Visione di insieme del contesto paesaggistico in cui si ...

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1. Relazione paesaggistica

1.1 Sintetica descrizione dell’intervento

L’Area Bacini Montani del Consorzio Forestale Alta Valle Susa è stata incaricata dal Comune di Bardonecchia della progettazione

definitiva dei lavori di “INTERVENTI DI REALIZZAZIONE BRILIA SELETTIVA A MONTE DELL’APICE CONIDE DEL TORRENTE

FREJUS A SELVAGUARDIA DELL’ABITATO – LOTTO 1”. Il progetto risulta finanziato dall’Amministrazione comunale di

Bardonecchia per un importo complessivo a quadro economico pari a 650.000,00€.

Stato attuale del tratto oggetto di intervento

L’area oggetto d’intervento interessa parte del Torrente Frejus, fa parte del territorio del Comune di Bardonecchia lungo l’asta del

torrente Frejus, a monte dell’abito di Bardonecchia ed a monte dell’apice del conoide del Rio Frejus.

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Visione di insieme del contesto paesaggistico in cui si inserisce l’opera in progetto.

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SINTESI INTERVENTI IN PROGETTO

Lungo il torrente si verificano con frequenza compresa tra 1 e 4 anni episodi di lava torrentizia, in concomitanza di eventi

temporaleschi anche brevi ma molto intensi.

L’asta torrentizia è stata oggetto di numerosi interventi di regimazione dell’intensa attività idraulica e geomorfologica: per gestire il

trasporto solido del torrente, il cui deflusso può interessare parte dell’abitato di Bardonecchia, sono state costruite numerose briglie,

la più antica delle quali risale al 1935, alcune delle quali sono ora in stato di conservazione precaria.

Malgrado le già numerose opere di regimazione idraulica presenti, la miscela di acqua e detriti transita lungo il canale in conoide, sul

quale sorge l’abitato, spesso esondano in destra e sinistra idrografica.

Pertanto il CFAVS è stato incaricato, con Determina n. 6 del 13 gennaio 2020, della progettazione di n. 2 briglie selettive a monte

dell’apice del Torrente Frejus a salvaguardia dell’abitato – Lotto 1.

Il questa sede si propone la realizzazione di una briglia selettiva e di due briglie/soglie da ubicarsi poco a monte dell’abitato, nella

forra che precede l’apice del conoide. Le opere avranno la funzione di laminare le piene e di stoccare il maggior volume di sedimenti,

sottraendoli così alla fluitazione lungo il canale inurbato e alla possibile tracimazione dell’abitato.

Localizzazione geografica

L’area in esame è situata nel settore inferiore del corso del Torrente Frejus, affluente di sinistra della Dora di Bardonecchia, nell’alta

Valle di Susa, a Nord Nord-Est dell’abitato del Comune di Bardonecchia, poco a monte dell’apice del conoide, sul quale sorge

l’abitato.

Opere di regimazione idraulica proposte e particolari costruttivi

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Alla luce degli eventi torrentizi del bacino, e del forte rischio indotto sull’abitato di Bardonecchia, che sorge in parte sul conoide

alluvionale del Torrente Frejus, l’Amministrazione comunale di Bardonecchia intende proporre la realizzazione di due briglie

selettive, munite delle relative spiagge di depositi, nel segmento d’asta a monte della briglia in apice, in fase di manutenzione e

consolidamento.

L’asta del Frejus è caratterizzata, immediatamente a monte dell’apice del conoide, di un ampio tratto pianeggiante; in destra

idrografica la sponda è formata da un alto affioramento di calcescisti orientati N 220° / 15°, mentre in sinistra il torrente lambisce il

piede della frana del Vernet e modella un terrazzo alluvionale nei sedimenti dei precedenti debris flow. Più a monte l’alveo si

restringe fortemente a monte e diventa una stretta forra incisa nella roccia. Il settore subpianeggiante quindi si presta molto bene, a

causa della sua larghezza, a laminare le piene e a stoccare ingenti volumi di trasporto solido, sottraendoli così alla fluitazione lungo il

canale inurbato.

A] BRIGLIE

La tipologia d’opera proposta (briglia selettiva a rostri isolati) è già utilizzata vantaggiosamente in alta Valle di Susa, e segnatamente

sul Torrente Chisonetto a Borgata di Sestriere, sulla Piccola Dora di Cesana e sul Rio Champeyron a Beaulard di Oulx.

La briglia è formata da aperture delimitate da rostri in cemento armato, protetti verso monte dall’impatto dei detriti da una copertina

in acciaio. All’interno delle aperture, al fine di trattenere il trasporto solido, sono montate putrelle orizzontali aventi funzione di filtro

selettivo. L’opera poggia su una fondazione in cemento armato, provvista di taglione.

Cinque tiranti impediscono l’eventuali slittamento dell’opera a causa della spinta esercitata dalle piene.

