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1 STORIA MODERNA PRIMA ETA’ MODERNA: trasformazione dell’Europa COLONIALISMO:nuove rotte marine nuovo sistema di scambi e rapporti economici nuove risorse – assoggettamento politico ed economico delle regioni nuovi pretendenti: dopo Spagna e Portogallo, Inghilterra, Francia e Olanda la maggiore disponibilità di capitali, grazie allo sfruttamento, porta alla creazione di strutture capitalistiche e imprenditoriali moderne (dove minore è la resistenza feudale) SPAGNA Monopolio degli scambi commerciali: - importazione di grandi quantità di minerali e metalli preziosi; - importazione anche di prodotti a largo consumo, non solo di lusso (VS Medioevo); - 1503 Casa de Contrataciòn: riscuoteva i dazi sugli scambi con l’Europa, che passavano obbligatoriamente da Siviglia; - Anversa: centro di smistamento, concentrazione di capitali e traffici finanziari; Formazione dell’Impero spagnolo in America: 1° città Santo Domingo (1496); Struttura territoriale: encomiendas, gruppi di villaggi sottoposti ad un colono, encomenderos, che riscuoteva tasse e sfruttava la manodopera; Sfruttamento: tratta degli schiavi neri, ricerca di manodopera e necessità di territori nuovi è necessaria la penetrazione del continente: i conquistadores devastano le civiltà precolombiane: - AZTECHI: 1519 Hermàn Cortèz entra pacificamente in Messico, poi devasta templi e impone tributi onerosi, massacra la popolazione ed infine spodesta l’aristocrazia locale e distribuisce le encomiendas; - INCA: Francisco Pizarro saccheggia Equador Cile Perù e fonda Lima (1535); - MAYA: resistono più a lungo (ultima ribellione 1848); cause del successo: problemi interni alle stesse popolazioni (arretratezza militare, lotte alle classi dirigenti preesistenti); spirito di intraprendenza (speranza di ascesa sociale con i bottini) dei conquistadores; opera missionaria cattolica: i missionari, inizialmente in aperta opposizione con i metodi degli encomenderos, in seguito divengono loro concorrenti se non alleati, strumentalizzati per attuare il proprio dominio; - 1512 Antonio de Montesinos (domenicano), Leggi di Burgos, vieta lo sfruttamento puramente schiavistico delle colonie; - Bartolomè de Las Casas, denuncia lo sfruttamento degli indigeni; intervento della Corona: per limitare la dilagante autonomia dei conquistadores, sostituisce queste cariche con governatori e viceré fedeli e instaura nuove amministrazioni, audiencias; il potere degli encomenderos resta però forte e ottengono l’ereditarietà, formando una nuova grande feudalità (con fortissimi squilibri nelle proprietà); PORTOGALLO Monopolio del commercio marittimo con l’Oriente: - creazione di scali, porti, non conquista (quindi deboli); - tratta degli schiavi; 1500 Pedro Alvarez Cabral conquista il Brasile; 1549 Bahìa diviene capitale

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STORIA MODERNA PRIMA ETA’ MODERNA: trasformazione dell’Europa COLONIALISMO:nuove rotte marine nuovo sistema di scambi e rapporti economici nuove risorse – assoggettamento politico ed economico delle regioni nuovi pretendenti: dopo Spagna e Portogallo, Inghilterra, Francia e Olanda la maggiore disponibilità di capitali, grazie allo sfruttamento, porta alla

creazione di strutture capitalistiche e imprenditoriali moderne (dove minore è la resistenza feudale)

SPAGNA Monopolio degli scambi commerciali:

- importazione di grandi quantità di minerali e metalli preziosi; - importazione anche di prodotti a largo consumo, non solo di lusso (VS Medioevo); - 1503 Casa de Contrataciòn: riscuoteva i dazi sugli scambi con l’Europa, che passavano obbligatoriamente da Siviglia; - Anversa: centro di smistamento, concentrazione di capitali e traffici finanziari;

Formazione dell’Impero spagnolo in America: 1° città Santo Domingo (1496); Struttura territoriale: encomiendas, gruppi di villaggi sottoposti ad un colono, encomenderos,

che riscuoteva tasse e sfruttava la manodopera; Sfruttamento: tratta degli schiavi neri, ricerca di manodopera e necessità di territori nuovi

è necessaria la penetrazione del continente: i conquistadores devastano le civiltà precolombiane: - AZTECHI: 1519 Hermàn Cortèz entra pacificamente in Messico, poi devasta templi e impone tributi onerosi, massacra la popolazione ed infine spodesta l’aristocrazia locale e distribuisce le encomiendas; - INCA: Francisco Pizarro saccheggia Equador Cile Perù e fonda Lima (1535); - MAYA: resistono più a lungo (ultima ribellione 1848); cause del successo: problemi interni alle stesse popolazioni (arretratezza militare,

lotte alle classi dirigenti preesistenti); spirito di intraprendenza (speranza di ascesa sociale con i bottini) dei conquistadores;

opera missionaria cattolica: i missionari, inizialmente in aperta opposizione con i metodi degli encomenderos, in seguito divengono loro concorrenti se non alleati, strumentalizzati per attuare il proprio dominio; - 1512 Antonio de Montesinos (domenicano), Leggi di Burgos, vieta lo sfruttamento puramente schiavistico delle colonie; - Bartolomè de Las Casas, denuncia lo sfruttamento degli indigeni; intervento della Corona: per limitare la dilagante autonomia dei conquistadores, sostituisce queste cariche con governatori e viceré fedeli e instaura nuove amministrazioni, audiencias; il potere degli encomenderos resta però forte e ottengono l’ereditarietà, formando una nuova grande feudalità (con fortissimi squilibri nelle proprietà);

PORTOGALLO Monopolio del commercio marittimo con l’Oriente: - creazione di scali, porti, non conquista (quindi deboli); - tratta degli schiavi; 1500 Pedro Alvarez Cabral conquista il Brasile; 1549 Bahìa diviene capitale

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EUROPA XV-XVI SECOLO trasformazioni economiche:

- aumento demografico (maggiori mezzi di sussistenza, evoluzione dell’agricoltura e ampliamento degli scambi); - urbanesimo (sviluppo del commercio, delle manifatture e dell’amministraz. pubblica); - campagne: l’agricoltura è ancora fondamentale per l’economia miglioramenti nei metodi produttivi portano a maggiori investimenti di capitali, provenienti dalla città (dissodamenti, acquisti di nuove terre, che durante la Riforma aumentano con l’espropriazione dei beni ecclesiastici)

nascono i primi fenomeni di capitalismo agrario: l’imprenditore investiva sulle terre, affidate non più a coloni (curtis medievale), ma a salariati;

- dinamismo economico: rivoluzione dei prezzi (ingenti importazioni di oro e argento, svaluta della moneta, aumento dei prezzi) che coinvolge tutta l’Europa;

ascesa di nuove forze sociali borghesi: reclutamento nell’apparato dello Stato “tradimento della borghesia”: i più ricchi diventano feudatari, assorbiti dalla nobiltà.

Trasformazioni politico-istituzionali: - rafforzamento del potere centrale degli Stati in evoluzione verso l’assolutismo: soprattutto dove la monarchia si estende su ampia base territoriale: Inghilterra di Enrico VII, Francia di Luigi XI, Spagna di Ferdinando d’Aragona; nei Paesi divisi persistono le istituzioni medievali (Chiesa, feudalità e città autonome): Germania divisa in principati, Italia; - ripresa della concezione sacrale della sovranità: scontro e crisi religiosa del ‘500: il sovrano cerca di sottomettere l’istituzione spirituale;

- Strumenti per il rafforzamento statale - istituzione di un personale politico specializzato e di una vasta burocrazia; - istituzione di un corpo diplomatico con ambasciatori fissi; - incremento della pressione fiscale; - creazione di eserciti permanenti (VS mercenari); - continua dipendenza e scontro con la feudalità (scontri interni): anche se lo Stato cerca di soddisfare le esigenze della borghesia e dei contadini, necessita sempre delle classi feudali per sottomettere queste classi (fino alla riv. Francese è la nobiltà che governa); i grandi proprietari terrieri si oppongono all’accentramento monarchico;

QUADRO GENERALE DEGLI STATI EUROPEI INGHILTERRA Cause della riuscita evoluzione istituzionale: - NO anarchia feudale: il baronaggio è sempre tenuto sotto controllo, controbilanciato dalla borghesia e piccola nobiltà (Camera dei Comuni); - controllo sulla Chiesa e sulla grande feudalità, grazie al Parlamento e alle confische di beni; (ogni sorta di anarchia scompare con la Guerra delle due Rose) Istituzioni vigenti: - consiglio privato di ministri (settori vita pubblica); - camera stellata (tribunale straordinario) adito alla repressione interna feudale; FRANCIA Opere di riforma iniziate con Luigi XI: - formazione del più vasto esercito europeo, che comportò una forte pressione fiscale; - incremento della burocrazia e di organi amministrativi: Consiglio del Re, corti supreme (Gran consiglio e parlamenti) e 4 nuovi segretari di Stato (ministri, officiers); permaneva però la

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venalità delle cariche pubbliche, vendute alla nobiltà e alla ricca borghesia (poiché gli officiers non avevano stipendio ma fruivano del compenso delle loro attività); - stimolazione del sentimento nazionale:

- acquisizione della Borgogna; - 1539 Ordinanza di Villery-Cotterets: istituzione dello stato civile (libri parrocchiali-anagrafe dei nati e morti) e imposizione del francese sul latino nei documenti giudiziari;

- politica ecclesiastica, appoggio del Gallicanesimo: sosteneva l’autonomia della Chiesa nazionale dal Papa, richiedendo però così l’appoggio dello Stato (la Chiesa di Roma non ha diritto di riscuotere le decime e i tributi in Francia e in questa doveva essere sottoposta ai vescovi). IMPERO ASBURGICO - Stato frazionato: l’imperatore Massimiliano I non aveva alcun potere:

- non esisteva un esercito regio; - mancanza di un apparato amministrativo in grado di imporsi sui principati; - l’amministrazione fiscale non era estesa a tutti i microstati (uniti formalmente solo nella dieta generale, Reichstag);

- tentativi di riforma interna (falliti): 1495 dieta di Worms (interdizione della guerre private; istituzione del tribunale imperiale e di una imposta comune); 1500 dieta di Augusta (istituzione del Consiglio di Stato - di cui l’imperatore non era presidente: gli stati si rafforzano all’interno di ognuno); - espansionismo: verso oriente, contrastato dai Turchi. IMPERO TURCO - Consolidamento dello Stato attuato da Maometto II (conquistatore di Costantinopoli); - espansionismo: verso i Balcani, spodestamento del dominio di Genova nel Mar Morto, tensioni con Venezia nell’Adriatico, attacchi all’Ungheria e ai domini assurgici. ITALIA Frazionamento e debolezza interna: - Napoli: opposizione dei baroni (filofrancesi) alla monarchia; - Firenze: riformismo popolare (Savonarola); - Milano: Ludovico il Moro osteggia il nipote Gian Galeazzo (Visconti); Roma: politica nepotistica di Alessandro VI e conflitti nella curia; Guerre per la conquista dell’Italia:

1494 Carlo VIII (Francia) rivendica i diritti degli Angiò su Napoli cerca l’appoggio (o neutralità, con concessioni)degli altri stati e nel 1495 ottiene la corona regia; Chiesa, Venezia, Roma, imperatore Massimiliano e Spagna creano la lega antifrancese e scacciano Carlo VIII;

1498 Luigi XII (figlio di Carlo VIII) rivendica i diritti su Napoli e sul ducato di Milano (perché imparentato con i Visconti): questione milanese 1499 Milano viene conquistata; questione napoletana 1500 Trattato di Granata Luigi XII e Ferdinando il Cattolico (Spagna) per la spartizione del Meridione; segue però un conflitto; 1504 Trattato di Lione: gli Spagnoli ottengono il predominio sul Regno di Napoli (per 2 secoli);

1503 Papa Giulio II rompe i legami con la Francia e occupa la Romagna (scacciando Cesare Borgia e riprendendo il governo pontificio sulla regione); viene osteggiato dalla Repubblica di Venezia; 1508 Lega di Cambrai: Massimiliano (imperatore, puntava all’espansionismo asburgico in Veneto) papa, Spagna, Luigi XII contro Venezia;

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1509 sconfitta di Agnadello: rivolte popolari a Venezia per osteggiare l’invasione straniera e l’aristocrazia interna. Stipula la pace con la Lega e inasprisce il governo oligarchico.

