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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I Milano, 25-26 marzo 2013 Presenti: F. BEDESCHI - Presidente A. ZOCCOLI - Giunta Esecutiva A. COLALEO - Coord. Sez. di Bari V. VAGNONI - Coord. Sez. di Bologna W. BONIVENTO - Coord. Sez. di Cagliari A. TRICOMI - Coord. Sez. di Catania W. BALDINI - Coord. Sez. di Ferrara E. GALLO - Coord. Sez. di Firenze S. PASSAGGIO - Coord. Sez. di Genova S. SPAGNOLO - Coord. Sez. di Lecce T. SPADARO - Coord. L. N. Frascati A. ANDREAZZA - Coord. Sez. di Milano S. MALVEZZI - Coord. Sez. di Milano Bicocca G. CARLINO - Coord. Sez. di Napoli F. SIMONETTO - Coord. Sez. di Padova G. POLESELLO - Coord. Sez. di Pavia M. PEPE - Coord. Sez. di Perugia M. GRASSI - Coord. Sez. di Pisa M. RESCIGNO - Coord. Sez. di Roma I P. CAMARRI - Coord. Sez. di Roma Tor Vergata A. PASSERI - Coord. Sez. di Roma III C. BIINO - Coord. Sez. di Torino A.M. ZANETTI - Coord. Sez. di Trieste Presenti a parte della riunione: 1

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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLACOMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I

Milano, 25-26 marzo 2013

Presenti:

F. BEDESCHI - PresidenteA. ZOCCOLI - Giunta EsecutivaA. COLALEO - Coord. Sez. di BariV. VAGNONI - Coord. Sez. di BolognaW. BONIVENTO - Coord. Sez. di CagliariA. TRICOMI - Coord. Sez. di CataniaW. BALDINI - Coord. Sez. di FerraraE. GALLO - Coord. Sez. di Firenze S. PASSAGGIO - Coord. Sez. di GenovaS. SPAGNOLO - Coord. Sez. di LecceT. SPADARO - Coord. L. N. FrascatiA. ANDREAZZA - Coord. Sez. di MilanoS. MALVEZZI - Coord. Sez. di Milano BicoccaG. CARLINO - Coord. Sez. di NapoliF. SIMONETTO - Coord. Sez. di PadovaG. POLESELLO - Coord. Sez. di Pavia M. PEPE - Coord. Sez. di PerugiaM. GRASSI - Coord. Sez. di Pisa M. RESCIGNO - Coord. Sez. di Roma IP. CAMARRI - Coord. Sez. di Roma Tor VergataA. PASSERI - Coord. Sez. di Roma IIIC. BIINO - Coord. Sez. di TorinoA.M. ZANETTI - Coord. Sez. di Trieste

Presenti a parte della riunione:

O. Adriani, G. Bagliesi, S. Bianco, C. Bozzi, G. Bruni, F. Cafagna, M. Calvi, P. Campana, A. Cardini, M.G. Catanesi, F. Cavallari, D. Cavalli, G. Chiodini, S. Dalla Torre, M. Dallavalle, L. De Maria, G. Degrassi, G. Della Ricca, A. Di Ciaccio, P. Dini, M. Fanti, A. Fantoni, F. Ferroni, C. Gemme, M. Iodice, G. Lanfranchi, L. Lista, E. Luppi, L. Mandelli, C. Matteuzzi, C. Meroni, M. Meschini, P. Morettini, L. Moroni, N. Neri, D. Orestano, F. Palla, F. Palombo, G. Passaleva, N. Pastrone, D. Pedrini, D. Piccolo, G. Punzi, S. Rahatlou, S. Resconi, L. Rossi, A. Scribano, M. Sozzi, P. Spagnolo, G.F. Tartarelli, C. Troncon.

Lunedi’ 25 Marzo

F.Bedeschi: Introduzione

- completati i premiali per LHC e MEG-upgr

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- A. Zanetti viene sostituita da C. Biino come osservatore in CSN2 - D.Pedrini viene sostituito da S. Spagnolo come referee di NA62. - Paolo Camarri sostituisce E.Santovetti come coordinatore di Tor Vergata - Occorre trovare un sito per la riunione di settembre: una possibilita’ potrebbe essere Genova, S. Passaggio verifichera’. Anche A. Tricomi sta verificando la possibilita’ per Catania.

- Commemorazione B.Pontecorvo, si stanno organizzando mostre e congressi, si chiede un contributo alle CSN1 e 2, circa 10 kE l’una. Inizialmente pagheranno le sezioni interessate e poi cercheremo di rifondere.

- C’e’ stata la prima riunione del comitato di gestione INFN-DUBNA, durante la quale e’ stato siglato l’accordo di collaborazione con Pisa che copre attivita’ legate a CDF, mu2e, c’e’ un protocollo analogo con frascati che e’ in fase di definizione.

-FIRB- CSN1 e’ stato approvato quello di Lamanna, applicazioni di GPU su trigger e fisica medica, si veda a presentazione di Marco Sozzi per maggiori informazioni. I referee sono F. Giacomini e D. Lucchesi.

- MEG Upgrade: e’ approvato dal CTS, e’ stato discusso al direttivo di febbraio. La approvazione scientifica e’ stata unanime, il grosso della discussione ha riguardato l’assegnazione del personale cosi’ come suggerito da CTS: 5 posizioni a TD. Alla fine e’ rimasto sul tavolo la proposta del presidente di 2 art. 23 + 2 ass. ric. previa valutazione dell’eventuale supporto da parte del PSI.

Storni e sblocchi SJ- MEG necessita di uno storno di 56 kE per la borsa cofinanziata di L.Galli, nell’ambito del MoU con PSI, la collaborazione ha dato indicazioni su come ripartire la spesa. MEG chiede anche un anticipo dalla tasca di CSN1 di 136 kE per cominciare la costruzione per l’upgrade. - Totem chiede lo sblocco di 30 kE di consumi, i referee approvano.- UA9 chiede uno storno di 10 kE da MISS a CONS. Non si puo’ fare, occorre ripartirseli tra le sezioni (DOT1), poi quando si sblocca la tasca si vede di trovare qualche spicciolo.- CDF2: si assegnano 10 kE di MISS a Pisa e si rimandano a giugno eventuali ulteriori sblocchi oltre che la discussione sulla data preservation quando la situazione sara’ piu’ definita. - KLOE: 15kE MISS per Bari, 20kE CONS a Frascati. I referee approvano.

A.Zoccoli: Commenti del membro di Giunta

BILANCIONon ci sono grosse novita’, e’ stato ridotto di ~ 10 ME rispetto all’anno scorso: quest’anno e’ di 233 ME, speriamo di riuscire a chiuderlo positivamente….La spesa reale si aggira tra i 265-270 ME, dunque mancano 30-35 ME. D’accordo con i revisori, le voci volutamente sottostimate sono i pagamenti consorzi, energia elettrica, strutture (5-10%). Non si e’ tagliato sulla ricerca.

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- L’avanzo non vincolato dello scorso anno dell’ente e’ ~ 8 ME (contro i 5 previsti). L’avanzo dai premiali e’ 13 ME, dunque mancano 15 ME. Fino a che non si capisce come coprire questo non si sbloccheranno le tasche indivise.

- Per i progetti premiali, il budget e’ circa 125ME suddiviso su 3 linee:1) Progetti di ricerca, 2) Progetti condivisi con altri enti, 3) potenziamento strutture di ricerca. I fondi erano ripartiti al 50%, 20%, 30%, noi abbiamo messo 42.8 ME sulla linea 1, 12.7 ME sulla linea 2, circa 30 sulla linea 3 Il ministero ha appena nominato la commissione per la valutazione dei premiali, che non e’ la stessa dell’anno scorso.

BED: Avevamo previsto una riunione a giugno per la ripartizione della tasca, ha ancora senso farla o rimandarla a data successiva?

Ferroni: o sappiamo per giugno o non lo sapremo mai, dipende dalle commissioni parlamentari, per cui e’ tutto imprevedibile. Io manterrrei la tabella di marcia.

PERSONALESiamo in attesa delle autorizzazioni dalla funzione pubblica, se la situazione non si sblocca valuteremo se possiamo procedere senza autorizzazione.

