VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO - AUP · 2016. 10. 13. · Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore...
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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO Costituito ai sensi dell'art. 12 dello Statuto del Politecnico, emanato con D.R. n. 128 del 19.04.2012.
N. 16 - 2012 SEDUTA DEL 17 DICEMBRE 2012
VERBALE
Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota
prot. n. 4160 del 10 dicembre 2012 e dell’ordine del giorno suppletivo, trasmesso con nota prot. 4252 del
13dicembre, si riunisce, presso la Sala Consiliare, il Senato Accademico di questo Politecnico per discutere
sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
- Approvazione verbale del 16 novembre 2012.
- Comunicazioni del Rettore: a) Progetto di contabilità economico-patrimoniale.
b) Creazione dell’archivio istituzionale ad accesso aperto del Politecnico di Bari (Open Access).
- Ratifica Decreti.
156 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari ed Ellesse Edu s.r.l.
167 Proposta di revisione del Regolamento per il Servizio per gli studenti diversamente abili.
174 Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il Politecnico di Bari.
179 Proposta di istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio –DICAR.
181 Proposta di costituzione spin-off IDEA (Innovation, Decision, Environment, Awareness) Research
Transfer s.r.l.: parere.
182 Responsabilità scientifica assegni di ricerca.
183 Modifica Regolamento Fondo di Ricerca di Ateneo.
184 Proposta di Accordo Quadro tra Politecnico di Bari ed Apulia Film Commission.
185 Approvazione bando di concorso per l'ammissione alla Scuola Interpolitecnica (01.01.2013-
31.12.2015).
186 Proposta di accordo per il finanziamento di n. 3 borse di studio per il dottorato di ricerca in “Ingegneria
elettrica e dell’Informazione” – XXVIII ciclo.
187 Richieste patrocinio.
188 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari e Zanzar System SpA.
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189 FFO 2011- Interventi di assegnazione DM n.439 del 3 novembre 2011 – Art. 13 “Interventi specifici”:
criteri e metodologie di riparto, istruttoria del Nucleo di Valutazione di Ateneo.
190 Nulla osta supplenze fuori sede.
191 Richiesta di interpretazione autentica dell’art. 42, comma 2, lett. d) dello Statuto del Politecnico di Bari.
192 Borse di studio per gli immatricolati ai corsi di laurea magistrale e per i laureandi dei corsi di laurea
triennale, magistrale e a ciclo unico nell’A.A. 2012/13.
193 Richiesta di anticipo seduta di laurea.
194 Bilancio di Previsione: Parere.
195 Linee di indirizzo offerta formativa.
196 Nomina Presidio della Qualità di Ateneo.
197 Nomina Commissione Strategica.
198 Regolamento Didattico di Ateneo.
199 Afferenza al Dipartimento.
200 Regolamento del Consiglio degli Studenti. Approvazione.
201 Convenzione per l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo con borsa di studio per il corso
di dottorato di ricerca in “ Ingegneria Meccanica e Gestionale” (XXVIII ciclo).
202 Proposta di modifica art. 9 del Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad
attività di ricerca.
Il Senato Accademico è così costituito: PRESENTE ASSENTE
GIUSTIFICATO ASSENTE
1. Prof. Nicola COSTANTINO
Magnifico Rettore, Presidente
2. Prof. Francesco SELICATO
Prorettore Vicario
3. Dott. Antonino DI GUARDO
Direttore Generale
4. Prof. Pietro CAMARDA
Direttore DIEI
5. Prof. Antonio CASTORANI
Direttore DICATECh
6. Prof. Claudio D’AMATO GUERRIERI
Direttore DICAR
7. Prof. Giuseppe MONNO
Direttore DMMM
8. Prof. Pietro MASTRORILLI
Professore ordinario (Aree CUN 01,02,03)
9. Prof. Francesco CORSI
Professore ordinario (Area CUN 09)
10. Prof. Salvatore MARZANO
Professore ordinario (Area CUN 08)
11. Prof. Vincenzo BERARDI
Professore associato
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12. Prof. Mario BINETTI
Professore associato
13. Prof. Umberto GALIETTI
Professore associato
14. Ing. Mariagrazia DOTOLI
Ricercatore
15. Dott. Calogero MONTALBANO
Ricercatore
16. Sig. Luca FORTUNATO
Rappresentante personale dirigente, tecnico, amministrativo e
bibliotecario
17. Sig. Valentino GRATTON
Rappresentante personale dirigente, tecnico, amministrativo e
bibliotecario
18. Sig. Gianluca LAMACCHIA
Rappresentante degli studenti
19. Sig. Pierluigi LOSCIALPO
Rappresentante degli studenti
20. Sig.ra Alessia PALUMBO
Rappresentante degli studenti
21. Ing. Michele TORTELLI
Rappresentante degli studenti
Alle ore 16:40 sono presenti: il Rettore, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti, Camarda,
Castorani, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo, Monno, Palumbo, Tortelli.
Assiste, per coadiuvare il Direttore Generale, nelle sue funzioni di Segretario verbalizzante, a norma dell'art.
9, comma 2 del “Regolamento di funzionamento del Senato Accademico”, il dott. Vincenzo Gazzillo.
Il Presidente, accertata la presenza del numero legale dei componenti e, quindi, la validità dell'adunanza,
dichiara aperti i lavori del Senato Accademico.
Approvazione verbale del 16 novembre 2012 Il Prof. Castorani esprime alcune osservazioni di carattere generale in merito al p. 158 o.d.g.
“Regolamentazione trasferimenti in ingresso e passaggi per i Corsi di laurea triennali del Politecnico di
Bari”, in particolare sul seguente punto: “Trasferimenti da altro Ateneo al III anno di Corso delle lauree
triennali di Ingegneria. E’ necessario che lo studente che presenta istanza abbia almeno due iscrizioni attive
primadell’a.a.2012/2013. Avendo il Consiglio della I e della II Facoltà di Ingegneria eliminato il numero
minimo di cfu necessario per il passaggio ad anni successivi, il numero di crediti acquisiti dallo studente
non costituisce alcun vincolo rispetto all’accettazione dell’istanza. Il termine ultimo per la presentazione
dell’istanza di immatricolazione per trasferimento è fissato al 20.12.2012 (termine perentorio)”. A seguito
di questa regolamentazione si verifica che lo studente che ha conseguito zero crediti è iscritto al terzo anno e
questa può essere considerata una anomalia. E poi, è vero le Facoltà di Ingegneria hanno eliminato i numero
minimo cfu per iscriversi agli anni successivi, ma i Consigli Unitari di Classe hanno sempre ragionato
nell’ottica di far acquisire agli studenti un numero minimo di cfu per i passaggi agli anni successivi.
Il Prof. Monno rammenta che il Senato Accademico aveva abolito le soglie 30 – 60 cfu per il passaggio agli
anni successivi.
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Il Rettore propone di chiedere al dott. Patella, Responsabile del Settore Segreterie Studenti, di svolgere una
ricognizione per verificare se esistono casi come dichiarati dal Prof. Castorani.
Il Prof. Castorani rileva qualche perplessità sulla decisione di aver approvato il bando per l’attribuzione di
assegni per l’incentivazione delle attività di tutorato (p.170 odg), pur avendo stabilito, contestualmente, di
dare mandato alla costituenda Commissione Strategica di rivedere la regolamentazione in materia di tutorato.
Inoltre, il professore esprime perplessità sulla composizione della commissione, ovvero sulla presenza di un
solo docente (art. 4 del bando).
Sempre in merito allo stesso punto odg, la sig.ra Palumbo sottolinea che la composizione della commissione
giudicatrice prevede i due studenti presenti in Senato Accademico, contrariamente l’attuale composizione del
Senato Accademico, che da 1 ottobre 2012 ne prevede quattro.
Il Rettore, pertanto, invita l’ufficio competente ad apportare la correzione suggerita dalla rappresentante
Palumbo, riportando: “… da due dei rappresentanti degli studenti in Senato Accademico”.
Sono presenti: il Rettore, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti, Camarda, Castorani, Dotoli,
Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo, Monno, Palumbo, Tortelli
Il Senato Accademico, all’unanimità, approva il verbale delle seduta del 16.12.2012.
Entrano nella sala consiliare, i proff. D’Amato Guerrieri e Marzano.
Comunicazioni 1. Il Rettore dà il benvenuto ai rappresentanti degli studenti in Senato Accademico che, con D.R. n. 500 del
10.12.2012, sono stati nominati i sigg. Gianluca Lamacchia, Pierluigi Loscialpo, Alessia Palumbo e
Michele Tortelli.
2. Il Rettore chiede al prof. Claudio Garavelli, delegato del Rettore per l’implementazione del controllo di
gestione, che ringrazia per il lavoro svolto di concerto con l’Amministrazione, di illustrare il progetto
relativo al “Bilancio unico in contabilità economico-patrimoniale nel Politecnico di Bari”, ai sensi della
legge n. 240/2010, art. 5, comma 4, lettera a) e del decreto legislativo n. 18 del 27.1.2012, che sarà
implementato nell’Ateneo a partire dall’1 gennaio 2014.
Il prof. Castorani chiede al Rettore che, nel percorso progettuale, siano coinvolti i Direttori dei
Dipartimenti e i relativi responsabili amministrativi.
A tal proposito, il Direttore Generale rassicura sul coinvolgimento dei Direttori, dei responsabili
amministrativi dei dipartimenti e del personale che, nelle predette strutture, assicura funzioni di natura
contabile. L’implementazione del bilancio economico-patrimoniale implica un cambiamento, non solo di
prassi lavorative, ma anche culturale. Necessita, pertanto, del più ampio coinvolgimento sotto il profilo
informativo e formativo. Peraltro, la cassa unica, a seguito dell’introduzione del bilancio unico,
implicherà la necessità di coordinare a livello centrale le esigenze di liquidità di tutte le strutture del
Politecnico, ne deriva una ridefinizione del sistema delle responsabilità. Preliminarmente, è stato
costituito un gruppo di lavoro, composto da colleghi dell’Amministrazione Centrale e dei Dipartimenti,
con il compito di predisporre le fasi di implementazione del nuovo modello contabile, sincronicamente
con momenti di formazione e laboratorio.
Il Prof. Garavelli riferisce che la legge n. 240/2010 prevede l’introduzione di un sistema di contabilità
economico-patrimoniale e analitica; del bilancio unico; del bilancio consolidato di ateneo. Nella
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contabilità economica, il sistema assume quale riferimento il costo, vale a dire il valore delle risorse
umane e strumentali (beni e servizi) effettivamente utilizzate. Nella contabilità finanziaria, il riferimento è
la spesa, che rappresenta l’esborso monetario legato all’acquisizione di beni e servizi. Nei casi in cui il
periodo di utilizzo è diverso da quello dell’esborso monetario per l’acquisizione dei beni e dei servizi, i
documenti obbligatori sono:
• bilancio unico d'ateneo di previsione annuale autorizzatorio, composto da budget economico e budget
degli investimenti unico;
• bilancio unico d'ateneo di previsione triennale, composto da budget economico e budget degli
investimenti, per garantire la sostenibilità;
• bilancio unico d'ateneo d'esercizio, con riferimento all'anno solare, composto da stato patrimoniale,
conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa e relazione sulla gestione;
• bilancio consolidato con le proprie aziende, società o gli altri enti controllati, con stato patrimoniale,
conto economico e nota integrativa.
Al fine di consentire il consolidamento e il monitoraggio dei conti delle pubbliche amministrazioni, le
università predispongono in contabilità finanziaria: il bilancio preventivo unico d'ateneo (non
autorizzatorio) e il rendiconto unico d'ateneo. Non viene predisposta una contabilità parallela, ma solo
una riclassificazione dei dati preventivi e consuntivi. Le università si dotano, nell'ambito della propria
autonomia, di sistemi e procedure di contabilità analitica, ai fini del controllo di gestione. Il processo di
predisposizione del bilancio di previsione, delle rilevazioni concomitanti e a consuntivo non sarà più
frammentato nelle singole strutture, prima dotate di autonomia finanziaria (dipartimenti e centri). Alle
strutture con autonomia gestionale (cdr) spetterà l’approvazione delle proposte di budget autorizzatorio
economico e degli investimenti, la predisposizione di un apposito prospetto da allegare, sia al bilancio di
previsione annuale autorizzatorio, sia al bilancio d'esercizio, contenente la spesa per missioni e
programmi. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle
amministrazioni, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate. I programmi
rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire le finalità individuate nell'ambito delle
missioni. Con decreto del MIUR, di concerto con il MEF, sono stabiliti l'elenco delle missioni e dei
programmi, nonché i criteri cui le università si attengono ai fini di una omogenea riclassificazione dei dati
contabili. Per le università statali il bilancio di previsione unico e il conto consuntivo unico sono
documenti che devono essere approvati dal CdA obbligatoriamente, su proposta del Rettore, sentito il
parere del Senato Accademico. Dal 1° gennaio 2014, la tenuta delle scritture contabili avviene con il
metodo della partita doppia. Il sistema di contabilità economico-patrimoniale è affiancato da un sistema di
contabilità analitica (controllo di gestione), la cassa è unica e sarà necessario coordinare a livello centrale
le esigenze di liquidità di tutte le strutture del Politecnico. L’autonomia dei centri (dipartimenti) è
garantita attraverso la formulazione dei propri budget autorizzatori. Le loro risorse saranno gestite con
sistemi di delega da definire e il sistema attuale permane fino al 31/12/2013 e si concluderà
definitivamente con la redazione del conto consuntivo 2013 (marzo-aprile 2014). Ma, al fine di introdurre
il nuovo sistema, nel corso dell’anno 2013, è necessario raccogliere tutte le informazioni e implementare
tutti i processi finalizzati all’adozione del bilancio unico in coep dall’1/1/2014. Il calendario delle attività
tiene conto delle milestones definite dai referenti esterni, con particolare riguardo ai vincoli tecnici
connessi con le attività del gestore delle procedure informatiche (cineca) e con il cassiere. Le macro-
attività del 2013 prevedono: la creazione del piano dei conti economico-patrimoniale (gen.- feb.); la
ricognizione inventariale (gen. – giu.); la definizione e impostazione dei criteri di ammortamento (feb.-
mag.); i test di registrazione in coep (mag. - lug.); la formazione degli utenti coep (sett.- ott.); le
registrazioni coep e coan ordinarie (ott. - nov.); l’ultima valutazione dei risultati (nov. – dic.); il bilancio
unico in coep - previsione (sett.- dic.); la nuova struttura organizzativa e riconfigurazione progetti (sett.-
dic.); il bilancio unico in coep – esercizio (dall’1/1/2014). Le attività trasversali rispetto a tutti i processi
sono: la formazione amministrativa e tecnica; la revisione del regolamento per l’amministrazione, la
finanza e la contabilità (31 marzo 2013). Le macro-attività del 2013 che coinvolgono maggiormente i
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dipartimenti: la ricognizione inventariale (gen. – giu.); la formazione degli utenti coep (sett.- ott.); il
bilancio unico in coep - previsione (sett. - dic.); la nuova struttura organizzativa e riconfigurazione
progetti (sett.- dic.).
In linea generale, i dipartimenti saranno altresì coinvolti in tutte le attività che richiedono la
riclassificazione e l’acquisizione delle informazioni necessarie alla redazione del primo budget di
previsione. A decorrere dall’anno 2015, la gestione finanziaria sarà incardinata nel nuovo sistema
informativo, già adottato da numerose università. Già nel corso del 2014, si dovrà procedere a un riesame
dei processi implementati, in modo da avviare la gestione definitiva in u-gov, dal 2015. In tal modo, si
eleverà il grado di integrazione e correlazione delle informazioni (data base), riducendo in maniera
consistente l’attuale frammentazione.
3. Il Rettore comunica che, con D.D. n° 60 del 28/6/2012, nell’ambito della riorganizzazione del Sistema
Bibliotecario, Documentale e Museale, è stato costituito il gruppo di lavoro per la creazione dell’Archivio
Istituzionale ad Accesso Aperto del Politecnico di Bari, composto da:
Gabriella Guastamacchia (Area Biblioteche – coordinatore)
Giuseppina Stea (Area Biblioteche)
Monica Manuti (Ufficio Affari Legali e del Contenzioso)
Rossella Fortunato (Ufficio Dottorato)
e per la parte informatica è affiancato da:
Giuseppe Grasso (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati)
Giovanni Caramia (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati)
Sergio Ranaldo (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati).
La creazione dell’Archivio Istituzionale, che prevede nella fase iniziale il deposito delle tesi di Dottorato
e in una fase successiva potrebbe includere tutta la produzione scientifica dell’Ateneo, costituisce il primo
passo concreto verso l’attuazione dell’accesso aperto alla letteratura di ricerca.
Il Politecnico di Bari, infatti, insieme ad altre 30 università italiane, nel 2004 firma a Messina un
documento intitolato “Gli atenei italiani per l’open access: verso l’accesso aperto alla letteratura di
ricerca”, noto come Dichiarazione di Messina.
Con questo atto formale le Università “aderiscono alla Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto alla
letteratura scientifica, con l’auspicio che questo gesto costituisca un primo importante contributo dato
dagli Atenei italiani ad una più ampia e rapida diffusione del sapere scientifico.”
All’inizio del 2010, la Dichiarazione risulta sottoscritta da 71 su 84 università italiane.
Successivamente, nel 2012, coerentemente alla firma di Messina, il Politecnico inserisce nello Statuto,
Titolo I – Disposizioni generali, comma 7, “Il Politecnico promuove il principio dell’accesso aperto alla
letteratura scientifica e la diffusione dei risultati della ricerca, nel rispetto della tutela della proprietà
intellettuale.”
Il nostro Ateneo ha avviato i lavori per la creazione del Deposito Istituzionale, seguendo la Green
Road1dell’accesso aperto, che consentirà l’archiviazione immediata delle tesi di Dottorato, per le quali
1L’accesso aperto, infatti, viene realizzato secondo due strategie:
- LA GREEN ROAD, archiviazione in archivi aperti: archivi digitali a carattere istituzionale o disciplinare. Vi si deposita tutta la letteratura grigia prodotta, tesi di dottorato e dissertazioni, brevetti, working papers, atti di convegni, materiale didattico, pre-print o post-print degli
articoli, in accordo con le politiche di copyright degli editori ( si veda SHERPA/RoMEO - Rights on MEtadata for Open archiving -, un database
specializzato nell’analisi delle politiche di copyright adottate dai principali editori rispetto all’autoarchiviazione di articoli di periodici sul web e negli archivi istituzionali http://www.sherpa.ac.uk/romeo/)
- LA GOLD ROAD, pubblicazione su riviste ad Accesso Aperto, che garantiscono la peer review ma adottano un diverso modello economico:
sono basate sul principio del libero accesso per i lettori, quindi nessuna rivista richiede un abbonamento, alcune (meno della metà) richiedono una quota per le spese di pubblicazione, che vengono pagate dalle istituzioni di appartenenza dei ricercatori o dagli enti di finanziamento della ricerca,
secondo il principio per cui risulta più efficace pagare per la disseminazione, una volta per sempre, piuttosto che continuamente per l’accesso.
La green road (gli archivi istituzionali) e la gold road (le riviste OA) non sono due strade in opposizione, anche se a tratti possono sembrarlo, ma due elementi della stessa strategia: la diffusione dei risultati della ricerca, con una divisione dei compiti tradizionalmente attribuiti alle riviste
scientifiche:
• agli archivi ad accesso aperto, istituzionali o disciplinari, è affidata la diffusione dell’informazione scientifica;
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esiste
l’obbligo di deposito presso le Biblioteche Nazionali Centrali e la raccomandazione della CRUI di
provvedervi tramite gli Archivi Istituzionali con il sistema dell’harvesting2.
Inoltre nel corso del 2012 sono state pubblicate le "Linee guida"3, elaborate nell'ambito del progetto
ICT4University - Università digitale, che si occupano dell’eliminazione dei flussi cartacei e della
digitalizzazione e potenziamento dei servizi, fra cui la digitalizzazione delle tesi di laurea e dottorato4.
COSA SONO GLI ARCHIVI ISTITUZIONALI
Sono collezioni digitali dei prodotti della ricerca accessibili a tutti, in cui le informazioni relative alla
produzione scientifica vengono raccolte in maniera centralizzata, secondo standard internazionali ed
esposti ai motori di ricerca attraverso protocolli che permettono l’interoperabilità e la comparabilità sia a
livello nazionale che internazionale.
QUALI SONO I VANTAGGI
Nell’ambito accademico i depositi istituzionali sono un vantaggio:
per l’istituzione perché:
- sono uno strumento di promozione per l’immagine di un’accademia;
- consentono di rendere immediatamente accessibile la produzione scientifica;
- offrono una visibilità immediata ed internazionale alla produzione scientifica;
- sono uno strumento per la validazione, conservazione e preservazione del materiale archiviato;
- sono uno strumento per gestire l’anagrafe della ricerca e si collegano, quindi, con il sistema di
valutazione della ricerca.
per gli autori perché:
- consentono di archiviare immediatamente come preprints i risultati delle proprie ricerche e di
condividerli con le differenti comunità scientifiche;
- aumentano la visibilità, l’indice citazionale dei loro articoli e, quindi, l’impatto delle loro ricerche;
- consentono di archiviare in modo permanente il materiale non pubblicato e tutta la letteratura grigia
prodotta in ambito universitario;
- consentono il riutilizzo immediato del materiale archiviato (one input, many outputs)”.
per la comunità scientifica e gli studenti perché:
- consentono di accedere immediatamente via web alla letteratura scientifica utile per le proprie
ricerche.
per i bibliotecari perché:
- sono un’occasione per rivitalizzare il ruolo delle biblioteche nel complesso contesto accademico;
- sono un’occasione per acquisire nuove competenze;
- consentono di lavorare in piena sinergia e collaborazione con altre strutture organizzative, interne ed
esterne e con differenti profili professionali.
Un Deposito Istituzionale è un database centralizzato fruibile via web.
Dopo lo studio comparativo tra i vari software di interfaccia al database, per il Politecnico è stato scelto
DSpace, software open source del MIT che permette di archiviare materiali diversi, anche a scopo
didattico.
DSpace ha una struttura complessa di elementi connessi tra loro da reciproche relazioni e per questo
l’architettura del software deve essere adattata alla nostra organizzazione, in modo da renderla il più
stabile possibile.
La struttura portante di DSpace è composta da una parte da Comunità e Collezioni (all’interno delle quali
si trovano i singoli file depositati in archivio), dall’altra da Persone e Gruppi, collegati da una complessa
rete di Autorizzazioni.
• alle riviste resta riservato il ruolo di certificazione e validazione del contenuto scientifico, soprattutto tramite la peer review. 2http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1891# 3http://siba-ese.unisalento.it/index.php/unidig2012/article/view/12097/10888 4http://www.ict4university.gov.it/temi-universita-digitale.aspx
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Oltre ad un primo studio del software, installato su una macchina provvisoria, è stata prevista, già nel
mese in corso, una sessione di formazione a distanza con il CASPUR (attualmente CINECA) sulla
configurazione e l’uso di DSpace, a cui parteciperanno gli informatici ed i bibliotecari del gruppo di
lavoro. Il costo della formazione è di € 1.500,00 + IVA ed i fondi sono stati chiesti ed ottenuti nell'ambito
delle azioni promosse dal Progetto ILO2 Fase 2 del Politecnico di Bari “Creare impresa e diffondere
tecnologia a partire dalla ricerca”. Attività cofinanziata dall’Unione Europea al valere sul PO FESR 2007-
2013 .Asse 1 – Linea di intervento 1.2 – Azione 1.2.3.b “Promozione della rete regionale degli ILO.
La creazione dell’Archivio Istituzionale vede coinvolti:
• l’ufficio dottorato per le comunicazione tra commissioni, coordinatori, dottorandi e bibliotecari;
• l’ufficio legale per lo studio delle norme sul diritto d’autore e per le modifiche ai regolamenti e bandi di
dottorato;
• i bibliotecari (Sistema Bibliotecario di Ateneo) per la gestione delle collezioni e degli accessi, la
verifica dei metadati, le istruzione all’uso, la gestione dei rapporti con gli utenti e la preparazione di
guide;
• gli informatici per l’installazione, lo studio, l’impostazione e gestione del software e per la risoluzione
dei problemi tecnici;
• l’ufficio protocollo e archivio per l’archiviazione delle tesi quali documenti amministrativi.
AVANZAMENTO LAVORI
Il gruppo di lavoro finora ha realizzato:
prima bozza modifica Regolamento dei corsi di dottorato (da definire in modo circostanziato solo
dopo aver compreso a fondo le funzionalità di DSpace);
bozza autorizzazione alla pubblicazione;
studio delle problematiche sul diritto d’autore;
analisi del procedimento di consegna tesi;
bozza di modellizzazione del procedimento di consegna tramite Dpace;
installazione software di prova;
scelta caratteristiche tecniche del server;
ordine del server;
studio e prove su DSpace;
ricerca fondi per formazione c/o CASPUR (ILO2);
ricerca fondi per acquisto server;
confronto con gestori di Archivi di altri Atenei.
I prossimi passi saranno:
• Formazione su DSpace dei bibliotecari ed informatici;
• Attivazione del server;
• Configurazione DSpace nella sua architettura definitiva;
• Modifica Regolamento dei corsi di dottorato;
• Sperimentazione;
• Avvio.
L’archiviazione delle tesi di dottorato nel Deposito Istituzionale sviluppa la dematerializzazione della tesi
solo nella sua qualità di opera dell'intelletto(sottoposta al deposito legale L. 106/2004 e alla legge sul
diritto d'autore n° 633/41) mirando alla produzione in forma digitale e all'utilizzo di interfaccia web per
la consegna e la custodia nel Repository.
Aspetto più problematico e complesso è, invece, il trattamento della tesi quale documento
amministrativo-archivistico, per cui la legge prescrive la conservazione illimitata.
La soluzione adottata dalle Università italiane è diversificata: alcune conservano solo il digitale, altre
conservano un originale cartaceo, altre ancora conservano il frontespizio cartaceo della tesi, con le firme
dei vari soggetti coinvolti. La conservazione dell’originale cartaceo attuerebbe gli adempimenti di legge,
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ma sarebbe interessante nel futuro occuparsi dell'integrazione di Dspace con il sistema di gestione
documentale di Ateneo e affrontare le politiche e le responsabilità in ordine alla gestione e conservazione.
4. Il Direttore Generale comunica che Prof. Galietti nella seduta del 16.11.2012, aveva richiesto se l'art. 42,
comma 2, lett. d) dello Statuto osti a che un membro del Senato Accademico possa mantenere la
presidenza del CdA di uno spin off già esistente. Chiede, in particolare, se la norma sia da intendersi
come divieto esclusivamente all'assunzione di nuove cariche sociali nel periodo di mandato; ovvero, se
precludano anche il mantenimento di quelle già in essere al momento dell'elezione.
Recita l'art. 42, comma 2, lett. d) dello Statuto: "(...)I componenti del Senato Accademico e del Consiglio
di Amministrazione, durante il loro mandato, non possono, altresì: (...) d) assumere cariche direttive o
Amministrative nelle società aventi caratteristiche di spin-off o start-up universitari."
Preliminarmente, si osserva che il medesimo comma dell'art. 42, nell'elencare gli altri divieti imposti ai
membri di SA e CdA, si esprime come di seguito alle lettere a) e c):
a) “ricoprire la carica di Rettore, ovvero di componente del Consiglio di Amministrazione, del Senato
Accademico (...)”.
c) “rivestire alcun incarico di natura politica”.
Nei due casi sono utilizzati verbi che paiono fare riferimento, sia a situazioni preesistenti all'atto
dell'elezione, sia a quelle che potrebbero venirsi a creare in seguito.
Al contrario, assumere, che pare non casualmente usato, rende piuttosto il senso di qualcosa di nuovo,
rispetto al momento dell'insediamento.
L'esame del Regolamento per la costituzione e partecipazione a spin-off del Politecnico di Bari (ex D.R.
n. 456/2012) consente di verificare, all'art. 6, comma 5, che: si riproduce il testo statutario, ritenendolo
evidentemente esaustivo:
"Il Rettore, i membri del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, i Direttori di
Dipartimento, i professori e i ricercatori membri delle commissioni di Ateneo in materia di ricerca,
valorizzazione della ricerca e trasferimento tecnologico, non possono assumere cariche direttive e/o
amministrative nelle società aventi caratteristiche di spin off del Politecnico. E’ fatto salvo il dettato di
cui all’art. 4, comma 1, del D.M. n.168/2011.".
Recita l'art. 4, comma 1 del D.M. n.168/2011:
"I membri del consiglio di amministrazione, (...)i membri del senato accademico, i direttori dei
dipartimenti(...)non possono assumere cariche direttive e amministrative nelle società aventi
caratteristiche di spin-off o start-up universitari. E' fatta salva l'ipotesi in cui il direttore del dipartimento
sia designato a far parte del consiglio di amministrazione di spin-off o start-up, del quale non sia socio o
proponente, dall'ateneo di appartenenza.".
Il "fatto salvo" del secondo periodo, facendo riferimento proprio al caso di assunzione ex novo di una
carica societaria, corrobora l'idea che anche il primo periodo (mutuato pedissequamente prima dallo
Statuto e poi dal Regolamento del Politecnico) sia da rapportarsi a questa casistica e non a quella di un
impegno preesistente.
Può quindi con buona probabilità individuarsi, alla base del dettato normativo, la volontà di non lasciar
utilizzare l'acquisita posizione in seno a organi apicali dell'Ateneo per lucrare una carica societaria; ma se
questa è già posseduta - ferme le ovvie specifiche situazioni di conflitto d'interesse - nulla osta alla
simultaneità delle cariche: quella societaria e quella di Ateneo.
D'altro canto, a corroborare quanto sopra, non si rinviene, tra le limitazioni all'elettorato passivo per le
cariche in discorso, alcun ostacolo della qualità di membro del Consiglio di Amministrazione di uno spin-
off (e del resto le incompatibilità sono stabilite tassativamente ex lege).
Pertanto, a conclusione, si ritiene che un'interpretazione non estensiva della norma richiamata sarebbe in
definitiva priva di un addentellato testuale e punitiva dell'intenzione stessa del redattore, tanto della
norma ministeriale che di quella di Ateneo.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Interrogazioni 1) “Magnifico Rettore,
Negli ultimi anni il numero programmato per i Corsi di Laurea ha disincentivato gli studenti ad iscriversi
ai Corsi di Laurea del Politecnico di Bari.
In particolare si può rilevare che le immatricolazioni annuali non superano il numero programmato
complessivamente previsto.
Inoltre, negli anni passati, il Consiglio degli Studenti ha espresso numerose volte la propria contrarietà a
tali limitazioni all'accesso.
Le chiediamo pertanto di valutare l'ipotesi di non prevedere il numero programmato degli accessi per i
Corsi di Laurea di Ingegneria e di mettere in atto, di concerto con il Consiglio degli Studenti, maggiori e
più incisive iniziative per incentivare l'iscrizione ai Corsi di Laurea del nostro Politecnico.
Certi della Sua attenzione a tale problematica e persuasi che l'interesse di tutti sia il portare il
Politecnico di Bari ad essere il primo d'Italia auspichiamo che tale criticità possa trovare una rapida e
condivisa soluzione.
Gianluca Lamacchia
Pierluigi Loscialpo
Michele Tortelli”
Il Rettore, pur contrario al numero programmato, ricorda che l’attuale normativa richiede la valutazione e
l’accreditamento dei corsi di laurea da parte dell’ANVUR anche in base al numero di docenti e di
studenti. Il Rettore ricorda ancora che quest’anno si è registrato un incremento del 20% di
immatricolazioni, che avrebbe potuto ulteriormente essere incrementato, riducendo le inevitabili inerzie
iniziali data la novità dell’anticipo dei test per le immatricolazioni.
2)“Magnifico Rettore,
In seguito alla chiusura delle Facoltà e all'assegnazione delle competenze della didattica ai Dipartimenti,
sono pervenute molteplici segnalazioni da parte di studenti a causa della mancanza di chiarezza sulle
procedure amministrative da seguire.
Non sono state chiarite per tempo infatti le modalità di cambio o scelta del proprio percorso formativo,
di presentazione di un piano di studi individuale, di verbalizzazione di tirocinio formativo ed altre
ancora.
Il rischio, purtroppo divenuto realtà, che ogni dipartimento inventi modalità differenti aumentando
confusione tra gli studenti e avvantaggiando o svantaggiando lo studente dal punto di vista burocratico
solo perché questi appartiene ad uno o all'altro dipartimento di Ingegneria, va scongiurato con l'impegno
congiunto dei direttori di dipartimento e dei rappresentanti degli studenti.Certi della Sua disponibilità Le
chiediamo dunque di farsi portavoce di questa esigenza di omogeneità sentita dalla componente
studentesca tutta ed ove possibile di organizzare un incontro nel quale tale problematica possa trovare
urgente soluzione.
Gianluca Lamacchia
Pierluigi Loscialpo
Michele Tortelli”
Il Rettore ricorda che tale tematica è all’attenzione del Collegio dei Direttori di Dipartimento. Inoltre,
considera che il passaggio di competenze dei corsi di laurea dai CUC, circa dieci, ai quattro Dipartimenti
possa essere un elemento di snellimento, infatti questo ha già prodotto una minore differenziazione dei
corsi di laurea.
3) “Magnifico Rettore,
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in seguito alla disattivazione del dipartimento DIASS e della II Facoltà di Ingegneria ci è giunta notizia
che alcuni docenti non intendono proseguire le proprie attività didattiche nella sede tarantina. Riteniamo
dunque doveroso esprimere la nostra contrarietà ad una eventuale riduzione della offerta formativa sia
nella sede di Taranto che di Foggia.
Le 2 sedi decentrate infatti nonostante i diversi ma altrettanto gravi problemi che hanno vissuto e vivono
attraverso i disagi cui sono continuamente soggetti gli studenti tarantini e foggiani, rimangono per noi un
caposaldo essenziale dell'offerta formativa proposta dal Politecnico di Bari.
Riteniamo infatti che in uno Stato in cui il Diritto allo Studio è spesso poco più che un termine da
utilizzare sui giornali sia essenziale mettere in atto tutti quegli strumenti che possono garantire la
formazione universitaria ingegneristica sul nostro territorio.
Consideriamo quindi strategicamente importante il radicamento del Politecnico di Bari sul territorio
regionale finalizzato al miglioramento del Diritto allo Studio e al rilancio dell'intero Politecnico.
Le chiediamo dunque di condividere le esigenze nostre e degli studenti di entrambe le sedi decentrate e
Le chiediamo che il Senato Accademico si pronunci nel più breve tempo possibile in questo senso
affinché le famiglie dei futuri studenti di Ingegneria possano trovare conforto nella permanenza di quei
Corsi di Laurea nel territorio e decidere di investire il proprio futuro nel Politecnico di Bari.
Gianluca Lamacchia
Pierluigi Loscialpo
Michele Tortelli”
Anche in questo caso il Rettore ricorda che il tema enunciato dagli studenti è all’attenzione del Collegio
dei Direttori di Dipartimento e che ancora aver trasferito la tematica in questione dai CUC, decisamente
numerosi, ai quattro Dipartimenti possa giovare in termini di rapidità nel raggiungere le decisioni
auspicate.
4) “Magnifico Rettore,
ci è stato comunicato che nelle sedute dei Consigli di Dipartimento del DMMM, DICATECh,
Osservatorio della didattica DEE si è cominciato a discutere del nuovo Regolamento Tesi.
Ci dispiace constatare che le bozze che già stanno cominciando a circolare non sono state elaborate in
modo condiviso con la componente studentesca.
In particolare riteniamo che tale Regolamento, essenziale per tutti gli studenti debba avere alcune
caratteristiche:
innanzitutto è indispensabile che un unico Regolamento Tesi accomuni tutti gli studenti dei corsi di laurea
in Ingegneria, affinché possano essere evitate difformità e discriminazioni tra gli studenti.
In secondo luogo riteniamo che il regolamento tesi possa e debba essere elaborato, proposto e condiviso
dalle commissioni paritetiche, previste dal nostro Statuto e dalla normativa nazionale, affinché la prova e
la valutazione finale, essenziali tasselli del nostro percorso formativo, siano condivisi tra studenti e
docenti ed improntati a migliorare sempre più la didattica del nostro Ateneo.
Inoltre ci preme ricordare sin d'ora che tale Regolamento rientra tra le materie di competenza per le
quali è previsto il parere del Consiglio degli Studenti.
Al fine di evitare proposte ed idee peregrine Le chiediamo dunque di condividere tale impostazione di
lavoro ed attivare tutte le iniziative possibili per evitare che il dialogo, sinora proficuo e positivo con i
docenti, si interrompa bruscamente.
Gianluca Lamacchia
Pierluigi Loscialpo”
Il Rettore ritiene che la tematica sia complessa ed è già all’ordine del giorno nella seduta odierna del
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Senato Accademico, pur ritenendo che le realtà relative alle sedi di Foggia e Taranto siano differenti tra
loro. A tal proposito, si impegna a fissare due sedute di Senato nel mese di gennaio per discutere la
questione sottolineata anche dagli studenti.
Entra nella sala consiliare il prof. Selicato, alle ore 17:30.
5) La studentessa Palumbo ha chiesto al Rettore chiarimenti sullo stato del sistema Esse3, dopo il recente
attacco hacker.
Il Rettore chiarisce che l’hacker è riuscito ad impossessarsi delle password dei soli studenti, ma non
dell’amministratore di sistema, con un danno effettivo minore di quello paventato, come confermato dal
componente del Senato, sig. Gratton, nonché Responsabile della Sezione dati e fonia della Struttura ICT.
Ratifica Decreti Il Rettore sottopone a ratifica il seguente decreto rettorale:
D.R. n. 480
IL RETTORE
CONSIDERATA la partecipazione dell’Università degli Studi di Foggia al Programma Comunitario
LLP/Erasmus (Contratto istituzionale n.210470) , il cui scopo è l’incoraggiamento della
cooperazione transnazionale fra Istituti di Istruzione Superiore al fine di promuovere la
mobilità di studenti, docenti universitari e personale tecnico amministrativo all’interno
dell’Unione Europea;
VISTA la comunicazione dell’Agenzia Nazionale LLP Italia del 31 maggio 2012 prot. n.
