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Pressano, la storica finale scudetto si apre a Bolzano Tutti pronti per un'altra battaglia. A pochi giorni di distanza dalla semifinale scudetto di ritorno giocata a Prato, la Pallamano Pressano CR Lavis si appresta a mettere piede là dove non era mai arrivata, in finale scudetto. Negli occhi di tutti c'è ancora quel rigore a tempo scaduto che ha regalato questo traguardo inaspettato e glorioso: un'emozione fortissima che resterà per sempre nel cuore dei tanti tifosi gialloneri. Ora, tra sogno e realtà, Pressano si gioca il titolo, il tricolore da cucire sulla maglia che consacra la squadra più forte in Italia e che manca al Trentino da 33 anni. Dopo 36 anni di storia, la società giallonera tocca il suo punto più alto: un traguardo raggiunto grazie ai sacrifici e alla passione di un'intera comunità. Il "miracolo Pressano" è frutto dell'amore per questo sport che solo la piccola frazione di Lavis possiede: qualche centinaio di anime tutte pronte a rimboccarsi le maniche per sostenere questa splendida disciplina. Un lavoro fatto di unione e saggezza che ha portato la Pallamano Pressano ai vertici in Italia partendo dalla lontana Serie D; la prima promozione, ai tempi in Serie C, avvenne nel 1980, poi la Serie B dieci anni dopo e nel 2003 l'A2. Gli anni d'oro arrivano con i nuovi, potenti e mirati innesti in squadra: un mix perfetto che regala nel 2011 la promozione nella massima serie e, all'esordio tra le migliori in Italia, subito la semifinale scudetto. Come per miracolo, puntando sempre a migliorarsi, ecco arrivare la finale, sudatissima e guadagnata con l'impegno e la grinta che solo Giongo e compagni riescono a mettere in campo. Un sogno che diventa realtà ma ora è tempo di aprire gli occhi e combattere contro l'avversaria più dura degli ultimi anni, il Bolzano. Pressano-Bolzano è diventata ormai una consuetudine, una sfida stellare che appassiona la pallamano italiana da anni: da una parte i gialloneri di Ghedin, squadra unita e desiderosa di fare l'impresa; dall'altra i supercampioni del Bolzano, Campioni d'Italia lo scorso anno, vincitori della Coppa Italia 2011/2012 e 2012/2013, in gran parte professionisti nonchè titolari della nazionale italiana. Uno squadrone costruito per

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Pressano, la storica finale scudetto si apre a Bolzano

Tutti pronti per un'altra battaglia. A pochi giorni di distanza dalla semifinale scudetto di ritorno giocata a Prato, la Pallamano Pressano CR Lavis si appresta a mettere piede là dove non era mai arrivata, in finale scudetto. Negli occhi di tutti c'è ancora quel rigore a tempo scaduto che ha regalato questo traguardo inaspettato e glorioso: un'emozione fortissima che resterà per sempre nel cuore dei tanti tifosi gialloneri. Ora, tra sogno e realtà, Pressano si gioca il titolo, il tricolore da cucire sulla maglia che consacra la squadra più forte in Italia e che manca al Trentino da 33 anni. Dopo 36 anni di storia, la società giallonera tocca il suo punto più alto: un traguardo raggiunto grazie ai sacrifici e alla passione di un'intera comunità. Il "miracolo Pressano" è frutto dell'amore per questo sport che solo la piccola frazione di Lavis possiede: qualche centinaio di anime tutte pronte a rimboccarsi le maniche per sostenere questa splendida disciplina. Un lavoro fatto di unione e saggezza che ha portato la Pallamano Pressano ai vertici in Italia partendo dalla lontana Serie D; la prima promozione, ai tempi in Serie C, avvenne nel 1980, poi la Serie B dieci anni dopo e nel 2003 l'A2. Gli anni d'oro arrivano con i nuovi, potenti e mirati innesti in squadra: un mix perfetto che regala nel 2011 la promozione nella massima serie e, all'esordio tra le migliori in Italia, subito la semifinale scudetto. Come per miracolo, puntando sempre a migliorarsi, ecco arrivare la finale, sudatissima e guadagnata con l'impegno e la grinta che solo Giongo e compagni riescono a mettere in campo. Un sogno che diventa realtà ma ora è tempo di aprire gli occhi e combattere contro l'avversaria più dura degli ultimi anni, il Bolzano. Pressano-Bolzano è diventata ormai una consuetudine, una sfida stellare che appassiona la pallamano italiana da anni: da una parte i gialloneri di Ghedin, squadra unita e desiderosa di fare l'impresa; dall'altra i supercampioni del Bolzano, Campioni d'Italia lo scorso anno, vincitori della Coppa Italia 2011/2012 e 2012/2013, in gran parte professionisti nonchè titolari della nazionale italiana. Uno squadrone costruito per stravincere che però non sempre è stato impeccabile. I gialloneri sono stati infatti l'unica squadra (eccezion fatta per la vittoria di Fasano sul Bolzano nella semifinale di ritorno) ad impensierire i biancorossi: in sei scontri negli ultimi 2 anni ha sempre vinto Bolzano ma con margini risicatissimi, soprattutto in questa stagione. Pressano ha dunque le carte in regola per mettere i pali fra le ruote ai campionissimi ma dovrà fare i conti con l'assenza di Adriano Di Maggio, comunque ben coperta nella semifinale con l'Ambra. I gialloneri sono carichi e pronti per questa sfida che si prospetta difficile ma non impossibile: Silva e compagni daranno il massimo per tutti i 120', di cui i primi sessanta a Bolzano. La finale infatti si articola con match di andata e ritorno: si parte oggi, giovedì 16 maggio, dalla Palestra Gasteiner di Bolzano dove ad accompagnare questa partita storica e pirotecnica ci sarà la diretta su RaiSport2 a partire dalle 20.00. Non mancherà anche questa volta il grande tifo giallonero: centinaia di tifosi sono pronti ad accorrere a Bolzano per sostenere la piccola contro la grandissima. Spettacolo assicurato dunque per questo ultimo capitolo: una finale scudetto non arriva tutti i giorni. Parola d'ordine: giocare al massimo fino alla fine e tentare l'impresa a Bolzano per poi giocarsi il tricolore nella bolgia infernale del Palavis.

Ufficio Stampa Pallamano Pressano Cassa Rurale Lavis/Valle di Cembra