Versiliana Festival 2011

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LUGLIO | AGOSTO 2011 PROSA | DANZA | MUSICA | ARTE | INCONTRI AL CAFFÈ

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tutti gli appuntamenti dell'edizione 2011

Transcript of Versiliana Festival 2011

luglio | Agosto 2011

PRosA | DANZA | MusiCA | ARtE | iNCoNtRi Al CAFFÈ

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4 lA tRENtADuEsiMA stAgioNEVentisei eventi di gran richiamoper un’estate di spettacolo e cultura

8 il PREsiDENtE NiColAi“Una sfida elettrizzante”

9 il CoRPo, lA PARolA, lA MusiCAParla il direttore artisticoLuca Lazzareschi

11 il siNDACo loMBARDiSiamo orgogliosi del lavoro svolto

12 uN CAFFÈ RiCCo Di NoVitàTorna il più amato salotto culturale, con le firme della tv e della radio e ospiti big

15 lA VERsiliANA DEi PiCColi mato

17 QuEll’ARlECChiNo REiNVENtAto DA stREhlER

18 lA CARMEN Di gADEsRivoluzione nel flamenco

20 il CuoRE DEllA VECChiA RussiAcon l’Igor Moiseev Ballet

21 oRChEstRA PER MAtRiMoNi E FuNERAliÈ la musica gitana di Bregovic

23 CARREllAtA Di Big DEllA MusiCAÈ

26 MARCo tRAVAglio Istruzioni per il dopo Berlusconi

27 i MAsNADiERi Di sChillERLavia: è poesia della ribellione

29 sVEtlANA ZAkhARoVAetoile del teatro Bol’šoj

30 FRA ClAssiCo E MoDERNo“Rossini Cards” e “H+”, “La bella addormentata”, “Cenerentola” e “Caravaggio”

Supplemento al numero odierno de LA NAZIONE a cura della SPE

Direttore responsabile: Giuseppe MascambrunoVicedirettori: Mauro Avellini, Marcello ManciniCapo Servizio: Enrico SalvadoriCoordinamento: Umberto GuidiFotografie e collaborazione testi: Ufficio Stampa Versiliana

Direzione redazione e amministrazione:Via Paolieri, 3, V.le Giovine Italia, 17 (FI)

Grafica ed impaginazione: Kidstudio - www.kidstudio.itStampa: Grafica Editoriale Printing srl (BO)

Pubblicità: Società Pubblicità Editoriale spaDIREZIONE GENERALE: V.le Milanofiori Strada, 3Palazzo B10 - 20094 Assago (MI)Succursale di Firenze: V.le Giovine Italia, 17Per la pubblicità: tel. 055 2499203

| SoMMaRIo |32 NoN si ViVE Di solA sAtiRA

Però Crozza aiuta a riderci sopra

34 lA tEMPEstAmetafora di una società che cola a picco

37 l’iNFERNo Di DANtE fra danza, mimica e atletica

38 uN gRillo PARlANtEIl comico in uno show “senza copione”

41 uNA FAVolA CiNiCAPER i tutti i tEMPi“Sogno di una notte di mezza estate”

42 oRChEstRA DAl ViVo PER il MusiCAl CAts

44 iNCoNtRo iN jAZZ CoN giNo PAoliCinque big della musica per un viaggio da non perdere

46 A lui gli oCChi, PlEAsEIn finale di stagione lo show di Proietti

48 AttoRi CAPACi Di ‘ADEsCARE’“Dignità autonome di prostituzione” al Teatro Comunale

50 sAtiRA, ARtE E CultuRAalleanza con Forte dei Marmi

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Prosa, Danza, Concerti, Musical e one man show per la 32° edizione de La Ver-siliana Festival di Marina di Pietrasanta. Un intenso programma di eventi, firmato dal direttore artistico Luca Lazzareschi, nel grande teatro all’aperto immerso nella pineta della Versiliana cara a Gabriele D’Annunzio prende il via l’8 luglio con “Arlecchino servitore di due padroni”, di Carlo Goldoni: lo spettacolo italiano più visto nel mondo.

Ventisei eventi tra luglio e agosto, tra cui due prime nazionali, (tutti gli appun-tamenti su www.laversilianafestival.it) con una speciale performance al Teatro Comunale di Pietrasanta, per 35 serate

lA tRENtADuEsiMA stAgioNEVENtisEi EVENti Di gRAN RiChiAMoPER uN’EstAtE Di sPEttAColo E CultuRA

di spettacolo di grande qualità artistica all’insegna della cultura. Nel cartellone della 32°edizione del Festival La Ver-siliana, organizzato dalla Fondazione La Versiliana in collaborazione con il Comune di Pietrasanta e con il prezioso supporto della Banca della Versilia, Luni-giana e Garfagnana, spicca per la prosa, la prima nazionale de “I Masnadieri” di Schiller con la regia di Gabriele Lavia, che affronta nuovamente il testo in chiave contemporanea a 30 anni dal suo storico allestimento, che debutterà alla Versiliana il 29 luglio, in replica il 30 luglio e per la danza, direttamente dal Teatro Bol’šoj di Mosca, tempio mondiale del balletto, il Festival ospiterà, il 13 agosto, la stella

||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| La compagnia Igor Moiseev Ballet presenterà le danze popolari russe il 19 luglio

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più brillante del firmamento della danza classica: l’Etoile del Bol’šoj di Mosca Svetlana Zakharova in un Gala che la vedrà protagonista insieme ai Solisti del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Teatro dell’Opera di Kiev.

Il cartellone della della Versiliana riserva per il suo pubblico ancora tan-tissimi eventi: la grande prosa shake-speariana con “La Tempesta” del Globe Theatre di Roma-Silvano Toti protago-nista Giorgio Albertazzi con la regia di Daniele Salvo (5 e 6 agosto); “Sogno di una notte di mezza estate” (16 agosto) nell’adattamento e regia di Andrea Bat-tistini. E ancora, una serata di gala con lo straordinario Gigi Proietti, che dopo molti anni di assenza torna in Versiliana con il suo nuovo spettacolo “Buonasera, varietà di fine stagione”( 26 agosto) e il celeberrimo musical “Cats” con la Com-pagnia della Rancia (20 e 21 agosto.

| Danza | La Versiliana 2011 sarà il tempio della grande danza con le più prestigiose compagnie italiane ed inter-nazionali, balletti del repertorio classico, moderno e contemporaneo: la sensuale “Carmen” di Antonio Gades e Carlos Saura (13 luglio), le danze popolari e folkloriche della compagnia russa Igor Moiseev Ballet (19 luglio). L’Ater Balletto, la compagnia ormai divenuta punto di riferimento della danza presenta due spettacoli di danza in un’unica sera, “Rossini cards” e “H+” (24 luglio). In prima nazionale “La Bella Addormentata nel Bo-sco” con la Compania de Ballet De Santa Coloma De Gramenet David Campos (3 agosto). Il palcoscenico della Versiliana si trasformerà per “L’inferno” (10 agosto) di Emiliano Pellisari studio in un mondo dove il reale e il virtuale si confondono in

un caleidoscopio di immagini. Il Balletto di Roma sarà in scena con “Cenerentola” (17 agosto), danzata in chiave contemporanea con le coreografie di Fabrizio Monteverde su musiche di G. F. Handel. Il Balletto del Teatro di Torino porterà sul palco il Cara-vaggio il 24 agosto.

| Concerti | Otto concerti di grande musica italiana ed internazionale con Go-ran Bregovic accompagnato dalla Wed-ding and Funeral Band (20 luglio), Daniele Silvestri e il nuovo album S.C.O.T.C.H (23 luglio), Elio in “Gian Burrasca” (regia di Lina Wertmuller) il 1° agosto, Iugudesman & Joo l’esilarante duo capace di abbattere le frontiere della musica classica (2 ago-sto), il numero uno del pianoforte Jazz italiano Stefano Bollani con i Visionari (9 agosto) e poi ancora Ornella Vanoni (11 agosto) e il “professore” Roberto Vecchio-ni il 18 agosto. Il 23 agosto si esibiranno invece cinque fuoriclasse della musica italiana e internazionale: Gino Paoli, Flavio Boltro, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto protagonisti di “Un incontro in jazz”.

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| Mattatori | La Versiliana ospiterà in collaborazione con il Teatro Puccini di Fi-renze, tre caustiche personalità, coscien-ze critiche dell’attualità italiana: Marco Travaglio che porterà in scena “Anestesia totale” con la partecipazione di Isabella Ferrari (21 luglio) e due mattatori genove-si del palcoscenico: Maurizio Crozza (31 luglio) che presenterà con la sua ironia e irresistibile potenza comica i “Fenomeni” , personaggi conosciuti e inediti ispirati alla politica e alla società, e Beppe Grillo (7 agosto) per due ore intense di spetta-colo affidate all’irriverente e provocatorio comico.

A Pietrasanta. Oltre agli eventi nel Grande Teatro immerso nella pineta, la Fondazione La Versiliana animerà dal 9 al 14 agosto il cuore della città e il Teatro Comunale di Pietrasanta con sei serate dedicate ad uno straordinario e coinvol-gente evento che trasformerà il teatro nella “Casa Chiusa dell’Arte”: “Dignità au-tonome di prostituzione”, uno spettacolo di Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna: oltre 30 attori come prostitute, protetti ma alla mercè dell’avventore/spettatore di turno che si lasceranno scegliere, esaminare e soppesare in cambio della propria Arte e del proprio Cuore.

| BIGLIETTERIA |

I biglietti per gli spettacoli sono in vendita su www.laversilianafestival.it e su www.ticketone.it. I biglietti possono essere acquistati anche presso il nuovo punto vendita in Piazza Duomo a Pietrasanta, al Teatro Comunale ( tel. 0584-795511) mentre il botteghino della Versiliana a Marina di Pietrasanta (viale Morin, 16 tel. 0584 265757, [email protected]) sarà operati-vo a partire dal 25 giugno.

