«Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

10

description

CLASSIC VOICE, No. 151 [December 2011] > IL PODIO PIÙ ALTO. Referendum: cento direttori incoronano Kleiber, page 1 > VINCE KLEIBER, pages 20-28

Transcript of «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

Page 1: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]
Page 2: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

di Mauro Balestrazzicover story

Forse il più grande direttore di tutti i tempi non esiste. Forse è irragionevole confrontare fra loro artisti vissuti in epoche

diverse e quindi inavvicinabili se non a prezzo di semplificazioni e forzature. E forse le classifiche vanno bene per i campioni del calcio, ma non per quelli della musica. D’accordo. Ben cento di-rettori d’orchestra viventi, invece, sono stati al gioco. E grazie al loro aiuto sia-mo andati alla ricerca di questa sorta di sacro Graal: il maestro dei maestri. Dalla A di Abbado alla Z di Xian Zhang, le più autorevoli bacchette interna-zionali hanno indicato i loro beniami-ni, che in qualche caso sono anche i loro “modelli”: ciascuno non più di tre nomi. La sintesi finale delle risposte pervenute (102) non ha naturalmente un valore dogmatico, ma proviene da una “giuria” a dir poco qualificata (si vedano, nelle pagine successive, nomi e preferenze dei partecipanti). Non solo: permette di conoscere i modelli e le fonti di ispirazione di chi oggi fa musica dal podio. In qualche modo, dunque, una fotografia della direzione d’orchestra in questo preciso momen-to storico. Al di là della curiosità di mettere in fila le più grandi bacchette di tutti i tem-pi, ci sembra un segnale non poco si-gnificativo che un direttore in qualche modo “irregolare” come Carlos Kleiber abbia trionfato largamente, lasciando a grande distanza il secondo classifica-to, che del resto è un altro “irregolare” come Leonard Bernstein. I direttori di oggi (stiamo un po’ generalizzando, è ovvio) dicono di ispirarsi a loro più che a figure “istituzionali” come Herbert von Karajan (terzo) o ai grandi vecchi come Toscanini (quarto, l’unico della scuola storica che non perde del tutto

Vince KLEIBER

IL MaEstRo dEI MaEstRI

1 Carlos Kleiber 52

2 Leonard Bernstein 31

3 Herbert von Karajan 29

4 Arturo Toscanini 24

5 Wilhelm Furtwängler 16

6 Claudio Abbado 14

7 Dimitri Mitropoulos 10

8 Nikolaus Harnoncourt 9

9 Bruno Walter 8

10 Gustav Mahler 6

Notametodologica: hanno votato 102 direttori d’orchestra in attività (si veda pagina 27). Ciascun direttore interpellato ha indicato tre nomi. Il punteggio che determina questa classifica è dunque relativo al numero di preferenze che ogni direttore ha avuto.

Page 3: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

21

Primo Carlos Kleiber, seguito da Bernstein e Karajan. E tra

quelli in attività, Abbado. Cento direttori di tutto il

mondo hanno eletto il loro modello di sempre. E votando,

compongono la radiografia della direzione d’orchestra oggi

Page 4: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

cover story

contatto dai primi). Kleiber è un “mito” per tutte le fasce d’età. Solo gli ultraottantenni gli preferiscono Toscanini. Per gli under 40, è seguito da Bernstein, Karajan e Abbado. Per quelli tra i 40 e i 60 anni, precede Bernstein, Toscanini e Karajan. E per quelli tra i 60 e gli 80 è davanti a Karajan, con Bernstein in terza posizione affiancato a Furtwängler.Una prima considerazione da fare è che Kleiber, come del resto Bernstein e Karajan, appartiene a una generazione di musicisti che molti hanno potuto conoscere e ascoltare dal vivo: con l’eccezione, naturalmente, dei più giovani, i quali hanno però l’opportunità di vederli dirigere, e quindi stu-diarli, attraverso i numerosi filmati che ci sono in circolazio-ne. Per ovvie ragioni anagrafiche, sono pochi oggi quelli che possono testimoniare di aver sentito i maestri della vecchia scuola (da Toscanini a Furtwängler, da Walter a de Sabata), la conoscenza dei quali è affidata a incisioni e a pochi fil-mati di straordinario valore storico, ma che hanno superato il mezzo secolo di vita. Non parliamo, poi, dei pionieri della direzione che non hanno lasciato documentazioni sonore (come Mahler) o ne hanno lasciate pochissime e di precaria qualità (come Nikisch). Allo stesso modo, sono inevitabil-mente sfavoriti nel confronto i direttori ancora in piena at-tività, che non possono essere giudicati in una prospettiva storica.

