Vi a C r u c i s

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Via Crucis famiglie in cammino con Gesù

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Via Crucisfamiglie in cammino con Gesù

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Carissimi, la Via Crucis è un esercizio di pietà popolare, cioè un impegnoche il cristiano è chiamato a vivere per immergersi maggiormente nelmistero della croce, della passione del Signore Gesù, della sua morte erisurrezione. Un esercizio che allena il cuore all'amore. Ecco perché questa nostra Via Crucis vedrà le famiglie come protagoniste, nonsolo perché destinatarie di queste riflessioni sul cammino della Croce, maanche perché le vedrà interpreti nella lettura del Vangelo e nella cura delleriflessioni e meditazioni proposte.E' il Signore che invita tutti noi, in particolare le famiglie, a mettersi in camminosulla via della Croce, soprattutto in questo tempo che ci prepara ad un'altraPasqua fatta di distanze fisiche, in cui è il cuore a farsi vicino, ed è alla ricercadella luce nuova della risurrezione. E' un invito importante, perché il Signore attraverso questo percorso, questavia della Croce, ci educa, ci fa crescere nella dimensione più bella e importantedel nostro essere umano: l'Amore. Sì, perché se noi sapremo accogliere scenadopo scena, passo dopo passo, l'importanza di questo cammino e seriusciremo a scoprire qual è l'Amore che Dio mette in gioco in questa Via Crucis, anche noi ci sentiremo, non solo attratti, ma avvolti dall'amore del Signore,questo amore folle che lo ha portato sulla croce.Questo farà di noi persone disponibili ad accogliere il suo amore,impegnandoci a vivere la nostra quotidianità ad imitazione di Gesù che sullacroce ha detto il suo sì per sempre all'umanità, e che ogni coppia può riviverenel "patto per sempre" dell'amore coniugale. In fondo è proprio questo amore, manifestatosi nella croce in tutta la suadrammaticità e quindi verità, che permetterà di costruire un futuro in cui lefamiglie, vera palestra d'amore, possano essere pilastri importanti. Accogliamo l'invito del Signore e incamminiamoci insieme sulla Via della Croce.

Mons. Claudio Maniago

Via Crucis - famiglie in cammino con Gesù

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Percorrere insieme in famiglia il cammino della Via Crucis significa entrare nella“carne” della vita reale, con le sue fragilità e le sue ferite.L'Anno per la Famiglia, nel quinto anniversario della pubblicazionedell’Esortazione postsinodale Amoris Laetitia, è l’occasione per intraprendere unnuovo approccio pastorale nei confronti della realtà familiare. Tale approccionecessita allo stesso tempo di franchezza e di tenerezza: la franchezzadell’annuncio evangelico e la tenerezza dell’accompagnamento.Papa Francesco, come il cireneo, ci invita “ad accompagnare, ad ascoltare, abenedire il cammino delle famiglie” , come “per dire ai coniugi: la Chiesa è con voi,il Signore vi è vicino, vogliamo aiutarvi a custodire il dono che avete ricevuto”. È inquesto modo, dice il Papa, che la Chiesa “ribadisce agli sposi cristiani il valore delmatrimonio come progetto di Dio, come frutto della sua Grazia e come chiamatada vivere con totalità, fedeltà e gratuità”. E questa, assicura, “è la via perché lerelazioni, pur attraverso un cammino segnato da fallimenti, cadute ecambiamenti, si aprano alla pienezza della gioia e della realizzazione umana ediventino lievito di fraternità e di amore nella società”. Una esperienza con unasua “grammatica”, un “linguaggio fatto non solo di parole, ma anche di modi diessere, di come parliamo, degli sguardi, dei gesti, dei tempi e degli spazi” tipici delladinamica familiare.Le tante cadute sul nostro cammino come coppia, come genitori, ci chiedono dirialzarci, di credere alla misericordia di Dio Padre. Un Papà che vuole liberare lerelazioni umane da alcune schiavitù che rimbombano nel nostro cuore, come ladittatura delle emozioni, l’esaltazione del provvisorio che scoraggia gli impegni pertutta la vita, il predominio dell’individualismo, la paura del futuro.Gesù in croce è il vertice del mistero d’amore dell’alleanza tra Dio e l’uomo. Questarelazione d’amore si rinnova nell'Eucaristia e si attualizza anche nella coppia disposi. Non stanchiamoci di perdonarci l'un l’altra. Nutrendoci del Corpo di Gesù,contemplando la sua Parola. Ogni giorno.Dopo tanto camminare, il mattino di Pasqua farà spazio allo stupore emanifesterà la bellezza unica e straordinaria trasfigurata di ognunadelle nostre coppie e famiglie.Buona Pasqua!!

