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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013 Verbale del Senato Accademico n. 16/2012 Seduta del 17 dicembre 2012 Pagina 1 di 108 VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO Costituito ai sensi dell'art. 12 dello Statuto del Politecnico, emanato con D.R. n. 128 del 19.04.2012. N. 16 - 2012 SEDUTA DEL 17 DICEMBRE 2012 VERBALE Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota prot. n. 4160 del 10 dicembre 2012 e dell’ordine del giorno suppletivo, trasmesso con nota prot. 4252 del 13dicembre, si riunisce, presso la Sala Consiliare, il Senato Accademico di questo Politecnico per discutere sul seguente ORDINE DEL GIORNO - Approvazione verbale del 16 novembre 2012. - Comunicazioni del Rettore: a) Progetto di contabilità economico-patrimoniale. b) Creazione dell’archivio istituzionale ad accesso aperto del Politecnico di Bari (Open Access). - Ratifica Decreti. 156 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari ed Ellesse Edu s.r.l. 167 Proposta di revisione del Regolamento per il Servizio per gli studenti diversamente abili. 174 Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il Politecnico di Bari. 179 Proposta di istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio DICAR. 181 Proposta di costituzione spin-off IDEA (Innovation, Decision, Environment, Awareness) Research Transfer s.r.l.: parere. 182 Responsabilità scientifica assegni di ricerca. 183 Modifica Regolamento Fondo di Ricerca di Ateneo. 184 Proposta di Accordo Quadro tra Politecnico di Bari ed Apulia Film Commission. 185 Approvazione bando di concorso per l'ammissione alla Scuola Interpolitecnica (01.01.2013- 31.12.2015). 186 Proposta di accordo per il finanziamento di n. 3 borse di studio per il dottorato di ricerca in “Ingegneria elettrica e dell’Informazione” – XXVIII ciclo. 187 Richieste patrocinio. 188 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari e Zanzar System SpA.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO Costituito ai sensi dell'art. 12 dello Statuto del Politecnico, emanato con D.R. n. 128 del 19.04.2012.

N. 16 - 2012 SEDUTA DEL 17 DICEMBRE 2012

VERBALE

Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota

prot. n. 4160 del 10 dicembre 2012 e dell’ordine del giorno suppletivo, trasmesso con nota prot. 4252 del

13dicembre, si riunisce, presso la Sala Consiliare, il Senato Accademico di questo Politecnico per discutere

sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

- Approvazione verbale del 16 novembre 2012.

- Comunicazioni del Rettore: a) Progetto di contabilità economico-patrimoniale.

b) Creazione dell’archivio istituzionale ad accesso aperto del Politecnico di Bari (Open Access).

- Ratifica Decreti.

156 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari ed Ellesse Edu s.r.l.

167 Proposta di revisione del Regolamento per il Servizio per gli studenti diversamente abili.

174 Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il Politecnico di Bari.

179 Proposta di istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio –DICAR.

181 Proposta di costituzione spin-off IDEA (Innovation, Decision, Environment, Awareness) Research

Transfer s.r.l.: parere.

182 Responsabilità scientifica assegni di ricerca.

183 Modifica Regolamento Fondo di Ricerca di Ateneo.

184 Proposta di Accordo Quadro tra Politecnico di Bari ed Apulia Film Commission.

185 Approvazione bando di concorso per l'ammissione alla Scuola Interpolitecnica (01.01.2013-

31.12.2015).

186 Proposta di accordo per il finanziamento di n. 3 borse di studio per il dottorato di ricerca in “Ingegneria

elettrica e dell’Informazione” – XXVIII ciclo.

187 Richieste patrocinio.

188 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari e Zanzar System SpA.

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189 FFO 2011- Interventi di assegnazione DM n.439 del 3 novembre 2011 – Art. 13 “Interventi specifici”:

criteri e metodologie di riparto, istruttoria del Nucleo di Valutazione di Ateneo.

190 Nulla osta supplenze fuori sede.

191 Richiesta di interpretazione autentica dell’art. 42, comma 2, lett. d) dello Statuto del Politecnico di Bari.

192 Borse di studio per gli immatricolati ai corsi di laurea magistrale e per i laureandi dei corsi di laurea

triennale, magistrale e a ciclo unico nell’A.A. 2012/13.

193 Richiesta di anticipo seduta di laurea.

194 Bilancio di Previsione: Parere.

195 Linee di indirizzo offerta formativa.

196 Nomina Presidio della Qualità di Ateneo.

197 Nomina Commissione Strategica.

198 Regolamento Didattico di Ateneo.

199 Afferenza al Dipartimento.

200 Regolamento del Consiglio degli Studenti. Approvazione.

201 Convenzione per l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo con borsa di studio per il corso

di dottorato di ricerca in “ Ingegneria Meccanica e Gestionale” (XXVIII ciclo).

202 Proposta di modifica art. 9 del Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad

attività di ricerca.

Il Senato Accademico è così costituito: PRESENTE ASSENTE

GIUSTIFICATO ASSENTE

1. Prof. Nicola COSTANTINO

Magnifico Rettore, Presidente

2. Prof. Francesco SELICATO

Prorettore Vicario

3. Dott. Antonino DI GUARDO

Direttore Generale

4. Prof. Pietro CAMARDA

Direttore DIEI

5. Prof. Antonio CASTORANI

Direttore DICATECh

6. Prof. Claudio D’AMATO GUERRIERI

Direttore DICAR

7. Prof. Giuseppe MONNO

Direttore DMMM

8. Prof. Pietro MASTRORILLI

Professore ordinario (Aree CUN 01,02,03)

9. Prof. Francesco CORSI

Professore ordinario (Area CUN 09)

10. Prof. Salvatore MARZANO

Professore ordinario (Area CUN 08)

11. Prof. Vincenzo BERARDI

Professore associato

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12. Prof. Mario BINETTI

Professore associato

13. Prof. Umberto GALIETTI

Professore associato

14. Ing. Mariagrazia DOTOLI

Ricercatore

15. Dott. Calogero MONTALBANO

Ricercatore

16. Sig. Luca FORTUNATO

Rappresentante personale dirigente, tecnico, amministrativo e

bibliotecario

17. Sig. Valentino GRATTON

Rappresentante personale dirigente, tecnico, amministrativo e

bibliotecario

18. Sig. Gianluca LAMACCHIA

Rappresentante degli studenti

19. Sig. Pierluigi LOSCIALPO

Rappresentante degli studenti

20. Sig.ra Alessia PALUMBO

Rappresentante degli studenti

21. Ing. Michele TORTELLI

Rappresentante degli studenti

Alle ore 16:40 sono presenti: il Rettore, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti, Camarda,

Castorani, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo, Monno, Palumbo, Tortelli.

Assiste, per coadiuvare il Direttore Generale, nelle sue funzioni di Segretario verbalizzante, a norma dell'art.

9, comma 2 del “Regolamento di funzionamento del Senato Accademico”, il dott. Vincenzo Gazzillo.

Il Presidente, accertata la presenza del numero legale dei componenti e, quindi, la validità dell'adunanza,

dichiara aperti i lavori del Senato Accademico.

Approvazione verbale del 16 novembre 2012 Il Prof. Castorani esprime alcune osservazioni di carattere generale in merito al p. 158 o.d.g.

“Regolamentazione trasferimenti in ingresso e passaggi per i Corsi di laurea triennali del Politecnico di

Bari”, in particolare sul seguente punto: “Trasferimenti da altro Ateneo al III anno di Corso delle lauree

triennali di Ingegneria. E’ necessario che lo studente che presenta istanza abbia almeno due iscrizioni attive

primadell’a.a.2012/2013. Avendo il Consiglio della I e della II Facoltà di Ingegneria eliminato il numero

minimo di cfu necessario per il passaggio ad anni successivi, il numero di crediti acquisiti dallo studente

non costituisce alcun vincolo rispetto all’accettazione dell’istanza. Il termine ultimo per la presentazione

dell’istanza di immatricolazione per trasferimento è fissato al 20.12.2012 (termine perentorio)”. A seguito

di questa regolamentazione si verifica che lo studente che ha conseguito zero crediti è iscritto al terzo anno e

questa può essere considerata una anomalia. E poi, è vero le Facoltà di Ingegneria hanno eliminato i numero

minimo cfu per iscriversi agli anni successivi, ma i Consigli Unitari di Classe hanno sempre ragionato

nell’ottica di far acquisire agli studenti un numero minimo di cfu per i passaggi agli anni successivi.

Il Prof. Monno rammenta che il Senato Accademico aveva abolito le soglie 30 – 60 cfu per il passaggio agli

anni successivi.

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Il Rettore propone di chiedere al dott. Patella, Responsabile del Settore Segreterie Studenti, di svolgere una

ricognizione per verificare se esistono casi come dichiarati dal Prof. Castorani.

Il Prof. Castorani rileva qualche perplessità sulla decisione di aver approvato il bando per l’attribuzione di

assegni per l’incentivazione delle attività di tutorato (p.170 odg), pur avendo stabilito, contestualmente, di

dare mandato alla costituenda Commissione Strategica di rivedere la regolamentazione in materia di tutorato.

Inoltre, il professore esprime perplessità sulla composizione della commissione, ovvero sulla presenza di un

solo docente (art. 4 del bando).

Sempre in merito allo stesso punto odg, la sig.ra Palumbo sottolinea che la composizione della commissione

giudicatrice prevede i due studenti presenti in Senato Accademico, contrariamente l’attuale composizione del

Senato Accademico, che da 1 ottobre 2012 ne prevede quattro.

Il Rettore, pertanto, invita l’ufficio competente ad apportare la correzione suggerita dalla rappresentante

Palumbo, riportando: “… da due dei rappresentanti degli studenti in Senato Accademico”.

Sono presenti: il Rettore, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti, Camarda, Castorani, Dotoli,

Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo, Monno, Palumbo, Tortelli

Il Senato Accademico, all’unanimità, approva il verbale delle seduta del 16.12.2012.

Entrano nella sala consiliare, i proff. D’Amato Guerrieri e Marzano.

Comunicazioni 1. Il Rettore dà il benvenuto ai rappresentanti degli studenti in Senato Accademico che, con D.R. n. 500 del

10.12.2012, sono stati nominati i sigg. Gianluca Lamacchia, Pierluigi Loscialpo, Alessia Palumbo e

Michele Tortelli.

2. Il Rettore chiede al prof. Claudio Garavelli, delegato del Rettore per l’implementazione del controllo di

gestione, che ringrazia per il lavoro svolto di concerto con l’Amministrazione, di illustrare il progetto

relativo al “Bilancio unico in contabilità economico-patrimoniale nel Politecnico di Bari”, ai sensi della

legge n. 240/2010, art. 5, comma 4, lettera a) e del decreto legislativo n. 18 del 27.1.2012, che sarà

implementato nell’Ateneo a partire dall’1 gennaio 2014.

Il prof. Castorani chiede al Rettore che, nel percorso progettuale, siano coinvolti i Direttori dei

Dipartimenti e i relativi responsabili amministrativi.

A tal proposito, il Direttore Generale rassicura sul coinvolgimento dei Direttori, dei responsabili

amministrativi dei dipartimenti e del personale che, nelle predette strutture, assicura funzioni di natura

contabile. L’implementazione del bilancio economico-patrimoniale implica un cambiamento, non solo di

prassi lavorative, ma anche culturale. Necessita, pertanto, del più ampio coinvolgimento sotto il profilo

informativo e formativo. Peraltro, la cassa unica, a seguito dell’introduzione del bilancio unico,

implicherà la necessità di coordinare a livello centrale le esigenze di liquidità di tutte le strutture del

Politecnico, ne deriva una ridefinizione del sistema delle responsabilità. Preliminarmente, è stato

costituito un gruppo di lavoro, composto da colleghi dell’Amministrazione Centrale e dei Dipartimenti,

con il compito di predisporre le fasi di implementazione del nuovo modello contabile, sincronicamente

con momenti di formazione e laboratorio.

Il Prof. Garavelli riferisce che la legge n. 240/2010 prevede l’introduzione di un sistema di contabilità

economico-patrimoniale e analitica; del bilancio unico; del bilancio consolidato di ateneo. Nella

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contabilità economica, il sistema assume quale riferimento il costo, vale a dire il valore delle risorse

umane e strumentali (beni e servizi) effettivamente utilizzate. Nella contabilità finanziaria, il riferimento è

la spesa, che rappresenta l’esborso monetario legato all’acquisizione di beni e servizi. Nei casi in cui il

periodo di utilizzo è diverso da quello dell’esborso monetario per l’acquisizione dei beni e dei servizi, i

documenti obbligatori sono:

• bilancio unico d'ateneo di previsione annuale autorizzatorio, composto da budget economico e budget

degli investimenti unico;

• bilancio unico d'ateneo di previsione triennale, composto da budget economico e budget degli

investimenti, per garantire la sostenibilità;

• bilancio unico d'ateneo d'esercizio, con riferimento all'anno solare, composto da stato patrimoniale,

conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa e relazione sulla gestione;

• bilancio consolidato con le proprie aziende, società o gli altri enti controllati, con stato patrimoniale,

conto economico e nota integrativa.

Al fine di consentire il consolidamento e il monitoraggio dei conti delle pubbliche amministrazioni, le

università predispongono in contabilità finanziaria: il bilancio preventivo unico d'ateneo (non

autorizzatorio) e il rendiconto unico d'ateneo. Non viene predisposta una contabilità parallela, ma solo

una riclassificazione dei dati preventivi e consuntivi. Le università si dotano, nell'ambito della propria

autonomia, di sistemi e procedure di contabilità analitica, ai fini del controllo di gestione. Il processo di

predisposizione del bilancio di previsione, delle rilevazioni concomitanti e a consuntivo non sarà più

frammentato nelle singole strutture, prima dotate di autonomia finanziaria (dipartimenti e centri). Alle

strutture con autonomia gestionale (cdr) spetterà l’approvazione delle proposte di budget autorizzatorio

economico e degli investimenti, la predisposizione di un apposito prospetto da allegare, sia al bilancio di

previsione annuale autorizzatorio, sia al bilancio d'esercizio, contenente la spesa per missioni e

programmi. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle

amministrazioni, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate. I programmi

rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire le finalità individuate nell'ambito delle

missioni. Con decreto del MIUR, di concerto con il MEF, sono stabiliti l'elenco delle missioni e dei

programmi, nonché i criteri cui le università si attengono ai fini di una omogenea riclassificazione dei dati

contabili. Per le università statali il bilancio di previsione unico e il conto consuntivo unico sono

documenti che devono essere approvati dal CdA obbligatoriamente, su proposta del Rettore, sentito il

parere del Senato Accademico. Dal 1° gennaio 2014, la tenuta delle scritture contabili avviene con il

metodo della partita doppia. Il sistema di contabilità economico-patrimoniale è affiancato da un sistema di

contabilità analitica (controllo di gestione), la cassa è unica e sarà necessario coordinare a livello centrale

le esigenze di liquidità di tutte le strutture del Politecnico. L’autonomia dei centri (dipartimenti) è

garantita attraverso la formulazione dei propri budget autorizzatori. Le loro risorse saranno gestite con

sistemi di delega da definire e il sistema attuale permane fino al 31/12/2013 e si concluderà

definitivamente con la redazione del conto consuntivo 2013 (marzo-aprile 2014). Ma, al fine di introdurre

il nuovo sistema, nel corso dell’anno 2013, è necessario raccogliere tutte le informazioni e implementare

tutti i processi finalizzati all’adozione del bilancio unico in coep dall’1/1/2014. Il calendario delle attività

tiene conto delle milestones definite dai referenti esterni, con particolare riguardo ai vincoli tecnici

connessi con le attività del gestore delle procedure informatiche (cineca) e con il cassiere. Le macro-

attività del 2013 prevedono: la creazione del piano dei conti economico-patrimoniale (gen.- feb.); la

ricognizione inventariale (gen. – giu.); la definizione e impostazione dei criteri di ammortamento (feb.-

mag.); i test di registrazione in coep (mag. - lug.); la formazione degli utenti coep (sett.- ott.); le

registrazioni coep e coan ordinarie (ott. - nov.); l’ultima valutazione dei risultati (nov. – dic.); il bilancio

unico in coep - previsione (sett.- dic.); la nuova struttura organizzativa e riconfigurazione progetti (sett.-

dic.); il bilancio unico in coep – esercizio (dall’1/1/2014). Le attività trasversali rispetto a tutti i processi

sono: la formazione amministrativa e tecnica; la revisione del regolamento per l’amministrazione, la

finanza e la contabilità (31 marzo 2013). Le macro-attività del 2013 che coinvolgono maggiormente i

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dipartimenti: la ricognizione inventariale (gen. – giu.); la formazione degli utenti coep (sett.- ott.); il

bilancio unico in coep - previsione (sett. - dic.); la nuova struttura organizzativa e riconfigurazione

progetti (sett.- dic.).

In linea generale, i dipartimenti saranno altresì coinvolti in tutte le attività che richiedono la

riclassificazione e l’acquisizione delle informazioni necessarie alla redazione del primo budget di

previsione. A decorrere dall’anno 2015, la gestione finanziaria sarà incardinata nel nuovo sistema

informativo, già adottato da numerose università. Già nel corso del 2014, si dovrà procedere a un riesame

dei processi implementati, in modo da avviare la gestione definitiva in u-gov, dal 2015. In tal modo, si

eleverà il grado di integrazione e correlazione delle informazioni (data base), riducendo in maniera

consistente l’attuale frammentazione.

3. Il Rettore comunica che, con D.D. n° 60 del 28/6/2012, nell’ambito della riorganizzazione del Sistema

Bibliotecario, Documentale e Museale, è stato costituito il gruppo di lavoro per la creazione dell’Archivio

Istituzionale ad Accesso Aperto del Politecnico di Bari, composto da:

Gabriella Guastamacchia (Area Biblioteche – coordinatore)

Giuseppina Stea (Area Biblioteche)

Monica Manuti (Ufficio Affari Legali e del Contenzioso)

Rossella Fortunato (Ufficio Dottorato)

e per la parte informatica è affiancato da:

Giuseppe Grasso (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati)

Giovanni Caramia (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati)

Sergio Ranaldo (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati).

La creazione dell’Archivio Istituzionale, che prevede nella fase iniziale il deposito delle tesi di Dottorato

e in una fase successiva potrebbe includere tutta la produzione scientifica dell’Ateneo, costituisce il primo

passo concreto verso l’attuazione dell’accesso aperto alla letteratura di ricerca.

Il Politecnico di Bari, infatti, insieme ad altre 30 università italiane, nel 2004 firma a Messina un

documento intitolato “Gli atenei italiani per l’open access: verso l’accesso aperto alla letteratura di

ricerca”, noto come Dichiarazione di Messina.

Con questo atto formale le Università “aderiscono alla Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto alla

letteratura scientifica, con l’auspicio che questo gesto costituisca un primo importante contributo dato

dagli Atenei italiani ad una più ampia e rapida diffusione del sapere scientifico.”

All’inizio del 2010, la Dichiarazione risulta sottoscritta da 71 su 84 università italiane.

Successivamente, nel 2012, coerentemente alla firma di Messina, il Politecnico inserisce nello Statuto,

Titolo I – Disposizioni generali, comma 7, “Il Politecnico promuove il principio dell’accesso aperto alla

letteratura scientifica e la diffusione dei risultati della ricerca, nel rispetto della tutela della proprietà

intellettuale.”

Il nostro Ateneo ha avviato i lavori per la creazione del Deposito Istituzionale, seguendo la Green

Road1dell’accesso aperto, che consentirà l’archiviazione immediata delle tesi di Dottorato, per le quali

1L’accesso aperto, infatti, viene realizzato secondo due strategie:

- LA GREEN ROAD, archiviazione in archivi aperti: archivi digitali a carattere istituzionale o disciplinare. Vi si deposita tutta la letteratura grigia prodotta, tesi di dottorato e dissertazioni, brevetti, working papers, atti di convegni, materiale didattico, pre-print o post-print degli

articoli, in accordo con le politiche di copyright degli editori ( si veda SHERPA/RoMEO - Rights on MEtadata for Open archiving -, un database

specializzato nell’analisi delle politiche di copyright adottate dai principali editori rispetto all’autoarchiviazione di articoli di periodici sul web e negli archivi istituzionali http://www.sherpa.ac.uk/romeo/)

- LA GOLD ROAD, pubblicazione su riviste ad Accesso Aperto, che garantiscono la peer review ma adottano un diverso modello economico:

sono basate sul principio del libero accesso per i lettori, quindi nessuna rivista richiede un abbonamento, alcune (meno della metà) richiedono una quota per le spese di pubblicazione, che vengono pagate dalle istituzioni di appartenenza dei ricercatori o dagli enti di finanziamento della ricerca,

secondo il principio per cui risulta più efficace pagare per la disseminazione, una volta per sempre, piuttosto che continuamente per l’accesso.

La green road (gli archivi istituzionali) e la gold road (le riviste OA) non sono due strade in opposizione, anche se a tratti possono sembrarlo, ma due elementi della stessa strategia: la diffusione dei risultati della ricerca, con una divisione dei compiti tradizionalmente attribuiti alle riviste

scientifiche:

• agli archivi ad accesso aperto, istituzionali o disciplinari, è affidata la diffusione dell’informazione scientifica;

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esiste

l’obbligo di deposito presso le Biblioteche Nazionali Centrali e la raccomandazione della CRUI di

provvedervi tramite gli Archivi Istituzionali con il sistema dell’harvesting2.

Inoltre nel corso del 2012 sono state pubblicate le "Linee guida"3, elaborate nell'ambito del progetto

ICT4University - Università digitale, che si occupano dell’eliminazione dei flussi cartacei e della

digitalizzazione e potenziamento dei servizi, fra cui la digitalizzazione delle tesi di laurea e dottorato4.

COSA SONO GLI ARCHIVI ISTITUZIONALI

Sono collezioni digitali dei prodotti della ricerca accessibili a tutti, in cui le informazioni relative alla

produzione scientifica vengono raccolte in maniera centralizzata, secondo standard internazionali ed

esposti ai motori di ricerca attraverso protocolli che permettono l’interoperabilità e la comparabilità sia a

livello nazionale che internazionale.

QUALI SONO I VANTAGGI

Nell’ambito accademico i depositi istituzionali sono un vantaggio:

per l’istituzione perché:

- sono uno strumento di promozione per l’immagine di un’accademia;

- consentono di rendere immediatamente accessibile la produzione scientifica;

- offrono una visibilità immediata ed internazionale alla produzione scientifica;

- sono uno strumento per la validazione, conservazione e preservazione del materiale archiviato;

- sono uno strumento per gestire l’anagrafe della ricerca e si collegano, quindi, con il sistema di

valutazione della ricerca.

per gli autori perché:

- consentono di archiviare immediatamente come preprints i risultati delle proprie ricerche e di

condividerli con le differenti comunità scientifiche;

- aumentano la visibilità, l’indice citazionale dei loro articoli e, quindi, l’impatto delle loro ricerche;

- consentono di archiviare in modo permanente il materiale non pubblicato e tutta la letteratura grigia

prodotta in ambito universitario;

- consentono il riutilizzo immediato del materiale archiviato (one input, many outputs)”.

per la comunità scientifica e gli studenti perché:

- consentono di accedere immediatamente via web alla letteratura scientifica utile per le proprie

ricerche.

per i bibliotecari perché:

- sono un’occasione per rivitalizzare il ruolo delle biblioteche nel complesso contesto accademico;

- sono un’occasione per acquisire nuove competenze;

- consentono di lavorare in piena sinergia e collaborazione con altre strutture organizzative, interne ed

esterne e con differenti profili professionali.

Un Deposito Istituzionale è un database centralizzato fruibile via web.

Dopo lo studio comparativo tra i vari software di interfaccia al database, per il Politecnico è stato scelto

DSpace, software open source del MIT che permette di archiviare materiali diversi, anche a scopo

didattico.

DSpace ha una struttura complessa di elementi connessi tra loro da reciproche relazioni e per questo

l’architettura del software deve essere adattata alla nostra organizzazione, in modo da renderla il più

stabile possibile.

La struttura portante di DSpace è composta da una parte da Comunità e Collezioni (all’interno delle quali

si trovano i singoli file depositati in archivio), dall’altra da Persone e Gruppi, collegati da una complessa

rete di Autorizzazioni.

• alle riviste resta riservato il ruolo di certificazione e validazione del contenuto scientifico, soprattutto tramite la peer review. 2http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1891# 3http://siba-ese.unisalento.it/index.php/unidig2012/article/view/12097/10888 4http://www.ict4university.gov.it/temi-universita-digitale.aspx

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Oltre ad un primo studio del software, installato su una macchina provvisoria, è stata prevista, già nel

mese in corso, una sessione di formazione a distanza con il CASPUR (attualmente CINECA) sulla

configurazione e l’uso di DSpace, a cui parteciperanno gli informatici ed i bibliotecari del gruppo di

lavoro. Il costo della formazione è di € 1.500,00 + IVA ed i fondi sono stati chiesti ed ottenuti nell'ambito

delle azioni promosse dal Progetto ILO2 Fase 2 del Politecnico di Bari “Creare impresa e diffondere

tecnologia a partire dalla ricerca”. Attività cofinanziata dall’Unione Europea al valere sul PO FESR 2007-

2013 .Asse 1 – Linea di intervento 1.2 – Azione 1.2.3.b “Promozione della rete regionale degli ILO.

La creazione dell’Archivio Istituzionale vede coinvolti:

• l’ufficio dottorato per le comunicazione tra commissioni, coordinatori, dottorandi e bibliotecari;

• l’ufficio legale per lo studio delle norme sul diritto d’autore e per le modifiche ai regolamenti e bandi di

dottorato;

• i bibliotecari (Sistema Bibliotecario di Ateneo) per la gestione delle collezioni e degli accessi, la

verifica dei metadati, le istruzione all’uso, la gestione dei rapporti con gli utenti e la preparazione di

guide;

• gli informatici per l’installazione, lo studio, l’impostazione e gestione del software e per la risoluzione

dei problemi tecnici;

• l’ufficio protocollo e archivio per l’archiviazione delle tesi quali documenti amministrativi.

AVANZAMENTO LAVORI

Il gruppo di lavoro finora ha realizzato:

prima bozza modifica Regolamento dei corsi di dottorato (da definire in modo circostanziato solo

dopo aver compreso a fondo le funzionalità di DSpace);

bozza autorizzazione alla pubblicazione;

studio delle problematiche sul diritto d’autore;

analisi del procedimento di consegna tesi;

bozza di modellizzazione del procedimento di consegna tramite Dpace;

installazione software di prova;

scelta caratteristiche tecniche del server;

ordine del server;

studio e prove su DSpace;

ricerca fondi per formazione c/o CASPUR (ILO2);

ricerca fondi per acquisto server;

confronto con gestori di Archivi di altri Atenei.

I prossimi passi saranno:

• Formazione su DSpace dei bibliotecari ed informatici;

• Attivazione del server;

• Configurazione DSpace nella sua architettura definitiva;

• Modifica Regolamento dei corsi di dottorato;

• Sperimentazione;

• Avvio.

L’archiviazione delle tesi di dottorato nel Deposito Istituzionale sviluppa la dematerializzazione della tesi

solo nella sua qualità di opera dell'intelletto(sottoposta al deposito legale L. 106/2004 e alla legge sul

diritto d'autore n° 633/41) mirando alla produzione in forma digitale e all'utilizzo di interfaccia web per

la consegna e la custodia nel Repository.

Aspetto più problematico e complesso è, invece, il trattamento della tesi quale documento

amministrativo-archivistico, per cui la legge prescrive la conservazione illimitata.

La soluzione adottata dalle Università italiane è diversificata: alcune conservano solo il digitale, altre

conservano un originale cartaceo, altre ancora conservano il frontespizio cartaceo della tesi, con le firme

dei vari soggetti coinvolti. La conservazione dell’originale cartaceo attuerebbe gli adempimenti di legge,

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Seduta del 17 dicembre 2012

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ma sarebbe interessante nel futuro occuparsi dell'integrazione di Dspace con il sistema di gestione

documentale di Ateneo e affrontare le politiche e le responsabilità in ordine alla gestione e conservazione.

4. Il Direttore Generale comunica che Prof. Galietti nella seduta del 16.11.2012, aveva richiesto se l'art. 42,

comma 2, lett. d) dello Statuto osti a che un membro del Senato Accademico possa mantenere la

presidenza del CdA di uno spin off già esistente. Chiede, in particolare, se la norma sia da intendersi

come divieto esclusivamente all'assunzione di nuove cariche sociali nel periodo di mandato; ovvero, se

precludano anche il mantenimento di quelle già in essere al momento dell'elezione.

Recita l'art. 42, comma 2, lett. d) dello Statuto: "(...)I componenti del Senato Accademico e del Consiglio

di Amministrazione, durante il loro mandato, non possono, altresì: (...) d) assumere cariche direttive o

Amministrative nelle società aventi caratteristiche di spin-off o start-up universitari."

Preliminarmente, si osserva che il medesimo comma dell'art. 42, nell'elencare gli altri divieti imposti ai

membri di SA e CdA, si esprime come di seguito alle lettere a) e c):

a) “ricoprire la carica di Rettore, ovvero di componente del Consiglio di Amministrazione, del Senato

Accademico (...)”.

c) “rivestire alcun incarico di natura politica”.

Nei due casi sono utilizzati verbi che paiono fare riferimento, sia a situazioni preesistenti all'atto

dell'elezione, sia a quelle che potrebbero venirsi a creare in seguito.

Al contrario, assumere, che pare non casualmente usato, rende piuttosto il senso di qualcosa di nuovo,

rispetto al momento dell'insediamento.

L'esame del Regolamento per la costituzione e partecipazione a spin-off del Politecnico di Bari (ex D.R.

n. 456/2012) consente di verificare, all'art. 6, comma 5, che: si riproduce il testo statutario, ritenendolo

evidentemente esaustivo:

"Il Rettore, i membri del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, i Direttori di

Dipartimento, i professori e i ricercatori membri delle commissioni di Ateneo in materia di ricerca,

valorizzazione della ricerca e trasferimento tecnologico, non possono assumere cariche direttive e/o

amministrative nelle società aventi caratteristiche di spin off del Politecnico. E’ fatto salvo il dettato di

cui all’art. 4, comma 1, del D.M. n.168/2011.".

Recita l'art. 4, comma 1 del D.M. n.168/2011:

"I membri del consiglio di amministrazione, (...)i membri del senato accademico, i direttori dei

dipartimenti(...)non possono assumere cariche direttive e amministrative nelle società aventi

caratteristiche di spin-off o start-up universitari. E' fatta salva l'ipotesi in cui il direttore del dipartimento

sia designato a far parte del consiglio di amministrazione di spin-off o start-up, del quale non sia socio o

proponente, dall'ateneo di appartenenza.".

Il "fatto salvo" del secondo periodo, facendo riferimento proprio al caso di assunzione ex novo di una

carica societaria, corrobora l'idea che anche il primo periodo (mutuato pedissequamente prima dallo

Statuto e poi dal Regolamento del Politecnico) sia da rapportarsi a questa casistica e non a quella di un

impegno preesistente.

Può quindi con buona probabilità individuarsi, alla base del dettato normativo, la volontà di non lasciar

utilizzare l'acquisita posizione in seno a organi apicali dell'Ateneo per lucrare una carica societaria; ma se

questa è già posseduta - ferme le ovvie specifiche situazioni di conflitto d'interesse - nulla osta alla

simultaneità delle cariche: quella societaria e quella di Ateneo.

D'altro canto, a corroborare quanto sopra, non si rinviene, tra le limitazioni all'elettorato passivo per le

cariche in discorso, alcun ostacolo della qualità di membro del Consiglio di Amministrazione di uno spin-

off (e del resto le incompatibilità sono stabilite tassativamente ex lege).

Pertanto, a conclusione, si ritiene che un'interpretazione non estensiva della norma richiamata sarebbe in

definitiva priva di un addentellato testuale e punitiva dell'intenzione stessa del redattore, tanto della

norma ministeriale che di quella di Ateneo.

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Interrogazioni 1) “Magnifico Rettore,

Negli ultimi anni il numero programmato per i Corsi di Laurea ha disincentivato gli studenti ad iscriversi

ai Corsi di Laurea del Politecnico di Bari.

In particolare si può rilevare che le immatricolazioni annuali non superano il numero programmato

complessivamente previsto.

Inoltre, negli anni passati, il Consiglio degli Studenti ha espresso numerose volte la propria contrarietà a

tali limitazioni all'accesso.

Le chiediamo pertanto di valutare l'ipotesi di non prevedere il numero programmato degli accessi per i

Corsi di Laurea di Ingegneria e di mettere in atto, di concerto con il Consiglio degli Studenti, maggiori e

più incisive iniziative per incentivare l'iscrizione ai Corsi di Laurea del nostro Politecnico.

Certi della Sua attenzione a tale problematica e persuasi che l'interesse di tutti sia il portare il

Politecnico di Bari ad essere il primo d'Italia auspichiamo che tale criticità possa trovare una rapida e

condivisa soluzione.

Gianluca Lamacchia

Pierluigi Loscialpo

Michele Tortelli”

Il Rettore, pur contrario al numero programmato, ricorda che l’attuale normativa richiede la valutazione e

l’accreditamento dei corsi di laurea da parte dell’ANVUR anche in base al numero di docenti e di

studenti. Il Rettore ricorda ancora che quest’anno si è registrato un incremento del 20% di

immatricolazioni, che avrebbe potuto ulteriormente essere incrementato, riducendo le inevitabili inerzie

iniziali data la novità dell’anticipo dei test per le immatricolazioni.

2)“Magnifico Rettore,

In seguito alla chiusura delle Facoltà e all'assegnazione delle competenze della didattica ai Dipartimenti,

sono pervenute molteplici segnalazioni da parte di studenti a causa della mancanza di chiarezza sulle

procedure amministrative da seguire.

Non sono state chiarite per tempo infatti le modalità di cambio o scelta del proprio percorso formativo,

di presentazione di un piano di studi individuale, di verbalizzazione di tirocinio formativo ed altre

ancora.

Il rischio, purtroppo divenuto realtà, che ogni dipartimento inventi modalità differenti aumentando

confusione tra gli studenti e avvantaggiando o svantaggiando lo studente dal punto di vista burocratico

solo perché questi appartiene ad uno o all'altro dipartimento di Ingegneria, va scongiurato con l'impegno

congiunto dei direttori di dipartimento e dei rappresentanti degli studenti.Certi della Sua disponibilità Le

chiediamo dunque di farsi portavoce di questa esigenza di omogeneità sentita dalla componente

studentesca tutta ed ove possibile di organizzare un incontro nel quale tale problematica possa trovare

urgente soluzione.

Gianluca Lamacchia

Pierluigi Loscialpo

Michele Tortelli”

Il Rettore ricorda che tale tematica è all’attenzione del Collegio dei Direttori di Dipartimento. Inoltre,

considera che il passaggio di competenze dei corsi di laurea dai CUC, circa dieci, ai quattro Dipartimenti

possa essere un elemento di snellimento, infatti questo ha già prodotto una minore differenziazione dei

corsi di laurea.

3) “Magnifico Rettore,

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in seguito alla disattivazione del dipartimento DIASS e della II Facoltà di Ingegneria ci è giunta notizia

che alcuni docenti non intendono proseguire le proprie attività didattiche nella sede tarantina. Riteniamo

dunque doveroso esprimere la nostra contrarietà ad una eventuale riduzione della offerta formativa sia

nella sede di Taranto che di Foggia.

Le 2 sedi decentrate infatti nonostante i diversi ma altrettanto gravi problemi che hanno vissuto e vivono

attraverso i disagi cui sono continuamente soggetti gli studenti tarantini e foggiani, rimangono per noi un

caposaldo essenziale dell'offerta formativa proposta dal Politecnico di Bari.

Riteniamo infatti che in uno Stato in cui il Diritto allo Studio è spesso poco più che un termine da

utilizzare sui giornali sia essenziale mettere in atto tutti quegli strumenti che possono garantire la

formazione universitaria ingegneristica sul nostro territorio.

Consideriamo quindi strategicamente importante il radicamento del Politecnico di Bari sul territorio

regionale finalizzato al miglioramento del Diritto allo Studio e al rilancio dell'intero Politecnico.

Le chiediamo dunque di condividere le esigenze nostre e degli studenti di entrambe le sedi decentrate e

Le chiediamo che il Senato Accademico si pronunci nel più breve tempo possibile in questo senso

affinché le famiglie dei futuri studenti di Ingegneria possano trovare conforto nella permanenza di quei

Corsi di Laurea nel territorio e decidere di investire il proprio futuro nel Politecnico di Bari.

Gianluca Lamacchia

Pierluigi Loscialpo

Michele Tortelli”

Anche in questo caso il Rettore ricorda che il tema enunciato dagli studenti è all’attenzione del Collegio

dei Direttori di Dipartimento e che ancora aver trasferito la tematica in questione dai CUC, decisamente

numerosi, ai quattro Dipartimenti possa giovare in termini di rapidità nel raggiungere le decisioni

auspicate.

4) “Magnifico Rettore,

ci è stato comunicato che nelle sedute dei Consigli di Dipartimento del DMMM, DICATECh,

Osservatorio della didattica DEE si è cominciato a discutere del nuovo Regolamento Tesi.

Ci dispiace constatare che le bozze che già stanno cominciando a circolare non sono state elaborate in

modo condiviso con la componente studentesca.

In particolare riteniamo che tale Regolamento, essenziale per tutti gli studenti debba avere alcune

caratteristiche:

innanzitutto è indispensabile che un unico Regolamento Tesi accomuni tutti gli studenti dei corsi di laurea

in Ingegneria, affinché possano essere evitate difformità e discriminazioni tra gli studenti.

In secondo luogo riteniamo che il regolamento tesi possa e debba essere elaborato, proposto e condiviso

dalle commissioni paritetiche, previste dal nostro Statuto e dalla normativa nazionale, affinché la prova e

la valutazione finale, essenziali tasselli del nostro percorso formativo, siano condivisi tra studenti e

docenti ed improntati a migliorare sempre più la didattica del nostro Ateneo.

Inoltre ci preme ricordare sin d'ora che tale Regolamento rientra tra le materie di competenza per le

quali è previsto il parere del Consiglio degli Studenti.

Al fine di evitare proposte ed idee peregrine Le chiediamo dunque di condividere tale impostazione di

lavoro ed attivare tutte le iniziative possibili per evitare che il dialogo, sinora proficuo e positivo con i

docenti, si interrompa bruscamente.

Gianluca Lamacchia

Pierluigi Loscialpo”

Il Rettore ritiene che la tematica sia complessa ed è già all’ordine del giorno nella seduta odierna del

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Senato Accademico, pur ritenendo che le realtà relative alle sedi di Foggia e Taranto siano differenti tra

loro. A tal proposito, si impegna a fissare due sedute di Senato nel mese di gennaio per discutere la

questione sottolineata anche dagli studenti.