Tutti gli spettacoli al Teatro della Versiliana iniziano alle ore 21.30

La Versiliana Festival (1 luglio - 31 agosto 2011) Viale Morin, 16 – Marina di Pietrasanta www.laversilianafestival.itBiglietti da 10 Euro a 85 euro + prevendita.

Info e prenotazioni: tel. 0584. 265757

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Maurizio Crozza (31 luglio). Foto di Marcello Orselli

“Arlecchino servitore di due padroni” aprirà la stagione di prosa l’8 luglio

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La Casa natale di Giacomo Puccini a Luc-ca in corte San Lorenzo riapre finalmente le porte ai visitatori di tutto il mondo. In quell’appartamento, al secondo piano di un antico fabbricato nel cuore della città, il compositore nacque il 22 dicembre 1858 e visse gli anni dell’infanzia, della prima giovinezza e della formazione musicale, prima di trasferirsi a Milano, dove nel 1884 iniziò quella carriera operistica che ne ha fatto uno dei compositori più noti e amati della storia. A questa casa Giacomo Puc-cini rimase sempre molto legato, tanto che ne volle mantenere la proprietà, nonostan-te avesse fissato altrove le sue residenze. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dopo un lungo periodo di chiu-sura, ha acquistato l’immobile con la sua collezione, e ha affidato alla Fondazione Giacomo Puccini la gestione del museo Casa natale. Un importante lavoro di restauro ha con-sentito il ripristino degli ambienti originali per creare un museo completamente rinnovato, che parla della vita e delle opere del Maestro con le sue musiche, i suoi documenti, i suoi dipinti, i suoi cimeli, i suoi arredi. Tra le tante meraviglie che la Casa natale offrirà al visitatore: il pia-noforte Steinway acquistato da Puccini nel 1901, legato in modo specifico alla composizione di Turandot. Michele Campanella suonerà questo straordinario pianoforte, oggetto simbolo della musica, nel concerto inaugurale del 10 settembre al Teatro del Giglio. Dal 13 settembre 2011 la Casa natale di Giacomo Puccini si apre ai percorsi museali, ai concerti, agli incontri, per far risuonare le sue musiche e le sue parole.Dal 13 settembre 2011 la Casa natale si propone come punto di partenza di un

13 Settembre 2011, ore 12

IL MAESTRO TORNA A CASAINAUGURAZIONE DELLA CASA NATALE A LUCCA

percorso di conoscenza che tocca altri luoghi cittadini, e poi Celle dei Puccini, Torre del Lago Puccini, Chiatri Puccini, Viareggio, e incontra gli altri musei pucci-niani, le altre residenze del compositore, le rappresentazioni delle sue opere, le esecuzioni delle sue musiche, le iniziative di studio. Per rendere tangibile questo intento, la Fondazione Giacomo Puccini ha creato Puccini Museum, un marchio che identifica tutto il territorio, e si propone come un viaggio lungo le tracce indele-bili lasciate dal grande compositore in Lucchesia, e di scoprirne la personalità, il genio e la passione.

Gabriella Biagi RavenniDirettore Fondazione Giacomo Puccini

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Organizzare una stagione festivaliera, in un luogo di prestigio come la Versiliana è una responsabilità, ma nello stesso tempo, anche una grande soddisfazione.

Per chi come me, poi, ha avuto l’onore di amministrare per tanti anni la città di Pietrasanta e di essere stato nella squadra guidata dal Sindaco Rolando Cecchi Pandolfini, nel periodo dell’acquisizione a patrimonio pubblico del Parco, c’è anche una componente sentimentale, fatta di tanti ricordi. E’ una sfida quella che ho ac-cettato, non senza ripensamenti, quando il Sindaco Domenico Lombardi mi ha offerto l’opportunità di guidare la Fondazione.

Una sfida che ho accettato consa-pevole della tremenda crisi economica che vive il nostro Paese e ancora di più la Cultura.Quella cultura che anziché essere considerata un investimento è trattata come una spesa inutile. Per questi motivi consideriamo, questo anno, come l’anno

il PREsiDENtE NiColAi“uNA sFiDA ElEttRiZZANtE”

| INTERVENTI |

zero, l’anno che sperimenta alcuni modelli di programmazione, con un cartellone che riteniamo interessante e di qualità. Lo stesso vale per gli “incontri al caffè”, questo anno con più presentatori, da Romano Battaglia a Oliviero Beha, Patrizio Roversi, Claudio Sottili, Luca Telese e i direttori e giornalisti di Mediaset, così da valutare i temi da più angolazioni e la collaborazione di Rai Radio 2 con “ Un giorno da pecora”, in diretta radio nazionale dal nostro caffè, dal 4 al 8 luglio.

Ancora una Versiliana che dedica ai bambini e ai giovanissimi un spazio tutto per loro, legato alla animazione, al gusto delle cose buone, al gioco, rafforzando un rapporto bambino-adulto sempre più difficile e sempre più delegato.

Ma più in generale, riteniamo di aver organizzato, una Versiliana che sa accogliere tutti coloro che vogliono vivere momenti di tranquillità, di intelligente svago in un rapporto con un ambiente magico, ultima testimonianza di una Versilia ancora piena di fascino e di ricordi dannunziani, che ne fu il primo grande cantore delle sue bellezze. Una Versiliana che quest’anno si lega strettamente al territorio e alla città di Pietrasanta, al suo centro storico con l’ini-ziativa “ Pietrasanta in Concerto” con la di-rezione artistica del maestro Guttman, ma ancora con Forte dei Marmi e Villa Bertelli, Seravezza e la Fondazione Terre Medicee, per integrare e promuovere gli eventi, cer-cando di offrire al pubblico più possibilità di godere della scelta , di conoscere questa terra ricca di storia, di ambienti unici e di

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Scrivendo questa breve presentazione sfoglio ancora una volta il programma del 32° Festival della Versiliana. Cerco di ricordare qual è stato il mio primo intento nel comporre il cartellone. Dice Shakespeare: “Lo scopo del teatro, sia all’origine, come ora, era ed è, di reg-gere per così dire, lo specchio alla natura – mostrare alla virtù il suo vero volto, al vizio la sua vera immagine, e alla stessa età e al corpo di un’epoca la sua forma come in un calco.” Il Teatro, in tutte le sue forme, è specchio dell’uomo e del mondo. Ecco, questa è l’idea di Teatro che mi ha guidato nella composizione del program-ma. La Parola di Shakespeare, Schiller e Goldoni, l’armonia del Corpo danzan-te, la Musica dei concerti, l’intelligenza comica e l’arguzia polemica, reggeranno in palcoscenico, complice la poesia, lo specchio alla natura e quindi a noi stessi. Il mio costante pensiero di teatrante è stato quello di privilegiare compagnie, progetti ed eventi che fossero coerenti, organici a questa idea di Teatro, e che, senza tradire la lunga storia e la matrice

il CoRPo, lA PARolA, lA MusiCAPARlA il DiREttoRE ARtistiColuCA lAZZAREsChi

popolare del Festival, garantissero sempre la qualità artistica. Passione, pensiero, gioco, emozione, meraviglia, amore, armonia e conflitto sono alcuni elementi fondanti con cui il Teatro ci parla, ed essi sono, io credo, fortemente presenti in tutti gli spettacoli di questa stagione.

E dunque, che Corpo, Parola e Musica possano, grazie al palcoscenico della Versiliana, nutrire la mente e il cuore degli spettatori.

Buon Teatro a tutti!

Luca LazzareschiDirettore Artistico

cultura, abitata da gente vera, forte e leale come le loro montagne di marmo.

Ci presentiamo al pubblico con quello che siamo riusciti a programmare, con l’umiltà di imparare e di correggere, ma anche con l’orgoglio di tanti anni di storia, per questo vogliamo invitare gli altri Enti versiliesi a collaborare, per formare una squadra che lavori per dodici mesi l’anno

per i nostri cittadini e i turisti. La Versilia deve vivere, cambiando atmosfere, colori per tutto l’anno, sempre accogliente, ricca di opportunità culturali, questo è l’obbligo ci spetta. Buon divertimento!

Manrico NicolaiPresidente Fondazione La Versiliana

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Assistere agli spettacoli teatrali o ai pomeriggi culturali in Versiliana è un modo per rilassare la mente e lo spirito.

Il fitto calendario di eventi tra musica, teatro, danza, letteratura, scienza, politica e costume fa del Festival il punto di riferimento per chi ama trascorrere le vacanze all’insegna del connubio cultura e natura. Una tradizione più che trenten-nale che non mancherà anche per questa edizione di stupire ed emozionare, vista la passione e la professionalità con cui è stata scelta la programmazione.

Se consideriamo poi le altre ini-ziative che la città di Pietrasanta offre nella stagione estiva, credo proprio che possiamo andare orgogliosi del lavoro svolto. Per quanto riguarda il settore della Cultura, il nostro Comune ha puntato alla valorizzazione degli spazi programman-do un minor numero di eventi e puntando più sulla qualità che sulla quantità.

Ricordo brevemente la creazione di “Pi.Co.–PietrasantaContemporanea”, che ha debuttato con la mostra “Sopra/naturale. La forma che riflette”, orga-nizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Centro Arti Visive e con la partecipazione della Fondazione La Versiliana; la 55ª edizione del “Premio Carducci” rivolta a giovani poeti sotto i quaranta anni di età - una scelta condi-

il siNDACo loMBARDisiAMo oRgogliosi DEl lAVoRo sVolto

| INTERVENTI |

visa da me e dal nuovo presidente del premio, il poeta Alberto Belloccio. Infine “Pietrasanta in concerto”, nata dall’idea del celebre violinista e direttore d’or-chestra Michael Guttman, e che anche quest’anno porterà sul palcoscenico la stella della musica, la pianista Martha Argerich. Queste sono solo alcuni degli eventi che caratterizzeranno la nostra estate. Proposte che sempre più andran-no nella direzione della collaborazione tra istituzioni e Comuni limitrofi, con l’idea di arrivare molto presto ad un cartellone unico di tutta la Versilia.