- Stiamo valutando, con i direttori, la ridefinizione di come viene assegnato il TD. Ora si basa sui fondi MIUR, 30-35% del 2003 (3.4 ME), piu’ 2 ME che vengono dagli overhead. Si sta pensando di dare un budget virtuale ad ogni struttura per pianificare il futuro. Si vorrebbe prevedere una tasca di 10 ric-tecn TD/anno, per emergenze.

CALCOLO- GARR: e’ in corso una riorganizzazione dell’offerta che il consorzio puo’ fornire ai suoi soci. Si e’ definito un secondo dipartimento per attivita’ di calcolo scientifico.

- Discussione PON-RECAS, fondi regionali per regioni di “convergenza” (Puglia, Calabria, Campania, Sicilia). Inizialmente erano previsti per SuperB, ora si sta pensando di convertirli al calcolo LHC. Questo dovrebbe in parte incidere sul budget delle commissioni per i TIER2 ad esempio. E’ uscito un bando del ministero, scadenza Aprile. Sono fondi suddivisi in 3 linee: la linea A (~45 ME) a cui applichera’ il GARR per potenziare i collegamenti in fibra ottica al sud; una seconda linea a cui applichera’ l’INGV, una terza che riguarda la data preservation (~10ME). Per questa terza linea non e’ ancora chiara la strategia, ci sara’ una cordata capitanata dal CNR. Noi abbiamo 3 sedi coinvolte e ci aspettiamo circa 3 ME suddivisi in queste sezioni. Occorrera’ organizzare una riunione con i responsabili degli esp. LHC per organizzare le richieste, la loro suddivisione e la loro sostenibilita’.

MEG: E’ stato chiesto di intraprendere contatti con PSI per il supporto del lab. all’upgrade. Non esiste sostanzialmente un MoU, ora c’e’ un accordo per definire un MoU per supportare l’upgrade di MEG. C’e’ poi stata una assicurazione per il

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contributo da parte del PSI per l’eletronica della DAQ. Questa verra’ presa in carico dal laboratorio. C’e’ poi la nostra richiesta di supporto per il personale necessario all’upgrade. C’e’ stata disponibilita’ a supportare una posizione, ci sono 3 possibilita’: la borsa e’ pagata completamente dal PSI, in questo caso la persona e’ vincolata a rimanere al PSI. La seconda possibilita’ e’ cofinanziare la posizione. La terza possibilita’ e’ che l’INFN paghi una specie di common fund per finanziare la borsa (~ 100kCHF/anno), in questo caso la persona non e’ vincolata a rimanere al PSI. Il laboratorio scrivera’ una lettera ufficiale all’INFN dove riassume le possibilita’. Queste posizioni sono in aggiunta a quelle garantite per MEG.

L.Rossi: Completamento phase 1 + phase 2 ATLAS

La Fase1 dell'Upgrade di ATLAS e' descritta nella lettera d'intenti (LHCC-I-020; dicembre 2011) e comprende diversi progetti, uno gia' approvato dalla CSN1 (FTK) e altri non ancora approvati (l'upgrade dello spettrometro mu in avanti: nSW; quello dell'elettronica di trigger del calorimetro LAr (LAr) e quello della fisica diffrattiva a piccolissimo angolo (AFP)).L'accento di questo primo upgrade e' sulla soluzione di alcune debolezze messe in evidenza durante il RunI di LHC e con l'intento di mantenere le soglie di trigger (soprattutto al primo livello di trigger) necessarie per uno studio efficiente del bosone di Higgs.Viene anche presentato il quadro economico complessivo e l'impegno richiesto all'INFN che si dovra' concretizzare entro l'RRB di Ottobre 2013.Lo stato dei vari progetti di upgrade indica un progresso soddisfacente per FTK, nSW e LAr con un impegno significativo e qualificato dei gruppi italiani coinvolti. In particolare FTK ha avuto (e puo' ancora avere) accesso a fondi Europei eventualmente diminuendo la pressione sulla CSN1. I progetti nSW e LAr hanno passato review interne ATLAS che si sono concluse positivamente classificandoli come upgrade di alta priorita'. AFP soffre di un ritardo dell'approvazione in ATLAS (rimandato al 2014 dopo una prima review a settembre 2012) legato a una motivazione di fisica non ancora completamente soddisfacente. AFP puo' essere il banco di prova per l'uso di tecnologie innovative (pixel 3D e forse Diamanti ultraveloci).Ci sono poi progetti minori che vengono per la prima volta mostrati alla CSN1: uno riguarda il trigger e richiede il finanziamento di un'interfaccia verso il nuovo processore di Livello1 (previsto poter fare correlazioni tra le variabili fornite dai diversi rivelatori che contribuiscono a L1), l'altro riguarda il trigger di muoni che ha una finestra di pseudorapidita' (1-1.3) in cui le coincidenze casuali fanno salire il rate di L1mu20 del 20% a 2 10^34 cm-2s-1 e 25ns di bunch crossing. Questi falsi trigger possono essere evitati con l'aggiunta di 16 camere RPC.La Fase2 e' per il momento solo abbozzata nella lettera di intenti (LHCC-I-023; dicembre 2012) che indica anche un envelope finanziario di circa 230-270 MCHF (che corrisponderebbe a un impegno INFN di ~20MEu diviso, con l'opportuno profilo di spesa, su 5-6 anni). Ci sono molti interessi INFN, ma il progetto piu' significativo di ATLAS e' quello del nuovo tracciatore (l'unico rivelatore che - per danno da radiazione e limiti dell'elettronica - richiede completa sostituzione). Il resto dei rivelatori prevede solo la sostituzione dell'elettronica. Anche lo scopo della

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Fase2 e' quello di mantenere le performance (e le soglie di trigger) nonostante la crescita di luminosita' (ci si aspetta un pile-up di 140) in modo da potere studiare la meglio sia i branching ratio relativi del bosone di Higgs , sia il suo selfcoupling oltre alle ovvie incursioni BSM.Il progetto di Fase2 dovrebbe essere definito tra il 2014 e il 2016 (sia TDR che MoU) per poter installare nel 2022, come attualmente previsto dai piani CERN. Questo piano implica una maggiore capacita' costruttiva rispetto al passato e spinge verso maggiori coinvolgimenti dell'industria. L'R&D ancora necessaria dovrebbe essere condotta il piu' possibile congiuntamente dagli esperimenti ATLAS e CMS.

N.Pastrone: Completamento phase 1 + phase 2 CMS

A.Passeri : ATLAS+CMS referee

I referees di ATLAS e CMS presentano i loro commenti sui progetti di upgrades sulla base di quanto presentato dalle collaborazioni nelle riunioni del 19-20 marzo scorso a Pisa. Fase 1: ATLAS: IBL e FTK sono approvati. Sono invece stata presentate proposte in corso di discussione per NSW, LAr, AFP, TDAQ, RPC, per un totale di 2.6 M€ di nuove richieste.CMS: RPC, DT e Pixel sono approvati. Sono state presentate proposte in corso di discussione per GEM, L1 trigger, CMS-Totem e una richiesta di common funds per un totale di 1.65 M€ di nuove richieste.I referees seguono con attenzione innanzitutto la realizzazione degli upgrades approvati. IBL in Atlas e gli RPC in CMS saranno completati già nel LS1. Per FTK apprezzano la ricerca di altri finanziamenti e confidano nella possibilità di risparmiare rispetto al tetto di spesa definito. DT di CMS installerà i link ottici Cu-Fi durante LS1 (ci aspettiamo report), mentre la parte di trigger ancora da finanziare e realizzare. Per i Pixel ci aspettiamo nel 2013 la produzione dei primi moduli nuovi e il rilascio del progetto del chip a 0.13 mm.Per quanto riguarda le nuove richieste finanziarie, è evidente che prefigurano un impegno molto rilevante per la CSN1, anche se spalmato su 5 anni. Inoltre non è chiaro quale sarà l’impatto del computing su fase-1. I referees invitano le due collaborazioni a fare una revisione riduzione dei costi previsto e/o prepararsi a fare delle scelte fra gli item proposti. Sono fortemente incoraggiate le operazioni di ricerca di finanziamenti esterni, come fatto da FTK. Infine i referees esprimono la forte preoccupazione che il moltiplicarsi delle attività porti ad essere sotto-critica la consistenza dei gruppi che si occupano di item importanti. Per questo hanno chiesto ai RN di compilare della tabelle con l’evoluzione temporale del manpower (in FTE) dedicato a: run, analisi, maintenance, costruzione fase1, R&D fase2.Si propone una nuove iterazione della discussione sugli upgrdes nella CSN1 di luglio, con l’obiettivo di definire il piano finanziario per il 2014.Fase 2:Le prime stime di costo si aggirano su 250 MCHF per ATLAS e oltre 300 MCHF per CMS, senza considerare il calcolo. Gli upgrades proposti hanno alto contenuto