Geniale CarlosIl successo di Carlos Kleiber è comunque di tali propor-zioni da cancellare ogni sospetto. Cinquantadue direttori (su centodue che hanno risposto) l’hanno inserito fra i tre

più grandi di sempre. Una raccolta di consensi che attraversa tutte le gene-razioni e che non può essere una sor-presa. Con le sue straordinarie qualità musicali, Kleiber aveva la capacità di affascinare chiunque entrasse in con-tatto artistico con lui. Per capire come facesse a conquistare gli orchestrali, basta vederlo all’opera nel filmato in cui prova le ouverture del Freischütz e del Fledermaus con gli scettici profes-sori della Südfunk-Sinfonieorchester di Stoccarda: li provoca, li blandisce, li stuzzica e alla fine li infiamma. Un ca-polavoro di seduzione.Anche da parte dei colleghi, i superla-tivi per Kleiber si sprecano: “il più ge-niale di tutti” (Roberto Abbado e Jesús López Cobos); “impressionante per la libertà assoluta anche nel gesto” (An-tonello Allemandi); “magico” (Richard Bonynge); “la più grande tecnica di-rettoriale mai superata da altri; con intransigenza raggiungeva sempre la vetta della sua somma ricerca inter-pretativa” (Riccardo Chailly); “intuizio-ne e cultura musicale senza tempo: il suo istinto musicale declassa tutti gli altri in ogni testimonianza che ci ha la-sciato” (Antonello Manacorda).Un direttore specializzato nella musica barocca come Giovanni Antonini am-mira in Kleiber “la capacità di fraseg-giare sempre in levare”. Daniel Kawka lo mette al primo posto “per l’incisio-ne del Tristan: nessuno (forse soltanto Böhm dopo di lui) ha toccato un così elevato livello di poesia in musica”. Maurizio Barbacini ricorda quando cantò, come tenore, nella Traviata di-retta da Kleiber a Firenze nel 1984: “Aveva un incredibile carisma”. Che il repertorio di Kleiber non fosse sterminato è arcinoto, anche se all’ini-zio della carriera aveva eseguito di tut-to: perfino un’opera oggi dimenticata come l’Edipo Re di Leoncavallo! Qual-cuno lo considera un limite. Per Louis Langrée, invece, è “la dimostrazione che si può essere un grande anche di-rigendo poche cose: se il repertorio di Kleiber fu molto circoscritto, lui fu co-munque indimenticabile in tutto quel poco che diresse”. È ancora significa-tivo che, nelle preferenze, Kleiber sia associato indifferentemente a tutti gli altri direttori più celebrati. Diciotto volte è indicato con Bernstein, diciot-to con Karajan, undici con Toscanini. Una conferma della sua atipicità e di una singolare capacità di annullare gli antagonismi.

da Bernstein a KarajanIl secondo posto di Bernstein nella nostra classifica è un altro verdetto ri-velatore. Personalità vulcanica e stra-

Bernstein e, a destra, Karajan: secondo e terzo classificato

Page 5: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

23

bordante, compositore, pianista, di-vulgatore, anche lui - come Kleiber - è considerato un direttore estroso e imprevedibile. Bernstein raccoglie molte preferenze tra gli stranieri, mentre gli italiani gli antepongono anche Toscanini e Karajan. Non tutti, però. Daniele Callegari gioca d’anti-cipo: “Se proprio, per spirito giorna-listico, devo pensare a una classifica, io lo metto al primo posto. Un vero genio! Uno come Bernstein nasce ogni mille anni, anche se oggi cerca-no di sfornarne uno al mese…”. E la testimonianza più sentita è di Anto-nello Allemandi: “Una sua esecuzio-ne della Nona di Mahler a Tanglewo-od nel 1979 resta la più straordinaria e intensa emozione musicale che abbia mai provato. Dopo quel con-certo, vagai per tre ore nei boschi”. Altre considerazioni su Bernstein: “Energia musicale allo stato puro” (Rinaldo Alessandrini); “uno di quelli che hanno cambiato la musica e il mondo attorno a loro” (Marin Alsop); “estro dionisiaco quanto Karajan era interiorità sofferta” (Bruno Aprea); “l’americano creativo che divulga le tensioni del modo di vita e della cultura americana” (Kent Nagano); “il primo per il quale l’espressione ‘direttore americano’ è stata usata in senso non negativo” (Leonard Slatkin). Karajan, che completa il nostro podio al terzo posto, è ricor-dato da Riccardo Chailly “per la magia creata dalla sua ricerca del suono sin-fonico, ma anche per la bellezza della gestualità, frutto di anni di autocriti-ca e ricerca di essenza del linguaggio del corpo”. Per lo stesso motivo Riccar-do Muti lo considera, con Toscanini e Furtwängler, una colonna della direzio-ne d’orchestra del secolo scorso: “Tutti abbiamo poi beneficiato della sua lezio-ne”. Il concetto del suono è ripreso anche da altri, mentre Massimiliano Caldi mette l’accento sullo “stile unico” e Giampaolo Bisanti ne sottolinea “la personali-tà ipnotizzante”. Maurizio Barbacini fa invece con-siderazioni più specifica-mente musicali: “Karajan aveva una capacità unica di sostenere la tensione con tempi di una lentezza incredibile. Quelli che han-no provato a imitarlo sono andati a sbattere contro un muro”. Infine, Louis Lan-grée vede Karajan come “un collegamento tra due