Domenico LombardiSindaco di Pietrasanta

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Dici Caffè della Versiliana e sai subito di che si tratta. Il talk show pomeridiano più apprezzato e imitato. Un “pulpito” per politici, personaggi dello spettacolo e della cultura, scienziati e sportivi. L’edizione di quest’anno, che ha preso il via il primo luglio e proseguirà sino alla fine di ago-sto, si annuncia ricca di grandi novità ed importanti collaborazioni messe a punto dal Presidente della Fondazione La Versiliana Manrico Nicolai, con Radio e Tv Nazionali, da quella con Rai Radio2 e la trasmissione “Un Giorno da Pecora” di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro (che trasmetterà dal Caffè in diretta nazionale), a quella con Me-diaset che vedrà impegnati come conduttori Claudio Brachino, Mario Giordano, Paolo Liguori, Vincenzo Toti, Monica Gasparini, Gabriella Simoni per dare un nuovo impulso

uN CAFFé RiCCo Di NoVitàtoRNA il Più AMAto sAlotto CultuRAlE, CoN lE FiRME DEllA tV E DEllA RADio E osPiti Big

al Caffè anche da un punto di vista me-diatico, a quelle con le firme più illustri del giornalismo per la conduzione degli incontri (Edoardo Raspelli, Oliviero Beha, Patrizio Roversi, Luca Telese, Claudio Sottili).

«Abbiamo voluto allargare gli orizzonti del Caffè – dichiara Nicolai - aprendo alla cultura in senso più ampio e a nuove collaborazioni con i più importanti media nazionali e con rinomate firme giornalisti-che. Avremo come sempre ospiti illustri del mondo della scienza, della letteratura, attualità e cronaca, teatro e arte, che ci rac-conteranno i loro lavori editoriali, e tra i temi ci sarà anche la politica, ma sarà affrontata principalmente attraverso la lente dell’ironia e della satira”.

“Sarà un’edizione di grande prestigio quella del Caffè della Versiliana 2011 – dichiara il Sindaco di Pietrasanta Dome-nico Lombardi - a partire dalle importanti firme del giornalismo che si avvicende-ranno nel condurre gli incontri”. Il salotto culturale più amato d’Italia, organizzato dalla Fondazione La Versiliana in colla-borazione con il Comune di Pietrasanta e con il sostegno della Banca della Versilia Lunigiana e Garfagnana si avvarrà per la conduzione delle più illustri firme giorna-listiche e della immancabile presenza di Romano Battaglia, patron del Caffè della Versiliana, storico conduttore degli incontri da oltre 25 anni. Confermata la presenza

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di Renato Brunetta, Vittorio Missoni(12 lu-glio), Emanuele Filiberto di Savoia(13 luglio), Pier Luigi Vigna e Antonio Ingroia (20 luglio), Nichi Vendola (21 luglio), Gabriele Lavia (28 luglio), Diego Dalla Palma(22 luglio), Beppe Severgnini (29 luglio), Maria Luisa Busi(10 luglio), Walter Veltroni (17 luglio), Valerio Massimo Manfredi (23 agosto), Dario Franceschini (24 agosto), Giorgio Albertazzi (4 agosto), Chiara Beria D’Argentine(25 agosto).

Tra le novità di questa edizione, “La Pecoriana - Un Giorno da Pecora al Caffè della Versiliana”. La celebre trasmissione di Rai Radio 2 condotta da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro trasmette in diretta radiofonica nazionale e per la prima volta di fronte al pubblico, dal 4 all’8 luglio (a partire dalle 17.30 alle 19.30) proprio dalla Versi-liana Altra novità, gli incontri a Villa Bertelli a Forte dei Marmi, per i quali si rinvia al servizio a pagina 46.

| CIBO E PAROLE |I lunedì al Caffè della Versiliana saranno invece tutti dedicati al tema centrale del gusto che sarà affrontato e discusso par-tendo da differenti chiavi di lettura insieme ad ospiti illustri. Il ciclo di 8 incontri “Cibo e parole” condotto da Edoardo Raspelli che da decenni è voce e penna autore-vole nel mondo del gusto presenterà il Made in Italy enogastronomico. Tra i nomi celebri che hanno già confermato la loro presenza, Lorella Cuccarini, che lunedì 25 luglio presenterà il suo libro “A tavola non si invecchia” e Beppe Bigazzi, Clara e Gigi Padovani, Riccardo Baracchi, Cecilia Tessieri di Amedei e Maria Rita Parsi.

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| IL CAFFE’ OFF |Il Caffè della Versiliana si arricchisce anche di una nuova sezione, con un ciclo di appuntamenti in un orario insolito. Alle 21.30 andranno “in scena” dal palco del Caffè le “Segrete Emozioni. L’arte, la vita e i 5 sensi” (10, 17, 22,25 luglio e 4 agosto). Maurizio Vanni, museologo, critico, storico dell’arte e specialista in Art Management, condurrà 5 appuntamenti legati alle 5 percezioni sensoriali. Tra gli ospiti, la figlia di Robert Kennedy Kerry Kennedy, la mo-della e attrice russa Ludmilla Radcenko, Claudio Batta di Zelig, Mimmo Calopresti, Davide Riondino, Niccolò Agliardi, Anna-maria Testa.

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Romano Battaglia, conduttore storico del Caffè

Walter Veltroni

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La Versiliana apre le porte anche ai più piccini con un ricco programma di attività, eventi e spettacoli per imparare divertendosi: “La Versiliana dei piccoli”, fino al 29 agosto (tutti i giorni, dalle 17 alle 20) curata da Massimo Pasquini, sarà un parco del divertimento intelligente, ma anche il luogo delle fiabe vive dove la sorpresa e la meraviglia sono alimentate dalla creatività dei bambini. Un luogo per i bambini e le famiglie, con animazioni, spettacoli e le fiabe a centimetri zero, ovvero le fiabe della tradizione popola-re italiana, fiabe “partecipate” perché prodotte direttamente dai bambini sotto la guida di esperti.

Negli spazi della Versiliana dei Piccoli, i bambini entrano nel “Castello Camerino” del trucco, parrucco e imbacucco, un camerino all’aperto dove trasformarsi in un personaggio delle fiabe, con un vero e proprio laboratorio di sartoria dove ogni bambino può fare il suo costume, con tecniche convenzionali e non, prima di passare al trucco e parrucco. Alla Versi-liana i bambini preparano anche le scene delle fiabe nella Bottega degli ambienti, con tecniche semplici, all’interno di una ex-legnaia. E come in tutte le più belle fiabe non mancherà la musica : nella legnaia sonora i bambini daranno “fiato alle fiabe”.

lA VERsiliANA DEi PiCColisPAZio AllE FiABE E AllA CREAtiVità

| BAMBINI |

E non solo… a disposizione dei bambini c’è anche l’orto novello della Versiliana dei piccoli, realizzato in collaborazione con il Consorzio Toscana Produce, un “orto per fiabe biologiche e salutari, a centi-metri zero” un luogo dove coltivare idee e frutti dell’orto, dove i bambini potranno raccogliere freschi “accessori” di scena: verdura, frutta e piante aromatiche che si trasformeranno in elementi magici duran-te le rappresentazioni.

Le “Fiabe a centimetri zero”, saranno messe in scena, dal 12 luglio al 26 agosto, nell’Arena dei Piccoli insieme ai “sette magici spettacoli” fiabe italiane del teatro di figura con compagnie provenienti pre-valentemente dalla Toscana.

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Simbolo del Piccolo Teatro di Milano e della Commedia dell’Arte, “Arlecchino servitore di due padroni” è in assoluto lo spettacolo italiano più visto al mondo, con i suoi sessantaquattro anni di vita pieni d’energia e di creatività che hanno conqui-stato i pubblici più diversi d’ogni latitudine. È nato dalla penna du Carlo Goldoni, nel Settecento, quando ormai la commedia dell’arte aveva esaurito il suo ciclo e la sua forza trasgressiva. Così questo Arlecchino vive sotto i nostri occhi il passaggio da maschera a personaggio in carne ed ossa per il quale non contano solo i giochi e la ribellione, ma la riflessione e il pensiero. Lo spettacolo che porta la firma di Giorgio Strehler, uno dei più famosi registi di tutti i tempi, che ha saputo reinventare una tradizione che sembrava perduta e che ha trovato in Ferruccio Soleri il suo interprete d’elezione, ha compiuto un lungo viaggio attraverso le dieci edizioni che hanno ac-compagnato la sua vita di ininterrotto suc-cesso, ritornando di fronte ai suoi pubblici ogni volta diverso, più profondo e più ricco di umanità. Il “Servitore di due padroni”, che Strehler decise di intitolare “Arlecchi-no servitore di due padroni”, è un’opera esemplare per comprendere la trasfor-mazione che subì la commedia dell’arte alla metà del XVIII secolo per l’intervento di Carlo Goldoni. Egli si proponeva di affermare la supremazia del drammaturgo sull’attore e di dare vita a personaggi che avessero un proprio spessore e realismo.

QuEll’ARlECChiNo REiNVENtAto DA stREhlER

| 8-9 LUGLIO |

Il protagonista Ferruccio Soleri è fioren-tino, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. La sua fama è legata soprattutto al personag-gio di Arlecchino, che ha fatto conoscere ovunque nel mondo la tradizione della Commedia dell’Arte. Grazie all’allestimen-to del Piccolo Teatro di Milano (che Soleri ha interpretato più di 2000 volte in tutti i continenti), ha dato vita a un’interpretazio-ne che ha destato entusiasmi in ogni parte del mondo per l’ineguagliabile verve della gestualità e della voce.

