VINO ITALIANO SI PUÒ MIGLIORARE UN ECCELLENZA · Paolo Masotti | Management Consulting, Adacta...
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Gabriele Barbaresco
Adacta - Vicenza, 28 giugno 2018
VINO ITALIANO: SI PUÒ MIGLIORARE
UN’ECCELLENZA?
28 giugno 2018, ore 17.00 VICENZA – Adacta, Strada Marosticana, 6/8
17.00 Inizio dei lavori Gabriele Barbaresco | Responsabile Area Studi Mediobanca Vino italiano, si può migliorare un’eccellenza? Paolo Masotti | Management Consulting, Adacta Advisory Modelli di business e strategie competitive dei wine top performer del Nordest
Giuseppe Mannella | Tax Planning, Adacta Tax & Legal Modelli di ottimizzazione societaria e fiscale per le aziende del vino
Federico Girotto | Amministratore Delegato, Masi Agricola Spa Masi: un caso di eccellenza. Come incidono dimensione e struttura sulle performance
19.00 - Q&A A seguire aperitivo e networking
Adacta Tax&Legal - Advisory
Vicenza – Treviso – Milano www.adacta.it
Veneto: più da insegnare che da imparare, sul vino
Sezione 1
3
Veneto leading ahead
Veneto: più da imparare che da insegnare, sul vino Sezione 1
Punteggio z-score su undici indicatori di performance economica e solidità patrimoniale
(maggiori società, dati 2016)
Area Studi Mediobanca
Roi Roe DF/Mon Export in %
Valore
aggiunto per
dipendente
(k€)
Clup in %
Veneto 9,4 11,4 4,9x 56,3 104,9 56,5
Totale Italia 6,8 7,9 6,2x 51,4 84,5 58,6
Indicatori sintetici Veneto vs totale Italia (dati 2016)
1,0 1,0 1,0 1,0 0,8 0,8 0,8
0,7 0,6 0,6 0,6 0,6 0,5 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,3
0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0
Valore e mercati di vendita all’estero
Sezione 2
L’incrocio dei destini di importatori ed esportatori ...
Francia 26,6% ITALIA 25,8%
Australia 6,2% Nuova Zelanda 5,9%
Spagna 5,6% Totale 70,0
USA 22,8% Francia 20,7% ITALIA 19,1%
Australia 8,1% Cile 5,4%
Totale 76,1
Francia 29,3% ITALIA 20,7% Spagna 8,6%
USA 8,1% Australia 6,5%
Totale 73,3
Elaborazioni Area Studi Mediobanca su dati “Global Wine Markets, 1860 to 2016: a Statistical Compendium”, 2017, The University of
Adelaide Press, November 2017 e UN-ComTrade (per lRussia e Cina)
ITALIA 39,6% Francia 28,5% Spagna 14,8%
Usa 3,2% Sud Africa 2,9%
Totale 89,0
Valore e mercati di vendita all’estero Sezione 2
Francia 44,3% Australia 22,2%
Cile 11,4% Spagna 6,4% ITALIA 4,9% Totale 89,2
Francia 34,8% Singapore 13,7%
Cile 12,4% ITALIA 12,3% Spagna 5,9% Totale 78,1
Cina 34,5% Francia 29,5%
UK 16,2% Usa 6,7%
Singapore 3,9% Totale 90,7
Francia 29,2% ITALIA 11,9%
Germania 11,8% Spagna 10,0%
Cile 8,0% Totale 70,8
ITALIA 34,9% Francia 32,7% Spagna 13,3%
Germania 5,8% Portogallo 3,0%
Totale 89,7
ITALIA 28,9% Francia 18,0% Spagna 16,1% Georgia 12,4% Ukraina 4,6% Totale 80,0
4
Alcuni maggiori importatori mondiali e quote dei 5 maggiori Paesi loro fornitori (a valore)
Singapore importa vino
per 490Usd mil. di cui il
69% dalla Francia, il 10%
dall’Australia e il 4%
dall’Italia
6
… e dell’Italia con la Francia
Valore e mercati di vendita all’estero Sezione 2
Area Studi Mediobanca su dati UN-ComTrade
369,7
116,7 100,0
316,8
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
2012
20
13
2014
20
15
20
16
Valore (Usd) Quantità (litri) Prezzo unitario (Usd)
231,8
114,7
100,0
202,2
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
2006
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
20
15
20
16
Valore (Usd) Quantità Prezzo unitario (Usd)
Italia: valore, volume e prezzo unitario dell’export (94-16)
Francia: valore, volume e prezzo unitario dell’export (94-16)
100,0
125,4
152,4 159,4
1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Italia vs Francia
Italia vs Francia: rapporto tra i valori dell’export (1994=100)
7
La diversificazione dei mercati: non era un vantaggio?