dIREttoRI stoRICI

1 Toscanini2 Furtwängler3 Mitropoulos4 Walter5 Mahler6 de Sabata7 Szell8 Beecham9 Klemperer10 E.Kleiber / Knappertsbusch / Monteux / Serafin / Talich

epoche per l’influenza che ha avuto sugli altri direttori, sui musicisti e sul pubblico”. Il fatto che soltanto sei direttori abbia-no indicato sia Bernstein sia Karajan

nei tre nomi scelti, sembra il segno evidente di una contrapposizione di fondo e di un dualismo ancora molto sentito fra i maggio-ri protagonisti della scena musicale della seconda metà del secolo scorso, entrambi con una cospi-cua produzione discogra-fica. Uno sguardo alle due “squadre” rivela curiosa-mente che con Bernstein sono schierati, tra gli altri, diversi barocchisti (Ales-sandrini, Christie, Dantone, Haïm, Pinnock) mentre Ka-rajan può allineare anche calibri del peso di Chailly, Jansons, Mehta, Muti, Te-mirkanov, Thielemann.

toscaninie Furtwängler,pace fattaAldo Ceccato, spiegando la decisione di sottrarsi a una scelta considerata im-possibile, osserva: “Imma-gino che molti voteranno per Toscanini. Ma come se la caverebbe davanti a una pagina di Ligeti o Nono?”. Al di là di questo dubbio,

CoME HaNNo Votato GLI stRaNIERI

1 C. Kleiber2 Bernstein3 Karajan4 Furtwängler5 Toscanini6 Abbado7 Harnoncourt8 Walter9 Mahler10 Giulini

dIREttoRIIN attIVItÀ

1 Abbado2 Harnoncourt3 Muti4 Rattle5 Boulez6 Gardiner7 Berglund / Barenboim / Chailly / C.Davis / Gelmetti / Haitink / Kuhn / Levine / Ozawa / Pappano / Polianichko / Rozhdestvensky / Salonen / Segerstam

CoME HaNNo VotatoGLI ItaLIaNI

1 C. Kleiber2 Toscanini3 Karajan4 Bernstein5 Mitropoulos6 Abbado7 Furtwängler8 Muti9 de Sabata10 Ferrara / Harnoncourt / Walter

Page 6: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

cover story

che Toscanini continui a essere un mito per molti direttori lo confermano non solo i risultati complessivi (quarto posto generale, secondo per i diretto-ri italiani, primo per gli ultraottanten-ni) ma anche l’ascendente che ha su giovani come Andrea Battistoni, Pablo Heras-Casado e Daniele Rustioni. Ric-cardo Chailly lo mette al primo posto “per assoluta personalità interpreta-tiva, vastità di repertorio e coraggio della novità: Puccini, Boito, Respighi, Gershwin, Sostakovic…”. Elenco non

superfluo, per sottolineare come To-scanini non trascurasse gli autori a lui contemporanei. Riccardo Muti, che ha sempre proclamato con orgoglio l’ap-partenenza alla scuola toscaniniana per il tramite di Antonino Votto, indivi-dua il suo maggior lascito “nel rispetto sacro per il testo e nella caparbietà nel mettersi al servizio del compositore, cercando di capirne e realizzarne le in-tenzioni”. Roberto Abbado sintetizza: “Toscanini ha proiettato la direzione d’orchestra verso il futuro e ha fatto

scuola per tutti”. Stessa tesi sostenu-ta da Gianluigi Gelmetti, che riesce a isolare solo quel nome: “I direttori che mi hanno impressionato sono tanti: de Sabata, Cantelli, Celibidache, Karajan, Knapperstbusch, Klemperer, Mitro-poulos, Reiner, Guarnieri, Marinuzzi… Fino al carissimo e immenso Franco Ferrara, il maestro dei maestri anche se non ha diretto per il pubblico. Ma Toscanini rappresenta un caso a parte per completezza della figura e per l’in-fluenza che ha avuto su quelli che sono

venuti dopo”. E Furtwängler, l’altro direttore storico considerato da molti il rivale di Tosca-nini? Per gli italiani è soltanto settimo, mentre per gli stranieri è quarto, da-vanti allo stesso Toscanini. Può essere interessante osservare che più di un direttore unisce il tedesco all’italiano negli apprezzamenti: come Riccardo Muti (“Furtwängler è importante per la sua strepitosa fantasia”), Roberto Ab-bado (“è stato il più commovente, il più intenso, il più profondo”) e ancora Zu-

