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1 Via Tiberio, 1 – 80078 Pozzuoli (NA) tel 081/8555372 fax 081/8662263 e-mail: [email protected] ESAMI DI STATO a. s. 2009/2010 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE PROGETTO ABACUS DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V° Sez. A ITI

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ESAMI DI STATOa. s. 2009/2010

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALEPROGETTO ABACUS

DOCUMENTO DEL CONSIGLIODELLA CLASSE V° Sez. A ITI

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Sommario

Composizione del Consiglio di Classe

Presentazione della classe e sua storia

Elenco alunni

Presentazione del profilo professionale

Obiettivi generali dell’indirizzo di studi

Piano di lavoro effettivamente svolto in relazione alla programmazione e

relazioni singole discipline

Misurazione e valutazione

Prima prova

Seconda prova

Terza prova

Colloquio

Allegati

Simulazioni terza prova d’esame (due prove)

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Classe: V ^ INF A n° allievi: 25

Composizione del Consiglio di Classe (docenti)Disciplina Ore /sett. Docente

Stabilità III-IV anno s/n

1. Italiano 3 prof.ssa Vittoria D. s-s

2. Storia 2 prof.ssa Vittoria D. s-s

3. Lingua Inglese 3 prof.ssa Azzalini T. s-s

4. Religione 1 prof. D’Aquila S. n-n

5.Matematica 4(2) prof.ssa Ferrigno C.prof. Di Giacomo

n-ns-s

6.Informatica 6(3) Prof. Citarella A.prof. Di Giacomo

s-ss-s

7.Sistemi 6(3) prof. Del Grosso M.Prof. Di Giacomo

s-ss-s

8.Calcolo delle Probabilità eStatistica

3(1) prof.ssa Giordano prof. DiGiacomo

s-ss-s

9.Elettronica 6(3) prof. Capassoprof. Solimene A.

s-ss-s

10. Ed. fisica 2 prof. Cimminiello n-n

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Disciplina Docente FirmaItaliano prof.ssa Vittoria D.

Storia prof.ssa Vittoria D.

Lingua Inglese prof.ssa Azzalini T.

Religione prof. Dell’Aquila S.

Matematica prof. Ferrigno C.prof. Di Giacomo M.

Informatica prof. Citarella A.prof Di Giacomo M.

Sistemi prof. Del Grosso M.prof. Di Giacomo M.

Calcolo delle Probabilità eStatistica

prof.ssa Giordano MR.prof .Di Giacomo M

Elettronica prof. Capasso F.prof. Solimene A

Ed. fisica prof. Ciminiello A.

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE V ITI A

La classe V ITI A è composta da 25 alunni di cui 2 ragazze e 23 ragazzi di cui 14 provenienti dalla IVA e 11 dalla IV B. L’alunno Illiano Marco dall’inizio del mese di febbraio non ha più frequentato perproblemi familiari .

Esigenze scolastiche, hanno richiesto l’accorpamento delle due quarte, quindi la classe V risultaoltremodo numerosa e, purtroppo, le due classi hanno avuto anche una storia scolastica moltodiversa.La quarta B ha avuto una continuità di insegnamento in quasi tutte le discipline, non solo al biennioma anche al triennio, e, soprattutto nelle materie professionalizzanti: difatti il gruppo classe risultasicuramente più scolarizzato e omogeneo dal punto di vista didattico.La quarta A ha avuto una storia scolastica diversa, infatti non avuto continuità di insegnamento nellevarie discipline e soprattutto nelle materie professionalizzanti ha avuto un ripetuto alternarsi didocenti con gli ovvii inconvenienti che si possono intuire , per cui gli alunni risultano menoscolarizzati e più eterogenei dal punto di vista didattico.A tutto ciò si aggiunga che gli alunni, proprio quest’ ultimo anno, hanno cambiato i docenti di italiano,storia, matematica, elettronica e, per quelli provenienti dalla quarta A, anche informatica e sistemi.Da quanto detto sopra si evince che il primo periodo dell’anno scolastico è stato dedicato soprattuttoalla socializzazione e integrazione di questo nutrito gruppo classe e non pochi sono stati i problemidal punto di vista disciplinare e didattico: infatti spesso si è lavorato in modo particolare per tenere abada un gruppo così numeroso, rumoroso e in gran parte disinteressato.Nel corso dell’anno scolastico la situazione è un poco migliorata grazie anche alla presenza continuae costante dei docenti della classe e d’altro canto la classe ha mostrato, sul piano dei rapportiinterpersonali, una discreta coesione e un discreto spirito di solidarietà.La quinta A si presenta, quanto a condizioni di partenza, capacità, abilità e impegno, moltoeterogenea e si può dire stratificata su tre livelli: un livello più alto, rappresentato da un esiguogruppo di alunni in possesso di strumenti adeguati ad un apprendimento personalizzato, maturo,critico, tanto da poter ipotizzare una conclusione ottimale del corso di studi; un livello medio su cui siattesta quasi tutta la classe e un livello molto basso su cui si collocano allievi poco dotati di unefficace metodo di studio, che presentano ancora carenze di base non del tutto colmate oltre che unimpegno saltuario e a volte superficiale.

Gli alunni sin dall’inizio dell’anno scolastico hanno avuto un ritmo di studio lento o quasi inesistente,arrivando alla fine dei due trimestri, con risultati appena sufficienti o quasi in tutte le discipline e idocenti si augurano di riuscire a quantizzare in maniera positiva i risultati. La classe, in effetti, ha unpò disatteso le aspettative dei docenti che avevano sperato di ottenere dagli allievi dei miglioramentipiù significativi a coronamento di tanto lavoro anche se molte volte ostacolato dall’alto numero erumorosità degli stessi.Per quanto riguarda le programmazioni didattiche individuali presentate all’inizio dell’annoscolastico, i docenti, pur tra mille difficoltà e una frequenza non molto assidua degli alunni, hannoraggiunto gli obiettivi prefissati.

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Elenco degli Allievi

Cognome e Nome

1 ANGELLOTTI AMEDEO

2 BARRETTA GIUSEPPE

3 BOGGIA STEFANO

4 BRUNO LUIGI

5 CAIANIELLO VALENTINA

6 CALABRESE DANIELE

7 CAPUOZZO ROCCO

8 CARLOTTA MICHELE

9 COSTANTINO GENNARO

10 CUOMO FRANCESCO MATTEO

11 DANIELE SALVATORE

12 DI BERNARDO MARIO

13 DI CERBO CLAUDIO

14 DI MEO ANTIMO

15 ESPOSITO MARA

16 ESPOSITO D’ONOFRIO NUNZIO

17 FIORENTINO GIUSEPPE

18 FRUTTAURO TOMMASO

19 ILLIANO MARCO

20 LUBRANO LAVADERA GIUSEPPE

21 PALUMBO MARCO

22 PEPE GENNARO

23 POLVERINO LUCIANO

24 RUSSO FELICIANO

25 VISCIANO LUCA

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Presentazione del Profilo professionale

Profilo Professionale del Perito Informatico:

L'Informatica, che ha le sue radici in diverse discipline quali la Matematica, la Fisica, la Logica,l'Elettronica, la Psicologia, la Linguistica, si propone come una disciplina trasversale che, oltread avere un proprio preciso e autonomo sviluppo, interessa i settori più disparati, contribuendoalla loro evoluzione e da questi trae nuovi stimoli e occasioni al proprio progredire.Il mondoinformatico, data la sua dinamicità, richiede a chi vuole inserirsi in modo professionale e nonsolo amatoriale, una solida cultura specifica di base, la capacità e il desiderio di una continuacrescita tecnico-culturale e una flessibilità probabilmente superiore a quella richiesta in altrisettori.

Scopo quindi del corso di studi di Informatica e' di fornire agli studenti sia una preparazionetecnico scientifica che consenta loro di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro con lecapacità e le conoscenze che questo richiede, sia di formarli culturalmente perché siano ingrado di continuare ad aggiornarsi in un mondo in costante e veloce evoluzione tecnologica, siadi prepararli ad affrontare un proseguimento di studi in ambito universitario.