Entra nella sala consiliare il prof. Selicato, alle ore 17:30.

5) La studentessa Palumbo ha chiesto al Rettore chiarimenti sullo stato del sistema Esse3, dopo il recente

attacco hacker.

Il Rettore chiarisce che l’hacker è riuscito ad impossessarsi delle password dei soli studenti, ma non

dell’amministratore di sistema, con un danno effettivo minore di quello paventato, come confermato dal

componente del Senato, sig. Gratton, nonché Responsabile della Sezione dati e fonia della Struttura ICT.

Ratifica Decreti Il Rettore sottopone a ratifica il seguente decreto rettorale:

D.R. n. 480

IL RETTORE

CONSIDERATA la partecipazione dell’Università degli Studi di Foggia al Programma Comunitario

LLP/Erasmus (Contratto istituzionale n.210470) , il cui scopo è l’incoraggiamento della

cooperazione transnazionale fra Istituti di Istruzione Superiore al fine di promuovere la

mobilità di studenti, docenti universitari e personale tecnico amministrativo all’interno

dell’Unione Europea;

VISTA la comunicazione dell’Agenzia Nazionale LLP Italia del 31 maggio 2012 prot. n.

24060/D9ER relativa all’approvazione del Consortia Placement “Universities and

enterprises together for employment II” (UEtoEMPII)”, coordinato dall’Università degli

Studi di Foggia in partenariato con Politecnico di Bari, Università del Salento, Università

di Teramo con cui sono state assegnate per l’a.a. 2012/2013 complessivamente 280

mensilità di cui numero 48 mensilità attribuite al Politecnico di Bari,

RITENUTO OPPORTUNO che ciascuna università consorziata possa adottare per la selezione degli studenti proprie

modalità e criteri nel rispetto dei principi generali e dei requisiti di partecipazione;

RITENUTO NECESSARIO provvedere in quanto i tirocini devono necessariamente concludersi entro il 30 settembre

2013, data di chiusura del Progetto LLP/ERASMUS Consortia Placement;

SENTITO Il Direttore Generale;

DECRETA

di indire il seguente bando di concorso per l’attribuzione di n.12 borse di n. 4 mesi ciascuna di mobilità Erasmus per lo

svolgimento di un tirocinio all’estero presso le imprese, centri di formazione e di ricerca o altre organizzazioni presenti

in uno dei Paesi partecipanti al Programma.

LIFELONG LEARNING PROGRAMME

a.a. 2012/2013

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BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI BORSE ERASMUS PLACEMENT

Art.1 Finalità

Il placement Erasmus permette agli studenti universitari di svolgere dei periodi di formazione/tirocini all’estero presso

le imprese presenti in uno dei Paesi partecipanti al Programma, grazie all’erogazione di un contributo finanziario per la

copertura delle spese sostenute dagli studenti durante il periodo di tirocinio.

Il Consorzio Erasmus Student Placement “Universities and enterprises together for employment II” (UEtoEMP II),

coordinato dall’Università degli Studi di Foggia in partenariato con il Politecnico di Bari, l’Università del Salento e

l’Università degli Studi di Teramo, mette a disposizione complessivamente n. 280 mensilità (come da comunicazione

dell’Agenzia Nazionale LLP Italia Prot. n. 24060/D9ER del 31/05/2012).

Le mensilità attribuite al Consorzio sono state ripartite come segue:

UNIVERSITÁ NUMERO

MENSILITÁ ASSEGNATE

Università degli Studi di Foggia 136

Politecnico di Bari 48

Università degli Studi di Teramo 48

Università del Salento 48

TOTALE MENSILITÁ 280

Eventuali mensilità non assegnate da uno degli Atenei consorziati saranno ridistribuite tra le altre Università del

partenariato.

Art. 2 - Paesi e destinazioni

Erasmus Placement permette agli studenti di svolgere un tirocinio presso imprese, centri di formazione e di ricerca o

altre organizzazioni presenti in uno dei Paesi partecipanti al Programma, ovvero i 27 Stati membri dell'Unione Europea,

i 4 Paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e i Paesi Candidati all’adesione

(Croazia e Turchia).

Gli studenti di cittadinanza di uno dei Paesi partecipanti ad ERASMUS ma temporaneamente residenti ed iscritti presso

una Università italiana sono eleggibili per la mobilità presso un’impresa nel loro Paese di origine, ma nel processo di

selezione non verrà data loro priorità.

Gli studenti selezionati possono proporre al proprio Ateneo un organismo/azienda ospitante che sia disponibile ad

accoglierli; tuttavia l'accordo con l'organismo/azienda ospitante è di competenza dell'Ateneo di appartenenza e le

attività di tirocinio non potranno essere svolte se prima dello svolgimento del placement l’ateneo promotore e

l’organismo ospitante non avranno concordato e formalizzato un apposito programma di tirocinio (Training Agreement)

per il beneficiario.

Coloro che non abbiano contatti con imprese potranno richiedere l’intermediazione degli uffici competenti, che avrà

luogo solo a beneficio dei vincitori assegnatari, sulla base delle offerte, delle disponibilità e delle procedure di selezione

delle imprese in partenariato con il Consorzio. L’intermediazione degli uffici competenti non costituisce garanzia di

reperimento di un’impresa ospitante.

L’ente/organizzazione presso cui si intende svolgere il tirocinio deve essere ascrivibile alla definizione di “impresa”

indicata nella Decisione n. 170/2006/CE che istituisce il Programma LLP: “qualsiasi azienda del settore pubblico o

privato che eserciti un’attività economica, indipendentemente dalle dimensioni, dallo status giuridico o dal settore

economico di attività, compresa l’economia sociale”.

Questa definizione comprende imprese, centri di formazione, centri di ricerca e altre organizzazioni.

Nel caso di tirocinio presso Istituti di Istruzione Superiore(es.: laboratori di università, biblioteche universitarie, ecc.)

l’attività svolta deve essere di formazione professionale e NON di studio e deve essere chiaramente espressa nel piano

di lavoro.

Dall’a.a. 2010/11 gli Uffici Relazioni Internazionalipresso gli Istituti di istruzione superiore sono considerati sedi

eleggibili per ospitare gli studenti in mobilità per Placement, purché lo studente non svolga un’attività per la quale sia

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già previsto un contributo comunitario e non ci sia conflitto di interessi.

NON sono eleggibili come sedi di Erasmus Placement:

• Istituzioni ed enti Comunitari, incluse le Agenzie specializzate;

• Rappresentanze diplomatiche nazionali (Ambasciate, Consolati, ecc.) del paese di appartenenza dello studente e

presenti nel paese ospitante (ad es. uno studente di nazionalità francese non potrà effettuare un tirocinio in

un’ambasciata francese in Germania, ecc.).

Sono, invece, da considerarsi eleggibili come sedi di placement altre rappresentanze o istituzioni pubbliche come gli

istituti di cultura, le scuole, etc. a patto che sia garantito il principio di transnazionalità (ad esempio: lo studente

acquisisce un know how diverso da quello che acquisirebbe con un placement nel proprio Paese).

Spetta comunque all’Agenzia Nazionale “LLP” la valutazione finale di eleggibilità dell’organizzazione.

Art. 3 – Inizio e durata del tirocinio

L’inizio dei tirocini è previsto al termine della procedura di selezione. Il tirocinio non potrà avere una durata inferiore a

3 mesi e dovrà essere svolto in maniera continuativa. Tutti i tirocini dovranno concludersi entro e non oltre il 30

settembre 2013, pena la revoca del contributo. L’eventuale periodo di chiusura per ferie dell’impresa ospitante non

dovrà essere conteggiato ai fini del raggiungimento del periodo minimo di permanenza di mesi 3.Gli studenti che

interromperanno la loro permanenza prima dei tre mesi senza una valida e comprovata motivazione dovranno restituire

l’intero ammontare del contributo; solo in caso di interruzione dovuta a gravi motivi o a cause di forza maggiore (una

causa imprevedibile o un evento non controllabile dal beneficiario e non attribuibile a suo errore o negligenza, ad

esempio uno sciopero generale nazionale negli Istituti di istruzione superiore, una calamità naturale), adeguatamente

documentati, l’Agenzia Nazionale LLP Italia si esprimerà sull’eventuale conferma della borsa per i mesi di tirocinio

effettivamente realizzati. La durata del tirocinio può eventualmente essere prolungata previa richiesta motivata del

beneficiario all’Ufficio competente del proprio ateneo. La borsa relativa ai mesi di prolungamento autorizzati verrà

erogata a consuntivo in base ai finanziamenti comunitari disponibili. In ogni caso l’intero periodo di placement, incluso

il prolungamento, non dovrà protrarsi oltre la fine dell’anno accademico in cui è cominciato e dovrà terminare entro il

periodo ammissibile del 30 settembre 2013. Eccezionalmente, alcune mobilità ai fini di placement che iniziano prima

del 1 giugno 2013 potrebbero avere termine entro il 31 ottobre 2013. Tali casi saranno notificati dagli atenei all’Agenzia

Nazionale LLP Italia.

Art. 4 – Borsa di mobilità

L’ammontare delle borse per l’anno accademico 2012/2013 è pari ad € 500,00 mensili. Per i seguenti paesi sono previsti

importi diversi:

BG (Bulgaria) € 401,00

EE (Estonia) € 484,00

LT (Lituania) € 464,00

LV (Lettonia) € 476,00

PL (Polonia) € 493,00

RO (Romania) € 445,00

Il contributo sarà erogato in due rate: la prima rata ammonta all’80% del totale; il restante 20% sarà calcolato ed erogato

al rientro, previa corretta consegna dei documenti di fine tirocinio. Si precisa, infatti, che l’erogazione della borsa è

subordinata alla presentazione e sottoscrizione, da parte del tirocinante, dei documenti obbligatori elencati di seguito:

• Contratto di tirocinio e Training Agreement prima della partenza

• Relazione Individuale del tirocinante, Transcript of Work e certificato di permanenza (attestante le date del periodo di

mobilità) al rientro.

In caso di mancata presentazione della documentazione di cui sopra, il beneficiario dovrà rimborsare l'intero importo

della borsa percepita.

N.B: non è previsto alcun co-finanziamento di Ateneo.

Art. 5 – Coperture assicurative

Il Politecnico di Bari provvede alla copertura assicurativa dei beneficiari contro infortuni e responsabilità civile.

Ogni beneficiario dovrà provvedere personalmente alla copertura sanitaria: se il candidato è in possesso della Tessera

Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) ha automaticamente diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale

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in tutti i Paesi aderenti all’U.E. (per informazioni: www.sistemats.it).

Art. 6 – Requisiti di ammissione

Per poter partecipare al programma è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

essere cittadini di uno Stato Membro dell’U.E. o di uno dei paesi partecipanti al programma LLP/Erasmus, oppure

cittadini di altri paesi purché regolarmente iscritti presso una delle sedi partner del Consorzio

essere regolarmente iscritti, presso il Politecnico di Bari per l’anno accademico 2012/2013 e precisamente:

dal 2° anno in poi se iscritti ad una laurea triennale, ad un Corso di Laurea a ciclo unico;

dal 1° anno in poi se iscritti ad una laurea specialistica/magistrale;

essere iscritti ad un corso di Dottorato di ricerca, Master, Scuole di specializzazione, purché non assegnatari di

una borsa di studio.

Avere una media dei voti non inferiore ai 23/30.

Gli studenti iscritti alla laurea di I livello devono aver acquisito almeno 42 crediti all’atto della presentazione

della domanda.

mantenere lo status di studente per tutta la durata del tirocinio: lo studente beneficiario di una borsa non può,

pertanto, laurearsi prima della fine del tirocinio;

non usufruire contemporaneamente di altri contributi alla mobilità su fondi comunitari o d’Ateneo;

non risultare precedentemente beneficiari di altra borsa Erasmus Placement o Leonardo da Vinci in qualità di

studenti; possono tuttavia concorrere coloro che abbiano già usufruito di una borsa Leonardo da Vinci da laureati,

purché iscritti ad un corso di laurea specialistica/magistrale, nonché coloro che abbiano già usufruito di una borsa

Erasmus per motivi di studio o Erasmus Mundus.

Art. 7 – Accertamento delle competenze linguistiche

E’ necessario possedere una buona conoscenza della lingua del paese nel quale si intende effettuare lo stage o della

lingua straniera richiesta dall’impresa ospitante come “lingua veicolare”.

La conoscenza linguistica dovrà essere attestata da una delle seguenti certificazioni:

Lingua inglese:

- TOEFL (Test of English as a Foreign Language PET, CAE, CPE, etc.)

- ESOL (English for Speakers of Other Languages – University of Cambridge)

- ESOL+ SESOL (English for Speakers of Other Languages – Pitman)

- IELTS (International English Language Testing System – University of Cambridge)

- ISE (Integrated Skills in English – Trinity College London)

- LCCIEB (London Chamber of Commerce & Industry Examinations Board)

Lingua francese:

- DELF (Diplôme d’études en langue française – Alliance Française)

- DALF (Diplôme approfondi de langue française – Alliance Française

Lingua tedesca:

- ZD (Zertificat Deutsch – Goethe Institut/OSD)

- ZDfB (Zertificat Deutsch für den Beruf – Goethe Institut/OSD)

- ZMP (Zentrale Mittelstufenprüfung – Goethe Institut/OSD)

- ZOP (Zentrale Oberstufenprüfung – Goethe Institut/OSD)

Lingua spagnola:

- DELE (Diplomas de Español como Lengua Extranjera)

Art. 8 – Modalità di presentazione della domanda

I candidati dovranno provvedere a:

compilare la domanda, allegata al presente bando (Allegato I) e disponibile sul sito del Politecnico di Bari:

www.poliba.it;

compilare l’autocertificazionedel piano di studi seguito, completo degli esami sostenuti fino al momento della

presentazione della domanda e dei voti riportati, utilizzando il modulo allegato al presente bando (Allegato II) e

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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disponibile sul sito del Politecnico di Bari: www.poliba.it;

allegare la certificazione attestante la lingua conosciuta, utilizzando il modulo allegato al presente bando (Allegato

II) e disponibile sul sito del Politecnico di Bari: www.poliba.it

compilare e allegare la Lettera Motivazionale ed eventuale programma di lavoro utilizzando il modulo allegato al

presente bando (Allegato III) e disponibile sul sito del Politecnico di Bari www.poliba.it;

allegare, per i candidati in possesso, la lettera di accettazione da parte dell’impresa ospitante (costituisce titolo

preferenziale in graduatoria);

La domanda, indirizzata al Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, deve essere presentata presso la Direzione

Didattica, Ricerca, Trasferimento Tecnologico e Relazioni Internazionali/Ufficio Relazioni Internazionali del

Politecnico di Bari – Via Amendola 126/B – BARI –II piano entro le ore 14:00 del 21 dicembre 2012 o pervenire a

mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o tramite posta celere con avviso di ricevimento, indirizzata alla

Direzione Didattica, Ricerca, Trasferimento Tecnologico e Relazioni Internazionali – Ufficio Relazioni Internazionali

del Politecnico di Bari - Via Amendola 126/B – 70126 – Bari entro e non oltre il 21 dicembre 2012. In tal caso, la data

di acquisizione delle domande è stabilita e comprovata dal timbro e data dell'ufficio postale accettante.

L'Amministrazione non assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta

indicazione del recapito da parte del concorrente o da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo

indicato nella richiesta, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso

fortuito o forza maggiore.

La domanda dovrà recare la dicitura: “Partecipazione al bando di concorso Progetto UEtoEMP – Consorzio Erasmus

Student Placement 2012/2013”.

Le domande presentate dopo tale data saranno inserite in una lista di riserva, a condizione che rispettino i requisiti di

ammissione contemplati nel presente bando; tali domande verranno prese in considerazione nell’eventualità di borse

non assegnate.

NON verranno prese in considerazione le domande la cui documentazione risulti incompleta.

Art. 9 – Selezioni e graduatorie

Nel rispetto dei requisiti generali stabiliti dalla Commissione Europea, ciascuna Università può adottare propri criteri di

selezione e valutazione

Le domande di candidatura verranno selezionate dalla Commissione Erasmus sulla base dei seguenti criteri:

1. Curriculum

a. per gli studenti partecipanti iscritti, dal 2° anno in poi, alle lauree di I livello e a ciclo unico, la

formula è la seguente:

previsticrediti

creditivotocarrieraVoto

_

*_

b. per gli studenti del primo anno di laurea di II livello (magistrale)

N

triennalelaureaVotocarrieraVoto

3

11

3*__*92,0_

c. per gli studenti del secondo anno di laurea di II livello (magistrale)

previsticrediti

creditivotoN

triennalelaureaVoto

carrieraVoto_180

*3

11

3*__*92,0180

_

(Dove N è il numero di anni frequentati per ottenere la laurea triennale)

d. per gli studenti del III ciclo (dottorandi)

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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2

_______

livelloIIlaureaVotolivelloIlaureaVotocarrieraVoto

Oppure

unicociclolaureaVotocarrieraVoto

____

Gli studenti di III livello (dottorandi) saranno inclusi in una apposita graduatoria.

2. Conoscenza linguistica

Criteri di valutazione della conoscenza linguistica attestata dai certificati:

livello intermedio: Livello avanzato:

B1 1 punto C1 2 punti

B2 1,5 punti C2 2,5 punti

Criteri di valutazione della permanenza all’estero :

da 3 a 6 mesi: 1 punto

da 7 a 12 mesi: 2 punti

oltre i 12 mesi: 2,5 punti

Qualora il candidato alleghi più di un certificato per la conoscenza linguistica e/o per la permanenza all’estero sarà

valutato quello relativo alla lingua meglio conosciuta nel caso dei certificati di lingua, e quello relativo al soggiorno più

lungo nel caso della permanenza all’estero.

Per tutti gli studenti selezionati e inclusi in graduatoria, a parità di merito verrà data precedenza al/alla candidato/a

anagraficamente più giovane.

3. Motivazioni e altre competenze

- fino a 3 punti

Dopo la selezione dei candidati, sarà stilata una graduatoria dei vincitori secondo l’ordine di merito; la graduatoria verrà

pubblicata sul sito del Politecnico di Bari: www.poliba.it.

Per tutti gli studenti selezionati e inclusi in graduatoria, a parità di merito verrà data precedenza al/alla candidato/a

anagraficamente più giovane.

Nessuna comunicazione ufficiale sarà inviata ai vincitori.

Entro il termine perentorio di 5 gg dalla data di pubblicazione della graduatoria, i vincitori dovranno far pervenire

all’Ufficio Relazioni Internazionali, tramite fax al seguente numero, 080 5962580 il modulo di accettazione della borsa

ovvero la rinuncia alla borsa medesima (entrambi i moduli sono disponibili sul sito del Politecnico di Bari :

www.poliba.it pena la decadenza dal diritto alla partecipazione al programma.

I candidati idonei ed utilmente collocati nella lista di riserva avranno diritto a subentrare nel caso di rinunce da parte dei

vincitori. In tal caso, saranno informati mediante comunicazione scritta.

Art. 10 – Certificazione e riconoscimento

Prima della partenza dello studente, il Politecnico di Bari rilascerà:

- un Contratto di Tirocinio che definisce l’aspetto finanziario e che sarà sottoscritto dallo studente e dal Politecnico di

Bari;

- un Training Agreement che definisce il programma del periodo di tirocinio/placement. Questo documento dovrà

essere approvato e siglato dallo studente, dal Politecnico di Bari e dall’Ente/Impresa ospitante. Qualsiasi

cambiamento sostanziale dovrà essere concordato per iscritto da tutte le parti, entro un mese dall’arrivo dello

studente presso l’Ente/Impresa ospitante. Il Training Agreement include la Dichiarazione di Qualità (Quality

Commitment), che definisce i ruoli e le responsabilità delle parti coinvolte nel tirocinio/placement Erasmus.

E’ compito del tirocinante farsi rilasciare obbligatoriamente dall’ente ospitante, pena la mancata erogazione del saldo

della borsa:

- un Transcipt of Work – firmato e timbrato dall’ente ospitante - con l’indicazione della data di inizio e fine del

tirocinio, le ore settimanali svolte e le attività realizzate dal tirocinante secondo quanto previsto nel Training

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

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Agreement.

Al termine del periodo di tirocinio, il Politecnico di Bari dovrà garantire allo studente il totale riconoscimento, tramite

ECTS, delle attività indicate nel Training Agreement e portate a termine con successo.

Il rilascio dei crediti o il riconoscimento dell’attività intrapresa dallo studente presso l’ente/impresa ospitante possono

essere rifiutati solo se lo studente non raggiunge il livello di profitto richiesto dall’ente/impresa ospitante o non soddisfa

le condizioni richieste dalle parti coinvolte per il riconoscimento.

Art. 11 – Trattamento dei dati personali

Ai sensi del contenuto normativo del decreto Legislativo 196/2003, l’Università si impegna a rispettare il carattere

riservato delle informazioni fornite dal candidato. Tutti i dati forniti saranno trattati solo per le finalità connesse e

strumentali alla realizzazione delle attività progettuali nel rispetto delle disposizioni vigenti.

Art. 12 – Informazioni

Qualsiasi informazione utile, è disponibile sul sito al seguente indirizzo: www.poliba.it., oppure presso l’Ufficio

Relazioni Internazionali del Politecnico di Bari.

Il presente decreto sarà portato alla ratifica del Senato Accademico nella prima successiva adunanza.

Bari, 21 novembre 2012

IL RETTORE

F.to Prof. Ing. Nicola COSTANTINO

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

Il Senato Accademico, all’unanimità, ratifica il D.R. n. 480 del 21.12.2012.

Il Rettore chiede che venga anticipato il p. 194 odg.

Il Senato Accademico approva.

Assistono la dott.ssa Francesca Santoro, Dirigente della Direzione Risorse Umane e Finanziarie la dott.ssa

Emiliana Trentadue, Responsabile del Settore servizi Finanziari.

P. 194 o.d.g. - Bilancio di Previsione: Parere. Il Rettore inizialmente ricorda che il bilancio di previsione 2013 è stato redatto dal personale della ragioneria

sotto la supervisione della Dirigente della Direzione Risorse Umane e Finanziarie e del D.G., con il

contributo dei membri del Consiglio di Amministrazione.

Il Rettore riferisce che, sulle entrate è stato previsto prudenzialmente un abbattimento del 5% del Fondo di

Finanziamento Ordinario, rispetto all’anno precedente. Analogamente, sono state ridotte le entrate previste

per tasse studentesche dell’1%, rispetto all’anno scorso, al fine di considerare le possibili fuoriuscite di fuori

corso di lunga data, a seguito delle recenti regole, più stringenti, introdotte sulla tassazione studentesca.

Inoltre, il Rettore riferisce che il Comune di Bari ha contestato al nostro Ateneo una sottovalutazione

sistematica dei metri quadri dichiarati ai fini della TARSU, contestazione relativa agli ultimi cinque anni , in

quanto i precedenti anni risultano caduti in prescrizione.

Il nuovo canone della TARSU è prevedibile che sia in un range che va da 200mila€ a 290 mila€, per l’anno

2012, oltre all’arretrato degli ultimi anni. Considerate le innumerevoli spese, molte delle quali fisse o quasi,

il Rettore osserva che i margini di manovra per i fondi non vincolati sono limitatissimi. Ciò nonostante, per

le supplenze, i fondi sono stati aumentati da 300mila€ a 350mila€ per il 2013 (oltre a 5.000 € di competenza

del 2012). Inoltre, è stato previsto un Fondo di Ricerca di Ateneo per 200mila€; sono stati confermati i fondi

per gli assegni di ricerca, rispetto all’anno precedente, e 900mila€ per i fondi destinati agli studenti. Inoltre, è

stato previsto un budget di 300mila€ per n. 2 nuovi ricercatori a tempo determinato junior sui fondi di

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

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Seduta del 17 dicembre 2012

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Ateneo.

Rimane invariato il numero di borse di dottorato (13) che potrà subire un incremento, grazie alle probabili

assegnazioni che si attendono dalla Regione Puglia.

La Dr.ssa Trentadue, Responsabile del Settore Servizi Finanziari, illustra la relazione di sintesi, che si riporta

integralmente di seguito, ricordando che il bilancio di previsione 2013 è stato improntato al principio di

prudenza, ovvero al massimo rigore e contenimento della spesa.

Relazione di sintesi

Premessa

II Bilancio di Previsione 2013 è stato redatto ai sensi degli artt.12-17 del Regolamento per

l’Amministrazione la Finanza e la Contabilità, sulla base delle linee programmatiche deliberate dal Consiglio

di Amministrazione.

Consiglio di Amministrazione.

1. Analisi del contesto e criteri adottati per la redazione del bilancio

La programmazione finanziaria per l’anno 2013, considerata nel suo insieme, è condizionata prioritariamente

dalle rimarchevoli misure di contenimento della spesa pubblica derivanti dalla difficile situazione

economica, nella quale versa il Paese.

Del resto, l’orientamento al progressivo depauperamento del finanziamento pubblico alle università, già

intrapreso a partire dall’anno 2009, sembrava slegato fin dall’inizio da elementi di carattere incidentale e si

mostrava rappresentativo di una forte tendenza anche per gli anni successivi. Ne è conseguita una gestione

sempre più orientata a estinguere le situazioni debitorie improcrastinabili, mentre l’azione volta all’adozione

di politiche di sviluppo per il lungo periodo è risultata abbastanza limitata, benché quest’ultima circostanza

risulti attenuata dalla pregevole entità delle risorse ottenute per il finanziamento dei Progetti Operativi

Nazionali 2007-2013.

Alla luce di quanto enunciato, per l’esercizio 2013, si è perseguito, ancora una volta, il principio di prudenza,

come riferimento cardine nella determinazione delle poste previsionali di entrata, mentre il rigore e il

massimo contenimento della spesa hanno guidato l’allocazione delle singole poste, sul fronte delle uscite.

Considerando, quindi, che i criteri adottati non si discostano da quelli del triennio appena trascorso, se non

per l’ulteriore acutizzarsi di alcune criticità riguardanti l’acquisto di beni e servizi, la peculiarità dell’anno a

venire consiste essenzialmente nella necessità di conciliare la piena attuazione dei riassetti organizzativi

prodotti dall’attuazione della legge n. 240/2010, con la generale scarsità delle risorse disponibili.

In particolare, dovranno portarsi a compimento i processi, già avviati nell’anno 2012, riguardanti il passaggio

delle attività di ricerca dalle strutture dipartimentali disattivate a quelle attive, le quali, inoltre,

congiuntamente dovranno acquisire le competenze riguardanti l’organizzazione delle attività didattiche, a

seguito della recente soppressione delle Facoltà.

Tale riordino, dal punto di vista della gestione finanziaria, dovrà altresì incardinarsi nell’introduzione del

Bilancio Unico in un sistema di Contabilità economico-patrimoniale e analitico, la cui adozione è prevista –

in maniera indifferibile - dal 1° gennaio 2014.

Quest’ultima innovazione, che rappresenta un cambiamento di notevole portata, sia dal punto di vista

culturale che da quello operativo, sta già comportando una revisione complessiva e sostanziale dei processi,

ben oltre l’ambito dei segmenti organizzativi più direttamente coinvolti nella gestione delle risorse

finanziarie.

Tanto preposto e convergendo nuovamente sugli aspetti prettamente economici, nel contesto normativo di

riferimento risulta inevitabile una condotta coerente ai principi dettati dal disegno di legge di bilancio per le

previsioni 2013 e per il triennio 2013-2015 (Circolare RGS n.24 del 23/7/2012), mirati a garantire un’attenta

azione di contenimento della spesa pubblica e di rigore finanziario, che il Paese si è impegnato a raggiungere

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in sede europea.

In tal senso, è anche la Legge n. 135 del 7/8/2012, di conversione del D.L. 6/7/2012 (spending review bis),

recante “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, che

rafforza il quadro normativo preesistente in materia di mantenimento degli equilibri di finanza pubblica,

definitivamente sanciti nella legge costituzionale n. 1/2012, la quale introduce nella Carta costituzionale il

principio di pareggio di bilancio.

Infine, nell’intento di completare il quadro complessivo che va delineandosi, appare altresì doveroso

evidenziare che gli obiettivi strettamente istituzionali, tra i quali quelli legati al mantenimento di elevati

standard qualitativi in ambito di ricerca e di didattica, non possono assumere minore rilievo, in quanto hanno

rappresentato, fino a ora, una delle poche possibilità per accedere a finanziamenti ulteriori rispetto ai

trasferimenti ordinari.

Una priorità di diverso genere, che tuttavia accompagna le problematiche enunciate in termini di vincolo

operativo di gestione della spesa, è costituita dalla necessità di accostare alla previsione di competenza anche

un’accurata previsione di cassa.

Infatti, l’accentramento della gestione di Tesoreria presso il MIUR, congiuntamente alla determinazione del

limite annuale del fabbisogno di liquidità, sottopone l’Amministrazione Centrale dell’Ateneo al

monitoraggio periodico degli incassi e dei pagamenti su base mensile, in rapporto a un’assegnazione

complessiva determinata da parte del Ministero stesso, correlati ai valori registrati l’anno precedente.

In relazione a tale circostanza, punti di particolare criticità sono rappresentati dall’insorgere di spese di

natura straordinaria o, comunque, non ricorrente, oltre che dai trasferimenti, in favore delle strutture

decentrate, di disponibilità liquide connesse con la gestione di fondi di ricerca di loro pertinenza. In entrambi

i casi, si assiste a un innalzamento del rischio di disattendere l’obiettivo del fabbisogno, incorrendo nell’alea

della concessione di elevazioni all’assegnazione originaria.

A questo riguardo, sembra opportuno rilevare che la vicina adozione del bilancio unico d’Ateneo,

implicando, tra l’altro, l’abbandono definitivo del sistema di tesoreria mista per i Dipartimenti, potrà in parte

facilitare il controllo di gestione interno delle liquidità. Sta di fatto, tuttavia, che la programmazione

particolarmente accorta delle esigenze di cassa da parte di tutte le strutture del Politecnico resta di

fondamentale importanza ancora per l’esercizio 2013.

Tutto quanto premesso e nell’intento di giungere a una sintesi del quadro economico che si delinea per

l’Ateneo nel futuro anno, e anche nella prospettiva del prossimo triennio, sembra fondamentale formulare le

stime della consistenza delle principali voci di entrata e di spesa, riferibili a fattispecie prive del vincolo di

destinazione. Altresì, pare opportuno ricordare le principali linee di azione che informeranno l’azione

politico-gestionale nei prossimi mesi:

- sostegno alle attività di ricerca, con particolare riferimento ai giovani ricercatori e ai correlati servizi di

supporto;

- ulteriore razionalizzazione dell’offerta formativa, implementando il nuovo sistema di accreditamento e

valutazione periodica della qualità e dei risultati conseguiti;

- sostegno ai servizi agli studenti, con particolare riferimento agli spazi da destinare allo studio individuale

e alla costituzione del sistema bibliotecario, documentale e museale di ateneo;

- ampliamento della dotazione organica di personale docente e tecnico, ove consentito dai vincoli in

materia di reclutamento;

- sostegno agli interventi in materia di prevenzione e sicurezza dei luoghi di studio e lavoro;

- mantenimento del livello di finanziamento dei servizi e interventi a favore del personale;

- ulteriore contenimento della spesa improduttiva, anche mediante indicatori implementati a mezzo del

controllo di gestione e dell’introduzione della contabilità economico-patrimoniale.

2. Principali voci di entrata

Fondo per il Finanziamento Ordinario

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Il Fondo per il Finanziamento Ordinario dell’anno 2013 è stimato in € 37.854.296,00.

In assenza di comunicazioni ufficiali da parte del Ministero sulla consistenza della posta in questione, in via

prudenziale, si è applicata una riduzione di 5 punti percentuali sulla quota consolidata dell’esercizio 2012,

pari a € 39.823.080,00, alla quale si è aggiunto l’importo dei € 22.370,00, in relazione alle risorse

ministeriali finalizzate agli studenti diversamente abili.

Tale stima include l’importo di € 1.070.592,00, quale finanziamento complessivo in relazione all’assunzione

di ricercatori, di cui alla legge n.350 del 24/12/2003, art.3, comma 53 e alla legge n.296 del 27/12/2006.

Nel ragionevole auspicio che l’assegnazione effettiva si riveli più consistente del valore determinato in fase

previsionale, in considerazione dei ragguardevoli decrementi già verificatisi nello scorso triennio in

applicazione delle svariate norme sul contenimento della spesa pubblica, le riduzioni del 2013 potranno

derivare soprattutto dall’applicazione della citata spending review bis.

In tale norma, si prevede un taglio ai consumi intermedi delle Amministrazioni Pubbliche, che, per le

Università, sono a valere, in via diretta e in maniera forfettaria, sul finanziamento ordinario.

Si è tenuto conto, inoltre, di ulteriori interventi prefigurabili nella Legge di stabilità 2013, in rapporto alle

criticità della finanza pubblica.

Il quadro evolutivo del fondo nel periodo 2009-2012 è riepilogato nel prospetto di seguito riportato.

Prospetto 1: Fondo per il Finanziamento Ordinario dal 2009 al 2012 Anno 2009 2010 2011 2012

Ammontare quota consolidata 44.639.929,00 42.740.620,00 40.702.101 39.823.080

Riduzione % rispetto al 2009 /// - 4,25 - 8,82 - 10,79

Riduzione % rispetto all’anno precedente /// -4,25 - 4,77 -2,16

Contribuzione studentesca

L’ammontare complessivo delle entrate da studenti per il 2013 è stimato in € 6.702.200,00.

Il prospetto 2, riportato nel seguito, sintetizza il trend della contribuzione studentesca dal 2009 al 2012.

Il forte incremento verificatosi nel 2011, rispetto agli anni precedenti, rappresenta il primo riscontro delle

riforme attuate dall’Amministrazione sul sistema contributivo, oltre che delle azioni intraprese per ridurre

l’evasione.

In virtù degli orientamenti nazionali ed europei, infatti, si è provveduto ad accentuare la tassazione per le

fasce di reddito più elevate e per gli studenti fuori corso o inattivi. Inoltre, si sono posti in essere controlli più

stringenti sui redditi dichiarati. Il tutto nel rispetto del rapporto del 20% - FFO/tassazione.

Tali circostanze, congiuntamente alle informazioni relative alle nuove immatricolazioni, permettono

agevolmente di ipotizzare la conferma dei valori previsionali dell’anno 2012.

Prospetto 2: Contribuzione studentesca

Anno 2009 2010 2011 2012

Accertamenti (ad eccezione del 2012,

per il quale si indica il valore dello

stanziamento assestato)

4.466.742 4.591.716 6.715.487 6.832.000

Incremento % rispetto al 2009 /// 2,80 50,34 52,95

Incremento % rispetto all’anno precedente /// 2,80 46,25 1,73

Tuttavia, il valore della previsione 2013, nel mero rispetto del principio di prudenza, scaturisce

dall’applicazione di una riduzione di circa 1 punto percentuale al valore dell’anno precedente.

Altre entrate significative aventi vincolo di destinazione

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Seduta del 17 dicembre 2012

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Di particolare rilievo appare la posta previsionale di € 40.000.000,00, su fondi CIPE intermediati dalla

Regione Puglia, per l’acquisto di un immobile da destinare a “Residenza per studenti fuori sede e collegio di

eccellenza”.

Il citato importo trova corrispondenza, nella parte delle uscite, sul capitolo dedicato agli interventi edilizi su

fabbricati residenziali per “altre finalità”.

Inoltre, altre entrate sono riconducibili ad accordi di programma con il Miur, per € 3.300.000,00, e a

finanziamenti scaturenti da accordi con la Regione Puglia per borse di studio di Dottorato di Ricerca, per €

556.451,00.

Infine, è utile menzionare la categoria dei trasferimenti interni da strutture decentrate, sia a titolo di rimborso,

che per finanziamenti di borse di studio e altri interventi.

3. Principali voci di spesa

Sul fronte delle spese, fermo restando quanto esposto in premessa, appare prioritario richiamare i limiti di

spesa su determinati capitoli, che non permettono variazioni in aumento e sono peraltro direttamente

connessi con l’importo dei versamenti annuali a favore del bilancio dello Stato.

Si tratta essenzialmente degli adempimenti scaturenti dall’applicazione delle Leggi n. 133/2008 e n.

122/2010, nonché dell’ulteriore taglio alle spese per acquisto e conduzione di mezzi di trasporto previsto

nell’ambito della “spending review”.

Il prospetto di seguito riportato è riepilogativo degli interventi in questione. Nello stesso sono altresì indicati

gli stanziamenti effettivi considerati nella Previsione 2013.

Prospetto 3: Limiti di spesa in applicazione della normativa vigente

Capitolo Descrizione Rif. normativo Importo

previsione 2012

Limite

massimo per la

previsione 2013

Previsione 2013

Versamento al

bilancio dello

Stato

F.S.1.11.01 Formazione

L n.122/2010, art.

6, comma 13:

massimo il 50%

della spesa

sostenuta nel 2009

19.259,00 19.259,00 19.259,00 19.259,00

F.S.1.11.04

F.S.2.01.01 Missioni

L n.122/2010, art.

6, comma 12:

massimo il 50%

della spesa

sostenuta nel 2009

44.000,00 44.511,34 44.000,00 44.511,34

F.S.2.01.02

Gettoni/indennità

ai componenti

degli organi

istituzionali

Indennità

L n.122/2010, art.

6, comma 3: 10 %

in meno del 2010

al netto di

eventuali

maggiorazioni

intervenute dopo il

30 aprile 2010

90.000,00

(Nucleo di

Valutazione e

Collegio dei

revisori)

281.734,20 190.000,00

9.957,00 (su

riduzioni

Collegio dei

Revisori e

Nucleo

Valutazione)

F.S.2.02.06 Pubblicità

L n.122/2010, art.

6, comma 8:

massimo il 20%

della spesa

sostenuta nel 2009

8.000,00 8.000,00 8.000,00

33.994,40

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Capitolo Descrizione Rif. normativo Importo

previsione 2012

Limite

massimo per la

previsione 2013

Previsione 2013

Versamento al

bilancio dello

Stato

F.S.2.02.10

Spese di

rappresentanza

L n.122/2010, art.

6, comma 8:

massimo il 20%

della spesa

sostenuta nel 2009

500,00 500,00 500,00

F.S.2.04.05

Mezzi di trasporto

L n.122/2010, art.

6, comma 14:

massimo l' 80%

della spesa

sostenuta nel 2009

e

L.135/2012, art.5,

comma 2

5.400,00 2.700,00

2.700,00

1.350,00

(relativi alla L

n.122/2010, art.