Valore e mercati di vendita all’estero Sezione 2
Area Studi Mediobanca su dati ComTrade
Quote cumulate di export nei primi dieci Paesi di destinazione
23,5
40,0
53,5
59,5
65,1 67,9
70,7 73,4
75,8 78,2
13,5
24,4
35,1
45,5
51,8
56,0
60,1 63,7
67,1 70,0
1
Paese
2 3 4 5
Paese
6 7 8 9 10
Paese
Italia Francia Spagna Cile
Indice HH di concentrazione nei primi dieci Paesi di destinazione
1.108
730
632
711
Italia Francia Spagna Cile
8
Italia: dove conta di più, si fa pagare di meno …
Valore e mercati di vendita all’estero Sezione 2
Area Studi Mediobanca su dati ComTrade
ITALIA: quota dei primi 10 mercati e prezzo medio di vendita
FRANCIA: quota dei primi 10 mercati e prezzo medio di vendita
53,5 24,7
3,0
3,8
Top3 Follower7
Quota % sulle esportazioni Usd/l
38,6 36,3
6,3
5,6
Top3 Follower7
Quota % sulle esportazioni Usd/l
SPAGNA: quota dei primi 10 mercati e prezzo medio di vendita
CILE: quota dei primi 10 mercati e prezzo medio di vendita
35,1 34,9
2,0 2,0
Top3 Follower7
Quota % sulle esportazioni Usd/l
38,5 33,6
2,1 1,8
Top3 Follower7
Quota % sulle esportazioni Usd/l
+17%
+12% -27%
9
La prossimità offre sicurezza, ma comporta rinunce
Valore e mercati di vendita all’estero Sezione 2
Imprese familiari italiane: redditività operativa (Roi) e presenza commerciale sui mercati ‘distanti’
13,2 12,6
12,1
10,6
9,9
8,5 8,0
6,6
4,3 3,8
7,6
5,9
Africa sub-sahariana Russia Cina Africa del Nord e
Medio Oriente
Asia Sud Orientale e
Oceania
Sud America
Esporta Non esporta
Area Studi Mediobanca su dati Cineas-Mediobanca
Valore e dimensione, ovvero:
la botte piccola fa sempre buon vino?
Sezione 3
11
Se i più grandi sono già più piccoli, chissà gli altri
Valore e dimensione Sezione 3
Area Studi Mediobanca su dati propri, Istat, University of Adelaide e notizie stampa
1,2
1,5
2,1
4,4
4,5
8,8
13,9
29,7
28,0 (una azienda)
77,6
94,2
15,4
31,0
80,3
6,3
10,2
Sud Africa
Cile
Australia
Argentina
Spagna
USA
Italia
Francia
Quota % dei 2 top player Valore della produzione (€ mld)
In Italia i due maggiori player appartengono al mondo cooperativo, un unicum mondiale
Incidenza dei due maggiori produttori per Paese sul valore della produzione vinicola locale
12
Dimensione e rendimento: quando non vanno più d’accordo
Valore e dimensione Sezione 3
Area Studi Mediobanca
Roi mediano e suoi componenti per due fasce dimensionali, sole imprese in utile operativo, escluse le cooperative (EVA-Economic Value Added = Roi – Wacc, netto imposte; ERP = 7%, =0,7)
7,1
151,7
0,1 11,1 3,3 6,2
109,4
0,0 6,2
-0,4
Mon/Fatt Fatt/CI Pf/Fatt Roi EVA
Sopra il fatturato mediano Sotto il fatturato mediano
-5,0 -4,0 -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0
Andamento dell’EVA (imprese in ordine decrescente di fatturato)
Fatt < 25€ mil
Valore e struttura produttiva
Sezione 4
14
Vino ‘tangibile’ … o vino ‘intangibile’?