24060/D9ER relativa all’approvazione del Consortia Placement “Universities and
enterprises together for employment II” (UEtoEMPII)”, coordinato dall’Università degli
Studi di Foggia in partenariato con Politecnico di Bari, Università del Salento, Università
di Teramo con cui sono state assegnate per l’a.a. 2012/2013 complessivamente 280
mensilità di cui numero 48 mensilità attribuite al Politecnico di Bari,
RITENUTO OPPORTUNO che ciascuna università consorziata possa adottare per la selezione degli studenti proprie
modalità e criteri nel rispetto dei principi generali e dei requisiti di partecipazione;
RITENUTO NECESSARIO provvedere in quanto i tirocini devono necessariamente concludersi entro il 30 settembre
2013, data di chiusura del Progetto LLP/ERASMUS Consortia Placement;
SENTITO Il Direttore Generale;
DECRETA
di indire il seguente bando di concorso per l’attribuzione di n.12 borse di n. 4 mesi ciascuna di mobilità Erasmus per lo
svolgimento di un tirocinio all’estero presso le imprese, centri di formazione e di ricerca o altre organizzazioni presenti
in uno dei Paesi partecipanti al Programma.
LIFELONG LEARNING PROGRAMME
a.a. 2012/2013
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI BORSE ERASMUS PLACEMENT
Art.1 Finalità
Il placement Erasmus permette agli studenti universitari di svolgere dei periodi di formazione/tirocini all’estero presso
le imprese presenti in uno dei Paesi partecipanti al Programma, grazie all’erogazione di un contributo finanziario per la
copertura delle spese sostenute dagli studenti durante il periodo di tirocinio.
Il Consorzio Erasmus Student Placement “Universities and enterprises together for employment II” (UEtoEMP II),
coordinato dall’Università degli Studi di Foggia in partenariato con il Politecnico di Bari, l’Università del Salento e
l’Università degli Studi di Teramo, mette a disposizione complessivamente n. 280 mensilità (come da comunicazione
dell’Agenzia Nazionale LLP Italia Prot. n. 24060/D9ER del 31/05/2012).
Le mensilità attribuite al Consorzio sono state ripartite come segue:
UNIVERSITÁ NUMERO
MENSILITÁ ASSEGNATE
Università degli Studi di Foggia 136
Politecnico di Bari 48
Università degli Studi di Teramo 48
Università del Salento 48
TOTALE MENSILITÁ 280
Eventuali mensilità non assegnate da uno degli Atenei consorziati saranno ridistribuite tra le altre Università del
partenariato.
Art. 2 - Paesi e destinazioni
Erasmus Placement permette agli studenti di svolgere un tirocinio presso imprese, centri di formazione e di ricerca o
altre organizzazioni presenti in uno dei Paesi partecipanti al Programma, ovvero i 27 Stati membri dell'Unione Europea,
i 4 Paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e i Paesi Candidati all’adesione
(Croazia e Turchia).
Gli studenti di cittadinanza di uno dei Paesi partecipanti ad ERASMUS ma temporaneamente residenti ed iscritti presso
una Università italiana sono eleggibili per la mobilità presso un’impresa nel loro Paese di origine, ma nel processo di
selezione non verrà data loro priorità.
Gli studenti selezionati possono proporre al proprio Ateneo un organismo/azienda ospitante che sia disponibile ad
accoglierli; tuttavia l'accordo con l'organismo/azienda ospitante è di competenza dell'Ateneo di appartenenza e le
attività di tirocinio non potranno essere svolte se prima dello svolgimento del placement l’ateneo promotore e
l’organismo ospitante non avranno concordato e formalizzato un apposito programma di tirocinio (Training Agreement)
per il beneficiario.
Coloro che non abbiano contatti con imprese potranno richiedere l’intermediazione degli uffici competenti, che avrà
luogo solo a beneficio dei vincitori assegnatari, sulla base delle offerte, delle disponibilità e delle procedure di selezione
delle imprese in partenariato con il Consorzio. L’intermediazione degli uffici competenti non costituisce garanzia di
reperimento di un’impresa ospitante.
L’ente/organizzazione presso cui si intende svolgere il tirocinio deve essere ascrivibile alla definizione di “impresa”
indicata nella Decisione n. 170/2006/CE che istituisce il Programma LLP: “qualsiasi azienda del settore pubblico o
privato che eserciti un’attività economica, indipendentemente dalle dimensioni, dallo status giuridico o dal settore
economico di attività, compresa l’economia sociale”.
Questa definizione comprende imprese, centri di formazione, centri di ricerca e altre organizzazioni.
Nel caso di tirocinio presso Istituti di Istruzione Superiore(es.: laboratori di università, biblioteche universitarie, ecc.)
l’attività svolta deve essere di formazione professionale e NON di studio e deve essere chiaramente espressa nel piano
di lavoro.
Dall’a.a. 2010/11 gli Uffici Relazioni Internazionalipresso gli Istituti di istruzione superiore sono considerati sedi
eleggibili per ospitare gli studenti in mobilità per Placement, purché lo studente non svolga un’attività per la quale sia
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già previsto un contributo comunitario e non ci sia conflitto di interessi.
NON sono eleggibili come sedi di Erasmus Placement:
• Istituzioni ed enti Comunitari, incluse le Agenzie specializzate;
• Rappresentanze diplomatiche nazionali (Ambasciate, Consolati, ecc.) del paese di appartenenza dello studente e
presenti nel paese ospitante (ad es. uno studente di nazionalità francese non potrà effettuare un tirocinio in
un’ambasciata francese in Germania, ecc.).
Sono, invece, da considerarsi eleggibili come sedi di placement altre rappresentanze o istituzioni pubbliche come gli
istituti di cultura, le scuole, etc. a patto che sia garantito il principio di transnazionalità (ad esempio: lo studente
acquisisce un know how diverso da quello che acquisirebbe con un placement nel proprio Paese).
Spetta comunque all’Agenzia Nazionale “LLP” la valutazione finale di eleggibilità dell’organizzazione.
Art. 3 – Inizio e durata del tirocinio
L’inizio dei tirocini è previsto al termine della procedura di selezione. Il tirocinio non potrà avere una durata inferiore a
3 mesi e dovrà essere svolto in maniera continuativa. Tutti i tirocini dovranno concludersi entro e non oltre il 30
settembre 2013, pena la revoca del contributo. L’eventuale periodo di chiusura per ferie dell’impresa ospitante non
dovrà essere conteggiato ai fini del raggiungimento del periodo minimo di permanenza di mesi 3.Gli studenti che
interromperanno la loro permanenza prima dei tre mesi senza una valida e comprovata motivazione dovranno restituire
l’intero ammontare del contributo; solo in caso di interruzione dovuta a gravi motivi o a cause di forza maggiore (una
causa imprevedibile o un evento non controllabile dal beneficiario e non attribuibile a suo errore o negligenza, ad
esempio uno sciopero generale nazionale negli Istituti di istruzione superiore, una calamità naturale), adeguatamente
documentati, l’Agenzia Nazionale LLP Italia si esprimerà sull’eventuale conferma della borsa per i mesi di tirocinio
effettivamente realizzati. La durata del tirocinio può eventualmente essere prolungata previa richiesta motivata del
beneficiario all’Ufficio competente del proprio ateneo. La borsa relativa ai mesi di prolungamento autorizzati verrà
erogata a consuntivo in base ai finanziamenti comunitari disponibili. In ogni caso l’intero periodo di placement, incluso
il prolungamento, non dovrà protrarsi oltre la fine dell’anno accademico in cui è cominciato e dovrà terminare entro il
periodo ammissibile del 30 settembre 2013. Eccezionalmente, alcune mobilità ai fini di placement che iniziano prima
del 1 giugno 2013 potrebbero avere termine entro il 31 ottobre 2013. Tali casi saranno notificati dagli atenei all’Agenzia
Nazionale LLP Italia.
Art. 4 – Borsa di mobilità
L’ammontare delle borse per l’anno accademico 2012/2013 è pari ad € 500,00 mensili. Per i seguenti paesi sono previsti
importi diversi:
BG (Bulgaria) € 401,00
EE (Estonia) € 484,00
LT (Lituania) € 464,00
LV (Lettonia) € 476,00
PL (Polonia) € 493,00
RO (Romania) € 445,00
Il contributo sarà erogato in due rate: la prima rata ammonta all’80% del totale; il restante 20% sarà calcolato ed erogato
al rientro, previa corretta consegna dei documenti di fine tirocinio. Si precisa, infatti, che l’erogazione della borsa è
subordinata alla presentazione e sottoscrizione, da parte del tirocinante, dei documenti obbligatori elencati di seguito:
• Contratto di tirocinio e Training Agreement prima della partenza
• Relazione Individuale del tirocinante, Transcript of Work e certificato di permanenza (attestante le date del periodo di
mobilità) al rientro.
In caso di mancata presentazione della documentazione di cui sopra, il beneficiario dovrà rimborsare l'intero importo
della borsa percepita.
N.B: non è previsto alcun co-finanziamento di Ateneo.
Art. 5 – Coperture assicurative
Il Politecnico di Bari provvede alla copertura assicurativa dei beneficiari contro infortuni e responsabilità civile.
Ogni beneficiario dovrà provvedere personalmente alla copertura sanitaria: se il candidato è in possesso della Tessera
Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) ha automaticamente diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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in tutti i Paesi aderenti all’U.E. (per informazioni: www.sistemats.it).
Art. 6 – Requisiti di ammissione
Per poter partecipare al programma è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
essere cittadini di uno Stato Membro dell’U.E. o di uno dei paesi partecipanti al programma LLP/Erasmus, oppure
cittadini di altri paesi purché regolarmente iscritti presso una delle sedi partner del Consorzio
essere regolarmente iscritti, presso il Politecnico di Bari per l’anno accademico 2012/2013 e precisamente:
dal 2° anno in poi se iscritti ad una laurea triennale, ad un Corso di Laurea a ciclo unico;
dal 1° anno in poi se iscritti ad una laurea specialistica/magistrale;
essere iscritti ad un corso di Dottorato di ricerca, Master, Scuole di specializzazione, purché non assegnatari di
una borsa di studio.
Avere una media dei voti non inferiore ai 23/30.
Gli studenti iscritti alla laurea di I livello devono aver acquisito almeno 42 crediti all’atto della presentazione
della domanda.
mantenere lo status di studente per tutta la durata del tirocinio: lo studente beneficiario di una borsa non può,
pertanto, laurearsi prima della fine del tirocinio;
non usufruire contemporaneamente di altri contributi alla mobilità su fondi comunitari o d’Ateneo;
non risultare precedentemente beneficiari di altra borsa Erasmus Placement o Leonardo da Vinci in qualità di
studenti; possono tuttavia concorrere coloro che abbiano già usufruito di una borsa Leonardo da Vinci da laureati,
purché iscritti ad un corso di laurea specialistica/magistrale, nonché coloro che abbiano già usufruito di una borsa
Erasmus per motivi di studio o Erasmus Mundus.
Art. 7 – Accertamento delle competenze linguistiche
E’ necessario possedere una buona conoscenza della lingua del paese nel quale si intende effettuare lo stage o della
lingua straniera richiesta dall’impresa ospitante come “lingua veicolare”.
La conoscenza linguistica dovrà essere attestata da una delle seguenti certificazioni:
Lingua inglese:
- TOEFL (Test of English as a Foreign Language PET, CAE, CPE, etc.)
- ESOL (English for Speakers of Other Languages – University of Cambridge)
- ESOL+ SESOL (English for Speakers of Other Languages – Pitman)
- IELTS (International English Language Testing System – University of Cambridge)
- ISE (Integrated Skills in English – Trinity College London)
- LCCIEB (London Chamber of Commerce & Industry Examinations Board)
Lingua francese:
- DELF (Diplôme d’études en langue française – Alliance Française)
- DALF (Diplôme approfondi de langue française – Alliance Française
Lingua tedesca:
- ZD (Zertificat Deutsch – Goethe Institut/OSD)
- ZDfB (Zertificat Deutsch für den Beruf – Goethe Institut/OSD)
- ZMP (Zentrale Mittelstufenprüfung – Goethe Institut/OSD)
- ZOP (Zentrale Oberstufenprüfung – Goethe Institut/OSD)
Lingua spagnola:
- DELE (Diplomas de Español como Lengua Extranjera)
Art. 8 – Modalità di presentazione della domanda
I candidati dovranno provvedere a:
compilare la domanda, allegata al presente bando (Allegato I) e disponibile sul sito del Politecnico di Bari:
www.poliba.it;
compilare l’autocertificazionedel piano di studi seguito, completo degli esami sostenuti fino al momento della
presentazione della domanda e dei voti riportati, utilizzando il modulo allegato al presente bando (Allegato II) e
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disponibile sul sito del Politecnico di Bari: www.poliba.it;
allegare la certificazione attestante la lingua conosciuta, utilizzando il modulo allegato al presente bando (Allegato
II) e disponibile sul sito del Politecnico di Bari: www.poliba.it
compilare e allegare la Lettera Motivazionale ed eventuale programma di lavoro utilizzando il modulo allegato al
presente bando (Allegato III) e disponibile sul sito del Politecnico di Bari www.poliba.it;
allegare, per i candidati in possesso, la lettera di accettazione da parte dell’impresa ospitante (costituisce titolo
preferenziale in graduatoria);
La domanda, indirizzata al Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, deve essere presentata presso la Direzione
Didattica, Ricerca, Trasferimento Tecnologico e Relazioni Internazionali/Ufficio Relazioni Internazionali del
Politecnico di Bari – Via Amendola 126/B – BARI –II piano entro le ore 14:00 del 21 dicembre 2012 o pervenire a
mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o tramite posta celere con avviso di ricevimento, indirizzata alla
Direzione Didattica, Ricerca, Trasferimento Tecnologico e Relazioni Internazionali – Ufficio Relazioni Internazionali
del Politecnico di Bari - Via Amendola 126/B – 70126 – Bari entro e non oltre il 21 dicembre 2012. In tal caso, la data
di acquisizione delle domande è stabilita e comprovata dal timbro e data dell'ufficio postale accettante.
L'Amministrazione non assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta
indicazione del recapito da parte del concorrente o da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo
indicato nella richiesta, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso
fortuito o forza maggiore.
La domanda dovrà recare la dicitura: “Partecipazione al bando di concorso Progetto UEtoEMP – Consorzio Erasmus
Student Placement 2012/2013”.
Le domande presentate dopo tale data saranno inserite in una lista di riserva, a condizione che rispettino i requisiti di
ammissione contemplati nel presente bando; tali domande verranno prese in considerazione nell’eventualità di borse
non assegnate.
NON verranno prese in considerazione le domande la cui documentazione risulti incompleta.
Art. 9 – Selezioni e graduatorie
Nel rispetto dei requisiti generali stabiliti dalla Commissione Europea, ciascuna Università può adottare propri criteri di
selezione e valutazione
Le domande di candidatura verranno selezionate dalla Commissione Erasmus sulla base dei seguenti criteri:
1. Curriculum
a. per gli studenti partecipanti iscritti, dal 2° anno in poi, alle lauree di I livello e a ciclo unico, la
formula è la seguente:
previsticrediti
creditivotocarrieraVoto
_
*_
b. per gli studenti del primo anno di laurea di II livello (magistrale)
N
triennalelaureaVotocarrieraVoto
3
11
3*__*92,0_
c. per gli studenti del secondo anno di laurea di II livello (magistrale)
previsticrediti
creditivotoN
triennalelaureaVoto
carrieraVoto_180
*3
11
3*__*92,0180
_
(Dove N è il numero di anni frequentati per ottenere la laurea triennale)
d. per gli studenti del III ciclo (dottorandi)
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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2
_______
livelloIIlaureaVotolivelloIlaureaVotocarrieraVoto
Oppure
unicociclolaureaVotocarrieraVoto
____
Gli studenti di III livello (dottorandi) saranno inclusi in una apposita graduatoria.
2. Conoscenza linguistica
Criteri di valutazione della conoscenza linguistica attestata dai certificati:
livello intermedio: Livello avanzato:
B1 1 punto C1 2 punti
B2 1,5 punti C2 2,5 punti
Criteri di valutazione della permanenza all’estero :
da 3 a 6 mesi: 1 punto
da 7 a 12 mesi: 2 punti
oltre i 12 mesi: 2,5 punti
Qualora il candidato alleghi più di un certificato per la conoscenza linguistica e/o per la permanenza all’estero sarà
valutato quello relativo alla lingua meglio conosciuta nel caso dei certificati di lingua, e quello relativo al soggiorno più
lungo nel caso della permanenza all’estero.
Per tutti gli studenti selezionati e inclusi in graduatoria, a parità di merito verrà data precedenza al/alla candidato/a
anagraficamente più giovane.
3. Motivazioni e altre competenze
- fino a 3 punti
Dopo la selezione dei candidati, sarà stilata una graduatoria dei vincitori secondo l’ordine di merito; la graduatoria verrà
pubblicata sul sito del Politecnico di Bari: www.poliba.it.
Per tutti gli studenti selezionati e inclusi in graduatoria, a parità di merito verrà data precedenza al/alla candidato/a
anagraficamente più giovane.
Nessuna comunicazione ufficiale sarà inviata ai vincitori.
Entro il termine perentorio di 5 gg dalla data di pubblicazione della graduatoria, i vincitori dovranno far pervenire
all’Ufficio Relazioni Internazionali, tramite fax al seguente numero, 080 5962580 il modulo di accettazione della borsa
ovvero la rinuncia alla borsa medesima (entrambi i moduli sono disponibili sul sito del Politecnico di Bari :
www.poliba.it pena la decadenza dal diritto alla partecipazione al programma.
I candidati idonei ed utilmente collocati nella lista di riserva avranno diritto a subentrare nel caso di rinunce da parte dei
vincitori. In tal caso, saranno informati mediante comunicazione scritta.
Art. 10 – Certificazione e riconoscimento
Prima della partenza dello studente, il Politecnico di Bari rilascerà:
- un Contratto di Tirocinio che definisce l’aspetto finanziario e che sarà sottoscritto dallo studente e dal Politecnico di
Bari;
- un Training Agreement che definisce il programma del periodo di tirocinio/placement. Questo documento dovrà
essere approvato e siglato dallo studente, dal Politecnico di Bari e dall’Ente/Impresa ospitante. Qualsiasi
cambiamento sostanziale dovrà essere concordato per iscritto da tutte le parti, entro un mese dall’arrivo dello
studente presso l’Ente/Impresa ospitante. Il Training Agreement include la Dichiarazione di Qualità (Quality
Commitment), che definisce i ruoli e le responsabilità delle parti coinvolte nel tirocinio/placement Erasmus.
E’ compito del tirocinante farsi rilasciare obbligatoriamente dall’ente ospitante, pena la mancata erogazione del saldo
della borsa:
- un Transcipt of Work – firmato e timbrato dall’ente ospitante - con l’indicazione della data di inizio e fine del
tirocinio, le ore settimanali svolte e le attività realizzate dal tirocinante secondo quanto previsto nel Training
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Agreement.
Al termine del periodo di tirocinio, il Politecnico di Bari dovrà garantire allo studente il totale riconoscimento, tramite
ECTS, delle attività indicate nel Training Agreement e portate a termine con successo.
Il rilascio dei crediti o il riconoscimento dell’attività intrapresa dallo studente presso l’ente/impresa ospitante possono
essere rifiutati solo se lo studente non raggiunge il livello di profitto richiesto dall’ente/impresa ospitante o non soddisfa
le condizioni richieste dalle parti coinvolte per il riconoscimento.
Art. 11 – Trattamento dei dati personali
Ai sensi del contenuto normativo del decreto Legislativo 196/2003, l’Università si impegna a rispettare il carattere
riservato delle informazioni fornite dal candidato. Tutti i dati forniti saranno trattati solo per le finalità connesse e
strumentali alla realizzazione delle attività progettuali nel rispetto delle disposizioni vigenti.
Art. 12 – Informazioni
Qualsiasi informazione utile, è disponibile sul sito al seguente indirizzo: www.poliba.it., oppure presso l’Ufficio
Relazioni Internazionali del Politecnico di Bari.
Il presente decreto sarà portato alla ratifica del Senato Accademico nella prima successiva adunanza.
Bari, 21 novembre 2012
IL RETTORE
F.to Prof. Ing. Nicola COSTANTINO
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
Il Senato Accademico, all’unanimità, ratifica il D.R. n. 480 del 21.12.2012.
Il Rettore chiede che venga anticipato il p. 194 odg.
Il Senato Accademico approva.
Assistono la dott.ssa Francesca Santoro, Dirigente della Direzione Risorse Umane e Finanziarie la dott.ssa
Emiliana Trentadue, Responsabile del Settore servizi Finanziari.
P. 194 o.d.g. - Bilancio di Previsione: Parere. Il Rettore inizialmente ricorda che il bilancio di previsione 2013 è stato redatto dal personale della ragioneria
sotto la supervisione della Dirigente della Direzione Risorse Umane e Finanziarie e del D.G., con il
contributo dei membri del Consiglio di Amministrazione.
Il Rettore riferisce che, sulle entrate è stato previsto prudenzialmente un abbattimento del 5% del Fondo di
Finanziamento Ordinario, rispetto all’anno precedente. Analogamente, sono state ridotte le entrate previste
per tasse studentesche dell’1%, rispetto all’anno scorso, al fine di considerare le possibili fuoriuscite di fuori
corso di lunga data, a seguito delle recenti regole, più stringenti, introdotte sulla tassazione studentesca.
Inoltre, il Rettore riferisce che il Comune di Bari ha contestato al nostro Ateneo una sottovalutazione
sistematica dei metri quadri dichiarati ai fini della TARSU, contestazione relativa agli ultimi cinque anni , in
quanto i precedenti anni risultano caduti in prescrizione.
Il nuovo canone della TARSU è prevedibile che sia in un range che va da 200mila€ a 290 mila€, per l’anno
2012, oltre all’arretrato degli ultimi anni. Considerate le innumerevoli spese, molte delle quali fisse o quasi,
il Rettore osserva che i margini di manovra per i fondi non vincolati sono limitatissimi. Ciò nonostante, per
le supplenze, i fondi sono stati aumentati da 300mila€ a 350mila€ per il 2013 (oltre a 5.000 € di competenza
del 2012). Inoltre, è stato previsto un Fondo di Ricerca di Ateneo per 200mila€; sono stati confermati i fondi
per gli assegni di ricerca, rispetto all’anno precedente, e 900mila€ per i fondi destinati agli studenti. Inoltre, è
stato previsto un budget di 300mila€ per n. 2 nuovi ricercatori a tempo determinato junior sui fondi di
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Ateneo.
Rimane invariato il numero di borse di dottorato (13) che potrà subire un incremento, grazie alle probabili
assegnazioni che si attendono dalla Regione Puglia.
La Dr.ssa Trentadue, Responsabile del Settore Servizi Finanziari, illustra la relazione di sintesi, che si riporta
integralmente di seguito, ricordando che il bilancio di previsione 2013 è stato improntato al principio di
prudenza, ovvero al massimo rigore e contenimento della spesa.
Relazione di sintesi
Premessa
II Bilancio di Previsione 2013 è stato redatto ai sensi degli artt.12-17 del Regolamento per
l’Amministrazione la Finanza e la Contabilità, sulla base delle linee programmatiche deliberate dal Consiglio
di Amministrazione.
Consiglio di Amministrazione.
1. Analisi del contesto e criteri adottati per la redazione del bilancio
La programmazione finanziaria per l’anno 2013, considerata nel suo insieme, è condizionata prioritariamente
dalle rimarchevoli misure di contenimento della spesa pubblica derivanti dalla difficile situazione
economica, nella quale versa il Paese.
Del resto, l’orientamento al progressivo depauperamento del finanziamento pubblico alle università, già
intrapreso a partire dall’anno 2009, sembrava slegato fin dall’inizio da elementi di carattere incidentale e si
mostrava rappresentativo di una forte tendenza anche per gli anni successivi. Ne è conseguita una gestione
sempre più orientata a estinguere le situazioni debitorie improcrastinabili, mentre l’azione volta all’adozione
di politiche di sviluppo per il lungo periodo è risultata abbastanza limitata, benché quest’ultima circostanza
risulti attenuata dalla pregevole entità delle risorse ottenute per il finanziamento dei Progetti Operativi
Nazionali 2007-2013.
Alla luce di quanto enunciato, per l’esercizio 2013, si è perseguito, ancora una volta, il principio di prudenza,
come riferimento cardine nella determinazione delle poste previsionali di entrata, mentre il rigore e il
massimo contenimento della spesa hanno guidato l’allocazione delle singole poste, sul fronte delle uscite.
Considerando, quindi, che i criteri adottati non si discostano da quelli del triennio appena trascorso, se non
per l’ulteriore acutizzarsi di alcune criticità riguardanti l’acquisto di beni e servizi, la peculiarità dell’anno a
venire consiste essenzialmente nella necessità di conciliare la piena attuazione dei riassetti organizzativi
prodotti dall’attuazione della legge n. 240/2010, con la generale scarsità delle risorse disponibili.
In particolare, dovranno portarsi a compimento i processi, già avviati nell’anno 2012, riguardanti il passaggio
delle attività di ricerca dalle strutture dipartimentali disattivate a quelle attive, le quali, inoltre,
congiuntamente dovranno acquisire le competenze riguardanti l’organizzazione delle attività didattiche, a
seguito della recente soppressione delle Facoltà.
Tale riordino, dal punto di vista della gestione finanziaria, dovrà altresì incardinarsi nell’introduzione del
Bilancio Unico in un sistema di Contabilità economico-patrimoniale e analitico, la cui adozione è prevista –
in maniera indifferibile - dal 1° gennaio 2014.
Quest’ultima innovazione, che rappresenta un cambiamento di notevole portata, sia dal punto di vista
culturale che da quello operativo, sta già comportando una revisione complessiva e sostanziale dei processi,
ben oltre l’ambito dei segmenti organizzativi più direttamente coinvolti nella gestione delle risorse
finanziarie.
Tanto preposto e convergendo nuovamente sugli aspetti prettamente economici, nel contesto normativo di
riferimento risulta inevitabile una condotta coerente ai principi dettati dal disegno di legge di bilancio per le
previsioni 2013 e per il triennio 2013-2015 (Circolare RGS n.24 del 23/7/2012), mirati a garantire un’attenta
azione di contenimento della spesa pubblica e di rigore finanziario, che il Paese si è impegnato a raggiungere
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in sede europea.
In tal senso, è anche la Legge n. 135 del 7/8/2012, di conversione del D.L. 6/7/2012 (spending review bis),
recante “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, che
rafforza il quadro normativo preesistente in materia di mantenimento degli equilibri di finanza pubblica,
definitivamente sanciti nella legge costituzionale n. 1/2012, la quale introduce nella Carta costituzionale il
principio di pareggio di bilancio.
Infine, nell’intento di completare il quadro complessivo che va delineandosi, appare altresì doveroso
evidenziare che gli obiettivi strettamente istituzionali, tra i quali quelli legati al mantenimento di elevati
standard qualitativi in ambito di ricerca e di didattica, non possono assumere minore rilievo, in quanto hanno
rappresentato, fino a ora, una delle poche possibilità per accedere a finanziamenti ulteriori rispetto ai
trasferimenti ordinari.
Una priorità di diverso genere, che tuttavia accompagna le problematiche enunciate in termini di vincolo
operativo di gestione della spesa, è costituita dalla necessità di accostare alla previsione di competenza anche
un’accurata previsione di cassa.
Infatti, l’accentramento della gestione di Tesoreria presso il MIUR, congiuntamente alla determinazione del
limite annuale del fabbisogno di liquidità, sottopone l’Amministrazione Centrale dell’Ateneo al
monitoraggio periodico degli incassi e dei pagamenti su base mensile, in rapporto a un’assegnazione
complessiva determinata da parte del Ministero stesso, correlati ai valori registrati l’anno precedente.
In relazione a tale circostanza, punti di particolare criticità sono rappresentati dall’insorgere di spese di
natura straordinaria o, comunque, non ricorrente, oltre che dai trasferimenti, in favore delle strutture
decentrate, di disponibilità liquide connesse con la gestione di fondi di ricerca di loro pertinenza. In entrambi
i casi, si assiste a un innalzamento del rischio di disattendere l’obiettivo del fabbisogno, incorrendo nell’alea
della concessione di elevazioni all’assegnazione originaria.
A questo riguardo, sembra opportuno rilevare che la vicina adozione del bilancio unico d’Ateneo,
implicando, tra l’altro, l’abbandono definitivo del sistema di tesoreria mista per i Dipartimenti, potrà in parte
facilitare il controllo di gestione interno delle liquidità. Sta di fatto, tuttavia, che la programmazione
particolarmente accorta delle esigenze di cassa da parte di tutte le strutture del Politecnico resta di
fondamentale importanza ancora per l’esercizio 2013.
Tutto quanto premesso e nell’intento di giungere a una sintesi del quadro economico che si delinea per
l’Ateneo nel futuro anno, e anche nella prospettiva del prossimo triennio, sembra fondamentale formulare le
stime della consistenza delle principali voci di entrata e di spesa, riferibili a fattispecie prive del vincolo di
destinazione. Altresì, pare opportuno ricordare le principali linee di azione che informeranno l’azione
politico-gestionale nei prossimi mesi:
- sostegno alle attività di ricerca, con particolare riferimento ai giovani ricercatori e ai correlati servizi di
supporto;
- ulteriore razionalizzazione dell’offerta formativa, implementando il nuovo sistema di accreditamento e
valutazione periodica della qualità e dei risultati conseguiti;
- sostegno ai servizi agli studenti, con particolare riferimento agli spazi da destinare allo studio individuale
e alla costituzione del sistema bibliotecario, documentale e museale di ateneo;
- ampliamento della dotazione organica di personale docente e tecnico, ove consentito dai vincoli in
materia di reclutamento;
- sostegno agli interventi in materia di prevenzione e sicurezza dei luoghi di studio e lavoro;
- mantenimento del livello di finanziamento dei servizi e interventi a favore del personale;
- ulteriore contenimento della spesa improduttiva, anche mediante indicatori implementati a mezzo del
controllo di gestione e dell’introduzione della contabilità economico-patrimoniale.
2. Principali voci di entrata
Fondo per il Finanziamento Ordinario
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Il Fondo per il Finanziamento Ordinario dell’anno 2013 è stimato in € 37.854.296,00.
In assenza di comunicazioni ufficiali da parte del Ministero sulla consistenza della posta in questione, in via
prudenziale, si è applicata una riduzione di 5 punti percentuali sulla quota consolidata dell’esercizio 2012,
pari a € 39.823.080,00, alla quale si è aggiunto l’importo dei € 22.370,00, in relazione alle risorse
ministeriali finalizzate agli studenti diversamente abili.
Tale stima include l’importo di € 1.070.592,00, quale finanziamento complessivo in relazione all’assunzione
di ricercatori, di cui alla legge n.350 del 24/12/2003, art.3, comma 53 e alla legge n.296 del 27/12/2006.
Nel ragionevole auspicio che l’assegnazione effettiva si riveli più consistente del valore determinato in fase
previsionale, in considerazione dei ragguardevoli decrementi già verificatisi nello scorso triennio in
applicazione delle svariate norme sul contenimento della spesa pubblica, le riduzioni del 2013 potranno
derivare soprattutto dall’applicazione della citata spending review bis.
In tale norma, si prevede un taglio ai consumi intermedi delle Amministrazioni Pubbliche, che, per le
Università, sono a valere, in via diretta e in maniera forfettaria, sul finanziamento ordinario.
Si è tenuto conto, inoltre, di ulteriori interventi prefigurabili nella Legge di stabilità 2013, in rapporto alle
criticità della finanza pubblica.
Il quadro evolutivo del fondo nel periodo 2009-2012 è riepilogato nel prospetto di seguito riportato.
Prospetto 1: Fondo per il Finanziamento Ordinario dal 2009 al 2012 Anno 2009 2010 2011 2012
Ammontare quota consolidata 44.639.929,00 42.740.620,00 40.702.101 39.823.080
Riduzione % rispetto al 2009 /// - 4,25 - 8,82 - 10,79
Riduzione % rispetto all’anno precedente /// -4,25 - 4,77 -2,16
Contribuzione studentesca
L’ammontare complessivo delle entrate da studenti per il 2013 è stimato in € 6.702.200,00.
Il prospetto 2, riportato nel seguito, sintetizza il trend della contribuzione studentesca dal 2009 al 2012.
Il forte incremento verificatosi nel 2011, rispetto agli anni precedenti, rappresenta il primo riscontro delle
riforme attuate dall’Amministrazione sul sistema contributivo, oltre che delle azioni intraprese per ridurre
l’evasione.
In virtù degli orientamenti nazionali ed europei, infatti, si è provveduto ad accentuare la tassazione per le
fasce di reddito più elevate e per gli studenti fuori corso o inattivi. Inoltre, si sono posti in essere controlli più
stringenti sui redditi dichiarati. Il tutto nel rispetto del rapporto del 20% - FFO/tassazione.
Tali circostanze, congiuntamente alle informazioni relative alle nuove immatricolazioni, permettono
agevolmente di ipotizzare la conferma dei valori previsionali dell’anno 2012.
Prospetto 2: Contribuzione studentesca
Anno 2009 2010 2011 2012
Accertamenti (ad eccezione del 2012,
per il quale si indica il valore dello
stanziamento assestato)
4.466.742 4.591.716 6.715.487 6.832.000
Incremento % rispetto al 2009 /// 2,80 50,34 52,95
Incremento % rispetto all’anno precedente /// 2,80 46,25 1,73
Tuttavia, il valore della previsione 2013, nel mero rispetto del principio di prudenza, scaturisce
dall’applicazione di una riduzione di circa 1 punto percentuale al valore dell’anno precedente.
Altre entrate significative aventi vincolo di destinazione
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Di particolare rilievo appare la posta previsionale di € 40.000.000,00, su fondi CIPE intermediati dalla
Regione Puglia, per l’acquisto di un immobile da destinare a “Residenza per studenti fuori sede e collegio di
eccellenza”.
Il citato importo trova corrispondenza, nella parte delle uscite, sul capitolo dedicato agli interventi edilizi su
fabbricati residenziali per “altre finalità”.
Inoltre, altre entrate sono riconducibili ad accordi di programma con il Miur, per € 3.300.000,00, e a
finanziamenti scaturenti da accordi con la Regione Puglia per borse di studio di Dottorato di Ricerca, per €
556.451,00.
Infine, è utile menzionare la categoria dei trasferimenti interni da strutture decentrate, sia a titolo di rimborso,
che per finanziamenti di borse di studio e altri interventi.
3. Principali voci di spesa
Sul fronte delle spese, fermo restando quanto esposto in premessa, appare prioritario richiamare i limiti di
spesa su determinati capitoli, che non permettono variazioni in aumento e sono peraltro direttamente
connessi con l’importo dei versamenti annuali a favore del bilancio dello Stato.
Si tratta essenzialmente degli adempimenti scaturenti dall’applicazione delle Leggi n. 133/2008 e n.
122/2010, nonché dell’ulteriore taglio alle spese per acquisto e conduzione di mezzi di trasporto previsto
nell’ambito della “spending review”.
Il prospetto di seguito riportato è riepilogativo degli interventi in questione. Nello stesso sono altresì indicati
gli stanziamenti effettivi considerati nella Previsione 2013.
Prospetto 3: Limiti di spesa in applicazione della normativa vigente
Capitolo Descrizione Rif. normativo Importo
previsione 2012
Limite
massimo per la
previsione 2013
Previsione 2013
Versamento al
bilancio dello
Stato
F.S.1.11.01 Formazione
L n.122/2010, art.
6, comma 13:
massimo il 50%
della spesa
sostenuta nel 2009
19.259,00 19.259,00 19.259,00 19.259,00
F.S.1.11.04
F.S.2.01.01 Missioni
L n.122/2010, art.
6, comma 12:
massimo il 50%
della spesa
sostenuta nel 2009
44.000,00 44.511,34 44.000,00 44.511,34
F.S.2.01.02
Gettoni/indennità
ai componenti
degli organi
istituzionali
Indennità
L n.122/2010, art.
6, comma 3: 10 %
in meno del 2010
al netto di
eventuali
maggiorazioni
intervenute dopo il
30 aprile 2010
90.000,00
(Nucleo di
Valutazione e
Collegio dei
revisori)
281.734,20 190.000,00
9.957,00 (su
riduzioni
Collegio dei
Revisori e
Nucleo
Valutazione)
F.S.2.02.06 Pubblicità
L n.122/2010, art.
6, comma 8:
massimo il 20%
della spesa
sostenuta nel 2009
8.000,00 8.000,00 8.000,00
33.994,40
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Capitolo Descrizione Rif. normativo Importo
previsione 2012
Limite
massimo per la
previsione 2013
Previsione 2013
Versamento al
bilancio dello
Stato
F.S.2.02.10
Spese di
rappresentanza
L n.122/2010, art.
6, comma 8:
massimo il 20%
della spesa
sostenuta nel 2009
500,00 500,00 500,00
F.S.2.04.05
Mezzi di trasporto
L n.122/2010, art.
6, comma 14:
massimo l' 80%
della spesa
sostenuta nel 2009
e
L.135/2012, art.5,
comma 2
5.400,00 2.700,00
2.700,00
1.350,00
(relativi alla L
n.122/2010, art.
6, comma 14)
L.n.122/2010,
art.67, c. 6
Versamento
relativo alla
contrattazione
integrativa
99.000,00
Totale
versamenti al
bilancio dello
Stato
208.071,74
Per quanto riguarda l’accantonamento dei fondi rischi scaturente dalla manovra di assestamento 2012, gli
importi residui sono stati traslati sulla previsione dell’esercizio 2013, in quanto si riferiscono a fattispecie da
salvaguardare, a fronte dell’alea che caratterizza le relative attività.
Tuttavia, si è proceduto a elevare il Fondo rischi per contenzioso e pendenze varie da € 400.000,00 a €
700.000,00, anche al fine di disporre delle risorse necessarie per avviare una transazione con il profilo dei
“tecnici laureati”, nel rispetto delle norme vigenti, con l’intento di evitare al bilancio dell’Ateneo ben
maggiori oneri, derivanti da possibili soccombenze in aule giudiziarie.