Dimitri Mitropoulos

con la cantante afroamericana

Marian Anderson

www.classicvoice.comPuoi intervenire nel nostro sito e votare il tuo direttore preferito

Page 7: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

25LA FOTO INEDITA

L’esuberante e lo schivoQuella volta che Lenny, guardando di nascosto da Zeffirelli e Kleiber la loro

Bohème, giunto alla morte di Mimì corse in lacrime ad abbracciare Carlos

L’esuberante e lo schivoQuella volta che Lenny, guardando di nascosto da Zeffirelli e Kleiber la loro

Bohème, giunto alla morte di Mimì corse in lacrime ad abbracciare Carlos

Questo raro documento, che ritrae Leonard Bernstein e Carlos Kleiber assieme, ha una storia curiosa. La foto fu scattata negli Anni 80 da Fanny Corsi, sorella di Fran-co Zeffirel l i , a Positano, dove i due musicisti erano ospiti del regista, sempre molto ospita-le verso amici e colleghi. Da bravo tedesco, Kleiber annun-ciava la sua venuta con un congruo anticipo. Una volta, mentre lui era l ì , arrivò anche Bernstein. Diff ici le immagi-nare due persone più diverse. Quanto i l primo era riservato e tranquil lo, l ’altro era estro-verso e incontenibile. Lenny ammirava moltissimo Klei-ber e cercava in tutti i modi di coinvolgerlo in discussioni musicali . “Non era facile ar-ginare l’esuberanza di Lenny e proteggere la privacy di Carlos”, ricorda Zeffirel l i . Per fortuna i due avevano abitudi-ni diverse: Bernstein si alza-va dopo mezzogiorno, quando Kleiber rientrava dal mare. La foto documenta un casuale

incontro proprio a quell’ora, davanti al la porta delle cucine della vil la. “In quei giorni – ri-corda Zeffirel l i - dalla Scala mi arrivò i l f i lmato di Bohème da rivedere con Kleiber, che ave-va diretto l’opera. Carlos mise subito in chiaro che non vo-leva che altri assistessero alla proiezione. Mi raccomandai con Lenny perché ci lasciasse soli . Ma lui si nascose a spia-re dietro la porta del giardino e poi, con i l pretesto di pren-dere un bicchiere di whisky, entrò nella sala, rovesciando i l cestello del ghiaccio e fa-cendo un rumore infernale. Carlos, assorto, continuava a guardare i l f i lmato come se stesse dirigendo, senza cu-rarsi del resto. Verso la f ine, quando Mimì sta per morire, si sentì un singhiozzo dispera-to. Lenny, in lacrime, uscì dal suo nascondiglio nel buio per precipitarsi ad abbracciare i l sempre imperturbabile Klei-ber, dicendogli che non poteva più trattenere la commozione. Una scena incredibile”. M.B.

bin Mehta, Roberto Polastri, Marco Ar-miliato. Segno che lo scorrere del tem-po ha cancellato le contrapposizioni. Claudio Scimone li unisce addirittura in un riferimento biblico: “Infinitamen-te distanti da tutti gli altri, Toscanini, Furtwängler e Mitropoulos (il mio ma-estro): personalità troppo diverse per stabilire una graduatoria. Ringrazio il Cielo di averli potuti ascoltare dal vivo tantissime volte (Toscanini purtroppo meno degli altri, ma abbastanza per ri-ceverne un’impressione e un messag-gio forte) e di aver potuto così avere un’idea di cos’è un Maestro, nel vero senso di ‘Rabboni’. Non l’avrei avuta altrimenti”.