Specificamente, dal punto di vista professionale, il corso di Informatica ha come obiettivo laformazione di un Perito Informatico che sia in grado di partecipare alla progettazione e allarealizzazione di:

sistemi di automazione e di acquisizione dati in ambito industriale

banche dati

applicazioni a carattere tecnico-scientifico

applicazioni in ambito gestionale

piccoli sistemi di elaborazione dati di tipo distribuito

reti di calcolatori

che sappia:

pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche

dimensionare piccoli sistemi di elaborazione

assistere gli utenti dei sistemi informatici fornendo consulenza e formazione di basehardware e software

curare l'esercizio di sistemi informatici

Per raggiungere queste competenze il Perito Informatico deve pertanto conoscere:

metodologie di analisi

linguaggi di programmazione

database

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sistemi operativi

informatica di base

elementi di ingegneria del software

trasmissione dati

reti

architettura sistemi di elaborazione

microprocessori

principi fondamentali di elettronica analogica e digitale

automi

elementi di controllo di processo

elementi di statistica

e deve acquisire capacità:

di analisi e di sintesi

linguistico espressive

logiche

matematiche

di scelta di metodologie e strumenti informatici per la soluzione dei problemi

di dimensionamento

Obiettivi generali dell’indirizzo di studi

Acquisizione di una sicura padronanza di strumenti e linguaggi da parte dello studente Acquisizione delle capacità di affrontare problemi nuovi ed imprevisti e di confrontarsi con le

novità concettuali . Capacità di analisi e di progetto. Capacità di autonomia nell‘assolvere compiti . Capacità di rapportarsi in modo adeguato a situazioni organizzate Padronanza dei mezzi informatici

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Piano di lavoro effettivamente svolto in relazione allaprogrammazione e relazioni singole discipline

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AREA LINGUISTICO – STORICO – LETTERARIO

RELAZIONE FINALE E PROGRAMMI DI ITALIANO E STORIA

PROFILO DELLA CLASSE

La classe V ITI A è composta da 25 alunni di cui 2 ragazze e 23 ragazzi di cui 14 provengono dallaquarta A e 11 provengono dalla quarta B.Gli alunni non solo provengono da due classi diverse mahanno anche una storia scolastica diversa.Infatti il gruppo proveniente dalla sez. B risulta piu’scolarizzato e molto omogeneo avendo avuto una continuità di insagnamento in quasi tutte lediscipline; diversamente l’altro gruppo proveniente da piu’ sezioni, non ha avuto nelle materieprofessionali continuità di insegnamento e risulta essere meno scolarizzato e meno omogeneo. Atutto ciò si aggiunga anche il fatto che quest’anno sono stati accorpati e hanno cambiato anche ladocente di Italiano e Storia. Il primo periodo di quest’anno scolastico è stato soprattutto dedicatoalla socializzazione di questo nutrito gruppo classe e non pochi sono stati i problemi di ordinedisciplinare! Nonostante le varie problematiche si è riusciti a portare a termine sia il programma diitaliano che di storia cosi come di seguito dettagliati.

PROGRAMMA DI ITALIANO

Parallelamente ai percorsi storico-culturali e allo studio di autori e opere,sono state affrontatetematiche di attualità quali: la globalizzazione, diritti dell’uomo, scienza ed etica, rivoluzionetelematica,divario Nord-Sud…al fine di ampliare le conoscenze e migliorare la produzione orale escritta. Durante il corso dell’anno gli alunni hanno effettuato tre prove scritte per quadrimestreesercitandosi alle varie tipologie di scrittura previste per la prima prova dell’esame di Stato..Anche nel corso di quest’anno si è curata molto l’analisi dei testi sia narrativa che poetica.

OBIETTIVI

Riconoscere gli obiettivi culturali che caratterizzano un’epoca;Comprendere la complessità dei quadri storico-culturali;correlare diversi ambiti di produzione artistica e culturale;Riconoscere elementi di continuità e di innovazione nella storia delle idee;Riconoscere la continuità di elementi tematici attraverso il tempo(memoria culturale)e la persistenzadi elementi tematici antichi in prodotti della cultura(anche di massa)attuale;Collocare l’opera nel suo contesto storico-culturale e letterarioSaper formulare un giudizio motivato in base al gusto personale o in base ad una interpretazionestorico-critica

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CONTENUTI:

MODULO 1

Il Positivismo e il SimbolismoL’Europa fra naturalismo e simbolismo;il Naturalismo francese e il Verismo italiano GiovanniVerga,”Nedda”;Vita dei campi”;La Lupa”;“I Malavoglia”:La famiglia Toscano;”Le novelle rusticane”;”MastroDon Gesualdo”:La morte di Gesualdo”Di tutti i brani antologici è stataeseguita l’analisi del testo.

MODULO 2

Il DecadentismoGabriele D’Annunzio: “O falce di luna calante””con analisi del testoI pastori”con analisi del testo” Le prose dei romanzi:”Il piacere” (“L’attesa di Elena” ; “L’Etica delsuperuomo”)Giovanni Pascoli:”E’dentro noi un fanciullino”(lett.,comm,e lavoro sul testo);”Lavandare”; ”Iltuono”;”Temporale”;”Il lampo” “Novembre””X Agosto”(lett. commento e analisi del testo)

MODULO3

La scapigliaturaGiosue’CarducciIl Crepuscolarismo”Il Futurismo

MODULO 4

Luigi PirandelloNovelle per un anno:”Il treno ha fischiato” (lett.,e lav.sul testo)Il fu Mattia Pascal”Io sono il fu Mattia Pascal”(lett.e lav.sul testoUno,nessuno,centomila”

Il naso Moscarda”(lette lav. Sul testo)

Italo Svevo“Una vita”; “Senilita’” (trama delle opere);”La coscienza di Zeno”:Il fumo(lett re lav sul testo)

MODULO 5

Dalla grande crisi al secondo dopoguerraUmberto Saba :”A mia moglie”;”( lett.e lavoro sul testo);”La capra”Giuseppe Ungaretti:”Porto sepolto””;Veglia”;”Sono una creatura”;”Soldati”e “”Fratelli” Tutte le lirichecon analisi del testo.Eugenio Montale:”Ho sceso dandoti il braccio”;”Spesso il male di vivere ho incontrato”” Tutte lepoesie con analisi del testo.L’identità dell’ermetismo –i poeti ermeticiSalvatore Quasimodo”Ed è subito sera “-“Alle fronde dei salici”(lett. comm e analisi del testo)

MODULO 6

Il neorealismoE.Vittorini:”Gli astratti furori di Silvestro”P.Levi:”Sul fondo”.Italo Calvino:”La pistola”Il romanzo italiano contemporaneoE.Morante”Il loro caseggiato era distrutto”L.Sciascia”Forse che hanno sparato”

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-Il libro di testo di riferimento è:LE BASI DELLA LETTERATURA di Bruno Mondadori

METODO E MEZZILe lezioni sono state affrontate sia per tematica che per autore;si è dato ampio spazio alla lettura del quotidiano in classe ;sono statiusati il libro di testo, il giornale le fotocopie.

VERIFICA E VALUTAZIONEL’accertamento delle conoscenze e delle abilità acquisite è avvenuta attraverso verifiche scritte eorali;per la valutazione sono state utilizzate le griglie valutative allegate al presente documento

PROGRAMMA DI STORIA

Il programma di storia è stato svolto cosi come da programmazione.Sono state affrontate le vicende storiche più importanti e più rilevanti che hanno costituito spesso

occasione di confronto e di riflessione sulla realtà del mondo contemporaneo. Alcune tematichesono state oggetto di elaborati scritti in vista della prima prova dell’esame di stato.Gli alunni hannopartecipato con grande coinvolgimento al progetto-concorso, indetto dal MIUR,”I giovani ricordanola Shoah” producendo un DVD che è stato inviato al CSA di Napoli.

MODULO 1

Sono state approfondite le seguenti lezioni:Lez.1 Dal colonialismo all’imperialismoLez3:L’età giolittiana

OBIETTIVISaper riconoscere nel passato alcune caratteristiche delmondo attuale

MODULO 2

Lez4:La prima fase della Grande GuerraLez.5 La rivoluzione Russa (dalla sintesi)Lez 6Lez.7L’unione sovietica fra le due guerre(dalla sintesi)Lez.8 Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo

Lez.9:Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29

OBIETTIVIIdentificare il processo che ha portato allo scoppio della prima guerra mondiale;Analizzare gli esiti e le conseguenze politiche,sociali ed economiche della grande guerra

MODULO 3

Lez.10 La crisi della Germania e il nazismoLez.11:Il regime fascista in ItaliaLez.12 (dalla sintesi)Lez.13Lez.14Il bipolarismoLez.15Lez.16Lez.17Lez 18Lez.19

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OBIETTIVIAnalizzare le caratteristiche politiche sociali e culturali dell’Europa post-bellica;saper riconoscere i tratti strutturali tipici di un regime totalitario e saper individuare le componentirazziste di tali regimi;comprendere i meccanismi di condizionamento della società di massa.Individuare le varie fasi dello sviluppo bipolare che si è delineato dopo al seconda guerra mondiale;Conoscere le varie fasi e i settori produttivi alla base dello sviluppo degli anni 50-70;

METODI E MEZZILe lezioni sono sempre state affrontate per tematica;si è usato il libro di testo e il quotidiano

VERIFICA E VALUTAZIONEL’accertamento delle conoscenze e delle abilità acquisite dagli alunniÈ avvenuta attraverso colloqui orali;per la valutazione si sono utilizzate le griglie allegate al presentedocumento

Il libro di testo di riferimento è:Nuovo dialogo con la storia-Vol 3”Il Novecento -Pagliarani- NuovaItalia Ed.