Di seguito il prospetto delle operazioni effettuate:
Prospetto 4: Accantonamento risorse da Avanzo libero 2011
Descrizione Importo residuo da
assestamento 2012 Previsione 2013
Risorse per la sostenibilità del
Bilancio
(delibera del CDA del 19.04.2012)
€ 2.000.000,00 € 2.000.000,00
Fondo rischi per partecipazioni
societarie e perdite su progetti di
ricerca
€ 800.000,00 € 800.000,00
Fondo rischi per contenzioni e
pendenze varie € 400.000,00 € 700.000,00
Cofinanziamento partecipazione
progetti di ricerca € 800.000,00 € 800.000,00
Progetti innovativi di Ateneo € 300.000,00 € 275.443,00
Miglioramento servizi di cui €
100.000,00 a favore dei
Dipartimenti a sostegno delle
attività previste dalla riforma
universitaria
€ 500.000,00 € 446.932,00
Tot. € 4.800.000,00 € 5.022.375,00
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Tra gli elementi di rischio, particolare rilevanza assumono la rideterminazione delle superfici richiesta dal
Comune, ai fini della TARSU e l’alea costituita dall’eventuale introduzione dell’IMU.
Spese per Risorse Umane
Il blocco dei rinnovi contrattuali prospettati anche per gli anni a venire, congiuntamente ai limiti del turn-
over del personale, così come protratti fino al 2015 dalla “spending review”, permettono di effettuare
proiezioni stabili delle spese fisse per il personale.
In particolare, devono prevedersi riduzioni della spesa per n. 9 unità che cesseranno nel 2013, di cui n. 6 tra
il personale docente, n. 2 di personale tecnico-amministrativo e bibliotecario e n. 1 dirigente.
La possibilità di assumere altre unità di personale, anche a tempo determinato, oltre che ai limiti del turn-
over, è altresì subordinata al rispetto dei limiti imposti dal Decreto Legislativo n. 49 del 29 marzo 2012, in
attuazione dell’art. 5, comma 1, della Legge n. 240/2010.
A tale riguardo, si specifica che è stato previsto un budget di € 300.000,00, allocato tra le risorse del capitolo
F.S.1.05.01 “Supplenze, affidamenti e competenze fisse al personale docente e ricercatori a t.d.”, per
assunzioni di ricercatori a tempo determinato.
In rapporto a quanto esposto, si riportano nel seguito appositi prospetti riepilogativi, nei quali si evidenzia la
previsione di spesa per l’anno venturo, congiuntamente allo stanziamento assestato dell’esercizio in chiusura.
Prospetto 5: Spese per il personale
Voci di spesa Previsione assestata
2012 Previsione 2013
Docenti e ricercatori a t.i. 18.539.456,00 17.503.198,00
Dirigenti a t.i. 88.000,00 54.546,00
Personale TAB a t.i. 7.726.940,00 7.670.466,00
Competenze accessorie a docenti 36.220,00 -
Competenze accessorie a dirigenti 98.429,00 47.678,00
Competenze accessorie a personale TAB 764.979,39 654.417,00
Arretrati a docenti 27.500,00 29.357,00
Arretrati a personale TAB 35.553,58 -
Direttore Generale (competenze fisse) 99.700,00 97.700,00
Direttore Generale (competenze accessorie) 20.000,00 20.000,00
Oneri su personale di ruolo 10.303.753,00 9.537.336,00
Oneri su personale non di ruolo e altro 449.694,18 500.882,00
Supplenze, affidamenti e ricercatori t.d. 774.953,51 700.000,00
Assegni di ricerca 835.312,46 949.829,00
TOTALE 39.800.491,12 37.765.409,00
In relazione alle risorse previste per supplenze e affidamenti di incarichi, la previsione di € 700.000,00 si
ripartisce in € 350.000,00 per supplenze dell’anno accademico 2013-2014, € 50.000,00 ad incremento di
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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competenze riferibili all’anno precedente e in € 300.000,00 per l’assunzione di ricercatori a tempo
determinato.
Altre spese significative per attività istituzionali
Indennità di carica € 190.000,00
Le indennità di carica, azzerate a decorrere dal 2° semestre 2010, ad eccezione dei compensi per il Collegio
dei Revisori dei Conti e per il Nucleo di Valutazione d’Ateneo, sono state ripristinate per il 2013, peraltro, in
un valore notevolmente inferiore al limite stabilito dalla legge n.122 del 2010.
Fondo di Ricerca d’Ateneo € 200.000,00
Borse di studio per Dottorato
di Ricerca
€ 3.363.954,00
Assegni di ricerca € 949.829,00
Fondi d’Ateneo a favore dei
Dipartimenti per dotazione e
sviluppo della didattica
€ 300.000,00
Contributo annuale per
iniziative a favore degli
studenti
€ 900.000,00
BILANCIO DI PREVISIONE E.F. 2013
PARTE I - ENTRATE
CAPITOLI
Previsione
assestata 2012
Previsioni per l'anno cui si riferisce il bilancio
Quota vincolata Quota non
vincolata
Variazioni
Previsione 2013 Chiave
conto Denominazione in + in -
F.E ENTRATE
F.E.0 Avanzo 56.640.471,85 9.857.935,85 46.782.536,00 46.254.984,08 527.551,92
F.E.1 ENTRATE PROPRIE
F.E.1.01 ENTRATE
CONTRIBUTIVE
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F.E.1.01.01
Tasse e contributi per corsi
di laurea e laurea
specialistica
6.210.000,00 - - 6.210.000,00 1.080.000,00 5.130.000,00
F.E.1.01.02 Tasse e contributi per altri
corsi 622.000,00 129.800,00 492.200,00 50.800,00 441.400,00
TOTALE ENTRATE CONTRIBUTIVE 6.832.000,00 - 129.800,00 6.702.200,00 1.130.800,00 5.571.400,00
F.E.1.02
ENTRATE
FINALIZZATE DA
ATTIVITA'
CONVENZIONATE
F.E.1.02.01
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con il
MIUR
1.865.130,00 1.495.330,00 - 3.360.460,00 3.360.460,00 -
F.E.1.02.02
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con altri
Ministeri
158.742,87 - 158.742,87 - - -
F.E.1.02.03
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con
Unione Europea
158.210,00 23.800,00 - 182.010,00 182.010,00 -
F.E.1.02.04
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con
organismi pubblici
- - - - - -
F.E.1.02.05
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con
Regioni e Province
autonome
1.450.891,43 39.105.559,57 40.556.451,00 40.556.451,00 -
F.E.1.02.06
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con
Province
- - - - - -
F.E.1.02.07
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con
Comuni
- - - - - -
F.E.1.02.08
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con enti
di Ricerca
- - - - - -
F.E.1.02.10
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con altre
Amministrazioni pubbliche
155.584,00 39.584,00 116.000,00 92.800,00 23.200,00
F.E.1.02.11
Contratti/convenzioni/accor
di di programma: con altri
soggetti
254.500,00 - 244.500,00 10.000,00 10.000,00 -
TOTALE ENTRATE FINALIZZATE
DA ATTIVITA' CONVENZIONATE 4.043.058,30 40.624.689,57 442.826,87 44.224.921,00 44.201.721,00 23.200,00
F.E.1.03
VENDITA DI BENI E
PRESTAZIONI DI
SERVIZI
F.E.1.03.01 Attività commerciale 200.000,00 - - 200.000,00 200.000,00 -
F.E.1.03.02 Tariffe per l'erogazione di
servizi agli studenti - - - - - -
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F.E.1.03.03 Altre vendite di beni e
servizi 200.000,00 - - 196.000,00 110.000,00 86.000,00
TOTALE VENDITA DI BENI E
PRESTAZIONI DI SERVIZI 400.000,00 - - 396.000,00 310.000,00 86.000,00
F.E.1.04 ENTRATE
PATRIMONIALI
F.E.1.04.01 Fitti attivi 57.500,00 7.000,00 50.500,00 50.500,00
F.E.1.04.02 Interessi attivi 1.000,00 - - 1.000,00 - 1.000,00
F.E.1.04.03 Altre entrate patrimoniali 814,00 - - 814,00 814,00 -
TOTALE ENTRATE PATRIMONIALI 59.314,00 - 7.000,00 52.314,00 814,00 51.500,00
TITOLO 1 TOTALE ENTRATE
PROPRIE 11.334.372,30 40.624.689,57 579.626,87 51.375.435,00 45.643.335,00 5.732.100,00
F.E.2 ALTRE ENTRATE
F.E.2.01
POSTE CORRETTIVE E
COMPENSATIVE DI
SPESE
F.E.2.01.01 Recuperi e rimborsi 50.000,00 70.000,00 - 120.000,00 120.000,00
F.E.2.01.02 Riscossioni IVA 42.000,00 - - 42.000,00 42.000,00 -
F.E.2.01.03 Altre poste correttive e
compensative di spesa - - - - - -
TOTALE POSTE CORRETTIVE E
COMPENSATIVE DI SPESE 92.000,00 70.000,00 - 162.000,00 162.000,00 -
F.E.2.02
ENTRATE NON
CLASSIFICABILI IN
ALTRE VOCI
F.E.2.02.01 Entrate eventuali non
classificabili in altre voci 5.000,00 - 5.000,00 - - -
TOTALE ENTRATE NON
CLASSIFICABILI IN ALTRE VOCI 5.000,00 - 5.000,00 - - -
TITOLO 2 TOTALE ALTRE
ENTRATE 97.000,00 70.000,00 5.000,00 162.000,00 162.000,00 -
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F.E.3 ENTRATE DA
TRASFERIMENTI
F.E.3.01
TRASFERIMENTI
CORRENTI DA STATO
PER FINANZIAMENTO
DELLE UNIVERSITA'
F.E.3.01.01 Fondo finanziamento
ordinario 38.525.025,00 - 670.729,00 37.854.296,00 22.370,00 37.831.926,00
F.E.3.01.02 Trasferimenti correnti da
Stato per borse di studio 112.781,00 574.713,00 687.494,00 687.494,00 -
F.E.3.01.03 Trasferimenti correnti da
Stato per assegni di ricerca 23.882,00 17.455,00 41.337,00 41.337,00 -
F.E.3.01.04 Trasferimenti correnti da
Stato per attività sportiva - - - - - -
F.E.3.01.05
Trasferimenti correnti da
Stato - Altri fondi per il
finanziamento dalle
Università
- - - - - -
F.E.3.01.06
Trasferimenti correnti da
Stato - Fondi piani di
Sviluppo
100.000,00 - 100.000,00 - - -
F.E.3.01.07 Trasferimenti correnti da
Stato - Contributi diversi - - - - - -
F.E.3.01.08
Trasferimenti correnti da
Stato - Fondo assunzione
ricercatori
1.070.592,00 - 1.070.592,00 - - -
TOTALE TRASFERIMENTI
CORRENTI DA STATO PER
FINANZIAMENTO DELLE
UNIVERSITA'
39.832.280,00 592.168,00 1.841.321,00 38.583.127,00 751.201,00 37.831.926,00
F.E.3.02
TRASFERIMENTI
CORRENTI DA ALTRI
SOGGETTI
F.E.3.02.01 Trasferimenti correnti da
parte dell'Unione Europea - - - - -
F.E.3.02.02 Trasferimenti correnti da
organismi internazionali - - - - - -
F.E.3.02.03
Trasferimenti correnti da
Regioni e Province
autonome
- - - - -
F.E.3.02.04 Trasferimenti correnti da
Province - - - - - -
F.E.3.02.05 Trasferimenti correnti da
Città metropolitane - - - - - -
F.E.3.02.06 Trasferimenti correnti da
Comuni 50.000,00 - - - - -
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F.E.3.02.07 Trasferimenti correnti da
Comunità montane - - - - - -
F.E.3.02.08 Trasferimenti correnti da
Unioni di Comuni - - - - - -
F.E.3.02.09 Trasferimenti correnti da
Aziende sanitarie - - - - - -
F.E.3.02.10 Trasferimenti correnti da
Aziende ospedaliere - - - - - -
F.E.3.02.11 Trasferimenti correnti da
IRCCS pubblici - - - - - -
F.E.3.02.12 Trasferimenti correnti da
Enti di previdenza - - - - - -
F.E.3.02.13 Trasferimenti correnti da
Enti di ricerca - 70.913,00 - 70.913,00 70.913,00 -
F.E.3.02.14 Trasferimenti correnti da
Camere di commercio - - - - - -
F.E.3.02.15 Trasferimenti correnti da
Autorità portuali - - - - - -
F.E.3.02.16
Trasferimenti correnti da
Aziende di promozione
turistica
- - - - - -
F.E.3.02.17 Trasferimenti correnti da
altre Università 74.000,00 14.532,00 - 88.532,00 88.532,00 -
F.E.3.02.18 Trasferimenti correnti da
Enti Parco Nazionali - - - - - -
F.E.3.02.21
Trasferimenti correnti da
altre Pubbliche
Amministrazione
- 608.181,00 608.181,00 608.181,00 -
F.E.3.02.23 Trasferimenti correnti da
famiglie - - - - - -
F.E.3.02.24 Trasferimenti correnti da
istituzioni sociali private - - - - - -
F.E.3.02.25 Trasferimenti correnti da
imprese pubbliche - - - - - -
F.E.3.02.26 Trasferimenti correnti da
imprese private 157.021,74 - 33.428,74 123.593,00 123.593,00 -
F.E.3.02.27
Trasferimenti correnti da
istituti profilattici
sperimentali
- - - - - -
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TOTALE TRASFERIMENTI
CORRENTI DA ALTRI SOGGETTI 281.021,74 693.626,00 33.428,74 891.219,00 891.219,00 -
F.E.3.03
TRASFERIMENTI PER
INVESTIMENTI DA
STATO
F.E.3.03.01
Trasferimenti per
investimenti da Stato -
Edilizia universitaria
- - - - - -
F.E.3.03.02
Trasferimenti per
investimenti da Stato -
Finanziamenti per la
ricerca dal MUR
500.000,00 - 500.000,00 - - -
F.E.3.03.03
Trasferimenti per
investimenti da Stato -
Finanziamenti da altri
Ministeri per la Ricerca
Scientifica
- - - - - -
F.E.3.03.04
Trasferimenti per
investimenti da Stato - Altri
contributi statali in conto
capitale
130.000,00 - 130.000,00 - - -
TOTALE TRASFERIMENTI PER
INVESTIMENTI DA STATO 630.000,00 - 630.000,00 - - -
F.E.3.04
TRASFERIMENTI PER
INVESTIMENTI DA
ALTRI SOGGETTI
F.E.3.04.01
Trasferimenti per
investimenti da parte
dell'Unione Europea
- - - - - -
F.E.3.04.02
Trasferimenti per
investimenti da organismi
internazionali
- - - - - -
F.E.3.04.03
Trasferimenti per
investimenti da Regioni e
Province autonome
- - - - - -
F.E.3.04.04 Trasferimenti per
investimenti da Province - - - - - -
F.E.3.04.05
Trasferimenti per
investimenti da Città
metropolitane
- - - - - -
F.E.3.04.06 Trasferimenti per
investimenti da Comuni - - - - - -
F.E.3.04.07
Trasferimenti per
investimenti da Comunità
montane
- - - - - -
F.E.3.04.08
Trasferimenti per
investimenti da Unioni di
Comuni
- - - - - -
F.E.3.04.09
Trasferimenti per
investimenti da Aziende
sanitarie
- - - - - -
F.E.3.04.10
Trasferimenti per
investimenti da Aziende
ospedaliere
- - - - - -
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F.E.3.04.11
Trasferimenti per
investimenti da IRCCS
pubblici
- - - - - -
F.E.3.04.12
Trasferimenti per
investimenti da Enti di
previdenza
- - - - - -
F.E.3.04.13
Trasferimenti per
investimenti da Enti di
ricerca
- - - - - -
F.E.3.04.14
Trasferimenti per
investimenti da Camere di
commercio
- - - - - -
F.E.3.04.15
Trasferimenti per
investimenti da Autorità
portuali
- - - - - -
F.E.3.04.16
Trasferimenti per
investimenti da Aziende di
promozione turistica
- - - - - -
F.E.3.04.17
Trasferimenti per
investimenti da altre
Università
- - - - - -
F.E.3.04.18
Trasferimenti per
investimenti da Enti Parco
Nazionali
- - - - - -
F.E.3.04.21
Trasferimenti per
investimenti da altre
Amministrazioni pubbliche
- - - - - -
F.E.3.04.22
Trasferimenti per
investimenti da imprese
pubbliche
- - - - - -
F.E.3.04.23
Trasferimenti per
investimenti da imprese
private
- - - - - -
F.E.3.04.24 Trasferimenti per
investimenti da famiglie - - - - - -
F.E.3.04.25
Trasferimenti per
investimenti da istituzioni
sociali private
- - - - - -
F.E.3.04.26
Trasferimenti per
investimenti da istituti
ZOOprofilattici
sperimentali
- - - - - -
TOTALE TRASFERIMENTI PER
INVESTIMENTI DA ALTRI
SOGGETTI
- - - - - -
F.E.3.06
TRASFERIMENTI
INTERNI DA CDS AD
AC
F.E.3.06.01 Trasferimenti correnti da
CDS ad AC per rimborsi 110.000,00 33.600,00 143.600,00 143.600,00 -
F.E.3.06.02 Trasferimenti correnti da
CDS ad AC 1.066.776,28 153.855,72 1.220.632,00 1.220.632,00 -
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F.E.3.06.03
Trasferimenti per
investimento da CDS ad
AC
- - - - - -
TOTALE TRASFERIMENTI INTERNI
DA CDS AD AC 1.176.776,28 187.455,72 - 1.364.232,00 1.364.232,00 -
TITOLO 3 TOTALE ENTRATE DA
TRASFERIMENTI 41.920.078,02 1.473.249,72 2.504.749,74 40.838.578,00 3.006.652,00 37.831.926,00
F.E.4
ALIENAZIONE BENI E
RISCOSSIONE
CREDITI
F.E.4.01
ALIENAZIONE DI
IMMOBILI E DIRITTI
REALI
F.E.4.01.01 Alienazione di terreni - - - - - -
F.E.4.01.02
Alienazione di fabbricati
residenziali per finalità
istituzionali
- - - - - -
F.E.4.01.03
Alienazione di fabbricati
residenziali per altre
finalità
- - - - - -
F.E.4.01.04 Alienazione di fabbricati
non residenziali - - - - - -
F.E.4.01.05 Alienazione di diritti reali - - - - - -
F.E.4.01.06 alienazione di altri beni
immobili - - - - - -
TOTALE ALIENAZIONE BENI E
RISCOSSIONE CREDITI - - - - - -
F.E.4.02 ALIENAZIONE DI BENI
MOBILI
F.E.4.02.01 Alienazione di beni mobili,
macchine e attrezzature - - - - - -
F.E.4.02.02 Alienazione di beni
immateriali - - - - - -
TOTALE ALIENAZIONE DI BENI
MOBILI - - - - - -
F.E.4.03
ALIENAZIONE DI
PARTECIPAZIONI IN
ALTRE
AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE
F.E.4.03.01
Alienazione di
partecipazioni in altre
Amministrazioni pubbliche
- - - - - -
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F.E.4.03.02 Alienazione di altre
partecipazioni - - - - - -
F.E.4.03.03 Alienazione di titoli di
Stato - - - - - -
F.E.4.03.04 Alienazione di altri titoli - - - - - -
TOTALE ALIENAZIONE DI
PARTECIPAZIONI IN ALTRE
AMMINISTRAZIONI
- - - - - -
F.E.4.04
RISCOSSIONE DI
CREDITI E
ANTICIPAZIONI
F.E.4.04.01
Riscossione crediti da
Regioni e Province
autonome
752.554,00 - 752.554,00 - - -
F.E.4.04.02 Riscossione crediti da
Province - - - - - -
F.E.4.04.03 Riscossione crediti da Città
Metropolitane - - - - - -
F.E.4.04.04 Riscossione crediti da
Comuni - - - - - -
F.E.4.04.05 Riscossione crediti da
unioni di comuni - - - - - -
F.E.4.04.06 Riscossione crediti da
Comunità montane - - - - - -
F.E.4.04.07 Riscossione crediti da
Aziende Sanitarie - - - - - -
F.E.4.04.08 Riscossione crediti da
Aziende Ospedaliere - - - - - -
F.E.4.04.09 Riscossione crediti da
IRCSS pubblici - - - - - -
F.E.4.04.10 Riscossione crediti da altre
Amministrazioni pubbliche - - - - - -
F.E.4.04.13 Riscossione crediti da altri
soggetti - - - - - -
F.E.4.04.14 Riscossione crediti da
imprese pubbliche - - - - - -
F.E.4.04.15 Riscossione crediti da
imprese private - - - - - -
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F.E.4.04.16
Riscossione crediti da
istituti zooprofilattici
sperimentali
- - - - - -
TOTALE RISCOSSIONE DI CREDITI
E ANTICIPAZIONI 752.554,00 - 752.554,00 - - -
F.E.4.05 PRELIEVI DA CONTI
BANCARI DI DEPOSITO
F.E.4.05.01 Prelievi da conti bancari di
deposito - - - - - -
TOTALE PRELIEVI DA CONTI
BANCARI DI DEPOSITO - - - - - -
TITOLO 4
TOTALE
ALIENAZIONI BENI E
RISCOSSIONE
CREDITI
752.554,00 - 752.554,00 - - -
F.E.5
ENTRATE DERIVANTI
DA ACCENSIONI DI
PRESTITI
F.E.5.01 ANTICIPAZIONI DI
CASSA
F.E.5.01.01 Anticipazioni di cassa - - - - - -
TOTALE ANTICIPAZIONI DI CASSA - - - - - -
F.E.5.02 FINANZIAMENTI A
BREVE TERMINE
F.E.5.02.01 Finanziamenti a breve
termine in euro - - - - - -
F.E.5.02.02 Finanziamenti a breve
termine in altre valute - - - - - -
TOTALE FINANZIAMENTI A BREVE
TERMINE - - - - - -
F.E.5.03
MUTUI E PRESTITI DA
CASSA DEPOSITI E
PRESTITI
F.E.5.03.01
Mutui e prestiti da cassa
depositi e prestiti - gestione
Tesoro
- - - - - -
F.E.5.03.02
Mutui e prestiti da cassa
depositi e prestiti - gestione
Cassa Depositi e Prestiti
SpA
- - - - - -
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TOTALE MUTUI E PRESTITI DA
CASSA DEPOSITI E PRESTITI - - - - - -
F.E.5.04 ASSUNZIONE DI MUTUI
E PRESTITI DA ALTRI
F.E.5.04.01
Mutui da operazioni di
cartolarizzazione
immobiliare
- - - - - -
F.E.5.04.02
Mutui da operazioni di
cartolarizzazione
finanziaria
- - - - - -
F.E.5.04.03
Mutui e prestiti da Banca
Europea degli Investimenti
(BEI)
- - - - - -
F.E.5.04.04 Mutui e prestiti da altri - in
euro - - - - - -
F.E.5.04.05 Mutui e prestiti da altri - in
altre valute - - - - - -
TOTALEASSUNZIONE DI MUTUI E
PRESTITI DA ALTRI - - - - - -
F.E.5.05 EMISSIONE DI PRESTITI
OBBLIGAZIONARI
F.E.5.05.01 Emissione di prestiti
obbligazionari - - - - - -
TOTALE EMISSIONE DI PRESTITI
OBBLIGAZIONARI - - - - - -
TITOLO 5
TOTALE ENTRATE
DERIVANTI DA
ACCENSIONE DI
PRESTITI
- - - - - -
F.E.6
ENTRATE AVENTI
NATURA DI PARTITE
DI GIRO
F.E.6.01
ENTRATE AVENTI
NATURA DI PARTITE DI
GIRO
F.E.6.01.01 Ritenute erariali 8.000.000,00 - - 8.000.000,00 8.000.000,00 -
F.E.6.01.02 Ritenute previdenziali e
assistenziali al personale 4.000.000,00 - - 4.000.000,00 4.000.000,00 -
F.E.6.01.03 Altre ritenute al personale
per conto di terzi 500.000,00 - - 500.000,00 500.000,00 -
F.E.6.01.04 Rimborso di fondi
economali 11.884,00 - - 11.884,00 11.884,00 -
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F.E.6.01.05 Depositi cauzionali - - - - - -
F.E.6.01.06 Rimborso per spese per
servizi per conto di terzi - - - - - -
F.E.6.01.07 Altre partite di giro 500.000,00 - - 500.000,00 500.000,00 -
F.E.6.01.08 Rimborso anticipazioni
varie 100.000,00 - - 100.000,00 100.000,00 -
F.E.6.01.09 Oneri previdenziali, IRAP
e INAIL 350.000,00 - - 350.000,00 350.000,00 -
F.E.6.01.10 Riscossione tassa regionale
per il diritto allo studio - 1.200.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00 -
TOTALE ENTRATE AVENTI
NATURA DI PARTITE DI GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -
TITOLO 6
TOTALE ENTRATE
AVENTI NATURA DI
PARTITE DI GIRO
13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -
TOTALE GENERALE ENTRATE 67.565.888,32 43.367.939,29 3.841.930,61 107.037.897,00 63.473.871,00 43.564.026,00
RIEPILOGO DEI TITOLI Quota vincolata Quota non
vincolata
ENTRATE PROPRIE 11.334.372,30 40.624.689,57 579.626,87 51.375.435,00 45.643.335,00 5.732.100,00
ALTRE ENTRATE 97.000,00 70.000,00 5.000,00 162.000,00 162.000,00 -
ENTRATE DA TRASFERIMENTI 41.920.078,02 1.473.249,72 2.504.749,74 40.838.578,00 3.006.652,00 37.831.926,00
ALIENAZIONI BENI E RISCOSSIONE
CREDITI 752.554,00 - 752.554,00 - - -
ENTRATE DERIVATE DA
ACCENSIONE DI PRESTITI - - - - - -
ENTRATE AVENTI NATURA DI
PARTITE DI GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -
TOTALE ENTRATE 67.565.888,32 43.367.939,29 3.841.930,61 107.037.897,00 63.473.871,00 43.564.026,00
Avanzo di amministrazione presunto 56.640.471,85 - 9.857.935,85 46.782.536,00 46.254.984,08 527.551,92
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TOTALE GENERALE ENTRATE 124.206.360,17 43.367.939,29 13.699.866,46 153.820.433,00 109.728.855,08 44.091.577,92
BILANCIO DI PREVISIONE E.F. 2013
PARTE II - USCITE
CAPITOLI
Previsione
assestata 2012
Previsioni per l'anno cui si riferisce il bilancio
Quota vincolata Quota non
vincolata Variazioni
Previsione
2013 Chiave
conto DENOMINAZIONE in + in -
F.S SPESE
F.S.0 Disavanzo
F.S.1 RISORSE UMANE
F.S.1.01
COMPETENZE FISSE AL
PERSONALE A TEMPO
INDETERMINATO
F.S.1.01.01 Competenze fisse personale docente e
ricercatori 18.539.456,00 - 1.036.258,00 17.503.198,00 47.257,00 17.455.941,00
F.S.1.01.02 Competenze fisse ai dirigenti 88.000,00 - 33.454,00 54.546,00 54.546,00
F.S.1.01.03 Competenze fisse al personale tecnico-
amministrativo 7.726.940,00 - 56.474,00 7.670.466,00 75.175,00 7.595.291,00
F.S.1.01.04 Competenze fisse ai collaboratori ed
esperti linguistici madrelingua - - - - - -
TOTALE COMPETENZE FISSE AL PERSONALE A
TEMPO INDETERMINATO 26.354.396,00 - 1.126.186,00 25.228.210,00 122.432,00 25.105.778,00
F.S.1.02
COMPETENZE ACCESSORIE A
PERSONALE A TEMPO
INDETERMINATO
F.S.1.02.01 Competenze accessorie a personale
docente 36.220,00 36.220,00 - - -
F.S.1.02.02 Competenze accessorie ai dirigenti 98.429,00 50.751,00 47.678,00 - 47.678,00
F.S.1.02.03 Straordinario e competenze accessorie al
personale tecnico amministrativo 764.979,38 - 110.562,38 654.417,00 - 654.417,00
F.S.1.02.04 Competenze accessorie ai collaboratori ed
esperti linguistici - - - - - -
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TOTALE COMPETENZE ACCESSORIE A
PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO 899.628,38 - 197.533,38 702.095,00 - 702.095,00
F.S.1.04 ARRETRATI AL PERSONALE A
TEMPO INDETERMINATO
F.S.1.04.01 Arretrati a docenti e ricercatori t.i. 27.500,00 1.857,00 29.357,00 7.807,00 21.550,00
F.S.1.04.02 Arretrati a dirigenti t.i. - - - - - -
F.S.1.04.03 Arretrati a personale tecnico-
amministrativo t.i. 35.553,58 - 35.553,58 - - -
F.S.1.04.04 Arretrati a collaboratori ed esperti
linguistici t.i. - - - - - -
TOTALE ARRETRATI AL PERSONALE A TEMPO
INDETERMINATO 63.053,58 1.857,00 35.553,58 29.357,00 7.807,00 21.550,00
F.S.1.05
COMPETENZE FISSE AL
PERSONALE A TEMPO
DETERMINATO
F.S.1.05.01
Supplenze, affidamenti e competenze fisse
al personale docente e ricercatori tempo
determinato
774.953,51 - 74.953,51 700.000,00 - 700.000,00
F.S.1.05.02 Competenze fisse docenti a contratto - - - - - -
F.S.1.05.03 Assegni di ricerca 835.312,46 114.516,54 949.829,00 778.481,00 171.348,00
F.S.1.05.04 Competenze fisse a direttore
amministrativo e dirigenti t.d. 99.700,00 - 2.000,00 97.700,00 - 97.700,00
F.S.1.05.05 Competenze fisse al personale tecnico-
amministrativo t.d. 209.000,00 - 209.000,00 - - -
F.S.1.05.06 Competenze fisse a collaboratori ed
esperti linguistici t.d. - - - - - -
TOTALE COMPETENZE FISSE AL PERSONALE A
TEMPO DETERMINATO 1.918.965,97 114.516,54 285.953,51 1.747.529,00 778.481,00 969.048,00
F.S.1.06
COMPETENZE ACCESSORIE
PERSONALE A TEMPO
DETERMINATO
F.S.1.06.01 Competenze accessorie a Direttore
Amministrativo e dirigenti t.d. 20.000,00 20.000,00 20.000,00
F.S.1.06.02 Straordinario e competenze accessorie al
personale tecnico t.d. amministrativo - - - - - -
F.S.1.06.03 Competenze accessorie a ricercatori tempo
determinato - - - - - -
TOTALE COMPETENZE ACCESSORIE
PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO 20.000,00 - - 20.000,00 - 20.000,00
F.S.1.08 ARRETRATI AL PERSONALE A
TEMPO DETERMINATO
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F.S.1.08.01 Arretrati a Direttore Amministrativo e
dirigenti a tempo determinato - - - - - -
F.S.1.08.02 Arretrati al personale tecnico
amministrativo t.d. - - - - - -
F.S.1.08.03 Arretrati a docenti e ricercatori a tempo
determinato - - - - - -
TOTALE ARRETRATI AL PERSONALE A TEMPO
DETERMINATO - - - - - -
F.S.1.09
ALTRI EMOLUMENTI AL
PERSONALE SU FINANZIAMENTI
ESTERNI
F.S.1.09.01 Emolumenti a docenti e ricercatori 123.585,64 - 123.585,64 - - -
F.S.1.09.02 Emolumenti ai dirigenti - - - - - -
F.S.1.09.03 Emolumenti al personale tecnico
amministrativo 388.891,50 - 278.891,50 110.000,00 110.000,00 -
F.S.1.09.04 Emolumenti ai collaboratori esperti
linguistici - - - - - -
TOTALE ALTRI EMOLUMENTI AL PERSONALE
SU FINANZIAMENTI ESTERNI 512.477,14 - 402.477,14 110.000,00 110.000,00 -
F.S.1.10
ONERI PER IL PERSONALE A
CARICO DELL'ENTE E
COLLABORAZIONI COORDINATE
F.S.1.10.01
Collaborazioni coordinate (e continuative
o a progetto) al lordo delle ritenute a
carico del dipendente e IRAP
104.887,39 - 104.887,39 - - -
F.S.1.10.02
Oneri previdenziali e IRAP a carico
dell'ente per assegni fissi personale di
ruolo
10.303.753,00 - 766.417,00 9.537.336,00 37.187,00 9.500.149,00
F.S.1.10.03
Oneri previdenziali e IRAP a carico
dell'ente per assegni fissi personale non di
ruolo e indennità varie
449.694,18 51.187,82 500.882,00 155.251,00 345.631,00
TOTALE ONERI PER IL PERSONALE A CARICO
DELL'ENTE E COLLABORAZIONI COORDINATE 10.858.334,57 51.187,82 871.304,39 10.038.218,00 192.438,00 9.845.780,00
F.S.1.11 ALTRI ONERI PER IL PERSONALE
F.S.1.11.01 Formazione 19.259,00 - - 19.259,00 - 19.259,00
F.S.1.11.02 Buoni pasto 147.000,00 1.000,00 - 148.000,00 - 148.000,00
F.S.1.11.03 Equo indennizzo - - - - - -
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F.S.1.11.04 Missioni 101.575,70 - 61.575,70 40.000,00 10.000,00 30.000,00
F.S.1.11.05 Commissioni di concorso 150.000,00 - 7.000,00 143.000,00 110.000,00 33.000,00
F.S.1.11.06 Accertamenti sanitari - - - - - -
F.S.1.11.07 Altre spese per il personale 27.500,00 42.500,00 - 70.000,00 - 70.000,00
TOTALE ALTRI ONERI PER IL PERSONALE 445.334,70 43.500,00 68.575,70 420.259,00 120.000,00 300.259,00
TOTALE RISORSE UMANE 41.072.190,34 211.061,36 2.987.583,70 38.295.668,00 1.331.158,00 36.964.510,00
F.S.2 SPESE DI FUNZIONAMENTO
F.S.2.01 SPESE PER ATTIVITA'
ISTITUZIONALE
F.S.2.01.01 Missioni e rimborsi spese trasferta organi
istituzionali 14.000,00 - - 14.000,00 - 14.000,00
F.S.2.01.02 Gettoni/indennità ai componenti degli
organi istituzionali 90.000,00 - - 190.000,00 - 190.000,00
F.S.2.01.03 Quote associative 139.500,00 - 67.500,00 72.000,00 - 72.000,00
F.S.2.01.04 Altre spese per attività istituzionali 24.815,61 - 24.815,61 - - -
F.S.2.01.05 Spese di funzionamento su progetti
didattici speciali 142.116,47 - 142.116,47 - - -
F.S.2.01.06 Spese di funzionamento dei Centri di
Gestione 22.720,00 - 22.720,00 - - -
TOTALE SPESE PER ATTIVITA' ISTITUZIONALE 433.152,08 - 257.152,08 276.000,00 - 276.000,00
F.S.2.02 ACQUISTO DI BENI E SERVIZI
F.S.2.02.01 Cancelleria e materiali di consumo
informatico e tecnico 40.208,36 1.551,64 - 41.760,00 1.760,00 40.000,00
F.S.2.02.02 Carburanti, combustibili e lubrificanti 11.000,00 1.000,00 - 12.000,00 - 12.000,00
F.S.2.02.03 Pubblicazioni, giornali e riviste non
inventariabili 5.000,00 - - 5.000,00 - 5.000,00
F.S.2.02.04 Altri materiali di consumo 5.000,00 - - 5.000,00 - 5.000,00
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F.S.2.02.05 Studi, consulenze e indagini 23.625,00 6.375,00 - 30.000,00 30.000,00
F.S.2.02.06 Pubblicità 8.000,00 - - 8.000,00 - 8.000,00
F.S.2.02.07 Organizzazione manifestazioni, convegni
e relazioni istituzionali 43.530,00 23.530,00 20.000,00 10.000,00 10.000,00
F.S.2.02.08 Spese postali 15.000,00 - - 15.000,00 - 15.000,00
F.S.2.02.09 Spese di assicurazione 78.500,00 6.500,00 85.000,00 - 85.000,00
F.S.2.02.10 Spese di rappresentanza 500,00 - - 500,00 - 500,00
F.S.2.02.11 Assistenza informatica e manutenzione
software 20.745,30 - 10.745,30 10.000,00 - 10.000,00
F.S.2.02.12 Spese per liti 10.000,00 - - 10.000,00 - 10.000,00
F.S.2.02.13 Smaltimenti rifiuti nocivi 24.000,00 - 24.000,00 - - -
F.S.2.02.14 Altre spese per servizi 115.770,00 39.630,00 76.140,00 - 76.140,00
TOTALE ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 400.878,66 15.426,64 97.905,30 318.400,00 41.760,00 276.640,00
F.S.2.03 UTENZE E CANONI
F.S.2.03.01 Utenze e canoni per telefonia fissa 45.000,00 - 3.000,00 42.000,00 33.600,00 8.400,00
F.S.2.03.02 Utenze e canoni per telefonia mobile 130.000,00 - - 130.000,00 110.000,00 20.000,00
F.S.2.03.03 Utenze e canoni per reti di trasmissione
dati 32.000,00 3.000,00 - 35.000,00 - 35.000,00
F.S.2.03.04 Utenze e canoni per energia elettrica 1.050.000,00 - 600.000,00 450.000,00 - 450.000,00
F.S.2.03.05 Utenze e canoni per acqua 200.000,00 - - 200.000,00 - 200.000,00
F.S.2.03.06 Utenze e canoni per gas 350.000,00 - - 350.000,00 - 350.000,00
F.S.2.03.07 Altre utenze e canoni 615.541,36 49.730,64 665.272,00 10.000,00 655.272,00
TOTALE UTENZE E CANONI 2.422.541,36 52.730,64 603.000,00 1.872.272,00 153.600,00 1.718.672,00
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F.S.2.04 MANUTENZIONE E GESTIONE
DELLE STRUTTURE
F.S.2.04.01 Pulizia ordinaria e straordinaria 1.211.812,52 11.812,52 1.200.000,00 - 1.200.000,00
F.S.2.04.02 Riscaldamento e condizionamento 75.000,00 - - 75.000,00 - 75.000,00
F.S.2.04.03 Manutenzione ordinaria e riparazione
immobili 250.000,00 - - 250.000,00 - 250.000,00
F.S.2.04.04 Manutenzione ordinaria e riparazione di
apparecchiature 115.614,15 25.614,15 90.000,00 - 90.000,00
F.S.2.04.05 Manutenzione ordinaria e riparazione
automezzi 2.400,00 300,00 - 2.700,00 - 2.700,00
F.S.2.04.06 Altre spese di manutenzione ordinaria e
riparazioni 361,79 361,79 - - -
F.S.2.04.07 Spese per servizi ausiliari, per traslochi,
trasporti e facchinaggio 680.000,00 98.802,00 581.198,00 - 581.198,00
TOTALE MANUTENZIONE E GESTIONE DELLE
STRUTTURE 2.335.188,46 300,00 136.590,46 2.198.898,00 - 2.198.898,00
F.S.2.05 UTILIZZO BENI DI TERZI
F.S.2.05.01 Affitto locali e relative spese condominiali - - - - - -
F.S.2.05.02 Noleggi e spese accessorie 40.824,00 824,00 40.000,00 - 40.000,00
F.S.2.05.03 Leasing operativo - - - - - -
F.S.2.05.04 Licenze software 54.000,00 16.000,00 - 70.000,00 - 70.000,00
F.S.2.05.05 Canoni Project Financing - - - - - -
TOTALE UTILIZZO BENI DI TERZI 94.824,00 16.000,00 824,00 110.000,00 - 110.000,00
F.S.2.06 SPESE VIVE SU ATTIVITA' C/TERZI
F.S.2.06.01 Spese vive su prestazioni e
sperimentazioni - - - - - -
F.S.2.06.02 Spese vive su contratti e convenzioni di
ricerca e consulenza 526.056,54 - 405.056,54 121.000,00 121.000,00 -
F.S.2.06.03 Spese vive su contratti e convenzioni per
attività didattica 306.987,93 - 306.987,93 - - -
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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F.S.2.06.04 Spese vive su proventi fotocopie 27.250,71 - 3.050,71 24.200,00 24.200,00 -
F.S.2.06.05 Spese vive su proventi vari 202.656,35 - 105.856,35 96.800,00 96.800,00 -
F.S.2.06.06 Spese vive su servizio editoria - - - - - -
F.S.2.06.07 Spese vive su attività brevettuale 850,00 24.150,00 - 25.000,00 25.000,00