6, comma 14)

L.n.122/2010,

art.67, c. 6

Versamento

relativo alla

contrattazione

integrativa

99.000,00

Totale

versamenti al

bilancio dello

Stato

208.071,74

Per quanto riguarda l’accantonamento dei fondi rischi scaturente dalla manovra di assestamento 2012, gli

importi residui sono stati traslati sulla previsione dell’esercizio 2013, in quanto si riferiscono a fattispecie da

salvaguardare, a fronte dell’alea che caratterizza le relative attività.

Tuttavia, si è proceduto a elevare il Fondo rischi per contenzioso e pendenze varie da € 400.000,00 a €

700.000,00, anche al fine di disporre delle risorse necessarie per avviare una transazione con il profilo dei

“tecnici laureati”, nel rispetto delle norme vigenti, con l’intento di evitare al bilancio dell’Ateneo ben

maggiori oneri, derivanti da possibili soccombenze in aule giudiziarie.

Di seguito il prospetto delle operazioni effettuate:

Prospetto 4: Accantonamento risorse da Avanzo libero 2011

Descrizione Importo residuo da

assestamento 2012 Previsione 2013

Risorse per la sostenibilità del

Bilancio

(delibera del CDA del 19.04.2012)

€ 2.000.000,00 € 2.000.000,00

Fondo rischi per partecipazioni

societarie e perdite su progetti di

ricerca

€ 800.000,00 € 800.000,00

Fondo rischi per contenzioni e

pendenze varie € 400.000,00 € 700.000,00

Cofinanziamento partecipazione

progetti di ricerca € 800.000,00 € 800.000,00

Progetti innovativi di Ateneo € 300.000,00 € 275.443,00

Miglioramento servizi di cui €

100.000,00 a favore dei

Dipartimenti a sostegno delle

attività previste dalla riforma

universitaria

€ 500.000,00 € 446.932,00

Tot. € 4.800.000,00 € 5.022.375,00

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Seduta del 17 dicembre 2012

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Tra gli elementi di rischio, particolare rilevanza assumono la rideterminazione delle superfici richiesta dal

Comune, ai fini della TARSU e l’alea costituita dall’eventuale introduzione dell’IMU.

Spese per Risorse Umane

Il blocco dei rinnovi contrattuali prospettati anche per gli anni a venire, congiuntamente ai limiti del turn-

over del personale, così come protratti fino al 2015 dalla “spending review”, permettono di effettuare

proiezioni stabili delle spese fisse per il personale.

In particolare, devono prevedersi riduzioni della spesa per n. 9 unità che cesseranno nel 2013, di cui n. 6 tra

il personale docente, n. 2 di personale tecnico-amministrativo e bibliotecario e n. 1 dirigente.

La possibilità di assumere altre unità di personale, anche a tempo determinato, oltre che ai limiti del turn-

over, è altresì subordinata al rispetto dei limiti imposti dal Decreto Legislativo n. 49 del 29 marzo 2012, in

attuazione dell’art. 5, comma 1, della Legge n. 240/2010.

A tale riguardo, si specifica che è stato previsto un budget di € 300.000,00, allocato tra le risorse del capitolo

F.S.1.05.01 “Supplenze, affidamenti e competenze fisse al personale docente e ricercatori a t.d.”, per

assunzioni di ricercatori a tempo determinato.

In rapporto a quanto esposto, si riportano nel seguito appositi prospetti riepilogativi, nei quali si evidenzia la

previsione di spesa per l’anno venturo, congiuntamente allo stanziamento assestato dell’esercizio in chiusura.

Prospetto 5: Spese per il personale

Voci di spesa Previsione assestata

2012 Previsione 2013

Docenti e ricercatori a t.i. 18.539.456,00 17.503.198,00

Dirigenti a t.i. 88.000,00 54.546,00

Personale TAB a t.i. 7.726.940,00 7.670.466,00

Competenze accessorie a docenti 36.220,00 -

Competenze accessorie a dirigenti 98.429,00 47.678,00

Competenze accessorie a personale TAB 764.979,39 654.417,00

Arretrati a docenti 27.500,00 29.357,00

Arretrati a personale TAB 35.553,58 -

Direttore Generale (competenze fisse) 99.700,00 97.700,00

Direttore Generale (competenze accessorie) 20.000,00 20.000,00

Oneri su personale di ruolo 10.303.753,00 9.537.336,00

Oneri su personale non di ruolo e altro 449.694,18 500.882,00

Supplenze, affidamenti e ricercatori t.d. 774.953,51 700.000,00

Assegni di ricerca 835.312,46 949.829,00

TOTALE 39.800.491,12 37.765.409,00

In relazione alle risorse previste per supplenze e affidamenti di incarichi, la previsione di € 700.000,00 si

ripartisce in € 350.000,00 per supplenze dell’anno accademico 2013-2014, € 50.000,00 ad incremento di

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competenze riferibili all’anno precedente e in € 300.000,00 per l’assunzione di ricercatori a tempo

determinato.

Altre spese significative per attività istituzionali

Indennità di carica € 190.000,00

Le indennità di carica, azzerate a decorrere dal 2° semestre 2010, ad eccezione dei compensi per il Collegio

dei Revisori dei Conti e per il Nucleo di Valutazione d’Ateneo, sono state ripristinate per il 2013, peraltro, in

un valore notevolmente inferiore al limite stabilito dalla legge n.122 del 2010.

Fondo di Ricerca d’Ateneo € 200.000,00

Borse di studio per Dottorato

di Ricerca

€ 3.363.954,00

Assegni di ricerca € 949.829,00

Fondi d’Ateneo a favore dei

Dipartimenti per dotazione e

sviluppo della didattica

€ 300.000,00

Contributo annuale per

iniziative a favore degli

studenti

€ 900.000,00

BILANCIO DI PREVISIONE E.F. 2013

PARTE I - ENTRATE

CAPITOLI

Previsione

assestata 2012

Previsioni per l'anno cui si riferisce il bilancio

Quota vincolata Quota non

vincolata

Variazioni

Previsione 2013 Chiave

conto Denominazione in + in -

F.E ENTRATE

F.E.0 Avanzo 56.640.471,85 9.857.935,85 46.782.536,00 46.254.984,08 527.551,92

F.E.1 ENTRATE PROPRIE

F.E.1.01 ENTRATE

CONTRIBUTIVE

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F.E.1.01.01

Tasse e contributi per corsi

di laurea e laurea

specialistica

6.210.000,00 - - 6.210.000,00 1.080.000,00 5.130.000,00

F.E.1.01.02 Tasse e contributi per altri

corsi 622.000,00 129.800,00 492.200,00 50.800,00 441.400,00

TOTALE ENTRATE CONTRIBUTIVE 6.832.000,00 - 129.800,00 6.702.200,00 1.130.800,00 5.571.400,00

F.E.1.02

ENTRATE

FINALIZZATE DA

ATTIVITA'

CONVENZIONATE

F.E.1.02.01

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con il

MIUR

1.865.130,00 1.495.330,00 - 3.360.460,00 3.360.460,00 -

F.E.1.02.02

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con altri

Ministeri

158.742,87 - 158.742,87 - - -

F.E.1.02.03

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con

Unione Europea

158.210,00 23.800,00 - 182.010,00 182.010,00 -

F.E.1.02.04

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con

organismi pubblici

- - - - - -

F.E.1.02.05

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con

Regioni e Province

autonome

1.450.891,43 39.105.559,57 40.556.451,00 40.556.451,00 -

F.E.1.02.06

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con

Province

- - - - - -

F.E.1.02.07

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con

Comuni

- - - - - -

F.E.1.02.08

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con enti

di Ricerca

- - - - - -

F.E.1.02.10

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con altre

Amministrazioni pubbliche

155.584,00 39.584,00 116.000,00 92.800,00 23.200,00

F.E.1.02.11

Contratti/convenzioni/accor

di di programma: con altri

soggetti

254.500,00 - 244.500,00 10.000,00 10.000,00 -

TOTALE ENTRATE FINALIZZATE

DA ATTIVITA' CONVENZIONATE 4.043.058,30 40.624.689,57 442.826,87 44.224.921,00 44.201.721,00 23.200,00

F.E.1.03

VENDITA DI BENI E

PRESTAZIONI DI

SERVIZI

F.E.1.03.01 Attività commerciale 200.000,00 - - 200.000,00 200.000,00 -

F.E.1.03.02 Tariffe per l'erogazione di

servizi agli studenti - - - - - -

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F.E.1.03.03 Altre vendite di beni e

servizi 200.000,00 - - 196.000,00 110.000,00 86.000,00

TOTALE VENDITA DI BENI E

PRESTAZIONI DI SERVIZI 400.000,00 - - 396.000,00 310.000,00 86.000,00

F.E.1.04 ENTRATE

PATRIMONIALI

F.E.1.04.01 Fitti attivi 57.500,00 7.000,00 50.500,00 50.500,00

F.E.1.04.02 Interessi attivi 1.000,00 - - 1.000,00 - 1.000,00

F.E.1.04.03 Altre entrate patrimoniali 814,00 - - 814,00 814,00 -

TOTALE ENTRATE PATRIMONIALI 59.314,00 - 7.000,00 52.314,00 814,00 51.500,00

TITOLO 1 TOTALE ENTRATE

PROPRIE 11.334.372,30 40.624.689,57 579.626,87 51.375.435,00 45.643.335,00 5.732.100,00

F.E.2 ALTRE ENTRATE

F.E.2.01

POSTE CORRETTIVE E

COMPENSATIVE DI

SPESE

F.E.2.01.01 Recuperi e rimborsi 50.000,00 70.000,00 - 120.000,00 120.000,00

F.E.2.01.02 Riscossioni IVA 42.000,00 - - 42.000,00 42.000,00 -

F.E.2.01.03 Altre poste correttive e

compensative di spesa - - - - - -

TOTALE POSTE CORRETTIVE E

COMPENSATIVE DI SPESE 92.000,00 70.000,00 - 162.000,00 162.000,00 -

F.E.2.02

ENTRATE NON

CLASSIFICABILI IN

ALTRE VOCI

F.E.2.02.01 Entrate eventuali non

classificabili in altre voci 5.000,00 - 5.000,00 - - -

TOTALE ENTRATE NON

CLASSIFICABILI IN ALTRE VOCI 5.000,00 - 5.000,00 - - -

TITOLO 2 TOTALE ALTRE

ENTRATE 97.000,00 70.000,00 5.000,00 162.000,00 162.000,00 -

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F.E.3 ENTRATE DA

TRASFERIMENTI

F.E.3.01

TRASFERIMENTI

CORRENTI DA STATO

PER FINANZIAMENTO

DELLE UNIVERSITA'

F.E.3.01.01 Fondo finanziamento

ordinario 38.525.025,00 - 670.729,00 37.854.296,00 22.370,00 37.831.926,00

F.E.3.01.02 Trasferimenti correnti da

Stato per borse di studio 112.781,00 574.713,00 687.494,00 687.494,00 -

F.E.3.01.03 Trasferimenti correnti da

Stato per assegni di ricerca 23.882,00 17.455,00 41.337,00 41.337,00 -

F.E.3.01.04 Trasferimenti correnti da

Stato per attività sportiva - - - - - -

F.E.3.01.05

Trasferimenti correnti da

Stato - Altri fondi per il

finanziamento dalle

Università

- - - - - -

F.E.3.01.06

Trasferimenti correnti da

Stato - Fondi piani di

Sviluppo

100.000,00 - 100.000,00 - - -

F.E.3.01.07 Trasferimenti correnti da

Stato - Contributi diversi - - - - - -

F.E.3.01.08

Trasferimenti correnti da

Stato - Fondo assunzione

ricercatori

1.070.592,00 - 1.070.592,00 - - -

TOTALE TRASFERIMENTI

CORRENTI DA STATO PER

FINANZIAMENTO DELLE

UNIVERSITA'

39.832.280,00 592.168,00 1.841.321,00 38.583.127,00 751.201,00 37.831.926,00

F.E.3.02

TRASFERIMENTI

CORRENTI DA ALTRI

SOGGETTI

F.E.3.02.01 Trasferimenti correnti da

parte dell'Unione Europea - - - - -

F.E.3.02.02 Trasferimenti correnti da

organismi internazionali - - - - - -

F.E.3.02.03

Trasferimenti correnti da

Regioni e Province

autonome

- - - - -

F.E.3.02.04 Trasferimenti correnti da

Province - - - - - -

F.E.3.02.05 Trasferimenti correnti da

Città metropolitane - - - - - -

F.E.3.02.06 Trasferimenti correnti da

Comuni 50.000,00 - - - - -

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F.E.3.02.07 Trasferimenti correnti da

Comunità montane - - - - - -

F.E.3.02.08 Trasferimenti correnti da

Unioni di Comuni - - - - - -

F.E.3.02.09 Trasferimenti correnti da

Aziende sanitarie - - - - - -

F.E.3.02.10 Trasferimenti correnti da

Aziende ospedaliere - - - - - -

F.E.3.02.11 Trasferimenti correnti da

IRCCS pubblici - - - - - -

F.E.3.02.12 Trasferimenti correnti da

Enti di previdenza - - - - - -

F.E.3.02.13 Trasferimenti correnti da

Enti di ricerca - 70.913,00 - 70.913,00 70.913,00 -

F.E.3.02.14 Trasferimenti correnti da

Camere di commercio - - - - - -

F.E.3.02.15 Trasferimenti correnti da

Autorità portuali - - - - - -

F.E.3.02.16

Trasferimenti correnti da

Aziende di promozione

turistica

- - - - - -

F.E.3.02.17 Trasferimenti correnti da

altre Università 74.000,00 14.532,00 - 88.532,00 88.532,00 -

F.E.3.02.18 Trasferimenti correnti da

Enti Parco Nazionali - - - - - -

F.E.3.02.21

Trasferimenti correnti da

altre Pubbliche

Amministrazione

- 608.181,00 608.181,00 608.181,00 -

F.E.3.02.23 Trasferimenti correnti da

famiglie - - - - - -

F.E.3.02.24 Trasferimenti correnti da

istituzioni sociali private - - - - - -

F.E.3.02.25 Trasferimenti correnti da

imprese pubbliche - - - - - -

F.E.3.02.26 Trasferimenti correnti da

imprese private 157.021,74 - 33.428,74 123.593,00 123.593,00 -

F.E.3.02.27

Trasferimenti correnti da

istituti profilattici

sperimentali

- - - - - -

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TOTALE TRASFERIMENTI

CORRENTI DA ALTRI SOGGETTI 281.021,74 693.626,00 33.428,74 891.219,00 891.219,00 -

F.E.3.03

TRASFERIMENTI PER

INVESTIMENTI DA

STATO

F.E.3.03.01

Trasferimenti per

investimenti da Stato -

Edilizia universitaria

- - - - - -

F.E.3.03.02

Trasferimenti per

investimenti da Stato -

Finanziamenti per la

ricerca dal MUR

500.000,00 - 500.000,00 - - -

F.E.3.03.03

Trasferimenti per

investimenti da Stato -

Finanziamenti da altri

Ministeri per la Ricerca

Scientifica

- - - - - -

F.E.3.03.04

Trasferimenti per

investimenti da Stato - Altri

contributi statali in conto

capitale

130.000,00 - 130.000,00 - - -

TOTALE TRASFERIMENTI PER

INVESTIMENTI DA STATO 630.000,00 - 630.000,00 - - -

F.E.3.04

TRASFERIMENTI PER

INVESTIMENTI DA

ALTRI SOGGETTI

F.E.3.04.01

Trasferimenti per

investimenti da parte

dell'Unione Europea

- - - - - -

F.E.3.04.02

Trasferimenti per

investimenti da organismi

internazionali

- - - - - -

F.E.3.04.03

Trasferimenti per

investimenti da Regioni e

Province autonome

- - - - - -

F.E.3.04.04 Trasferimenti per

investimenti da Province - - - - - -

F.E.3.04.05

Trasferimenti per

investimenti da Città

metropolitane

- - - - - -

F.E.3.04.06 Trasferimenti per

investimenti da Comuni - - - - - -

F.E.3.04.07

Trasferimenti per

investimenti da Comunità

montane

- - - - - -

F.E.3.04.08

Trasferimenti per

investimenti da Unioni di

Comuni

- - - - - -

F.E.3.04.09

Trasferimenti per

investimenti da Aziende

sanitarie

- - - - - -

F.E.3.04.10

Trasferimenti per

investimenti da Aziende

ospedaliere

- - - - - -

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

Pagina 31 di 108

F.E.3.04.11

Trasferimenti per

investimenti da IRCCS

pubblici

- - - - - -

F.E.3.04.12

Trasferimenti per

investimenti da Enti di

previdenza

- - - - - -

F.E.3.04.13

Trasferimenti per

investimenti da Enti di

ricerca

- - - - - -

F.E.3.04.14

Trasferimenti per

investimenti da Camere di

commercio

- - - - - -

F.E.3.04.15

Trasferimenti per

investimenti da Autorità

portuali

- - - - - -

F.E.3.04.16

Trasferimenti per

investimenti da Aziende di

promozione turistica

- - - - - -

F.E.3.04.17

Trasferimenti per

investimenti da altre

Università

- - - - - -

F.E.3.04.18

Trasferimenti per

investimenti da Enti Parco

Nazionali

- - - - - -

F.E.3.04.21

Trasferimenti per

investimenti da altre

Amministrazioni pubbliche

- - - - - -

F.E.3.04.22

Trasferimenti per

investimenti da imprese

pubbliche

- - - - - -

F.E.3.04.23

Trasferimenti per

investimenti da imprese

private

- - - - - -

F.E.3.04.24 Trasferimenti per

investimenti da famiglie - - - - - -

F.E.3.04.25

Trasferimenti per

investimenti da istituzioni

sociali private

- - - - - -

F.E.3.04.26

Trasferimenti per

investimenti da istituti

ZOOprofilattici

sperimentali

- - - - - -

TOTALE TRASFERIMENTI PER

INVESTIMENTI DA ALTRI

SOGGETTI

- - - - - -

F.E.3.06

TRASFERIMENTI

INTERNI DA CDS AD

AC

F.E.3.06.01 Trasferimenti correnti da

CDS ad AC per rimborsi 110.000,00 33.600,00 143.600,00 143.600,00 -

F.E.3.06.02 Trasferimenti correnti da

CDS ad AC 1.066.776,28 153.855,72 1.220.632,00 1.220.632,00 -

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Seduta del 17 dicembre 2012

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F.E.3.06.03

Trasferimenti per

investimento da CDS ad

AC

- - - - - -

TOTALE TRASFERIMENTI INTERNI

DA CDS AD AC 1.176.776,28 187.455,72 - 1.364.232,00 1.364.232,00 -

TITOLO 3 TOTALE ENTRATE DA

TRASFERIMENTI 41.920.078,02 1.473.249,72 2.504.749,74 40.838.578,00 3.006.652,00 37.831.926,00

F.E.4

ALIENAZIONE BENI E

RISCOSSIONE

CREDITI

F.E.4.01

ALIENAZIONE DI

IMMOBILI E DIRITTI

REALI

F.E.4.01.01 Alienazione di terreni - - - - - -

F.E.4.01.02

Alienazione di fabbricati

residenziali per finalità

istituzionali

- - - - - -

F.E.4.01.03

Alienazione di fabbricati

residenziali per altre

finalità

- - - - - -

F.E.4.01.04 Alienazione di fabbricati

non residenziali - - - - - -

F.E.4.01.05 Alienazione di diritti reali - - - - - -

F.E.4.01.06 alienazione di altri beni

immobili - - - - - -

TOTALE ALIENAZIONE BENI E

RISCOSSIONE CREDITI - - - - - -

F.E.4.02 ALIENAZIONE DI BENI

MOBILI

F.E.4.02.01 Alienazione di beni mobili,

macchine e attrezzature - - - - - -

F.E.4.02.02 Alienazione di beni

immateriali - - - - - -

TOTALE ALIENAZIONE DI BENI

MOBILI - - - - - -

F.E.4.03

ALIENAZIONE DI

PARTECIPAZIONI IN

ALTRE

AMMINISTRAZIONI

PUBBLICHE

F.E.4.03.01

Alienazione di

partecipazioni in altre

Amministrazioni pubbliche

- - - - - -

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F.E.4.03.02 Alienazione di altre

partecipazioni - - - - - -

F.E.4.03.03 Alienazione di titoli di

Stato - - - - - -

F.E.4.03.04 Alienazione di altri titoli - - - - - -

TOTALE ALIENAZIONE DI

PARTECIPAZIONI IN ALTRE

AMMINISTRAZIONI

- - - - - -

F.E.4.04

RISCOSSIONE DI

CREDITI E

ANTICIPAZIONI

F.E.4.04.01

Riscossione crediti da

Regioni e Province

autonome

752.554,00 - 752.554,00 - - -

F.E.4.04.02 Riscossione crediti da

Province - - - - - -

F.E.4.04.03 Riscossione crediti da Città

Metropolitane - - - - - -

F.E.4.04.04 Riscossione crediti da

Comuni - - - - - -

F.E.4.04.05 Riscossione crediti da

unioni di comuni - - - - - -

F.E.4.04.06 Riscossione crediti da

Comunità montane - - - - - -

F.E.4.04.07 Riscossione crediti da

Aziende Sanitarie - - - - - -

F.E.4.04.08 Riscossione crediti da

Aziende Ospedaliere - - - - - -

F.E.4.04.09 Riscossione crediti da

IRCSS pubblici - - - - - -

F.E.4.04.10 Riscossione crediti da altre

Amministrazioni pubbliche - - - - - -

F.E.4.04.13 Riscossione crediti da altri

soggetti - - - - - -

F.E.4.04.14 Riscossione crediti da

imprese pubbliche - - - - - -

F.E.4.04.15 Riscossione crediti da

imprese private - - - - - -

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F.E.4.04.16

Riscossione crediti da

istituti zooprofilattici

sperimentali

- - - - - -

TOTALE RISCOSSIONE DI CREDITI

E ANTICIPAZIONI 752.554,00 - 752.554,00 - - -

F.E.4.05 PRELIEVI DA CONTI

BANCARI DI DEPOSITO

F.E.4.05.01 Prelievi da conti bancari di

deposito - - - - - -

TOTALE PRELIEVI DA CONTI

BANCARI DI DEPOSITO - - - - - -

TITOLO 4

TOTALE

ALIENAZIONI BENI E

RISCOSSIONE

CREDITI

752.554,00 - 752.554,00 - - -

F.E.5

ENTRATE DERIVANTI

DA ACCENSIONI DI

PRESTITI

F.E.5.01 ANTICIPAZIONI DI

CASSA

F.E.5.01.01 Anticipazioni di cassa - - - - - -

TOTALE ANTICIPAZIONI DI CASSA - - - - - -

F.E.5.02 FINANZIAMENTI A

BREVE TERMINE

F.E.5.02.01 Finanziamenti a breve

termine in euro - - - - - -

F.E.5.02.02 Finanziamenti a breve

termine in altre valute - - - - - -

TOTALE FINANZIAMENTI A BREVE

TERMINE - - - - - -

F.E.5.03

MUTUI E PRESTITI DA

CASSA DEPOSITI E

PRESTITI

F.E.5.03.01

Mutui e prestiti da cassa

depositi e prestiti - gestione

Tesoro

- - - - - -

F.E.5.03.02

Mutui e prestiti da cassa

depositi e prestiti - gestione

Cassa Depositi e Prestiti

SpA

- - - - - -

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TOTALE MUTUI E PRESTITI DA

CASSA DEPOSITI E PRESTITI - - - - - -

F.E.5.04 ASSUNZIONE DI MUTUI

E PRESTITI DA ALTRI

F.E.5.04.01

Mutui da operazioni di

cartolarizzazione

immobiliare

- - - - - -

F.E.5.04.02

Mutui da operazioni di

cartolarizzazione

finanziaria

- - - - - -

F.E.5.04.03

Mutui e prestiti da Banca

Europea degli Investimenti

(BEI)

- - - - - -

F.E.5.04.04 Mutui e prestiti da altri - in

euro - - - - - -

F.E.5.04.05 Mutui e prestiti da altri - in

altre valute - - - - - -

TOTALEASSUNZIONE DI MUTUI E

PRESTITI DA ALTRI - - - - - -

F.E.5.05 EMISSIONE DI PRESTITI

OBBLIGAZIONARI

F.E.5.05.01 Emissione di prestiti

obbligazionari - - - - - -

TOTALE EMISSIONE DI PRESTITI

OBBLIGAZIONARI - - - - - -

TITOLO 5

TOTALE ENTRATE

DERIVANTI DA

ACCENSIONE DI

PRESTITI

- - - - - -

F.E.6

ENTRATE AVENTI

NATURA DI PARTITE

DI GIRO

F.E.6.01

ENTRATE AVENTI

NATURA DI PARTITE DI

GIRO

F.E.6.01.01 Ritenute erariali 8.000.000,00 - - 8.000.000,00 8.000.000,00 -

F.E.6.01.02 Ritenute previdenziali e

assistenziali al personale 4.000.000,00 - - 4.000.000,00 4.000.000,00 -

F.E.6.01.03 Altre ritenute al personale

per conto di terzi 500.000,00 - - 500.000,00 500.000,00 -

F.E.6.01.04 Rimborso di fondi

economali 11.884,00 - - 11.884,00 11.884,00 -

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F.E.6.01.05 Depositi cauzionali - - - - - -

F.E.6.01.06 Rimborso per spese per

servizi per conto di terzi - - - - - -

F.E.6.01.07 Altre partite di giro 500.000,00 - - 500.000,00 500.000,00 -

F.E.6.01.08 Rimborso anticipazioni

varie 100.000,00 - - 100.000,00 100.000,00 -

F.E.6.01.09 Oneri previdenziali, IRAP

e INAIL 350.000,00 - - 350.000,00 350.000,00 -

F.E.6.01.10 Riscossione tassa regionale

per il diritto allo studio - 1.200.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00 -

TOTALE ENTRATE AVENTI

NATURA DI PARTITE DI GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -

TITOLO 6

TOTALE ENTRATE

AVENTI NATURA DI

PARTITE DI GIRO

13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -

TOTALE GENERALE ENTRATE 67.565.888,32 43.367.939,29 3.841.930,61 107.037.897,00 63.473.871,00 43.564.026,00

RIEPILOGO DEI TITOLI Quota vincolata Quota non

vincolata

ENTRATE PROPRIE 11.334.372,30 40.624.689,57 579.626,87 51.375.435,00 45.643.335,00 5.732.100,00

ALTRE ENTRATE 97.000,00 70.000,00 5.000,00 162.000,00 162.000,00 -

ENTRATE DA TRASFERIMENTI 41.920.078,02 1.473.249,72 2.504.749,74 40.838.578,00 3.006.652,00 37.831.926,00

ALIENAZIONI BENI E RISCOSSIONE

CREDITI 752.554,00 - 752.554,00 - - -

ENTRATE DERIVATE DA

ACCENSIONE DI PRESTITI - - - - - -

ENTRATE AVENTI NATURA DI

PARTITE DI GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -

TOTALE ENTRATE 67.565.888,32 43.367.939,29 3.841.930,61 107.037.897,00 63.473.871,00 43.564.026,00

Avanzo di amministrazione presunto 56.640.471,85 - 9.857.935,85 46.782.536,00 46.254.984,08 527.551,92

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TOTALE GENERALE ENTRATE 124.206.360,17 43.367.939,29 13.699.866,46 153.820.433,00 109.728.855,08 44.091.577,92

BILANCIO DI PREVISIONE E.F. 2013

PARTE II - USCITE

CAPITOLI

Previsione

assestata 2012

Previsioni per l'anno cui si riferisce il bilancio

Quota vincolata Quota non

vincolata Variazioni

Previsione

2013 Chiave

conto DENOMINAZIONE in + in -

F.S SPESE

F.S.0 Disavanzo

F.S.1 RISORSE UMANE

F.S.1.01

COMPETENZE FISSE AL

PERSONALE A TEMPO

INDETERMINATO

F.S.1.01.01 Competenze fisse personale docente e

ricercatori 18.539.456,00 - 1.036.258,00 17.503.198,00 47.257,00 17.455.941,00

F.S.1.01.02 Competenze fisse ai dirigenti 88.000,00 - 33.454,00 54.546,00 54.546,00

F.S.1.01.03 Competenze fisse al personale tecnico-

amministrativo 7.726.940,00 - 56.474,00 7.670.466,00 75.175,00 7.595.291,00

F.S.1.01.04 Competenze fisse ai collaboratori ed

esperti linguistici madrelingua - - - - - -

TOTALE COMPETENZE FISSE AL PERSONALE A

TEMPO INDETERMINATO 26.354.396,00 - 1.126.186,00 25.228.210,00 122.432,00 25.105.778,00

F.S.1.02

COMPETENZE ACCESSORIE A

PERSONALE A TEMPO

INDETERMINATO

F.S.1.02.01 Competenze accessorie a personale

docente 36.220,00 36.220,00 - - -

F.S.1.02.02 Competenze accessorie ai dirigenti 98.429,00 50.751,00 47.678,00 - 47.678,00

F.S.1.02.03 Straordinario e competenze accessorie al

personale tecnico amministrativo 764.979,38 - 110.562,38 654.417,00 - 654.417,00

F.S.1.02.04 Competenze accessorie ai collaboratori ed

esperti linguistici - - - - - -

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Seduta del 17 dicembre 2012

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TOTALE COMPETENZE ACCESSORIE A

PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO 899.628,38 - 197.533,38 702.095,00 - 702.095,00

F.S.1.04 ARRETRATI AL PERSONALE A

TEMPO INDETERMINATO

F.S.1.04.01 Arretrati a docenti e ricercatori t.i. 27.500,00 1.857,00 29.357,00 7.807,00 21.550,00

F.S.1.04.02 Arretrati a dirigenti t.i. - - - - - -

F.S.1.04.03 Arretrati a personale tecnico-

amministrativo t.i. 35.553,58 - 35.553,58 - - -

F.S.1.04.04 Arretrati a collaboratori ed esperti

linguistici t.i. - - - - - -

TOTALE ARRETRATI AL PERSONALE A TEMPO

INDETERMINATO 63.053,58 1.857,00 35.553,58 29.357,00 7.807,00 21.550,00

F.S.1.05

COMPETENZE FISSE AL

PERSONALE A TEMPO

DETERMINATO

F.S.1.05.01

Supplenze, affidamenti e competenze fisse

al personale docente e ricercatori tempo

determinato

774.953,51 - 74.953,51 700.000,00 - 700.000,00

F.S.1.05.02 Competenze fisse docenti a contratto - - - - - -

F.S.1.05.03 Assegni di ricerca 835.312,46 114.516,54 949.829,00 778.481,00 171.348,00

F.S.1.05.04 Competenze fisse a direttore

amministrativo e dirigenti t.d. 99.700,00 - 2.000,00 97.700,00 - 97.700,00

F.S.1.05.05 Competenze fisse al personale tecnico-

amministrativo t.d. 209.000,00 - 209.000,00 - - -

F.S.1.05.06 Competenze fisse a collaboratori ed

esperti linguistici t.d. - - - - - -

TOTALE COMPETENZE FISSE AL PERSONALE A

TEMPO DETERMINATO 1.918.965,97 114.516,54 285.953,51 1.747.529,00 778.481,00 969.048,00

F.S.1.06

COMPETENZE ACCESSORIE

PERSONALE A TEMPO

DETERMINATO

F.S.1.06.01 Competenze accessorie a Direttore

Amministrativo e dirigenti t.d. 20.000,00 20.000,00 20.000,00

F.S.1.06.02 Straordinario e competenze accessorie al

personale tecnico t.d. amministrativo - - - - - -

F.S.1.06.03 Competenze accessorie a ricercatori tempo

determinato - - - - - -

TOTALE COMPETENZE ACCESSORIE

PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO 20.000,00 - - 20.000,00 - 20.000,00

F.S.1.08 ARRETRATI AL PERSONALE A

TEMPO DETERMINATO

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Seduta del 17 dicembre 2012

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F.S.1.08.01 Arretrati a Direttore Amministrativo e

dirigenti a tempo determinato - - - - - -

F.S.1.08.02 Arretrati al personale tecnico

amministrativo t.d. - - - - - -

F.S.1.08.03 Arretrati a docenti e ricercatori a tempo

determinato - - - - - -

TOTALE ARRETRATI AL PERSONALE A TEMPO

DETERMINATO - - - - - -

F.S.1.09

ALTRI EMOLUMENTI AL

PERSONALE SU FINANZIAMENTI

ESTERNI

F.S.1.09.01 Emolumenti a docenti e ricercatori 123.585,64 - 123.585,64 - - -

F.S.1.09.02 Emolumenti ai dirigenti - - - - - -

F.S.1.09.03 Emolumenti al personale tecnico

amministrativo 388.891,50 - 278.891,50 110.000,00 110.000,00 -

F.S.1.09.04 Emolumenti ai collaboratori esperti

linguistici - - - - - -

TOTALE ALTRI EMOLUMENTI AL PERSONALE

SU FINANZIAMENTI ESTERNI 512.477,14 - 402.477,14 110.000,00 110.000,00 -

F.S.1.10

ONERI PER IL PERSONALE A

CARICO DELL'ENTE E

COLLABORAZIONI COORDINATE

F.S.1.10.01

Collaborazioni coordinate (e continuative

o a progetto) al lordo delle ritenute a

carico del dipendente e IRAP

104.887,39 - 104.887,39 - - -

F.S.1.10.02

Oneri previdenziali e IRAP a carico

dell'ente per assegni fissi personale di

ruolo

10.303.753,00 - 766.417,00 9.537.336,00 37.187,00 9.500.149,00

F.S.1.10.03

Oneri previdenziali e IRAP a carico

dell'ente per assegni fissi personale non di

ruolo e indennità varie

449.694,18 51.187,82 500.882,00 155.251,00 345.631,00

TOTALE ONERI PER IL PERSONALE A CARICO

DELL'ENTE E COLLABORAZIONI COORDINATE 10.858.334,57 51.187,82 871.304,39 10.038.218,00 192.438,00 9.845.780,00

F.S.1.11 ALTRI ONERI PER IL PERSONALE

F.S.1.11.01 Formazione 19.259,00 - - 19.259,00 - 19.259,00

F.S.1.11.02 Buoni pasto 147.000,00 1.000,00 - 148.000,00 - 148.000,00

F.S.1.11.03 Equo indennizzo - - - - - -

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

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F.S.1.11.04 Missioni 101.575,70 - 61.575,70 40.000,00 10.000,00 30.000,00

F.S.1.11.05 Commissioni di concorso 150.000,00 - 7.000,00 143.000,00 110.000,00 33.000,00

F.S.1.11.06 Accertamenti sanitari - - - - - -

F.S.1.11.07 Altre spese per il personale 27.500,00 42.500,00 - 70.000,00 - 70.000,00

TOTALE ALTRI ONERI PER IL PERSONALE 445.334,70 43.500,00 68.575,70 420.259,00 120.000,00 300.259,00

TOTALE RISORSE UMANE 41.072.190,34 211.061,36 2.987.583,70 38.295.668,00 1.331.158,00 36.964.510,00

F.S.2 SPESE DI FUNZIONAMENTO

F.S.2.01 SPESE PER ATTIVITA'

ISTITUZIONALE

F.S.2.01.01 Missioni e rimborsi spese trasferta organi

istituzionali 14.000,00 - - 14.000,00 - 14.000,00

F.S.2.01.02 Gettoni/indennità ai componenti degli

organi istituzionali 90.000,00 - - 190.000,00 - 190.000,00

F.S.2.01.03 Quote associative 139.500,00 - 67.500,00 72.000,00 - 72.000,00

F.S.2.01.04 Altre spese per attività istituzionali 24.815,61 - 24.815,61 - - -

F.S.2.01.05 Spese di funzionamento su progetti

didattici speciali 142.116,47 - 142.116,47 - - -

F.S.2.01.06 Spese di funzionamento dei Centri di

Gestione 22.720,00 - 22.720,00 - - -

TOTALE SPESE PER ATTIVITA' ISTITUZIONALE 433.152,08 - 257.152,08 276.000,00 - 276.000,00

F.S.2.02 ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

F.S.2.02.01 Cancelleria e materiali di consumo

informatico e tecnico 40.208,36 1.551,64 - 41.760,00 1.760,00 40.000,00

F.S.2.02.02 Carburanti, combustibili e lubrificanti 11.000,00 1.000,00 - 12.000,00 - 12.000,00

F.S.2.02.03 Pubblicazioni, giornali e riviste non

inventariabili 5.000,00 - - 5.000,00 - 5.000,00

F.S.2.02.04 Altri materiali di consumo 5.000,00 - - 5.000,00 - 5.000,00

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F.S.2.02.05 Studi, consulenze e indagini 23.625,00 6.375,00 - 30.000,00 30.000,00

F.S.2.02.06 Pubblicità 8.000,00 - - 8.000,00 - 8.000,00

F.S.2.02.07 Organizzazione manifestazioni, convegni

e relazioni istituzionali 43.530,00 23.530,00 20.000,00 10.000,00 10.000,00

F.S.2.02.08 Spese postali 15.000,00 - - 15.000,00 - 15.000,00

F.S.2.02.09 Spese di assicurazione 78.500,00 6.500,00 85.000,00 - 85.000,00

F.S.2.02.10 Spese di rappresentanza 500,00 - - 500,00 - 500,00

F.S.2.02.11 Assistenza informatica e manutenzione

software 20.745,30 - 10.745,30 10.000,00 - 10.000,00

F.S.2.02.12 Spese per liti 10.000,00 - - 10.000,00 - 10.000,00

F.S.2.02.13 Smaltimenti rifiuti nocivi 24.000,00 - 24.000,00 - - -

F.S.2.02.14 Altre spese per servizi 115.770,00 39.630,00 76.140,00 - 76.140,00

TOTALE ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 400.878,66 15.426,64 97.905,30 318.400,00 41.760,00 276.640,00

F.S.2.03 UTENZE E CANONI

F.S.2.03.01 Utenze e canoni per telefonia fissa 45.000,00 - 3.000,00 42.000,00 33.600,00 8.400,00

F.S.2.03.02 Utenze e canoni per telefonia mobile 130.000,00 - - 130.000,00 110.000,00 20.000,00

F.S.2.03.03 Utenze e canoni per reti di trasmissione

dati 32.000,00 3.000,00 - 35.000,00 - 35.000,00

F.S.2.03.04 Utenze e canoni per energia elettrica 1.050.000,00 - 600.000,00 450.000,00 - 450.000,00

F.S.2.03.05 Utenze e canoni per acqua 200.000,00 - - 200.000,00 - 200.000,00

F.S.2.03.06 Utenze e canoni per gas 350.000,00 - - 350.000,00 - 350.000,00

F.S.2.03.07 Altre utenze e canoni 615.541,36 49.730,64 665.272,00 10.000,00 655.272,00

TOTALE UTENZE E CANONI 2.422.541,36 52.730,64 603.000,00 1.872.272,00 153.600,00 1.718.672,00

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F.S.2.04 MANUTENZIONE E GESTIONE

