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1 VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL COMUNE DI AGRIGENTO DEL 19/10/2004 INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Chiamiamo l’appello. Siamo 23 presenti, 7 assenti, la seduta è valida. A questo punto propongo quali scrutatori della seduta i Consiglieri Volpe, Hamel e Salsedo. Approvato all’unanimità. Passiamo al punto 2: “Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti” (ne viene data lettura). Per alzata e seduta: chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario ai alzi. Il Consiglio approva all’unanimità. Passiamo al punto 3: “Sostituzione componenti Commissioni Consiliari”. Diamo lettura della proposta di deliberazione. RAGIONIERE FALAUTO – Il dirigente, premesso che l’articolo 10 del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale prevede al VII comma che in caso di dimissioni, decadenza o altro motivo che renda necessario la sostituzione di un Consigliere, il gruppo consiliare di appartenenza designa, tramite il suo capogruppo, un altro rappresentante e il Consiglio Comunale procede alla sostituzione; che i Consiglieri Andrea Cirino e Gerardo Alongi, componenti rispettivamente della IV Commissione Consiliare e della VII Commissione Consiliare, sono stati nominati in data 25 settembre 2004 assessori e hanno optato per questa ultima carica; che il capogruppo del CCD, Consigliere Gramaglia, con nota protocollo 1023, Presidenza del Consiglio del 5 ottobre 2004, ha designato i consiglieri subentranti, Marchetta Pietro e Patti Marco a sostituire i consiglieri nominati, componenti della Giunta municipale, rispettivamente nella IV e nella VI Commissione Consiliari. Per le superiori considerazioni propone di sostituire i Consiglieri comunali Cirino Andrea e Alongi Gerardo, che hanno optato per la carica di assessori comunali, nelle commissioni consiliari IV e VII rispettivamente con i consiglieri Marchetta Pietro e Patti Marco. INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Dobbiamo procedere alla votazione. Chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Il Consiglio approva all’unanimità. Passiamo al punto 4: “Mozione per l’istituzione di un Ufficio Europa a firma del Consigliere Mandracchia Daniele”. Quindi, inviterei lo stesso Consigliere a relazionare sulla mozione. CONSIGLIERE MANDRACCHIA – Grazie per la parola. Signor Presidente, colleghi Consiglieri, Assessore Cirino, prima di leggere integralmente la mozione che ho depositato agli atti, vorrei fare una piccola premessa sui motivi che mi hanno spinto a presentare la stessa. Innanzitutto occorre che la nostra attività politico - amministrativa sia più incisiva ed efficace all’interno di un quadro più ampio che è costituito dalla politica europea. Infatti nella premessa della mozione stessa dico che da quando è stato emanato il Trattato di Mastreet nel lontano 92, ormai, si è avviato un processo di unione più forte tra i paesi membri prima della Comunità Europea, dal trattato di Mastreet, appunto, dell’Unione Europea, quindi è necessario che tutti i soggetti operanti all’interno degli Stati membri dell’Unione Europea svolgano la propria attività e che questa sia finalizzata proprio in un’ottica, in un quadro politico – europeo. L’obiettivo, quindi, di questa mozione, un obiettivo dichiarato, è quello di svolgere la nostra attività politico – amministrativa in maniera più incisiva ed efficace. L’obiettivo è appunto quello di rendere effettiva, più vantaggiosa la nostra adesione all’Unione Europea. Ricordo anche che la Sicilia come regione rientra tra le parti, tra i territori dell’obiettivo 1 e quindi gode, insieme ad altre regioni, di maggiori vantaggi e maggiori agevolazioni. Ma per realizzare questo obiettivo occorre investire delle risorse all’interno della nostra organizzazione. Pensate al nostro Comune come una azienda, una azienda che vuole stare al passo con i tempi moderni, quindi essere competitiva, in un’economia moderna, investe una parte delle proprie risorse per l’innovazione tecnologica e per restare sempre al passo con quelli che sono gli sviluppi del processo tecnologico. Ebbene, pensiamo al Comune come a una azienda e anche noi dobbiamo stare al passo con i tempi e quindi svolgere la nostra attività in maniera più incisiva in questo senso. Voglio anche sottolineare, fare rivolgere la vostra attenzione su

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VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL COMUNE DI AGRIGENTO DEL 19/10/2004

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Chiamiamo l’appello. Siamo 23 presenti, 7 assenti, la seduta

è valida. A questo punto propongo quali scrutatori della seduta i Consiglieri Volpe, Hamel e Salsedo. Approvato all’unanimità.

Passiamo al punto 2: “Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti” (ne viene data lettura). Per alzata e seduta: chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario ai alzi. Il Consiglio approva all’unanimità.

Passiamo al punto 3: “Sostituzione componenti Commissioni Consiliari”. Diamo lettura della proposta di deliberazione.

RAGIONIERE FALAUTO – Il dirigente, premesso che l’articolo 10 del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale prevede al VII comma che in caso di dimissioni, decadenza o altro motivo che renda necessario la sostituzione di un Consigliere, il gruppo consiliare di appartenenza designa, tramite il suo capogruppo, un altro rappresentante e il Consiglio Comunale procede alla sostituzione; che i Consiglieri Andrea Cirino e Gerardo Alongi, componenti rispettivamente della IV Commissione Consiliare e della VII Commissione Consiliare, sono stati nominati in data 25 settembre 2004 assessori e hanno optato per questa ultima carica; che il capogruppo del CCD, Consigliere Gramaglia, con nota protocollo 1023, Presidenza del Consiglio del 5 ottobre 2004, ha designato i consiglieri subentranti, Marchetta Pietro e Patti Marco a sostituire i consiglieri nominati, componenti della Giunta municipale, rispettivamente nella IV e nella VI Commissione Consiliari. Per le superiori considerazioni propone di sostituire i Consiglieri comunali Cirino Andrea e Alongi Gerardo, che hanno optato per la carica di assessori comunali, nelle commissioni consiliari IV e VII rispettivamente con i consiglieri Marchetta Pietro e Patti Marco.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Dobbiamo procedere alla votazione. Chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Il Consiglio approva all’unanimità.

Passiamo al punto 4: “Mozione per l’istituzione di un Ufficio Europa a firma del Consigliere Mandracchia Daniele”. Quindi, inviterei lo stesso Consigliere a relazionare sulla mozione.

CONSIGLIERE MANDRACCHIA – Grazie per la parola. Signor Presidente, colleghi Consiglieri, Assessore Cirino, prima di leggere integralmente la mozione che ho depositato agli atti, vorrei fare una piccola premessa sui motivi che mi hanno spinto a presentare la stessa. Innanzitutto occorre che la nostra attività politico - amministrativa sia più incisiva ed efficace all’interno di un quadro più ampio che è costituito dalla politica europea. Infatti nella premessa della mozione stessa dico che da quando è stato emanato il Trattato di Mastreet nel lontano 92, ormai, si è avviato un processo di unione più forte tra i paesi membri prima della Comunità Europea, dal trattato di Mastreet, appunto, dell’Unione Europea, quindi è necessario che tutti i soggetti operanti all’interno degli Stati membri dell’Unione Europea svolgano la propria attività e che questa sia finalizzata proprio in un’ottica, in un quadro politico – europeo. L’obiettivo, quindi, di questa mozione, un obiettivo dichiarato, è quello di svolgere la nostra attività politico – amministrativa in maniera più incisiva ed efficace. L’obiettivo è appunto quello di rendere effettiva, più vantaggiosa la nostra adesione all’Unione Europea. Ricordo anche che la Sicilia come regione rientra tra le parti, tra i territori dell’obiettivo 1 e quindi gode, insieme ad altre regioni, di maggiori vantaggi e maggiori agevolazioni. Ma per realizzare questo obiettivo occorre investire delle risorse all’interno della nostra organizzazione. Pensate al nostro Comune come una azienda, una azienda che vuole stare al passo con i tempi moderni, quindi essere competitiva, in un’economia moderna, investe una parte delle proprie risorse per l’innovazione tecnologica e per restare sempre al passo con quelli che sono gli sviluppi del processo tecnologico. Ebbene, pensiamo al Comune come a una azienda e anche noi dobbiamo stare al passo con i tempi e quindi svolgere la nostra attività in maniera più incisiva in questo senso. Voglio anche sottolineare, fare rivolgere la vostra attenzione su

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alcuni fatti recenti che riguardano una politica a 360 gradi, riguarda il federalismo fiscale. Il federalismo fiscale, al quale è stato dato un ulteriore sviluppo con il disegno di legge costituzionale approvato da ultimo anche alla Camera, andrà in seconda lettura nuovamente al Senato e poi nuovamente alla Camera, attua ancora di più il principio del federalismo fiscale. L’applicazione di questo principio comporterà, appunto, che l’ente locale, il Comune in questo caso, debba autofinanziarsi, quindi reperire risorse con i propri tributi locali, prestando servizi eccetera, eccetera. È ovvio, allora, che in un clima politico come questo, quindi un principio di federalismo fiscale, portato sempre più ai massimi livelli, occorre che il Comune di Agrigento sia più competitivo all’interno dell’Unione Europea e per essere più competitivo deve innanzitutto informarsi e poi progettare, quindi presentare progetti che possano essere finanziabili in diversi settori e aree di intervento. Ecco allora il motivo per il quale occorre investire le risorse, risorse umane e risorse strumentali. Da ultimo si è sentito pure pubblicizzare una iniziativa, penso che l’avrete sentito un po’ tutti, una iniziativa del Comune di Sciacca, del Comune di Caltabellotta e del Comune di Ribera, che hanno deciso di consorziarsi per realizzare un progetto comune e tra gli obiettivi prioritari di questo progetto vi è proprio l’istituzione di uno Sportello Europa. Quindi, fatta questa premessa, vi leggo la mozione integralmente. Mozione per l’istituzione di un Ufficio Europa. Premesso che ormai è indispensabile muovere l’azione politica di un Comune in un’ampia ottica europeistica, soprattutto da quando, con il trattato di Mastreet, si è dato un nuovo e forte impulso al processo di unione, tuttora in rapido e in continuo sviluppo dei paesi europei; premesso che per realizzare quanto sopra occorre investire delle risorse umane e materiali destinati esclusivamente a questo fine, anche per partecipare attivamente alle numerose e grandi opportunità offerte alla Sicilia dall’Unione Europea, si invita l’Amministrazione attiva a istituire un Ufficio Europa, secondo le seguenti linee di massima. Questo Ufficio, servendosi delle professionalità interne all’Ente Comune, deve offrire un pubblico servizio, sia all’ente medesimo sia alle istituzioni locali, ad operatori economici, a cittadini, consentendo loro di accedere più agevolmente alle opportunità di crescita offerte dall’Unione Europea, in particolare le aree di intervento devono essere quantomeno le seguenti: attività di documentazione. Significa acquisizione e gestione della documentazione relativa al nuovo ciclo di programmazione 2000 – 2006 ai programmi di iniziativa comunitaria e della normativa di riferimento; attività di informazione, quindi gestione delle informazioni sui contenuti e sulle scadenze dei bandi comunitari, diffusione e trasmissione delle informazioni nei diversi settori comunali; organizzazione e supporto di iniziative relative a giornate di informazione, seminari di studio, convegni e workshop informativi tematici; attività di collaborazione a progetti comunitari, significa documentazione e raccordo con diversi soggetti interni ed esterni al Comune per l'attivazione di progetti e azioni ed interventi; attività di gestione partneriato con altre realtà istituzionali del territorio, il sistema della formazione scolastica e professionale e le organizzazioni economico – sociali, promozione della partecipazione della nostra città alle opportunità comunitarie, pensate a gemellaggi e quant’altro possa essere utile per diffondere anche nella nostra località la cultura europea, pubblicazione di un bollettino mensile sulle opportunità di finanziamento offerte dall’Unione Europea e dal Por Sicilia. Quindi, questo rientra specificamente nell'attività di informazione di cui dicevo prima. Infine questa mozione può essere considerata come la tela di un pittore. La mozione è la tela e noi siamo i pittori. Possiamo apportare degli emendamenti, possiamo discutere sulle linee di massima, quindi si può discutere sulle modalità attraverso le quali attivare questo ufficio e quindi questo servizio, che deve essere rivolto non soltanto all’ente stesso ma anche agli operatori esterni. Quindi si può discutere su questo ma non si deve discutere sul fare o non fare perché secondo me, e penso secondo tutti voi, è un ufficio che va istituito e che quindi occorre stare al passo con i tempi, come hanno fatto recentemente anche i Comuni della nostra provincia.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Grazie Consigliere Mandracchia. Consigliere Gramaglia, prego.