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“Carmen” è il terzo balletto narrativo di Antonio Gades e il primo lavoro scenico risultante dalla sua feconda collaborazio-ne con il cineasta Carlo Saura. Ventotto anni dopo la prima rappresentazione (17 maggio 1983, Théatre de Paris) che rivo-luzionò la visione generale del flamenco, la Carmen di Antonio Gades continua ad affascinare il pubblico e è diventata un classico della danza e del teatro. Il suo successo è stato decretato da più di 68mila spettatori nei paesi di Europa, Asia e Africa. Sostenuta dalla Fondazione Antonio Gades, la compagnia è diretta da Stella Arauzo che nel corso degli anni ballò con Gades, succedendo a Cristina Hoyos nell’interpretazione di Carmen. Anche dopo la scomparsa di Antonio Gades l’essenza del suo lavoro vive tra noi, attraverso la potente autenticità della sua opera, le idee e il lavoro delle perso-ne che amano e rispettano la sua eredità artistica. La versione teatrale di Carmen è stata concepita più o meno nello stesso periodo in cui sono iniziate le riprese del film di Carlos Saura.

Il grandioso successo del film inco-raggiò Gades a produrne la versione teatrale che si rivelò un capolavoro al pari di “Bodas de Sangre” e “Suite Flamenca”. La prima a Parigi del 1983 si rivelò un

lA CARMEN Di gADEsRiVoluZioNE NEl FlAMENCo

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notevole successo popolare e di critica, consacrando Antonio Gades non solo come uno dei più importanti ballerini del mondo, ma anche uno dei più grandi coreografi. Per Gades Carmen non è una donna frivola, né una mangiatrice di uomini. E’ solo una donna onesta, che quando ama lo dice apertamente, e quando non ama lo dice altrettanto chiaramente. In altre parole, una donna libera. Possiede una tale idea di libertà che preferirebbe morire piuttosto che vivere senza.

È curioso che questo personaggio così rappresentativo della Spagna, la spa-gnola per antonomasia, cosi definita per via del fisico e dell’abbigliamento, questa spagnola gitana, calda e dall’umore instabile, così diretta e terrena, della quale gli uomini si innamorano, capaci di dare la vita per lei, sia un’invenzione francese. Perché Carmen ci arriva dalla Francia, creata da Merimée, arricchita dalla me-morabile musica di Bizet e le due versioni ormai inseparabili. In questa versione di Carmen il ballo è il protagonista assoluto, ritmo, musica, movimento. Gades e Saura utilizzano per ritrovare le proprie radici il ballo e il canto flamenco e la bellissima partitura di Bizet. Pochi mesi prima della sua morte, Antonio Gades ha dato vita

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ad una Fondazione incaricata di curare il suo patrimonio artistico e di contribuire a diffondere il suo lavoro, a promuovere una maggiore conoscenza della danza spagnola in tutto il mondo. La Compagnia di Antonio Gades è ora l’unica responsa-bile per la messa in scena di balletti del coreografo di Alicante, mantenendo lo spirito originario e le linee guida.

| LA sChEdA |Il balletto “Carmen” è ispirato all’omonima ope-ra di Prosper Merimée. Soggetto, coreografia e luci Antonio Gades e Carlos Saura; scene Antonio Saura. Musica: Gades, Solera Freire, Georges Bizet “Carmen”, M. Penella “El gato Montes” e Josè Ortega Heredia/Federico Garcia Lorca “Verde que te quiero verde”. direzione Artistica: Stella Arauzo. solisti: Carmen – Vanesa Vento; Don Josè – Angel Gil; Torero – Jairo Rodriguez, Marito - Joaquin Mulero. Corpo di ballo: Ballerine – Cristina Carnero, Maite Chico, Maria Nadal, Conchi Maya, Virginia Guiñales, Mercedes Recio e M. Josè Lopez; Ballerini – Miguel Lara, Elìas Morales, Antonio Mulero, David Martin e Alberto Ferrero. Cantanti: Angela Nunez, La Bronce, Enrique Pan-toja, Joni Cortes, Gabriel Cortes, Alfredo Tejada. Chitarristi: Antonio Solera, Camarón de Pitita.

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Nell’anno della Cultura e della Lingua Russa in Italia, la compagnia russa Igor Moiseev Ballet, la più importante com-pagnia di danza popolare e folklorica del mondo, porterà in scena alla Versiliana oltre 90 danzatori con un programma stra-ordinario. Igor Aleksandrovic Moiseev, tra i maggiori coreografi del XX secolo (1906-2007) , è l’iniziatore di un nuovo genere di arte scenica: la coreografia accademica al servizio della danza popolare.

Questa svolta, che ha consentito alla danza popolare di assurgere a patrimonio della cultura mondiale, è stata possibile grazie all’istituzione per la prima volta al mondo di un balletto professionale di

il CuoRE DEllA VECChiA RussiACoN l’igoR MoisEEV BAllEt

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danza popolare (1937) e di una Scuola professionale di danza popolare ad esso annessa (1943). Dal 1937 al 2007 Igor Moiseev è stato l’infaticabile direttore artisti-co e l’autore di tutte le coreografie del Balletto di Stato Accademico di Danza Popolare. I numeri non hanno perso freschezza, e sono colmi di quel sentimento di gioia, di positività indispensabile per tutti noi.

Il repertorio del complesso vanta circa 300 opere tra danze, miniature, quadri coreografici

e suite, balletti di un atto su musica di compositori, quali: Aleksandr Borodin, Mihail Glinka, Nikolaj Rimskij-Korsakov, Modest Musorgskij, e molti altri. Il Balletto Igor Moiseev, orgoglio e vanto per il Paese, è il primo complesso russo ad essersi esibito in tutto il mondo. Oggi, il 99% della compagnia è costituita dalla settima gene-razione di «Moiseevi», i giovani diplomati della sua scuola-studio e la loro età media è di 23/ 25 anni. Il diploma rilasciato dalla Scuola «Moiseev» attesta la qualifica di ballerino-attore di alto livello capace di su-perare prove coreografiche ed espressive assai complesse legate a tutti i generi e a tutti i tipi di danze in una miscela di spon-taneità della danza popolare e tecnica accademica, di humour e di alta pateticità.

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Con le radici nei Balcani, di cui è origi-nario, e la mente nel XXI secolo, le com-posizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentua-zioni rock, dando vita ad una musica che ci sembra istintivamente di riconoscere e alla quale il nostro corpo difficilmente sa resistere. Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregovic crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni. “Il rock ave-va all’epoca – ha detto – un ruolo fonda-mentale nella nostra vita. Era l’unica possi-bilità per poter esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”. Seguono quindici anni con il suo gruppo White Button e tredici album venduti in 6 milioni di copie. Tour interminabili in cui Goran diventerà l’idolo della gioventù jugoslava.

Il numero crescente degli spettatori per concerto (da 3.500 a 10.000), il concerto del 1° maggio a Roma davanti a 500.000 persone, confermano che la sua musica ha un reale impatto sul piano internazio-nale e che la giovane rock-star degli anni 70-80 si è affermato come un composito-re maturo per il successo internazionale. “Champagne for Gypsies” è il titolo del nuovo disco di Goran Bregovic, in uscita in autunno 2011 e rappresenta la seconda

oRChEstRAPER MAtRiMoNi E FuNERAliÈ lA MusiCA gitANA Di BREgoViC

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parte del progetto Alkohol (“Alkohol, Slji-vovica & Champagne” è il titolo del nuovo cd, registrato live a Guca nell’estate 2007). “Champagne for Gypsies” prevede-rà numerosissime collaborazioni tra Goran Bregovic ed altri noti musicisti internazio-nali per la maggior parte di origine gitana. Tra i tanti, il duetto con il famosissimo en-semble musicale zingaro The Gipsy Kings, che costituirà il singolo di lancio dell’album dal titolo “Balkaneros”.

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DANIELE SILVESTRI

ELIO “GIAN BURRASCA”

IGUDESMAN & JOO

STEFANO BOLLANI

ORNELLA VANONI

ROBERTO VECCHIONI

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nella foto: Igudesman & Joo

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Dopo il primo show musicale di Goran Bregovic, sul palcoscenico del teatro della Versiliana si avvicenderanno altre star in concerto. Daniele Silvestri il 23 luglio, Elio in “Gian Burrasca” (1 agosto), Igudesman & Joo (2 agosto), Stefano Bollani con i Visio-nari (9 agosto), Ornella Vanoni (11 agosto) e Roberto Vecchioni (18 agosto). Uno straor-dinario programma di musica leggera con grandi artisti italiani e internazionali che si colloca all’interno della variegata offerta del 32° Festival della Versiliana.