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tecnologico e sono d’interesse trasversale per gli esperimenti di CSN1. I referees rilevano che l’unico detector veramente critico per fase 2 è il tracciatore, per entrambi gli esperimenti. La reale necessità di altri upgrades andrà valutata caso per caso. I referees invitano le collaborazioni a: concentrarsi sugli upgrades indispensabili, evitare duplicazioni di R&D trovando sinergie il più possibile, far guidare gli R&D dal CERN, trovare finanziamenti in CSN5 e tentare sempre strade di finanziamento esterno (UE).

G. Passaleva: LHCb Upgrade

Viene presentato l’upgrade di LHCb. Nel 2010-2012 LHCb ha raccolto ~3 fb -1

producendo una grande mole di risultati. Nel run 2015-2017 si prevedono altri 5-6 fb-1 a √s = 13 TeV; In totale al LS2 avremo ~7 fb -1 a √s = 14 TeV equivalenti. La statistica disponibile non permettera’ comunque di raggiungere la precisione teorica su molte osservabili sensibili a nuova fisica: sara’ necessaria molta piu’ statistica (si rimanda anche alla presentazione di G. Lanfranchi).Per questo motivo LHCb punta ad un upgrade che permetta di raccogliere 50 fb -1 (5 fb-1 all’anno, a L=1-2x1033 cm-2s-1). Il programma di fisica per l’upgrade e’ molto denso e articolato, e’ il necessario completamento dell’attuale ed e’ complementare al programma e+e-.La luminosita’ sopra menzionata puo’ essere raggiunta solo modificando radicalmente lo schema di trigger dell’attuale esperimento che, a causa del rate massimo di L0 pari a 1 MHz, non permette di sfruttare appieno l’aumento di luminosita’. Lo schema proposto richiede un L0 (LLT) con un rate di uscita regolabile tra 1 e 40 MHz e un HLT che possa elaborare gli eventi ad un rate massimo di 40 MHz. Cio’ richiede di ridisegnare la maggior parte dell’elettronica di front-end e di ricostruire totalmente o parzialmente alcuni sottorivelatori tra cui il VELO, il sitema di tracking, il RICH e il muon detector. Il progetto di upgrade di LHCb e’ stato approvato il 26/09/2012 dall’ LHCC e il 28/11/2012 dal CERN Research Board. L’ European Strategy Group for Particle Physics, nel suo report menziona LHCb per il suo ruolo nell’ “ … exploitation of the full LHC potential, including the HL-LHC upgrade … for further exciting opportunities for the study of flavor physics …”. Infine all’RRB di Ottobre 2012 e’ stato sottomesso alle Funding Agencies (FA) il FTDR ed una proposta di MoU per i Common Projects. Alle prossime riunioni dell’RRB verranno presentate money matrix piu’ dettagliate e ad Ottobre 2013 sono attesi i primi accordi sugli MoU relativi ai fondi comuni. Le proposte italiane per l’upgrade sono concentrate sui sottosistemi di storica responsabilita’ italiana, Muon detector, RICH, Trigger/DAQ, e sull’ Upstream Tracker.Per quanto riguarda l’upgrade del muon detector, i gruppi coinvolti sono: CA, FE, FI, LNF, RM1, RM2, per un totale di ~30 FTE Ricercatori (38 persone) + ~7 FTE Tecnologi e tecnici (21 persone).Gli interventi previsti riguardano l’adeguamento dell’elettronica di readout al nuovo schema a 40 MHz, che include nuove schede ODE e PDM da realizzarsi per l’LS2 e lo studio e sviluppo di nuovi rivelatori a tripla-GEM e di nuova elettronica di FE per le regioni piu’ interne e fortemente irraggiate del muon detector da installarsi all’LS3. Sono stati effettuati importanti test ad alta luminosita’ alla fine del 2012 quando LHCb e’ stato portato per alcune ore ad una luminosita’ pari a 1x1033 cm-2s-1 ed e’

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stato usato un bunch spacing di 25 ns. Il comportamento del detector e’ stato capito a fondo e le estrapolazioni alle condizioni dell’upgrade sono molto solide. Si e’ evidenziato un pattern di inefficienze complesso, con punti “caldi” nelle regioni vicine al fascio dominato dal tempo morto del front-end (regioni interne) e dal tempo morto dovuto al complesso sistema di OR logici tra canali di lettura. Sono stati effettuati anche studi di fisica e di efficienza di trigger dai quali si evince che: le inefficienze non sono critiche per quanto riguarda la muon identification mentre potrebbero essere problematiche per quanto riguarda il trigger nel caso che il trigger di singolo muone debba essere prescalato pesantemente. La carica integrata dalle MWPC nelle regioni piu’ interne all’LS3 si avvicina a 1 C/cm il che rende altamente consigliabile la sostituzione di queste camere per la presa dati post-LS3. In base a queste osservazioni si propone un programma di upgrade in cui per LS2 l’elettronica di readout viene resa compatibile con il nuovo schema a 40 MHz e permette la rimozione di alcune criticita’ dovute all’attuale complesso sistema di OR logici, mentre per LS3 si prevede la sostituzione delle camere delle regioni piu’ interne con triple-GEM con elettrodi di lettura piu’ piccoli per ridurre il tempo morto: cio’ rende necessario anche l’aggiornamento dell’elettronica di FE che deve essere a piu’ alta densita’ di canali.Per quanto riguarda l’upgrade del RICH, i gruppi coinvolti sono: FE, GE, MIB, PD, per un totale di ~17 FTE Ricercatori (25 persone) + ~2 FTE Tecnologi e tecnici (7 persone) con un trend in crescita. Gli interventi riguardano la sostituzione dell’elettronica di FE e dei fotorivelatori, dagli attuali HPD con chip di FE integrato non compatibili con readout a 40 MHz a MaPMT (hamamatsu R11265). Il nuovo chip di FE (“CLARO”) e’ sviluppato in collaborazione tra MIB e FE mentre il nuovo alloggiamento per i MaPMT (meccanica, FEE electronic interface, HV, LV, cooling services, light collection, magnetic shielding, DCS components) e’ sviluppato in collaborazione tra GE e PD. Per quanto riguarda il layout del RICH sono ancora sul tavolo alcune opzioni e una decisione verra’ presa per l’estate 2013. L’ R&D sul chip di FE e gia’ molto avanzato; gli studi di radiation hardness sono in atto e si aspettano i risultati per l’estate (primi risultati entro maggio). Il progetto e l'ingegnerizzazione dell'alloggiamento dei MaPMT sta procedendo. E’ allo studio l’idea di inserire gia’ dopo LS1 alcuni MaPMT nell’attuale RICH2.Per quanto riguarda l’upgrade dell’ Upstream Tracker (l’attuale Trigger Tracker), il gruppo coinvolto e’ il gruppo di Milano che, gia’ in BaBar e SuperB, chiede in questa seduta della CSN1 di poter entrare in LHCb. Il gruppo e’ formato da N. Neri (Ric.), J. Fu (post-doc), M. Citterio (Dir. Tecnologo), S. Coelli (Tecnologo), INFN Milano e da F. Palombo (PA), M. Lazzaroni (PA), V. Liberali(PA), Universita’ di Milano, per un totale di 4.6 FTE con un trend in crescita. Grazie all’esperienza acquisita su rivelatori di vertice al silicio per BaBar e SuperB con particolare riferimento a fanout, ibridi, tails, transition cards, power distribution elettronica di front-end (parte analogica) per layer esterni, struttura di supporto e di cooling e all’esperienza progettazione e realizzazione della meccanica di supporto e del sistema di cooling per il rivelatore a pixel IBL dell’esperimento ATLAS, al gruppo di MI e’ stato chiesto di prendere la responsabilita’ dello sviluppo di ibridi e low-mass cables per il FE e del cooling e struttura di supporto per l’UT. E’ una responsabilita’ “di nicchia” ma di grande visibilita’ e comunque con aspetti molto impegnativi.Per quanto riguarda l’upgrade del sistema di DAQ e trigger, i gruppi coinvolti sono: BO, PI, PD, per un totale di 16 FTE Ricercatori (20 persone) + 6.2 FTE Tecnologi e tecnici (13 persone) con un trend in crescita. E’ il cuore dell’upgrade di LHCb ed