CONSIGLIERE GRAMAGLIA - Assessore, Presidente, intervengo solo per esprimere il voto favorevole del gruppo consiliare dell’UDC alla proposta fatta dal nostro Consigliere. È una tematica molto interessante, si potrebbe sviluppare, ma soprattutto l’appello che faccio, come capogruppo dell’UDC all’amministrazione attiva, che la sensibilità del Sindaco debba essere per questi temi spinta all’inverosimile, perché solamente così possiamo utilizzare

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fondi europei, per esempio, per ristrutturare la rete idrica di Agrigento. E tutti sappiamo le battaglie che il Sindaco sta facendo per il dissalatore e quante strutture pubbliche, enti pubblici, privati, sostengono che personalmente anche oggi pomeriggio mi trovavo vicino casa mia e vedevo la rete idrica che aveva delle perdenze. Quindi non serve fare un dissalatore se poi ci troviamo di fronte a delle perdite monotematiche per quanto riguarda la distribuzione dell’acqua. Oppure per quanto riguarda la cultura del disabile. Il nostro Sindaco dovrebbe incentivare personalmente, creando non gli esperti, come dicevo quando abbiamo fatto la relazione in merito all’insediamento della nuova Giunta, che tante speranze sta nutrendo per questa parte nuova dell’attività nel secondo mandato del Sindaco. Cioè la nuova Giunta, il Sindaco devono essere sensibili che a reggere questo Ufficio Europa siano delle personalità degne di questo nome, degli esperti, così come hanno fatto in altre città, lo dicevo in altre situazioni, vedi Catania, vedi Palermo, da potere utilizzare al massimo i fondi europei, utilizzare per creare quel circuito virtuoso che tanto viene decantato e lo viene a decantare, e anche oggi ne parlavano i giornali per quanto riguarda la Commissione Antimafia, cioè quel circuito virtuoso che crea sviluppo, che crea occupazione, che crea lavoro, fino a quando non riusciamo a capire che i fondi europei devono essere utilizzati per questo, abbiamo sbagliato. Quindi, che ben vengano le persone in grado di realizzare queste tematiche, di portarle all’estrema conseguenza, perché il nostro Comune ha bisogno di questo.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Hamel prego. CONSIGLIERE HAMEL – La mozione del Consigliere Mandracchia è apprezzabilissima sul piano

del principio, perché è chiaro che l’attenzione a questi temi è un fatto fondamentale per un ente locale che vuole proiettarsi verso una prospettiva moderna, utilizzando tutte le opportunità che possono essere fornite dai programmi di intervento della comunità europea. Però dobbiamo essere estremamente realistici nell’esaminare questa mozione, perché dobbiamo ricordare come decine e decine di mozioni che sono state votate all’unanimità dal Consiglio Comunale sui temi più svariati e a volte anche su temi di grande importanza e di sollecitazione per il rilancio e il decollo della vita economica – sociale della città di Agrigento sono state completamente ignorate. Credo che ci sia la necessità da parte del Consiglio Comunale, della Presidenza del Consiglio di fare una ricognizione su quello che è stato il lavoro del Consiglio Comunale in termini di proposte e di iniziativa. Uno dei ruoli e dei compiti fondamentali del Consiglio Comunale di questo piccolo Parlamento locale è proprio quello, oltre all’attività di deliberazione, è proprio quello di dare delle indicazioni di massima che servano perché la strategia amministrativa della città venga orientata verso i bisogni che vengono individuati dal Consiglio Comunale. Se l’Amministrazione non dà corso alle spinte, alle sollecitazioni, alle idee che vengono proposte dal Consiglio Comunale, stare qui a parlare di temi così suggestivi e grandi non ha nessuna importanza, anzi addirittura può diventare un fatto frustrante. Sull’argomento credo che la condivisione sia un fatto scontato. La situazione finanziaria complessiva del nostro paese, non voglio dire del nostro Comune, è tale che se non si ha la fantasia di riuscire ad attingere a risorse innovative, non c’è speranza di potere creare condizioni per la crescita economica e soprattutto non c’è speranza di potere dare una ragione e una motivazione ai nostri giovani, alle generazioni che verranno per potere stare in questa terra, pensando di essere protagonisti attivi e non soggetti passivi di una strategia parassitaria e opprimente che sta creando una emarginazione costante nel mondo giovanile e di chi vuole affacciarsi al mondo del lavoro. L’Europa ha mille risorse che possono essere utilizzate, ma di queste mille risorse tutte e mille ad Agrigento non sono state mai utilizzate. Il Consigliere Gramaglia diceva: questo Ufficio Europa dobbiamo sostanziarlo con persone competenti, con esperti. Cioè non vorrei che gli esperti di cui parla il Consigliere Gramaglia siano quegli esperti a pagamento che l’Amministrazione Comunale è così abile a mettere in campo e si ha l’opportunità e l’occasione e l’alibi per potere dare qualche ruolo a qualche nuovo esperto, considera magari semplicemente una battuta, però la realtà è questa. Noi viviamo in una dimensione così microscopica rispetto a questi grandi problemi che a volte sembra che siano cose da giganti rispetto alla nostra realtà locale la possibilità di riuscire a cogliere un’opportunità, per portare ad Agrigento lo spirito dell’Europa in termini di impresa, non solo come capacità di reperire finanziamenti, perché non serve a nulla reperire un finanziamento, non dico europeo, ma della 488 o di qualsiasi altra provvidenza di finanza che serve a supportare l’impresa, non serve a niente

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se poi viene utilizzata in termini parassitari e soprattutto in termini statici e senza alcuna fantasia. Nella realtà di Agrigento ci sono decine di aziende che hanno fruito di finanziamenti, consistenti e che hanno costruito delle strutture che sono fini a se stesse, cioè attendono che passano cinque anni o il tempo strettamente necessario previsto dalla legge per acquisire la proprietà degli immobili e far finire l’attività di impresa che hanno messo in piedi. È questa la nostra realtà, riuscire a recepire in questa nostra realtà lo spirito europeo, riuscire a vedere l’impresa in termini europei, riuscire a vedere la politica, l’economia, le cose che facciamo anche dal punto di vista amministrativo in termini europei è qualcosa di diverso. Io spero che la genuinità della proposta di Mandracchia serva quantomeno a fare scattare questa molla all’interno della nostra coscienza e della coscienza degli amministratori per far sì che almeno uno spirito nuovo incominci ad aleggiare nella città di Agrigento e qualche piccola speranza si possa accendere. Sono molto pessimista. Voterò a favore sicuramente, ma credo che stando così le cose, resterà lettera morta.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Vaianella prego. CONSIGLIERE VAIANELLA – Signor Presidente, signori Assessori, colleghi, è ovvio che la

mozione del collega Mandracchia è una mozione interessante, degna di riflessione e soprattutto è una mozione che mi permette anche quest’oggi di informare il Consiglio che qualche mese addietro, alla presenza del mio gruppo consiliare, l’eurodeputato Musumeci incontrò il Sindaco e proprio uno degli argomenti di cui si parlò in quel colloquio fu proprio quello di pensare ad istituire un qualcosa del genere, un Ufficio Europa, dice bene uno Sportello Europeo, dice il collega Mandracchia con la mozione, comunque un qualcosa dove si potesse attingere a informazioni dirette dalla Comunità Europea per far sì che si possa accedere a finanziamenti non solo per l’ente, che ovviamente ne abbiamo tanto di bisogno, ma giustamente, come cita il collega Mandracchia, anche per tutti gli operatori economici che insistono nel nostro territorio. E, riferendomi a quello che diceva il collega Hamel, io dico che i consulenti, se ben adoperati, e mi pare in qualche direzione hanno bene operato, servono anche a questo. Qua va precisato che il collega Mandracchia nella mozione fa presente che in maniera prioritaria bisogna che si sfruttino, si cerchino all’interno del Comune quelle risorse che ovviamente possono essere adoperate per gli indirizzi che nella mozione stessa si danno. Logicamente però anche i consulenti sono persone, soprattutto quelle qualificate, che studiano, dedicandosi a tempo pieno a questo tipo di attività e se portano benefici al nostro ente, anche lì l’Amministrazione ha centrato un obiettivo importante, fondamentale. Io direi anche più, collega Mandracchia, oltre a predisporre quanto è necessario per istituire questo Sportello Europeo che, per le motivazioni che i colleghi hanno detto e che anche io ho aggiunto, è così importante e vitale per la nostra economia, ritengo che anche tutte le informazioni devono passare attraverso… siccome lei giustamente faceva riferimento alla informazione, alla parola informazione, signori della Giunta, sfruttiamo questo sito Internet che abbiamo, implementiamolo ancora di più con links di collegamento perché è ovvio che tutte queste notizie, seppur rivolgendosi a una fetta limitata della popolazione, però esiste anche questa fetta che è meritevole di attenzione, che quindi ormai consulta Internet quotidianamente ed è indispensabile che ai nostri cittadini offriamo un servizio il migliore possibile. Ed è ovviamente utile, una volta istituito questo sportello europeo, fornire tutta una serie di notizie ai nostri cittadini attraverso il sito Internet. Al riguardo io non posso fare altro che rafforzare ancora di più quanto hanno detto i colleghi, invitando gli assessori qui presenti a farsi carico di indirizzo importante che con questa mozione il Consiglio vuole dare all’Amministrazione. Io sono fiducioso che non resterà lettera morta, che l’Amministrazione sarà sensibile a questo nostro indirizzo e che al più presto possiamo offrire anche questo servizio così importante e prezioso per la nostra collettività. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casesa. CONSIGLIERE CASESA – Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri, anche io voglio

contribuire alla discussione sulla istituzione dell’Ufficio Europa così come proposto dal collega Mandracchia. Ed è bellissimo, tra l’altro, parlare di Europa in questo momento in cui c’è tanto bisogno di Europa. E spesso, invece, la situazione globale ci impone di organizzarsi diversamente, nonostante l’Italia è uno dei paesi più europeisti, tra l’altro. Ed è ancora più entusiasmante pensare ad un Ufficio Europa che funzioni, a un Ufficio

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Europa che possa drenare finanziamenti, attivare sostegno economico a una politica come quella agrigentina, nella quale c’è molto bisogno di Europa, ci sarebbe molto bisogno di finanziamenti. Purtroppo fino ad oggi abbiamo molto perduto, abbiamo perso tantissimi finanziamenti e abbiamo perso tantissimo tempo. Per questo, nonostante ancora la Sicilia rientra tra gli obiettivi numero 1, agli obiettivi destinati a intercettare maggiori finanziamenti, quello che manca spesso sono i progetti. Allora è bellissimo parlare di Europa se alla base poi mancano i progetti, mancano i valenti funzionari, mancano i bravi dirigenti che pensano, progettano, studiano, ricercano, tutto alla base si può fare se c’è la progettazione e ancora di più la programmazione economica. E dire che molti paesi europei, attraverso i fondi comunitari, hanno nettamente migliorato le loro posizioni socio – economiche. Mi riferisco ai paesi quali la Spagna, la Grecia, il Portogallo e l’Irlanda. Dire che molti funzionari spesso anche di enti locali, di uffici stranieri venivano e continuano ad essere distaccati presso gli uffici di Bruxelles. Spesso capita che molti dirigenti di Comuni spagnoli o di Comuni dell’Irlanda o di Comuni della Grecia sono distaccati presso uffici a Bruxelles solo e allo scopo di capire, studiare, ricercare e suggerire alle proprie amministrazioni come è possibile fare arrivare più risorse. E allora, se diceva bene il collega Hamel, se l’Ufficio Europa servirà solo per istituire un ulteriore ufficio, ricercare qualche funzionario dentro l’ente ed inserire dentro il nostro tabulario elettronico la parola Ufficio Europa, allora non servirà a niente. Se, invece, e mi auguro di no, anche perché ritengo che la volontà politica non solo del consigliere, ma penso anche politica dell’Amministrazione sia quella di interessarsi, di intercettare, sia quello di programmare maggiormente i flussi europei e allora dovremmo attrezzarci nel migliore dei modi. Io simpaticamente farei una domanda se esiste al Comune di Agrigento un pacco progetti, se esiste un ufficio che si occupa solo di progettare, di programmare i progetti futuri. Bene, non parliamo di aria se poi alla fine mancano le cose concrete. Io condivido l’idea e voterò a favore, ma la condizione deve essere proprio quella di utilizzare questo strumento affinché, attraverso la programmazione negoziata con la Regione Siciliana, e lo direi tra l’altro in una situazione a noi strettamente favorevole. L’Assessore alla Programmazione è un deputato agrigentino e quindi sarebbe per noi utilissima una situazione del genere. E allora impegniamoci seriamente, non solo a istituire l’Ufficio Europa, ma a istituire una volontà europea, capace di fare aggiornare i nostri funzionari, di preparare meglio i nostri dirigenti e di pensare a un parco progetti che possa pensare alle grandi opere. Mi riferisco non solo al dissalatore, di cui leggo con grande gioia la definizione prossima, ma mi riferisco alle reti idriche del territorio come sosteneva Gramaglia e a tanti piccoli interventi che potrebbero essere destinati ad esempio al Piano Particolare del Centro Storico. Vi ricordo che la legge regionale aveva destinato alla città di Agrigento fondi che erano regionali, ma che provenivano anche da fondi europei. E allora solo in questo modo è possibile concretamente sviluppare una idea sull’Europa. Nell’altro modo sarà solo un’idea utopistica che vogliamo pensare. Io sono nettamente contrario all’utopia, ma mi piace pensare alla concretezza dei nostri comportamenti. Quindi voto favorevole alla istituzione della mozione sull’Ufficio Europa.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Grazie Consigliere Casesa. Consigliere Hamel, poco fa non le ho potuto rispondere, accolgo positivamente la sua sollecitazione, sarò ben lieto, unitamente alla conferenza dei capigruppo, di fare una ricognizione rispetto a tutte le mozioni che abbiamo prodotto in Consiglio Comunale per sollecitare l’Amministrazione. Chiarito questo, Consigliere Alfano, prego ha la parola.