DELLE STRUTTURE

F.S.2.04.01 Pulizia ordinaria e straordinaria 1.211.812,52 11.812,52 1.200.000,00 - 1.200.000,00

F.S.2.04.02 Riscaldamento e condizionamento 75.000,00 - - 75.000,00 - 75.000,00

F.S.2.04.03 Manutenzione ordinaria e riparazione

immobili 250.000,00 - - 250.000,00 - 250.000,00

F.S.2.04.04 Manutenzione ordinaria e riparazione di

apparecchiature 115.614,15 25.614,15 90.000,00 - 90.000,00

F.S.2.04.05 Manutenzione ordinaria e riparazione

automezzi 2.400,00 300,00 - 2.700,00 - 2.700,00

F.S.2.04.06 Altre spese di manutenzione ordinaria e

riparazioni 361,79 361,79 - - -

F.S.2.04.07 Spese per servizi ausiliari, per traslochi,

trasporti e facchinaggio 680.000,00 98.802,00 581.198,00 - 581.198,00

TOTALE MANUTENZIONE E GESTIONE DELLE

STRUTTURE 2.335.188,46 300,00 136.590,46 2.198.898,00 - 2.198.898,00

F.S.2.05 UTILIZZO BENI DI TERZI

F.S.2.05.01 Affitto locali e relative spese condominiali - - - - - -

F.S.2.05.02 Noleggi e spese accessorie 40.824,00 824,00 40.000,00 - 40.000,00

F.S.2.05.03 Leasing operativo - - - - - -

F.S.2.05.04 Licenze software 54.000,00 16.000,00 - 70.000,00 - 70.000,00

F.S.2.05.05 Canoni Project Financing - - - - - -

TOTALE UTILIZZO BENI DI TERZI 94.824,00 16.000,00 824,00 110.000,00 - 110.000,00

F.S.2.06 SPESE VIVE SU ATTIVITA' C/TERZI

F.S.2.06.01 Spese vive su prestazioni e

sperimentazioni - - - - - -

F.S.2.06.02 Spese vive su contratti e convenzioni di

ricerca e consulenza 526.056,54 - 405.056,54 121.000,00 121.000,00 -

F.S.2.06.03 Spese vive su contratti e convenzioni per

attività didattica 306.987,93 - 306.987,93 - - -

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F.S.2.06.04 Spese vive su proventi fotocopie 27.250,71 - 3.050,71 24.200,00 24.200,00 -

F.S.2.06.05 Spese vive su proventi vari 202.656,35 - 105.856,35 96.800,00 96.800,00 -

F.S.2.06.06 Spese vive su servizio editoria - - - - - -

F.S.2.06.07 Spese vive su attività brevettuale 850,00 24.150,00 - 25.000,00 25.000,00

TOTALE SPESE VIVE SU ATTIVITA' C/TERZI 1.063.801,53 24.150,00 820.951,53 267.000,00 267.000,00 -

TOTALE SPESE DI FUNZIONAMENTO 6.750.386,09 108.607,28 1.916.423,37 5.042.570,00 462.360,00 4.580.210,00

F.S.3 INTERVENTI A FAVORE DEGLI

STUDENTI

F.S.3.01 BORSE DI STUDIO

F.S.3.01.01 Borse di studio per Dottorati di Ricerca 3.639.264,54 - 275.310,54 3.363.954,00 3.363.954,00

F.S.3.01.02 Borse di studio Scuole di specializzazione - - - - - -

F.S.3.01.04 Borse di studio post-dottorato - - - - - -

F.S.3.01.05 Borse di studio per perfezionamento

all'estero - - - - - -

F.S.3.01.06 Altre borse di studio 637.288,62 - 292.274,62 345.014,00 345.014,00 -

TOTALE BORSE DI STUDIO 4.276.553,16 - 567.585,16 3.708.968,00 3.708.968,00 -

F.S.3.02 ALTRI INTERVENTI A FAVORE

DEGLI STUDENTI

F.S.3.02.01 Attività part-time 195.540,00 - 13.140,00 182.400,00 182.400,00 -

F.S.3.02.02 Programmi di mobilità e scambi culturali

studenti 517.415,19 - 224.124,19 293.291,00 293.291,00 -

F.S.3.02.03 Iniziative ed attività culturali gestite dagli

studenti 47.595,00 - 32.395,00 15.200,00 15.200,00 -

F.S.3.02.04 Altri interventi a favore degli studenti 804.770,86 - 496.179,86 308.591,00 285.284,00 23.307,00

TOTALE ALTRI INTERVENTI A FAVORE DEGLI

STUDENTI 1.565.321,05 - 765.839,05 799.482,00 776.175,00 23.307,00

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TOTALE INTERVENTI A FAVORE DEGLI

STUDENTI 5.841.874,21 - 1.333.424,21 4.508.450,00 4.485.143,00 23.307,00

F.S.4 TRASFERIMENTI PASSIVI

F.S.4.01 INTERESSI PASSIVI

F.S.4.01.01 Interessi passivi a Cassa Depositi e Prestiti - - - - - -

F.S.4.01.02 Interessi passivi ad altri soggetti per

finanziamenti a breve - - - - - -

F.S.4.01.03 Interessi passivi ad altri soggetti per

finanziamenti a medio-lungo - - - - - -

F.S.4.01.04 Interessi passivi ad altri soggetti per

anticipazioni - - - - - -

F.S.4.01.05 Oneri finanziari derivanti da operazioni di

cartolarizzazione - - - - - -

F.S.4.01.06 Oneri finanziari per operazioni in derivati - - - - - -

TOTALE INTERESSI PASSIVI - - - - - -

F.S.4.02 COMMISSIONI BANCARIE ED

INTERMEDIAZIONI

F.S.4.02.01 Commissioni bancarie e postali 12.000,00 - - 12.000,00 - 12.000,00

TOTALE COMMISSIONI BANCARIE ED

INTERMEDIAZIONI 12.000,00 - - 12.000,00 - 12.000,00

F.S.4.03 IMPOSTE E TASSE

F.S.4.03.01 Imposte sul reddito 176.390,21 6.390,21 170.000,00 - 170.000,00

F.S.4.03.02 Imposte sul patrimonio - - - - - -

F.S.4.03.03 Imposte sul registro 1.500,00 - - 1.500,00 1.500,00

F.S.4.03.04 I.V.A. 564.399,99 - 114.399,99 450.000,00 450.000,00 -

F.S.4.03.05 Tassa di rimozione rifiuti solidi urbani 220.000,00 - -

84.200,00 304.200,00 - 304.200,00

F.S.4.03.06 Valori bollati 1.000,00 - - 1.000,00 - 1.000,00

F.S.4.03.07 Atri tributi 190.000,00 - - 190.000,00 180.000,00 10.000,00

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TOTALE IMPOSTE E TASSE 1.153.290,20 - 36.590,20 1.116.700,00 630.000,00 486.700,00

TOTALE ONERI FINANZIARI E TRIBUTARI 1.165.290,20 - 36.590,20 1.128.700,00 630.000,00 498.700,00

F.S.5 ALTRE SPESE CORRENTI

F.S.5.01

POSTE CORRETTIVE E

COMPENSATIVE DI ENTRATE

CORRENTI

F.S.5.01.01 Restituzioni e rimborsi 56.300,00 93.700,00 150.000,00 30.000,00 120.000,00

TOTALE POSTE CORRETTIVE E

COMPENSATIVE DI ENTRATE CORRENTI 56.300,00 93.700,00 - 150.000,00 30.000,00 120.000,00

F.S.5.02 ALTRE SPESE CORRENTI

F.S.5.02.01 Oneri di contenzioso e sentenze

sfavorevoli 25.000,00 - 25.000,00 - - -

F.S.5.02.02 Oneri vari straordinari - - - - - -

F.S.5.02.03 Altre spese correnti non classificabili - - - - - -

TOTALE ALTRE SPESE CORRENTI 25.000,00 - 25.000,00 - - -

F.S.5.03 FONDI DI ACCANTONAMENTO

F.S.5.03.01 Fondo di riserva ai sensi del RAFC 136.500,00 13.500,00 - 150.000,00 - 150.000,00

F.S.5.03.02 Fondo di accantonamento di risorse da

destinare 7.025.417,81 - 39.752.139,08 39.646.175,08 105.964,00

F.S.5.03.03 Accantonamento TFR per tecnici

amministrativi - - - - - -

F.S.5.03.04 Accantonamento per i rinnovi contrattuali - - - - - -

F.S.5.03.05 Accantonamenti brevetti di Ateneo - - - - - -

F.S.5.03.06 Fondo di accantonamento di risorse non

vincolate 527.551,92 - 527.551,92 - 527.551,92

F.S.5.03.07 Risorse per la sostenibilità del bilancio a

medio termine 2.000.000,00 2.000.000,00 2.000.000,00

F.S.5.03.08 Fondo rischi per partecipazioni societarie

e perdite su progetti di ricerca 800.000,00 800.000,00 800.000,00

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F.S.5.03.09 Fondo rischi per contenziosi e pendenze

varie 400.000,00 300.000,00 700.000,00 400.000,00 300.000,00

F.S.5.03.10 Cofinanziamento partecipazione progetti

di ricerca 800.000,00 800.000,00 800.000,00

F.S.5.03.11 Progetti innovativi di Ateneo 275.443,00 275.443,00 275.443,00

F.S.5.03.12

Miglioramento servizi a sostegno delle

attività previste dalla riforma universitaria

(L. 240/2010)

446.932,33 0,33 446.932,00 446.932,00

F.S.5.03.13 Fondo di accantonamento di risorse

provenienti da strutture disattivate

TOTALE FONDI DI ACCANTONAMENTO 12.411.845,06 313.500,00 0,33 45.452.066,00 44.368.550,08 1.083.515,92

TOTALE ALTRE SPESE CORRENTI 12.493.145,06 407.200,00 25.000,33 45.602.066,00 44.398.550,08 1.203.515,92

F.S.6 TRASFERIMENTI

F.S.6.01 TRASFERIMENTI CORRENTI

F.S.6.01.01 Trasferimenti correnti allo Stato 208.072,00 1.928,00 - 210.000,00 - 210.000,00

F.S.6.01.02 Trasferimenti correnti all'Unione Europea - - - - - -

F.S.6.01.03 Trasferimenti correnti ad organismi

internazionali - - - - - -

F.S.6.01.04 Trasferimenti correnti a Regioni e

Province autonome - - - - - -

F.S.6.01.05 Trasferimenti correnti a Città

metropolitane - - - - - -

F.S.6.01.06 Trasferimenti correnti a Province - - - - - -

F.S.6.01.07 Trasferimenti correnti a Comuni - - - - - -

F.S.6.01.08 Trasferimenti correnti a Comunità

montane - - - - - -

F.S.6.01.09 Trasferimenti correnti a Unioni di Comuni - - - - - -

F.S.6.01.10 Trasferimenti correnti ad Aziende sanitarie - - - - - -

F.S.6.01.11 Trasferimenti correnti ad Aziende

ospedaliere - - - - - -

F.S.6.01.12 Trasferimenti correnti a IRCCS pubblici - - - - - -

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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F.S.6.01.13 Trasferimenti correnti ad Enti di

previdenza - - - - - -

F.S.6.01.14 Trasferimenti correnti a Enti di ricerca 10.601,14 - 10.601,14 - - -

F.S.6.01.15 Trasferimenti correnti a Camere di

commercio - - - - - -

F.S.6.01.16 Trasferimenti correnti ad Autorità portuali - - - - - -

F.S.6.01.17 Trasferimenti correnti ad Aziende di

promozione turistica - - - - - -

F.S.6.01.18 Trasferimenti correnti a sistema

universitario 29.687,46 2.447,54 - 32.135,00 32.135,00

F.S.6.01.19 Trasferimenti correnti ad Enti Parco

Nazionali - - - - - -

F.S.6.01.22 Trasferimenti correnti al CUS 85.250,00 4.750,00 - 90.000,00 90.000,00

F.S.6.01.23

Trasferimenti correnti all'Organismo

regionale di gestione per il diritto allo

studio (Edisu)

- - - - - -

F.S.6.01.24 Trasferimenti correnti ad altre Pubbliche

Amministrazione 63.122,10 - 7.922,10 55.200,00 - 55.200,00

F.S.6.01.26 Trasferimenti correnti a famiglie - - - - - -

F.S.6.01.27 Trasferimenti correnti a istituzioni sociali

private - - - - - -

F.S.6.01.28 Trasferimenti correnti a imprese pubbliche - - - - - -

F.S.6.01.29 Trasferimenti correnti a imprese private 143.960,76 82.360,76 61.600,00 61.600,00 -

F.S.6.01.30 Trasferimenti correnti a istituti profilattici

sperimentali - - - - - -

TOTALE TRASFERIMENTI CORRENTI 540.693,46 9.125,54 100.884,00 448.935,00 151.600,00 297.335,00

F.S.6.02 TRASFERIMENTI PER

INVESTIMENTI

F.S.6.02.01 Trasferimenti per investimenti allo Stato - - - - - -

F.S.6.02.02 Trasferimenti per investimenti all'Unione

Europea - - - - - -

F.S.6.02.03 Trasferimenti per investimenti ad

organismi internazionali - - - - - -

F.S.6.02.04 Trasferimenti per investimenti a Regioni e

Province autonome - - - - - -

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

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Seduta del 17 dicembre 2012

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F.S.6.02.05 Trasferimenti per investimenti a Città

metropolitane - - - - - -

F.S.6.02.06 Trasferimenti per investimenti a Province - - - - - -

F.S.6.02.07 Trasferimenti per investimenti a Comuni - - - - - -

F.S.6.02.08 Trasferimenti per investimentia Comunità

montane - - - - - -

F.S.6.02.09 Trasferimenti per investimenti a Unioni di

Comuni - - - - - -

F.S.6.02.10 Trasferimenti per investimenti Aziende

sanitarie - - - - - -

F.S.6.02.11 Trasferimenti per investimenti da Aziende

ospedaliere - - - - - -

F.S.6.02.12 Trasferimenti per investimenti da IRCCS

pubblici - - - - - -

F.S.6.02.13 Trasferimenti per investimenti da Enti di

previdenza - - - - - -

F.S.6.02.14 Trasferimenti per investimenti da Enti di

ricerca - - - - - -

F.S.6.02.15 Trasferimenti per investimenti da Camere

di commercio - - - - - -

F.S.6.02.16 Trasferimenti per investimenti da Autorità

portuali - - - - - -

F.S.6.02.17 Trasferimenti per investimenti da Aziende

di promozione turistica - - - - - -

F.S.6.02.18 Trasferimenti per investimenti da altre

Università - - - - - -

F.S.6.02.19 Trasferimenti per investimenti da Enti

Parco Nazionali - - - - - -

F.S.6.02.22 Trasferimenti per investimenti al CUS - - - - - -

F.S.6.02.23 Trasferimenti per investimenti a EDISU - - - - - -

F.S.6.02.24 Trasferimenti per investimenti da altre

Amministrazioni pubbliche - - - - - -

F.S.6.02.26 Trasferimenti per investimenti da famiglie - - - - - -

F.S.6.02.27 Trasferimenti per investimenti da

istituzioni sociali private - - - - - -

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F.S.6.02.28 Trasferimenti per investimenti da imprese

pubbliche - - - - - -

F.S.6.02.29 Trasferimenti per investimenti da imprese

private - - - - - -

F.S.6.02.30 Trasferimenti per investimenti da istituti

zooprofilattici sperimentali - - - - - -

TOTALE TRASFERIMENTI PER INVESTIMENTI - - - - - -

F.S.6.03 TRASFERIMENTI INTERNI DA A.C.

A CDS

F.S.6.03.01 Trasferimenti correnti ai CDS di risorse di

Ateneo 353.119,13 53.119,13 300.000,00 - 300.000,00

F.S.6.03.02 Trasferimenti interni ai CDS di risorse di

Ateneo per investimento 797.378,05 - 597.378,05 200.000,00 - 200.000,00

F.S.6.03.03 Trasferimenti correnti da A.C. ai CDS di

risorse di terzi 488.428,71 - 416.428,71 72.000,00 72.000,00 -

F.S.6.03.04 Trasferimenti interni ai CDS di risorse di

terzi per investimento 25.577.766,18 - 25.577.766,18 - - -

F.S.6.03.05 Trasferimenti da A.C. ai CDS per rimborsi 46.713,80 26.713,80 20.000,00 20.000,00 -

TOTALE TRASFERIMENTI INTERNI DA A.C. A

CDS 27.263.405,87 - 26.671.405,87 592.000,00 92.000,00 500.000,00

TOTALE TRASFERIMENTI 27.804.099,33 9.125,54 26.772.289,87 1.040.935,00 243.600,00 797.335,00

F.S.7 ACQUISIZIONE DI BENI DUREVOLI

E PARTITE FINANZIARIE

F.S.7.01 ACQUISIZIONE BENI IMMOBILI E

DIRITTI REALI

F.S.7.01.01 Acquisizione di terreni - - - - - -

F.S.7.01.02 Acquisizione di fabbricati residenziali per

attività istituzionali - - - - - -

F.S.7.01.03 Acquisizione di fabbricati residenziali per

altre finalità - - - - - -

F.S.7.01.04 Acquisizione di fabbricati industriali e

costruzioni leggere - - - - - -

F.S.7.01.05 Acquisizione di fabbricati rurali - - - - - -

F.S.7.01.06 Acquisizione di opere destinate al culto - - - - - -

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F.S.7.01.07 Acquisizione di beni di valore culturale,

storico, archeologico ed artistico - - - - - -

F.S.7.01.08 Acquisizione di altri beni immobili - - - - - -

TOTALE ACQUISIZIONE BENI IMMOBILI E

DIRITTI REALI - - - - - -

F.S.7.02 INTERVENTI EDILIZI

F.S.7.02.01 Interventi edilizi su terreni - - - - - -

F.S.7.02.02 Interventi edilizi su fabbricati residenziali

per attività istituzionali 10.768.720,40 - 10.768.720,40 - - -

F.S.7.02.03 Interventi edilizi su fabbricati residenziali

per altre finalità - 40.000.000,00 - 40.000.000,00 40.000.000,00 -

F.S.7.02.04 Interventi edilizi su fabbricati industriali e

costruzioni leggere - - - - - -

F.S.7.02.05 Interventi edilizi su fabbricati rurali - - - - - -

F.S.7.02.06 Interventi edilizi su opere destinate al

culto - - - - - -

F.S.7.02.07 Interventi edilizi su beni di valore

culturale, storico, archeologico ed artistico - - - - - -

F.S.7.02.08 Altri interventi edilizi - - - - - -

TOTALE INTERVENTI EDILIZI 10.768.720,40 40.000.000,00 10.768.720,40 40.000.000,00 40.000.000,00 -

F.S.7.03 ACQUISIZIONE DI BENI MOBILI,

MACCHINE E ATTREZZATURE

F.S.7.03.01 Mezzi di trasporto 3.000,00 -

3.000,00 - - - -

F.S.7.03.02 Mobili e arredi per locali ad uso specifico 4.000,00 - - 4.000,00 - 4.000,00

F.S.7.03.03 Hardware 37.270,30 - - - - -

F.S.7.03.04 Macchinari e attrezzature tecnico

scientifiche 15.000,00 - - - - -

F.S.7.03.05 Materiale bibliografico 111.544,45 55.655,55 - 167.200,00 167.200,00 -

F.S.7.03.06 Mobili e arredi per alloggi e pertinenze - - - - - -

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F.S.7.03.07 Impianti e attrezzature 106.971,21 - 106.971,21 - - -

F.S.7.03.08 Acquisizione e realizzazione software 40.000,00 - 20.000,00 20.000,00 - 20.000,00

F.S.7.03.09 Opere artistiche - - - - - -

F.S.7.03.10 Restauro e conservazione di materiale

bibliografico, artistico e museale - - - - - -

F.S.7.03.11 Altri beni materiali - - - - - -

F.S.7.03.12 Beni immateriali - - - - - -

TOTALE ACQUISIZIONE DI BENI MOBILI,

MACCHINE E ATTREZZATURE 317.785,96 52.655,55 126.971,21 191.200,00 167.200,00 24.000,00

F.S.7.04 ACQUISIZIONE DI TITOLI E

PARTECIPAZIONI

F.S.7.04.01 Partecipazioni in altre Amministrazioni

pubbliche - - - - - -

F.S.7.04.02 Altre partecipazioni 30.000,00 - - - - -

F.S.7.04.03 Titoli di Stato - - - - - -

F.S.7.04.04 Altri titoli - - - - - -

TOTALE ACQUISIZIONE DI TITOLI E

PARTECIPAZIONI 30.000,00 - - - - -

F.S.7.05 CONCESSIONI DI CREDITI E

ANTICIPAZIONI

F.S.7.05.01 Concessioni di crediti e anticipazioni - - - - - -

TOTALE CONCESSIONI DI CREDITI E

ANTICIPAZIONI - - - - - -

F.S.7.06 VERSAMENTI A CONTI BANCARI

DI DEPOSITO

F.S.7.06.01 Versamenti a conti bancari di deposito - - - - - -

TOTALE VERSAMENTI A CONTI BANCARI DI

DEPOSITO - - - - - -

F.S.7.07 SPESE PER LA RICERCA

SCIENTIFICA

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F.S.7.07.01 Spese per progetti di ricerca d'Ateneo - - - - - -

F.S.7.07.02 Spese per progetti nazionali di ricerca - - - - - -

F.S.7.07.03 Spese per la ricerca finanziata dal CNR - - - - - -

F.S.7.07.04 Spese per la ricerca finanziata da ASI - - - - - -

F.S.7.07.05 Spese per la ricerca finanziata da U.E. 15.779,31 - 15.779,31 - - -

F.S.7.07.06 Spese per la ricerca finanziata da

organismi esteri - - - - - -

F.S.7.07.07 Spese per la ricerca finanziata da Ministeri 4.281.586,16 932.626,16 3.348.960,00 3.348.960,00 -

F.S.7.07.08 Spese per la ricerca finanziata da enti

locali 86.670,70 - 86.670,70 - - -

F.S.7.07.09 Spese per la ricerca finanziata da soggetti

privati - - - - - -

F.S.7.07.10 Spese per la ricerca finanziata da altri

soggetti pubblici - - - - - -

F.S.7.07.11 Spese per la ricerca finanziata

autofinanziata 23.667,10 - 23.667,10 - - -

F.S.7.07.12 spese di investimento per i dottorati di

ricerca - - - - - -

F.S.7.07.13 Pubblicazioni scientifiche e diffusione

risultati di ricerca - - - - - -

TOTALE SPESE PER LA RICERCA SCIENTIFICA 4.407.703,27 - 1.058.743,27 3.348.960,00 3.348.960,00 -

F.S.7.08 SPESE DI INVESTIMENTO SU

PROGETTI DIDATTICI SPECIALI

F.S.7.08.01 Spese di investimento su progetti didattici

speciali 93.281,31 - 93.281,31 - - -

TOTALE SPESE DI INVESTIMENTO SU

PROGETTI DIDATTICI SPECIALI 93.281,31 - 93.281,31 - - -

TOTALE ACQUISIZIONE DI BENI DUREVOLI E

PARTITE FINANZIARIE 15.617.490,94 40.052.655,55 12.047.716,19 43.540.160,00 43.516.160,00 24.000,00

F.S.8 RIMBORSO DI PRESTITI

F.S.8.01 RIMBORSI ANTICIPAZIONI DI

CASSA

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F.S.8.01.01 Rimborso anticipazioni di cassa - - - - - -

TOTALE RIMBORSI ANTICIPAZIONI DI CASSA - - - - - -

F.S.8.02 RIMBORSO FINANZIAMENTI A

BREVE TERMINE

F.S.8.02.01 Rimborso finanziamenti in euro - - - - - -

F.S.8.02.02 Rimborso finanziamenti in altre valute - - - - - -

TOTALE RIMBORSO FINANZIAMENTI A BREVE

TERMINE - - - - - -

F.S.8.03 RIMBORSO PRESTITI A CASSA

DEPOSITI E PRESTITI

F.S.8.03.01 Rimborso prestiti a Cassa Depositi e

Prestiti gestione Tesoro - - - - - -

F.S.8.03.02 Rimborso prestiti a Cassa Depositi e

Prestiti gestione CCDD spa - - - - - -

TOTALE RIMBORSO PRESTITI A CASSA

DEPOSITI E PRESTITI - - - - - -

F.S.8.04 RIMBORSO PRESTITI AD ALTRI

SOGGETTI

F.S.8.04.01 Rimborso di operazioni di

cartolarizzazione immobiliare - - - - - -

F.S.8.04.02 Rimborso di operazioni di

cartolarizzazione finanziaria - - - - - -

F.S.8.04.03 Rimborso di prestiti a Banca Europea

degli Investimenti (BEI) - - - - - -

F.S.8.04.04 Rimborso di prestiti ad altri in euro - - - - - -

F.S.8.04.05 Rimborso di prestiti ad altri in altre valute - - - - - -

TOTALE RIMBORSO PRESTITI AD ALTRI

SOGGETTI - - - - - -

TOTALE RIMBORSO DI PRESTITI - - - - - -

F.S.9 SPESE AVENTI NATURA DI

PARTITE DI GIRO

F.S.9.01 SPESE AVENTI NATURA DI

PARTITE DI GIRO

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

Pagina 54 di 108

F.S.9.01.01 Ritenute erariali 8.000.000,00 - - 8.000.000,00 8.000.000,00 -

F.S.9.01.02 Ritenute previdenziali e assistenziali al

personale 4.000.000,00 - - 4.000.000,00 4.000.000,00 -

F.S.9.01.03 Altre ritenute al personale per conto di

terzi 500.000,00 - - 500.000,00 500.000,00 -

F.S.9.01.04 Anticipazione di fondi economali 11.884,00 - - 11.884,00 11.884,00 -

F.S.9.01.05 Restituzione depositi cauzionali - - - - - -

F.S.9.01.06 Spese per servizi per conto di terzi - - - - - -

F.S.9.01.07 Altre partite di giro 500.000,00 - - 500.000,00 500.000,00 -

F.S.9.01.08 Anticipazioni varie 100.000,00 - - 100.000,00 100.000,00 -

F.S.9.01.09 Oneri previdenziali, IRAP e INAIL 350.000,00 - - 350.000,00 350.000,00 -

F.S.9.01.10 Versamenti tassa regionale per il diritto

allo studio - 1.200.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00

TOTALE SPESE AVENTI NATURA DI PARTITE DI

GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -

TOTALE SPESE AVENTI NATURA DI PARTITE DI

GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -

TOTALE GENERALE USCITE 124.206.360,1

7 41.988.649,73 45.119.027,87 153.820.433,00 109.728.855,08 44.091.577,92

RIEPILOGO DEI TITOLI Quota vincolata Quota non

vincolata

RISORSE UMANE 41.072.190,34 211.061,36 2.987.583,70 38.295.668,00 1.331.158,00 36.964.510,00

SPESE DI FUNZIONAMENTO 6.750.386,09 108.607,28 1.916.423,37 5.042.570,00 462.360,00 4.580.210,00

INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI 5.841.874,21 0,00 1.333.424,21 4.508.450,00 4.485.143,00 23.307,00

ONERI FINANZIARI E TRIBUTARI 1.165.290,20 0,00 36.590,20 1.128.700,00 630.000,00 498.700,00

ALTRE SPESE CORRENTI 12.493.145,06 407.200,00 25.000,33 45.602.066,00 44.398.550,08 1.203.515,92

TRASFERIMENTI 27.804.099,33 9.125,54 26.772.289,87 1.040.935,00 243.600,00 797.335,00

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ACQUISIZIONE DI BENI DUREVOLI E PARTITE

FINANZIARIE 15.617.490,94 40.052.655,55 12.047.716,19 43.540.160,00 43.516.160,00 24.000,00

RIMBORSO DI PRESTITI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

SPESE AVENTI NATURA DI PARTITE DI GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 0,00 14.661.884,00 14.661.884,00 0,00

TOTALE GENERALE USCITE 124.206.360,1

7 41.988.649,73 45.119.027,87 153.820.433,00 109.728.855,08 44.091.577,92

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Il Prof. Castorani, pur ringraziando il personale che ha contribuito alla redazione del bilancio, palesa alcune

perplessità in merito al bilancio medesimo. Innanzitutto rileva l’assenza della relazione di indirizzo politico,

a fondamento delle scelte programmatiche dell’Amministrazione. Inoltre, evidenzia che la relazione

accompagnatoria non illustra, nel dettaglio, la composizione dei singoli capitoli. Pertanto, il bilancio, così

come redatto, si presta a difficoltà interpretative. Ad esempio, in riferimento al capitolo F.S.1.05.01 -

“Supplenze, affidamenti e competenze fisse al personale docente e ricercatori a t.d.”, non è chiaro quale

percentuale di risorse siano destinate alle supplenze e quale ai ricercatori a tempo determinato. Per le

suddette motivazioni, il Prof. Castorani dichiara la sua astensione.

Anche il Prof. Marzano lamenta l’assenza della relazione politica e di una relazione accompagnatoria più

dettagliata al fine di meglio comprendere le singole voci di bilancio. Nell’auspicio che l’Amministrazione

recepisca le richieste avanzate, esprime parere favorevole.

A tal proposito, la dott.ssa Trentadue, nel precisare che l’impostazione del bilancio di previsione 2013 è

rimasta immutata, rispetto ai bilanci precedenti, ricorda che la medesima corrisponde ai principi dei codici

previsti dal sistema SIOPE. Pertanto, le ripartizioni riconducono a codifiche previste dal predetto sistema.

L’Ing. Tortelli esprime parere favorevole e chiede che l’Amministrazione si impegni a incrementare gli

stanziamenti per le borse di dottorato di ricerca.

Il Sig. Fortunato ringrazia per l’impegno e il lavoro prodotto dall’Amministrazione ed esprime parere

favorevole. Nel contempo chiede chiarimenti in merito alla mancata previsione relativa agli arretrati PEO

2008, da corrispondere al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, infatti gli arretrati sono un diritto

maturato dal personale.

Ricorda inoltre che sono pendenti alcuni contenziosi con l’Amministrazione, per le PEO 2008/2009, che

potrebbero trovare ristoro nel fondo rischi per contenziosi e pendenze varie, come l’eventuale transazione per

il contenzioso con i “tecnici laureati”.

Il Prof. Camarda, pur condividendo le richieste di chiarezza avanzate, esprime il proprio parere favorevole.

Chiede inoltre che venga congruamente esteso il numero delle borse di dottorato di ricerca, anche alla luce

dell’incremento delle immatricolazioni, che potrebbe produrre un incremento delle entrate. Chiede di

verificare la possibilità di aumentare le dotazioni finanziarie dei dipartimenti, anche in funzione

dell’auspicato trasferimento agli stessi degli oneri per la manutenzione ordinaria.

Il Rettore, in merito alla rilevata assenza della relazione di indirizzo politico, precisa che la relazione

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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prodotta è sottoscritta dal Rettore e dal Direttore Generale, alla luce delle nuove responsabilità disegnate

dalla legge n. 240/2010. In merito alla richiesta avanzata dal Prof. Camarda, sui fondi per la manutenzione

ordinaria, riferisce che l’ufficio tecnico sta tentando di trasformare i lavori di manutenzione ordinaria in

progetti in modo da poterli spesare sui fondi di spesa dell’edilizia.

Per quanto riguarda le osservazioni del Sig. Fortunato, in particolare, in merito al contenzioso con i “tecnici

laureati”, il Rettore precisa che il Consiglio di Amministrazione sarà interessato da un’apposita istruttoria, al

fine di potere valutare la realizzazione di una transazione o aspettare l’esito dei contenziosi pendenti. Per

quanto concerne gli arretrati PEO, di concerto con il Direttore Generale, si impegna a procedere a uno

specifico approfondimento.

Il Direttore Generale, nel ricordare che, come disciplinato dalla legge n. 240/2010 e puntualmente recepito

dallo Statuto del Politecnico, il Senato Accademico è chiamato a esprimere parere sul bilancio di previsione,

mentre al Consiglio di Amministrazione sono attribuite le funzioni di indirizzo strategico e di approvazione

della programmazione finanziaria, evidenzia che la relazione tecnica è prodotta al Consiglio di

Amministrazione, per potere esercitare le proprie attribuzioni. Tuttavia, per evitare l’imbarazzo

dell’Amministrazione che, oggi, è apparsa “inadempiente”, il Direttore Generale propone, sin dal prossimo

anno, di sottoporre anche all’esame del Senato Accademico la relazione tecnica.

Il Prof. Binetti , dopo avere attentamente ascoltato l’illustrazione della relazione di sintesi al bilancio della

dott.ssa E. Trentadue e dopo l’intervento del Direttore Generale, con maggiore consapevolezza condivide le

osservazioni esposte dal prof. A. Castorani e auspica che l’Amministrazione individui forme che consentano

una lettura chiara e accessibile di tutte le voci esposte nel bilancio di previsione a tutti i componenti di

Senato e dichiara la sua astensione.

Il Prof. D’Amato Guerrieri esprime il suo apprezzamento per il lavoro svolto e dichiara parere favorevole.

Il Prof. Monno, pur condividendo le ragioni della chiarezza, come prospettate, dichiara il proprio parere

favorevole.

Il Sig. Gratton esprime il suo apprezzamento per il lavoro svolto dai colleghi e dai Consiglieri di

amministrazione. Dichiara di essere fiducioso sull’accoglimento, per gli anni futuri, delle richieste avanzate.

Il prof. Berardi, pur esprimendo parere favorevole, propone, per l’anno prossimo, che le sedute

monotematiche sul bilancio coinvolgano anche i componenti del Senato.

Il Prof. Galietti ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla redazione del bilancio ed esprime

apprezzamento per l’impostazione prudenziale che ha caratterizzato la costruzione del bilancio medesimo.

Inoltre, ritiene che l’esame di dettaglio del bilancio di previsione sia compito del Consiglio di

Amministrazione. Auspica che, in futuro, il Senato Accademico intervento venga coinvolto sull’utilizzo di

eventuali fondi non vincolati.

L'Ing. Dotoli condivide quanto dichiarato dal Prof. Galietti e, pur ritenendo necessario incrementare gli

stanziamenti per le borse di dottorato di ricerca, esprime parere favorevole.

Il Rettore ritiene che, per il prossimo esercizio finanziario, il Senato Accademico potrebbe produrre una serie

di proposte al Consiglio di Amministrazione. Questa modalità potrebbe già essere messa in atto in occasione

della ripartizione dell’avanzo di amministrazione e su un eventuale auspicato aumento dell’FFO.

Il Rettore, in chiusura, dichiara di essere molto soddisfatto dal lavoro svolto dall’Amministrazione e dal

Consiglio che, recentemente insediatosi e senza alcuna esperienza in merito, si è sentito fortemente coinvolto

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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nel processo di costruzione del bilancio e ha partecipato assiduamente alle sedute monotematiche che sono

state caratterizzate da continue verifiche, come mai avvenuto nelle precedenti gestioni.

Escono dalla sala consiliare le dott.sse Santoro e Trentadue.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

Udita la relazione del Rettore;

Vista la relazione di sintesi e il bilancio di previsione;

Considerati gli interventi dei componenti del Senato Accademico,

con l’astensione dei componenti Binetti e Castorani, per le motivazioni addotte nel corso della discussione,

ESPRIME

parere favorevole al Bilancio di previsione per l’anno 2013, con le seguenti proposte.

- ripartire il capitolo uscite FS 1.05.01 in due sottocapitoli, relativi rispettivamente a “contratti e supplenze”

e a “ricercatori a tempo determinato”;

- dettagliare maggiormente la prossima relazione di accompagnamento;

- verificare la possibilità di aumentare gli stanziamenti per il dottorato di ricerca;

- verificare la possibilità di aumentare le dotazioni finanziarie dei dipartimenti, anche in funzione del

trasferimento agli stessi degli oneri per la manutenzione ordinaria.

P.156 o.d.g - Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari ed Ellesse Edu

s.r.l. Il punto all’odg è ritirato poiché la convenzione sarà oggetto di proposta direttamente con il Dipartimento

di Meccanica, Matematica e Management.

P. 167 o.d.g. - Proposta di revisione del Regolamento per il Servizio per gli studenti

diversamente abili L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.

P. 174 o.d.g. - Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il

Politecnico di Bari Il Rettore riferisce che, a seguito di accordi preliminari intercorsi tra il Prof. XiaoYan Preside della Facoltà di

Ingegneria Civile della “Hunan University, Changsha – China” ed il Prof. Marano , è stato perfezionato un

Accordo di Collaborazione per la realizzazione di un rapporto di collaborazione didattica, scientifica e di

ricerca. Il Rettore fa presente che le Istituzioni stabiliranno relazioni accademiche al fine di promuovere studi

congiunti nei differenti campi di reciproco interesse, così come saranno specificati attraverso appositi

protocolli.

Il Rettore rende noto che l’ambito di applicazione dell’Accordo in oggetto è incentrato sull’organizzazione di

attività (conferenze, seminari, workshops) , sullo scambio di informazioni scientifiche e tecniche sui temi

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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primari di lavoro, sullo svolgimento di ricerche comuni e pubblicazioni dei più importanti risultati conseguiti

che coinvolgeranno docenti e ricercatori, e studenti di ogni grado nell’ambito delle seguenti discipline:

- Experimental studies on new materials and systems of composite steel concrete structures;

- Seismic engineering;

- Structural health monitoring, assessment, retrofit

Il Rettore riferisce, inoltre, che non sono previsti oneri finanziari e che specifiche azioni del programma, che

dovessero prevedere impegni finanziari, saranno oggetto di uno specifico protocollo d’intesa.

L’Accordo diventerà operativo con la sottoscrizione di entrambi i contraenti, avrà validità due anni dalla data

di sottoscrizione di entrambe le parti e si intenderà rinnovato automaticamente, a meno che una delle parti

non intenda porvi termine previa comunicazione scritta.

Memorandum of Understanding for

备忘录

Further Collaboration in Seismic and Structural Engineering Research Between

College of Civil Engineering, Hunan University, Changsha, China

and

Technical University of Bari (TUB), Bari, Italy

湖南大学土木工程学院和意大利巴里技术大学

关于抗震和结构工程研究合作研究的协议

The research collaboration relationship has been established followed by previous contacts with Prof. G. C.

MARANO and R. GRECO and by visits to the Hunan University (HNU) by Prof. Giuseppe Carlo

MARANO in March 2010 and in September 2012. Both sides mutually desire a further and closer

collaboration. It is proposed that the following steps and measures shall be taken to enhance the

collaboration.

Frequent exchange of research information through Internet and personnel visits shall be continued.

Both sides shall actively seek funding opportunities from all possible sources to further enhance

research collaborations. If resources are available, both sides shall facilitate the exchanges of

researchers.