TOTALE SPESE VIVE SU ATTIVITA' C/TERZI 1.063.801,53 24.150,00 820.951,53 267.000,00 267.000,00 -
TOTALE SPESE DI FUNZIONAMENTO 6.750.386,09 108.607,28 1.916.423,37 5.042.570,00 462.360,00 4.580.210,00
F.S.3 INTERVENTI A FAVORE DEGLI
STUDENTI
F.S.3.01 BORSE DI STUDIO
F.S.3.01.01 Borse di studio per Dottorati di Ricerca 3.639.264,54 - 275.310,54 3.363.954,00 3.363.954,00
F.S.3.01.02 Borse di studio Scuole di specializzazione - - - - - -
F.S.3.01.04 Borse di studio post-dottorato - - - - - -
F.S.3.01.05 Borse di studio per perfezionamento
all'estero - - - - - -
F.S.3.01.06 Altre borse di studio 637.288,62 - 292.274,62 345.014,00 345.014,00 -
TOTALE BORSE DI STUDIO 4.276.553,16 - 567.585,16 3.708.968,00 3.708.968,00 -
F.S.3.02 ALTRI INTERVENTI A FAVORE
DEGLI STUDENTI
F.S.3.02.01 Attività part-time 195.540,00 - 13.140,00 182.400,00 182.400,00 -
F.S.3.02.02 Programmi di mobilità e scambi culturali
studenti 517.415,19 - 224.124,19 293.291,00 293.291,00 -
F.S.3.02.03 Iniziative ed attività culturali gestite dagli
studenti 47.595,00 - 32.395,00 15.200,00 15.200,00 -
F.S.3.02.04 Altri interventi a favore degli studenti 804.770,86 - 496.179,86 308.591,00 285.284,00 23.307,00
TOTALE ALTRI INTERVENTI A FAVORE DEGLI
STUDENTI 1.565.321,05 - 765.839,05 799.482,00 776.175,00 23.307,00
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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TOTALE INTERVENTI A FAVORE DEGLI
STUDENTI 5.841.874,21 - 1.333.424,21 4.508.450,00 4.485.143,00 23.307,00
F.S.4 TRASFERIMENTI PASSIVI
F.S.4.01 INTERESSI PASSIVI
F.S.4.01.01 Interessi passivi a Cassa Depositi e Prestiti - - - - - -
F.S.4.01.02 Interessi passivi ad altri soggetti per
finanziamenti a breve - - - - - -
F.S.4.01.03 Interessi passivi ad altri soggetti per
finanziamenti a medio-lungo - - - - - -
F.S.4.01.04 Interessi passivi ad altri soggetti per
anticipazioni - - - - - -
F.S.4.01.05 Oneri finanziari derivanti da operazioni di
cartolarizzazione - - - - - -
F.S.4.01.06 Oneri finanziari per operazioni in derivati - - - - - -
TOTALE INTERESSI PASSIVI - - - - - -
F.S.4.02 COMMISSIONI BANCARIE ED
INTERMEDIAZIONI
F.S.4.02.01 Commissioni bancarie e postali 12.000,00 - - 12.000,00 - 12.000,00
TOTALE COMMISSIONI BANCARIE ED
INTERMEDIAZIONI 12.000,00 - - 12.000,00 - 12.000,00
F.S.4.03 IMPOSTE E TASSE
F.S.4.03.01 Imposte sul reddito 176.390,21 6.390,21 170.000,00 - 170.000,00
F.S.4.03.02 Imposte sul patrimonio - - - - - -
F.S.4.03.03 Imposte sul registro 1.500,00 - - 1.500,00 1.500,00
F.S.4.03.04 I.V.A. 564.399,99 - 114.399,99 450.000,00 450.000,00 -
F.S.4.03.05 Tassa di rimozione rifiuti solidi urbani 220.000,00 - -
84.200,00 304.200,00 - 304.200,00
F.S.4.03.06 Valori bollati 1.000,00 - - 1.000,00 - 1.000,00
F.S.4.03.07 Atri tributi 190.000,00 - - 190.000,00 180.000,00 10.000,00
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TOTALE IMPOSTE E TASSE 1.153.290,20 - 36.590,20 1.116.700,00 630.000,00 486.700,00
TOTALE ONERI FINANZIARI E TRIBUTARI 1.165.290,20 - 36.590,20 1.128.700,00 630.000,00 498.700,00
F.S.5 ALTRE SPESE CORRENTI
F.S.5.01
POSTE CORRETTIVE E
COMPENSATIVE DI ENTRATE
CORRENTI
F.S.5.01.01 Restituzioni e rimborsi 56.300,00 93.700,00 150.000,00 30.000,00 120.000,00
TOTALE POSTE CORRETTIVE E
COMPENSATIVE DI ENTRATE CORRENTI 56.300,00 93.700,00 - 150.000,00 30.000,00 120.000,00
F.S.5.02 ALTRE SPESE CORRENTI
F.S.5.02.01 Oneri di contenzioso e sentenze
sfavorevoli 25.000,00 - 25.000,00 - - -
F.S.5.02.02 Oneri vari straordinari - - - - - -
F.S.5.02.03 Altre spese correnti non classificabili - - - - - -
TOTALE ALTRE SPESE CORRENTI 25.000,00 - 25.000,00 - - -
F.S.5.03 FONDI DI ACCANTONAMENTO
F.S.5.03.01 Fondo di riserva ai sensi del RAFC 136.500,00 13.500,00 - 150.000,00 - 150.000,00
F.S.5.03.02 Fondo di accantonamento di risorse da
destinare 7.025.417,81 - 39.752.139,08 39.646.175,08 105.964,00
F.S.5.03.03 Accantonamento TFR per tecnici
amministrativi - - - - - -
F.S.5.03.04 Accantonamento per i rinnovi contrattuali - - - - - -
F.S.5.03.05 Accantonamenti brevetti di Ateneo - - - - - -
F.S.5.03.06 Fondo di accantonamento di risorse non
vincolate 527.551,92 - 527.551,92 - 527.551,92
F.S.5.03.07 Risorse per la sostenibilità del bilancio a
medio termine 2.000.000,00 2.000.000,00 2.000.000,00
F.S.5.03.08 Fondo rischi per partecipazioni societarie
e perdite su progetti di ricerca 800.000,00 800.000,00 800.000,00
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F.S.5.03.09 Fondo rischi per contenziosi e pendenze
varie 400.000,00 300.000,00 700.000,00 400.000,00 300.000,00
F.S.5.03.10 Cofinanziamento partecipazione progetti
di ricerca 800.000,00 800.000,00 800.000,00
F.S.5.03.11 Progetti innovativi di Ateneo 275.443,00 275.443,00 275.443,00
F.S.5.03.12
Miglioramento servizi a sostegno delle
attività previste dalla riforma universitaria
(L. 240/2010)
446.932,33 0,33 446.932,00 446.932,00
F.S.5.03.13 Fondo di accantonamento di risorse
provenienti da strutture disattivate
TOTALE FONDI DI ACCANTONAMENTO 12.411.845,06 313.500,00 0,33 45.452.066,00 44.368.550,08 1.083.515,92
TOTALE ALTRE SPESE CORRENTI 12.493.145,06 407.200,00 25.000,33 45.602.066,00 44.398.550,08 1.203.515,92
F.S.6 TRASFERIMENTI
F.S.6.01 TRASFERIMENTI CORRENTI
F.S.6.01.01 Trasferimenti correnti allo Stato 208.072,00 1.928,00 - 210.000,00 - 210.000,00
F.S.6.01.02 Trasferimenti correnti all'Unione Europea - - - - - -
F.S.6.01.03 Trasferimenti correnti ad organismi
internazionali - - - - - -
F.S.6.01.04 Trasferimenti correnti a Regioni e
Province autonome - - - - - -
F.S.6.01.05 Trasferimenti correnti a Città
metropolitane - - - - - -
F.S.6.01.06 Trasferimenti correnti a Province - - - - - -
F.S.6.01.07 Trasferimenti correnti a Comuni - - - - - -
F.S.6.01.08 Trasferimenti correnti a Comunità
montane - - - - - -
F.S.6.01.09 Trasferimenti correnti a Unioni di Comuni - - - - - -
F.S.6.01.10 Trasferimenti correnti ad Aziende sanitarie - - - - - -
F.S.6.01.11 Trasferimenti correnti ad Aziende
ospedaliere - - - - - -
F.S.6.01.12 Trasferimenti correnti a IRCCS pubblici - - - - - -
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F.S.6.01.13 Trasferimenti correnti ad Enti di
previdenza - - - - - -
F.S.6.01.14 Trasferimenti correnti a Enti di ricerca 10.601,14 - 10.601,14 - - -
F.S.6.01.15 Trasferimenti correnti a Camere di
commercio - - - - - -
F.S.6.01.16 Trasferimenti correnti ad Autorità portuali - - - - - -
F.S.6.01.17 Trasferimenti correnti ad Aziende di
promozione turistica - - - - - -
F.S.6.01.18 Trasferimenti correnti a sistema
universitario 29.687,46 2.447,54 - 32.135,00 32.135,00
F.S.6.01.19 Trasferimenti correnti ad Enti Parco
Nazionali - - - - - -
F.S.6.01.22 Trasferimenti correnti al CUS 85.250,00 4.750,00 - 90.000,00 90.000,00
F.S.6.01.23
Trasferimenti correnti all'Organismo
regionale di gestione per il diritto allo
studio (Edisu)
- - - - - -
F.S.6.01.24 Trasferimenti correnti ad altre Pubbliche
Amministrazione 63.122,10 - 7.922,10 55.200,00 - 55.200,00
F.S.6.01.26 Trasferimenti correnti a famiglie - - - - - -
F.S.6.01.27 Trasferimenti correnti a istituzioni sociali
private - - - - - -
F.S.6.01.28 Trasferimenti correnti a imprese pubbliche - - - - - -
F.S.6.01.29 Trasferimenti correnti a imprese private 143.960,76 82.360,76 61.600,00 61.600,00 -
F.S.6.01.30 Trasferimenti correnti a istituti profilattici
sperimentali - - - - - -
TOTALE TRASFERIMENTI CORRENTI 540.693,46 9.125,54 100.884,00 448.935,00 151.600,00 297.335,00
F.S.6.02 TRASFERIMENTI PER
INVESTIMENTI
F.S.6.02.01 Trasferimenti per investimenti allo Stato - - - - - -
F.S.6.02.02 Trasferimenti per investimenti all'Unione
Europea - - - - - -
F.S.6.02.03 Trasferimenti per investimenti ad
organismi internazionali - - - - - -
F.S.6.02.04 Trasferimenti per investimenti a Regioni e
Province autonome - - - - - -
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F.S.6.02.05 Trasferimenti per investimenti a Città
metropolitane - - - - - -
F.S.6.02.06 Trasferimenti per investimenti a Province - - - - - -
F.S.6.02.07 Trasferimenti per investimenti a Comuni - - - - - -
F.S.6.02.08 Trasferimenti per investimentia Comunità
montane - - - - - -
F.S.6.02.09 Trasferimenti per investimenti a Unioni di
Comuni - - - - - -
F.S.6.02.10 Trasferimenti per investimenti Aziende
sanitarie - - - - - -
F.S.6.02.11 Trasferimenti per investimenti da Aziende
ospedaliere - - - - - -
F.S.6.02.12 Trasferimenti per investimenti da IRCCS
pubblici - - - - - -
F.S.6.02.13 Trasferimenti per investimenti da Enti di
previdenza - - - - - -
F.S.6.02.14 Trasferimenti per investimenti da Enti di
ricerca - - - - - -
F.S.6.02.15 Trasferimenti per investimenti da Camere
di commercio - - - - - -
F.S.6.02.16 Trasferimenti per investimenti da Autorità
portuali - - - - - -
F.S.6.02.17 Trasferimenti per investimenti da Aziende
di promozione turistica - - - - - -
F.S.6.02.18 Trasferimenti per investimenti da altre
Università - - - - - -
F.S.6.02.19 Trasferimenti per investimenti da Enti
Parco Nazionali - - - - - -
F.S.6.02.22 Trasferimenti per investimenti al CUS - - - - - -
F.S.6.02.23 Trasferimenti per investimenti a EDISU - - - - - -
F.S.6.02.24 Trasferimenti per investimenti da altre
Amministrazioni pubbliche - - - - - -
F.S.6.02.26 Trasferimenti per investimenti da famiglie - - - - - -
F.S.6.02.27 Trasferimenti per investimenti da
istituzioni sociali private - - - - - -
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F.S.6.02.28 Trasferimenti per investimenti da imprese
pubbliche - - - - - -
F.S.6.02.29 Trasferimenti per investimenti da imprese
private - - - - - -
F.S.6.02.30 Trasferimenti per investimenti da istituti
zooprofilattici sperimentali - - - - - -
TOTALE TRASFERIMENTI PER INVESTIMENTI - - - - - -
F.S.6.03 TRASFERIMENTI INTERNI DA A.C.
A CDS
F.S.6.03.01 Trasferimenti correnti ai CDS di risorse di
Ateneo 353.119,13 53.119,13 300.000,00 - 300.000,00
F.S.6.03.02 Trasferimenti interni ai CDS di risorse di
Ateneo per investimento 797.378,05 - 597.378,05 200.000,00 - 200.000,00
F.S.6.03.03 Trasferimenti correnti da A.C. ai CDS di
risorse di terzi 488.428,71 - 416.428,71 72.000,00 72.000,00 -
F.S.6.03.04 Trasferimenti interni ai CDS di risorse di
terzi per investimento 25.577.766,18 - 25.577.766,18 - - -
F.S.6.03.05 Trasferimenti da A.C. ai CDS per rimborsi 46.713,80 26.713,80 20.000,00 20.000,00 -
TOTALE TRASFERIMENTI INTERNI DA A.C. A
CDS 27.263.405,87 - 26.671.405,87 592.000,00 92.000,00 500.000,00
TOTALE TRASFERIMENTI 27.804.099,33 9.125,54 26.772.289,87 1.040.935,00 243.600,00 797.335,00
F.S.7 ACQUISIZIONE DI BENI DUREVOLI
E PARTITE FINANZIARIE
F.S.7.01 ACQUISIZIONE BENI IMMOBILI E
DIRITTI REALI
F.S.7.01.01 Acquisizione di terreni - - - - - -
F.S.7.01.02 Acquisizione di fabbricati residenziali per
attività istituzionali - - - - - -
F.S.7.01.03 Acquisizione di fabbricati residenziali per
altre finalità - - - - - -
F.S.7.01.04 Acquisizione di fabbricati industriali e
costruzioni leggere - - - - - -
F.S.7.01.05 Acquisizione di fabbricati rurali - - - - - -
F.S.7.01.06 Acquisizione di opere destinate al culto - - - - - -
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F.S.7.01.07 Acquisizione di beni di valore culturale,
storico, archeologico ed artistico - - - - - -
F.S.7.01.08 Acquisizione di altri beni immobili - - - - - -
TOTALE ACQUISIZIONE BENI IMMOBILI E
DIRITTI REALI - - - - - -
F.S.7.02 INTERVENTI EDILIZI
F.S.7.02.01 Interventi edilizi su terreni - - - - - -
F.S.7.02.02 Interventi edilizi su fabbricati residenziali
per attività istituzionali 10.768.720,40 - 10.768.720,40 - - -
F.S.7.02.03 Interventi edilizi su fabbricati residenziali
per altre finalità - 40.000.000,00 - 40.000.000,00 40.000.000,00 -
F.S.7.02.04 Interventi edilizi su fabbricati industriali e
costruzioni leggere - - - - - -
F.S.7.02.05 Interventi edilizi su fabbricati rurali - - - - - -
F.S.7.02.06 Interventi edilizi su opere destinate al
culto - - - - - -
F.S.7.02.07 Interventi edilizi su beni di valore
culturale, storico, archeologico ed artistico - - - - - -
F.S.7.02.08 Altri interventi edilizi - - - - - -
TOTALE INTERVENTI EDILIZI 10.768.720,40 40.000.000,00 10.768.720,40 40.000.000,00 40.000.000,00 -
F.S.7.03 ACQUISIZIONE DI BENI MOBILI,
MACCHINE E ATTREZZATURE
F.S.7.03.01 Mezzi di trasporto 3.000,00 -
3.000,00 - - - -
F.S.7.03.02 Mobili e arredi per locali ad uso specifico 4.000,00 - - 4.000,00 - 4.000,00
F.S.7.03.03 Hardware 37.270,30 - - - - -
F.S.7.03.04 Macchinari e attrezzature tecnico
scientifiche 15.000,00 - - - - -
F.S.7.03.05 Materiale bibliografico 111.544,45 55.655,55 - 167.200,00 167.200,00 -
F.S.7.03.06 Mobili e arredi per alloggi e pertinenze - - - - - -
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F.S.7.03.07 Impianti e attrezzature 106.971,21 - 106.971,21 - - -
F.S.7.03.08 Acquisizione e realizzazione software 40.000,00 - 20.000,00 20.000,00 - 20.000,00
F.S.7.03.09 Opere artistiche - - - - - -
F.S.7.03.10 Restauro e conservazione di materiale
bibliografico, artistico e museale - - - - - -
F.S.7.03.11 Altri beni materiali - - - - - -
F.S.7.03.12 Beni immateriali - - - - - -
TOTALE ACQUISIZIONE DI BENI MOBILI,
MACCHINE E ATTREZZATURE 317.785,96 52.655,55 126.971,21 191.200,00 167.200,00 24.000,00
F.S.7.04 ACQUISIZIONE DI TITOLI E
PARTECIPAZIONI
F.S.7.04.01 Partecipazioni in altre Amministrazioni
pubbliche - - - - - -
F.S.7.04.02 Altre partecipazioni 30.000,00 - - - - -
F.S.7.04.03 Titoli di Stato - - - - - -
F.S.7.04.04 Altri titoli - - - - - -
TOTALE ACQUISIZIONE DI TITOLI E
PARTECIPAZIONI 30.000,00 - - - - -
F.S.7.05 CONCESSIONI DI CREDITI E
ANTICIPAZIONI
F.S.7.05.01 Concessioni di crediti e anticipazioni - - - - - -
TOTALE CONCESSIONI DI CREDITI E
ANTICIPAZIONI - - - - - -
F.S.7.06 VERSAMENTI A CONTI BANCARI
DI DEPOSITO
F.S.7.06.01 Versamenti a conti bancari di deposito - - - - - -
TOTALE VERSAMENTI A CONTI BANCARI DI
DEPOSITO - - - - - -
F.S.7.07 SPESE PER LA RICERCA
SCIENTIFICA
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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F.S.7.07.01 Spese per progetti di ricerca d'Ateneo - - - - - -
F.S.7.07.02 Spese per progetti nazionali di ricerca - - - - - -
F.S.7.07.03 Spese per la ricerca finanziata dal CNR - - - - - -
F.S.7.07.04 Spese per la ricerca finanziata da ASI - - - - - -
F.S.7.07.05 Spese per la ricerca finanziata da U.E. 15.779,31 - 15.779,31 - - -
F.S.7.07.06 Spese per la ricerca finanziata da
organismi esteri - - - - - -
F.S.7.07.07 Spese per la ricerca finanziata da Ministeri 4.281.586,16 932.626,16 3.348.960,00 3.348.960,00 -
F.S.7.07.08 Spese per la ricerca finanziata da enti
locali 86.670,70 - 86.670,70 - - -
F.S.7.07.09 Spese per la ricerca finanziata da soggetti
privati - - - - - -
F.S.7.07.10 Spese per la ricerca finanziata da altri
soggetti pubblici - - - - - -
F.S.7.07.11 Spese per la ricerca finanziata
autofinanziata 23.667,10 - 23.667,10 - - -
F.S.7.07.12 spese di investimento per i dottorati di
ricerca - - - - - -
F.S.7.07.13 Pubblicazioni scientifiche e diffusione
risultati di ricerca - - - - - -
TOTALE SPESE PER LA RICERCA SCIENTIFICA 4.407.703,27 - 1.058.743,27 3.348.960,00 3.348.960,00 -
F.S.7.08 SPESE DI INVESTIMENTO SU
PROGETTI DIDATTICI SPECIALI
F.S.7.08.01 Spese di investimento su progetti didattici
speciali 93.281,31 - 93.281,31 - - -
TOTALE SPESE DI INVESTIMENTO SU
PROGETTI DIDATTICI SPECIALI 93.281,31 - 93.281,31 - - -
TOTALE ACQUISIZIONE DI BENI DUREVOLI E
PARTITE FINANZIARIE 15.617.490,94 40.052.655,55 12.047.716,19 43.540.160,00 43.516.160,00 24.000,00
F.S.8 RIMBORSO DI PRESTITI
F.S.8.01 RIMBORSI ANTICIPAZIONI DI
CASSA
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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F.S.8.01.01 Rimborso anticipazioni di cassa - - - - - -
TOTALE RIMBORSI ANTICIPAZIONI DI CASSA - - - - - -
F.S.8.02 RIMBORSO FINANZIAMENTI A
BREVE TERMINE
F.S.8.02.01 Rimborso finanziamenti in euro - - - - - -
F.S.8.02.02 Rimborso finanziamenti in altre valute - - - - - -
TOTALE RIMBORSO FINANZIAMENTI A BREVE
TERMINE - - - - - -
F.S.8.03 RIMBORSO PRESTITI A CASSA
DEPOSITI E PRESTITI
F.S.8.03.01 Rimborso prestiti a Cassa Depositi e
Prestiti gestione Tesoro - - - - - -
F.S.8.03.02 Rimborso prestiti a Cassa Depositi e
Prestiti gestione CCDD spa - - - - - -
TOTALE RIMBORSO PRESTITI A CASSA
DEPOSITI E PRESTITI - - - - - -
F.S.8.04 RIMBORSO PRESTITI AD ALTRI
SOGGETTI
F.S.8.04.01 Rimborso di operazioni di
cartolarizzazione immobiliare - - - - - -
F.S.8.04.02 Rimborso di operazioni di
cartolarizzazione finanziaria - - - - - -
F.S.8.04.03 Rimborso di prestiti a Banca Europea
degli Investimenti (BEI) - - - - - -
F.S.8.04.04 Rimborso di prestiti ad altri in euro - - - - - -
F.S.8.04.05 Rimborso di prestiti ad altri in altre valute - - - - - -
TOTALE RIMBORSO PRESTITI AD ALTRI
SOGGETTI - - - - - -
TOTALE RIMBORSO DI PRESTITI - - - - - -
F.S.9 SPESE AVENTI NATURA DI
PARTITE DI GIRO
F.S.9.01 SPESE AVENTI NATURA DI
PARTITE DI GIRO
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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F.S.9.01.01 Ritenute erariali 8.000.000,00 - - 8.000.000,00 8.000.000,00 -
F.S.9.01.02 Ritenute previdenziali e assistenziali al
personale 4.000.000,00 - - 4.000.000,00 4.000.000,00 -
F.S.9.01.03 Altre ritenute al personale per conto di
terzi 500.000,00 - - 500.000,00 500.000,00 -
F.S.9.01.04 Anticipazione di fondi economali 11.884,00 - - 11.884,00 11.884,00 -
F.S.9.01.05 Restituzione depositi cauzionali - - - - - -
F.S.9.01.06 Spese per servizi per conto di terzi - - - - - -
F.S.9.01.07 Altre partite di giro 500.000,00 - - 500.000,00 500.000,00 -
F.S.9.01.08 Anticipazioni varie 100.000,00 - - 100.000,00 100.000,00 -
F.S.9.01.09 Oneri previdenziali, IRAP e INAIL 350.000,00 - - 350.000,00 350.000,00 -
F.S.9.01.10 Versamenti tassa regionale per il diritto
allo studio - 1.200.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00
TOTALE SPESE AVENTI NATURA DI PARTITE DI
GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -
TOTALE SPESE AVENTI NATURA DI PARTITE DI
GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 - 14.661.884,00 14.661.884,00 -
TOTALE GENERALE USCITE 124.206.360,1
7 41.988.649,73 45.119.027,87 153.820.433,00 109.728.855,08 44.091.577,92
RIEPILOGO DEI TITOLI Quota vincolata Quota non
vincolata
RISORSE UMANE 41.072.190,34 211.061,36 2.987.583,70 38.295.668,00 1.331.158,00 36.964.510,00
SPESE DI FUNZIONAMENTO 6.750.386,09 108.607,28 1.916.423,37 5.042.570,00 462.360,00 4.580.210,00
INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI 5.841.874,21 0,00 1.333.424,21 4.508.450,00 4.485.143,00 23.307,00
ONERI FINANZIARI E TRIBUTARI 1.165.290,20 0,00 36.590,20 1.128.700,00 630.000,00 498.700,00
ALTRE SPESE CORRENTI 12.493.145,06 407.200,00 25.000,33 45.602.066,00 44.398.550,08 1.203.515,92
TRASFERIMENTI 27.804.099,33 9.125,54 26.772.289,87 1.040.935,00 243.600,00 797.335,00
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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ACQUISIZIONE DI BENI DUREVOLI E PARTITE
FINANZIARIE 15.617.490,94 40.052.655,55 12.047.716,19 43.540.160,00 43.516.160,00 24.000,00
RIMBORSO DI PRESTITI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
SPESE AVENTI NATURA DI PARTITE DI GIRO 13.461.884,00 1.200.000,00 0,00 14.661.884,00 14.661.884,00 0,00
TOTALE GENERALE USCITE 124.206.360,1
7 41.988.649,73 45.119.027,87 153.820.433,00 109.728.855,08 44.091.577,92
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Prof. Castorani, pur ringraziando il personale che ha contribuito alla redazione del bilancio, palesa alcune
perplessità in merito al bilancio medesimo. Innanzitutto rileva l’assenza della relazione di indirizzo politico,
a fondamento delle scelte programmatiche dell’Amministrazione. Inoltre, evidenzia che la relazione
accompagnatoria non illustra, nel dettaglio, la composizione dei singoli capitoli. Pertanto, il bilancio, così
come redatto, si presta a difficoltà interpretative. Ad esempio, in riferimento al capitolo F.S.1.05.01 -
“Supplenze, affidamenti e competenze fisse al personale docente e ricercatori a t.d.”, non è chiaro quale
percentuale di risorse siano destinate alle supplenze e quale ai ricercatori a tempo determinato. Per le
suddette motivazioni, il Prof. Castorani dichiara la sua astensione.
Anche il Prof. Marzano lamenta l’assenza della relazione politica e di una relazione accompagnatoria più
dettagliata al fine di meglio comprendere le singole voci di bilancio. Nell’auspicio che l’Amministrazione
recepisca le richieste avanzate, esprime parere favorevole.
A tal proposito, la dott.ssa Trentadue, nel precisare che l’impostazione del bilancio di previsione 2013 è
rimasta immutata, rispetto ai bilanci precedenti, ricorda che la medesima corrisponde ai principi dei codici
previsti dal sistema SIOPE. Pertanto, le ripartizioni riconducono a codifiche previste dal predetto sistema.
L’Ing. Tortelli esprime parere favorevole e chiede che l’Amministrazione si impegni a incrementare gli
stanziamenti per le borse di dottorato di ricerca.
Il Sig. Fortunato ringrazia per l’impegno e il lavoro prodotto dall’Amministrazione ed esprime parere
favorevole. Nel contempo chiede chiarimenti in merito alla mancata previsione relativa agli arretrati PEO
2008, da corrispondere al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, infatti gli arretrati sono un diritto
maturato dal personale.
Ricorda inoltre che sono pendenti alcuni contenziosi con l’Amministrazione, per le PEO 2008/2009, che
potrebbero trovare ristoro nel fondo rischi per contenziosi e pendenze varie, come l’eventuale transazione per
il contenzioso con i “tecnici laureati”.
Il Prof. Camarda, pur condividendo le richieste di chiarezza avanzate, esprime il proprio parere favorevole.
Chiede inoltre che venga congruamente esteso il numero delle borse di dottorato di ricerca, anche alla luce
dell’incremento delle immatricolazioni, che potrebbe produrre un incremento delle entrate. Chiede di
verificare la possibilità di aumentare le dotazioni finanziarie dei dipartimenti, anche in funzione
dell’auspicato trasferimento agli stessi degli oneri per la manutenzione ordinaria.
Il Rettore, in merito alla rilevata assenza della relazione di indirizzo politico, precisa che la relazione
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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prodotta è sottoscritta dal Rettore e dal Direttore Generale, alla luce delle nuove responsabilità disegnate
dalla legge n. 240/2010. In merito alla richiesta avanzata dal Prof. Camarda, sui fondi per la manutenzione
ordinaria, riferisce che l’ufficio tecnico sta tentando di trasformare i lavori di manutenzione ordinaria in
progetti in modo da poterli spesare sui fondi di spesa dell’edilizia.
Per quanto riguarda le osservazioni del Sig. Fortunato, in particolare, in merito al contenzioso con i “tecnici
laureati”, il Rettore precisa che il Consiglio di Amministrazione sarà interessato da un’apposita istruttoria, al
fine di potere valutare la realizzazione di una transazione o aspettare l’esito dei contenziosi pendenti. Per
quanto concerne gli arretrati PEO, di concerto con il Direttore Generale, si impegna a procedere a uno
specifico approfondimento.
Il Direttore Generale, nel ricordare che, come disciplinato dalla legge n. 240/2010 e puntualmente recepito
dallo Statuto del Politecnico, il Senato Accademico è chiamato a esprimere parere sul bilancio di previsione,
mentre al Consiglio di Amministrazione sono attribuite le funzioni di indirizzo strategico e di approvazione
della programmazione finanziaria, evidenzia che la relazione tecnica è prodotta al Consiglio di
Amministrazione, per potere esercitare le proprie attribuzioni. Tuttavia, per evitare l’imbarazzo
dell’Amministrazione che, oggi, è apparsa “inadempiente”, il Direttore Generale propone, sin dal prossimo
anno, di sottoporre anche all’esame del Senato Accademico la relazione tecnica.
Il Prof. Binetti , dopo avere attentamente ascoltato l’illustrazione della relazione di sintesi al bilancio della
dott.ssa E. Trentadue e dopo l’intervento del Direttore Generale, con maggiore consapevolezza condivide le
osservazioni esposte dal prof. A. Castorani e auspica che l’Amministrazione individui forme che consentano
una lettura chiara e accessibile di tutte le voci esposte nel bilancio di previsione a tutti i componenti di
Senato e dichiara la sua astensione.
Il Prof. D’Amato Guerrieri esprime il suo apprezzamento per il lavoro svolto e dichiara parere favorevole.
Il Prof. Monno, pur condividendo le ragioni della chiarezza, come prospettate, dichiara il proprio parere
favorevole.
Il Sig. Gratton esprime il suo apprezzamento per il lavoro svolto dai colleghi e dai Consiglieri di
amministrazione. Dichiara di essere fiducioso sull’accoglimento, per gli anni futuri, delle richieste avanzate.
Il prof. Berardi, pur esprimendo parere favorevole, propone, per l’anno prossimo, che le sedute
monotematiche sul bilancio coinvolgano anche i componenti del Senato.
Il Prof. Galietti ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla redazione del bilancio ed esprime
apprezzamento per l’impostazione prudenziale che ha caratterizzato la costruzione del bilancio medesimo.
Inoltre, ritiene che l’esame di dettaglio del bilancio di previsione sia compito del Consiglio di
Amministrazione. Auspica che, in futuro, il Senato Accademico intervento venga coinvolto sull’utilizzo di
eventuali fondi non vincolati.
L'Ing. Dotoli condivide quanto dichiarato dal Prof. Galietti e, pur ritenendo necessario incrementare gli
stanziamenti per le borse di dottorato di ricerca, esprime parere favorevole.
Il Rettore ritiene che, per il prossimo esercizio finanziario, il Senato Accademico potrebbe produrre una serie
di proposte al Consiglio di Amministrazione. Questa modalità potrebbe già essere messa in atto in occasione
della ripartizione dell’avanzo di amministrazione e su un eventuale auspicato aumento dell’FFO.
Il Rettore, in chiusura, dichiara di essere molto soddisfatto dal lavoro svolto dall’Amministrazione e dal
Consiglio che, recentemente insediatosi e senza alcuna esperienza in merito, si è sentito fortemente coinvolto
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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nel processo di costruzione del bilancio e ha partecipato assiduamente alle sedute monotematiche che sono
state caratterizzate da continue verifiche, come mai avvenuto nelle precedenti gestioni.
Escono dalla sala consiliare le dott.sse Santoro e Trentadue.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
Udita la relazione del Rettore;
Vista la relazione di sintesi e il bilancio di previsione;
Considerati gli interventi dei componenti del Senato Accademico,
con l’astensione dei componenti Binetti e Castorani, per le motivazioni addotte nel corso della discussione,
ESPRIME
parere favorevole al Bilancio di previsione per l’anno 2013, con le seguenti proposte.
- ripartire il capitolo uscite FS 1.05.01 in due sottocapitoli, relativi rispettivamente a “contratti e supplenze”
e a “ricercatori a tempo determinato”;
- dettagliare maggiormente la prossima relazione di accompagnamento;
- verificare la possibilità di aumentare gli stanziamenti per il dottorato di ricerca;
- verificare la possibilità di aumentare le dotazioni finanziarie dei dipartimenti, anche in funzione del
trasferimento agli stessi degli oneri per la manutenzione ordinaria.
P.156 o.d.g - Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari ed Ellesse Edu
s.r.l. Il punto all’odg è ritirato poiché la convenzione sarà oggetto di proposta direttamente con il Dipartimento
di Meccanica, Matematica e Management.
P. 167 o.d.g. - Proposta di revisione del Regolamento per il Servizio per gli studenti
diversamente abili L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
P. 174 o.d.g. - Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il
Politecnico di Bari Il Rettore riferisce che, a seguito di accordi preliminari intercorsi tra il Prof. XiaoYan Preside della Facoltà di
Ingegneria Civile della “Hunan University, Changsha – China” ed il Prof. Marano , è stato perfezionato un
Accordo di Collaborazione per la realizzazione di un rapporto di collaborazione didattica, scientifica e di
ricerca. Il Rettore fa presente che le Istituzioni stabiliranno relazioni accademiche al fine di promuovere studi
congiunti nei differenti campi di reciproco interesse, così come saranno specificati attraverso appositi
protocolli.
Il Rettore rende noto che l’ambito di applicazione dell’Accordo in oggetto è incentrato sull’organizzazione di
attività (conferenze, seminari, workshops) , sullo scambio di informazioni scientifiche e tecniche sui temi
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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primari di lavoro, sullo svolgimento di ricerche comuni e pubblicazioni dei più importanti risultati conseguiti
che coinvolgeranno docenti e ricercatori, e studenti di ogni grado nell’ambito delle seguenti discipline:
- Experimental studies on new materials and systems of composite steel concrete structures;
- Seismic engineering;
- Structural health monitoring, assessment, retrofit
Il Rettore riferisce, inoltre, che non sono previsti oneri finanziari e che specifiche azioni del programma, che
dovessero prevedere impegni finanziari, saranno oggetto di uno specifico protocollo d’intesa.
L’Accordo diventerà operativo con la sottoscrizione di entrambi i contraenti, avrà validità due anni dalla data
di sottoscrizione di entrambe le parti e si intenderà rinnovato automaticamente, a meno che una delle parti
non intenda porvi termine previa comunicazione scritta.
Memorandum of Understanding for
备忘录
Further Collaboration in Seismic and Structural Engineering Research Between
College of Civil Engineering, Hunan University, Changsha, China
and
Technical University of Bari (TUB), Bari, Italy
湖南大学土木工程学院和意大利巴里技术大学
关于抗震和结构工程研究合作研究的协议
The research collaboration relationship has been established followed by previous contacts with Prof. G. C.
MARANO and R. GRECO and by visits to the Hunan University (HNU) by Prof. Giuseppe Carlo
MARANO in March 2010 and in September 2012. Both sides mutually desire a further and closer
collaboration. It is proposed that the following steps and measures shall be taken to enhance the
collaboration.
Frequent exchange of research information through Internet and personnel visits shall be continued.
Both sides shall actively seek funding opportunities from all possible sources to further enhance
research collaborations. If resources are available, both sides shall facilitate the exchanges of
researchers.
The current research collaboration on earthquake engineering and seismic assessment shall be further
enhanced.
It is suggested to actively seek adequate opportunities to apply the research findings in actual
construction projects, to speed up the technology transfer. It is recognized such opportunity may
exist in the booming construction market in China.
Based on the common research interest and experiences and the advantages of the new testing
facilities at the HNU and the TUB, both sides should initiate new joint study plans to include:
- Experimental studies on new materials and systems of composite steel concrete structures;
- Seismic engineering;
- Structural health monitoring, assessment, retrofit;
- etc.