CONSIGLIERE ALFANO – Signor Presidente, come al solito il Consiglio Comunale riesce sempre a proporre determinati progetti, ha quella progettualità per portare avanti un discorso veramente ampio e soddisfacente. Questa volta viene dal collega Mandracchia che propone proprio l’apertura di questo Ufficio Europa. Certamente quando si parla di Europa ci distacchiamo un po’ da quel gretto provincialismo a cui più o meno siamo tutti in un certo qual modo abituati, sia nel pensare, sia anche nel fare nostro. E volendo superare questo tipo di dimensione, l’Europa è l’occasione propizia per affrontare le situazioni, le realtà agrigentine, avendo come punto di riferimento questa grande realtà che è l’Europa. Certo rifarsi un po’ ai discorsi passati, a chi ha costruito a poco a poco questo processo, questo procedimento mentale per arrivare a questa conclusione, sarebbe come scorrere tutte le pagine della nostra democrazia e della nostra Repubblica. E nell’annunciare il voto mio e anche quello degli altri componenti di Forza Italia, favorevole logicamente alla

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proposta del collega Mandracchia, mi piace come anche è stato diversificato questo sportello in attività di documentazione, di informazione, di collaborazione a progetti comunitari, attività di gestione, di partneriato, promozione della partecipazione della nostra città alle opportunità comunitarie, pubblicazione di un bollettino mensile. Però se non cambiamo tutti noi agrigentini la mentalità, se noi abbiamo questa visione nuova di proiettarci in un mondo che non debba essere più quello dell’emigrazione ma quello del lavoro a casa nostra, noi non possiamo fare a meno di immetterci in questa grande realtà proprio che è l’Europa. E quindi dobbiamo documentarci. La documentazione che si fa nel conoscere, nella conoscenza, nell’acquisire i vari dati, tutto questo nuovo ciclo di programmazione che c’è tra il 2000 e il 2006, tutte le normative di riferimento e quindi investire tutta la società, non soltanto gli ambienti produttivi, ma soprattutto i giovani che sono più propensi a capire queste nuove realtà che è la realtà europea, una realtà che, come dicevo poc’anzi, trae origine ed è connaturata alla nostra Repubblica, alla nostra democrazia. In risposta a un periodo brutto, terribile che finì allora con la guerra, si affacciò proprio questa idea nuova. Attività di informazione, di gestione delle informazioni sui contenuti e sulle scadenze dei bandi comunitari, diffusione e trasmissione delle informazioni a diversi settori comunali, organizzazione e supporto di iniziative relative a giornate di informazioni, seminari di studi, convegni, workshop, informativi tematici, quindi l’informazione è sovrana e diventa peculiare e fondamentale di questa proposta, che noialtri non possiamo tralasciare a sé, ma che dobbiamo seguire ed incentivare come Consiglio Comunale, spingere effettivamente l’Amministrazione perché si faccia promotrice e che divulghi questa nuova realtà, questo nuovo progetto che il Consiglio Comunale vuole presentare alla cittadinanza. Attività di collaborazione a progetti comunitari, documentazione e raccordo con diversi soggetti interni ed esterni al Comune per l’attivazione di progetti, azioni e interventi. Non limitato soltanto a quello che può pensare il Comune, ma allargarsi alla realtà cittadina, a tutte le componenti della realtà cittadina, al mondo imprenditoriale specificatamente, ma come dicevo poc’anzi al mondo dei giovani e logicamente non possiamo fare a meno anche del mondo universitario, perché l’università è una realtà grandissima per la nostra città e i frutti si vedranno a poco a poco. Attività di gestione di partneriato con altre realtà istituzionali del territorio, e quindi confrontarsi proprio sia con l’università, sia con la Camera di Commercio, sia con la Provincia. Il sistema della formazione scolastica e professionale, le organizzazioni economico sociali, cioè il compendio di tutto quello che ho detto, brillantemente il collega Mandracchia l’ha riassunto proprio in questo: promozione della partecipazione della nostra città alle opportunità comunitarie. È la nostra finalità a cui dovremmo tendere; certamente ci sarà bisogno di tempo, ci sarà bisogno di momenti anche di confronto all’interno di questo Consiglio Comunale, però tutti quanti sia maggioranza che opposizione essere propensi e stimolare l’Amministrazione proprio per cercare di formare qualcosa di nuovo, di impegnativo che apre le frontiere. Pubblicazione di un bollettino mensile, ed è quello che è fondamentale e che è lo strumento fondamentale per potere andare avanti, cioè conoscere questa realtà, quello che ci offre l’Europa e confrontarlo con la realtà di Agrigento e superare, come dicevo all’inizio di questo mio intervento, quel provincialismo che ci ridimensiona e che ci fa diventare più isolani degli altri. Quindi è una occasione propizia di conoscenza, una occasione propizia per fare qualcosa di nuovo e di bello, una occasione propizia per aprirci effettivamente al mondo che ci circonda e non restare settorializzati nella nostra casa e nel nostro ambiente.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – L’Assessore Cantone vuole intervenire per l’Amministrazione, prego.

ASSESSORE CANTONE – Signori Consiglieri, era mio intendimento intervenire in altre sedute anche per tracciare quelle che sono le linee delle deleghe che il Sindaco ci ha conferito, però in questa fase mi pare anche doveroso, visto che si tratta di uno sportello voluto da un Consigliere di questo consesso, mi pare doveroso anche esprimere la mia opinione. È chiaro che l’azione politica proposta dal Consigliere Mandracchia dimostra un nuovo modo di portare la politica ai livelli che competono a questo consesso comunale. È chiaro che questo documento, che io ho letto attentamente e che giudico assolutamente compatibile e sinergico con quelle che sono le iniziative che questo Comune dovrà, deve portare avanti per uscire da un isolamento normativo che fino a oggi ci ha visti esclusi da tutti quelli che sono i finanziamenti della Comunità Europea, è uno strumento che deve

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assolutamente essere recuperato ed essere portato anche all’attenzione dei singoli consiglieri. Io ho letto con molta attenzione la mozione presentata da Daniele Mandracchia e come dicevo risponde perfettamente a quella che è anche l’esigenza della delega che mi è stata conferita, quella cioè di uno sviluppo economico che deve prendere per mano questa città e portarla al rango di comune capoluogo che non è soltanto per un fatto di abitanti o per un fatto normativo, ma è anche sul piano della qualità della proposta politica che questo Consiglio Comunale riesce ad esprimere. Noi stiamo cercando con Daniele e abbiamo già ragionato in parecchie occasioni su quelle che sono le istanze e le esigenze anche grazie alle presenze professionali che questo Comune riesce ad esprimere, anche grazie alle competenze formative che in materia di rapporti comunitari riesce ad esprimere, e allora mi pare doveroso appoggiare nel rispetto dell’assoluta autonomia di questo Consiglio Comunale, mi pare doveroso esprimere i sentimenti di una assoluta positività per questa iniziativa, che vi vedrà impegnati anche con proposte della Giunta Comunale in questa direzione. Noi proprio stamattina alla Presidenza della Regione con l’Assessore Zambuto e con il Vice Sindaco Scalia abbiamo incontrato il Presidente della Commissione Europea dei Trasporti, l’Onorevole Attaguile, il quale su Agrigento ci ha dato alcune direttive che mi piace ufficializzare qui al Consiglio. Agrigento è uno dei Comuni capoluoghi che può rientrare per una condizione sociale, per una condizione relativa al numero degli abitanti, ma soprattutto per una connotazione turistica che rappresenta, può rientrare in un piano dei trasporti per località turistiche che il prossimo mese andrà a bando con il Por gestito direttamente dalla Comunità. Peraltro è una cosa singolare, il funzionario che si occupa del Por è un agrigentino che manca dalla nostra città da circa venti anni, con il quale siamo stati stamattina in contatto telefonico e che evidentemente ci ha aperto le braccia in questa direzione. Cosa significa piano dei trasporti per località turistica? Significa che Agrigento, se riuscirà a progettare delle iniziative che rispondono all’esigenza della nostra marginalità geografica, sicuramente avrà l’opportunità di drenare risorse, che, ahimè voi sapete, e Marco Zambuto vi illustrerà al momento la situazione contabile del Comune, ma non vi sfugge perché io sono cosciente di essere l’ultimo arrivato e quindi in questa materia voi ne sapete certamente più di me, ci consente questa possibilità di drenare risorse dalla comunità per il miglioramento di una qualità della vita dei nostri concittadini. Per cui, avere un Ufficio Europa, ideato da un giovane consigliere che riesce con grande passione a impegnarsi al servizio della nostra comunità, fa sicuramente da unione, fa sicuramente da pendant per quelle che sono le istanze di una nuova politica che intendiamo produrre insieme al Consiglio Comunale. Queste sono le 4 note che volevo rassegnare al civico consesso, queste sono le linee, poi magari ne parleremo più approfonditamente, non voglio entrare nel merito di quelle cose che stiamo preparando, però mi pare doveroso questa sera qui dare il merito, ma l’hanno fatto già i capigruppo, l’hanno fatto i consiglieri, ma mi sembrava doveroso a nome della Giunta esprimere tutta la positività e soprattutto non un plauso di forma, ma un interesse affinché possiamo creare una sponda e possiamo creare assolutamente un rapporto diretto per portare risorse nella nostra città, grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – A questo punto possiamo procedere con la votazione per appello nominale: chi è d’accordo dica sì, chi è contrario dica no. Proclamiamo l’esito della votazione: 23 sì, 7 assenti, il Consiglio approva.

Chiede di intervenire l’Assessore Zambuto. Prego. ASSESSORE ZAMBUTO – Nel portare il saluto al Consiglio Comunale chiedo il prelievo del punto

relativo a una delibera sulla variazione di bilancio esercizio 2004. INTERVENTO DEL PRESIDENTE – C’è una proposta di prelevare il punto relativo alla variazione

di bilancio esercizio 2004, lo facciamo per appello nominale: chi è d’accordo dica sì, chi è contrario dica no. Proclamiamo l’esito della votazione: 21 sì, 2 no, 7 assenti. Il Consiglio approva.

A questo punto diamo la parola all’Assessore Zambuto per relazionare sulla proposta. ASSESSORE ZAMBUTO – Io ringrazio il Consiglio Comunale per il prelievo fatto rispetto alla

delibera, che mi permetto di enunciare brevemente per poi dare la parola al dirigente e a tutti i contributi che verranno dal Consiglio Comunale. Si tratta di una delibera di variazione di bilancio, relativa a un finanziamento previsto nella Gazzetta Ufficiale della Regione

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Siciliana, con la quale viene previsto un finanziamento di 350.000 euro per il Teatro Pirandello di questo ente. Allora abbiamo ritenuto opportuno fare la variazione di bilancio sia nella parte entrata che nella parte dell’uscita delle spese correnti per l’importo di euro 350.000. È chiaro che si tratta di un intervento importante, al fine di rendere funzionale il Teatro Pirandello. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Dottore Vinciguerra. DOTTORE VINCIGUERRA – In considerazione che questo contributo non è stato inserito nel

bilancio di previsione quando è stato approvato, cioè che è sfuggito un po’ a tutti, si deve inserire ora sia nella parte entrata che nella parte della spesa per poterlo utilizzare. Vorrei precisare che si tratta di un contributo finalizzato, cioè a specifica destinazione e quindi deve essere utilizzato esclusivamente per quella finalità, cioè finalità delle spese funzionamento al Teatro Pirandello, non può essere utilizzato questo contributo per altre finalità. Questo significa che non va a pregiudicare in ogni caso l’equilibrio di bilancio o gli atti di conseguenza. Su questa proposta è stato acquisito il parere del Collegio dei Revisori che non poteva essere diversamente quello che favorevole e la Commissione Bilancio che c’è pure il parere. Tecnicamente questo è, una semplice variazione di bilancio per poterla utilizzare.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Consigliere Calabrese, prego. CONSIGLIERE CALABRESE – Grazie signor Presidente, colleghi Consiglieri, signori Assessori,

signori tutti. Io intervengo in merito a questa delibera in ordine a due motivi: il primo per richiamare quanto stabilito dall’articolo 193 del TUEL che prevede che gli enti comunali entro il 30 di settembre devono provvedere al riequilibrio di bilancio. Continuando a scorrere l’articolo, di cui ho detto prima, al comma IV recita testualmente: “La mancata adozione da parte dell’ente dei provvedimenti di riequilibri previsti dal presente articolo è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione”. E allora mi sorge il dubbio: possiamo noi apportare variazioni a un bilancio che non c’è? Perché di questo si tratta, questo recita la legge, questo dice il testo unico, di sviste in questo ente se ne fanno un po’ troppe, perché vorrei capire come è che viene a non essere visto un finanziamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2003, come può sfuggire. Quindi ritengo che in ordine a questo preciso problema vi sia un contrasto con la legge che abbiamo testé citato, anche perché tutto ciò è riportato nel nostro regolamento di contabilità. Questo è il primo punto. Il secondo è in merito a un ordine politico. Cosa significa avere avuto questa svista di non avere visto questi 350.000 euro? In sede di bilancio, cari colleghi, ci è stato portato un bilancio per quanto riguardava il Teatro Pirandello per una spesa complessiva di circa 650 - 700.000 euro, che per una parte coprivamo con le entrate provenienti dai ticket dello stesso Teatro, per una parte coprivamo con fondi correnti del nostro bilancio. Avere creato questa svista, oggi consente a questa Amministrazione di continuare in quello sperpero di denaro che si fa per teatri, teatrini e spettacoli perché di fatto questa variazione di bilancio aumenta il capitolo di spesa inerente il Teatro Pirandello a 1 milione e 100.000 euro, quando io chiederei al collega e Presidente circoscrizionale della V circoscrizione di Villaseta quante domande di giacenza abbiamo per i sussidi per la solidarietà sociale? Ve lo dico io? Solo per la circoscrizione di Villaseta in giacenza abbiamo 250 domande di sussidi straordinari. Cosa significa questo? Significa che in sede di bilancio avere causato questa svista oggi consente di potere mettere in entrata al Teatro Pirandello qualcosa come 350.000 euro. E allora io dico che poco e niente è cambiato, anzi assolutamente nulla è cambiato con i rimpasti, con le pastarelle, con tutto quello che volete, non è cambiato nulla, si va sempre nella stessa direzione di sperpero del denaro pubblico. Io mi sarei aspettato oggi da parte dell’Amministrazione, ammesso che la legge ce lo consenta di potere operare in questa direzione, perché le leggi non le facciamo noi, vi sono ordinamenti superiori e a mio giudizio vanno rispettate. Cosa mi sarei aspettato? Che l’Amministrazione oggi veniva a proporre una variazione di bilancio e veniva a dire: signori miei, noi avevamo preventivato per il Teatro Pirandello la spesa di 700.000 euro, di cui 350 coperti dagli incassi provenienti dai ticket, gli altri 350 con fondi nostri. E allora siccome ci siamo accorti casualmente che avevamo un finanziamento da parte della Regione Siciliana, questi 350.000 euro vincolati al Teatro Pirandello li mettiamo in entrata al Teatro Pirandello e gli altri 350.000 euro in esubero, arrivati a questo punto, per spese che dovremmo sostenere