The current research collaboration on earthquake engineering and seismic assessment shall be further

enhanced.

It is suggested to actively seek adequate opportunities to apply the research findings in actual

construction projects, to speed up the technology transfer. It is recognized such opportunity may

exist in the booming construction market in China.

Based on the common research interest and experiences and the advantages of the new testing

facilities at the HNU and the TUB, both sides should initiate new joint study plans to include:

- Experimental studies on new materials and systems of composite steel concrete structures;

- Seismic engineering;

- Structural health monitoring, assessment, retrofit;

- etc.

Both sides shall consider and evaluate possibilities of joint training programs for graduate students,

through course work or projects, either on-site or remotely. One mechanism is to co-supervise

doctoral and post-doctoral fellows.

It is agreed to hold a joint Research seminar some time in 2013, to present the research achievements

from both sides and from the research collaborations.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Signature by

__________________________

Prof. Xiao, Y.

Dean

College of Civil Engineering

Hunan University

_____________________________

Prof. Costantino Nicola

Rector

Technical University of Bari

Date:September 23, 2012

Il Rettore, altresì, precisa che nella seduta del 16.11.2012 il Senato Accademico aveva deliberato di acquisire

i pareri dei Consiglio del Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura e del

Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica, considerati gli ambiti

scientifici contemplati nell’Accordo di collaborazione.

Successivamente, è pervenuto il parere favorevole espresso dal Consiglio del Dipartimento di Scienze

dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura, nella seduta del 28.11.2012.

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Il prof. Castorani, per le vie brevi, esprime il parere favorevole del Dipartimento di Ingegneria Civile,

Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica, di cui ricopre il ruolo di Direttore.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

UDITA la relazione del Rettore;

VISTO il D.P.R. n.382/80;

VISTA la Legge 705/85;

VISTO l'art.17 co. 1 lett. q) dello Statuto del Politecnico di Bari;

VISTO il testo della bozza di Agreement tra il Politecnico di Bari e “Hunan University, Changsha-

China”;

RITENUTE valide le motivazioni che hanno indotto "Hunan University, Changsha – China” ed il

Politecnico di Bari a proporre una collaborazione intesa a promuovere programmi di ricerca e

di didattica comuni;

RITENUTE le suddette collaborazioni di notevole importanza scientifica ai fini della

Internazionalizzazione del Politecnico di Bari;

ACQUISITI i pareri favorevoli del DICAR e del DICATECh,

all’unanimità,

DELIBERA

di approvare l’Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il Politecnico di Bari

e di dare mandato al Rettore di sottoscriverlo.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

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Seduta del 17 dicembre 2012

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P. 179 o.d.g. - Proposta di istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni

Architettonici e del Paesaggio –DICAR Il Rettore comunica che il Consiglio di Dipartimento del DICAR, nell’adunanza dell’8 novembre 2012, ha

approvato all’unanimità la proposta, riportata integralmente in allegato, di istituzione di una Scuola di

Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, il cui obiettivo è formare specialisti con uno

specifico alto profilo professionale nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della gestione e

valorizzazione del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico, inteso nel suo senso più lato.

Il Rettore riferisce le due motivazioni addotte nella delibera del succitato Consiglio ai fini dell’attivazione

della Scuola ovvero

formare architetti idonei ad intervenire nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della gestione e

valorizzazione del patrimonio architettonico del Paese con particolare riferimento al mondo antico e

all’architettura storica costruita in pietra di taglio

far fronte alle criticità causate dall’entrata in vigore del DM 31/01/2006 che nega ai laureati in

architettura l’accesso alle scuole di specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte.

La Scuola prevede l’attribuzione di 120 CFU in due anni di corso ed intende articolarsi in due indirizzi:

- Storia e restauro dell’architettura antica (“Archeologico”);

- Restauro dell’architettura di pietra e del giardino mediterraneo (“Stereotomico”).

Il Rettore riferisce che, in questa prima fase, il Senato è chiamato a deliberare in merito alla istituzione della

citata Scuola. Per quanto concerne la successiva eventuale attivazione, il Rettore rappresenta che sarà

necessario acquisire il piano di spesa della Scuola nonché stabilire le regole di funzionamento della stessa.

Queste ultime potranno, per analogia, essere le stesse che vigono in materia di gestione dei Master attivati

presso l’Ateneo ovvero si dovrà procedere a redigere apposito regolamento di gestione.

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO

Finalità.

In base alla legge (Decreto Ministeriale 31 gennaio 2006) le finalità di una Scuola di Specializzazione in

Beni Architettonici e del Paesaggio sono definite come segue: La scuola si propone l’obiettivo di formare

specialisti con uno specifico alto profilo professionale nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della

gestione e valorizzazione del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico, inteso nel suo senso più

lato.

Al riguardo la istituenda Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di

Bari, intende articolarsi in due indirizzi in base alle specificità di conoscenze disciplinari che connotano il

Dipartimento ICAR:

A_ Indirizzo in Storia e restauro dell’architettura antica (“Archeologico”);

B_ Indirizzo in Restauro dell’architettura di pietra e del giardino mediterraneo (“Stereotomico”).

L’indirizzo “Archeologico”, mira a conferire, attraverso i suoi corsi e tirocini, una approfondita preparazione

storico-critica con particolare riguardo al settore dell’architettura antica, nonché elevate competenze tecniche

e professionali relative ai principi e ai metodi di intervento per la tutela, conservazione e restauro dei beni

architettonici, archeologici, paesaggistici e ambientali, con approfondimenti relativamente al restauro

dell’architettura antica e in particolare ai diversi aspetti inerenti gli interventi di anastilosi.

L’indirizzo “Archeologico” inoltre mira a fornire articolate competenze relativamente alla progettazione

museale sia sotto l’aspetto museografico, sia per quel che concerne la museologia nelle sue diverse

applicazioni con particolare riguardo allo specifico dei musei archeologici.

L’indirizzo “Stereotomico”, mira a conferire, attraverso i suoi corsi e tirocini, una approfondita preparazione

storico–critica e progettuale nel campo del restauro dell’architettura moderna (secoli XI-XX) in pietra e del

paesaggio (con particolare riferimento all’Arte dei giardini) attraverso il trasferimento agli allievi di

approfondite competenze ed abilità tecniche e professionali, sia tradizionali che tecnologicamente avanzate.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Spendibilità del titolo.

Il diploma della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio è titolo necessario per la

partecipazione ai concorsi per l’accesso alle carriere per funzionari architetti delle soprintendenze del

Ministero per i Beni e le Attività Culturali;

è inoltre titolo preferenziale per l’accesso:

alle altre strutture pubbliche (in primo luogo Regioni, Province, Comuni) preposte alla tutela, conservazione,

restauro, gestione, valorizzazione, catalogazione, anche sotto il profilo del rischio, del patrimonio culturale

architettonico e paesaggistico;

alle organizzazioni internazionali operanti nel settore del patrimonio architettonico e paesaggistico;

alle strutture pubbliche o private che abbiano funzioni e finalità organizzative, culturali, editoriali o di ricerca

nel settore dei beni culturali architettonici e del paesaggio;

agli organismi privati, come imprese, studi professionali specialistici o uffici tecnici operanti nel settore del

patrimonio architettonico e paesaggistico;

Le conoscenze acquisite nell’ambito della Scuola di Specializzazione sono infatti finalizzate:

alla prestazione di servizi, altamente qualificati, relativi alla analisi storica, alla conoscenza critica, alla

catalogazione, alle tecniche diagnostiche relative ai beni architettonici e paesaggistici;

alla gestione e manutenzione di singoli complessi di alto valore storico-architettonico o di siti e paesaggi

significativi;

alla gestione, conservazione, restauro, tutela, recupero, riabilitazione e valorizzazione del patrimonio

architettonico e paesaggistico generalmente inteso, in Italia e all’estero, anche in riferimento all’attività di

organismi internazionali.

Motivazioni per l’istituzione.

La proposta di istituzione della Scuola nasce da due diverse esigenze:

1. la necessità di formare architetti idonei ad intervenire nel settore dello studio, della tutela, del restauro,

della gestione e valorizzazione del patrimonio architettonico del Paese con particolare riguardo al mondo

antico e alla architettura storica costruita in pietra da taglio. Settori presenti solo in modo marginale nelle

altre scuole di specializzazione italiane5 Più in dettaglio si tratta di formare specialisti orientati allo studio e

al restauro dell’architettura antica, con particolare riguardo alle problematiche dell’anastilosi, che

diventeranno prioritarie nel prossimo futuro, e relativamente alle quali nel nostro paese mancano specifiche

competenze.

2. la necessità di far fronte alle criticità determinatesi all’indomani dell’entrata in vigore del DM 31 gennaio

2006 che per la prima volta dalla loro istituzione nega ai laureati in architettura l’accesso alle scuole di

specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte; la disposizione è tanto più grave in quanto la recente

istituzione della figura del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici, ruolo spesso rivestito da

architetti, prevede competenze specifiche nei settori dell’archeologia e della storia dell’arte.

Ordinamento didattico.

1

Politecnico di Torino, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” (già Scuola di Specializzazione in Storia,

Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici ed Ambientali);

Politecnico di Milano, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” , (già Scuola di Specializzazione in

Restauro dei Monumenti);

Università di Genova, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” , (già Scuola di Specializzazione in

Restauro dei Monumenti);

Università di Firenze, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio”;

Università di Roma “La Sapienza”, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” , (già Scuola di

Specializzazione in Restauro dei Monumenti)

Università di Napoli “Federico II”, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio”

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

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Le attività formative della Scuola di Specializzazione sono articolate in due anni di corso e comprendono 16

insegnamenti di durata semestrale o annuale e due stage/tirocini, denominati e caratterizzati come in allegato.

Gli insegnamenti e gli stage/tirocini sono articolati in due semestri, mentre i successivi due semestri sono

dedicati alla tesi di diploma.

L’ordinamento didattico della scuola è dunque finalizzato a far fronte alle suddette esigenze e prevede la

presenza di insegnamenti a carattere storico-archeologico e museografico-museologico accanto a quelli più

specificamente orientati al restauro e alle discipline tecnico-scientifiche ad esso funzionali, nonché agli

aspetti legislativi ed estimativi legati al patrimonio archeologico monumentale.

Conformemente a quanto stabilito dalla legge sono inoltre previsti stage formativi inerenti lo scavo

archeologico e il rilievo dell’architettura antica, tirocini presso cantieri di restauro e ditte attive nella

lavorazione della pietra con metodologie automatizzate.

Al termine del percorso didattico è prevista una tesi di diploma inerenti la Storia dell’architettura antica o il

Restauro dell’architettura antica.

Le attività formative della Scuola di Specializzazione sono articolate in due anni di corso e comprendono 16

insegnamenti di durata semestrale o annuale e due stage/tirocini.

ATTIVITA FORMATIVE INDISPENSABILI

AMBITI SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI CFU

1. Restauro ICAR/19 Restauro

Totale CFU (minimo 12) 12

2. Storia ICAR/18 Storia dell’architettura

L-ART/01 Storia dell’arte medievale

L-ART/02 Storia dell’arte moderna

L-ART/03 Storia dell’arte contemporanea

M-STO/08 Archivistica, bibliografia e biblioteconomia

M-STO/09 Paleografia

Totale CFU (minimo 6) 6

3. Disegno,rilievo,

ambiente

BIO/03 Botanica ambientale e applicata

BIO/07 Ecologia

GEO/02 Geologia stratigrafica e sedimentologica

GEO/09 Georisorse minerarie e applicazioni mineralogicopetrografiche

per l’ambiente e i beni culturali

ICAR/06 Topografia e cartografia

ICAR/15 Architettura del paesaggio

ICAR/17 Disegno

ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica

ICAR/21 Urbanistica

Totale CFU (minimo 6) 6

4. Materiali e

tecnologie

CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie

CHIM/12 Chimica dell’ambiente e dei beni culturali

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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GEO/07 Petrologia e petrografia

ICAR/11 Produzione edilizia

ICAR/12 Tecnologia dell’architettura

INF/01 Informatica

ING-IND/22 Scienza e tecnologia dei materiali

Totale CFU (minimo 6) 6

5. Strutture

ICAR/09 Tecnica delle costruzioni

ICAR/08 Scienza delle costruzioni

ICAR/19 Restauro (Consolidamento degli edifici storici)

Totale CFU (minimo 8) 8

6. Economia e diritto

ICAR/22 Estimo

IUS/10 Diritto amministrativo

IUS/14 Diritto dell’Unione Europea

SECS-P/06 Economia applicata

Totale CFU (minimo 6) 6

7. Impianti,

allestimento,

museografia

ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

ICAR/16 Architettura degli interni e allestimento

ING-IND/10 Fisica tecnica industriale

ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale

L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro

Totale CFU (minimo 6) 6

8. Metodologie

archeologiche

FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)

L-ANT/07 Archeologia classica

L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale

L-ANT/09 Topografia antica

L-ANT/10 Metodologie della ricerca archeologica

Totale CFU (minimo 4) 6

ATTIVITA’ A SCELTA DELLA SEDE

AMBITI SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI CFU

9. Discipline

integrative

L-FIL-LET/01 Archeologia egea

L-ANT/02 Storia Greca

L-ANT/03 Storia romana

L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche

L-ANT07 Archeologia classica

ICAR/16 Architettura degli interni e allestimento

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro

ICAR/08 Scienza delle Costruzioni

ICAR/09 Tecnica delle Costruzioni

ICAR/12 Tecnologia dell’architettura

ICAR/13 Disegno industriale

ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

ICAR/15 Architettura del paesaggio

ICAR/18 Storia dell’architettura

ICAR/19 Restauro

ING-IND/11 Fisica tecnica

Totale CFU 120

10. Stage e tirocini

1° stage

2° stage

Totale CFU 20

TOTALE CFU 28

Il Rettore esprime il suo personale interesse per la proposta, ritenendo però che essa vada esaminata anche

alla luce dei vincoli che saranno stabiliti in tema di offerta formativa e sulle relative problematiche relative al

personale docente. Il Senato Accademico, dopo un attento esame, ritiene di esprimere parere favorevole

all’istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e rimanda

l’approvazione in sede di esame dell’offerta formativa del Politecnico per l’anno accademico 2013-2014.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

UDITA la relazione del Rettore;

VISTA la proposta di istituzione di una Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del

Paesaggio espressa dal Consiglio di Dipartimento del DICAR, riunitosi in data 8/11/2012;

VISTO il vigente Statuto del Politecnico di Bari;

VISTO il vigente Regolamento didattico del Politecnico di Bari,

all’unanimità,

ESPRIME

apprezzamento per l’iniziativa e, altresì, esprime l’auspicio che venga istituita la Scuola di Specializzazione

in Beni Architettonici e del Paesaggio, previa verifica della sostenibilità e, quindi, ne auspica l’inserimento

nell’offerta formativa del Politecnico, per l’anno accademico 2013-2014.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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P. 181 o.d.g. - Proposta di costituzione spin-off IDEA (Innovation, Decision,

Environment, Awareness) Research Transfer s.r.l.: parere. L’esame del punto all’odg è rinviato, in attesa di acquisire il parere della Commissione mista in materia di

partecipazioni esterne.

P. 182 o.d.g. - Responsabilità scientifica assegni di ricerca Il Rettore comunica che, in occasione dei lavori della Commissione di valutazione delle proposte presentate

dai docenti del Politecnico per la programmazione assegni di ricerca 2012, è emersa la necessità di

disciplinare l’ipotesi in cui risulti aggiudicatario di un finanziamento un docente che sia prossimo allo stato

di quiescenza.

Il Rettore rappresenta, infatti, che, considerata la durata minima annuale degli assegni di ricerca e visti i

tempi per l’espletamento delle procedure selettive per l’attribuzione degli stessi, un docente che, pur

prossimo al pensionamento, abbia fatto istanza per l’attribuzione di un assegno, potrebbe essere

impossibilitato ad assicurare la responsabilità scientifica per tutta la durata dello stesso.

Il Rettore comunica, inoltre, che il Regolamento per il conferimento di assegni nulla dispone in merito.

Il Rettore, pertanto, anche nell’ottica di una eventuale integrazione del suddetto Regolamento, rappresenta le

possibili ipotesi per la definizione del caso:

1) il docente prossimo alla quiescenza si impegna ad assicurare la responsabilità scientifica dell’assegno di

ricerca fino alla conclusione dello stesso;

2) il docente prossimo alla quiescenza indica un docente dello stesso Settore Scientifico Disciplinare, che

accetta di sostituirlo nella responsabilità scientifica dell’assegno di ricerca;

3) la questione viene decisa dal consiglio di Dipartimento a cui afferisce il docente responsabile scientifico

dell’assegno di ricerca.

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Il Senato, dopo un’approfondita discussione, auspicando la necessità di regolamentare la fattispecie per le

future assegnazioni degli assegni di ricerca, ritiene che, nel caso la richiesta sia presentata da un docente che

sia prossimo allo stato di quiescenza, il Consiglio di Dipartimento, a cui afferisce il docente, deliberi in

merito alla responsabilità scientifica dell’assegno di ricerca.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

Udita la relazione del Rettore

all’unanimità,

DELIBERA

di integrare l’art. 5 del Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca

come segue:

“Qualora la richiesta sia presentata da un docente che sia prossimo allo stato di quiescenza, il Consiglio di

Dipartimento, a cui afferisce il docente, delibera in merito alla responsabilità scientifico dell’assegno di

ricerca”.

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Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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P.183 o.d.g. - Modifica Regolamento Fondo di Ricerca di Ateneo Il Rettore rappresenta che in data 26/11/2012 la prof.ssa Dotoli, in merito all’oggetto della presente, riferiva

via e-mail quanto segue:

“Magnifico Rettore,

Gentili tutti,

come da mandato ricevuto nella riunione del Senato Accademico del 16.11.12, invio in allegato alla

presente la bozza in formato word con revisioni (file doc) del nuovo regolamento del Fondo di Ricerca di

Ateneo (FRA), da me redatta modificando l'allegato regolamento FRA attualmente in vigore (file pdf)

secondo le decisioni prese in tale data dal Senato Accademico .

Rimango a disposizione per ogni ulteriore informazione”.

La suddetta bozza di modifica al Regolamento ripartizione Fondo di Ricerca dell'Ateneo (FRA), si riporta di

seguito, comparata con la versione vigente:

VERSIONE VIGENTE PROPOSTA DI MODIFICA

DEFINIZIONE

Il presente Regolamento concerne la ripartizione del

Fondo di Ricerca dell'Ateneo (FRA) attinente ai

finanziamenti assegnati per la ricerca scientifica

nell'ambito del Bilancio di Previsione ai sensi dell'art. 17

comma 1 lett. o) dello Statuto.

Art. 1

COMMISSIONI SCIENTIFICHE

Le Commissioni Scientifiche di cui alla parte 7 punto 4

del Regolamento Generale di Ateneo sono corrispondenti

alle seguenti aree scientifiche (delibera del S.A del 19

settembre 2000):

N° 1 Ingegneria Civile ed Architettura, formata dalle

aree disciplinari: 04 (Scienze della terra), 08 (Ingegneria

civile ed architettura) 13 (Scienze economiche e

statistiche);

N° 2 Ingegneria Industriale e dell'Informazione,

formata dall'area disciplinare: 09 (Ingegneria industriale e

dell'informazione);

N° 3 Scienze di base, affini e integrative, formata

dalle aree disciplinari:

01 (Scienze matematiche), 02 (Scienze fisiche), 03

(Scienze chimiche) e 14 (Scienze politiche e sociali).

Ai soli fini della presentazione delle istanze, i docenti

afferenti all’area 10 (Scienze dell’antichità,

filologico¬letterarie e storico¬artistiche) saranno giudicati

dalla Commissione n.1 e quelli afferenti all’area 12

(Scienze giuridiche) saranno giudicati dalla Commissione

Art. 1

FINALITÀ

Il presente Regolamento concerne la ripartizione del

Fondo di Ricerca dell'Ateneo (FRA) del Politecnico di

Bari attinente ai finanziamenti assegnati per la ricerca

scientifica nell'ambito del Bilancio di Previsione. Il FRA

ha l'obiettivo di favorire lo svolgimento dell'attività di

ricerca dell’Ateneo, riconosciuta dall’Articolo 1 dello

Statuto quale finalità primaria del Politecnico di Bari.

Art. 2

COMMISSIONE

La Commissione di ripartizione del FRA è nominata dal

Senato Accademico del Politecnico di Bari.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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n. 3.

Art. 2

PREREQUISITI DI ACCESSIBILITA' AI

FINANZIAMENTI

1 Per “progetti di ricerca” si intendono nel presente

Regolamento quelli in base ai quali si richiedono i

finanziamenti FRA.

2 Gli aventi titolo a svolgere le funzioni di

"responsabile" dei progetti di ricerca sono i professori di I

e II fascia, i ricercatori ed il personale tecnico inquadrato

nella categoria EP, già in possesso della qualifica di

tecnico laureato ex art.50 del D.P.R 382/80 e successive

modifiche e integrazioni.

3 Un responsabile di progetto di ricerca non può

avanzare più di una richiesta di finanziamento, né può

essere ricompreso a qualsiasi titolo in altri progetti.

4 Ciascun componente di gruppo di ricerca può

partecipare ad un solo progetto.

5 Le richieste di finanziamento devono essere

attinenti all'area di appartenenza del responsabile.

6 Le richieste di finanziamento devono essere

formulate esclusivamente seguendo le indicazioni

contenute nell’Allegato A.

Art. 3

ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO AL PROGETTO

DI RICERCA

1 La rispondenza ai prerequisiti di cui al punto precedente

è verificata dall'Amministrazione Centrale

2 Acquisiti gli atti, ciascuna Commissione Scientifica

deve procedere ad una valutazione del progetto di

ricerca attraverso l'attribuzione di un punteggio secondo

i criteri generali di seguito indicati tenendo conto che

sono disponibili 100 punti per ciascun progetto da

valutare:

A) Pubblicazioni a carattere scientifico del responsabile

del gruppo (non più di 16 edite negli ultimi 5 anni) da

attribuirsi secondo le seguenti categorie di titoli in ordine

di importanza decrescente: massimo 46 punti

A1 Lavori a stampa a carattere internazionale (libri, saggi,

Art. 3

PREREQUISITI DI ACCESSIBILITA' AI

FINANZIAMENTI

1. Per “progetti di ricerca” si intendono nel presente

Regolamento quelli in base ai quali si richiedono i

finanziamenti FRA.

2. Gli aventi titolo a svolgere le funzioni di

"responsabile" dei progetti di ricerca sono i professori

di I e II fascia, i ricercatori ed il personale tecnico

inquadrato nella categoria EP, già in possesso della

qualifica di tecnico laureato ex art.50 del D.P.R 382/80

e successive modifiche e integrazioni.

3. Un responsabile di progetto di ricerca non può

avanzare più di una richiesta di finanziamento, né può

essere ricompreso a qualsiasi titolo in altri progetti.

4. Ciascun componente di gruppo di ricerca può

partecipare ad un solo progetto.

5. Le richieste di finanziamento devono essere attinenti al

Settore Scientifico Disciplinare (SSD) del responsabile.

6. Le richieste di finanziamento devono essere formulate

esclusivamente seguendo le indicazioni contenute

nell’Allegato A.

7. Il gruppo di ricerca proponente può essere composto

unicamente da personale docente o tecnico,

amministrativo e bibliotecario dell’Ateneo e da

personale non strutturato finanziato dal Politecnico di

Bari a vario titolo quale: dottorandi, assegnisti di

ricerca, borsisti post-dottorato di ricerca, titolari di

contratto di collaborazione coordinata e continuativa

stipulato per lo svolgimento di attività di ricerca,

fruitori di borsa di studio di ricerca post-lauream,

docenti a contratto.

Art. 4

ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO AL PROGETTO

DI RICERCA

1. La rispondenza ai prerequisiti di cui all’articolo

precedente è verificata dall'Amministrazione Centrale

2. Acquisiti gli atti, la Commissione procede ad una

valutazione del progetto di ricerca attraverso

l'attribuzione di un punteggio secondo i criteri generali

di seguito indicati tenendo conto che sono disponibili

100 punti per ciascun progetto da valutare:

A)Pubblicazioni a carattere scientifico del responsabile

del gruppo (non più di 20 edite negli ultimi 5 anni):

massimo 56 punti.

Tale punteggio è da attribuirsi secondo le seguenti

categorie di titoli in ordine di importanza decrescente, in

base a punteggi unitari decisi dalla Commissione

nell’ambito di ciascuna categoria di titoli:

A1 Lavori a stampa a carattere internazionale (libri, saggi,

articoli) con ISSN/ISBN;

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Seduta del 17 dicembre 2012

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articoli) con ISSN/ISBN;

A2 Lavori a stampa a carattere nazionale (libri, saggi,

articoli) con ISSN/ISBN;

A3 Atti di congressi internazionali con referee;

A4 Atti di congressi nazionali con referee;

I punteggi unitari nell’ambito di ciascuna lettera sopra

evidenziata saranno decisi da ogni Commissione

Scientifica, sulla base della specificità delle collocazioni

editoriali standard relative alla pubblicistica dei settori

scientifico¬disciplinari interessati, rispettando comunque

i seguenti limiti massimi per ogni lettera come segue:

A1 Massimo 35 punti

A2 Massimo 15 punti

A3 Massimo 15 punti

A4 Massimo 4 punti

B) Riconoscimenti scientifici del responsabile (negli

ultimi 5 anni): massimo 8 punti Riconoscimenti

scientifici: membro di Accademia internazionale/

nazionale, editore o membro di editorial board di rivista

internazionale/nazionale, membro di comitato di revisori

di rivista internazionale/nazionale, responsabile

scientifico di progetti a valenza europea o internazionale,

responsabile scientifico nazionale di progetti di interesse

nazionale (progetti finalizzati, progetti coordinati),

responsabile scientifico locale di progetti di interesse

nazionale, responsabile scientifico di convenzioni con

soggetti esterni, titolarietà di brevetto

nazionale/internazionale; partecipazione a spin¬off del

Politecnico, membro del comitato di programma o del

comitato organizzatore di convegni scientifici

nazionali/internazionali, chairman o organizzatore di

Sessioni di Congressi scientifici nazionali/internazionali.

C) Opzione del responsabile per il tempo pieno: punti 2

D) Ruolo di Ricercatore del responsabile: punti 6

E) Responsabile non assegnatario di altri fondi, sia

pubblici che privati, negli ultimi 3 anni, oltre 15.000 € :

massimo punti 8

F) Interdisciplinarietà del progetto (presenza di almeno

due SSD): massimo punti 10

A2 Lavori a stampa a carattere nazionale (libri, saggi,

articoli) con ISSN/ISBN;

A3 Atti di congressi internazionali con referee;

A4 Atti di congressi nazionali con referee;

B) Riconoscimenti scientifici del responsabile del

progetto: massimo 8 punti

Sono da intendersi riconoscimenti scientifici i seguenti:

membro di Accademia internazionale/ nazionale, editore

o membro di editorial board di rivista

internazionale/nazionale, membro di comitato di revisori

di rivista internazionale/nazionale, responsabile

scientifico di progetti a valenza europea o internazionale,

responsabile scientifico nazionale di progetti di interesse

nazionale (progetti finalizzati, progetti coordinati),

responsabile scientifico locale di progetti di interesse

nazionale, responsabile scientifico di convenzioni con

soggetti esterni, titolarietà di brevetto

nazionale/internazionale; partecipazione a spin-off del

Politecnico, membro del comitato di programma o del

comitato organizzatore di convegni scientifici

nazionali/internazionali, chairman o organizzatore di

Sessioni di Congressi scientifici nazionali/internazionali.

Tali riconoscimenti sono da intendersi relativi agli ultimi

5 anni solari antecedenti il bando.

C) Opzione per il tempo pieno del responsabile del

progetto: 2 punti

D) Ruolo di Ricercatore del responsabile del

progetto: 6 punti

E) Gruppo proponente la ricerca non assegnatario di

finanziamenti oltre 15.000 €: 8 punti

Tale punteggio premiale viene riconosciuto ai soli

progetti per i quali i componenti del gruppo proponente

siano stati assegnatari, negli ultimi 3 anni solari

antecedenti il bando, di fondi, sia pubblici che privati, per

un totale complessivamente inferiore a 15.000 €.

F) Interdisciplinarietà del progetto: massimo 10

punti

Tale punteggio premiale viene assegnato al progetto in

modo direttamente proporzionale al numero di SSD del

personale docente, degli assegnisti di ricerca e dei docenti

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Seduta del 17 dicembre 2012

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G) Grado di innovatività del progetto, in termini di

rispondenza ai vigenti programmi di ricerca europei:

massimo punti 10

H) Composizione del gruppo di ricerca: massimo punti 10

Il punteggio viene assegnato al gruppo in modo

proporzionale al numero "n" dei componenti secondo la

relazione: punteggio = 2n. Ai soli fini di tale computo,

saranno considerati unicamente i ricercatori, anche a

tempo determinato,, i dottorandi, gli assegnisti di ricerca,

i contrattisti di ricerca, i borsisti post¬dottorato di ricerca,

i borsisti post ¬lauream.

Art. 4

CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL FONDO

Stabiliti i punteggi per ciascun progetto, risultano idonei

quelli che hanno conseguito almeno 70 punti sui 100

disponibili. L'Amministrazione procede quindi alla

ripartizione dei fondi distribuendo il 20% del FRA in parti

uguali tra tutti i progetti idonei ed il restante 80% agli

stessi progetti in modo proporzionale ai punteggi

assegnati.

Art. 5

RIFERIMENTO TEMPORALE

Il possesso dei requisiti di cui agli articoli 2 e 3 è fissato

al termine ultimo stabilito per la presentazione delle

domande.

a contratto afferenti al gruppo come segue: 2 punti per

ciascun SSD oltre il primo.

G) Composizione del gruppo proponente la ricerca:

massimo 10 punti

Tale punteggio premiale viene assegnato al progetto in

modo proporzionale al numero n dei componenti del

gruppo proponente la ricerca secondo la relazione:

punteggio = 2n.

Ai soli fini di tale computo, saranno considerati

unicamente i ricercatori, anche a tempo determinato, i

dottorandi, gli assegnisti di ricerca, i borsisti post-

dottorato di ricerca, i titolari di contratto di collaborazione

coordinata e continuativa stipulato per lo svolgimento di

attività di ricerca, i fruitori di borsa di studio di ricerca

post-lauream.

Art. 5

CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL FONDO

Stabiliti i punteggi per ciascun progetto, risultano idonei

quelli che hanno conseguito almeno 70 punti sui 100

disponibili. L'Amministrazione procede quindi alla

ripartizione dei fondi distribuendo il 20% del FRA in parti

uguali tra tutti i progetti idonei ed il restante 80% agli

stessi progetti in modo proporzionale ai punteggi

assegnati.

Art. 6

RIFERIMENTO TEMPORALE

Il possesso dei requisiti di cui agli articoli 3 e 4 è fissato

al termine ultimo stabilito per la presentazione delle

domande.

Si riportano, di seguito, rispettivamente l’allegato A) al Regolamento FRA attualmente in vigore e l’allegato

A) al Regolamento FRA modificato:

Allegato A (Regolamento FRA vigente)

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Seduta del 17 dicembre 2012

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ALLEGATO A (REGOLAMENTO FRA MODIFICATO)

POLITECNICO DI BARI

PROGETTO DI RICERCA SCIENTIFICA AFFERENTE

AL FONDO DI RICERCA DI ATENEO

1. ANNO_______________________________________________________________________________________

2. TITOLO DELLA RICERCA____________________________________________________________________

3. RESPONSABILE _____________________________________________________________________________

(Cognome) (Nome) (Data di Nascita)

(Cod. SSD) (Qualifica) (Dipartimento) tempo pieno

4. ALTRI COMPONENTI IL GRUPPO DI RICERCA

Qualifica:

PO, PA, RU, DR (dottorando), AS (assegnista), PD (post-doc), BB (borsista post lauream), CR (contrattista ric.), DC

(docente a contratto), TN (tecnico)

_______________________ __________________ ____________________.....____________________

_______________________ __________________ ____________________.....____________________

_______________________ __________________ ____________________.....____________________

_______________________ __________________ ____________________.....____________________

_______________________ __________________ ____________________.....____________________

_______________________ __________________ ____________________.....____________________

_______________________ __________________ ____________________.....____________________

_______________________ __________________ ____________________.....____________________

(Cognome e Nome) (Cod. SSD) (Qualifica) (Dipartimento) (Firma)

5. CODICE DEL SSD MAGGIORMENTE INTERESSATO ALLA RICERCA ___________________

si no

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

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Seduta del 17 dicembre 2012

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Altri SSD interessati: ____________________________________________________________________

6. NUOVA RICERCA _________ OPPURE CONTINUAZIONE: (2° - 3° - 4° ANNO) ____________

7. RICHIESTA DI FINANZIAMENTO DEL PROGETTO

A) Spese per materiale inventariabile:

1) Acquisto attrezzature scientifiche € ____________________

2) Acquisto volumi € ___________________

____________________ Totale voce A) __ € ____

B) Spese generali:

1) Materiali di consumo e manutenzione strumenti € ___________________

2) Missioni, congressi, seminari € ____________________

3) Elaborazione dati € ___________________

4) Stampa pubblicazioni contenenti i risultati della ricerca ____________________ €

5) Collaboratori esterni € ___________________

____________________ Totale voce B) __ € ____

8. SINTETICA DESCRIZIONE DELLA RICERCA, DEL GRADO DI INTERDISCIPLINARIETÀ,

DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE:

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

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Seduta del 17 dicembre 2012

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9. DESCRIZIONE DELLE EVENTUALI ATTREZZATURE DA ACQUISTARE:

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

10. PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE DEL RESPONSABILE NEGLI ULTIMI 5 ANNI (allegare elenco da sito MIUR https://loginmiur.cineca.it/):

(Codice) (Descrizione Tipologia) (Numero complessivo)

11. RICONOSCIMENTI SCIENTIFICI DEL RESPONSABILE NEGLI ULTIMI 5 ANNI

(eventualmenteallegare elenco):

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________________

12. ALTRI FINANZIAMENTI RICEVUTI NEGLI ULTIMI TRE ANNI DAI COMPONENTI DEL

GRUPPO DI RICERCA (Importo complessivo € __________):

€ _____________________ per _____________________________ provenienza ____________________________

€ _____________________ per _____________________________ provenienza ____________________________

€ _____________________ per _____________________________ provenienza ____________________________

Bari, ____________________ IL RESPONSABILE DELLA RICERCA

____________________________________

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

A 1 Lavori a stampa a carattere internazionale (libri, saggi, articoli) con ISSN/ISBN___________________________

A 2 Lavori a stampa a carattere nazionale (libri, saggi, articoli) con ISSN/ISBN ______________________________

A 3 Atti di congressi internazionali con referee ________________________________________________________

A 4 Atti di congressi nazionali con referee ____________________________________________________________

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Il Prof. Marzano ritiene che sia opportuno cassare la parola unitari dell’art. 4, comma 2, lettera A)

“..Pubblicazioni a carattere scientifico del responsabile del gruppo (non più di 20 edite negli ultimi 5 anni):

massimo 56 punti. Tale punteggio è da attribuirsi secondo le seguenti categorie di titoli in ordine di

importanza decrescente, in base a punteggi unitari decisi dalla Commissione nell’ambito di ciascuna

categoria di titoli…”

Inoltre, il Prof. Marzano esprime qualche perplessità sul rilievo scientifico relativo all’attribuzione di

punteggio a coloro che siano stati membri del comitato di programma o del comitato organizzatore di

convegni scientifici nazionali/internazionali, in quanto lo ritiene poco qualificante.

Il Prof. Galietti. chiede che venga attivata un’anagrafe delle ricerca.

Il Rettore. propone di attivare il software PURA fornito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, che

si interfaccia con la banca dati CINECA.

Inoltre, propone come termine per la presentazione dei progetti, il 31 gennaio 2013.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il Regolamento Ripartizione Fondo di Ricerca dell’Ateneo (FRA);

VISTA la bozza del nuovo Regolamento FRA,

all’unanimità,

DELIBERA

di approvare il regolamento FRA modificato, con le seguenti ulteriori variazioni:

- all’art. 4, comma 2 , lettera A, viene cassata la parola “unitari”;

- l’art. 6 viene modificato come segue:

“Il possesso dei requisiti di cui agli articoli 32 e 43 è fissato al termine ultimo stabilito per la

presentazione delle domande.”

Inoltre, il termine di scadenza del nuovo bando è fissato al 31 gennaio 2013.

P. 184 o.d.g. - Proposta di Accordo Quadro tra Politecnico di Bari ed Apulia Film

Commission Il punto all’o.d.g. è ritirato, in quanto è in fase di elaborazione una proposta aggiornata dell’accordo quadro.

P. 185 o.d.g. - Approvazione bando di concorso per l'ammissione alla Scuola

Interpolitecnica (01.01.2013-31.12.2015) L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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P. 186 o.d.g. - Proposta di accordo per il finanziamento di n. 3 borse di studio per il

dottorato di ricerca in “Ingegneria elettrica e dell’Informazione” – XXVIII ciclo Il Rettore riferisce che la Telecom Italia ha inviato con e-mail del 15.11.2012, assunta a prot. n. 11817 del

15.11.2012, la seguente proposta di accordo “in formato scambio lettera commerciale” relativa al

finanziamento di n. 3 borse di studio per il dottorato di ricerca in “Ingegneria Elettrica e dell’Informazione”

– XXVIII ciclo:

Spett.le

Politecnico di Bari

Via Amendola 126/B

CAP: 70126 BARI

Oggetto: CONVENZIONE PER IL FINANZIAMENTO DI N 3 BORSE DI STUDIO PER IL DOTTORATO DI RICERCA

IN INGEGNERIA ELETTRICA E DELL’INFORMAZIONECICLO XXVIII ANNO ACCADEMICO 2012/2013

Facendo seguito alle intese intercorse, trascriviamo per conferma di quanto convenuto, il testo della convenzione in

oggetto.

