Vip Hotels

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Una vacanza su misura tra pesaro e Urbino.

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“Puntiamo tutto su qualità, tradizione e comfort. E abbiniamo arredi classici ed eleganti a modernatecnologia.” Chi racconta è il Conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina, discendente di unadelle più antiche casate che da secoli vive nel Ducato di Urbino, proprietario, nonché gestore e di-rettore, di alcuni tra i più rinomati alberghi di Pesaro e Urbino; che prosegue: “La nostra casa è lacasa dei nostri Ospiti.” Ed è proprio questa la sensazione che si prova varcando la soglia dell’HotelVittoria, classica villa “Belle Epoque” adibita ad albergo nel 1908. L’Hotel Vittoria è il più antico (ilDecano) albergo della città di Rossini, ammesso nel 1985 tra i 100 “Locali storici d’Italia”e procla-mato dal “Golden Gate”, nel 1996, una delle migliori 20 strutture d’Italia.

È inoltre affiliato agli Charme & Relax Hotel e ai Vip Hotels. Completamente restaurato nel 2000,si affaccia sul mare, e vanta un’eleganza e una raffinatezza che gli hanno conferito un alone di leg-genda nell’ambito della vita pesarese, e negli anni ha ospitato i più bei nomi della politica, della cul-tura, dell’arte, dell’industria e dell’aristocrazia italiana e straniera. Tra gli altri: Zandonai, Pirandello,Rothscild, Agnelli, Pavarotti, Iglesias, Sciacia, Sting...

Nel centro di Pesaro, poi, sul viale principale, in posizione ombreggiata e tranquilla, a pochi passi dalmare e dai monumenti più importanti, sempre dei Conti Marcucci Pinoli, si trova l’Hotel Savoy. Oltre a charme ed eleganza, sono arte e cultura le armi vincenti delle residenze di Urbino. Per Ales-sandro Marcucci Pinoli, la moglie Paola e i figli Francesco e Fabrizio, è infatti un piacere poter ac-compagnare di persona gli ospiti alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche del territorio. El’autorevolezza della “guida”, è di quelle memorabili: il Conte Alessandro, Nani per gli amici, oltread essere avvocato, console, ambasciatore, Gran Croce, Commendatore e Cavaliere di numerosi Or-dini (anche della Repubblica Italiana) è infatti autore di pregevoli poesie e, come ama definirsi, “ar-tigiano delle sensazioni” quando dipinge o crea sculture. E ad Urbino è possibile ammirare unsuggestivo, riposante e indimenticabile paesaggio (ripreso anche da Raffaello e Piero della Francesca)dall’Hotel & Residence dei Duchi: mentre l’Hotel Bonconte, un’antica villa recentemente ristruttu-rata e dotata di ogni comfort, è una vera e propria oasi di tranquillità a pochi passi dal Palazzo Ducale.Finemente arredata gode di un panorama ineguagliabile. Ma è l’Albergo San Domenico il vero fioreall’occhiello dei Conti Marcucci Pinoli. È il più centrale e bello di Urbino e si trova di fronte a PalazzoDucale, tra il Duomo e l’Università, nelle immediate vicinanze di Santa Chiara. È ricavato in unantico complesso religioso del 1300 e dalle sue finestre rinascimentali è possibile ammirare la ma-gnifica chiesa di San Domenico. E mentre le camere, ricavate nei cinquecenteschi locali del conventosono ricche di charme, l’antica chiesa, con lunetta di Luca della Robbia e magnifici quadri d’autore,sarà adibita a centro congressi, mostre e conferenze.

Per Ulteriori informazioni: www.viphotels.it - [email protected] - numero verde: 800 86 71 48

Vip hotels

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Il nome “Pesaro” deriva da “Pisaurus”, l’an-tico nome del fiume Foglia, alla cui foce èsorta poi la città.Si estende lungo una costa bassa e sab-biosa ed è stretta a nord e a sud da due ri-lievi che giungono sino al mare, il monteSan Bartolo e il monte Ardizio.

Le vicende storiche hanno creato una sin-golare e interessante sovrapposizione dimemorie artistiche e culturali tanto da comporre un vero e proprio mosaico diopere e patrimoni: romani, medievali, rinascimentali, barocchi, fino alle più recentitestimonianze dell’Ottocento e del Liberty.

Nel centro storico si trovano i Musei Civici, Casa Rossini, il Palazzo Ducale, il Con-servatorio e il Centro per le Arti Visive Pescheria, l’ottocentesco teatro Rossini eil moderno Sperimentale, la storica biblioteca Oliveriana e quella modernissima delSan Giovanni, e poi edifici e ville storiche e splendide chiese. Tra quest’ultime, dinotevole interesse è il Duomo di Pesaro che conserva un pavimento musivo uniconel suo genere: le raffigurazioni rappresentano un excursus iconografico e storicodel cristianesimo, dal VI al XIII secolo.

