zona e i tele-foni, ieri, sono stati bollenti pro-prio per la condivisione dello stes-so messaggio: fate attenzione.

n Il sindaco Pozzi«RaccapriccianteMai successoun ritrovamentodel genere»

La zona della statale Regina dove è stato ritrovato il gatto

n Le indaginidei carabinieridopo la denunciapresentatadall’animalista

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50 LA PROVINCIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2019

CHRISTIAN DOZIO

La terza corsia alponte Manzoni non è sepoltain qualche polveroso cassettodi Anas.

Anzi, proprio in questigiorni si è chiusa la parte bu-rocratica preliminare e a bre-ve l’ente statale darà il via li-bera alla progettazione defi-nitiva.

Vittoria su tutta la linea

Ciliegina sulla torta? Ci saràpure la pista ciclabile, a lungorichiesta dai sindaci lecchesicoinvolti nel dibattito. Chedire, finalmente dai corridoidi Anas arrivano anche buonenotizie per il territorio. Sonoproprio gli uffici centrali, in-fatti, a confermare che il lun-go periodo di apparente si-lenzio non è trascorso invano.

Protagonista di un iter chepareva dipingersi di contornitroppo incerti è infatti quellacorsia aggiuntiva monodire-zionale che, nei sogni dellamanciata di comuni a ovestdell’Adda, dovrebbe sgonfia-re l’insostenibile trafficomattutino e tardo pomeridia-no.

Che il progetto mantengale promesse espresse sullacarta è ancora tutto da misu-rare, ma è perlomeno notiziadi questi giorni che la confe-renza dei servizi ha ufficial-mente chiuso i lavori. Proget-to preliminare approvato, lie-vi aggiunte apportate e pallache ora ripassa ad Anas. L’en-te statale si prenderà qualchegiorno di tempo per poi dareil via alla progettazione defi-nitiva. Stando a quanto co-municano gli uffici, la deter-mina in merito è in arrivo giàa giorni. Una buona notiziaper i sindaci del territorio (inparticolare per quello di Pe-

Ponte Manzoni, la terza corsia si faViabilità. Approvato il progetto preliminare, che prevede anche la pista ciclabile richiesta dai sindaciOra la palla torna ad Anas - Nessuna tempistica certa, ma lo scoglio della conferenza dei servizi è stato superato

scate, Dante De Capitani)che già si ritenevano sul piededi guerra per un progetto che,da almeno sei mesi, non liaveva più visti aggiornati sutempistiche e novità.

Tempistiche certe, per laverità, non ne trapelano nem-meno ora. Certo è, tuttavia,che l’aver superato lo scogliodella conferenza di servizi espingersi decisi verso la pro-gettazione definitiva (di fattol’ultimo degli step formaliprima dell’appalto) è già diper sé una buona notizia.

Un’altra buona notizia è in-vece quella che arriva diretta-mente dalle decisioni presedalle varie autority chiamatead esprimersi in merito alprogetto preliminare (quellopresentato ai sindaci a Mila-no la scorsa estate). Non eraun mistero che i primi cittadi-ni avessero ampiamente cal-deggiato l’inserimento di unapista ciclabile accanto allaterza corsia.

Un modo, aveva argomen-tato in particolare De Capita-ni già due anni fa, per collega-re tra loro le due aree verdidel Parco Addio Monti e delBione, creando un’unica pos-sibilità di transito pedonale eciclabile direttamente affac-ciata sul fiume.

L’ipotesi è stata decisa-mente presa in carico da Anasche ha infatti deciso di inse-rirla in quello che sarà il pro-getto definitivo. Vittoria sututta la linea, insomma, per icomuni del lungoAdda lec-chese. Certo, è ancora prestoper cantare vittoria. Il pro-getto aveva già subito un forteaccelerazione due anni fa,quando dai primi auspici deisindaci e della Provincia,Anas aveva subito condivisocon gli enti locali la progetta-

Il ponte Manzoni, con l’immissione da Pescate che crea molti disagi alla circolazione

L’obiettivo è risolvere gli ingorghiIl prossimo passo è l’appalto

Una corsia aggiunti-va su un lato del ponte Manzo-ni, unidirezionale verso Lec-co, che prende le mosse dallosvincolo di Pescate e approdaal Bione.

È questa l’idea che, nell’otti-ca dei comuni lato Adda, do-vrebbe risolvere parte degliinfernali ingorghi mattinieri etardo pomeridiani che peren-nemente bloccano anche laviabilità interna dei paesi da eoltre Pescate. Per la verità,l’ipotesi aveva inizialmentesuscitato le perplessità di

qualche addetto ai lavori, maaveva comunque trovato unbuon consenso tra i residenti eil sostegno trasversale di par-lamentari e consiglieri regio-nali.