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anche il piu’ impegnativo dal punto di vista finanziario. E’ finanziato in gran parte come “common project” nello schema presentato nel FTDR da LHCb; la proposta italiana si intreccia con questo schema. Le proposte italiane sono molto innovative, con l’obiettivo principale di ridurre i costi del sistema e migliorarne le performances. La comunita’ italiana LHCb ha lavorato duramente e con creativita’ anche per recepire l’indirizzo della CSN1 (si veda il verbale della CSN1 27-28 Maggio 2012). Il progetto si articola su tre attivita’. 1) PCIe-based readout (Bologna) (6 FTE Ric +3.2 FTE Tecn.). Si tratta in sostanza di ridisegnare l’intera architettura di readout basandola sul sistema PCIe-Gen3. Cio’ include anche il disegno del bus di uscita delle schede di readout, comuni a tutto LHCb, dette (AMC40-cards) che verranno in parte (50%) prodotte in Italia per un ammontare di 2M€.2) Architetture multi-core per l’ HLT (Padova) (3.5 FTE Ric + 1 FTE Tecn.). Si tratta di sostituire nell’ HLT le CPU convenzionali con moderne architetture multi-core altamente performanti (GPU, Xeon-Phi, ibride….). Si deve anche tradurre l’attuale codice sequenziale in un codice altamente parallelizzato che possa girare in modo efficiente sulle architetture multi-core. E’ stato costituito un working group in LHCb e c’e’ interesse vivo e diffuso sull’argomento nella collaborazione.3) Low Level Track Trigger, LLTT (Pisa; Interesse di MI per lo studio di fattibilita’; interesse del Politecnico MI) (6.5 FTE RIC + 2 FTE Tecn.). L’idea e’ di realizzare un LLT hardware basato sul tracking eseguito in tempo reale (40 MHz) a monte dell’HLT. Il progetto e’ stato proposto alla collaborazione in Gennaio e c’e’ interesse da parte di LHCb. Entro fine 2013 verra’ presa una decisione riguardo alla fattibilita’ del progetto e alla sua convenienza economica.E’ infine previsto un contributo “storico” al DAQ dei calorimetri che prevede la realizzazione di schede di trasmissione in fibra ottica basate sul chipset GBT (Bologna):Il costo totale dell’upgrade e’ di 57 MSF (47.5 M€). Una prima money matrix verra’ presentata all’RRB di Aprile 2013. Sono stati richiesti ad oggi ~60MSF (~50 m€) alle FA. Ci aspettiamo di avere a disposizione ad oggi almeno il 75% dei fondi richiesti, assumendo che tutte le FA contribuiscano ai fondi comuni secondo quota parte. Il costo complessivo del progetto italiano e’ di 6.4 M€ (2014-2018) + 0.78 M€ rimandati al periodo 2019-2022 relativi alla sostituzione delle camere piu’ irraggiate del muon detector. Con l’ingresso di PD e PI e dei colleghi di SuperB, LHCb Italia raggiunge ~71 FTE (~10% CSN1) pari al 18% di LHCb. Su questa base, la quota parte del costo totale e’ di ~10MSF (8.3 M€). Il finanziamento “common projects” e’ calcolato su una percentuale del 17% (per tenere conto di possibili ingressi futuri di gruppi non italiani): 2665 kSF (2221 k€). Lo schema di finanziamento dei common projects e’ il seguente. C’e’ innanzitutto un accordo con LHCb per produrre il 50% delle AMC40 in Italia per un totale di 2 M€ (2.4 MSF) che coprono anche il fabbisogno del muon detector, 800 k€ (960 kSF), e il costo dell’hardware per la rete PCIe3-based pari a 300 k€ (360 kSF). Questo ci permette di scalare 1200 k€ (1440 kSF) dai fondi comuni (~54%). La quota rimanente, ~1M€ (1.2 MSF) va a finanziare una frazione consistente (~50%) del progetto LLTT ed e’ comunque “overbooked” poiche’ copre anche il progetto “multi-core” che e’ un contributo sostanziale alla farm HLT e copre anche il disegno complessivo del DAQ. Un possibile calendario per i prossimi sviluppi del progetto e’ il seguente:• 28/05/2012 Presentazione preliminare de lprogetto alla CSN1 ✓

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• 27/09/2012 Presentazione del progetto alla CSN1 ✓• 04/03/2013 Riunione coi referees, discussione sul progetto ✓• 20/03/2013 Riunione coi referees, presentazione draft documento CTS ✓• 25/03/2013 Discussione del progetto in CSN1 ✓• 10/06/2013 Consegna documento finale al CTS • 12/07/2013 Audizione per la presentazione del progetto al CTS • 16-20/09/2013 CSN1 alloca i fondi per il 2014 s.j. all'approvazione del CTS • 11/2013 Presentazione TDRs• Fine 2013 Eventuale approvazione CTS • Inizio 2014 CSN1 sblocca il s.j, e possiamo cominciare a spendere.

In conclusione, l’upgrade di LHCb procede a ritmo spedito, il progetto per la parte italiana e’ stato definito in dettaglio e un primo draft del documento per la sottomissione del progetto al CTS sara’ pronto a breve. LHCb chiede alla CSN1 l’assenso alla sottomissione del progetto al CTS (audizione del 12 Luglio 2013). Chiede inoltre l’assenso all’ingresso del gruppo di Milano in LHCb in modo che la loro richiesta alla collaborazione possa essere valutata alla LHCb-week di Giugno 2013. Vengono infine richiesti alcuni sblocchi dal sub judice: FE 5 k€ ME; PI 5k€ ME; BO 20 k€ Cons.; GE 5k€ Cons.L’ingresso del gruppo di Milano in LHCb, visto anche il parere positivo dei referee (vedi talk di T.Spadaro), viene approvato dalla CSN1.

T. Spadaro: LHCb Referee

La timeline del progetto LHCb e' stata brevemente riassunta. La definizione dell'envelope del Framework TDR e' di 57 MCHF, il 30% dei quali per fondi comuni (CF). Per L'INFN in quella sede si citava un interesse per il sistema a muoni, il RICH e il trigger. I costi totali dei sistemi di camere a mu e del RICH venivano quotati in 1.8 MCHF e 9.4 MCHF rispettivamente, mentre 3.5 MCHF aggiuntivi venivano allocati per upgrade che coinvolgevano i PID detectors in genere.

Dopo la prima presentazione a Settembre 2012, il contributo italiano fu posto a 8.1 MCHF: 3.4 MCHF per i muoni, 1.7 per il RICH, 0.6 per il sistema calorimetrico e il trigger, 0.75 per l'infrastruttura e 1.5 postposti al 2017 per l'upgrade della Farm. L'intenzione della collaborazione e' di presentare il documento dettagliato al CTS a giugno 2013, per una prima audizione a luglio 2013.

Come referee, interagiamo con la collaborazione ed entriamo nel merito della proposta di upgrade, fornendo alla CSN una informazione circa: la motivazione e l’impatto scientifico, la capacita’ di raggiungimento degli obiettivi che si propone, la fattibilita’, lo stato di avanzamento, l’opportunita’ di ottimizzazione e chiarificazione di determinati aspetti.