“È una proposta musicale molto eterogenea – dichiara il direttore artistico della Festival La Versiliana Luca Lazzare-schi – che raccoglie nei diversi concerti, generi musicali per tutti i gusti: dal Jazz di Stefano Bollani alle contaminazioni della musica classica con Igudesman e Joo, passando per la musica italiana d’autore con Roberto Vecchioni e Ornella Vanoni, il pop con Daniele Silvestri ed un gran-de omaggio a Nino Rota nel centenario dalla nascita con un grande personag-gio mediatico quale è Elio che unisce la sua straordinaria ironia e comicità a una profonda conoscenza musicale.” “All’interno del programma del Festival abbiamo accolto proposte musicali che

CARREllAtA Di Big DEllA MusiCA

| CONCERTI |

possano accontentare un pubblico molto variegato - dichiara il Presidente della Fondazione La Versiliana Manrico Nicolai - grazie alla collaborazione con il gruppo Prg di Firenze”. Daniele Silvestri salirà sul palco della Versiliana sabato 23 Luglio. Lo spettacolo si dividerà in tre momenti: partendo dai brani del suo nuovo album “S.C.O.T.C.H.”,per poi attingere dai brani dal repertorio di successi del cantautore. A metà tra le due parti , si aprirà invece un vero e proprio set dance in cui il palco e i musicisti si adatteranno ad una atmosfera tipicamente da discoteca.

| Lunedì 1 agosto| l’istrionico cantante, compositore e polistrumentista Elio, lea-der del gruppo delle Storie Tese, vestirà in Versiliana i panni di Giannino Stoppani, il mitico Gian Burrasca, protagonista esu-berante del romanzo “Il Giornalino di Gian Burrasca” nato dalla fantasia di Vamba. Testo e regia dello spettacolo sono firmati da Lina Wertmuller, già regista del Gian Burrasca televisivo del 1964. Attorniato da cinque musicisti di eccezione, Elio racconterà i momenti salienti del romanzo, oltre ad interpretare le indimenticabili can-zoni di Nino Rota, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

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| Martedì 2 agosto| sarà la volta della “musica classica da ridere” con uno stra-ordinario duo internazionale, capace di abbattere le frontiere della musica classica con gli esilaranti sketch che hanno conqui-stato il mondo: Igudesman & Joo. “A little Nightmare Music” è il titolo dello spetta-colo che i musicisti Aleksey Igudesman e Hyung-ki Joo, cliccatissimi su You Tube, presenteranno in Versiliana.

| Martedì 9 agosto | il teatro all’aperto ospiterà il numero uno del pianoforte jazz italiano, che ha saputo conquistarsi la fama internazionale: Stefano Bollani. Alla Versiliana il jazzista si esibirà con la sua formazione più amata e di fiducia, con i suoi amici più intimi e stimati : I Visionari. Tra citazioni e elaborazioni di musica di ogni genere i Visionari saltano, giocano, scherzano e suonano, magistralmente suonano, in perfetto equilibrio tra jazz, pop, classica e raffinati echi popolari ed etnici.

| Giovedì 11 agosto | sarà protagonista una delle migliori interpreti della musica leggera italiana, Ornella Vanoni.

Stile interpretativo ed un timbro vocale fortemente riconoscibili, Ornella Vanoni presenterà alla Versiliana “Contatto 2011”, concerto che parte dal successo dell’al-bum “Ornella Vanoni Live Al Blue Note” ripercorrendo poi tutta la sua carriera. Sul palco della Versiliana ad accompagnare la bravissima Ornella, la stessa formazione del progetto “Blue Note”: Roberta Testa (batteria) Edu Hebling (basso elettrico e contrabbasso) Salvo Correri (chitarre, tastiere e percussioni); Nicola Oliva (chitar-re), Fabio Valdemarin (piano e tastiere).

|Giovedì 18 agosto | dopo la vitto-ria all’ultimo Festival di Sanremo con “Chiamami Ancora Amore”, sarà la volta di Roberto Vecchioni. Il concerto sarà l’oc-casione per Vecchioni di vestire di nuovo i panni da chansonnier amato da un pubbli-co realmente trasversale. Sul palco sotto i pini “il professore” sarà accompagnato da una band di sei elementi: Lucio Fabbri alle chitarre, mandolino e violino, Roberto Guidi alla batteria, Massimo Germini alle chitarre, Stefano Cisotto alle tastiere, Eros Cristiani al pianoforte e alla fisarmonica e infine Antonio Petruzzelli al basso.

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Tutti conoscono Marco Travaglio, giornalista critico col potere, star televisiva del fortunato (ma soppresso) spettacolo di informazione “Anno Zero”. Travaglio, personaggio discusso e ammirato, non poteva non essere ospite della Versiliana, con uno show sui generis intitolato “Ane-stesia totale – Il primo spettacolo (poco spettacolare) del dopo-B. Accanto a lui Isabella Ferrari, valente attrice di cinema e di teatro che ha spiccato il volo profes-sionale proprio qui a Forte dei Marmi, interpretando Selvaggia nel famoso film balneare “Sapore di mare”. Era il 1982. La regia dello spettacolo è di Stefania De

MARCo tRAVAglio istRuZioNi PER il DoPo BERlusCoNi

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Santis, le musiche dal vivo di Valentina Corvino, le luci di Stefano Delle Piane. Ma ecco come lo stesso Travaglio spiega lo show “Anestesia totale” da lui stesso scritto e interpretato, basandosi su un’i-dea di scena di Daniele Spisa.

“Finalmente è finita: Lui non c’è più. E questa è la buona notizia. Quella cattiva è che le radiazioni restano. Una montagna di scorie tossico-nocive che continue-ranno a far danni e vittime per decenni. Ci vorrà molto tempo per smaltirle tutte. Soprattutto nella cosiddetta ‘informa-zione’. “Gli storici del futuro, studiando gli ultimi vent’anni della storia d’Italia, penseranno a una misteriosa epidemia che cloroformizzò e lobotomizzò un intero paese riducendolo all’anestesia totale. Come nel romanzo di Saramago ‘Cecità’: un paese dove tutti, l’uno dopo l’altro, diventarono ciechi.

“Il virus è un sistema che è il peggiore per noi cittadini, ma il più comodo per il potere di ogni colore. Chi vince prende tutto. Non governa, comanda. Il control-lato controlla tutto, anche i controllori. Perché mai chi viene dopo dovrebbe smantellarlo? Lui ha fatto il lavoro sporco, chi verrà dopo lo utilizzerà. A meno che i cittadini non si sveglino e scoprano l’anti-doto. Ecco: chi assiste a questo spetta-colo avrà in omaggio l’antivirus”.

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In prima nazionale il grande teatro alla Versiliana, con “I Masnadieri” di Friedrich Schiller, per la regia di Gabriele Lavia. Si tratta di una produzione del Teatro di Roma, con il Teatro Stabile dell’Um-bria, realizzata in collaborazione con La Versiliana Festival. Sulla scena, la Giovane Compagnia del Teatro di Roma. I costumi sono di Andrea Viotti, le musiche di Franco Mussida, le scene di Alessandro Camera. Gli interpreti: Francesco Bonomo, Fabio Casali, Daniele Ciglia, Filippo De Toro, Mi-chele De Maria, Daniele Gonciaruk, Gianni Giuliano, Davide Gagliardini, Marco Grossi, Andrea Macaluso, Luca Mannocci, Luca Mascolo, Giulio Pampiglione, Cristina Pasi-no, Giovanni Prosperi, Alessandro Scaretti, Carlo Sciaccaluga, Simone Toni.

Con questa tragedia Schiller – spiega il regista Gabriele Lavia, una delle più importanti figure del teatro italiano degli ultimi decenni – entra violentemente nella storia della letteratura tedesca come po-eta della ribellione e come suddito ribelle, retore della libertà politico-sociale e nella kantiana libertà etica. Ma soprattutto egli entra nella storia della drammaturgia con un evento straordinario, che si tentò più volte di imitare e a cui certamente molto dobbiamo. Ciò che affascina maggior-mente in Schiller è la capacità di far scop-piare effetti scenici e fondare su questi la struttura della sua drammaturgia. Egli

i MAsNADiERi Di sChillERlAViA: È PoEsiA DEllA RiBEllioNE

| 29-30 LUGLIO | PRIMA NAZIONALE

possiede un grandioso stile drammatico e quella particolarissima abilità scenica che consiste nel saper sfruttare ogni risorsa dell’emozione e della sorpresa”.

“I masnadieri – prosegue il regista - si inseriscono idealmente nello ‘Sturm und Drang’, e in quella luce di furore visiona-rio l’opera attacca le istituzioni politiche, sociali e i pregiudizi morali nel proposito di impiegare il palcoscenico come ‘Istituto morale’. In questo senso le parole di Schiller risuonano nell’orecchio del mondo contemporaneo e, quell’opera ‘giovanile’, straordinaria, del poeta, mi è sembrata l’occasione giusta per poter far nascere la Giovane Compagnia del Teatro di Roma, con uno spettacolo agile, appassionato e di grande presa”.

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Svetlana Zakharova, etoile del balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca, arriva in Versiliana per un’esibizione con i solisti del Bol’šoj e del Teatro dell’Opera di Kiev. L’occasione è irrinunciabile per gli appassionati della danza. Zakharova ha studiato alla scuola di danza di Kiev dove si è diplomata (classe di Valeria Sulegina) per poi continuare i suoi studi all’Accade-mia Vaganova di San Pietroburgo (classe di Elena Evteyeva).

Nel 1996 è entrata a far parte del Balletto Kirov del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo dove ha interpretato i ruoli principali dei seguenti balletti: La Bella Addormentata, La Fontana di Bakhcisarai, Schiaccianoci, Le Corsaire, La Bayadère,

sVEtlANA ZAkhARoVAEtoilE DEl tEAtRo Bol’šoj

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Don Chisciotte, Shéhérazade, Romeo e Giulietta, Il Lago dei Cigni, Giselle, Les Sylphides (Chopiniana), Serenade, Symphony in C, Jewels, Le Poème de l’Extase, Manon, Here and Now, Etude. Già Etoile del Mariinskji di San Pietrobur-go a soli 18 anni e del teatro Bol’šoj poi, Svetlana Zakharova è ballerina étoile del Teatro alla Scala dal 2007. Il suo repertorio include i seguenti ruoli: Giselle (Giselle), Aspicia (La Fille du Pharaon), Odette-Odile (Il Lago dei Cigni), Principessa Aurora (La Bella Addormentata), Nikia (La Baya-dère), Raymonda (Raymonda), Kitri (Don Chisciotte), Solista (Symphony in C – Part II), Middle Duet. Si è esibita in numerosi gala internazionali di danza. E’ allieva di Ludmilla Semenyaka.