La Provincia, dal canto suo,aveva appoggiato la proposta(si parla ancora di febbraio2016), pur non avendo compe-tenza diretta sul progetto. Aquel punto la palla era passataad Anas e, solamente l’estatesuccessiva, l’allora sottosegre-tario alle Infrastrutture avevagarantito il finanziamento e

promesso l’apertura del can-tiere già nel 2017. Da allora so-no trascorsi oltre due anni e inmezzo c’è stato pure il dram-ma di Annone e le beghe diIsella, di Paderno e i vari rat-toppi della superstrada. Que-stioni annose che hanno pro-lungato l’attesa per la terzacorsia del Manzoni. Il finan-ziamento, ad ogni modo, è an-cora saldo e il varo della pro-gettazione definitiva dovreb-be portare in tempi brevi al-l’appalto vero e proprio. C. Doz.

zione preliminare e il reperi-mento di finanziamenti si eratutto sommato concluso intempistiche abbastanza bre-vi.

Ha risposto presente

Dopodiché, il tema ponti nelLecchese aveva assunto benaltre proporzioni e priorità.Anas si era trovata impegnatanel progetto e nell’appalto diricostruzione del viadotto diAnnone, quindi alle prese conle incertezze riguardo quelloprecedente di Isella.

E, solamente pochi mesi fa,il territorio aveva poi vissutol’improvvisa chiusura del ma-nufatto storico di Paderno.Finita la fase emergenziale,ecco che i sindaci (De Capita-ni in testa) sono tornati allacarica per la terza corsia delManzoni. Anas, per fortuna,ha risposto presente.

soprattutto già oggetto di pro-gettazione definitiva».

Un “sorpasso”, tanto per re-stare in tema di viabilità, non sarebbe accettato da De Capita-ni, che difatti non lo manda a di-re. «Sono stato paziente finora, comprendendo che prima veni-vano in ordine di importanza il rifacimento del ponte di Anno-ne, di Isella e anche il San Mi-chele, collegamenti vitali e già esistenti. Ma la priorità sui pon-ti nuovi deve essere quella no-stra. Non accetterò di essere scavalcato da altri viadotti, al-trimenti metterò in atto inizia-tive tali che quelle degli anni scorsi di aver chiuso il terzo ponte per due volte, al confron-to, saranno camomille». C. Doz.

stanno caratterizzando l’iter di approvazione del progetto».

Proprio in questi giorni, pe-rò, qualcosa si è sentito e al sin-daco-sceriffo non ha fatto certopiacere: l’ipotesi, accarezzata inRegione, di realizzare un nuovoponte per alleggerire il San Mi-chele a Paderno.

«Ho visto che il Consiglio re-gionale ha approvato una mo-zione per la realizzazione di un nuovo ponte sull’Adda alterna-tivo al ponte di Paderno, recen-temente chiuso per lavori – ci ha spiegato -. Mi va bene che si faccia questo ponte, ma prima di esso deve essere realizzato quello Pescate-Bione che è di fondamentale importanza per tutti i comuni a sud di Lecco sul-la sponda occidentale del lago e

alle opere pubbliche, alla Regio-ne (alle direzioni generali a In-frastrutture e Mobilità, Territo-rio e Urbanistica), ad Anas e, per conoscenza, a Provincia e Comune di Lecco.

Nella missiva, il primo citta-dino ha chiesto «ad ognuna del-le parti per quanto di compe-tenza urgenti comunicazioni circa la procedura in essere e gliadempimenti eseguiti a riguar-do», considerato il fatto che do-po le prime verifiche struttura-li, con sondaggi delle campate edelle colonne del ponte, del progetto di adeguamento a tre corsie della carreggiata nord delcavalcavia non si è più saputo nulla. Non per niente, De Capi-tani ha rimarcato nella sua let-tera i «sopraggiunti silenzi che

della rampa di accesso al terzo ponte, con cortei in strada, se lericordano tutti. Ebbene, quelle iniziative potrebbero essere “camomille” rispetto a quello che Dante De Capitani è prontoa mettere in campo se l’atteso ampliamento dovesse venire derubricato e superato da altri progetti.

Già all’inizio dell’anno, subi-to dopo le feste, il sindaco di Pe-scate ha inviato una lettera al Provveditorato interregionale

E se, come pare, qualcuno pen-sa di far passare davanti a que-sto intervento la costruzione diun altro collegamento, ha capi-to male».

Da Anas arrivano buone no-tizie, ma Dante De Capitani resta sul piede di guerra. Le pro-teste che ha messo in atto nei confronti degli enti confinanti esuperiori, quando non si sono mostrati attenti (anche) al suo territorio, sono ben note. Le chiusure per “manutenzione”

Viabilità/2Il primo cittadino di Pescate

minaccia clamorose proteste

se ora non si metterà mano

al terzo ponte

«Ho aspettato con pa-zienza che gli iter necessari a ri-solvere i gravi problemi dei ponti di Annone, Isella e Pader-no si risolvessero, ma adesso è ora di tornare a parlare dell’am-pliamento del Ponte Manzoni.

De Capitani chiede certezze«Basta con ritardi e silenzi»

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