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per il Teatro, e ora vado a scendere nei particolari dove sono stati portati questi soldi, cari colleghi, li storniamo in direzione della solidarietà sociale, dei servizi e di quant’altro. No, non si fa questo, si portano nelle spese del Teatro perché sono vincolate al Teatro, ma ciò non toglie che io potrei prendere i soldi del bilancio che avevamo messo nostro proprio. E allora sapete come spendiamo noi questi soldi? Li spendiamo per il capitolo che riguardava l’acquisto di beni per il Teatro Pirandello da 20.000 euro sale a 70.000 euro. La parte più grossa, i 250.000 euro li storniamo al capitolo 149.230 che è prestazioni di servizio per spettacoli, cioè noi abbiamo un cartellone già fatto e ritengo che oggi sia stato già pattuito il prezzo. Andiamo ad aumentare questo capitolo di spesa di 250.000 e non capisco perché. Mi dovevano dire: visto che abbiamo queste somme vincolate in questa direzione, sostituiamo le somme che noi avevamo messo con il nostro bilancio corrente, altrimenti io intuisco che le spese per gli spettacoli, che torno a dire, caro collega Casesa, in questo Comune sono altamente esagerate rispetto a tutti gli altri teatri della nostra Provincia, della nostra Regione e d’Italia, passano da 565.000 euro a 815.000 euro. Questo è quello che avviene, cari colleghi. Quindi, la spesa totale alla quale va incontro il Teatro Pirandello si aggira a 1 milione e 60.000 di euro più le 50.000 che diamo beneficamente a un sovrintendente, che, torno a dire, non mi spiego e ancora qualcuno non è riuscito a spiegarmi che funzioni ha che non possa assolvere un nostro dirigente, lo dico dal primo giorno e continuo a dirlo, le funzioni del sovrintendente che non può essere assolto dal nostro dirigente responsabile del Teatro che ci costa 50.000 euro… (voce fuori microfono) Ritorno anche su queste cose, portiamo la spesa del Teatro a 1 milione e 100.000 euro, e poi sentiamo dire al nostro Assessore Onorevole Alfano che poco e niente si può fare con il nostro bilancio. Lo avete ascoltato tutti perché da una parte la stragrande maggioranza viene assorbita dalle spese correnti, l’altra parte viene assorbita dai contratti già stipulati, poco più di 2 milioni di euro, non ha fatto sicuramente i conti bene, sono destinati ai servizi, sicuramente non ha fatto i conti bene. E quindi continuiamo imperterriti in questa direzione. Questo è quello che devono sapere i cittadini, le speranze che avevamo di una nuova apertura, di un nuovo rilancio, di una nuova politica di questa Amministrazione vengono meno, sono davanti agli occhi di tutti, sono davanti ai nostri occhi, cari colleghi, e quindi vi preannuncio il mio voto contrario a questa variazione, sempre che, torno a dire e qualcuno mi deve chiarire e mettere a verbale queste cose, che la legge consenta di potere operare in questo senso. Grazie a tutti.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Presidente Ciulla, prego. PRESIDENTE V CIRCOSCRIZIONE CIULLA - Signor Presidente, signori Assessori, signori

Consiglieri, io intervengo rifacendomi al discorso che precedentemente ha fatto il Consigliere Calabrese in riferimento al discorso famiglie bisognose di Villaseta. E intervengo solo per dire… perché io appunto questa sera sapevo che c’era questa variazione di bilancio e a me è stato riferito anche da cittadini del mio quartiere, che riferendosi agli uffici comunali gli è stato detto che stasera c’era questa variazione di bilancio. Noi alla nostra circoscrizione abbiamo in giacenza, come diceva il Consigliere Calabrese, non 250 pratiche qualche giorno fa, le 250 pratiche sono aumentate e io dico da domani in poi, che c’è gente che aspettava una variazione di bilancio; ritengo opportuno, come diceva il Consigliere Calabrese, se nella previsione di bilancio si sono fatte delle previsioni per sopperire alle spese che il Teatro Pirandello deve avere, se veniamo a conoscenza di questo nuovo importo, io invito tutto il Consiglio Comunale a tenere presente questa grave situazione che abbiamo nella nostra circoscrizione e invito un po’ tutti a toccare con mano veramente le realtà che ci sono e le esigenze che ci sono nel nostro quartiere. Volevo dire questo perché da domani in poi non so che risposta dobbiamo dare ai cittadini e gradirei che qualcuno esca anche con un comunicato ufficiale a dare le speranze, perché io non ho più che risposte dire ai cittadini e non è possibile perché si rivolgono agli uffici comunali e gli viene detto martedì sera c’è la variazione di bilancio. Io non so chi l’ha detto questo. Da domani in poi come rispondiamo ai cittadini? Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Marchetta. CONSIGLIERE MARCHETTA – Signor Presidente, colleghi Consiglieri, intervengo a nome

dell’UDC sulla variazione di bilancio. Questo Consiglio ha votato un bilancio previsionale, come diceva Calabrese, dove erano previsti, mi sembra di avere capito, tra le uscite

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650.000 euro e invece tra le entrate la copertura di 650.000 euro era tra fondi propri e incasso di abbonamenti. Io ritengo che questa variazione prescinda dal bilancio previsionale che è stato approvato, perché innanzitutto è intervenuto un contributo che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data successiva a quanto il bilancio è stato approvato. E comunque ammesso che era stato approvato prima, queste somme di 350.000 euro sono a destinazione specifica… (voci fuori microfono) dicevo io non sarei così critico, così polemico, questi 350.000 euro è bene che ci sono e che ci sono stati, perché sono delle somme che la Regione riconosce al Comune di Agrigento e che sono a destinazione vincolata. Quindi è inutile che qui si fa demagogia richiamando altri capitoli di spesa quali ad esempio i sussidi, un ragionamento sui sussidi sono giustissimi, però qui stiamo parlando di un altro argomento. Noi abbiamo un contributo regionale di 350.000 euro che ha una destinazione ben specifica. Questo che cosa comporta? L’UDC, ci mancherebbe altro, amico Calabrese, è stato sempre favorevole alle politiche sociali, alle politiche della solidarietà e allora dico una cosa, se c’è un contributo di 350.000 euro significa che, giocoforza, dei fondi propri si liberano, si liberano rispetto al previsionale approvato per destinarli ad altre finalità. E l’UDC farà questa battaglia, cari amici, questa di potere, dato che ci sono stati fondi che si sono liberati, grazie a questo contributo regionale a destinazione specifica, faremo la battaglia in sede di variazione di bilancio che scadono entro il 30 novembre a favore della politica sociale della solidarietà. Su questo c’è l’impegno del gruppo. Noi non accettiamo interventi demagogici, interventi che confondono le idee anche alla cittadinanza, perché sembra che qui stavamo deliberando una ulteriore somma a favore del Teatro. Non è scritto questo, qua è scritto, perché lei ha detto delle cose inesatte, Consigliere Calabrese, perché ancora le variazioni di bilancio il Consiglio Comunale le deve approvare. Quindi noi oggi siamo chiamati a deliberare su un punto. C’è un contributo regionale di 350.000 euro a destinazione specifica. Io ritengo che questo è opportuno, e meno male che c’è stato, perché dei 300.000 di fondi propri che nel bilancio previsionale, che peraltro io non ho approvato, si liberano 300.000 di fondi propri, allora è lì che la discussione deve essere alta in Consiglio Comunale, per deliberare cosa dobbiamo fare di questi fondi propri che si sono liberati. E quindi c’è l’impegno dell’UDC anche che vengano implementati quelli che sono i capitoli di spesa per la solidarietà. Questo rientra nelle nostre linee programmatiche di capitolo. Per il resto non confondiamo, non facciamo delle sterili polemiche, non confondiamo le cose, ben venga. Se c’è stata una svista, Consigliere Calabrese, errare humanum est, se c’è stata una svista. Sarà che sono arrivato adesso, ma forse ho più esperienza anche di lei. Dimostro che sono a destinazione specifica queste somme. Queste somme noi non le possiamo indirizzare in modo diverso, sono state considerate per essere spese nel teatro. Si liberano dei fondi propri, oggi noi lo sappiamo che si stanno liberando dei fondi propri e oggi noi sappiamo che questi fondi propri, a nome dell’UDC, devono avere come riferimento, come prevalenza quelli che sono i capitoli della solidarietà sociale, grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Il Consigliere Calabrese intende replicare, prego. CONSIGLIERE CALABRESE – Grazie signor Presidente, giusto per una breve replica perché né

dico falsità né dico menzogne. Prego i colleghi, ho pregato in precedenza una volta di non usare questi termini, perché carte alla mano vi dimostro che non sono falsità e poi sarete voi a rispondere nei luoghi opportuni se ho detto falsità o meno. Caro Consigliere Marchetta, la delibera della Gazzetta porta la data del 30 dicembre 2003. Il bilancio di previsione 2004 sicuramente non sarà stato approvato nel novembre 2003, quindi la falsità l’ha detta lei. Io dico le cose con documenti alla mano. Le sviste in questo Comune, caro collega, lei è entrato da poco in questa Amministrazione, mi scappello davanti alla sua lunga esperienza, mi rammarico dovere richiamare da un punto professionale uno che sicuramente non è né dottore commercialista né niente, ma mi rammarico doverla richiamare su un aspetto prettamente tecnico. Prima ho sollevato il problema del TUEL, e ancora aspetto che qualcuno mi risponda; secondo, noi stasera ci troviamo di fronte a una variazione che di fatto aumenta la spesa del Teatro. Mi sarei aspettato, se come ho detto nel mio intervento precedente, che l’Amministrazione, accogliendo quelle che sono state da sempre, caro collega, le richieste e le istanze di questo Consiglio, non solo da parte dell’UDC ma di tutto il Consiglio Comunale, e di queste esperienze in sede di bilanci, in tre anni, di queste promesse ne abbiamo viste passare come acqua sotto i ponti. Le promesse le fanno in sede di bilancio, dopo si dimenticano tutto e allora la cosa giusta e

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corretta, e su questo non mi può smentire, caro collega, era quella di portare una variazione in entrata di 350.000 euro che erano le spese vincolate, come era giusto fare già in sede di previsione, perché il contributo non è arrivato l’altro ieri, è stato deliberato il 30 dicembre 2003 e nella stessa variazione, visto le difficoltà che abbiamo nel bilancio, nella stessa variazione andare in diminuzione a quei capitoli, perché non è possibile, me lo spieghi perché non è possibile. (voce fuori microfono) Lei non mi vuole capire, caro Consigliere, io le dico nella stessa variazione, visto che questa è una destinazione obbligata, questi li portiamo in entrata, siccome è un esubero ora su quei capitoli, nella stessa variazione facevamo una variazione unica e complessa, no che dobbiamo aspettare le prossime variazioni e poi vedremo dove andranno queste somme, se andranno in questo posto. Non andranno in nessun posto, glielo posso anticipare. Intanto, Presidente, chiedo che mi si venga chiarito, se in funzione dell’articolo 193 del TUEL è possibile effettuare queste variazioni, perché io ritengo che siamo in assenza di bilancio.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Proseguiamo con l’intervento del Consigliere Hamel, prego. CONSIGLIERE HAMEL – L’occasione potrebbe essere abbastanza ghiotta per aprire un minimo

di dibattito su quella che è la realtà del bilancio della città di Agrigento, ma non è questo il momento per sviluppare questo tema. Ci stiamo allenando, ci stiamo preparando per poterlo fare nel momento opportuno quando andremo alla verifica degli equilibri di bilancio. Però una sottolineatura è necessario farla rispetto a questa proposta di delibera. E soprattutto ad alcuni accenni che sono usciti fuori dal dibattito negli interventi del Consigliere Marchetta e degli altri consiglieri. Ci rendiamo conto che il bilancio del Comune di Agrigento è un bilancio, mi dispiace dirlo, ma fatto con i piedi, perché è un bilancio che ha cercato di recuperare un suo equilibrio attraverso una serie di manovre che, nel momento in cui andremo ad affrontare la tematica degli equilibri di bilancio, ci renderemo conto dei buchi che ci sono. Quando il Consigliere Marchetta dice io farò come UDC una battaglia personale, una battaglia di partito, per far sì che questi 350.000 euro ritornino, escano fuori dal contesto del Teatro, e mi pare un fatto meramente logico, abbastanza logico perché se già la programmazione del Teatro è stata fatta, quindi c’è anche un impegno finanziario calibrato rispetto a questa programmazione, questi 350.000 euro, al di là del fatto tecnico che sono somme a destinazione vincolata, però sono un esubero rispetto alle spese previste, quindi potranno essere recuperate attraverso una operazione di storno successiva. Quindi è un fatto quasi ovvio che possano essere e debbano essere recuperati. È un fatto logico se la logica in questo Comune ha un senso. Più difficile mi sembra il fatto che lei possa portare avanti questa battaglia per orientare questi 350.000 euro dal Teatro alla Solidarietà Sociale, perché ci sono tante e tali esigenze all’interno del pareggio di bilancio, che sarà quasi indispensabile utilizzare queste somme per fare altre cose. Tra l’altro le sottolineo, per esempio, che anche nello stesso comparto della solidarietà sociale noi abbiamo, secondo la nostra stima, almeno 900.000 euro che dovranno essere implementati per coprire i buchi delle spese obbligatorie, cioè il calcolo che è stato fatto, rispetto a quelle che erano le spese che dovevano essere affrontate per gli adempimenti della solidarietà sociale in gran parte obbligatori, quali possono essere i ricoveri, il mantenimento delle rette delle persone già in stato di ricovero, non di quelle nuove, di quelle che sono già in stato di ricovero e altre situazioni del genere, già potrebbero comportare la necessità di un incremento di 900.000 euro della spesa nel settore della solidarietà sociale entro la fine dell’anno. C’è la problematica relativa alla vendita degli immobili comunali, con che leggerezza si sta affrontando questo problema. Sono più di 5 milioni di euro che dovevano essere recuperati attraverso la vendita degli immobili comunali, sono appostati nelle entrate di bilancio del Comune di Agrigento, il tempo passa e il tempo scorre secondo le previsioni che erano state fatte e le direttive che erano state date dal Consiglio Comunale occorrono almeno due mesi per potere adempiere a tutti gli atti di pubblicazione, siamo già alla fine di ottobre, due mesi significa che siamo già alla fine di dicembre, non possono più essere inserite come fonte di entrata per il bilancio di previsione 2004. E questo è un dato che bisognerà poi considerare. E c’è da dire anche che ammesso che si arrivi all’ultimo momento a poter vendere gli immobili, in base all’esperienza fatta relativamente alle offerte presentate, si venderanno sì e no la metà degli immobili e quindi non avremo più 5, 6 milioni di euro di entrata, ma ne avremo sì e no 2 milioni e mezzo. C’è all’interno del bilancio comunale tutta una situazione che deve essere riarticolata dal punto di vista delle