Orari e ingressi casa Rossini e musei civici:

martedì, mercoledì 9.30-12.30 da giovedì a domenica 9.30-12.30, 16.00-19.00

Luglio, agostomercoledì, venerdì, sabato, domenica 9.30-12.30, 16.00-19.00martedì, giovedì 9.30-12.30, 16.00-22.30

Giorno di chiusura settimanale lunedì | chiusure annuali 1 gennaio, 25 dicembre.

la patria di Gioacchino Rossini

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There’s so much to see and do in Pesaro: from the ancient Roman remains datingfrom when it was called Pisaurum, to the Museum of Ceramics and Art Gallery;from the fascinating mosaics in the Cathedral to the Gothic church facades; fromVilla Ruggeri in the Liberty style to the Sforza Fortress and the Ducal Palace. Pe-saro boasts parks, beaches, art, history and music.

The attractive rolling green hills in the surrounding area are an ideal destination forexcursions: between the San Bartolo National Park to the Ardizio Hills you can di-scover the magnificent landscape that looks on to the Adriatic Sea. The beachesoffer kilometres of soft golden sand and small inviting bays.

Pesaro is the birthplace of Gioachino Rossini, the world renowned musician. Hismemory is still alive in numerous places of the town: the house where he wasborn, the Theatre which bears his name, the Rossini Conservatory, and the Ros-sini Opera Festival which stages his masterpieces every year bringing internatio-nally famous singers and musicians to the city.

PRENOTA UNA VISITA GUIDATA

Via dell’Usignolo 39, 61100 Pesaro (PU)- Cell. (+39) 338 6228715 - Tel e Fax (+39) 0721 [email protected] - www.artuvisite.com

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Glorie, fasti e delizie alla corte dei Malatesta,Sforza e Della Rovere (half day - max 3 ore)

Rocca Costanza, Palazzo Ducale, Palazzo Del Monte, Palazzo Baviera, Chiesegotiche, Palazzo Gradari, Duomo.

Un tour tra i palazzi e i cortili di Pesaro, alla ricerca deiluoghi in cui, raffinati Principi e abili condottieri, uo-mini d’arme e di lettere accolsero nelle loro cortipoeti, matematici, umanisti, per rivivere i fasti e le de-lizie dei Signori di Pesaro tra banchetti, spettacoli,tornei cavallereschi, intrighi politici e alleanze. I magnifici apparati che accompagnavano l’insedia-mento del Signore, dalle “allegrezze” o divertimentidegli Sforza alle “stravaganze” dei Della Rovere.

Dall’antico al moderno (half day - max 3 ore)

Villino Ruggeri, Sfera Pomodoro, Duomo, Casa Rossini, Conservatorio e Tem-pietto, Teatro (esterno)

L’itinerario parte dal mare con la Sfera di Arnaldo Pomodoro e il Villino Ruggeri,raro esempio di liberty. Si prosegue nel cuore della città con visita ai mosaici (IV eVI sec) del Duomo, le chiese dai portali gotici e il Palazzo Ducale (interno se con-cesso dalla Prefettura), che ha vissuto i fasti delle Signorie quali i Malatesta, gliSforza e i Della Rovere. Pesaro conserva diverse testimonianze del suo più illustreconcittadino: Gioacchino Rossini. Percorrendo le vie si trovano la sua casa natalein cui sono esposte litografie, dipinti, caricature, manoscritti, ecc... Il Conservatorio

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con il Tempietto che conserva alcune opere autentiche del noto compositore,onoreficienze e cimeli, e infine il Teatro a lui dedicato in cui ad Agosto di svolge ilRossini Opera Festival. (vedi pag. 15)

Rossini e i sapori della musica (half day - max 3 ore)

Duomo, Casa Rossini, Conservatorio, Tempietto, e Teatro.La storia di Rossini tra le vie di Pesaro, narrando aneddoti e divagando tra l’arteculinaria e quella della musica, tra ricette e libretti musicali, la vita e i successi delfamoso compositore. La visita si può concludere con una degustazione di prodottienogastronomici in una delle caratteristiche caffètterie del centro storico.

PRENOTA UNA VISITA GUIDATA

Via dell’Usignolo 39, 61100 Pesaro (PU)- Cell. (+39) 338 6228715 - Tel e Fax (+39) 0721 [email protected] - www.artuvisite.com

l Rossini Opera Festival è un enteautonomo che promuove l’omo-nima manifestazione lirica inter-nazionale interamente dedicata aGioachino Rossini. Suo scopo è il recupero, la resti-tuzione teatrale e lo studio delpatrimonio musicale legato alnome del Compositore, che la-sciando erede universale di tuttala sua cospicua fortuna il Co-mune di Pesaro, consentì la na-scita dell’attuale Conservatoriodi musica e della FondazioneRossini.

XXX Edizione

PROGRAMMA ROSSINI OPERA FESTIVAL

Adriatic Arena - 9, 12, 15, 18 agosto, ore 20.00 ZELMIRA Dramma per musica in due atti di Andrea Leone Tottola Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Universal Music PublishingRicordi, a cura di Helen Greenwald e Kathleen Kuzmick Hansell. Versione Parigi 1826.