Gli altri grandi vecchiA proposito di Mitropoulos, è curioso che sia al quinto posto per i direttori italiani e praticamente ignorato da quelli stranieri. Un altro grande vec-chio poco citato è Bruno Walter (“com-binazione di elevati standard musicali e umiltà personale” per Herbert Blom-stedt e “modello di equilibrio” per Je-sús López Cobos), sorprendentemente all’ottavo posto. Di stampo etico la scelta di Ingo Metzmacher, che se-gnala Otto Klemperer, Erich Kleiber e Fritz Busch “non soltanto per le qualità musicali, ma anche per il loro impegno in tempi politicamente difficili”. Fran-cesco Maria Colombo pone Evgenij Mravinskij e Victor de Sabata accanto a Karajan “per genialità, dottrina, rigo-re, competenza, profondità e unicità di visione”. Restando ai direttori italiani del pas-sato, Franco Ferrara è ricordato con affetto dai suoi discepoli, come Eveli-no Pidò: “Una volta, si arrabbiò con un allievo e prese il suo posto. Una cosa magica. Era la ‘Pastorale’: ci sentim-mo tutti come innalzati verso il cielo”. Leonard Slatkin si sofferma su Carlo Maria Giulini: “Portava in ogni esecu-zione un livello di ispirazione e spiri-tualità mai più toccato da nessun altro direttore che io abbia sentito”. Alber-to Zedda lascia una testimonianza su Alceo Galliera: “Da lui ho appreso lo studio analitico della partitura, volto a cercare la ragione e il senso del mini-mo dettaglio, e la messa a punto dei materiali d’orchestra”.

abbado nel mondo, Mutiin Italia e i grandi assentiClaudio Abbado, sesto nella graduato-ria generale, è con un buon margine il primo fra i direttori in attività. Interes-sante notare che è sesto anche nelle preferenze dei direttori italiani e pure in quelle dei direttori stranieri. I con-sensi sono insomma equamente distri-

Page 8: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

cover story

buiti. Alcune motivazioni: “calore e eleganza” (Pablo Heras-Casado); “grande nobiltà interiore” (Philippe Herreweghe); “inestimabile musicalità, preparazione e studio infiniti: per lui non ci si è mai messi in discus-sione a sufficienza per cercare la verità” (Antonello Manacorda); “capacità di rileggere ogni capolavoro sottraendosi ai condizionamenti della tradizione” (Al-berto Zedda). Abbado rappresenta indubbiamente un modello per i giovani direttori e non è un caso che per gli under 40 venga subito dopo il trio di testa.Secondo tra i direttori in attività è Nikolaus Harnon-court, naturalmente molto apprezzato dagli speciali-sti della musica barocca come Rinaldo Alessandrini, per il quale “segna la morte della routine e della falsa tradizione”. Louis Langrée gli riconosce di aver “dato risposte a varie domande sugli stili, il modo di suona-re, le scelte dei tempi e degli strumenti”. Harnoncourt ha più estimatori in giro per l’Europa che da noi, al contrario di Riccardo Muti che invece raccoglie atte-stazioni esclusivamente fra i direttori italiani, i quali vedono in lui il rappresentante della nostra migliore tradizione operistica. Non è escluso, del resto, che proprio questa immagine fortemente legata al melo-dramma italiano lo abbia per altro verso limitato, pri-vandolo di più vasti consensi. Simon Rattle e Pierre Boulez sono gli altri direttori in attività più segnalati, grazie soprattutto alle preferenze degli stranieri. Ribadito ancora che la natura stessa dell’inchiesta, volta a cercare i più grandi maestri di ogni tempo, non favoriva chi oggi è considerato in piena carriera, non si può non rilevare, almeno come osservazione mera-mente statistica, che i responsabili delle più impor-tanti istituzioni musicali italiane sono stati ignorati dai colleghi: il neo direttore musicale della Scala, Da-niel Barenboim, e il direttore musicale dell’Orchestra di Santa Cecilia, Antonio Pappano, ottengono una sola indicazione; Zubin Mehta, direttore del Maggio, non raccoglie neanche una citazione, come del resto altri direttori oggi molto considerati dalla critica quali Te-mirkanov, Thielemann e Jansons.

ProspettiveNaturalmente, ciascuno può leggere e interpretare queste classifiche come meglio crede. Siano benvenuti la discussione e il confronto. Prima però vogliamo of-frire al lettore qualche altra curiosità. Anzitutto le con-vergenze di voto. Hanno indicato la stessa terzina di nomi: Allemandi, Caldi, Dudamel, Tebar e M. Jurowski;