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La tradizione del balletto alla Versiliana è quest’anno ben rappresentata. Oltre allo spettacolo dell’etoile russa Svetlana Zakharova, il teatro all’aperto di Marina di Pietrasanta propone uno spettacolo doppio con Aterballetto (“Rossini Cards e “H+” il 24 luglio), la prima nazionale de

FRA ClAssiCo E MoDERNo“RossiNi CARDs” E “h+”, “lA BEllA ADDoRMENtAtA”, “CENERENtolA” E “CARAVAggio”

| BALLETTO |

“La bella addormentata”, col Ballet David Campos (3 agosto), “Cenerentola” il 17 agosto e “Caravaggio” del Balletto del Teatro di Torino, il 24 agosto.

Rossini Cards è il primo dei due balletti del 24 luglio. Su musiche di Gio-acchino Rossini e coreografie di Mauro Bigonzetti, lo spettacolo propone una creazione astratta, libera da qualsiasi gabbia drammaturgica, non una storia ma quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe.

Nella seconda parte, H+ con coreo-grafia di Mauro Bigonzetti e musiche e te-sti di Federico Bigonzetti e Mark Borgaz-zi, una metafora che ci parla dell’atomo e dell’acqua, origine e genitrice del tutto, purificatrice di anime e corpi, istigatrice di guerre, diritto inalienabile eppure bene conteso come forma di ricchezza.

La Bella Addormentata proposta dallo spagnolo David Campos il 3 agosto parte dal balletto omonimo firmato da Tchaikovsky e Petipa e dalla fiaba origi-nale dei fratelli Grimm e di Perrault come modelli drammatici ma li rinnova, renden-do la storia contemporanea e dandole una struttura narrativa cinematografica.

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|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||Nella pagina precedenteRossini Cards”, in scena con “H+” il 24 luglio e un momento del balletto “Cenerentola” in scena il 17 agosto.

Campos inserisce nella scena coreografie e immagini contemporanee, nuovi temi musicali, schermi multimediali, movimenti semplici, lontani dall’artificialità interpreta-tiva delle opere classiche.

Nella Cenerentola del Balletto di Roma, per la regia e coreografia di Fa-brizio Monteverde, in scena il 17 agosto, si parte dalla fiaba più famosa dei Fratelli Grimm, ci si ispira alla più nota delle storie che legano ogni uomo alla sua infanzia, per poi dimenticarla nel coinvolgimento del balletto e ritrovarla a tratti. Monteverde ha cambiato l’atmosfera, il sapore e l’am-bientazione, ma i veri valori, quelli immu-tabili, rimangono, persistono e trionfano, non nelle esplosioni di colori o in passaggi musicali travolgenti, ridondanti e pomposi, bastano pochi tratti di riferimento e il tutto si riesce a cogliere con l’umana sensibilità. Cenerentola e Azzurra Schena, il principe è Bledi Bejleri. Musiche di G.F. Haendel.

Caravaggio è un balletto di Matteo Levaggi in scena il 24 agosto, con il Balletto del teatro di Torino e le musiche originali di Giovanni Sollima. Astratto da propositi narrativi, il balletto porta in scena del grande artista, le luci e le ombre di una straordinaria visione carnale e plastica, violenta e poetica. Giochi di luce e di

corpi, di forme libere di costruirsi nella mu-sica come nello spazio. Il balletto nasce nel 2004 per il Festival Internazionale del Balletto di Genova Nervi, sulle nervose note che Giovanni Sollima ha composto in una partitura originale per violoncello e elettronica. L’oscuro impianto scenico di Roger Salas lascia filtrare la luce, che si staglia sui danzatori vestiti da costumi color sabbia.

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“Caravaggio” chiude i balletti il 24 agosto

La bella addormentata”, prima nazionale il 3 agosto

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Definirlo comico è un poco riduttivo. È un commentatore dei costumi (e malco-stumi) politici, che sferza con l’arma dell’i-ronia, della battuta felice, dell’imitazione. Maurizio Crozza, genovese, classe 1959, si è diplomato al Teatro Stabile di Genova nel 1980. Conquista la popolarità presso il grande pubblico soprattutto attraverso la televisione: prima “Avanzi”, “Tunnel”, “Hol-lywood Party”, poi la “Gialappa’s Band” e “Quelli che… il calcio”. Con l’affermazione televisiva, approda anche al teatro dove mostra le sue capacitù di comico e imita-tore. Dopo l’apparizione nel programma di Celentano “Rockpolitik” (2005), si vede affidare un “one man show” dal canale televisivo La7, “Crozza Italia”, che segna la sua definitiva consacrazione come comico pronto a compiere apprezzate incursioni nei territori della politica. Dal 2007 cura con successo la copertina del programma di Rai 3, “Ballarò”.

Dal maggio scorso è il protagonista, su Italia 7, del programma satirico “Italia-land”. Naturalmente il campionario delle imitazioni di Maurizio Crozza non si limita ai soli personaggi politici. Tra i big da lui “riprodotti” si citano infatti Pavarotti, Zi-chichi, Arrigo Sacchi, Francesco Guccini, Milena Gabanelli, José Mourinho, Alan

NoN si ViVE Di solA sAtiRAPERò CRoZZA AiutA A RiDERCi soPRA

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Friedman, Gigi Marzullo e tanti altri. Alla Versiliana l’esegeta del “bersanese”, le metafore nazionalpopolari del segretario del Pd Bersani, porta uno spettacolo il cui titolo è tutto un programma: “Fenomeni”. E’ anche il frutto di un lavoro di gruppo, perché i testi sono principalmente suoi, ma ci hanno lavorato anche Vittorio Grat-tarola, Luca Bottura, Francesco Freyrie, Alessandro Robecchi, Andrea Zalone, con la collaborazione di Federico Taddia. Il musicista in scena è Silvano Belfiore. Crozza è un istrione dotato di un sicuro istinto giornalistico. La materia prima dei suoi spettacoli risiede tutta nel flusso di notizie che circolano attraverso la stam-pa, la televisione e Internet. Lo spettacolo che vedremo alla Versiliana la sera del 31 luglio è rinnovato e al passo con l’attuali-tà, dove l’artista porta in scena la propria ironia attraverso personaggi conosciuti e inediti ispirati alla politica e alla società, dal professor Zichichi all’architetto Fuffas, da Brunetta a Bersani e non solo, attra-versando la vita e l’attualità con una verve impareggiabile e un’irresistibile potenza comica. Un one man show che ha al cen-tro il nostro paese, i suoi protagonisti e le sue vittime. Una fenomenologia contem-poranea graffiante e mutevole che segue l’evolversi malinconico delle notizie.

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Un grande del teatro italiano in un classico di Shakespeare. Giorgio Alber-tazzi è “Prospero” ne “La tempesta”, in scena alla Versiliana per la regia di Daniele Salvo il 5 e il 6 agosto. Tra gli altri interpreti Tommaso Cardarelli, Roberta Caronia, Massimo Cimaglia, Pasquale Di Filippo, Gianluigi Fogacci, Melania Giglio, Massimiliano Giovanetti, Alessandro Loi, Daniele Sala, Marco Simeoli, Carlo Valli, Virgilio Zernitz, Mirco Boscolo, Valeria Brambilla, Roberto Colombo, Eugenio Dura, Vasco Giovannelli, Freddy Regazzo. Scene Alessandro Chiti, Costumi Gianlu-ca Sbicca, in collaborazione con Susanna Proietti, Musiche Originali Marco Podda, Collaboratori ai movimenti Eugenio Dura e Vasco Giovannelli, Aiuto regia Alessandro Machia.

Qual è la lettura del capolavoro shake-speariano che ne ha dato il regista Salvo?

“La Tempesta – è lo stesso regista a spiegarlo – nasce in un momento molto difficile: un momento in cui tutto si confonde e degrada in una spaventosa superficialità, in un deserto umano asso-luto. La nave affonda. Shakespeare inizia con quest’immagine la sua ‘Tempesta’, con l’immagine di una società che cola a picco, un luogo in cui un Re e la sua

lA tEMPEstAMEtAFoRA Di uNA soCiEtà ChE ColA A PiCCo

| 5-6 AGOSTO |

corte, dalle loro lussuose stanze interne alla nave, tentano invano di dettar legge agli elementi naturali, disposti a tutto pur di salvarsi la vita, offendendo i marinai esposti alla tempesta, ostentando la loro presunta onnipotenza di piccoli uomini politici in balìa delle onde.

“Ma la tempesta – prosegue Daniele Salvo – almeno in questo caso, è un’illu-sione, un artificio, una malìa teatrale orga-nizzata da Prospero, il protagonista della pièce, che, come un direttore d’orchestra o un moderno regista, crea la realtà e la manipola a suo piacimento, intervenendo sugli elementi naturali. Siamo al Globe, nel teatro di William Shakespeare, un piccolo universo, metafora del ‘globo terrestre e di tutto ciò che contiene’.

Nel nostro spettacolo il teatro di Prospero, luogo di tutta l’azione scenica, è un teatro abbandonato, in “disarmo”, un luogo dimenticato da tutti, sepolto nel tempo, ricoperto di polvere e calcinacci, un luogo di illusioni private, ossessioni, attese di epifanie meravigliose, luogo della mente e della passione, luogo ormai tristemente “demodé” e senza una funzione sociale precisa. L’isola del mago Prospero coincide con il palcoscenico,

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pochi metri quadrati, estremo rifugio da un mondo in cui non ci si riconosce più. È un’isola bizzarra, in cui la realtà muta incessantemente, un labirinto in cui ad ogni istante è possibile smarrirsi irrimedia-bilmente, un luogo di riflessioni, rifrazioni, trappole mortali, miraggi ed utopie. Il teatro diviene così il luogo di una seconda chance, il “campo di battaglia” immagina-rio in cui Prospero/Shakespeare si prende una rivincita sulla vita reale. Attraverso Ari-el tesse una ragnatela fittissima, mette in scena il suo ultimo spettacolo e lentamen-te, in modo sempre più amaro e definitivo, fa i conti con la vecchiaia, l’infermità e la morte”.