TRA

Telecom Italia S.p.A., con sede legale in Milano, Piazza degli Affari n. 2, codice fiscale e partita IVA n. 00488410010,

Iscrizione al Registro A.E.E. IT08020000000799, Casella PEC: [email protected] nella persona di

Francesco Cardamone. procuratore speciale (di seguito “Telecom”)

E

Il Politecnico di Bari (di seguito indicato anche come “Politecnico”), con sede in Bari, Via Amendola, 126/B, codice

fiscale 93051590722, legalmente rappresentato dal Prof. Nicola Costantino nato a Bari il 24/04/195, nella sua qualità

di Magnifico Rettore protempore,

nel seguito congiuntamente indicate anche le “Parti” e singolarmente la “Parte”

PREMESSO

• che la Legge 3.7.1998, n.210, ed il D.M. 30.4.1999, n.224, contengono disposizioni per le Università circa

l’istituzione e l’organizzazione dei dottorati di ricerca;

• che il Politecnico di Bari ha istituito ed attivato, per il XXVIII ciclo, il corso di dottorato di ricerca in INGEGNERIA

ELETTRICA E DELL’INFORMAZIONE della durata di tre anni con n 9 posti, il cui concorso per la relativa

ammissione risulta bandito con D.R. n. 476 del 21/11/12;

• che il Regolamento del Politecnico di Bari dei corsi di dottorato di ricerca, emanato con D.R. n. 71 del 3 febbraio

2003, prevede che gli oneri per il finanziamento delle borse di studio, comprensive dei contributi per l’accesso e la

frequenza ai corsi, non coperti dai fondi ripartiti dai decreti del Ministro di cui alla medesima Legge n.210/98,

possono essere coperti dal Politecnico stesso anche mediante convenzione con soggetti estranei all’amministrazione

universitaria;

• che il citato bando di concorso prevede la possibilità che, fermo restando il numero complessivo dei posti messi a

concorso, i posti con borsa di studio siano aumentati a seguito di finanziamenti, ottenuti da enti pubblici di ricerca o

da qualificate strutture produttive private, anche dopo la pubblicazione del bando di concorso ma entro la data di

affissione della graduatoria di merito;

• la Telecom è interessata a promuovere, in collaborazione con il Politecnico di Bari, programmi di ricerca avanzata

in ordine a tematiche di approfondimento del dottorato di ricerca in Ingegneria Elettrica e Dell’Informazione (XXVIII

ciclo), in particolare per quel che riguarda il tema “Augmented Spaces and Semantic Sensor Networks for Smart

Services”; nell’ambito di specifiche ricerche dettagliate in allegato C. Tutto quanto sopra premesso tra le Parti si

conviene e si stabilisce quanto segue.

Art. 1 – Con la presente convenzione (di seguito “Convenzione”) il Politecnico di Bari, sede amministrativa del

dottorato di ricerca in Elettrica e Dell’Informazione (di seguito “Dottorato”) si impegna ad attivare tre(3) posti

aggiuntivi con borsa di studio (di seguito “Borsa/e”), finanziate dalla Telecom., da mettere a concorso per il XXVIII

ciclo del predetto Dottorato secondo le modalità ed i criteri stabiliti dal bando di concorso, pubblicato nella G.U. – IV

Serie Speciale “Concorsi ed Esami” n…….. del ………….. e sulla base delle vigenti disposizioni di legge, tenendo

presente, in particolare, che per la copertura dei posti previsti dalla presente Convenzione sarà utilizzata la

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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graduatoria del relativo concorso, fino alla concorrenza del numero di borse di studio previste dal bando e di tutte

quelle aggiuntive finanziate da enti pubblici di ricerca o da qualificate strutture produttive private.

Art. 2 – La Telecom metterà a disposizione del Politecnico di Bari, per l’intero triennio di durata del corso di

Dottorato di cui trattasi, la somma complessiva di Euro 69.743,85 quale importo per l’erogazione di una Borsa di

studio (comprensive delle ritenute fiscali, previdenziali ed assistenziali) e delle spese di funzionamento, spese per

soggiorno all’estero (aumento del 50% della borsa di studio da versare solo per effettivo soggiorno all’estero) e delle

tasse d’iscrizione

La Telecom verserà al Politecnico di Bari, presso la Monte dei Paschi di Siena, agenzia n. 9, Viale della Repubblica n.

90, Bari, Ente Tesoreria del Politecnico di Bari, codice IBAN:…………….codice SWIFT/BIC:……. entro trenta giorni

dalla sottoscrizione della presente Convenzione, la prima rata pari ad Euro 19.208,85. Il Politecnico di Bari non darà

corso all’attribuzione delle Borse aggiuntive nel caso la Telecom non abbia provveduto entro il termine suddetto al

versamento della prima rata..

Qualora per Decreto Ministeriale, l'importo delle Borse venga maggiorato, la Telecom verserà una ulteriore somma,

pari all'importo relativo alla suddetta maggiorazione. Allo stesso modo la Telecom verserà eventuali somme al fine di

coprire maggiori oneri derivanti da aumenti fiscali.

Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, la(e) Borsa(e) di studio non dovesse essere assegnata nell’ambito della

graduatoria del concorso di ammissione per il corso di Dottorato XXVIII Ciclo, o qualora il relativo beneficiario non

possa più godere della stessa per rinuncia o per altri motivi, l’importo (o gli importi) non utilizzato sarà accantonato

dal Politecnico di Bari nel proprio bilancio e messo a disposizione nel successivo esercizio con le medesime modalità e

per gli stessi scopi, ossia sarà destinato al ciclo successivo del medesimo corso di Dottorato indicato in epigrafe o,

previa richiesta formale e insindacabile di Telecom, restituito dalla medesima entro 31/03/2013 restando in ogni caso

inteso che Telecom dovrà essere tempestivamente informata dell’esito del concorso.

La Telecom verserà, altresì, su richiesta del Politecnico di Bari, ove la ricerca fosse di suo interesse, la maggiorazione

del 50% della Borsa per eventuali periodi consentiti di soggiorno all’estero, ai sensi dell’art.7 del D.M. 30.4.1999,

n.224.

Il dottorando potrà svolgere la sua attività di ricerca presso la Telecom utilizzando i laboratori e le attrezzature della

stessa Telecom stessa; si intende che i costi assicurativi e ogni qualsivoglia spesa dovranno essere a carico del

Politecnico di Bari.

Per gli anni successivi il primo, la Telecom .verserà al Politecnico di Bari ciascuna rata pari ad Euro 19.208,8 5 entro

il ……… ed entro il ……………...alle medesime coordinate bancarie di cui sopra.

Art. 3 – Il conferimento delle Borse non dà comunque luogo a rapporti di lavoro né con il Politecnico di Bari né con

Telecom né a valutazioni ai fini di carriere giuridiche ed economiche.

Art. 4 – La presente Convenzione ha effetto dalla data di sottoscrizione e fino alla scadenza del relativo corso del

XXVIII ciclo di Dottorato di ricerca di cui al precedente art. 1.

Art. 5– La presente Convenzione, redatta nella forma della corrispondenza commerciale, è soggetta a registrazione

solo in caso d’uso; le spese di registrazione e di bollo saranno a carico della Parte che la richiede.

Art. 6 –- Il Politecnico si impegna a comunicare a Telecom i risultati delle attività di ricerca, mano a mano che le

stesse vengono realizzate.

Ai fini della presente Convenzione si intende per Risultati qualsiasi scoperta, invenzione, idea, metodo, processo,

informazione, dato, software (in qualsiasi formato incluso il codice sorgente) o altra conoscenza scoperti, concepiti,

sviluppati e/o ridotti in pratica nell’ambito delle attività di ricerca condotte dai dottorandi, relativamente all’oggetto

delle borse di dottorato di cui alla presente Convenzione e tutti i relativi diritti di proprietà intellettuale e/o industriale

ad essi connessi. I Risultati saranno di proprietà congiunta di Telecom e/o di sua affiliata designata da Telecom e del

Politecnico di Bari e oggetto di specifici accordi, essendo pertanto escluso ogni diritto di brevettazione esclusiva in

capo al Politecnico. Telecom sottoporrà per la firma al personale del Politecnico e a eventuale personale esterno

incaricato dal medesimo un testo conforme all’Allegato A per accettazione delle previsioni del presente articolo.

Telecom sottoporrà altresì al dottorando, per accettazione delle previsioni del presente articolo, un testo conforme

all’Allegato B, da considerarsi anch’esso parte integrante della presente Convenzione.

Su eventuali invenzioni associate ai Risultati potranno essere depositate domande di brevetto, a proprio arbitrio da

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Telecom o dalle sue affiliate sentito il Politecnico di Bari.

A tale fine il Politecnico si impegna a fornire a Telecom o alle sue affiliate le informazioni e gli elementi necessari al

deposito ed alla prosecuzione di domande di brevetto italiane o estere che si riferiscano a tali Risultati.

Nel caso in cui Telecom dovesse depositare una o più domande di brevetto, anche in momenti successivi, per una o più

invenzioni nell’ambito dei Risultati, Telecom stessa corrisponderà al Politecnico un importo di volta in volta da

definire in accordo tra le parti..

Inoltre, qualora sia concesso a Telecom un brevetto, da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo e/o del Patent and

Trademark Office USA, per una tale invenzione, Telecom corrisponderà all’Università un ulteriore importo di Euro

2000 + IVA per il primo brevetto concesso da parte dell'Ufficio Brevetti Europeo (Primo Importo Successivo) e un

ulteriore importo di Euro 2000 + IVA per il primo brevetto concesso da parte del Patent and Trademark Office USA

(Secondo Importo Successivo).

Nessun importo sarà dovuto da Telecom in relazione alla concessione di brevetti sull’invenzione diversi da quelli

concessi dall’Ufficio Brevetti Europeo e dal Patent and Trademark Office USA.

La mancata concessione del brevetto da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo e/o dal Patent and Trademark Office USA

non comporterà per il Politecnico alcun obbligo di restituzione a Telecom dell’Importo Iniziale e libererà Telecom

dall’obbligo di corrispondere ogni ulteriore importo.

Resta inteso che Telecom in relazione a ciascuna invenzione, potrà a sua discrezione, abbandonare o far decadere in

qualsiasi momento la procedura di concessione del relativo brevetto presso l’Ufficio Brevetti Europeo e/o il Patent and

Trademark Office USA o presso entrambi senza che il Politecnico possa contestare tale decisione né avanzare alcuna

pretesa riguardo il relativo Primo e/o Secondo Importo Successivo.

Il Politecnico si impegna a trattare in maniera riservata, a non divulgare, a non mettere a disposizione di terzi, e a non

usare per scopi diversi da quelli della Convenzione, i Risultati così come ogni informazione ricevuta da TELECOM ai fini

della Convenzione.

Eventuali pubblicazioni che abbiano per argomento parziale o totale i Risultati saranno trasmesse agli organismi

referenti del Politecnico da parte del dottorando, contestualmente all’invio del materiale in bozza (la “Bozza”) a Telecom

affinché sia sottoposto al suo esame.

Entro 20 (venti) giorni dalla ricezione della Bozza Telecom potrà:

a. concedere il nulla osta alla pubblicazione della Bozza; nell’ipotesi in cui per l’organismo referente le tempistiche di

pubblicazione scadano antecedentemente ai 20 (venti) giorni di cui sopra, sarà onere del Politecnico informarne Telecom

e cura di quest’ultimo approvare o meno la pubblicazione entro i predetti termini;

b. approvare la pubblicazione della Bozza subordinatamente all’effettuazione di integrazioni, soppressioni o modifiche

che servano, a giudizio di Telecom, a tutelare la riservatezza dei Risultati; nell’ipotesi in cui le tempistiche di

pubblicazione scadano antecedentemente ai 20 (venti) giorni di cui sopra, sarà onere del Politecnico informarne Telecom

e cura di quest’ultimo comunicare al Politecnico le integrazioni e/o soppressioni e/o modifiche da apportare entro i

predetti termini;

c. ritardare la pubblicazione della Bozza per un periodo massimo di 2 (due) mesi dal ricevimento della medesima.

Art. 7 –Le Parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dall’interpretazione ed

attuazione della presente Convenzione. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere l’accordo, per qualsiasi controversia

derivante dall’interpretazione o dall'esecuzione del presente atto sarà competente in via esclusiva il Foro di Roma

Art. 8 –Il Politecnico di Bari dichiara di aver preso visione, in sede di perfezionamento della presente Convenzione, della

versione corrente del Codice Etico e di Condotta e dei Principi di comportamento con la Pubblica Amministrazione del

Gruppo TELECOM Italia, pubblicati sul sito internet di Telecom ai cui principi etico-comportamentali si conformerà

l’esecuzione della presente Convenzione. Telecom dichiara di aver preso visione del Codice Etico del Politecnico di Bari,

in sede di perfezionamento della presente Convenzione, disponibile sul sito interenet dell’Ateneo e ai cui principi si

conformerà l’esecuzione della presente Convenzione.

Art. 9 –Al momento della sottoscrizione della presente Convenzione non sono previsti trattamenti di dati personali da

ciascuna delle Parti per conto dell’altra. Qualora, nel corso del presente Convenzione una o entrambe le Parti dovessero

effettuare trattamenti di dati personali, le Parti stesse, ognuna per quanto di competenza, si conformeranno alle

disposizioni del Codice privacy (D.Lgs 196/03).

Art.10 – Qualsiasi comunicazione inerente l’esecuzione del presente Convenzione sarà eseguita per iscritto e inviata con

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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qualsiasi mezzo atto a comprovarne l’avvenuta ricezione, ai seguenti indirizzi:

per il Politecnico di Bari prof. Nicola Costantino email [email protected]; prof. Eugenio Di Sciascio email

[email protected]

per TELECOM Italia Ida Sirolli email [email protected]

o all’eventuale diverso indirizzo che ciascuna Parte potrà successivamente comunicare all’altra con le modalità sopra

indicate.

Ogni variazione inerente alla presente Convenzione dovrà essere concordata tra le Parti in forma scritta.

Art. 11 – Per quanto non specificato nella presente Convenzione, si fa riferimento alle norme legislative vigenti n materia,

in particolare alla Legge 3.7.1998, n.210, e al D.M. 30.4.1999, n.224.

Sono allegati alla presente Convenzione:

Allegato A - Schema di lettera d’impegno del personale del Politecnico e personale esterno

Allegato B - Schema di lettera d’impegno del dottorando

Restiamo in attesa di una Vs. lettera, recante la trascrizione integrale del presente testo su Vs. carta intestata, siglata in

ogni sua pagina e sottoscritta in calce da Vs. rappresentante legale con firma per esteso e leggibile apposta su Vs.

timbro, in segno di completa accettazione.

Distinti saluti.

TELECOM ITALIA S.p.A.

Allegato “A”

Schema di lettera d’impegno (da inviare completata opportunamente)

Spett.le

Telecom Italia SpA

Corso d’Italia, 41 00198 ROMA

Alla c.a. del Dr. Francesco Cardamone

Responsabile HRO. Sviluppo e Comunicazione

e

Spett.le

Politecnico di BARI

Via Amendola 126/B BARI

Alla c.a…………………..

Oggetto: Attività di ricerca inerente il corso di dottorato di ricerca in INGEGNERIA ELETTRICA E

DELL’INFORMAZIONE sul tema “Augmented Spaces and Semantic Sensor Network for Smart Services- Ciclo

XXVIII Anno Accademico 2012-2013.

Il sottoscritto dichiara che nell’ambito delle attività in oggetto si atterrà strettamente alle

sotto indicate condizioni:

Qualsiasi scoperta, invenzione, idea, metodo, processo, informazione, dato, software (in qualsiasi formato incluso il

codice sorgente) o altra conoscenza (i Risultati) scoperti, concepiti, sviluppati e/o ridotti in pratica nell’ambito delle

attività di ricerca relative all’oggetto della borse di dottorato di cui alla Convenzione sottoscritta tra Telecom e il

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

Pagina 80 di 108

Politecnico di Barie tutti i relativi diritti di proprietà intellettuale e/o industriale ad essi connessi saranno di proprietà

congiunta di Telecom e/o di sua affiliata designata da Telecom e del Politecnico di Bari, essendo pertanto escluso ogni

diritto di brevettazione esclusiva in capo al Politecnico di Bari.

Su eventuali invenzioni associate ai Risultati potranno essere depositate domande di brevetto, a proprio arbitrio da

Telecom o dalle sue affiliate. In tal caso il sottoscritto si impegna a fornire al Politecnico e a Telecom o alle sue

affiliate le informazioni e gli elementi necessari al deposito ed alla prosecuzione di domande di brevetto italiane o

estere che si riferiscano a tali Risultati.

Nel caso di Risultati raggiunti anche con il contributo di personale del Politecnico, qualora Telecom depositi una o più

domande di brevetto, anche in momenti successivi, per una o più invenzioni nell’ambito dei Risultati, Telecom

corrisponderà al sottoscritto la quota parte di quanto previsto all'art. 6 della Convenzione.

Inoltre, il sottoscritto si impegna a mantenere, nei confronti di qualsiasi persona estranea all’attività di ricerca, la

riservatezza per quanto attiene a informazioni, cognizioni e documenti dei quali verrà comunque a conoscenza

nell’ambito dello svolgimento delle attività di cui all’oggetto, nonché per quanto attiene ai risultati conseguiti

nell’ambito di tale collaborazione. Nel caso in cui le informazioni, cognizioni e documenti, nonché i risultati conseguiti

nell’ambito delle suddette attività dovessero essere oggetto di pubblicazione totale o parziale, il sottoscritto ne

informerà preventivamente Telecom la quale potrà richiedere di sospendere tali pubblicazioni per un massimo di 2

mesi o di effettuare integrazioni, soppressioni o modifiche che servano, a giudizio di Telecom, a tutelare la riservatezza

dei Risultati o l'interesse alla brevettazione.

Il sottoscritto dichiara, infine, che svolgerà le proprie attività di ricerca in modo indipendente e originale e senza

violare diritti di terzi, in particolare diritti di proprietà industriale e intellettuale e che i Risultati della sua attività

saranno esenti da tali violazioni.

Data

Firma_______________________________

Allegato “B”

Schema di lettera d’impegno del Dottorando (da inviare completata opportunamente)

Spett.le

Telecom Italia SpA

Corso d’Italia, 41 00198 ROMA

Alla c.a. del Dr. Francesco Cardamone

Responsabile HRO. Sviluppo e Comunicazione

e

Spett.le

Politecnico di BARI

Via Amendola 126/B BARI

Alla c.a…………………..

Oggetto:Oggetto: Attività di ricerca inerente il corso di dottorato di ricerca in INGEGNERIA ELETTRICA E

DELL’INFORMAZIONE sul tema “Augmented Spaces and Semantic Sensor Network for Smart Services- Ciclo

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

Pagina 81 di 108

XXVIII Anno Accademico 2012-2013.

Il sottoscritto ………………………..dichiara che nell’ambito delle attività in oggetto si atterrà strettamente alle sotto

indicate condizioni:

Proprietà dei Risultati

Qualsiasi scoperta, invenzione, idea, metodo, processo, informazione, dato, software (in qualsiasi formato incluso il

codice sorgente) o altra conoscenza (i Risultati Dottorando) scoperti, concepiti, sviluppati e/o ridotti in pratica dal

sottoscritto nell’ambito delle attività di ricerca relative all’oggetto della borsa di dottorato di cui alla Convenzione

sottoscritta tra Telecom e il Politecnico di Bari e tutti i relativi diritti di proprietà intellettuale e/o industriale ad essi

connessi saranno di proprietà congiunta di Telecom e/o di sua affiliata designata da Telecom e del Politecnico, essendo

pertanto escluso ogni diritto di brevettazione in capo al dottorando. Su eventuali invenzioni associate ai Risultati

potranno essere depositate domande di brevetto, a proprio arbitrio da Telecom o dalle sue affiliate. In tal caso il

sottoscritto si impegna a fornire a Telecom o alle sue affiliate le informazioni e gli elementi necessari al deposito ed

alla prosecuzione di domande di brevetto italiane o estere che si riferiscano a tali Risultati .

Qualora Telecom depositi una o più domande di brevetto, anche in momenti successivi, per una o più invenzioni

nell’ambito dei Risultati del Dottorando, Telecom corrisponderà al dottorando un importo onnicomprensivo (Importo

Iniziale) di Euro 2000 + IVA in occasione del deposito della prima di tali domande di brevetto.

Inoltre, qualora sia concesso a Telecom un brevetto, da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo e/o del Patent and

Trademark Office USA, per una tale invenzione, Telecom corrisponderà al sottoscritto un ulteriore importo di Euro

2000+ IVA per il primo brevetto concesso da parte dell'Ufficio Brevetti Europeo (Primo Importo Successivo) e un

ulteriore importo di Euro 2000+ IVA per il primo brevetto concesso da parte del Patent and Trademark Office USA

(Secondo Importo Successivo).

Nessun importo sarà dovuto da Telecom in relazione alla concessione di brevetti sull’invenzione diversi da quelle

concessi dall’Ufficio Brevetti Europeo e dal Patent and Trademark Office USA.

La mancata concessione del brevetto da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo e/o dal Patent and Trademark Office USA

non comporterà per il sottoscritto alcun obbligo di restituzione a Telecom dell’Importo Iniziale e libererà Telecom

dall’obbligo di corrispondere ogni ulteriore importo. E’ inteso che Telecom, in relazione a ciascuna invenzione, potrà a

sua discrezione, abbandonare o far decadere in qualsiasi momento la procedura di concessione del relativo brevetto

presso l’Ufficio Brevetti Europeo e/o il Patent and Trademark Office USA o presso entrambi senza che il sottoscritto

possa contestare tale decisione né avanzare alcuna pretesa riguardo il relativo Primo e/o Secondo Importo Successivo.

Inoltre, il sottoscritto si impegna a mantenere, nei confronti di qualsiasi persona estranea all’attività di ricerca, la

riservatezza per quanto attiene a informazioni, cognizioni e documenti dei quali verrà comunque a conoscenza

nell’ambito dello svolgimento delle attività di cui all’oggetto, nonché per quanto attiene ai risultati conseguiti

nell’ambito di tale collaborazione. Nel caso in cui le informazioni, cognizioni e documenti, nonché i risultati conseguiti

nell’ambito delle suddette attività dovessero essere oggetto di pubblicazione totale o parziale, il sottoscritto ne

informerà preventivamente Telecom la quale potrà richiedere di sospendere tali pubblicazioni per un massimo di 3

mesi o di effettuare integrazioni, soppressioni o modifiche che servano, a giudizio di Telecom, a tutelare la riservatezza

dei Risultati o l'interesse alla brevettazione.

Il sottoscritto dichiara, infine, che svolgerà le proprie attività di ricerca in modo indipendente e originale e senza

violare diritti di terzi, in particolare diritti di proprietà industriale e intellettuale e che i Risultati del Dottorando della

sua attività saranno esenti da tali violazioni.

Data

Firma_______________________________

Allegato C

Descrizione dei temi di ricerca delle Borse di dottorato

A) TITOLO: Object (B)logging - autodescrizione di oggetti in contesti pervasivi

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Abstract: La ricerca si propone di utilizzare le tecniche di mining e in particolare il machine learning insieme alle

teorie evolutive in contesti pervasivi per consentire ad oggetti di auto-descriversi estrapolando informazioni che li

caratterizzano a partire dall'ambiente che li circonda. L'idea di base è quella di dotare un oggetto di un core

descrittivo in una logica dalla semantica ben definita e poi di costruire attorno ad esso congiunti atomici di

annotazione in modo totalmente automatico in quanto semplicemente dedotti dalla evoluzione dell'oggetto e dalla sua

persistenza in un dato contesto. La ricerca prevede che ogni oggetto possa descriversi senza interventi esterni

mutuando le proprie caratteristiche dall'ambiente e arricchendole durante la sua vita utile.

Man mano che un oggetto progredisce arricchisce la propria dotazione descrittiva esponendola al mondo esterno come

in un blog. Lo stream reasoning (che è parte essenziale della proposta) permette di adoperare le tecniche di

matchmaking per ridurre enormi moli di dati provenienti dai sensori a bordo dell'oggetto (presumibilmente dotato di

un tag RFID arricchito di rilevatori sensoriali) nonché dall'ambiente permeato da una WSN. Ciascun oggetto espone

così al mondo esterno una descrizione delle proprie caratteristiche di tipo formale, riferita ad una concettualizzazione

di dominio condivisa e machine understandable. Sulla stessa si abilitano così servizi a valore aggiunto di discovery,

composizione, orchestrazione nonché attuazione. Un (b)log annotato di oggetto accompagnerà la sua vita e la sua

storia senza l'intervento esterno, disponibile in modalità cloud.

riferimenti tecnologici: (i) Machine learning per l'estrazione del contesto e per la annotazione di oggetto; (ii) Stream

reasoning in ambiti pervasivi per il supporto al mining e nell'ambito dei servizi di

discovery e composizione/orchestrazione; (iii) protocolli di discovery per contesti resource constrained; (iv) studio e

applicazione delle teorie evolutive per la connotazione di entità a partire dall'ambiente che le permea; (v) RFID e

WSSANs (Wireless Semantic Sensor and Actor Networks)

come tecnologie infrastrutturali di riferimento.

B) TITOLO: Reti wireless ad-hoc opportunistiche per il monitoraggio pervasivo di aree ad alta rilevanza mediante

mining e matchmaking su base semantica

Abstract: la proposta mira a costituire un sistema per il controllo in retroazione delle produzioni naturali ad elevato

valore aggiunto (colture DOP, biologiche, prodotti pregiati). Mutuando concetti e principi fondamentali dai sistemi in

feedback per scopi industriali, la ricerca triennale mira a costituire un framework incentrato sul prodotto (product-

centric) in grado di condizionare e ricondizionare l'ambiente in virtù della curva evolutiva del prodotto stesso

opportunamente estratta e annotata. Nella fattispecie, si vuole procedere alla misurazione di parametri di riferimento

per beni specifici che ne connotino qualità, livello di maturazione, rilevanza commerciale, prerogative organolettiche.

Mediante l'uso di tecniche di data mining e in particolare di machine learning i parametri estratti da sensori integrati

in tag RFID associati al prodotto permetteranno di passare da un livello parametrico di campo ad annotazioni di

prodotto di alto livello dalla semantica ben definita e riferite ad un vocabolario condiviso (ontologia). Esse verranno

adoperate per la misurazione degli scostamenti eventuali della curva di evoluzione di un prodotto da un optimum

standardizzato (distanza semantica). Saranno altresì evidenziate cause e fattori correttivi in modo completamente

automatico grazie all'uso del matchmaking deduttivo e agli algoritmi di inferenza non standard. Tali fattori correttivi

verranno riconvertiti mediante reverse engineering in parametri di iniezione sull'ambiente in modo da modificare (ove

possibile) il contesto per migliorare l'impatto dello stesso sul prodotto. Le reti wireless ad-hoc che permeano

l'ambiente, saranno infatti deputate alla estrazione delle informazioni contestuali in fase di azione allorquando il

contesto dovrà essere annotato e tale annotazione poi contribuire alla deduzione delle strategie correttive mediante

inferenze opportune. In fase di reazione, tali strategie correttive annotate in logica dovranno essere riconvertite in

parametri ambientali da imputare ai sistemi di attuazione che caratterizzano l'ambiente. Riferimenti teorici e

tecnologici: i) CoAP come protocollo di discovery in scenari resource-constrained; ii) RFID e WSSANs per tecnologie

infrastrutturali di riferimento; iii) machine learning per Internet of Things per estrazione del contesto e monitoraggio

di prodotto; iv) matchmaking deduttivo mediante algoritmi inferenziali non standard per: iv.a) riduzione di grandi moli

di dati e iv.b) supporto alle decisioni; v) parametrizzazione delle risultanze del matchmaking mediante tecniche di

reverse engineering con scopi di controllo in retroazione di ambienti confinati.

C) TITOLO: monitoraggio e annotazione di biosegnali per l’analisi delle sensazioni via wearable computing

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Abstract: la proposta punta all’estrazione di informazioni per il cosiddetto sentiment analysis di soggetti coinvolti in

specifici contesti d’uso mediante il monitoraggio di segnali biologici in modo non intrusivo. Nella fattispecie, scopo del

lavoro di ricerca è quello di procedere alla integrazione di microelettronica multisensoriale all’interno di indumenti

(wearable electronics and computing) oppure all’interno di oggetti di utilizzo quotidiano pervasivi ma non invasivi

orientati alla estrazione di parametri vitali di riferimento per soggetti coinvolti in scenari sociali. In particolare si

provvederà alla identificazione, selezione e misurazione di valori che connotino la tipologia, la qualità, il livello di una

emozione oltre che la sua rilevanza rapportata ad un dato contesto di riferimento. Si provvederà poi a implementare in

tecnologia ST un modulo transponder per rendere possibile la trasmissione dati wireless a un dispositivo in grado di

ospitare storage e logiche di controllo. Inoltre, mediante l'uso di tecniche di machine learning basate sulla semantica

dei concetti, i parametri estratti da sensori e apparati integrati, saranno veicolati da un livello numerico di campo ad

annotazioni che connotino categorie emozionali ad alto livello assumendo una semantica ben definita con riferimento

ad una ontologia condivisa. L’analisi emozionale sarà condotta in riferimento ad uno stimolo in ingresso che il

soggetto riceve e verrà adoperata per migliorare gli stimoli stessi (nel senso di renderli sempre più efficaci e

produttivi) oltre che per la valutazione oggettiva delle interazioni tra soggetti.

Lo scenario di riferimento selezionato sarà quello della Fiera del Levante di Bari, una campionaria con rilevanza

storica ma concreta per il Mezzogiorno. Un tale contenitore di relazioni di tipo commerciale, politico-economico

nonché culturali, verrà adoperato come contesto per le misurazioni e la validazione. Saranno cioè identificate

interazioni da connotare e reazioni a stimoli interni ed esterni da valutare. Scopo finale è l’applicazione

dell’annotazione delle sensazioni e del successivo matchmaking su base semantica per effettuare una analisi di

dettaglio di emozioni e comportamenti in modo totalmente trasparente rispetto all’utente. Tutto ciò avverrà in loco e in

tempo reale mediante l’utilizzo di smartphone e comunicazioni wireless ad-hoc. L’output del sistema deve tendere a

evidenziare cause ed eziologia di azioni e comportamenti, identificare i fattori correttivi agli stimoli in feedback, in

modo da orientare le risposte in modo completamente automatico (grazie all'uso del matchmaking deduttivo e agli

algoritmi di inferenza non standard). Tutti i fattori correttivi estratti saranno ricompresi in una larga attività che incide

su scambi, interazioni e stimoli ambientali in modo da modificare (ove possibile) il contesto per migliorare l'impatto

economico, commerciale, culturale desiderato. Riferimenti teorici e tecnologici: i) 802.15.6 – layer HBC (Human Body

Communication) come protocollo di comunicazione e discovery in BAN (Body Area Network); ii) machine learning per

Internet of Things per l’annotazione di biosegnali; iii) inferenze non standard per: iii.a) stream reasoning e iii.b)

sentiment analysis; iv) wearable electronics; v) circuiti a bassa potenza custom per la lettura multi-elettrodo in

tecnologia ST 0.13um.

Il Rettore, altresì, riferisce che è pervenuta richiesta, con nota datata 14.12.2012, da parte del prof. Saverio

Mascolo, di n. 1 borsa di dottorato in Ingegneria Elettrica e dell’Informazione a valere sui fondi del progetto

PON 01 “Piattaforma di Servizi per l’Internet del Futuro” (Platino) CUP D91H120000300008

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Il Prof. Marzano esprime forti perplessità sulle condizioni stabilite dalla Telecom SpA nella Convenzione, in

particolare sui risultati della ricerca e, pertanto, dichiara che se il Senato non si pronuncerà su una modifica

dei suddetti vincoli, non approverà la Convenzione.

Il Prof. Berardi sottolinea l’importanza di approvare la convezione nella seduta odierna e, pertanto, il

Rettore, pur condividendo quanto espresso dal Prof. Marzano, propone di approvare la Convenzione tra la

Telecom Italia SpA e il Politecnico di Bari, dando mandato ai proff. Berardi e Di Sciascio di proporre alla

Telecom SpA la revisione dei vincoli più stringenti sulla proprietà intellettuale.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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UDITA la relazione del Rettore;

VISTO la Legge n. 210/98 come modifica dalla L.240/2010;

VISTO il Decreto Ministeriale n. 224/99;

VISTO il D.M. 18 giugno 2008 “aumento dell’importo annuale delle borse di dottorato di ricerca”;

VISTO il Regolamento dei corsi di dottorato di ricerca del Politecnico di Bari, emanato con D.R. n. 71

del 03.02.2003 e successive modificazioni e/o integrazioni;

VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n.240, in particolare l’art.19;

VISTA la circolare MIUR del 14.3.2011;

VISTA la delibera del Senato Accademico del 13 settembre 2012 con la quale sono stati istituiti i corsi di

dottorato di ricerca del XXVIII ciclo afferenti alla Scuola di Dottorato di questo Politecnico A.A.

2012/2013;

VISTA la delibera del S.A. del 16.11.2012;

all’unanimità,

DELIBERA

- di approvare la Convenzione tra la Telecom Italia SpA e il Politecnico di Bari per il finanziamento di n 3

borse di studio per il dottorato di ricerca in ingegneria elettrica e dell’informazione ciclo XXVIII - anno

accademico 2012/2013, dando mandato ai proff. Berardi e Di Sciascio di proporre alla Telecom SpA la

cancellazione o la revisione dei vincoli relativi alla proprietà intellettuale, in particolare dell’art. 6 della

Convenzione;

- di approvare la n. 1 borsa di Dottorato in Ingegneria Elettrica e dell’Informazione, a valere sui fondi del

progetto PON 01 “Piattaforma di Servizi per l’Internet del Futuro” (Platino) CUP D91H120000300008.

P.187 o.d.g. - Richieste patrocinio L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.

P. 188 o.d.g. - Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari e Zanzar

System SpA

L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.

P. 189 o.d.g. - FFO 2011- Interventi di assegnazione DM n.439 del 3 novembre 2011 –

Art. 13 “Interventi specifici”: criteri e metodologie di riparto, istruttoria del Nucleo di

Valutazione di Ateneo L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.

P. 190 o.d.g. - Nulla osta supplenze fuori sede L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato

P. 191 - Richiesta di interpretazione autentica dell’art. 42, comma 2, lett. d) dello

Statuto del Politecnico di Bari

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Il punto all’o.d.g. e ritirato, in quanto è stata resa una comunicazione dal Direttore Generale.

P. 192 o.d.g. - Borse di studio per gli immatricolati ai corsi di laurea magistrale e per i

laureandi dei corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico nell’A.A. 2012/13 L’esame del punto all’odg è rinviato.

Esce dalla sala consiliare il prof. Marzano.

P. 193 o.d.g. - Richiesta di anticipo seduta di laurea Il Rettore riferisce che è pervenuta da parte di uno studente immatricolato alla LM in Ingegneria Civile

nell’a.a. 2011/2012, la richiesta di anticipare la propria seduta di laurea al mese di dicembre 2012, quando la

prima sessione utile per gli immatricolati nel 2011/12 sarebbe prevista per giugno 2013. Lo studente come da

delibera del 16.05.2012 del Consiglio unitario di classe delle lauree di Ingegneria Civile ha anticipato al I

anno gli esami di Geomeccanica degli ammassi rocciosi, Materiali per il risanamento delle opere civili e

Progettazione integrata delle infrastrutture viarie, ed ha inoltre sostituito l’esame di Fondazioni con l’esame

di opere di sostegno come da delibera del medesimo CUC datata 31.01.2012. Allo studente è stato inoltre

consentito l’anticipo degli esami di ricerca operativa e di modelli e metodi di ottimizzazione e di trasporti

marittimi e aerei e sistemi di infrastrutture e viabilità come da verbale del 06.11.2012 della Giunta del

DICATECh. Lo studente potrebbe pertanto laurearsi avendo sostenuto tutti gli esami previsti dal proprio

percorso di studi, di cui uno del I anno e due del II anno in virtù delle delibere sopra riportate prima delle

date previste per la sessione d’esame, da dicembre 2012 in poi, mentre la prima sessione utile di laurea per

gli immatricolati 2011/12 è prevista attualmente per giugno 2013. Il Rettore specifica che trattasi del primo

caso di questo genere nel Politecnico di Bari ed invita i presenti ad esprimersi in merito considerando che

un’eventuale approvazione della richiesta costituirebbe un importante precedente per eventuali analoghe

richieste future. Il Rettore specifica inoltre che andrà verificata la possibilità di meccanizzare sul portale

ESSE 3 la laurea in questione, che altrimenti potrà essere gestita solo manualmente da parte del personale di

segreteria, e pertanto lo studente potrebbe non essere registrabile nell’Anagrafe nazionale degli studenti

come studente laureato

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Il Prof. Castorani dichiara di essere contrario alla richiesta prodotta dallo studente, in quanto non esiste una

norma che consente a un ragazzo meritevole di anticipare la durata legale del corso di laurea.

Il prof. Monno rammenta che in passato ci sono stati casi analoghi che hanno trovato accoglimento dal

Senato Accademico.

La Sig. Palumbo ritiene carente la documentazione relativa al piano di studio in ingegneria civile dello

studente, al fine di valutare se sia meritevole. In ogni caso la Sig.ra Palumbo dichiara di essersi informata

personalmente e di aver verificato che la giunta del DICATECh sta per varare un regolamento, relativo alla

possibilità di anticipare esami dal secondo semestre al primo semestre, che va in contrasto sia le disposizioni

del CUC di Ingegneria Civile sia con quanto prodotto dalla Giunta DICATECh

Altresì, dichiara di aver potuto constatare che l’esame a scelta inserito nel suo piano di studio dello studente,

è Ricerca operativa e modelli e metodi di ottimizzazione, il cui esame non viene più erogato da circa quattro

anni. Inoltre, lo studente non dovrebbe maturare la per lo meno un semestre per verbalizzare e l’esame e poi

la seduta di laurea prevista è quella che si terrà nella giornata di domani quella di domani e, quindi, si evince

lo studente abbia concluso tutto il percorso di studi e solo a posteriori stia chiedendo il parere del Senato,

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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delegittimandolo dalle proprie funzioni.

Il Rettore condivide quanto esposto dal Prof. Castorani e dalla studentessa Palumbo e, pertanto, propone di

non accogliere la richiesta e di valutare l’opportunità di redigere apposita regolamentazione in materia.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo, Monno,

Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

UDITA la relazione del Rettore;

VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;

VISTO Il Regolamento Didattico di Ateneo,

all’unanimità,

DELIBERA

di considerare non ricevibile la richiesta di laurea anticipata, presentata dallo studente, in quanto tale

fattispecie non è prevista dal Regolamento Didattico vigente.

Rientra il prof. Marzano.

P. 195 o.d.g. Linee di indirizzo dell’offerta formativa per l’anno accademico 2013-2014 Il Prorettore Vicario riferisce che le presenti linee guida si riferiscono alla programmazione 2013-2014

dell’offerta formativa relativa ai Corsi di Laurea triennali, Corsi di Laurea Magistrali biennali, Corsi di

Laurea Magistrali a ciclo unico quinquennali.

Nella programmazione dell’offerta formativa dovrà applicarsi integralmente il D.M. 22.09.2010, n.17.,

rispettandone i requisiti minimi di trasparenza, qualità e docenza e assicurando la sostenibilità per ciascun

Corso di Laurea.