Both sides shall consider and evaluate possibilities of joint training programs for graduate students,
through course work or projects, either on-site or remotely. One mechanism is to co-supervise
doctoral and post-doctoral fellows.
It is agreed to hold a joint Research seminar some time in 2013, to present the research achievements
from both sides and from the research collaborations.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Signature by
__________________________
Prof. Xiao, Y.
Dean
College of Civil Engineering
Hunan University
_____________________________
Prof. Costantino Nicola
Rector
Technical University of Bari
Date:September 23, 2012
Il Rettore, altresì, precisa che nella seduta del 16.11.2012 il Senato Accademico aveva deliberato di acquisire
i pareri dei Consiglio del Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura e del
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica, considerati gli ambiti
scientifici contemplati nell’Accordo di collaborazione.
Successivamente, è pervenuto il parere favorevole espresso dal Consiglio del Dipartimento di Scienze
dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura, nella seduta del 28.11.2012.
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il prof. Castorani, per le vie brevi, esprime il parere favorevole del Dipartimento di Ingegneria Civile,
Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica, di cui ricopre il ruolo di Direttore.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Rettore;
VISTO il D.P.R. n.382/80;
VISTA la Legge 705/85;
VISTO l'art.17 co. 1 lett. q) dello Statuto del Politecnico di Bari;
VISTO il testo della bozza di Agreement tra il Politecnico di Bari e “Hunan University, Changsha-
China”;
RITENUTE valide le motivazioni che hanno indotto "Hunan University, Changsha – China” ed il
Politecnico di Bari a proporre una collaborazione intesa a promuovere programmi di ricerca e
di didattica comuni;
RITENUTE le suddette collaborazioni di notevole importanza scientifica ai fini della
Internazionalizzazione del Politecnico di Bari;
ACQUISITI i pareri favorevoli del DICAR e del DICATECh,
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare l’Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il Politecnico di Bari
e di dare mandato al Rettore di sottoscriverlo.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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P. 179 o.d.g. - Proposta di istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni
Architettonici e del Paesaggio –DICAR Il Rettore comunica che il Consiglio di Dipartimento del DICAR, nell’adunanza dell’8 novembre 2012, ha
approvato all’unanimità la proposta, riportata integralmente in allegato, di istituzione di una Scuola di
Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, il cui obiettivo è formare specialisti con uno
specifico alto profilo professionale nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della gestione e
valorizzazione del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico, inteso nel suo senso più lato.
Il Rettore riferisce le due motivazioni addotte nella delibera del succitato Consiglio ai fini dell’attivazione
della Scuola ovvero
formare architetti idonei ad intervenire nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della gestione e
valorizzazione del patrimonio architettonico del Paese con particolare riferimento al mondo antico e
all’architettura storica costruita in pietra di taglio
far fronte alle criticità causate dall’entrata in vigore del DM 31/01/2006 che nega ai laureati in
architettura l’accesso alle scuole di specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte.
La Scuola prevede l’attribuzione di 120 CFU in due anni di corso ed intende articolarsi in due indirizzi:
- Storia e restauro dell’architettura antica (“Archeologico”);
- Restauro dell’architettura di pietra e del giardino mediterraneo (“Stereotomico”).
Il Rettore riferisce che, in questa prima fase, il Senato è chiamato a deliberare in merito alla istituzione della
citata Scuola. Per quanto concerne la successiva eventuale attivazione, il Rettore rappresenta che sarà
necessario acquisire il piano di spesa della Scuola nonché stabilire le regole di funzionamento della stessa.
Queste ultime potranno, per analogia, essere le stesse che vigono in materia di gestione dei Master attivati
presso l’Ateneo ovvero si dovrà procedere a redigere apposito regolamento di gestione.
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO
Finalità.
In base alla legge (Decreto Ministeriale 31 gennaio 2006) le finalità di una Scuola di Specializzazione in
Beni Architettonici e del Paesaggio sono definite come segue: La scuola si propone l’obiettivo di formare
specialisti con uno specifico alto profilo professionale nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della
gestione e valorizzazione del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico, inteso nel suo senso più
lato.
Al riguardo la istituenda Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di
Bari, intende articolarsi in due indirizzi in base alle specificità di conoscenze disciplinari che connotano il
Dipartimento ICAR:
A_ Indirizzo in Storia e restauro dell’architettura antica (“Archeologico”);
B_ Indirizzo in Restauro dell’architettura di pietra e del giardino mediterraneo (“Stereotomico”).
L’indirizzo “Archeologico”, mira a conferire, attraverso i suoi corsi e tirocini, una approfondita preparazione
storico-critica con particolare riguardo al settore dell’architettura antica, nonché elevate competenze tecniche
e professionali relative ai principi e ai metodi di intervento per la tutela, conservazione e restauro dei beni
architettonici, archeologici, paesaggistici e ambientali, con approfondimenti relativamente al restauro
dell’architettura antica e in particolare ai diversi aspetti inerenti gli interventi di anastilosi.
L’indirizzo “Archeologico” inoltre mira a fornire articolate competenze relativamente alla progettazione
museale sia sotto l’aspetto museografico, sia per quel che concerne la museologia nelle sue diverse
applicazioni con particolare riguardo allo specifico dei musei archeologici.
L’indirizzo “Stereotomico”, mira a conferire, attraverso i suoi corsi e tirocini, una approfondita preparazione
storico–critica e progettuale nel campo del restauro dell’architettura moderna (secoli XI-XX) in pietra e del
paesaggio (con particolare riferimento all’Arte dei giardini) attraverso il trasferimento agli allievi di
approfondite competenze ed abilità tecniche e professionali, sia tradizionali che tecnologicamente avanzate.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Spendibilità del titolo.
Il diploma della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio è titolo necessario per la
partecipazione ai concorsi per l’accesso alle carriere per funzionari architetti delle soprintendenze del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
è inoltre titolo preferenziale per l’accesso:
alle altre strutture pubbliche (in primo luogo Regioni, Province, Comuni) preposte alla tutela, conservazione,
restauro, gestione, valorizzazione, catalogazione, anche sotto il profilo del rischio, del patrimonio culturale
architettonico e paesaggistico;
alle organizzazioni internazionali operanti nel settore del patrimonio architettonico e paesaggistico;
alle strutture pubbliche o private che abbiano funzioni e finalità organizzative, culturali, editoriali o di ricerca
nel settore dei beni culturali architettonici e del paesaggio;
agli organismi privati, come imprese, studi professionali specialistici o uffici tecnici operanti nel settore del
patrimonio architettonico e paesaggistico;
Le conoscenze acquisite nell’ambito della Scuola di Specializzazione sono infatti finalizzate:
alla prestazione di servizi, altamente qualificati, relativi alla analisi storica, alla conoscenza critica, alla
catalogazione, alle tecniche diagnostiche relative ai beni architettonici e paesaggistici;
alla gestione e manutenzione di singoli complessi di alto valore storico-architettonico o di siti e paesaggi
significativi;
alla gestione, conservazione, restauro, tutela, recupero, riabilitazione e valorizzazione del patrimonio
architettonico e paesaggistico generalmente inteso, in Italia e all’estero, anche in riferimento all’attività di
organismi internazionali.
Motivazioni per l’istituzione.
La proposta di istituzione della Scuola nasce da due diverse esigenze:
1. la necessità di formare architetti idonei ad intervenire nel settore dello studio, della tutela, del restauro,
della gestione e valorizzazione del patrimonio architettonico del Paese con particolare riguardo al mondo
antico e alla architettura storica costruita in pietra da taglio. Settori presenti solo in modo marginale nelle
altre scuole di specializzazione italiane5 Più in dettaglio si tratta di formare specialisti orientati allo studio e
al restauro dell’architettura antica, con particolare riguardo alle problematiche dell’anastilosi, che
diventeranno prioritarie nel prossimo futuro, e relativamente alle quali nel nostro paese mancano specifiche
competenze.
2. la necessità di far fronte alle criticità determinatesi all’indomani dell’entrata in vigore del DM 31 gennaio
2006 che per la prima volta dalla loro istituzione nega ai laureati in architettura l’accesso alle scuole di
specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte; la disposizione è tanto più grave in quanto la recente
istituzione della figura del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici, ruolo spesso rivestito da
architetti, prevede competenze specifiche nei settori dell’archeologia e della storia dell’arte.
Ordinamento didattico.
1
Politecnico di Torino, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” (già Scuola di Specializzazione in Storia,
Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici ed Ambientali);
Politecnico di Milano, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” , (già Scuola di Specializzazione in
Restauro dei Monumenti);
Università di Genova, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” , (già Scuola di Specializzazione in
Restauro dei Monumenti);
Università di Firenze, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio”;
Università di Roma “La Sapienza”, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” , (già Scuola di
Specializzazione in Restauro dei Monumenti)
Università di Napoli “Federico II”, “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio”
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Le attività formative della Scuola di Specializzazione sono articolate in due anni di corso e comprendono 16
insegnamenti di durata semestrale o annuale e due stage/tirocini, denominati e caratterizzati come in allegato.
Gli insegnamenti e gli stage/tirocini sono articolati in due semestri, mentre i successivi due semestri sono
dedicati alla tesi di diploma.
L’ordinamento didattico della scuola è dunque finalizzato a far fronte alle suddette esigenze e prevede la
presenza di insegnamenti a carattere storico-archeologico e museografico-museologico accanto a quelli più
specificamente orientati al restauro e alle discipline tecnico-scientifiche ad esso funzionali, nonché agli
aspetti legislativi ed estimativi legati al patrimonio archeologico monumentale.
Conformemente a quanto stabilito dalla legge sono inoltre previsti stage formativi inerenti lo scavo
archeologico e il rilievo dell’architettura antica, tirocini presso cantieri di restauro e ditte attive nella
lavorazione della pietra con metodologie automatizzate.
Al termine del percorso didattico è prevista una tesi di diploma inerenti la Storia dell’architettura antica o il
Restauro dell’architettura antica.
Le attività formative della Scuola di Specializzazione sono articolate in due anni di corso e comprendono 16
insegnamenti di durata semestrale o annuale e due stage/tirocini.
ATTIVITA FORMATIVE INDISPENSABILI
AMBITI SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI CFU
1. Restauro ICAR/19 Restauro
Totale CFU (minimo 12) 12
2. Storia ICAR/18 Storia dell’architettura
L-ART/01 Storia dell’arte medievale
L-ART/02 Storia dell’arte moderna
L-ART/03 Storia dell’arte contemporanea
M-STO/08 Archivistica, bibliografia e biblioteconomia
M-STO/09 Paleografia
Totale CFU (minimo 6) 6
3. Disegno,rilievo,
ambiente
BIO/03 Botanica ambientale e applicata
BIO/07 Ecologia
GEO/02 Geologia stratigrafica e sedimentologica
GEO/09 Georisorse minerarie e applicazioni mineralogicopetrografiche
per l’ambiente e i beni culturali
ICAR/06 Topografia e cartografia
ICAR/15 Architettura del paesaggio
ICAR/17 Disegno
ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica
ICAR/21 Urbanistica
Totale CFU (minimo 6) 6
4. Materiali e
tecnologie
CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie
CHIM/12 Chimica dell’ambiente e dei beni culturali
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GEO/07 Petrologia e petrografia
ICAR/11 Produzione edilizia
ICAR/12 Tecnologia dell’architettura
INF/01 Informatica
ING-IND/22 Scienza e tecnologia dei materiali
Totale CFU (minimo 6) 6
5. Strutture
ICAR/09 Tecnica delle costruzioni
ICAR/08 Scienza delle costruzioni
ICAR/19 Restauro (Consolidamento degli edifici storici)
Totale CFU (minimo 8) 8
6. Economia e diritto
ICAR/22 Estimo
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/14 Diritto dell’Unione Europea
SECS-P/06 Economia applicata
Totale CFU (minimo 6) 6
7. Impianti,
allestimento,
museografia
ICAR/14 Composizione architettonica e urbana
ICAR/16 Architettura degli interni e allestimento
ING-IND/10 Fisica tecnica industriale
ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale
L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro
Totale CFU (minimo 6) 6
8. Metodologie
archeologiche
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
L-ANT/07 Archeologia classica
L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale
L-ANT/09 Topografia antica
L-ANT/10 Metodologie della ricerca archeologica
Totale CFU (minimo 4) 6
ATTIVITA’ A SCELTA DELLA SEDE
AMBITI SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI CFU
9. Discipline
integrative
L-FIL-LET/01 Archeologia egea
L-ANT/02 Storia Greca
L-ANT/03 Storia romana
L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche
L-ANT07 Archeologia classica
ICAR/16 Architettura degli interni e allestimento
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L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro
ICAR/08 Scienza delle Costruzioni
ICAR/09 Tecnica delle Costruzioni
ICAR/12 Tecnologia dell’architettura
ICAR/13 Disegno industriale
ICAR/14 Composizione architettonica e urbana
ICAR/15 Architettura del paesaggio
ICAR/18 Storia dell’architettura
ICAR/19 Restauro
ING-IND/11 Fisica tecnica
Totale CFU 120
10. Stage e tirocini
1° stage
2° stage
Totale CFU 20
TOTALE CFU 28
Il Rettore esprime il suo personale interesse per la proposta, ritenendo però che essa vada esaminata anche
alla luce dei vincoli che saranno stabiliti in tema di offerta formativa e sulle relative problematiche relative al
personale docente. Il Senato Accademico, dopo un attento esame, ritiene di esprimere parere favorevole
all’istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e rimanda
l’approvazione in sede di esame dell’offerta formativa del Politecnico per l’anno accademico 2013-2014.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Rettore;
VISTA la proposta di istituzione di una Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del
Paesaggio espressa dal Consiglio di Dipartimento del DICAR, riunitosi in data 8/11/2012;
VISTO il vigente Statuto del Politecnico di Bari;
VISTO il vigente Regolamento didattico del Politecnico di Bari,
all’unanimità,
ESPRIME
apprezzamento per l’iniziativa e, altresì, esprime l’auspicio che venga istituita la Scuola di Specializzazione
in Beni Architettonici e del Paesaggio, previa verifica della sostenibilità e, quindi, ne auspica l’inserimento
nell’offerta formativa del Politecnico, per l’anno accademico 2013-2014.
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P. 181 o.d.g. - Proposta di costituzione spin-off IDEA (Innovation, Decision,
Environment, Awareness) Research Transfer s.r.l.: parere. L’esame del punto all’odg è rinviato, in attesa di acquisire il parere della Commissione mista in materia di
partecipazioni esterne.
P. 182 o.d.g. - Responsabilità scientifica assegni di ricerca Il Rettore comunica che, in occasione dei lavori della Commissione di valutazione delle proposte presentate
dai docenti del Politecnico per la programmazione assegni di ricerca 2012, è emersa la necessità di
disciplinare l’ipotesi in cui risulti aggiudicatario di un finanziamento un docente che sia prossimo allo stato
di quiescenza.
Il Rettore rappresenta, infatti, che, considerata la durata minima annuale degli assegni di ricerca e visti i
tempi per l’espletamento delle procedure selettive per l’attribuzione degli stessi, un docente che, pur
prossimo al pensionamento, abbia fatto istanza per l’attribuzione di un assegno, potrebbe essere
impossibilitato ad assicurare la responsabilità scientifica per tutta la durata dello stesso.
Il Rettore comunica, inoltre, che il Regolamento per il conferimento di assegni nulla dispone in merito.
Il Rettore, pertanto, anche nell’ottica di una eventuale integrazione del suddetto Regolamento, rappresenta le
possibili ipotesi per la definizione del caso:
1) il docente prossimo alla quiescenza si impegna ad assicurare la responsabilità scientifica dell’assegno di
ricerca fino alla conclusione dello stesso;
2) il docente prossimo alla quiescenza indica un docente dello stesso Settore Scientifico Disciplinare, che
accetta di sostituirlo nella responsabilità scientifica dell’assegno di ricerca;
3) la questione viene decisa dal consiglio di Dipartimento a cui afferisce il docente responsabile scientifico
dell’assegno di ricerca.
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Senato, dopo un’approfondita discussione, auspicando la necessità di regolamentare la fattispecie per le
future assegnazioni degli assegni di ricerca, ritiene che, nel caso la richiesta sia presentata da un docente che
sia prossimo allo stato di quiescenza, il Consiglio di Dipartimento, a cui afferisce il docente, deliberi in
merito alla responsabilità scientifica dell’assegno di ricerca.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
Udita la relazione del Rettore
all’unanimità,
DELIBERA
di integrare l’art. 5 del Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca
come segue:
“Qualora la richiesta sia presentata da un docente che sia prossimo allo stato di quiescenza, il Consiglio di
Dipartimento, a cui afferisce il docente, delibera in merito alla responsabilità scientifico dell’assegno di
ricerca”.
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P.183 o.d.g. - Modifica Regolamento Fondo di Ricerca di Ateneo Il Rettore rappresenta che in data 26/11/2012 la prof.ssa Dotoli, in merito all’oggetto della presente, riferiva
via e-mail quanto segue:
“Magnifico Rettore,
Gentili tutti,
come da mandato ricevuto nella riunione del Senato Accademico del 16.11.12, invio in allegato alla
presente la bozza in formato word con revisioni (file doc) del nuovo regolamento del Fondo di Ricerca di
Ateneo (FRA), da me redatta modificando l'allegato regolamento FRA attualmente in vigore (file pdf)
secondo le decisioni prese in tale data dal Senato Accademico .
Rimango a disposizione per ogni ulteriore informazione”.
La suddetta bozza di modifica al Regolamento ripartizione Fondo di Ricerca dell'Ateneo (FRA), si riporta di
seguito, comparata con la versione vigente:
VERSIONE VIGENTE PROPOSTA DI MODIFICA
DEFINIZIONE
Il presente Regolamento concerne la ripartizione del
Fondo di Ricerca dell'Ateneo (FRA) attinente ai
finanziamenti assegnati per la ricerca scientifica
nell'ambito del Bilancio di Previsione ai sensi dell'art. 17
comma 1 lett. o) dello Statuto.
Art. 1
COMMISSIONI SCIENTIFICHE
Le Commissioni Scientifiche di cui alla parte 7 punto 4
del Regolamento Generale di Ateneo sono corrispondenti
alle seguenti aree scientifiche (delibera del S.A del 19
settembre 2000):
N° 1 Ingegneria Civile ed Architettura, formata dalle
aree disciplinari: 04 (Scienze della terra), 08 (Ingegneria
civile ed architettura) 13 (Scienze economiche e
statistiche);
N° 2 Ingegneria Industriale e dell'Informazione,
formata dall'area disciplinare: 09 (Ingegneria industriale e
dell'informazione);
N° 3 Scienze di base, affini e integrative, formata
dalle aree disciplinari:
01 (Scienze matematiche), 02 (Scienze fisiche), 03
(Scienze chimiche) e 14 (Scienze politiche e sociali).
Ai soli fini della presentazione delle istanze, i docenti
afferenti all’area 10 (Scienze dell’antichità,
filologico¬letterarie e storico¬artistiche) saranno giudicati
dalla Commissione n.1 e quelli afferenti all’area 12
(Scienze giuridiche) saranno giudicati dalla Commissione
Art. 1
FINALITÀ
Il presente Regolamento concerne la ripartizione del
Fondo di Ricerca dell'Ateneo (FRA) del Politecnico di
Bari attinente ai finanziamenti assegnati per la ricerca
scientifica nell'ambito del Bilancio di Previsione. Il FRA
ha l'obiettivo di favorire lo svolgimento dell'attività di
ricerca dell’Ateneo, riconosciuta dall’Articolo 1 dello
Statuto quale finalità primaria del Politecnico di Bari.
Art. 2
COMMISSIONE
La Commissione di ripartizione del FRA è nominata dal
Senato Accademico del Politecnico di Bari.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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n. 3.
Art. 2
PREREQUISITI DI ACCESSIBILITA' AI
FINANZIAMENTI
1 Per “progetti di ricerca” si intendono nel presente
Regolamento quelli in base ai quali si richiedono i
finanziamenti FRA.
2 Gli aventi titolo a svolgere le funzioni di
"responsabile" dei progetti di ricerca sono i professori di I
e II fascia, i ricercatori ed il personale tecnico inquadrato
nella categoria EP, già in possesso della qualifica di
tecnico laureato ex art.50 del D.P.R 382/80 e successive
modifiche e integrazioni.
3 Un responsabile di progetto di ricerca non può
avanzare più di una richiesta di finanziamento, né può
essere ricompreso a qualsiasi titolo in altri progetti.
4 Ciascun componente di gruppo di ricerca può
partecipare ad un solo progetto.
5 Le richieste di finanziamento devono essere
attinenti all'area di appartenenza del responsabile.
6 Le richieste di finanziamento devono essere
formulate esclusivamente seguendo le indicazioni
contenute nell’Allegato A.
Art. 3
ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO AL PROGETTO
DI RICERCA
1 La rispondenza ai prerequisiti di cui al punto precedente
è verificata dall'Amministrazione Centrale
2 Acquisiti gli atti, ciascuna Commissione Scientifica
deve procedere ad una valutazione del progetto di
ricerca attraverso l'attribuzione di un punteggio secondo
i criteri generali di seguito indicati tenendo conto che
sono disponibili 100 punti per ciascun progetto da
valutare:
A) Pubblicazioni a carattere scientifico del responsabile
del gruppo (non più di 16 edite negli ultimi 5 anni) da
attribuirsi secondo le seguenti categorie di titoli in ordine
di importanza decrescente: massimo 46 punti
A1 Lavori a stampa a carattere internazionale (libri, saggi,
Art. 3
PREREQUISITI DI ACCESSIBILITA' AI
FINANZIAMENTI
1. Per “progetti di ricerca” si intendono nel presente
Regolamento quelli in base ai quali si richiedono i
finanziamenti FRA.
2. Gli aventi titolo a svolgere le funzioni di
"responsabile" dei progetti di ricerca sono i professori
di I e II fascia, i ricercatori ed il personale tecnico
inquadrato nella categoria EP, già in possesso della
qualifica di tecnico laureato ex art.50 del D.P.R 382/80
e successive modifiche e integrazioni.
3. Un responsabile di progetto di ricerca non può
avanzare più di una richiesta di finanziamento, né può
essere ricompreso a qualsiasi titolo in altri progetti.
4. Ciascun componente di gruppo di ricerca può
partecipare ad un solo progetto.
5. Le richieste di finanziamento devono essere attinenti al
Settore Scientifico Disciplinare (SSD) del responsabile.
6. Le richieste di finanziamento devono essere formulate
esclusivamente seguendo le indicazioni contenute
nell’Allegato A.
7. Il gruppo di ricerca proponente può essere composto
unicamente da personale docente o tecnico,
amministrativo e bibliotecario dell’Ateneo e da
personale non strutturato finanziato dal Politecnico di
Bari a vario titolo quale: dottorandi, assegnisti di
ricerca, borsisti post-dottorato di ricerca, titolari di
contratto di collaborazione coordinata e continuativa
stipulato per lo svolgimento di attività di ricerca,
fruitori di borsa di studio di ricerca post-lauream,
docenti a contratto.
Art. 4
ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO AL PROGETTO
DI RICERCA
1. La rispondenza ai prerequisiti di cui all’articolo
precedente è verificata dall'Amministrazione Centrale
2. Acquisiti gli atti, la Commissione procede ad una
valutazione del progetto di ricerca attraverso
l'attribuzione di un punteggio secondo i criteri generali
di seguito indicati tenendo conto che sono disponibili
100 punti per ciascun progetto da valutare:
A)Pubblicazioni a carattere scientifico del responsabile
del gruppo (non più di 20 edite negli ultimi 5 anni):
massimo 56 punti.
Tale punteggio è da attribuirsi secondo le seguenti
categorie di titoli in ordine di importanza decrescente, in
base a punteggi unitari decisi dalla Commissione
nell’ambito di ciascuna categoria di titoli:
A1 Lavori a stampa a carattere internazionale (libri, saggi,
articoli) con ISSN/ISBN;
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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articoli) con ISSN/ISBN;
A2 Lavori a stampa a carattere nazionale (libri, saggi,
articoli) con ISSN/ISBN;
A3 Atti di congressi internazionali con referee;
A4 Atti di congressi nazionali con referee;
I punteggi unitari nell’ambito di ciascuna lettera sopra
evidenziata saranno decisi da ogni Commissione
Scientifica, sulla base della specificità delle collocazioni
editoriali standard relative alla pubblicistica dei settori
scientifico¬disciplinari interessati, rispettando comunque
i seguenti limiti massimi per ogni lettera come segue:
A1 Massimo 35 punti
A2 Massimo 15 punti
A3 Massimo 15 punti
A4 Massimo 4 punti
B) Riconoscimenti scientifici del responsabile (negli
ultimi 5 anni): massimo 8 punti Riconoscimenti
scientifici: membro di Accademia internazionale/
nazionale, editore o membro di editorial board di rivista
internazionale/nazionale, membro di comitato di revisori
di rivista internazionale/nazionale, responsabile
scientifico di progetti a valenza europea o internazionale,
responsabile scientifico nazionale di progetti di interesse
nazionale (progetti finalizzati, progetti coordinati),
responsabile scientifico locale di progetti di interesse
nazionale, responsabile scientifico di convenzioni con
soggetti esterni, titolarietà di brevetto
nazionale/internazionale; partecipazione a spin¬off del
Politecnico, membro del comitato di programma o del
comitato organizzatore di convegni scientifici
nazionali/internazionali, chairman o organizzatore di
Sessioni di Congressi scientifici nazionali/internazionali.
C) Opzione del responsabile per il tempo pieno: punti 2
D) Ruolo di Ricercatore del responsabile: punti 6
E) Responsabile non assegnatario di altri fondi, sia
pubblici che privati, negli ultimi 3 anni, oltre 15.000 € :
massimo punti 8
F) Interdisciplinarietà del progetto (presenza di almeno
due SSD): massimo punti 10
A2 Lavori a stampa a carattere nazionale (libri, saggi,
articoli) con ISSN/ISBN;
A3 Atti di congressi internazionali con referee;
A4 Atti di congressi nazionali con referee;
B) Riconoscimenti scientifici del responsabile del
progetto: massimo 8 punti
Sono da intendersi riconoscimenti scientifici i seguenti:
membro di Accademia internazionale/ nazionale, editore
o membro di editorial board di rivista
internazionale/nazionale, membro di comitato di revisori
di rivista internazionale/nazionale, responsabile
scientifico di progetti a valenza europea o internazionale,
responsabile scientifico nazionale di progetti di interesse
nazionale (progetti finalizzati, progetti coordinati),
responsabile scientifico locale di progetti di interesse
nazionale, responsabile scientifico di convenzioni con
soggetti esterni, titolarietà di brevetto
nazionale/internazionale; partecipazione a spin-off del
Politecnico, membro del comitato di programma o del
comitato organizzatore di convegni scientifici
nazionali/internazionali, chairman o organizzatore di
Sessioni di Congressi scientifici nazionali/internazionali.
Tali riconoscimenti sono da intendersi relativi agli ultimi
5 anni solari antecedenti il bando.
C) Opzione per il tempo pieno del responsabile del
progetto: 2 punti
D) Ruolo di Ricercatore del responsabile del
progetto: 6 punti
E) Gruppo proponente la ricerca non assegnatario di
finanziamenti oltre 15.000 €: 8 punti
Tale punteggio premiale viene riconosciuto ai soli
progetti per i quali i componenti del gruppo proponente
siano stati assegnatari, negli ultimi 3 anni solari
antecedenti il bando, di fondi, sia pubblici che privati, per
un totale complessivamente inferiore a 15.000 €.
F) Interdisciplinarietà del progetto: massimo 10
punti
Tale punteggio premiale viene assegnato al progetto in
modo direttamente proporzionale al numero di SSD del
personale docente, degli assegnisti di ricerca e dei docenti
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G) Grado di innovatività del progetto, in termini di
rispondenza ai vigenti programmi di ricerca europei:
massimo punti 10
H) Composizione del gruppo di ricerca: massimo punti 10
Il punteggio viene assegnato al gruppo in modo
proporzionale al numero "n" dei componenti secondo la
relazione: punteggio = 2n. Ai soli fini di tale computo,
saranno considerati unicamente i ricercatori, anche a
tempo determinato,, i dottorandi, gli assegnisti di ricerca,
i contrattisti di ricerca, i borsisti post¬dottorato di ricerca,
i borsisti post ¬lauream.
Art. 4
CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL FONDO
Stabiliti i punteggi per ciascun progetto, risultano idonei
quelli che hanno conseguito almeno 70 punti sui 100
disponibili. L'Amministrazione procede quindi alla
ripartizione dei fondi distribuendo il 20% del FRA in parti
uguali tra tutti i progetti idonei ed il restante 80% agli
stessi progetti in modo proporzionale ai punteggi
assegnati.
Art. 5
RIFERIMENTO TEMPORALE
Il possesso dei requisiti di cui agli articoli 2 e 3 è fissato
al termine ultimo stabilito per la presentazione delle
domande.
a contratto afferenti al gruppo come segue: 2 punti per
ciascun SSD oltre il primo.
G) Composizione del gruppo proponente la ricerca:
massimo 10 punti
Tale punteggio premiale viene assegnato al progetto in
modo proporzionale al numero n dei componenti del
gruppo proponente la ricerca secondo la relazione:
punteggio = 2n.
Ai soli fini di tale computo, saranno considerati
unicamente i ricercatori, anche a tempo determinato, i
dottorandi, gli assegnisti di ricerca, i borsisti post-
dottorato di ricerca, i titolari di contratto di collaborazione
coordinata e continuativa stipulato per lo svolgimento di
attività di ricerca, i fruitori di borsa di studio di ricerca
post-lauream.
Art. 5
CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL FONDO
Stabiliti i punteggi per ciascun progetto, risultano idonei
quelli che hanno conseguito almeno 70 punti sui 100
disponibili. L'Amministrazione procede quindi alla
ripartizione dei fondi distribuendo il 20% del FRA in parti
uguali tra tutti i progetti idonei ed il restante 80% agli
stessi progetti in modo proporzionale ai punteggi
assegnati.
Art. 6
RIFERIMENTO TEMPORALE
Il possesso dei requisiti di cui agli articoli 3 e 4 è fissato
al termine ultimo stabilito per la presentazione delle
domande.
Si riportano, di seguito, rispettivamente l’allegato A) al Regolamento FRA attualmente in vigore e l’allegato
A) al Regolamento FRA modificato:
Allegato A (Regolamento FRA vigente)
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Seduta del 17 dicembre 2012
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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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ALLEGATO A (REGOLAMENTO FRA MODIFICATO)
POLITECNICO DI BARI
PROGETTO DI RICERCA SCIENTIFICA AFFERENTE
AL FONDO DI RICERCA DI ATENEO
1. ANNO_______________________________________________________________________________________
2. TITOLO DELLA RICERCA____________________________________________________________________
3. RESPONSABILE _____________________________________________________________________________
(Cognome) (Nome) (Data di Nascita)
(Cod. SSD) (Qualifica) (Dipartimento) tempo pieno
4. ALTRI COMPONENTI IL GRUPPO DI RICERCA
Qualifica:
PO, PA, RU, DR (dottorando), AS (assegnista), PD (post-doc), BB (borsista post lauream), CR (contrattista ric.), DC
(docente a contratto), TN (tecnico)
_______________________ __________________ ____________________.....____________________
_______________________ __________________ ____________________.....____________________
_______________________ __________________ ____________________.....____________________
_______________________ __________________ ____________________.....____________________
_______________________ __________________ ____________________.....____________________
_______________________ __________________ ____________________.....____________________
_______________________ __________________ ____________________.....____________________
_______________________ __________________ ____________________.....____________________
(Cognome e Nome) (Cod. SSD) (Qualifica) (Dipartimento) (Firma)
5. CODICE DEL SSD MAGGIORMENTE INTERESSATO ALLA RICERCA ___________________
si no
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Altri SSD interessati: ____________________________________________________________________
6. NUOVA RICERCA _________ OPPURE CONTINUAZIONE: (2° - 3° - 4° ANNO) ____________
7. RICHIESTA DI FINANZIAMENTO DEL PROGETTO
A) Spese per materiale inventariabile:
1) Acquisto attrezzature scientifiche € ____________________
2) Acquisto volumi € ___________________
____________________ Totale voce A) __ € ____
B) Spese generali:
1) Materiali di consumo e manutenzione strumenti € ___________________
2) Missioni, congressi, seminari € ____________________
3) Elaborazione dati € ___________________
4) Stampa pubblicazioni contenenti i risultati della ricerca ____________________ €
5) Collaboratori esterni € ___________________
____________________ Totale voce B) __ € ____
8. SINTETICA DESCRIZIONE DELLA RICERCA, DEL GRADO DI INTERDISCIPLINARIETÀ,
DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE:
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
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9. DESCRIZIONE DELLE EVENTUALI ATTREZZATURE DA ACQUISTARE:
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
10. PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE DEL RESPONSABILE NEGLI ULTIMI 5 ANNI (allegare elenco da sito MIUR https://loginmiur.cineca.it/):
(Codice) (Descrizione Tipologia) (Numero complessivo)
11. RICONOSCIMENTI SCIENTIFICI DEL RESPONSABILE NEGLI ULTIMI 5 ANNI
(eventualmenteallegare elenco):
__________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
12. ALTRI FINANZIAMENTI RICEVUTI NEGLI ULTIMI TRE ANNI DAI COMPONENTI DEL
GRUPPO DI RICERCA (Importo complessivo € __________):
€ _____________________ per _____________________________ provenienza ____________________________
€ _____________________ per _____________________________ provenienza ____________________________
€ _____________________ per _____________________________ provenienza ____________________________
Bari, ____________________ IL RESPONSABILE DELLA RICERCA
____________________________________
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
A 1 Lavori a stampa a carattere internazionale (libri, saggi, articoli) con ISSN/ISBN___________________________
A 2 Lavori a stampa a carattere nazionale (libri, saggi, articoli) con ISSN/ISBN ______________________________
A 3 Atti di congressi internazionali con referee ________________________________________________________
A 4 Atti di congressi nazionali con referee ____________________________________________________________
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Il Prof. Marzano ritiene che sia opportuno cassare la parola unitari dell’art. 4, comma 2, lettera A)
“..Pubblicazioni a carattere scientifico del responsabile del gruppo (non più di 20 edite negli ultimi 5 anni):
massimo 56 punti. Tale punteggio è da attribuirsi secondo le seguenti categorie di titoli in ordine di
importanza decrescente, in base a punteggi unitari decisi dalla Commissione nell’ambito di ciascuna
categoria di titoli…”
Inoltre, il Prof. Marzano esprime qualche perplessità sul rilievo scientifico relativo all’attribuzione di
punteggio a coloro che siano stati membri del comitato di programma o del comitato organizzatore di
convegni scientifici nazionali/internazionali, in quanto lo ritiene poco qualificante.
Il Prof. Galietti. chiede che venga attivata un’anagrafe delle ricerca.
Il Rettore. propone di attivare il software PURA fornito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, che
si interfaccia con la banca dati CINECA.
Inoltre, propone come termine per la presentazione dei progetti, il 31 gennaio 2013.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il Regolamento Ripartizione Fondo di Ricerca dell’Ateneo (FRA);
VISTA la bozza del nuovo Regolamento FRA,
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare il regolamento FRA modificato, con le seguenti ulteriori variazioni:
- all’art. 4, comma 2 , lettera A, viene cassata la parola “unitari”;
- l’art. 6 viene modificato come segue:
“Il possesso dei requisiti di cui agli articoli 32 e 43 è fissato al termine ultimo stabilito per la
presentazione delle domande.”
Inoltre, il termine di scadenza del nuovo bando è fissato al 31 gennaio 2013.
P. 184 o.d.g. - Proposta di Accordo Quadro tra Politecnico di Bari ed Apulia Film
Commission Il punto all’o.d.g. è ritirato, in quanto è in fase di elaborazione una proposta aggiornata dell’accordo quadro.
P. 185 o.d.g. - Approvazione bando di concorso per l'ammissione alla Scuola
Interpolitecnica (01.01.2013-31.12.2015) L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
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P. 186 o.d.g. - Proposta di accordo per il finanziamento di n. 3 borse di studio per il
dottorato di ricerca in “Ingegneria elettrica e dell’Informazione” – XXVIII ciclo Il Rettore riferisce che la Telecom Italia ha inviato con e-mail del 15.11.2012, assunta a prot. n. 11817 del
15.11.2012, la seguente proposta di accordo “in formato scambio lettera commerciale” relativa al
finanziamento di n. 3 borse di studio per il dottorato di ricerca in “Ingegneria Elettrica e dell’Informazione”
– XXVIII ciclo:
Spett.le
Politecnico di Bari
Via Amendola 126/B
CAP: 70126 BARI
Oggetto: CONVENZIONE PER IL FINANZIAMENTO DI N 3 BORSE DI STUDIO PER IL DOTTORATO DI RICERCA
IN INGEGNERIA ELETTRICA E DELL’INFORMAZIONECICLO XXVIII ANNO ACCADEMICO 2012/2013
Facendo seguito alle intese intercorse, trascriviamo per conferma di quanto convenuto, il testo della convenzione in
oggetto.