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LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

RELAZIONE FINALE

la 5°a e’ formata da ragazzi e ragazze molto corretti individualmente con buoni rapportiinterpersonali e che, sul piano umano, ben interagiscono con la docente, ma deboli nel gestire unacostruttiva attenzione in aula. per quanto riguarda il livello squisitamente didattico la situazione e’ben diversa. la classe si presenta divisa in due gruppi: uno ,evidenzia competenze e conoscenzesolamente sufficienti. un altro gruppo presenta un profitto soddisfacente con capacità di analisi,sintesi e critica e un buon grado di autonomia nella produzione in lingua grazie ad un miglioreimpegno e sicuramente a più adeguati livelli di partenza . non si può comunque omettere dievidenziare che la classe è frutto di un accorpamento di due quarte con percorsi didatticicompletamente diversi.

programma di lingua inglese svolto in relazione alla programmazoneore previste:90 ore effettuate:53(al 15 maggio)

MODULO 1 LOOKING FOR A JOBOBIETTIVI:POTENZIAMENTO DELLE ABILITA’ Di base,acquisizione di competenzespendibili nel mondo del lavoro,capacità di sostenere un colloquio.Contenuti: writing an application in reply to an advertisement, preparing a curriculum vitae, copingwith an interviewStrumenti:fotocopie,materiale autenticoVerifica:monitoraggio delle interazioni comunicative,written test.

MODULO 2:TECHINICAL ENGLISH(IN ACCORDO CON LE MATERIE DI INDIRIZZO)Obiettivi:acquisizione della microlingua di specializzazione,potenziamento della “readingskill”Contenuti: data communications and networks:-networks and network terminology-network topologies-properties of transmission-ISDN-ADSL-physical and wireless connections-world wide webStrumenti:testo in usoVerifica:prove strutturate e semistrutturate

MODULO 3:ENGLISH CIVILIZATION(IN RACCORDO CON LE DISCIPLINE DI ITALIANO ESTORIA)Obiettivi:potenziamento delle abilità di base,analisi ed approfondimento della civiltà dilingua inglese,riflessioni sulla propria civiltàContenuti:the victorian ageanalyse historical and social eventso.wildec.dickenst.hardyThe twentieth-centuryanalyse historical and social eventsSymbolism and free verseThe stream of consciousness and the interior monologueJ.joyceT.S.eliotG.OrwellVerifica:prove strutturate e semistrutturate

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MODULO 4:ENGLISH LANGUAGEobiettivi:potenziamento della competenza linguisticaContenuti:unità didattiche su argomenti morfosintattici che sono stati definiti in itinere,propedeuticiad un migliore approccio alle unità didattiche di carattere tecnico,nonché storico-letterario.analyse historical and social eventsSymbolism and free verseThe stream of consciousness and the interior monologueJ.joyceT.S.eliotG.OrwellVerifica:prove strutturate e semistrutturate

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Area Tecnica Professionale

Programma di SISTEMI

Libro di testo: SISTEMI elaborazione e trasmissione delle informazioni – 3 Reti eProtocolli- autore F. Scorzoni –casa editrice :Loescher

RELAZIONE SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA

Testo di riferimento:SISTEMI: elaborazione e trasmissione delle informazioni- 3 Reti e protocolli -

La classe composta da 25 alunni provenienti da due classi diverse, ha mostrato per tutto l’annoscolastico poco interesse e partecipazione al dialogo educativo con assenze di massa ed individualiripetute . Questo ha fatto sì che, per molti di loro, con poche capacità di recupero, il livello dipreparazione raggiunto è soltanto accettabile; solo alcuni alunni si sono distinti raggiungendorisultati buoni.Quanto sopra detto, unitamente allo scarso impegno domestico, generalmente mediocre, ha fatto siche aumentasse il divario tra coloro che erano interessati alla materia e altri distratti e pocointeressati all’attività scolastica generale creando anche disturbo alle lezioni.La classe quindi si presenta, composta da gruppi di allievi eterogenei: un gruppo si è distinto per

capacità personali, per l’impegno e l’assiduità nello svolgimento dei compiti e l’altro che presentapoco interesse poco impegno poca assiduità sotto tutti i profili.Per tali ragioni, lo svolgimento del programma è stato alquanto sofferto ed essenziale negliargomenti trattati.Le esercitazioni scritte e pratiche si sono svolte solo nell’essenzialità.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze : Conoscere e saper classificare le retiConoscere i modelli OSI e TCP/IPConoscere i livelli del modello OSIConoscere il Protocollo IPConoscere Il linguaggio HTML

Competenze: Saper distinguere i tipi di rete.

Capacità: Descrivere e realizzare una rete locale LAN concablaggio strutturato

Progettare una rete: analisi dei componentiarchitettura,indirizzamento,sicurezza, prestazioni, gestione, sviluppo diapplicazioni di rete.

Saper realizzare un sito Web

CONTENUTIVedi allegato alla presente relazione al quale si fa espresso riferimento.

METODI E MEZZI

Le lezioni sono state affrontate sia a livello teorico che pratico anche se l’attività di laboratorio èstata un po’ lenta per le numerose assenze di massa.

Mezzi: Materiali di supporto (libro di testo, fotocopie, Internet)Strumenti (computer, lavagna tradizionale, consultazione disiti web)

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VERIFICA E VALUTAZIONE

Interrogazioni tradizionali , attività di laboratorio, progettiCriterio di sufficienza adottato: pur se guidato l’ alunno deve sapersi “districare” sulle tematicheproposte, ma nel rispetto dei contenuti fondamentali della disciplina; esprimersi in modo lineare econ linguaggio tecnico sufficientemente corretto, possedere capacità di orientamento nellasoluzione delle fattispecie concrete e pratiche ipotizzate.

L’architettura delle reti

1. La tecnologia delle reti

Il concetto di rete di calcolatori e classificazione delle reti (LAN,MAN,WAN) Tecniche di commutazione (commutazione di circuito, di pacchetto) Il modello OSI e TCP/IP I mezzi di trasmissione (elettrici, ottici, wireless) Velocità di trasmissione e massima distanza di collegamento

2. Le reti locali

Topologie di rete Metodi di accesso al mezzo trasmissivo Lo standard Ethernet per le LAN (IEEE 802.3 a 10 Mbps e 100Mbps) VLAN Standard IEEE 802.5 Dispositivi per il cablaggio (doppini, fibre, hub, switch) Interconnessione di LAN (bridge) Cablaggio strutturato Amministrazione di una rete locale

3. Servizi telefonici

Rete telefonica PSTN Commutazione PCM Multiplexing Standard per le trasmissioni digitali Telefonia mobile

4. Reti geografiche

Trasmissione su linea analogica Il modem ISDN ADSL RAS Linee dedicate Reti di trasmissione a commutazione di pacchetto FDDI Reti Wireless 802.11

Reti wireless 802.16 Reti satellitari VPN

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5. Livello di rete Funzioni del livello di rete Protocolli di rete Servizi connessi e non connessi Controllo della congestione Qualità del servizio

6. Livello di trasporto Funzioni del livello di trasporto Indirizzamento(TSAP)

Gestione delle connessioni7. I livelli superiori del modello OSI

Livello si sessione Livello di presentazione livello di applicazione

IL TCP/IP

8. Reti TCP/IP Interconnessione tra reti (router) Struttura della rete Internet Gli indirizzi IP Le sottoreti I protocolli IP, ICMP, ARP, RARP I protocolli TCP, UDP Protocolli del livello applicazione (TELNET, FTP, SMTP, POP3, HTTP,…) Protocolli di trasporto Porte e socket UDP TCP Il DNS Server Collegamento ad internet di una rete locale NAT/PAT SNAT DNAT Firewall Proxy Server

9.Reti windows

Installazione di una rete client/server con windows

10.La sicurezza delle reti

Problemi di sicurezza nelle reti Crittografia Chiave privata e chiave pubblica La firma digitale

11.Applicazioni di rete

Il servizio di posta elettronica Il commercio elettronico

12. PAGINE WEB Costruzione di un sito web con HTML

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ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

RELAZIONE FINALE

Testi adottati:- Enrico Ambrosini – Corso Di Elettronica Sperimentale vol. 2 – Tramontana Editore.- Ambrosini Lorenzi – Elettronica e Telecomunicazioni – Tramontana editore- Appunti - fotocopie.

La classe V A inf. è composta da 25 allievi, tutti residenti nel comune o zone limitrofe.

Essenzialmente la classe può suddividersi in tre gruppi. Il primo gruppo, piuttosto esiguo purtroppo,

ha sempre seguito con costanza l’intero dialogo educativo, sottoponendosi a verifiche scritte e orali

senza problemi , riuscendo a raggiungere livelli di conoscenza abbastanza soddisfacenti. All’interno

di questo gruppo vi sono, ovviamente rapportato con il livello medio della classe , anche delle

eccellenze. Un secondo gruppo ha lavorato con più fatica, ottenendo dei risultati certamente più

modesti rispetto al primo ma, comunque, è riuscito ad acquisire i concetti fondamentali della

disciplina. L’ultimo gruppo, per fortuna il più esiguo, ha mostrato uno scarso interesse per la

disciplina, un basso livello di partecipazione e non ha mai prodotto profitto né mai si è impegnato

seriamente nelle ore di laboratorio pratico costituendo, a volte, un elemento di disturbo per l’intero

gruppo classe.

Inoltre la classe la classe ha manifestato uno scarso ed inadeguato impegno domestico e le carenze

di base irrisolte e l’interesse solo parziale hanno ulteriormente aggravato la situazione.