Lega Santa antifrancese: papa, Svizzera, Spagna, Venezia e Inghilterra (Enrico VIII); 1512 sconfitta dei Francesi: Massimiliano Sforza torna nel ducato di Milano, gli spagnoli restaurano i Medici in Toscana; 1515 Francesco I (figlio di Luigi XII) scende in Italia (sostenuto ora da Venezia e Spagna), sconfigge la Lega nella “battaglia dei giganti” e riconquista Milano; 1516 pace di Noyon, trattati fra Francesi e Spagna, Austria e Confederazione elvetica;

Concordato di Bologna: stipulato col papa Leone X sulle disposizioni della Chiesa in Francia (che rimane in vigore fino al 1789);

SPAGNA - Sottomissione completa della Chiesa allo Stato: l’Inquisizione (ricostituita in Pastiglia nel 1480) divenne appannaggio del sovrano, escludendo l’intervento papale; - sforzo di riforma interna della Chiesa ad opera del cardinale Ximenes de Cisneros, che proibì le speculazioni sulle indulgenze; attuò anche progetti politici per la riduzione della potenza nobiliare:

- introduzione di giuristi di altre classi sociali (letrados); - potenziamento delle hermandad (associazioni di città e piccoli comuni): poste sotto le direttive regie aumentano i loro poteri per reprimere le violenze nobiliari;

- formazione di un esercito stabile, di volontari.

CARLO V Eredita dal padre (figlio di Massimiliano) il dominio asburgico e la corona imperiale(Belgio e Franca Contea) e dalla madre la corona di Spagna. L’impero non è guidato da un sistema accentratore, ogni dominio mantiene la sua autonomia, guidati solo dai viceré e da una Costituzione unica. 1520-1521 rivolta dei Comuneros contro le imposizioni fiscali e il privilegio per funzionari statali delle Fiandre (terra natale dell’imperatore) Concezione imperiale medievale, in contraddizione con i nascenti nazionalismi moderni: difesa della cristianità dall’avanzata turca (in Austria, Ungheria e Mediterraneo)e dalla rivoluzione protestante (1520 bolla Exurge Domine, Leone X condanna la nuova eresia) Contesa con la Francia per il dominio degli Asburgo o dei Valois sull’Italia e sulla Borgogna: Milano, posizione strategica fra i domini asburgici, viene conquistata (1525 Pavia); 1526 Lega di Cognac: Francia (Francesco I), papa Clemente VII e Venezia; 1527 sacco di Roma: un armata di Lanzichenecchi (spagnoli) saccheggiano Roma senza autorizzazione di Carlo V; scoppia la guerra: Francesco I conquista Milano e scende sino a Napoli (aiutato da Lautrec); Rivolte antispagnole in Italia, fomentate dalla feudalità (per il ristabilimento dei privilegi medievali della nobiltà) e appoggiate dalla Francia; - Lautrec a Napoli; - Firenze scaccia i Medici e ricostituisce la Repubblica; Carlo V non cerca lo scontro, ma l’accordo: vengono rispettati i privilegi nobiliari e si rafforza la monarchia tramite lo sviluppo dell’amministrazione burocratica (vicerè), frenata ed equilibrata dagli organi italiani (parlamento di Napoli, Senato di Milano); 1529 Pace di Cambrai: la Francia rinuncia al ducato di Milano e Carlo V rinuncia a conquistare la Borgogna; 1530 congresso di Bologna: Clemente VII incorona Carlo V; vengono insediati i Medici a Firenze; 1544 Pace di Crépy: Milano rimane alla Spagna e la Francia ottiene la Savoia e parte del Piemonte;

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(*) Conflitti fra Carlo V e la Lega di Smalcalda (principi tedeschi protestanti); 1536 Capitolazioni: Francesco I si allea con i Turchi per osteggiare Carlo V, occupato in Germania contro i principi; Enrico II (figlio di Francesco I) si unisce ai principi tedeschi e di nuovo alla Turchia; 1555 Pace di Augusta: Carlo V decide di accordarsi con i principi tedeschi e abdica in favore dei figli Filippo II (Spagna, Italia e America e Paesi Bassi) e Ferdinando I (casa d’Austria e corona); 1559 Pace di Cateau-Cambrèsis: Enrico II cede la Savoia (sottoposta alla Spagna) ma mantiene legioni in Piemonte e Filippo II mantiene i suoi domini italiani (Napoli Sicilia Sardegna)e ottiene la Toscana e sottomette Genova. Avanzata turca con Solimano il Magnifico: - 1526 conquista dell’Ungheria: diviene vassalla (protetta)dell’impero ottomano, per non essere annessa ai domini assurgici (Ferdinando d’Asburgo, fratello di Carlo V, rivendica il diritto di successione a Luigi II Jagellone, re di Boemia e Ungheria); - 1529 razzie in Austria: Vienna viene assediata, parte dell’Ungheria viene annessa all’impero; - 1534 conquista di Tunisi: Carlo V invia una spedizione per la liberazione, ma Algeri rimane ai Turchi, che mantengono il predominio sul Mediterraneo;

RIFORMA PROTESTANTE Dopo il fallimento del Conciliarismo ritorna il problema della Riforma della Chiesa: - ricerca di meno formalismi nel culto; - denuncia della corruzione del clero; - critica al sistema gerarchico della Chiesa; il dibattito sulla riforma interna (e non in conflitto con la Chiesa) nel movimento umanista: UMANESIMO CRISTIANO - Girolamo Savonarola: critica della corruzione e dello spirito umanistico del clero (che abbandonano la lettura dei testi sacri); - Erasmo da Rotterdam: traduce secondo metodi filologici umanistici il NT e incrimina l’ignoranza e la corruzione del clero (Elogio della follia); il dibattito all’interno delle istituzioni: - Stati nazionali: in antitesi con la Chiesa sin dal Medioevo è complementare ad essa e la sua decadenza si ripercuote sull’altra; - rivalsa antifeudale: la Chiesa era il baluardo feudale, insieme alla feudalità laica; MARTIN LUTERO (1483 monaco tedesco, dottore in teologia a Wittenberg) - problema religioso come problema individuale: la salvezza; - revisione e ripresa del primitivo messaggio cristiano; - rifiuto del libero arbitrio; - critiche sull’organizzazione della Chiesa; - denuncia delle indulgenze (speculazioni finanziarie); lo scalpore delle contraddizioni interne alla Chiesa ebbe episodio esemplare nella concessione (irregolare) che Leone X fece all’arcivescovo di Magonza di unire tre vescovadi; 1517 le 95 TESI sulla porta della chiesa del palazzo ducale di Wittenberg contro le indulgenze; processato per eresia chiede protezione all’elettore Federico di Sassonia; 1520 alla nobiltà cristiana di nazione tedesca, sulla riforma della cristianità: opera rivolta alla rielaborazione dottrinale del pensiero cristiano: - sacerdozio universale: abolizione della differenza fra clero e credenti laici - libero esame dei testi: negazione della mediazione del clero nella lettura dei testi sacri; - principio della giustificazione per sola fede: predestinazione alla salvezza; - critica dei sacramenti: validi sono solo battesimo ed eucaristia (De captivitate); 1520 bolla Exurge Domine, Leone X: Lutero viene scomunicato 1521 anatema solenne e Dieta di Worms: Lutero non ritratta e viene rapito (salvato) da Federico di Sassonia e nel suo castello redige una traduzione della Bibbia in tedesco;

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influenze politiche sociali del movimento riformatore: molti principi tedeschi aderiscono. Rifiuto di Lutero: contrario all’estremismo armato perché incattivisce la classe dirigente e ostacola l’espansione del movimento. - rivolta dei cavalieri: le piccola nobiltà tedesca propugna una rivolta armata (interessata alla confisca dei beni ecclesiastici) e viene sconfitta rapidamente; - 1524 rivolta dei contadini: rivolta antifeudale basata sui “dodici articoli di Mammingen” e appoggiata dall’estremista Thomas Muntzer, sedata a Frankenhausen; (*) 1525 il Gran Maestro del Paese dell’ordine teutonico si converte e secolarizzando i beni ecclesiastici fonda il ducato di Prussia; 1529 Dieta di Spira: i principi luterani redigono la Protestatio, rivolta alla maggioranza cattolica; 1530 Dieta di Augusta: i luterani redigono la confessio augustana, fondamento programmatico del movimento; Carlo V dichiara guerra ai protestanti; 1531 Lega di Smalcalda: principi e città riformate si unisce in seguito con il re di Francia; 1555 Pace di Augusta: - libertà di culto unicamente per i principi: i sudditi sottostanno al culto del loro principe “cuius regio eius religio”; - i beni ecclesiastici delle chiese che aderiscono alla Riforma rimangono alla Chiesa cattolica; Diffusione della Riforma e scissione del movimento in correnti - Svezia: influssi del luteranesimo e indipendenza dalla Danimarca coincidono; - anabattesimo: in antitesi con Lutero, riconoscevano la validità del battesimo solo se fatto su un soggetto adulto consapevole; - movimenti eretici in Italia: hanno una base prettamente intellettualistica

- valdesiani: visione spiritualistica della religione, tenta una riconciliazione fra chiesa e protestanti per ottenere l’unità cristiana (Napoli, Juan de Valdés); - estremisti anabattisti e antitrinitari: rifiuto dell’immacolata concezione e visione di Cristo come profeta ispirato da Dio (Ferrara, Venezia, Lucca); - nicodeismo: cattolici praticanti all’esterno e protestanti nell’intimo;

- Zwingli in Svizzera: 1519 riforma la Chiesa locale, entra in contrasto col luteranesimo nella concezione dell’eucaristia (che Z. riteneva solo atto simbolico) e perde l’appoggio dei principi tedeschi nella lotta contro i cantoni cattolici, che nel 1531 lo sconfiggono; - Giovanni Calvino (riprende l’opera di Zwingli): coinvolto nel caso dei plaquards (manifesti anti-messa e anti-eucaristia) abbandona il cattolicesimo; va a Basilea e Ginevra dove ha contrasti col patriziato e fugge, per ritornare nel 1541 dove ricomincia la sua riforma:

- struttura organizzata in pastori (direttori del culto), presbiteri (anziani, sorvegliatori della vita morale) – che insieme formavano il concistoro - dottori (insegnamento), diaconi (ospedali); collaborano con l’autorità civile; - principi dottrinali: predestinazione (più deterministica che in Lutero) e vocazione che non dipende dalle azioni umane, ma unicamente dalla grazia divina (chi compie buone azioni è un eletto); radicalismo e razionalismo; - rifiuto della tolleranza verso le altre religioni (idea medievale dell’unità di fede);

Diffusione del Calvinismo - Francia e Paesi Bassi: accettato da una maggioranza borghese e nobiliare; - Scozia: Jhon Knox impone alla regina Maria Stuart il calvinismo come religione di Stato, la Chiesa presbiteriana; - chiesa anglicana e riforma in Inghilterra: sentimenti anticlericali diffusi negli strati popolari appoggiati dalla monarchia e dal parlamento (influssi del lollardismo di Wycliff);