Maria Sasso e Filippo D’Elia (Responsabili dell’Ufficio diocesano per la Famiglia)

Via Crucis - famiglie in cammino con Gesù

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Questa scena di condanna la conosciamobene, è cronaca quotidiana. Come è facilecondannare, come è facile lanciare sassi:sassi del giudizio e della calunnia,dell’indifferenza e dell'abbandono. Quantigenitori piangono, in ogni parte del mondoper la sorte dei loro figli condannati ad unamalattia inguaribile, o per mancanza dicibo o per mancanza di opportunità di vitae di futuro. Abbiamo il coraggio di unirci alcoro di quei pochi che volevano laliberazione di Gesù, nostra guida e nostrasalvezza.

Gesù condannato a morte

“Pilato parlò loro di nuovo, volendorilasciare Gesù. Ma essi urlavano:“crocifiggilo, crocifiggilo”. Ed egli per laterza volta disse loro: “ma che male hafatto costui?” non ho trovato nulla in luiche meriti la morte. Lo castigheròseveramente e poi lo lascerò”. Essiperò insistevano a gran voce,chiedendo che venisse crocifisso”. (Lc 23,20-25)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Insegnaci Gesù il perdono, il rispetto, la tolleranza Siamo pronti a giudicarci, acondannarci reciprocamente ... ma Tu, il Condannato, con il tuo sguardo caricod'amore aiutaci a dire"rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori".

Padre nostro...

I stazione

Diocesi di Castellaneta Parrocchia San Leopoldo - Massafra

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II stazioneGesù è caricato della croce

“Essi allora presero Gesù ed egli,portando la croce, si avviò verso il luogodel Cranio, detto in ebraico Golgota,dove lo crocifissero e con lui altri due,uno da una parte e uno dall’altra e Gesùnel mezzo. (Gv 19,17-18)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Nella vita, ognuno di noi viene caricato di una croce e Gesù ci indica la via da seguire:l’amore vero passa dalla croce, non c’è altra via. La croce fa parte della nostraquotidianità. La croce rappresenta i nostri doveri quotidiani, familiari, lavorativi, sociali; lacroce è anche il modello per l’esercizio del potere, a tutti i livelli. Portare la croce non èfare cose straordinarie, ma è testimonianza quotidiana, lì dove siamo ogni giorno, in ogniambito della nostra vita, dalla mattina alla sera. Se invece scarichiamo ad altri la nostracroce, la croce dei doveri quotidiani, della coerenza, della testimonianza, noi siamo comequelli che deridono Gesù; se scarichiamo ad altri la nostra croce diventiamo la caricaturadel cristianesimo, perché proprio allora anche noi, pur nel nostro piccolo, ci associamo aipotenti, che pure critichiamo; ci arroghiamo un potere che non abbiamo; ci scagliamo,carichi di pregiudizio, contro chi è debole e contro chi sbaglia (secondo noi), addiritturacontro chi ci sembra troppo buono; siamo come coloro che per difendere ingiustamente ipropri interessi e privilegi si rendono colpevoli di sofferenza e violenza. Se scarichiamo adaltri la nostra croce rischiamo addirittura di alimentare quelle strutture di peccato per cuiagli arricchimenti di pochi corrisponde la povertà di molti: povertà materiale, di lavoro, diopportunità. La vita familiare, invece, ci riporta sempre alla quotidianità, perché, insiemeall’amore sempre vivo e vivificante, ci sono anche le incomprensioni, le fatiche, lediscussioni. Perfino solitudine e derisione. Portare la croce e rimanere fedeli alla crocesignifica guardare le cose dal punto di vista dell’altro o dell’altra; portare il peso di essereuomini e donne di oggi, qui e ora; portare il peso del mondo. Gesù ci indica la via daseguire: l’amore vero passa dalla croce, non c’è altra via. Padre Nostro...

