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PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE

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VIA CRUCIS Venerdì di Quaresima sul Vangelo di Marco

CHIESA MADRE

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PREPARIAMOCI ALLA CELEBRAZIONE

La Via crucis è la via del dolore, dell’offerta d’amore, del supplizio più grande della storia, via della nostra vita. Su questo ultimo tragitto verso il Calvario, Gesù ci dimostra e ci insegna che la vita ha senso soltanto se è apertura, dono, condivisione verso tutti. I suoi occhi incrociano altri occhi; le sue mani e il suo volto toccano e si lasciano toccare da altre mani, da altri volti. Le sue parole diventano perdono e salvezza rivolte a chi nei suoi confronti dimostra soltanto disprezzo e derisione. La Via crucis è via di relazioni, di incontri, di rapporti, ma nello stesso tempo è terribilmente solitaria. La croce segna il limite estremo dell’abisso che separa la morte dalla vita. Se la si abbraccia con Cristo, si scopre una possibilità di rinascita, di riscatto, di luce. La risurrezione di Gesù ne è il tesoro finale: la vita trionfa sulla morte, su tutte le morti, anche sulle nostre e su quelle dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, costretti a compiere una nuova Via crucis anche per noi.

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RITI DI INTRODUZIONE

Il Celebrante

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo

R. Amen.

Il Celebrante

Il Signore sia con voi

R. E con il tuo spirito. Introduzione

O Signore, sulla via della croce hai fatto esperienza del dolore e della realtà dell'uomo, fa che anche noi, ripercorrendo questo cammino insieme a te, sappiamo cercare in te la luce per vivere la nostra vita e trovare così la via che ci conduce a te. Il Celebrante

PREGHIAMO

O Dio nostro Padre, che hai redento l’uomo col sangue prezioso del tuo Figlio unigenito concedi a tutti noi la sapienza della croce per celebrare con fede i misteri della passione del tuo Figlio e gustare la dolcezza del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

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La schola e l’assemblea

(M. Frisina)

Ti seguirò ti seguirò o Signore e nella tua strada camminerò

I stazione GESÙ È CONDANNATO A MORTE

G. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo. A. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo di Marco (15, 9-11) (Mc 14, 64)

Pilato disse: “Volete che vi rilasci il re dei Giudei?” Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro Barabba”. “Tutti sentenziarono che era reo di morte”.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, aiutaci a non giudicare.

1) Nelle vicende quotidiane, quando le cose non vanno come vorremmo.

2) Quando gli altri sbagliano e sarebbe troppo facile condannare.

3) Perché sappiamo spogliarci dai pregiudizi che ci condizionano.

G. Ave o Maria… A. Santa Maria…

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II stazione GESÙ È CARICO DELLA CROCE


Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 15) (Mc 13, 11)

Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò ai Giudei Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perchè fosse crocifisso”. “Quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo”.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, aiutaci a fare la tua volontà.

1. Perché nel momento della prova non ci disperiamo.

2. Perché, per amore e per giustizia, sappiamo scegliere la via meno comoda.

3. Perché apriamo il cuore al linguaggio di amore e di servizio che ci è suggerito dalla croce.


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III stazione GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA


Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 15) (Mc 13, 11)

Gesù disse ai discepoli: “Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto: Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse. Ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea. Allora Pietro gli disse: “Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò”, Gesù gli disse: “In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte” (cfr. Mc 14, 27-30).

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, perdona il nostro peccato.

1. Per tutte le nostre mancanze di fede.

2. Per tutte le nostre mancanze di speranza.

3. Per tutte le nostre mancanze di carità.


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IV stazione GESÙ INCONTRA SUA MADRE


Dal Vangelo di Marco (Mc 3, 31-35) (Mc 10, 29-30)

Gesù disse: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”...“Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre”. “In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna”.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: O Maria, assisti il nostro cammino.

1. Perché valorizziamo la famiglia come luogo di crescita e di formazione.

2. Perché ci impegniamo con pazienza e amore a superare le incomprensioni.

3. Perché con la nostra testimonianza di vita affermiamo il valore della famiglia.


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V stazione SIMONE DI CIRENE AIUTA GESÙ


Dal Vangelo di Marco (Mc 15,21) (Mc 8, 34-36)

“Costrinsero un tale che passava, un certo Simone di

Cirene che veniva dalla campagna, padre di

Alessandro e Rufo, a portare la croce”. “Se qualcuno

vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la

sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la

propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita

per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova

infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi

perde la propria anima?”.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, insegnaci a donarci agli altri.

1. Perché sappiamo stare vicino a chi è in difficoltà.

2. Perché impariamo ad essere sinceri e leali.

3. Perché accettiamo gli altri come fratelli.


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VI stazione LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ


Dal Vangelo di Marco (Mc 10, 43-45) (Mc 9, 41)

Chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. “Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché sete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa”.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, fa che vediamo il tuo volto.

1. In coloro che soffrono nel corpo e nello spirito.

2. Negli anziani e negli emarginati.

3. In tutti coloro che, accanto a noi, condividono la nostra stessa esperienza di vita.


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VII stazione GESÙ CADE LA SECONDA VOLTA


Dal Vangelo di Marco (Mc 13, 35-37) (Mc 4,156-17)

Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all’improvviso trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!. ”Quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono”.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, converti il nostro cuore.