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CONTRORIFORMA Ritardi nella convocazione del Concilio (il papa temeva nuovi attentati al suo potere, dopo gli eventi del Conciliarismo) 1537 Consilium de emendando Ecclesia: documento per il piano di riforma della Chiesa - Repressione: 1542 Paolo III, ispirato da Gian Pietro Carafa, istituisce la Santa Inquisizione generale romana (organo centrale direttivo degli uffici già presenti nelle singole diocesi, guidati dai vescovi); - Nessuna revisione della dottrina: Vengono promosse attività caritative, assistenziali, interventi disciplinari e morali; 1538 istituzione della Societas Jesu con Ignazio di Loyola (Spagna, baluardo del cattolicesimo); fondamentali nella penetrazione negli strati popolari, attivi educatori; rigorismo disciplinare (che influì nel dogmatismo del concilio di Trento) e posizioni conservatrici (no evangelismo pauperistico); CONCILIO DI TRENTO (1542-1563) Paolo IV (Carafa) elimina le ultime tendenze riformatrici all’interno della Chiesa; due correnti interne al concilio trovano accordo: - interventisti sul piano morale e disciplinare; - repressori delle dottrine protestanti; 1559 prima Congregazione dell’Indice: raccolta dei titoli dei libri proibiti, aggiornata da Pio V; 1564 Professio fidei tridentinae, raccoglie tutte le decisioni del concilio, pubblicata da Pio IV: - indiscussa autorità del pontefice; - rifiuto della teoria della giustificazione per fede; - conferma della validità dei sette sacramenti; - riconoscimento della versione ufficiale delle Sacre Scritture come unica accettata; - ricostituzione del sacerdozio divino; - riorganizzazione e moralizzazione della Chiesa: - obbligo di residenza dei vescovi; - divieto di cumulo di beni ecclesiastici; - conferma del celibato; - controllo e istruzione seminariale dei predicatori in ogni diocesi; - conseguenze: - si libera dal nepotismo e dai legami di interesse con l’aristocrazia delle regioni italiane; - tensioni ideali, fra spinta verso il nuovo e reazionismo;

CULTURA NEL XVI SECOLO: RINASCENZA - Spagna, secolo d’oro: Teresa de Avila, S. Giovanni della Croce, El Greco, Miguel de Cervantes; - Inghilterra, rinascenza letteraria elisabettiana: teatro di W. Shakespeare; - Italia, preludio del barocco: Caravaggio, Torquato Tasso; - teorie politiche filosofiche estremistiche:

- monarcomachi, legittimità della rivolta (Teodoro di Beza) + antimachiavellismo protestante e gesuiti cattolici, subordinazione della politica alla religione (Duplessis Mornay, Knox, Buchanan); - libertini: insofferenza del moralismo, indifferenza religiosa, rivalutazione della natura, necessità di riforma politica - affini a Giordano Bruno, Tommaso Campanella;

- resistenza italiana alla controriforma: Paolo Sarpi, difensore della repubblica veneziana; - teorie assolutistiche francesi: potere regio garante della pace e dell’equilibrio;

- giusnaturalismo e contrattualismo: la vita politica va sottomessa alla legge di natura, emancipazione dell’uomo nei confronti dello Stato (Ugo Grozio, G. Althusius);

- rivoluzione scientifica e nascita della scienza moderna:

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- Galileo Galilei: critica dell’aristotelismo, elimina ogni influsso della metafisica o dei pregiudizi delle auctoritas nell’osservazione scientifica, emancipazione della mente; - Niccolò Copernico: condannato per le sue scoperte sul sistema solare; - Bacone, Keplero, Cartesio; - Italia: Accademie scientifiche dei Lincei e del Cimento

- persecuzione delle streghe, degli eretici e di tutte le forme di deviazione e diversità;

- 1484 bolla Summis desiderantes effectibus, Innocenzo VIII autorizza la lotta alla stregoneria; viene adottata la tortura nelle confessioni dei sospetti.

SITUAZIONE EUROPEA DURANTE LA CONTRORIFORMA Processi di lunga durata: - critiche dell’ordinamento sociale-economico ed elaborazione di riforme degli Stati; - prime manifestazioni di rivoluzione moderna per cambiare l’ordine sociale vigente; - affermazione dei princìpi nazionali e rivendicazione dei diritti politici della borghesia; - guerre di religione; Processi economici-demografici: - aumento dei prezzi, crisi finanziaria e crescita demografica (squilibri fra produzione e popolazione) portarono a carestie e rivolte; SPAGNA FILIPPO II diventa il “braccio secolare” della Chiesa nella lotta alle eresie (senza sottomettersi): - lotta all’impero turco: 1571 Lega contro i Turchi: Spagna, Venezia e Santa Sede (Pio V) affrontano i Turchi Vittoria di Lepanto: i Turchi rinunciano all’espansionismo e si intavolano trattative; - lotta alle eresie interne alla Spagna e all’esterno: - Spagna e domini: persecuzioni di ebrei e musulmani; 1561 massacro dei valdesi in Calabria; 1609 dispersione ed espulsione dei moriscos (convertiti) dopo la rivolta del 1568-70;

- Inghilterra: Filippo sposa Maria Stuart la Cattolica (figlia di Enrico VIII e Caterina d’Aragona) e tenta di reinsediare il cattolicesimo, ma non fa che inasprire il conflitto coi protestanti e viene sconfitto; (**)

- difesa del monopolio sulle colonie americane: - Portogallo: 1580 approfitta della crisi dinastica e lo annette alla corona spagnola;

- Inghilterra: potenza marinara nascente, intensifica il commercio nel Nord Europa e inizia la colonializzazione in America (1584 Virginia);

PAESI BASSI Olanda, Belgio, Lussemburgo e Nord della Francia (Fiandre e Artois): - uniti dagli Stati generali (parlamento comune) conservavano la loro rispettiva autonomia; - guida dei paesi erano l’aristocrazia feudale e la ricca borghesia mercantile e finanziaria; - diffusione di gruppi anabattisti e di calvinisti (dopo il 1550); Filippo II cerca di ridurre l’autonomia degli stati e di combattere l’eresia: suscita proteste antispagnole; 1564 i nobili riescono a far dimettere il cardinale Granvelle (fedele di Filippo II, era il reale detentore del potere nei Paesi Bassi); 1566 Luigi di Nassau (fratello di Guglielmo d’Orange) guida una rivolta di gueux (pezzenti) fino a Bruxelles, dove presentano una petizione (dove chiedevano anche l’abolizione dell’Inquisizione); Repressione di Filippo II: 1567 Duca d’Alba inviato nei Paesi Bassi; Consiglio dei torbidi: condanne agli eretici e dispersione del movimento dei gueux;

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la guerriglia continua sul fronte marino, comportando un enorme dispendio finanziario: il duca d’Alba impone una nuova tassa sui Paesi Bassi (10% sulle merci vendute); Guglielmo d’Orange guida il nuovo tumulto di rivolta (allargatosi, per la pressione fiscale); 1576 Unione di Gand: le province si uniscono (anche quelle cattoliche!) per la lotta comune all’oppressore: si diffonde l’idea dell’indipendenza nazionale; Filippo II cerca gli accordi: ritira l’esercito ma chiede l’esclusivismo cattolico; - intanto il movimento indipendentistico aveva creato le basi per una più ampia partecipazione borghese al potere e non vollero conciliarsi col contraddittorio dispotismo spagnolo; - non viene però sconfitto il particolarismo delle regioni, di cui approfittò la Spagna: 1579 Unione di Utrecht: repubblica delle Province Unite (regioni settentrionali) e indipendenza; 1609 tregua di 12 anni fra Spagna e repubblica; 1648 Spagna riconosce l’indipendenza dell’Olanda. FRANCIA Crisi monarchica dopo la morte di Enrico II: - reggenza di Caterina de’ Medici, madre di Carlo IX, è influenzata da gruppi di nobili: - Guisa e Montmorency: promotori della repressione cattolica; - Borbone e de Coligny: ugonotti (di Stato), calvinisti francesi; 1562 Editto che consente libertà religiosa agli ugonotti, al di fuori delle mura; 1563 Editto di Amboise, Caterina influenzata dai Guisa (influenzati a loro volta dalla Spagna)ritratta: libertà religiosa ai principi (e ai rispettivi sudditi, cuius regio eius religio); 1568 Coligny guida le rivolte; 1570 pace di Saint Germain: gli ugonotti ottengono 4 places de sureté per la libertà di culto; 1572 notte di San Bartolomeo: Carlo IX e i capi cattolici decidono di massacrare gli ugonotti; 1573 nuovo editto che riportava alla situazione religiosa alla precedente; Enrico III succede al fratello Carlo IX; 1576 Editto di Beaulieu: Enrico di Borbone ottiene il più vantaggioso risultato per i protestanti; Lega santa: Enrico di Guisa crea la lega cattolica; 1584 trattato di Joinville: Spagna e Lega si accordano per evitare la futura successione al trono di Enrico di Borbone; papa Sisto V dichiara decaduti i diritti dei Borbone; 1588 Enrico III tradisce i cattolici, fa uccidere Enrico Guisa e si schiera coi protestanti; 1589 Enrico III viene fatto uccidere da un emissario cattolico: impone però come successore Enrico di Borbone, a condizione di convertirsi al cattolicesimo; 1593 Enrico IV abiura, abbandona il calvinismo per il cattolicesimo (il machiavellico); 1598 pace di Vervins fra Enrico IV e la Spagna; 1598 Editto di Nantes: assicura la libertà di culto, con un compromesso fra cattolici e ugonotti: - agli ugonotti vengono dati un centinaio di places de sureté; - il protestantesimo viene proibito a Parigi e dintorni; INGHILTERRA (**) Enrico VIII si scontra col papa Clemente VII, che non vuole concedere lui il divorzio da Caterina d’Asburgo (parente di Carlo V, che si opponeva); 1529 il parlamento appoggia la politica anticlericale del re, denuncia gli abusi ecclesiastici; 1531 il parlamento accusa il clero di infedeltà alla corona e lo obbliga a sottomettersi ad essa; 1534 Atto di supremazia (Cromwell): il re diviene capo supremo della Chiesa (sopprime i conventi e incamera i loro beni) e conferma lo scisma con la Chiesa di Roma; Edoardo VI (figlio di Enrico VIII) adotta il prayer book di ispirazione protestante; 1559 legge di uniformità, Elisabetta (figlia di Enrico VIII): common prayer book anglicano; 1563 Bill dei 39 articoli segna la definitiva penetrazione del calvinismo nella chiesa anglicana;

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l’Inghilterra di Elisabetta diviene il baluardo dei protestanti (olandesi e francesi) contro l’ingerenza spagnola di Filippo II (lotta combattuta tramite attacchi corsari, pirateria); Filippo si sposa con Maria Stuart (la sanguinaria): regnante in Scozia, figlia di Margherita Tudor (sorella di Enrico VIII), viene in linea di successione dopo Elisabetta al trono d’Inghilterra; tenta di eliminare ogni conquista protestante, con l’aiuto di Filippo II (penetrazione clandestina di missionari) ma viene scoperta; 1588 Maria Stuart viene condannata a morte; Filippo dichiara guerra, sostenuto dal papa Sisto V; “l’invincibile armata” spagnola viene sconfitta; 1604 fine ufficiale dello scontro fra Spagna e Inghilterra. Concluso lo scontro con la minaccia cattolica, inizia lo scontro fra la chiesa anglicana ufficiale (legata allo Stato e alla base episcopale) e le correnti calviniste radicali dei puritani (basate sull’esperienza ginevrina), che si opponevano all’assolutismo elisabettiano. POLONIA Lituania, Masovia, parte della Prussia, Curlandia e Livonia. 1573 Pacta conventa: monarchia elettiva e nobili sottoposti alla Dieta (dei nobili) ottengono il predominio nella vita politica; infiltrazioni riformiste: - Fausto Socini (esule) introduce l’antitrinitarismo nella piccola nobiltà; - luteranesimo nelle popolazioni di lingua tedesca; - calvinismo in Lituania; queste influenze creano scontri religiosi e aumentano il contrasto fra piccola e grande nobiltà: - gesuiti, furono i promotori dello spirito nazionale polacco e fecero della Polonia il baluardo controriformista. SVEZIA La Polonia cerca di estendere la controriforma in Danimarca e Svezia ma il luteranesimo resiste; RUSSIA Ivan IV il Terribile: rimane estraneo allo scontro religioso - sviluppa il sentimento nazionale espandendosi verso il Volga e la regione dei Cosacchi; - lotta all’anarchia dei grandi signori.