TRA
Telecom Italia S.p.A., con sede legale in Milano, Piazza degli Affari n. 2, codice fiscale e partita IVA n. 00488410010,
Iscrizione al Registro A.E.E. IT08020000000799, Casella PEC: [email protected] nella persona di
Francesco Cardamone. procuratore speciale (di seguito “Telecom”)
E
Il Politecnico di Bari (di seguito indicato anche come “Politecnico”), con sede in Bari, Via Amendola, 126/B, codice
fiscale 93051590722, legalmente rappresentato dal Prof. Nicola Costantino nato a Bari il 24/04/195, nella sua qualità
di Magnifico Rettore protempore,
nel seguito congiuntamente indicate anche le “Parti” e singolarmente la “Parte”
PREMESSO
• che la Legge 3.7.1998, n.210, ed il D.M. 30.4.1999, n.224, contengono disposizioni per le Università circa
l’istituzione e l’organizzazione dei dottorati di ricerca;
• che il Politecnico di Bari ha istituito ed attivato, per il XXVIII ciclo, il corso di dottorato di ricerca in INGEGNERIA
ELETTRICA E DELL’INFORMAZIONE della durata di tre anni con n 9 posti, il cui concorso per la relativa
ammissione risulta bandito con D.R. n. 476 del 21/11/12;
• che il Regolamento del Politecnico di Bari dei corsi di dottorato di ricerca, emanato con D.R. n. 71 del 3 febbraio
2003, prevede che gli oneri per il finanziamento delle borse di studio, comprensive dei contributi per l’accesso e la
frequenza ai corsi, non coperti dai fondi ripartiti dai decreti del Ministro di cui alla medesima Legge n.210/98,
possono essere coperti dal Politecnico stesso anche mediante convenzione con soggetti estranei all’amministrazione
universitaria;
• che il citato bando di concorso prevede la possibilità che, fermo restando il numero complessivo dei posti messi a
concorso, i posti con borsa di studio siano aumentati a seguito di finanziamenti, ottenuti da enti pubblici di ricerca o
da qualificate strutture produttive private, anche dopo la pubblicazione del bando di concorso ma entro la data di
affissione della graduatoria di merito;
• la Telecom è interessata a promuovere, in collaborazione con il Politecnico di Bari, programmi di ricerca avanzata
in ordine a tematiche di approfondimento del dottorato di ricerca in Ingegneria Elettrica e Dell’Informazione (XXVIII
ciclo), in particolare per quel che riguarda il tema “Augmented Spaces and Semantic Sensor Networks for Smart
Services”; nell’ambito di specifiche ricerche dettagliate in allegato C. Tutto quanto sopra premesso tra le Parti si
conviene e si stabilisce quanto segue.
Art. 1 – Con la presente convenzione (di seguito “Convenzione”) il Politecnico di Bari, sede amministrativa del
dottorato di ricerca in Elettrica e Dell’Informazione (di seguito “Dottorato”) si impegna ad attivare tre(3) posti
aggiuntivi con borsa di studio (di seguito “Borsa/e”), finanziate dalla Telecom., da mettere a concorso per il XXVIII
ciclo del predetto Dottorato secondo le modalità ed i criteri stabiliti dal bando di concorso, pubblicato nella G.U. – IV
Serie Speciale “Concorsi ed Esami” n…….. del ………….. e sulla base delle vigenti disposizioni di legge, tenendo
presente, in particolare, che per la copertura dei posti previsti dalla presente Convenzione sarà utilizzata la
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graduatoria del relativo concorso, fino alla concorrenza del numero di borse di studio previste dal bando e di tutte
quelle aggiuntive finanziate da enti pubblici di ricerca o da qualificate strutture produttive private.
Art. 2 – La Telecom metterà a disposizione del Politecnico di Bari, per l’intero triennio di durata del corso di
Dottorato di cui trattasi, la somma complessiva di Euro 69.743,85 quale importo per l’erogazione di una Borsa di
studio (comprensive delle ritenute fiscali, previdenziali ed assistenziali) e delle spese di funzionamento, spese per
soggiorno all’estero (aumento del 50% della borsa di studio da versare solo per effettivo soggiorno all’estero) e delle
tasse d’iscrizione
La Telecom verserà al Politecnico di Bari, presso la Monte dei Paschi di Siena, agenzia n. 9, Viale della Repubblica n.
90, Bari, Ente Tesoreria del Politecnico di Bari, codice IBAN:…………….codice SWIFT/BIC:……. entro trenta giorni
dalla sottoscrizione della presente Convenzione, la prima rata pari ad Euro 19.208,85. Il Politecnico di Bari non darà
corso all’attribuzione delle Borse aggiuntive nel caso la Telecom non abbia provveduto entro il termine suddetto al
versamento della prima rata..
Qualora per Decreto Ministeriale, l'importo delle Borse venga maggiorato, la Telecom verserà una ulteriore somma,
pari all'importo relativo alla suddetta maggiorazione. Allo stesso modo la Telecom verserà eventuali somme al fine di
coprire maggiori oneri derivanti da aumenti fiscali.
Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, la(e) Borsa(e) di studio non dovesse essere assegnata nell’ambito della
graduatoria del concorso di ammissione per il corso di Dottorato XXVIII Ciclo, o qualora il relativo beneficiario non
possa più godere della stessa per rinuncia o per altri motivi, l’importo (o gli importi) non utilizzato sarà accantonato
dal Politecnico di Bari nel proprio bilancio e messo a disposizione nel successivo esercizio con le medesime modalità e
per gli stessi scopi, ossia sarà destinato al ciclo successivo del medesimo corso di Dottorato indicato in epigrafe o,
previa richiesta formale e insindacabile di Telecom, restituito dalla medesima entro 31/03/2013 restando in ogni caso
inteso che Telecom dovrà essere tempestivamente informata dell’esito del concorso.
La Telecom verserà, altresì, su richiesta del Politecnico di Bari, ove la ricerca fosse di suo interesse, la maggiorazione
del 50% della Borsa per eventuali periodi consentiti di soggiorno all’estero, ai sensi dell’art.7 del D.M. 30.4.1999,
n.224.
Il dottorando potrà svolgere la sua attività di ricerca presso la Telecom utilizzando i laboratori e le attrezzature della
stessa Telecom stessa; si intende che i costi assicurativi e ogni qualsivoglia spesa dovranno essere a carico del
Politecnico di Bari.
Per gli anni successivi il primo, la Telecom .verserà al Politecnico di Bari ciascuna rata pari ad Euro 19.208,8 5 entro
il ……… ed entro il ……………...alle medesime coordinate bancarie di cui sopra.
Art. 3 – Il conferimento delle Borse non dà comunque luogo a rapporti di lavoro né con il Politecnico di Bari né con
Telecom né a valutazioni ai fini di carriere giuridiche ed economiche.
Art. 4 – La presente Convenzione ha effetto dalla data di sottoscrizione e fino alla scadenza del relativo corso del
XXVIII ciclo di Dottorato di ricerca di cui al precedente art. 1.
Art. 5– La presente Convenzione, redatta nella forma della corrispondenza commerciale, è soggetta a registrazione
solo in caso d’uso; le spese di registrazione e di bollo saranno a carico della Parte che la richiede.
Art. 6 –- Il Politecnico si impegna a comunicare a Telecom i risultati delle attività di ricerca, mano a mano che le
stesse vengono realizzate.
Ai fini della presente Convenzione si intende per Risultati qualsiasi scoperta, invenzione, idea, metodo, processo,
informazione, dato, software (in qualsiasi formato incluso il codice sorgente) o altra conoscenza scoperti, concepiti,
sviluppati e/o ridotti in pratica nell’ambito delle attività di ricerca condotte dai dottorandi, relativamente all’oggetto
delle borse di dottorato di cui alla presente Convenzione e tutti i relativi diritti di proprietà intellettuale e/o industriale
ad essi connessi. I Risultati saranno di proprietà congiunta di Telecom e/o di sua affiliata designata da Telecom e del
Politecnico di Bari e oggetto di specifici accordi, essendo pertanto escluso ogni diritto di brevettazione esclusiva in
capo al Politecnico. Telecom sottoporrà per la firma al personale del Politecnico e a eventuale personale esterno
incaricato dal medesimo un testo conforme all’Allegato A per accettazione delle previsioni del presente articolo.
Telecom sottoporrà altresì al dottorando, per accettazione delle previsioni del presente articolo, un testo conforme
all’Allegato B, da considerarsi anch’esso parte integrante della presente Convenzione.
Su eventuali invenzioni associate ai Risultati potranno essere depositate domande di brevetto, a proprio arbitrio da
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Telecom o dalle sue affiliate sentito il Politecnico di Bari.
A tale fine il Politecnico si impegna a fornire a Telecom o alle sue affiliate le informazioni e gli elementi necessari al
deposito ed alla prosecuzione di domande di brevetto italiane o estere che si riferiscano a tali Risultati.
Nel caso in cui Telecom dovesse depositare una o più domande di brevetto, anche in momenti successivi, per una o più
invenzioni nell’ambito dei Risultati, Telecom stessa corrisponderà al Politecnico un importo di volta in volta da
definire in accordo tra le parti..
Inoltre, qualora sia concesso a Telecom un brevetto, da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo e/o del Patent and
Trademark Office USA, per una tale invenzione, Telecom corrisponderà all’Università un ulteriore importo di Euro
2000 + IVA per il primo brevetto concesso da parte dell'Ufficio Brevetti Europeo (Primo Importo Successivo) e un
ulteriore importo di Euro 2000 + IVA per il primo brevetto concesso da parte del Patent and Trademark Office USA
(Secondo Importo Successivo).
Nessun importo sarà dovuto da Telecom in relazione alla concessione di brevetti sull’invenzione diversi da quelli
concessi dall’Ufficio Brevetti Europeo e dal Patent and Trademark Office USA.
La mancata concessione del brevetto da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo e/o dal Patent and Trademark Office USA
non comporterà per il Politecnico alcun obbligo di restituzione a Telecom dell’Importo Iniziale e libererà Telecom
dall’obbligo di corrispondere ogni ulteriore importo.
Resta inteso che Telecom in relazione a ciascuna invenzione, potrà a sua discrezione, abbandonare o far decadere in
qualsiasi momento la procedura di concessione del relativo brevetto presso l’Ufficio Brevetti Europeo e/o il Patent and
Trademark Office USA o presso entrambi senza che il Politecnico possa contestare tale decisione né avanzare alcuna
pretesa riguardo il relativo Primo e/o Secondo Importo Successivo.
Il Politecnico si impegna a trattare in maniera riservata, a non divulgare, a non mettere a disposizione di terzi, e a non
usare per scopi diversi da quelli della Convenzione, i Risultati così come ogni informazione ricevuta da TELECOM ai fini
della Convenzione.
Eventuali pubblicazioni che abbiano per argomento parziale o totale i Risultati saranno trasmesse agli organismi
referenti del Politecnico da parte del dottorando, contestualmente all’invio del materiale in bozza (la “Bozza”) a Telecom
affinché sia sottoposto al suo esame.
Entro 20 (venti) giorni dalla ricezione della Bozza Telecom potrà:
a. concedere il nulla osta alla pubblicazione della Bozza; nell’ipotesi in cui per l’organismo referente le tempistiche di
pubblicazione scadano antecedentemente ai 20 (venti) giorni di cui sopra, sarà onere del Politecnico informarne Telecom
e cura di quest’ultimo approvare o meno la pubblicazione entro i predetti termini;
b. approvare la pubblicazione della Bozza subordinatamente all’effettuazione di integrazioni, soppressioni o modifiche
che servano, a giudizio di Telecom, a tutelare la riservatezza dei Risultati; nell’ipotesi in cui le tempistiche di
pubblicazione scadano antecedentemente ai 20 (venti) giorni di cui sopra, sarà onere del Politecnico informarne Telecom
e cura di quest’ultimo comunicare al Politecnico le integrazioni e/o soppressioni e/o modifiche da apportare entro i
predetti termini;
c. ritardare la pubblicazione della Bozza per un periodo massimo di 2 (due) mesi dal ricevimento della medesima.
Art. 7 –Le Parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dall’interpretazione ed
attuazione della presente Convenzione. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere l’accordo, per qualsiasi controversia
derivante dall’interpretazione o dall'esecuzione del presente atto sarà competente in via esclusiva il Foro di Roma
Art. 8 –Il Politecnico di Bari dichiara di aver preso visione, in sede di perfezionamento della presente Convenzione, della
versione corrente del Codice Etico e di Condotta e dei Principi di comportamento con la Pubblica Amministrazione del
Gruppo TELECOM Italia, pubblicati sul sito internet di Telecom ai cui principi etico-comportamentali si conformerà
l’esecuzione della presente Convenzione. Telecom dichiara di aver preso visione del Codice Etico del Politecnico di Bari,
in sede di perfezionamento della presente Convenzione, disponibile sul sito interenet dell’Ateneo e ai cui principi si
conformerà l’esecuzione della presente Convenzione.
Art. 9 –Al momento della sottoscrizione della presente Convenzione non sono previsti trattamenti di dati personali da
ciascuna delle Parti per conto dell’altra. Qualora, nel corso del presente Convenzione una o entrambe le Parti dovessero
effettuare trattamenti di dati personali, le Parti stesse, ognuna per quanto di competenza, si conformeranno alle
disposizioni del Codice privacy (D.Lgs 196/03).
Art.10 – Qualsiasi comunicazione inerente l’esecuzione del presente Convenzione sarà eseguita per iscritto e inviata con
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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qualsiasi mezzo atto a comprovarne l’avvenuta ricezione, ai seguenti indirizzi:
per il Politecnico di Bari prof. Nicola Costantino email [email protected]; prof. Eugenio Di Sciascio email
per TELECOM Italia Ida Sirolli email [email protected]
o all’eventuale diverso indirizzo che ciascuna Parte potrà successivamente comunicare all’altra con le modalità sopra
indicate.
Ogni variazione inerente alla presente Convenzione dovrà essere concordata tra le Parti in forma scritta.
Art. 11 – Per quanto non specificato nella presente Convenzione, si fa riferimento alle norme legislative vigenti n materia,
in particolare alla Legge 3.7.1998, n.210, e al D.M. 30.4.1999, n.224.
Sono allegati alla presente Convenzione:
Allegato A - Schema di lettera d’impegno del personale del Politecnico e personale esterno
Allegato B - Schema di lettera d’impegno del dottorando
Restiamo in attesa di una Vs. lettera, recante la trascrizione integrale del presente testo su Vs. carta intestata, siglata in
ogni sua pagina e sottoscritta in calce da Vs. rappresentante legale con firma per esteso e leggibile apposta su Vs.
timbro, in segno di completa accettazione.
Distinti saluti.
TELECOM ITALIA S.p.A.
Allegato “A”
Schema di lettera d’impegno (da inviare completata opportunamente)
Spett.le
Telecom Italia SpA
Corso d’Italia, 41 00198 ROMA
Alla c.a. del Dr. Francesco Cardamone
Responsabile HRO. Sviluppo e Comunicazione
e
Spett.le
Politecnico di BARI
Via Amendola 126/B BARI
Alla c.a…………………..
Oggetto: Attività di ricerca inerente il corso di dottorato di ricerca in INGEGNERIA ELETTRICA E
DELL’INFORMAZIONE sul tema “Augmented Spaces and Semantic Sensor Network for Smart Services- Ciclo
XXVIII Anno Accademico 2012-2013.
Il sottoscritto dichiara che nell’ambito delle attività in oggetto si atterrà strettamente alle
sotto indicate condizioni:
Qualsiasi scoperta, invenzione, idea, metodo, processo, informazione, dato, software (in qualsiasi formato incluso il
codice sorgente) o altra conoscenza (i Risultati) scoperti, concepiti, sviluppati e/o ridotti in pratica nell’ambito delle
attività di ricerca relative all’oggetto della borse di dottorato di cui alla Convenzione sottoscritta tra Telecom e il
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Politecnico di Barie tutti i relativi diritti di proprietà intellettuale e/o industriale ad essi connessi saranno di proprietà
congiunta di Telecom e/o di sua affiliata designata da Telecom e del Politecnico di Bari, essendo pertanto escluso ogni
diritto di brevettazione esclusiva in capo al Politecnico di Bari.
Su eventuali invenzioni associate ai Risultati potranno essere depositate domande di brevetto, a proprio arbitrio da
Telecom o dalle sue affiliate. In tal caso il sottoscritto si impegna a fornire al Politecnico e a Telecom o alle sue
affiliate le informazioni e gli elementi necessari al deposito ed alla prosecuzione di domande di brevetto italiane o
estere che si riferiscano a tali Risultati.
Nel caso di Risultati raggiunti anche con il contributo di personale del Politecnico, qualora Telecom depositi una o più
domande di brevetto, anche in momenti successivi, per una o più invenzioni nell’ambito dei Risultati, Telecom
corrisponderà al sottoscritto la quota parte di quanto previsto all'art. 6 della Convenzione.
Inoltre, il sottoscritto si impegna a mantenere, nei confronti di qualsiasi persona estranea all’attività di ricerca, la
riservatezza per quanto attiene a informazioni, cognizioni e documenti dei quali verrà comunque a conoscenza
nell’ambito dello svolgimento delle attività di cui all’oggetto, nonché per quanto attiene ai risultati conseguiti
nell’ambito di tale collaborazione. Nel caso in cui le informazioni, cognizioni e documenti, nonché i risultati conseguiti
nell’ambito delle suddette attività dovessero essere oggetto di pubblicazione totale o parziale, il sottoscritto ne
informerà preventivamente Telecom la quale potrà richiedere di sospendere tali pubblicazioni per un massimo di 2
mesi o di effettuare integrazioni, soppressioni o modifiche che servano, a giudizio di Telecom, a tutelare la riservatezza
dei Risultati o l'interesse alla brevettazione.
Il sottoscritto dichiara, infine, che svolgerà le proprie attività di ricerca in modo indipendente e originale e senza
violare diritti di terzi, in particolare diritti di proprietà industriale e intellettuale e che i Risultati della sua attività
saranno esenti da tali violazioni.
Data
Firma_______________________________
Allegato “B”
Schema di lettera d’impegno del Dottorando (da inviare completata opportunamente)
Spett.le
Telecom Italia SpA
Corso d’Italia, 41 00198 ROMA
Alla c.a. del Dr. Francesco Cardamone
Responsabile HRO. Sviluppo e Comunicazione
e
Spett.le
Politecnico di BARI
Via Amendola 126/B BARI
Alla c.a…………………..
Oggetto:Oggetto: Attività di ricerca inerente il corso di dottorato di ricerca in INGEGNERIA ELETTRICA E
DELL’INFORMAZIONE sul tema “Augmented Spaces and Semantic Sensor Network for Smart Services- Ciclo
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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XXVIII Anno Accademico 2012-2013.
Il sottoscritto ………………………..dichiara che nell’ambito delle attività in oggetto si atterrà strettamente alle sotto
indicate condizioni:
Proprietà dei Risultati
Qualsiasi scoperta, invenzione, idea, metodo, processo, informazione, dato, software (in qualsiasi formato incluso il
codice sorgente) o altra conoscenza (i Risultati Dottorando) scoperti, concepiti, sviluppati e/o ridotti in pratica dal
sottoscritto nell’ambito delle attività di ricerca relative all’oggetto della borsa di dottorato di cui alla Convenzione
sottoscritta tra Telecom e il Politecnico di Bari e tutti i relativi diritti di proprietà intellettuale e/o industriale ad essi
connessi saranno di proprietà congiunta di Telecom e/o di sua affiliata designata da Telecom e del Politecnico, essendo
pertanto escluso ogni diritto di brevettazione in capo al dottorando. Su eventuali invenzioni associate ai Risultati
potranno essere depositate domande di brevetto, a proprio arbitrio da Telecom o dalle sue affiliate. In tal caso il
sottoscritto si impegna a fornire a Telecom o alle sue affiliate le informazioni e gli elementi necessari al deposito ed
alla prosecuzione di domande di brevetto italiane o estere che si riferiscano a tali Risultati .
Qualora Telecom depositi una o più domande di brevetto, anche in momenti successivi, per una o più invenzioni
nell’ambito dei Risultati del Dottorando, Telecom corrisponderà al dottorando un importo onnicomprensivo (Importo
Iniziale) di Euro 2000 + IVA in occasione del deposito della prima di tali domande di brevetto.
Inoltre, qualora sia concesso a Telecom un brevetto, da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo e/o del Patent and
Trademark Office USA, per una tale invenzione, Telecom corrisponderà al sottoscritto un ulteriore importo di Euro
2000+ IVA per il primo brevetto concesso da parte dell'Ufficio Brevetti Europeo (Primo Importo Successivo) e un
ulteriore importo di Euro 2000+ IVA per il primo brevetto concesso da parte del Patent and Trademark Office USA
(Secondo Importo Successivo).
Nessun importo sarà dovuto da Telecom in relazione alla concessione di brevetti sull’invenzione diversi da quelle
concessi dall’Ufficio Brevetti Europeo e dal Patent and Trademark Office USA.
La mancata concessione del brevetto da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo e/o dal Patent and Trademark Office USA
non comporterà per il sottoscritto alcun obbligo di restituzione a Telecom dell’Importo Iniziale e libererà Telecom
dall’obbligo di corrispondere ogni ulteriore importo. E’ inteso che Telecom, in relazione a ciascuna invenzione, potrà a
sua discrezione, abbandonare o far decadere in qualsiasi momento la procedura di concessione del relativo brevetto
presso l’Ufficio Brevetti Europeo e/o il Patent and Trademark Office USA o presso entrambi senza che il sottoscritto
possa contestare tale decisione né avanzare alcuna pretesa riguardo il relativo Primo e/o Secondo Importo Successivo.
Inoltre, il sottoscritto si impegna a mantenere, nei confronti di qualsiasi persona estranea all’attività di ricerca, la
riservatezza per quanto attiene a informazioni, cognizioni e documenti dei quali verrà comunque a conoscenza
nell’ambito dello svolgimento delle attività di cui all’oggetto, nonché per quanto attiene ai risultati conseguiti
nell’ambito di tale collaborazione. Nel caso in cui le informazioni, cognizioni e documenti, nonché i risultati conseguiti
nell’ambito delle suddette attività dovessero essere oggetto di pubblicazione totale o parziale, il sottoscritto ne
informerà preventivamente Telecom la quale potrà richiedere di sospendere tali pubblicazioni per un massimo di 3
mesi o di effettuare integrazioni, soppressioni o modifiche che servano, a giudizio di Telecom, a tutelare la riservatezza
dei Risultati o l'interesse alla brevettazione.
Il sottoscritto dichiara, infine, che svolgerà le proprie attività di ricerca in modo indipendente e originale e senza
violare diritti di terzi, in particolare diritti di proprietà industriale e intellettuale e che i Risultati del Dottorando della
sua attività saranno esenti da tali violazioni.
Data
Firma_______________________________
Allegato C
Descrizione dei temi di ricerca delle Borse di dottorato
A) TITOLO: Object (B)logging - autodescrizione di oggetti in contesti pervasivi
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Abstract: La ricerca si propone di utilizzare le tecniche di mining e in particolare il machine learning insieme alle
teorie evolutive in contesti pervasivi per consentire ad oggetti di auto-descriversi estrapolando informazioni che li
caratterizzano a partire dall'ambiente che li circonda. L'idea di base è quella di dotare un oggetto di un core
descrittivo in una logica dalla semantica ben definita e poi di costruire attorno ad esso congiunti atomici di
annotazione in modo totalmente automatico in quanto semplicemente dedotti dalla evoluzione dell'oggetto e dalla sua
persistenza in un dato contesto. La ricerca prevede che ogni oggetto possa descriversi senza interventi esterni
mutuando le proprie caratteristiche dall'ambiente e arricchendole durante la sua vita utile.
Man mano che un oggetto progredisce arricchisce la propria dotazione descrittiva esponendola al mondo esterno come
in un blog. Lo stream reasoning (che è parte essenziale della proposta) permette di adoperare le tecniche di
matchmaking per ridurre enormi moli di dati provenienti dai sensori a bordo dell'oggetto (presumibilmente dotato di
un tag RFID arricchito di rilevatori sensoriali) nonché dall'ambiente permeato da una WSN. Ciascun oggetto espone
così al mondo esterno una descrizione delle proprie caratteristiche di tipo formale, riferita ad una concettualizzazione
di dominio condivisa e machine understandable. Sulla stessa si abilitano così servizi a valore aggiunto di discovery,
composizione, orchestrazione nonché attuazione. Un (b)log annotato di oggetto accompagnerà la sua vita e la sua
storia senza l'intervento esterno, disponibile in modalità cloud.
riferimenti tecnologici: (i) Machine learning per l'estrazione del contesto e per la annotazione di oggetto; (ii) Stream
reasoning in ambiti pervasivi per il supporto al mining e nell'ambito dei servizi di
discovery e composizione/orchestrazione; (iii) protocolli di discovery per contesti resource constrained; (iv) studio e
applicazione delle teorie evolutive per la connotazione di entità a partire dall'ambiente che le permea; (v) RFID e
WSSANs (Wireless Semantic Sensor and Actor Networks)
come tecnologie infrastrutturali di riferimento.
B) TITOLO: Reti wireless ad-hoc opportunistiche per il monitoraggio pervasivo di aree ad alta rilevanza mediante
mining e matchmaking su base semantica
Abstract: la proposta mira a costituire un sistema per il controllo in retroazione delle produzioni naturali ad elevato
valore aggiunto (colture DOP, biologiche, prodotti pregiati). Mutuando concetti e principi fondamentali dai sistemi in
feedback per scopi industriali, la ricerca triennale mira a costituire un framework incentrato sul prodotto (product-
centric) in grado di condizionare e ricondizionare l'ambiente in virtù della curva evolutiva del prodotto stesso
opportunamente estratta e annotata. Nella fattispecie, si vuole procedere alla misurazione di parametri di riferimento
per beni specifici che ne connotino qualità, livello di maturazione, rilevanza commerciale, prerogative organolettiche.
Mediante l'uso di tecniche di data mining e in particolare di machine learning i parametri estratti da sensori integrati
in tag RFID associati al prodotto permetteranno di passare da un livello parametrico di campo ad annotazioni di
prodotto di alto livello dalla semantica ben definita e riferite ad un vocabolario condiviso (ontologia). Esse verranno
adoperate per la misurazione degli scostamenti eventuali della curva di evoluzione di un prodotto da un optimum
standardizzato (distanza semantica). Saranno altresì evidenziate cause e fattori correttivi in modo completamente
automatico grazie all'uso del matchmaking deduttivo e agli algoritmi di inferenza non standard. Tali fattori correttivi
verranno riconvertiti mediante reverse engineering in parametri di iniezione sull'ambiente in modo da modificare (ove
possibile) il contesto per migliorare l'impatto dello stesso sul prodotto. Le reti wireless ad-hoc che permeano
l'ambiente, saranno infatti deputate alla estrazione delle informazioni contestuali in fase di azione allorquando il
contesto dovrà essere annotato e tale annotazione poi contribuire alla deduzione delle strategie correttive mediante
inferenze opportune. In fase di reazione, tali strategie correttive annotate in logica dovranno essere riconvertite in
parametri ambientali da imputare ai sistemi di attuazione che caratterizzano l'ambiente. Riferimenti teorici e
tecnologici: i) CoAP come protocollo di discovery in scenari resource-constrained; ii) RFID e WSSANs per tecnologie
infrastrutturali di riferimento; iii) machine learning per Internet of Things per estrazione del contesto e monitoraggio
di prodotto; iv) matchmaking deduttivo mediante algoritmi inferenziali non standard per: iv.a) riduzione di grandi moli
di dati e iv.b) supporto alle decisioni; v) parametrizzazione delle risultanze del matchmaking mediante tecniche di
reverse engineering con scopi di controllo in retroazione di ambienti confinati.
C) TITOLO: monitoraggio e annotazione di biosegnali per l’analisi delle sensazioni via wearable computing
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Abstract: la proposta punta all’estrazione di informazioni per il cosiddetto sentiment analysis di soggetti coinvolti in
specifici contesti d’uso mediante il monitoraggio di segnali biologici in modo non intrusivo. Nella fattispecie, scopo del
lavoro di ricerca è quello di procedere alla integrazione di microelettronica multisensoriale all’interno di indumenti
(wearable electronics and computing) oppure all’interno di oggetti di utilizzo quotidiano pervasivi ma non invasivi
orientati alla estrazione di parametri vitali di riferimento per soggetti coinvolti in scenari sociali. In particolare si
provvederà alla identificazione, selezione e misurazione di valori che connotino la tipologia, la qualità, il livello di una
emozione oltre che la sua rilevanza rapportata ad un dato contesto di riferimento. Si provvederà poi a implementare in
tecnologia ST un modulo transponder per rendere possibile la trasmissione dati wireless a un dispositivo in grado di
ospitare storage e logiche di controllo. Inoltre, mediante l'uso di tecniche di machine learning basate sulla semantica
dei concetti, i parametri estratti da sensori e apparati integrati, saranno veicolati da un livello numerico di campo ad
annotazioni che connotino categorie emozionali ad alto livello assumendo una semantica ben definita con riferimento
ad una ontologia condivisa. L’analisi emozionale sarà condotta in riferimento ad uno stimolo in ingresso che il
soggetto riceve e verrà adoperata per migliorare gli stimoli stessi (nel senso di renderli sempre più efficaci e
produttivi) oltre che per la valutazione oggettiva delle interazioni tra soggetti.
Lo scenario di riferimento selezionato sarà quello della Fiera del Levante di Bari, una campionaria con rilevanza
storica ma concreta per il Mezzogiorno. Un tale contenitore di relazioni di tipo commerciale, politico-economico
nonché culturali, verrà adoperato come contesto per le misurazioni e la validazione. Saranno cioè identificate
interazioni da connotare e reazioni a stimoli interni ed esterni da valutare. Scopo finale è l’applicazione
dell’annotazione delle sensazioni e del successivo matchmaking su base semantica per effettuare una analisi di
dettaglio di emozioni e comportamenti in modo totalmente trasparente rispetto all’utente. Tutto ciò avverrà in loco e in
tempo reale mediante l’utilizzo di smartphone e comunicazioni wireless ad-hoc. L’output del sistema deve tendere a
evidenziare cause ed eziologia di azioni e comportamenti, identificare i fattori correttivi agli stimoli in feedback, in
modo da orientare le risposte in modo completamente automatico (grazie all'uso del matchmaking deduttivo e agli
algoritmi di inferenza non standard). Tutti i fattori correttivi estratti saranno ricompresi in una larga attività che incide
su scambi, interazioni e stimoli ambientali in modo da modificare (ove possibile) il contesto per migliorare l'impatto
economico, commerciale, culturale desiderato. Riferimenti teorici e tecnologici: i) 802.15.6 – layer HBC (Human Body
Communication) come protocollo di comunicazione e discovery in BAN (Body Area Network); ii) machine learning per
Internet of Things per l’annotazione di biosegnali; iii) inferenze non standard per: iii.a) stream reasoning e iii.b)
sentiment analysis; iv) wearable electronics; v) circuiti a bassa potenza custom per la lettura multi-elettrodo in
tecnologia ST 0.13um.
Il Rettore, altresì, riferisce che è pervenuta richiesta, con nota datata 14.12.2012, da parte del prof. Saverio
Mascolo, di n. 1 borsa di dottorato in Ingegneria Elettrica e dell’Informazione a valere sui fondi del progetto
PON 01 “Piattaforma di Servizi per l’Internet del Futuro” (Platino) CUP D91H120000300008
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Prof. Marzano esprime forti perplessità sulle condizioni stabilite dalla Telecom SpA nella Convenzione, in
particolare sui risultati della ricerca e, pertanto, dichiara che se il Senato non si pronuncerà su una modifica
dei suddetti vincoli, non approverà la Convenzione.
Il Prof. Berardi sottolinea l’importanza di approvare la convezione nella seduta odierna e, pertanto, il
Rettore, pur condividendo quanto espresso dal Prof. Marzano, propone di approvare la Convenzione tra la
Telecom Italia SpA e il Politecnico di Bari, dando mandato ai proff. Berardi e Di Sciascio di proporre alla
Telecom SpA la revisione dei vincoli più stringenti sulla proprietà intellettuale.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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UDITA la relazione del Rettore;
VISTO la Legge n. 210/98 come modifica dalla L.240/2010;
VISTO il Decreto Ministeriale n. 224/99;
VISTO il D.M. 18 giugno 2008 “aumento dell’importo annuale delle borse di dottorato di ricerca”;
VISTO il Regolamento dei corsi di dottorato di ricerca del Politecnico di Bari, emanato con D.R. n. 71
del 03.02.2003 e successive modificazioni e/o integrazioni;
VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n.240, in particolare l’art.19;
VISTA la circolare MIUR del 14.3.2011;
VISTA la delibera del Senato Accademico del 13 settembre 2012 con la quale sono stati istituiti i corsi di
dottorato di ricerca del XXVIII ciclo afferenti alla Scuola di Dottorato di questo Politecnico A.A.
2012/2013;
VISTA la delibera del S.A. del 16.11.2012;
all’unanimità,
DELIBERA
- di approvare la Convenzione tra la Telecom Italia SpA e il Politecnico di Bari per il finanziamento di n 3
borse di studio per il dottorato di ricerca in ingegneria elettrica e dell’informazione ciclo XXVIII - anno
accademico 2012/2013, dando mandato ai proff. Berardi e Di Sciascio di proporre alla Telecom SpA la
cancellazione o la revisione dei vincoli relativi alla proprietà intellettuale, in particolare dell’art. 6 della
Convenzione;
- di approvare la n. 1 borsa di Dottorato in Ingegneria Elettrica e dell’Informazione, a valere sui fondi del
progetto PON 01 “Piattaforma di Servizi per l’Internet del Futuro” (Platino) CUP D91H120000300008.
P.187 o.d.g. - Richieste patrocinio L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
P. 188 o.d.g. - Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari e Zanzar
System SpA
L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
P. 189 o.d.g. - FFO 2011- Interventi di assegnazione DM n.439 del 3 novembre 2011 –
Art. 13 “Interventi specifici”: criteri e metodologie di riparto, istruttoria del Nucleo di
Valutazione di Ateneo L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
P. 190 o.d.g. - Nulla osta supplenze fuori sede L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato
P. 191 - Richiesta di interpretazione autentica dell’art. 42, comma 2, lett. d) dello
Statuto del Politecnico di Bari
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Il punto all’o.d.g. e ritirato, in quanto è stata resa una comunicazione dal Direttore Generale.
P. 192 o.d.g. - Borse di studio per gli immatricolati ai corsi di laurea magistrale e per i
laureandi dei corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico nell’A.A. 2012/13 L’esame del punto all’odg è rinviato.
Esce dalla sala consiliare il prof. Marzano.
P. 193 o.d.g. - Richiesta di anticipo seduta di laurea Il Rettore riferisce che è pervenuta da parte di uno studente immatricolato alla LM in Ingegneria Civile
nell’a.a. 2011/2012, la richiesta di anticipare la propria seduta di laurea al mese di dicembre 2012, quando la
prima sessione utile per gli immatricolati nel 2011/12 sarebbe prevista per giugno 2013. Lo studente come da
delibera del 16.05.2012 del Consiglio unitario di classe delle lauree di Ingegneria Civile ha anticipato al I
anno gli esami di Geomeccanica degli ammassi rocciosi, Materiali per il risanamento delle opere civili e
Progettazione integrata delle infrastrutture viarie, ed ha inoltre sostituito l’esame di Fondazioni con l’esame
di opere di sostegno come da delibera del medesimo CUC datata 31.01.2012. Allo studente è stato inoltre
consentito l’anticipo degli esami di ricerca operativa e di modelli e metodi di ottimizzazione e di trasporti
marittimi e aerei e sistemi di infrastrutture e viabilità come da verbale del 06.11.2012 della Giunta del
DICATECh. Lo studente potrebbe pertanto laurearsi avendo sostenuto tutti gli esami previsti dal proprio
percorso di studi, di cui uno del I anno e due del II anno in virtù delle delibere sopra riportate prima delle
date previste per la sessione d’esame, da dicembre 2012 in poi, mentre la prima sessione utile di laurea per
gli immatricolati 2011/12 è prevista attualmente per giugno 2013. Il Rettore specifica che trattasi del primo
caso di questo genere nel Politecnico di Bari ed invita i presenti ad esprimersi in merito considerando che
un’eventuale approvazione della richiesta costituirebbe un importante precedente per eventuali analoghe
richieste future. Il Rettore specifica inoltre che andrà verificata la possibilità di meccanizzare sul portale
ESSE 3 la laurea in questione, che altrimenti potrà essere gestita solo manualmente da parte del personale di
segreteria, e pertanto lo studente potrebbe non essere registrabile nell’Anagrafe nazionale degli studenti
come studente laureato
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Prof. Castorani dichiara di essere contrario alla richiesta prodotta dallo studente, in quanto non esiste una
norma che consente a un ragazzo meritevole di anticipare la durata legale del corso di laurea.
Il prof. Monno rammenta che in passato ci sono stati casi analoghi che hanno trovato accoglimento dal
Senato Accademico.
La Sig. Palumbo ritiene carente la documentazione relativa al piano di studio in ingegneria civile dello
studente, al fine di valutare se sia meritevole. In ogni caso la Sig.ra Palumbo dichiara di essersi informata
personalmente e di aver verificato che la giunta del DICATECh sta per varare un regolamento, relativo alla
possibilità di anticipare esami dal secondo semestre al primo semestre, che va in contrasto sia le disposizioni
del CUC di Ingegneria Civile sia con quanto prodotto dalla Giunta DICATECh
Altresì, dichiara di aver potuto constatare che l’esame a scelta inserito nel suo piano di studio dello studente,
è Ricerca operativa e modelli e metodi di ottimizzazione, il cui esame non viene più erogato da circa quattro
anni. Inoltre, lo studente non dovrebbe maturare la per lo meno un semestre per verbalizzare e l’esame e poi
la seduta di laurea prevista è quella che si terrà nella giornata di domani quella di domani e, quindi, si evince
lo studente abbia concluso tutto il percorso di studi e solo a posteriori stia chiedendo il parere del Senato,
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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delegittimandolo dalle proprie funzioni.
Il Rettore condivide quanto esposto dal Prof. Castorani e dalla studentessa Palumbo e, pertanto, propone di
non accogliere la richiesta e di valutare l’opportunità di redigere apposita regolamentazione in materia.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo, Monno,
Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Rettore;
VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;
VISTO Il Regolamento Didattico di Ateneo,
all’unanimità,
DELIBERA
di considerare non ricevibile la richiesta di laurea anticipata, presentata dallo studente, in quanto tale
fattispecie non è prevista dal Regolamento Didattico vigente.
Rientra il prof. Marzano.
P. 195 o.d.g. Linee di indirizzo dell’offerta formativa per l’anno accademico 2013-2014 Il Prorettore Vicario riferisce che le presenti linee guida si riferiscono alla programmazione 2013-2014
dell’offerta formativa relativa ai Corsi di Laurea triennali, Corsi di Laurea Magistrali biennali, Corsi di
Laurea Magistrali a ciclo unico quinquennali.
Nella programmazione dell’offerta formativa dovrà applicarsi integralmente il D.M. 22.09.2010, n.17.,
rispettandone i requisiti minimi di trasparenza, qualità e docenza e assicurando la sostenibilità per ciascun
Corso di Laurea.
L'imminente entrata in vigore del Sistema di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento dei Corsi di
Laurea (A.V.A.) obbliga sin da subito a tenere in debita considerazione gli indicatori, per essi previsti, atti ad
evidenziare, tra l'altro, gli obiettivi e la sostenibilità dell'offerta didattica. La programmazione dell’offerta
formativa dovrà pertanto essere svolta in sintonia con il percorso di autovalutazione e accreditamento in fase
di avvio.