ROBERTO ABBADO Arturo Toscanini Wilhelm Furtwängler Carlos Kleiber YVES ABEL Wilhelm Furtwängler Carlos Kleiber Claudio Abbado RINALDOALESSANDRINI Nikolaus Harnoncourt John Eliot Gardiner Leonard Bernstein ANTONELLOALLEMANDI Carlos Kleiber Herbert von Karajan Leonard Bernstein MARIN ALSOP Leonard Bernstein Gustav Mahler Daniel Barenboim GIOVANNIANTONINI Carlos Kleiber Nikolaus Harnoncourt Arturo Toscanini BRUNO APREA Franco Ferrara Simon Rattle von Karajan / Bernstein MARCOARMILIATO Arturo Toscanini Wilhelm Furtwängler Carlos Kleiber DAVID ATHERTON Georg Solti JOHN AXELROD Carlos Kleiber Leonard Bernstein Gustav Mahlerऀ MAURIZIO BARBACINI Bruno Walter Herbert von Karajan Carlos Kleiber BRUNOBARTOLETTI Arturo Toscanini Victor de Sabata Carlos Kleiber

ANDREABATTISTONI Arturo Toscanini Herbert von Karajan Dimitri Mitropoulos JIRI BELOHLAVEK Wilhelm Furtwängler Sergiu Celibidache Václav Talich MATTEOBELTRAMI Leonard Bernstein Tullio Serafin Claudio Abbado GIAMPAOLO BISANTI Riccardo Muti Dimitri Mitropoulos Herbert von Karajan HERBERTBLOMSTEDT Felix Mendelssohn Wilhelm Furtwängler Bruno Walter RICHARDBONYNGE Tullio Serafin Clemens Krauss Carlos Kleiber SEMYON BYCHKOV Carlos Kleiber Herbert von Karajan Ilya Musin OLEG CAETANI Dimitri Mitropoulos Arturo Toscanini Evgenij Mravinskij MASSIMILIANO CALDI Herbert von Karajan Leonard Bernstein Carlos Kleiber DANIELECALLEGARI Leonard Bernstein Riccardo Muti Carlos Kleiber JOANACARNEIRO Leonard Bernstein Carlo Maria Giulini Esa-Pekka Salonen JEAN-CLAUDE CASADESUS Wilhelm Furtwängler

Günter Wand Carlos Kleiber

RICCARDO CHAILLY Arturo Toscanini Carlos Kleiber Herbert von Karajan WILLIAM CHRISTIE Eric Leinsdorf Leonard Bernstein Simon Rattle FRANCESCOMARIA COLOMBO Herbert von Karajan Evgenij Mravinskij Victor de Sabata OTTAVIODANTONE Arturo Toscanini Leonard Bernstein Claudio Abbado GUSTAVODUDAMEL Carlos Kleiber Leonard Bernstein Herbert von Karajan CHARLES DUTOIT Carlos Kleiber Evgenij Mravinskij Bruno Walter MARK ELDER Carlos Kleiber Reginald Goodall Carlo Maria Giulini CHRISTOPHESCHENBACH George Szell Herbert von Karajan Carlos Kleiber IVÁN FISCHER Gustav Mahler ANTONINOFOGLIANI Claudio Abbado Riccardo Muti Gianluigi Gelmetti EDWARD GARDNER Carlos Kleiber Nikolaus Harnoncourt Thomas Beecham DANIELE GATTI Arturo Toscanini Otto Klemperer

100 preferenze

Ecco come hanno votato i più di 100 direttori interpellati; in basso Harnoncourt

Page 9: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

27

GIANLUIGI GELMETTI Arturo Toscanini

ROY GOODMAN Arturo Toscanini Willem Mengelberg Roger Norrington HK GRUBER Leonard Bernstein Pierre Boulez Simon Rattle HARTMUT HAENCHEN Carlos Kleiber Herbert von Karajan Richard Strauss EMMANUELLE HAÏM Simon Rattle Nikolaus Harnoncourt Leonard Bernstein DANIELHARDING Carlos Kleiber Wilhelm Furtwängler Herbert von Karajan NIKOLAUSHARNONCOURT Johann S. Bach Toscanini / Mozart Erich Kleiber PABLOHERAS-CASADO Arturo Toscanini Carlos Kleiber Claudio Abbado PHILIPPEHERREWEGHE Claudio Abbado Nikolaus Harnoncourt John Eliot Gardiner MANFREDHONECK Gustav Mahler Carlos Kleiber Herbert von Karajan PIETARI INKINEN Leif Segerstam Herbert von Karajan Carlos Kleiber RUBEN JAIS Carlos Kleiber Riccardo Chailly Riccardo Muti