L'imminente entrata in vigore del Sistema di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento dei Corsi di

Laurea (A.V.A.) obbliga sin da subito a tenere in debita considerazione gli indicatori, per essi previsti, atti ad

evidenziare, tra l'altro, gli obiettivi e la sostenibilità dell'offerta didattica. La programmazione dell’offerta

formativa dovrà pertanto essere svolta in sintonia con il percorso di autovalutazione e accreditamento in fase

di avvio.

Nell’assegnazione dei carichi didattici principali dovrà essere assicurata prioritariamente la copertura degli

insegnamenti di base e caratterizzanti per ciascun Corso di Laurea, ottimizzando le risorse della docenza di

ruolo e minimizzando il ricorso agli affidamenti degli insegnamenti per supplenza e contratto.

Per gli affidamenti degli insegnamenti a supplenza e contratto dovranno essere definiti criteri comuni a tutti i

corsi di studio e verificate le competenze curriculari in maniera coerente ai programmi degli stessi

insegnamenti all’interno del progetto formativo di ciascun corso di studio.

Il valore medio dell’impegno didattico del personale docente (docenti di prima e seconda fascia, ricercatori)

è fissato in …...

Si ritiene opportuno mantenere il numero programmato delle immatricolazioni ai singoli corsi di laurea così

come per l’anno in corso 2012-2013.

Per la sede di Foggia il perdurare del totale disimpegno delle istituzioni locali e del mancato sostegno

finanziario e logistico da parte delle stesse istituzioni ci vede costretti a disattivare tutti i corsi ivi presenti.

Per la sede di Taranto si dovrà effettuare una attenta valutazione del numero degli iscritti e delle

immatricolazioni dell’anno 2012-2013. Vanno attentamente valutate le criticità presenti, in particolare, sui

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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corsi di laurea magistrali dei quali occorre verificare la sostenibilità e in relazione al numero delle

immatricolazioni e in relazione alla disponibilità dei docenti.

L’offerta formativa, qualora siano apportate modifiche all’ordinamento didattico, deve essere definita entro il

31 gennaio del 2013, e in ogni caso entro il …….

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Il Prof. Castorani ritiene che le linee guida illustrate dal Prorettore Vicario sia condivisibili in linea di

principio.

L'Ing. Dotoli ricorda che le previgenti linee guida del Senato Accademico stabiliscono che il compito

didattico dei professori comprenda materie caratterizzanti. L'Ing. Dotoli ritiene che tale vincolo debba essere

rafforzando stabilendo che il compito didattico dei professori comprenda materie caratterizzanti del triennio,

al fine di rendere tale percorso di studi il più qualificato possibile, considerato che esso rappresenta il primo

percorso formativo dello studente, nell'ambito degli studi universitari.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

UDITA la relazione del Rettore;

VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;

VISTO Il Regolamento Didattico di Ateneo,

all’unanimità,

DELIBERA

di approvare, in linea di principio, le linee guide dell’offerta formativa per l’anno accademico 2013-2014.

P. 196 o.d.g. - Nomina Presidio della Qualità di Ateneo Il Rettore riferisce che il decreto legislativo n. 19 del 27 gennaio 2012, in applicazione dell’articolo 5,

comma 3 della Legge n. 240 del 30 dicembre 2010, prevede l’introduzione del sistema di accreditamento

iniziale e periodico dei corsi di studio e delle sedi universitarie, della valutazione periodica della qualità,

dell’efficienza e dei risultati conseguiti dagli atenei e il potenziamento del sistema di autovalutazione della

qualità e dell’efficacia delle attività didattiche e di ricerca delle università.

Il decreto affida all’ANVUR il compito di fissare metodologie, criteri, parametri e indicatori per

l’accreditamento e per la valutazione periodica. Il decreto inoltre assegna all’ANVUR la verifica e il

monitoraggio dei parametri e degli indicatori di accreditamento e valutazione periodica.

In accordo con quanto suggerito dal decreto, l’elemento portante dell’intero sistema integrato

autovalutazione/valutazione periodica/accreditamento (AVA) è l’assicurazione interna della qualità nei corsi

di studio, nei dipartimenti e nell’intero ateneo. Il potenziamento dell’autovalutazione, unito all’avvio di

forme di controllo esterno chiare e trasparenti, è finalizzato a un miglioramento continuo della qualità della

formazione e della ricerca.

L’intero sistema integrato AVA comporta un riassetto e una razionalizzazione del lavoro già in atto presso

gli Atenei e per qualche aspetto richiederà nuovi adempimenti.

L’ANVUR si ispirerà al rispetto del trinomio autonomia, responsabilità, valutazione che deve, in misura

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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progressiva, indirizzare il comportamento delle università.

In particolare, l’ANVUR intende:

a. valorizzare e responsabilizzare i nuclei di valutazione interna delle università, attraverso il compito

primario di verifica e di indirizzo dei sistemi di assicurazione interna della qualità degli atenei;

b. chiedere agli atenei di dotarsi degli strumenti essenziali per l’assicurazione interna di qualità della

didattica e della ricerca, finalizzati al miglioramento consapevole del servizio offerto agli studenti e alla

società;

c. verificare, anche mediante i nuclei di valutazione interna, lo stato di attuazione dei processi, e intervenire

per indirizzarne lo svolgimento.

1. Per quanto attiene all’accreditamento iniziale, l’ANVUR:

• fisserà un insieme il più possibile semplice e facilmente verificabile di criteri, parametri e indicatori per

l’accreditamento iniziale delle sedi e dei corsi; verificherà, anche attraverso i nuclei di valutazione

interna delle università, il rispetto di criteri, parametri e indicatori;

• valuterà in modo sistematico, anche attraverso visite in loco, il sistema istituzionale di assicurazione

interna della qualità degli Atenei;

• effettuerà, ove ritenuto indispensabile, controlli a campione di singoli corsi di studio, anche mediante lo

strumento delle visite in loco.

2. Per quanto attiene all’accreditamento periodico, l’ANVUR:

• fisserà criteri aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’accreditamento iniziale, ivi inclusi gli esiti della

valutazione;

• verificherà in modo sistematico, anche attraverso i nuclei di valutazione interna delle università, il

rispetto di criteri, parametri e indicatori;

• valuterà in modo sistematico, anche attraverso visite in loco, il sistema di assicurazione interna della

qualità istituzionale degli Atenei;

• effettuerà, ove ritenuto indispensabile, controlli a campione di singoli corsi di studio, anche mediante lo

strumento delle visite in loco.

3. Per quanto attiene alla valutazione periodica, l’ANVUR:

• fisserà un insieme di criteri, parametri e indicatori per misurare annualmente i risultati e la qualità della

didattica e della ricerca delle università, finalizzati anche alla distribuzione di incentivi da parte del

Ministero.

Il documento, approvato dal Consiglio Direttivo dell’ANVUR il 24 luglio 2012, prevede, tra l’altro, che in

ogni sede universitaria, ai fini dell’assicurazione di qualità (AQ) dei corsi di studio e della ricerca

dipartimentale, dovrà essere presente un Presidio della Qualità – o una struttura con le stesse finalità – la cui

complessità organizzativa sarà valutata sulla base della complessità dell’Ateneo.

Il Rettore ricorda che la nomina del Presidio della Qualità di Ateneo è stato già affrontato nell’ambito del

Collegio dei Direttori di Dipartimento, il quale ha formulato la proposta di nominare il Prof. Napolitano, con

funzioni di Presidente, in qualità di Prorettore Delegato per la Pianificazione Strategica ed i Processi di

Valutazione, di nominare due docenti per ciascun Dipartimento, e un segretario, fornito dall’ufficio di

supporto.

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

Page 89: VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO - AUP · 2016. 10. 13. · Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota prot. n. 4160

Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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IL SENATO ACCADEMICO

UDITA la relazione del Rettore;

VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;

VISTO il decreto legislativo n. 19 del 27 gennaio 2012,

all’unanimità,

DELIBERA

di nominare il seguente Presidio della Qualità di Ateneo: Prof. Michele Napolitano, Prorettore Delegato per

la Pianificazione Strategica ed i Processi di Valutazione, con funzioni di Presidente, due docenti designati dal

Direttore di Dipartimento e, in qualità di segreteria tecnica, un’unità dell’ufficio competente.

P. 197 o.d.g. - Nomina Commissione Strategica. Il Rettore riferisce che, con il rinnovo delle cariche accademiche, sia necessario procedere alla nomina della

nuova Commissione per il Piano Strategico del Politecnico di Bari che avrà, tra gli altri compiti, quello di

redigere il nuovo Piano Strategico.

Il Rettore, a tal proposito, propone, di designare il prof. Napolitano, Prorettore Delegato per la Pianificazione

Strategica ed i Processi di Valutazione, a ricoprire il ruolo di Presidente, i cinque Direttori di Dipartimento o

loro delegati e, inoltre, si invita il Consiglio di Amministrazione a nominare cinque componenti dal

Consiglieri di Amministrazione.

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

La sig.ra Palumbo esprime la disponibilità a essere designata dal Consiglio di Amministrazione, in

rappresentanza degli studenti.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la legge n. 204/2010;

VISTA la legge n. 43/2005;

VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;

UDITA la relazione del Rettore,

all’unanimità,

DELIBERA

di designare la seguente Commissione Strategica: Prof. Michele Napolitano, con le funzioni di Presidente, in

qualità di Prorettore Delegato per la Pianificazione Strategica ed i Processi di Valutazione, i cinque Direttori

di Dipartimento o loro delegati e cinque componenti designati dal Consiglio di Amministrazione.

P. 198 o.d.g. - Regolamento Didattico di Ateneo L’esame del punto all’odg è rinviato.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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P. 199 o.d.g. - Afferenza al Dipartimento Il Rettore informa che, ai sensi del capo V, art. 4, comma 2 del vigente Regolamento Generale delle

Strutture, questo Senato è chiamato a deliberare in merito alle richieste di prima afferenza dei docenti,

acquisito il prescritto parere conforme del Consiglio di Dipartimento interessato.

Pertanto, il Rettore comunica che hanno presentato richiesta di afferenza presso il Dipartimento di Scienze

dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura i seguenti professori, nominati ai fini giuridici ed economici a

decorrere dal 27/04/2012, il cui Consiglio di Dipartimento ha espresso parere favorevole in data 16/05/2012,

assunto al prot. gen. n. 12379 del 29/11/2012 di questo Politecnico:

NOMINATIVO DATA

ISTANZA DIPARTIMENTO S.S.D. - FACOLTÀ

Prof.ssa DE CADILHAC

Rossella

Professore associato

27/04/2012 DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA

CIVILE E DELL’ARCHITETTURA ICAR/19 “Restauro”

Prof.ssa FICARELLI

Loredana

Professore straordinario

27/04/2012 DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA

CIVILE E DELL’ARCHITETTURA

ICAR/14 “Composizione

architettonica e urbana”

Prof. MARANO Giuseppe

Carlo

Professore associato

27/04/2012 DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA

CIVILE E DELL’ARCHITETTURA

ICAR/09 “Tecnica delle

costruzioni”

Prof. MARTELLOTTA

Francesco

Professore associato

27/04/2012 DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA

CIVILE E DELL’ARCHITETTURA

ING-IND/11 “Fisica

tecnica ambientale”

Prof. MORANO Pierluigi

Professore straordinario 27/04/2012

DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA

CIVILE E DELL’ARCHITETTURA ICAR/22 “Estimo”

Prof. PARIS Spartaco

Professore associato 27/04/2012

DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA

CIVILE E DELL’ARCHITETTURA

ICAR/12 “Tecnologia

dell’architettura”

Prof. PICCIONI Mario

Professore straordinario 27/04/2012

DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA

CIVILE E DELL’ARCHITETTURA

ICAR/08 “Scienza delle

costruzioni”

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Il Prof. Marzano sottolinea che sono trascorsi diversi mesi tra la presentazione delle istanze dei docenti e la

presentazione dell’istruttoria in Senato.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

UDITA la relazione del Magnifico Rettore;

VISTO il Regolamento Generale delle Strutture, modificato con D.R. n. 261 del 20/07/2011;

VISTE le richieste di afferenza formulate dai succitati professori in favore del Dipartimento di

Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura;

ACQUISITO in data 29/11/2012 il parere conforme del Consiglio di Dipartimento di Scienze

dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura,

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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all’unanimità,

DELIBERA

l’afferenza dei proff. DE CADILHAC Rossella, FICARELLI Loredana, MARANO Giuseppe Carlo,

MARTELLOTTA Francesco, MORANO Pierluigi, PARIS Spartaco, PICCIONI Mario, in favore del

Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura.

P. 200 o.d.g. - Regolamento del Consiglio degli Studenti. Approvazione Il Rettore riferisce che il Consiglio degli Studenti ha provveduto ad adottare il nuovo regolamento di

funzionamento al fine di adeguarlo alla legge n. 240/2010.

Di seguito si riporta il testo vigente con a fronte il testo modificato che, ai sensi dell’art. 8, comma 3, lettera

e) dello Statuto del Politecnico, prevede che sia approvato dal Senato Accademico, sentito il Consiglio di

Amministrazione.

Regolamento di funzionamento del Consiglio degli

Studenti del Politecnico di Bari

Regolamento di funzionamento del Consiglio degli

Studenti del Politecnico di Bari

approvato con adeguamento legge 240

Art. 1

Funzioni 1. Il Consiglio degli Studenti è l’organo

rappresentativo degli studenti del Politecnico di

Bari e garantisce ad essi la libertà di

partecipazione alle scelte su temi di carattere

generale e questioni specifiche relative alla

propria condizione nelle forme previste dallo

Statuto. In tal senso esercita funzioni di carattere

consultivo e propositivo nei confronti degli

organi centrali di governo e delle strutture del

Politecnico.

2. Il Consiglio degli Studenti decide, nell’ambito

delle regole generali da applicarsi nel

Politecnico per lo svolgimento delle attività

formative autogestite dagli studenti nei settori

della cultura, dello sport e del tempo libero, i

programmi, l’attuazione delle iniziative e

l’utilizzazione delle risorse.

3. Il Consiglio degli Studenti, relativamente alle

tematiche di interesse studentesco ed alla

valorizzazione del loro rapporto con il

Politecnico, può avanzare proposte o esprimere

pareri indirizzandoli agli organi deliberativi

competenti. Pertanto spetta al Consiglio degli

Studenti:

a. concorrere a predisporre strumenti atti ad

analizzare i servizi didattici e finalizzati ad una

verifica qualitativa e quantitativa di ciascun

insegnamento e dei Corsi di Studio nel loro

complesso;

Art. 1

Funzioni

1. Il Consiglio degli Studenti è l’organo rappresentativo

degli studenti del Politecnico di Bari e garantisce ad

essi la libertà di partecipazione alle scelte su temi di

carattere generale e questioni specifiche relative alla

propria condizione nelle forme previste dallo Statuto.

In tal senso esercita funzioni di carattere consultivo e

propositivo nei confronti degli organi centrali di

governo e delle strutture del Politecnico,

relativamente alla didattica e al diritto allo studio.

2. Il Consiglio degli Studenti decide, nell’ambito delle

regole generali da applicarsi nel Politecnico per lo

svolgimento delle attività formative autogestite dagli

studenti nei settori della cultura, dello sport e del

tempo libero, i programmi, l’attuazione delle

iniziative e l’utilizzazione delle risorse.

3. Il Consiglio degli Studenti, relativamente alle

tematiche di interesse studentesco ed alla

valorizzazione del loro rapporto con il Politecnico,

può avanzare proposte o esprimere pareri

indirizzandoli agli organi deliberativi competenti. In

particolare, spetta al Consiglio degli Studenti:

a. concorrere a predisporre strumenti atti ad

analizzare i servizi didattici e finalizzati ad una

verifica qualitativa e quantitativa di ciascun

insegnamento e dei Corsi di Studio nel loro

complesso;

b. formulare al Senato Accademico proposte in

materia di Regolamento Didattico di Ateneo, di

organizzazione delle attività didattiche, di

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

Pagina 92 di 108

b. formulare al Senato Accademico proposte in

materia di Regolamento Didattico di Ateneo, di

organizzazione delle attività didattiche, di

organizzazione di servizi didattici

complementari e integrativi e degli altri servizi

universitari, di tutorato e di diritto allo studio,

nonché di bilancio di previsione;

c. esprimere parere sul Regolamento degli

Studenti;

d. esprimere parere sul Regolamento per il

Tutorato;

e. esprimere parere sul piano triennale di sviluppo;

f. esprimere parere sul programma annuale della

didattica e della ricerca, per la parte riguardante

la didattica;

g. esprimere parere in merito alla disciplina degli

accessi ai Corsi di Studio;

h. esprimere parere sui provvedimenti relativi a

tasse e contributi a carico degli studenti;

i. proporre le regole generali da applicarsi nel

Politecnico per lo svolgimento delle attività

formative autogestite dagli studenti nei settori

della cultura, dello sport e del tempo libero;

j. promuovere e attuare rapporti nazionali ed

internazionali con le rappresentanze

studentesche di altri Atenei.

Art. 2

Sedute 1. Le sedute del Consiglio degli Studenti si tengono

presso un idoneo locale messo a disposizione

dall'Amministrazione del Politecnico. La seduta del

Consiglio degli Studenti è pubblica. Qualora un

terzo dei componenti, senza l'obbligo si specificare

le motivazioni, lo richieda per iscritto al Presidente

questi convoca l'assemblea a porte chiuse.

Art. 3

Prima seduta del Consiglio 1. il Consigliere Anziano convoca e assume la

presidenza della prima seduta del Consiglio. La

prima seduta viene indetta con avviso di

convocazione inviato almeno 10 giorni prima

della data fissata per la seduta, invitando i

consiglieri a comunicare entro le ore 12.00 del

quinto giorno antecedente la data fissata per la

seduta le candidature per l’elezione dei

rappresentanti degli studenti in seno al Senato

Accademico;

2. Si intende Consigliere Anziano il Candidato che

ha ottenuto la cifra elettorale più alta (data dalla

somma dei voti di lista più il numero delle

preferenze di ogni candidato) tra i membri

organizzazione di servizi didattici complementari

e integrativi e degli altri servizi universitari, di

tutorato e di diritto allo studio, nonché di bilancio

di previsione;

c. esprimere parere sul Regolamento che disciplina

le norme relative alle elezioni studentesche;

d. esprimere parere sul Regolamento per il Tutorato;

e. esprimere parere in merito alla programmazione

triennale e strategica, per quanto di competenza;

f. esprimere parere sul programma annuale della

didattica e della ricerca, per la parte riguardante

la didattica;

g. esprimere parere in merito alla disciplina degli

accessi ai Corsi di Studio;

h. esprimere parere sui provvedimenti relativi a

tasse e contributi a carico degli studenti;

i. proporre le regole generali da applicarsi nel

Politecnico per lo svolgimento delle attività

formative autogestite dagli studenti nei settori

della cultura, dello sport e del tempo libero, per le

quali elabora i criteri di utilizzo, delibera

sull’impiego dei capitoli di spesa di cui alla

Legge 2 dicembre 1991, n.390, ed esprime parere

obbligatorio sull’impiego delle risorse destinate

da altri enti pubblici ai servizi agli studenti;

j. promuovere e attuare rapporti nazionali ed

internazionali con le rappresentanze studentesche

di altri Atenei.

k. esprimere parere sui documenti contabili,

patrimoniali e finanziari, annuali e pluriennali,

previsti dalle norme vigenti, per quanto di sua

competenza;

l. esprimere parere, limitatamente agli argomenti di

sua competenza, sui regolamenti di cui all’art. 8

dello Statuto del Politecnico di Bari, comma 3,

lettere a), b), c), d) ed f) nonché su ogni altro

regolamento inerente a didattica, servizi agli

studenti e diritto allo studio

Art. 2

Sedute 1. Le sedute del Consiglio degli Studenti si tengono

presso un idoneo locale messo a disposizione

dall'Amministrazione del Politecnico. La seduta del

Consiglio degli Studenti è pubblica. Qualora un terzo

dei componenti, senza l'obbligo si specificare le

motivazioni, lo richieda per iscritto al Presidente

questi convoca l'assemblea a porte chiuse.

Art. 3

Prima seduta del Consiglio 1. il Consigliere Anziano convoca e assume la

presidenza della prima seduta del Consiglio. La

prima seduta viene indetta con avviso di

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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elettivi del Consiglio degli Studenti.

3. E' obbligo del Consigliere Anziano mettere,

all'apertura della seduta, immediatamente a

votazione l'elezione del Presidente del

Consiglio.

4. Eletto il Presidente del Consiglio questi entra

immediatamente nelle sue funzioni e assume la

direzione dei lavori dell'assemblea.

5. Dopo l'elezione del Presidente, il Consiglio

elegge un Vicepresidente che sostituisce, in caso

di assenza o impedimento, il Presidente nella

direzione dei lavori del Consiglio. Le modalità

per l'elezione del Vicepresidente sono le stesse

di quelle per l'elezione del Presidente, previste

all'art. 4 del presente regolamento, a meno della

maggioranza dei 2/3 dei componenti il

Consiglio richiesta in prima votazione.

6. Successivamente alle elezioni del Presidente e

del Vicepresidente, l'assemblea elegge i tre

componenti elettivi della Segreteria del

Consiglio degli Studenti con le modalità

previste all’art. 6 del presente regolamento.

7. Concluse le operazioni di insediamento della

Presidenza e della Segreteria, il Consiglio

elegge al suo interno, due rappresentanti in seno

al Senato Accademico secondo le modalità

previste dal Regolamento degli Studenti.

Art. 4

Presidenza del Consiglio 1. Il Presidente del Consiglio è eletto a scrutinio

palese per alzata di mano dai componenti del

Consiglio degli Studenti nella prima seduta

immediatamente successiva alle elezioni.

2. Qualunque Consigliere può essere candidato

alla Presidenza del Consiglio degli Studenti,

purché il suo nome venga indicato da almeno un

altro Consigliere. Non sono eleggibili alla carica

di Presidente del Consiglio degli Studenti i

rappresentanti degli studenti già eletti in seno ai

Consigli di Amministrazione del Politecnico e

dell'E.Di.S.U..

3. E' eletto Presidente il candidato che ottenga i

due terzi dei consensi dei componenti il

Consiglio. Qualora nessun candidato raggiunga

tale maggioranza alla prima votazione è eletto

Presidente il candidato che ottenga, in seconda

votazione, un numero di voti pari alla metà più

uno dei componenti, infine, chi ottenga la

maggioranza dei consensi dei presenti.

4. In caso di assenza o impedimento sia del

Presidente che del Vicepresidente, la Presidenza

passa al Consigliere Anziano presente.

5. Nel caso in cui il Presidente o il Vicepresidente

convocazione inviato almeno 10 giorni prima della

data fissata per la seduta, invitando i consiglieri a

comunicare entro le ore 12.00 del quinto giorno

antecedente la data fissata per la seduta le

candidature per l’elezione dei rappresentanti degli

studenti in seno al Senato Accademico;

2. Si intende Consigliere Anziano il Candidato che ha

ottenuto la cifra elettorale più alta (data dalla somma

dei voti di lista più il numero delle preferenze di ogni

candidato) tra i membri elettivi del Consiglio degli

Studenti.

3. E' obbligo del Consigliere Anziano mettere,

all'apertura della seduta, immediatamente a

votazione l'elezione del Presidente del Consiglio.

4. Eletto il Presidente del Consiglio questi entra

immediatamente nelle sue funzioni e assume la

direzione dei lavori dell'assemblea.

5. Dopo l'elezione del Presidente, il Consiglio elegge

un Vicepresidente che sostituisce, in caso di assenza

o impedimento, il Presidente nella direzione dei

lavori del Consiglio. Le modalità per l'elezione del

Vicepresidente sono le stesse di quelle per l'elezione

del Presidente, previste all'art. 4 del presente

regolamento, a meno della maggioranza dei 2/3 dei

componenti il Consiglio richiesta in prima votazione.

6. Successivamente alle elezioni del Presidente e del

Vicepresidente, l'assemblea elegge i tre componenti

elettivi della Segreteria del Consiglio degli Studenti

con le modalità previste all’art. 6 del presente

regolamento.

7. Concluse le operazioni di insediamento della

Presidenza e della Segreteria, il Consiglio elegge al

suo interno, quattro rappresentanti in seno al Senato

Accademico secondo le modalità previste dal

regolamento elettorale relativo alle norme che

disciplinano le elezioni studentesche, art.1 comma 2.

8. Con le stesse modalità previste per l’elezione del

Presidente del Consiglio degli Studenti vengono

eletti il rappresentante degli studenti in seno alla

Commissione Etica e al Nucleo di Valutazione. In

particolare per la Commissione Etica l'elettorato

passivo è esteso a tutti gli studenti regolarmente

iscritti al Politecnico nel pieno rispetto del Codice

Etico.

9. Le elezioni dei rappresentanti di cui al precedente

comma sono indette dal Presidente del Consiglio

nella prima seduta del Consiglio degli Studenti utile

successiva alle elezioni del Presidente del Consiglio.

A tal fine il Presidente è obbligato ad inserire i

relativi punti all’ordine del giorno per l’indizione di

tali elezioni.

Art. 4

Comitato Unico di Garanzia

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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si dimettano dal loro incarico, Il Consiglio

provvede a convocare una nuova elezione entro

la seduta successiva con le modalità previste dal

comma 3 del presente articolo e comma 5

dell’art. 3.

6. Il Presidente del Consiglio può essere rimosso

dal suo incarico con mozione di sfiducia

costruttiva e motivata proposta per iscritto da

almeno la metà più uno dei Consiglieri e

indicante il nome del Presidente subentrante. La

mozione di sfiducia viene sottoposta a

discussione e votazione entro 15 giorni dalla

data in cui questa perviene alla Segreteria del

Consiglio. Solo in caso di ratifica della mozione

il Presidente e da ritenersi rimosso ed eletto il

nuovo. Procedura analoga viene eseguita per la

sfiducia del Vicepresidente.

Art. 5

Poteri del Presidente 1. Il Presidente rappresenta il Consiglio degli

Studenti, lo convoca, dichiara l'apertura delle

sedute e ne dirige i lavori.

2. Nell'esercizio delle sue funzioni, il Presidente si

ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a

difesa delle prerogative del Consiglio e dei

diritti dei singoli Consiglieri.

3. Il Presidente del Consiglio degli Studenti,

coadiuvato dalla Segreteria del Consiglio,

stabilisce l'ordine del giorno delle assemblee.

4. Il Presidente mantiene l'ordine durante le

adunanze del Consiglio degli Studenti e assicura

l'osservanza del Regolamento. A tal fine egli ha

la facoltà di intervenire in ogni momento nella

discussione; ha pure facoltà di sospendere e di

sciogliere la seduta.

5. Il Presidente dirige la discussione applicando le

norme del presente Regolamento, concede la

facoltà di parlare, precisa i termini delle

questioni sulle quali si vota, stabilisce l'ordine

delle discussioni e delle votazioni e ne annuncia

il risultato.

6. Se un Consigliere turba l'ordine, il Presidente lo

richiama e gli interdice la parola se questi

persiste nel suo atteggiamento nonostante il

richiamo. Nell'impossibilità di garantire il

regolare svolgimento della seduta per il

comportamento scorretto di uno o più

Consiglieri, il Presidente, sentito il parere del

Consiglio, può sospendere la seduta.

7. Spetta al Presidente garantire l'ordine anche da

parte del pubblico. Le persone che assistono alla

seduta devono restare in silenzio e astenersi da

qualsiasi cenno di approvazione o

1. Le elezioni dei rappresentanti nel Comitato Unico di

Garanzia, previsto dallo statuto del Politecnico

all’art. 19 sono indette dal Presidente del Consiglio

degli Studenti e seguono le stesse modalità di voto

previste per le commissioni del Consiglio degli

Studenti eccetto che per il numero di preferenze

esprimibili, che in tal caso sarà pari a 2 (due), di cui

una preferenza per genere. L'elettorato passivo

comprende tutti gli studenti del Politecnico.

Art. 5

Presidenza del Consiglio 1. Il Presidente del Consiglio è eletto a scrutinio palese

per alzata di mano dai componenti del Consiglio

degli Studenti nella prima seduta immediatamente

successiva alle elezioni.

2. Qualunque Consigliere può essere candidato alla

Presidenza del Consiglio degli Studenti, purché il suo

nome venga indicato da almeno un altro Consigliere.

Non sono eleggibili alla carica di Presidente del

Consiglio degli Studenti i rappresentanti degli

studenti già eletti in seno ai Consigli di

Amministrazione del Politecnico e dell'A.Di.S.U..

3. E' eletto Presidente il candidato che ottenga i due

terzi dei consensi dei componenti il Consiglio.

Qualora nessun candidato raggiunga tale

maggioranza alla prima votazione è eletto Presidente

il candidato che ottenga, in seconda votazione, un

numero di voti pari alla metà più uno dei

componenti, infine, chi ottenga la maggioranza dei

consensi dei presenti.

4. In caso di assenza o impedimento sia del Presidente

che del Vicepresidente, la Presidenza passa al

Consigliere Anziano presente.

5. Nel caso in cui il Presidente o il Vicepresidente si

dimettano dal loro incarico, Il Consiglio provvede a

convocare una nuova elezione entro la seduta

successiva con le modalità previste dal comma 3 del

presente articolo e comma 5 dell’art. 3.

6. Il Presidente del Consiglio può essere rimosso dal

suo incarico con mozione di sfiducia costruttiva e

motivata proposta per iscritto da almeno la metà più

uno dei Consiglieri e indicante il nome del Presidente

subentrante. La mozione di sfiducia viene sottoposta

a discussione e votazione entro 15 giorni dalla data

in cui questa perviene alla Segreteria del Consiglio.

Solo in caso di ratifica della mozione il Presidente e

da ritenersi rimosso ed eletto il nuovo. Procedura

analoga viene eseguita per la sfiducia del

Vicepresidente.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

Pagina 95 di 108

disapprovazione. In caso di disordini tra il

pubblico il Presidente può chiedere l'intervento

della forza pubblica. La forza pubblica non può

entrare nell'aula se non su richiesta del

Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la

seduta. Qualora la presenza del pubblico

disturbi il regolare svolgimento della seduta, il

Presidente può far allontanare il pubblico e

proseguire i lavori a porte chiuse.

Art.. 6

Segreteria del Consiglio 5. La Segreteria del Consiglio degli Studenti

concorre a definire la programmazione delle

attività e di tutto quanto possa risultare utile al

proficuo andamento delle attività del Consiglio

e delle Commissioni.

6. La Segreteria del Consiglio è composta da:

il Presidente del Consiglio degli Studenti;

il Vicepresidente;

tre Consiglieri eletti durante la prima seduta,

subito dopo l'elezione del Presidente. Per

l'elezione di questi ultimi, ciascun Consigliere

esprime una sola preferenza; risultano eletti i tre

Consiglieri che abbiano ottenuto il maggior

numero di preferenze, in caso di parità risulta

eletto il Consigliere anagraficamente più

anziano.

I compiti della Segreteria sono:

a) compiere scelte attinenti all'ordine dei lavori,

alla programmazione ed al calendario delle

sedute del Consiglio e delle Commissioni

Consiliari e alla definizione degli argomenti

all'Ordine del Giorno dei lavori del Consiglio;

b) inviare ai Consiglieri le convocazioni del

Consiglio;

c) inviare agli organi centrali di governo e alle

strutture del Politecnico gli atti approvati dal

Consiglio degli Studenti e loro indirizzati;

d) ricevere presso il proprio ufficio i testi delle

proposte presentate dai Consiglieri;

e) verbalizzare quanto discusso e deciso durante

le sedute del Consiglio;

f) archiviare presso il proprio ufficio tutti i

verbali, le relazioni, le proposte, i pareri e

qualsiasi altro atto discusso, approvato o

respinto dalle singole Commissioni o dal

Consiglio degli Studenti in seduta;

g) inviare alla segreteria amministrativa del

Politecnico copia degli atti ai punti d), f) perché

chiunque possa prenderne visione in qualunque

momento.

Qualora la Segreteria del Consiglio non riesca

Art. 6

Poteri del Presidente 1. Il Presidente rappresenta il Consiglio degli Studenti,

lo convoca, dichiara l'apertura delle sedute e ne

dirige i lavori.

2. Nell'esercizio delle sue funzioni, il Presidente si

ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa

delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli

Consiglieri.

3. Il Presidente del Consiglio degli Studenti, coadiuvato

dalla Segreteria del Consiglio, stabilisce l'ordine del

giorno delle assemblee.

4. Il Presidente mantiene l'ordine durante le adunanze

del Consiglio degli Studenti e assicura l'osservanza

del Regolamento. A tal fine egli ha la facoltà di

intervenire in ogni momento nella discussione; ha

pure facoltà di sospendere e di sciogliere la seduta.

5. Il Presidente dirige la discussione applicando le

norme del presente Regolamento, concede la facoltà

di parlare, precisa i termini delle questioni sulle quali

si vota, stabilisce l'ordine delle discussioni e delle

votazioni e ne annuncia il risultato.

6. Se un Consigliere turba l'ordine, il Presidente lo

richiama e gli interdice la parola se questi persiste

nel suo atteggiamento nonostante il richiamo.

Nell'impossibilità di garantire il regolare svolgimento

della seduta per il comportamento scorretto di uno o

più Consiglieri, il Presidente, sentito il parere del

Consiglio, può sospendere la seduta.

7. Spetta al Presidente garantire l'ordine anche da parte

del pubblico. Le persone che assistono alla seduta

devono restare in silenzio e astenersi da qualsiasi

cenno di approvazione o disapprovazione. In caso di

disordini tra il pubblico il Presidente può chiedere

l'intervento della forza pubblica. La forza pubblica

non può entrare nell'aula se non su richiesta del

Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la

seduta. Qualora la presenza del pubblico disturbi il

regolare svolgimento della seduta, il Presidente può

far allontanare il pubblico e proseguire i lavori a

porte chiuse.

Page 96: VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO - AUP · 2016. 10. 13. · Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota prot. n. 4160

Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

Pagina 96 di 108

ad esercitare liberamente le sue funzioni con i

mezzi messi a sua disposizione

dall'Amministrazione, si avvale del supporto

logistico delle strutture e della segreteria

amministrativa del Politecnico. La Segreteria

del Consiglio nell’espletamento delle sue

funzioni è coadiuvata da un membro del

personale amministrativo del Politecnico.

Nel caso in cui uno o più membri della

Segreteria si dimettano dal loro incarico, il

Presidente provvede a convocare una nuova

elezione entro la seduta successiva.

I membri elettivi della Segreteria possono essere

contemporaneamente sfiduciati dal Consiglio

con le stesse modalità previste per la sfiducia

del Presidente e del Vicepresidente.

Art. 7

Convocazione e Ordine del Giorno 1. Il Consiglio degli Studenti è convocato dal

Presidente almeno ogni due mesi oppure ogni

qual volta il Presidente lo consideri necessario.

2. La convocazione è fatta dal Presidente del

Consiglio degli Studenti attraverso la Segreteria.

3. L'avviso di convocazione, redatto in forma

scritta, completo di ordine del giorno e con

allegato il verbale della seduta precedente deve

essere inviato ai Consiglieri almeno cinque

giorni lavorativi, esclusi i giorni festivi secondo

il calendario accademico, prima della data

fissata per l'adunanza del Consiglio.

4. Nell'Ordine del Giorno avranno precedenza

prima le relazioni delle Commissioni sulle

questioni di loro competenza (in caso di

relazioni contrapposte, prima quelle di

maggioranza, poi quelle di minoranza), infine le

proposte presentate dai Consiglieri nello stesso

ordine con cui queste sono pervenute alla

Segreteria del Consiglio.

5. In caso di urgenza la convocazione può essere

fatta con preavviso di almeno 24 ore anche con

altri mezzi ritenuti validi a raggiungere gli

interessati.

Art.7

Segreteria del Consiglio 1. La Segreteria del Consiglio degli Studenti concorre a

definire la programmazione delle attività e di tutto

quanto possa risultare utile al proficuo andamento

delle attività del Consiglio e delle Commissioni.

2. La Segreteria del Consiglio è composta da:

il Presidente del Consiglio degli Studenti;

il Vicepresidente;

tre Consiglieri eletti durante la prima seduta, subito

dopo l'elezione del Presidente. Per l'elezione di

questi ultimi, ciascun Consigliere esprime una sola

preferenza; risultano eletti i tre Consiglieri che

abbiano ottenuto il maggior numero di preferenze, in

caso di parità risulta eletto il Consigliere

anagraficamente più anziano.

8. I compiti della Segreteria sono:

a) compiere scelte attinenti all'ordine dei lavori, alla

programmazione ed al calendario delle sedute del

Consiglio e delle Commissioni Consiliari e alla

definizione degli argomenti all'Ordine del Giorno

dei lavori del Consiglio;

b) inviare ai Consiglieri le convocazioni del

Consiglio;

c) inviare agli organi centrali di governo e alle

strutture del Politecnico gli atti approvati dal

Consiglio degli Studenti e loro indirizzati;

d) ricevere presso il proprio ufficio i testi delle

proposte presentate dai Consiglieri;

e) verbalizzare quanto discusso e deciso durante le

sedute del Consiglio;

f) archiviare presso il proprio ufficio tutti i verbali,

le relazioni, le proposte, i pareri e qualsiasi altro

atto discusso, approvato o respinto dalle singole

Commissioni o dal Consiglio degli Studenti in

seduta;

g) inviare alla segreteria amministrativa del

Politecnico copia degli atti ai punti d), f) perché

chiunque possa prenderne visione in qualunque

momento.

9. Qualora la Segreteria del Consiglio non riesca ad

esercitare liberamente le sue funzioni con i mezzi

messi a sua disposizione dall'Amministrazione, si

avvale del supporto logistico delle strutture e della

segreteria amministrativa del Politecnico. La

Segreteria del Consiglio nell’espletamento delle sue

funzioni è coadiuvata da un membro del personale

amministrativo del Politecnico.

10. Nel caso in cui uno o più membri della Segreteria si

dimettano dal loro incarico, il Presidente provvede a

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Art. 8

Svolgimento delle sedute 1. L'adunanza ha inizio all'ora stabilita nell'avviso

di convocazione.

2. Il Presidente dichiara aperta la seduta non

appena raggiunto il numero legale (pari alla

maggioranza dei convocati con diritto di voto),

che viene accertato da un componente della

Segreteria mediante appello nominale. La

verifica del numero legale può essere richiesta

in qualsiasi momento dell'adunanza da

qualunque Consigliere.

1. Nel computo della maggioranza non si tiene

conto di coloro che hanno giustificato

validamente l'assenza.

2. Nessuna seduta è valida qualora non sia

presente almeno 1/3 dei componenti.

3. Qualora trascorsi trenta minuti dall'ora fissata

nell'avviso di convocazione non risulti il numero

legale, il Presidente dichiara l'infruttuosità della

seduta. Nel verbale dovranno essere indicati i

nomi dei Consiglieri intervenuti.