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EUROPA XVII SECOLO Recessione economica, iniziata già alla fine del ‘500 sfocia attorno al 1620 in crisi generale (ristagno demografico, crisi del commercio, carestie, crisi agraria e manifatturiera) - difficoltà nei primi sviluppi capitalistici nel campo mercantile: - depressione degli scambi commerciali e pressione fiscale sulle colonie;

- esaurimento dei giacimenti di minerali preziosi nelle colonie; - subentro di nuove potenze coloniali: Inghilterra (Antille, Virginia), Francia (Antille e Canada), Olanda (Brasile, Australia);

- resistenza feudale allo sviluppo capitalistico nel settore agricolo: - pressioni dei proprietari, dello stato e della chiesa sui contadini; - banditismo, fuga dalle campagne; - 1640-1650 rivolte sociali; Divisione fra le aree di sviluppo: - aree di sviluppo: Inghilterra, Francia, Olanda; - aree di ristagno: Spagna e Italia meridionale;

QUADRO GENERALE DEGLI STATI EUROPEI FRANCIA Enrico IV: opera di riordinamento - duca di Sully: finanze e agricoltura (alleggerisce le tasse ai contadini, opere di bonifica); venalità delle cariche pubbliche: paulette, tassa per avere l’ereditarietà (favorisce l’ascesa della borghesia ma distrae capitali); - Laffemas: industria e commercio, adozione di misure protezioniste; opera di pacificazione - unica breve guerra coi Savoia: annessione di alcuni territori; 1610 uccisione di Enrico IV, diviene reggente la moglie Maria de Medici: - influenza di Concino Concini; - politica di avvicinamento alla Spagna; Figura carismatica del cardinale Richelieu: restaurazione politica e cattolica; - intervento politico con la ripresa degli scontri:

- agitazioni religiose: 1625-27 guerra agli ugonotti (calvinisti francesi) e assedio di La Rochelle; 1629 Editto di grazia: non è un accordo ma una concessione: libertà di culto ma soppressione delle places de sureté; - scontri fra borghesia e signoria feudale: 1614 convocazione degli Stati generali Accuse dei borghesi agli abusi della nobiltà, opposizione dei nobili all’eredità degli uffici; - rivolte popolari per la pressione fiscale (1623-1642); - Intrighi di Maria de Medici e i grandi signori: attentati al figlio Luigi XIII (che aveva fatto uccidere Concini, 1617); 1631 giornata degli inganni: Maria è scoperta e viene mandata in esilio;

- potenziamento dell’apparato amministrativo: - intendenti, funzionari regi a direzione delle province; INGHILTERRA - NO anarchia feudale (guerra delle due rose); - classe borghese consistente; - anglicani (pro assolutismo) VS puritani (antiautoritarismo);

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Giacomo I Stuart(figlio di Maria Tudor, divenuto re dopo l’unificazione di Inghilterra e Scozia); - appoggio del clero anglicano (Giacomo I fu teorico dell’assolutismo); - persecuzioni ai cattolici e puritani: 1605 congiura delle polveri: attentato cattolico al parlamento; - opposizione della Camera dei Comuni: borghesia e piccola nobiltà agraria; il parlamento pretende che non si emanino tasse senza il suo consenso;

Carlo I: - 1628 petizione dei diritti presentata dal parlamento; - 1629 scioglie il parlamento e inizia la repressione;

PROVINCE UNITE Olanda: ha la preminenza sulle altre province; Stati Generali, Gran Pensionato (borghesia mercantile) e Stadhoulder generale(famiglia degli Orange, nobili) erano a capo delle province; dissidi religiosi: - Arminiani (borghesia), calvinisti moderati; - Gomaristi (nobili e popolo), calvinisti intransigenti; 1618 sinodo di Dodrecht: vincono gli intransigenti. SPAGNA Decadenza: - Rivolte sociali contro gli abusi feudali: sviluppo del banditismo; - debolezza della borghesia; - difficoltà economiche: - cacciata dei moriscos (molti artigiani e contadini agiati);

- esaurimento dei giacimenti minerari americani; - slancio culturale: speranza nella monarchia risolutrice(Campanella); Filippo III: pacifista, inadatto alla ricrescita del Paese; influssi del militarismo casigliano, duca di Olivares: - ripresa dell’imperialismo;

- politica di accentramento: “unione delle armi”, maggiori contributi (finanziari, militari e politici)delle province, in proporzione alla loro popolazione;

conseguente aggravamento dei contrasti: - rivoluzione del Portogallo; - rivoluzione della Catalogna; - rivoluzione del regno di Napoli; POLONIA Aggravamento degli abusi feudali, dei magnati. RUSSIA - zar Gudunov: succede a Demetrio (discendente di Ivan il Terribile): tenta di contrastare i boiari (grandi feudatari) e viene attaccato dalla nobiltà; - Bolotnikov: ex servo della gleba, capo di una rivolta popolare, soppressa; - invasione della Polonia: risveglio dello spirito nazionale, liberazione di Mosca; - 1613 zar Romanov: restaura l’ereditarietà nella successione dinastica. SVEZIA Cerca l’egemonia nel Baltico, che ottiene con la guerra dei trent’anni. GERMANIA - Resta legata ai particolarismi dei principati, potere imperiale debole; - lega delle città anseatiche: hanno il monopolio nel Baltico; - tensioni religiose, si creano due leghe contrapposte: - unione evangelica luterana(+ Palatinato, Francia); - lega cattolica (+ duca di Baviera, Spagna).

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GUERRA DEI TRENT’ANNI CAUSE IMPERO GERMANICO - acuirsi degli scontri politici:

- tendenze nazionalistiche in Boemia e Transilvania; - tentativi di autonomia politica dei principi tedeschi;

- acuirsi degli scontri religiosi: irrigidimento antiprotestante - cattolici + imperatore Mattia (1613); - protestanti + Ferdinando di Boemia (1617);

FASE BOEMA (1618-1623) Alcune chiese protestanti vengono chiuse: i boemi insorgono 1618 defenestrazione di Praga, di due luogotenenti dell’imperatore; si creano gli schieramenti: - Impero: 1619 Ferdinando II diviene imperatore + alleanza: Spagna (Olivares), Polonia, lega cattolica (Jan Tserclaes de Tilly) - Boemia: nuovo governo di nobili e borghesi, formazione di un esercito + alleanze: Moravia, Olanda, Inghilterra, elettore del Palatinato; Francia, Province Unite solo aiuto politico tenta di invadere Vienna, deve retrocedere; non riconosce l’imperatore Ferdinando II, elegge Federico V re di Boemia; 1620 Battaglia della Montagna Bianca: sconfitta dei boemi e repressione (1618-1623) - espropriazione del 50 % delle terre boeme per le spese di guerra e la ricattolicizzazione della Boemia (intervento dei gesuiti); - emigrazione verso Germania e Svezia; Spagna: - termina la tregua dei dodici anni con le Province Unite - attacca la Valtellina, punto strategico fra l’impero spagnolo e l’asburgico; 1620 sacro macello di Valtellina (uccisi protestanti); Lega antispagnola: Francia, Venezia, Savoia; 1626 trattato di Moncon: indipendenza delle valle ma forti influssi cattolici spagnoli; Francia: riprende la politica antispagnola-asburgica; FASE DANESE (1625-1629) Re Cristiano IV + principi tedeschi contro l’offensiva cattolica + alleanze: Francia, Olanda, Inghilterra (non intervengono attivamente però); Imperatore Ferdinando: lega cattolica + esercito di Wallenstein; 1629 pace di Lubecca: obbligo di non intervento in Germania. Editto di restaurazione: Ferdinando impone la restituzione dei beni cattolici sequestrati dai protestanti dopo il 1552. FASE SVEDESE Re Gustavo Adolfo: minacciato dall’impero per il dominio sul Baltico; 1630 vince su Tilly, libera il Palatinato e occupa la Baviera; 1632 battaglia di Lutzen: vittoria svedese, morte di Gustavo Adolfo; 1634 battaglia di Nordlingen: Wallenstein sconfigge gli svedesi e ritiro delle truppe; 1635 pace di Praga: l’imperatore si accorda coi principi protestanti revocando l’editto di restaurazione e accordando concessioni politico-religiose; FASE FRANCESE Politica antispagnola e asburgica:

- conflitto della Valtellina; - conflitto nel Monferrato: Spagna e Savoia tentano di usurpare il duca di Mantova;

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Spagna, Savoia e Impero devastano il mantovano; 1631 trattato di Cherasco: la Francia invade il Piemonte e ottiene il Pinerolo;

- 1635 Richelieu decide di entrare nel conflitto europeo; 1643 battaglia di Rocroi: gli Spagnoli vengono sconfitti dall’esercito di Condè (francese); 1644 trattati di Munster e Osnabruck: Ferdinando accetta i negoziati; 1648 pace di Westfalia: escono vincitori Francia, Province Unite e Svezia; - Francia: vescovati di Metz, Toul, Verdun, territorio dell’Alsazia; - Svezia: Pomerania occidentale, Brema e dominio sul Baltico; - Brandeburgo: Pomerania orientale, trasforma l’elettorato in regno di Prussia; - principati tedeschi: indipendenza dall’impero, conferma della pace di Augusta;

- impero: rinuncia alle pretese di dominio sui principati, ma si rafforza in Austria, Boemia e Ungheria; tentativi di riunificazione e rafforzamento, in vista della minaccia turca (1663-1683).

Fine delle guerre di religione.

SITUAZIONE EUROPEA MOVIMENTI INDIPENDENTISTICI SPAGNA Motivi di esasperazione popolare: - mobilitazione enorme di risorse per le guerre; - pressione fiscale delle “unioni delle armi”; INDIPENDENZA DELLA CATALOGNA 1635 Olivares decide di attaccare la Francia dalla parte della Catalogna; 1640 rivolte delle campagne, appoggiate dalla borghesia e nobiltà cittadine + Aragona: proclamazione dell’indipendenza dalla monarchia spagnola e protezione della Francia. INDIPENDENZA DEL PORTOGALLO Crisi nei rapporti con l’impero coloniale: l’indipendenza dalla Spagna comporta la ripresa dell’espansione coloniale; 1640 indipendenza di Lisbona e allargamento del movimento in Andalusia; + alleanze: Inghilterra, Francia; 1668 trattato di Lisbona: la Spagna riconosce l’indipendenza del Portogallo. RIVOLTA DEL REGNO DI NAPOLI I ceti popolari (borghesia, intellettuali, artigiani, contadini) si schierano contro nobiltà feudale, aristocrazia finanziaria: 1647 Masaniello guida la rivolta popolare: chiede

- riforma dell’ordinamento della capitale (parificazione dei rappresentanti nobili e popolari nel governo);

- abolizione di tutte le nuove tasse; Segue la lotta al dominio spagnolo, promotore delle usurpazioni del baronaggio (vendita del diritto di riscuotere imposte) e la pressione fiscale; 1647 proclamazione della Repubblica (modello delle Province Unite), sostenuta dalla Francia; Enrico di Guisa (francese) diviene capo della Repubblica; 1648 cade la Repubblica: la borghesia scende a compromessi con la monarchia; Nuovo viceré: politica moderatamente riformista. FRANCIA 1642 Mazzarino successore e continuatore della politica di Richelieu: - lotta alla FRONDA, sommosse popolari appoggiate dalla borghesia e dal parlamento; dopo il prolungamento della paulette (che scadeva nel 1648) il Parlamento di Parigi elabora una proposta di riforma, proposition de la chambre de Saint Louis: chiede il controllo parlamentare sull’amministrazione finanziaria (monarchia governata dalla borghesia); 1648 arresto di Broussel (ispiratore del movimento);