Per quel che riguarda le tecniche operative e gli strumenti usati nel dialogo educativo , il metodo si è

avvalso di lezioni frontali , ripetizioni di argomenti (anche degli anni scolastici precedenti) e di

esercitazioni, teoriche e pratiche, tendenti a sviluppare gli obiettivi prefissati.

Il programma è stato svolto quasi completamente, anche se alcuni argomenti sono stati affrontati

senza approfondimenti che avrebbero richiesto molto più tempo rispetto al curricolare e poi perché

la quasi totalità della classe presentava molte lacune sulla conoscenza di argomenti propedeutici

per gli argomenti da svolgere al quinto anno.

Relativamente agli argomenti svolti la classe ha conseguito un livello di preparazione mediamente

accettabile.

Le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite sono quelle stabilite in ambito di

programmazione.

Mediamente sono state effettuate due verifiche orali per trimestre per accertare la continuità dello

studio e per la determinazione delle conoscenze e capacità acquisite.

Sono state effettuate due prove scritte per trimestre per accertare le conoscenze e competenze

richieste dagli obiettivi prefissi per le varie unità didattiche.

Sono state utilizzate le griglie di valutazione stabilite in consiglio di classe e preventivamente

concordate con la classe.

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E’ stato dato la possibilità ai genitori di colloquiare ed informarsi sullo stato di preparazione e

partecipazione degli allievi in qualunque momento dell’attività scolastica non impegnata per le

lezioni.

PROGRAMMA DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

1 – QUADRIPOLI Generalità – amplificatore di tensione – amplificatore di corrente – amplificatore di potenza.

Caratteristiche di un amplificatore –

Schemi a blocchi: blocchi in cascata, blocchi in parallelo, blocchi in reazione, nodo

sommatore, punto di diramazione. Sistema ad anello aperto e ad anello chiuso.

Amplificatori a retroazione negativa – effetti della retroazione sul guadagno – effetti della

retroazione sui disturbi – effetti della retroazione sulla distorsione.

Elementi caratteristici dei quadripoli.

Collegamento in cascata dei quadripoli.

2 – L’AMPLIFICATORE OPERAZIONALE

L’amplificatore operazionale ideale – caratteristiche dell’operazionale ideale

La configurazione invertente - La configurazione non invertente – l’inseguitore di tensione –

Alimentazione di un amplificatore operazionale

Amplificatore addizionatore

Amplificatore differenziale

Rapporto di reiezione di modo comune

Circuiti derivatori e integratori: derivatore attivo – integratore attivo

3 - TRASFORMATA DI LAPLACE E SUE APPLICAZIONI La Trasformata di Laplace - Teoremi principali sulla T.di L. ( solo definizioni ) : Derivata -

Integrale –

Trasformata di Laplace delle funzioni più comuni: gradino unitario - funzione esponenziale -

rampa unitaria - parabola unitaria – funzione sinusoidale- funzione cosinusoidale - funzione

impulsiva –

Ricerca della funzione di trasferimento- Esempi sul calcolo della f.di t.dei quadripoli - Zeri e

poli della f. di t.

Studio di un circuito tramite la trasformata di Laplace - £-trasformazione dei componenti

passivi: resistore – induttore – condensatore.

4 - RAPPRESENTAZIONE DELLE F. DI T. MEDIANTE DIAGRAMMI DI BODE

Tracciamento approssimato dei diagrammi cartesiani o di Bode delle f. di t. - Diagrammi

delle attenuazioni - Diagrammi degli sfasamenti - Costante reale K - Costante di tempo a

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numeratore e a denominatore - Poli e zeri nell'origine - Esempi di tracciamento dei

diagrammi di Bode

9 – SISTEMI DI ACQUISIZIONE DATI

Architettura di un sistema di acquisizione dati – sistemi di acquisizione a singolo canale –

sistema di acquisizione multicanale con trasmissione analogica o digitale del segnale –

filtri per la riduzione del rumore –

multiplexer analogico

Conversione analogico/digitale e digitale/analogico: campionamento del segnale – circuito

sample-and-hold (S/H) –

ADC – DAC –

10 – TELECOMUNICAZIONI

Il Segnale: segnale analogico e numerico o digitale - periodico – aperiodico – determinato –

aleatorio - impulsivo

Modulazione – perché si modula un segnale – onda portante

Modulazione analogica: AM – FM – PM

Modulazione digitale o numerica: ASK – FSK – PSK

Modulazione impulsiva: PAM – PWM – PCM

Multiplazione: FDM - TDM

11 - LABORATORIO

Applicazioni e verifica degli argomenti teorici trattati

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CALCOLO DELLE PROBABILITA’ E STATISTICA

RELAZIONE FINALE

Testo di riferimento: Gambotto – Manzone –Probabilità e statistica Vol II – III Tramontana

La classe composta da 25 alunni provenienti da due classi diverse, è risultata,soprattutto all’iniziodell’anno, non integrata e poco disciplinata. Non è stato facile livellare le conoscenze di partenza deivari alunni e creare situazioni ideali per lo svolgimento delle lezioni.La situazione è andata lentamente a migliorare, ma la partecipazione e l’impegno non sono maistati completi e soddisfacenti per tutti. Questo ha fatto sì che, per molti di loro, con poche capacitàdi recupero, il livello di preparazione raggiunto è soltanto accettabile; solo alcuni alunni si sonodistinti raggiungendo risultati buoni.Quanto sopra detto, unitamente allo scarso impegno domestico, generalmente mediocre, ha fatto siche aumentasse il divario tra coloro che erano interessati alla materia e altri distratti e pocointeressati all’attività scolastica generale creando anche disturbo alle lezioni.La classe quindi si presenta, composta da gruppi di allievi eterogenei: un gruppo si è distinto per

capacità personali, per l’impegno e l’assiduità nello svolgimento dei compiti e l’altro che presentapoco interesse , poco impegno, poca assiduità sotto tutti i profili.Per tali ragioni, lo svolgimento del programma è stato alquanto sofferto e nell’applicazione si sonoanalizzati solo i casi più semplici..

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze: Conoscere il significato di distribuzione statisticaConoscere gli indicatori di tendenza centrale, di variabilità e di formaConoscere il concetto di variabile aleatoriaConoscere le distribuzione di probabilità empiriche e teoriche.Conoscere le relazioni tra due variabili statisticheConoscere la teoria dei campioni e la teoria della stimaConoscere i primi cenni della verifica delle ipotesiConoscere la ricerca operativa

Competenze: Osservare fenomeni reali e formalizzarli in schemi teorici

Capacità: Capacità di sintesi per descrivere situazioni realiCapacità di risolvere problemi reali attraverso gliStrumenti matematici

CONTENUTIVedi allegato alla presente relazione al quale si fa espresso riferimento.

METODI E MEZZI

Data la situazione iniziale di conoscenza della classe si è ritenuto necessario fare una veloceripetizione degli elementi basilari della statistica descrittiva al fine di saper individuare tutte lecaratteristiche delle distribuzioni statistiche.Prima di affrontare i temi del calcolo delle probabilità è stato necessario introdurre le tecniche delcalcolo combinatorio come strumenti utilizzabili nella risoluzione di problemi inerenti alle probabilità, della quale poi si sono studiate le varie teorie e alcuni teoremi.Solo dopo l’ apprendimento di questi concetti è stato possibile introdurre i concetti di variabilealeatoria e distribuzione di probabilità.

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Con lo studio della teoria dei campioni e della teoria della stima è stata introdotta l’inferenzastatistica.Di volta in volta , sono state applicate la lezione frontale, la discussione guidata, il problem solving ele esercitazioni scritte. Le esercitazioni di laboratorio sono state di valido supporto e chiarimento.

Mezzi: Materiali di supporto (libro di testo, fotocopie)Strumenti (computer, lavagna tradizionale)

VERIFICA E VALUTAZIONE

Interrogazioni, prove di laboratorio, relazioni

Criterio di sufficienza adottato: pur se guidato l’ alunno deve sapersi “districare” sulle tematicheproposte, ma nel rispetto dei contenuti fondamentali della disciplina; esprimersi in modo lineare econ linguaggio tecnico sufficientemente corretto, possedere capacità di orientamento nellasoluzione delle fattispecie concrete ipotizzate.

PROGRAMMA

Materia: Calcolo e Statistica

Modulo 1

Obiettivi: Capacità di teorizzare al caso continuo

Contenuti: Modello di GaussTeorema del limite centrale

Adattamento della distribuzione normale a unaDistribuzione empirica.

Modulo 2

Obiettivi: Capacità di interpretare i fenomeni e riconoscere eventuali relazioniContenuti: Relazioni statistiche: regressione e correlazione.

Modulo 3

Obiettivi: Capacità di ottenere risultati su indagini campionarie.

Contenuti: Teoria dei campioni.Campionamento casuale sempliceDistribuzioni campionarie con estrazione bernoullianaDistribuzione della media campionariaDistribuzione della frequenza campionariaDistribuzione della somma e differenza di medie campionarie

Modulo 4

Obiettivi: Capacità di stimare i parametri con i risultati ottenuti su indagini campionarie.