Diocesi di Castellaneta Parrocchia Assunta - Mottola

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Quante cadute viviamo nelle nostre famiglie, quante volte finiamo a terra sotto ilpeso delle nostre "croci": le incomprensioni fra marito e moglie, tra genitori e figli,i silenzi assordanti che calano nelle nostre case, la mancanza di armonia, il venirmeno di attenzioni, la difficoltà di perdonare, la malattia.La famiglia è come un corpo in movimento nel cammino della vita, ha bisogno dicoordinarsi per camminare, tutte le parti devono collaborare fra loro. Quandouna parte è stanca l'altra fa uno sforzo in più per compensare la mancanzadell'altro. Senza questa armonia, senza questa coordinazione, il corpo cade allaprima difficoltà. La famiglia ha bisogno di cure proprio come il corpo, perfunzionare bene è necessario l'Amore. L'Amore gratuito e totale che ci dona Coluiche è morto per salvarci. Padre Nostro...

III stazioneGesù cade per la prima volta

“Egli si è caricato delle nostresofferenze, si è addossato i nostridolori, e noi lo giudicavamocastigato, percosso da Dio eumiliato. Egli è stato trafitto per lenostre colpe, schiacciato per lenostre iniquità. Il castigo che ci dàla salvezza si è abbattuto su di lui;per le sue piaghe siamo statiguariti”. (Isaia 53,4-5)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia San Lorenzo - Massafra

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Le mamme accompagnano i figli a scuola, o dal medico, o li portano con sé allavoro. Ma tu, Maria, ti distingui dalle altre mamme: stai accompagnando tuofiglio a morire. Vedere il proprio figlio morire è la sorte peggiore che si possaaugurare ad una persona, la più innaturale. Sapevi che, prima o poi, sarebbesuccesso, ti era stato profetizzato, ma ora che è accaduto è tutto diverso. Ora,sulla via della croce, si compie la parola di Simeone. Siamo sempre impreparati difronte alla vita, alla sua crudezza: Maria sei tanto triste, ma non disperata. Seisplendente anche nella tua tristezza, perché hai speranza, sai che quello di tuofiglio non sarà un viaggio di sola andata e sai, lo senti, come solo le mamme losentono, che lo rivedrai presto. Santa Maria, prega per noi. Ora e nell’ora deldubbio e della fatica. Ora e nell’ora della paura e del timore. Ora e nell’ora dellatristezza e della sofferenza Padre Nostro...

“Simeone disse a Maria: «Egli èqui per la rovina e larisurrezione di molti in Israele,segno di contraddizione perchésiano svelati i pensieri di molticuori. E anche a te una spadatrafiggerà l’anima” (Lc2,34-35)

IV stazioneGesù incontra sua madre

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia Maria SS.Annunziata - Palagiano