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entrate, che impedirà di fatto di potere realizzare tutta una serie di interventi per i quali, ammesso che ci sia la volontà di mantenere gli impegni e i patti, e questa Amministrazione mi pare che questa volontà non l’abbia, per i quali c’è stato un voto unanime del Consiglio Comunale. Ricordiamoci che nella relazione previsionale, programmatica, sono stati inseriti gran parte degli emendamenti, trasformandoli da emendamenti in orientamenti da inserire nella relazione, con l’impegno dell’Amministrazione comunale di realizzare quelle cose che venivano votate in quel modo. Quell’impegno si è dimenticato, tra l’altro si trattava di un impegno che riguardava per la gran parte solo argomenti relativi alla solidarietà sociale. Quindi, quando il Consigliere Marchetta dice: faccio una battaglia di partito per riuscire a portare avanti questo ragionamento, io gli credo, perché è in assoluta buona fede e conosco la persona che è, ma credo che questo suo impegno sia molto difficile da mantenere in questo contesto, perché quando il Sindaco di Agrigento si arrabbia perché noi evidenziamo che ha speso e che spende decine di migliaia di euro per il pagamento di determinate persone che prestano consulenze, non può risponderci dicendo che la legge lo prevede, perché lo sappiamo benissimo che la legge lo prevede. Noi non condanniamo il principio in generale, se c’è una persona geniale che può dare una consulenza risolutiva per i problemi del Comune di Agrigento, noi l’accettiamo e vogliamo che sia pagata, ma riteniamo che il problema è un altro: quando soldi non ce ne sono, quando si piange cassa, quando si piange miseria, quando si dice che non ci sono soldi per le 250 e più domande di sussidio della circoscrizione di Villaseta o per tutto il resto, non si può poi dire: spendo questi soldi perché la legge me lo consente, è previsto dalla legge. È come se un padre di famiglia si vendesse la casa di proprietà, si vendesse tutti i beni e andasse a giocare queste somme ai cavalli, nessuno lo può arrestare per questo, perché la legge glielo consente. Però credo che il buonsenso e la razionalità non consentano di fare queste cose. Quindi, quando parliamo di questi argomenti, ricordiamoci di tutti questi elementi che sono fondamentali, perché la gestione della vita amministrativa di una città deve essere fatta in maniera equa e solidale e deve guardare soprattutto nei confronti e verso coloro che stanno più male. E quando facciamo le scelte non le dobbiamo fare perché la legge lo prevede e quindi facciamo le scelte dei potenti, dei forti e dei ricchi, noi dobbiamo fare le scelte che la legge prevede, perché non dobbiamo fare scelte né illegali né illegittime, ma dobbiamo orientarle sempre verso coloro i quali hanno sicuramente più bisogno. Questo è lo spirito con cui è stato fatto anche l’intervento del Consigliere Calabrese, irruento sì, ma sostanzialmente anche un intervento di rabbia, nel senso di dire quale significato ha andare a parlare di un aumento di 350 milioni delle spese per gli spettacoli quando c’è una città che langue nella miseria. Quindi, questa è una delibera che dobbiamo per forza fare perché obbligatoria dal punto di vista della destinazione, però una indicazione di massima, anche all’interno del corpo della delibera, se si aveva la volontà si poteva anche mettere.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Casesa. CONSIGLIERE CASESA – Presidente, Assessori, colleghi Consiglieri, io non capisco la ragione

per cui il Consigliere Calabrese non ama il Teatro, forse non ama andare a Teatro e quindi la ragione sarà solo questa, perché polemizzare ogni volta su una situazione che mi sembra semplicissima ed è molto chiara, è il solito gioco delle parti, in cui ognuno dice una cosa cercando di fare capire un’altra cosa, quando invece le cose sono chiarissime e ribadisco il concetto esplicitato dall’Assessore, rappresentante l’Amministrazione. Che lo sappia il Consigliere Calabrese, sono fondi vincolati per legge, fondi vincolati, la cui destinazione è solo ed esclusivamente quella del Teatro comunale Luigi Pirandello, che lui tanto odia. Non capisco la ragione, lo inviterò qualche volta ad andare a Teatro a vedere qualche bellissima manifestazione pirandelliana, in modo tale che capisca meglio il gioco delle parti. E poi non è una scelta politica quella che facciamo questa sera, mi riferisco anche alla osservazione del Consigliere Hamel, la sarà successivamente nel momento in cui il Consiglio sarà chiamato ad assestare il proprio bilancio. E allora sì, è in quel contesto che noi dovremmo, anche da sua osservazione e per come attentamente suggerito dal Consigliere Marchetta, indirizzarci verso la problematica che riguarda le fasce sociali, Villaseta, Monserrato, sarà lì l’attenzione del Consiglio Comunale e sarà lì il momento cruciale nel quale questo Consiglio effettivamente si pronuncia e produce gli effetti. E allora, cari amici, come ho detto, non si può in questa sede confondere una cosa dicendone un’altra, è una semplicissima variazione, che destina 350.000 euro al Teatro

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Pirandello, che servono quasi in maniera quasi obbligatoria al funzionamento della struttura e mi dispiace ancora una volta ribadire che il sovrintendente, a cui va la mia personale stima, lo dico personalmente, lo dico ufficialmente, il professore Flora, a cui va la mia personale stima, è una persona perbene, capace, professionale e lo dimostrano non solo le passate stagioni, ma l’attuale stagione teatrale, considerata una delle migliori a livello nazionale, caro Consigliere Calabrese. Io ti inviterò a vedere il Teatro Pirandello e a vedere qualche bella manifestazione di Pirandello. (voce fuori microfono)

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Calabrese, non dobbiamo interrompere l’intervento del Consigliere Casesa. Lei ha parlato, ha replicato, adesso facciamo parlare il Consigliere Casesa.

(voce fuori microfono) CONSIGLIERE CASESA – Lei assomiglia a quel mastino con i denti d’argilla, che fa finta di

aggredire per poi… la prego di ascoltare con assoluta pazienza, come sono abituato a fare io, i suoi interventi. Io, Presidente, non posso continuare a parlare in questo modo, esprimo il mio voto favorevole a questa semplice proposta, ribadendo l’invito all’amico Calabrese per la prossima commedia al Teatro Pirandello, grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Rizzopinna, prego. CONSIGLIERE RIZZOPINNA – Signor Presidente, signori Consiglieri, Assessori, il Consigliere

Calabrese mi pare che nel suo intervento abbia sollevato due problemi per quanto riguarda questa delibera, il primo che riguardava la normativa del TUEL che richiamava a un quasi obbligatorio riequilibrio di bilancio prima di fare lo storno. Parlava poi dell’utilizzo, peraltro obbligatorio di queste somme per quanto riguarda il Teatro. Sicuramente è encomiabile l’intervento del Consigliere Marchetta, in cui dice che sicuramente ci si attiverà perché queste somme vengano poi prese dal bilancio del Teatro e destinate per usi più consoni e più congrui e per motivi più umanitari. La mia proposta è questa: visto che ci sono dei dubbi riguardanti il TUEL, visto come si sta facendo una variazione di bilancio in entrata, che l’Amministrazione ritiri questa delibera e contestualmente operi lo storno per le cifre inizialmente destinate al Teatro per altre attività, grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Gramaglia. CONSIGLIERE GRAMAGLIA – Caro Presidente, speravo di non assistere più a un dibattito così

irruento. Non fa parte della mia storia, non fa parte della storia di tante altre persone, però ci troviamo sempre a dover dire moderiamo i termini. Caro Consigliere Calabrese, lei sa quanto la stimo, però ci troviamo di fronte a dei fondi vincolati. Ha da parte del gruppo dell’UDC la massima sensibilità e in questo mi associo con quello che diceva il mio amico Marchetta, che nel momento in cui noi riusciremo… (voce fuori microfono) Ascolta Maurizio, ti parlo confidenzialmente, questa sera non so perché, ma sei molto agitato e quindi ti chiedo cortesemente… (voce fuori microfono) la verità non mi ha mai fatto male, anche perché in genere sono per la verità e chi mi conosce lo sa che lotto per la verità e in questo ti devo dire, caro Maurizio, che questa sera c’è un qualche cosa che mi sembra che vada in escandescenza. Ma è mio costume mettere acqua sul fuoco e lo voglio fare anche stasera. Da parte del gruppo dell’UDC ci sarà la massima espressione per quelle tematiche tanto decantate dal mio amico Hamel, tanto riprese da te, ma che fanno parte della nostra cultura, della nostra storia. E tu lo sai, Maurizio, che in sede di bilancio previsionale, mi sono battuto con l’Amministrazione per portare avanti degli obiettivi, però ci troviamo sempre di fronte alla storia del lenzuolo, che lo tiri dai piedi e si scopre la testa. Quindi in sede di Commissione qua abbiamo il nostro Presidente Capraro, la Consigliere Franca Burgio, il Consigliere Mattiolo, stiamo facendo un lavoro certosino insieme al dirigente Ruoppolo ma anche insieme alla capo area dottoressa Principato, la quale ci ha dato dei dati su cui stiamo cercando di lavorare per quanto riguarda gli equilibri di bilancio per la solidarietà sociale. Ma ci troviamo di fronte a delle cifre che io oserei dire sono enormi. Purtroppo bisogna fare delle scelte e sicuramente queste scelte noi le faremo sia in sede di Commissione con la collaborazione del nostro Presidente, ma anche con la collaborazione dei dirigenti che ci guidano in questo lavoro e nello stesso tempo da parte nostra, di tutto il gruppo ci sarà quello che sempre fa parte della nostra storia, cioè l’aiutare quello che ha di bisogno e lo facciamo tutti i giorni, nella nostra attività, nel nostro modo di essere, nel nostro modo di porgerci. Quindi non condivido questa irrequietezza

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psicomotoria, che qualche volta rasenta l’agitazione. Saremo tutti pronti a batterci nella sede degli equilibri di bilancio, che quei fondi che arriveranno dal Teatro tramite gli abbonamenti, come giustamente sosteneva l’Assessore Andrea Cirino, e che in questo momento la Regione ci sta dando 350.000 euro, nel momento in cui faremo gli abbonamenti, è pensiero di tutto il Consiglio Comunale, e non dico solo dell’UDC, di stornare queste cifre per la gente che ha di bisogno, per la gente che, come diceva giustamente il Presidente della Circoscrizione di Villaseta, in questo momento, stamattina mi trovavo a Porta di Ponte e una signora mi faceva: dottore Gramaglia, ma quando è che ce li date questi soldi? - Signora, non si preoccupi, è pensiero nostro, è pensiero dell’Amministrazione, è pensiero del Sindaco che quanto prima con gli equilibri di bilancio saremo a vostra disposizione. Sempre nei limiti consentiti di quello che il bilancio permette. Quindi, cerchiamo di utilizzare toni un poco più pacati, cerchiamo di portare tutto a livello del colloquio e del dibattito politico democratico. La città non ha bisogno di scontri, la città ha bisogno di armonia. I problemi ci sono e li dobbiamo affrontare, affrontarli con arroganza sicuramente non serve, non è concepibile che facciamo i forti contro i deboli, né tantomeno dobbiamo fare i deboli contro i forti. A noi basta di fare quello che siamo, cioè lavorare esclusivamente per il popolo e la città di Agrigento.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Arnone. CONSIGLIERE ARNONE – Io credo che la discussione su queste variazioni di bilancio possa

essere di particolare interesse se consente alla nuova Amministrazione di rendere noto, di fare chiarezza, di spiegarci i principi e i criteri con i quali si gestisce il Teatro comunale Pirandello. Francamente se io devo fare una ammenda nei confronti dei miei elettori è quella di non avere mai trovato tempo ed energia a sufficienza per fare chiarezza sulle modalità con le quali una spesa assolutamente congrua di questo Comune, credo che sia di circa 2 miliardi all’anno, viene decisa ed erogata. Noi oggi abbiamo un nuovo Assessore alla Cultura che è carta vergine, se vogliamo, in questa materia, che non deve rispondere di scelte sbagliate o discutibili di altri e che può, invece, fornirci chiarimenti e risposte. Io credo che la fase politica che attraversa questo Comune sia una fase politica molto delicata che richiede anche da parte nostra uno spirito particolarmente costruttivo, di impegnarci nel merito delle questioni, per quanto è possibile rendere il confronto il più sereno e la dialettica costruttiva. Abbiamo letto tutti i giornali, sappiamo del contrasto tra due organi dello Stato, la Questura che ritiene che sia opportuno l’accesso antimafia all’interno del Comune, la Prefettura che ha detto che al momento questo accesso antimafia non è opportuno, con ogni probabilità anche perché è stata azzerata la Giunta precedente e ce n’è una nuova. Appunto per questo nello spirito della Giunta nuova occorre che noi comprendiamo una serie di passaggi. Io vorrei sapere, e spero che l’Assessore sia in grado di dircelo, chi è che decide il cartellone teatrale del Teatro Pirandello. È banale ma è importante saperlo con quale criterio vengono scelte le compagnie, con quali modalità vengono stipulati i contratti con le compagnie. Se ci sono intermediazioni, se avviene mediante i listini prezzi che sono di carattere pubblico, se si fa una comparazione con altri teatri. Io da tempo mi riprometto, e spero in questa stagione di riuscire a farlo, di farmi dare dal teatro di Racalmuto le carte della loro spesa, che in uno scambio di battute breve, ma significativo con il Sindaco di Racalmuto, emergeva essere notevolmente inferiore alle spese che noi facciamo con un programma teatrale di qualità comunque comparabile. Allora per l’appunto è necessario sapere tutte queste cose, qual è il ruolo del dirigente della cultura, perché abbiamo pagato un consulente sul teatro 90 milioni all’anno, che cosa ci dà in cambio, quali prestazioni fornisce. Sono tutti aspetti sui quali ritengo debba esercitarsi la politica. Lo dico con molta schiettezza: credo politicamente di essere il più forte e robusto qua dentro, se c’è da menare le mani lo so fare molto bene e molti hanno i lividi di come io so menare le mani politicamente. Ma il mio spirito è uno spirito costruttivo, non ritengo che noi qui dobbiamo continuare una fase che sia di conflitto e di scontro. C’è un nuovo assessore, è assai opportuno che sia una fase di dialettica, conoscenza, collaborazione, dove sia anche possibile plaudire alle scelte che fa l’Assessore, se sono scelte da plauso, però sono scelte che dobbiamo conoscere. L’intervento del collega Consigliere Calabrese è certamente un intervento che pone una serie di problemi e che ritengo meritino risposta. Non vanno sottovalutati, come dice il collega Rizzopinna, non sono neanche uno, e per questo rivendico la serietà delle cose che dico, che pretende la risposta oggi. La risposta può essere data anche tra 10 giorni,