Contenuti: Teoria della stima.Stimatori e parametriStima puntuale e intervallare: della media, della frequenza, della somma e

differenze di medie

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Modulo 5

Obiettivi : Capacità di effettuare una verifica delle ipotesi

Contenuti: Ipotesi statisticheRegole di decisione ( test bilaterali e unilaterali)Errori di prima e seconda specieVerifica di ipotesi su una media per campioni grandi

Modulo 6

Obiettivi Capacità di risolvere semplici problemi con la ricercaOperativa

Contenuti : Sistemi e modelliScopi e metodi della ricerca operativaProblemi di decisioneScelte in condizioni di certezza con effetti immediati:caso continuo, caso discreto, caso fra due o piùalternative

Metodologia: Lezione frontale, Lavori di gruppo, Problem SolvingStrumenti: Libro di testo, Appunti, LaboratorioVerifiche: Test, Esercizi di laboratorio

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INFORMATICA

PROGRAMMA DI INFORMATICA

RELAZIONE CONCLUSIVA

La classe ha affrontato l’ultimo anno di questa importante disciplina curriculare con pocamotivazione. Gli approcci iniziali con la classe, avevano evidenziato la possibilità concreta diintrattenere con la stessa buoni rapporti interpersonali, associati ad un elevato rispetto reciproco,anche nelle funzioni, e ciò costituiva la premessa per la realizzazione di una positiva azione didatticacomplessiva. Tuttavia, nonostante le buone premesse, la classe si è dimostrata poco interessata aldialogo formativo e ha offerto un campo poco fertile in quanto a possibilità di acquisire capacitàcritiche e logica negli interventi. Solo un ristretto gruppo di alunni ha dimostrato capacità ed impegnoraggiungendo buoni risultati.

OBIETTIVI RAGGIUNTIObiettivi formativi generali:

1) Esprimersi e comunicare nel linguaggio specifico della disciplina;2) Sviluppare capacità logiche di astrazione, di analisi e di sintesi;3) Saper utilizzare le metodologie acquisite in situazioni nuove;4) Sviluppare capacità organizzative e di collaborazione nell’esecuzione di un lavoro;

PROGRAMMA SVOLTO

MODULO n°1: LE BASI DI DATI ED I SISTEMI DBMS

Unità didattica 1: DATA BASEObiettivi specifici:

Conoscere la differenza tra dati ed informazioni Conoscere i concetti alla base dei principali modelli, linguaggi e sistemi per basi di dati Conoscere il modello E/R ed il modello relazionale Conoscere il linguaggio SQL Conoscere l'architettura di un DBMS

Abilità: Saper effettuare la progettazione concettuale, utilizzando il modello ER Saper effettuare la progettazione logica, utilizzando il modello relazionale Utilizzare le istruzioni SQL

Contenuti: Sistemi informativi e sistemi informatici. Dati ed informazioni. La progettazione di una

base di dati. Le fasi della progettazione. I DBMS. La Progettazione concettuale. Leentità. Gli attributi e le Chiavi. Le associazioni. Tipi di associazioni. I vincoli d’integrità.Integrità referenziale. La progettazione logica. Le relazioni. Schema ed istanza di unabase di dati. Rappresentazione dei vincoli e delle associazioni. L’algebra relazionale e leoperazioni relazionali (Unione, Differenza, Proiezione, Restrizione, Prodotto,Giunzione). Le anomalie e la normalizzazione. Le prime tre forme normali. Il linguaggioSQL. I tipi di dati. Le istruzioni DDL per l’implementazione dello schema relazionale. Ivincoli in DDL per singolo attributo, vincoli di ennupla e vincoli di integrità referenzialecon la gestione delle politiche di violazione. Gli indici. Le istruzioni DML per lamanipolazione dei dati in SQL. Le Query di selezione su una o più tabelle e le operazionirelazionali (JOIN). Le funzioni di aggregazione. Gli ordinamenti ed i raggruppamenti.

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MODULO n°2: IL MONDO DELLE APPLICAZIONI WEB DINAMICHE

Unità didattica 1: INTRODUZIONE AL LINGUAGGIO PHPObiettivi specifici:

Acquisire il concetto di Applicazione Web Distinguere e analizzare gli aspetti più importanti del linguaggio PHP

Contenuti: Il Browser come interfaccia alle applicazioni di rete. Il ruolo del Web ServerProgrammazione Lato Server. Il concetto di applicazione WEB basata su architettura “Three Tier”.

Unità didattica 2: LA PROGRAMMAZIONE IN AMBIENTE PHPObiettivi specifici:

Acquisire le capacità di progettare applicazioni Lato Server

Contenuti: I tipi di dati fondamentali, le strutture di controllo, l’interazione con l’utente mediante iform. Cenni sulla sicurezza della validazione dei dati acquisiti a mezzo form.

Unità didattica 3: L’INTERAZIONE CON UN DATA BASE (da terminare entro maggio 2010)Obiettivi specifici:

Strutturare ed utilizzare dati provenienti da un DBMS

Contenuti: Le funzioni di PHP per l’interfacciamento ad un Data Base. Elaborazione di Query SQLda codice PHP.

Laboratorio: Utilizzo di un ambiente di sviluppo per applicazioni web freeware: Apache WebServer, PHP e MySQL in ambiente Windows 2003 Server.

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MATEMATICA

OBIETTIVI.In uscita dai cinque anni del corso informatica, gli allievi devono aver acquisito le seguenti

competenze e abilità :Saper organizzare sistematicamente tutte le loro conoscenze, sia quelle acquisite negli anniprecedenti, sia quelle acquisite nel corrente anno scolastico.Avere una padronanza degli strumenti matematici tale da saper utilizzarli anche nelle disciplinetecniche.Essere in grado di esprimersi utilizzando un linguaggio appropriato sia nell’enunciare teoremi econcetti studiati sia nella spiegazione dei metodi utilizzati per la risoluzione di esercizi.Saper risolvere equazioni e disequazioni finalizzate allo studio di funzioni reali di variabili reali.Conoscere il concetto di limite di una funzione, conoscere e saper verificare i vari tipi di limite,nonché saper calcolare alcuni limiti ricorrenti nello studio delle funzioni.Conoscere il concetto di derivata, le derivate elementari e le regole di derivazione.Essere in grado di tracciare il grafico di semplici funzioni attraverso uno studio adeguato.

Saper risolvere semplici integrali indefiniti e definiti utilizzando i metodi adeguati.

RELAZIONE SU ANDAMENTO DIDATTICO IN MATEMATICA

La classe risulta essere la fusione di due quarte con livelli di partenza abbastanza diversi, poiché ilprogramma svolto in una era quello previsto per le quarte, l'altro molto più ridotto.Il lavoro quindi è stato impostato con l'intento di uniformare le competenze e le conoscenze,partendo dal livello più basso, e rendere i due gruppi omogenei attraverso una vasta trattazione diargomenti di quarta nuovi per una parte della classe e di ripetizione per l'altra.E', però, subito emersa la vera difficoltà che spiegava il perché del gap tra le due realtà, cioè lascarsa volontà a partecipare alle lezioni, la disabitudine allo studio, da parte degli allievi della quartameno preparata, fatte le dovute eccezioni.E' stato quindi difficile sviluppare l'intero programma di quinta, ancorchè si sia rinunciato, avantaggio degli allievi,alle dimostrazione dei teoremi, anche di quelli fondamentali.Questo atteggiamento non costruttivo non è venuto meno per tutto l'anno, si è solo parzialmenteattenuato verso la fine in vista dell'esame di maturità.Ogni argomento è stato ripetuto più e più volte e di esempi delucidativi alla lavagnasono stati prodotti a decine. Mediamente il grosso degli allievi era disattento o partecipavaepisodicamente.A lungo andare questa situazione è risultata negativa anche per il gruppo più preparato, che invecedi trainare, ha preferito uniformarsi verso il livello più basso.

PROGRAMMA DI MATEMATICA

RICHIAMIsulla risoluzione di equazioni e disequazioni di 2° grado e di grado superiore;sulla risoluzione di equazioni e disequazioni irrazionali e con valore assoluto;sulla risoluzione di equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche;sulla risoluzione di semplici equazioni e disequazioni goniometriche.

FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE:classificazione e rappresentazione delle funzioni ; proprietà di alcune funzioni; grafici di funzionielementari; determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione di una variabile reale; funzioniinverse;richiami sulle funzioni goniometriche e loro inverse.

LIMITISignificato e definizione,per i diversi casi, del limite di una funzione reale di una variabile reale;calcolo del limite di una funzione; enunciati dei teoremi fondamentali sui limiti, unicità, confronto,

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operazioni sui limiti; forme indeterminate; calcolo di limiti che si presentano in forma indeterminata.

FUNZIONI CONTINUEDefinizione di funzione continua; la continuità delle funzioni elementari; funzioni continue in unintervallo chiuso e limitato; enunciati e significato dei seguenti teoremi: WEIERSTRASS; dei valoriintermedi, degli zeri; continuità delle funzioni composte; alcuni limiti notevoli; discontinuità dellefunzioni e classificazione delle discontinuità;asintoti; grafico probabile di una funzione.