Teatro Rossini 10, 13, 16 agosto, ore 20.00 - 18 agosto, ore 11.00 LA SCALA DI SETA Farsa comica in un atto di Giuseppe Foppa Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Universal Music PublishingRicordi, a cura di Anders Wiklund.

Teatro Rossini - 11, 14, 17, 19 agosto, ore 20.00LE COMTE ORY Opéra en deux actes de Eugène Scribe et Charles-Gaspard Delestre-Poirson Edizione Universal Music Publishing Ricordi

FESTIVAL GIOVANE

Teatro Sperimentale 23 luglio, ore 20.00 Accademia Rossiniana Concerto conclusivo

Teatro Rossini 12, 15 agosto, ore 11.00 Il viaggio a Reims Cantata scenica - Libretto di Luigi Balocchi Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Universal Music PublishingRicordi, a cura di Janet Johnson.

Auditorium Pedrotti 13, 14, 17, 19 agosto, ore 17.00 Concerti di Belcanto

Teatro Rossini 16 agosto, ore 11.00 Concerto Sinfonico Musiche di Franz Joseph Haydn nel bicentenario della morte.

Teatro Rossini 20 agosto, ore 21.00 Petite Messe Solennelle coro e orchestra.

INFORMAZIONI - ENQUIRIES Tel. +39.0721.3800294 Fax +39.0721.3800220 Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

Monday to Friday, from 10 am to 1 pm and from 3 pm to 6 pm e-mail: [email protected]

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Al confine con Romagna, Umbria e Toscana, la provincia di Pesaro e Urbino godedi un esclusivo e variegato paesaggio collinare che si spinge fino ai monti del-

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l’Appennino: un mare di verde ancora incontami-nato, dove immergersi godendo il fascino delle sta-gioni e approfittando delle numerose opportunitàofferte.In bicicletta: Gabicce Mare ospita la cicloturistica in-ternazionale, un appuntamento per amatori e turistidi tutto il mondo che hanno la possibilità di vivere lanatura attraverso un percorso che tocca varie loca-lità e che apre scorci di incredibile interesse: dall’az-zurro del mare, all’armonico succedersi delle verdicolline, ai boschi ancora vergini dell’Appennino,dove è diffuso il noleggio di mountain bike.A piedi: dai boschi dell’Alpe della Luna, a quelli delmonte Carpegna il passo è breve. La dorsale ap-penninica della provincia di Pesaro e Urbino è se-gnata dal rosso e dal blu, i colori che indicano le viedella natura e della pace interiore. Il territorio puòcontare su un’eccezionale varietà di sentieri, ingrado di soddisfare e stupire gli appassionati deltrekking che, zainetto in spalla, possono attraver-sare l’alta provincia interamente a piedi tra scoiattoli,cerbiatti, volpi ed altri animali che popolano questiboschi. Qua e là, proprio come in un quadro vi-vente, appaiono angoli di Paradiso: dal bosco diTecchie con la sua cascata di acque limpide, ai tor-renti che risalgono i monti Catria e Nerone. E perchi desidera un itinerario divertente e didattico, é a

Ristorante • Strada Panoramica • Pesaro • tel. • www.gibasristorante.it

Scorcio del Parco San Bartolo

disposizione un variegato calendario di escursioni guidate che si snoda durantetutte le stagioni dell’anno e con possibilità di vivere i rifugi di montagna durante letappe notturne.

Scorcio del Parco San Bartolo

I Parchi: il monte San Bartolo, uno dei rari promontori dell’Adriatico, con le sueginestre gialle e i suoi prati verdi, guarda con scenari mozzafiato l’azzurro

dell’Adriatico. Le sinuose stradine sbucano qua e là in borghi e paesiniun tempo abitati dai pescatori e che conservano l’originale fisiono-

mia. Così Fiorenzuola di Focara, sede di un museo del mare, eCastel di Mezzo, con la sua cucina di pesce e le sue botteghe

artigiane. Dal monte partono poi sottili stradine che portanoalle spiaggette sottostanti: veri angoli di paradiso e di mare

verde.

Via dell’Orizzonte, - Gabicce Monte (PU) Tel. + - Fax + [email protected] - www.hotelposillipo.com

Via dell’Orizzonte, - Gabicce Monte (PU) - Tel. + - - Fax + [email protected] - www.enoteca-posillipo.com

R I S T O R A N T E

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Gabx +

icce Monte ( G Monte (PU)

hotelposillipo.com - www.hotelposillipo.com

“Dalla passione per l’alta gastronomia è nata l’idea di creare un punto vendita c capace di soddisfare le richieste dei consumatori più attenti alla qualità e all’originalità dei prodotti”