Forniamo alla CSN l’informazione di cui sopra, consci che 1) resta il processo di interazione presso il CTS che completa questo processo e fornisce un giudizio di congruita’ al Direttivo e 2) che la CSN mantiene il mandato di esprimere pareri anche comparativi circa i progetti finanziati col bilancio assegnatoLe dal Direttivo. L’utilizzo di entrambi i pareri al fine decisionale e’ materia del Direttivo.

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Circa lo stato del progetto, alla presentazione dettagliata del 4 Marzo 2013, e' seguita un'integrazione il 20 Marzo. Analizziamo i singoli sottosistemi e commentiamo lo stato.

Sistema di tracking muoni

Nella fase 1, tra il 2013-2017, e' prevista la produzione delle nuove schede di Digital readout a 40 MHz (TELL40) per 960 kCHF, la sostituzione progressiva della quasi totalita’ dei componenti del FEE con eliminazione delle schede per logica di trigger e vecchio sistema clock per 990 kCHF e la produzione di spares per camere MWPC per 345 kCHF. Il totale di risorse per la fase 1 e' di 2295 kCHF.

Nella fase 2, dopo il 2018 e' prevista la produzione di nuove camere interne della stazione M2 (M2R1 e M2R2) a tecnologia GEM (360 kCHF) e relativa elettronica (330 kCHF), la produzione di un nuovo chip FE (250 kCHF), per un totale di 940 kCHF. L'installazione e' prevista negli shutdown invernali, progressivamente dal 2019 in poi.

Commenti dei referee sul sistema a muoni

Il progetto di revisione e' corposo e garantirebbe un run ad alta performance fino al 2028; le prestazioni del sistema sono in linea con necessita’ delle analisi future; il manpower e' commensurato alle attivita’, con un certo riutilizzo di facilities esistenti.

La stima costi delle TELL40 e' piuttosto stabile, un duty di LHCb Italia per i muoni. E' stata citata la possibilita’ di sostituzione parziale delle board intermedie, consentendo un'ottimizzazione dei costi, al livello di qualche centinaio di kCHF. La quantita’ e i tipi delle spares MWPC e' stata stabilita per numero e tipo sulla base del rate di sostituzioni osservato. La necessita’ di sostituzione delle camere interne (M2R12) e' suggerita dalla quantita’ di carica integrata (~0.5 C/cm per LS3) e andra' confermata dall'esperienza di run. La tecnologia GEM e' ben conosciuta in operazione di run e l'R&D necessario in fase 1 ha buona probabilita’ di successo.

Commenti specifici, Muon system, Fase 2

E' stata ottenuta una maggiore chiarezza circa le inefficienze grazie ad analisi dei run di test di fine 2012, con un disentanglement dei contributi di dead time, space-charge e readout. L'effetto degli alti rate e' mitigato grazie alla logica di acquisizione ridondante. L'inefficienza globale e' mitigata dall’uso di trigger di singolo muone. La necessita’ di R&D per la produzione dei nuovi chip e' legata alla granularita’ delle nuove camere M2R12, ma riteniamo che la produzione a Fase 2 sia SJ all’esperienza in run.

Una revisione del contributo Fase 2 e' possibile sulla base dell’esperienza durante il run e una possibile ottimizzazione di risorse e' valuata dai referee fino a 500 kCHF.

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Upgrade del sistema RICH

L'upgrade del sistema RICH ha un design generale da stabilirsi: sono tuttora in fase di confronto un upgrade della geometria del RICH1 & RICH2 vs un RICH2 totalmente nuovo (TRIDENT). E' attesa anche la decisione sul nuovo chip di FE: si attende una definitiva validazione del chip CLARO vs il chip MAROC-3. Le prestazioni attese del sistema RICH in operazione sono parimenti in fase di studio. L'attivita’ italiana proposta dalla collaborazione prevede un contributo per 1920 kCHF (contingency inclusa) su un totale di 9440 kCHF, a coprire:1. I nuovi fotorivelatori, MaPMT Hamamatsu R11265 (1100 kCHF) 2. Meccanica supporto fotorivelatori e shielding (220 kCHF)3. Elettronica FE, CLARO (600 kCHF)

Commenti generali dei referee sul sistema RICH

I nuovi collaboratori delle sezioni di FE (+7.5 FTE) e PD (+4.3 FTE), garantiscono manpower sufficiente per le varie attivita' previste, risolvendo un problema che precedentemente era stato sollevato dal collegio dei referee.Il fatto che il design generale sia ancora da stabilirsi risulta comunque preoccupante. L’ottimizzazione della geometria e’ legata anche ad esigenze di spesa e, pur non impattando direttamente sui task italiani, resta un punto da chiarire in pochi mesi. Una considerazione simile va fatta circa il nuovo chip di front end. La decisione e' attesa per fine giugno e resta un punto quanto mai delicato, per garantire che il coinvolgimento italiano abbia una caratterizzazione intellettuale significativa. I referee ritengono che il profilo temporale di spesa per il contributo italiano sia da ottimizzare.

Trigger tracker

Il 4 marzo 2013 ci e' stata presentata la proposta di ingresso in LHCb del nuovo gruppo di Milano, per 4.6 FTE. Il gruppo intende contribuire all’upgraded trigger tracker, un upstream tracker a silicio, segnatamente all'elettronica di readout (ibridi, fanout a basso materiale) e alla struttura di supporto/cooling. I contributi richiesti ammontano a 480 kCHF su 6200 kCHF del progetto trigger tracker.

Commento dei referee: l'item proposto e' sfidante e sofisticato, attualmente scoperto in LHCb. Il contributo coinvolto e’ in linea con la frazione di FTE aggiunta e l'attivita’ ha una caratterizzazione intellettuale di buon livello. Il gruppo di MI ex-Super B ha inoltre esperienza precedente in questo campo e comprende un contributo risorse di laboratorio elettronica e officina meccanica/progettazione.

DAQ/Online

Il gruppo di Bologna, tradizionalmente inserito nelle problematiche di online di LHCb, contribuira’ all’architettura dell’upgraded DAQ. Gli item coinvolti sono i link ottici (GBT) dal FE alle readout boards (TELL40); il sistema di readout (dalle FPGA sulle mezzanine delle AMC40 all'High-level Trigger). E' stato recentemente proposto

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uno schema di ottimizzazione dell'infrastruttura di rete, tramite utilizzo di bus PCIe, che dovrebbe garantire un piu’ efficiente utilizzo della banda in I/O, dovrebbe essere implementabile senza uso di risorse generali dell’FPGA e comporterebbe un'ottimizzazione del numero di link ad alta banda e quindi dei costi. I contributi richiesti ammontano a 1764 kCHF, a coprire le spese per link GBT (324 kCHF), la produzione di TELL40 (1080 kCHF)e lo sviluppo di protocolli di comunicazione su InfiniBand/PCIe (360 kCHF).

Commenti dei referee: Una parte corposa del contributo coinvolto (1440 kCHF) va a sottrarsi ai CF. L'attivita’ ha una caratterizzazione intellettuale di alto livello, e' ben inserita in LHCb e il gruppo di BO ha mostrato di proporre soluzioni tecnologiche poi recepite in LHCb.

Common Funds

Il contributo per CF e' stato definito dalla proposta della collaborazione al 17% del totale richiesto (la frazione LHCb Italia e' ora del 17.6%, mentre era 14.9% prima dei nuovi ingressi). Il contributo dei CF ammonta a 2665 kCHF su un totale di 15670 kCHF, a coprire costi di elettronica (425 kCHF), infrastruttura (425 kCHF), e DAQ (1815 kCHF). LHCb-Italia ha raggiunto un accordo con la collaborazione internazionale per la produzione in Italia delle boards AMC40 su TELL40, per un totale di 1440 kCHF.Possibili sviluppi citati dalla collaborazione per contributi ulteriori ai CF includono:- Un progetto di trigger di basso livello per tracce adroniche capitanato da PI. Se validato dalla collaborazione a fine 2013, l'inserimento di questo item potrebbe consentire di ottimizzare le CPU per l’HLT. Lo statement dello spokesman e' che il risparmio in CPU andrebbe a coprire i costi del nuovo trigger anche fino ai 1200 kCHF di CF residuo.- Un contributo intellettuale nella progettazione di architetture alternative basate su GP-GPU per l’HLT, capitanato dalla sezione di PD.