DERIVATE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILEConcetto di derivata e definizione di derivata di una funzione in un punto; calcolo della derivata in unpunto; significato geometrico della derivata; derivate delle funzioni elementari e delle funzionicomposte; regole di derivazione ; relazione tra continuità di una funzione e derivabilità; teoremi sullefunzioni derivabili: teorema di ROLLE ; teorema di LAGRANCE ( solo significato geometrico);teorema di DE L’HOPITAL( solo enunciato); applicazione dei teoremi.

STUDIO DI FUNZIONEMassimi e minimi relativi; studio degli estremi relativi con l’ausilio della derivata prima;massimi eminimi assoluti di una funzione;calcolo di asintoti verticali, orizzontali, obliqui; derivate successivealla prima; concavità, concavità, flessi; punti di non derivabilità di una funzione; studio completo diuna funzione e sua rappresentazione grafica.

INTEGRALI INDEFINITIIntegrale indefinito di una funzione continua e definizione di primitiva di una funzione; proprietà degliintegrali indefiniti; integrali indefiniti immediati; integrali per decomposizione in somma; integrali difunzioni razionali fratte ( denominatore di 2° grado); integrali per parti; integrali per sostituzione ( soloalcune sostituzioni razionalizzanti).

INTEGRALI DEFINITIDefinizione di integrale definito; proprietà dell’integrale definito; teorema fondamentale del calcolointegrale e teorema della media ; calcolo dell’area della superficie delimitata da curve.

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PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA

Finalità dell’insegnamento

Presa di coscienza di sé attraverso le attività motorie e sportive. Presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti per arrivare all’autovalutazione. Raggiungimento di un’autonomia di lavoro attraverso l’approfondimento operativo e teorico

di attività motorie e sportive trasferibili anche all’esterno della scuola(lavoro-tempo libero). Consolidamento di una cultura motoria e sportiva intesa come stile di vita e promozione alla

salute.

Obiettivi

Conoscenze

Conoscenza della terminologia disciplinare Conoscenza teorica delle tecniche di esecuzione del gesto ginnico e sportivo Conoscenza di argomenti teorici strettamente legati alla disciplina

Capacità

Miglioramento delle capacità condizionali(resistenza,forza,velocità,mobilità articolare). Consolidamento degli schemi motori di base al fine del miglioramento delle capacità

coordinative.

Competenze

Saper utilizzare il gesto sportivo in modo adeguato rispetto alla situazione contigente e alregolamento tecnico.

Metodologia

La metodologia utilizzata è stata prevalentemente analitica poiché sono stati approfonditi argomentitrattati negli anni precedenti in modo globale.

Verifica

L’osservazione sistematica ha rappresentato il principale strumento di verifica del processodi apprendimento nonché della partecipazione e dell’impegno nelle attività proposte.

Sono state inoltre utilizzate prove di verifica pratiche e teoriche.

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PROGRAMMA DISCIPLINARE

Contenuti

Parte pratica

Esercizi di potenziamento generale.

Esercizi di mobilità articolare:allungamento dei gruppi muscolari attraverso lo stretching.

Esercizi di destrezza e coordinazione generale.

Attività di avviamento motorio gestite in autonomia.

Partecipazione ai tornei d’Istituto di tennis tavolo e pallavolo misto.

Avviamento alla pratica sportiva

Sport di squadra:pallavolo,pallacanestro,calcetto;studio ed allenamento dei fondamentaliindividuali e di squadra,i regolamenti,l’arbitraggio.

Sport individuali:Tennis tavolo.

Pallavolo:la battuta,il bagher, il palleggio, l’alzata, la schiacciata, il muro.Metodiche di difesae di attacco. Partite.

Pallacanestro:il palleggio,il passaggio, il tiro,il tiro in sospensione,il taglia fuori.Metodiched’attacco e di difesa. Partite.

Calcio a cinque:il palleggio,il passaggio,il tiro,lo stop. Metodiche d’attacco e di difesa.Partite.

Tennistavolo:il palleggio,il dritto,il rovescio,lo smash,la battuta. Metodiche d’attacco e didifesa. Partite

Partecipazione ai tornei interni di pallavolo e di tennistavolo.

RELAZIONE FINALE

Materia: Educazione Fisica

1. composizione e caratteristiche della classe.

La classe è composta da 25 alunni. Da un punto di vista disciplinare la classe non ha maidato nessun tipo di problema ed il rapporto con il docente si può sicuramente definire apertoe soddisfacente da entrambe le parti. Il livello di partecipazione si può giudicare buono ecostante.

2. situazione di partenza.

Il livello di partenza della classe era sufficiente ed il lavoro svolto ha portato ogni singoloalunno ad incrementare le proprie capacità.

3. bilancio didattico

realizzazione del piano di lavoro.

La programmazione svolta ad inizio anno è stata portata a termine senza nessun tipo diinconveniente e non sono state necessarie rettifiche in itinere per quanto programmatonel piano di fattibilità.

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livello di preparazione raggiunto dalla classe.

Nell’assimilazione delle conoscenze, nell’acquisizione delle competenze e nello sviluppodelle capacità, il livello di preparazione della classe si può definire BUONO.

4. verifiche e valutazioni

Sono state effettuate verifiche in itinere per verificare man mano il livello diacquisizione della parte di programma svolto da ogni singolo alunno.

5. metodi e mezzi didattici

Lezioni frontali, partecipazione ai tornei interni di pallavolo e tennis tavolo.

6. rapporti con le famiglie

Colloqui con i genitori (ora di ricevimento, incontri scuola-famiglia,consigli di classe apertia tutte le componenti: genitori ed alunni.)

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Misurazione e valutazione Prove d’Esame

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Istituto Superiore Statale Pitagora PozzuoliPrima Prova Griglia di correzione/valutazione della I prova scritta

ESAMI DI STATO a.s. 2009/2010

Candidato.......................................................................................................

INDICATORI PUNTEGGIOrelativo ai descrittori relativo alla scala1 2 3 4 5

BASSOA MEDIO B ALTO

CI Competenze linguistiche

II Conoscenze

III Capacità elaborative e critiche

TOTALE............../15(........................./15)DESCRITTORI (con relativi punteggi e scala)

I

Punti 1: elaborato che presenta periodi sconnessi e numerosi errori ortograficiPunti 2: elaborato che presenta alcuni errori ortografici e morfosintatticiPunti 3: elaborato che presenta lievi imperfezioni e improprietà lessicaliPunti 4: elaborato che si presenta sostanzialmente corretto anche se con qualche improprietàlessicalePunti 5: elaborato corretto e lessicalmente sicuro

II

Punti 1: elaborato completamente non rispondente alla tracciaPunti 2: elaborato che sviluppa la traccia in modo generico ed elementarePunti 3: elaborato che sviluppa la traccia in modo elementare ma pertinentePunti 4: elaborato che sviluppa la traccia evidenziando spessore concettuale e capacità di analisiPunti 5: elaborato che sviluppa la traccia evidenziando spessore concettuale,capacità di analisi, disintesi e ottime conoscenze

III

Punti 1: elaborato non organico, non coerente e che presenta affermazioni non sempre motivate eprecisePunti 2: elaborato organico e coerente, in cui le affermazioni risultano debolmente motivate eargomentatePunti 3: elaborato organico e coerente, in cui le idee risultano adeguatamente motivatePunti 4: elaborato che svolge la traccia con osservazioni critiche e personali adeguatamente edorganicamente pertinentiPunti 5: elaborato che per impostazione e svolgimento, evidenzia doti di originalità e creatività

SCALA

A = punti da 3 a 93 prestazione negativa

4 -6 prestazione assolutamente insufficiente

7 -9 prestazione insufficiente

B = punti 10 10prestazionesufficiente

C = punti da 11 a 1511-12 prestazione discreta

13 prestazione buona

14 -15 prestazione ottima

Proposta di voto .............................../15(................................... ..../15)Il Presidente La commissione

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Istituto Superiore Statale Pitagora Pozzuoli

Seconda prova

Misurazione e valutazione seconda provaEsami di Stato 2009/10Obiettivi Punteggio

1Analisi ed individuazionedei dati iniziali

Non riesce a comprendere la tematica e/onon individua i dati iniziali

1

Individua solo parzialmente i dati iniziali 2Individua tutti i dati essenziali 3

2Individuazione di regole eprincipi necessari edefficaci alla soluzione

Non individua regole e principi 1Coglie solo in parte l’attinenza di regole 2E’ in grado di individuare le regole piùefficaci alla soluzione

3

3 Uso appropriato dellinguaggio tecnico

Non possiede linguaggio specifico 1Possiede una conoscenza generica 2Padroneggia il linguaggio e lo adegua allesituazione

3

4 Correttezza e competenzadell’ esecuzione

Esegue in modo errato le richieste 1Svolge in modo sostanzialmente corretto 2Esegue con padronanza dei mezzi tecnici 3

4 Originalità e capacità divalutazione

Modeste capacità critiche 1Si orienta mostrando sufficienti capacitàcritiche

2

Possiede spiccate doti di originalità e diproposta di soluzione

3

Totale max 15

Il Presidente La Commissione

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Istituto Superiore Statale Pitagora Pozzuoli

Terza prova

Tipologia : prova strutturata a risposte multipleEsame di stato 2009/10

MATERIE COINVOLTE

Misurazione della terza prova

RISPOSTE MULTIPLE Punteggio

1 Ad ogni risposta multipla nulla o errata 0

2 Ad ogni risposta multipla corretta 0,5

TOTALE PER MATERIA 3

TOTALE 15

IL Presidente La Commissione

STATISTICA

MATEMATICA

STORIA

INFORMATICA

ELETTRONICA

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Istituto Superiore Statale Pitagora Pozzuoli

ESAMI DI STATO 2009/2010Candidato/a ……………………………………………………………………..