Frequentare questa parte di Adriatico significa godere lo spettacolo di due deipochissimi promontori dell’intero litorale, come il San Bartolo e l’Ardizio, calarsi inspiaggette isolate e tranquille oppure approdare a quelle di sabbia fine, più fre-quentate ma dall’atmosfera garbata.A Pesaro, alla foce del Foglia, su circa otto chilometri di fine arenile tra il Parco na-turalistico del San Bartolo e l’Ardizio, si conduce una vita balneare più rilassata:l’ideale per le famiglie o per chi desidera riposarsi lontano dal frastuono o dal tu-rismo di massa, senza però rinunciare allo svago e al divertimento. Tutta la zonamare infatti d’estate è animata da mercatini, spettacoli, manifestazioni enoga-stronomiche.Fano ha due spiagge, il Lido sabbioso, e la Sassonia lunga e ghiaiosa fino alla focedel Metauro. Sull’arenile sabbioso ne è stato delimitato recentemente un tratto perchi ha un amico a quattro zampe.Ovunque è possibile praticare la vela, il windsurf e tanti sport da spiaggia e per ibambini ci sono spazi appositamente allestiti per il gioco e lo svago.20

L.go Madonna di Loreto, 7 - 61100 Pesaro (PU) - tel. 0721 55876

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Famiglie stanche dellavita frenetica di città,fuggono dallo stressacquistando case incampagna, vecchi ca-solari, cascine abban-donate e così via...ristrutturandoli e tra-sformandoli in veri eproprio luoghi di ri-poso.

Molti amano realizzarla in pietra, altri in legno o materiali che evochino il passato,ora ci si avvale della bioedilizia che rappresenta attualmente uno degli strumentipiù usati per avvicinarsi alla natura.

L’arredamento interno è solitamente rustico con mobili in noce o abete, oppurein voga è il riutilizzo di vecchi materiali.

L’importante è assolutamente stare a contatto con la natura e vivere con un ritmodi vita rilassante. Occuparsi della terra è un buon modo per scaricare stress.

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Si mescolano i colori, confondendosi i profumi...

...un passaggio silenzioso, tra sogno e realtà.

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Riserva Naturale Statale GOLA DEL FURLO

Con l’istituzione della Riserva

Naturale Statale della Gola del

Furlo, la Provincia gestisce

3.600 ettari di boschi, prati e

cime incontaminate.

È la terza area protetta della

provincia e, con i suoi 3.600

ettari di boschi, pascoli e cime

incontaminate, fa salire a

10.200 ettari la superficie del

territorio di Pesaro e Urbino

messo sotto tutela.

Accanto ai parchi regionali del San Bartolo (1.600 ettari) e del Sasso Simone e Si-

moncello (5.000 ettari), è stata di recente istituita la "Riserva naturale statale del

Furlo". Una prodigiosa ricchezza naturalistica che vanta esemplari di flora e fauna

davvero singolari. Basti pen-

sare all’aquila reale, al falco

pellegrino, al gufo reale, al

picchio muraiolo, alla rondine

montana, al rondone mag-

giore e al gracchio corallino.

E poi al Furlo vivono lupi,

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Un autentico paradiso, attraversato dal fiume Candigliano che si insinua tra le im-

ponenti pareti rocciose della Gola, dove la suggestione del paesaggio si unisce a

una prodigiosa ricchezza naturalistica che vanta esemplari di flora e fauna davvero

singolari. La vegetazione che ricopre le cime del massiccio è costituita in preva-

lenza da querceti con roverella, carpino nero, orniello, acero, sorbo. Assai varie-

gato anche l’habitat fluviale e ripariale, così come ricchissima è la vita che pullula

nelle foreste, nei pascoli e nei cespuglieti.

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caprioli, daini, cinghiali. Un serbatoio naturale da

proteggere e valorizzare la cui gestione è stata af-

fidata alla Provincia di Pesaro e Urbino.

Il museo del territorio Gola delFurlo

Il luogo dove scoprire l’identità paesaggistica e storico-culturale della “Gola del

Furlo”

Il Museo del Territorio ti propone un viaggio emozionante alla scoperta dell’identità

della nostra meravigliosa area protetta, dove la storia naturale e quella umana si

sono nel tempo inevitabilmente intrecciate, condizionate fino a dar vita al “Territorio

FOTO DI MAURC DUMONT

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della Gola del Furlo”: un deposito di tracce del passato e prezioso contenitore di

paesaggi umani e naturali.

Il Museo si propone dunque come uno spazio di incontro tra la natura, l’evolu-

zione, la storia, la cultura ed il rapporto dell’uomo con la montagna. L’intento è di

offrirti un’immagine del Territorio dei Monti del Furlo di tipo integrata, definita con-

temporaneamente sia dagli aspetti più strettamente geografici, geomorfologici e

naturalistici che da quelli relativi alla storia, all’architettura e alla cultura dell’area

protetta.

Un’immagine composita da leggere ed interpretare nella sua interezza di elementi

naturali e umani, partendo proprio da quell’elemento che forse più di tutti gli altri

ha fortemente condizionato l’evoluzione della storia naturale e umana della Gola

del Furlo: la montagna.