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iniziano e si espandono le rivolte, preoccupanti per l’eccessivo intervento popolare; 1649 fuga della Corte da Parigi; pace di Rueil: accordi fra Parlamento e Corte; - lotta alla Fronda dei principi, anarchia dei grandi signori; 1650 il principe di Condè guida la rivolta dei grandi signori contro lo strapotere di Mazzarino; 1652 viene sconfitto e si allea con la Spagna; - lotta agli spagnoli e assurgici; 1658 battaglia delle Dune: gli Spagnoli vengono sconfitti; 1659 pace dei Pirenei: cessione alla Francia del Rossiglione, dell’Artois e alcune zone delle Fiandre e Lussemburgo; sancisce il predominio francese in Europa. INGHILTERRA RIVOLUZIONE INGLESE - gentry (piccola nobiltà cittadina) e borghesia mercantile in ascesa, grazie a: - confisca dei beni ecclesiastici; - trasformazione dell’agricoltura (espansione dell’allevamento); - sviluppo mercantile; - diffusione del puritanesimo (e della corrente presbiteriana)nella gentry : - idea di uguaglianza spirituale tra gli uomini, libertà di opinione; - opposizione alla classe dominante, appoggiata da Chiesa ufficiale anglicana e Stato; - opposizione ai legami fra Chiesa anglicana e Stato e gerarchie ecclesiastiche;

- opposizione alla corona, per le concessioni di privilegi all’aristocrazia e per la pressione fiscale e i tentativi di ridurre le autonomie locali e il potere della gentry; sostegno del Parlamento;

- 1638 rivolta calvinista in Scozia: il ministro inglese Laud tenta di imporre il cerimoniale anglicano; gli Scozzesi si oppongono, con un patto (Convenant); - 1640 (13 aprile-5 maggio) corto parlamento: per le spese della repressione del movimento calvinista il re Carlo I convoca il Parlamento, che si oppone e viene sciolto; - 1640-1653 lungo parlamento: viene riconvocato ma si oppone alla corona ancor più radicalmente:

- chiede la condanna dei ministri Strafford e Laud; - abbattimento della Star Chamber e dell’High Commission (organi repressivi dello Stato);

- formazione degli schieramenti interni al parlamento, per gestire la crisi della monarchia: - maggioranza presbiteriana: mantenimento della monarchia con poteri limitati; - indipendenti: abbattimento della monarchia e istituzione della repubblica; - levellers: democrazia, soppressione della camera dei Lords e tolleranza religiosa; 1642 il re tenta il colpo di Stato: inizia la guerra civile fra i due schieramenti - cavalieri: nobili, parte della gentry e correnti religiose conservatrici realiste; - teste rotonde: borghesia cittadina, piccoli proprietari, puritani, fautori del parlamento; 1645 new model army: Oliver Cromwell (indipendente) organizza la cavalleria e l’esercito; battaglia di Naseby: vittoria dei rivoluzionari; 1647 i livellatori impongono un Accordo del Popolo: sovranità popolare, libertà religiosa e suffragio universale (mai applicato); 1648 Rump Parliament: Cromwell epura il parlamento dai presbiteriani e reprime gli estremismi dell’esercito (perché mettono in pericolo il potere alto-borghese); 1649 condanna a morte del re Carlo I; 1649-1660 riforme di Cromwell: - soppressione della Camera dei Lords, perdita dei privilegi nobiliari;

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- soppressione dei diritti feudali nelle campagne, estensione delle enclosures; - modificazione del sistema fiscale per favorire l’investimento di capitali; - grande sviluppo marinaro e commerciale: mercantilismo - rompe il monopolio dell’Olanda su tabacco, zucchero e entra nella tratta di schiavi; - inizia la dominazione in India; - alleanza col Portogallo; - repressione e conflitti:

- rivolta irlandese: le terre vengono confiscate dall’Inghilterra; - rivolta scozzese realista (Carlo II): 1652 Cromwell annette la Scozia all’Inghilterra; - 1651 Atto di Navigazione (con l’Inghilterra commerciano solo navi inglesi) Provoca il conflitto con l’Olanda, che perde il monopolio mercantile;

1653 Cromwell si dichiara Lord protettore di Inghilterra, Scozia e Irlanda: dittatura; nuove forme di radicalismo: - diggers: eguaglianza sociale e abolizione della proprietà privata; - quacqueri: uguaglianza sociale, religiosa e dei sessi, pacifista; 1658 morte di Cromwell: sotto il governo del figlio Richard, la monarchia avvia la restaurazione: Carlo II Stuart riporta l’assolutismo, l’episcopalismo della Chiesa, elimina molti puritani; resta comunque impossibile un ritorno allo stadio originario.

RIPRESA DELL’ASSOLUTISMO - necessità di stabilità economica e sociale, contro l’ascesa della borghesia e la crisi economica; FRANCIA 1661 LUIGI XIV: - concezione dell’origine divina del potere: - gallicanesimo e assolutismo (clero sottoposto alla corona) - riforma e controllo del governo:

- accresce il corpo di funzionari: intendenti, dediti all’amministrazione finanziaria e giudiziaria delle 32 province, per limitare le autonomie locali; - continuano le vendite degli uffici; - annullamento del diritto di rimostranza dei parlamenti; - creazione di nuovi nobili; - censura e controllo delle tipografie; - fioritura del mecenatismo: classicismo;

- divario fra Versailles e il resto del Paese: - gravosità del regime feudale; - pressante fiscalismo; - promozione (fallita)dello sviluppo economico col colbertismo: mercantilismo e protezionismo

- vieta l’importazione di manufatti stranieri e l’esportazione di materie prime, con dazi; - istituzione di compagnie commerciali; - guerre per l’egemonia sul piano internazionale: crisi della monarchia spagnola e successione: Maria Teresa, figlia del re di Francia viene esclusa 1667-68 guerra di devoluzione: i giuristi francesi espongono il diritto di devoluzione, per cui solo i figli di primo letto (Maria Teresa) possono ottenere l’eredità paterna. 1667 la Francia invade le Fiandre spagnole; 1668 pace di Aix la Chapelle: la Francia annette 12 città fiamminghe; 1672 guerra con l’Olanda: minacciata dall’avanzata francese si allea con Inghilterra e Svezia; la Francia invade l’Olanda che ricorre alla drastica rottura delle dighe per farla retrocedere; Guglielmo III d’Orange diventa Stadhouder e si allea con il Brandeburgo, Impero, principi tedeschi e Spagna.

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1678 pace di Nimega: la Spagna cede alla Francia la Franca Contea e altre terre delle Fiandre; l’Olanda ne esce indenne. - Riunioni: annessioni pacifiche di altri territori senza scontri, basate su diritti storico-giuridici: 1681 annessione di Strasburgo. 1684 bombardamento di Genova: cerca di toglierla dall’influenza spagnola;

tregua di Ratisbona: Olanda, Svezia, Spagna riconoscono le annessioni francesi in cambio della fine delle pretese sulle Fiandre;

- politica religiosa: dissidio col papa Innocenzo XI:

- istituzione delle regalie temporali (riscossione delle rendite dei benefici vacanti) e regalie spirituali (diritto di nomina dei beneficiari); - Dichiarazione dei Quattro Articoli: validità dei principi gallicani e della politica ecclesiastica del re (clero sottoposto al re);

lotta agli ugonotti (per diminuire gli attriti col papa): - alloggiamenti dei “dragoni” (corpi militari) nelle case dei protestanti;

- conversioni forzate; - 1685 Editto di Fontainebleau: revoca dell’editto di Nantes ed espulsione degli ugonotti dalla Francia; - spedizione militare contro i valdesi in Piemonte;

1686 LEGA DI AUGUSTA: Austria, Spagna, Olanda, Svezia + Inghilterra, Savoia (V. Amedeo II); diretta conseguenza della revoca dell’editto di Nantes, che creò un fronte antifrancese (Olanda: i profughi ugonotti iniziano la propaganda antifrancese e promuovono una critica dell’assolutismo); - guerra con la Lega d’Augusta: Luigi XIV occupa il Palatinato e tenta la restaurazione in Inghilterra: la Lega entra in guerra; 1693 accordi con il papa Innocenzo XII: riconoscimento delle regalie temporali ma rinuncia dei Quattro articoli; Vittorio Amedeo II esce dalla Lega; 1697 pace di Ryswyk: rinuncia delle terre conquistate dopo la pace di Nimega (tranne Strasburgo) e riconoscimento di Guglielmo III d’Orange re d’Inghiterra; (la Francia diviene accondiscendente a causa della crisi finanziaria e della carestia interna); - guerra per la successione spagnola: 1700 Carlo II muore senza eredi: Luigi XIV invece di procedere alla spartizione decide di rispettare il suo testamento ed elegge re Filippo V (pronipote di Luigi), a patto di non unire le due corone; gli influssi della Francia sulla Spagna però si sentono e si crea un fronte antifrancese; Grande Alleanza dell’Aia: Inghilterra, Olanda, imperatore e alcuni principi tedeschi; Francia + Spagna, Baviera (Portogallo e Savoia, che escono presto dall’alleanza); sconfitte francesi; 1710-12 ripresa francese; 1713 pace di Utrecht con la Grande Alleanza; 1714 pace di Rastadt separata con l’imperatore; - Filippo V conserva la corona ma perde le colonie europee; - Francia perde alcuni domini; - Inghilterra ottiene le colonie francesi e l’asiento della tratta degli schiavi (inizia l’espansione); - Austria ottiene Fiandre, Milano e Regno di Napoli e Sardegna; - Savoia ottiene la Sicilia e il Monferrato; la Spagna attacca Sicilia e Sardegna: pace dell’Aia: la Sicilia va all’imperatore Carlo VI e la Sardegna va al ducato di Savoia.

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CAMBIAMENTI DEI RAPPORTI DI FORZA SUL PIANO INTERNAZIONALE IMPERO ASBURGICO 1682 Leopoldo I, impotente di fronte all’avanzata turca: assedio di Vienna e fuga; 1683 battaglia di Kahlenberg: Giovanni Sobieski, re di Polonia, ferma i Turchi; annessione dell’Ungheria ai domini austriaci; INGHILTERRA II RIVOLUZIONE INGLESE 1679 Habeas corpus: Carlo II è costretto ad accettarlo (NO all’arresto arbitrario); Giacomo II tenta la restaurazione del cattolicesimo, aiutato dalla Francia; 1688 Guglielmo III d’Orange viene chiamato a prendere la corona; Il re fugge in Francia: 1689 Dichiarazione dei diritti, sovrano espressione della volontà nazionale:

- controllato dalla Camera dei Comuni e dalla Camera dei Lords; - sconfitta degli estremisti repubblicani e sostenitori della monarchia divina; - whig, borghesia mercantile, e tory, proprietari terrieri, partecipi del governo;

Atto di Tolleranza: tolleranza ai protestanti non conformisti ma non a cattolici e atei; l’Inghilterra si allea alla Lega di Augusta; 1714 elezione di Giorgio I di Hannover; RUSSIA - ‘400-‘500 rafforzamento dell’unità dello Stato contro il frazionamento feudale; creazione di piccola e media nobiltà grazie alla cessione di terre (pomestia); - organi governativi: duma dei boiari e zemskij sobor della nobiltà (che decade dopo il 1683); - Permanenza della servitù della gleba:rivolte contadine e lotte interne alla nobiltà; 1606-08 rivolta di Bolotnikov: contro l’aggravamento della servitù nelle campagne; 1648-50 rivolta contro la tassa sul sale; 1549 codice: la servitù della gleba diviene status irremovibile per tutta la vita; 1662 rivolta del rame; 1667 rivolta di Stenka Razin: contro i boiari (nobili) e i grandi proprietari; 1689 Pietro I il Grande, periodo di ascesa: opere di riforma

- occidentalizzazione della moda e della cultura (nemeckaja sloboda: colonia tedesca); - amministrazione: sostituzione della duma con il senato per controllare i governi provinciali, come corte suprema e come amministratore finanziario; - istituzione del Santo sinodo: controlla la vita spirituale e il patrimonio ecclesiastico; - promozione della cultura: nuove scuole; - riforma della burocrazia: meritocrazia (non solo i nobili raggiungono le alte cariche); conseguente espansione dell’aristocrazia;

1700 scontro con la Svezia 1721 pace di Nystadt: annessioni russe e fine dell’imperialismo sul Baltico della Svezia; POLONIA Periodo di decadenza:

- predominio dei magnati sulla servitù della gleba ed eterogeneità etnica; - pressione della Svezia e della Russia; PRUSSIA Pace di Nystadt: ottiene la Pomerania occidentale, crea le fondamenta per un grande stato; Federico Guglielmo di Hoenzollern: inaugura la politica assolutistica: - riorganizzazione dello Stato, fortemente militarizzato; - potenziamento dell’esercito;

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CRISI DELL’ASSOLUTISMO - Ugo Grozio: diritto naturale; - Hobbes: eliminazione del diritto divino del sovrano; giusnaturalismo; - Spinoza: tolleranza religiosa libertà individuale intoccabile dallo stato; - Locke: diritto e legge di natura VS assolutismo; diritto di ribellione allo Stato; CRITICA DELLA RELIGIONE - Leibniz: comunanza dei principi a tutte le chiese; - deisti: religione di natura VS religione positiva (dogmi, chiesa..), che viene negata; - giansenismo: valore intimo e personale della fede (Pascal) e antiassolutismo; 1713 bolla Unigenitus di Clemente XI, condanna del giansenismo; - Bayle: precursore dei “lumi”, abbandono dei pregiudizi e affidamento alla ragione;

fiducia nel progresso.