Nell’assegnazione dei carichi didattici principali dovrà essere assicurata prioritariamente la copertura degli
insegnamenti di base e caratterizzanti per ciascun Corso di Laurea, ottimizzando le risorse della docenza di
ruolo e minimizzando il ricorso agli affidamenti degli insegnamenti per supplenza e contratto.
Per gli affidamenti degli insegnamenti a supplenza e contratto dovranno essere definiti criteri comuni a tutti i
corsi di studio e verificate le competenze curriculari in maniera coerente ai programmi degli stessi
insegnamenti all’interno del progetto formativo di ciascun corso di studio.
Il valore medio dell’impegno didattico del personale docente (docenti di prima e seconda fascia, ricercatori)
è fissato in …...
Si ritiene opportuno mantenere il numero programmato delle immatricolazioni ai singoli corsi di laurea così
come per l’anno in corso 2012-2013.
Per la sede di Foggia il perdurare del totale disimpegno delle istituzioni locali e del mancato sostegno
finanziario e logistico da parte delle stesse istituzioni ci vede costretti a disattivare tutti i corsi ivi presenti.
Per la sede di Taranto si dovrà effettuare una attenta valutazione del numero degli iscritti e delle
immatricolazioni dell’anno 2012-2013. Vanno attentamente valutate le criticità presenti, in particolare, sui
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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corsi di laurea magistrali dei quali occorre verificare la sostenibilità e in relazione al numero delle
immatricolazioni e in relazione alla disponibilità dei docenti.
L’offerta formativa, qualora siano apportate modifiche all’ordinamento didattico, deve essere definita entro il
31 gennaio del 2013, e in ogni caso entro il …….
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Prof. Castorani ritiene che le linee guida illustrate dal Prorettore Vicario sia condivisibili in linea di
principio.
L'Ing. Dotoli ricorda che le previgenti linee guida del Senato Accademico stabiliscono che il compito
didattico dei professori comprenda materie caratterizzanti. L'Ing. Dotoli ritiene che tale vincolo debba essere
rafforzando stabilendo che il compito didattico dei professori comprenda materie caratterizzanti del triennio,
al fine di rendere tale percorso di studi il più qualificato possibile, considerato che esso rappresenta il primo
percorso formativo dello studente, nell'ambito degli studi universitari.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Rettore;
VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;
VISTO Il Regolamento Didattico di Ateneo,
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare, in linea di principio, le linee guide dell’offerta formativa per l’anno accademico 2013-2014.
P. 196 o.d.g. - Nomina Presidio della Qualità di Ateneo Il Rettore riferisce che il decreto legislativo n. 19 del 27 gennaio 2012, in applicazione dell’articolo 5,
comma 3 della Legge n. 240 del 30 dicembre 2010, prevede l’introduzione del sistema di accreditamento
iniziale e periodico dei corsi di studio e delle sedi universitarie, della valutazione periodica della qualità,
dell’efficienza e dei risultati conseguiti dagli atenei e il potenziamento del sistema di autovalutazione della
qualità e dell’efficacia delle attività didattiche e di ricerca delle università.
Il decreto affida all’ANVUR il compito di fissare metodologie, criteri, parametri e indicatori per
l’accreditamento e per la valutazione periodica. Il decreto inoltre assegna all’ANVUR la verifica e il
monitoraggio dei parametri e degli indicatori di accreditamento e valutazione periodica.
In accordo con quanto suggerito dal decreto, l’elemento portante dell’intero sistema integrato
autovalutazione/valutazione periodica/accreditamento (AVA) è l’assicurazione interna della qualità nei corsi
di studio, nei dipartimenti e nell’intero ateneo. Il potenziamento dell’autovalutazione, unito all’avvio di
forme di controllo esterno chiare e trasparenti, è finalizzato a un miglioramento continuo della qualità della
formazione e della ricerca.
L’intero sistema integrato AVA comporta un riassetto e una razionalizzazione del lavoro già in atto presso
gli Atenei e per qualche aspetto richiederà nuovi adempimenti.
L’ANVUR si ispirerà al rispetto del trinomio autonomia, responsabilità, valutazione che deve, in misura
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Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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progressiva, indirizzare il comportamento delle università.
In particolare, l’ANVUR intende:
a. valorizzare e responsabilizzare i nuclei di valutazione interna delle università, attraverso il compito
primario di verifica e di indirizzo dei sistemi di assicurazione interna della qualità degli atenei;
b. chiedere agli atenei di dotarsi degli strumenti essenziali per l’assicurazione interna di qualità della
didattica e della ricerca, finalizzati al miglioramento consapevole del servizio offerto agli studenti e alla
società;
c. verificare, anche mediante i nuclei di valutazione interna, lo stato di attuazione dei processi, e intervenire
per indirizzarne lo svolgimento.
1. Per quanto attiene all’accreditamento iniziale, l’ANVUR:
• fisserà un insieme il più possibile semplice e facilmente verificabile di criteri, parametri e indicatori per
l’accreditamento iniziale delle sedi e dei corsi; verificherà, anche attraverso i nuclei di valutazione
interna delle università, il rispetto di criteri, parametri e indicatori;
• valuterà in modo sistematico, anche attraverso visite in loco, il sistema istituzionale di assicurazione
interna della qualità degli Atenei;
• effettuerà, ove ritenuto indispensabile, controlli a campione di singoli corsi di studio, anche mediante lo
strumento delle visite in loco.
2. Per quanto attiene all’accreditamento periodico, l’ANVUR:
• fisserà criteri aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’accreditamento iniziale, ivi inclusi gli esiti della
valutazione;
• verificherà in modo sistematico, anche attraverso i nuclei di valutazione interna delle università, il
rispetto di criteri, parametri e indicatori;
• valuterà in modo sistematico, anche attraverso visite in loco, il sistema di assicurazione interna della
qualità istituzionale degli Atenei;
• effettuerà, ove ritenuto indispensabile, controlli a campione di singoli corsi di studio, anche mediante lo
strumento delle visite in loco.
3. Per quanto attiene alla valutazione periodica, l’ANVUR:
• fisserà un insieme di criteri, parametri e indicatori per misurare annualmente i risultati e la qualità della
didattica e della ricerca delle università, finalizzati anche alla distribuzione di incentivi da parte del
Ministero.
Il documento, approvato dal Consiglio Direttivo dell’ANVUR il 24 luglio 2012, prevede, tra l’altro, che in
ogni sede universitaria, ai fini dell’assicurazione di qualità (AQ) dei corsi di studio e della ricerca
dipartimentale, dovrà essere presente un Presidio della Qualità – o una struttura con le stesse finalità – la cui
complessità organizzativa sarà valutata sulla base della complessità dell’Ateneo.
Il Rettore ricorda che la nomina del Presidio della Qualità di Ateneo è stato già affrontato nell’ambito del
Collegio dei Direttori di Dipartimento, il quale ha formulato la proposta di nominare il Prof. Napolitano, con
funzioni di Presidente, in qualità di Prorettore Delegato per la Pianificazione Strategica ed i Processi di
Valutazione, di nominare due docenti per ciascun Dipartimento, e un segretario, fornito dall’ufficio di
supporto.
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Rettore;
VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;
VISTO il decreto legislativo n. 19 del 27 gennaio 2012,
all’unanimità,
DELIBERA
di nominare il seguente Presidio della Qualità di Ateneo: Prof. Michele Napolitano, Prorettore Delegato per
la Pianificazione Strategica ed i Processi di Valutazione, con funzioni di Presidente, due docenti designati dal
Direttore di Dipartimento e, in qualità di segreteria tecnica, un’unità dell’ufficio competente.
P. 197 o.d.g. - Nomina Commissione Strategica. Il Rettore riferisce che, con il rinnovo delle cariche accademiche, sia necessario procedere alla nomina della
nuova Commissione per il Piano Strategico del Politecnico di Bari che avrà, tra gli altri compiti, quello di
redigere il nuovo Piano Strategico.
Il Rettore, a tal proposito, propone, di designare il prof. Napolitano, Prorettore Delegato per la Pianificazione
Strategica ed i Processi di Valutazione, a ricoprire il ruolo di Presidente, i cinque Direttori di Dipartimento o
loro delegati e, inoltre, si invita il Consiglio di Amministrazione a nominare cinque componenti dal
Consiglieri di Amministrazione.
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
La sig.ra Palumbo esprime la disponibilità a essere designata dal Consiglio di Amministrazione, in
rappresentanza degli studenti.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge n. 204/2010;
VISTA la legge n. 43/2005;
VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;
UDITA la relazione del Rettore,
all’unanimità,
DELIBERA
di designare la seguente Commissione Strategica: Prof. Michele Napolitano, con le funzioni di Presidente, in
qualità di Prorettore Delegato per la Pianificazione Strategica ed i Processi di Valutazione, i cinque Direttori
di Dipartimento o loro delegati e cinque componenti designati dal Consiglio di Amministrazione.
P. 198 o.d.g. - Regolamento Didattico di Ateneo L’esame del punto all’odg è rinviato.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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P. 199 o.d.g. - Afferenza al Dipartimento Il Rettore informa che, ai sensi del capo V, art. 4, comma 2 del vigente Regolamento Generale delle
Strutture, questo Senato è chiamato a deliberare in merito alle richieste di prima afferenza dei docenti,
acquisito il prescritto parere conforme del Consiglio di Dipartimento interessato.
Pertanto, il Rettore comunica che hanno presentato richiesta di afferenza presso il Dipartimento di Scienze
dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura i seguenti professori, nominati ai fini giuridici ed economici a
decorrere dal 27/04/2012, il cui Consiglio di Dipartimento ha espresso parere favorevole in data 16/05/2012,
assunto al prot. gen. n. 12379 del 29/11/2012 di questo Politecnico:
NOMINATIVO DATA
ISTANZA DIPARTIMENTO S.S.D. - FACOLTÀ
Prof.ssa DE CADILHAC
Rossella
Professore associato
27/04/2012 DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA
CIVILE E DELL’ARCHITETTURA ICAR/19 “Restauro”
Prof.ssa FICARELLI
Loredana
Professore straordinario
27/04/2012 DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA
CIVILE E DELL’ARCHITETTURA
ICAR/14 “Composizione
architettonica e urbana”
Prof. MARANO Giuseppe
Carlo
Professore associato
27/04/2012 DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA
CIVILE E DELL’ARCHITETTURA
ICAR/09 “Tecnica delle
costruzioni”
Prof. MARTELLOTTA
Francesco
Professore associato
27/04/2012 DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA
CIVILE E DELL’ARCHITETTURA
ING-IND/11 “Fisica
tecnica ambientale”
Prof. MORANO Pierluigi
Professore straordinario 27/04/2012
DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA
CIVILE E DELL’ARCHITETTURA ICAR/22 “Estimo”
Prof. PARIS Spartaco
Professore associato 27/04/2012
DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA
CIVILE E DELL’ARCHITETTURA
ICAR/12 “Tecnologia
dell’architettura”
Prof. PICCIONI Mario
Professore straordinario 27/04/2012
DIP. SCIENZE DELL’INGEGNERIA
CIVILE E DELL’ARCHITETTURA
ICAR/08 “Scienza delle
costruzioni”
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Prof. Marzano sottolinea che sono trascorsi diversi mesi tra la presentazione delle istanze dei docenti e la
presentazione dell’istruttoria in Senato.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Magnifico Rettore;
VISTO il Regolamento Generale delle Strutture, modificato con D.R. n. 261 del 20/07/2011;
VISTE le richieste di afferenza formulate dai succitati professori in favore del Dipartimento di
Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura;
ACQUISITO in data 29/11/2012 il parere conforme del Consiglio di Dipartimento di Scienze
dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura,
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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all’unanimità,
DELIBERA
l’afferenza dei proff. DE CADILHAC Rossella, FICARELLI Loredana, MARANO Giuseppe Carlo,
MARTELLOTTA Francesco, MORANO Pierluigi, PARIS Spartaco, PICCIONI Mario, in favore del
Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura.
P. 200 o.d.g. - Regolamento del Consiglio degli Studenti. Approvazione Il Rettore riferisce che il Consiglio degli Studenti ha provveduto ad adottare il nuovo regolamento di
funzionamento al fine di adeguarlo alla legge n. 240/2010.
Di seguito si riporta il testo vigente con a fronte il testo modificato che, ai sensi dell’art. 8, comma 3, lettera
e) dello Statuto del Politecnico, prevede che sia approvato dal Senato Accademico, sentito il Consiglio di
Amministrazione.
Regolamento di funzionamento del Consiglio degli
Studenti del Politecnico di Bari
Regolamento di funzionamento del Consiglio degli
Studenti del Politecnico di Bari
approvato con adeguamento legge 240
Art. 1
Funzioni 1. Il Consiglio degli Studenti è l’organo
rappresentativo degli studenti del Politecnico di
Bari e garantisce ad essi la libertà di
partecipazione alle scelte su temi di carattere
generale e questioni specifiche relative alla
propria condizione nelle forme previste dallo
Statuto. In tal senso esercita funzioni di carattere
consultivo e propositivo nei confronti degli
organi centrali di governo e delle strutture del
Politecnico.
2. Il Consiglio degli Studenti decide, nell’ambito
delle regole generali da applicarsi nel
Politecnico per lo svolgimento delle attività
formative autogestite dagli studenti nei settori
della cultura, dello sport e del tempo libero, i
programmi, l’attuazione delle iniziative e
l’utilizzazione delle risorse.
3. Il Consiglio degli Studenti, relativamente alle
tematiche di interesse studentesco ed alla
valorizzazione del loro rapporto con il
Politecnico, può avanzare proposte o esprimere
pareri indirizzandoli agli organi deliberativi
competenti. Pertanto spetta al Consiglio degli
Studenti:
a. concorrere a predisporre strumenti atti ad
analizzare i servizi didattici e finalizzati ad una
verifica qualitativa e quantitativa di ciascun
insegnamento e dei Corsi di Studio nel loro
complesso;
Art. 1
Funzioni
1. Il Consiglio degli Studenti è l’organo rappresentativo
degli studenti del Politecnico di Bari e garantisce ad
essi la libertà di partecipazione alle scelte su temi di
carattere generale e questioni specifiche relative alla
propria condizione nelle forme previste dallo Statuto.
In tal senso esercita funzioni di carattere consultivo e
propositivo nei confronti degli organi centrali di
governo e delle strutture del Politecnico,
relativamente alla didattica e al diritto allo studio.
2. Il Consiglio degli Studenti decide, nell’ambito delle
regole generali da applicarsi nel Politecnico per lo
svolgimento delle attività formative autogestite dagli
studenti nei settori della cultura, dello sport e del
tempo libero, i programmi, l’attuazione delle
iniziative e l’utilizzazione delle risorse.
3. Il Consiglio degli Studenti, relativamente alle
tematiche di interesse studentesco ed alla
valorizzazione del loro rapporto con il Politecnico,
può avanzare proposte o esprimere pareri
indirizzandoli agli organi deliberativi competenti. In
particolare, spetta al Consiglio degli Studenti:
a. concorrere a predisporre strumenti atti ad
analizzare i servizi didattici e finalizzati ad una
verifica qualitativa e quantitativa di ciascun
insegnamento e dei Corsi di Studio nel loro
complesso;
b. formulare al Senato Accademico proposte in
materia di Regolamento Didattico di Ateneo, di
organizzazione delle attività didattiche, di
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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b. formulare al Senato Accademico proposte in
materia di Regolamento Didattico di Ateneo, di
organizzazione delle attività didattiche, di
organizzazione di servizi didattici
complementari e integrativi e degli altri servizi
universitari, di tutorato e di diritto allo studio,
nonché di bilancio di previsione;
c. esprimere parere sul Regolamento degli
Studenti;
d. esprimere parere sul Regolamento per il
Tutorato;
e. esprimere parere sul piano triennale di sviluppo;
f. esprimere parere sul programma annuale della
didattica e della ricerca, per la parte riguardante
la didattica;
g. esprimere parere in merito alla disciplina degli
accessi ai Corsi di Studio;
h. esprimere parere sui provvedimenti relativi a
tasse e contributi a carico degli studenti;
i. proporre le regole generali da applicarsi nel
Politecnico per lo svolgimento delle attività
formative autogestite dagli studenti nei settori
della cultura, dello sport e del tempo libero;
j. promuovere e attuare rapporti nazionali ed
internazionali con le rappresentanze
studentesche di altri Atenei.
Art. 2
Sedute 1. Le sedute del Consiglio degli Studenti si tengono
presso un idoneo locale messo a disposizione
dall'Amministrazione del Politecnico. La seduta del
Consiglio degli Studenti è pubblica. Qualora un
terzo dei componenti, senza l'obbligo si specificare
le motivazioni, lo richieda per iscritto al Presidente
questi convoca l'assemblea a porte chiuse.
Art. 3
Prima seduta del Consiglio 1. il Consigliere Anziano convoca e assume la
presidenza della prima seduta del Consiglio. La
prima seduta viene indetta con avviso di
convocazione inviato almeno 10 giorni prima
della data fissata per la seduta, invitando i
consiglieri a comunicare entro le ore 12.00 del
quinto giorno antecedente la data fissata per la
seduta le candidature per l’elezione dei
rappresentanti degli studenti in seno al Senato
Accademico;
2. Si intende Consigliere Anziano il Candidato che
ha ottenuto la cifra elettorale più alta (data dalla
somma dei voti di lista più il numero delle
preferenze di ogni candidato) tra i membri
organizzazione di servizi didattici complementari
e integrativi e degli altri servizi universitari, di
tutorato e di diritto allo studio, nonché di bilancio
di previsione;
c. esprimere parere sul Regolamento che disciplina
le norme relative alle elezioni studentesche;
d. esprimere parere sul Regolamento per il Tutorato;
e. esprimere parere in merito alla programmazione
triennale e strategica, per quanto di competenza;
f. esprimere parere sul programma annuale della
didattica e della ricerca, per la parte riguardante
la didattica;
g. esprimere parere in merito alla disciplina degli
accessi ai Corsi di Studio;
h. esprimere parere sui provvedimenti relativi a
tasse e contributi a carico degli studenti;
i. proporre le regole generali da applicarsi nel
Politecnico per lo svolgimento delle attività
formative autogestite dagli studenti nei settori
della cultura, dello sport e del tempo libero, per le
quali elabora i criteri di utilizzo, delibera
sull’impiego dei capitoli di spesa di cui alla
Legge 2 dicembre 1991, n.390, ed esprime parere
obbligatorio sull’impiego delle risorse destinate
da altri enti pubblici ai servizi agli studenti;
j. promuovere e attuare rapporti nazionali ed
internazionali con le rappresentanze studentesche
di altri Atenei.
k. esprimere parere sui documenti contabili,
patrimoniali e finanziari, annuali e pluriennali,
previsti dalle norme vigenti, per quanto di sua
competenza;
l. esprimere parere, limitatamente agli argomenti di
sua competenza, sui regolamenti di cui all’art. 8
dello Statuto del Politecnico di Bari, comma 3,
lettere a), b), c), d) ed f) nonché su ogni altro
regolamento inerente a didattica, servizi agli
studenti e diritto allo studio
Art. 2
Sedute 1. Le sedute del Consiglio degli Studenti si tengono
presso un idoneo locale messo a disposizione
dall'Amministrazione del Politecnico. La seduta del
Consiglio degli Studenti è pubblica. Qualora un terzo
dei componenti, senza l'obbligo si specificare le
motivazioni, lo richieda per iscritto al Presidente
questi convoca l'assemblea a porte chiuse.
Art. 3
Prima seduta del Consiglio 1. il Consigliere Anziano convoca e assume la
presidenza della prima seduta del Consiglio. La
prima seduta viene indetta con avviso di
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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elettivi del Consiglio degli Studenti.
3. E' obbligo del Consigliere Anziano mettere,
all'apertura della seduta, immediatamente a
votazione l'elezione del Presidente del
Consiglio.
4. Eletto il Presidente del Consiglio questi entra
immediatamente nelle sue funzioni e assume la
direzione dei lavori dell'assemblea.
5. Dopo l'elezione del Presidente, il Consiglio
elegge un Vicepresidente che sostituisce, in caso
di assenza o impedimento, il Presidente nella
direzione dei lavori del Consiglio. Le modalità
per l'elezione del Vicepresidente sono le stesse
di quelle per l'elezione del Presidente, previste
all'art. 4 del presente regolamento, a meno della
maggioranza dei 2/3 dei componenti il
Consiglio richiesta in prima votazione.
6. Successivamente alle elezioni del Presidente e
del Vicepresidente, l'assemblea elegge i tre
componenti elettivi della Segreteria del
Consiglio degli Studenti con le modalità
previste all’art. 6 del presente regolamento.
7. Concluse le operazioni di insediamento della
Presidenza e della Segreteria, il Consiglio
elegge al suo interno, due rappresentanti in seno
al Senato Accademico secondo le modalità
previste dal Regolamento degli Studenti.
Art. 4
Presidenza del Consiglio 1. Il Presidente del Consiglio è eletto a scrutinio
palese per alzata di mano dai componenti del
Consiglio degli Studenti nella prima seduta
immediatamente successiva alle elezioni.
2. Qualunque Consigliere può essere candidato
alla Presidenza del Consiglio degli Studenti,
purché il suo nome venga indicato da almeno un
altro Consigliere. Non sono eleggibili alla carica
di Presidente del Consiglio degli Studenti i
rappresentanti degli studenti già eletti in seno ai
Consigli di Amministrazione del Politecnico e
dell'E.Di.S.U..
3. E' eletto Presidente il candidato che ottenga i
due terzi dei consensi dei componenti il
Consiglio. Qualora nessun candidato raggiunga
tale maggioranza alla prima votazione è eletto
Presidente il candidato che ottenga, in seconda
votazione, un numero di voti pari alla metà più
uno dei componenti, infine, chi ottenga la
maggioranza dei consensi dei presenti.
4. In caso di assenza o impedimento sia del
Presidente che del Vicepresidente, la Presidenza
passa al Consigliere Anziano presente.
5. Nel caso in cui il Presidente o il Vicepresidente
convocazione inviato almeno 10 giorni prima della
data fissata per la seduta, invitando i consiglieri a
comunicare entro le ore 12.00 del quinto giorno
antecedente la data fissata per la seduta le
candidature per l’elezione dei rappresentanti degli
studenti in seno al Senato Accademico;
2. Si intende Consigliere Anziano il Candidato che ha
ottenuto la cifra elettorale più alta (data dalla somma
dei voti di lista più il numero delle preferenze di ogni
candidato) tra i membri elettivi del Consiglio degli
Studenti.
3. E' obbligo del Consigliere Anziano mettere,
all'apertura della seduta, immediatamente a
votazione l'elezione del Presidente del Consiglio.
4. Eletto il Presidente del Consiglio questi entra
immediatamente nelle sue funzioni e assume la
direzione dei lavori dell'assemblea.
5. Dopo l'elezione del Presidente, il Consiglio elegge
un Vicepresidente che sostituisce, in caso di assenza
o impedimento, il Presidente nella direzione dei
lavori del Consiglio. Le modalità per l'elezione del
Vicepresidente sono le stesse di quelle per l'elezione
del Presidente, previste all'art. 4 del presente
regolamento, a meno della maggioranza dei 2/3 dei
componenti il Consiglio richiesta in prima votazione.
6. Successivamente alle elezioni del Presidente e del
Vicepresidente, l'assemblea elegge i tre componenti
elettivi della Segreteria del Consiglio degli Studenti
con le modalità previste all’art. 6 del presente
regolamento.
7. Concluse le operazioni di insediamento della
Presidenza e della Segreteria, il Consiglio elegge al
suo interno, quattro rappresentanti in seno al Senato
Accademico secondo le modalità previste dal
regolamento elettorale relativo alle norme che
disciplinano le elezioni studentesche, art.1 comma 2.
8. Con le stesse modalità previste per l’elezione del
Presidente del Consiglio degli Studenti vengono
eletti il rappresentante degli studenti in seno alla
Commissione Etica e al Nucleo di Valutazione. In
particolare per la Commissione Etica l'elettorato
passivo è esteso a tutti gli studenti regolarmente
iscritti al Politecnico nel pieno rispetto del Codice
Etico.
9. Le elezioni dei rappresentanti di cui al precedente
comma sono indette dal Presidente del Consiglio
nella prima seduta del Consiglio degli Studenti utile
successiva alle elezioni del Presidente del Consiglio.
A tal fine il Presidente è obbligato ad inserire i
relativi punti all’ordine del giorno per l’indizione di
tali elezioni.
Art. 4
Comitato Unico di Garanzia
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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si dimettano dal loro incarico, Il Consiglio
provvede a convocare una nuova elezione entro
la seduta successiva con le modalità previste dal
comma 3 del presente articolo e comma 5
dell’art. 3.
6. Il Presidente del Consiglio può essere rimosso
dal suo incarico con mozione di sfiducia
costruttiva e motivata proposta per iscritto da
almeno la metà più uno dei Consiglieri e
indicante il nome del Presidente subentrante. La
mozione di sfiducia viene sottoposta a
discussione e votazione entro 15 giorni dalla
data in cui questa perviene alla Segreteria del
Consiglio. Solo in caso di ratifica della mozione
il Presidente e da ritenersi rimosso ed eletto il
nuovo. Procedura analoga viene eseguita per la
sfiducia del Vicepresidente.
Art. 5
Poteri del Presidente 1. Il Presidente rappresenta il Consiglio degli
Studenti, lo convoca, dichiara l'apertura delle
sedute e ne dirige i lavori.
2. Nell'esercizio delle sue funzioni, il Presidente si
ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a
difesa delle prerogative del Consiglio e dei
diritti dei singoli Consiglieri.
3. Il Presidente del Consiglio degli Studenti,
coadiuvato dalla Segreteria del Consiglio,
stabilisce l'ordine del giorno delle assemblee.
4. Il Presidente mantiene l'ordine durante le
adunanze del Consiglio degli Studenti e assicura
l'osservanza del Regolamento. A tal fine egli ha
la facoltà di intervenire in ogni momento nella
discussione; ha pure facoltà di sospendere e di
sciogliere la seduta.
5. Il Presidente dirige la discussione applicando le
norme del presente Regolamento, concede la
facoltà di parlare, precisa i termini delle
questioni sulle quali si vota, stabilisce l'ordine
delle discussioni e delle votazioni e ne annuncia
il risultato.
6. Se un Consigliere turba l'ordine, il Presidente lo
richiama e gli interdice la parola se questi
persiste nel suo atteggiamento nonostante il
richiamo. Nell'impossibilità di garantire il
regolare svolgimento della seduta per il
comportamento scorretto di uno o più
Consiglieri, il Presidente, sentito il parere del
Consiglio, può sospendere la seduta.
7. Spetta al Presidente garantire l'ordine anche da
parte del pubblico. Le persone che assistono alla
seduta devono restare in silenzio e astenersi da
qualsiasi cenno di approvazione o
1. Le elezioni dei rappresentanti nel Comitato Unico di
Garanzia, previsto dallo statuto del Politecnico
all’art. 19 sono indette dal Presidente del Consiglio
degli Studenti e seguono le stesse modalità di voto
previste per le commissioni del Consiglio degli
Studenti eccetto che per il numero di preferenze
esprimibili, che in tal caso sarà pari a 2 (due), di cui
una preferenza per genere. L'elettorato passivo
comprende tutti gli studenti del Politecnico.
Art. 5
Presidenza del Consiglio 1. Il Presidente del Consiglio è eletto a scrutinio palese
per alzata di mano dai componenti del Consiglio
degli Studenti nella prima seduta immediatamente
successiva alle elezioni.
2. Qualunque Consigliere può essere candidato alla
Presidenza del Consiglio degli Studenti, purché il suo
nome venga indicato da almeno un altro Consigliere.
Non sono eleggibili alla carica di Presidente del
Consiglio degli Studenti i rappresentanti degli
studenti già eletti in seno ai Consigli di
Amministrazione del Politecnico e dell'A.Di.S.U..
3. E' eletto Presidente il candidato che ottenga i due
terzi dei consensi dei componenti il Consiglio.
Qualora nessun candidato raggiunga tale
maggioranza alla prima votazione è eletto Presidente
il candidato che ottenga, in seconda votazione, un
numero di voti pari alla metà più uno dei
componenti, infine, chi ottenga la maggioranza dei
consensi dei presenti.
4. In caso di assenza o impedimento sia del Presidente
che del Vicepresidente, la Presidenza passa al
Consigliere Anziano presente.
5. Nel caso in cui il Presidente o il Vicepresidente si
dimettano dal loro incarico, Il Consiglio provvede a
convocare una nuova elezione entro la seduta
successiva con le modalità previste dal comma 3 del
presente articolo e comma 5 dell’art. 3.
6. Il Presidente del Consiglio può essere rimosso dal
suo incarico con mozione di sfiducia costruttiva e
motivata proposta per iscritto da almeno la metà più
uno dei Consiglieri e indicante il nome del Presidente
subentrante. La mozione di sfiducia viene sottoposta
a discussione e votazione entro 15 giorni dalla data
in cui questa perviene alla Segreteria del Consiglio.
Solo in caso di ratifica della mozione il Presidente e
da ritenersi rimosso ed eletto il nuovo. Procedura
analoga viene eseguita per la sfiducia del
Vicepresidente.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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disapprovazione. In caso di disordini tra il
pubblico il Presidente può chiedere l'intervento
della forza pubblica. La forza pubblica non può
entrare nell'aula se non su richiesta del
Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la
seduta. Qualora la presenza del pubblico
disturbi il regolare svolgimento della seduta, il
Presidente può far allontanare il pubblico e
proseguire i lavori a porte chiuse.
Art.. 6
Segreteria del Consiglio 5. La Segreteria del Consiglio degli Studenti
concorre a definire la programmazione delle
attività e di tutto quanto possa risultare utile al
proficuo andamento delle attività del Consiglio
e delle Commissioni.
6. La Segreteria del Consiglio è composta da:
il Presidente del Consiglio degli Studenti;
il Vicepresidente;
tre Consiglieri eletti durante la prima seduta,
subito dopo l'elezione del Presidente. Per
l'elezione di questi ultimi, ciascun Consigliere
esprime una sola preferenza; risultano eletti i tre
Consiglieri che abbiano ottenuto il maggior
numero di preferenze, in caso di parità risulta
eletto il Consigliere anagraficamente più
anziano.
I compiti della Segreteria sono:
a) compiere scelte attinenti all'ordine dei lavori,
alla programmazione ed al calendario delle
sedute del Consiglio e delle Commissioni
Consiliari e alla definizione degli argomenti
all'Ordine del Giorno dei lavori del Consiglio;
b) inviare ai Consiglieri le convocazioni del
Consiglio;
c) inviare agli organi centrali di governo e alle
strutture del Politecnico gli atti approvati dal
Consiglio degli Studenti e loro indirizzati;
d) ricevere presso il proprio ufficio i testi delle
proposte presentate dai Consiglieri;
e) verbalizzare quanto discusso e deciso durante
le sedute del Consiglio;
f) archiviare presso il proprio ufficio tutti i
verbali, le relazioni, le proposte, i pareri e
qualsiasi altro atto discusso, approvato o
respinto dalle singole Commissioni o dal
Consiglio degli Studenti in seduta;
g) inviare alla segreteria amministrativa del
Politecnico copia degli atti ai punti d), f) perché
chiunque possa prenderne visione in qualunque
momento.
Qualora la Segreteria del Consiglio non riesca
Art. 6
Poteri del Presidente 1. Il Presidente rappresenta il Consiglio degli Studenti,
lo convoca, dichiara l'apertura delle sedute e ne
dirige i lavori.
2. Nell'esercizio delle sue funzioni, il Presidente si
ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa
delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli
Consiglieri.
3. Il Presidente del Consiglio degli Studenti, coadiuvato
dalla Segreteria del Consiglio, stabilisce l'ordine del
giorno delle assemblee.
4. Il Presidente mantiene l'ordine durante le adunanze
del Consiglio degli Studenti e assicura l'osservanza
del Regolamento. A tal fine egli ha la facoltà di
intervenire in ogni momento nella discussione; ha
pure facoltà di sospendere e di sciogliere la seduta.
5. Il Presidente dirige la discussione applicando le
norme del presente Regolamento, concede la facoltà
di parlare, precisa i termini delle questioni sulle quali
si vota, stabilisce l'ordine delle discussioni e delle
votazioni e ne annuncia il risultato.
6. Se un Consigliere turba l'ordine, il Presidente lo
richiama e gli interdice la parola se questi persiste
nel suo atteggiamento nonostante il richiamo.
Nell'impossibilità di garantire il regolare svolgimento
della seduta per il comportamento scorretto di uno o
più Consiglieri, il Presidente, sentito il parere del
Consiglio, può sospendere la seduta.
7. Spetta al Presidente garantire l'ordine anche da parte
del pubblico. Le persone che assistono alla seduta
devono restare in silenzio e astenersi da qualsiasi
cenno di approvazione o disapprovazione. In caso di
disordini tra il pubblico il Presidente può chiedere
l'intervento della forza pubblica. La forza pubblica
non può entrare nell'aula se non su richiesta del
Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la
seduta. Qualora la presenza del pubblico disturbi il
regolare svolgimento della seduta, il Presidente può
far allontanare il pubblico e proseguire i lavori a
porte chiuse.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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ad esercitare liberamente le sue funzioni con i
mezzi messi a sua disposizione
dall'Amministrazione, si avvale del supporto
logistico delle strutture e della segreteria
amministrativa del Politecnico. La Segreteria
del Consiglio nell’espletamento delle sue
funzioni è coadiuvata da un membro del
personale amministrativo del Politecnico.
Nel caso in cui uno o più membri della
Segreteria si dimettano dal loro incarico, il
Presidente provvede a convocare una nuova
elezione entro la seduta successiva.
I membri elettivi della Segreteria possono essere
contemporaneamente sfiduciati dal Consiglio
con le stesse modalità previste per la sfiducia
del Presidente e del Vicepresidente.
Art. 7
Convocazione e Ordine del Giorno 1. Il Consiglio degli Studenti è convocato dal
Presidente almeno ogni due mesi oppure ogni
qual volta il Presidente lo consideri necessario.
2. La convocazione è fatta dal Presidente del
Consiglio degli Studenti attraverso la Segreteria.
3. L'avviso di convocazione, redatto in forma
scritta, completo di ordine del giorno e con
allegato il verbale della seduta precedente deve
essere inviato ai Consiglieri almeno cinque
giorni lavorativi, esclusi i giorni festivi secondo
il calendario accademico, prima della data
fissata per l'adunanza del Consiglio.
4. Nell'Ordine del Giorno avranno precedenza
prima le relazioni delle Commissioni sulle
questioni di loro competenza (in caso di
relazioni contrapposte, prima quelle di
maggioranza, poi quelle di minoranza), infine le
proposte presentate dai Consiglieri nello stesso
ordine con cui queste sono pervenute alla
Segreteria del Consiglio.
5. In caso di urgenza la convocazione può essere
fatta con preavviso di almeno 24 ore anche con
altri mezzi ritenuti validi a raggiungere gli
interessati.
Art.7
Segreteria del Consiglio 1. La Segreteria del Consiglio degli Studenti concorre a
definire la programmazione delle attività e di tutto
quanto possa risultare utile al proficuo andamento
delle attività del Consiglio e delle Commissioni.
2. La Segreteria del Consiglio è composta da:
il Presidente del Consiglio degli Studenti;
il Vicepresidente;
tre Consiglieri eletti durante la prima seduta, subito
dopo l'elezione del Presidente. Per l'elezione di
questi ultimi, ciascun Consigliere esprime una sola
preferenza; risultano eletti i tre Consiglieri che
abbiano ottenuto il maggior numero di preferenze, in
caso di parità risulta eletto il Consigliere
anagraficamente più anziano.
8. I compiti della Segreteria sono:
a) compiere scelte attinenti all'ordine dei lavori, alla
programmazione ed al calendario delle sedute del
Consiglio e delle Commissioni Consiliari e alla
definizione degli argomenti all'Ordine del Giorno
dei lavori del Consiglio;
b) inviare ai Consiglieri le convocazioni del
Consiglio;
c) inviare agli organi centrali di governo e alle
strutture del Politecnico gli atti approvati dal
Consiglio degli Studenti e loro indirizzati;
d) ricevere presso il proprio ufficio i testi delle
proposte presentate dai Consiglieri;
e) verbalizzare quanto discusso e deciso durante le
sedute del Consiglio;
f) archiviare presso il proprio ufficio tutti i verbali,
le relazioni, le proposte, i pareri e qualsiasi altro
atto discusso, approvato o respinto dalle singole
Commissioni o dal Consiglio degli Studenti in
seduta;
g) inviare alla segreteria amministrativa del
Politecnico copia degli atti ai punti d), f) perché
chiunque possa prenderne visione in qualunque
momento.
9. Qualora la Segreteria del Consiglio non riesca ad
esercitare liberamente le sue funzioni con i mezzi
messi a sua disposizione dall'Amministrazione, si
avvale del supporto logistico delle strutture e della
segreteria amministrativa del Politecnico. La
Segreteria del Consiglio nell’espletamento delle sue
funzioni è coadiuvata da un membro del personale
amministrativo del Politecnico.
10. Nel caso in cui uno o più membri della Segreteria si
dimettano dal loro incarico, il Presidente provvede a
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Art. 8
Svolgimento delle sedute 1. L'adunanza ha inizio all'ora stabilita nell'avviso
di convocazione.
2. Il Presidente dichiara aperta la seduta non
appena raggiunto il numero legale (pari alla
maggioranza dei convocati con diritto di voto),
che viene accertato da un componente della
Segreteria mediante appello nominale. La
verifica del numero legale può essere richiesta
in qualsiasi momento dell'adunanza da
qualunque Consigliere.
1. Nel computo della maggioranza non si tiene
conto di coloro che hanno giustificato
validamente l'assenza.
2. Nessuna seduta è valida qualora non sia
presente almeno 1/3 dei componenti.
3. Qualora trascorsi trenta minuti dall'ora fissata
nell'avviso di convocazione non risulti il numero
legale, il Presidente dichiara l'infruttuosità della
seduta. Nel verbale dovranno essere indicati i
nomi dei Consiglieri intervenuti.
4. Il primo punto all'Ordine del Giorno di ogni
Consiglio riguarda l'approvazione del verbale
della seduta precedente. Successivamente il
Presidente invita i senatori a relazionare sui
convocare una nuova elezione entro la seduta
successiva.