INFORMAZIONI - ENQUIRIES

Via Flaminia, Località Furlo AcqualagnaTel. 0721 700041 - Fax 0721 [email protected] - www.riservagoladelfurlo.it

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CERAMICHE ARTISTICHE

Molaroni dal 1880. Marcella JannoneMolaroni oggi continua l’avita tradi-zione delle ceramiche con consueto fer-vore e d immutato successo.

LA PRODUZIONE ATTUALEPartendo dalla creta, potendo ancora utilizzare ilpatrimonio delle ottocentesche forme della Molaroniquindi di esclusiva fattura, la maiolica attuale ripropone tutti glistili caratteristici e sempre con lavorazione artistico-artigianale. Arricchiscono però ilventaglio le riproduzioni di Madonne dei più celebri maestri dell’antichità e soggetti a ri-chiesta, anche di linea moderna.

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Molaroni from 1880. Today Marcella Jannone Molaroni, the most recent descendant ofa long line of artists, continues the ancestral tradition with passionate commitment andunwavering success.

MOLARONI CERAMICS TODAYClay forms are produced exclusively by Molaroni according to the same designs as thoseof the 19th century. Today the range of Molaroni ceramics includes all of the traditionalstyles with the addition of reproductions of Madonna figures from the great masters aswell as modern motifs. Each piece is, and has always been, made by hand and is handpainted. Decorations can be custom made on request.

INFORMAZIONI - ENQUIRIES

Via Luca della Robbia, 9-1161100 Pesaro (PU)tel. 0721 33181

Piatto modellato; decorazione ad Istoriato

Siete tutti invitati a visitareL’azienda Agraria Guerrieri e il suospaccio aziendale per degustare ipregiati vini e olii.

Tutti i giorni dell’anno: visite guidateai vigneti e alla cantina aziendale (suprenotazione).Degustazione dei vini DOC e degli oliiextravergine di nostra produzione. Spaccio aziendale con vendita di-retta di tutti i prodotti: BIANCHELLO DEL

METAURO DOC, SAN GIOVESE DEI COLLI PE-SARESI - RISERVA DOC, IGT MARCHE

ROSSO - ROSÈ - BIANCO, DISTILLATI DI

VINO, VINO DI VISCIOLE, VINO SPUMANTE

BIANCO BRUT - ROSÈ BRUT, OLII EXTRA-VERGINE DI OLIVA, PASTE DI GRANO DURO

E FARRO, MIELE.Aperti tutti i giorni dell’anno escluso igiorni festivi.

Every day of the year: Guided toursthrough our vineyards and wine cel-lars (upon request). Tasting of DOC wines and of varioustypes of oil of our production.Our outlet is at your disposal to letyou taste and buy all of our products:BIANCHELLO DEL METAURO DOC, SAN GIO-VESE DEI COLLI PESARESI - RISERVA DOC,IGT MARCHE ROSSO - ROSÈ - BIANCO, DI-STILLATI DI VINO, VINO DI VISCIOLE, VINO

SPUMANTE BIANCO BRUT - ROSÈ BRUT, OLII

EXTRAVERGINE DI OLIVA, DURUM WHEAT

PASTA AND SPELT PASTA, HONEY.Opening time Mon - Fri 8 - 12.30 / 14.30 - 19.00 Sat 8 - 12.30 Sab 16 - 18.30 in June, July, August

Coltiviamo da generazioni l’azienda di famigliaposta sulle dolci e sinuose Colline Pesaresiche cingono lo storico fiume Metauro.

Sin dal primi anni dell’800, alle colture cerea-licole, all’attività olivicola e vitivinicola, dedi-chiamo i nostri 200 ettari di questa splendidavalle.

Il vino, i distillati, l’olio e la pasta di grano duroche produciamo sono espressione e frutto delnostro lavoro, della nostra passione e dell’altavocazione di questa meravigliosa terra.

For generations our family Has cultivated thesame gentle, undulating slopes of the CollinePesaresi, flanking the historic River Metauro.

Since the early years of the nineteenth cen-tury our 200 hectares of land in this encHan-ting valley Have been dedicated to thecultivation of cereals, olives, vines, and poultryfarming.

The wines, oils and durum wheat pasta of weproduce are the expression and fruit of ourwork, our enthusiasm and the fine quality ofthis wonderful land.

Informazioni Via S. Filippo, 24 - 61030 Piagge (PU)Tel. 0721.890152 Fax. [email protected] - www.aziendaguerrieri.it

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Il castello di San Leo si erige su uno sperone di roccia con le pareti a strapiombosulla valle del Marecchia. La sua splendida fortezza (sec.XV), opera di Francescodi Giorgio Martini, domina la valle dalla sommità della rupe inacessibile; di originiantichissime, la città dà il nome alla provincia del Montefeltro, essendo l’antica Mons Feretrius romana.Fu capitale d’Italia con Berengario II dal 962 al 964. San Leone che ne fu l’evan-gelizzatore (IV sec.), è oggi il patrono della città. Nel centro storico le due meravi-gliose chiese, la Pieve e il Duomo rispettivamente dell’XI e XII secolo e la torrecivica, ora campanile del Duomo. Nei dintorni il convento francescano di S. Igne(1243).