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tra una settimana, tra venti giorni, ma le risposte ai problemi che si pongono devono essere fornite ed offerte. A me pare che questo teatro sia diventato una sorta di pozzo senza fondo ed incontrollato, nel quale si verifica un calo della qualità del prodotto, un calo della affezione della città nei confronti di questi spettacoli teatrali e una spesa che non ha riscontro. Io mi ritrovo molto sulle parole e sul tono del Consigliere Gramaglia. Ho sentito solo parzialmente il suo intervento, ma ne apprezzo lo spirito costruttivo. Noi non possiamo essere solo quelli che si bendano gli occhi e vanno ad erogare soldi all’Amministrazione che poi li gestisce con modalità che noi non dobbiamo conoscere. E lì mi fermo e non utilizzo altri aggettivi. Noi dobbiamo essere coloro che stanziano i fondi, approvano le proposte, ma devono nell’interesse della città effettuare il controllo delle cose che si fanno, informare i cittadini della modalità della spesa che noi andiamo ad erogare. Questo è il compito che ritengo noi dobbiamo avere. Vedo che è anche presente il dirigente del settore cultura. Se vorrà offrirci il suo contributo sulle modalità di spesa dell’ente teatro, su come si scelgono i contraenti, si individuano le compagnie. Il Consigliere Calabrese anche in altre occasioni ha detto una cosa assolutamente inquietante, che io ho potuto verificare essere vera nella parte che riguarda gli altri teatri, che ovviamente il costo delle repliche è decrescente. Se chiedi a una compagnia di farti uno spettacolo ha un costo, se chiedi una replica, quella replica ha un altro costo, se ne chiedi quattro, il costo della replica ovviamente va ad abbattersi, e ad abbattersi sensibilmente. Mi inquieta molto quello che dice il Consigliere Calabrese, di cui conosco la serietà, che nel nostro Comune tutto ciò non avviene e io conosco la serietà del Consigliere Calabrese e l’assoluta mancanza di serietà di momenti e passaggi che abbiamo vissuto all’interno del Comune di Agrigento. Quindi io su questo punto invito l’Assessore o a darci una risposta oggi, assieme al dirigente, o comunque politicamente ad assumersi la responsabilità di chiedere lui, entro questo mese di ottobre, o tutt’al più entro i primi di novembre, una seduta del Consiglio Comunale dove ci confronteremo sul Teatro e anche in relazione alle migliori soluzioni per governare questo teatro che sono possibili per il Comune di Agrigento. Prima di concludere voglio anche ripigliare un altro argomento che riguarda sempre il bilancio, ovviamente, e che altri colleghi prima di me hanno toccato, quello della vendita degli immobili. Io voglio ancora una volta essere comprensivo e costruttivo. Mi verrebbe facile infierire sulla fretta che aveva il Sindaco di vendere questi immobili a settembre con una pubblicizzazione molto relativa sulle accuse che ha fatto a tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza per avere chiesto una maggiore pubblicità e poi ormai, a distanza di oltre un mese, non avere riavviato l’iter. Ma, appunto, do al Sindaco la giustificazione che si è insediata nel frattempo la Giunta nuova e che era opportuno coinvolgere la Giunta nuova anche in questo passaggio. Però oggi è tempo che anche su queste procedure si faccia chiarezza, si diano indicazioni chiare e nitide e probabilmente venga investito il Consiglio Comunale, che con un suo atto di indirizzo stabilisca con quali modalità vanno pubblicizzate le vendite immobiliari di questa corposità all’interno del Comune di Agrigento. Credo che tutti noi vogliamo l’interesse della città, che in questo caso è un interesse economico e tutti noi siamo d’accordo che vanno conclusi i contratti con le emittenti televisive per seguire l’esempio che dà il Tribunale, che vende immobili con risultati economici estremamente favorevoli… (voce fuori microfono) anche quotidiani ma non c’è rapporto tra la pubblicità di questo tipo sul quotidiano e sulla emittente. L’emittente viene vista da 10 volte le persone che leggono il quotidiano e lo spot costa proporzionalmente abbastanza di meno, ma non di meno sono favorevolissimo a farla pure sui quotidiani, su pagina regionale, ma certamente come prevede il nostro regolamento, la vendita va pubblicizzata adeguatamente con spot televisivi. E tutto questo lo dico con uno spirito, ancora una volta, non polemico ma costruttivo. Io ho evitato finora di proporre l’atto di indirizzo per non dire: “Ah, si fa quello che dice l’opposizione; al Comune di Agrigento comanda Arnone”. Però, se è opportuno firmiamolo tutti, lo portiamo in Consiglio Comunale e diamo una indicazione in questa direzione, perché le cose che dicevano i colleghi consiglieri sulle carenze del bilancio comunale, sulle incapacità del Comune per carenza di risorse economiche di fornire i servizi più elementari le sappiamo e ce le diciamo tutti da sempre. E allora non possiamo fare come quello che dice: ”Non ho l’acqua da bere”, e poi quando arriva lascia il rubinetto aperto e la fa perdere senza utilizzarla. La ringrazio Presidente.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Vaianella prego.

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CONSIGLIERE VAIANELLA – Signor Presidente, signori Assessori, certo se la sinistra utilizza questo posto per fare un palcoscenico, forse c’è riuscita, però, a mio avviso, a vostro danno perché gli interventi che mi hanno preceduto, l’intervento dell’Assessore al Bilancio è stato alquanto chiaro, e l’intervento del collega Marchetta. L’Assessore Zambuto ha in maniera chiara spiegato i soldi da dove provenivano e allora il Consiglio è chiaro che doveva semplicemente prendere atto di questa variazione e null’altro si poteva fare, ma ovviamente tutto ciò è dettato da un indirizzo che l’Amministrazione a suo tempo ha dato al Consiglio e che ora abbiamo condiviso perché voi della sinistra non avete mai avuto il coraggio di dire chiaramente che volete chiudere il Teatro. La realtà è questa. Bisogna avere il coraggio di dirle le cose, bisogna dire le cose come stanno. Il Teatro Pirandello esiste, è stato un grande traguardo per la città riuscire a farlo funzionare per diversi anni e oggi il teatro vive bene con buone rassegne teatrali e di questo, collega Arnone, non riesco a comprendere le sue motivazioni di paragonare un programma di un teatro di un altro Comune rispetto al nostro, ma in che termini lei vuole fare questi paragoni? Su una stessa rappresentazione teatrale o su cosa? (voce fuori microfono) Sui costi, attenzione! Io non sono un esperto in questo settore, ma se lei chiaramente va ad investire determinate somme per una rappresentazione e una prima nazionale della stessa compagnia, deve fare questo raffronto con l’altro Comune, in questi termini, ma non so se attualmente si è verificato in passato una cosa del genere. Il raffronto è anche lecito, attenzione. Volevo fare questa precisazione soprattutto perché i nostri cittadini rischiano anche di non comprendere quando lei può fare questi paragoni a mò di che cosa non si riesce a capire, a comprendere bene. Relativamente all’intervento del Presidente della circoscrizione Villaseta – Monserrato, io capisco lo sfogo di chi vive in trincea e ha a che fare con tantissimi problemi nel sociale e quindi io a riguardo non ho bisogno di nessuna lezione dei colleghi della sinistra per ciò che riguarda tutte le problematiche di assistenzialismo che provengono da una parte politica che sicuramente non deve insegnare nulla ad Alleanza Nazionale perché il mio partito da sempre si è battuto per le classi meno abbienti e per tutto ciò che riguarda i funzionamenti per meglio venire incontro alle problematiche delle persone che sicuramente sono più sfortunate di noi. L’assistenza straordinaria, giustamente, come faceva riferimento il Presidente Ciulla, il sostegno economico, assistenza abitativa, il trasporto anche per gli handicappati. È tutta una serie di interventi che sono importanti e lo capisco. Capisco che significa vivere a contatto con le persone che hanno bisogno e che soffrono, ma io sono convinto che evidentemente c’è stato anche un malinteso nell’interpretare queste variazioni da parte dei cittadini, di coloro i quali magari sentono parlare di variazione di bilancio e allora si può fare tutto e il contrario di tutto. No, attenzione! Ci sono situazioni specifiche. Oggi siamo qui chiamati a discutere su una situazione, una presa d’atto chiara, perché se no altrimenti questi soldi rischiamo di non incassarli. Se noi oggi non approvavamo questa variazione, quindi questi soldi in entrata provenienti dall’ente regionale. È chiaro che ovviamente esorto l’Amministrazione, signori Assessori, allorquando sarà possibile, se sarà praticabile, se ci sono soldi svincolati rispetto all’impegno che con il bilancio precedente noi ci eravamo assunti, ma è chiaro che non c’è bisogno che lo dico io, perché l’Amministrazione sicuramente lo farà, di destinare queste somme affinché questi servizi che elencavo poc’anzi e che altri colleghi meglio di me hanno fatto, affinché questi servizi vengano migliorati, perché è importante e fondamentale. Detto questo, ritengo che a mio avviso qualsiasi altra discussione in merito non ha senso, è solamente una perdita di tempo e credo che il Consiglio Comunale non deve perdere tempo, deve andare speditamente avanti nei lavori e ovviamente far sì che tutta la nostra attività sia al servizio della città e che tutto funzioni per il meglio.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Capraro. CONSIGLIERE CAPRARO – Presidente, colleghi Consiglieri, io stasera non volevo intervenire,

purtroppo il Consigliere Vaianella mi ha dato l’input per intervenire. Qua io non parlo di sinistra e di destra, parlo da Consigliere comunale, come Presidente della Commissione Servizi Sociali e sanità. Qua non dobbiamo parlare di politica alta, caro Consigliere Vaianella, nessuno vuole chiudere il teatro, ma il vero problema è uno, che purtroppo quando si è votato il bilancio, l’Amministrazione e qualche vecchio Assessore, che adesso non si siede più in questi banchi, non ha tenuto conto dei veri bisogni della gente. Qua si è voluto fare e si vuole fare di togliere tutti i servizi alle persone meno abbienti. Noi in questi giorni come Commissione Servizi Sociali e Sanità, qui presente la Vice Presidente Franca

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Burgio e il capogruppo dell’UDC dottore Gramaglia, hanno visto e hanno sentito la relazione di tutti gli Assistenti Sociali; e, cari colleghi, a giorni la porteremo in Consiglio quando si parlerà di variazione di bilancio, c’è da mettersi le mani in testa di tutto quanto c’è di bisogno. Poco fa il collega Hamel diceva che erano 900.000 euro per i bisogni minimi della gente, ma purtroppo si è sbagliato perché i bisogni minimi sono 1 milione 275.000 euro per potere risolvere i piccoli problemi della gente. In questo Comune, in questa città l’Assistenza Sociale sta per scomparire. Come voi sapete io faccio il Consigliere Comunale, faccio il commerciante e ho due attività commerciali, la gente sa che faccio parte di questa Commissione e decine e decine di persone al giorno vengono al mio negozio a chiedermi, purtroppo, il bisogno che hanno. Aspettiamo l’Amministrazione e il Sindaco affinché possano provvedere urgentemente a queste variazioni di bilancio, perché la gente ha bisogno veramente delle 100, 200 euro, si parla di questo, caro Sindaco. Poco fa il Consigliere Vaianella diceva: vogliono chiudere il Teatro. – No, non è questo, noi diciamo che il Teatro ci deve stare, però spendere di meno, cercare di fare qualche serata in meno e portare più soldi all’Assistenza Sociale, caro Vaianella. Non possiamo permettere una città dove ci sono 5.000 poveri, più di 1500 famiglie ad Agrigento che chiedono il contributo di sussidio. Nessuno lo può negare. Io sono Presidente della Commissione, ho convocato gli Assistenti Sociali, ci hanno relazionato e perciò la situazione della città è questa. Noi dobbiamo fare dei tagli nei settori dove si sperpera un pochettino denaro e passarli ai servizi, alla gente che ha bisogno. Allora io voglio concludere il mio intervento, Assessore al Bilancio, nostro Segretario provinciale. Lei non era presente allora quando si è fatto il bilancio, perciò la invito a predisporre gli atti per potere fare queste variazioni per questa gente che aspetta dal 1 di giugno un piccolo sussidio, perché ci sono persone che hanno veramente di bisogno le cose minime. Perciò vi invito a fare una politica per la gente di bisogno, fare meno spese nei teatri, festicciole e festini, perché se ne vanno questi in una serata e finiscono 70.000 euro, 100.000 euro. Ti ricordo quella dei BIT Valle dei Templi, caro collega Vaianella. Al BIT di Milano per uno stand questo Comune ha speso 47.000 euro per tre giorni quando la gente qua ha bisogno, ha fame. Io non entro nel merito di questa variazione di bilancio, perché i soldi sono vincolati, però posso fare una proposta e invito l’Amministrazione a un indirizzo politico. Non voglio fare l’emendamento, io mi fido del mio Segretario, cioè che di questi 350.000 euro che sono vincolati e destinati per il Teatro, io do questo invito all’Amministrazione di fare due serate, due giorni di spettacolo per le persone meno abbienti della città di Agrigento a titolo gratuito. Penso che la gente se lo merita anche. Io metto a votazione questa mia proposta. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Alfano. CONSIGLIERE ALFANO – Signor Presidente, io sarò molto breve perché ho sentito parlare di

solidarietà, ho sentito parlare di Teatro e in questo istante nella mia mente mi veniva un ricordo, che è quello che sul timpano del Teatro Massimo di Palermo c’è una bellissima frase: “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita, vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”. Quindi l’arte serve se logicamente ha quella proiezione di preparare l’avvenire. Noialtri siamo passati da un’epoca a un’altra epoca con l’ingegno e con l’arte e l’arte ce l’abbiamo anche qui da noi. L’altro aspetto fondamentale che è stato rilevato sia da Calabrese, sia da tanti della maggioranza, ma anche dell’opposizione, è quello che effettivamente nessuno di noi può mai dimenticare i poveri. E questo io penso che è un impegno da parte di tutti quanti e non è per niente settoriale. Noi altri voteremo, logicamente, a favore della proposta.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Hamel. CONSIGLIERE HAMEL – Io volevo sottoporre al Consiglio Comunale questo ordine del giorno.