1. Perché riconosciamo i nostri sbagli.

2. Perché non ci chiudiamo in noi stessi.

3. Perché sentiamo l'importanza dell’errore.


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VIII stazione GESÙ CONSOLA LE DONNE DI GERUSALEMME


Dal Vangelo di Marco (Mc 10, 33-34) (Mc 15, 41)

”Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà. C’erano molte donne che erano salite con lui a Gerusalemme.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, fa che ti sentiamo presente.

1. Nei momenti di sconforto e di scoraggiamento.

2. Quando ci è difficile accogliere gli altri.

3. Quando avvertiamo l'indifferenza altrui.


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IX stazione GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA


Dal Vangelo di Marco (Mc 2, 5.10-11)

Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: “Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati”. Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va a casa tua.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, tieni desto il nostro cuore.

1. Perché ci interessiamo con sincerità e senza interesse, di ciò che avviene intorno a noi.

2. Perché, quando sperimentiamo i nostri limiti, non cadiamo nell'apatia.

3. Perché collaboriamo con coloro che si impegnano per il bene.


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X stazione GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI


Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 20) (Mc 15,24)

“Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora”. Si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, insegnaci l’umiltà.

1. Perché ricerchiamo la sincerità della mente e del cuore.

2. Perché allontaniamo da noi ogni forma di orgoglio e di vanità.

3. Perché apprezziamo le cose semplici e vere.


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XI stazione GESÙ È INCHIODATO SULLA CROCE


Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 25-27)

Erano le nove del mattino quando lo crocifissero: e l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, insegnaci a dare valore alla sofferenza.

1. Quando siamo tentati dalla disperazione.

2. Quando l'angoscia ci chiude il cuore.

3. Quando sentiamo il peso dell'inefficienza.


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XII stazione GESÙ MUORE IN CROCE


Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 34.37-39)

Alle tre Gesù gridò con voce forte “Eloì, Eloì, lema sabactani?, che significa “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Gesù, dando un forte gridò, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due dall’alto al basso. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: “ Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!”. PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, insegnaci a perdonare.

1. Perché accettiamo le mortificazioni senza ribellarci.

2. Perché non coviamo il rancore dentro di noi.

3. Perché con l'aiuto della fede sappiamo superare le piccole sconfitte quotidiane.


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XIII stazione GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE


Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 43-45)

Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la parasceve, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma. Egli allora, comprato un lenzuolo, calò Gesù dalla croce.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, aiutaci ad essere luce.

1. Nei momenti di pessimismo, quando tutto intorno a noi è tenebra.

2. Quando i nostri fratelli sono in difficoltà.

3. Quando i problemi sembrano insormontabili e siamo nello smarrimento.


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XIV stazione GESÙ È DEPOSTO NEL SEPOLCRO


Dal Vangelo di Marco (Mc 15, 46-.47)

Giuseppe d’Arimatea, avvolto Gesù nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. Intanto Maria di Magdala e Maria madre di Joses stavano ad osservare dove veniva deposto.

PREGHIERA Lettore: diciamo con fede: Signore, donaci pazienza e perseveranza.

1. Perché nella nostra vita impariamo ad aspettare.

2. Perché ci impegniamo a capire le esigenze dei fratelli.

3. Perché l'attesa della vita eterna faccia crescere in noi il desiderio di Dio.


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Il Celebrante

Per il Santo Padre Francesco e per le sue intenzioni

1 Pater, 1 Ave, 1 Gloria

PREGHIAMO

O Dio, che nel tuo misterioso disegno di salvezza hai voluto continuare la passione del tuo Figlio nelle membra piagate del suo corpo, che è la Chiesa, fa’ che, uniti alla Madre Addolorata ai piedi della Croce, impariamo a riconoscere e a servire con amore premuroso il Cristo, sofferente nei fratelli Egli vive e regna nei secoli, dei secoli. R. Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Celebrante

Il Signore sia con voi

R. E con il tuo spirito.

Il Celebrante

Vi benedica di Dio onnipotente,

Padre _e Figlio e Spirito Santo.

R. Amen.

Il Diacono

Andate in pace.

Il Celebrante

Rendiamo grazie a Dio.

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♫ NOSTRA GLORIA È LA CROCE DI CRISTO

NOSTRA GLORIA È LA CROCE DI CRISTO, IN LEI LA VITTORIA; IL SIGNORE È LA NOSTRA SALVEZZA, LA VITA, LA RISURREZIONE. Non c'è amore più grande di chi dona la sua vita. O Croce tu doni la vita e splendi di gloria immortale. O Albero della vita che ti innalzi come vessillo, tu guidaci verso la meta, o segno potente di grazia. Ti insegni ogni sapienza e confondi ogni stoltezza; in te contempliamo l'amore, da te riceviamo la vita.

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CELEBRAZIONI LITURGICHE IN CHIESA MADRE PREPARATO E STAMPATO IN PROPRIO IL 15 GENNAIO 2015

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