Fra le persone famose ricor-diamo Dante Alighieri cheparla di San Leo nel IV Cantodel Purgatorio della DivinaCommedia e San Francescoche si fermò a predicare eche qui ebbe in dono ilmonte della Verna (1213). Il Conte di Cagliostro finì isuoi giorni in una cella delForte.

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PRENOTA UNA VISITA GUIDATA

Via dell’Usignolo 39, 61100 Pesaro (PU)Cell. (+39) 338 6228715 - Tel e Fax (+39) 0721 [email protected] - www.artuvisite.com

Il nome parla da soloe il riferimento non èpuramente casuale.“Chic Choc” è il ne-gozio di fiori di UgoBetti, col passare deltempo, si è rinno-vato, acquistandouna fisionomia sem-pre più personale egradevole. All’interno di “ChicChoc” potete trovarestilose composizionifloreali, tanti originalioggetti d’arreda-mento, o capi d’ab-bigliamento dal toccoinnovativo che lirende particolarissimi!

Chic chocquando l’innovazione si fa strada tra fiori e oggetti.

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La roccaforte di Gradara si erge su un colle (142 m sul livello del mare) al confinetra Marche e Romagna in posizione strategica e dominante.Dista 25 Km da Rimini, 13 da Pesaro, 3 dalla strada Adriatica. A tutti quelli che la raggiungono piace rievocare il tempo antico mentre si compieil giro sulle merlate mura e si supera il ponte levatoio e si incontra l’elegante cortile.Le sale interne ricordano gli splendori delle potenti famiglie che qui hanno gover-nato: Malatesta, Sforza e Della Rovere.a costruzione ebbe inizio attorno all’XII secolo per volontà di Pietro e Ridolfo DeGrifo che usurparono la zona al comune di Pesaro. Nella prima metà del XIII se-colo, Malatesta da Verucchio detto il Centenario, aiutato dal papato, si impos-sessò della torre dei De Grifo e ne fece il mastio della attuale Rocca.

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Uno dei borghi più caratteristici d’Italia

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«Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,prese costui de la bella personache mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.Amor, ch’a nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer sì forte,che, come vedi, ancor non m’abbandona.Amor condusse noi ad una morte.

Caina attende chi a vita ci spense»

(INFERNO V, 100-107)

La cittadina di Fossombrone è il maggior centro della media val Metauro ed è ca-ratterizzato da un centro d’impronta medievale disteso sul pendio di un colle e do-minato da una Cittadella e dai ruderi della Rocca malatestiana. La parte moderna

del paese si estende sulla pia-nura su entrambi i lati delfiume Metauro mentre la zonaindustriale si trova lungo la viaFlaminia, dopo la località SanMartino del Piano in direzionedi Fano.

La frazione Calmazzo, che sitrova sulla vecchia strada Fla-minia poco prima della goladel Furlo, è sede di antichi ri-trovamenti dell’epoca ro-mana. Nel 1989 uno scavoeffettuato nella zona dall’Uni-versità di Urbino ha portatoalla luce il recinto sepolcraledella famiglia Cissonia.

MonumentiDanno un certo rilievo a Fossombrone alcune vie e quartieri del centro storiconati intorno al XV e XVI secolo, nel periodo in cui la cittadina fu eletta residenza dicampagna della famiglia Della Rovere. Grande rilievo assume corso Garibaldi peri suoi palazzi quattro-cinquecenteschi come palazzo Staurenghi, Cattabeni, co-munale e vescovile anche se hanno perso molto del loro antico splendore ecce-zion fatta per la Corte alta. Tra gli edifici ecclesiastici sono degni di nota le chiesedi San Filippo, San Francesco, Sant’Agostino, Sant’Aldebrando sulla cittadella ela Cattedrale. Degno di nota il monumento "il gemellaggio",fusione in bronzo del-l’artista Andrea Corradi.

Corso Garibaldi, 103 - 61034 Fossombrone (PU) - tel. 0721 740610

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Completamente immersa nelle colline, racchiusa dalle mura cinquecente-sche, Urbino con le sue costruzioni a mattoncini, ha mantenuto unaspetto urbanistico omogeneo dal lontano ‘400, quando era uno dei cen-

tri più splendidi della cultura e del Rinascimento. Il suo monumento più bello è ilPalazzo Ducale, simbolo stesso della città e testimone di una aristocratica vita dicorte. Voluto da Federico da Montefeltro, fu iniziato attorno la metà del XV secolo,utilizzando alcuni dei migliori architetti del tempo: Luciano Laurana e Francescodi Giorgio Martini.