Valore e struttura produttiva Sezione 4
Al limite:
modello ‘no
factory’
Analisi del mercato
e della domanda
Contributo in termini di valore aggiunto delle fasi del ciclo produttivo
Area Studi Mediobanca su OECD presentation at Bruegel workshop, Brussels, 27 June 2013
R&D
Design
Sapere
organizzativo
Logistica
degli input
Varianti, modularizzazione,
mass-custumization,
focus sulla gamma e non sui volumi
(Industry 4.0)
Marketing
Servizi
post-vendita
Logistica
degli output
Valore
aggiunto
Fasi del
ciclo Attività
pre-produttive
(intangible assets)
Produzione
fisica
(tangible assets)
Attività
post-produttive
(intangible assets)
Vecchio mondo Nuovo mondo
15
Conclusione brutale, ma utile spunto di riflessione
Valore e struttura produttiva Sezione 4
Area Studi Mediobanca
“Vertical integration matters since controlling the full chain (grapes
production and vinification) ensures higher quality and increases
profitability.
However, the best financial performance is obtained by bottlers which,
on the one hand, sell the worst products but, on the other, have the
lowest production costs and invested capital. Moreover, they can
differentiate horizontally the goods offered, are free to replace the
suppliers when consumers’ preferences change, and can expand the
sales indefinitely.
Selling bad wines is not “fancy” but turns out being more profitable.”
(Castriota S., Does excellence pay off?, AAWE WP 227, April 2018)
16
La sfida: (Dis?)Integrazione verticale, qualità e Roi
Valore e struttura produttiva Sezione 4
Area Studi Mediobanca
Relazione tra margini economici, rendimento del capitale e integrazione verticale, (imprese non cooperative in utile operativo, in ordine decrescente di Roi, linee interpolanti per Mon / Fatt e Fatt / CI)
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
140,0
160,0
180,0
200,0
Fatt / CI (scala di sx)
Roi (scala di dx)
Mon / Fatt (scala di dx)
Vino non cooperativo italiano:
Roi = 8,7%
Mon / Fatt = 9,9%
Fatt / CI = 82,2%
La sfida: muovere verso questa
area senza ‘appesantire’ il
capitale investito, ovvero
modificandone la ‘qualità’
(più intangibili, meno
tangibili)?
17
Cosa spinge e cosa frena il rendimento del capitale investito
Valore e struttura produttiva Sezione 4
ROI (Return on investment)
Valore aggiunto / Capitale investito (%)
Area Studi Mediobanca
28,8 28,9 30,1 30,4 30,6
34,9 38,2
41,5 43,0 44,0
2012 2013 2014 2015 2016
Settore alimentare (ex vino) Vino non cooperativo
MON / Valore aggiunto (%)
24,9 24,7 24,8 23,6 22,5
16,5 17,8 18,7 18,8 18,5
2012 2013 2014 2015 2016
Settore alimentare (ex vino) Vino non cooperativo
8,6
9,0 8,8
8,3 8,2
6,0
7,1
8,1
8,4
8,7
2012 2013 2014 2015 2016
Settore alimentare (ex vino) Vino non cooperativo
18
Il magazzino del vino: circolante o capitale fisso?
