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Verso una cittadinanza critica

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Verso una cittadinanza critica

• la formazione dello stato-nazione europeo moderno

• l’identità fissa e omogenea • la pedagogia inscritta nella narrazione

della nazione • il nesso tra lingua-letteratura-

storia-identità • l’omogeneità linguistica-etnica

1492 • 2 gennaio - Caduta di Granada, ultima roccaforte araba in Spagna, fine della

Reconquista. • 31 marzo - Ferdinando II d'Aragona ed Isabella di Castiglia firmano il decreto

che espelle tutti gli Ebrei dalla Spagna, salvo coloro che accettino la conversione al cattolicesimo.

• 31 luglio - Termine del decreto di Granada: gli Ebrei sono espulsi dalla Spagna: 40,000–200,000 partono. Sultan Bayezid II manda la flotta ottomana per riportarli nei territori ottomani, soprattutto a Salonnica (oggi Thessaloniki).

• 3 agosto - Cristoforo Colombo, a capo di una spedizione di tre caravelle, salpa da Palos (Spagna) alla volta dell'America, senza però saperlo, credendo infatti di andare verso le Indie.

• 18 agosto - Pubblicazione a Salamanca della prima grammatica di lingua castigliana, opera dello studioso Antonio di Nebrija: ‘uno strumento dell’impero’.

• 12 ottobre 1492 Colombo scopre l'America. Inizia convenzionalmente l'età moderna. • 31 dicembre - Circa 100.000 Ebrei sono espulsi dalla Sicilia.

Un modello da esportare?

Una volta mondializzato dalla modernità di chi è questo mondo? La divisione del mondo conquistante dal quello conquistato (Carl Schmitt) e la gestione e giustificazione dei loro confini.

Una cittadinanza, con i suoi diritti politici, culturali ed economici, basata storicamente e strutturalmente sulla negazione di tali diritti ad altri/altre. Il trasferimento dagli spazi urbani disciplinati della città coloniale alla città europea postcoloniale d’oggi.

I discorsi astratti e perciò universali occidentali che diventano specifici nella loro ubicazione geo-culturale e politica, e dove i diritti vengono applicati e/o sospesi e negati (per quelli che non ‘hanno i diritti di avere diritti’, Hannah Arendt) per produrre ‘emergenze’, campi e zone di sorveglianza e di eccezione.

L’umanesimo auspicato da Frantz Fanon ancora da venire.