Violoncello - Tecnica
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Tecnica di esecuzione[modifica | modifica wikitesto]
Le prime posizioni del violoncello in relazione con le note musicali che suonano sulla prima corda (La3)L'archetto viene fatto scorrere sulle corde, le dita della mano sinistra possono agire sulla tastiera premendo sulle corde per diminuirne la lunghezza, modificando così la frequenza del suono ottenuto. Come gli altri strumenti ad arco, anche il violoncello può essere pizzicato, sollevando le corde con l'ultima falange e rilasciandole. Ha il suono più grave tra gli strumenti del quartetto d'archi e produce un suono molto ricco di armonici.
Tecnica della mano sinistra[modifica | modifica wikitesto]
Diagramma della diteggiatura della prima posizione nel violoncello. In nero le corde vuote, mentre i numeri indicano le dita; la notazione utilizzata è quella alfabetica anglofona.Ogni punto della tastiera in cui le dita della mano sinistra si posizionano per ottenere suoni diversi è detto posizione. Le dita sono numerate convenzionalmente dal "primo" (l'indice) al "quarto" (il dito mignolo). Il pollice nelle prime posizioni non tocca mai nessuna corda: viene usato solo come supporto per il manico per ancorare la mano e contrastare la pressione delle altre quattro dita. Le cifre dall'1 al 4 a volte compaiono sulle parti per violoncello, specialmente nelle edizioni a carattere didattico o in studi tecnici, per indicare quale dito deve essere usato. Le posizioni più lontane dal ponticello sono numerate dalla più lontana dal ponte alla più vicina e in queste posizioni il pollice è ancorato sul retro del manico del violoncello e le altre quattro dita sono premute di volta in volta sulla corda, come in figura. Nelle prime quattro posizioni - e in alcuni casi anche nella quinta - le dita sono posizionate per suonare le note della scala cromatica, cioè la distanza fra un dito e il successivo corrisponde a un semitono di differenza fra le note che essi suonano[16]; queste sono le posizioni basilari per suonare il violoncello. Per avere una idea dell'estensione di tali posizioni, si può considerare che è possibile suonare le prime cinque suites per violoncello solo usando soltanto le prime cinque posizioni. Fa eccezione la sesta che, essendo scritta per violoncello piccolo, impiega un registro più acuto. Nelle posizioni dalla quinta alla settima, poiché avvicinandosi al manico la distanza fra le posizioni corrispondenti a note diverse diminuisce, è possibile suonare note distanti anche più di un tono con dita consecutive.
Le posizioni più acute sono dette posizioni del pollice capotasto (a volte è usata anche la nomenclatura inglese thumb position). L'espediente di appoggiare il pollice sulla corda serve infatti a poter suonare le note sulla parte della tastiera più vicina al ponticello che non sarebbero possibili da raggiungere con l'estensione delle dita umane ancorando il pollice sul manico. In queste posizioni, il pollice si appoggia sopra le corde perpendicolarmente ad esse e funziona come un quinto dito. Nelle parti per violoncello per indicare il pollice si usa il simbolo Thumbsymbol.svg, ma in alcune edizioni è d'uso trovare anche la lettera Q. L'invenzione del pollice capotasto è più tarda rispetto al resto della tecnica: appare per la prima volta solo con la nascita della trattatistica tecnica per questo strumento, nel primo metodo per violoncello di Michel Corrette, Méthode, thèorique et pratique pour apprendre en peu de temps le violoncelle dans sa perfection (Paris, 1741); tuttavia troverà ampio uso solo a partire dal XIX secolo.