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Lo spettacolo-evento che ha incan-tato il pubblico dei più importanti teatri italiani: “Inferno (Divina Commedia)”, una creazione di Emiliano Pellisari. Danza e musica etno, classica, ambient per ricre-are il mondo immaginato da padre Dante. Un mondo dove il reale e il virtuale si mischiano in un caleidoscopio di immagini sorprendenti tratte dai più famosi canti danteschi. Un inferno paradossale come Escher, assurdo come Magritte, crudel-mente caravaggesco. Uno spettacolo dove il disegno della luce, la musica e gli effetti speciali si coniugano con la danza, l’atletica circense e la mimica.

Paolo e Francesca volano nel cielo, schiere di dannati cadono al suolo come foglie, i filosofi arabi galleggiano sospesi nel limbo, Minosse è immobile sospeso al soffitto. Angeli e Diavoli si affrontano nello spazio in duelli virtuali. L’inferno é uno spa-zio teatrale dove si annulla la fisica della realtà e appare come in un sogno ad occhi aperti. Dante attraversa la porta infernale formata dai corpi dei dannati e si trova in un nuovo mondo dove le anime nuotano nel limbo, volano nel buio creando figure misteriose nello spazio, le regole della fisica sono abolite e le anime impazzite dal dolore camminano sui muri e saltano sui soffitti. Il vento porta a noi le anime dolci e struggenti di Paolo e Francesca i cui corpi si animano nell’aria, sciolti dai vincoli della

l’iNFERNo Di DANtE FRA DANZA, MiMiCA E AtlEtiCA

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gravità. In questo mondo, dove il sopra e il sotto, l’alto e il basso sono aboliti, i dannati sospesi a testa in giù, sono giudicati da Minosse e scaraventati a terra da Caronte. La strada dell’inferno è un percorso ad ostacoli: Dante deve superare ponti rotti costruiti con le membra dei dannati, aspre torri formate da corpi umani e troverà l’aiu-to inatteso del gigante Nimrod per l’ultimo grande sforzo. I danzatori sono Mariana Porceddu, Annalisa Ammendola, Giulia Consoli, Gabriele Bruschi, Yari Molinari, Patrizio Di Diodato. Voci recitanti di Gianni Bonagura e Laura Amadei. Costumi di Noemi Wolfsdorf; direttore scene è Luca Berettoni.

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Come lui c’è solo Grillo, prendere o lasciare. Non è solo un comico. E’ anche un capopopolo, l’animatore di una nuova forza di rinnovamento che si propone di ridimensionare la vecchia politica. E’ un tri-buno telematico, che ha fatto del suo blog – il più seguito tra quelli in lingua italiana – un punto di forza per un’attività che ormai si può definire politica tout court. Dai primi impegni per le energie alternative, contro

uN gRillo PARlANtEil CoMiCo gENoVEsE iN uNo show “sENZA CoPioNE”

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i vari monopoli, è seguita la discesa in campo con alcune liste civiche, e quindi il lancio di una vera e propria formazione politica, il “Movimento 5 Stelle”.

E pensare che tutto era cominciato da Pippo Baudo, che negli anni ’70 lo aveva chiamato in televisione, conquistato dalla parlantina del comico genovese. Poi vennero il Festival di Sanremo, Fantastico

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| IL V dAY |Nel 2007 Grillo ha organizzato il V day (Vaffa… day), durante il quale, oltre ad informare i cittadini, ha raccolto circa 350 000 firme per tre proposte di legge di iniziativa popolare. Eccone i contenuti, in estrema sintesi: 1 - nessun cittadino italiano può candi-darsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale2 - nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature (10 anni). La regola è valida retroattivamente3 - i candidati al Parlamento devono es-sere votati dai cittadini con la preferenza diretta.

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e la piena notorietà con gli show di Enzo Trapani, come “Te la do io l’America”. Con l’inasprimento dei contenuti politici della sua comicità, si arrivò, nel 1986, alla cacciata di Grillo dalla Rai. Ci tornò nel 1993, con la cosiddetta “Rai dei profes-sori”, in piena epoca di Mani Pulite. Ma dopo questo rientro prese la decisione di portare avanti il suo impegno nei teatri e nelle piazze. Poi è arrivata la passione per Internet, per i blog, bypassando le griglie dell’editoria e delle varie dirigenze politiche ed economiche. Oggi Grillo è uno dei più noti personaggi pubblici italiani, ammirato da molti, idolatrato dai seguaci, i “grilli-ni”, avversato da altri che lo accusano di incarnare “l’antipolitica”. E’ comunque un

personaggio di assoluto rilievo, oltre che un professionista di prima grandezza. Con lo spettacolo che la Versiliana propone il 7 agosto, Grillo ritorna sul palcoscenico a fare il suo mestiere originario. Che però nel frattempo è cambiato, per effetto della sua militanza civile.

Ecco come lo presenta: “Beppe Grillo is back, il nuovo spettacolo di Beppe Grillo,  è magia bianca. Telecinesi, chiaroveggenza, telepatia, sono diventati realtà. I poteri paranormali della Rete sono ormai a dispo-sizione di ognuno. ‘Grillo is back’ è sempre ‘work in progress’ senza un copione fis-so, in cui tutto può succedere. Due ore per super spettatori che vogliono volare”.

Beppe Grillo in un momento dello show

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Un classico del teatro di tutti i tempi, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, con l’adattamento e la regia di Andrea Battistini e le luci di Carlo Pediani. Uno dei testi più conosciuti della storia del teatro di tutti i tempi, una eterna e universale macchina drammaturgica che per centinaia di anni è stata continuamente re-interpretata in ogni terra e in ogni tempo. Una favola cinica, spietata, ricca di verità e menzogna, realtà e sogno. Si snoda su tre piani ben distinti tutti nel profondo com-penetrati e interagenti tra di loro. Siamo in un tempo, nel “luogo” dove si sviscera tra il sangue e il sorriso l’amore. Siamo nell’in-conscio del conflitto “coniugale” potente e devastante tra il re degli elfi e la regina delle fate, siamo nel teatro “adolescenzia-

uNA FAVolA CiNiCAPER i tutti i tEMPi“sogNo Di uNA NottE Di MEZZA EstAtE”

| 16 AGOSTO |

le” della conoscenza dell’amore e del suo contrario, dell’istinto che emerge e travolge le regole sociali, siamo nell’amore dolce e poetico magari un po’ buffo raccontato da una squinternata compagnia di filodram-matici, siamo tra le pareti di una camera da letto, tra le mura di una città, tra gli alberi di un bosco nello spazio infinito dell’universo. I sentimenti si rincorrono, si affrontano, si allontanano e aderiscono riflettendosi tra i vari personaggi della storia.  Adattamento e regia sono di Andrea Battistini; il disegno luci è di Carlo Pediani. Interpreti in scena: Alessandro Buggiani, Chiara Di Stefano, Guglielmo Guidi, Pietro Mossa, Totò Onnis, Davide Pedrini, Giovanni Rizzuti, Daniele Squassina.

Andrea Battistini inizia la propria attività come attore e assistente alla regia nella compagnia Teatro del Carretto di Lucca (tra le principali compagnie di Teatro d’Innovazione italiane e del mondo, vincitrice di premi quali Ubu, Hystrio, Eti), con cui partecipa a numerosi Festival Internazionali. Decide poi di avvicinarsi a metodologie più classiche confrontandosi, tra gli altri, con maestri del calibro di Je-rome Savary, Renato De Carmine, fino ad approdare, prima come regista assistente, e poi come regista alla Compagnia Lavia. Ha collaborato con il Teatrul National “M. Eminescu” di Chisinau (Rep. Di Moldova).

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“Cats” è uno dei più grandi successi teatrali di tutti i tempi per spettatori, numero di recite e incassi. L’edizione della Compagnia della Rancia (nata nel 1988, è la principale compagnia italiana specializzata nei musical), definita dalla stampa, al suo debutto nel 2009, come “il musical dell’anno”, ha già incantato oltre 260mila spettatori in più di 230

oRChEstRA DAl ViVoPER il MusiCAl CAts

| 20-21 AGOSTO |

repliche, facendo registrare sold out nei teatri di tutta Italia. Proposto in italiano grazie alla traduzione di Michele Renzul-lo e Franco Travaglio, Cats vede la regia di Saverio Marconi, la regia associata e le coreografie di Daniel Ezralow, i co-stumi della maison Coveri e le musiche eseguite dal vivo dall’orchestra di 16 elementi diretta dal M° Vincenzo Latorre.

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Non una pura traduzione dunque – come è accaduto invece in oltre 20 paesi dove è stato rappresentato nell’edizione originale e tradotto in più di 10 lingue – bensì una rilettura della storico musical a trent’anni dal debutto, che dà vita a un allestimento moderno e innovativo. Tra suggestivi giochi di ombre cinesi, un enorme carrello da supermercato, gomi-

toli di lana, numeri acrobatici, momenti di pura agilità tra balzi, arrampicate e fel-pate invasioni in platea, ha preso forma uno spettacolo assolutamente originale in cui, insieme alla straordinaria partitura scritta da Andrew Lloyd Webber, si spiega lo strano rapporto, descritto dal bellissimo libro di Eliot, che esiste fra i gatti e gli uomini.

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Il cartellone del Festival si è arricchito di un altro straordinario evento musi-cale che il 23 agosto vedrà in concerto cinque fuoriclasse della musica italia-na e internazionale. Gino Paoli, Flavio Boltro, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto saranno protagonisti di “Un incontro in jazz” sul palcoscenico del grande teatro all’aperto immerso nel Parco della Versiliana.