Il Duca Federico fu un grande mecenate appassionato della cultura umanistica equindi volle un palazzo che fosse l’immagine stessa di sè e di quella cultura. Luca Della Robbia, Baccio Pontelli, Giuliano da Maiano, Michele da Fiesole tuttiassieme realizzarono un perfetto capolavoro dell’arte rinascimentale: dallo stu-diolo, al cortile d’onore, dalla biblioteca ai templi, ovunque soffitti stuccati, stipitiscolpiti, porte intarsiate, camini decorati.

Il Palazzo Ducale oltre ad essere unmagnifico monumento e anche sededella Galleria Nazionale delle Marche incui sono custoditi capolavori di Pierodella Francesca, Paolo Uccello, Giustodi Gand, Luciano Laurana ("La cittàideale"), Pedro Berruguete e "La Muta"di Raffaello. Quest’ultimo era nato adUrbino nel 1483 e qui si conserva an-cora la sua casa natale.

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un tuffo nel Rinascimento.

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37Urbino la città idealeGioiello del Rinascimento e prestigiosa sede universitaria, Urbino è patrimoniodell’UNESCO grazie alla presenza di monumenti quali il Palazzo Ducale, sededella Galleria Nazionale delle Marche, dove sono custodite opere d’arte che vannodal Trecento al Seicento, ma soprattutto dove splendono alcuni dei capolavoripiù significativi del Rinascimento italiano: la Città ideale, la Flagellazione di Pierodella Francesca, la Profanazione dell’Ostia di Paolo Uccello, la Muta di Raffaello,ma anche opere di Tiziano, Giusto di Gand, Pedro Berrugete, Luca Signorelli.

I richiami della figura storica dei Duca Federico sono ovunque: nella biblioteca,nella grande sala della Jole, nei portali, nelle cappelline, nell’imponente alcova li-gnea o nell’intimità riflessiva dello studiolo, vero capolavoro di intarsi, in cui si af-facciano in alto i cosiddetti Uomini Illustri: filosofi, poeti, scienziati e teologi, siadell’antichità che dei tempi moderni, del mondo cristiano e del mondo pagano.

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Urbino e il mecenatismo dai Montefeltro agli Albani.Fortezza Albornoz, Oratori, Casa Raffaello, Chiesa di San Francesco, Palazzo Al-bani, Palazzo Ducale, Duomo.

Federico da Montefeltro fu un grande condottiero e mecenate, intrecciò rapportidi alleanza con le potenti Signorie dell’epoca e ricevette varie onorificenze.

I proventi delle condotte militari gli permisero di accrescere il suo stato e di edifi-care molti edifici religiosi e civili nonché la residenza ducale, una vera e propriacittà a forma di palazzo. In un ambiente così colto e raffinato nasce e vive il piccoloRaffaello, figlio di Giovanni Santi pittore e letterato, che porterà sempre con se gliideali del Rinascimento, appresi nella dotta corte dei Montefeltro.

I segni del grande mecenatismo dei Montefeltro sono visibili in tutta la città, dagliaffreschi dell’Oratorio di San Giovanni, importante testimonianza del gotico cor-tese a livello internazionale, al capolavoro plastico del Presepe nell’oratorio di SanGiuseppe, dalle chiese di San Francesco e San Domenico al Duomo con le operedi Federico Barocci, dalla Casa natale di Raffaello al Palazzo Ducale sede dellaGalleria Nazionale delle Marche. In seguito ad un lungo periodo di decadenza av-venuta dopo l’estinzione dei Della Rovere, Urbino ritorna a rinascere con l’elezione

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al soglio pontificio di Giovanni Francesco Albani, cardinale urbinate, che assunseil nome di Clemente XI (1700 - 1721).

Grazie alla sua munificenza Urbino ne ricavò vantaggi di vario ordine a cominciaredalla presenza di artisti quali: Carlo Fontana, Alessandro Specchi, Gaspare e LuigiVan Wittel, Alessio De Marchis ecc. Furono realizzati, in quegli anni , interventisulle chiese di San Francesco e San Domenico , edificati il Palazzo del Collegio,restaurati numerosi edifici di pubblica utilità e sollecitate le famiglie patrizie perchéoperassero interventi analoghi negli edifici privati.

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A Urbino il Venerdi Santo, 6 aprile del 1483, alle tre di notte vide la luce Raffaello Sanzio.Raffaello iniziava la sua breve avventura terrestre, così intensa e bruciante da essere con-siderata leggenda; e il giuoco delle coincidenze sembra preordinare e favorire circostanzefedeli più che all’uomo al mito.Il Venerdì Santo 6 aprile del 1520, alle ore tre di notte, Raffaello moriva.

Il Vasari arriverà a far combaciare persino l’ora dei due avvenimenti, le tre di notte. Raffaellolavorava alla “Trasfigurazione” quando si ammalò, e la tavola incompiuta fu collocata acapo del letto funebre, “la quale opera – è sempre il Vasari a scrivere – nel vedere il corpomorto e quella viva, faceva scoppiare l’anima di dolore”.