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direzione di deflusso

L’opera sarà immorsata in destro nell’affioramento di calcescisti, mentre in sinistra sarà profondamente immorsata nei depositi

detritici poligenici (torrentizi e gravitativi).

parete in calcescisti

SX DX

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La pavimentazione in massi a monte e a valle della briglia nasce dalla necessità di garantire libera, in presenza di vegetazione

flottante, la parte inferiore della struttura, ottimizzando il convogliamento della portata liquida. Evita, inoltre, il possibile trascinamento

e fluidificazione del materiale medio-fine di cui è composto l’alveo (ghiaie sabbiose con abbondanti limi). In presenza di materiale

solido a ridosso della struttura e di materiale vegetale accatastato sugli scivoli, il convogliamento della portata di progetto è

assicurato dalla gaveta con muri d’ala e quindi in grado di mantenere la corrente lontano dalle sponde anche in caso di eventuale

superamento della portata di progetto.

D

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A valle dell’opera principale saranno consolidate ulteriori due briglie/soglie in cemento fortemente ammalorate.

B] Opere viarie e di sostegno

Per la corretta gestione del trasporto solido che sarà sedimentato dalla briglia selettiva è necessario garantire l’accesso alla spiaggia

di deposito da parte di mezzi d’opera. Per questa ragione è prevista la realizzazione di una pista in sinistra idrografica dell’alveo sul

sedime in parte già occupato dalla viabilità esistente. Poiché il dislivello massimo fra il sedime della pista e il thalweg dell’alveo è

superiore a m 6, la pendice e il riporto necessario per garantire quote e pendenze saranno sostenute da una scogliera in massi

ciclopici, rinverdita.

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Scavi e reinterri

I depositi torrentizi presenti in alveo non contengono litotipi formati da minerali asbestiferi fibrosi. Si prevede che le operazioni di

scavo non solleveranno polveri, in quanto, essendo in alveo, i materiali saranno umidi o saturi.

OPERE IN PROGETTO VISIONE D’INSIEME

Visone di insieme delle opere in progetto

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Briglia Selettive e piazza di deposito di monte

Opere di raccordo e di stabilizzazione briglie esistenti e viabilità di servizio

1.2 Inserimento paesaggistico delle opere in progetto

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Visione strutturale briglia selettiva – da monte

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Visione strutturale briglia selettiva – da Valle

Inserimento della briglia selettiva nel contesto ambientale – da valle

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Inserimento della briglia selettiva nel contesto ambientale – da monte

Inserimento della briglia selettiva nel contesto ambientale da valle

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1.2 - Contesti paesaggistici di area vasta e rappresentazione fotografica per punti di ripresa generale

I contesti paesaggistici presenti nell’area di intervento sono stati analizzati in campo e sono desumibili

sinteticamente dall’analisi della fotografia aerea sotto riportata:

Visione di insieme del bacino del Rio Frejus con evidenziato il disegno morfologico ed il complesso dei boschi,

pascoli, coltivi e rocce che caratterizzano il paesaggio dell’area

I contesti paesaggistici presenti nell’area vasta del sito di intervento evidenziano un mosaico territoriale

estremamente ricco e variegato. Sono presenti elementi seminaturali molto forti e dominanti quali le

formazioni forestali ed elementi secondari antropici quali prato pascoli, coltivi, siepi e filari.

Elemento cardine del contesto pesistico è il corso d’acqua del Torrente Frejus, che disegna e modella il

bacino idrografico ad esso sotteso, determinando forme e contenuto dei diversi tasselli del paesaggio.

Tassello fondamentale del contesto pesistico è il centro abitato di Bardonecchia.

.

Viabilità ed infrastrutture

viarie

Aree boscate a pino

silvestre e larice

Aree agricole a diversi

livelli di abbandono

colturale

Aree agricole in attualità

di coltura

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1.3 - Caratteri paesaggistici propri del sito di intervento e rappresentazione fotografica per punti di

ripresa di dettaglio e inserimento delle opere

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Punti di ripresa aerea

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Inserimento fotografico delle opere in progetto

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1.4 – Rapporto con il PPR

TAVOLA 2 PPR

AREA INTERVENTO

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TAVOLA 4 PPR

AREA INTERVENTO

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TAVOLA 4 PPR

AREA INTERVENTO

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1.5 - Sistemi naturalistici di pregio

Nessuno

1.6 - Sistemi insediativi storici

Nei pressi delle aree di intervento il Castello di Bardonecchia denominato Tur d’Amun, con la sua torre

abbattuta dalle truppe di occupazione tedesche nella seconda guerra mondiale, l’abitato storico di

Bardonecchia con il suo borgo originario e le recenti espansioni urbanistiche, costituiscono un valore storico e

paesistico unico.

1.7 - Tessiture territoriali storiche ed Appartenenza a sistemi tipologici di forte caratterizzazione locale

Tutto il tessuto ambientale e territoriale risulta fortemente caratterizzato dall’intervento antropico che negli

anni ha modificato ha modellato e disegnato l’alternanza dei boschi sui pascoli e la presenza dei coltivi di

fondovalle e sui versanti più fertili.