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EUROPA XVIII SECOLO FRANCIA Filippo d’Orleans tiene la reggenza durante la minorità di Luigi XV: - ristabilimento del diritto di rimostranza ei parlamenti; - riduzione dell’autorità degli intendenti; - aristocrazia egemone nel governo;

- crisi finanziaria (per la spese di guerra): utilizzo della carta moneta e investimenti coloniali; Sistema di Jhon Law: fallimento;

INGHILTERRA Fallimento delle imprese della Compagnia dei Mari del Sud; Walpole (whig) al governo: cerca di salvaguardare gli speculatori; estraneità dagli scontri internazionali: rispetto del principio di equilibrio europeo; IMPERO ASBURGICO 1722 Carlo VI d’Asburgo fonda la Compagnia di Ostenda per ostacolare Inghilterra e Olanda in Africa e Asia; alleanza con la Spagna; Inghilterra + Francia, bloccano le iniziative dell’impero pacificamente: 1729 trattato di Siviglia + 1731 trattato di Vienna:

- scioglimento della Compagnia di Ostenda e ripristino dei diritti inglesi coloniali; - riconoscimento della Prammatica Sanzione: successione delle figlie di Carlo VI;

GUERRE - successione polacca: alla morte di Augusto II si contendono il trono - Stanislao Leczinski, suocero di Luigi XV; - Augusto di Sassonia, nipote dell’imperatore; viene eletto Stanislao: Austria e Russia attaccano la Polonia e instaurano Augusto III; scontri, in Italia (la Polonia era solo una scusa); 1738 pace di Vienna: - Stanislao ottiene la Lorena (da ridare alla Francia alla sua morte); - Francesco Stefano (Lorena) ottiene la Toscana; - Austria ottiene Parma e Piacenza e

- l’Austria cede però il Regno di Napoli e di Sicilia a Carlo di Borbone (figlio di Filippo V) (che ottiene l’indipendenza dopo oltre due secoli);

- successione austriaca Spagna: tenta una politica espansionistica coloniale (rinnovo dell’asiento, che scadeva nel 1744); 1739 Inghilterra, minacciata, le dichiara guerra per il principio di libertà dei mari; 1740 morte di Carlo VI: al trono va la figlia Maria Teresa (prammatica sanzione); Prussica, Baviera, Spagna, Sardegna non rispettano la prammatica sanzione: - Federico II di Prussia invade la Slesia; la Francia occupa la Boemia; - Inghilterra: Guglielmo Pitt abbatte Walpole e si allea all’Austria, VS Francia; 1748 pace di Aquisgrana: riconoscimento dell’annessione della Slesia alla Prussia; - dei sette anni Maria Teresa vuole riprendersi la Slesia: la Francia rompe la sua politica antiasburgica e si allea: 1756 alleanza Francia + Austria (Versailles); Alleanza Inghilterra + Prussia (Westminster);

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- guerre in America: Inghilterra: guerre nelle colonie americane, conquista delle colonie francesi; 1759 Francia: patto di famiglia con Carlo di Borbone, che cede la corona di Napoli per quella di Spagna (Francia, Austria + Spagna); - guerre in Europa: Federico II di Prussia invade la Sassonia; Francia, Russia, Svezia, Polonia + Austria: sconfiggono la Prussia e invadono Berlino (Inghilterra impegnata in America, non può inviare aiuti); 1762 morte della zarina Elisabetta: Pietro III decide di allearsi con la Prussia; 1763 pace di Parigi, per la questione coloniale: - Inghilterra ottiene Canada, Senegal francese e parte della Luisiana; - Spagna ottiene l’altra parte della Luisiana; - Francia permane in India; 1763 trattato di Hubertsburg, per i territori europei: - Prussia conserva la Slesia; EST EUROPA - Spartizione della Polonia, trattato di Pietroburgo:

Lituania alla Russia, Prussia polacca alla Prussia, Galizia all’Austria; - disfacimento dell’impero turco, trattato di Kuciuk Kainargi (1774): indipendenza della Crimea e annessione alla Russia nel 1784;

ECONOMIA NEL XVIII SECOLO Movimento demografico e prosperità economica: AGRICOLTURA - espansione delle colture e diffusione di nuove piante dall’America; trasformazione dell’agricoltura, che diviene intensiva; - blocchi al capitalismo: usi civici, terre ad uso comune per il pascolo, e monopolio di pochi su di esse, non permettevano la vendita e l’investimento di fondi su di esse; - movimento delle enclousures: divisione e privatizzazione delle terre, per favorire la libera iniziativa e il diritto privato, premessa per il progresso; - diffusione (Inghilterra, Olanda e Pianura Padana) dell’azienda agricola capitalistica; INDUSTRIA TRASFORMAZIONE DEL CAPITALISMO AGRARIO E MERCANTILE 1780-1790 nascita dell’industria moderna in Gran Bretagna: la borghesia ebbe molti più spazi rispetto agli altri Paesi, egemonizzati dalla nobiltà;

ILLUMINISMO Francia, epicentro del movimento Movimento politico-culturale: principi - fiducia nel progresso e nel capitalismo, rappresentato dalla borghesia; - applicazione della razionalità e del metodo scientifico; - emancipazione dell’individuo dai pregiudizi (della religione); - cambiamento dell’ordinamento sociale e politico VS feudalesimo; - 1772 conclusione dell’ Enciclopedia, di D’Alambert e Diderot; - 1754 Dizionario filosofico, Voltaire: contro i pregiudizi e la Chiesa; deismo: morale naturale e religione universale; - pensiero materialistico:

meccanicismo, D’Holbach e J. de Lamettrie; sensismo, S. di Condillac;

- correnti politiche: Montesquieu: ispirazione aristocratica, costituzionalismo aristocratico - divisione ed equilibrio dei poteri; - mantenimento dei privilegi nobiliari;

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- NO limiti dell’autoritarismo politico alla libertà individuale; Voltaire: collaborazione fra monarchia e filosofi, dispotismo illuminato - fiducia in un assolutismo antifeudale; - negazione dei privilegi nobiliari e della Chiesa; - NO riconoscimento di uguali diritti politici a tutti: disuguaglianza necessaria Rousseau: radicalismo rivoluzionario - la proprietà privata è la fonte delle disuguaglianze; - NO abolizione della prop. Privata, ma istituzione di uno Stato garante; - democrazia diretta e contratto sociale; - contratto non fra stato e popolo, ma fra membri del popolo, che sono lo Stato; - comprensione di tutti i cittadini al governo; - teorie economiche: - fisiocrazia: agricoltura centro dell’attività economica; - liberismo VS mercantilismo: libera iniziativa e libero scambio; - Quesnay e Mirabeau: abolizione dei diritti di pascolo, dei diritti feudali;

importanza del capitalismo; - Adam Smith: fisiocrazia, liberta iniziativa è più propenso agli sviluppi industriali;

Espansione agli altri Paesi - Inghilterra,1715 Francia: massoneria libertà politica e tolleranza religiosa (lockiani e deisti); - Germania, G. E. Lessing: estetica; - Prussia, I. Kant: morale; - Russia, Scerbàtov, Radiscev: intelligentia

battaglia per la libertà e le riforme; - Spagna: ilustrados Riforma dell’insegnamento e riforma agraria; - Italia, Muratori, Giannone, Vico: significato politico Milano: rivista “il caffè” dei fratelli Verri + Cesare Beccarla; Napoli: A. Genovesi, Galiani, Filangieri, Galanti; Firenze: accademia dei Georgofili (influenze di Rousseau); Ortes e i fratelli Vasco; Critica all’antico regime - Inghilterra, la rivoluzione porta a:

- limiti all’egemonia aristocratica, ampliamento della partecipazione al governo; - tolleranza religiosa, libertà politica: la stessa aristocrazia si trasforma e partecipa al progresso;

- Europa continentale: - l’aristocrazia non si evolve, necessità di riforme:

- rimettere in discussione tutto il sistema, lotta agli abusi e ai privilegi; - eliminare gli ostacoli della concentrazione fondiaria e dei privilegi (fiscali, giudiziari, amministrativi)nelle mani di feudatari e della Chiesa, in contraddizione con il consolidamento della nuova classe borghese;

- assolutismo illuminato, tentativi di riforma e anticlericalismo: - giurisdizionalismo: eliminare i poteri della Chiesa nell’amministrazione, secondo il principio per cui i sudditi devono render conto ad una sola giurisdizione, lo Stato; - giansenismo: alleato col giurisdizionalismo per dare un’impronta più spirituale alla Chiesa (sviluppo del movimento in Francia, Spagna, Italia); - febronianesimo: sostenere anche la supremazia spirituale della monarchia (Austria, Germania con Giustino Febronio); - espropriazione dei beni ecclesiastici, accumulatisi dopo il concilio di Trento per affluire nel patrimonio pubblico e favorire il progresso capitalistico (soppressione di conventi); - eliminare l’influenza della Chiesa (gesuiti) nell’istruzione;

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- azioni dirette contro i gesuiti, espulsioni: 1759 Portogallo, 1761 Francia, 1767 Spagna e colonie americane e Regno di Napoli; 1773 Clemente XIV, bolla Dominus ac Redemptor, sopprime la Compagnia di Gesù;

- Prussia, tentativi di riforma di Federico II: - il predominio dei nobili (Junker) non viene scosso ma viene stimolata l’iniziativa economica, per la trasformazione in imprenditori agricoli moderni;

- Russia, tentativi falliti di Caterina II: - l’aristocrazia terriera blocca ogni evoluzione: rivolta contadina di Pugacev; - condanna a morte di Radiscev: l’intelligentia si separa dalla corona; - Austria, riformismo asburgico di Maria Teresa e Giuseppe II: dispotismo illuminato - Lombardia e Belgio avanzati, Ungheria e Croazia ancora legati alla servitù della gleba;

- Maria Teresa: - abolisce l’Inquisizione ma continua la persecuzione di protestanti ed ebrei, non si scontra con la Chiesa; - non elimina la servitù della gleba; riordinamento fiscale;

- Giuseppe II: - abolizione della servitù, delle corvèes e dei monopoli commerciali; - tolleranza religiosa ed istituzione di una Chiesa nazionale: soppressione dei monasteri ed espropriazione dei beni; - riduzione del particolarismo nazionale e conseguenti scontri: Paesi Bassi e Ungheria dichiarano l’indipendenza; - prima della morte deve annullare molte delle sue riforme, eliminate del tutto dal suo successore Leopoldo II;

- Italia - Lombardia austriaca, Giuseppe II:

- sviluppa il capitalismo agrario; - catasto (censimento dei beni) e perequazione tributaria; - riscatto delle regalie, entrate statali vendute a privati sotto il dominio spagnolo; - libertà di commercio del grano; - azioni volte a stimolare e favorire l’ascesa borghese: - eliminazione dei vincoli sull’acquisto di terre, limitando però l’iniziativa della Chiesa; - abolizione di monasteri, vendita dei beni ecclesiastici e delle terre comunali; - abolizione dell’Inquisizione, dei gesuiti e dei privilegi clericali; istituzione di scuole pubbliche;

- Toscana, Leopoldo II: - libertà di commercio e di lavoro, abolizione delle corporazioni; - riforma delle procedure penali: abolizione della pena di morte e della tortura; - riforma amministrativa: autonomie comunali; - insuccessi nelle campagne: rimane la mezzadria;

- Pietro Leopoldo, appoggiandosi al movimento giansenista toscano tenta una riforma della Chiesa, fallito;

- Regno di Napoli, Carlo di Borbone: - residui feudali, borghesia terriera ostacolano lo sviluppo; - riforma della Chiesa e dei rapporti con lo stato;

- Regno di Sardegna, Vittorio Amedeo II: - rafforzamento dello Stato e della burocrazia, limiti ai privilegi feudali; - ritorno all’ancien regime con Carlo Emanuele III, Vittorio Amedeo III; - Venezia, scarsi provvedimenti per abolire il pensionatico (diritto di pascolo); - Genova, dominata dall’attività finanziaria (prestiti agli altri Paesi); - Stato pontificio, crisi politica e finanziaria (per le espropriazioni), riforma tributaria; LIMITI E CONTRADDIZIONI DELL’ILLUMINISMO - molti Paesi non la conobbero: molti stati italiani, gran parte della Germania; - contraddizioni interne: lo stato aveva bisogno dell’appoggio dei ceti che voleva colpire con le riforme “illuminate”, quindi mirava unicamente al rafforzamento della monarchia.

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RIVOLUZIONE AMERICANA Radici nel movimento illuministico: formazione di correnti anticoloniali fra i fisiocrati; Sfruttamento delle colonie: esportazione delle materie prime e importazioni di prodotti finiti; INGHILTERRA e RIVOLUZIONE Ostacola ogni forma di libero commercio, di attività produttiva indipendente dalla madrepatria; la pressione fiscale provoca i primi movimenti di resistenza: - boicottaggio delle merci tassate; - le imposte approvate dalla madrepatria vengono dichiarate illegali; si aprono le fazioni interne alle colonie: - boicottaggio, ma continua fedeltà alla corona (preludio della guerra civile); - movimenti indipendentistici, guidati da Samuel Adams; - “figli della libertà”, primi nuclei rivoluzionari, con Benjamin Franklin mediatore; 1770 l’Inghilterra è costretta ad abolire tutte le tasse; 1773 L’Inghilterra cede il monopolio del commercio delle spezie alla Compagnia delle Indie; i figli della libertà bloccano il porto di Boston; 1774 Quebec Act: libertà di culto ai cattolici francesi in Canada; I Congresso di Filadelfia dei coloni; 1775 Lexington: scontro tra Americani e Inglesi, Giorgio III ordina la repressione; II Congresso di Filadelfia: Gorge Washington diviene comandante dell’esercito colone; 1776 Dichiarazione di indipendenza; 1777 vittoria di Saratoga: gli Americani, appoggiati da volontari stranieri (La Favette, Steuben, Kosciusko) sconfiggono i lealisti (tories) e gli inglesi; + alleanze: Francia, Spagna, Province Unite; 1781 vittoria di Yorktown; 1783 pace di Versailles: gli inglesi devono capitolare; COSTITUZIONE DEL NUOVO GOVERNO Ricambio della classe dirigente (dovuto agli scontri fra indipendentisti e lealisti) - federalisti: punto di forza in un governo centrale; - repubblicani: sovranità degli stati e governo centrale simbolico; Necessità del governo forte: - superamento del particolarismo e rafforzamento dell’autorità del Congresso; - vendita dei terreni a grandi lotti e rivolte dei ci contadini per le speculazioni fondiarie; 1787 Convenzione di Filadelfia: schiavitù, arbitrio di ogni Paese; Costituzione degli Stati uniti: stati al servizio del potere federale; - potere esecutivo Presidente - potere legislativo Congresso: camera dei rappresentanti(eletta a suffragio popolare) e Senato - potere giuridico Corte suprema 1789 George Washington eletto presidente degli Stati Uniti; 1791 emendamenti, dieci articoli per i diritti dei cittadini.

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RIVOLUZIONE FRANCESE Cause: - Sbocco dell’opposizione all’assolutismo e all’ancien regime; - licenziamento di Turgot e fallimento delle sue riforme: proponeva la libera iniziativa e l’abolizione dei privilegi fiscali; - reazione feudale: sfruttamento dei privilegi e dei diritti su contadini; - tentativi aristocratici di riprendere il potere, spodestando l’assolutismo; - crisi economica, portano all’indebolimento dello Stato e al malessere nelle classi inferiori (disoccupazione e aumento dei prezzi); - crisi finanziaria: il ministro delle finanze Calonne elabora la “sovvenzione territoriale”, un’imposta unica su tutta la proprietà fondiaria; la reazione feudale all’assolutismo l’imposta provoca la reazione aristocratica che vuole la convocazione degli Stati generali (l’unico ente che può approvare o meno modifiche dell’ordinamento fiscale): iniziano insurrezioni a Parigi, il re è costretto a licenziare Calonne e il suo successore promette la convocazione degli Stati generali; rivendicazioni del terzo stato (borghesia e massa popolare di città e campagne): i “patrioti”, borghesi liberali, chiedono cambiamenti negli Stati generali: - rappresentanza del terzo stato pari alla somma degli altri due ordini (clero e nobiltà); ottenuto, i deputati diventano 578, contro i 561 dei due ordini; - voto per testa e non per ordine (che automaticamente dava la vittoria ai primi due); non viene ottenuto, viene richiesto negli Stati generali del 17 giugno; - abolizione dei privilegi e dei diritti signorili; 1789, 17 giugno: riuniti gli Stati generali, “patrioti” nobili, borghesi e terzo stato si staccano dagli altri ordini per formare l’Assemblea nazionale, con lo scopo di creare una Costituzione; il re è costretto ad approvare l’Assemblea e gli altri ordini si aggregano (27 giugno); 14 luglio: tentativo di colpo di forza della monarchia, conclusosi con la presa della Bastiglia del popolo e la salvaguardia dell’Assemblea; forze rivoluzionarie al governo - insediamento nell’amministrazione della capitale, con un sindaco e un comitato cittadino; - istituzione di una milizia armata, “guardia nazionale”, guidata da La Favette; - propagazione delle rivolte nelle province e istituzione di municipalità rivoluzionarie; incontro fra elites rivoluzionarie e masse popolari, simbolo della “rivoluzione moderna”: tentativi di conciliare il progetto di un governo liberal-borghese e le pretese del popolo; - logge massoniche, gruppi liberali; - “sezioni” di Parigi e clubs, centri popolari di riunione e dibattito; politicizzazione delle masse: - fioritura dei giornali e del simbolismo rivoluzionario; - festa politica e calendario laico; rivoluzione agraria paura nelle campagne del brigantaggio e delle vendette dell’aristocrazia; i contadini si armano, per difendersi e per attaccare il sistema feudale alla base: assalto di castelli e distruzione dei documenti su cui erano riportati i loro diritti feudali; l’Assemblea nazionale decide di non reprimere la rivolta (che riporterebbe l’assolutismo): 11 agosto: abolizione dei diritti feudali e dei privilegi fiscali e giuridici (rimangono però i diritti reali sulla terra, i censi che pagano i contadini ai signori, dichiarati solo riscattabili); 26 agosto: Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, non viene approvata dal re 5,6 ottobre: il rifiuto del re provoca un’insurrezione popolare che lo costringe a spostare la corte da Versailles a Parigi, nel centro della rivoluzione;

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fazioni interne al movimento rivoluzionario - moderati costituzionali + club “amici dell’89”, rappresentati nell’Assemblea dal triumvirato con esponente La Favette: aspiravano al modello inglese, accordo fra nobiltà e borghesia; - giacobini, “società degli amici della costituzione” con tendenze radicali e repubblicane, guidati da Robespierre e Gragoire; - “sezioni” popolari: club dei Cordiglieri, “società degli amici dei diritti dell’uomo e del cittadino”, e “sanculotti”; Assemblea costituente, inizia l’opera di ricostruzione (1789-91) 1791 Costituzione: - abbattimento del potere centralistico: sovranità popolare, con limiti di censo, l’Assemblea poggiava le sue basi nell’alta borghesia e nella nobiltà liberale; - potere esecutivo al re, subordinato alla legge nazionale; - Assemblea legislativa, sottoposta al re, ma indipendente da lui, che non può scioglierla ma solo opporre un “veto sospensivo” di al massimo 4 anni; - 1789 fissazione dei criteri per l’elezione dei deputati: solo i cittadini “attivi” possono votare, indirettamente, degli elettori, designati anch’essi in base al censo; - magistrature elettive: consigli elettivi in dipartimenti, distretti (no cantoni) e comuni; - liberismo economico: abolizione delle corporazioni, delle associazioni di operai e degli scioperi, abbattimento dei monopoli commerciali (uniche attenuazioni alla libertà nella proprietà privata, col riconoscimento del diritto di pascolo per i contadini poveri); - 1790 misure antiecclesiastiche: soppressione della decima e incameramento dei beni ecclesiastici, soppressione del clero(inglobamento della Chiesa nello Stato); Costituzione civile del clero (autonomia della Chiesa francese dal papa Pio VI, privato di poteri giurisdizionali): appoggiata dai costituzionali (giurati) e rifiutata dai refrattari; - politica estera: negazione del diritto di conquista e diritto di adesione volontaria all’esercito; Movimento controrivoluzionario: monarchia e aristocrazia cercano l’intervento straniero e la ribellione interna; 1791 Pio VI condanna la Dichiarazione dei diritti e la Costituzione del clero civile; 20 giugno: Luigi XVI tenta la fuga in Belgio, viene fermato a Varennes; 17 luglio: la guardia nazionale spara sulla folla al Campo di Marte; parte della borghesia rivoluzionaria e della nobiltà patriottica si distaccano dall’Assemblea; formazione di un nuovo movimento politico conservatore, i “foglianti” (+ La Fayette e triumvirato): distacco dai giacobini, tentativi di compromesso con l’aristocrazia e la monarchia;

27 agosto: Leopoldo II nella dichiarazione di Pillnitz si impegna all’intervento in Francia, per sopprimere la rivoluzione, a patto della partecipazione delle altre nazioni; 12 settembre: l’Assemblea vota la Costituzione e poco dopo si scioglie, essendo stata eletta l’Assemblea legislativa;

formazione di correnti politiche nell’Assemblea legislativa: - destra: monarchici e costituzionali, ex nobili liberali, divisi in due correnti guidate da La Favette e i triumviri; le loro idee coincidono con quelle dei foglianti; - la palude, centro: deputati indipendenti, di orientamento incerto; - girondini (brissotini), sinistra: si separano dal club dei giacobini-robespierristi; + cordiglieri, minoranza di estrema sinistra, che rispecchiava solo minimamente la reale grande influenza esercitata sui movimenti esterni all’Assemblea (Danton e Marat); la guerra - la monarchia e l’aristocrazia vedevano nell’intervento straniero la sconfitta della rivoluzione e il ritorno dell’assolutismo: rifiutano l’appoggio dei foglianti e incoraggiarono perciò gli estremisti di sinistra, per ottenere il “ritorno” dei moderati, e tutte le decisioni provocatorie dell’Assemblea verso l’Austria; - i girondini vedono nella guerra invece un mezzo per la diffusione della libertà contro i despoti, il re e l’aristocrazia, e nello stesso tempo per porre fine alle agitazioni popolari dal basso, per agevolare la ripresa della borghesia;