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Il cireneo è un uomo qualunque, un uomo semplice, un uomo senza notorietà.Quest’uomo un giorno passando sulla strada che abitualmente faceva, mentre tornavada lavoro, incontra Gesù. L'evangelista dice: “Gli misero addosso la croce”. Questa èun'espressione forte e cruda. Questo uomo si trova di fronte ad uno sconosciuto,soprattutto un uomo condannato a morte. Poteva scappare, rifiutarsi, ma il cireneo resta.Abitualmente il cireneo è raffigurato in fondo alla Croce, ma nella realtà doveva essere afianco di Gesù. Il cireneo aiuta Gesù a portare la croce. Ci chiediamo, chi porta la croce?Gli occhi di ognuno di noi raccontano il mondo che abbiamo dentro. Cosa avrà vistoGesù negli occhi del cireneo? Cosa avrà visto il cireneo negli occhi di Gesù? Pensiamo aquanti in questi giorni si ritrovano a portare la croce degli altri, persone normali chehanno la loro vita, ma intercettano la vita sofferente di altri. Sono sostegno per gli altri.Chiediamo a Gesù di aiutarci ad assistere il nostro prossimo che soffre, anche se questachiamata deve essere in contraddizione con i nostri progetti. Chiediamo a Gesù diriconoscere che è una grazia poter condividere la croce degli altri, capire e sperimentaredi essere in cammino con Lui. Chiediamo a Gesù di riconoscere con gioia che propriocondividendo le sofferenze di questo mondo diveniamo servitori della salvezza. Gesù cimette nelle condizioni del cireneo, in una condizione di privilegio. Padre Nostro...

V stazioneGesù è aiutato da Simone di Cirene

“Allora costrinsero un tale chepassava, un certo Simone diCirene che veniva dalla campagna,padre di Alessandro e di Rufo, aportare la croce”. (Mc 15,21-22)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia Sacro Cuore -Massafra

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“Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto” (Sal 27, 8-9). La Veronica incarna e accomuna tutti gli uomini credenti che hanno l’anelito a vedere il volto di Dio. Sulla Via Crucis di Gesù ella non si fa né contagiare dalla brutalità dei soldati,né immobilizzare dalla paura dei discepoli. Èl’immagine della donna buona che, nel turbamentoe nell’oscurità dei cuori, mantiene il coraggio dellabontà, non permette che il suo cuore si ottenebri.Traduce tutto in azione, in un vero e proprio attod’amore. Soltanto con il cuore possiamo vedereGesù. Soltanto l’amore ci rende capaci di vedere e cirende capaci di agire. E quando non siamo capaci dicompiere grandi cose, chiediamo al Signore ilcoraggio di un’umile bontà. Imprimiamo il Suo voltonei nostri cuori, così che possiamo incontrarLo nelnostro prossimo. Padre Nostro...

VI stazioneLa Veronica asciuga il volto di Gesù

“Ho presentato il dorso aiflagellatori, la guancia a coloro chemi strappavano la barba; non hosottratto la mia faccia agli insulti eagli sputi”. (Is 50,6)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia San Francesco - Massafra

Quante volte, Signore,torniamo a casa stanchi esfiduciati, dopo unagiornata di lavoro,cercando qualcuno che cisollevi con un panno dilino e con un cuore cheama! Rendici "Veronica" per ilnostro partner, per inostri figli, per i nostrigenitori, perchè, come lei,anche noi abbiamo latenerezza di alleviare undolore, uno sconforto, unasolitudine.

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Cadere, sotto il peso delle difficoltà, dell’indifferenza, delle problematiche quotidiane, deidubbi su tutte le certezze che cambiano a seconda delle proprie convenienze ecomodità. Cadere, per la mancanza di ideali, di convinzioni, di certezze, di basi solide, o solo perscoraggiamento, per momenti di incomprensioni, di stanchezze e di paure. Cadere maessere capaci di rialzarsi per raggiungere il proprio traguardo, anche se sconveniente,anche se contro la convinzione, la mentalità e le certezze di tutti; essere capaci dirialzarsi perché si crede nella meta da raggiungere, certi del sostegno di Dio, della suabenedizione, della sua presenza nel proprio cammino. Quante volte anche nellefamiglie si cade per le difficoltà o le fragilità che la vita ci propone; quante volte nellefamiglie ci si allontana tra coniugi, tra genitori e figli, per tante piccole cose cheprendono il sopravvento sull’amore grande che li unisce; quanto è importante nellafamiglia, sentirsi e essere l’uno sostegno dell’altro; quanto è importante in ognimomento capire che lo sguardo d’amore di Dio ci è vicino, ci protegge, ci soccorre e ciinvita a rialzarci, ad essere uniti, ci solleva, ci sostiene, si prende cura di ognuno di noiper permetterci di andare fino in fondo, insieme, compagni di viaggio per realizzare ildisegno di Dio per noi. Padre Nostro...