MARISS JANSONS Herbert von Karajan Carlos Kleiber Evgenij Mravinskij

NEEME JÄRVI Hans Knappertsbusch Hermann Scherchen Paul Paray MICHAILJUROWSKI Herbert von Karajan Leonard Bernstein Carlos Kleiber VLADIMIRJUROWSKI Leonard Bernstein Carlos Kleiber GennadyRozhdestvensky DANIEL KAWKA Carlos Kleiber Leonard Bernstein Pierre Boulez GUSTAV KUHN Gustav Kuhn LOUIS LANGRÉE Herbert von Karajan Carlos Kleiber Nikolaus Harnoncourt ANDREA LICATA Carlos Kleiber Dimitri Mitropoulos Guido Cantelli JESÚSLÓPEZCOBOZ Bruno Walter Arturo Toscanini Carlos Kleiber FABIO LUISI Leonard Bernstein Dimitri Mitropoulos Gustav Mahler NICOLA LUISOTTI Arturo Toscanini Carlos Kleiber Herbert von Karajan RORYMACDONALD Charles Mackerras Bruno Walter Thomas Beecham

SUSANNA MÄLKKI Carlos Kleiber Bernard Haitink James Levine ANTONELLOMANACORDA Carlos Kleiber Claudio Abbado George Szell MICHELEMARIOTTI Carlos Kleiber Leonard Bernstein Claudio Abbado NEVILLEMARRINER Josef Krips George Szell Pierre Monteux DIEGO MATHEUZ Claudio Abbado Leonard Bernstein Carlos Kleiber ZUBIN MEHTA Arturo Toscanini Wilhelm Furtwängler Herbert von Karajan INGOMETZMACHER Otto Klemperer Erich Kleiber Fritz Busch RICCARDO MUTI Arturo Toscanini Wilhelm Furtwängler Herbert von Karajan KENT NAGANO Bruno Walter Leonard Bernstein Günter Wand TOMAS NETOPIL Leonard Bernstein Carlos Kleiber Václav Talich GIANANDREA NOSEDA Dimitri Mitropoulos Victor de Sabata Ferenc Fricsay KAZUSHI ONO Carlos Kleiber Wolfgang Sawallisch Giuseppe Patané

DANIEL OREN Leonard Bernstein Wilhelm Furtwängler Carlos Kleiber ANDRESOROZCO-ESTRADA Carlos Kleiber Leonard Bernstein Nikolaus Harnoncourt GEORGEPEHLIVANIAN Carlos Kleiber Lorin Maazel Pierre Boulez VASILY PETRENKO Jean-Baptiste Lully Johann Strauss II Louis Antoine Jullien EVELINO PIDÒ Franco Ferrara Bruno Walter Carlos Kleiber TREVOR PINNOCK Carlos Kleiber Leonard Bernstein Bruno Walter ROBERTOPOLASTRI Carlos Kleiber Arturo Toscanini Wilhelm Furtwängler DONATORENZETTI Carlos Kleiber Leonard Bernstein de Sabata /Mitropoulos CARLO RIZZI Carlos Kleiber Arturo Toscanini Claudio Abbado ROBERTO RIZZI BRIGNOLI Riccardo Muti Seiji Ozawa Gianandrea Gavazzeni THOMAS RÖSNER Dimitri Mitropoulos Claudio Abbado Nikolaus Harnoncourt

GENNADYROZHDESTVENSKY Thomas Beecham Otto Klemperer Nathan Rachlin

DANIELERUSTIONI Herbert von Karajan Leonard Bernstein Arturo Toscanini GIACOMOSAGRIPANTI Carlos Kleiber Herbert von Karajan Antonio Pappano NELLO SANTI Arturo Toscanini Dimitri Mitropoulos Herbert von Karajan CLAUDIOSCIMONE Arturo Toscanini Wilhelm Furtwängler Dimitri Mitropoulos STANISLAWSKROWACZEWSKI Paul Kletzki Wilhelm Furtwängler Herbert von Karajan LEONARDSLATKIN Fritz Reiner Leonard Bernstein Carlo Maria Giulini THOMASSØNDERGARD Paavo Berglund Alexander Polianichko Claudio Abbado PATRICKSUMMERS Rudolf Kempre Arturo Toscanini Charles Mackerras RAMON TEBAR Carlos Kleiber Herbert von Karajan Leonard Bernstein YURI TEMIRKANOV Wilhelm Furtwängler Carlos Kleiber Herbert von Karajan CHRISTIAN THIELEMANN Wilhelm Furtwängler Hans Knappertsbusch Herbert von Karajan ROBIN TICCIATI Colin Davis

Nikolaus Harnoncourt Claudio Abbado ALEXANDERVEDERNIKOV Sergiu Celibidache Evgenij Svetlanov Gianandrea Gavazzeni JONATHAN WEBB Hector Berlioz Gustav Mahler Leonard Bernstein MASSIMOZANETTI Carlos Kleiber Wilhelm Furtwängler Leonard Bernstein ALBERTO ZEDDA Alceo Galliera Claudio Abbado DAVID ZINMAN Pierre Monteux George Szell Herbert von Karajan XIAN ZHANG Carlos Kleiber Arturo Toscanini Carlo Maria Giulini

ASTENUTIClaudio Abbado, Gerd Albrecht, Daniel Barenboim, Pierre Boulez, Aldo Ceccato, Peter Eötvös, Francesco La Vecchia, Andris Nelsons, Renato Palumbo, Simon Rattle, Corrado Rovaris.

