Viaggio in Aragona_Michele Cianfriglia

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Spagna: L’ Aragona Michele Cianfriglia | classe: 2A

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Spagna: L’ AragonaMichele Cianfriglia | classe: 2A

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Posizione geografica

L’ Aragona occupa la zona nord orientale della Spagna, estendendosi dalla valle del fiume Ebro fino al confine con la Francia. La maggior parte della popolazione vive nei pressi della città di Saragozza.Questa zona presenta un clima mediterraneo caratterizzato da primavere e autunni miti

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Informazioni sull'Aragona

L‘ Aragona è una comunità autonoma del nord-est della Spagna, famosa per l'eredità culturale ed architettonica che qui ha lasciato la secolare civiltà moresca caratterizzata da una corrente artistica definita"mudéjar",adattamento della parola araba mudaggian.

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Il capoluogo: SaragozzaIl capoluogo è Saragozza, dove potrete visitare il bellissimo Palazzo dell'Aljafería, la Chiesa di San Paolo e la Cattedrale (la Seo), tutti e tre i monumenti sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità.

Palazzo dell'Aljafería

San Paolo

La Seo

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Palazzo dell’ ALJAFERÍA

Si tratta di un castello-palazzo arabo dell’XI secolo. Si conservano tuttora resti di questa fortezza. È un palazzo con pianta quadrangolare e con torrioni rotondi, eccetto uno di essi, conosciuto come il torrione del Trovador, che è a pianta rettangolare. Le stanze sono disposte intorno al cortile. I tetti, i soffitti a cassettoni e la decorazione con elementi in stucco sono alcuni dei suoi aspetti più belli. Attualmente è la sede della Comunità Autonoma dell’Aragona.

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Chiesa di san paoloEdificata per sostituire l’antico eremo romanico di San Blas, è una chiesa a navata unica, con cappelle sui contrafforti e abside pentagonale. L’interno è ricoperto da volte a crociera e a botte a sesto acuto. Nel XV secolo furono aggiunte le due navate laterali e nei secoli XVI, XVII e XVIII si aprirono le cappelle. Uno dei punti di maggiore interesse è la magnifica torre di mattoni a pianta ottagonale.

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La seo

Nel corso del 1100, su strutture preesistenti, fu eretto il primo tempio cristiano, rivolto a nord invece che a est, per evitare che coincidesse con la direzione della Mecca, usata dai musulmani per pregare. Nei secoli successivi furono apportate ulteriori modifiche. La Seo presenta anche elementi gotici, múdejar, rinascimentali e barocchi. In quest’ultimo stile è stata realizzata la Porta Principale, risalente al XVIII secolo. All’interno si può visitare il tesoro della cattedrale, in cui fanno bella mostra di sé i celebri arazzi.

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Aree naturalisticheTra le particolarità naturalistiche dell’ Aragona vi sono l’ area rocciosa del parco del Moncayo, l’ area semidersica delle Bardenas Reales e il parco del Rio Vero Moncayo

Parco del Rio Vero

Bardenas Reales

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Parco del moncayo

Il Moncayo costituisce un elemento originale all’interno della vegetazione della Cordigliera Iberica aragonese, anche se è l'unico massiccio che presenta una chiara gradualità delle formazioni vegetali. Lecci e pini di Aleppo abbondano fino ai 900 m, le querce dei Pirenei tra i 900 e i 1100 m, i pini fino ai 1800 m, i faggi dai 900 ai 1650 m, e i prati al di sopra dei 1800 m. La fauna che popola il parco è molto abbondante: conigli, pernici, volpi, cinghiali, pettirossi, tassi, caprioli, aquile reali, astori.

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Bardenas reales

Si tratta di un paesaggio in parte semidesertico, dove le piogge torrenziali hanno modellato un terreno gessoso e argilloso. Ampie pianure si alternano a burroni, dirupi e colli, che arrivano fino a 600 metri di altezza. La cosiddetta Bardena Blanca riunisce i panorami più bianchi, con sottostrato di gesso e vegetazione simile a quella della steppa. I boschi di pini e il terreno argilloso si trovano invece nella cosiddetta Bardena Negra. La ricchezza paesaggistica del territorio è stata inoltre protetta come Riserva Naturale.

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Parco del fiume veroIl parco si sviluppa lungo fiume Vero, fino a poco prima che si unisca al Cinca. Gli scenari vanno dalle grotte, fino all'apertura di un canyon, che forma una vegetazione di tipo lacustre. Questa disposizione segna le differenze tra gli ecosistemi e la ricchezza biologica da una punta all'altra del parco. Lecci, abeti e pini formano delle aree delimitate, abitate dalla fauna selvatica e sorvolate da molte specie di uccelli, tra cui spiccano i rapaci, caratteristici della zona. Oltre alla ricchezza paesaggistica e biologica e alle attività che è possibile realizzare, il parco possiede una varietà culturale riconosciuta dall'UNESCO.