VIIstazioneGesù cade la seconda volta

“Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,dalla peste che distrugge. Millecadranno al tuo fianco e diecimila allatua destra; ma nulla ti potrà colpire. Eglidarà ordine ai suoi angeli di custodirtiin tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti<<porteranno perché non inciampi nellapietra il tuo piede”. (Dal Salmo 90)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia San Pietro - Palagianello

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Gesù si avvia sul luogo della crocifissione. Sale il calvario tra spasmi e crudelimaltrattamenti. Lo fa per ciascuno di noi, perché possiamo salvarcidall’inganno del maligno. Così ogni suo passo diventa un atto di amore. Ledonne piangono a quella vista, ma Gesù le ammonisce. La suapreoccupazione è che sia solo commozione e che non si smuove il cuore alcambiamento; questo è il solo motivo del suo donarsi. A lui preme la nostravita, quella eterna. Ed è questo il suo dolore più grande: pensare che il suosacrificio non sia accolto da tutti. Con Maria vogliamo affidare al padre lenostre piccole sofferenze di ogni giorno. Le nostre mancanze ed propositiperché in ogni famiglia cresca sempre più l'amore reciproco per poi irradiarsinella società dove ognuno è chiamato a testimoniare la bontà di Dio. Questo tempo difficile che stiamo vivendo lo viviamo da cristianiresponsabili? Riusciamo a dare speranza a chi è preoccupato e disorientato?Come cristiani siamo capaci di dare l'esempio rinunciando spontaneamentealle nostre abitudini prima che ci vengano imposte? Padre Nostro...

VIIIstazioneGesù consola le donne di Gerusalemme

“Lo seguiva una grande moltitudine dipopolo e di donne, che si battevano ilpetto e facevano lamenti su di lui. MaGesù, voltandosi verso di loro, disse:«Figlie di Gerusalemme, non piangete sudi me, ma piangete su voi stesse e suivostri figli.». (Lc 23, 27-28)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia San Pietro - Mottola

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"Gesù cadde e si rialza per tre volte.... èsempre più stanco, è stremato dal pesodella Croce. Quella Croce resa semprepiù pesante dai nostri peccati, i peccatidell'umanità tutta... Gesù si è caricato diquesta Croce per Amore.Viviamo una vita piena di difficoltà, disituazioni difficili che spesso ciallontanano da Gesù credendo che siapossibile fare a meno del suosupporto...Dobbiamo tornare ad affidarci a lui, afidarci di lui, a riscoprire quell'Amoreche Gesù nutre per noi nonostante inostri peccati. Padre Nostro...

IX stazioneGesù cade la terza volta

“Maltrattato, si lasciò umiliare enon aprì la sua bocca; era comeagnello condotto al macello,come pecora muta di fronte aisuoi tosatori e non aprì la suabocca”. (Is.53,7-8)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchie San Lorenzo e Spirito Santo - Laterza

Gesù, fa che le nostre casediventino luogo di perdono, diriconciliazione, di correzionefraterna, di dialogo, di ascoltoe di aiuto reciproco. Quandogiunge lo scoraggiamento,l'amarezza, il dolore, donaci dicomprendere che queste crocisono anche la Tua, inseparabiledalla Tua Resurrezione. Donacil'umiltà che ci rende capaci dirinunciare a noi stessi peramore dell'altro. Donaci il Tuocuore, perché possiamo amarcicome Tu ci ami.