11. I membri elettivi della Segreteria possono essere
contemporaneamente sfiduciati dal Consiglio con le
stesse modalità previste per la sfiducia del Presidente
e del Vicepresidente.
Art. 8
Convocazione e Ordine del Giorno a) Il Consiglio degli Studenti è convocato dal
Presidente almeno ogni due mesi oppure ogni qual
volta il Presidente lo consideri necessario.
b) La convocazione è fatta dal Presidente del Consiglio
degli Studenti attraverso la Segreteria.
c) L'avviso di convocazione, redatto in forma scritta,
completo di ordine del giorno e con allegato il
verbale della seduta precedente deve essere inviato ai
Consiglieri almeno cinque giorni lavorativi, esclusi i
giorni festivi secondo il calendario accademico,
prima della data fissata per l'adunanza del Consiglio.
d) Nell'Ordine del Giorno avranno precedenza prima le
relazioni delle Commissioni sulle questioni di loro
competenza (in caso di relazioni contrapposte, prima
quelle di maggioranza, poi quelle di minoranza),
infine le proposte presentate dai Consiglieri nello
stesso ordine con cui queste sono pervenute alla
Segreteria del Consiglio.
e) In caso di urgenza la convocazione può essere fatta
con preavviso di almeno 24 ore anche con altri mezzi
ritenuti validi a raggiungere gli interessati.
Art.9
Svolgimento delle sedute 1. L'adunanza ha inizio all'ora stabilita nell'avviso di
convocazione.
2. Il Presidente dichiara aperta la seduta non appena
raggiunto il numero legale (pari alla maggioranza dei
convocati con diritto di voto), che viene accertato da
un componente della Segreteria mediante appello
nominale. La verifica del numero legale può essere
richiesta in qualsiasi momento dell'adunanza da
qualunque Consigliere.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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lavori del Senato Accademico.
5. Possono partecipare alle sedute persone estranee
al Consiglio la cui partecipazione sia ritenuta
utile in relazione all'argomento da trattarsi.
Nessuna persona estranea al Consiglio può
prendere la parola se non su specifico invito da
parte del Presidente.
6. Il segretario ha il compito di redigere i verbali
contenenti i termini essenziali della discussione.
Chiunque intenda far iscrivere a verbale una
dichiarazione è tenuto a consegnare il testo
autentico al Segretario nel corso della seduta.
7. Il dispositivo delle delibere è immediatamente
esecutivo, pertanto deve essere portato
immediatamente a conoscenza degli interessati
per gli adempimenti di competenza.
Art. 9
Trattazione dell'Ordine del Giorno 1. Il Presidente può proporre in aula un diverso
ordine di trattazione degli oggetti iscritti
all'Ordine del Giorno. Tale proposta si intende
accolta se non vi sono obiezioni.
2. Se un Consigliere si oppone o propone un
diverso ordine di trattazione, si procede ad una
votazione per alzata di mano.
3. I pareri, le relazioni e le proposte scritte
all'Ordine del Giorno vengono letti in aula e,
qualora non vi siano richieste di intervento, si
passa alla votazione.
4. I Consiglieri che intendono parlare su un
oggetto all'Ordine del Giorno devono farne
richiesta al Presidente il quale accorda la parola
secondo l'ordine delle domande. Ogni intervento
dovrà riguardare unicamente l'oggetto in esame.
5. A nessuno è consentito di interrompere chi parla
tranne al Presidente per un richiamo al
Regolamento.
6. E' mozione d'Ordine, proponibile dai Consiglieri
in qualsiasi momento, il richiamo al
Regolamento o il rilievo circa il modo e l'ordine
con il quale è stata proposta la questione o si
intenda procedere alla votazione.
7. I Consiglieri hanno facoltà di presentare Ordine
del Giorno su di un determinato argomento
prima che se ne chiuda la discussione. Tali
Ordini del Giorno possono essere illustrati da
uno dei proponenti e vengono posti in votazione
subito dopo la chiusura della discussione stessa.
Gli Ordini del Giorno devono essere redatti per
iscritto e presentati al Presidente; non possono
essere votati con formulazione diversa da quella
proposta, salvo consenso dei proponenti.
8. Quando sull'argomento in discussione tutti i
3. Nel computo della maggioranza non si tiene conto di
coloro che hanno giustificato validamente l'assenza.
4. Nessuna seduta è valida qualora non sia presente
almeno 1/3 dei componenti.
5. Qualora trascorsi trenta minuti dall'ora fissata
nell'avviso di convocazione non risulti il numero
legale, il Presidente dichiara l'infruttuosità della
seduta. Nel verbale dovranno essere indicati i nomi
dei Consiglieri intervenuti.
6. Il primo punto all'Ordine del Giorno di ogni
Consiglio riguarda l'approvazione del verbale della
seduta precedente. Successivamente il Presidente
invita i senatori a relazionare sui lavori del Senato
Accademico.
7. Possono partecipare alle sedute persone estranee al
Consiglio la cui partecipazione sia ritenuta utile in
relazione all'argomento da trattarsi. Nessuna persona
estranea al Consiglio può prendere la parola se non
su specifico invito da parte del Presidente.
8. Il segretario ha il compito di redigere i verbali
contenenti i termini essenziali della discussione.
Chiunque intenda far iscrivere a verbale una
dichiarazione è tenuto a consegnare il testo autentico
al Segretario nel corso della seduta.
9. Il dispositivo delle delibere è immediatamente
esecutivo, pertanto deve essere portato
immediatamente a conoscenza degli interessati per
gli adempimenti di competenza.
Art. 10
Trattazione dell'Ordine del Giorno 1. Il Presidente può proporre in aula un diverso ordine
di trattazione degli oggetti iscritti all'Ordine del
Giorno. Tale proposta si intende accolta se non vi
sono obiezioni.
2. Se un Consigliere si oppone o propone un diverso
ordine di trattazione, si procede ad una votazione per
alzata di mano.
3. I pareri, le relazioni e le proposte scritte all'Ordine
del Giorno vengono letti in aula e, qualora non vi
siano richieste di intervento, si passa alla votazione.
4. I Consiglieri che intendono parlare su un oggetto
all'Ordine del Giorno devono farne richiesta al
Presidente il quale accorda la parola secondo l'ordine
delle domande. Ogni intervento dovrà riguardare
unicamente l'oggetto in esame.
5. A nessuno è consentito di interrompere chi parla
tranne al Presidente per un richiamo al Regolamento.
6. E' mozione d'Ordine, proponibile dai Consiglieri in
qualsiasi momento, il richiamo al Regolamento o il
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Consiglieri iscritti a parlare siano intervenuti
almeno una volta, il Presidente può dichiarare
chiusa la discussione.
Art. 10
Votazioni 1. Dichiarata chiusa dal Presidente la discussione
sull'argomento all'Ordine del Giorno si passa, se
necessario, alla votazione.
2. Quando siano stati proposti emendamenti, questi
vengono votati per primi, cominciando da quelli
soppressivi, seguono i modificativi poi gli
aggiuntivi. Esauriti gli emendamenti si passa
alla votazione della proposta nel suo complesso.
3. Durante le operazioni di voto il Presidente può
concedere la parola solo perché siano espresse
dichiarazioni di voto.
4. Il voto si esprime in maniera palese per alzata di
mano e qualora venga richiesto indicando il
nome dei Consiglieri. Su richiesta di qualsiasi
Consigliere è possibile ottenere la controprova.
Per il calcolo della maggioranza gli astenuti non
vengono computati. Il numero dei voti
favorevoli e contrari e degli astenuti dovrà
essere indicato nel verbale. In caso di parità il
voto del Presidente è computato due volte.
5. Ogni oggetto di votazione, quando non previsto
diversamente dal presente Regolamento, si
intende approvato quando abbia ottenuto la
maggioranza assoluta dei votanti.
6. Terminata la votazione il Presidente ne
riconosce e proclama l'esito concludendo con la
pronuncia "Il Consiglio ha approvato" oppure
"Il Consiglio non ha approvato".
Art. 11
Diritti dei Consiglieri 1. E' diritto di ogni Consigliere:
intervenire su qualsiasi argomento posto
all'Ordine del Giorno;
rilievo circa il modo e l'ordine con il quale è stata
proposta la questione o si intenda procedere alla
votazione.
7. I Consiglieri hanno facoltà di presentare Ordine del
Giorno su di un determinato argomento prima che se
ne chiuda la discussione. Tali Ordini del Giorno
possono essere illustrati da uno dei proponenti e
vengono posti in votazione subito dopo la chiusura
della discussione stessa. Gli Ordini del Giorno
devono essere redatti per iscritto e presentati al
Presidente; non possono essere votati con
formulazione diversa da quella proposta, salvo
consenso dei proponenti.
8. Quando sull'argomento in discussione tutti i
Consiglieri iscritti a parlare siano intervenuti almeno
una volta, il Presidente può dichiarare chiusa la
discussione.
Art. 11
Votazioni 1. Dichiarata chiusa dal Presidente la discussione
sull'argomento all'Ordine del Giorno si passa, se
necessario, alla votazione.
2. Quando siano stati proposti emendamenti, questi
vengono votati per primi, cominciando da quelli
soppressivi, seguono i modificativi poi gli aggiuntivi.
Esauriti gli emendamenti si passa alla votazione della
proposta nel suo complesso.
3. Durante le operazioni di voto il Presidente può
concedere la parola solo perché siano espresse
dichiarazioni di voto.
4. Il voto si esprime in maniera palese per alzata di
mano e qualora venga richiesto indicando il nome dei
Consiglieri. Su richiesta di qualsiasi Consigliere è
possibile ottenere la controprova. Per il calcolo della
maggioranza gli astenuti non vengono computati. Il
numero dei voti favorevoli e contrari e degli astenuti
dovrà essere indicato nel verbale. In caso di parità il
voto del Presidente è computato due volte.
5. Ogni oggetto di votazione, quando non previsto
diversamente dal presente Regolamento, si intende
approvato quando abbia ottenuto la maggioranza
assoluta dei votanti.
6. Terminata la votazione il Presidente ne riconosce e
proclama l'esito concludendo con la pronuncia "Il
Consiglio ha approvato" oppure "Il Consiglio non ha
approvato".
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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presentare proposte all'attenzione del Consiglio.
2. In ordine agli argomenti posti all'Ordine
del Giorno, i Consiglieri hanno diritto a:
presentare richiesta di trattazione urgente,
proponendo un'inversione dell'Ordine del
Giorno;
presentare proposta di sospensiva;
presentare emendamenti e Ordini del Giorno.
3. Costituiscono emendamenti, che devono essere
presentati per iscritto, le correzioni di forma, le
modificazioni e le integrazioni dei testi da
sottoporre a votazione.
4. I Consiglieri possono presentare proposte su
qualunque questione per il miglioramento della
condizione degli studenti del Politecnico di
Bari. Attraverso la proposta si può chiedere al
Consiglio un formale pronunciamento su un
certo tema o argomento, oppure una più ampia
trattazione, anche tramite l'attività delle
Commissioni. Nessun Consigliere può
presentare più di due proposte nella stessa
adunanza.
5. Le proposte devono essere presentate in forma
scritta alla Segreteria del Consiglio degli
Studenti e firmate dai Consiglieri proponenti,
almeno otto giorni prima di quello fissato per
l'adunanza. In caso contrario le proposte slittano
automaticamente all'adunanza successiva.
6. La discussione della proposta, dopo che il
Presidente ne avrà dato lettura, si apre con la sua
illustrazione da parte di uno dei proponenti.
Ogni Consigliere potrà quindi intervenire
sull'argomento della proposta, con possibilità di
una sola replica. La proposta comporta sempre
l'espressione di un voto deliberativo a
conclusione del dibattito.
7. Quando un quarto dei componenti ne fa
richiesta il Presidente convoca il Consiglio degli
Studenti entro e non oltre 20 giorni dal
ricevimento della richiesta. Tale termine decorre
dal momento in cui giunge alla Segreteria del
Consiglio la richiesta in forma scritta, firmata
dai Consiglieri proponenti.
8. Qualora un quarto dei componenti, in prossimità
di scadenze o per motivi di urgenza ne faccia
esplicita e motivata richiesta al Presidente,
questi convoca il Consiglio degli Studenti entro
e non oltre 9 giorni dal ricevimento della
richiesta. Tale termine decorre dal momento in
cui giunge alla Segreteria del Consiglio la
richiesta in forma scritta, firmata dai Consiglieri
proponenti.
Art. 12
Diritti dei Consiglieri 1. E' diritto di ogni Consigliere:
intervenire su qualsiasi argomento posto
all'Ordine del Giorno;
presentare proposte all'attenzione del Consiglio.
2. In ordine agli argomenti posti all'Ordine del Giorno, i
Consiglieri hanno diritto a:
presentare richiesta di trattazione urgente,
proponendo un'inversione dell'Ordine del Giorno;
presentare proposta di sospensiva;
presentare emendamenti e Ordini del Giorno.
3. Costituiscono emendamenti, che devono essere
presentati per iscritto, le correzioni di forma, le
modificazioni e le integrazioni dei testi da sottoporre
a votazione.
4. I Consiglieri possono presentare proposte su
qualunque questione per il miglioramento della
condizione degli studenti del Politecnico di Bari.
Attraverso la proposta si può chiedere al Consiglio
un formale pronunciamento su un certo tema o
argomento, oppure una più ampia trattazione, anche
tramite l'attività delle Commissioni. Nessun
Consigliere può presentare più di due proposte nella
stessa adunanza.
5. Le proposte devono essere presentate in forma scritta
alla Segreteria del Consiglio degli Studenti e firmate
dai Consiglieri proponenti, almeno otto giorni prima
di quello fissato per l'adunanza. In caso contrario le
proposte slittano automaticamente all'adunanza
successiva.
6. La discussione della proposta, dopo che il Presidente
ne avrà dato lettura, si apre con la sua illustrazione
da parte di uno dei proponenti. Ogni Consigliere
potrà quindi intervenire sull'argomento della
proposta, con possibilità di una sola replica. La
proposta comporta sempre l'espressione di un voto
deliberativo a conclusione del dibattito.
7. Quando un quarto dei componenti ne fa richiesta il
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Art. 12
Funzioni delle Commissioni
Consiliari
1. Le Commissioni Consiliari costituiscono
articolazioni del Consiglio degli Studenti e lo
coadiuvano nella sua attività per il
miglioramento della condizione degli studenti
del Politecnico di Bari.
2. Le Commissioni Consiliari esercitano funzioni
propositive e istruttorie sulle materie cui è data
la loro competenza.
3. L'attività di istruzione, analisi, proposta e
controllo delle Commissioni Consiliari si attua
attraverso il dibattimento di tutte le questioni
portate all'Ordine del Giorno dei suoi lavori e la
redazione di relazioni scritte, riassuntive delle
proposte emerse durante la discussione, da
presentare all'attenzione del Consiglio degli
Studenti affinché questo si esprima su di esse
con un ulteriore dibattito e con un voto.
4. Alla relazione prodotta dalla Commissione
possono, in caso di contrasto tra i Consiglieri,
affiancarsi una o più relazioni di minoranza.
5. Le Commissioni Consiliari istituite
obbligatoriamente sono:
3. Commissione Didattica
Commissione Contributi studenteschi e Diritto
allo Studio
Commissione Relazioni con l'esterno e
Partecipazione Studentesca
Commissione Attività Autogestite
6. Le competenze di ogni Commissione sono
automaticamente definite dal loro indirizzo
tematico, eventuali contrasti tra membri di
Commissione sulla competenza di ognuna
rispetto a questioni o temi particolari vengono
risolti dalla Segreteria del Consiglio.
7. E' possibile per il Consiglio degli Studenti istituire in
qualsiasi momento Commissioni su materie di interesse
generale o questioni specifiche, con voto favorevole della
maggioranza assoluta dei presenti.
Presidente convoca il Consiglio degli Studenti entro
e non oltre 20 giorni dal ricevimento della richiesta.
Tale termine decorre dal momento in cui giunge alla
Segreteria del Consiglio la richiesta in forma scritta,
firmata dai Consiglieri proponenti.
8. Qualora un quarto dei componenti, in prossimità di
scadenze o per motivi di urgenza ne faccia esplicita e
motivata richiesta al Presidente, questi convoca il
Consiglio degli Studenti entro e non oltre 9 giorni dal
ricevimento della richiesta. Tale termine decorre dal
momento in cui giunge alla Segreteria del Consiglio
la richiesta in forma scritta, firmata dai Consiglieri
proponenti.
Art. 13
Funzioni delle Commissioni Consiliari 1. Le Commissioni Consiliari costituiscono
articolazioni del Consiglio degli Studenti e lo
coadiuvano nella sua attività per il miglioramento
della condizione degli studenti del Politecnico di
Bari.
2. Le Commissioni Consiliari esercitano funzioni
propositive e istruttorie sulle materie cui è data la
loro competenza.
3. L'attività di istruzione, analisi, proposta e controllo
delle Commissioni Consiliari si attua attraverso il
dibattimento di tutte le questioni portate all'Ordine
del Giorno dei suoi lavori e la redazione di relazioni
scritte, riassuntive delle proposte emerse durante la
discussione, da presentare all'attenzione del
Consiglio degli Studenti affinché questo si esprima
su di esse con un ulteriore dibattito e con un voto.
4. Alla relazione prodotta dalla Commissione possono,
in caso di contrasto tra i Consiglieri, affiancarsi una o
più relazioni di minoranza.
5. Le Commissioni Consiliari istituite
obbligatoriamente sono:
Commissione Didattica
Commissione Contributi studenteschi e Diritto
allo Studio
Commissione Relazioni con l'esterno e
Partecipazione Studentesca
Commissione Attività Autogestite
6. Le competenze di ogni Commissione sono
automaticamente definite dal loro indirizzo tematico,
eventuali contrasti tra membri di Commissione sulla
competenza di ognuna rispetto a questioni o temi
particolari vengono risolti dalla Segreteria del
Consiglio.
7. E' possibile per il Consiglio degli Studenti istituire in
qualsiasi momento Commissioni su materie di
interesse generale o questioni specifiche, con voto
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Art. 13
Commissioni permanenti 1. Il Consiglio degli Studenti, entro e non oltre 30
giorni dalla prima seduta, istituisce le
Commissioni Consiliari permanenti,
determinando per ciascuna il numero di
componenti, comunque dispari e non inferiore a
cinque, e le materie di competenza.
2. Le Commissioni permanenti restano in carica
per tutta la durata del Consiglio stesso.
Art. 14
Funzionamento delle Commissioni 1. Per ogni Commissione ciascun Consigliere
esprime tre diverse preferenze. Risultano
componenti della Commissione i Consiglieri
che hanno il maggior numero di preferenze.
2. Ciascuna Commissione nomina al proprio
interno un Presidente, con votazione palese, a
maggioranza dei voti dei componenti. Tale
elezione ha luogo nella prima riunione della
Commissione convocata dal Presidente del
Consiglio degli Studenti.
3. Il Presidente convoca e presiede la
Commissione, fissa la data delle adunanze e gli
argomenti da trattare in ciascuna di esse,
seguendo in tal senso le indicazioni che gli
provengono dal Consiglio degli Studenti.
4. Le sedute delle Commissioni si svolgono con le
stesse modalità di quelle del Consiglio degli
Studenti. Ciascun Consigliere può parteciparvi
con voto consultivo.
5. Ogni Consigliere può fare parte
contemporaneamente di più Commissioni
Consiliari.
6. Ogni Consigliere ha diritto a non partecipare a
nessuna Commissione. In tal caso dovrà darne
comunicazione scritta al Presidente inviandola
presso la Segreteria del Consiglio.
7. Ogni Consigliere appartenete ad una
Commissione può chiedere al Presidente della
stessa l'inserimento, nell'Ordine del Giorno delle
sedute, di argomenti che rientrano nelle
competenze della Commissione.
8. La convocazione della Commissione è effettuata
dal suo Presidente attraverso la Segreteria del
Consiglio degli Studenti. L'avviso di
favorevole della maggioranza assoluta dei presenti.
Art. 14
Commissioni permanenti 1. Il Consiglio degli Studenti, entro e non oltre 30
giorni dalla prima seduta, istituisce le Commissioni
Consiliari permanenti, determinando per ciascuna il
numero di componenti, comunque dispari e non
inferiore a cinque, e le materie di competenza.
2. Le Commissioni permanenti restano in carica per
tutta la durata del Consiglio stesso.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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convocazione, redatto in forma scritta, deve
essere consegnato ai Consiglieri almeno tre
giorni prima della data fissata per la riunione
della Commissione.
9. La riunione della Commissione è valida quando
è presente la maggioranza dei componenti. Alle
Commissioni possono partecipare con voto
consultivo anche membri esterni proposti dal
Consiglio degli Studenti.
10. Gli atti relativi a ciascun argomento all'Ordine
del Giorno devono essere depositati presso la
Segreteria del Consiglio degli Studenti nei tre
giorni precedenti l'adunanza della Commissione
e tutti i Consiglieri hanno diritto a prenderne
visione.
Art. 15
Disposizioni finali 1. Il presente Regolamento entra in vigore
immediatamente dopo la sua approvazione da
parte del Consiglio degli Studenti sentito il
parere del Senato Accademico.
2. Copia del presente Regolamento viene inviata a
cura della Segreteria del Consiglio degli
Studenti ai Consiglieri neo-eletti al momento
della proclamazione della loro elezione.
3. Il presente Regolamento può essere modificato
durante i dodici mesi successivi
all'approvazione con il voto favorevole della
maggioranza dei componenti, successivamente
con il voto favorevole dei 2/3 dei componenti."
Art. 15
Funzionamento delle Commissioni 1. Per ogni Commissione ciascun Consigliere esprime
tre diverse preferenze. Risultano componenti della
Commissione i Consiglieri che hanno il maggior
numero di preferenze.
2. Ciascuna Commissione nomina al proprio interno un
Presidente, con votazione palese, a maggioranza dei
voti dei componenti. Tale elezione ha luogo nella
prima riunione della Commissione convocata dal
Presidente del Consiglio degli Studenti.
3. Il Presidente convoca e presiede la Commissione,
fissa la data delle adunanze e gli argomenti da
trattare in ciascuna di esse, seguendo in tal senso le
indicazioni che gli provengono dal Consiglio degli
Studenti.
4. Le sedute delle Commissioni si svolgono con le
stesse modalità di quelle del Consiglio degli
Studenti. Ciascun Consigliere può parteciparvi con
voto consultivo.
5. Ogni Consigliere può fare parte
contemporaneamente di più Commissioni Consiliari.
6. Ogni Consigliere ha diritto a non partecipare a
nessuna Commissione. In tal caso dovrà darne
comunicazione scritta al Presidente inviandola presso
la Segreteria del Consiglio.
7. Ogni Consigliere appartenete ad una Commissione
può chiedere al Presidente della stessa l'inserimento,
nell'Ordine del Giorno delle sedute, di argomenti che
rientrano nelle competenze della Commissione.
8. La convocazione della Commissione è effettuata dal
suo Presidente attraverso la Segreteria del Consiglio
degli Studenti. L'avviso di convocazione, redatto in
forma scritta, deve essere consegnato ai Consiglieri
almeno tre giorni prima della data fissata per la
riunione della Commissione.
9. La riunione della Commissione è valida quando è
presente la maggioranza dei componenti. Alle
Commissioni possono partecipare con voto
consultivo anche membri esterni proposti dal
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Consiglio degli Studenti.
10. Gli atti relativi a ciascun argomento all'Ordine del
Giorno devono essere depositati presso la Segreteria
del Consiglio degli Studenti nei tre giorni precedenti
l'adunanza della Commissione e tutti i Consiglieri
hanno diritto a prenderne visione.
Art. 16
Disposizioni finali
1. Il presente Regolamento entra in vigore
immediatamente dopo la sua approvazione da parte
del Consiglio degli Studenti sentito il parere del
Senato Accademico.
2. Copia del presente Regolamento viene inviata a cura
della Segreteria del Consiglio degli Studenti ai
Consiglieri neo-eletti al momento della
proclamazione della loro elezione.
3. Il presente Regolamento può essere modificato
durante i dodici mesi successivi all'approvazione con
il voto favorevole della maggioranza dei componenti,
successivamente con il voto favorevole dei 2/3 dei
componenti."
Il Rettore ricorda che, con nota del 28.9.2012 – Dispositivo n. 22 del 27.9.2012, il Presidente del Consiglio
degli Studenti uscente, aveva comunicato che il medesimo Consiglio si era espresso all’unanimità sul
Regolamento all’esame nella seduta del 27.09.2012, anche su sollecitazione del Rettore, tenuto conto della
pressante necessità di completare la composizione dei componenti del Senato Accademico.
Pertanto, chiede al Senato procedere a una valutazione nel merito.
La Sig.ra Palumbo dichiara che la seduta del 27.09 u.s. del Consiglio degli Studenti è di validità dubbia
perché il Consiglio, insediatosi in quella seduta, non aveva tenuto conto della componente dei dottorandi e,
inoltre, le commissioni del Consiglio degli Studenti, attualmente in carica, sono totalmente diverse, rispetto a
quelle della seduta del 27.09 u.s. Pertanto, la Sig. Palumbo chiede che il Regolamento possa essere rinviato
nuovamente all’esame del Consiglio degli Studenti, considerato che il nuovo regolamento è stato applicato
anche in assenza di approvazione degli organi collegiali centrali, come prevede l’art. 8 dello Statuto.
Il Rettore auspica che la componente studentesca trovi una soluzione condivisa e, allo stesso tempo,
sottolinea il rischio che, invalidando il regolamento, decadano i rappresentanti in Senato Accademico e negli
altri organi su cui il Consiglio degli Studenti si è già pronunciato.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
Udita la relazione del Rettore;
Visto lo Statuto del Politecnico di Bari, in particolare l’art. 8, comma 3, lettera e;
Esaminato il nuovo Regolamento di funzionamento del Consiglio degli Studenti;
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Tenuto conto che il Consiglio di Amministrazione non è stato sentito,
all’unanimità,
DELIBERA
di rinviare al Consiglio degli Studenti il Regolamento per un ulteriore esame.
P. 201 o.d.g. - Convenzione per l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo
con borsa di studio per il corso di dottorato di ricerca in “ Ingegneria Meccanica e
Gestionale” (XXVIII ciclo). Il Rettore ricorda che per il XXVI ciclo la società AVIO Spa ha finanziato una borsa di studio per la tematica
di ricerca in “Sistemi innovativi di generazione di energia elettrica in campo aeronautico”, assegnata al dott.
Vincenzo Cantucci, il quale ha rinunciato alla predetta borsa a decorrere dal 1.08.2012.
Il Rettore riferisce che con nota del 5.10.2012 - prot. n. 11821 del 15.11.2012 - l’AVIO ha manifestato la
volontà di integrare la borsa di studio, non utilizzata dal dott. Cantucci, per finanziare un posto aggiuntivo
nell’ambito del XXVIII ciclo del dottorato in “Ingegneria Meccanica e Gestionale”.
Il Rettore rende noto, inoltre, che sulla G.U.R.I n. 95 del 4.12.2012 è stato pubblicato il bando di concorso
per l'ammissione ai corsi di dottorato di ricerca XXVIII ciclo della Scuola di dottorato A.A. 2012/2013, tra
cui figura il corso di dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica e Gestionale” della durata di tre anni con
n.9 posti.
Il Rettore riferisce che con e-mail del 7.12.2012 il dott. Giuseppe Giliberti, in rappresentanza dell’AVIO
Spa, ha approvato la bozza di convenzione definitiva fra il Politecnico di Bari e la società AVIO Spa, per
l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo con borsa di studio per il Corso di dottorato di
ricerca in “Ingegneria meccanica e gestionale” (XXVIII CICLO), che di seguito si riporta integralmente:
“CONVENZIONE PER L’ATTIVAZIONE ED IL FINANZIAMENTO DI UN POSTO AGGIUNTIVO
CON BORSA DI STUDIO PER IL CORSO DI DOTTORATO DI RICERCA IN INGEGNERIA
MECCANICA E GESTIONALE” (XXVIII CICLO)
T R A
Il Politecnico di Bari (di seguito indicato anche come “Politecnico”), con sede in Bari, Via Amendola, 126/B,
codice fiscale 93051590722, legalmente rappresentato dal Prof. Ing. Nicola Costantino, nato a Bari il 24 aprile
1951, nella sua qualità di Magnifico Rettore protempore,
E
L’AVIO S.p.A (di seguito indicata anche come AVIO), con sede in Torino, Strada del Drosso, 145, codice
fiscale e partita IVA 0551508096, legalmente rappresentata da Giorgio Abrate, nato a Torino il 21.11.1962, in
qualità di Direttore Divisione EES, nonché Legale Rappresentante,
PREMESSO
che la Legge 3.7.1998, n. 210, ed il D.M. 30.4.1999, n. 224, contengono disposizioni per le Università circa
l’istituzione e l’organizzazione dei dottorati di ricerca;
che per il XXVI ciclo del dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica” l’AVIO ha finanziato n. 1 borsa di
studio per la tematica di ricerca in “Sistemi innovativi di generazione di energia elettrica in campo
aeronautico”, assegnata al dott. Vincenzo Cantucci, il quale ha rinunciato alla predetta borsa a decorrere dal
01.08.2012;
che l’AVIO con nota del 05.10.2012, assunta a ns prot. n. 11821 del 15.11.2012, ha manifestato la volontà
di integrare la borsa di studio non utilizzata del tutto dal dott. Vincenzo Cantucci per finanziare un posto
aggiuntivo nell’ambito del XXVIII ciclo del dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica e Gestionale”;
che il Politecnico di Bari ha istituito ed attivato, per il XXVIII ciclo, il corso di dottorato di ricerca in
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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“Ingegneria meccanica e Gestionale” della durata di tre anni, con n. 9 posti, il cui concorso per la relativa
ammissione risulta bandito con D.R. n. 476 del 21.11.2012 e pubblicato nella G.U. - IV Serie Speciale
"Concorsi ed Esami" n. 95 del 4.12.2012;
che il Regolamento del Politecnico di Bari dei corsi di dottorato di ricerca, emanato con D.R. n. 71 del 3
febbraio 2003, prevede che gli oneri per il finanziamento delle borse di studio, comprensive dei contributi
per l’accesso e la frequenza ai corsi, non coperti dai fondi ripartiti dai decreti del Ministro di cui alla
medesima Legge n.210/98, possono essere coperti dal Politecnico anche mediante convenzione con soggetti
estranei all’amministrazione universitaria;
che il citato bando di concorso prevede la possibilità che, fermo restando il numero complessivo dei
posti messi a concorso, i posti con borsa di studio siano aumentati a seguito di finanziamenti, ottenuti da enti
pubblici di ricerca o da qualificate strutture produttive private, anche dopo la pubblicazione del bando di
concorso ma entro la data di affissione della graduatoria di merito;
l’AVIO è interessata a promuovere, in collaborazione con il Politecnico di Bari, programmi di ricerca
avanzata in ordine a tematiche di approfondimento del dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica e
Gestionale” (XXVIII ciclo), in particolare per quel che riguarda “Sistemi innovativi di generazione di
energia elettrica in campo aeronautico”;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1 – Il Politecnico di Bari, sede amministrativa del dottorato di ricerca in “Ingegneria Meccanica e
Gestionale”, si impegna ad attivare un posto aggiuntivo con borsa di studio, finanziata dall’AVIO, da mettere a
concorso per il XXVIII ciclo del predetto dottorato secondo le modalità ed i criteri stabiliti dal bando di
concorso, pubblicato nella G.U. – IV Serie Speciale “Concorsi ed Esami” n. 95 del 4.12.2012 e sulla base delle
vigenti disposizioni di legge, tenendo presente, in particolare, che per la copertura del posto previsto dalla
presente Convenzione sarà utilizzata la graduatoria del relativo concorso, fino alla concorrenza del numero di
borse di studio previste dal bando e di tutte quelle aggiuntive finanziate da enti pubblici di ricerca o da
qualificate strutture produttive private.
Art. 2 – L’AVIO si impegna ad integrare, con un importo pari ad euro 48.764,08 (euro 20.148,33 relativo al III
anno borsa non ancora versato + euro 28.615,33 importo utilizzato per pagare il dott. Vincenzo Catucci e per
coprire il I e II anno delle tasse d’iscrizione al dottorato previste per il XXVI ciclo), la borsa di studio non
utilizzata del tutto dal dott. Vincenzo Catucci, dottorando del XXVI ciclo, per finanziare una nuova borsa di
studio (comprensiva di spese di funzionamento, ritenute fiscali, previdenziali ed assistenziali, aumento del 50%
della borsa di studio per soggiorni all’estero) da assegnare nell’ambito del Dottorato di Ricerca in “Ingegneria
Meccanica e Gestionale” XXVIII ciclo.
L’AVIO si impegna a versare al Politecnico di Bari, presso la Banca Monte dei Paschi di Siena, agenzia n. 9,
Viale della Repubblica n. 90, Bari, Ente Tesoreria del Politecnico di Bari, entro trenta giorni dalla
sottoscrizione della presente convenzione, l’importo di euro 48.764,08. Il Politecnico di Bari non darà corso
all’attribuzione della borsa aggiuntiva nel caso l’AVIO non abbia già provveduto al versamento del suddetto
contributo.
Qualora per Decreto Ministeriale, l'importo delle borse di studio venga maggiorato, l’AVIO.si impegna a
versare una ulteriore somma, pari all'importo relativo alle suddette maggiorazioni. Allo stesso modo l’AVIO si
impegna a versare eventuali somme al fine di coprire maggiori oneri derivanti da aumenti fiscali.
Il dottorando potrà svolgere l’attività di ricerca presso l’AVIO utilizzando i laboratori e le attrezzature della
stessa; si intende che i costi assicurativi e ogni qualsivoglia spesa dovranno essere a carico del Politecnico di
Bari.
Art. 3 – Il conferimento della borsa non dà comunque luogo a rapporti di lavoro con il Politecnico di Bari e
l’AVIO.
Art. 4 – Ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. f), del D.M. 30.4.1999, n. 224, gli oneri per il finanziamento delle
presenti borse di studio per il dottorato di cui trattasi sono coperti dal Politecnico di Bari mediante la presente
Convenzione con l’AVIO, alle condizioni stabilite nel precedente art. 2, anche in applicazione dell’art. 5,
comma 1, lett. b), della Legge 21.12.1997, n. 449 e successive modificazioni ed integrazioni.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Art. 5 – La presente convenzione ha effetto dalla data di sottoscrizione e fino alla scadenza del relativo corso
del XXVIII ciclo del dottorato di ricerca di cui al precedente art. 1.
Art. 6– La presente convenzione viene redatta in duplice copia originale e sarà registrata, in caso d’uso, ai sensi
delle disposizioni vigenti. Le spese relative alla registrazione saranno a carico del richiedente.
Art. 7 – Per quanto non specificato nella presente convenzione, si fa riferimento alle norme legislative vigenti n
materia, in particolare alla Legge 3.7.1998, n. 210, e al D.M. 30.4.1999, n. 224.
Bari, lì ……………, lì ………………………..
Politecnico di Bari
Il Rettore
Prof. Ing. Nicola Costantino
_______________________________
AVIO S.p.A
il Rappresentante legale
_________________________
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Rettore;
VISTO la bozza della convenzione tra il Politecnico di Bari e la società AVIO Spa;
VISTA la nota del 5.10.2012 (prot. n. 11821 del 15.11.2012) a firma dell’Ing. Giorgio Abrate,
in rappresentanza dell’AVIO Spa;
VISTA la nota e-mail del dott. Giliberti del 7.12.2012,
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare la Convenzione per l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo con borsa di studio
per il Corso di dottorato di ricerca in “Ingegneria meccanica e gestionale” (XXVIII CICLO) fra il Politecnico
di Bari e la società AVIO Spa, subordinatamente alla verifica della copertura finanziaria e,
conseguentemente di autorizzare il Rettore alla stipula della stessa.
P. 202 o.d.g. - Proposta di modifica art. 9 del Regolamento per il conferimento di
assegni per la collaborazione ad attività di ricerca Il Rettore comunica che, in occasione dei lavori della Commissione di valutazione delle proposte presentate
dai docenti del Politecnico per la programmazione assegni di ricerca 2012, è stata evidenziata l’opportunità
di modificare l’art. 9, comma 2 – “Requisiti dei concorrenti” del Regolamento per il conferimento di assegni
per la collaborazione ad attività di ricerca, secondo il quale “Sono ammessi anche cittadini stranieri
appartenenti a Paesi dell’Unione Europea in possesso dei requisiti richiesti”. Nello specifico il prof.
Vincenzo Berardi, con comunicazione e-mail del 12/12/12, ha proposto quanto segue: “…a valle della riunione che abbiamo avuto ieri vi segnalo un possibile problema riguardo al Regolamento
assegni di ricerca che vi sottopongo. L’art. 9 del Regolamento, dove vengono precisati i requisiti dei
concorrenti recita: [..] Sono ammessi anche cittadini stranieri, appartenenti a Paesi dell’Unione Europea in
possesso dei requisiti richiesti.[..]
Nessuna menzione è fatta per i cittadini stranieri non appartenenti all'Unione Europea (p.e. Svizzera e
Norvegia, ma anche USA).
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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Mi sento di proporre un emendamento al regolamento, sulle linee del regolamento di Polimi, che includa i
cittadini di paesi non appartenenti all'Unione Europea. E ovviamente credo che il problema vada sottoposto
all'attenzione del Senato.”
Il Rettore rappresenta, dunque, che sarebbe opportuno modificare l’art. 9, comma 2 del Regolamento come
segue: “Sono ammessi anche cittadini stranieri in possesso dei requisiti richiesti.”
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Camarda, Castorani, D’Amato Guerrieri, Dotoli, Fortunato, Galietti, Gratton, Lamacchia, Loscialpo,
Marzano, Monno, Palumbo, Tortelli.
IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Rettore;
VISTO il Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca;
VISTA la proposta del prof. Vincenzo Berardi,
all’unanimità,
DELIBERA
di modificare l’art. 9, comma 2 del Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad
attività di ricerca come segue: “Sono ammessi anche cittadini stranieri in possesso dei requisiti richiesti”
Alle ore 20:10, il Presidente dichiara sciolta l’adunanza.
IL PRESIDENTE
Prof. Ing. Nicola Costantino
IL SEGRETARIO
Dott. Antonino Di Guardo