Griglia di valutazione del colloquio

Indicatoripu

nte

ggi descrittori

cono

scen

za

deic

onte

nuti

1 Inesistente2 Quasi inesistente

3 Molto lacunosa e confusa

4 Lacunosa

5 Frammentaria, parziale6 Limitata ad alcuni concetti elementari7 Generica ed alquanto superficiale8 Essenziale, ma sicura9 Ampia, seppur non approfondita10 Ampia ed approfondita

com

pete

nze

lingu

istic

he

1

Il ca

ndid

ato

non espone alcun dato2 espone pochissimi dati e si esprime in modo confuso e contorto3 espone pochi dati disorganizzati e si esprime in modo confuso4 espone qualche dato in modo poco coerente e si esprime con una certa

difficoltà5 articola i contenuti con incertezza e si esprime in modo non sempre chiaro e

corretto6 articola i contenuti in modo non sempre lineare e si esprime in modo chiaro, ma non

sempre corretto7 articola i contenuti in modo semplice, lineare e si esprime in modo

generalmente corretto8 organizza i contenuti in modo coerente e si esprime in modo corretto9 organizza i contenuti in modo coerente e sicuro, si esprime con proprietà di

linguaggio10 organizza i contenuti in modo efficace e si esprime con buona proprietà di

linguaggio

capa

cita

’di a

nalis

ie

di s

inte

si

1

Il ca

ndid

ato

non espone alcun dato2 enumera pochissimi dati, senza alcun ordine3 enumera qualche dato, senza molto ordine4 enumera diversi dati, senza fornire alcuna analisi5 guidato, individua parzialmente i concetti-chiave6 guidato, individua i concetti-chiave7 individua i concetti-chiave e, guidato, stabilisce semplici relazioni8 evidenzia capacità di organizzare i contenuti in modo semplice9 evidenzia capacità di analisi e sintetizza in modo efficace10 rielabora con sicurezza, individuando relazioni disciplinari e pluridisciplinari

Proposta di voto (all’unanimità/a maggioranza):……………./30 (……………………………………/30)

RATIFICA (all’unanimità/a maggioranza):…………………/30 (……………………………………/30)

Il Presidente La Commissione

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ALLEGATI

2 simulate terza prova

La tipologia di prova scelta è la C, cioè cinque quesiti a rispostamultipla ed uno vero o falso.La durata della prova è 90 minuti.Gli alunni nel corso dell’anno si sono esercitati nelle varie tipologiedella terza prova, ma quella scelta per le simulazioni sono di tipo Cche meglio risponde alla loro formazione professionale e culturale.

La terza prova tipologia C è strutturata in numero 6 quesiti perdisciplina per un totale di 30 quesiti .Discipline coinvolte : matematica , elettronica , storia, statistica,informatica .Durata della prova : 90 minuti.

E’ stato consentito l’utilizzo delle tavole statistiche, calcolatrice nonprogrammabile, attrezzi da disegno.

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ISTITUTO SUPERIORE STATALEPITAGORA

ITI INFORMATICA INDIRIZZO ABACUS

I° SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

ANNO SCOLASTICO 2009/2010

CandidatoCognome………………….Nome……………………..Data………………………

Classe………………………

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PROVA DI STORIA

1)Giolitti,nell’intento di conciliare gli interessi della borghesia con quelli dei socialisti:

a)represse gli scioperi con la forza pubblica e mise in atto una legislazione sociale;

b)promosse un’avanzata legislazione sociale;

c)favori gli agrari e gli industriali;

d)rafforzò la lira e portò il bilancio in pareggio.

2)Il bilancio in pareggio e a tratti anche in attivo fu possibile grazie a:

a)una scrupolosa amministrzione del denaro pubblico e alla rimesse degli emigrati;

b)l’incremento demografico e alle rimesse degli emigrati ;

c)un maggiore benessere generale;

d)una scrupolosa amministrazione del denaro pubblico,un maggiore benessere generale e al-

l’aumento della popolazione.

3)Il 24 ottobre 1918 anniversario di Caporetto:

a)i soldati americani raggiunsero quelli italiani permettendo lo sfondamento del fronte

austriaco;

b)i soldati italiani e quelli austriaci si rifiutarono di combattere;

c)l’Italia condusse una grande offensiva che determinò lo sfondamento del fronte austriaco;

d)l’Austria condusse una grande offensiva che determinò lo sfondamento del fronte italiano.

4)Nelle campagne russe i kulaki erano.

a)contadini poveri privi di terre;

b)contadini ricchi proprietari di terre;

c)rappresentanti dei contadini presso la comunità del villaggio;

d)rappresentanti del partito comunista.

5)Le elezioni politiche del novmbre 1919 ebbero come esito:

a)il successo dell’alleanza fra cattolici e liberali;

b)la crisi dei partiti di massa,socialisti e cattolici;

c)il successo dei partiti di massa,socialisti e cattolici;

d)la buona tenuta dei liberali.

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6)Indica se queste affermazioni sono vere o false:a)durante l’età giolittiana fu iniziato l’acquedotto pugliese V F

b)Per conquistare la Libia l’Italia dichiarò guerra alla Turchia V F

c)Giolitti ostacolò l’espansione francese in Marocco V F

d)L’esercito italiano fu accolto in Libia senza combattere V F

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Prova simulata di statistica

Come si forma un campione casuale semplice di dimensione n?

A) scegliendo a caso n unità statistiche della popolazioneB) scegliendo n unità statistiche che sono ritenute rappresentativeC) estraendo a sorte n numeri dopo aver numerato le unità statisticheD) prendendo n unità in ordine alfabetico

Si definisce stimatore :A) un parametro di una certa popolazioneB) una costante di una certa popolazioneC) una funzione di variabili aleatorieD) una persona preposta alla stima di un parametro

Con il metodo dei minimi quadrati viene impostata quella curva interpolante che :

A) minimizza la somma degli scarti al quadrato tra valori empirici e valori teoriciB) minimizza la somma degli scarti in valore assoluto tra dati osservati e dati a calcoloC) minimizza la somma degli scarti quadratici relativi tra frequenze effettive e teoricheD) minimizza le differenze tra dati.

Se una popolazione è formata da cinque unità, lo spazio dei campioni bernoulliani di 3 unitàda quanti campioni è formato ?

A) 125 campioniB) 15 campioniC) 25 campioniD) 100 campioni

Durante un’indagine statistica si commette un errore di prima specie quando l’ipotesi H0viene rifiutata pur essendo vera :

A) sìB) no, maiC) sì se l’ipotesi è bilateraleD) sì se l’ipotesi è unilaterale

Il coefficiente di correlazione lineare è il rapporto tra la covarianza delle due variabili e ilprodotto delle due deviazioni standard.

( V ) ( F )

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PROVA DI INFORMATICA

1. Stabilisci se la seguente affermazione è vera o falsa

Istanza di una base di dati e schema di relazione sono sinonimi

2. Uno schema ER è composto da:

entità, associazioni, archivientità, associazioni, attributientità, associazioni, chiavientità, associazioni, domini

3. Il numero di entità che partecipano all’associazione prende il nome di:

cardinalitàgradomolteplicitàdominio

4. In quale tipo di associazione ogni istanza della prima entità si può associare a una o piùistanze della seconda entità e viceversa?