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Per il mondo delle relazioni, la pandemia è stata come uno tsunami. Improvvisa,devastante e destinata a lasciare a lungo il suo segno. In questo sentimento diabbandono, abbiamo più che mai sperimentato che soli non siamo mai. Tra tuttele difficoltà attraversate durante questo lungo anno di pandemia, abbiamo vistoche insieme tra noi e insieme a “LUI” tutto potrà essere superato. Così come ci haricordato Papa Francesco, durante l’omelia fatta all’inizio della pandemia in piazzaSan Pietro, “siamo tutti sulla stessa barca”. Nonostante il trambusto causato dallatempesta, Gesù dorme sereno fiducioso nel Padre. Successivamente il vento cessa ele acque si calmano. Gesù rivolge, quindi, queste parole ai discepoli: “Perché avetepaura? Non avete ancora fede?”. In quell’occasione il Santo Padre disse, “stiamovivendo un tempo sferzato dalla tempesta e nello stesso tempo siamo tutti chiamatia remare insieme, tutti bisognosi di confrontarci a vicenda, perché su questa barcaci siamo tutti”. Meditando questa stazione, tutto questo è stato chiesto anche a te…Gesù. Padre Nostro...

X stazioneGesù è spogliato dalle vesti

“Un branco di cani mi circonda, miassedia una banda di malvagi; hannoforato le mie mani e i miei piedi, possocontare tutte le mie ossa. Essi miguardano, mi osservano: si dividono lemie vesti, sul mio vestito gettano lasorte” (Dal Salmo 22)

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia Immacolata - Ginosa

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Signore Gesù, con i nostri limiti epeccati continuiamo a oltraggiarete, crocifiggerti, a non riconoscerticome l’unico redentore.Nonostante ciò continui adavere misericordia di noi e ciindichi il perdono come l’unica via per salvarci. Aiutaci a percorrerla nella vita di tutti i giorni. Padre Nostro...

Gesù è inchiodato alla croce

“Quando giunsero al luogo dettoCranio, là crocifissero lui e i duemalfattori, uno a destra e l’altro asinistra. Gesù diceva,” Padre,perdonali, perché non sanno quelloche fanno”. Dopo essersi poi divise le vesti, letirarono a sorte. C’era anche unascritta sopra il suo capo: «questi è ilRe dei Giudei»”. (Lc23,33-34-38)

Hanno pensato di infliggertil'ennesima tortura, l'ennesimaumiliazione, ma Tu Gesù hai stesole tue braccia e hai lasciato chefossero inchiodate alla croceperchè hai voluto restare persempre legato a noi, alla miseriaumana, al dolore di ognuno, alletribolazioni delle famiglie, alleansie dei genitori... Resta con noi Gesù, noi ti cerchiamo evogliamo restare con Te e in Te.

XI stazione

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia Santa Croce - Laterza

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È la prova più difficile per noi. Ci hai chiamato alla vita, ad essere sposi, figli,compartecipi di quell’amore che è riflesso del Tuo. Perché dunque la croce? Perchéquel corpo martoriato, coperto di sangue? Perché quel capo chino, schiacciatodalla corona di spine? Perché la morte ci lascia un vuoto incolmabile? Tu Signorevai oltre la nostra morte e ci proietti in una imensione che fa balzare davanti ainostri occhi il volto illuminato della luce della Pasqua. Ci insegni così ad estirpare ichiodi della sofferenza e a vedere la luce dell’alba in fondo alla notte più buia. Hairiempito quel vuoto abissale sulla terra con il dono dell’Eucaristia e con il donodella Madre. Non tanto sul Tabor quanto sul Calvario Tu ci hai rivelato il Tuo verovolto, il volto di un amore che si è spinto fino alla fine. La visione di Te crocifisso cisprona a non vergognarci delle nostre infedeltà e ci riempie di gratitudine per latua infinita misericordia. O Signore quanto ti è costato l’averci amato Padre Nostro...

“Venuto mezzogiorno, si fece buio sututta la terra, fino alle tre del pomeriggio.Alle tre Gesù gridò con voce forte «Eloi,Eloi, lemà sabactani?» che significa «Diomio, Dio mio, perché mi haiabbandonato?» Poi, dando un forte grido,spirò. Allora il centurione che gli stava difronte, vistolo spirare in quel modo, disse:«Veramente quest’uomo era Figlio diDio».