Valore e struttura produttiva Sezione 4
Capitale netto / Attivo immobilizzato netto
Debiti finanziari a ml / Attivo immobilizzato netto
Magazzino/ Attivo immobilizzato netto
Giorni magazzino
Area Studi Mediobanca
65,0 69,3
73,2 77,7
74,7
89,6 94,5
98,6
104,8 105,3
2012 2013 2014 2015 2016
Settore alimentare (ex vino) Vino non cooperativo
26,4 24,5 25,5 25,0 23,9
47,0 45,9 48,7 50,5 50,1
2012 2013 2014 2015 2016
Settore alimentare (ex vino) Vino non cooperativo
21,5 24,6
21,6 24,8
26,6
29,3
25,5 26,3 27,7 29,1
2012 2013 2014 2015 2016
Settore alimentare (ex vino) Vino non cooperativo
47,7 45,3 47,9 48,6 49,7
131,9 122,1
129,5 130,2 131,7
2012 2013 2014 2015 2016
Settore alimentare (ex vino) Vino non cooperativo
Valore e Borsa
Sezione 5
20
La moltiplicazione dei pani e dei pesci
Multipli del vino per Paese: EV/Ebitda (EV= Enterprise Value = Equity value+PFN)
Area Studi Mediobanca su dati propri e Damodaran, Stern School at New York University ttp://pages.stern.nyu.edu/~adamodar/New_Home_Page/home.htm)
Valore e Borsa Sezione 5
0,0 5,0
10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0
Bro
ke
rag
e &
…
Re
tail
(On
line
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R.E
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Se
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(Ge
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ral)
Oil/
Ga
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Tele
co
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Se
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es
Co
al &
Re
late
d …
Tra
nsp
ort
atio
n …
18,3x
14,7x 13,0x
11,7x 11,5x
8,7x
13,9x
Francia Nord
America
Australia Spagna Cile Italia Media
(ex IT)
Multipli per settore sui mercati europei: EV/Ebitda
Beverage (alch): 15,1x
Equity value = * Ebitda – PFN
Nov-16, Campari cede Sella&Mosca e
Teruzzi&Puthod = 14x
Dic-16, Campari cede Lapostolle (CL) = 16,3x
Contano inoltre la dimensione (grandi 14,5x vs
piccole 9,3X) e la natura del prodotto
(champagne 22,3x)
Valore e governance
Sezione 7
22
Appartenenza vs competenza: chi la spunta in famiglia?
Redditività e quota familiare in posizione apicale nei board
Quota di imprese in base alla % di familiari nel board
5,6 10,0
13,9
70,5
0% Fino al 50% Dal 51% al 75% Dal 76% al 100%
5,0
5,5
6,0
6,5
7,0
7,5
8,0
0% Fino al 50% Dal 51% al 75% Dal 76% al 100%
RO
I
% di familiari apicali nei board
Area Studi Mediobanca su dati propri
Valore e governance Sezione 7
23
In cauda venenum
Elaborazioni su dati Area Studi Mediobanca
Riassortimento del portafoglio dei mercati esteri con maggiore aggressività su quelli geograficamente (ma soprattutto culturalmente) lontani che nascondo rischi ma anche
grandi opportunità; continua tensione al migliore riconoscimento di prezzo nei mercati di prossimità
Rimodulazione dell’assetto produttivo con crescente presidio delle fasi a monte (ideazione e capacità di intercettare i mercati) e a valle (marketing, modularità, capacità di penetrazione commerciale) del processo di vinificazione; alleggerimento del capitale
investito per accrescerne il rendimento (separazione dei terreni, finanziarizzazione del magazzino). In altre parole: “Even assuming a positive effect of excellence and vertical integration on profits, their impact on profitability could still be negative. In fact excellence and vertical integration require large capital investments that could reduce profitability even in presence of higher profits” (Castriota S., Does excellence pay off?, AAWE WP 227, April 2018)
Raggiungimento di una scala dimensionale adeguata per accrescere controllo della fase commerciale; in surroga della crescita individuale, forme consortili che veicolino il vino italiano sui mercati internazionali (evoluzione dei consorzi di tutela?)
Revisione ‘laica’ del ruolo della famiglia e equilibrato riposizionamento della governance a vantaggio della contaminazione con figure manageriali esterne al perimetro familiare. Una
governance autoreferenziale può complicare la soluzione di tutti i problemi precedenti.
Grazie per l’attenzione
Area Studi Mediobanca
Milano – Foro Buonaparte, 10
www.mbres.it