RINGRAZIAMENTOUn ringraziamento particolare a tutti i direttori che hanno partecipato alla nostra inchiesta e a quanti (assistenti, manager, rappresentanti di agenzie: impossibile naturalmente citarli tutti) hanno reso possibili i contatti con gli artisti.

100 preferenze

Page 10: «Vince Kleiber» by Mauro Balestrazzi - Classic Voice, no. 151 [December 2011]

cover story

Da oltre 40 anni Avvenire condivide con i lettori valori

e idee. E un pensiero alto che trova forza e coerenza

anche nella vita di ogni giorno. Una forza che attinge

energie anche dalla partecipazione degli abbonati:

veri testimoni del nostro impegno e diffusori di quel

pensiero che, ogni giorno, fra le pagine di Avvenire,

si fa vita quotidiana.

Insieme.Ogni giorno.Scegli l’abbonamentoe accedi gratuitamenteall’edizione on line del giornale.Per informazioni“Il Giornale in Edicola”su www.avvenire.it il quotidiano dei cattolici

OFFERTA SPECIALE

Chiama subitoil numero verde800268083dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,30e dalle 14,30 alle 17,00

Abbonatiad Avvenire

RISPARMI

€116,70Paghi € 275,00 anziché € 391,70

Classic Voice-Abb 215x297-2011.qxd 18-11-2011 11:25 Pagina 1

R. Abbado, Armiliato e Polastri; Chail-ly e Luisotti; Mehta e Muti; Mariotti e Matheuz; Battistoni e Santi; Harding e Temirkanov; Oren e Zanetti. Alcuni “ac-coppiamenti” non sorprendono, ma altri (tipo Battistoni-Santi o Harding-Temir-kanov) li avreste mai immaginati? Molti direttori hanno cortesemente il-lustrato le risposte. La più singolare è quella inviata, con lettera postale, da Nikolaus Harnoncourt, che ha spiegato così la sua personale classifica: al primo posto J.S. Bach “as Conductor”, cioè come direttore con la maiuscola; al se-condo, “maybe” (forse) Toscanini e Mo-zart “as conductors” con la minuscola; al terzo, senza maiuscole né minuscole, Erich Kleiber. La più provocatoria, quel-la di Gustav Kuhn: alla richiesta di indi-care tre nomi in ordine di preferenza, ha

risposto mettendosi al primo, al secondo e al terzo posto. Speriamo non se la prenda se abbiamo con-siderato un solo voto… La più coinvolta, quella di John Axelrod, che si è proposto con questa motiva-zione: “Se non credessi in me stesso totalmente, non potrei mai stare davanti a un’orchestra e cercare di far musica allo stesso livello di Kleiber e Bernstein. Perciò dico di essere uno dei migliori”. La più cen-trata, infine, quella di Gustavo Dudamel: l’unico, dei 102 votanti, ad azzeccare i primi tre nell’ordine del-la classifica finale. Se questa fosse una lotteria, il primo premio lo vincerebbe lui. p

Pierre Boulez;

in basso a destra Bruno

Walter

La curiosità

Prima di noi la BbcNell’aprile scorso, il mensile inglese Bbcw Music Magazine ha condotto un analogo re-ferendum tra 100 direttori d’orchestra. Inte-ressante confrontarne il risultato con il nostro. Con le conferme di Carlos Kleiber e Leonard Bernstein ai primi due posti, le differenze ri-guardano soprattutto i direttori in attività: i giurati inglesi ne hanno votati quattro tra i primi dieci. Claudio Abbado (terzo assoluto, mentre nel nostro referendum è al sesto posto) precede Harnoncourt, Rattle e Boulez. E tra i primi venti entrano anche Gardiner, Haitink, Colin Davis e Mackerras (scomparso nel 2010). Ecco comunque la classifica completa di BBC Music Magazine: 1 C. Kleiber; 2 Bernstein; 3 C. Abbado; 4 Karajan; 5 Harnoncourt; 6 Rattle; 7 Furtwängler; 8 Toscanini; 9 Boulez; 10 Giulini; 11 Gardiner; 12 Barbirolli; 13 Fricsay; 14 Szell; 15 Haitink; 16 Monteux; 17 Mravinskij; 18 Co-lin Davis; 19 Beecham; 20 Mackerras.