Siccome abbiamo visto che le somme previste per il teatro erano già state stabilite, c’era una somma di 650.000 euro circa che già era programmata per l’attività del Teatro, tra l’altro il cartellone già fatto, le spese sono già preventivate e tutto il resto. Queste somme che arrivano sono somme non previste, anche se il finanziamento era prevedibile. Quindi, sostanzialmente, questa somma aggiuntiva, e il Consigliere Marchetta lo sottolineava come impegno dell’UDC, ma penso possa diventare un impegno generale di tutto il Consiglio Comunale, per cui io sottoponevo al Consiglio questo ordine del giorno che è un indirizzo per l’Amministrazione. Il Consiglio Comunale di Agrigento, in relazione all’esame

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della proposta di integrazione del Bilancio Comunale per acquisire il contributo regionale di 350.000 euro, somma a destinazione vincolata per le attività del Teatro Pirandello, invita l’Amministrazione Comunale a predisporre, in occasione degli assestamenti di bilancio, una operazione di storno dei fondi correnti già destinati al Teatro per un importo di 350.000 euro da destinare a interventi di assistenza in favore degli indigenti della città di Agrigento. Non ne facciamo un fatto di parte, vorremmo che fosse un ordine del giorno di tutto il Consiglio Comunale.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Assessore Zambuto. ASSESSORE ZAMBUTO – Apprezzando tutti gli interventi che si sono susseguiti, sia dalla

maggioranza che dall’opposizione, sulla delibera relativa alla variazione di bilancio avevo da fare alcune considerazioni rispetto alle stesse sollecitazioni che sono arrivate. Mi preme precisare e sottolineare, d’altronde questo è stato anche sottolineato da altri interventi che sono venuti da parte dei consiglieri comunali, che la variazione in oggetto riguarda spese vincolate, cioè si tratta di un finanziamento che è previsto nella finanziaria regionale del 2003-2004 che destina queste somme esclusivamente al Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, per cui si tratta di somme che noi abbiamo provveduto a mettere nel bilancio nella parte entrata e nella parte uscita e si tratta di somme, quindi, che se non vengono usate, se non vengono messe in questi capitoli, in queste voci del bilancio nostro, si tratta di somme che vengono perdute, per cui rispetto poi alle altre sollecitazioni che sono venute dal Consiglio comunale, dal Presidente della circoscrizione, dai Consiglieri Calabrese, Hamel, dal Consigliere Capraro, dai Consiglieri di Forza Italia e dell’UDC relativamente a un segnale che l’Amministrazione dia rispetto alle fasce sociali più deboli, io dico che dal punto di vista normativo e amministrativo questo indirizzo che giunge oggi dal Consiglio Comunale noi possiamo realmente metterlo in atto nel momento in cui andiamo a votare l’assestamento di bilancio. Nella delibera relativa all’assestamento di bilancio, rispetto al quale noi ci troveremo innanzi a un avanzo di amministrazione che dovremmo vedere in che termini utilizzare. In quella sede potremmo dare dei segnali, rispetto alle indicazioni che vengono dal Consiglio Comunale, così come anche ritengo di potere fare propria la indicazione venuta dal Consigliere Capraro rispetto a un segnale da dare alle fasce più deboli della città, perché anche queste possano usufruire degli spettacoli al Teatro Pirandello. Relativamente poi alle sollecitazioni e alle domande rivolte dal Consigliere Calabrese, mi permetto di dire che si tratta, la norma che ha ben citato il Consigliere Calabrese, di una norma del testo unico degli enti locali, che mi permetto di dire secondo una interpretazione avente carattere ordinatorio e quindi si tratta di una norma che non ha un carattere perentorio che però ci indica un percorso e che ci mette in guardia. Ma è una norma che, ripeto, ha carattere ordinatorio. Rispetto a questo l’Amministrazione comunale, questo è bene che si sappia perché questi sono stati i primi atti che sto svolgendo dal momento che ho assunto l’incarico, ha provveduto, uno, con la nomina del dirigente tributi e patrimonio, al fine di potere arrivare a un accertamento reale delle entrate e quindi potere provvedere agli equilibri di bilancio, alla delibera relativa agli equilibri di bilancio. Siamo in corso di definizione rispetto a questo appuntamento che porteremo in Consiglio comunale. Successivamente alla delibera sugli equilibri di bilancio che andremo a portare in Consiglio Comunale anche la delibera sulle variazioni di bilancio. In quella sede terremo conto di tutti i contributi che verranno dal Consiglio Comunale. In quella sede anche si valuterà e si faranno gli approfondimenti su vicende relative alla vendita degli immobili. Tutto dovrà essere incardinato dentro quella che è la situazione finanziaria di questo Comune. Relativamente poi all’intervento del Consigliere Arnone rispetto al Teatro Pirandello, ritengo di potere dire a nome anche dell’Assessore Cirino che rispetto a questo anche e proprio per instaurare con il Consiglio Comunale un rapporto di grandissima collaborazione e di grandissima trasparenza rispetto alla attività posta in essere al Teatro Luigi Pirandello, che ritengo possiamo riservarci di fare una relazione come Amministrazione comunale insieme con i dirigenti, portarla in Consiglio Comunale e metterla a disposizione di tutti. Posso anticipatamente dire per quelle che sono le mie conoscenze, anche in comparazione con quella che è la situazione di altri Comuni, che ritengo che gli spettacoli che vengono offerti dal Teatro Luigi Pirandello di Agrigento siano di altissima valenza, tant’è che sono state fatte anche delle prime nazionali, tant’è che il Teatro Pirandello di Agrigento è dentro un circuito di altissima qualità e livello e che non ha nulla da invidiare rispetto ai teatri delle altre città del nostro paese. Questo dobbiamo

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anche dircelo con grande franchezza, questo è fatto grazie anche al nostro direttore artistico, che è un personaggio di qualità e livello nazionale quale è Michele Guardì, e le proprie conoscenze fanno sì che possa portare anche gruppi e compagnie teatrali di altissimo livello ad Agrigento con un rapporto qualità - prezzi per il Comune di Agrigento di altissimo vantaggio. Questo in termini analitici siamo nelle condizioni di poterlo portare in Consiglio Comunale e metterlo a disposizione dei consiglieri comunali. Ritengo di avere le sollecitazioni che sono arrivate da tutti i consiglieri comunali. Rispetto all’ordine del giorno del Consigliere Hamel non avrei alcuna obiezione ad esprimere un parere favorevole se non nell’indicazione della somma da prevedere, perché anche questa è relazionata a vicende relative alla situazione del bilancio, che noi potremo avere chiara nel momento in cui, dopo gli equilibri e dopo l’assestamento, potremo vedere in realtà quale è la somma che possiamo destinare per queste altre voci. Per quanto riguarda le altre sollecitazioni di carattere amministrativo, a cui ritengo di avere risposto, all’Amministrazione e al Consiglio in questo senso occorre sottolineare come le delibere in questione siano munite di tutti i visti di regolarità tecnica, contabile, del parere favorevole della Commissione, del parere favorevole dei Revisori dei Conti. Anche rispetto, quindi, alle sollecitazioni che sono giunte in Consiglio Comunale, per cui ritengo che il Consiglio possa arrivare alla votazione della delibera in oggetto. Grazie Presidente.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Dottore Vinciguerra, prego. DOTTORE VINCIGUERRA – Vorrei precisare che siamo in presenza di una proposta di variazione

prettamente tecnica. È arrivato un contributo e noi abbiamo l’obbligo e il dovere di andarlo a iscrivere in bilancio, altrimenti, come ha detto l’Assessore, si perdono, quindi in entrata e in uscita. Quindi non c’è nessuna valutazione politica su questa cosa. Per quanto riguarda la proposta che è stata attentamente valutata dall’Ufficio Ragioneria, nell’andarla a formulare, ritiene l’Ufficio che sia dal punto di vista contabile corretta e ha valutato anche il periodo in cui in questo momento si trova il Comune di Agrigento, cioè siamo alla data del 19 ottobre e ancora non abbiamo adottato la delibera degli equilibri di bilancio. Ora in questo periodo che cosa può fare il Comune? Giustamente come ha detto l’Assessore Zambuto, questo è un termine fissato dalla legge, è un termine ordinatorio e non perentorio. Quindi, l’Ufficio ritiene che la proposta sia stata correttamente formulata, anche perché è stato chiesto pure il parere al Collegio dei Revisori, il quale lo ha espresso in modo positivo e nulla ha rilevato in merito.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – La parola al Presidente del Collegio dei Revisori. DOTTORE BURGIO – Sulla variazione di bilancio il Collegio dei Revisori ha già espresso il parere

favorevole. La variazione di bilancio ormai già è stata dibattuta più volte, il parere dei Revisori è favorevole, in relazione anche al fatto che la variazione di bilancio riguarda un trasferimento regionale che, al di là del ritardo nell’iscrizione bilanci, e che deve essere scritto. Quindi c’è un titolo giuridico che costituisce una situazione di iscrizione tra le entrate della risorsa che viene trasferita dalla Regione, che proprio il trasferimento regionale con destinazione vincolata, in quanto la Regione trasferisce al Comune delle risorse per la realizzazione e per l’attività del Teatro Pirandello, consente di fare questa variazione nei termini in cui si sta svolgendo. (voce fuori microfono) Il discorso che voglio ribadire è questo: sulla variazione di bilancio è un ragionamento. Se noi usciamo dalla variazione di bilancio, della quale stiamo discutendo, cioè stiamo discutendo di approvare una variazione, quindi iscrivere tra le entrate una somma che ci viene trasferita dalla Regione, e questo è un tema. Se noi dobbiamo parlare dell’articolo 193, quindi che usciamo dal tema di variazione bilancio… (voce fuori microfono) per quanto riguarda l’articolo 193 il termine previsto dalla legge è espressamente perentorio. Mi dispiace contraddire quello che è stato detto dall’Assessore e dal responsabile dei servizi finanziari, cioè la legge prevede un termine perentorio di approvazione di una salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, che è un termine per il quale deve essere approvata questa entro il 30 settembre, quindi a mio giudizio con termine perentorio.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo alla votazione dell’ordine del giorno presentato dal Consigliere Hamel che vi rileggo: “Il Consiglio Comunale di Agrigento, in relazione all’esame della proposta di integrazione del bilancio comunale per acquisire il contributo regionale di 350.000 euro, somma a destinazione vincolata per le attività del Teatro

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Pirandello, invita l’Amministrazione comunale a predisporre in occasione degli assestamenti di bilancio una operazione di storno dei fondi correnti, già destinati al Teatro per un impegno di 350.000 euro da destinare in via prioritaria ad interventi di assistenza in favore degli indigenti di Agrigento”.

CONSIGLIERE HAMEL - Il problema di fondo è la finalità che vuole raggiungere il Consiglio comunale e siccome su queste cose non c’è un problema di schieramento. Su queste cose c’è solo un problema di una scelta di fondo di privilegiare alcuni valori. Noi proponiamo solo questo e quindi non abbiamo difficoltà ad effettuare questa correzione, quindi rimane sostanzialmente in questo modo: “Il Consiglio Comunale di Agrigento, in relazione all’esame della proposta di integrazione del bilancio comunale per acquisire il contributo regionale di 350.000 euro, somma a destinazione vincolata per le attività del Teatro Pirandello, invita l’Amministrazione Comunale a predisporre in occasione degli assestamenti di bilancio, una operazione di storno dei fondi correnti già destinati al Teatro da destinare a interventi di assistenza in favore degli indigenti di Agrigento, senza mettere una somma predeterminata con un invito sostanziale però a prestare una grande attenzione. Però su questo poi vedremo quali saranno le somme che destinerete.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo ai voti. Per appello nominale: chi è d’accordo dica sì, chi è contrario dica no. Prego Consigliere Vaianella.