Uno a unoUno a moltiMolti a moltiNessuna delle precedenti

5. Il comando SQL: INSERT INTO (<NomeTabella>) VALUES (<ListaValori>) permette di inserirenella tabella:

righe i cui valori devono essere specificati come parametroattributirighe i cui valori possono essere specificati anche come nome di una tabellatute le righe

6. Per filtrare i dati in una tabella è necessario utilizzare:

la condizione di ricerca WHEREil comando FROMla clausola WHAREla clausola GROUP BY

CBA

V F

A

BA

DBA

ABACBADBA

ABACBADBA

ABACBADBA

ABACBADBA

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PROVA DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

1. L’amplificatore di tensione, in un quadripolo, idealmente è caratterizzato da

a) Av = vo / vi

b) Ai = io / iic) Ap = po / pi

d) Au = vo / ii

2. In un amplificatore in configurazione invertente la resistenza di ingresso risulta

idealmente:

a) infinita

b) nulla

c) pari alla resistenza Rs posta tra ingresso del segnale e ingresso dell’operazionale

d) uguale alla resistenza di uscita

3. In un OP-AMP ideale il guadagno di tensione è:

a) infinito

b) nullo

c) uguale alla corrente di ingresso

d) Nessuna delle precedenti

4. Dato il blocco parallelo di fig. la F.d.t. equivalente è:

a) G(s) = G1(s) · G2(s)

b) G(s) = G1(s) + G2(s)

d) Nessuna delle precedenti

5. La trasformata di Laplace permette:

a) di eliminare il calcolo algebrico

b) di sostituire il calcolo differenziale con il calcolo algebrico nello studio dei circuiti lineari

c) di trasformare un circuito a regime sinusoidale in uno a regime continuo

d) Nessuna delle precedenti

6. Nella modulazione di ampiezza AM il segnale trasmesso viene detto segnale:

a) modulante

b) portante

c) modulato

d) Nessuna delle precedenti

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PROVA DI MATEMATICA

1) Il dominio della seguente funzione è:

a) -2 < x < +2 b) -2 ≤ x ≤ 0

c) -2 ≤ x ≤ 0 d) -2 < x ≤ 0

2) Quanto vale il seguente limite?

a) +∞; b) +1 ; c) +5; d) -4;

3) La derivata di è:

a) b)

c) d)

4) La funzione ha per punto o punti di massimo:

a) nessuno; b) x= 1 c) d) x = -

5) Data la funzione nell'intervallo [1;4], se è applicabile il teorema di Rolle,

il punto c in cui f '(x)=0 è :

a) c = 1; b) c = -2; c) c = 0; d) c = 2 ;

6) una funzione derivabile in un intervallo I è ivi continua ?VERO FALSO

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ISTITUTO SUPERIORE STATALEPITAGORA

ITI INFORMATICA INDIRIZZO ABACUS

II° SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

ANNO SCOLASTICO 2009/2010

CandidatoCognome………………….Nome……………………..Data………………………

Classe………………………

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PROVA DI STORIA V ITI A a.s 2009/10

1)La legge sul proibizionismo aveva lo scopo di impedire il degrado della popolazione edebbe per effetto:

a)quello voluto ed anche un aumento della produttività;

b)l’organizzazione di bande criminali che gestivano il contrabbando;

c)un effettivo miglioramento della vita per i nerie gli immigrati;

d)l’aumento del potere delle forze dell’ordine

2)Con i Patti Lateranensi:

a)la Chiesa ottenne vantaggi economici e Mussolini vantaggi politici;

b)la Chiesa ottenne il diritto a inserire i sacerdoti nello Stato italiano,Mussolini ilriconoscimento e il consolidamento del regime;

c)Mussolini e Pio XI ottennero vantaggi economici

d)Mussolini ottenne il consolidamento del regime e la Chiesa la possibilità di penetrarenella società civile

3)La guerra civile spagnola ebbe inizio nel 1936 quando:

a)il governo del fronte popolare attaccò l’esercito giudato dal generale Franco;

b)il generale Franco con l’appoggio dell’esercito attaccò il legittimo governo del fronte popolare;

c)le elezioni politiche videro la vittoria del generale Franco;

d)le elezioni politiche videro la vittoria del fronte popolare

4)La caduta del fascismo in Italia avvenne:

a)quando il Gran consiglio del fascismo decretò la fine del governo Mussolini;

b)quando gli oppositori del regime fascista riuscirono a rovesciare il governo Mussolini;

c)quando l’esercito anglo-americano fece dimettere il governo Mussolini;

d)quando il re Vittorio Emanuele decise di arrestare Mussolini

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5)Gli anni settanta registrano importanti cambiamenti nella società italiana:

a)lo Statuto dei lavoratori ,la riforma agraria,sanitaria e del diritto di famigliai movimentidi partecipazione come il femminismo e l’ecologismo ma anche il terrorismo;

b)lo Statuto dei lavoratori,la riforma universitaria,sanitaria e de diritto di famiglia,i movimentidi partecipazione come il femminismo e l’ecologismo ma anche il terrorismo;

c)lo Statuto dei lavoratori,la riforma universitaria,l’inchiesta di “Tangentopoli”;

d)lo Statuto dei lavoratori,la riforma universitaria,l’offensiva della mafia contro lo Stato

6)Per terza rivoluzione industriale si intende:

la rivoluzione informatica del II dopoguerra V F

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Prova simulata di statistica

Nel caso di estrazione bernoulliana di un campione di dimensione n, da una popolazione costituitada N unità, la probabilità di estrarre una unità dalla popolazione è :

a) 1/n b) n/N c) 1/N d) N/n

Nella distribuzione della media campionaria lo stimatore corretto è :

a) la media campionaria b) la varianza campionariac) la media della popolazione c) la numerosità del campione

Nella verifica delle ipotesi che cosa si intende per livello di significatività α :

a) la probabilità di commettere errore di seconda specieb) l’errore che si commette se si accetta l’ipotesi nulla quando è falsac) la probabilità di commettere errore di prima specied) zona di rifiuto per l’ipotesi nulla

Nella stima per intervallo sono in grado di ottenere un valore del parametro :

a) correttob) uguale al parametro corrispondente della popolazionec) compreso in un intervallo prefissatod) dipende dalle ipotesi

Il metodo dei minimi quadrati permette di ottenere un curva matematica passante per tutti i punti chesi intendono interpolare.

Vero Falso

Nella funzione normale l’equazione dell’asse di simmetria è :

a) X = µ b) X = 0 c) X = σ d ) Y = 0

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PROVA D’INFORMATICA

1) Qual’è il codice HTML generato dalla seguente istruzione PHP:echo”<TABLE BORDER=\”1\” ALIGN=\”center\”>”;a) <TABLE BORDER=”1” ALIGN=”center”>b) <TABLE BORDER=\”1\” ALIGN=\”center\”>c) <TABLE BORDER=\” ” ALIGN=\”center\”>d) <TABLE BORDER=\1\ ALIGN=\center\>

2) Utilizzando come opzione del costrutto FOREIGN KEY la voce CASCADE ON UPDATE:a) il nuovo valore viene riportato su tutte le relative righe della tabella principale legatab) il nuovo valore viene riportato su tutte le righe della tabella correntec) tutte le righe della tabella principale vengono cancellated) vengono cancellate sia le righe della tabella principale che quelle delle tabelle

correlate3) per congiungere delle tabelle in una interrogazione è necessario:

a) specificare l’uguaglianza dei campi nel blocco WHEREb) elencare le tabelle con FROM e specificare le condizioni con WHEREc) elencare i campi nel blocco SELECTd) elencare i campi nel blocco FROM

4) Esiste una differenza tra la clausola WHERE e la clausola HAVING?a) si usa HAVING per esprimere condizioni su valori aggregati, WHERE per condizioni

su semplici valorib) si usa HAVING con la funzione di aggregazione COUNT; WHERE per la ricerca

semplicec) si, dipende dal programma usato e dall’interprete SQL implementatod) non esistono differenze

5) Nei vincoli di integrità referenziale si fa riferimento alle chiavi esterne?a) VEROb) FALSO

6) Il dominio dell’attributo X è formato da 8 oggetti e quello dell’attributo Y ne contiene 4. Larelazione R(X,Y):

a) ha cardinalità uguale a 64b) ha cardinalità minore o uguale a 32c) ha cardinalità minore di 32d) ha cardinalità pari a 16

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TEST DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

1. Un segnale si modula perchè

a) aumenta l’informazione

b) si risparmia energia

c) possono transitare più segnali, a frequenze diverse, su un unico mezzo trasmissivo

d) nessuna delle precedenti

2. AM significa:

a) modulazione di ampiezza

b) modulazione digitale

c) impulsiva

d) nessuna delle precedenti

3. Il segnale trasmesso nella modulazione AM è detto:

a) modulato

b) portante

c) modulante

d) nessuna delle precedenti

4. La modulazione di frequenza, FM, ha una trasmissione di migliore qualità rispetto alla

modulazione di ampiezza AM:

a) vero

b) falso

5. In un sistema DAQ il filtro passa-basso:

a) elimina le frequenze superiori alla frequenza di taglio fc

b) elimina le frequenze inferiori alla frequenza di taglio fc

c) elimina le frequenze intermedie

d) nessuna delle precedenti

6. Il convertitore analogico/digitale ADC

a) converte un segnale analogico in segnale digitale

b) converte un segnale digitale in segnale analogico

c) converte un segnale portante in segnale modulante

d) nessuna delle precedenti

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PROVA MATEMATICA

Il seguente integrale indefinito ∫(x3 + 2)2 3x2 dx ha per soluzione:

O x3 (x3 + 2)3 +c O

O ( x3 + 2)3 + c O

Il seguente integrale indefinito ha per soluzione:

O 3x ─ 5 ln |x+1| +c O x2─ 5x─ ln |x+1| +c

O ln |x+1| − 5x+c O 3x ─ 8ln |x+1| +c

considerata la funzione si può che come primitiva la funzione:

O F(x) = arctang f(x) + c O F(x) = arcsin f(x) + c

O F(x) = ln { 1 +[f(x)] 2 } + c O Nessuna delle precedentirisposte è corretta

In quale delle forme indicate si deve riscrivere la funzionef(x) = per poter trovare la sua primitiva ?

O + + O + +

O + O +

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Il seguente integrale indefinito ha per soluzione:

O O O O

Ogni funzione continua ammette primitiva

V O F O