Commento dei referee sui CF

Il contributo signficativo di CF suggerisce di individuare una quota di fondi taggata su attivita’ caratterizzanti di LHCb-Italia. LHCb-Italia ha fatto seri sforzi in questa direzione, impegnando 1440 kCHF / 2660 kCHF (il 54%) per le AMC40 in Italia. Il progetto di trigger di basso livello per tracce adroniche e’ una possibilita’ potenzialmente promettente, ma il suo stato di sviluppo embrionale e la necessita’ di essere metabolizzato all’interno di LHCb non consentono di giudicare al momento sui restanti 1200 kCHF.

Sulla scala dei tempi che LHCb-Italia si e’ data per il processo decisionale sull’upgrade, la fattibilita’, i costi e il risparmio connessi al punto precedente potrebbero essere chiarificati.

La ricerca di architetture alternative per l’HLT (GP-GPU, XeonPhi, ecc.) attrae interessi ed energie in LHCb, ma resta al momento non chiaro determinare quale direzione verra’ scelta.

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I referee invitano LHCb-Italia ad individuare eventuali nuovi contributi in-kind che possano impegnare i 1200 kCHF residui.

Commenti generali sull'LHCb upgrade

Muon system 3235 kCHF: progetto in buono stato di avanzamento e piuttosto performante. Ci attendiamo ottimizzazioni dei costi nei prossimi mesi. Il progetto sara' finalizzato sulla scala dei mesi (TDR Nov 2013).RICH 1920 kCHF: manpower ora OK, la mancanza di design finale e la scelta pending per il chip di FE rimangono preoccupazioni da fugare al piu’ presto. Il profilo temporale di spesa riteniamo sia da ottimizzare. Il progetto sara' finalizzato sulla scala dei mesi (TDR Nov 2013).Trigger/DAQ/GBT 1764 kCHF: OK, alto valore aggiunto su soluzioni Infiniband/PCIe, schedula temporale piu’ rilassata (TDR 2015).Upstream Trigger Tracker 480 kCHF: positivo inserimento del nuovo gruppo di Milano. Cooling e low-mass cables divengono item italiani, R&D completato per meta’ 2014.Common funds 2665 kCHF −1440 kCHF destinati ad items italiani: prospettive sui restanti 1225 kCHF interessanti ma embrionali, da chiarirsi entro alcuni mesiIl totale richiesto da LHCb e' di 8624 kCHF di cui 940 kCHF destinati a Fase 2, cioe’ interventi dopo LS2.

Commento generale: il caso di fisica e' di alta priorita’, vieppiu’ dopo chiusura Super B. La collaborazione risulta ricettiva dei nostri commenti e richieste: due meeting a Marzo, risposte dettagliate a molte domande tecniche, disponibilita’ a ottimizzare. Osserviamo un positivo rafforzamento di LHCb Italia da gruppi ex-Super B, per piu' di 15 FTE, comportando una crescita della percentuale di PhD equivalenti in LHCb da 14.9% a 17.6% (CF al momento valutati per il 17%)

Il design e' in via di definizione: la collaborazione si e’ data delle milestones piuttosto aggressive. Se mantenute, giudichiamo la situazione compatibile con un processo di review del CTS tra giugno e novembre (TDR attesi per novembre).

Continuiamo ad assistere il processo, fino all’analisi del documento finale che LHCb preparera’ per il CTS.

Per come interpretiamo il processo decisionale:- Il CTS potra’ valutare la congruita’ generale del progetto nell’INFN- La CSN1 potra’ valutare la congruita’ del progetto entro la dinamica del proprio bilancio- Il consiglio Direttivo potra’ utilizzare i pareri di congruita’ degli organi consultivi e decidere sul progetto stesso

Richieste di sblocco SJ connesse con l’ingresso di nuovi gruppi ex SuperB

Ci viene comunicato dal RN di LHCb che:

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La sezione di Ferrara passera' da 4.2 a 11.7 FTE, con l'aggiunta di 5 Ricercatori al 70%, 1 tecnologo al 30% e 3 studenti di dottorato. Inoltre, W. Baldini sara' ora deputy PL dei muoni. A nostra richiesta, ci viene comunicato che dei 15 kE assegnati resta attualmente disponibilita’ di 6.4 kE. Si chiede quindi lo sblocco di 5 kE dal SJ di LHCb.

Anche nella sezione di Pisa l'anagrafica e' in aumento. Su nostra richiesta, ci viene comunicato che degli 8.5 kE assegnati restano 1.3 kE e si chiede lo sblocco di 5 kE dal SJ di LHCb.

Genova consumiUn aumento documentato dei costi dei prototipi per housing dei PMT porta la Sezione di Genova a chiedere 5 kE di sblocco dai consumi del SJ di LHCb.

Bologna consumiL'R&D previsto sui link GBT non potra’ essere effettuato nel 2013, per ritardi nello sviluppo al CERN. La sezione di Bologna richiede allora lo sblocco di 20 kE connessi a quel test e la riallocazione per un test su protocollo PCIe.

In attesa degli sblocchi ex-SuperB, i referee sono d’accordo nel proporre questi sblocchi alla CSN. Per quanto concerne la richiesta di Bologna, consideriamo lo sblocco come un anticipo sulle spese di R&D del 2014.

Discussione/commenti

- Bed: avete valutato il livello di incertezza sul costo delle TELL40, i costi di molti componenti potrebbero calare (FPGA ETC..)?- Spadaro: loro compreranno comunque il top presente sul mercato in questo momento. - Marconi: e’ piuttosto sicuro che il prezzo non calera’, ordine di 3/5 kE per FPGA. - si chiedono degli sblocchi da SJ anche per persone ex superB, poi quando verra’ sbloccata la tasca si possono restituire… Bed: ci si aspetta un gentlement agreement tra le persone, evitando di coinvolgere i referee, si chiede di sbloccare a giugno/luglio , per evitare di fare troppa confusione. C’e’ anche il problema dell’RRB, occorrera’ dirgli l’ordine di grandezza dell’impegno. Assumendo il profilo di spesa proposta da LHCb, assumendo che il budget non cali, e il calcolo rimanga costante, siamo in grado di sostenere tutti e tre questi upgrade.

Ferroni: Per l’RRB che risposta e’ dovuta? Campana: All’RRB di Aprile si drano delle stime di massima, le stime dettagliate son richieste per ottobre, per ora avremo la money matrix complessiva. Ferroni: Il caso LHCb e’ disaccoppiato, per ATL+CMS (fase 2) c’e’ un problema politico, dobbiamo muoverci come Francia e UK. Per LHCb no, non c’e’ nessuna particolare circostanza internazionale che lo richieda. - Malvezzi: se gli inglesi avessero dei problemi con il finanziamento del rich?Ferroni: non si fa il rich… L’intero upgrade di LHCb costa meno di un consolidamento di ATL+CMS.

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Grassi: quali erano le richieste di LHCb a sett. 2012? Spadaro: e’ aumentato un po’ , da circa 8.0 ME a 8.6Me

S. Della Torre: RD51

Lo stato e le prospettive dei rivelatori micropattern a gas (MPGD) e della collaborazione RD51 sono stati discussi a circa cinque hanno dal varo della collaborazione e della partecipazione INFN e in vista del proposto prolungamento dell'attivita' di RD51.

Sono stati analizzati i rivelatori piu' avanzati e popolari di questa famiglia, cioe' i Micromegas, le camere a GEM e a THGEM, illustrando il principio operativo, le problematiche aperte, le recenti innovazioni e un campionario esemplificativo di applicazioni in ricerca fondamentale. Fra gli aspetti salienti, vi sono la trasversalita' a differenti branche di ricerca e il previsto utilizzo di questi rivelatori negli upgrade di ALICE, ATLAS, CMS e LHCb.

La collaborazione RD51 conta oggi piu' di 70 istituti da 4 continenti e lo sviluppo tecnologico dei MPGD e' perseguito attraverso lo sviluppo di rivelatori innovativi, lo sviluppo di strumenti dedicati, il trasferimento tecnologico all’industria per produzioni di massa, lo sviluppo di infrastrutture comuni e la proposta di applicazioni al di la' della ricerca fondamentale.Uno dei maggiori successi e' l'ottimo processoi di comunicazione e la condivisione di conoscenze/esperienze/risultati all'interno della collaborazione.