(Mc 15,33.39)

XII stazioneGesù muore sulla croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia Immacolata - Ginosa Marina

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In fondo la sofferenza della morte è quanto puòterrorizzare di più. Tutti quanti noi vorremmo che nonarrivassero mai quel momento. Vorremmo che lanostra vita non ne fosse costellata o punteggiata; mapurtroppo, quando questi momenti arrivano, a volte latentazione di volgere lo sguardo dall'altra parte perchéci fosse qualcuno ad occuparsene al posto nostro, perchè non riusciamo a sobbarcarci di quel peso. Forsequel sangue e quell’acqua scaturiti dal costato delCristo crocifisso possono essere per noi viatico, fonte dicoraggio e di forza, non per annullare il dolore, lasofferenza, la morte, ma per riuscire ad affrontarle conlo spirito di chi da quell’ acqua, da quel sangue è rinatoa vita nuova. Padre Nostro...

“Era il giorno della Preparazione e i Giudei,perché i corpi non rimanessero in crocedurante il sabato (era infatti un giorno solennequel sabato), chiesero a Pilato che fossero lorospezzate le gambe e fossero portati via.Vennero dunque i soldati e spezzarono legambe al primo e poi all'altro che era statocrocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesùe vedendo che era già morto, non glispezzarono le gambe, ma uno dei soldati glicolpì il fianco con la lancia e subito ne uscìsangue e acqua”. (Gv 19,31-34)

Gesù è deposto dalla croce Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Gesù, tu ci hai accolticon le tue parole, i tuoigesti e i tuoi sguardi..ma noi non ti abbiamo

riconosciuto. Adesso, sotto la croce, ci

ritroviamo in silenzio,attoniti, e, con Maria, stendiamo le nostre

braccia per accoglierTi.Ora sappiamo chi sei, e

con il centurioneprofessiamo la nostra

fede. Vieni Gesù!

XIII stazione

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchia Cuore Immacolato - Castellaneta

Page 17: Vi a C r u c i s

Gesù, quella pietra che scivola sulla tua tomba, suggella il sacrificio di Dio. E'proprio vero che Dio non è solo Padre, ma anche Madre, perché Tu ti seisacrificato come una mamma che è tutta per i figli. Gesù, quante famiglie sono inuno stato di vita apparente, morte spiritualmente perché nessuno di loro sisacrifica, nessuno che vede il tuo corpo martoriato in esse, nel volto del familiareche soffre; nessuno che abbia pazienza e amore e sappia andare oltre il visibileper scoprire l'invisibile. Maria, Regina della Pace, porta l'amore nelle famiglie chesono diventate "sepolcri imbiancati", dove c'è solo l'apparenza del bene, ma nonla sostanza. Proteggi le famiglie che vivono nella pace e nella serenità, quella pace che il mondonon può dare e che viene soltanto da Te. Dona ad ogni famiglia la certezza diessere custodita da Te, custodita nel Tuo cuore di Padre. Padre Nostro...

“Venuta la sera giunse un uomo ricco diArimatea chiamato Giuseppe, il quale eradiventato anche lui discepolo di Gesù. Egliandò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù.Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato.Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolsein un candido lenzuolo e lo depose nella suatomba nuova, che si era fatta scavare nellaroccia; rotolata poi una gran pietra sulla portadel sepolcro, se ne andò. Erano li davanti alsepolcro, Maria di Magdala e l’altra Maria”.(Mt 27,57- 61)

XIV stazioneGesù è posto nel sepolcro

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamoPerché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Diocesi di Castellaneta Parrocchie San Martino e Gesù Risorto - Ginosa

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Signore Gesù, che portando la croce ci hai insegnato lavia della salvezza, benedici tutta la Chiesa, tutte le

nostre famiglie e rendici, giorno per giorno, testimonicredibili ed operosi del tuo amore, operatori di pace.

Tu che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.