1.8 - Appartenenza a percorsi panoramici

Conca di Bardonechia e bacino del Frejus

1.9 - Appartenenza ad ambiti di forte valenza simbolica

Il sito di intervento sia facendo riferimento all’ambito di area ristretta e di area vasta non comprende ambiti di

forte valenza simbolica, ad eccezione dell’abitato di Bardonecchia e delle sue pertinenze storiche ed

urbanistiche tra cui il Castello di Bardonecchia denominato Tur d’Amun.

1.10 aspetti archeologici

Le aree interessate dai lavori sono unicamente aree ripariali interessate da fenomeni ciclici di erosione e

deposito di materiali ghiaiosi, gli scavi saranno limitati agli strati superficiali, in dette aree non sono presenti

oggetti o manufatti di interesse storico o archeologico.

Alla luce di quanto esposto e recuperato dall’analisi delle fonti storiche, archeologiche e toponomastiche, si

ritiene che il rischio archeologico per le aree interessata dai lavori sia da valutare come nullo.

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1.11 valutazione qualità e criticità degli elementi paesaggistici

Legenda Sintesi valutazione qualità e vulnerabilità

Basso Medio Elevato

Sintesi Elementi paesaggistici Qualità

Diversità: Integrità Qualità visiva Rarità Degrado

Contesti paesaggistici di area vasta Media Media Elevata Media Basso

Caratteri paesaggistici propri del sito di

intervento

Basso Basso Basso - Basso

Sistemi naturalistici di pregio - - - - -

Sistemi insediativi storici Elevato Elevato Elevato Elevata Elevata

Tessiture territoriali storiche Media Media Elevata Media Basso

Appartenenza a sistemi tipologici di forte

caratterizzazione locale

Basso Basso Basso - Basso

Appartenenza a percorsi panoramici Media Media Elevata Media Basso

Elementi paesaggistici Vulnerabilità – rischio paesaggistico

Sensibilità Vulnerabilità Ass. visuale Stabilità Instabilità

Contesti paesaggistici di area vasta Media Media Elevata Media Basso

Caratteri paesaggistici propri del sito di

intervento

Basso Basso Basso - Basso

Sistemi naturalistici di pregio - - - - -

Sistemi insediativi storici Elevato Elevato Elevato Elevata Elevata

Tessiture territoriali storiche Media Media Elevata Media Basso

Appartenenza a sistemi tipologici di

forte caratterizzazione locale

Basso Basso Basso - Basso

Appartenenza a percorsi panoramici Media Media Elevata Media Basso

2. Incidenza delle opere in progetto nel contesto paesaggistico

Le opere di mitigazione e cicatrizzazione definite in progetto sono afferenti alle tecniche di ingegneria civile

classica e naturalistica. L’esperienza maturata dal Consorzio Forestale Alta Valle Susa permette di presentare

analoghe tecniche realizzate in cantieri in Comune limitrofi, con risultati di impatto complessivo molto limitato

anche nelle fasi di cantiere.

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Tabella – incidenza delle opere proposte sullo stato del contesto paesaggistico

Tipologia modificazioni paesaggistiche Aspetti salienti opere proposte Incidenza Fattori di

alterazione

Modificazioni morfologiche

MEDIO Intrusione

Modificazioni delle compagine vegetale

Bassa Intrusione

Modificazione dello Skyline naturale MEDIO Intrusione

Modificazione dello skyline antropico Bassa intrusione

Modificazione della funzionalità ecologica Bassa Intrusione

Modificazione delle funzionalità idraulica e

dell’equilibrio idrogeologico

Basso

Intrusione

migliorativo

Modificazione dell’assetto percettivo, scenico e

panoramico

MEDIO

Intrusione

Riduzione degrado

Modificazioni dell’assetto insediativi-storico Nessuno

Nessuno

Modificazioni dei caratteri tipologici, matrici,

coloristici, costruttivi dell’insediamento storico

(urbano, diffuso, agricolo)

Basso

Intrusione

Modificazioni dell’assetto fondiario Basso

Intrusione

Modificazioni dei caratteri strutturanti del

territorio

Interventi si Sistemazione

idraulica

Difese spondali e realizzazione

briglia selettiva e sua piazze di

deposito

Basso Intrusione

Legenda fattori di alterazione: intrusione, suddivisione, frammentazione, riduzione, eliminazione,

concentrazione, interruzione, destrutturazione

Il livello di impatto è definibile pertanto in MEDIO-BASSO

3. Opere di mitigazione ambientale

La necessità di interventi di mitigazione ambientali ha dettato la scelta tipologica che prevede anche l’utilizzo

di tipologie afferenti all’ingegneria naturalistica riferibili all’ignegneria idraulica classica, per quanto concerne le

difese spondali, ovvero che prevedono l’uso di materiale vegetale vivo sia per scopi consolidanti che per scopi

di rinaturazione delle scarpate con benefici effetti sulla componente paesaggistica ed ambientale. Le opere di

ingegneria civile ai fini del mantenimento in efficienza delle briglie esistenti non alterano lo stato dei luoghi

operando al contrario una riduzione del degrado delle opere esistenti e delle aree circostanti.