Dopo l’uscita di “Auditorium Recording Studio” lo scorso 11 aprile, “Un incontro in jazz” - il progetto musicale nato dalla collaborazione tra cinque big della musica italiana e internazionale come Gino Paoli (voce), Flavio Boltro (tromba), Danilo Rea (pianoforte), Rosario Bonaccorso (contrab-basso) e Roberto Gatto (batteria) - torna alla sua dimensione naturale, quella live. “Auditorium Recording Studio” - prodotto da Aldo Mercurio per la Me & Gi snc e Parco della Musica Records e distribuito Egea – è stato registrato nel corso di tre concerti presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, e ha inaugurato “Recor-ding Studio”, l’iniziativa della Fondazione Musica per Roma che dà la possibilità a pubblico e appassionati di entrare in studio di registrazione seguendo e ascoltando dal vivo l’incisione di nuovi dischi. I 5 musicisti, con l’alibi della rivisitazione jazz, si lanciano

iNCoNtRo iN jAZZ CoN giNo PAoliCiNQuE Big DEllA MusiCA PER uN ViAggio DA NoN PERDERE

| 23 AGOSTO |

in un’avventura che approda in porti diversi regalandoci un prezioso varco nel tempo, un’odissea di scenari differenti e di sonorità in un disco minimal-jazz nella musica e nei testi. E così l’incontro si trasforma presto in un viaggio alla scoperta degli undici brani – sia classici - Smile, Eu sei que vou te amar, E m’innamorerai, Contigo en la distancia, Que reste-t-il de nos amours, Ti lascio una canzone, che inediti - Can-zone di Laigueglia, Canzone di istruzioni, Canzone piccola, Canzone di una mano, Canzone interrogativa, - che compongono la tracklist. Su specifica richiesta diPaoli, ciascuno dei cinque brani originali è stato scritto appositamente da uno dei cinque musicisti che compongono “Un Incontro in Jazz”. Il testo di queste cinque canzoni è stato poi scritto da Gino Paoli stesso.

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Se ogni spettacolo di fuochi d’artificio si conclude in crescendo, quale migliore finale di stagione, per la Versiliana, dello show di Gigi Proietti? Il grande attore e re-gista presenta al suo pubblico “Buonasera, varietà di fine stagione” fortunatissimo spettacolo a giudicare dal numero delle repliche (159) e degli spettatori degli anni passati. Ma non si aspetti il pubblico, di assistere a una copia del precedente. An-che stavolta Gigi non mancherà di riservar-ci sorprese. In scena porta tutto: la citazio-ne di un genere che ama, l’avanspettacolo; pezzi di repertorio a firma illustre,come “ Pericolosamente” di Eduardo de Filippo: parodie storiche, personaggi vecchi e nuovi, canzoni, poesie e i suoi fedelissimi , custodi e complici di gusti, propensioni, coraggi, improvvisazioni, sapienze, risate, pieghe segrete. Gigi Proietti, sarà accom-pagnato dalla sua fedelissima orchestra di dieci elementi scelti tra i migliori musicisti diretti da Mario Vicari, da attori della Sua straordinaria compagnia, Marco Simeoli, Loredana Piedimonte , Claudio Pallottini. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costu-mi di Alida Cappellini in collaborazione con Susanna Proietti.

Gigi Proietti è nato a Roma nel 1940, in una casa del centro, a pochi metri di di-stanza dall’edificio dove nacque Ettore Pe-trolini. E così, sebbene fosse nato in piena

A lui gli oCChi, PlEAsEiN FiNAlE Di stAgioNE lo show Di PRoiEtti

| 26 AGOSTO |

guerra e per giunta nel giorno dedicato al culto dei defunti (il 2 novembre), per Gigi si sarebbero aperte le porte per una carriera di attore brillante di inarrivabile bravura. Definirlo semplicemente attore è riduttivo: è attore, regista, cantante, doppiatore, trasformista. A suo agio nel teatro “serio” come nel monologo brillante, in televisio-ne, nel cinema davanti alla macchina da presa. Muove i primi passi in teatro, poco più che ventenne, naturalmente in spetta-coli di impegno, da Aristofane a Molière. Addirittura frequenta il teatro sperimentale. Ma il fatto è che Gigi, preparatissimo e bravissimo, coltiva anche una passione musicale: suona la chitarra, la fisarmoni-ca, il pianoforte e il contrabbasso, e per di più se la cava benissimo con il canto. Così, quando nel 1970 viene chiamata a sostituire Domenico Modugno nella com-media musicale “Alleluja brava gente” di Garinei e Giovannini, a Proietti si spalanca la strada del successo nel teatro ‘leggero’. Ben presto l’eccellente attore e cantante si specializza nell’“one man show”, un genere del quale è prototipo il fortunatis-simo “A me gli occhi please”, che debutta nel 1976, ma sarà riproposto fino al 2000. In questi spettacoli Gigi è come un fiume (di bravura) in piena, e inarrestabilmente inanella monologhi, canzoni, imitazioni, passi di danza. Sempre con trascinante successo.

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Dignità Autonome di Prostituzione, uno spettacolo di Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e dello stesso Melchionna, è l’evento speciale della Versi-liana 2011, che si terrà al Teatro Comunale di Pietrasanta dal 9 al 14 agosto.

Lo show, dicono gli ideatori, “è la Casa Chiusa dell’Arte”. Attori come prostitute, protetti ma alla mercé dell’avventore/spettatore di turno, si lasciano scegliere, esaminare e soppesare in cambio della propria Arte e del proprio Cuore. Rigoro-samente in vestaglia o giacca da camera, adescano o si lasciano abbordare dai clienti mentre una “strana famiglia”, tenu-taria del Bordello, ha l’arduo compito di stimolare le contrattazioni con i clienti per stabilire il prezzo di ciascuna prestazione. Conclusa la trattativa, il cliente - uno, due, piccoli o grandi gruppi a seconda delle “perversioni” – si apparta con la prostituta di turno in un luogo deputato dove fruirà di una o più Pillole del Piacere Teatrale: monologhi o performance di dieci minuti circa, tratti dai classici del teatro o da testi contemporanei (e del Melchionna stesso).

Ogni pillola dovrà in qualche modo emozionare, far riflettere e divertire lo spettatore, laddove per divertimento si intenda “uno stupore nuovamente solle-citato” da un teatro che non è auto-cele-

AttoRi CAPACi Di ‘ADEsCARE’“DigNità AutoNoME Di PRostituZioNE” Al tEAtRo CoMuNAlE

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brativo, ermetico o fine a se stesso ma prima di tutto magia e sogno. Un nuovo approccio allo Spettacolo, un modo per ridare “Dignità” al lavoro dell’Attore e al contempo una provocazione giocosa e sorprendente per riavvicinare il pubblico al mestiere più antico del mondo: il Teatro. La frase di lancio dello show è: “Mi paghi prima. E dopo, ancora... se ti è piaciuto.” Le luci sono di Camilla Piccioni, i costumi di Michela Marino ed Emiliano Giayvia. Assistenti alla regia Roberta Caldironi e Renata Malinconico. Direttore tecnico Ma-nuel Pietrangeli. Supervisione al progetto Mario Melchionna. Organizzatore Antonio Cappelli. Relazioni esterne e Promozione Stefania Reggiani. Ufficio stampa Carla Fabi e Barbara Ghinfanti.

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Satira politica, arte e cultura sono i temi al centro della collaborazione che la Fon-dazione la Versiliana ha messo a punto con il Comune di Forte dei Marmi, una sinergia che trova fondamento nella comune volon-tà del sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti, del sindaco di Pietrasanta Dome-nico Lombardi e del presidente della Fon-dazione “La Versiliana” Manrico Nicolai di coordinare eventi culturali che si svolgono in un territorio così vicino, sia per geografia che per vocazione, in un’ azione congiunta di reciproca promozione. Nel segno della Satira, la Versiliana metterà infatti in scena gli spettacoli di Maurizio Crozza, Elio e Gigi Proietti in sinergia con il Comune di Forte dei Marmi, in vista delle celebrazioni per i

sAtiRA, ARtE E CultuRAAllEANZA CoN FoRtE DEi MARMi

40 anni del “Premio Satira Politica”, che la città festeggerà nel 2012. Anche l’arte sarà al centro della collaborazione con Forte dei Marmi con la straordinaria mostra dedicata allo scultore Giuliano Vangi dal titolo “Vangi. Sculture e disegni” che fino al 17 settembre sarà allestita all’interno di Villa Bertelli e nel suo parco. In mostra alcune tra le più importanti opere realizza-te dall’artista negli ultimi anni: le sculture monumentali dedicate all’antichità in pietra etrusca e granito, i bronzi dedicati all’uomo contemporaneo che esaltano il movimento e il contesto in cui è inserita la figura, legni policromi, terrecotte e disegni.

Ancora, la Fondazione La Versiliana realizzerà un ciclo di incontri del Caffè, sempre a Villa Bertelli, dal titolo “Forte Incontra” (6, 9, 13, 20, 27, luglio e 3, 6, 10, 13, 17, 24, 31 agosto) condotti da Romano Battaglia, patron del Caffè della Versiliana e Claudio Sottili, storica voce di Radio Montecarlo negli anni ’70-’80, con esperienze in Rai e Mediaset, attualmente impegnato con Italia 7 con il programma “Aspettando il Tg”, ponendosi così come una vera e propria impresa culturale per la produzione di eventi. Tra gli ospiti che hanno già confermato la partecipazione l’attrice e regista Laura Morante, il chirurgo plastico professor Marco Klinger, il vice presidente della Figc Demetrio Albertini, il dottor Ciro Vestita, il professor Ubaldo Bo-nuccelli, Margherita Hack, Paolo Crepet, Alain Elkann e Willy Pasini.

| SINERGIE |

“Veio”, scultura di Giovanni Vangi (particolare) © Giovanni Ricci Novara, Parigi

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