In INFN, 9 gruppi di ricercatori di CSN I (due si sono aggiunti di recente) ed un gruppo di CSN III partecipano a RD51. Oltre a cio', personale INFN ha collaborato alla stesura del proposal di RD51, due ricercatori INFN sono membri del management board e un ricercatore INFN presiede il collaboration board.

Le sfide del prolungamento si possono riassumere attorno ai temi del consolidamento della tecnologia, dello studio di materiali e tecnologie alternative per migliorare le prestazioni degli MPGD, della produzione di massa e dell'industrializzazione, dell'individuazione e sviluppo di nuove applicazioni, e di una ancor accresciuta attenzione al trasferimento culturale con l'organizzazione di scuole al CERN e, a rotazione, nei paesi della collaborazione.

Fine Giornata

Martedì 26 marzo

M.Sozzi: NA62 technical runs

Nel 2012 NA62 ha avuto un "dry run" di integrazione del TDAQ in luglio e un technical run con fascio in novembre, di circa 1 mese ciascuno. Si trattava delle

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prime installazioni di NA62 nell'area sperimentale, con la linea di fascio quasi completa e alcuni prototipi di rivelatori (CEDAR, CHANTI, LAV, MUV, SAC, 1 parte di 1 camera), senza GTK, RICH e con il vecchio odoscopio di NA48.Il dry run ha determinato un grande progresso per il TDAQ: sono state prodotte e installate 15 schede TELL62 e un numero doppio di schede TDCB; le seconde sono sostanzialmente pronte per la produzione, le prime hanno avuto dei problemi di montaggio ma per il momento nessuna evidenza di errori hardware.A causa dei problemi di manpower si era deciso di focalizzarsi solo sul readout e non sulla generazione di trigger online; dopo alcuni cicli di miglioramento nel firmware i rivelatori presenti hanno potuto prendere dati in modalita' standalone. Dopo ulteriori miglioramenti, nel technical run si sono raccolti dati collettivamente usando trigger esterni a rate basso (100 kHz), 1/10 del valore nominale a causa delle limitazioni del firmware esistente. Il sistema TDAQ comune non e' quindi ancora completamente validato. Ogni rivelatore ha potuto effettuare le prime calibrazioni, si è fatto un primo allineamento temporale e con i rivelatori esistenti si sono raccolti 40K eventi di pi+pi0 selezionandoli con un fondo dell'1%, come dimostrazione delle buone performance dei prototipi.In futuro, oltre all'integrazione dei rivelatori ancora non pronti, e' necessario molto lavoro di firmware specie per l'integrazione della parte di formazione del trigger da parte di ogni rivelatore. Nel 2013 si faranno test di laboratorio, dry run(s) e le produzioni finali, ad inizio 2014 si installerà al CERN.

Bedeschi: vedi degli item particolarmente critici per il run del prossimo anno ?Sozzi: soprattutto il tdaq, perché il trigger non è stato testato completamente e con un rate 10 volte maggiore spero che vada tutto bene. Comunque sono confidente.Zanetti: hai info sull’implementazione delle GPU in na62 ?Sozzi: Il problema è che questi oggetti (le GPU) vanno messi dentro un PC, che puòintrodurre una latenza molto fluttuante (a causa del sistema operativo e di altri processi in background). Attualmente stiamo lavorando su questo problema.

D.Orestano: Highlights di fisica in ATLAS

Sono stati illustrati i risultati più recenti di un sottoinsieme delle misure effettuate dall'esperimento ATLAS, con particolare riguardo per quelle che vedono coinvolti i ricercatori italiani. Un approfondimento maggiore e' stato dedicato alle misure delle caratteristiche del bosone di massa ~125 GeV osservato nel 2012. L'analisi completa della statistica raccolta nel 2012 ha consentito infatti di effettuare diversi test di compatibilità con le caratteristiche del bosone di Higgs del modello standard. Entro gli errori la nuova particella presenta accoppiamenti e spin parità in buon accordo con le aspettative.

Bedeschi: la massa di Higgs misurata nel canale gammagamma non può essere più precisa? La calibrazione del calorimetro è basata sullo Z mi aspetterei una risoluzione migliore.Esperto in sala: La risoluzione in massa è di 0.5 GeV. Il trasferimento della calibrazione basata su Z->e+e- ai fotoni non è così diretta. I fotoni si comportano diversamente e ci vorrebbe una conoscenza del materiale di atlas molto più precisa per scendere sotto.

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Bedeschi: La massa di Higgs in ZZ* viene più bassa a causa di un canale specifico?Esperto in sala: no, il valore è comune a tutti i canali, anche se certamente quello con peso statistico maggiore è quello in 4 mu.Bedeschi: quali sono i limiti attuali sul chargino?Polesello…..

L.Lista: Highlights fisica CMS

L'esperimento CMS ha sottomesso a rivista quasi 200 articoli di fisica. Tra questi il contributo italiano è rilevante, con il 27% di articoli a contributo italiano (2011-2012). Diverse sono le posizioni di responsabilità italiane riconosciute dalla collaborazione. Numerose sono le misure di precisione di processi Standard Model e di fisica del quark top che mostrano buon accordo con le previsioni teoriche fornendo nuovi vincoli alle PDF. La misura della massa del top di CMS è ora competitiva con il Tevatron. CMS ha studiato la produzione di diversi stati di particelle con quark c e b mostrando anche evidenza di nuovi stati adronici in decadimenti in J/psi phi. I risultati della ricerca del bosone di Higgs sono stati aggiornati per Moriond e tutte le misure, in particolare la sezione d'urto di produzione nei vari canali e le misure di spin/parità, sono compatibili con le previsioni del Modello Standard. Il canale H->tau tau è stato osservato per la prima volta con una significatività di 2.9 deviazioni standard. Le principali ricerche di nuova fisica sono state aggiornate con l'intera statistica e nuove analisi sono state presentate, tra le quali la ricerca di particelle con lunga vita media e la ricerca di eventi con un singolo jet accompagnato da energia mancante che fornisce limiti competitivi nella sezione d'urto di materia oscura con nucleoni.

G.Lanfranchi: Highlights LHCB

Recent results of the LHCb experiment have been presented, based on an integrated luminosity of ~ 1 fb-1 collected in 2011 with pp-collisions at sqrt(s) = 7 TeV. The most relevant ones are:

1. the measurement of the mixing-induced CP violating phase phis in Bs->Jpsi Phi and Bs->Jpsi pi pi decays,

2. the CPV phase in the gluonic penguin mediated decays Bs->phi phi, 3. the Bs mixing frequency, 4. the first observation of direct CPV in charmless 2-body Bs decays, 5. the observation of the charm mixing with a sensitivity of more than 9 sigma, 6. the new updated result of DeltaAcp in D0->KK and D0->pi pi decays, 7. the study of the quantum numbers of the X(3872) and 8. the first evidence for the rare decay Bs->mu mu.

All these measurements are the world best results obtained to date. However, since all of them are statistically limited, they are expected to be dramatically improved with an upgraded LHCb detector.

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O.Adriani: Highlights LHCf

Durante la presentazione viene presentato lo stato di LHCf. In particolare vengono descritte le attivita' effettuate nel corso degli ultimi mesi del 2012 e i primi del 2013, finalizzati alla presa dati nelle collisioni protone/Piombo a LHC. Il run e' stato effettuato con successo, ed ha permesso di acquisire quasi 200 Milioni di eventi; un aspetto importante che viene sottolineato e' lo scambio di informazioni online e offline con Atlas, che ha preso dati acquisendo eventi con il trigger di primo livello di LHCf, per poter in seguito analizzare in maniera congiunta i dati.In seguito viene quindi descritto lo stato dell'upgrade in vista del run a 13 TeV previsto nel 2015, per il quale dovranno essere sostituiti sia gli scintillatori plastici con cristalli di GSO, sia i moduli di rivelazione al silicio per migliorarne le prestazioni in termini di saturazione.

S.Passaggio: referees MEG

Spadaro: ma a che servono i test meccanici sulla camera?Grassi: vogliamo testare la possibilità di fare un End-plate autosostenente, che semplificherebbe molto il montaggio.