4. Il primo punto all'Ordine del Giorno di ogni

Consiglio riguarda l'approvazione del verbale

della seduta precedente. Successivamente il

Presidente invita i senatori a relazionare sui

convocare una nuova elezione entro la seduta

successiva.

11. I membri elettivi della Segreteria possono essere

contemporaneamente sfiduciati dal Consiglio con le

stesse modalità previste per la sfiducia del Presidente

e del Vicepresidente.

Art. 8

Convocazione e Ordine del Giorno a) Il Consiglio degli Studenti è convocato dal

Presidente almeno ogni due mesi oppure ogni qual

volta il Presidente lo consideri necessario.

b) La convocazione è fatta dal Presidente del Consiglio

degli Studenti attraverso la Segreteria.

c) L'avviso di convocazione, redatto in forma scritta,

completo di ordine del giorno e con allegato il

verbale della seduta precedente deve essere inviato ai

Consiglieri almeno cinque giorni lavorativi, esclusi i

giorni festivi secondo il calendario accademico,

prima della data fissata per l'adunanza del Consiglio.

d) Nell'Ordine del Giorno avranno precedenza prima le

relazioni delle Commissioni sulle questioni di loro

competenza (in caso di relazioni contrapposte, prima

quelle di maggioranza, poi quelle di minoranza),

infine le proposte presentate dai Consiglieri nello

stesso ordine con cui queste sono pervenute alla

Segreteria del Consiglio.

e) In caso di urgenza la convocazione può essere fatta

con preavviso di almeno 24 ore anche con altri mezzi

ritenuti validi a raggiungere gli interessati.

Art.9

Svolgimento delle sedute 1. L'adunanza ha inizio all'ora stabilita nell'avviso di

convocazione.

2. Il Presidente dichiara aperta la seduta non appena

raggiunto il numero legale (pari alla maggioranza dei

convocati con diritto di voto), che viene accertato da

un componente della Segreteria mediante appello

nominale. La verifica del numero legale può essere

richiesta in qualsiasi momento dell'adunanza da

qualunque Consigliere.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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lavori del Senato Accademico.

5. Possono partecipare alle sedute persone estranee

al Consiglio la cui partecipazione sia ritenuta

utile in relazione all'argomento da trattarsi.

Nessuna persona estranea al Consiglio può

prendere la parola se non su specifico invito da

parte del Presidente.

6. Il segretario ha il compito di redigere i verbali

contenenti i termini essenziali della discussione.

Chiunque intenda far iscrivere a verbale una

dichiarazione è tenuto a consegnare il testo

autentico al Segretario nel corso della seduta.

7. Il dispositivo delle delibere è immediatamente

esecutivo, pertanto deve essere portato

immediatamente a conoscenza degli interessati

per gli adempimenti di competenza.

Art. 9

Trattazione dell'Ordine del Giorno 1. Il Presidente può proporre in aula un diverso

ordine di trattazione degli oggetti iscritti

all'Ordine del Giorno. Tale proposta si intende

accolta se non vi sono obiezioni.

2. Se un Consigliere si oppone o propone un

diverso ordine di trattazione, si procede ad una

votazione per alzata di mano.

3. I pareri, le relazioni e le proposte scritte

all'Ordine del Giorno vengono letti in aula e,

qualora non vi siano richieste di intervento, si

passa alla votazione.

4. I Consiglieri che intendono parlare su un

oggetto all'Ordine del Giorno devono farne

richiesta al Presidente il quale accorda la parola

secondo l'ordine delle domande. Ogni intervento

dovrà riguardare unicamente l'oggetto in esame.

5. A nessuno è consentito di interrompere chi parla

tranne al Presidente per un richiamo al

Regolamento.

6. E' mozione d'Ordine, proponibile dai Consiglieri

in qualsiasi momento, il richiamo al

Regolamento o il rilievo circa il modo e l'ordine

con il quale è stata proposta la questione o si

intenda procedere alla votazione.

7. I Consiglieri hanno facoltà di presentare Ordine

del Giorno su di un determinato argomento

prima che se ne chiuda la discussione. Tali

Ordini del Giorno possono essere illustrati da

uno dei proponenti e vengono posti in votazione

subito dopo la chiusura della discussione stessa.

Gli Ordini del Giorno devono essere redatti per

iscritto e presentati al Presidente; non possono

essere votati con formulazione diversa da quella

proposta, salvo consenso dei proponenti.

8. Quando sull'argomento in discussione tutti i

3. Nel computo della maggioranza non si tiene conto di

coloro che hanno giustificato validamente l'assenza.

4. Nessuna seduta è valida qualora non sia presente

almeno 1/3 dei componenti.

5. Qualora trascorsi trenta minuti dall'ora fissata

nell'avviso di convocazione non risulti il numero

legale, il Presidente dichiara l'infruttuosità della

seduta. Nel verbale dovranno essere indicati i nomi

dei Consiglieri intervenuti.

6. Il primo punto all'Ordine del Giorno di ogni

Consiglio riguarda l'approvazione del verbale della

seduta precedente. Successivamente il Presidente

invita i senatori a relazionare sui lavori del Senato

Accademico.

7. Possono partecipare alle sedute persone estranee al

Consiglio la cui partecipazione sia ritenuta utile in

relazione all'argomento da trattarsi. Nessuna persona

estranea al Consiglio può prendere la parola se non

su specifico invito da parte del Presidente.

8. Il segretario ha il compito di redigere i verbali

contenenti i termini essenziali della discussione.

Chiunque intenda far iscrivere a verbale una

dichiarazione è tenuto a consegnare il testo autentico

al Segretario nel corso della seduta.

9. Il dispositivo delle delibere è immediatamente

esecutivo, pertanto deve essere portato

immediatamente a conoscenza degli interessati per

gli adempimenti di competenza.

Art. 10

Trattazione dell'Ordine del Giorno 1. Il Presidente può proporre in aula un diverso ordine

di trattazione degli oggetti iscritti all'Ordine del

Giorno. Tale proposta si intende accolta se non vi

sono obiezioni.

2. Se un Consigliere si oppone o propone un diverso

ordine di trattazione, si procede ad una votazione per

alzata di mano.

3. I pareri, le relazioni e le proposte scritte all'Ordine

del Giorno vengono letti in aula e, qualora non vi

siano richieste di intervento, si passa alla votazione.

4. I Consiglieri che intendono parlare su un oggetto

all'Ordine del Giorno devono farne richiesta al

Presidente il quale accorda la parola secondo l'ordine

delle domande. Ogni intervento dovrà riguardare

unicamente l'oggetto in esame.

5. A nessuno è consentito di interrompere chi parla

tranne al Presidente per un richiamo al Regolamento.

6. E' mozione d'Ordine, proponibile dai Consiglieri in

qualsiasi momento, il richiamo al Regolamento o il

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Consiglieri iscritti a parlare siano intervenuti

almeno una volta, il Presidente può dichiarare

chiusa la discussione.

Art. 10

Votazioni 1. Dichiarata chiusa dal Presidente la discussione

sull'argomento all'Ordine del Giorno si passa, se

necessario, alla votazione.

2. Quando siano stati proposti emendamenti, questi

vengono votati per primi, cominciando da quelli

soppressivi, seguono i modificativi poi gli

aggiuntivi. Esauriti gli emendamenti si passa

alla votazione della proposta nel suo complesso.

3. Durante le operazioni di voto il Presidente può

concedere la parola solo perché siano espresse

dichiarazioni di voto.

4. Il voto si esprime in maniera palese per alzata di

mano e qualora venga richiesto indicando il

nome dei Consiglieri. Su richiesta di qualsiasi

Consigliere è possibile ottenere la controprova.

Per il calcolo della maggioranza gli astenuti non

vengono computati. Il numero dei voti

favorevoli e contrari e degli astenuti dovrà

essere indicato nel verbale. In caso di parità il

voto del Presidente è computato due volte.

5. Ogni oggetto di votazione, quando non previsto

diversamente dal presente Regolamento, si

intende approvato quando abbia ottenuto la

maggioranza assoluta dei votanti.

6. Terminata la votazione il Presidente ne

riconosce e proclama l'esito concludendo con la

pronuncia "Il Consiglio ha approvato" oppure

"Il Consiglio non ha approvato".

Art. 11

Diritti dei Consiglieri 1. E' diritto di ogni Consigliere:

intervenire su qualsiasi argomento posto

all'Ordine del Giorno;

rilievo circa il modo e l'ordine con il quale è stata

proposta la questione o si intenda procedere alla

votazione.

7. I Consiglieri hanno facoltà di presentare Ordine del

Giorno su di un determinato argomento prima che se

ne chiuda la discussione. Tali Ordini del Giorno

possono essere illustrati da uno dei proponenti e

vengono posti in votazione subito dopo la chiusura

della discussione stessa. Gli Ordini del Giorno

devono essere redatti per iscritto e presentati al

Presidente; non possono essere votati con

formulazione diversa da quella proposta, salvo

consenso dei proponenti.

8. Quando sull'argomento in discussione tutti i

Consiglieri iscritti a parlare siano intervenuti almeno

una volta, il Presidente può dichiarare chiusa la

discussione.

Art. 11

Votazioni 1. Dichiarata chiusa dal Presidente la discussione

sull'argomento all'Ordine del Giorno si passa, se

necessario, alla votazione.

2. Quando siano stati proposti emendamenti, questi

vengono votati per primi, cominciando da quelli

soppressivi, seguono i modificativi poi gli aggiuntivi.

Esauriti gli emendamenti si passa alla votazione della

proposta nel suo complesso.

3. Durante le operazioni di voto il Presidente può

concedere la parola solo perché siano espresse

dichiarazioni di voto.

4. Il voto si esprime in maniera palese per alzata di

mano e qualora venga richiesto indicando il nome dei

Consiglieri. Su richiesta di qualsiasi Consigliere è

possibile ottenere la controprova. Per il calcolo della

maggioranza gli astenuti non vengono computati. Il

numero dei voti favorevoli e contrari e degli astenuti

dovrà essere indicato nel verbale. In caso di parità il

voto del Presidente è computato due volte.

5. Ogni oggetto di votazione, quando non previsto

diversamente dal presente Regolamento, si intende

approvato quando abbia ottenuto la maggioranza

assoluta dei votanti.

6. Terminata la votazione il Presidente ne riconosce e

proclama l'esito concludendo con la pronuncia "Il

Consiglio ha approvato" oppure "Il Consiglio non ha

approvato".

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

Pagina 100 di 108

presentare proposte all'attenzione del Consiglio.

2. In ordine agli argomenti posti all'Ordine

del Giorno, i Consiglieri hanno diritto a:

presentare richiesta di trattazione urgente,

proponendo un'inversione dell'Ordine del

Giorno;

presentare proposta di sospensiva;

presentare emendamenti e Ordini del Giorno.

3. Costituiscono emendamenti, che devono essere

presentati per iscritto, le correzioni di forma, le

modificazioni e le integrazioni dei testi da

sottoporre a votazione.

4. I Consiglieri possono presentare proposte su

qualunque questione per il miglioramento della

condizione degli studenti del Politecnico di

Bari. Attraverso la proposta si può chiedere al

Consiglio un formale pronunciamento su un

certo tema o argomento, oppure una più ampia

trattazione, anche tramite l'attività delle

Commissioni. Nessun Consigliere può

presentare più di due proposte nella stessa

adunanza.

5. Le proposte devono essere presentate in forma

scritta alla Segreteria del Consiglio degli

Studenti e firmate dai Consiglieri proponenti,

almeno otto giorni prima di quello fissato per

l'adunanza. In caso contrario le proposte slittano

automaticamente all'adunanza successiva.

6. La discussione della proposta, dopo che il

Presidente ne avrà dato lettura, si apre con la sua

illustrazione da parte di uno dei proponenti.

Ogni Consigliere potrà quindi intervenire

sull'argomento della proposta, con possibilità di

una sola replica. La proposta comporta sempre

l'espressione di un voto deliberativo a

conclusione del dibattito.

7. Quando un quarto dei componenti ne fa

richiesta il Presidente convoca il Consiglio degli

Studenti entro e non oltre 20 giorni dal

ricevimento della richiesta. Tale termine decorre

dal momento in cui giunge alla Segreteria del

Consiglio la richiesta in forma scritta, firmata

dai Consiglieri proponenti.

8. Qualora un quarto dei componenti, in prossimità

di scadenze o per motivi di urgenza ne faccia

esplicita e motivata richiesta al Presidente,

questi convoca il Consiglio degli Studenti entro

e non oltre 9 giorni dal ricevimento della

richiesta. Tale termine decorre dal momento in

cui giunge alla Segreteria del Consiglio la

richiesta in forma scritta, firmata dai Consiglieri

proponenti.

Art. 12

Diritti dei Consiglieri 1. E' diritto di ogni Consigliere:

intervenire su qualsiasi argomento posto

all'Ordine del Giorno;

presentare proposte all'attenzione del Consiglio.

2. In ordine agli argomenti posti all'Ordine del Giorno, i

Consiglieri hanno diritto a:

presentare richiesta di trattazione urgente,

proponendo un'inversione dell'Ordine del Giorno;

presentare proposta di sospensiva;

presentare emendamenti e Ordini del Giorno.

3. Costituiscono emendamenti, che devono essere

presentati per iscritto, le correzioni di forma, le

modificazioni e le integrazioni dei testi da sottoporre

a votazione.

4. I Consiglieri possono presentare proposte su

qualunque questione per il miglioramento della

condizione degli studenti del Politecnico di Bari.

Attraverso la proposta si può chiedere al Consiglio

un formale pronunciamento su un certo tema o

argomento, oppure una più ampia trattazione, anche

tramite l'attività delle Commissioni. Nessun

Consigliere può presentare più di due proposte nella

stessa adunanza.

5. Le proposte devono essere presentate in forma scritta

alla Segreteria del Consiglio degli Studenti e firmate

dai Consiglieri proponenti, almeno otto giorni prima

di quello fissato per l'adunanza. In caso contrario le

proposte slittano automaticamente all'adunanza

successiva.

6. La discussione della proposta, dopo che il Presidente

ne avrà dato lettura, si apre con la sua illustrazione

da parte di uno dei proponenti. Ogni Consigliere

potrà quindi intervenire sull'argomento della

proposta, con possibilità di una sola replica. La

proposta comporta sempre l'espressione di un voto

deliberativo a conclusione del dibattito.

7. Quando un quarto dei componenti ne fa richiesta il

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Art. 12

Funzioni delle Commissioni

Consiliari

1. Le Commissioni Consiliari costituiscono

articolazioni del Consiglio degli Studenti e lo

coadiuvano nella sua attività per il

miglioramento della condizione degli studenti

del Politecnico di Bari.

2. Le Commissioni Consiliari esercitano funzioni

propositive e istruttorie sulle materie cui è data

la loro competenza.

3. L'attività di istruzione, analisi, proposta e

controllo delle Commissioni Consiliari si attua

attraverso il dibattimento di tutte le questioni

portate all'Ordine del Giorno dei suoi lavori e la

redazione di relazioni scritte, riassuntive delle

proposte emerse durante la discussione, da

presentare all'attenzione del Consiglio degli

Studenti affinché questo si esprima su di esse

con un ulteriore dibattito e con un voto.

4. Alla relazione prodotta dalla Commissione

possono, in caso di contrasto tra i Consiglieri,

affiancarsi una o più relazioni di minoranza.

5. Le Commissioni Consiliari istituite

obbligatoriamente sono:

3. Commissione Didattica

Commissione Contributi studenteschi e Diritto

allo Studio

Commissione Relazioni con l'esterno e

Partecipazione Studentesca

Commissione Attività Autogestite

6. Le competenze di ogni Commissione sono

automaticamente definite dal loro indirizzo

tematico, eventuali contrasti tra membri di

Commissione sulla competenza di ognuna

rispetto a questioni o temi particolari vengono

risolti dalla Segreteria del Consiglio.

7. E' possibile per il Consiglio degli Studenti istituire in

qualsiasi momento Commissioni su materie di interesse

generale o questioni specifiche, con voto favorevole della

maggioranza assoluta dei presenti.

Presidente convoca il Consiglio degli Studenti entro

e non oltre 20 giorni dal ricevimento della richiesta.

Tale termine decorre dal momento in cui giunge alla

Segreteria del Consiglio la richiesta in forma scritta,

firmata dai Consiglieri proponenti.

8. Qualora un quarto dei componenti, in prossimità di

scadenze o per motivi di urgenza ne faccia esplicita e

motivata richiesta al Presidente, questi convoca il

Consiglio degli Studenti entro e non oltre 9 giorni dal

ricevimento della richiesta. Tale termine decorre dal

momento in cui giunge alla Segreteria del Consiglio

la richiesta in forma scritta, firmata dai Consiglieri

proponenti.

Art. 13

Funzioni delle Commissioni Consiliari 1. Le Commissioni Consiliari costituiscono

articolazioni del Consiglio degli Studenti e lo

coadiuvano nella sua attività per il miglioramento

della condizione degli studenti del Politecnico di

Bari.

2. Le Commissioni Consiliari esercitano funzioni

propositive e istruttorie sulle materie cui è data la

loro competenza.

3. L'attività di istruzione, analisi, proposta e controllo

delle Commissioni Consiliari si attua attraverso il

dibattimento di tutte le questioni portate all'Ordine

del Giorno dei suoi lavori e la redazione di relazioni

scritte, riassuntive delle proposte emerse durante la

discussione, da presentare all'attenzione del

Consiglio degli Studenti affinché questo si esprima

su di esse con un ulteriore dibattito e con un voto.

4. Alla relazione prodotta dalla Commissione possono,

in caso di contrasto tra i Consiglieri, affiancarsi una o

più relazioni di minoranza.

5. Le Commissioni Consiliari istituite

obbligatoriamente sono:

Commissione Didattica

Commissione Contributi studenteschi e Diritto

allo Studio

Commissione Relazioni con l'esterno e

Partecipazione Studentesca

Commissione Attività Autogestite

6. Le competenze di ogni Commissione sono

automaticamente definite dal loro indirizzo tematico,

eventuali contrasti tra membri di Commissione sulla

competenza di ognuna rispetto a questioni o temi

particolari vengono risolti dalla Segreteria del

Consiglio.

7. E' possibile per il Consiglio degli Studenti istituire in

qualsiasi momento Commissioni su materie di

interesse generale o questioni specifiche, con voto

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Art. 13

Commissioni permanenti 1. Il Consiglio degli Studenti, entro e non oltre 30

giorni dalla prima seduta, istituisce le

Commissioni Consiliari permanenti,

determinando per ciascuna il numero di

componenti, comunque dispari e non inferiore a

cinque, e le materie di competenza.

2. Le Commissioni permanenti restano in carica

per tutta la durata del Consiglio stesso.

Art. 14

Funzionamento delle Commissioni 1. Per ogni Commissione ciascun Consigliere

esprime tre diverse preferenze. Risultano

componenti della Commissione i Consiglieri

che hanno il maggior numero di preferenze.

2. Ciascuna Commissione nomina al proprio

interno un Presidente, con votazione palese, a

maggioranza dei voti dei componenti. Tale

elezione ha luogo nella prima riunione della

Commissione convocata dal Presidente del

Consiglio degli Studenti.

3. Il Presidente convoca e presiede la

Commissione, fissa la data delle adunanze e gli

argomenti da trattare in ciascuna di esse,

seguendo in tal senso le indicazioni che gli

provengono dal Consiglio degli Studenti.

4. Le sedute delle Commissioni si svolgono con le

stesse modalità di quelle del Consiglio degli

Studenti. Ciascun Consigliere può parteciparvi

con voto consultivo.

5. Ogni Consigliere può fare parte

contemporaneamente di più Commissioni

Consiliari.

6. Ogni Consigliere ha diritto a non partecipare a

nessuna Commissione. In tal caso dovrà darne

comunicazione scritta al Presidente inviandola

presso la Segreteria del Consiglio.

7. Ogni Consigliere appartenete ad una

Commissione può chiedere al Presidente della

stessa l'inserimento, nell'Ordine del Giorno delle

sedute, di argomenti che rientrano nelle

competenze della Commissione.

8. La convocazione della Commissione è effettuata

dal suo Presidente attraverso la Segreteria del

Consiglio degli Studenti. L'avviso di

favorevole della maggioranza assoluta dei presenti.

Art. 14

Commissioni permanenti 1. Il Consiglio degli Studenti, entro e non oltre 30

giorni dalla prima seduta, istituisce le Commissioni

Consiliari permanenti, determinando per ciascuna il

numero di componenti, comunque dispari e non

inferiore a cinque, e le materie di competenza.

2. Le Commissioni permanenti restano in carica per

tutta la durata del Consiglio stesso.

Page 103: VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO - AUP · 2016. 10. 13. · Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota prot. n. 4160

Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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convocazione, redatto in forma scritta, deve

essere consegnato ai Consiglieri almeno tre

giorni prima della data fissata per la riunione

della Commissione.

9. La riunione della Commissione è valida quando

è presente la maggioranza dei componenti. Alle

Commissioni possono partecipare con voto

consultivo anche membri esterni proposti dal

Consiglio degli Studenti.

10. Gli atti relativi a ciascun argomento all'Ordine

del Giorno devono essere depositati presso la

Segreteria del Consiglio degli Studenti nei tre

giorni precedenti l'adunanza della Commissione

e tutti i Consiglieri hanno diritto a prenderne

visione.

Art. 15

Disposizioni finali 1. Il presente Regolamento entra in vigore

immediatamente dopo la sua approvazione da

parte del Consiglio degli Studenti sentito il

parere del Senato Accademico.

2. Copia del presente Regolamento viene inviata a

cura della Segreteria del Consiglio degli

Studenti ai Consiglieri neo-eletti al momento

della proclamazione della loro elezione.

3. Il presente Regolamento può essere modificato

durante i dodici mesi successivi

all'approvazione con il voto favorevole della

maggioranza dei componenti, successivamente

con il voto favorevole dei 2/3 dei componenti."

Art. 15

Funzionamento delle Commissioni 1. Per ogni Commissione ciascun Consigliere esprime

tre diverse preferenze. Risultano componenti della

Commissione i Consiglieri che hanno il maggior

numero di preferenze.

2. Ciascuna Commissione nomina al proprio interno un

Presidente, con votazione palese, a maggioranza dei

voti dei componenti. Tale elezione ha luogo nella

prima riunione della Commissione convocata dal

Presidente del Consiglio degli Studenti.

3. Il Presidente convoca e presiede la Commissione,

fissa la data delle adunanze e gli argomenti da

trattare in ciascuna di esse, seguendo in tal senso le

indicazioni che gli provengono dal Consiglio degli

Studenti.

4. Le sedute delle Commissioni si svolgono con le

stesse modalità di quelle del Consiglio degli

Studenti. Ciascun Consigliere può parteciparvi con

voto consultivo.

5. Ogni Consigliere può fare parte

contemporaneamente di più Commissioni Consiliari.

6. Ogni Consigliere ha diritto a non partecipare a

nessuna Commissione. In tal caso dovrà darne

comunicazione scritta al Presidente inviandola presso

la Segreteria del Consiglio.

7. Ogni Consigliere appartenete ad una Commissione

può chiedere al Presidente della stessa l'inserimento,

nell'Ordine del Giorno delle sedute, di argomenti che

rientrano nelle competenze della Commissione.

8. La convocazione della Commissione è effettuata dal

suo Presidente attraverso la Segreteria del Consiglio

degli Studenti. L'avviso di convocazione, redatto in

forma scritta, deve essere consegnato ai Consiglieri

almeno tre giorni prima della data fissata per la

riunione della Commissione.

9. La riunione della Commissione è valida quando è

presente la maggioranza dei componenti. Alle

Commissioni possono partecipare con voto

consultivo anche membri esterni proposti dal

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Consiglio degli Studenti.

10. Gli atti relativi a ciascun argomento all'Ordine del

Giorno devono essere depositati presso la Segreteria

del Consiglio degli Studenti nei tre giorni precedenti

l'adunanza della Commissione e tutti i Consiglieri

hanno diritto a prenderne visione.

Art. 16

Disposizioni finali

1. Il presente Regolamento entra in vigore

immediatamente dopo la sua approvazione da parte

del Consiglio degli Studenti sentito il parere del

Senato Accademico.

2. Copia del presente Regolamento viene inviata a cura

della Segreteria del Consiglio degli Studenti ai

Consiglieri neo-eletti al momento della

proclamazione della loro elezione.

3. Il presente Regolamento può essere modificato

durante i dodici mesi successivi all'approvazione con

il voto favorevole della maggioranza dei componenti,

successivamente con il voto favorevole dei 2/3 dei

componenti."

Il Rettore ricorda che, con nota del 28.9.2012 – Dispositivo n. 22 del 27.9.2012, il Presidente del Consiglio

degli Studenti uscente, aveva comunicato che il medesimo Consiglio si era espresso all’unanimità sul

Regolamento all’esame nella seduta del 27.09.2012, anche su sollecitazione del Rettore, tenuto conto della

pressante necessità di completare la composizione dei componenti del Senato Accademico.

Pertanto, chiede al Senato procedere a una valutazione nel merito.

La Sig.ra Palumbo dichiara che la seduta del 27.09 u.s. del Consiglio degli Studenti è di validità dubbia

perché il Consiglio, insediatosi in quella seduta, non aveva tenuto conto della componente dei dottorandi e,

inoltre, le commissioni del Consiglio degli Studenti, attualmente in carica, sono totalmente diverse, rispetto a

quelle della seduta del 27.09 u.s. Pertanto, la Sig. Palumbo chiede che il Regolamento possa essere rinviato

nuovamente all’esame del Consiglio degli Studenti, considerato che il nuovo regolamento è stato applicato

anche in assenza di approvazione degli organi collegiali centrali, come prevede l’art. 8 dello Statuto.

Il Rettore auspica che la componente studentesca trovi una soluzione condivisa e, allo stesso tempo,

sottolinea il rischio che, invalidando il regolamento, decadano i rappresentanti in Senato Accademico e negli

altri organi su cui il Consiglio degli Studenti si è già pronunciato.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

Udita la relazione del Rettore;

Visto lo Statuto del Politecnico di Bari, in particolare l’art. 8, comma 3, lettera e;

Esaminato il nuovo Regolamento di funzionamento del Consiglio degli Studenti;

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Tenuto conto che il Consiglio di Amministrazione non è stato sentito,

all’unanimità,

DELIBERA

di rinviare al Consiglio degli Studenti il Regolamento per un ulteriore esame.

P. 201 o.d.g. - Convenzione per l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo

con borsa di studio per il corso di dottorato di ricerca in “ Ingegneria Meccanica e

Gestionale” (XXVIII ciclo). Il Rettore ricorda che per il XXVI ciclo la società AVIO Spa ha finanziato una borsa di studio per la tematica

di ricerca in “Sistemi innovativi di generazione di energia elettrica in campo aeronautico”, assegnata al dott.

Vincenzo Cantucci, il quale ha rinunciato alla predetta borsa a decorrere dal 1.08.2012.

Il Rettore riferisce che con nota del 5.10.2012 - prot. n. 11821 del 15.11.2012 - l’AVIO ha manifestato la

volontà di integrare la borsa di studio, non utilizzata dal dott. Cantucci, per finanziare un posto aggiuntivo

nell’ambito del XXVIII ciclo del dottorato in “Ingegneria Meccanica e Gestionale”.

Il Rettore rende noto, inoltre, che sulla G.U.R.I n. 95 del 4.12.2012 è stato pubblicato il bando di concorso

per l'ammissione ai corsi di dottorato di ricerca XXVIII ciclo della Scuola di dottorato A.A. 2012/2013, tra

cui figura il corso di dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica e Gestionale” della durata di tre anni con

n.9 posti.

Il Rettore riferisce che con e-mail del 7.12.2012 il dott. Giuseppe Giliberti, in rappresentanza dell’AVIO

Spa, ha approvato la bozza di convenzione definitiva fra il Politecnico di Bari e la società AVIO Spa, per

l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo con borsa di studio per il Corso di dottorato di

ricerca in “Ingegneria meccanica e gestionale” (XXVIII CICLO), che di seguito si riporta integralmente:

“CONVENZIONE PER L’ATTIVAZIONE ED IL FINANZIAMENTO DI UN POSTO AGGIUNTIVO

CON BORSA DI STUDIO PER IL CORSO DI DOTTORATO DI RICERCA IN INGEGNERIA

MECCANICA E GESTIONALE” (XXVIII CICLO)

T R A

Il Politecnico di Bari (di seguito indicato anche come “Politecnico”), con sede in Bari, Via Amendola, 126/B,

codice fiscale 93051590722, legalmente rappresentato dal Prof. Ing. Nicola Costantino, nato a Bari il 24 aprile

1951, nella sua qualità di Magnifico Rettore protempore,

E

L’AVIO S.p.A (di seguito indicata anche come AVIO), con sede in Torino, Strada del Drosso, 145, codice

fiscale e partita IVA 0551508096, legalmente rappresentata da Giorgio Abrate, nato a Torino il 21.11.1962, in

qualità di Direttore Divisione EES, nonché Legale Rappresentante,

PREMESSO

che la Legge 3.7.1998, n. 210, ed il D.M. 30.4.1999, n. 224, contengono disposizioni per le Università circa

l’istituzione e l’organizzazione dei dottorati di ricerca;

che per il XXVI ciclo del dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica” l’AVIO ha finanziato n. 1 borsa di

studio per la tematica di ricerca in “Sistemi innovativi di generazione di energia elettrica in campo

aeronautico”, assegnata al dott. Vincenzo Cantucci, il quale ha rinunciato alla predetta borsa a decorrere dal

01.08.2012;

che l’AVIO con nota del 05.10.2012, assunta a ns prot. n. 11821 del 15.11.2012, ha manifestato la volontà

di integrare la borsa di studio non utilizzata del tutto dal dott. Vincenzo Cantucci per finanziare un posto

aggiuntivo nell’ambito del XXVIII ciclo del dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica e Gestionale”;

che il Politecnico di Bari ha istituito ed attivato, per il XXVIII ciclo, il corso di dottorato di ricerca in

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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“Ingegneria meccanica e Gestionale” della durata di tre anni, con n. 9 posti, il cui concorso per la relativa

ammissione risulta bandito con D.R. n. 476 del 21.11.2012 e pubblicato nella G.U. - IV Serie Speciale

"Concorsi ed Esami" n. 95 del 4.12.2012;

che il Regolamento del Politecnico di Bari dei corsi di dottorato di ricerca, emanato con D.R. n. 71 del 3

febbraio 2003, prevede che gli oneri per il finanziamento delle borse di studio, comprensive dei contributi

per l’accesso e la frequenza ai corsi, non coperti dai fondi ripartiti dai decreti del Ministro di cui alla

medesima Legge n.210/98, possono essere coperti dal Politecnico anche mediante convenzione con soggetti

estranei all’amministrazione universitaria;

che il citato bando di concorso prevede la possibilità che, fermo restando il numero complessivo dei

posti messi a concorso, i posti con borsa di studio siano aumentati a seguito di finanziamenti, ottenuti da enti

pubblici di ricerca o da qualificate strutture produttive private, anche dopo la pubblicazione del bando di

concorso ma entro la data di affissione della graduatoria di merito;

l’AVIO è interessata a promuovere, in collaborazione con il Politecnico di Bari, programmi di ricerca

avanzata in ordine a tematiche di approfondimento del dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica e

Gestionale” (XXVIII ciclo), in particolare per quel che riguarda “Sistemi innovativi di generazione di

energia elettrica in campo aeronautico”;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1 – Il Politecnico di Bari, sede amministrativa del dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica e

Gestionale”, si impegna ad attivare un posto aggiuntivo con borsa di studio, finanziata dall’AVIO, da mettere a

concorso per il XXVIII ciclo del predetto dottorato secondo le modalità ed i criteri stabiliti dal bando di

concorso, pubblicato nella G.U. – IV Serie Speciale “Concorsi ed Esami” n. 95 del 4.12.2012 e sulla base delle

vigenti disposizioni di legge, tenendo presente, in particolare, che per la copertura del posto previsto dalla

presente Convenzione sarà utilizzata la graduatoria del relativo concorso, fino alla concorrenza del numero di

borse di studio previste dal bando e di tutte quelle aggiuntive finanziate da enti pubblici di ricerca o da

qualificate strutture produttive private.

Art. 2 – L’AVIO si impegna ad integrare, con un importo pari ad euro 48.764,08 (euro 20.148,33 relativo al III

anno borsa non ancora versato + euro 28.615,33 importo utilizzato per pagare il dott. Vincenzo Catucci e per

coprire il I e II anno delle tasse d’iscrizione al dottorato previste per il XXVI ciclo), la borsa di studio non

utilizzata del tutto dal dott. Vincenzo Catucci, dottorando del XXVI ciclo, per finanziare una nuova borsa di

studio (comprensiva di spese di funzionamento, ritenute fiscali, previdenziali ed assistenziali, aumento del 50%

della borsa di studio per soggiorni all’estero) da assegnare nell’ambito del Dottorato di Ricerca in “Ingegneria

Meccanica e Gestionale” XXVIII ciclo.

L’AVIO si impegna a versare al Politecnico di Bari, presso la Banca Monte dei Paschi di Siena, agenzia n. 9,

Viale della Repubblica n. 90, Bari, Ente Tesoreria del Politecnico di Bari, entro trenta giorni dalla

sottoscrizione della presente convenzione, l’importo di euro 48.764,08. Il Politecnico di Bari non darà corso

all’attribuzione della borsa aggiuntiva nel caso l’AVIO non abbia già provveduto al versamento del suddetto

contributo.

Qualora per Decreto Ministeriale, l'importo delle borse di studio venga maggiorato, l’AVIO.si impegna a

versare una ulteriore somma, pari all'importo relativo alle suddette maggiorazioni. Allo stesso modo l’AVIO si

impegna a versare eventuali somme al fine di coprire maggiori oneri derivanti da aumenti fiscali.

Il dottorando potrà svolgere l’attività di ricerca presso l’AVIO utilizzando i laboratori e le attrezzature della

stessa; si intende che i costi assicurativi e ogni qualsivoglia spesa dovranno essere a carico del Politecnico di

Bari.

Art. 3 – Il conferimento della borsa non dà comunque luogo a rapporti di lavoro con il Politecnico di Bari e

l’AVIO.

Art. 4 – Ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. f), del D.M. 30.4.1999, n. 224, gli oneri per il finanziamento delle

presenti borse di studio per il dottorato di cui trattasi sono coperti dal Politecnico di Bari mediante la presente

Convenzione con l’AVIO, alle condizioni stabilite nel precedente art. 2, anche in applicazione dell’art. 5,

comma 1, lett. b), della Legge 21.12.1997, n. 449 e successive modificazioni ed integrazioni.

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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Art. 5 – La presente convenzione ha effetto dalla data di sottoscrizione e fino alla scadenza del relativo corso

del XXVIII ciclo del dottorato di ricerca di cui al precedente art. 1.

Art. 6– La presente convenzione viene redatta in duplice copia originale e sarà registrata, in caso d’uso, ai sensi

delle disposizioni vigenti. Le spese relative alla registrazione saranno a carico del richiedente.

Art. 7 – Per quanto non specificato nella presente convenzione, si fa riferimento alle norme legislative vigenti n

materia, in particolare alla Legge 3.7.1998, n. 210, e al D.M. 30.4.1999, n. 224.

Bari, lì ……………, lì ………………………..

Politecnico di Bari

Il Rettore

Prof. Ing. Nicola Costantino

_______________________________

AVIO S.p.A

il Rappresentante legale

_________________________

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

UDITA la relazione del Rettore;

VISTO la bozza della convenzione tra il Politecnico di Bari e la società AVIO Spa;

VISTA la nota del 5.10.2012 (prot. n. 11821 del 15.11.2012) a firma dell’Ing. Giorgio Abrate,

in rappresentanza dell’AVIO Spa;

VISTA la nota e-mail del dott. Giliberti del 7.12.2012,

all’unanimità,

DELIBERA

di approvare la Convenzione per l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo con borsa di studio

per il Corso di dottorato di ricerca in “Ingegneria meccanica e gestionale” (XXVIII CICLO) fra il Politecnico

di Bari e la società AVIO Spa, subordinatamente alla verifica della copertura finanziaria e,

conseguentemente di autorizzare il Rettore alla stipula della stessa.

P. 202 o.d.g. - Proposta di modifica art. 9 del Regolamento per il conferimento di

assegni per la collaborazione ad attività di ricerca Il Rettore comunica che, in occasione dei lavori della Commissione di valutazione delle proposte presentate

dai docenti del Politecnico per la programmazione assegni di ricerca 2012, è stata evidenziata l’opportunità

di modificare l’art. 9, comma 2 – “Requisiti dei concorrenti” del Regolamento per il conferimento di assegni

per la collaborazione ad attività di ricerca, secondo il quale “Sono ammessi anche cittadini stranieri

appartenenti a Paesi dell’Unione Europea in possesso dei requisiti richiesti”. Nello specifico il prof.

Vincenzo Berardi, con comunicazione e-mail del 12/12/12, ha proposto quanto segue: “…a valle della riunione che abbiamo avuto ieri vi segnalo un possibile problema riguardo al Regolamento

assegni di ricerca che vi sottopongo. L’art. 9 del Regolamento, dove vengono precisati i requisiti dei

concorrenti recita: [..] Sono ammessi anche cittadini stranieri, appartenenti a Paesi dell’Unione Europea in

possesso dei requisiti richiesti.[..]

Nessuna menzione è fatta per i cittadini stranieri non appartenenti all'Unione Europea (p.e. Svizzera e

Norvegia, ma anche USA).

Page 108: VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO - AUP · 2016. 10. 13. · Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota prot. n. 4160

Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013

Verbale del Senato Accademico n. 16/2012

Seduta del 17 dicembre 2012

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Mi sento di proporre un emendamento al regolamento, sulle linee del regolamento di Polimi, che includa i

cittadini di paesi non appartenenti all'Unione Europea. E ovviamente credo che il problema vada sottoposto

all'attenzione del Senato.”

Il Rettore rappresenta, dunque, che sarebbe opportuno modificare l’art. 9, comma 2 del Regolamento come

segue: “Sono ammessi anche cittadini stranieri in possesso dei requisiti richiesti.”

Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.

Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,

Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,

Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.

IL SENATO ACCADEMICO

UDITA la relazione del Rettore;

VISTO il Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca;

VISTA la proposta del prof. Vincenzo Berardi,

all’unanimità,

DELIBERA

di modificare l’art. 9, comma 2 del Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad

attività di ricerca come segue: “Sono ammessi anche cittadini stranieri in possesso dei requisiti richiesti”

Alle ore 20:10, il Presidente dichiara sciolta l’adunanza.

IL PRESIDENTE

Prof. Ing. Nicola Costantino

IL SEGRETARIO

Dott. Antonino Di Guardo