Raffaello è stato talmente l’interprete d’un ideale bellezza classica, canonica, passata poinel gusto di interi secoli di civiltà e connaturatasi quindi con il nostro ideale di bellezza, chenon si distingue più, con lui, tra il bello di natura e il bello artistico. La sua grandezza di ar-

tista ha eliminato quel diaframma, eha alimentato il mistero, che il Bemboha poi in quell’epitaffio, toccato non acaso, il punto essenziale di qualun-que discorso su Raffaello, cioè laconcezione dell’arte come imitazionedella natura. E quando si parla di "na-tura" in relazione all’arte, bisogna in-tendere qualcosa di diverso e ben piùcomplesso delle capacità di imitarel’apparenza delle cose. Implica unaallusione all’equilibrio, al senso dell’ar-monia, alla solennità calma e serena.Tutte quelle caratteristiche che sonopoi state teorizzate come tratti distin-tivi delle opere di Raffaello. Tratti di-stintivi unici. Un’arte tutta sua.

“Raffaello è sempre riuscito a farequello che gli altri vagheggiavano difare” (W. Goethe)

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un genio dell’arte rinascimentale

Cà Virginia Country House & Wellness è un rustico padronale dei primi del 1400

situato nel Montefeltro. Un antico casolare, scrupolosamente restaurato, che

sorge in un’ampia distesa agricola, dove il fiume Foglia, prima di arrivare al Mare

Adriatico, con le sue maestose e alberate anse ne disegna il confine naturale. Ab-

bracciata dalle colline e dai calanchi tipici di questo meraviglioso paesaggio delle

Marche, dalle camere e dagli alloggi della country house si scorgono sulle som-

mità i piccoli borghi e le rocche medievali celebri mete storico-culturali del territorio

marchigiano-romagnolo.

Cà Virginia Country House & Wellness is a scrupulously restored country estate,

dating to the early 1400s, placed in Montefeltro. An ancient poor cottage that

rises on a large stretch of agricultural land which is naturally bounded by the

bends of the Foglia river and its majestic, treed banks, before it reaches the Adria-

tic Sea. The country house is nestled amongst the hills and gullies typical of this

beautiful landscape of Marche Region, where the small villages and medieval for-

tresses, the most famous historical-cultural destinations in the Marche and Ro-

magna, can be taken in by a glance.

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Nelle Marche la provincia di Pesaro Urbino è forse la provincia tartufigena con lamigliore vocazione in Italia. Qui si trovano tutte le specie di tartufo commercial-mente più importanti.

I suoi centri più famosi sono Acqualagna, Sant’Angelo in Vado, S.Agata Feltria ePergola, sedi di mercati di importanza nazionale del Tartufo Bianco Pregiato. Altrelocalità famose per il tartufo sono Carpegna, Urbino, Novafeltria, Sassocorvaro,Cagli, Fossombrone.

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La conservazione del tartufoÈ possibile conservare in diversi modi il tartufo bianco o nero, ma consigliamo inparticolare di utilizzate un contenitore a chiusura ermetica, in modo che il profumonon si disperda.

Prima di porli nel contenitore pulite il tartufo: la pulizia va fatta con uno spazzolinodi durezza media o con un pennellino per eliminare la maggior parte della terra,quindi con un panno per togliere la rimanenza, il tutto fatto con delicatezza.Dopo aver disposto i tartufi nel contenitore, ricopriteli con del riso che ne manterràl’umidità costante e non li farà ne asciugare ne marcire e recuperateli solo al mo-mento dell’uso.

Il riso per conservare i tartufi ne assorbirà il profumo, quindi non buttatelo ma uti-lizzatelo per farne degli ottimi risotti.Come dicevamo i tartufi piu’ pregiati si mangiano crudi, tagliati con il tagliatartufial momento di servirli direttamente sulla vivanda pronta posta nel piatto. Qualitàmeno pregiate trovano un ottimo utilizzo come guarnizione o nella preparazionedelle salse, questi ultimi vanno prima tagliati a pezzetti e messi a insaporire in pa-della con olio, aglio, acciuga e timo, quindi cosparsi sulla vivanda pronta posta nelpiatto.

La ricetta: agnolotti al burro tartufato

INGREDENTI:

dosi per 6 persone: 500 gr. ravioli freschi, 100 gr. burro, pasta tartufo bianco, 3/4 cucchiai di

Grana Padano, sale e pepe q.b.

COME SI PREPARA:

riempite una grossa pentola con dell’acqua, salatela e quando bolle tuffate gli agnolotti che do-

vranno cuocere per circa 5 minuti a fuoco basso. Scolateli e versateli in un tegame dove avrete

fatto sciogliere il burro.

Mescolate con delicatezza,aggiungete il Grana Padano, aggiustate il sale, il pepe ed unite, a

vostro piacere, un po’ di pasta di tartufo.

Date un ultima mescolata e servite subito.

Nel caso abbiate un tartufo bianco, omettete il grana grattugiato e la pasta di tartufi.

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