Discussione finale:

Bedeschi presenta una sua proiezione di bilancio fino al 2018. Le ipotesi di lavoro usate sono state:

SuperB fa da placeholder per Belle2 con 1100 keuro/anno Atlas 1.5 M€ aggiuntivi per fase 1 e R&D fase 2 CMS 1.5 M€ aggiuntivi per fase 1 e R&D fase 2 LHCB: inserito upgrade per 6.2 M€ (1.2 M€/anno) MEG: inserito upgrade Mu2E investimento di circa 3 M€ in tranche di 0.5 M€/anno

Ovviamente possono esserci ipotesi diverse o non esatte. Forse Totem avrà bisogno di altri finanziamenti .Un budget costante di 20 M€ risulta saturato fino al 2016 circa dalle attivita’ gia’ previste in approvazione; dal 2017 comincia ad essere disponibile ~ 1-2 M€ per ulteriori nuove attivita’.Se dividiamo il budget in MOF, Missioni, Calcolo, Consumi, CORE, vediamo che al massimo la CSN1 può spendere in un anno circa 3.8 M€ in CORE (apparati).Colaleo: ma al CTS cosa diremo come CSN1 a proposito dell’upgrade di LHCb?Malvezzi: noi come referees abbiamo accompagnato LHCB alla preparazione della proposta al CTS, ma riteniamo che le cifre proposte debbano essere valutate ancora nel dettaglio. Avevamo fatto proposte anche di ottimizzazione (tagli) ed avevamo chiesto un piano di staging dei lavori: infatti 6.4 M€ sono solo la prima fase, poi servono altri 0.8 M€ da installare in LS3 o negli shutdown invernali.Bedeschi: sì, ma noi dobbiamo mandare il progetto al CTS con un massimale di spesa che ci vada bene. Per questo ho fatto queste proiezioni. E’ chiaro che la fase 2 di LHC con questo budget non la facciamo, ma fino ad allora ci rientriamo. Per fare

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fase 2 ci vuole un cambio nel bilancio CSN1. Non credo che lo staging di LHCB sia una perturbazione rilevante su questo punto.Malvezzi+Spadaro: LHCB vuole andare al CTS col progetto totale subito, chiedendo 7.2 M€. Noi come referees non troviamo impedimenti alla sottomissione al CTS, ma abbiamo comunque fatto alcune proposte di risparmio (per esempio sulle boards Tell40) e riteniamo che il nostro referaggio continui almeno fino alla sottomissione finale al CTS. Per noi restano punti da chiarire e milestones da rispettare.Passaggio: ma dopo l’approvazione del CTS la CSN1 non può più dire nulla?Spadaro: a norma di statuto la CSN1 è organo consultivo del CD alla pari del CTS. Quindi la CSN1 può sempre esprimersi, anche dopo l’approvazione del CTS.Passaleva: beh, se il CTS ci approva per una certa cifra, allora avremo un forte argomento per chiedere di essere finanziati per la stessa cifra in CSN1. Poi siamo flessibili e ragionevoli, però non ci aspettiamo stravolgimenti. Abbiamo anche definito una “forchetta” di spesa.

Bedeschi: io ho chiesto ai referees di valutare bene le cose. Il progetto ha una contingenza del 15%, ma non è detto che basti se ci fossero grossi guai sul bilancio della csn1 nei prossimi anni. Forse il progetto dovrebbe anche avere un piano b in caso di problemi molto gravi.Segue una animata discussione di cui si riportano i principali punti sollevati:

- Alcuni (Carlino, Gallo) esprimono la preoccupazione che un’approvazione al CTS di un progetto dal peso finanziario ingente come l’upgrade di LHCB non lasci spazio sufficiente in CSN1 ad altre iniziative, che siano upgrades di ATLAS-CMS o altri progetti.

- Passaggio e Spadaro ritengono che un’approvazione del CTS non possa diventare vincolante per la CSN1 al punto da bloccarla. Per questo il referaggio deve continuare.

- Grassi ricorda il funzionamento del CTS nell’unico precedente, ovvero l’approvazione dell’upgrade di MEG. Il CTS ha valutato se finanziamenti, persone, scopo di fisica e metodologia sperimentale sono CONGRUI fra loro. Assumendo che tutto sia fissato. Questo è l’unica azione del CTS, non certo quella di ottimizzare o tagliare. Lo stimolo a tagliare è proprio della CSN1.

- Bedeschi chiarisce che la CSN1 è chiamata a fare delle stime ragionevoli sulla base della situazione attuale. Se poi sarà necessario rivederle a causa di fattori nuovi, ci si penserà.

- Morettini esprime a più riprese la sua convinzione che non sia più possibile per l’INFN fare stime ragionevoli a medio termine (6-7 anni), come anche affermato da Ferroni il giorno precedente. Per questo Morettini ritiene che si debbano introdurre nei progetti dei meccanismi di “flessibilità”, ovvero delle vie d’uscita alternative ad ogni stadio del progetto.

- Pastrone ritiene che un’approvazione del CTS sarebbe “moralmente vincolante” per la CSN1. Per questo propone (sostenuta da L.Rossi) che LHCB presenti al CTS un progetto di upgrade ridotto, lasciando alla CSN1 la facoltà di finanziare la parte rimanente, esattamente come si fa per gli upgrades di fase 1 di Atlas e CMS. Bedeschi risponde che questa proposta è già recepita nel tentativo di staging del progetto che si sta facendo, anche con il lavoro dei referees.

- Polesello fa notare l’asimmetria che si viene a creare fra progetti che vanno al CTS e quelli che non ci vanno (upgrades fase 1).

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- Passaleva afferma che l’upgrade di LHCB è un progetto ormai definito e maturo, pronto per andare al CTS, mentre molti degli upgrade di fase 1 di Atlas e CMS sono a uno stadio preliminare. Ricorda inoltre che due anni fa l’envelope fissata per ciascun esperimento per gli upgrade di fase 1 era molto inferiore a quello che si pensa di investire adesso. LHCB sta andando al CTS per una cifra dello stesso ordine. Non è affatto scontato che passare dal CTS sia un vantaggio.

- Bedeschi invita a non sconfinare nelle polemiche ed a ragionare su come si potrebbe implementare la proposta di Pastrone-Rossi. Suggerisce innanzitutto di aumentare la contingenza: in questo modo resterebbe un chiaro margine alla CSN1 su cui agire nel corso della realizzazione del progetto. Secondariamente propone che, a fronte di una presentazione completa del progetto al CTS da parte della collaborazione LHCB, la CSN1 potrebbe scrivere al CD che si impegna a sostenerlo finanziariamente solo per la parte necessaria alla fase 1, mentre la parte relativa a fase 2 andrà poi confrontata col budget a disposizione della CSN1.

- S.Passaggio sostiene questa linea, in quanto ritiene che lo scopo del CTS sia quello di impedire che ci si imbarchi in un nuovo progetto senza avere gli elementi sufficienti per farlo. In quest’ottica sarebbe molto sensato mantenersi una sostanziosa quota di contingenza per poter riaggiustare il tiro.

- Passaleva si dice disponibile ad andare incontro alla proposta di Bedeschi, purché si chiariscano le cifre. La contingenza si potrebbe aumentare del 5%, ma il punto è che ci sono costi comunque non comprimibili, per cui la contingenza andrà necessariamente utilizzata. A domanda diretta, Passaleva si dichiara disponibile anche ad una revisione generale dei costi, anche se ritiene che il progetto sia già stato abbondantemente rivisto. Si dichiara invece indisponibile ad uno stravolgimento del progetto che, ripete, è già maturo.

Bedeschi conclude la discussione fissando i seguenti punti: I referees hanno chiaramente approvato l’upgrade di LHCB, anche se restano delle

ottimizzazioni da fare; È necessario trovare il modo migliore di presentare il progetto al CTS e al CD in

modo da mantenere un certo grado di flessibilità; A questo scopo Bedeschi si impegna a convocare in tempi rapidi una riunione con

referee e responsabili nazionali per presentare una proposta aggiornata alla CSN1 che tenga conto dei problemi sollevati finora.

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