CONSIGLIERE VAIANELLA – Semplicemente per precisare che questo emendamento è collegiale, del Consiglio e della maggioranza e che ovviamente per come era stato proposto dalla sinistra, che tanto si vanta di essere così sensibile a tutte quelle fasce sociali, ribadisco ancora una volta che al mio gruppo di Alleanza Nazionale sta parecchio a cuore tutta la problematica del sociale, anche se nel corso del suo intervento, caro Assessore Zambuto, ha dimenticato di citarlo, ma anche io nel mio intervento e anche il mio gruppo faceva riferimento soprattutto a quegli indirizzi che dicevo, trasporti per gli handicappati… Qua è inutile ribadirle certe cose, sono già scontate e già mi ero espresso in precedenti miei interventi di quanto sta a cuore questa problematica. È chiaro che, per come era stato proposto, vorrei precisare che era un emendamento assurdo e impensabile. La maggioranza di centrodestra lo ha rettificato ed è questo l’emendamento che possiamo approvare. Con questo indirizzo generico, ovviamente dando massima fiducia alla Amministrazione, in considerazione del fatto che se le somme saranno rese disponibili per come l’Assessore Zambuto ha detto, noi ovviamente faremo questa variazione e daremo risposte chiare e concrete ai nostri cittadini.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Proclamiamo l’esito della votazione: 22 sì, 8 assenti. Il Consiglio approva.

Mettiamo ai voti la proposta che aveva formulato il Consigliere Capraro, cioè di dedicare almeno due serate del Teatro. Per alzata e seduta: chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Il Consiglio approva all’unanimità l’indicazione del Consigliere Capraro.

Passiamo alla votazione per appello nominale della variazione di bilancio. Chi è d’accordo dica sì, chi è contrario dica no. Per dichiarazione di voto il Consigliere Calabrese.

CONSIGLIERE CALABRESE – Grazie signor Presidente, colleghi Consiglieri, Assessore, signori tutti, è chiaro che non mi soffermo sulle cose che sono state dette qua se da un lato la grande disoccupazione, che è un problema cronico per le nostre zone, produce questi effetti negativi, dall’altro dobbiamo dire che produce un’altra scolarizzazione da parte dei nostri concittadini e quindi tutti si sono resi conto delle cose che abbiamo detto questa sera. Quindi non mi soffermo sul fatto che sono somme vincolate o meno perché la gente, caro Vaianella, se ne è resa conto. Il fatto sul quale mi voglio soffermare è che abbiamo sentito dai Revisori dei Conti che il termine di salvaguardia degli gli equilibri di bilancio è un termine perentorio. Vi invito ad andarvi a leggere tutto l’articolo 13, tutti i commi, e vi renderete conto delle illiceità che stiamo facendo stasera nell’approvare questo atto, perché non si possono approvare variazioni di bilancio a un bilancio che non c’è. Quindi, in funzione di queste cose, caro Presidente, chiedo che tutte le carte siano inviate alla Corte dei Conti e all’Assessorato alla Famiglia, ex Assessorato agli Enti Locali per gli opportuni provvedimenti. Perché è chiaro che quando abbiamo dichiarato che i mastini mettono i denti d’acciaio andiamo avanti su tutti i fronti. Non siamo portatori né di interessi di maggioranza né di interessi di minoranza, siamo portatori degli interessi dei cittadini che ci

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hanno eletto proprio in difesa dei loro interessi. Quindi, alla luce di questo fatto il mio voto è negativo e chiedo all’Ufficio di Segreteria di inviare tutte le carte all’Assessorato agli Enti Locali e alla Corte dei Conti.

SEGRETARIO GENERALE – Se volete mandare gli atti alla Corte dei Conti, è necessaria una votazione di tutto il Consiglio Comunale, perché se lei glieli vuole mandare glieli manda lei, se il Consiglio delibera e allora… (voce fuori microfono) Scusate, io non posso eseguire dichiarazioni di un singolo Consigliere Comunale, io posso eseguire votazioni, deliberazioni del Consiglio. Se il Consiglio si esprime di inviare alla Corte dei Conti e c’è il voto favorevole, io li mando alla Corte dei Conti, ma se un Consigliere mi chiede di mandare le carte alla Corte dei Conti, non gliele mando perché non eseguo le volontà del Consigliere Comunale singolo. (voce fuori microfono) Noi eseguiamo solo deliberati del Consiglio Comunale e non dichiarazioni di un singolo Consigliere Comunale.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Per dichiarazione di voto il Consigliere Hamel. CONSIGLIERE HAMEL - Questa delibera è stata sviscerata nei suoi aspetti tecnico legali. Io

personalmente l’ho valutata in sede di Commissione Bilancio. È un problema, e sulla delibera in sé non abbiamo perplessità particolari. C’è un ragionamento complessivo che riguarda tutta la politica finanziaria del Comune di Agrigento, non riguarda il neo Assessore Zambuto che si è insediato adesso, e speriamo che faccia una gestione migliore rispetto a quella passata, però relativamente a tutto l’articolato finanziario, di bilancio del Comune di Agrigento, noi abbiamo fortissime perplessità. Quando c’è stato il voto sul bilancio comunale c’è stata una critica forte da parte della maggioranza nei confronti della minoranza che non aveva votato il bilancio, perché ci avete detto noi vi abbiamo accolto le vostre richieste mettendo nella relazione previsionale e programmatica e voi non avete votato il bilancio. Noi non abbiamo votato il bilancio perché non ci fidavamo e la dimostrazione è quella che le cose che avete messo nella relazione programmatica non sono state realizzate. Quindi c’è un sostanziale dissenso rispetto a tutta la politica finanziaria del Comune di Agrigento. Quindi, questo motiva la nostra astensione rispetto a questa delibera, non è il merito della deliberazione in sé sulla quale non esprimiamo particolari perplessità. Una indicazione di metodo dal punto di vista politico è questa. Il Consigliere Capraro ha fatto una proposta, noi l’abbiamo votata in maniera immediata perché l’abbiamo condivisa nel suo contenuto. Non so il Consigliere Capraro a quale schieramento appartenga, ma appartiene credo all’UDC, appartiene al centrodestra nonostante la sua vocazione così ribellista e libertaria, però appartiene al centrodestra. Noi non abbiamo minimamente esitato a votare la proposta di Capraro perché ci è sembrata giusta, equa e condivisibile. Valutazione sulle nostre proposte, quella che abbiamo fatto noi è una proposta che abbiamo offerto a tutto il Consiglio Comunale, appartiene a tutto il Consiglio Comunale, non ne vogliamo la paternità. Chi cerca di strumentalizzarla in termini di paternità è solo perché appartiene a una logica settaria, di parte e non riesce a scrollarsi di dosso questo guscio.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Procediamo con la votazione. Per dichiarazione di voto il Consigliere Arnone.

CONSIGLIERE ARNONE - Prima voglio esprimermi sulla questione che sollevava il Consigliere Calabrese se il Segretario è tenuto o no a mandare gli atti alla Corte dei Conti o ad un’altra autorità. È una questione che è rilevante perché si tratta di un Segretario Generale nuovo e quindi è opportuno che emerga un orientamento da seguire. Io credo che nel caso in cui vi siano degli obblighi di legge, il Segretario è obbligato se vi è nell’ambito della discussione in Consiglio Comunale la denunzia di fatti di reato, é suo dovere di ufficio trasmetterli all’autorità giudiziaria. Per quanto riguarda la trasmissione ad altro organo, nel nostro caso alla Corte dei Conti o all’Assessorato agli Enti Locali o altro organo ancora, il Prefetto, il Ministro, la Commissione Antimafia, chi vogliamo, in effetti ritengo che il Segretario Generale abbia ragione, perché ogni consigliere nell’ambito delle sue attività ha il potere ed è in grado di trasmettere gli atti a chi ritiene più opportuno, io l’ho fatto con grande frequenza, però per quanto riguarda l’istituzione in quanto tale, cioè il Segretario Generale, in effetti viene facile fare l’esempio se vi sono due consiglieri che dicono due cose opposte, uno che dice di mandarceli e uno che dice di non mandarceli, uno che dice di mandarci una metà delle carte, l’altro che dice di mandarcela tutta. Come dovrebbe orientarsi? In effetti vi è la deliberazione dell’organo collegiale che esprime la volontà del

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Consiglio Comunale in un senso o in un altro e poi le attività del singolo consigliere, che possono anche essere a carico della struttura dell’Ufficio di Presidenza e a carico come spese postali, essendo espressione dell’esercizio del mandato del bilancio dell’ente, però non è un obbligo che può farsi gravare sul Segretario Generale, è l’espletamento di una facoltà che appartiene al consigliere comunale in quanto tale nell’esercizio dei suoi poteri ispettivi e di denunzia. Io la vedo così. Poi, pur condividendo la larghissima parte degli interventi del Consigliere Calabrese, in effetti mi sento più vicino all’intervento del Consigliere Hamel in ordine al contenuto di questa delibera, che mi pare abbastanza neutrale, asettico, si stabilisce che si introitano delle somme e credo che sia un principio nella normativa contabile degli enti locali che le somme che devono incassarsi, devono sempre incassarsi e il loro incasso va sempre regolarizzato e quindi in questo caso credo che dovremmo essere in questo ambito. Poi vi è l’ordine del giorno che abbiamo approvato e io lì credo che dobbiamo mettere alla prova non solo la Giunta ma l’Assessore Zambuto, verificare quale è il grado di autonomia politica e amministrativa che ha, la capacità di assumere impegni e di portarli a termine. Io lo ribadisco, tra i Commissari prefettizi e la democrazia preferisco la democrazia. Ma la democrazia significa avere una Giunta di persone che hanno autonomia di pensiero, capacità di decisione. Se le persone devono essere dei pupi in mano a un puparo, peraltro di bassissimo livello, allora ovviamente è meglio andare verso i Commissari prefettizi. Ma ritengo che questa sia una fase dove noi abbiamo il dovere politico e morale di verificare, ci vuole abbastanza poco, per me i termini di verifica, lo anticipo, scadono tra due settimane. Se tra due settimane alcuni dirigenti rimarranno in servizio al loro posto a fare gli imbrogli, scoppierà il viva maria con i tamburi e e i fuochi d’artificio, a maschiata per capirci. Però ritengo che questa sia una fase nella quale l’Assessore Zambuto ha diritto a che il Consiglio Comunale acceda all’impegno politico che assume, come ha diritto l’Assessore, ex Consigliere Cirino, di raccogliere l’invito che gli è stato mosso, che è un invito che appartiene oggi alla qualità della politica e dell’Amministrazione, cioè di relazionare al Consiglio comunale in ordine al funzionamento del Teatro Pirandello. Io sono certo che l’Assessore Cirino che chiedeva la parola, si pronunzierà in questo senso alla fine della nostra votazione. Se l’avesse fatto prima avrei anche votato favorevolmente a questa delibera.

ASSESSORE CIRINO – Non l’ho chiesta la parola. CONSIGLIERE ARNONE – Io ho compreso che lei voleva riprendere le sollecitazioni che erano

state date in ordine alla necessità… ASSESSORE CIRINO – Già sono state riprese dall’Assessore Zambuto, lei era assente, ma sono

state riprese dall’Assessore Zambuto che ha risposto bene. CONSIGLIERE ARNONE – Anche sul punto del funzionamento del Teatro? ASSESSORE CIRINO – Anche sul punto del funzionamento del Teatro, perché noi per

trasparenza relazioneremo al Consiglio Comunale sulle iniziative e la vita del Teatro Pirandello. Ma questo era già nelle nostre intenzioni perché avevamo già fatto una riunione ad hoc su questa problematica e quindi noi relazioneremo al Consiglio Comunale non soltanto sul Teatro Pirandello, ma su tutte le iniziative che l’Amministrazione Comunale farà.

CONSIGLIERE ARNONE – Assessore, io voto favorevolmente alla delibera, a condizione che lei mi aggiunga, ma credo che questo sia il suo pensiero, che relazionerà anche sulle procedure di spesa e di scelta delle compagnie teatrali all’interno del Teatro Pirandello. Se l’ha detto l’Assessore Zambuto… e allora, siccome sono un uomo di parola, mi avete incastrato e il mio voto è favorevole.

ASSESSORE CIRINO – Vorrei aggiungere che già per quanto riguarda la proposta del Consigliere Capraro su due spettacoli che si terranno al Teatro Pirandello, già l’Amministrazione dichiara pubblicamente che terrà due spettacoli gratuitamente al Teatro Pirandello, poi chiaramente vedremo quale compagnia o quali compagnie dovranno effettuare… (voce fuori microfono) Sono gratuiti perché a quanto ho capito la richiesta del Consigliere Capraro era per spettacoli gratuiti. Quindi chiaramente poi andremo a vedere quali saranno le associazioni di volontariato che vorranno partecipare al raggiungimento di questo obiettivo.

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CONSIGLIERE ARNONE – Mi pare che lei abbia indicato un indirizzo giusto, ma se vogliamo farlo gratuito per i meno abbienti, vanno coinvolte le associazioni che si occupano di meno abbienti per scegliere, perché se no tutti vorranno andare a Teatro senza pagare.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prima di procedere con la votazione, sostituiamo il Consigliere Volpe quale scrutatore, che è andato via, con il Consigliere Franca Burgio. Stiamo votando la variazione di bilancio. Chi è d’accordo dica sì, chi è contrario dica no. Proclamiamo l’esito della votazione: 16 sì, 2 no, 2 astenuti, 10 assenti. Il Consiglio approva.

ASSESSORE CIRINO - Nel ringraziare il Consiglio Comunale per l’approvazione della variazione di bilancio, che consentirà l’inizio della stagione teatrale, vi annuncio che il 16 novembre inizierà con una prima nazionale, io chiedo l’immediata esecutività.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Votiamo per alzata e seduta sull’immediata esecutività. Chi è d’accordo a rendere immediatamente esecutivo l’atto rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Contrario Calabrese, Rizzopinna. Il Consiglio approva.

A questo punto dovremmo discutere sul punto 5 all’ordine del giorno, ma tenuto conto dell’orario e della complessità della proposta di deliberazione, io propongo al Consiglio di aggiornare i nostri lavori a martedì prossimo alle ore 19:00. Metto ai voti la mia proposta: chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Il Consiglio approva all’unanimità.