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- La Fayette è entusiasta per la guerra, mentre il triumvirato è ostile; - Robespierre, propone come alternativa alla guerra una maggiore partecipazione popolare al potere per la lotta ai reazionari; 1792 crisi ministeriale: i foglianti vengono sostituiti dai girondini e da La Fayette; 20 aprile: il re dichiara guerra all’Austria; radicalizzazione della lotta politica: spirito rivoluzionario e sentimento nazionale si fondono; crisi del partito girondino: accuse al re di connivenza col nemico (manifesto di Brunswick); 10 agosto: i giacobini guidano le sezioni parigine e insediano il Comune rivoluzionario a Parigi; - sospendono il re e convocano una nuova assemblea, la Convenzione; - La Fayette e i foglianti passano dalla parte dei giacobini; - istituzione del tribunale rivoluzionario: condanne ai controrivoluzionari; - creazione di una nuova Costituzione; 20 settembre: fine dell’avanzata austriaca, battaglia di Valmy;

insediamento della Convenzione: maggioranza girondina seguita dai giacobini (La Montagna), appoggiati dal Comune e dai sanculotti;

21 settembre: la monarchia viene dichiarata decaduta, inizia il I anno della Repubblica, ispirata alla Costituzione americana; Periodo della Convenzione e guerra europea: 1- Lotta tra girondini e giacobini: - giacobini, “montagnardi”: la rivoluzione necessita dell’appoggio popolare; 1793, 21 gennaio: processo al re Luigi XVI, condanna a morte; - girondini: persegue gli interessi dell’alta borghesia e la continuazione del conflitto; inizialmente promossa come guerra di liberazione dagli oppressori, diventa rivendicazione delle “frontiere naturali”: annessioni della Savoia, di Nizza, Belgio e Renania; creazione di una coalizione antifrancese: Inghilterra, Austria, Russia, Prussia, Spagna, Sardegna, Chiesa, Toscana e Napoli; i giacobini si alleano con movimenti popolari, “gli Arrabbiati”, per osteggiare la politica girondina; Rivolta della Vandea: i contadini, guidati da nobili monarchici, si schierano contro la rivoluzione; i giacobini si impongono: impongono misure eccezionali rivendicate dalle sezioni per proteggersi dalla controrivoluzione interna, creano comitati di vigilanza rivoluzionaria (di sanculotti) e il Comitato di salute pubblica per il controllo dell’amministrazione dello Stato; il governo grondino viene esautorato e prende piede la dittatura giacobina; i girondini appoggiano il movimento vandeano, allargatosi ai federati, per abbattere la dittatura dei montagnardi (60 municipi giacobini su 83 vengono abbattuti): anche se i federalisti non erano controrivoluzionari, il loro movimento coincise con quello realista; 13 luglio assassinio di Marat, fu un incentivo al rafforzamento giacobino: - si alleò alle forze popolari per opporle alla Gironda: concede il permesso di partecipazione all’acquisto dei beni ecclesiastici e la soppressione dei diritti feudali; - Costituzione dell’anno I: democrazia, suffragio universale e diritto al lavoro; 2- Dittatura giacobina Comitato di salute pubblica organo dirigente dai poteri illimitati, guidato da Robespierre: il Terrore, il tribunale rivoluzionario, la “legge dei sospetti” furono gli strumenti; - mobilitazione delle risorse nazionali, leva di massa, razionamento dei viveri; - blocco dell’invasione spagnola, della rivolta vandeana e nelle priìovince ; - imposizioni gravose ai ricchi, lotta agli accaparratori e speculatori, sanculottizzazione dei comandi militari; la politica del governo non intendeva però accogliere tutte le richieste estremiste, condotte a nome dei sanculotti (Hèbert e Roux), che rivendicavano poteri illimitati e attuazione immediata del programma popolare (l’appoggio agli estremisti avrebbe favorito la controrivoluzione);

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- campagna per la scristianizzazione e calendario rivoluzionario laico: ultima concessione ai sanculotti, poiché anche se deisti e materialisti i giacobini non miravano alla soppressione del culto; si creano schieramenti interni al movimento rivoluzionario: - Indulgenti: fine del Terrore e delle misure eccezionali; - Arrabbiati; anche se diametralmente opposti alle idee indulgenti, i giacobini cercano il loro appoggio per la soppressione del movimento hertista (estremista sanculotto) e della fazioni; subito dopo gli stessi indulgenti vengono soppressi e aumentano le misure terroristiche; 1794, 7 maggio riforma religiosa: introduzione del culto dell’Essere supremo, religione ufficiale dello Stato; 3- Reazione termidoriana 9 termidoro (28 luglio): i moderati approfittano dell’isolamento giacobino e attuano il colpo di Stato, dichiarando fuori legge i giacobini, perseguitati dalla “gioventù dorata”; 1794-1795 terrore bianco: ripresa del potere borghese e massacri di giacobini e sanculotti; crisi economica: due tentativi rivoluzionari vengono stroncati; 1795, 13 vendemmiaio, anno IV (5 ottobre): tentativo monarchico di colpo di Stato; i realisti e i termidoriani si separano e il governo prende un orientamento prettamente repubblicano, liberale-costituzionale; conclusione degli scontri europei con la completa liberazione dei territori francesi e inizio dei negoziati: Pace di Basilea (Prussia), trattato dell’Aia (Olanda), trattato di Basilea (Spagna), mentre con Austria e Inghilterra lo scontro resta aperto; Costituzione dell’anno III: - riconferma del principio di censo per le elezioni, libera iniziativa economica; - potere legislativo alle assemblee dei Cinquecento e degli Anziani; - potere esecutivo ad un Direttorio di cinque membri; 26 ottobre, scioglimento della Convenzione e ripresa costituzionale; INFLUSSI DELLA RIVOLUZIONE IN EUROPA 1792, 19 novembre: decreto perl’impegno francese nella liberazione dei popoli dai despota; sorgono movimenti rivoluzionari filogiacobini in molti paesi: - annessioni(Belgio, Savoia, Nizza, Renania, Oneglia): dovuti alla presenza dell’esercito francese; - Inghilterra: la maggior parte della borghesia, il governo di Pitt sono controrivoluzionari, ma negli strati popolari (Irlanda) si creano movimenti filofrancesi; - Germania: repubblicanesimo, più culturale che politico (Kant, Fichte); - Italia: movimenti di ribellione diffusi, nonostante i tentativi dei governi a portarli dalla parte della controrivoluzione: - Piemonte: formazione di clubs giacobini, soppressi e condannati a morte; - Sardegna: movimento per l’abbattimento del feudalesimo; - Napoli: creazione di clubs massonici, segreti; - Sicilia: ispirazioni al pensiero di Rousseau; - Bologna: tentativi insurrezionali contro lo stato pontificio;

- Oneglia: rifugio dei fuoriusciti e centro della propaganda rivoluzionaria, dove si formarono le prime idee di unità nazionale italiana e le premesse per il Risorgimento;

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operato oscillatorio del Direttorio: - ripresa delle agitazioni realiste e dell’opposizione di sinistra; - ricorso all’esercito, per reprimere le opposizioni e per le opere di conquista (e non di libertà); - cambiamento di fronte: appoggio ai giacobini, liberati, per opporsi alla destra Babeuf: nuovo movimento giacobino, ispirato non alle idee dei montagnardi e dei sanculotti, ma all’egualitarismo: negazione della proprietà privata come unico mezzo per la vera eguaglianza; 1796 tentativo insurrezionale: la congiura è scoperta e vengono condannati; - ripresa della politica vicina alla destra, favorisce l’inserimento dei monarchici; 1797, aprile: alle elezioni i monarchici ottengono un successo schiacciante, minacciando la stessa esistenza della Repubblica; 1797, settembre (18 fruttidoro): colpo di stato della maggioranza del Direttorio, appoggiato dai generali repubblicani; viene denunciato un complotto anglo-realista: le elezioni vengono annullate in 49 dipartimenti; ASCESA DI NAPOLEONE BONAPARTE guerra di conquista: attacco all’Austria - fronte franco-germanico, guidato da Jourdan e Moreau; - fronte italiano, Schérer, sostituito da Napoleone Bonaparte (1796); 1796, 15 maggio: Pace di Parigi, il re di Sardegna riconosce ufficialmente le conquiste francesi di Nizza e Savoia (delusione dei giacobini francesi, che speravano nella liberazione); tutte le altre regioni italiane iniziano i trattati di armistizio con Bonaparte; 1797, 17 ottobre: pace di Campoformio con l’Austria (Venezia è ceduta all’Austria); guerra di conquista e trasformazione interna dei paesi italiani soggetti: - governi civili repubblicani con tutela militare, per reprimere i nascenti sentimenti nazionali; - costituzioni alle repubbliche, sul modello di quella francese; - repubbliche giacobine:

Traspadana e Cisalpina, che si fondono nella Cispadana; repubblica ligure; repubblica romana (Stato pontificio); sconfitta dei tentativi insurrezionali di Napoli; repubblica napoletana: insurrezioni dei “lazzaroni”, plebe, sconfitte; repubblica elvetica, Piemonte e granducato di Toscana; - istituzione del matrimonio civile e dei registri di stato civile; - questione agraria e della feudalità: abolizione dei fedecommessi e dei maggiorascati; - 1796-1799 triennio rivoluzionario: ripresa delle tendenze moderate, ma distacco delle masse contadine dalle forze repubblicane (per il ritardo dell’attuazione della legge antifeudale); guerra economica con l’Inghilterra: - boicottaggio delle merci inglesi in Francia; - spedizione in Egitto: battaglia delle Piramidi, vittoria francese; 1798 seconda coalizione antifrancese: Inghilterra, Austria, Russia, Impero turco, Napoli; sconfitta francese e ristabilimento dei governi precedenti nell’Italia settentrionale; crisi interna: necessità di un governo forte e di una revisione della Costituzione 1799 colpo di stato: il Consiglio degli anziani affida il governo ad un Consolato guidato da Bonaparte, Seyes e Ducos; - Costituzione dell’anno VIII: - poteri illimitati al primo console, soppressione della libertà di stampa, - riorganizzazione dell’amministrazione pubblica (mantenimento dei dipartimenti, sottoposti a prefetti, ma soppressione delle autonomie locali)e istituzione di una polizia efficiente; - riorganizzazione dell’istruzione pubblica: i licei; - Codice civile dei Francesi; - conferma della soppressione dei vincoli feudali;

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ripresa della guerra in Austria: 1801 pace di Luneville: Talleyrand riconferma il trattato di Campoformio; trattative con l’Inghilterra: 1802 pace di Amiens: restituzione di Malta all’ordine cavalleresco; rivolta di Santo Domingo: movimento di schiavi, influenzati dalla rivoluzione francese; riconoscimento della religione cattolica: - necessità dell’appoggio della Chiesa per avere presa sulle campagne; - il papa riconosce la Repubblica e rinuncia ai beni confiscati; Costituzione dell’anno X: - consolato a vita per Napoleone, possibilità di scegliere il successore; - Politica economica: protezionismo ed espansione dei traffici economici; ripresa dei contrasti con l’Inghilterra (violazione del trattato di Amiens): congiura di Inglesi emigrati, conte di Artois, Cadoudal e Pichegru scoperta; 1804 Costituzione dell’anno XII:Napoleone imperatore, incoronato da Pio VII; 1805 terza coalizione antifrancese: Inghilterra, Svezia, Russia, Austria, Napoli; tentativo di sbarco in Inghilterra, sconfitta di Trafalgar; vittoria di Ulm contro gli Austriaci, di Austerlitz contro gli austro-russi; pace di Presburgo, l’imperatore d’austria si ritira dalla guerra; 1806 sconfitta della Prussia e della quarta coalizione; smembramento e creazione del regno di Westfalia; espulsione dei Borboni da Napoli, protetti dagli Inglesi in Sicilia; 1808 deportazione del papa Pio VII da Roma; 1809 sconfitta della quinta coalizione, guidata dall’Austria; pace di Schonbrunn, pesanti imposizioni; Confederazione del Reno: scomparsa del Sacro Romano Impero, rimane l’impero d’Austria;